Consiglio del 9 agosto 2007 62 anni fa la bomba atomica su

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Consiglio del 9 agosto 2007 62 anni fa la bomba atomica su
Consiglio del 9 agosto 2007
62 anni fa la bomba atomica su Nagasaki
Foto: www.atomicarchive.com
Migliaia di persone hanno ricordato stamani in Giappone la
bomba atomica su Nagasaki.
Nella città nel sud del Paese un minuto di silenzio ha
commemorato le 70mila vittime del secondo lancio di un ordigno
nucleare nella storia, avvenuto il 9 agosto 1945, a tre giorni dalla
bomba su Hiroshima che istantaneamente uccise 140mila persone
e altre 89.000 quasi subito per le ferite mortali ricevute.
Innumerevoli, negli anni successivi, le persone che si
ammalarono; inguaribile la ferita della terra.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato il 6
agosto, al Comitato "Terra e Pace", un messaggio di
apprezzamento per l'iniziativa promossa per commemorare una
data che il mondo non può dimenticare: "Dobbiamo trasmettere alle
giovani generazioni, che non hanno vissuto la seconda guerra
mondiale né i rischi connessi con la guerra fredda, il ricordo del
dolore e delle sofferenze dei cittadini di Hiroshima e Nagasaki.
La comunità internazionale ha sinora potuto evitare il ripetersi
di un'analoga catastrofe.
Le minacce non sono però purtroppo scomparse. Se alcuni
armamenti sono proibiti, molti altri restano negli arsenali.
Vengono inoltre ancora perseguiti la costruzione ed il
possesso di armi di distruzione di massa, nonostante le norme
internazionali contro la proliferazione.
Affinché quanto accaduto ad Hiroshima e Nagasaki non possa
più ripetersi, dobbiamo assumere tutti l'impegno di lavorare perché
pace e disarmo non rimangano enunciazioni di principio. Sono certo
che i giovani sapranno farsi interpreti di tale necessità.”
Oggi esistono, pronte all’uso, circa 26.000 armi atomiche; senza
contare le “nuove armi” che, pur essendo classificate
“convenzionali”, sono comunque costruite con materiale radioattivo.
In Europa ci sono 480 testate nucleari degli USA e 90 di queste
sono in Italia.
In aggiunta, sono 11 i porti italiani che ospitano sommergibili
nucleari.
Le armi atomiche, oltre ad essere devastanti se utilizzate, sono
pericolose anche solo per la loro presenza, che rende obiettivo di
possibili attacchi il luogo che le accoglie.
L’Italia ha sottoscritto nel 1975 il Trattato di Non Proliferazione
nucleare e quindi ha il diritto e il dovere di chiedere lo
smantellamento degli arsenali atomici, come hanno già fatto il
Canada e la Grecia e come si avviano a fare anche il Belgio e la
Germania.
Non si possono commemorare Hiroshima e Nagasaki e i loro
morti, senza denunciare l’orrore della guerra, la necessità della
scelta del disarmo, la speranza di un mondo diverso.