Bilancio 2008 - Bcc Bergamasca

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Bilancio 2008 - Bcc Bergamasca
Banca di Credito Cooperativo Orobica
di Bariano e Cologno al Serio
Società Cooperativa
Costituita il 4 ottobre 1993
Codice ABI: 08499
Iscritta all'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia al n. 5205.0.0
Iscritta all'Albo delle Cooperative al n. A159760
Iscritta al Registro delle Imprese di Bergamo al n. 02 258 510 169 - R.E.A. n. 0275946
Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
Codice Fiscale e Partita I.V.A. n. 02258510169
Sede e Direzione Generale
Cologno al Serio (Bergamo) – Via Rocca,14-16-18
Filiali
Bariano
Bagnatica
Basella di Urgnano
Brusaporto - Sede distaccata
Calcinate
Cologno al Serio
Martinengo
Morengo
Pagazzano
Trescore Balneario - Sede distaccata
Urgnano
Piazza Don Paganessi, 3
Via Papa Giovanni XXIII°, 16
Piazzale Santuario, 141
Piazza V. Veneto, 11
Via San Martino, 18
Via Rocca, 14/16/18
Piazza Maggiore, 3
Via Umberto I°, 31
Via Morengo, 90
Via A.Locatelli, 23/F
Viale Papa Giovanni XXIII°, 329
Sommario
Componenti Organi Sociali
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione
1
2
3
4
5
6
Lo scenario economico e creditizio
Il profilo sociale della Banca
Lineamenti generali di gestione
L’attività, il personale, i servizi
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
e l’evoluzione prevedibile della gestione
Proposta di ripartizione dell’utile
7
11
12
14
16
34
35
36
Relazione del Collegio Sindacale
41
Relazione della Società di Revisione
43
Schemi di Bilancio al 31 dicembre 2008
•
•
•
•
stato patrimoniale
conto economico
prospetti variazione patrimonio netto
rendiconto finanziario
Nota Integrativa
Rilevazioni statistiche
•
•
dati comparativi
grafici statistici
46
47
48
50
53
I
II
III
Ubicazione e competenza territoriale
VI
Compagine sociale
VII
Contributi ed iniziative nel 2008
VIII
Storia della Banca di Credito Cooperativo
Carta dei Valori
Operazioni e Servizi
X
XII
XIV
Componenti Organi Sociali
7
Consiglio di Amministrazione
Giovanni Battista Fratelli
Presidente
Giuseppe Bonacina
Romano Rizzi
Vice Presidente Vicario
Vice Presidente
Antonio Luciano Canevisio
Marino Carrara
Bruno Duca
Mario Forlani
Alfredo Fusaglia
Pierangelo Goisis
Giuseppe Giovanni Lamera
Carmelo Nozza
Consiglieri
Collegio Sindacale
Diego Cirelli
Presidente
Valerio Gastoldi
Pasquale Nicoli
Sindaci effettivi
Lino Mario Passera
Roberto Polini
Sindaci supplenti
Direzione Generale
Giuseppe Bettani
Direttore Generale
Vice Direzione
Angelo Pantosti
Massimo Piccoli
Vice Direttore Vicario
Vice Direttore
Relazioni
La creazione di valore per gli azionisti è un obiettivo delle banche aventi
forma di società di capitali, ma non può essere l'unico.
I “fondamentali” restano, e devono restare, fondamentali. L'effettiva
attività di intermediazione, la concreta relazione con la clientela, la
solidità della banca, l'efficienza gestionale rispetto alla funzione obiettivo,
contano più di altri indicatori.
L'ancoraggio e la relazione con il territorio vanno tenuti saldi,
soprattutto in tempi di globalizzazione.
Nel mercato c'è bisogno sia di banche di grandi dimensioni che
perseguono il profitto, sia di intermediari “differenti”: la pluralità dei
soggetti è una ricchezza e una garanzia di concorrenza e stabilità del
sistema finanziario.
… non tutto ciò che può essere contato conta
e non tutto ciò che conta può essere contato.
(Albert Einstein)
Relazione del Consiglio di Amministrazione
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Signori Soci,
prima di iniziare i lavori, porgo un saluto di benvenuto a tutti Voi, in particolare a tutti coloro
che sono entrati a far parte della nostra compagine sociale nel corso del 2008 e che oggi per la
prima volta partecipano ai nostri lavori. Rivolgiamo anche un pensiero alla memoria dei Soci ed
Amici che sono venuti a mancare nell'anno trascorso e rinnoviamo ai loro familiari e congiunti le
espressioni del nostro vivo cordoglio.
La presente relazione è redatta, ai sensi delle vigenti disposizioni, al fine di illustrare la situazione
dell'impresa e di descrivere l'andamento della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui
opera l'azienda.
Il Consiglio di Amministrazione esprime fin d'ora la propria soddisfazione e contestualmente ne
dà atto all'intera struttura operativa, perché anche nell'anno 2008 la Banca di Credito Cooperativo
ha conseguito gli obiettivi economici e sociali che si era prefissata, chiudendo l'esercizio in ulteriore
sviluppo e costante incremento di lavoro.
L'anno appena trascorso non si è differenziato di molto rispetto ai precedenti, risultando ancora
segnato da innumerevoli complessità.
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1. LO SCENARIO ECONOMICO E CREDITIZIO
1.1 Il quadro economico
Lo scenario macroeconomico mondiale del 2008 è stato dominato dalla crisi del mercato dei mutui
immobiliari americani iniziata nel corso dell'estate del 2007 e dalle sue implicazioni per i mercati
finanziari e la crescita economica. Come è stato rilevato, se non è finito il mondo, certamente è finito
“un” mondo. Un mondo nel quale si credeva che il mercato fosse in grado di regolare se stesso, un
mondo nel quale si pensava che non vi fossero limiti alla ricerca del profitto e che l'economia “di
carta” potesse creare ricchezza duratura e stabile.
Non è inutile una lettura critica delle cause della crisi e, soprattutto, delle lezioni che essa suggerisce.
Se ne possono trarre utili indicazioni per indirizzare al meglio l'azione nel presente e nel futuro.
La questione non è certamente quella di demonizzare l'innovazione che la finanza può produrre,
quanto, piuttosto, di riflettere sulle finalità che la finanza è chiamata a perseguire e sulle modalità con
cui essa è tenuta ad operare.
La lezione “positiva” che la crisi suggerisce è quella che invita a non perdere mai di vista la finalità
del fare finanza. Perché la finanza non può bastare a se stessa. Non può esistere a lungo una “finanza
per la finanza” che smarrisca il suo senso strumentale di “finanza per lo sviluppo”.
La finanza mondiale è apparsa stordita e molto spesso paralizzata e dipendente da quegli interventi
di sostegno degli Stati che, oggi provvidenziali, soltanto fino a ieri sarebbero stati guardati come
ingerenze indebite e intollerabili.
Le Banche di Credito Cooperativo in questo contesto hanno visto confermata la solidità e l'efficacia
del loro modello di business e delle scelte strategiche intraprese, fondate sulla identità di banche
mutualistiche del territorio. Esse costituiscono un patrimonio da tutelare e valorizzare. Da attualizzare
e trasmettere attraverso una cultura sempre più competente e coerente con l'utilizzo di strumenti
sempre più innovativi ed efficienti.
1.2 Mercati finanziari e sistema bancario
La crisi, aggravatasi nel settembre scorso dopo il fallimento della Lehman Brothers, con i conseguenti
problemi di liquidità sui mercati interbancari e il crollo delle quotazioni azionarie, si sta ripercuotendo
sull'attività economica internazionale.
L'economia mondiale ha registrato un progressivo deterioramento dell'attività nel corso dell'anno,
risentendo della forte caduta dei prezzi delle attività finanziarie, della riduzione della disponibilità di
credito, del peggioramento del clima di fiducia di famiglie e imprese.
Anche le economie emergenti, che negli ultimi anni avevano costituito il motore della crescita
internazionale, sono state profondamente investite dalla crisi, risentendo del deflusso di capitali esteri,
conseguente alla liquidazione di investimenti azionari e obbligazionari da parte di banche e fondi di
investimento internazionali.
Negli Stati Uniti l'attività economica si è progressivamente indebolita nel corso dell'anno, mentre le
pressioni inflazionistiche si sono attenuate. Nel quarto trimestre del 2008 si è registrata una
contrazione del prodotto interno lordo (PIL) in termini reali pari al 3,8 per cento in ragione d'anno,
contro un'espansione dello 0,6 per cento nel corso del 2007. Le cause sono da ricercare
nell'andamento negativo della spesa per consumi, nella caduta del mercato immobiliare e nella
debolezza degli investimenti in attrezzature e software.
Nei paesi emergenti dell'Asia l'attività economica ha iniziato a decelerare nella seconda metà del
2008, per flettere, poi, bruscamente, negli ultimi mesi dell'anno. La causa è stata principalmente il
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deterioramento del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese che ha prodotto un forte
indebolimento della domanda interna.
Anche nell'Area dell'Euro l'attività economica ha subito un progressivo indebolimento nel corso
dell'anno. Nel quarto trimestre il PIL dell'area ha fatto registrare una flessione dello 0,6 per cento in
termini reali su base annua, confermando il dato del terzo trimestre. Gli investimenti sono calati
ovunque, in misura particolarmente accentuata nel settore delle costruzioni, risentendo dell'andamento
negativo del settore immobiliare.
Nella seconda parte del 2008 la BCE ha ridotto per tre volte i tassi di riferimento; nei primi mesi del
2009 la BCE ha ulteriormente ridotto, di 100 punti base, il tasso di interesse sulle operazioni di
rifinanziamento principali dell'Eurosistema, fino all'attuale 1,50 per cento. Il tasso di interesse sui
depositi presso la Banca centrale è stato fissato allo 0,50 per cento, mentre il tasso sulle operazioni di
rifinanziamento marginale è attualmente al 2,50 per cento.
Nel 2008 la congiuntura italiana ha registrato un ulteriore peggioramento che delinea
l'intensificazione della fase ciclica recessiva iniziata nella seconda metà del 2007. Nel secondo (-0,6
per cento), terzo (-0,6 per cento) e quarto trimestre dell'anno (-1,6 per cento) il PIL ha segnato tre
flessioni congiunturali consecutive. La produzione industriale ha avuto in novembre una flessione del
9,7 per cento su ottobre, quando vi era stata una contrazione del 6,9 per cento su settembre (dati
destagionalizzati).
Con riguardo al mercato del lavoro, si rileva che la recessione in corso ha determinato un sensibile
peggioramento delle condizioni occupazionali.
L'industria manifatturiera lombarda evidenzia prospettive a breve di particolare criticità. I mesi
finali del 2008 hanno confermato il quadro di sensibile peggioramento della congiuntura regionale,
con risultati che sommano ai preesistenti fattori di rallentamento gli effetti della crisi internazionale.
I segnali negativi sono diffusi a tutte le dimensioni d'impresa, a tutti i territori provinciali e a tutti i
settori con l'unica eccezione dell'alimentare.
1.3 Il sistema del Credito Cooperativo
Nel corso del 2008 si è assistito ad un forte sviluppo dell'attività di intermediazione svolta dalle BCC,
soprattutto con riguardo alla funzione di finanziamento.
Le quote delle BCC nel mercato del credito alla clientela residente in Italia sono ulteriormente
cresciute, dal 7 percento di fine 2007 al 7,4 per cento di novembre 2008, mentre quelle relative al
mercato della raccolta hanno subito una leggera contrazione, dal 9,1 all'8,9 per cento. Ciò potrebbe
essere spiegato, come rilevato dalla Banca d'Italia, tenendo presente che “molte banche e gruppi
bancari hanno incrementato la raccolta soprattutto attraverso emissioni obbligazionarie collocate
presso altre banche”, fenomeno pressoché estraneo alle BCC e che il forte deflusso di risparmio dai
fondi comuni e dalle gestioni patrimoniali si è rivolto “probabilmente a favore di forme più limpide e
meno rischiose di investimento”.
Si è parallelamente sensibilmente incrementato il numero dei dipendenti e dei soci.
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2. IL PROFILO SOCIALE DELLA BANCA
Rendere la relazione con i Soci ed il territorio sempre più incisiva è nostro orientamento costante.
Ciò significa declinare in concreto i contenuti dell'articolo 2 del nostro Statuto che sono un fattore
distintivo e, allo stesso tempo, una sfida permanente nel costante esercizio della democrazia
economica.
Abbiamo puntato, nei mercati di riferimento, ad essere sempre più banca delle comunità. La nostra
dimensione si configura nel quotidiano dell'attività bancaria, nel contatto con la Clientela e nel dialogo
continuo con i Soci, arricchendo quel capitale fatto di relazioni e valore delle persone.
La persona è stata posta al centro del nostro modo di fare banca, attuando in continuo una relazione
fondata sulla cooperazione e la mutualità.
Nel corso dell'anno sono stati ammessi n. 229 nuovi soci, il numero complessivo dei soci al 31
dicembre 2008 ha raggiunto le 3.749 unità.
Il coinvolgimento dei soci nella vita aziendale è nostro sforzo costante. A tale proposito si sono
ulteriormente promossi gli strumenti della partecipazione informata quali i canali di comunicazione
tradizionale (la newsletter “Foglio notizie BCC Orobica” e la corrispondenza ordinaria) e via internet
(il sito www.bccorobica.it).
Sul piano dei servizi sono proseguite le iniziative introdotte lo scorso anno:
a) Mutuo Prima casa Socio;
b) Prestito Socio;
c) Percorso Studi;
d) PC a tasso Zero.
e) Premi allo studio per diplomi di maturità e diplomi di laurea;
f) Giornata del Socio e iniziative culturali e turistiche.
Particolare attenzione è stata rivolta ai giovani soci o figli di soci, con l'obiettivo di aggregare
sempre più efficacemente il mondo dei giovani intorno all'idea cooperativa della banca, intensificando
le possibilità di effettuare stages formativi a completamento dei lori studi.
Vengono indicati in forma sintetica i criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento degli
scopi statutari in conformità con il carattere cooperativo della nostra società:
• il principio della "porta aperta" rappresenta uno dei cardini della cooperazione, come
riconosciuto anche dalla recente riforma societaria;
• i criteri seguiti nell'ampliamento della compagine sociale hanno fatto riferimento, secondo una
consolidata prassi aziendale, ad una valutazione dei candidati in base a requisiti di moralità,
correttezza e affidabilità nei rapporti economici, selezionando i candidati stessi tra le categorie
legate alla produzione, al lavoro e alla famiglia;
• i crediti ai Soci al 31.12.2008 sono pari a 393.049 mila euro di accordato e 187.353 mila euro
di utilizzato. Al 31.12.2007 l'accordato è stato di 340.653 mila euro e l'utilizzato di 160.126
mila euro.
• la Banca ha partecipato alle iniziative nate all'interno del credito cooperativo e aderito ai progetti
istituzionali proposti, a livello locale, comprensoriale, provinciale e nazionale;
• è stata perseguita la crescita morale e culturale della comunità attraverso iniziative dirette e indirette,
con costante sostegno finanziario alle iniziative sociali espresse dalla collettività e dall'associazionismo
locale, erogando somme in beneficenza e mutualità, sponsorizzazioni e pubblicità;
• di tali argomentazioni si dà conto anche nel bilancio sociale provinciale appositamente redatto.
Per quanto concerne l'incentivazione extrabancaria, sono state attuate iniziative culturali, turistiche
e ricreative con il riscontro di un costante interesse.
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RELAZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 8, COMMA QUARTO, DELLO STATUTO SOCIALE, VOLTA AD
ILLUSTRARE LE RAGIONI DELLE DETERMINAZIONI ASSUNTE CON RIGUARDO ALL'AMMISSIONE DI
NUOVI SOCI.
Il Consiglio di Amministrazione, in ossequio, alle previsioni recate dall'articolo 2528 c.c., recepito
dall'art. 8, comma quarto, dello Statuto Sociale, è chiamato ad illustrare nella relazione al bilancio le
ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all'ammissione di nuovi Soci.
Alla data del 31 dicembre 2008 la compagine sociale era composta da 3.749 Soci, con un capitale
sociale di Euro 447.770,44; rispetto alla stessa data dell'anno precedente la compagine sociale è
aumentata di 187 unità, pari ad una variazione percentuale del 5,25%.
La misura del sovrapprezzo attualmente richiesto ai nuovi Soci è di Euro 2,58 per ogni azione
sottoscritta; nel corso dell'esercizio 2008 sono state accolte 229 domande di ammissione a Socio così
suddivise: 219 nuove richieste per una quota di capitale sociale pari a Euro 17.919,08 e 10 richieste
di subentro per una quota di capitale sociale pari a Euro 464,76.
Nessuna domanda di ammissione a Socio è stata oggetto di delibera di rigetto da parte del
Consiglio di Amministrazione della Banca.
In coerenza con gli obiettivi enunciati nel piano strategico ed in relazione al doveroso rispetto del
principio di prevalenza di cui all'art. 35 del Testo Unico Bancario i Soci ammessi nel corso
dell'esercizio 2008 risultano così ripartiti per provenienza geografica e categoria di appartenenza:
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
di
di
di
di
di
di
di
di
di
di
Cologno al Serio
Urgnano/Basella
Martinengo
Bariano
Morengo
Calcinate
Brusaporto
Trescore Balneario
Pagazzano
Bagnatica
50
47
16
41
7
22
20
13
7
6
Artigiani
Privati
Società
17
209
3
Giovani di età inferiore ad anni 30
Donne
62
100
16
3. LINEAMENTI GENERALI DI GESTIONE
Andamento delle principali componenti patrimoniali ed economiche
La presente relazione è stata redatta ai sensi delle vigenti disposizioni di legge ed ha l'obiettivo di
illustrare l'andamento della gestione della Banca nel suo complesso oltre che a fornire una breve
descrizione del contesto in cui ha operato.
3.1 STATO PATRIMONIALE
Operazioni di raccolta con clientela ordinaria
La raccolta complessiva aziendale a fine dicembre 2008 è risultata pari a 551 milioni e 819 mila
Euro, con una crescita di 23 milioni e 952 mila Euro (+4,54%).
Raccolta allargata, consistenza e variazione
COMPOSIZIONE RACCOLTA
2008
COMP. %
2007
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
Raccolta Diretta
449.209
81,41
393.685
74,58
55.524
14,10
Raccolta Indiretta
102.610
18,59
134.182
25,42
-31.572
-23,53
551.819
100,00
527.867
100,00
23.952
4,54
TOTALE
L'anno 2008 si è caratterizzato, ancora una volta, per una significativa crescita della raccolta diretta
(+14,10%) ed una ulteriore flessione della raccolta indiretta (-23,53%).
In conseguenza a quanto esposto, il rapporto tra raccolta diretta ed indiretta è variato rispetto
all'anno precedente: 81,41% la diretta (74,58% nel 2007), 18,59% la indiretta (25,42% nel 2007).
Raccolta allargata, composizione
600
500
IND
18,59%
IND
25,42%
400
300
200
DIR
81,41%
DIR
74,58%
100
0
2008
2007
17
Raccolta diretta
Raccolta diretta per forma tecnica, consistenze e variazioni
PASSIVO
2008
Conti Correnti
Depositi a Risparmio
Raccolta a vista
Mutui passivi
Certificati di Deposito
Operazioni P.C.T.
Obbligazioni
Raccolta a termine
TOTALE
COMP. %
2007
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
174.949
38,95
163.297
41,48
11.651
7,14
29.639
6,59
33.797
8,58
-4.157
-12,30
204.588
45,54
197.094
50,06
7.494
3,80
188
0,04
281
0,07
-92
-32,90
10.841
2,41
10.713
2,72
128
1,20
9.127
2,04
15.500
3,94
-6.373
-41,11
224.465
49,97
170.097
43,21
54.368
31,96
244.621
54,46
196.591
49,94
48.031
24,43
449.209
100,00
393.685
100,00
55.524
14,10
La raccolta diretta complessiva è iscritta in bilancio nelle voci 20 - Debiti verso clientela
(comprendenti come sottovoci: conti correnti, depositi a risparmio, pronti contro termine e mutui
passivi), 30 - Titoli in circolazione (comprendente come sottovoci: certificati di deposito, obbligazioni
emesse Loans & Receivable) e 50 - Passività finanziarie valutate al fair value.
La raccolta diretta (voce 20+30+50) ammonta a 449 milioni e 209 mila Euro con un incremento di
55 milioni e 524 mila Euro (+14,10%), rispetto al 2007.
L'analisi delle forme tecniche di raccolta evidenzia, rispetto al passato, una maggiore crescita della
raccolta a termine (+24,43%) rispetto a quella a vista, che registra un incremento del 3,80%.
La componente a vista rappresenta il 45,54% della raccolta diretta, la componente a termine il
54,46%.
La crescita della raccolta a termine, che va analizzata anche alla luce della flessione della raccolta
indiretta, è da imputarsi principalmente alla dinamica positiva dei prestiti obbligazionari (+31,96%)
pari a 48 milioni e 31 mila.
Più contenuta la crescita della raccolta a vista che è da imputarsi ad un incremento dei conti correnti
(7,14%) pari a 11 milioni e 651 mila Euro, e alla diminuzione dei depositi a risparmio (-12,30%), pari
a 4 milioni e 157 mila Euro.
La raccolta, in relazione al settore economico di appartenenza della clientela, non ha subito
variazioni particolarmente significative nell'ultimo anno. Il settore delle famiglie rappresenta il 90,16%
del totale.
Risulta notevolmente aumentata la componente a tasso fisso (+24,92%), che rappresenta a fine
periodo il 50,06% della raccolta diretta (45,72% per il 2007); anche la componente a tasso variabile
è in aumento rispetto al 2007 (4,99%) e rappresenta il 49,94% del totale della diretta (54,28% per il
2007).
Lo sviluppo della raccolta diretta è avvenuto con il contributo positivo di tutte le filiali che hanno
incrementato i rispettivi volumi operativi, intensificando sia i rapporti esistenti sia acquisendone nuovi.
Per quanto concerne il grado di concentrazione della raccolta, il 3,61% proviene dal 42,22% della
clientela con importi di giacenza fino a 5.000 Euro, mentre il 51,53% della raccolta totale proviene
dall’8,42% dei nostri clienti con importi di giacenza oltre i 50.000 Euro.
La dinamica di crescita si è verificata nel corso dell'intero esercizio.
18
Raccolta diretta per forma tecnica, composizione 2008
2008
Obbligazioni
49,97%
Conti
Correnti
38,95%
Operazioni P.C.T.
2,04%
Certificati di
Deposito
2,41%
Depositi a
Risparmio
6,59%
Mutui
0,04%
Raccolta diretta per forma tecnica, composizione 2007
2007
Obbligazioni
43,21%
Conti Correnti
41,48%
Operazioni P.C.T.
3,94%
Depositi a risparmio
8,58%
Mutui passivi
0,07%
Certificati di Deposito
2,72%
Andamento Raccolta Diretta
Gli importi sono espressi in migliaia di Euro
500,000
449.209
450,000
393.685
400,000
357.283
350.000
303.283
341.245
300.000
250.000
225.754
263.633
200.000
200.508
150.000
171.214
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
19
Composizione raccolta diretta per settore economico
2008
COMP. %
2007
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
Amministrazioni pubbliche
433
0,10
1.106
0,28
-673
-60,82
Imprese di assicurazione e finanziarie
294
0,07
750
0,19
-456
-60,80
36.539
8,13
30.643
7,78
5.896
19,24
6.720
1,50
6.566
1,67
154
2,35
405.010
90,16
354.411
90,02
50.599
14,28
di cui: consumatrici
367.537
81,82
318.421
80,88
49.116
15,42
produttrici
37.473
8,34
35.990
9,14
1.483
4,12
213
0,04
209
0,06
4
2,12
449.209
100,00
393.685
100,00
55.524
14,10
Società e quasi società non finanziarie
Istituzioni sociali private e non classificabili
Famiglie
Resto del mondo e unità non classificabili
TOTALE
Composizione raccolta diretta per tipo tasso
Raccolta per tipo Tasso
2008
COMP. %
2007
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
Tasso fisso
224.875
50,06
180.010
45,72
44.865
24,92
Tasso variabile
224.334
49,94
213.675
54,28
10.659
4,99
449.209
100,00
393.685
100,00
55.524
14,10
TOTALE
Raccolta per classi di importo
2008
Importo
Classi di importo in Euro
2008
Nº Rapp.
% comp. % comp.
Importo N° Rapp.
2007
Importo
2007
N° Rapp.
% comp. % comp.
var.
Importo N° Rapp. Assoluta
var. %
var.
Assoluta
var. %
da
0 a
5.000
16.224
9.208
3,611
42,220
14.479
8.940
3,677
41,663
1.745
12,05
268
3,00
da
5.001 a
25.000
107.548
8.181
23,942
37,510
102.459
8.491
26,026
39,570
5.089
4,97
-310
-3,65
da
25.001 a
50.000
93.956
2.585
20,916
11,852
80.570
2.348
20,466
10,942
13.386
16,61
237
10,09
231.481
1.836
51,531
8,418
196.177
1.679
49,831
7,825
35.304
18,00
157
9,35
449.209
21.810
100,00
100,00
393.685
21.458
100,00
100,00
55.524
14,10
352
1,64
oltre 50.000
TOTALE
Raccolta indiretta
La raccolta indiretta è risultata a fine dicembre 2008 pari a 102 milioni e 610 mila Euro al valore
di mercato, registrando una flessione annua di 31 milioni e 572 mila Euro (-23,53%).
Il comparto della raccolta indiretta è stato influenzato negativamente dalle difficoltà di investimento
connesse alla crisi dei mercati finanziari nazionali ed internazionali.
Andamento raccolta indiretta
Andamento Raccolta Indiretta
gli importi sono espressi in migliaia di Euro
200.000
173.048
193.374
175.000
173.298
147.464
149.072
valore di mercato
150.000
134.182
133.731
125.000
145.925
100.000
102.610
75.000
50.000
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
20
Dall'esame del grafico successivo si evince come la componente più significativa della raccolta
indiretta, valorizzata al valore di mercato, sia rappresentata da titoli di stato (62,64%) e da titoli
obbligazionari (22,85%).
Composizione raccolta indiretta
Composizione Raccolta Indiretta
obbligazioni no stato
t.f. e z.c.
