i nostri luoghi, un bene comune

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i nostri luoghi, un bene comune
I NOSTRI LUOGHI, UN BENE COMUNE
In questa scheda sono proposte alcune attività per introdurre in classe i temi legati all’Azione
Urgente Kids sul diritto alla consultazione e il caso del popolo sarayaku in Ecuador. Le attività hanno
una durata massima di circa un’ora ciascuna.
Materiali necessari
 mappa del territorio, regione o, volendo, anche Italia
 foglietti colorati
 cartelloni
ATTIVITÀ 1: I NOSTRI LUOGHI
Prima di iniziare:
Riprendere, se è stato fatto per la precedente azione, le attività sul percorso casa-scuola…

Osservando la mappa del vostro territorio (città o quartiere, ma anche più ampio… la regione
oppure l’Italia) chiedi ad alunne/i, divisi a coppie, di scrivere su alcuni foglietti (meglio se di
colore diverso) il luogo che:
 gli mette più allegria
 gli mette più tristezza o paura
 la/o emoziona di più
 gli piace di più stare

Successivamente si leggono i luoghi scelti da ogni coppia, facendo raccontare le motivazioni
della scelta e attaccando alla lavagna o su un muro i foglietti.
Il lavoro di individuare i luoghi può diventare un questionario da somministrare a casa e/o in
strada, per capire quali sono i luoghi più significativi del territorio.

Dividi la classe in gruppi e chiedi a ogni gruppo di realizzare un cartellone con i luoghi
appartenenti alla stessa categoria (i luoghi che mettono allegria, quelli che rattristano ecc.), sia
quelli che sono emersi dal lavoro a coppie, sia quelli emersi dall’eventuale questionario. Ogni
gruppo deve trovare anche un simbolo che rappresenti la categoria di luoghi, da disegnare su
dei bollini e poi attaccarli sulla mappa. Ogni luogo presente sui cartelloni avrà così un
riferimento sulla mappa.
Questo lavoro può essere propedeutico all’attivazione presente nella newsletter Kids’ Voice per
introdurre il tema dei luoghi che ci sono cari e che hanno un particolare significato per noi e
per la comunità in cui viviamo.
www.amnestykids.it
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ATTIVITÀ 2: IL BENE COMUNE
Per introdurre questo tema puoi proporre un piccolo gioco di narrazione/ruolo, attraverso un racconto in
cui i ragazzi sono protagonisti e devono prendere le decisioni che fanno procedere la storia.
Siete a spasso in un parco vicino a casa vostra e vedete un sentiero fra i cespugli che non
avevate mai notato. È un po’ nascosto, ma decidete di percorrerlo per scoprire dove porta. In
fondo al sentiero c’è la porta rotta di una capanna, evidentemente abbandonata, un po’
diroccata ma sostanzialmente usabile.
 Cosa fate? Entrate? Vorreste usarla come vostro rifugio?
Decidete che può diventare un ottimo rifugio per stare insieme ai vostri amici il pomeriggio,
per giocare e per studiare insieme/fare insieme i compiti. Ma un giorno, dopo un forte
temporale, vi accorgete che il tetto però è davvero mal ridotto e piove dento.
 Che fate? Chi deve aggiustarlo? Chi ci mette i soldi?
 E chi deve tenerlo pulito?
 Chi prende le decisioni per il rifugio? Come?
Ormai usate regolarmente la capanna come vostro rifugio (ci avete portato alcune cose da
casa vostra, lo tenete in buone condizioni). Un giorno si presenta una ragazza vestita un po'
da hippy, con i piedi scalzi e un organetto. È molto simpatica, ma a volte inizia a suonare o
cantare anche mentre voi state studiando o leggendo. E poi ha con sé un topolino, che a volte
gira liberamente per la capanna e rosicchia tutto quel che trova!
 Che fate? Può stare anche lei nella capanna? Lasciate che faccia come le pare?
Un giorno trovate davanti alla capanna un vigile che sta transennando l’area e affiggendo un
avviso: vogliono abbattere la capanna per fare una statua.
 Che fate? Lasciate che l’autorità faccia quel che deve? Provate ad opporvi? Come?
Cosa siete disposti a fare/offrire per difendere la vostra capanna?
Dopo aver discusso ed elaborato il racconto in classe, anche attraverso la riflessione sui punti
emersi, proponi ad alunne/i di svolgere delle interviste a casa o anche in strada sui
cambiamenti nel territorio: quali cambiamenti hai notato? Chi li ha decisi? Hanno migliorato o
peggiorato il posto? Hanno messo a rischio la salute dei cittadini?
Dalle risposte può iniziare una riflessione sull’idea di “bene comune” e sul diritto a essere
consultati per decisioni che riguardano il benessere della collettività: di chi sono le strade/la
scuola/il parco…? Chi può decidere? Chi dovrebbe decidere? Chi è responsabile di questi
luoghi e delle scelte che sono prese?
A pagina 2 della newsletter Kids’ Voice è presentato il diritto a essere consultati: è un diritto
rilevante rispetto alle discussioni che sono state appena fatte in classe ed è il diritto
fondamentale nel caso del popolo sarayaku.
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