Allevamento del Bufalo

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Allevamento del Bufalo
Allevamento del Bufalo
Dott. Francesco Vacirca
Cenni storici
• Incremento numerico in Italia (Zicarelli 2001)
– 1948  12.000 capi
– 2001  200.000 capi (1700 % )
– Secondo al mondo dopo il Brasile (1900 %)
• Animale da lavoro nelle paludi
– Val di Sele, Pontina, Volturno
• Anni 30 rischio scomparsa bufalo
– Bonifica paludi
– Scomparsa dei latifondi
• Anni 70 momento culminante della crisi della specie
bufalina
– Colera a Napoli  demonizzazione dei prodotti freschi
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Cenni Storici
• Anni 70
– Nascita prime cooperative.
• Nel 1981
– Nascita Consorzio di tutela nel 1981.
– 6 Caseifici
• Nel 1993
– Consorzio Mozzarella di Bufala Campana
• Nel 2001
– 140 Caseifici
Distribuzione del patrimonio bufalino italiano
• Fine anni 60
– Bufali presenti in 9 province e 4 regioni
• Nel 2001
– Diffusione in 35 province e 15 regioni.
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Nascita LG bufalo
•
•
•
•
1977 = Primi dati registrati dall’APA.
1979 = Istituzione ANASB.
1980 = Istituzione L.G.
Febbraio 2000
– MiPAF consegna il L.G. dall’AIA all’ANASB (D.M.
20154 del 11/02/2000).
• Luglio 2000
– MiPAF riconosce la razza “Bufala Mediterranea
Italiana” (D.M. 201992 del 5/7/2000).
Evoluzione controlli
• Nel 2001
– Popolazione sotto controllo  35%
– In Campania 78% dei bufali italiani
• Solo il 24% sotto controllo.
• Dal 1980 al 2001
– aumento di 14 volte capi controllati
– aumento di 7 volte aziende controllate
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Tecniche di allevamento
• Allevamenti sorti sulle ceneri di quelli
bovini.
– Latte non sotto regime di quote.
• Bufalo + rustico del Bovino
– Pozze d’acqua per immergersi.
• Mungitura automatizzata.
• Differenze morfologiche poco spiccate fra
sessi
• Peso maschi = 750 kg, femmine = 600 kg.
Parametri produttivi e riproduttivi
• Pubertà :
–
2 anni nelle femmine, 30 mesi nei maschi.
• Età al primo parto:
– 36 mesi.
• Durata gestazione:
– 316 giorni.
• Interparto medio:
– 400 giorni.
• Ripristino dell’attività ciclica ovarica molto variabile.
• Durata media della carriera produttiva:
– 15 anni per maschi e femmine.
• Produz. Media:
– 11-12 vitelli. (www.veter.unito.it dispensa corso zootecnica
speciale)
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Impatto economico
dell’allevamento bufalino
• Produzione di latte:
– unica fonte di reddito importante.
• Carne di buona qualità ma poco nota e
poco amata dai consumatori.
• Produzione della carne
– Costo più alto nel Bufalo che nel bovino
perché il bufalo cresce più lentamente.
Impatto economico dell’allevamento bufalino
• La regione Campania ha chiesto (ai sensi del reg. CEE
2081/92) la DOP per la “Carne di Bufalo Campana,
Ricotta di Bufala Campana DOP”).
– Richieste in corso di valutazione da parte del MiPAF.
– “Carne di Bufalo DOP”, “Ricotta di Bufala Campana DOP”.
– Zona produzione “Mozzarella di Bufala Campana” (basso Lazio,
Campania, Puglia, Molise).
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Curiosità
• La Bufala ha le corna più lunghe del bufalo.(Bufala = 50 cm, Bufalo
= 35 cm).
• Esisteva fino a qualche anno fa una seconda DOP per la mozzarella
– “Mozzarella ……….. di latte di Bufala”.
Produzione di latte.
Numero di capi allevati ed andamento della produzione quali-quantitativa di
latte bovino e bufalino dal 1977 al 2000 (tab. 2).
Bovini
Anno
N. capi controllati
Kg Latte
% grasso
% proteine
1977
514.59
4.729
3.71
3.17
2000
1.264.907
7.772
3.59
3.23
Bufali
1977
2.303
1.602
6.43
4.30
2000
32.806
2.145
8.35
4.74
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Produzione di latte
• Dal 1980 al 2000:
–
prod. latte bovino + 64%, prod. latte bufalino + 33%. (Zicarelli
2001)
• Latte bufalino usato solo per la trasformazione casearia.
• Miglioramento qualitativo del latte bufalino dovuto solo al
miglioramento ambientale e nutrizionale.
– No miglioramento genetico.
Composizione del latte bovino e bufalino.
(tab. 3)
Latte bovino
Acqua
Proteine
Lattosio
Lipidi
Ceneri
88%
3.2%
5%
3.3%
0.5%
Latte bufalino
81%
4.7%
5%
8.3%
1%
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Produzione di carne.
• Caratteristiche nutrizionali eccellenti.
– > ferro rispetto a quella bovina.