8,46%
obbligazioni no stato
tasso variabile
2,55%
azioni diritti warrant
opzioni
7,96%
titoli di stato z.c.
0,02%
obbligazioni estero
t.f. e z.c.
5,60
obbligazioni estero
tasso variabile
6,24%
titoli di stato
tasso variabile
4,55%
fondi sicav altri valori
6,05%
g.p.m.
0,50%
titoli di stato
tasso fisso
23,79%
bot
34,28%
Il risparmio amministrato risulta pari a 95 milioni e 889 mila Euro, il risparmio gestito 6 milioni e
721 mila Euro.
Composizione raccolta indiretta
valore di mercato
% val mercato
Titoli di stato
64.275
62,64
Obbligazioni
23.446
22,85
Azioni
Totale risparmio amministrato
Gpm
Fondi comuni d'investimento
Totale raccolta gestita
Totale raccolta indiretta
8.168
7,96
95.889
93,45
514
0,50
6.207
6,05
6.721
6,55
102.610
100,00
Operazioni di impiego con clientela ordinaria
Ai sensi della nuova normativa di bilancio i crediti verso clientela sono iscritti in bilancio al costo
ammortizzato e inseriti alla voce 70 - Crediti verso Clientela - che include, oltre ai finanziamenti
concessi a clientela ordinaria, anche i titoli di debito del portafoglio “Loans & Receivables”
(Finanziamenti e crediti commerciali).
Il totale della voce 70, al netto delle svalutazioni, ammonta a 393 milioni e 49 mila Euro.
21
Crediti verso clientela per forma tecnica: consistenze e variazioni
CREDITI VERSO CLIENTELA
2008
Conti Correnti ed Anticipi SBF
COMP. %
2007
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
112.936
28,73
98.827
29,01
14.109
14,28
576
0,15
257
0,08
319
124,12
-48,11
Finanziamenti all'esportazione Euro
Finanziamenti all'importazione Euro
55
0,01
106
0,03
-51
1.517
0,39
1.384
0,41
133
9,61
242.730
61,76
211.189
61,99
31.541
14,93
Mutui Chirografari
29.950
7,62
23.911
7,02
6.039
25,26
Crediti al consumo
2.340
0,60
1.966
0,58
374
19,02
Altre sovvenzioni attive
1.996
0,50
2.007
0,59
-11
-0,55
Portafoglio commerciale
479
0,12
311
0,09
168
54,02
Crediti in sofferenza
470
0,12
696
0,20
-226
-32,47
3
0,00
-3
-100,00
340.657
100,00
52.392
15,38
Finanziamenti in valuta
Mutui Ipotecari
Depositi cauzionali in nome proprio
TOTALE
393.049
100,00
Crediti verso clientela per forma tecnica: composizione
Credito al consumo
0,60%
2008
Mutui Chirografari
7,62%
Altre sovvenzioni attive
0,50%
Portafoglio commerciale
0,12%
Crediti in sofferenza
0,12%
Mutui Ipotecari
61,76%
Conti Correnti ed Anticipi SBF
28,73%
Finanziamenti all’esportazione euro
0,15%
Finanziamento all’importazione euro
0,01%
Finanziamenti in valuta
0,39%
Credito al consumo
0,58%
2007
Mutui Chirografari
7,02%
Altre sovvenzioni attive
0,59%
Portafoglio commerciale
0,09%
Crediti in sofferenza
0,20%
Mutui Ipotecari
62,00%
Conti Correnti ed Anticipi SBF
29,01%
Finanziamenti all’esportazione euro
0,08%
Finanziamento all’importazione euro
0,03%
Finanziamenti in valuta
0,41%
22
Andamento impieghi clientela
Andamento Impieghi Clientela
gli importi sono espressi in migliaia di Euro
400.000
340.657
350.000
393.049
300.000
287.017
232.135
250.000
192.002
200.000
218.434
136.044
150.000
156.604
100.000
139.043
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Ripartizione temporale degli impieghi clientela
Ripartizione Temporale
2008
COMP. %
2007
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
Impieghi a breve
133.984
34,09
131.055
38,47
2.929
Impieghi a medio lungo termine
258.312
65,72
208.673
61,26
49.639
23,79
753
0,19
929
0,27
-176
-18,95
393.049
100,00
340.657
100,00
52.392
15,38
Durata indeterminata
TOTALE
2,23
Ripartizione per tipo tasso degli impieghi a medio/lungo termine
Impieghi a medio/lungo termine
2008
a Tasso Fisso
a Tasso Variabile
TOTALE
COMP. %
2007
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
9.098
3,52
6.270
3,00
2.828
45,11
249.214
96,48
202.403
97,00
46.811
23,13
258.312
100,00
208.673
100,00
49.639
23,79
Gli impieghi verso la clientela ammontano, a fine 2008, a 393 milioni e 49 mila Euro, a fronte dei
340 milioni e 657 mila Euro di fine 2007, con un incremento annuo in valore assoluto di 52 milioni
e 392 mila Euro per una crescita del 15,38%.
La dinamica degli impieghi, così come rilevabile dalla tabella, appare sostenuta essenzialmente
dalla componente a medio lungo termine, fenomeno comune a livello di sistema bancario. Infatti il
comparto mutui, con un aumento di 37 milioni e 954 mila Euro, evidenzia una crescita percentuale
del 16,01%, i conti correnti attivi registrano una crescita del 14,28% rispetto al dato del 2007.
Nel dettaglio, i mutui ipotecari hanno registrato un incremento di 31 milioni e 541 mila Euro, pari
al 14,93% e rappresentano il 61,76% del totale degli impieghi; i mutui chirografari sono aumentati di
6 milioni e 39 mila Euro, pari al 25,26% e rappresentano il 7,62% degli impieghi; i conti correnti e
anticipi s.b.f. sono cresciuti di 14 milioni e 109 mila Euro pari 14,28% e rappresentano il 28,73%
degli impieghi.
Gli impieghi a medio/lungo termine a tasso fisso (+45,11%), sono passati al 3,52% dal 3,00% del
totale, rispetto a quelli a tasso indicizzato (+23,13%) passati al 96,48% dal 97,00%.
Per quanto riguarda l'evoluzione degli impieghi per tipologia di clientela si nota che le variazioni
più marcate si sono registrate sugli aggregati delle:
23
• imprese non finanziarie (+23,00%);
• famiglie produttrici (-7,41%);
• altri operatori (+6,96%).
Nel dettaglio della domanda di credito le imprese non finanziarie e le famiglie (consumatori e
produttori) si sono confermate come interlocutori primari; il peso percentuale dei relativi aggregati,
infatti, nell'ambito della composizione degli impieghi rappresenta rispettivamente il 65,49% e l'8,01%.
La distribuzione dei crediti verso imprese non finanziarie e famiglie produttrici evidenzia come il
43,58% degli stessi sia a favore dell'edilizia e opere pubbliche, il 18,67% a favore di altri servizi
destinati alla vendita, il 9,44% a servizi del commercio ed il residuo ad altri settori.
Distribuzione dei crediti verso clientela per principali categorie debitrici
Crediti verso clientela
2008
COMP. %
2007
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
Stati
Altri enti pubblici
Imprese non finanziarie
Enti finanziari
Famiglie produttrici
Altri operatori
TOTALE
257.420
65,49
209.287
61,44
48.133
23,00
254
0,06
240
0,07
14
5,83
31.477
8,01
33.996
9,98
-2.519
-7,41
103.898
26,44
97.134
28,51
6.764
6,96
393.049
100,00
340.657
100,00
52.392
15,38
Impieghi economici per forma tecnica e settore di attività economica: composizione
Enti finanziari
0,06%
Imprese non finanziarie
65,49%
2008
Famiglie produttrici
8,01%
Altri operatori
26,44%
Enti finanziari
0,07%
Imprese non finanziarie
61,44%
2007
Famiglie produttrici
9,98%
Altri operatori
28,51%
24
Distribuzione dei crediti verso imprese non finanziarie e famiglie produttrici residenti
Crediti verso imprese
2008
Edilizia e opere pubbliche
COMP. %
2007
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
125.909
43,58
106.136
43,63
19.773
18,63
Altri servizi destinabili alla vendita
53.940
18,67
42.671
17,54
11.269
26,41
Servizi del commercio, recuperi e riparazioni
27.267
9,44
19.922
8,19
7.345
36,87
Minerali e prodotti a base di minerali
17.531
6,07
14.542
5,98
2.988
20,55
Prodotti tessili, cuoio e calzature, abbigliamento
13.048
4,52
5.055
2,08
7.994
158,14
Prodotti in metallo escl.macchine e mezzi trasp.
5.485
1,90
9.215
3,78
-3.730
-40,48
Altre branche di attività economica
TOTALE
45.717
15,82
45.742
18,80
-25
-0,05
288.897
100,00
243.283
100,00
45.614
18,75
Impieghi economici verso imprese non finanziarie e famiglie produttrici per settore di attività
economica: composizione
Servizi del commercio,
recuperi e riparazioni
9,44%
Altri servizi destinati
alla vendita
18,67%
2008
Edilizia e opere pubbliche
43,58%
Minerali e prodotti
a base di minerali
6,07%
Prodotti tessili, cuoio e
calzature, abbigliamento
4,52%
Prodotti in metallo
escl. macchine e mezzi trasp.
1,90%
Altre branche di attività
economica
15,82%
Servizi del commercio,
recuperi e riparazioni
8,19%
Altri servizi destinati
alla vendita
17,54%
2007
Edilizia e opere pubbliche
43,63%
Minerali e prodotti
a base di minerali
5,98%
Prodotti tessili, cuoio e
calzature, abbigliamento
2,08%
Prodotti in metallo
escl. macchine e mezzi trasp.
3,78%
Altre branche di attività
economica
18,80%
Impieghi economici per fascia di importo: composizione % su posizioni e su giacenze.
Classi di importo in Euro
2008
Importi
2008
Numeri
COMP. %
Importi
COMP. %
Numeri
2007
Importi
2007 COMP. % COMP. %
Numeri Importi
Numeri
VAR. ASS.
Importi
VAR. %
Importi
VAR. ASS.
Numeri
VAR. %
Numeri
da
0 a
10.329
3.253
3.636
0,83
60,74
3.758
3.725
1,10
62,42
-505
-13,44
-89
-2,39
da
10.330 a
25.823
8.339
524
2,12
8,75
8.724
505
2,56
8,46
-385
-4,41
19
3,76
da
25.824 a
51.646
16.223
446
4,13
7,45
17.801
468
5,23
7,84
-1.578
-8,86
-22
-4,70
da
51.647 a
129.114
61.979
751
15,77
12,55
63.976
747
18,78
12,52
-1.997
-3,12
4
0,54
da
129.115 a
258.228
55.809
338
14,20
5,65
50.043
290
14,69
4,86
5.766
11,52
48
16,55
247.446
291
62,95
4,86
196.355
233
57,64
3,90
51.091
26,02
58
24,89
TOTALE 393.049
5.986
100,00
100,00 340.657
5.968
100,00
100,00
52.392
15,38
18
0,30
oltre
258.228
25
Con riferimento alla suddivisione degli impieghi per fasce di importo è confermato il frazionamento
dimensionale che caratterizza gli affidamenti; il 69,49% della clientela rientra nella fascia di utilizzo
fino a 25 mila Euro (2,95% degli impieghi totali). La clientela con utilizzi superiori ai 250 mila Euro
rappresenta invece appena il 4,86% delle posizioni totali, anche se assorbe il 62,95% dei
finanziamenti erogati.
Aumentata la concentrazione degli impieghi; l'importo medio dei fidi erogati risulta pari a 66 mila
Euro. Lo scorso anno tale dato era pari a 57 mila Euro.
L'importo medio dei fidi accordati risulta pari a 84 mila Euro, lo scorso anno era di 80 mila Euro.
Il peso dei crediti verso clientela ragguagliati alla raccolta diretta è passato da 86,53% di fine 2007
a 87,50% di fine 2008.
Registra una crescita l'operatività nei crediti di firma, costituiti da fideiussioni rilasciate dall'azienda,
che saldano in 14 milioni e 362 mila Euro (13 milioni e 91 mila Euro nel 2007).
Crediti di firma per settore di attività economica
2008
Società non finanziarie
Istituzioni sociali
Comp. %
2007
Comp. %
11.888
82,77
10.671
81,51
565
3,93
565
4,32
1.909
13,30
1.855
14,17
1.233
8,59
1.319
10,08
Società finanziarie
Famiglie
di cui: consumatori
produttori
TOTALE
676
4,71
536
4,09
14.362
100,00
13.091
100,00
Crediti deteriorati
I nuovi principi contabili dispongono che i crediti, in base al grado di deterioramento (“impairment”)
del credito stesso, vengano così ripartiti:
- crediti “in bonis” (“performing”)
- crediti deteriorati (“non performing”).
Questi ultimi vengono ulteriormente distinti in crediti a sofferenza, ad incagli, ristrutturati, scaduti e/o
sconfinanti oltre 180 giorni (c.d. “past due”). La valutazione deve essere effettuata su base individuale
per i crediti di importo rilevante e in via forfetaria per le restanti posizioni.
A dicembre 2008 il comparto crediti deteriorati al lordo delle svalutazioni risulta pari a 2 milioni e
638 mila Euro, ed è in miglioramento rispetto al 2007, in quanto si manifesta un decremento annuo
di 1 milione e 70 mila Euro corrispondente al 28,86%. Anche il comparto crediti deteriorati al netto
delle svalutazioni è diminuito di 1 milione e 45 mila Euro, passando dai 3 milioni e 253 mila Euro di
dicembre 2007 ai 2 milioni e 208 mila Euro registrati a dicembre 2008.
Crediti Deteriorati
Sofferenze
Partite incagliate
Esposizioni scadute altre 180 gg
Totale
Totale impieghi
2008
2007
variazione
esposizione lorda
assoluta
2008
percentuale
2007
variazione
esposizione netta
assoluta
percentuale
790
1.091
-301
-27,59
470
696
-226
-32,47
1.793
2.567
-774
-30,15
1.685
2.508
-823
-32,81
55
50
5
10,00
53
49
4
8,16
2.638
3.708
-1.070
-28,86
2.208
3.253
-1.045
-32,12
394.567
341.112
53.455
15,67
393.049
340.657
52.392
15,38
26
Al 31 dicembre 2008 le sofferenze lorde, erano 790 mila Euro (1 milione e 91 mila Euro a dicembre
2007), con una diminuzione di 301 mila euro
La diminuzione del comparto di 301 mila Euro è data da ingressi di crediti “in bonis” per 78 mila
Euro, trasferimento da posizioni ad incaglio per 29 mila Euro e incassi per 408 mila Euro.
L'incidenza delle sofferenze lorde sul totale dei crediti a clientela scende dallo 0,32% di dicembre
2007 allo 0,20% di dicembre 2008.
Le sofferenze al netto delle svalutazioni effettuate ammontano a 470 mila Euro, risultando in
diminuzione del 32,47% rispetto a dicembre 2007 (696 mila Euro).
Il rapporto sofferenze nette su impieghi netti scende dallo 0,20 di dicembre 2007 allo 0,12% di
dicembre 2008, mentre il rapporto sofferenze nette sul patrimonio di vigilanza passa dall'1,16% di
dicembre 2007 allo 0,71% di dicembre 2008.
Le partite incagliate lorde, relative a finanziamenti per cassa, a dicembre 2008 sono 1 milione e 793
mila Euro, 774 mila Euro in meno (30,15%) rispetto al 2007 (2 milioni e 567 mila Euro).
L'incidenza degli incagli lordi sugli impieghi è parallelamente scesa dallo 0,75% di dicembre 2007
allo 0,45% registrato a dicembre 2008.
Anche il dato sugli incagli netti risulta in diminuzione: dallo 0,74% di dicembre 2007 si è passati
allo 0,43% di dicembre 2008.
Le posizioni rientranti tra le partite incagliate a dicembre 2008 sono 24 (33 a dicembre 2007).
La categoria dei crediti lordi scaduti da oltre 180 giorni è passata dai 50 mila Euro di dicembre
2007 ai 55 mila Euro di dicembre 2008. Rimane invariata l'incidenza di questa categoria di crediti
deteriorati sugli impieghi lordi, pari allo 0,01%, come registrato a fine 2007.
L'incidenza complessiva dei crediti deteriorati sul totale degli impieghi si è lievemente ridotta sia nei
valori lordi sia in quelli netti.
Incidenza Crediti Deteriorati su Impieghi Totali
2008
su imp. Lordi
2007
su imp. Netti
su imp. Lordi
su imp. Netti
Sofferenze
0,20%
0,12%
0,32%
0,20%
Partite incagliate
0,46%
0,43%
0,75%
0,74%
Esposizioni scadute
0,01%
0,01%
0,01%
0,01%
0,67%
0,56%
1,08%
0,95%
TOTALE
Nell'ambito della composizione del comparto crediti deteriorati netti per forma tecnica originaria, la
parte preponderante è rappresentata dai mutui che hanno un peso del 68,61%.
Crediti Deteriorati
per Forma Tecnica
Conti Correnti
Mutui
sofferenze
% sofferenze
incagli
% incagli
scaduti oltre
180gg
% scaduti
oltre 180gg
Crediti
Deteriorati
% Crediti
Deteriorati
70
14,89
355
21,07
38
71,70
463
20,97
400
85,11
1.100
65,28
15
28,30
1.515
68,61
230
13,65
230
10,42
1.685
100,00
2.208
100,00
Portafoglio
SBF in c/anticipi ord.
TOTALE
470
100,00
53
100,00
27
La maggior incidenza dei crediti deteriorati è data dalla categoria delle famiglie con l' 86,68%, di
cui il 61,23% per le famiglie consumatrici ed il 25,45% per le famiglie produttrici.
Rapporto Crediti Deteriorati su
Impieghi per Settori
sofferenze
Società non Finanziarie
% sofferenze
incagli
% incagli
scaduti oltre
180gg
% scaduti
oltre 180gg
Crediti
Deteriorati
% Crediti
Deteriorati
64
13,62
230
13,65
0
0,00
294
13,32
406
86,38
1.455
86,35
53
100,00
1.914
86,68
374
79,57
931
55,25
47
88,68
1.352
61,23
32
6,81
524
31,10
6
11,32
562
25,45
470
100,00
1.685
100,00
53
100,00
2.208
100,00
Istituzioni Sociali
Società Finanziarie
Famiglie
di cui: consumatori
produttori
TOTALE
Operazioni di Investimento
I titoli del portafoglio di proprietà della Banca, che ammontano a complessivi 48 milioni e 351 mila
Euro, vengono classificati come:
- Strumenti finanziari disponibili per la vendita - “Available for sale”;
- Attività finanziarie detenute sino a scadenza - “Held to maturity”
- Finanziamenti e crediti commerciali - “Loans and Receivables”
Strumenti finanziari disponibili per la vendita
In tale categoria sono iscritti i titoli che la Banca non intende movimentare nel breve periodo e che,
in considerazione della natura e delle caratteristiche soggettive dei titoli, non possono essere
classificati nelle altre categorie. Nella categoria, inoltre, vengono iscritte tutte le partecipazioni
detenute dalla Banca che non possano essere definite di controllo oppure di collegamento.
Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita in sede di rilevazione iniziale sono iscritti in bilancio
al “valore equo”. Le rilevazioni successive sono effettuate applicando il “fair value” con impatto a
patrimonio netto. Il comparto ammonta a 21 milioni e 756 mila Euro.
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
In tale categoria sono classificati i titoli dotati di pagamenti fissi o determinabili, di scadenza definita,
acquistati senza intento speculativo, per i quali vi sia l'intento e la capacità di mantenerli fino a
scadenza. Tali titoli sono iscritti in bilancio in sede di prima rilevazione al loro “fair value”; le
valutazioni successive vengono effettuate con il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio
dell'interesse effettivo. Il comparto ammonta a 8 milioni e 47 mila Euro.
Il dettaglio della composizione dei singoli portafogli è ampiamente illustrato nelle sezioni 2,4,5 della
Nota Integrativa.
Finanziamenti e crediti commerciali
In tale categoria vengono classificati i titoli non quotati in mercati attivi e per i quali manca l'intento
pre-determinato di successiva vendita. La valutazione viene effettuata utilizzando il metodo del costo
ammortizzato. Tale portafoglio ammonta a 18 milioni e 548 mila Euro ed è ricompreso nella voce 60
(crediti verso Banche) per i titoli emessi da Enti creditizi.
28
La gestione del portafoglio titoli di proprietà è stata improntata, anche nell'esercizio 2008, ad una
gestione prudente ed equilibrata, come quella avviata negli scorsi anni.
Il comparto crediti verso banche, composto da depositi, conti correnti presso istituzioni creditizie e
titoli L&R, che identifica l'andamento della liquidità aziendale, ha registrato un incremento del 4,69%
passando da 85 milioni e 260 mila Euro di fine 2007 a 89 milioni e 263 mila Euro di fine 2008.
Di tale liquidità il 86,36% risulta concentrata presso l'istituto centrale di categoria Iccrea Spa.
Portafoglio Titoli di Proprietà: Consistenza e variazioni
Tipologia investimento
2008
AFS
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
45,00
11.006
35,71
10.750
97,67
3.228
6,68
3.228
10,47
0
0,00
HTM
TOTALE
2007
21.756
di cui: partecipazioni
L&R
COMP. %
8.047
16,64
15.573
50,53
-7.526
-48,33
18.548
38,36
4.240
13,76
14.308
337,45
48.351
100,00
30.819
100,00
17.532
56,89
Portafoglio Titoli di Proprietà: Composizione
Tipologia investimento
2008
Titoli di Stato
- di cui
19.479
COMP. %
40,29
2007
C.C.T.
10.068
20,82
9.411
19,47
VAR. ASS.
VAR. %
56,82
1.969
11,25
6
0,02
-6
-100,00
17.504
56,80
-7.436
-42,48
B.O.T.
B.T.P.
COMP. %
17.510
C.T.Z.
Altri Titoli
TOTALE
28.872
59,71
13.309
43,18
15.563
116,94
48.351
100,00
30.819
100,00
17.532
56,89
Tabella: Portafoglio Titoli di Proprietà: Composizione
Altri titoli
59,71%
2008
C.C.T.
19,47%
B.T.P.
20,82%
Altri Titoli
43,18%
2007
B.T.P.
56,80%
B.O.T.
0,02%
29
Portafoglio Titoli di Proprietà: Composizione per tipologia tasso
Tipologia investimento
2008
COMP. %
2007
COMP. %
VAR. ASS.
VAR. %
Tasso variabile
34.110
70,54
8.896
28,87
25.214
283,43
Tasso fisso
11.013
22,78
18.695
60,66
-7.682
-41,09
3.228
6,68
3.228
10,47
0
0,00
48.351
100,00
30.819
100,00
17.532
56,89
Partecipazioni
TOTALE
Tabella: Portafoglio Titoli di Proprietà: Composizione per tipologia tasso
2008
Tasso fisso
22,78%
Partecipazioni
6,68%
Tasso variabile
70,54%
2007
Partecipazioni
10,47%
Tasso variabile
28,87%
Tasso fisso
60,66%
Patrimonio
Il patrimonio aziendale, determinato dalla somma di capitale, riserve ed utile da destinare a riserve
(voci da 130 a 200 del passivo dello stato patrimoniale) ammonta a 67 milioni e 92 mila Euro e risulta
in crescita del 10,35% rispetto allo scorso esercizio. E' opportuno notare che in base ai nuovi principi
contabili viene ricompreso integralmente l'utile d'esercizio (e non l'utile da destinare a riserva).
Il Patrimonio di Vigilanza ammonta a 66 milioni e 556 mila Euro in crescita del 10,41% rispetto al
2007. Le dinamiche del patrimonio, la complessiva esposizione ai rischi di credito e di mercato sono
più diffusamente trattate nella parte F della Nota Integrativa “Informazioni sul patrimonio”, così come
si rimanda alla parte E “Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” per l'analisi dei
sistemi di misurazione e controllo dei rischi presenti nella Banca.
Altre poste patrimoniali significative
La Banca non detiene partecipazioni in imprese controllate o sottoposte ad influenza notevole.
Le partecipazioni detenute, che ammontano a 3 milioni e 228 mila Euro, sono registrate alla voce
40 dell'attivo dello Stato Patrimoniale tra le attività disponibili per la vendita.
30
Immobilizzazioni
Le attività materiali ed immateriali (voce 110 e 120 dell'attivo) risultano iscritte in bilancio al costo.
Le attività materiali ammontano a 11 milioni e 270 mila Euro e sono costituite da terreni per 3 milioni
e 493 mila Euro, fabbricati (compresi acconti già versati) per 7 milioni e 193 mila Euro, mobili e
arredi per 145 mila Euro e impianti elettronici e impianti EAD per 439 mila Euro.
Il comparto risulta in aumento di 220 mila Euro, pari all'1,98%
Le attività immateriali ammontano a 10 mila Euro e risultano in incremento di circa 8 mila Euro.
3.2 CONTO ECONOMICO
L'esercizio 2008 si è chiuso con un utile netto di 7.096.812 Euro, un risultato senz'altro
soddisfacente in quanto conseguito in un quadro congiunturale particolarmente complesso e
caratterizzato da una concorrenza sempre più agguerrita. Gli orientamenti di fondo che hanno
contraddistinto l'attività creditizia hanno consentito il contenimento del livello di rischiosità in un
contesto non particolarmente favorevole.
CONTO ECONOMICO AL 31/12/2008
VOCI
INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI
2008
2007
29.095.378
23.746.202
Variazione
5.349.176
Variazione %
22,53%
INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI
(11.659.901)
(8.092.355)
3.567.546
44,09%
MARGINE DI INTERESSE
17.435.477
15.653.847
1.781.630
11,38%
COMMISSIONI ATTIVE
2.830.521
2.580.710
249.811
9,68%
COMMISSIONI PASSIVE
(418.974)
(432.139)
(13.165)
-3,05%
COMMISSIONI NETTE
12,24%
2.411.547
2.148.571
262.976
DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI
79.209
66.384
12.825
19,32%
RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITA' DI NEGOZIAZIONE
68.468
7.215
61.253
848,97%
UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI:
18.515
87.662
(69.147)
-78,88%
3.026
329
2.697
819,76%
14.975
77.780
(62.805)
-80,75%
514
9.553
(9.039)
-94,62%
a) CREDITI
b) ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA
d) PASSIVITA' FINANZIARIE
RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
(616.993)
(626.417)
9.424
-1,50%
19.396.223
17.337.262
2.058.961
11,88%
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO DI:
(548.921)
112.990
(661.911)
-585,81%
a) CREDITI
(548.921)
112.990
(661.911)
-585,81%
RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
18.847.302
17.450.252
1.397.050
8,01%
SPESE AMMINISTRATIVE:
(10.893.490)
(9.484.963)
1.408.527
14,85%
a) SPESE PER IL PERSONALE
(6.613.935)
(5.528.364)
1.085.571
19,64%
b) ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
(4.279.555)
(3.956.599)
322.956
8,16%
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI ED ONERI
(251.500)
(100.000)
(151.500)
151,50%
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' MATERIALI
(345.662)
(305.017)
40.645
13,33%
-81,32%
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' IMMATERIALI
ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE
COSTI OPERATIVI
UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI
(895)
(4.792)
(3.897)
913.256
966.517
(53.261)
-5,51%
(10.578.291)
(8.928.255)
1.650.036
18,48%
(379)
(37)
(342)
924,32%
UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
8.268.632
8.521.960
(253.328)
-2,97%
IMPOSTE SUL REDDITO D'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
(1.171.820)
(1.745.577)
(573.757)
-32,87%
UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE
7.096.812
6.776.383
320.429
4,73%
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
7.096.812
6.776.383
320.429
4,73%
31
Margine di interesse
Il margine d'interesse, pari a 17 milioni e 435 mila Euro, ha evidenziato una buona crescita,
quantificata in 1 milione e 781 mila Euro (+11,38%), per effetto sia della crescita dei volumi operativi,
sia dell'incremento della forbice degli interessi.
Gli interessi attivi complessivi sono pari a 29 milioni e 95 mila Euro, in incremento di 5 milioni e 349
mila Euro, con una variazione del 22,53%. Tra questi 23 milioni e 638 mila Euro derivano da
finanziamenti a clientela ordinaria e 5 milioni e 457 mila Euro da investimenti finanziari.
Gli interessi passivi di cui alla voce 20 del C.E. sono tutti interessi corrisposti sulla raccolta diretta e
ammontano a 11 milioni e 660 mila Euro (8 milioni e 66 mila Euro nel 2007), con incremento del
44,56%.
Margine d'interesse, composizione interessi attivi.
30.000
25.000
da investimenti
finanziari
18,76%
da investimenti
finanziari
20.000
18,76%
15.000
10.000
da Clientela
ordinaria
81,24%
da Clientela
ordinaria
81,24%
5.000
0
2008
2007
Margine d'interesse, composizione interessi passivi.
12.500
10.000
a istituzioni creditizie
7.500
5.000
a raccolta
diretta
0,32%
100,00%
a raccolta
diretta
99,68%
2.500
0
2008
2007
Margine di intermediazione
La nuova disciplina considera esclusivamente le commissioni attive (voce 40) e le commissioni passive
(voce 50) come elementi del margine di intermediazione; pertanto i proventi di gestione (voce 190)
non concorrono più alla determinazione del suddetto margine. Al solo fine di considerare il saldo
complessivo dell'area servizi si ritiene opportuno menzionare in questa sezione la suddetta voce 190.
In virtù della nuova normativa va rilevato poi come le commissioni connesse alle erogazioni dei mutui
non concorrano più a determinare il risultato della gestione servizi poiché, in base al metodo del costo
ammortizzato, le commissioni stesse sono conteggiate tra gli interessi e ripartite per l'intera durata del
finanziamento.
Le commissioni nette (voce 60) ammontano a complessivi 2 milioni e 412 mila Euro, in aumento di
263 mila Euro (12,24%), mentre i proventi di gestione (voce 190) sono quantificati in 913 mila Euro.
32
Le voci di ricavo più significative sono individuate nei seguenti comparti:
- conti correnti
- titoli di terzi
- carte di debito.
L'attività di negoziazione del portafoglio titoli (voce 80) ha apportato un risultato positivo di circa
68 mila Euro.
I nuovi principi contabili prevedono ulteriori voci di bilancio, nella fattispecie la voce 90, relativa al
risultato dell'attività di copertura, la voce 100, relativa agli utili derivanti da riacquisto o cessioni di
attività, nonché la voce 110, relativa al risultato delle attività e passività valutate al “fair value”. Il
risultato complessivo di tali componenti, che si compensano reciprocamente, ha un effetto negativo di
598 mila Euro sul bilancio. Per una dettagliata analisi si rinvia alle sezioni da 5 a 7 della Nota
Integrativa.
Il margine di intermediazione è pari a 19 milioni e 396 mila Euro, in aumento di 2 milioni e 59 mila
Euro (+11,88%).
Utile della operatività corrente al lordo delle imposte
Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti (voce 130) presentano un saldo
negativo di circa 549 mila Euro con un aggravio di circa 662 mila Euro rispetto al 2007. Le rettifiche
iscritte nel 2008 ammontano a 911 mila Euro, mentre le riprese risultano pari a 362 mila Euro.
Il costo del personale si è attestato a 6 milioni e 614 mila Euro, in aumento del 19,64% rispetto al
2007. La recente normativa ha introdotto novità per quanto riguarda le spese del personale
includendo anche i compensi per i sindaci, ed imputando fra le altre spese amministrative alcuni centri
di costo precedentemente imputati alla voce “Spese per il Personale”. Per una completa disamina delle
singole componenti si rinvia alla sezione 9 della Nota Integrativa.
Le altre spese amministrative ammontano a 4 milioni e 279 mila Euro e risultano in incremento di
circa 323 mila Euro (+8,16%) rispetto a quanto registrato lo scorso esercizio.
Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a 251 mila Euro, un incremento del 151,50%, come
esposto nella sezione 10 della Nota Integrativa.
Per le attività materiali gli ammortamenti risultano pari a 346 mila Euro, con un incremento di circa
41 mila Euro (+ 13,33%) rispetto al 2007. Per le attività immateriali l'ammortamento è di circa mille
euro, contro ammortamenti effettuati nel 2007 per circa 5 mila euro.
I proventi di gestione sono quantificati in 913 mila Euro, in diminuzione di 53 mila Euro (-5,51%).
Per una analisi delle singole componenti si rimanda alla sezione 13 della Nota Integrativa.
L'utile della operatività corrente risulta pertanto pari a 8 milioni e 268 mila Euro, con una
diminuzione di 253 mila Euro rispetto allo scorso esercizio (-2,97%).
Utile di esercizio
Il risultato netto di fine esercizio è di 7 milioni e 96 mila Euro, con un incremento assoluto di 320
mila Euro, rispetto ai 6 milioni e 776 mila Euro del 2007. Le imposte sul reddito (voce 260)
ammontano a 1 milione e 172 mila Euro, in calo del 32,87%. La consistente diminuzione del carico
fiscale (- 574 mila euro) è dovuta sia alla riduzione dell'aliquota fiscale IRES, passata dal 33% del
2007 al 27,50% del 2008, sia al riallineamento dei valori contabili e valori fiscali IRES ed IRAP, ai
sensi della normativa fiscale vigente.
33
Indici economici, finanziari e di produttività
31.12.2008
31.12.2007
Indici di bilancio (%)
Impieghi con clientela / totale attivo
Raccolta diretta con clientela / totale attivo
Impieghi con clientela/raccolta diretta clientela
Raccolta gestita / raccolta indiretta
Raccolta amministrata/raccolta indiretta
74,27%
84,88%
87,50%
6,55%
93,45%
72,56%
83,85%
86,53%
8,15%
91,85%
Indici di redditività (%)
Utile netto / (patrimonio netto - utile netto) (ROE)
Utile netto / totale attivo (ROA)
Costi operativi / margine di intermediazione
Margine di interesse/margine di intermediazione
Commissioni nette/margine di intermediazione
Margine di interesse/totale attivo
11,83%
1,34%
54,54%
89,89%
12,43%
3,29%
12,54%
1,44%
51,50%
90,29%
12,39%
3,33%
Indici di struttura (%)
Patrimonio netto/totale attivo
Raccolta diretta/totale attivo
Crediti verso clientela/totale attivo
12,68%
84,88%
74,27%
12,95%
83,85%
72,56%
0,12%
0,70%
0,20%
1,14%
56,16%
55,34%
54,71%
53,51%
5.163
6.343
4.518
9.681
223
122
4.577
6.138
3.961
8.539
202
104
Indici di rischiosità (%)
Sofferenze nette / Crediti verso clientela netti
Sofferenze nette / patrimonio netto
Indici di efficienza (%)
Spese amministrative/margine di intermediazione
Costi/ricavi (cost/income)*
Indici di produttività (migliaia di Euro)
Raccolta diretta per dipendente
Raccolta allargata per dipendente
Impieghi su clientela per dipendente
Montante (raccolta più impieghi) per dipendente
Margine di intermediazione per dipendente
Totale costi operativi per dipendente
* il cost/income è calcolato rapportando le spese amministrative (voce 150 CE) e le rettifiche/riprese
di valore nette su attività materiali e immateriali (voce 170 e 180 CE) al margine di intermediazione
(voce 120 CE) e agli altri oneri/proventi di gestione (voce 190 CE)
34
Margine d'interesse, di intermediazione, risultato netto di gestione, utile netto.
25.000
22.500
19.396
20.000
17.500
17.435
17.337
18.847
17.450
15.654
15.000
2007
2008
12.500
10.000
6.776
7.097
7.500
5.000
2.500
0
Margine di Interesse
Margine di Intermediazione
Risultato Netto della Gestione
Utile d'Esercizio
4. L'ATTIVITÀ, IL PERSONALE, I SERVIZI
Anche il decorso esercizio è stato caratterizzato dallo sviluppo aziendale sotto il profilo
dimensionale, commerciale ed organizzativo, secondo quanto previsto dal Piano Strategico. Nel 2008
la Banca ha svolto un più attento presidio del territorio sviluppando sempre nuove relazioni d'affari,
che hanno prodotto una positiva dinamica dei volumi intermediati e dei ricavi da servizi.
E' stata realizzata l'apertura di una nuova filiale nel Comune di Bagnatica e prosegue l'attività per
la realizzazione della nuova sede sociale nell'area adiacente l'attuale sede di Cologno al Serio,
acquistata dalla Parrocchia.
Sul piano delle relazioni commerciali, è proseguita l'azione di fidelizzazione della clientela
attraverso la promozione dei prodotti del Gruppo del Credito Cooperativo.
Sotto il profilo organizzativo nell'anno trascorso è proseguita, tra le attività più rilevanti, lo sviluppo
del processo di adeguamento alle nuove istruzioni in materia di adeguatezza patrimoniale secondo
quanto previsto dall'Accordo di Basilea. Tale processo riguarda misure organizzative e strumenti
richiesti per il calcolo dei nuovi requisiti di capitale, compresi l'utilizzo e la valutazione di adeguatezza
del capitale e di informativa al pubblico (II e III pilastro). Sono proseguite le attività relative ai processi
contabili di sintesi, a seguito dell'introduzione degli IAS.
Di particolare rilevanza sono state le attività progettuali intraprese in funzione di innovazioni
normative come la MIFID (Markets in Financial Instruments Directive - MiFID), quella sulla Vigilanza
Prudenziale (Basilea II), la Compliance, la Direttiva Antiriciclaggio, nonché le nuove ulteriori
disposizioni in materia di trasparenza e di mutui.
Si è provveduto alla nomina del Responsabile della Funzione di Risk Controller e all'ampliamento
delle competenze della Funzione Compliance.
E' proseguito anche nel 2008 l'aggiornamento del sito internet, con l'obiettivo di diffonderne
progressivamente l'utilizzo da parte di una sempre più ampia fascia di utenza attenta e sensibile alle
opportunità offerte dalla moderna tecnologia.
L'investimento dell'azienda nelle risorse umane è proseguito anche sul piano della valorizzazione
interna sia attraverso l'addestramento e la formazione sia promuovendo la crescita professionale e di
carriera dei singoli. I temi della formazione hanno riguardato molti aspetti dell'attività con particolare
riferimento al settore finanza, contabile, fidi e antiriciclaggio.
35
Al 31 dicembre 2008 la rete commerciale, dopo l'apertura della filiale di Bagnatica, è composta da
11 filiali.
I dipendenti sono 87, così suddivisi:
nº
3 Dirigenti
nº
12 Quadri direttivi di 3° e 4° livello
nº
7 Quadri direttivi di 1° e 2° livello
nº
65 Impiegati.
5. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO E L'EVOLUZIONE
PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Dopo la chiusura dell'esercizio, non si sono verificati fatti di rilievo, che possano aver avuto
ripercussioni sulle valutazioni eseguite in sede di elaborazione del bilancio in esame, o che abbiano
interessato l'andamento della gestione e la situazione societaria.
Nei primi mesi dell'anno in corso, l'attività aziendale è proseguita secondo le linee tracciate dal
documento di budget 2009 e nel quadro del piano strategico triennale 2007-2009, con particolare
attenzione alla particolare congiuntura in atto che può rendere necessari pronti adeguamenti strategici
ed operativi.
Lo sviluppo della Banca si inserisce in un quadro di crisi economica e finanziaria che determina
estrema incertezza. I tassi sono in continuo e rapido movimento, influenzando il margine d'interesse
complessivo che può essere mediato da un attento monitoraggio dei volumi intermediati sia in termini
di quantità che di qualità.
Dovrebbe proseguire il consolidamento del margine prodotto dai servizi alla clientela, mentre non si
ritiene, tenuto conto dell'attuale profilo di rischio prudenziale che la Banca ha ritenuto di porre alla
base delle proprie scelte di portafoglio di tesoreria, di poter fare affidamento su risultati positivi
derivanti dalla negoziazione di titoli di proprietà.
Dal lato dei costi, la Banca continuerà a perseguire un efficiente contenimento dei costi operativi, ma
dovrà pure continuare a far fronte a maggiori e significativi oneri connessi alla crescita.
Particolare attenzione continuerà ad essere rivolta alla componente di gestione e formazione del
personale, in un'ottica di ottimizzazione delle risorse, di qualificazione amministrativa e della
diffusione di una sempre più condivisa cultura aziendale.
Da evidenziare che, nel comparto della “protezione dei dati personali”, è stato aggiornato e
approvato il “Documento Programmatico sulla Sicurezza “ ai sensi dell'art. 34, comma 1, lettera g) e
dell'allegato B - Disciplinare Tecnico, Regola 19 del Decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196.
Quanto ai nuovi progetti, prosegue in particolare lo sviluppo dell'attività di controllo rischi, con
maggior orientamento per la definizione di modelli propri per l'esposizione della Banca alle singole
tipologie di rischio.
Continua anche il processo di adeguamento alle nuove istruzioni in materia di adeguatezza
patrimoniale secondo quanto previsto dall'Accordo di Basilea.
Prosegue inoltre l'impegno per la piena attuazione della legge 231 in materia di responsabilità degli
amministratori.
36
6. PROPOSTA DI RIPARTIZIONE DELL'UTILE
Signori Soci,
prima di chiudere la relazione, rivolgiamo un caloroso ringraziamento ai nostri Soci e Clienti per
averci consentito, con il loro continuo e concreto apporto, di raggiungere i positivi risultati che Vi
abbiamo illustrato.
Sentiamo inoltre il dovere di manifestare la nostra sincera gratitudine verso tutti coloro che ci hanno
affiancato nell'impegnativo cammino. Rinnoviamo pertanto i sentimenti di viva riconoscenza al
Collegio Sindacale, alla Direzione Generale e a tutto il Personale per il lavoro svolto.
Sentiamo inoltre il dovere di estendere tali ringraziamenti anche alla Direzione e ai Funzionari della
Banca d'Italia di Bergamo, sempre solleciti nel fornire qualificati e preziosi consigli; alla Federazione
Regionale e Nazionale di categoria che, unitamente alle società del Gruppo, ci sostengono e
supportano quotidianamente.
Invitiamo infine Voi Soci, che con la Vostra fedeltà alla Banca ne promuovete la continua crescita, a
collaborare e a contribuire attivamente affinché la nostra Banca possa affrontare nel modo migliore
le sfide e le opportunità che il futuro ci riserva.
Vi sottoponiamo per il necessario esame e per le relative deliberazioni il bilancio chiuso al 31
dicembre 2008 costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa, e
correlato dalla relazione sulla gestione.
Le risultanze patrimoniali ed economiche dell'esercizio 2008 possono così essere compendiate:
STATO PATRIMONIALE
Attività
Passività e Patrimonio netto
Utile netto
€
€
€
529.213.224
522.116.412
7.096.812
CONTO ECONOMICO
Rendite e Profitti
Spese e Perdite
Utile netto
€
€
€
38.281.840
31.185.028
7.096.812
37
Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto delle disposizioni statutarie, propone la seguente
ripartizione dell'utile netto di esercizio:
1) alle riserve indivisibili di cui all’articolo 12 della Legge 16 dicembre
1977, n. 904, per le quali si conferma l’esclusione della possibilità di
distribuzione tra i Soci sotto qualsiasi forma, sia durante la vita della
società che all’atto del suo scioglimento, e specificatamente:
alla riserva legale di cui al comma 1, art. 37 del D.Lgs. Nr. 385 del 1°
settembre 1993
2) ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della
Cooperazione pari al 3% degli utili netti annuali
€ 6.570.918
€
€
212.904
300.000
€
12.990
3) ai fini di beneficenza o mutualità
4) a distribuzione di dividendi ai Soci, nella ragione del 3,0%
ragguagliata al capitale effettivamente versato ed al periodo
€ 7.096.812
TOTALE
Il Consiglio di Amministrazione
Cologno al Serio, 23 marzo 2009
Relazione del Collegio Sindacale
41
ai sensi dell'art. 2429 del codice civile
Signori Soci,
il Consiglio di Amministrazione ha messo a nostra disposizione il bilancio d'esercizio chiuso al 31
dicembre 2008 unitamente alla relazione sulla gestione nei termini di legge.
Il progetto di bilancio che è composto da cinque distinti documenti: lo Stato patrimoniale, il Conto
economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e la nota
integrativa, è stato sottoposto alla revisione contabile della AGN Serca S.n.c. e può essere riassunto
nelle seguenti risultanze:
STATO PATRIMONIALE
Attivo
Passivo e Patrimonio netto
Utile dell'esercizio
CONTO ECONOMICO
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
Utile dell'esercizio
529.213.224
522.116.412
7.096.812
8.268.632
1.171.820
7.096.812
La nota integrativa contiene, oltre all'indicazione dei criteri di valutazione, le informazioni
dettagliate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico anche le altre informazioni richieste
al fine di esporre in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, economica e finanziaria
della Banca.
Unitamente al bilancio 2008 sono riportati i dati patrimoniali e di conto economico al 31 dicembre
2007 anch'essi determinati applicando i principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Sul bilancio nel suo complesso è stato rilasciato un giudizio senza rilievi dalla società di revisione
AGN Serca S.n.c che ha emesso, ai sensi dell'art. 2409 ter cod. civ., una relazione in data
08/04/2009 per la funzione di controllo contabile. Al riguardo, nel corso dell'esercizio il Collegio
Sindacale ha incontrato i responsabili della società di revisione con i quali ha avuto scambi di
informazioni relativamente al bilancio d'esercizio ed alle altre verifiche da loro effettuate.
Nel corso dell'esercizio abbiamo partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del
Comitato Esecutivo. In tali interventi abbiamo potuto verificare come l'attività dei suddetti organi sia
improntata al rispetto della corretta amministrazione e di tutela del patrimonio della Banca.
Nel corso dell'anno 2008 abbiamo operato n° 8 verifiche sia collegiali che individuali.
Nei riscontri e nelle verifiche sindacali ci siamo avvalsi, ove necessario, della collaborazione della
struttura dei controlli interni e dell'ufficio contabilità generale della Banca.
Dalla nostra attività di controllo e verifica non sono emersi fatti significativi tali da richiedere la
segnalazione alla Banca d'Italia.
42
In ossequio all'art. 2403 del codice civile, il Collegio:
1) ha ottenuto dagli Amministratori le informazioni sul generale andamento della gestione e sulla
sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico finanziario e
patrimoniale;
2) in base alle informazioni ottenute, ha potuto verificare che le azioni deliberate e poste in essere
sono conformi alla legge e allo Statuto sociale e che non appaiono manifestatamene imprudenti,
azzardate, in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le deliberazioni assunte
dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio;
3) ha vigilato sull'osservanza della Legge e dello Statuto, nonché sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione;
4) ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull'adeguatezza
dell'assetto organizzativo della Banca anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili
delle funzioni e, a tal riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire;
5) ha rilevato l'adeguatezza sostanziale del sistema dei controlli interni della Banca anche
attraverso informazioni acquisite in specie dall'internal audit;
6) ha valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile nonché
sull'affidabilità in concreto di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti, gli atti e le
operazioni di gestione, anche a seguito delle specifiche informazioni ricevute dai responsabili
delle rispettive funzioni.
Vi evidenziamo infine che non sono pervenute denunce ex art. 2408 del codice civile o esposti di
altra natura.
Il Collegio Sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all'art. 2 Legge n. 59/1992 e dell'art.
2545 cod. civ., comunica di condividere i criteri seguiti dal Consiglio di Amministrazione nella
gestione sociale per il conseguimento degli scopi mutualistici in conformità col carattere cooperativo
della società e dettagliati nella relazione sulla gestione presentata dagli stessi Amministratori.
In considerazione di quanto sopra, il Collegio esprime parere favorevole all'approvazione del
bilancio dell'esercizio e concorda con la proposta di destinazione del risultato di esercizio formulata
dal Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale
Cologno al Serio, 10 aprile 2009
Bilancio al 31 dicembre 2008
46
STATO PATRIMONIALE
VOCI DELL’ATTIVO
31.12.2008
31.12.2007
10 Cassa e disponibilità liquide
2.420.655
2.903.828
20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
1.631.784
1.230.128
21.755.544
11.006.511
8.047.281
15.572.659
40 Attività finanziarie disponibili per la vendita
50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60 Crediti verso banche
70 Crediti verso clientela
110 Attività materiali
120 Attività immateriali
130 Attività fiscali:
a) correnti
b) anticipate
150 Altre attività
Totale dell'attivo
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
10 Debiti verso banche
20 Debiti verso clientela
30 Titoli in circolazione
40 Passività finanziarie di negoziazione
50 Passività finanziarie valutate al fair value
80 Passività fiscali:
89.263.115
85.259.823
393.049.041
340.656.599
11.269.928
11.050.138
10.049
1.356
662.059
803.171
121.600
120.524
540.459
682.647
1.103.768
1.004.366
529.213.224
469.488.579
31.12.2008
31.12.2007
2.697.269
3.368.298
213.903.802
212.875.249
98.607.533
25.034.928
182.904
955.390
136.698.013
155.774.695
405.715
1.182.562
a) correnti
308.891
468.598
b) differite
96.824
713.964
100 Altre passività
6.875.634
7.140.731
110 Trattamento di fine rapporto del personale
1.719.417
1.760.761
120 Fondi per rischi e oneri:
1.031.279
598.832
b)
altri fondi
130 Riserve da valutazione
160 Riserve
170 Sovrapprezzi di emissione
180 Capitale
200 Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del passivo e patrimonio netto
1.031.279
598.832
2.570.942
2.875.113
56.916.045
50.653.030
60.089
58.495
447.770
434.112
7.096.812
6.776.383
529.213.224
469.488.579
47
CONTO ECONOMICO
VOCI
31.12.2008
10
Interessi attivi e proventi assimilati
20
Interessi passivi e oneri assimilati
30
Margine di interesse
40
Commissioni attive
50
Commissioni passive
60
Commissioni nette
70
80
100
29.095.378
31.12.2007
23.746.202
-11.659.901
-8.092.355
17.435.477
15.653.847
2.830.521
2.580.710
-418.974
-432.139
2.411.547
2.148.571
Dividendi e proventi simili
79.209
66.384
Risultato netto dell’attività di negoziazione
68.468
7.215
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
18.515
87.662
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) passività finanziarie
110
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
120
Margine di intermediazione
130
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
3.026
329
14.975
77.780
514
9.553
-616.993
-626.417
19.396.223
17.337.262
-548.921
112.990
-548.921
112.990
18.847.302
17.450.252
-10.893.490
-9.484.963
a) spese per il personale
-6.613.935
-5.528.364
b) altre spese amministrative
-4.279.555
-3.956.599
140
Risultato netto della gestione finanziaria
150
Spese amministrative:
160
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
-251.500
-100.000
170
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
-345.662
-305.017
180
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
190
Altri oneri/proventi di gestione
200
Costi operativi
-895
-4.792
913.256
966.517
-10.578.291
-8.928.255
240
Utili (perdite) da cessione di investimenti
250
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
260
Imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente
-1.171.820
-1.745.577
270
Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
7.096.812
6.776.383
290
Utile (perdita) d’esercizio
7.096.812
6.776.383
-379
-37
8.268.632
8.521.960
Stock options
Acquisto azioni proprie
Emissione nuove azioni
Variazioni di riserve
Dividendi e altre destinazioni
Riserve
Esistenze all' 1.1.2008
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31.12.2007
Capitale:
434.111
434.111
18.435
(4.776)
a) azioni ordinarie
434.111
434.111
18.435
(4.776)
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
58.494
58.494
1.834
(239)
Riserve:
50.653.029
50.653.029
6.262.281
735
a) di utili
50.123.493
50.123.493
6.262.281
735
b) altre
529.536
529.536
Riserve da valutazione:
2.875.113
2.875.113
(304.171)
a) disponibili per la vendita
(9.977)
(9.977)
(304.171)
b) copertura flussi finanziari
c) altre:
- Saldi attivi di rivalutazione
monetaria
2.885.090
2.885.090
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio
6.776.383
6.776.383 (6.262.281) (514.102)
Patrimonio netto
60.797.130
60.797.130
(514.102) (303.436) 20.269
(5.015)
Nella colonna "Variazioni di riserve", sono compresi gli utili non riscossi dai Soci che, per disposizione normativa, sono imputati a "Riserva legale" al momento della loro prescrizione.