• Grasso intramuscolare inferiore a quello della carne
bovina
– Più ricco in PUFA.
• Carne di Bufalo più tenera di quella di Bovino:
– > contenuto di idrossiprolina nel collagene.
• Carne di Bufalo più succosa.
– Maggiore ritenzione idrica
• Resa alla macellazione inferiore nel Bufalo rispetto al
Bovino.
– (www.bufarik.it)
Composizione della carne bufalina (tab .4)
Carne bufalina
Carne bovina
Proteina
24%
22%
Grassi
1,5%
19%
Colesterolo (mg)
35
80
Ferro
2%
1%
Calorie/100 g prodotto
130
280
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Differenze tra Bovino e Bufalo.
•
•
•
•
Bovino e bufalo hanno 13 paia di coste.
Bufali più tozzi dei bovini e con tronco più ampio ed alto.
Testicoli dei Bufali aderenti al ventre e non penduli.
La cute dei Bufali e povera di peli ma è più spessa e
coriacea rispetto alla cute Bovina.
– Cute dei Bufali untuosa al tatto perché ricca di
ghiandole sebacee ma povera di ghiandole
sudoripare.
– Cute dei Bufali di colore nero tendente al rosso o
ardesia.
Differenze tra Bovino e Bufalo
• Gli zoccoli del Bufalo sono più piatti e larghi alla
base di quelli del Bovino
– Avanzamento più facile nelle zone paludose.
• Bufalo + intelligente del Bovino
• Numero di cromosomi diverso tra le due specie:
– 60 nel Bovino, 48 nella bufala asiatica, 52 in quella
Africana.
• Dimorfismo sessuale meno spiccato nei Bufali
rispetto ai Bovini.
– (www.agraria.org Bufalo)
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Denominazione dei Bufali alle diverse età.
(tab .1)
Principali difetti morfologici nel Bufalo
• Statura: soggetti piccoli:
– capacità toracica ridotta = prestazioni non ottimali.
• Testa:
– voluminosa = animale grossolano = distocie al parto perché
ereditario.
• Tronco e spalle:
– se leggeri grave difetto.
• Groppa:
– inclinata troppo all’indietro = più alta incidenza di prolassi.
• Linea dorsale:
– grave difetto se insellata.
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Principali difetti morfologici nel Bufalo
•
Arti posteriori:
– se pesanti e grossi = < spazio per attacco della mammella = pessima lattifera,
– se leggeri = animale debole.
•
Mammella:
– corretta morfologia = produzione migliore.
– Mammella di Bufala – proiettata in avanti rispetto a quella della Bovina.
•
•
•
•
Quarti anteriori molto globosi:
sbilanciamento a causa del rilassamento dei legamenti.
Quarti posteriori ridotti:
mammella traballante (non aderisce bene agli arti).
Legamenti deboli:
problemi in fase di mungitura e frequenti traumi per
l’organo.
Difetti dei capezzoli:
larghi, divergenti, troppo vicini,troppo grossi, troppo piccoli, in
soprannumero. (www.venetoagricoltura.regione.veneto.it)
Ciclo estrale nella Bufala.
• Specie poliestrale stagionale:
– Fotoperiodo decrescente.
• Ciclo estrale:
– 21 giorni in media (11-37 giorni). (Di Palo 2001)
– Comportamento estrale molto poco evidente.
• Estri silenti:
– 60-70% che si riducono al 40% se presente un toro
vasectomizzato. (Di Palo 2001).
– Gli estri visibili possono essere seguiti da ovulazione doppia
(33%) o non essere seguiti da ovulazione. (Di Palo 2001).
• Estro:
– Durata media 23 ore (2 ore fino a più di 3 giorni).
– I calori tendono a iniziare nelle prime ore della notte.
– Il Bufalo è un animale pudico.
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Ciclo estrale nella Bufala.
• Inizio dell’estro
– Innalzamento dell’LH ematico e l’ovulazione si ha dopo 26-33
ore da questo picco. (Di Palo 2001).
– Nelle doppie ovulazioni si ha un doppio picco di LH ematico.
– In media le 2 ovulazioni sono distanziate fra loro da 72 ore. ( Di
Palo 2001).
– Anche animali già gravidi hanno ri-manifestato il calore.
– Ciò è stato visto perché erano calore con livelli di PG molto
elevati. ( Di Palo 2001).
• Nei casi di doppia ovulazione (33% estri visibili) solo il
secondo follicolo può dare origine alla gravidanza.
– Il primo sarà sempre e comunque espulso ( anche se
fecondato).
– F.A. non da buoni risultati, quindi non viene molto praticata.
Miglioramento genetico nella Bufala.
• Non ancora iniziato nei Bufali.
• Capi bovini sotto controllo nel 1977
– sono aumentati nel 2000 di 2.46 volte, nei Bufali di
14,24 volte. (Zicarelli 2001)
• Dal 1977 al 2000
– il numero di Bovini in Italia si è ridotto, quello dei
Bufali è aumentato.
• Conseguenze????
• Miglioramento genetico nei Bovini molto forte,
assente nei Bufali.