Distribuzione straordinaria dividendi
Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Variazione strumenti di capitale
Allocazione risultato
esercizio precedente
Derivati su proprie azioni
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
ESERCIZIO 2008 (importi in unità di Euro)
Utile (Perdita) di Esercizio 31.12.2008
7.096.812
7.096.812
Patrimonio netto al 31.12.2008
7.096.812
67.091.658
2.885.090
60.089
56.916.045
56.386.509
529.536
2.570.942
(314.148)
447.770
447.770
48
PROSPETTO VARIAZIONE PATRIMONIO NETTO
ESERCIZIO 2008 (Importi in unità di Euro)
Stock options
Emissione nuove azioni
Variazioni di riserve
Dividendi e altre destinazioni
Riserve
Esistenze all'1.1.2007
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31.12.2006
Capitale:
445.808
445.808
2.866 (14.563)
a) azioni ordinarie
445.808
445.808
2.866 (14.563)
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
59.266
59.266
317
(1.089)
Riserve:
46.708.024
46.708.024
3.943.336
1.669
a) di utili
46.178.488
46.178.488
3.943.336
1.669
b) altre
529.536
529.536
Riserve da valutazione:
2.851.285
2.851.285
23.828
a) disponibili per la vendita
(33.805)
(33.805)
23.828
b) copertura flussi finanziari
c) altre:
- Saldi attivi di rivalutazione
monetaria
2.885.090
2.885.090
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio
4.282.916
4.282.916 (3.943.336) (339.580)
Patrimonio netto
54.347.299
54.347.299
(339.580)
25.497 3.183 (15.652)
Nella colonna "Variazioni di riserve", sono compresi gli utili non riscossi dai Soci che, per disposizione normativa, sono imputati a "Riserva legale" al momento della loro prescrizione.
Acquisto azioni proprie
Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Distribuzione straordinaria dividendi
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazione strumenti di capitale
ESERCIZIO 2007 (importi in unità di Euro)
Derivati su proprie azioni
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Utile (Perdita) di Esercizio 31.12.2007
6.776.383
6.776.383
Patrimonio netto al 31.12.2007
6.776.383
60.797.130
2.885.090
58.494
50.653.029
50.123.493
529.536
2.875.113
(9.977)
434.111
434.111
49
PROSPETTO VARIAZIONE PATRIMONIO NETTO
ESERCIZIO 2007 (Importi in unità di Euro)
50
RENDICONTO FINANZIARIO - Metodo indiretto (Importi in unità di Euro)
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d'esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su
attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa
Importo
2008
10.121.272
7.096.812
2007
8.374.531
6.776.383
2.407.301
294.713
-474.230
346.558
982.849
308.891
180.427
309.809
351.630
377.725
-546.909
-66.219.498
-8.658
83.844
-45.021.141
22.603
-11.108.996
-27.728.093
23.645.591
-51.622.569
603.227
48.810.114
-671.029
-21.580.291
-2.389.345
-7.288.112
25.184.744
34.377.347
-50.907.601
-53.546.705
-151.529
40.201.542
1.985.574
-86.900
-3.730.760
-951.412
-21.065
40.029.899
2.976.206
3.554.932
7.579.209
66.384
79.209
7.500.000
66.384
-575.420
-2.993.376
-565.832
-9.588
-2.993.376
7.003.789
-2.926.992
15.252
-12.467
-214.102
-198.850
-483.173
-139.580
-152.047
475.893
1.028.553
72.422.226
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
LEGENDA: (+) generata (-) assorbita
51
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
Importo
2008
2007
2.903.828
2.427.935
-483.173
475.893
2.420.655
2.903.828
Nota Integrativa
54
PARTE A - Politiche contabili
A.1 - Parte generale
1.
Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
2.
Principi generali di redazione
3.
Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
4.
Altri aspetti
A.2 - Parte relativa alle principali voci di Bilancio
1.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4.
Crediti
5.
Attività finanziarie valutate al fair value
6.
Operazioni di copertura
7.
Partecipazioni
8.
Attività materiali
9.
Attività immateriali
10.
Attività non correnti in via di dismissione
11.
Fiscalità corrente e differita
12.
Fondi per rischi ed oneri
13.
Debiti e titoli in circolazione
14.
Passività finanziarie di negoziazione
15.
Passività finanziarie valutate al fair value
16.
Operazioni in valuta
17.
Altre informazioni
56
60
80
PARTE B - Informazioni sullo stato patrimoniale
Attivo
Passivo
Altre informazioni
98
112
PARTE C - Informazioni sul conto economico
114
PARTE D - Informativa di settore
127
PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Sistema dei controlli interni
Sez.1 Rischio di Credito
1. Aspetti Generali
2. Politiche di gestione del Rischio di credito
2.1 Aspetti Organizzativi
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
2.4 Attività finanziarie deteriorate
129
55
Sez. 2 Rischio di Mercato
142
2.1 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Aspetti generali
b) Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse
2.2 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio bancario
a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di
interesse
b) Attività di copertura del fair value
c) Attività di copertura dei flussi finanziari
2.3 Rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
2.4 Rischio di prezzo - Portafoglio bancario
a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo
b) Attività di copertura del rischio di prezzo
2.5 Rischio di cambio
a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
b) Attività di copertura del rischio di cambio
Sez. 3 Rischio di Liquidità
a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Sez. 4 Rischio Operativo
a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
INFORMATIVA AL PUBBLICO - “PILLAR III” DI BASILEA 2
161
PARTE F - Informazioni sul patrimonio
161
PARTE G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda
165
PARTE H - Operazioni con parti correlate
1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche e degli amministratori
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
PARTE I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
N.B.: i dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi in migliaia di Euro.
166
56
PARTE A: POLITICHE CONTABILI
A.1 - PARTE GENERALE
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Secondo quanto previsto dallo IAS 1 al § 14, si attesta che il bilancio della Banca di Credito
Cooperativo Orobica è conforme a tutti i principi contabili internazionali IAS/IFRS, inclusi i
documenti interpretativi Standing Interpretations Committee (SIC) e International Financial Reporting
Interpretations Committee (IFRIC), in vigore alla data di approvazione del bilancio ed omologati al
31 dicembre 2008 dai seguenti Regolamenti dell'Unione Europea:
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
Reg.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
1725/2003
707/2004
2086/2004
2236/2004
2237/2004
2238/2004
211/2005
1073/2005
1751/2005
1864/2005
1910/2005
2106/2005
108/2006
708/2006
1329/2006
610/2007
1004/2008
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
29/09/2003, pubblicato
06/04/2004, pubblicato
19/11/2004, pubblicato
29/12/2004, pubblicato
29/12/2004, pubblicato
29/12/2004, pubblicato
04/02/2005, pubblicato
07/07/2005, pubblicato
25/10/2005, pubblicato
15/11/2005, pubblicato
08/11/2005, pubblicato
21/12/2005, pubblicato
11/01/2006, pubblicato
08/05/2006, pubblicato
08/09/2006 pubblicato
01/06/2007 pubblicato
15/10/2008 pubblicato
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
sulla
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
G.U.
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
dell'Unione
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
europea
L 261
L 111
L 363
L 392
L 393
L 394
L 41
L 175
L 282
L 299
L 305
L 337
L 24
L 122
L 247
L 141
L 275
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
del
13/10/2003
17/04/2004
09/12/2004
31/12/2004
31/12/2004
31/12/2004
11/02/2005
08/07/2005
26/10/2005
16/11/2005
24/11/2005
22/12/2005
27/01/2006
09/05/2006
09/09/2006
02/06/2007
16/10/2008
Per l'interpretazione e l'applicazione dei nuovi principi contabili internazionali si è fatto riferimento,
inoltre, al c.d. Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statement, ossia al
“Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio”, emanato dallo IASB.
Sul piano interpretativo si sono tenuti in considerazione anche i documenti sull'applicazione in Italia
dei principi contabili IAS/IFRS predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e
dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).
57
I Principi contabili e relative interpretazioni in vigore alla data del bilancio sono i seguenti:
PRINCIPI CONTABILI
Regolamento di
omologazione
MODIFICHE
IAS 1
Presentazione del bilancio
1725/03
2236/04; 2238/04; 1910/05; 108/06
IAS 2
Rimanenze
1725/03
2238/04
IAS 7
Rendiconto finanziario
1725/03
2238/04
IAS 8
Utile (perdita) d'esercizio, errori determinanti
e cambiamenti di principi contabili
1725/03
2238/04
IAS 10
Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio
1725/03
2236/04; 2238/04
IAS 11
Commesse a lungo termine
1725/03
IAS 12
Imposte sul reddito
1725/03
2086/04; 2236/04; 2238/04; 211/05
IAS 16
Immobili, impianti e macchinari
1725/03
2236/04; 2238/04; 211/05; 1910/05
IAS 17
Leasing
1725/03
2236/04; 2238/04; 108/06
IAS 18
Ricavi
1725/03
2086/04; 2236/04
IAS 19
Benefici per i dipendenti
1725/03
2086/04; 2236/04; 2238/04; 211/05; 1910/05
IAS 20
Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza
pubblica
1725/03
2238/04
IAS 21
Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere
1725/03
2238/04; 706/2006
IAS 23
Oneri finanziari
1725/03
2238/04
IAS 24
Informativa di bilancio sulle operazioni
con parti correlate
1725/03
2238/04; 1910/05
IAS 26
Fondi di previdenza
1725/03
IAS 27
Bilancio consolidato e contabilizzazione delle partecipazioni in
controllate
1725/03
2236/04; 2238/04
IAS 28
Partecipazioni in società collegate
1725/03
2236/04; 2238/04
IAS 29
Informazioni contabili in economie iperinflazionate
1725/03
2238/04
IAS 31
Informazioni contabili relative alle partecipazioni in joint venture
1725/03
2236/04; 2238/04
IAS 32
Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative
2237/04
2238/04; 211/05; 1864/05; 108/06
IAS 33
Utile per azione
1725/03
2236/04; 2238/04; 211/05; 108/06
IAS 34
Bilanci intermedi
1725/03
2236/04; 2238/04
IAS 36
Riduzione durevole di valore delle attività
1725/03
2086/04; 2236/04; 2238/04
IAS 37
Accantonamenti, passività e attività potenziali
1725/03
2086/04; 2236/04; 2238/04
IAS 38
Attività immateriali
1725/03
2236/04; 2238/04; 211/05; 1910/05
IAS 39
Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione
1725/03
2236/04; 211/05; 1751/05;
1864/05; 1910/05; 2106/05; 108/06
IAS 40
Investimenti immobiliari
1725/03
2236/04; 2238/04
IAS 41
Agricoltura
1725/03
2236/04; 2238/04
IFRS 1
Prima adozione degli IFRS
707/04
2236/04; 2238/04; 211/05;
1751/05; 1864/05; 1910/05; 108/06
IFRS 2
Pagamenti basati su azioni
211/05
IFRS 3
Aggregazioni aziendali
2236/04
IFRS 4
Contratti assicurativi
2236/04
IFRS 5
Attività non correnti possedute per la vendita ed attività operative
cessate
2236/04
IFRS 6
Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie
1910/05
IFRS 7
Strumenti finanziari: informazioni integrative
108/06
IFRS 8
Settori operativi
1358/07
108/06
1004/08
58
DOCUMENTI INTERPRETATIVI
Regolamento di
omologazione
MODIFICHE
SIC 7
Introduzione dell'Euro
1725/03
SIC 10
Assistenza pubblica - Nessuna specificarelazione alle attività operative
1725/03
SIC 12
Consolidamento - Società a destinazione
specifica (società veicolo)
1725/03
2238/04
SIC 13
Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei
partecipanti al controllo
1725/03
2238/04
SIC 15
Leasing operativo - Incentivi
1725/03
SIC 21
Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non ammortizzabili
1725/03
2238/04
SIC 25
Imposte sul reddito - Cambiamenti di condizione fiscale di un'impresa o
dei suoi azionisti
1725/03
2238/04
SIC 27
La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del
leasing
1725/03
2086/04; 2238/04
SIC 29
Informazioni integrative - Accordi per servizi in concessione
1725/03
SIC 31
Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari
1725/03
2238/04
SIC 32
Attività immateriali - Costi connessi a siti web
1725/03
2236/04; 2238/04
IFRIC 1
Cambiamenti nelle passività iscritte per
smantellamenti, ripristini e passività similari
2237/04
IFRIC 2
Azioni dei Socidi entità cooperative e strumenti simili
1073/05
IFRIC 4
Determinare se un accordo contiene un leasing
1910/05
IFRIC 5
Diritti derivanti da interessenze in fondi per smantellamenti, ripristini e
bonifiche ambientali
1910/05
IFRIC 6
Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato specifico - Rifiuti
di apparecchiature elettriche ed elettroniche
108/2006
IFRIC 7
Applicazione del metodo della rideterminazione
ai sensi dello IAS 29. Informazioni
contabili in economie iperinflazionate
IFRIC 8
Ambito di applicazione dell'IFRS 2
1329/2006
IFRIC 9
Rivalutazione dei derivati incorporati
1329/2006
IFRIC 10
Bilanci Intermedi e riduzione durevole di valore
610/2007
IFRIC 11
Operazioni con azioni proprie o del gruppo
611/2007
706/06
2238/04
59
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni
di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla presente nota integrativa ed è corredato dalla
relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione della Banca di Credito
Cooperativo Orobica. I conti in bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale.
Il bilancio di esercizio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale e facendo riferimento
ai principi generali di redazione di seguito elencati:
• Principio della verità e della correttezza e della completezza nella presentazione della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria
• Principio della competenza economica
• Principio della coerenza di presentazione e classificazione da un esercizio all'altro
• Principio del divieto di compensazione di partite salvo quando espressamente ammesso
• Principio della prevalenza della sostanza sulla forma
• Principio della prudenza nell'esercizio dei giudizi necessari per l'effettuazione delle stime richieste
in condizioni di incertezza, in modo che le attività o i ricavi non siano sovrastimati e le passività
o i costi non siano sottostimati, senza che ciò comporti la creazione di riserve occulte o di
accantonamenti eccessivi
• Principio della neutralità dell'informazione
• Principio della rilevanza/significatività dell'informazione.
Nella predisposizione del bilancio di esercizio sono stati osservati gli schemi e le regole di
compilazione di cui alla circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22/12/2005.
Inoltre sono state fornite le informazioni complementari ritenute opportune a integrare la
rappresentazione dei dati di bilancio, ancorché non specificatamente prescritte dalla normativa.
Gli schemi di stato patrimoniale e conto economico e il prospetto delle variazioni del patrimonio
netto sono redatte in unità di Euro, mentre il rendiconto finanziario e la presente Nota Integrativa,
quando non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro. A fini comparativi gli schemi
di bilancio e, ove richiesto, le tabelle della Nota Integrativa riportano anche i dati relativi all'esercizio
precedente.
I criteri adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio sono rimasti invariati rispetto a quelli
utilizzati per il bilancio di esercizio 2007.
Se i conti non sono comparabili, quelli relativi all'esercizio precedente sono stati adattati; la non
comparabilità, l'adattamento o l'impossibilità di procedere a questo sono specificamente indicati
nella Nota integrativa.
Le modifiche della normativa contabile
Con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea n. 275 del 16 ottobre 2008, del
Regolamento CE n. 1004/2008, sono entrate in vigore le modifiche allo IAS 39 “Strumenti finanziari:
rilevazione e valutazione“.
Tali previsioni sono sostanzialmente volte a concedere alcune limitate possibilità di riclassifica, in
determinate condizioni, quali ad esempio quelle determinatesi a seguito della attuale crisi dei mercati
finanziari, di strumenti finanziari classificati tra le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”
(ovvero attività valutate al fair value con impatto delle variazioni a conto economico) in altre categorie
IAS, al fine di non applicare la valutazione al fair value.
Più in dettaglio, l'amendment allo IAS 39 consente:
1. in rare circostanze, di riclassificare una qualsiasi attività finanziaria - diversa dagli strumenti
derivati - dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (voce 20 dell'attivo
patrimoniale) ad altre categorie di strumenti finanziari;
60
2. di riclassificare attività finanziarie, che hanno le caratteristiche oggettive per essere classificate
nella categoria “Finanziamenti e crediti” (Loans e receivebles) e per le quali si ha l'intenzione di
detenerle per un prevedibile futuro ovvero sino alla scadenza, dalla categoria “Attività
finanziarie detenute per la negoziazione” e dalle “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
verso la categoria dei “Finanziamenti e crediti” (leggasi “Crediti verso banche” o “Crediti verso
clientela” - rispettivamente voce 60 e 70 dell'attivo patrimoniale).
Sono rimaste inalterate le previsioni dello IAS 39, che consentivano riclassifiche dalla categoria
delle “Attività finanziarie detenute sino a scadenza” alla categoria delle “Attività finanziarie
disponibili per la vendita” e viceversa.
La Banca, in sede di redazione del bilancio di esercizio, non ha tuttavia proceduto ad alcuna
riclassificazione degli strumenti finanziari posseduti.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Nel periodo di tempo intercorrente tra la data di riferimento del presente bilancio e la sua
approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione non sono intervenuti fatti che comportino
una modifica dei dati approvati in tale sede né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere
una integrazione all'informativa fornita.
Sezione 4 - Altri aspetti
Il bilancio è sottoposto alla revisione contabile della società AGN SERCA S.N.C. alla quale è stato
conferito l'incarico dall'Assemblea dei Soci.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio
2008. L'esposizione dei principi adottati è effettuata con riferimento alle fasi di classificazione,
iscrizione, valutazione, cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità
di riconoscimento dei ricavi e dei costi.
1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Criteri di classificazione
Si classificano tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione gli strumenti finanziari che
sono detenuti con l'intento di generare profitti nel breve termine derivanti dalle variazioni dei prezzi
degli stessi. Rientrano nella presente categoria anche i contratti derivati connessi con la fair value
option (definita dal principio contabile IAS n. 39 §9), gestionalmente collegati con attività e passività
valutate al fair value, che presentano alla data di riferimento del bilancio un fair value positivo; se il
fair value di un contratto derivato diventa successivamente negativo, lo stesso è contabilizzato tra le
passività finanziarie di negoziazione.
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Criteri di iscrizione
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di contrattazione (trade date).
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono
rilevate al fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione
della transazione, senza considerare i costi o proventi ad essa riferiti ed attribuibili allo strumento
stesso, che vengono rilevati direttamente nel conto economico.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valorizzate al fair value con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico. Se il fair
value di un'attività finanziaria diventa negativo, tale posta è contabilizzata come una passività
finanziaria di negoziazione.
Il fair value è definito dal principio IAS 39 come “il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere
scambiata o una passività estinta in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti”.
Il fair value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento alle quotazioni
di mercato (prezzi “bid” o, in assenza, prezzi medi) rilevati alla data di riferimento del bilancio.
In assenza di un mercato attivo, sono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto
di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono fondati su dati rilevabili sul mercato. Sono
in particolare utilizzati: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe
caratteristiche; calcoli di flussi di cassa scontati; modelli di determinazione del prezzo di opzioni;
valori rilevati in recenti transazioni comparabili.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i
rischi e i benefici ad essa connessi.
I titoli consegnati nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne prevede il riacquisto non
vengono stornati dal bilancio.
Rilevazione delle componenti reddituali
Le componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi attivi sui titoli e relativi proventi
assimilati, nonché dai differenziali e dai margini maturati sino alla data di riferimento del bilancio
relativi ai contratti derivati classificati come attività finanziarie detenute per la negoziazione, ma
gestionalmente collegati ad attività o passività finanziarie valutate al fair value (cosiddetta fair value
option), sono iscritte per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.
Gli utili e le perdite realizzati dalla cessione o dal rimborso e gli utili e le perdite non realizzati
derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono classificati nel “Risultato
netto dell'attività di negoziazione”, ad eccezione dei profitti e delle perdite relativi ai contratti derivati
gestionalmente collegati con attività o passività valutate al fair value, rilevata nel “Risultato netto delle
attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
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2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di classificazione
Sono classificate nella presente voce le attività finanziarie non derivate che non sono classificate tra
le “attività detenute per la negoziazione” o “valutate al fair value”, tra le attività finanziarie “detenute
fino a scadenza” o tra i “crediti e finanziamenti”. Si tratta, pertanto, di una categoria residuale di
attività finanziarie che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere
vendute per esigenze di liquidità, variazioni nei tassi d'interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi di
mercato. Essa accoglie:
• I titoli di debito quotati e non quotati
• I titoli azionari quotati e non quotati
• Le quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento e SICAV)
• Le partecipazioni azionarie non qualificabili di controllo, di collegamento o di controllo congiunto
(c.d. partecipazioni di minoranza).
Criteri di iscrizione
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di
contrattazione (trade date).
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono rilevate al
fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della
transazione, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento
stesso.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere
valutate al fair value, ad eccezione degli investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati
attivi ed il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, che sono mantenuti al costo
e svalutati nell'eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore durevoli, rilevando:
- a conto economico, gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene
conto dell'ammortamento sia dei costi di transazione sia del differenziale tra il costo e il valore di
rimborso;
- a patrimonio netto in una specifica riserva, al netto dell'imposizione fiscale, i proventi e gli oneri
derivanti dalla variazione del fair value.
Il fair value viene determinato secondo i criteri illustrati per le attività finanziarie detenute per la
negoziazione.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale le attività vengono sottoposte a verifica
dell'esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore (impairment test).
L'importo della perdita viene misurato come differenza fra il valore contabile dell'attività finanziaria
ed il valore attuale dei flussi finanziari scontati al tasso di interesse effettivo originario.
Qualora, in un periodo successivo, i motivi che hanno determinato la rilevazione della perdita di
valore siano stati rimossi, vengono effettuate corrispondenti riprese di valore.
L'ammontare della ripresa non eccede in ogni caso il costo ammortizzato che lo strumento
finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
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Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i
rischi e i benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali
La rilevazione a conto economico tra gli interessi attivi del rendimento dello strumento calcolato in
base alla metodologia del tasso effettivo di rendimento (cosiddetto “costo ammortizzato”) viene
effettuata per competenza, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di fair value
vengono rilevati in una specifica “Riserva di patrimonio netto” sino a che l'attività finanziaria non
viene cancellata o non viene rilevata una perdita di valore.
Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita di valore, gli effetti derivanti
dall'utile o dalla perdita cumulati nella riserva relativa vengono riversati a conto economico
rispettivamente nella voce “utile (perdita) da cessione o riacquisto: b) attività finanziarie disponibili
per la vendita” o “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento”, rettificando la specifica
suddetta riserva.
Le riprese di valore sono imputate a conto economico, nel caso di crediti o titoli di debito, ovvero
al patrimonio netto, se trattasi di titoli di capitale.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi, a seguito di un evento verificatosi
successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore. Tali
riprese sono imputate a conto economico, nel caso di titoli di debito e a patrimonio netto in caso di
titoli di capitale.
3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Criteri di classificazione
Sono classificate nella presente categoria i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili a
scadenza fissa, che si ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza.
Se, a seguito di un cambiamento della volontà o del venir meno della capacità, non risulta più
appropriato mantenere gli investimenti in tale categoria, questi vengono trasferiti tra le attività
disponibili per la vendita.
Criteri di iscrizione
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di contrattazione (trade date).
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono
rilevate al fair value, che corrisponde generalmente al corrispettivo pagato, comprensivo degli
eventuali costi e proventi direttamente attribuibili.
Se la rilevazione in questa categoria avviene per trasferimento dalle “Attività disponibili per la
vendita”, il fair value dell'attività alla data di passaggio viene assunto come nuovo costo
ammortizzato dell'attività stessa.
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Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono
valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
In sede di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali, viene effettuata la verifica
dell'esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore. Se esse sussistono, l'importo della perdita
viene misurato come differenza tra il saldo contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi
finanziari stimati recuperabili, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L'importo della perdita
è rilevato a conto economico.
Qualora i motivi che hanno dato origine alla rettifica di valore siano successivamente rimossi,
vengono effettuate corrispondenti riprese di valore.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente
tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali
Le componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi attivi e dai proventi assimilati sono
iscritte per competenza, sulla base del tasso di interesse effettivo, nelle voci di conto economico
relative agli interessi.
Gli utili o le perdite riferiti ad attività detenute sino a scadenza sono rilevati nel conto economico
nel momento in cui le attività sono cedute, alla voce “Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: c)
attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
Eventuali riduzioni di valore vengono rilevate a conto economico nella voce “Rettifiche/Riprese di
valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. In seguito, se i
motivi che hanno determinato l'evidenza della perdita di valore vengono rimossi, si procede
all'iscrizione di riprese di valore con imputazione a conto economico nella stessa voce.
4 - Crediti
Criteri di classificazione
I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate e non quotate in
un mercato attivo che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili. Essi includono gli
impieghi con clientela e con banche, erogati direttamente e che non sono stati classificati all'origine
tra le Attività finanziarie valutate al fair value.
Nella voce crediti rientrano i crediti commerciali, le operazioni di pronti contro termine attive ed i
titoli di debito acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o
determinabili, non quotati in mercati attivi.
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di un credito commerciale avviene alla data di erogazione, sulla base del fair
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value dello strumento finanziario. Esso è pari all'ammontare erogato, comprensivo dei proventi e
degli oneri direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine
dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le
caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono
inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Nel caso di titoli di debito l'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di contrattazione
(trade date).
Nel caso in cui il fair value risulti inferiore all'ammontare erogato a causa del minor tasso di
interesse applicato rispetto a quello di mercato o a quello normalmente praticato per finanziamenti
con caratteristiche similari, la rilevazione iniziale è effettuata per un importo pari ai futuri flussi di
cassa scontati ad un tasso di mercato. L'eventuale differenza tra la rilevazione iniziale e l'ammontare
erogato è rilevata nel conto economico al momento dell'iscrizione iniziale.
Le eventuali operazioni di pronti contro termine con obbligo di rivendita a termine sono iscritte in
bilancio come operazioni di impiego. In particolare, le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita
a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono rilevati al costo ammortizzato, pari al valore
di prima iscrizione diminuito/aumentato di rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e
dell'ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo e della differenza tra
l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi
imputati direttamente al singolo credito.
Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per
capitale ed interessi all'ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi ricondotti al credito.
L'effetto economico dei costi e dei proventi viene così distribuito lungo la vita residua attesa del
credito.
Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti senza una scadenza definita o a
revoca.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i crediti sono sottoposti ad una
ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro
iscrizione, mostrino “oggettive evidenze di una possibile perdita di valore” secondo quanto previsto
dallo IAS 39.
Si ritiene che un credito abbia subito una riduzione di valore quando è prevedibile che la Banca
non sia in grado di riscuotere l'ammontare dovuto sulla base delle condizioni contrattuali originarie,
o un valore equivalente.
Dapprima si procede a valutare individualmente le attività rilevanti; tra queste rientrano le
esposizioni deteriorate (crediti non performing) classificate nelle diverse categorie di rischio in base
alla normativa emanata dalla Banca d'Italia ed alle disposizioni interne che fissano le regole per il
passaggio dei crediti fra le diverse categorie:
• Sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente
equiparabili;
• Esposizioni incagliate: crediti verso soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si
prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo;
• Esposizioni ristrutturate: crediti per i quali la banca (o un “pool” di banche), a causa del
deterioramento delle condizioni economiche del debitore, acconsente a modifiche delle originarie
condizioni contrattuali che diano luogo ad una perdita;
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• Esposizioni scadute: esposizioni verso soggetti non classificati nelle precedenti categorie di rischio
che, alla data di chiusura del periodo, presentano crediti scaduti o sconfinanti in via continuativa
da oltre 180 giorni.
Qualora vi sia l'obiettiva evidenza di perdite di valore, l'importo della rettifica di valore è
determinato come differenza tra il valore di bilancio dell'attività al momento della valutazione (costo
ammortizzato) e il valore attuale, determinato sulla base del tasso di interesse effettivo originario
dell'attività, dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi al netto degli oneri di recupero,
tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni (e quindi dei relativi flussi finanziari,
al netto dei costi, del relativo realizzo) e di eventuali anticipi ricevuti (escludendo le future perdite non
ancora manifestatesi).
Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta
una ristrutturazione del rapporto (secondo i criteri dettati dalla Banca d'Italia per la definizione di
“crediti ristrutturati”) che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il
rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.
Nel caso in cui il credito abbia un tasso d'interesse variabile, il tasso di sconto al fine di determinare
la perdita è pari al tasso di rendimento effettivo corrente determinato in accordo con il contratto.
I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve termine non vengono
attualizzati.
Qualora in un periodo successivo l'ammontare della rettifica di valore diminuisca e tale decremento
sia oggettivamente riconducibile ad un evento manifestatosi in seguito alla determinazione della
svalutazione, come un miglioramento del merito di credito del debitore, la rettifica di valore rilevata
in precedenza è eliminata o ridotta attraverso l'iscrizione in conto economico di una ripresa di valore.
La ripresa di valore non può superare in ogni caso il costo ammortizzato che il credito avrebbe
avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I crediti non valutati singolarmente (di norma i “crediti in bonis”), sono sottoposti alla valutazione
di una perdita di valore collettiva.
Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee con caratteristiche simili in termini di
rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, che
consentono di stimare il valore della perdita in ciascuna categoria di crediti.
La stima dei flussi nominali futuri attesi si basa sui parametri di “probabilità di insolvenza” (PD
probabilità di default) e di “perdita in caso di insolvenza “ (LGD - loss given default) e i flussi così
calcolati sono attualizzati sulla base del tasso effettivo di ciascun rapporto.
La rettifica di valore è iscritta a conto economico.
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano
meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purchè tale valutazione sia oggettivamente
collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa.
La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può, in ogni caso, superare il costo
ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Tra le riprese di valore sono inoltre ricompresi gli effetti positivi connessi al rientro dell'effetto
attualizzazione derivante dalla progressiva riduzione del tempo stimato di recupero del credito
svalutato.
Ad ogni data di chiusura del bilancio, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono
ricalcolate in modo differenziale con riferimento all'intero portafoglio di crediti in bonis alla stessa
data.
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Criteri di cancellazione
I crediti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui diritti finanziari
dagli stessi derivati o quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti
i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà o nel caso in cui il credito è considerato definitivamente
irrecuperabile dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate.
Qualora invece siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano
ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata
effettivamente trasferita, registrando una passività a fronte del corrispettivo ricevuto dall'acquirente.
Rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi sui crediti sono classificati negli “Interessi attivi e proventi assimilati” derivanti da
“Crediti verso banche e clientela” e sono iscritti in base al principio della competenza temporale.
Le rettifiche e le riprese di valore, compresi i ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo,
riferite a valutazioni analitiche o collettiva, sono rilevate ad ogni data di bilancio alla voce di CE
“Rettifiche/riprese di valore nette per il deterioramento di crediti”. Ad ogni data di valutazione, le
eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore riferite a valutazioni collettive vengono determinate
in modo differenziale con riferimento all'intero portafoglio di crediti in bonis alla stessa data.
Gli utili e perdite risultanti dalla cessione di crediti sono iscritti alla voce 100 a) del conto economico
“Utile (perdite) da cessione o riacquisto di crediti”
5 - Attività finanziarie valutate al fair value
Alla data del bilancio la Banca detiene attività finanziarie valutate al fair value unicamente nella
forma di contratti derivati iscritti alla voce 20 dell'attivo dello Stato Patrimoniale per i quali i criteri
sono già stati illustrati al punto 1 “attività finanziarie detenute per la negoziazione”.
6 - Operazioni di copertura
La Banca a fine esercizio non ha in corso operazioni con derivati classificabile fra i derivati di
copertura.
7 - Partecipazioni
La Banca a fine esercizio non detiene partecipazioni di controllo di collegamento o di controllo
congiunto.
8 - Attività materiali
Criteri di classificazione
La voce include principalmente i terreni, gli immobili ad uso funzionale e quelli detenuti a scopo di
investimento, gli impianti, i veicoli, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.
Si definiscono “immobili ad uso funzionale” quelli posseduti per essere impiegati nella fornitura di
servizi oppure per scopi amministrativi. Rientrano invece tra gli immobili da investimento le proprietà
possedute al fine di percepire canoni di locazione e/o per l'apprezzamento del capitale investito.
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Tra le attività materiali sono inclusi anche i costi per migliorie su beni di terzi, purché relativi ad
attività materiali identificabili e separabili. Qualora i suddetti costi non presentano autonoma
funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendono benefici futuri, sono iscritti tra le “altre
attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilità delle
migliorie stesse e quello di durata residua della locazione.
Al valore delle immobilizzazioni materiali concorrono anche gli acconti versati per l'acquisizione e
la ristrutturazione di beni non ancora entrati nel processo produttivo, e quindi non ancora oggetto di
ammortamento.
Per gli immobili posseduti, per i quali il valore del terreno sia incorporato nel valore del fabbricato,
si è provveduto alla suddivisione fra il valore del terreno e il valore del fabbricato, ove non
direttamente desumibile dal contratto d'acquisto, sulla base di perizie redatte da specialisti di settore.
Criteri d'iscrizione
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto o di costruzione, comprensivo di
tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del
bene.
Le spese di manutenzione straordinaria ed i costi aventi natura incrementativa che comportano un
incremento dei benefici futuri generati dal bene, sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed
ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
Le spese per riparazioni, manutenzioni o altri interventi per garantire l'ordinario funzionamento dei
beni sono invece imputate al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenute.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le attività materiali, inclusi gli immobili non strumentali, salvo quanto
di seguito precisato, sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di
eventuali perdite di valore accumulate.
Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base della loro vita
utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.
Non sono soggetti ad ammortamento:
- i terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto
considerati a vita utile indefinita
- gli immobili destinati ad investimento.
Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso.
Criteri di cancellazione
Le attività materiali sono eliminate dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando
sono ritirate permanentemente dall'uso e, di conseguenza, non sono attesi benefici economici futuri
che derivino dalla loro cessione o dal loro utilizzo.
Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività
materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile
del bene; esse sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla
contabilità.
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Rilevazione delle componenti reddituali
L'ammortamento sistematico è contabilizzato al conto economico alla voce “Rettifiche/riprese di
valore nette su attività materiali”.
Nel primo esercizio l'ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettivo utilizzo del
bene. Per i beni ceduti e/o dimessi nel corso dell'esercizio l'ammortamento è conteggiato su base
giornaliera fino alla data di cessione o dismissione.
Nella voce di conto economico “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” sono oggetto di
rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti materiali.
9 - Attività immateriali
Criteri di classificazione
Il principio contabile IAS 38 definisce attività immateriali quelle attività non monetarie prive di
consistenza fisica possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito che soddisfano
le seguenti caratteristiche:
- identificabilità
- l'azienda ne detiene il controllo
- è probabile che i benefici economici futuri attesi attribuibili all'attività affluiranno all'azienda
- il costo dell'attività può essere valutato attendibilmente.
In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa
internamente è rilevata come costo nell'esercizio in cui è stata sostenuta.
Le attività immateriali includono, in particolare, il software applicativo ad utilizzazione pluriennale.
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori sostenuti per
predisporre l'utilizzo dell'attività, solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili
all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente.
In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui
è stato sostenuto.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali a vita “definita” sono iscritte al costo, al netto
dell'ammontare complessivo degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.
Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso, ovvero quando si trova
nel luogo e nelle condizioni adatte per poter operare nel modo stabilito e cessa al momento in cui
l'attività è eliminata contabilmente.
L'ammortamento è effettuato a quote costanti, in modo da riflettere l'utilizzo pluriennale dei beni in
base alla vita utile stimata.
Nel primo esercizio l'ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettivo utilizzo del
bene.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, alla presenza di evidenze di perdite di
valore, si deve procedere alla stima del valore di recupero dell'attività.
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L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile
dell'attività ed il suo valore recuperabile.
Criteri di cancellazione
Le attività immateriali sono eliminate dallo Stato Patrimoniale dal momento della dismissione o
qualora non siano attesi benefici economici futuri.
Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione di un'attività
immateriale sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile
del bene ed iscritte al conto economico.
Rilevazione delle componenti reddituali
Sia gli ammortamenti che eventuali rettifiche/riprese di valore per deterioramento di attività
immateriali diversi dagli avviamenti, vengono rilevati a conto economico nella voce
“Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”.
Nella voce “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”, formano oggetto di rilevazione il saldo,
positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti.
10 - Attività non correnti in via di dismissione
La Banca, alla data di redazione del bilancio, non presenta attività che rientrano in tale categoria.
11 - Fiscalità corrente e differita
Criteri di iscrizione e classificazione
Le relative voci di Stato Patrimoniale includono rispettivamente le attività/passività fiscali correnti e
quelle anticipate/differite.
Le attività e passività fiscali per le imposte correnti dell'esercizio sono rilevate applicando le aliquote
e la normativa fiscale vigenti, e corrispondono al risultato stimato della dichiarazione.
Le attività fiscali correnti accolgono i crediti d'imposta recuperabili (compresi gli acconti versati), le
passività fiscali correnti le imposte correnti non ancora pagate alla data del bilancio.
Le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulla base del criterio del balance sheet
liability method, tenendo conto delle differenze temporanee (deducibili o imponibili) tra il valore
contabile di una attività o di una passività e il suo valore riconosciuto ai fini fiscali.
L'iscrizione di “attività per imposte anticipate” è effettuata quando il loro recupero è ritenuto
probabile. Le “passività per imposte differite” vengono rilevate in tutti i casi in cui è probabile che
insorga il relativo debito.
Le “attività per imposte anticipate” indicano una futura riduzione dell'imponibile fiscale, a fronte di
un'anticipazione della tassazione rispetto alla competenza economico-civilistica, mentre le “passività
per imposte differita” indicano un futuro incremento dell'imponibile fiscale, determinando un
differimento della tassazione rispetto alla competenza economico-civilistica.
Le imposte sul reddito dell'esercizio sono costituite dal saldo della fiscalità corrente e di quella
differita.
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L'accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione
dell'onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.
Criteri di valutazione
Sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della legislazione
fiscale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione
in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate utilizzando le
aliquote fiscali applicabili, in ragione della legge vigente, nell'esercizio in cui l'attività fiscale
anticipata sarà realizzata o la passività fiscale differita sarà estinta.
Esse vengono sistematicamente valutate per tener conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle
norme o nelle aliquote.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e
senza compensazioni, nella voce “Attività fiscali b) anticipate” e nella voce “Passività fiscali b)
differite” e non vengono attualizzate.
Rilevazione delle componenti reddituali
Qualora le attività e le passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il
conto economico, la contropartita è rappresenta dalle imposte sul reddito.
Nei casi in cui le imposte anticipate o differite riguardano transazioni che hanno interessato
direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico, quali ad esempio le
valutazione degli strumenti finanziari disponibili per la vendita, le stesse vengono iscritte in
contropartita al patrimonio netto, interessando la specifica riserva.
12 - Fondi per rischi ed oneri
Criteri di classificazione
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da
un evento passato, per le quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento
dell'obbligazione stessa, sempreché possa essere effettuata una stima attendibile del relativo
ammontare (ad esempio fondo controversie legali, fondo revocatorie fallimentari, fondo oneri per il
Personale).
Criteri di iscrizione
Nella sottovoce “altri fondi” del Passivo dello Stato Patrimoniale figurano i fondi per rischi e oneri
costituiti in ossequio a quanto previsto dai principi contabili internazionali, ad eccezione delle
svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate, da ricondurre alle "altre passività".
Criteri di valutazione
L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per
adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio.
72
Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando
i tassi correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la
miglior stima corrente. Quando a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile,
l'accantonamento viene stornato. Per quanto attiene i fondi relativi ai benefici ai dipendenti si
rimanda al successivo punto 17.
Criteri di cancellazione
Se non è più probabile che sarà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici
per adempiere all'obbligazione, l'accantonamento deve essere stornato. Un accantonamento deve
essere usato solo per quelle spese per le quali esso è stato iscritto.
Rilevazione delle componenti reddituali
L'accantonamento è rilevato a conto economico alla voce “accantonamenti netti ai fondi per rischi
e oneri”. Nella voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali
riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti.
Gli accantonamenti netti includono anche i decrementi dei fondi per l'effetto attualizzazione nonché
i corrispondenti incrementi dovuti al trascorrere del tempo (maturazione degli interessi impliciti
nell'attualizzazione).
Qualora gli accantonamenti riguardino oneri per il Personale dipendente, la voce di conto
economico interessata è la 150. “Spese amministrative a) spese per il personale”.
13 - Debiti e titoli in circolazione
Criteri di classificazione
I debiti rientrano nella più ampia categoria degli strumenti finanziari e sono costituiti da quei
rapporti per i quali si ha l'obbligo di pagare a terzi determinati ammontari a determinate scadenze.
Le voci del Passivo dello Stato Patrimoniale “10. Debiti verso banche”, “20. Debiti verso clientela”
e “30. Titoli in circolazione” comprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e
la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto
dell'eventuale ammontare riacquistato non classificate tra le “passività finanziarie valutate al fair
value”. Sono inclusi i titoli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora
rimborsati.
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all'atto della ricezione delle somme raccolte
o dell'emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte corrisponde al relativo fair value,
normalmente pari all'ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali
costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione
e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.
Il fair value delle passività finanziarie, eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di
73
mercato è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo incassato è imputata
direttamente a conto economico.
Il ricollocamento di titoli propri riacquistati, oggetto di precedente annullamento contabile, è
considerato come nuova emissione con iscrizione del nuovo prezzo di collocamento, senza effetti a
conto economico.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando
il metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che
rimangono iscritte per il valore incassato, e i cui costi e proventi direttamente attribuibili
all'operazione sono iscritti a conto economico nelle pertinenti voci.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute, ovvero quando la
Banca procede al riacquisto di titoli di propria emissione con conseguente ridefinizione del debito
iscritto per titoli in circolazione.
Rilevazione delle componenti reddituali
Le componenti negative di reddito rappresentate dagli interessi passivi sono iscritte, per
competenza, nelle voci di conto economico relative agli interessi.
L'eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli di propria emissione ed il corrispondente
valore contabile della passività viene iscritto a conto economico nella voce “Utili/Perdite da cessione
o riacquisto di d) passività finanziarie”.
L'eventuale successivo ricollocamento dei titoli propri oggetto di precedente annullamento contabile,
costituisce contabilmente una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di
collocamento senza alcun effetto a conto economico.
14 - Passività finanziarie di negoziazione
Criteri di classificazione
La voce include il valore negativo dei contratti derivati a copertura di attività o passività di bilancio,
nel caso in cui si è optato per la fair value option a norma del principio contabile IAS 39 § 9.
Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari sono iscritti alla data di contrattazione per i contratti derivati e sono valutati
al fair value.
74
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al fair value. Per
la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono
utilizzate le quotazioni di mercato.
In assenza di un mercato attivo, sono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto
di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono fondati su dati rilevabili sul mercato. Sono
in particolare utilizzati calcoli di flussi di cassa scontati e modelli di determinazione del prezzo di
opzioni.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate contabilmente dal bilancio quando risultano scadute o
estinte.
Rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione del fair value e/o dalla cessione degli strumenti
derivati connessi con la fair value option sono contabilizzati nel conto economico alla voce 110
“Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” di conto economico.
15 - Passività finanziarie valutate al fair value
Criteri di classificazione
Sono classificate nella presente voce le passività finanziarie che si intende valutare al fair value
(sulla base della fair value option prevista dal principio IAS 39 § 9) con impatto a conto economico
quando:
• la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella
rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari;
• si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo
significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato.
Alla data di riferimento del presente bilancio sono classificati nella categoria in oggetto i prestiti
obbligazionari di propria emissione correlati a contratti derivati di copertura del rischio di tasso di
interesse, nonché i prestiti obbligazionari strutturati di propria emissione, oggetto di copertura in
relazione a uno o più derivati in essi incorporati.
A fronte di tali passività sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati.
Criteri di iscrizione
L'iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di emissione per i titoli di debito.
All'atto della rilevazione, le passività vengono rilevate al loro fair value che corrisponde normalmente
al corrispettivo incassato senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili
allo strumento stesso, imputati a conto economico.
75
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al fair value.
La determinazione del fair value è effettuata con l'ausilio dell'apposito servizio fornito da ICCREA
Banca/Cassa Centrale BCC Nord Est di Trento.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie valutate al fair value sono cancellate contabilmente dal bilancio quando
risultano scadute o estinte.
La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La
differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato
a conto economico.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come
una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di ricollocamento, senza alcun effetto al conto
economico.
Rilevazione delle componenti reddituali
Il costo per interessi su strumenti di debito è classificato tra gli interessi passivi e oneri assimilati del
conto economico.
I risultati della valutazioni sono ricondotti nel “Risultato netto delle attività e passività valutate al fair
value”, così come gli utili o le perdite derivanti dall'estinzione. Stesso trattamento è riservato agli
strumenti derivati connessi con la fair value option, il cui effetto economico è classificato nella voce
“Risultato netto attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
16 - Operazioni in valuta
Criteri di classificazione
Tra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una valuta
diversa dall'Euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al
tasso di cambio dell'Euro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute.
Ai fini delle modalità di conversione da utilizzare, le attività e passività in valuta sono suddivise tra
poste monetarie (classificate tra le poste correnti) e non monetarie (classificate tra le poste non
correnti).
Gli elementi monetari consistono nel denaro posseduto e nelle attività e passività da ricevere o
pagare, in ammontari di denaro fisso o determinabili.
Gli elementi non monetari si caratterizzano per l'assenza di un diritto a ricevere o di
un'obbligazione a consegnare un ammontare di denaro fisso o determinabile.
Criteri di iscrizione
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di
conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.
76
Criteri di valutazione
Ad ogni chiusura del bilancio o di situazione infrannuale, gli elementi originariamente denominati
in valuta estera sono valorizzati come segue:
- le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura del periodo;
- le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla
data dell'operazione;
- le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite al tasso di cambio a pronti alla data
di chiusura del periodo.
Rilevazione delle componenti reddituali
Le differenze di cambio che si generano tra la data dell'operazione e la data del relativo
pagamento, su elementi di natura monetaria, sono contabilizzate nel conto economico dell'esercizio
in cui sorgono, alla stregua di quelle che derivano dalla conversione di elementi monetari a tassi
diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione alla data di chiusura del bilancio precedente.
Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio
netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio netto.
Quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è parimenti rilevata a conto
economico anche la relativa differenza cambio.
17 - Altre informazioni
Contratti di vendita e riacquisto (pronti contro termine)
I titoli venduti e soggetti ad accordo di riacquisto sono classificati come strumenti finanziari
impegnati, quando l'acquirente ha per contratto o convenzione il diritto a rivendere o a reimpegnare
il sottostante; la passività della controparte è inclusa nelle passività verso altre banche, altri depositi
o depositi della clientela.
I titoli acquistati in relazione ad un contratto di rivendita sono contabilizzati come finanziamenti o
anticipi ad altre banche o a clientela.
La differenza tra il prezzo di vendita ed il prezzo d'acquisto è contabilizzato come interesse e
registrato per competenza lungo la vita dell'operazione sulla base del tasso effettivo di rendimento.
Dividendi
I dividendi distribuiti a Soci sono contabilizzati a riduzione del patrimonio netto nell'esercizio in cui
l'assemblea ne ha deliberato la distribuzione.
Trattamento di fine rapporto del personale
Il T.F.R. è assimilabile ad un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” (post employment benefit)
del tipo “Prestazioni Definite” (defined benefit plan) per il quale è previsto, in base allo IAS 19, che
il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale.
Conseguentemente, la valutazione di fine esercizio della posta in esame è effettuata in base al
metodo dei benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit
77
Method).
Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche, statistiche e
probabilistiche, nonché in virtù dell'adozione di opportune basi tecniche demografiche.
Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato ad una certa data in senso attuariale, distribuendo
l'onere per tutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in essere e non più come onere
da liquidare nel caso in cui l'azienda cessi la propria attività alla data di bilancio.
La valutazione del T.F.R. del personale dipendente è stata effettuata da un attuario indipendente in
conformità alla metodologia sopra indicata.
A seguito dell'entrata in vigore della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs.
252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 rimangono in
azienda, mentre le quote che maturano a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del
dipendente, destinate a forme di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria dell'INPS.
Queste ultime sono quindi rilevate a conto economico sulla base dei contributi dovuti in ogni
esercizio; la Banca non ha proceduto all'attualizzazione finanziaria dell'obbligazione verso il fondo
previdenziale o l'INPS, in ragione della scadenza inferiore a 12 mesi.
In base allo IAS19, il T.F.R. versato al fondo di Tesoreria INPS, si configura, al pari della quota
versata al fondo di previdenza complementare, come un piano a contribuzione definita.
Le quote maturate e riversate ai fondi integrativi di previdenza complementare sono contabilizzate
alla sottovoce di conto economico 150a), come specificato nella Sezione 9 della Parte C della Nota.
Tali quote si configurano come un piano a contribuzione definita poiché l'obbligazione dell'impresa
nei confronti del dipendente cessa con il versamento delle quote maturate. Per tali fattispecie,
pertanto, nel passivo della BCC potrà aversi iscritto solo la quota di debito (tra le “altre passività”)
per i versamenti ancora da effettuare all'INPS ovvero ai fondi di previdenza complementare.
Premio di fedeltà
Fra gli ”altri benefici a lungo termine” descritti dallo IAS 19, rientrano nell'operatività della BCC
anche i premi di fedeltà ai dipendenti. Tali benefici devono essere valutati in conformità allo IAS 19.
La passività per il premio di fedeltà viene rilevata tra i “fondi rischi e oneri” del passivo.
L'accantonamento, come la riattribuzione a conto economico di eventuali eccedenze dello specifico
fondo (dovute ad esempio a modifiche di ipotesi attuariali), è imputata a conto economico fra le
“spese del personale”.
Le obbligazioni nei confronti dei dipendenti sono valutate da un attuario indipendente.
Ratei e Risconti
I ratei e i risconti, che riguardano oneri e proventi di competenza dell'esercizio maturati su attività
e passività, vengono ricondotti a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.
Conto economico
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno
ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti.
I costi ed i ricavi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e
determinabili sin dall'origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a
conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
78
Gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto
economico solo al momento del loro effettivo incasso.
I dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione.
Le commissioni sono generalmente contabilizzate per competenza sulla base dell'erogazione del
servizio (al netto di sconti e abbuoni).
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.
Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari
Nel caso di strumenti finanziari quotati su mercati attivi, la determinazione del fair value è basata
sulle quotazioni del mercato attivo di riferimento (ossia quello su cui si verifica il maggior volume delle
contrattazioni) desumibili anche da provider internazionali e rilevate l'ultimo giorno di riferimento
dell'esercizio. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni riflettano normali operazioni di
mercato, siano prontamente e regolarmente disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolari
operazioni di mercato. Qualora il medesimo strumento finanziario risulti quotato su più mercati, la
quotazione da considerare è quella presente nel mercato più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso.
Nel caso di strumenti finanziari non quotati il fair value è determinato applicando tecniche di
valutazione finalizzate alla determinazione del prezzo che lo strumento avrebbe avuto sul mercato
alla data di valutazione in un libero scambio motivato da normali considerazioni commerciali. La
determinazione del fair value è ottenuta attraverso le seguenti tecniche: utilizzo di recenti transazioni
di mercato; riferimento al prezzo di strumenti finanziari aventi le medesime caratteristiche di quello
oggetto di valutazione; metodi quantitativi (modelli di pricing delle opzioni; tecniche di calcolo del
valore attuale - discounted cash flow analysis; modelli di pricing generalmente accettati dal mercato).
In particolare, per le obbligazioni non quotate si applicano modelli di attualizzazione dei flussi di
cassa futuri attesi - utilizzando strutture di tassi di interesse che tengono opportunamente in
considerazione il settore di attività di appartenenza dell'emittente e della classe di rating, ove
disponibile.
In presenza di fondi comuni di investimento, non negoziati in mercati attivi, il fair value è
determinato in ragione del Net Asset Value pubblicato, eventualmente corretto per tenere conto di
possibili variazioni di valore intercorrenti fra la data di richiesta di rimborso e la data di rimborso
effettiva.