• Problemi a praticare la F.A. nel Bufalo.
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Miglioramento genetico nella Bufala.
• Miglioramento genetico:
– selezione dei riproduttori + riproduzione = progenie
migliorata.
– Diffuso in tutta la popolazione.
– Permanente nelle generazioni.
– Cumulabile di generazione in generazione.
• Migliorare il genotipo:
–
–
–
–
Interazione fenotipo + ambiente.
Praticare la F.A. (nel Bufalo non si può)
I geni miglioratori si disperdono nella popolazione.
Nel bufalo gli allevatori fanno il “miglioramento
genetico” sulle femmine.
Obiettivi della selezione.
• La selezione nel Bufalo dovrà usufruire delle metodiche
usate nel Bovino.
– Occorre adattare la selezione alla biologia animale e non
viceversa.
– Linea femminile più incisiva nel miglioramento genetico rispetto
al Bovino (longevità).
– Carattere non è ancora incluso nei piani di selezione ANASB.
– Nel Bufalo la longevità non è correlata ad una minore
produzione di latte.
– Selezionare per la longevità vuol dire tener conto della
valutazione morfologica delle Bufale.
– La quantità di latte prodotto non è molto importante nel Bufalo
ma occorre selezionare per la qualità.
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Obiettivi della selezione
• In ANASB si usa come indice di selezione il PKM.
– Il PKM si calcola con la formula di Altiero e stima i Kg di
mozzarelle ottenuti / Kg di latte.
– Formula di Altiero = ( proteine * 3.5 + grasso * 1.23 – 0.88) / 100.
Attività dell’ANASB.
• Associazione che si occupa del miglioramento
genetico della “Bufala Mediterranea Italiana”.
– Ha sede a Caserta, detiene il L.G. e fornisce i
seguenti servizi:
– Stampa certificati genealogici e schede produttive dei
soggetti
– Punteggiatura di Bufale e Tori.
– Indici genetici.
– Analisi DNA ed accertamento discendenza.
– Insegne aziendali.
– Rilevazione dei prezzi di Bufale e Tori.
– Stima dei prezzi delle Bufale iscritte al L.G.
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Attività dell’ANASB
• Compiti principali dell’Ufficio Centrale del L.G.
– Controllo e coordinamento del lavoro degli Uffici Provinciali per
la corretta applicazione delle norme, dei disciplinari e dei
Regolamenti del L.G.
– Gestione della Banca dati nazionale mediante acquisizione
degli eventi trasmessi dagli Uffici Provinciali e conseguente
correzione, se necessario, tramite rinvio dei dati incoerenti.
– Produzione dei documenti ufficiali del L.G., certificati e schede.
– Organizzazione delle valutazioni morfologiche.
– Verifica di ascendenza dei soggetti iscritti.
– Verifica dei requisiti dei Tori per l’autorizzazione alla monta
naturale.
– Organizzazione e coordinamento per la partecipazione a
mostre e fiere di interesse zootecnico, sia in ambito nazionale
che internazionale.
– Organizzazione e gestione delle prove di progenie.
Attività dell’ANASB
• Per effettuare le prove di progenie e per fare, quindi, il
miglioramento genetico occorre la F.A. ancora poco
diffusa nel Bufalo.
– Per incentivarla, l’ANASB organizzò nel 2001 il primo ciclo di
prove di progenie.
– I torelli scelti furono tra i migliori maschi figli di madri di Toro.
– Madre di Toro = Valutazione Morfologica di almeno “Buono” (7579 punti) e almeno “Buono più” per l’apparato mammario.
• Requisiti funzionali richiesti:
– Almeno una lattazione ufficialmente controllata non > di 270
giorni e con prod. > 31 Quintali di latte con almeno il 7.7% di
Grasso, ed il 4.5% di Proteina.
• Requisiti genealogici:
– almeno una generazione di ascendenti paterni e materni ed
almeno le nonne iscritte al L.G.
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Attività dell’ANASB
• Gli Indici Genetici vengono valutati col metodo
Blup Animal Model per i seguenti caratteri:
– Prod. di formaggio e Mozzarella in Kg (PKM).
– Prod. di latte in Kg.
– Prod. Di grasso e proteine sia in Kg che in %.
• Attuale obiettivo della selezione:
– Definito dalla CTC dell’ANASB.
– Aumento di prod. di Mozzarella unito all’aumento sia
della quantità che della qualità del latte (PKM).
Attività dell’ANASB
• L’indice genetico stima ciò che non può essere misurato
(genotipo) a partire da un dato misurabile (fenotipo):
– Potenzialità del soggetto a trasmettere potenzialità produttive
alla progenie.
– Previsione di quanto essa possa essere utili ai fini selettivi.
• Selezione:
– Scegliere animali da usare come genitori della progenie.
– Valore genetico più alto.
– Indici basati su lattazioni aperte e chiuse con lunghezza da 120
a 270 giorni.
– Prod. Proiettate a 270 giorni ed eliminazione di quelle superiori a
60 q.
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Grazie per l’attenzione
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