I titoli di capitale non scambiati in un mercato attivo, per i quali il fair value non sia determinabile
in misura attendibile - secondo metodologie conosciute (discounted cash flow analysis; metodo dei
multipli) sono valutati al costo, rettificato per tener conto delle eventuali diminuzioni significative di
valore.
Per gli impieghi e la raccolta a vista/revoca si è assunta una scadenza immediata delle
obbligazioni contrattuali e coincidente con la data di bilancio e pertanto il loro fair value è
approssimato al valore di contabile. Analogamente per gli impieghi a breve si è assunto il valore
contabile.
Per gli impieghi a clientela a medio/lungo termine, il fair value è ottenuto attraverso tecniche di
valutazione sviluppate internamente, attualizzando i residui flussi contrattuali ai tassi di interesse
correnti, opportunamente adeguati per tener conto del merito creditizio dei singoli prenditori
(rappresentato dalla probabilità di default e dalla perdita stimata in caso di default).
Per le attività deteriorate il valore di bilancio è ritenuto un'approssimazione del fair value.
Per il debito a medio/lungo termine, rappresentato da titoli e per i quali si è optato per
l'applicazione della fair value option, il fair value è determinato attualizzando i residui flussi
contrattuali ai tassi ai quali la Banca potrebbe, alla data di valutazione, emettere sul proprio mercato
79
di riferimento alla data di bilancio, raccolta di caratteristiche analoghe.
Per il debito a medio/lungo termine rappresentato da titoli valutati al costo ammortizzato ed
oggetto di copertura per il rischio di tasso, il valore di bilancio è adeguato per effetto della copertura
al fair value attribuibile al rischio coperto attualizzandone i relativi flussi.
Per i contratti derivati negoziati su mercati regolamentati: si assume quale fair value il prezzo di
mercato dell'ultimo giorno di quotazione dell'esercizio.
Per i contratti derivati over the counter: si assume quale fair value il market value alla data di
riferimento determinato secondo le seguenti modalità in relazione alla tipologia di contratto:
- per i contratti su tassi di interesse: il market value è rappresentato dal cosiddetto “costo di
sostituzione”, determinato mediante l'attualizzazione delle differenze, alle date di regolamento
previste, fra flussi calcolati ai tassi di contratto e flussi attesi calcolati ai tassi di mercato,
oggettivamente determinati, correnti a fine esercizio per pari scadenza residua;
- per i contratti di opzione su titoli e altri valori: il market value è determinato facendo riferimento
a modelli di pricing riconosciuti (p.es.: formula di Black & Scholes).
Modalità di determinazione del costo ammortizzato
Il costo ammortizzato di una attività o passività finanziaria è il valore a cui è stata misurata alla
iscrizione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, accresciuto o diminuito dell'ammortamento
complessivo, determinato in applicazione del metodo dell'interesse effettivo, delle differenze tra
valore iniziale e quello a scadenza ed al netto di qualsiasi perdita di valore.
Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale di una attività o passività
finanziaria al flusso contrattuale dei pagamenti futuri o ricevuti sino alla scadenza o alla successiva
data di rideterminazione del tasso.
Per gli strumenti a tasso fisso o a tasso fisso per periodi temporali, i flussi di cassa futuri vengono
determinati in base al tasso di interesse noto durante la vita dello strumento.
Per le attività o passività finanziarie a tasso variabile, la determinazione dei flussi di cassa futuri è
effettuata sulla base dell'ultimo tasso noto. Ad ogni data di revisione del prezzo, si procede al
ricalcolo del piano di ammortamento e del tasso di rendimento effettivo su tutta la vita utile dello
strumento finanziario, vale a dire sino alla data di scadenza.
Il costo ammortizzato è applicato per i crediti, le attività finanziarie detenute sino a scadenza, quelle
disponibili per la vendita, per i debiti ed i titoli in circolazione.
Le attività e passività finanziarie negoziate a condizioni di mercato sono inizialmente rilevate al loro
fair value, che normalmente corrisponde all'ammontare pagato od erogato comprensivo dei costi di
transazione e delle commissioni direttamente imputabili.
Sono considerati costi di transazione i costi ed i proventi marginali interni attribuibili al momento
di rilevazione iniziale dello strumento e non recuperabili sulla clientela.
Tali componenti accessorie, che devono essere riconducibili alla singola attività o passività, incidono
sul rendimento effettivo e rendono il tasso di interesse effettivo diverso dal tasso di interesse
contrattuale.
Sono esclusi pertanto i costi ed i proventi riferibili indistintamente a più operazioni e le componenti
correlate che possono essere oggetto di rilevazione durante la vita dello strumento finanziario.
Inoltre, non sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato i costi che la Banca dovrebbe
sostenere indipendentemente dalla operazione, quali i costi amministrativi, di cancelleria, di
comunicazione.
80
NOTA INTEGRATIVA
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
SEZIONE 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
Totale 2008
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
Totale 2007
2.421
2.904
2.421
2.904
La sottovoce "cassa" comprende valute estere per un controvalore pari a 52 mila Euro.
L'ammontare non comprende la riserva obbligatoria in quanto inclusa nella voce 60 dell'attivo
"Crediti verso banche".
SEZIONE 2 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - VOCE 20
2.1Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Totale 2008
Voci/Valori
Quotati
A Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine attivi
4.2 Altri
5. Attività deteriorate
6. Attività cedute non cancellate
Totale A
B Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
2.3 altri
Totale B
TOTALE (A+B)
Totale 2007
Non quotati
Quotati
Non quotati
1.632
1.230
1.632
1.230
1.632
1.632
1.230
1.230
L'importo di cui alla lettera B punto 1.2 si riferisce a contratti derivati positivi negoziati a copertura
di prestiti obbligazionari strutturati o a tasso fisso emessi dalla Banca.
Le poste patrimoniali coperte sono classificate tra le attività/passività finanziarie valutate al fair
value.
81
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Totale
2008
Voci/Valori
A. ATTIVITA' PER CASSA
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
5. Attività deteriorate
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
6. Attività cedute non cancellate
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
Totale A
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche
b) Clientela
Totale B
TOTALE (A+B)
Totale
2007
1.632
1.230
1.632
1.632
1.230
1.230
La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o
degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia.
82
2.3 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: strumenti derivati
Tipologie derivati/attività sottostanti
A) Derivati quotati
1. Derivati finanziari:
Con scambio di capitale
- Opzioni acquistate
- Altri derivati
Senza scambio di capitale
- Opzioni acquistate
- Altri derivati
2. Derivati creditizi:
Con scambio di capitale
Senza scambio di capitale
Totale A
B) Derivati non quotati
1. Derivati finanziari:
Con scambio di capitale
- Opzioni acquistate
- Altri derivati
Senza scambio di capitale
- Opzioni acquistate
- Altri derivati
2. Derivati creditizi:
Con scambio di capitale
Senza scambio di capitale
Totale B
Tassi di
interesse
Valute e oro
Titoli di
capitale
Crediti
Totale
2008
Altro
1.178
454
1.632
1.230
1.178
454
454
1.632
454
1.178
1.230
1.205
25
454
454
1.632
1.632
1.230
1.230
1.178
TOTALE (A+B)
Totale
2007
1.178
1.178
L'importo di cui al punto B.1 - "Senza scambio di capitale" si riferisce ai contratti derivati di copertura
connessi con la fair value option e quindi gestionalmente collegati con passività valutate al fair value.
Alla colonna "tassi di interesse" figurano i contratti di interest rate swap per la copertura specifica dei
rischi di tasso, derivanti dal collocamento di prestiti obbligazionari a tasso fisso presso la clientela.
Essi sono rappresentati al fair value, rispetto ad un valore nominale del capitale di riferimento pari a
90.622 mila Euro.
I contratti derivati di cui alla colonna "titoli di capitale", sono relativi a opzioni connesse a operazioni
di raccolta con la clientela, realizzate per il tramite di obbligazioni di propria emissione con rendimento
agganciato ad indici di borsa (c.d. titoli "index linked").
2.4 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione diverse da quelle cedute e non
cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue
Titoli di debito
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Acquisti
B2. Variazioni positive di Fair value
B3. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di Fair value
C4. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Titoli di capitale Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
25.169
25.109
25.169
25.109
60
25.169
25.164
5
60
25.169
25.164
5
Nella voce B3. Aumenti - altre variazioni - sono compresi:
- utili da negoziazione iscritti a conto economico nella voce 80 "risultato netto
negoziazione”
dell'attività di
83
SEZIONE 3 - ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 30
Non si registrano attività finanziarie valutate al fair value.
SEZIONE 4 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - VOCE 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Totale 2008
Quotati
Non quotati
17.904
Voci/Valori
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
5. Attività deteriorate
6. Attività cedute non cancellate
Totale 2007
Quotati
4.280
Non quotati
1.541
4.280
3.228
1.541
3.228
3.228
3.228
17.904
624
18.528
TOTALE
1.958
6.238
3.228
4.769
Le "Attività cedute non cancellate" sono riferite a strumenti finanziari sottostanti operazioni pronti
contro termine passive con la clientela.
Tra i titoli di capitale di cui al punto 2.2 sono comprese le partecipazioni detenute nel capitale di
società promosse dal movimento del Credito Cooperativo, che non risultano riferibili a partecipazioni
di controllo, collegamento o controllo congiunto di cui agli IAS 27 e IAS 28.
Società partecipata
Valore
Valore
% capitale
Patrimonio Netto
(caratteristiche nominali dei titoli)
nominale
di bilancio
posseduto
società partecipata
ICCREA HOLDING Spa
(n. 49.328 azioni - valore nominale Euro 51,65)
2.548
2.539
0,50
588.205
BANCA AGRILEASING Spa
(n. 666 azioni - valore nominale Euro 51,65)
34
36
0,01
385.727
FEDERAZIONE DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO s.c.
(n. 13.625 azioni - valore nominale Euro 5,16)
34
70
2,08
20.367
1
1
0,18
292
79
559
0,86
21.644
2
2
0,18
20.293
21
21
2,26
2.025
2.719
3.228
FONDO DI GARANZIA DEI DEPOSITANTI DEL CREDITO
COOPERATIVO - Consorzio fra le Casse Rurali - BCC
(n. 1 quota da Euro 516,46)
PHOENIX INFORMATICA BANCARIA Spa
(n. 78.626 azioni - valore nominale Euro 1,00)
BANCA POPOLARE ETICA s.c.
(n. 30 azioni - valore nominale Euro 51,64)
CENTRO SERVIZI AZIENDALI s.c.
(n. 800 quote da Euro 25,82)
CONSORZIO NEMESI
(n. 1 quota da Euro 300,00)
Totale
84
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori
Totale 2008
17.904
11.354
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
Totale 2007
5.821
2.197
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
5. Attività deteriorate
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
6. Attività cedute non cancellate
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
TOTALE
6.550
3.624
3.228
38
3.190
3.228
38
3.190
2.539
2.539
559
559
92
92
624
566
1.958
229
58
1.729
21.756
11.007
Tra i titoli di debito di cui al punto 1. sono compresi:
- titoli emessi dallo Stato italiano per 11.354 mila Euro.
La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o
degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia.
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività coperte
Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene attività finanziarie disponibili per la
vendita oggetto di copertura.
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica
Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene attività finanziarie disponibili per la
vendita oggetto di copertura specifica.
85
4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita diverse da quelle cedute e non cancellate e da
quelle deteriorate: variazioni annue
Titoli di
debito
5.820
26.375
24.449
90
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Acquisti
B2. Variazioni positive di FV
B3. Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B4. Trasferimenti da altri portafogli
B5. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di FV
C4. Svalutazioni da deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
C5. Trasferimenti ad altri portafogli
C6. Altre variazioni
Titoli di
Quote di O.I.C.R.
capitale
3.228
Finanziamenti
9.048
26.375
24.449
90
1.836
14.291
6.739
6.616
482
1.836
14.291
6.739
6.616
482
454
D. Rimanenze finali
17.904
Totale
454
3.228
21.132
Le sottovoci B2 e C3 includono rispettivamente le plusvalenze e le minusvalenze, al lordo del relativo
effetto fiscale, registrate a patrimonio netto alla voce 130. "riserve da valutazione" dello stato
patrimoniale passivo.
Nelle "altre variazioni" delle sottovoci B5 e C6 sono indicati, rispettivamente gli utili e le perdite
derivanti dal rimborso/cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita iscritte alla voce
100. b) del conto economico "utili (perdite) da cessione/riacquisto", unitamente al rigiro a conto
economico delle relative "riserve da valutazione" del patrimonio netto precedentemente costituite.
SEZIONE 5 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA - VOCE 50
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Finanziamenti
3. Attività deteriorate
4. Attività cedute non cancellate
TOTALE
Totale 2008
Valore bilancio
Fair value
6.203
6.203
Totale 2007
Valore bilancio
Fair value
4.979
4.979
6.203
6.203
4.979
4.979
1.844
8.047
1.844
8.047
10.594
15.573
10.594
15.573
Le attività cedute non cancellate di cui al punto 4. sono riferite a strumenti finanziari utilizzati per
operazioni di pronti contro termine con la clientela.
86
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
Totale 2008
Totale 2007
6.202
6.145
4.979
4.566
57
413
1.845
1.413
10.594
10.518
432
76
8.047
15.573
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
3. Attività deteriorate
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
4. Attività cedute non cancellate
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
TOTALE
La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o
degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d'Italia.
5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: attività oggetto di copertura specifica
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza non sono state oggetto di copertura specifica.
5.4 Attività detenute sino alla scadenza diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle
deteriorate: variazioni annue
Titoli di debito
Finanziamenti
Totale
A. Esistenze iniziali
4.979
4.979
B. Aumenti
9.078
9.078
B1. Acquisti
B2. Riprese di valore
B3. Trasferimenti da altri portafogli
B4. Altre variazioni
C. Diminuzioni
9.078
9.078
7.855
7.855
7.500
7.500
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Rettifiche di valore
C4. Trasferimenti ad altri portafogli
C5. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
355
355
6.202
6.202
87
SEZIONE 6 - CREDITI VERSO BANCHE - VOCE 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni / Valori
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
B. Crediti verso banche
1. Conti correnti e depositi liberi
Totale 2008
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti:
3.1 Pronti contro termine attivi
3.2 Locazione finanziaria
3.3 Altri
4. Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito
5. Attività deteriorate
6. Attività cedute non cancellate
TOTALE (valore di bilancio)
TOTALE (fair value)
Totale 2007
89.263
51.562
85.260
23.914
19.153
57.106
11.917
1.418
11.917
1.418
6.631
89.263
89.263
2.822
85.260
85.260
I crediti verso banche non sono stati svalutati in quanto ritenuti interamente recuperabili.
Tra i crediti verso banche figurano crediti in valuta estera per un controvalore di 75 mila Euro.
I depositi vincolati di cui al punto B comprendono la riserva obbligatoria di 3.972 mila Euro,
detenuta presso ICCREA Banca Spa.
SEZIONE 7 - CREDITI VERSO CLIENTELA - VOCE 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
Totale 2008
1. Conti correnti
Totale 2007
58.283
51.296
271.564
233.555
2.340
1.966
58.654
49.957
2.208
3.253
TOTALE (valore di bilancio)
393.049
340.657
TOTALE (fair value)
393.369
340.774
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
5. Locazione finanziaria
6. Factoring
7. Altre operazioni
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
9. Attività deteriorate
10. Attività cedute non cancellate
I crediti verso clientela sono esposti al netto delle rettifiche di valore per svalutazioni.
L'ammontare e la ripartizione delle rettifiche di valore sono esposti nella parte E della presente Nota
Integrativa.
Sono compresi:
- finanziamenti in valuta estera per un controvalore di 1.517 mila Euro.
88
La voce “9. Attività deteriorate” comprende le sofferenze, gli incagli e le esposizioni scadute da oltre
180 giorni, secondo le definizioni di Banca d'Italia. Il dettaglio di tali esposizioni, nonché quello
relativo all'ammontare e alla ripartizione delle rettifiche di valore, viene evidenziato nella Parte E
della Nota integrativa - qualità del credito.
La sottovoce 7. "Altre operazioni" comprende:
Tipologia operazioni
Totale 2008
Finanziamenti per anticipi SBF
Totale 2007
54.662
Rischio di portafoglio
Altre sovvenzioni non regolate in conto corrente - sovvenzioni diverse
45.890
479
311
3.513
3.753
58.654
49.957
Depositi cauzionali in nome proprio
3
TOTALE
La voce “7. Altre operazioni”, relativamente all'esercizio 2007, è stata incrementata di 3 mila Euro
in quanto in tale voce è stato ricondotto anche l'importo attinente i “Depositi cauzionali in nome
proprio”, riportato nel bilancio 2007 alla voce “150. Altre attività” dell'attivo dello stato patrimoniale
(che, quindi, si decrementa di pari importo).
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
1. Titoli di debito:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
3. Attività deteriorate:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
4. Attività cedute non cancellate:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale 2008
TOTALE
Totale 2007
390.841
337.404
390.841
287.793
254
337.404
240.678
240
102.794
2.208
96.486
3.253
2.208
1.104
3.253
2.605
1.104
648
393.049
340.657
La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o
degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia.
89
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
La Banca non detiene crediti verso la clientela oggetto di copertura specifica.
7.4 Locazione finanziaria
La Banca non ha posto in essere alcuna operazione di locazione finanziaria in qualità di soggetto
locatore.
SEZIONE 8 - DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 80
La Banca ha posto in essere derivati esclusivamente con finalità di copertura; essi tuttavia trovano
rappresentazione nella Sezione 2 dell'Attivo e nella Sezione 4 del Passivo, in quanto si è usufruito
della facoltà riconosciuta alle imprese di applicare la c.d. “fair value option” di cui allo IAS39.
Non si procede, di conseguenza, alla compilazione della presente Sezione.
SEZIONE 9 - ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI
COPERTURA GENERICA - VOCE 90
Alla data di riferimento del bilancio non vi sono attività oggetto di copertura generica.
SEZIONE 10 - LE PARTECIPAZIONI - VOCE 100
La Banca non detiene partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto e
sottoposte ad influenza notevole, di cui al principio IAS27 e IAS28.
90
SEZIONE 11 - ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 110
11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) Terreni
b) Fabbricati
c) Mobili
d) Impianti elettronici
e) Altre
1.2 acquisite in locazione finanziaria
a) Terreni
b) Fabbricati
c) Mobili
d) Impianti elettronici
e) Altre
Totale 2008
Totale A
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) Terreni
b) Fabbricati
2.2 acquisite in locazione finanziaria
a) Terreni
b) Fabbricati
TOTALE B
TOTALE (A+B)
Totale 2007
11.129
3.492
7.053
145
177
262
10.909
3.492
7.116
49
132
120
11.129
10.909
141
12
129
141
12
129
141
11.270
141
11.050
I criteri di valutazione adottati per le immobilizzazioni materiali sono indicati nella parte A della
nota.
Non sono presenti attività materiali valutate al fair value o rivalutate; pertanto si omette la
compilazione della relativa tabella.
91
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti:
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni:
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo
3.492
3.492
1.804
1.755
49
115
115
Impianti
elettronici
1.483
1.350
133
102
102
224
19
224
7.053
1.314
8.367
Fabbricati
8.205
1.090
7.115
162
Mobili
Altre
Totale
1.955
1.835
120
186
186
16.939
6.030
10.909
565
403
162
57
45
345
19
57
45
345
145
1.774
1.919
178
1.311
1.489
261
1.861
2.122
11.129
6.260
17.389
162
3.492
3.492
Ai righi A.1 e D.1 - Riduzioni di valori totali nette - è riportato il totale del fondo ammortamento.
Tra i mobili sono ricompresi:
- mobili e arredamento
- banconi e cristalli blindati.
Tra gli impianti elettronici sono ricompresi:
- impianti, macchine ed attrezzature EDP.
Tra le altre attività materiali sono ricompresi:
- macchine ordinarie da ufficio
- impianti di comunicazione
- impianti di allarme
- autofurgone
I fondi di ammortamento raggiungono il seguente grado di copertura dei valori di carico globali
delle immobilizzazioni materiali:
Classe di attività
Fabbricati
Mobili
Impianti elettronici
Altre
% amm.to complessivo
31/12/2008
15,71%
92,43%
88,09%
87,68%
% amm.to complessivo
31/12/2007
13,31%
97,45%
97,33%
96,48%
92
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
Totale
Terreni
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Variazioni positive nette di fair value
B.4 Riprese di valore
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Variazioni negative nette di fair value
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività
a) immobili ad uso funzionale
b) attività non correnti in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Valutazione al fair value
Fabbricati
12
129
12
12
129
133
Il criterio di valutazione adottato per le attività materiali detenute a scopo di investimento è stato il
costo presunto alla data di prima applicazione dei principi contabili internazionali e tale valore è
stato utilizzato come sostituto del costo.
Nessuna variazione è intervenuta nel corso dell'esercizio 2008.
11.5 Impegni per acquisto di attività materiali
La Banca non ha contratto impegni di acquisto su attività materiali.
SEZIONE 12 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Totale 2008
Durata limitata
Durata illimitata
Attività/Valori
A.1 Avviamento
A.2 Altre attività immateriali
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
TOTALE
Totale 2007
Durata limitata
Durata illimitata
10
10
1
1
10
1
10
1
Le altre attività immateriali a durata limitata, sono costituite prevalentemente da software aziendale e
sono state ammortizzate, pro rata temporis, con il metodo delle quote costanti in ragione della loro vita
utile, stimata in 3 anni. Non sono iscritte attività immateriali generate internamente.
93
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Avviamento
A. Esistenze iniziali
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Incrementi di attività immateriali interne
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value:
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
- Ammortamenti
- Svalutazioni:
+ patrimonio netto
+ conto economico
C.3 Variazioni negative di fair value:
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Rettifiche di valore totali nette
E. Rimanenze finali lorde
F. Valutazione al costo
Altre attività immateriali:
generate internamente
Lim
Illim
Altre attività immateriali:
altre
Lim
Illim
35
34
1
10
10
Totale
35
34
1
10
10
1
1
1
1
1
1
10
35
45
10
35
45
Legenda - Lim: a durata limitata - Illim: a durata illimitata
Le attività immateriali oggetto di descrizione sono state interamente acquistate all’esterno e sono
valutate al costo.
12.3 Altre informazioni
In base a quanto richiesto dallo IAS 38 paragrafi 122 e 124 si precisa che la Banca non ha:
- costituito attività immateriali a garanzia di propri debiti;
- assunto impegni alla data del bilancio per l'acquisto di attività immateriali;
- acquisito attività immateriali per tramite di contratti di locazione finanziaria od operativa;
- acquisito attività immateriali tramite concessione governativa;
- attività immateriali rivalutate iscritte al fair value.
SEZIONE 13 - LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 130 DELL'ATTIVO E VOCE 80
DEL PASSIVO
Nella presente voce figurano le attività fiscali (correnti e anticipate) e le passività fiscali (correnti e
differite) rilevate, rispettivamente, nella voce 130 dell'attivo e 80 del passivo.
94
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
Le tipologie di differenze temporanee che hanno portato all'iscrizione di "attività per imposte
anticipate" riguardano:
In contropartita del conto economico
IRES
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri non dedotti
Rettifiche di valore per crediti per cassa verso la clientela
Spese di rappresentanza
Rettifiche di valore di passività finanziarie (prestiti obbligazionari coperti da derivati)
Rettifiche di valore di passività finanziarie di negoziazione: derivati di copertura connessi con la FVO
Rettifiche di valore di attività materiali
Oneri per il personale dipendente
TOTALE
IRAP
97
56
10
36
27
45
79
350
TOTALE
97
56
12
42
32
53
79
371
2
6
5
8
21
In contropartita dello stato patrimoniale
IRES
IRAP
TOTALE
Minusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita
144
25
169
TOTALE
144
25
169
13.2 Passività per imposte differite: composizione
Le tipologie di differenze temporanee che hanno portato all'iscrizione di "passività per imposte
differite" riguardano:
In contropartita del conto economico
IRES
Svalutazione di passività finanziarie valutate al fair value
Rivalutazione di derivati di copertura
IRAP
TOTALE
8
1
9
33
6
39
Altre voci
25
4
29
TOTALE
66
11
77
In contropartita dello stato patrimoniale
IRES
IRAP
TOTALE
Plusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita
16
3
19
TOTALE
16
3
19
95
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
Totale 2008
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) Relative a precedenti esercizi
b) Dovute al mutamento di criteri contabili
c) Riprese di valore
d) Altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) Rigiri
b) Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) Mutamento di criteri contabili
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
Totale 2007
679
149
149
457
581
581
4
149
577
457
457
457
359
339
339
20
371
679
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
Totale 2008
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) Relative a precedenti esercizi
b) Dovute al mutamento di criteri contabili
c) Altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) Rigiri
b) Dovute al mutamento di criteri contabili
c) Altre
Totale 2007
708
665
630
630
630
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
456
665
665
413
404
404
9
78
708
Le imposte anticipate vengono rilevate sulla base della probabilità di realizzazione di sufficienti
redditi imponibili fiscali futuri.
Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una
attività o di una passività e il suo valore fiscale, che saranno recuperate sotto forma di benefici
economici che la Banca otterrà negli esercizi successivi.
Tale rilevazione è stata effettuata in base alla legislazione fiscale vigente; le aliquote utilizzate per
la rilevazione delle imposte differite ai fini IRES ed IRAP sono rispettivamente pari al 27,50% e al
4,82% (compresa l'addizionale regionale).
Lo sbilancio delle imposte anticipate e delle imposte differite è stato iscritto a conto economico alla
voce 260 "imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente”.
96
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
Totale 2008
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) Relative a precedenti esercizi
b) Dovute al mutamento di criteri contabili
c) Altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) Rigiri
b) Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) Dovute al mutamento di criteri contabili
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
Totale 2007
4
169
169
4
4
169
4
4
4
4
169
4
Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio nella sottovoce "c) altre" per 169 mila Euro sono a fronte
delle svalutazioni di titoli AFS effettuate nell'esercizio.
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
Totale 2008
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) Relative a precedenti esercizi
b) Dovute al mutamento di criteri contabili
c) Altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) Rigiri
b) Dovute al mutamento di criteri contabili
c) Altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
Totale 2007
6
19
19
2
6
6
19
6
6
6
6
2
2
2
19
6
Le "Imposte differite rilevate nell'esercizio - c) altre" per 19 mila Euro sono a fronte delle
rivalutazioni effettuate nell'esercizio per i titoli AFS.
Le imposte annullate dei titoli AFS sono state imputate in contropartita alla rispettiva riserva di
patrimonio netto.
97
13.7 Altre informazioni
Composizione della fiscalità corrente
IRES
Passività fiscali correnti (-)
Acconti versati (+)
IRAP
ILOR
(941)
(723)
783
711
TOTALE
(144)
(1.808)
1.494
Altri crediti di imposta (+)
Ritenute d'acconto subite (+)
Saldo a debito della voce 80 a) del passivo
4
(154)
4
(12)
(144)
(310)
Saldo a credito
Crediti di imposta non compensabili: quota capitale
Crediti di imposta non compensabili: quota interessi
38
2
40
Saldo dei crediti di imposta non compensabili
79
3
82
117
5
122
Saldo a credito della voce 130 a) dell'attivo
SEZIONE 14 - ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E
PASSIVITÀ ASSOCIATE - VOCE 140 DELL'ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti attività non correnti o gruppi di attività in via
di dismissione e relative passività associate e, pertanto, si omette la relativa tabella.
SEZIONE 15 - ALTRE ATTIVITÀ - VOCE 150
15.1 Altre attività: composizione
Totale 2008
Ratei attivi
Totale 2007
58
210
Migliorie e spese incrementative su beni di terzi non separabili
255
17
Altre attività
Crediti verso Erario per acconti su imposte indirette e altre partite fiscali
791
777
493
500
Valori diversi e valori bollati
1
1
Partite in corso di lavorazione
61
52
Anticipi e crediti verso fornitori
45
1
Fatture da emettere o da incassare
99
131
Effetti insoluti di terzi ricevuti s.b.f. e dopo incasso
71
48
Altre partite attive
21
44
1.104
1.004
Totale
Come già anticipato a commento della tabella 7.1 “Crediti verso clientela: composizione
merceologica” della presente Nota Integrativa, si evidenzia che la voce “Depositi cauzionali in nome
proprio” della presente tabella “Altre attività” è stata azzerata relativamente all'esercizio 2007, in
quanto l'importo di 3 mila euro qui ricondotto nel precedente esercizio è stato ora ricondotto alla
richiamata tabella 7.1 voce 7 “altre operazioni”.
98
PASSIVO
SEZIONE 1 - DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.2 Depositi vincolati
2.3 Finanziamenti
2.3.1 Locazione finanziaria
Totale 2008
2.3.2 Altri
Totale 2007
2.697
1.179
3.368
1.985
1.518
1.383
1.518
1.383
2.697
2.697
3.368
3.368
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio
2.5.1 Pronti contro termine passivi
2.5.2 Altre
2.6 Altri debiti
TOTALE
Fair value
Tra i debiti verso banche figurano debiti in valuta estera per un controvalore di 1.518 mila Euro.
1.2 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti subordinati
La Banca non ha in essere debiti subordinati fra i debiti verso banche.
1.3 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti strutturati
La Banca non ha in essere debiti strutturati nei confronti di banche.
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
La Banca non ha in essere debiti oggetto di copertura specifica fra i debiti verso banche.
1.5 Debiti per locazione finanziaria
La Banca non ha in essere debiti per locazione finanziaria.
99
SEZIONE 2 - DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
Totale 2008
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
Totale 2007
4.609
191.536
5.557
188
281
188
281
199.979
3. Fondi di terzi in amministrazione
4. Finanziamenti
4.1 Locazione finanziaria
4.2 Altri
5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
6. Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio
9.128
15.501
9.128
15.501
TOTALE
213.904
212.875
Fair value
213.904
212.875
6.1 Pronti contro termine passivi
6.2 Altre
7. Altri debiti
Tra i debiti verso clienti figurano debiti in valuta estera per un controvalore di 73 mila Euro.
Le operazioni “pronti contro termine” passive riguardano esclusivamente le operazioni con obbligo
di rivendita a termine, da parte del cessionario, delle attività oggetto della transazione, non avendo
la Banca posto in essere operazioni che prevedono la facoltà per il cessionario di rivendita a termine.
2.2 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti subordinati
La Banca non ha in essere debiti subordinati.
2.3 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti strutturati
La Banca non ha in essere debiti strutturati.
2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica
La Banca non ha in essere debiti oggetto di copertura specifica.
2.5 Debiti per locazione finanziaria
La Banca non ha in essere debiti per locazione finanziaria.
100
SEZIONE 3 - TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30
Nella presente voce figurano i titoli emessi valutati al costo ammortizzato. L’importo è al netto dei
titoli riacquistati. Sono anche inclusi i titoli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti
ma non ancora rimborsati. E' esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non ancora
collocata presso terzi.
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Tipologia titoli/Valori
Totale 2008
Valore bilancio
Fair value
A. Titoli quotati
1. Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. Altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
B. Titoli non quotati
1. Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. Altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
TOTALE
Totale 2007
Valore bilancio
Fair value
98.608
87.767
98.608
87.767
25.035
14.322
25.035
14.322
87.767
10.841
87.767
10.841
14.322
10.713
14.322
10.713
10.841
98.608
10.841
98.608
10.713
25.035
10.713
25.035
La sottovoce B.2.2 "Titoli non quotati - altri titoli - altri", comprende:
- certificati di deposito per 10.841 mila Euro.
3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati
La Banca non ha emesso titoli subordinati.
3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica
La Banca non ha titoli oggetto di copertura specifica.
101
SEZIONE 4 - PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
VN
Totale 2008
FV
Q
NQ
FV*
VN
Totale 2007
FV
Q
NQ
FV*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre obbligazioni
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
Totale A
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la fair value option
1.3 Altri
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione
2.2 Connessi con la fair value option
2.3 Altri
Totale B
TOTALE (A+B)
183
955
183
955
183
183
955
955
Legenda
FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto
alla data di emissione
VN = valore nominale o nozionale
Q
= quotati
NQ = non quotati
Le passività finanziarie di negoziazione rappresentate al punto B 1.1.2 della tabella, rappresentano
il valore negativo di strumenti derivati (IRS, opzioni), cui si rende applicabile la fair value option in
quanto gestionalmente connesse (copertura naturale) a poste patrimoniali, in accordo con le
definizioni del principio contabile IAS 39 § 9.
4.2 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate
Alla data di bilancio non vi sono passività finanziarie di negoziazione subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati
Alla data di bilancio non vi sono passività finanziarie di negoziazione relative a debiti strutturati.
102
4.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti derivati
Tassi di
interesse
Tipologie derivati/attività sottostanti
A) Derivati quotati
1. Derivati finanziari:
Con scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
Senza scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
2. Derivati creditizi:
Con scambio di capitale
Senza scambio di capitale
Totale A
B) Derivati non quotati
1. Derivati finanziari:
Con scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
Senza scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
2. Derivati creditizi:
Con scambio di capitale
Senza scambio di capitale
Totale B
TOTALE (A+B)
Valute e
oro
Titoli di
capitale
Crediti
Altro
Totale
2008
Totale
2007
183
183
955
183
183
955
183
183
955
183
183
183
183
955
955
L'importo di cui al punto B.1 - "Senza scambio di capitale" si riferisce ai contratti derivati connessi
con la fair value option e quindi gestionalmente collegati con attività e/o passività valutate al fair
value.
Nella colonna "tassi di interesse" figurano i contratti derivati di interest rate swap per la copertura
specifica dei rischi di tasso di interesse derivanti dal collocamento di prestiti obbligazionari presso la
clientela.
Gli stessi sono rappresentati al fair value rispetto a un valore nominale del capitale di riferimento
per 37.217 mila Euro.
4.5 Passività finanziarie per cassa (esclusi "scoperti tecnici") di negoziazione: variazioni annue
Non vi sono passività finanziarie per cassa di negoziazione.
SEZIONE 5 - PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 50
Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le passività finanziarie, designate al fair value
con i risultati valutativi iscritti nel conto economico, sulla base della facoltà riconosciuta alle imprese
(c.d. “fair value option”) dallo IAS 39. E' esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non
ancora collocata presso terzi.
103
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Tipologia operazione / Valori
1. Debiti verso banche
1.1 Strutturati
1.2 Altri
2. Debiti verso clientela
2.1 Strutturati
2.2 Altri
3. Titoli di debito
3.1 Strutturati
3.2 Altri
TOTALE
VN
Totale 2008
FV
Q
NQ
FV *
VN
Totale 2007
FV
Q
NQ
133.039
136.698
154.212
5.200
5.416
10.991
11.481
127.839
131.282
143.221
144.294
133.039
136.698
154.212
155.775
FV *
155.775
Legenda
FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto
alla data di emissione
VN = valore nominale o nozionale
Q
= quotati
NQ = non quotati
Nella sottovoce 3. "Titoli di debito" figurano i prestiti obbligazionari di propria emissione correlati
a contratti derivati di copertura del rischio di tasso d'interesse, valutati in base alla c.d. "fair value
option" di cui allo IAS 39 § 9.
L'esercizio della fair value option ha riguardato i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca oggetto
di copertura mediante strumenti derivati, sia per quanto attiene alle emissioni strutturate che quelle a
tasso fisso. Ciò al fine di evitare asimmetrie contabili che altrimenti si sarebbero verificate per effetto
di una rappresentazione eterogenea delle passività coperte e dei relativi contratti derivati di
copertura (copertura naturale), per i quali l'applicazione della disciplina dell'hedge accounting risulta
complessa e difficoltosa.
I relativi importi sono adeguatamente dettagliati in tabella.
Anche per detta fattispecie, la fair value option rappresenta per la Banca la più attendibile e
conveniente possibilità di contabilizzazione di operazioni di copertura che si compensano
naturalmente - c.d. natural hedge -, per effetto di una valutazione più accurata e puntuale delle
operazioni di copertura medesime, tale da comprendere tutti i fattori di rischio insiti negli strumenti
finanziari da valutare.
La fair value option è inoltre impiegata in presenza di strumenti contenenti derivati impliciti, che
soddisfano le condizioni previste dallo IAS39, in quanto la valutazione dell'intero strumento è meno
onerosa rispetto alla separata valutazione dello strumento ospite e del derivato (prestiti
obbligazionari strutturati il cui profilo di rendimento è legato al tasso di interesse oppure a una
componente equity).
5.2 Dettaglio della voce 50 "Passività finanziarie valutate al fair value": passività subordinate
Non vi sono passività finanziarie valutate al fair value rappresentate da titoli subordinati.
104
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
Debiti verso
banche
Debiti verso
clientela
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Emissioni
B2. Vendite
B3. Variazioni positive di fair value
B4. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Acquisti
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di fair value
C4. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Titoli in
circolazione
155.775
17.454
10.978
3.184
2.780
512
36.531
8.194
27.549
373
415
136.698
Totale
155.775
17.454
10.978
3.184
2.780
512
36.531
8.194
27.549
373
415
136.698
Fra i titoli in circolazione le variazioni annue sono rappresentate dall'emissione di nuovi titoli di
debito per i quali è stata esercitata la fair value option e dal rimborso di titoli ai quali in fase di
transizione è stata applicata la fair value option.
SEZIONE 6 - DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60
La Banca non ha posto in essere derivati di copertura
SEZIONE 7 - ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA
GENERICA - VOCE 70
La Banca non ha posto in essere passività oggetto di copertura generica (macrohedging) dal rischio
di tasso di interesse
SEZIONE 8 - PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 80
Per quanto riguarda le informazioni relative alle passività fiscali, si rinvia a quanto esposto nella
Sezione 13 dell'Attivo.
SEZIONE 9 - PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE - VOCE 90
Non si registrano passività associate ad attività in via di dismissione.
SEZIONE 10 - ALTRE PASSIVITÀ - VOCE 100
Nella presente voce sono iscritte le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato
patrimoniale.
105
10.1 Altre passività: composizione
Totale 2008
Debiti verso enti previdenziali e fondi pensione esterni
Debiti verso fornitori
Debiti verso il personale
Debiti verso l'erario e verso altri enti impositori per imposte indirette dell’azienda
Partite in corso di lavorazione
Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Somme a disposizione della clientela o di terzi
Altre partite passive
TOTALE
293
439
327
518
40
72
4.568
325
294
6.876
Totale 2007
369
371
302
466
93
62
4.926
273
279
7.141
Fra le altre passività figura lo sbilancio tra le rettifiche "dare" e le rettifiche "avere" del portafoglio
salvo buon fine e al dopo incasso il cui dettaglio è indicato nell'apposita tabella delle Altre
informazioni della parte B della presente nota integrativa.
SEZIONE 11 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - VOCE 110
Nella presente voce figura il Fondo di Trattamento di fine rapporto rilevato con la metodologia
prevista dallo IAS 19.
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
D. Rimanenze finali
Totale 2008
1.761
219
219
Totale 2007
2.381
261
234
27
1.719
620
370
250
1.761
Alla data di bilancio, la Banca si è avvalsa della facoltà di rilevare a conto economico gli utili o le
perdite attuariali che si sono manifestati nell'esercizio, pertanto la Voce D. “Rimanenze finali” del
fondo iscritto coincide con il suo valore attuariale (Defined Benefit Obligation - DBO).
11.2 Altre informazioni
Il Fondo di trattamento di fine rapporto calcolato ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile ammonta
a 1.946 mila Euro e nell'esercizio si è così movimentato:
-
fondo iniziale
variazioni in aumento
variazioni in diminuzione
fondo finale
2.127
68
249
1.946
mila
mila
mila
mila
Euro
Euro
Euro
Euro
106
SEZIONE 12 - FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 120
Nella presente voce figurano le passività relative agli “Altri benefici a lungo termine”, riconosciuti
contrattualmente al personale in servizio, ai sensi dello IAS 19, e le obbligazioni in essere, per le
quali la Banca ritiene probabile un esborso futuro di risorse, ai sensi dello IAS 37.
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
Voci/Valori
Totale 2008
1 Fondi di quiescenza aziendali
2. Altri fondi per rischi ed oneri
2.1 controversie legali
2.2 oneri per il personale
2.3 altri
Totale
Totale 2007
1.031
300
285
446
1.031
599
100
126
373
599
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Fondi di quiescenza
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.4 Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo nell'esercizio
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Altre variazioni in diminuzione
D. Rimanenze finali
Altri fondi
599
789
251
3
Totale
599
789
251
3
535
357
357
535
357
357
1.031
1.031
La sottovoce B.1 - Accantonamento dell'esercizio - accoglie l'accantonamento di 200 mila Euro per rischi
da possibili future revocatorie e di 51 mila Euro per costi di energia elettrica non fatturati e stimati dalla
Banca, trovando contropartita nella voce 160 di conto economico “Accantonamenti netti ai fondi per rischi
e oneri”.
La voce B.2 - Variazioni dovute al passare del tempo - si riferisce all'attualizzazione del Fondo Benefit
per il Personale, imputato alla voce 150 a) di conto economico “Spese per il Personale”.
La sottovoce B.4 - Altre variazioni in aumento - accoglie: la quota di utile 2007 destinato al fondo
beneficenza e mutualità per 300 mila Euro e gli impegni di spesa nei confronti del Personale dipendente
quantificati in 235 mila Euro, imputato alla voce 150 a) di conto economico “Spese per il Personale”.
La sottovoce C.1 - Utilizzo nell'esercizio - si riferisce agli utilizzi per beneficenza (279 mila Euro) e per
il Personale (78 mila Euro).
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita
La Banca non ha iscritto nel Bilancio fondi della specie.
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
La voce “Altri fondi per rischi e oneri”
- Fondo controversie legali
- Fondo competenze del personale
- Fondo benefit per il personale
- Fondo beneficenza
- Fondo per oneri di gestione stimati
è costituita da:
300 mila Euro
203 mila Euro
83 mila Euro
394 mila Euro
51 mila Euro
107
SEZIONE 13 - AZIONI RIMBORSABILI - VOCE 140
La Banca non ha emesso azioni rimborsabili.
SEZIONE 14 - PATRIMONIO DELL'IMPRESA - VOCI 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200
Nella sezione è illustrata la composizione dei conti relativi al capitale e alle riserve della Banca.
14.1 Patrimonio dell'impresa: composizione
Voci/Valori
Importo 2008
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
Importo 2007
448
434
60
58
56.916
50.653
2.571
2.875
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione
6. Strumenti di capitale
7. Utile (Perdita) d'esercizio
TOTALE
7.097
6.776
67.092
60.796
Il capitale della Banca è costituito da azioni ordinarie del valore nominale di 25,82 Euro.
Le riserve di cui al punto 3 includono le riserve di utili già esistenti (riserva legale) nonché le riserve
positive e negative connesse agli effetti della transizione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS
non rilevate nelle altre voci di patrimonio netto.
Tra le riserve da valutazione di cui al punto 5 figurano:
- le riserve risultanti dall'applicazione al fair value quale sostituto del costo degli immobili di
proprietà (c.d. metodo del costo presunto - deemed cost) in sede di prima applicazione dei
principi contabili internazionali IAS/IFRS;
- le riserve da valutazione relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita;
- le riserve iscritte in applicazione di leggi speciali di rivalutazione.
14.2 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione
La Banca ha emesso esclusivamente azioni ordinarie pari al capitale sociale sottoscritto (448 mila
Euro). Non vi sono azioni sottoscritte e non ancora liberate.
108
14.3 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
Voci/Tipologie
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
Ordinarie
16.813
16.813
Altre
16.813
714
714
714
714
185
185
17.342
17.342
14.4 Capitale: altre informazioni
Variazioni della compagine sociale
Numero Soci al 31/12/2007
Numero Soci: ingressi
Numero Soci: uscite
Numero Soci al 31/12/2008
3.562
229
42
3.749
14.5 Riserve di utili: altre informazioni
Le riserve di utili sono costituite da:
- riserva legale per 56.386 mila Euro.
La normativa di settore di cui all’art. 37 del D.Lgs. 385/93 e l'art. 49 dello Statuto prevedono la
costituzione obbligatoria della riserva legale.
La riserva legale è costituita con accantonamento di almeno il 70% degli utili netti di bilancio.
Alla riserva legale viene inoltre accantonata la quota parte degli utili netti residui dopo le altre
destinazioni previste dalla legge, dalla normativa di settore e dallo Statuto deliberate dall'Assemblea.
In ottemperanza all'articolo 2427, n. 7-bis, C.C., si riporta di seguito il dettaglio della
composizione del patrimonio netto della Banca, escluso l'utile di esercizio, con l'evidenziazione
dell'origine e del grado di disponibilità e distribuibilità delle diverse poste.
109
Descrizione
Possibilità di
utilizzazione
Importo
Utilizzi effettuati nei tre periodi precedenti
per copertura perdite
per altre ragioni
importo
Capitale sociale:
per copertura perdite e per
448 rimborso del valore nominale
delle azioni
0
81
per copertura perdite e per
60 rimborso del sovrapprezzo
versato*
0
2
Riserve di capitale:
Riserva da sovrapprezzo azioni
Altre riserve:
56.386 per copertura perdite
0
non ammessi in
quanto indivisibile
2.885 per copertura perdite
0
non ammessi in quanto
indivisibile
Altre riserve
per copertura perdite
0
non ammessi in quanto
indivisibile
Riserva FTA
530 per copertura perdite
0
non ammessi in
quanto indivisibile
Riserva legale
Riserve di rivalutazione monetaria
Riserva da valutazione: attività
finanziarie disponibili per la vendita
(314) per quanto previsto dallo IAS 39
TOTALE
59.995
* Importo riferito ai sovrapprezzi azioni versati dopo le modifiche statutarie intervenute a seguito degli adeguamenti introdotti
dall'art. 9 L. 59/92.
14.6 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
Non sussistono strumenti rappresentativi di patrimonio netto diversi dal capitale e dalle riserve.
14.7 Riserve da valutazione: composizione
Voci/Componenti
Totale 2008
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Totale 2007
(314)
(10)
2. Attività materiali
3. Attività immateriali
4. Copertura di investimenti esteri
5. Copertura dei flussi finanziari
6. Differenze di cambio
7. Attività non correnti in via di dismissione
8. Leggi speciali di rivalutazione
TOTALE
2.885
2.885
2.571
2.875
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Comprende gli utili e le perdite non realizzate (al netto delle imposte) delle attività finanziarie
classificate nella categoria “disponibili per la vendita”, ai sensi dello IAS 39.
Gli utili e le perdite sono trasferiti dalla riserva di fair value al conto economico al momento della
dismissione dell’attività finanziaria oppure in caso di perdita durevole di valore.
110
Leggi speciali di rivalutazione
Comprende le riserve costituite in base a disposizioni di legge emanate prima dell’entrata in vigore
dei principi contabili internazionali.
Alla data del bilancio in tale sottovoce figura la riserva costituita in sede di prima applicazione degli
IAS/IFRS, per effetto della valutazione al costo presunto (deemed cost) delle attività materiali,
secondo quanto previsto dal “decreto IAS”.
L'importo di cui al punto 8 "Leggi speciali di rivalutazione" comprende altresì i valori relativi alle
preesistenti riserve di rivalutazione, effettuate in applicazione di leggi speciali, iscritte al netto delle
imposte dovute. In particolare:
- Rivalutazione ex L. 576/75 per
15 mila Euro
- Rivalutazione ex L. 72/83 per
320 mila Euro
- Rivalutazione ex L. 413/91 per
101 mila Euro
- Rivalutazione ex L. 266/2005 per
2.449 mila Euro
Elenco analitico proprietà immobiliari comprensivo delle rivalutazioni effettuate
Ubicazione
Destinazione
Ammontare della Ammontare della Ammontare della Ammontare della Ammontare della Ammontare della
rivalutazione ex L. rivalutazione ex L. rivalutazione ex L. rivalutazione ex L. rivalutazione ex L. rivalutazione ex L.
576/75
72/83
408/90
413/91
342/00
266/05
Immobili strumentali:
Cologno al Serio
Via Rocca, 14/16/18
Uffici Filiale e Sede
Cologno al Serio
Via Rocca angolo Via Mons. Drago
Uffici Sede
Cologno al Serio
Via Liguria
Archivio e Magazzino
Urgnano
Viale Papa Giovanni XXIII, 329
Uffici Filiale
Martinengo
Piazza Maggiore, 3
Uffici Filiale
Bariano
Piazza Don L. Paganessi, 3
Uffici Filiale
Calcinate
Via San Martino, 18
Uffici Filiale
231
Calcinate
Via San Martino, 18
Autorimessa
21
Brusaporto
Piazza V.Veneto, 11
Uffici Filiale
138
Trescore Balneario
Via A. Locatelli, 23/F
Uffici Filiale
Pagazzano
Via Morengo, 90
Uffici Filiale
Totale
10
226
116
1.891
83
101
114
5
15
94
320
97
116
2.676
2
100
Immobili da Investimento:
Cologno al Serio
Via Solferino, 55
Investimento
Totale
Totale complessivo
15
320
2
100
118
2.776
Le rivalutazioni sono state imputate alla voce immobili al lordo delle imposte dovute
111
14.8 Riserve da valutazione: variazioni annue
Attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Incrementi di fair value
B2. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Riduzioni di fair value
C2. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Attività
materiali
Attività
immateriali
Copertura di
investimenti
esteri
Copertura
dei flussi
finanziari
Differenze di
cambio
Attività non
correnti in via di
dismissione
(10)
269
90
179
573
482
91
(314)
Leggi
speciali di
rivalutazione
2.885
2.885
Le altre variazioni di cui alla sottovoce B2 e C2 si riferiscono a vendite di attività finanziarie
disponibili per la vendita e alla fiscalità anticipata, differita e corrente imputata a patrimonio.
14.9 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Attività/Valori
1.
2.
3.
4.
Totale 2008
Riserva positiva
Riserva negativa
40
(354)
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
TOTALE
40
Totale 2007
Riserva positiva
Riserva negativa
1
(11)
(354)
1
(11)
Nella colonna “riserva negativa” è indicato, l'importo cumulato delle riserve da valutazione relative agli
strumenti finanziari che, nell'ambito della categoria considerata, presentano alla data di riferimento del
bilancio un fair value inferiore al costo ammortizzato (attività finanziarie minusvalenti). Gli importi indicati
sono riportati al netto dell'effetto fiscale.
14.10 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
1. Esistenze iniziali
2. Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative:
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
3. Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo
- da realizzo
- da realizzo
3.3 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
Titoli di debito
(10)
269
90
4
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
4
175
573
482
91
(314)
Alle voci 2.3 e 3.3 “Altre variazioni” è imputata la variazione della fiscalità differita e corrente.
14.11 Riserva da Sovrapprezzo azioni: variazioni
Sovrapprezzo al 31/12/2007
Sovrapprezzo: incrementi
58
2
Sovrapprezzo: decrementi
Sovrapprezzo al 31/12/2008
60
La riserva da sovrapprezzo azioni è una riserva di capitale che accoglie l’eccedenza del prezzo di
emissione delle azioni rispetto al loro valore nominale.
112
ALTRE INFORMAZIONI
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) Banche
b) Clientela
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Clientela
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
TOTALE
Totale 2008
7.852
Totale 2007
7.889
7.852
6.510
7.889
5.202
6.510
40.789
5.202
47.123
40.789
40.789
47.123
692
46.431
55.151
60.214
Tra le garanzie rilasciate di natura commerciale sono compresi i crediti di firma per garanzie
personali che assistono specifiche transazioni commerciali o la buona esecuzione di contratti.
Tra quelle di natura finanziaria, le garanzie personali che assistono il regolare assolvimento del
servizio del debito da parte del soggetto ordinante.
Il punto 3 “Impegni irrevocabili a erogare fondi” ricomprende:
bii) clientela - a utilizzo incerto
- margini utilizzabili su linee di credito irrevocabili concesse per 2.453 mila Euro
- impegni verso il Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo per 1.552 mila Euro
- impegni verso il Fondo di garanzia degli obbligazionisti del credito cooperativo per 800 mila Euro
- impegni per finanziamenti da erogare a una data futura (mutui “stato avanzamento lavori” - s.a.l.)
per 35.984 mila Euro
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Operazioni
Totale 2008
Totale 2007
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
624
1.958
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
1.845
10.594
5. Crediti verso banche
6.631
2.822
6. Crediti verso clientela
7. Attività materiali
In particolare, nelle voci sono stati iscritti i valori di bilancio per 9.100 mila Euro dei titoli costituiti
a fronte di operazioni di pronti contro termine passive per 9.128 mila Euro effettuate con titoli
dell'attivo.
113
3. Informazioni sul leasing operativo
Non si registrano operazioni di leasing operativo.
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi
1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi
a) Acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) Vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni patrimoniali
a) Individuali
b) Collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di Banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)
1. titoli emessi dalla Banca che redige il bilancio
2. altri titoli
b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali): altri
1. titoli emessi dalla Banca che redige il bilancio
2. altri titoli
c) Titoli di terzi depositati presso terzi
d) Titoli di proprietà depositati presso terzi
4. Altre operazioni
Importo
679.066
315.654
213.724
101.930
315.510
47.902
36.854
La Banca non ha effettuato servizi di intermediazione per conto terzi, ai sensi dell’art. 1, comma 5
lettera b) del D.Lgs. 58/98.
Gli importi del punto 3. si riferiscono al valore nominale dei titoli.
La voce b) comprende anche titoli in deposito a garanzia per 11.278 mila Euro.
Le”altre operazioni” di cui al punto 4. comprendono:
1. Attività di ricezione e trasmissione di ordini:
a) acquisti
29.498
b) vendite
7.356
5. Incasso di crediti per conto di terzi: rettifiche dare e avere
a) Rettifiche "dare":
1. conti correnti
2. portafoglio centrale
3. cassa
4. altri conti
b) Rettifiche "avere"
1. conti correnti
2. cedenti effetti e documenti
3. altri conti
Totale 2008
81.486
318
63.260
17.908
Totale 2007
72.999
286
56.484
16.229
86.054
6.870
79.184
77.925
6.447
71.478
La tabella fornisce il dettaglio delle differenze, derivanti dagli scarti fra le valute economiche
applicate nei diversi conti, generate in sede di eliminazione contabile delle partite relative
all'accredito e all'addebito dei portafogli salvo buon fine e al dopo incasso la cui data di regolamento
è successiva alla chiusura del bilancio.
La differenza tra le rettifiche “dare” e le rettifiche “avere”, pari a 4.568 mila Euro, trova evidenza
tra le “altre passività” - voce 100 del passivo.
114
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
SEZIONE 1 - GLI INTERESSI - VOCI 10 e 20
Nelle presenti voci sono iscritti gli interessi attivi e passivi, i proventi e gli oneri assimilati relativi,
rispettivamente, a disponibilità liquide, attività finanziarie detenute per la negoziazione, attività
finanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, crediti, attività
finanziarie valutati al fair value (voci 10, 20, 30, 40, 50, 60 e 70 dell'attivo) e a debiti, titoli in
circolazione, passività finanziarie di negoziazione, passività finanziarie valutate al fair value (voci
10, 20, 30, 40, 50 del passivo) nonché eventuali altri interessi maturati nell'esercizio.
Fra gli interessi attivi e passivi figurano anche i differenziali o i margini, positivi o negativi,
maturati sino alla data di riferimento del bilancio e scaduti o chiusi entro la data di riferimento relativi
a contratti derivati.
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Attività finanziarie in bonis
Voci/Forme tecniche
Titoli di debito
Finanziamenti
Attività finanziarie
deteriorate
Altre attività
Totale 2008
Totale 2007
1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2 Attività finanziarie disponibili per la vendita
311
311
3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
200
200
353
4 Crediti verso banche
423
3.755
2.537
23.641
19.295
1.187
555
5 Crediti verso clientela
3.332
23.447
194
1.005
6 Attività finanziarie valutate al fair value
7 Derivati di copertura
8 Attività finanziarie cedute non cancellate
1.187
9 Altre attività
Totale
2.121
26.779
194
1
1
1
1
29.095
23.746
La sottovoce 8 “Attività finanziarie cedute non cancellate”, in corrispondenza della colonna “Attività
finanziarie in bonis - Titoli di debito”, contiene gli interessi sui titoli oggetto di operazioni di pronti
contro termine passive.
Nella tabella sono ricompresi interessi di mora riscossi per 50 mila Euro.
Dettaglio sottovoce 4 “Crediti verso Banche”, colonna “Attività finanziarie in bonis - Finanziamenti”:
- conti correnti e depositi per 3.332 mila Euro.
Dettaglio sottovoce 5 “Crediti verso Clientela”, colonna “Attività finanziarie in bonis - Finanziamenti”:
- conti correnti
4.674 mila Euro
- mutui
15.439 mila Euro
- anticipi Sbf
3.223 mila Euro
- portafoglio di proprietà
23 mila Euro
- altri finanziamenti
88 mila Euro
Tra gli importi della colonna “Attività finanziarie deteriorate”, in corrispondenza delle sottovoce 5
“Crediti verso clientela”, sono stati ricondotti gli interessi attivi e i proventi assimilati riferiti alle sofferenze,
agli incagli e alle esposizioni scadute.
115
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
La Banca non detiene derivati di copertura ma unicamente derivati di negoziazione.
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Gli interessi attivi e proventi assimilati in valuta sono pari a 85 mila Euro.
Essi sono così suddivisi:
- su crediti verso banche per mille Euro
- su crediti verso clientela per 84 mila Euro
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria
La Banca non ha posto in essere operazioni attive di locazione finanziaria.
1.3.3. Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione
La Banca non gestisce fondi di terzi in amministrazione.
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Debiti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al fair value
Passività finanziarie associate ad attività cedute non cancellate
Altre passività
Derivati di copertura
Titoli
Altre
passività
(45)
(2.326)
(2.086)
(698)
(5.495)
(1.010)
TOTALE
(3.381)
(7.581)
(698)
Totale 2008
Totale 2007
(45)
(2.326)
(2.086)
(698)
(5.495)
(1.010)
(26)
(1.692)
(785)
(289)
(4.692)
(608)
(11.660)
(8.092)
Dettaglio sottovoce 1 “Debiti verso Banche”, colonna “Debiti”:
- finanziamenti in valuta
36 mila Euro
- altri finanziamenti
9 mila Euro
Dettaglio sottovoce 2 “Debiti verso Clientela”, colonna “Debiti”:
- conti correnti
1.976 mila Euro
- depositi
347 mila Euro
- altri debiti
3 mila Euro
Dettaglio sottovoce 3 “Titoli in circolazione”, colonna “Titoli”:
- obbligazioni emesse
1.748 mila Euro
- certificati di deposito
338 mila Euro
Dettaglio sottovoce 4 “Passività finanziarie di negoziazione”, colonna “Altre passività”:
- contratti derivati
698 mila Euro
Dettaglio sottovoce 5 “Passività finanziarie valutate al fair value”, colonna “Titoli”:
- obbligazioni emesse
5.495 mila Euro
Dettaglio sottovoce 6 “Passività finanziarie associate ad attività cedute non cancellate” colonna
“debiti”:
- pronti contro termine passivi 1.010 mila Euro
116
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
La Banca non ha in essere derivati di copertura.
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
Gli interessi passivi e oneri assimilati in valuta sono pari a 37 mila Euro e si riferiscono a debiti
verso banche per 36 mila Euro e a debiti verso clientela per mille Euro.
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria
La Banca non ha posto in essere operazioni della specie.
1.6.3 Interessi passivi su fondi di terzi in amministrazione
La Banca non ha avuto nell'esercizio fondi di terzi in amministrazione.
SEZIONE 2 - LE COMMISSIONI - VOCI 40 e 50
Nelle presenti voci figurano i proventi e gli oneri relativi, rispettivamente, ai servizi prestati e a quelli
ricevuti dalla Banca.
Sono escluse le commissioni attive e i recuperi di spesa classificati nell'ambito degli altri proventi
di gestione.
Sono esclusi i proventi e gli oneri considerati nella determinazione del tasso effettivo di interesse (in
quanto ricondotti nelle voci 10 “interessi attivi e proventi assimilati” e 20 “interessi passivi e oneri
assimilati” del conto economico) delle attività e passività finanziarie.
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori
Totale 2008
a) Garanzie rilasciate
Totale 2007
146
99
389
467
8
15
88
93
b) Derivati su crediti
c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni patrimoniali
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. Banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. raccolta ordini
82
134
113
138
98
87
8. attività di consulenza
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni patrimoniali
5
6
9.1.1. individuali
5
6
9.2. prodotti assicurativi
79
73
9.3. altri prodotti
14
8
984
939
1.312
2.831
1.076
2.581
9.1.2. collettive
d) Servizi di incasso e pagamento
e) Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) Servizi per operazioni di factoring
g) Esercizio di esattorie e ricevitorie
h) Altri servizi
TOTALE
117
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori
Totale 2008
a) Presso propri sportelli:
Totale 2007
180
221
2. collocamento di titoli
82
134
3. servizi e prodotti di terzi
98
87
1. gestioni patrimoniali
b) Offerta fuori sede:
1. gestioni patrimoniali
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
c) Altri canali distributivi:
1. gestioni patrimoniali
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori
Totale 2008
a) Garanzie ricevute
Totale 2007
(1)
(1)
b) Derivati su crediti
c) Servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
(37)
(43)
(22)
(31)
(1)
(1)
(14)
(11)
(370)
(377)
(11)
(419)
(11)
(432)
3. gestioni patrimoniali:
3.1 portafoglio proprio
3.2 portafoglio di terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) Servizi di incasso e pagamento
e) Altri servizi
TOTALE
SEZIONE 3 - DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI - VOCE 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
Totale 2008
Voci/Proventi
A.
B.
C.
D.
Proventi da quote
di O.I.C.R.
Dividendi
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie valutate al fair value
Partecipazioni
TOTALE
Totale 2007
Proventi da quote
di O.I.C.R.
Dividendi
79
66
79
66
118
SEZIONE 4 - IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - VOCE 80
4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
Plusvalenze (A)
Operazioni / Componenti reddituali
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
Utili da negoziMinusvalenze (C)
azione (B)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
68
68
59
59
9
9
68
68
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Altre
3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati fonanziari
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
TOTALE
Nella sottovoce “attività finanziarie di negoziazione: altre” sono compresi gli utili e le perdite
derivanti dalla negoziazione di valute.
SEZIONE 5 - IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA - VOCE 90
La Banca ha posto in essere derivati esclusivamente con finalità di copertura; essi tuttavia trovano
rappresentazione nelle precedente Sezione 5, sulla base della facoltà riconosciuta alle imprese di
applicare la c.d. “fair value option” di cui allo IAS39.
Non si procede, di conseguenza, alla compilazione della presente Sezione.
SEZIONE 6 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO - VOCE 100
Figurano i saldi positivi o negativi tra gli utili e le perdite realizzati con la vendita della attività o
passività finanziare diverse da quelle di negoziazione e da quelle designate al fair value.
119
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Voci/Componenti reddituali
Totale 2008
Perdite
Utili
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R.
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Risultato netto
3
Totale 2007
Perdite
Utili
Risultato netto
3
16
16
(1)
(1)
15
15
78
78
78
78
TOTALE ATTIVITÀ
19
(1)
18
78
78
TOTALE PASSIVITÀ
3
3
(2)
(2)
1
1
10
10
10
10
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
SEZIONE 7 - IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR
VALUE - VOCE 110
Nella sezione sono rappresentati i saldi positivi o negativi tra gli utili e le perdite delle
attività/passività finanziarie valutate al fair value e degli strumenti derivati gestionalmente collegati
per i quali è stata esercitata la c.d. fair value option, inclusi i risultati delle valutazioni al fair value di
tali strumenti.
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value:
composizione
Operazioni / Componenti reddituali
1.
2.
3.
4.
Attività finanziarie
1.1
Titoli di debito
1.2
Titoli di capitale
1.3
Quote di O.I.C.R.
1.4
Finanziamenti
Passività finanziarie
2.1
Titoli in circolazione
2.2
Debiti verso banche
2.3
Debiti verso clientela
Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio
Plusvalenze (A)
373
373
Strumenti derivati
4.1
Derivati finanziari:
- su titoli di debito e tassi d'interesse
- su titoli di capitale e indici azionari
- su valute e oro
- altri
4.2
Derivati su crediti
Utili da realizzo
(B)
134
134
3.184
2.145
1.039
TOTALE DERIVATI
TOTALE
3.184
3.557
Minusvalenze (C)
(2.780)
(2.780)
Perdite da
realizzo (D)
(500)
(500)
(1.028)
(1.028)
134
(1.028)
(3.808)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
(2.773)
(2.773)
2.156
1.117
1.039
(500)
2.156
(617)
Gli utili (perdite) da negoziazione e le plusvalenze (minusvalenze) da valutazione sono esposti a
saldi aperti per tipologie di strumenti finanziari.
120
SEZIONE 8 - LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO - VOCE 130
Figurano i saldi delle rettifiche di valore e delle riprese di valore connesse con il deterioramento dei
crediti verso clientela e verso banche, delle attività finanziarie disponibili per la vendita, delle attività
finanziarie detenute sino a scadenza e delle altre operazioni finanziarie.
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/
Componenti
reddituali
A. Crediti verso banche
B. Crediti verso clientela
C. TOTALE
Rettifiche di valore
Specifiche
Cancellazioni
(4)
(4)
Altre
Riprese di valore
Specifiche
Di portafoglio
A
(145)
(145)
(841)
(841)
B
51
51
Totale
2008
Di portafoglio
306
306
A
Totale
2007
B
84
84
(549)
(549)
112
112
Legenda
A= da interessi
B= altre riprese
Le rettifiche di valore, in corrispondenza della colonna “Specifiche - Altre”, si riferiscono alle
svalutazioni analitiche dei crediti, mentre quelle riportate nella colonna “ Specifiche - Cancellazioni”,
derivano da eventi estintivi.
Le rettifiche di valore, in corrispondenza della colonna “Di portafoglio” corrispondono alla
svalutazione collettiva.
Rispetto al precedente esercizio le rettifiche di valore sui crediti del comparto “crediti in bonis” sono
state effettuate per un importo consistente in considerazione della particolare situazione economico/
finanziaria in atto.
In particolare il valore a rettifica è stato ottenuto operando:
- sulla PD (probabilità di “default”), incrementando rispetto allo scorso esercizio il coefficiente che
misura la probabilità che alcune categorie di crediti (attualmente “in bonis”) collegati a
determinati settori di attività passino a sofferenza
- sulla LGD (perdita attesa), incrementando il coefficiente che misura la probabilità di perdite sui
crediti ottenute dalle serie storiche degli ultimi 5 esercizi.
Le riprese di valore, in corrispondenza della colonna “ Specifiche - A”, si riferiscono ai ripristini di
valore corrispondenti agli interessi maturati nell'esercizio sulla base dell'originario tasso di interesse
effettivo precedentemente utilizzato per calcolare le rettifiche di valore.
L'importo delle riprese di valore al 31.12.2007 è stato riclassificato rispetto a quanto indicato nel
precedente esercizio (da 53 mila euro a 112 mila euro) in quanto sono state ivi ricondotte anche le
sopravvenienze per recupero di crediti (riportate nell'esercizio 2007 alla voce 190 di C.E. “Altri
oneri/proventi di gestione”)
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:
composizione
Alla data di riferimento del bilancio la Banca non ha rilevato alcuna rettifica o ripresa di valore su
attività finanziarie disponibili per la vendita.
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla
scadenza: composizione
121
Alla data di riferimento del bilancio la Banca non ha rilevato alcuna rettifica o ripresa di valore su
attività finanziarie detenute sino a scadenza.
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Alla data di riferimento del bilancio la Banca non ha rilevato alcuna rettifica o ripresa di valore per
deterioramento di garanzie rilasciate, impegni ad erogare fondi od altre operazioni.
SEZIONE 9 - LE SPESE AMMINISTRATIVE - VOCE 150
Nella presente sezione sono dettagliate le “spese per il personale” e le “altre spese amministrative”
registrate nell’esercizio.
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori
Totale 2008
Totale 2007
(6.207)
(5.264)
a) salari e stipendi
(4.417)
(4.101)
b) oneri sociali
(1.099)
(1.020)
(1)
(5)
(219)
227
1) Personale dipendente
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili:
- a contribuzione definita
- a prestazione definita
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
(451)
(376)
(451)
(376)
(20)
11
- a prestazione definita
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti
l) spese sostenute per il personale collocato a riposo
2) Altro personale
(159)
(33)
3) Amministratori
(248)
(231)
(6.614)
(5.528)
TOTALE
La Banca ha provveduto a riclassificare, alla luce della normativa vigente, la voce 150.a) “spese
per il personale” di C.E. dell'esercizio 2007.
Il totale della voce, indicata nel precedente esercizio per 5.667 mila euro, è stato rettificato in 5.528
mila euro, con una differenza di 139 mila euro che ha trovato allocazione per il medesimo importo
e di segno contrario alla voce di C.E. 150.b) “altre spese amministrative”.
La variazione della voce (+ 1.086 mila euro) trova ragione, in particolare:
- nell'attualizzazione del T.F.R. derivanti dall'applicazione del principio IAS 19, che ha comportato
benefici nell'esercizio 2007 ma un aggravio dei costi nell'esercizio 2008 (maggiori costi per 446
mila euro nel 2008 rispetto al 2007)
- nel maggior costo dovuto alla rilevazione di componenti retributive e dei relativi oneri sociali
(premio di risultato) di competenza dell'esercizio 2008 che troverà manifestazione finanziaria
solo nel prossimo esercizio.
122
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Personale dipendente:
a) dirigenti
b) totale quadri direttivi
- di cui: di 3° e 4° livello
87
3
20
13
c) restante personale dipendente
64
Altro personale
3
Il numero medio è calcolato come media aritmetica del numero dei dipendenti alla fine
dell'esercizio e di quello dell'esercizio precedente.
9.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costi
La Banca non ha inscritto alla data di Bilancio fondi della specie, in quanto i contributi dovuti in
forza di accordi aziendali vengono versati a un Fondo esterno.
9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
La sottovoce “i) altri benefici a favore dei dipendenti - Personale dipendente” è composta da premi
di anzianità per 20 mila Euro
9.5 Altre spese amministrative: composizione
Tipologia
Spese di amministrazione
Prestazioni professionali
Totale 2008
Totale 2007
(3.386)
(3.059)
(219)
(115)
(20)
(14)
Contributi associativi
(202)
(190)
Pubblicità e promozione
(197)
(166)
Rappresentanza
(168)
(140)
(36)
(35)
(105)
(82)
Canoni per locazione di immobili
(90)
(55)
Altri fitti e canoni passivi
(21)
(20)
Elaborazione e trasmissione dati
(766)
(760)
Manutenzioni
(152)
(169)
- di cui per CED (Sw e Hw)
(54)
(81)
Premi di assicurazione incendi e furti
(78)
(74)
Altri premi di assicurazione
(260)
(205)
Spese di vigilanza
(179)
(177)
Spese di pulizia
(157)
(147)
Stampati, cancelleria, pubblicazioni
(106)
(94)
Spese telefoniche, postali e di trasporto
(189)
(210)
Utenze e riscaldamento
(110)
(125)
Altre spese di amministrazione
(331)
(281)
(893)
(898)
(600)
(577)
Servizio internal audit esternalizzato
Spese di formazione
Buoni pasto
Imposte indirette e tasse
Tassa sui contratti di borsa
Imposta di bollo
Imposta comunale sugli immobili (ICI)
Imposta sostitutiva DPR 601/73
Altre imposte
TOTALE ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
(10)
(35)
(34)
(235)
(257)
(23)
(20)
(4.279)
(3.957)
Per quanto riguarda la rettifica dei dati al 31.12.2007 della presente tabella rispetto a quanto
dettagliato lo scorso esercizio (importo rettificato da 3.818 mila euro in 3.957 mila euro, con una
123
differenza di 139 mila euro), si rimanda a quanto riportato a commento della precedente tabella 9.1
“Spese per il personale: composizione”.
SEZIONE 10 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 160
Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali
riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti, relativamente ai fondi di cui alla
sottovoce b) (“altri fondi”) della voce 120 (“fondi per rischi e oneri”) del passivo dello stato
patrimoniale.
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
A. Aumenti
A.1 Accantonamento dell'esercizio
A.2 Variazioni dovute al passare del tempo
A.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
A.4 Altre variazioni in aumento
B. Diminuzioni
B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.2 Altre variazioni in diminuzione
Accantonamento netto
Revocatorie
(200)
(200)
(200)
(52)
(52)
Totale
(252)
(252)
(52)
(252)
altri
La sottovoce A.1 - Accantonamento dell'esercizio - accoglie l'incremento del debito futuro stimato
per rischi che possano derivare da eventuali azioni di revocatoria (per 200 mila Euro) e l'importo
stimato del costo per la fornitura di energia elettrica di competenza 2008 per il periodo non ancora
fatturato (per 52 mila Euro).
SEZIONE 11 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' MATERIALI - VOCE 170
Nella sezione è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attività
materiali detenute ad uso funzionale.
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Ammortamento
(a)
Attività/Componente reddituale
A.
Attività materiali
A.1 Di proprietà
- Ad uso funzionale
- Per investimento
A.2 Acquisite in locazione finanziaria
- Ad uso funzionale
- Per investimento
TOTALE
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
(346)
(346)
(346)
(346)
(346)
(346)
Alla data di riferimento del bilancio non risultano attività in via di dismissione ai sensi dell'IFRS 5.
124
SEZIONE 12 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' IMMATERIALI - VOCE 180
Nella sezione è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attività
immateriali.
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
A.
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Ammortamento
(a)
Attività/Componente reddituale
Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente dall'azienda
- Altre
A.2 Acquisite in locazione finanziaria
TOTALE
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
(1)
(1)
(1)
(1)
(1)
(1)
Le rettifiche di valore, interamente riferibili ad ammortamenti, riguardano attività immateriali con
vita utile definita ed acquisite all’esterno.
SEZIONE 13 - GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE - VOCE 190
Nella sezione sono illustrati i costi e i ricavi non imputabili alle altre voci, che concorrono alla
determinazione della voce 280 “Utili (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte”.
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
Totale 2008
Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria
Oneri per malversazioni e rapine
(25)
Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi non separabili
(20)
Totale 2007
(85)
(16)
Altri oneri di gestione
TOTALE
(24)
(23)
(69)
(124)
Totale 2008
832
69
Totale 2007
836
177
4
31
1
2
40
1.091
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
Recupero imposte e tasse
Recupero premi di assicurazione
Risarcimenti assicurativi
Affitti attivi su altri immobili da investimento
Altri affitti attivi
Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria
Altri proventi di gestione
TOTALE
33
1
3
44
982
SEZIONE 14 - UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI - VOCE 210
Alla data di riferimento del bilancio, la Banca non detiene partecipazioni in società controllate,
controllate congiuntamente e sottoposte a influenza notevole.
SEZIONE 15 - RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE
MATERIALI E IMMATERIALI - VOCE 220
ATTIVITA'
Nel corso dell'esercizio non sono state effettuate valutazioni al fair value su attività materiali o
immateriali.
125
SEZIONE 16 - RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO - VOCE 230
La Banca non ha iscritto tra le sue attività alcuna voce a titolo di avviamento.
SEZIONE 17 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONI DI INVESTIMENTI - VOCE 240
La Banca ha realizzato perdite nel comparto che, essendo di importo inferiore ai 500 euro, non
vengono qui evidenziate.
SEZIONE 18 - LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE - VOCE 260
Nella presente voce figura l’onere fiscale – pari al saldo fra la fiscalità corrente e quella differita –
relativo al reddito dell’esercizio.
18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Componente/Valori
Imposte correnti (-)
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
Variazione delle imposte anticipate (+/-)
Variazione delle imposte differite (+/-)
Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1 +/-2 +3 +/-4 +/-5)
Totale 2008
(1.866)
372
Totale 2007
(1.807)
91
(308)
630
(1.172)
222
(252)
(1.746)
Riepilogo delle imposte sul reddito di competenza dell'esercizio, per tipologia di imposta
Componente/Valori
Totale 2008
Totale 2007
IRES
(324)
(955)
IRAP
(645)
(791)
Altre imposte
(203)
Totale
(1.172)
(1.746)
Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, anche per quanto
previsto dalle disposizioni del D.Lgs. n. 38/2005.
Ai fini IRES, le imposte correnti sono determinate tenendo conto delle disposizioni previste per le
società cooperative a mutualità prevalente, introdotte dalla L. 311/2004.
126
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
A) Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte (voce 250 del conto economico)
B) Imposte sul reddito IRES - onere fiscale teorico
- effetto di proventi esenti o non imponibili
- effetto di oneri interamente o parzialmente indeducibili
- effetto di altre variazioni in diminuzione
- effetto di altre variazioni in aumento
C) Imposte sul reddito IRES - onere fiscale effettivo
D) IRAP onere fiscale teorico con applicazione aliquota nominale (differenza tra valore e
costo della produzione):
- effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile
- effetto di altre variazioni
- maggiorazione regionale di aliquota
E) IRAP - onere fiscale effettivo
Imposte sostitutive
Imposta sostituitva per riallineamento deduzioni extracontabili (art 1, c. 333, L. 244/2007)
TOTALE IMPOSTE DI COMPETENZA (VOCE 260 DI CONTO ECONOMICO)
Importo
8.269
(2.274)
21
(281)
2.210
Aliquota
27,50%
27,50%
27,50%
27,50%
27,50%
(324)
(557)
3,90%
61
(2)
(147)
(645)
Importo
(203)
(1.172)
3,90%
3,90%
0,92%
12,00%
SEZIONE 19 - UTILE (PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE
IMPOSTE - VOCE 280
Nel corso dell'esercizio, la Banca non ha proceduto a cessioni di gruppi di attività.
SEZIONE 20 - ALTRE INFORMAZIONI
Mutualità prevalente
Per quanto previsto dall'art. 5, comma 2 del DM 23 giugno 2004, si attesta che sussistono e
permangono le condizioni di mutualità prevalente.
A tal fine, ai sensi del disposto dell'art. 2512 Codice Civile e dell'art. 35 del D.Lgs. 385/93 e delle
correlate Istruzioni di Vigilanza, nel corso dell'esercizio la Banca ha rispettato i requisiti previsti in
tema di operatività prevalente con i Soci.
In particolare, per quanto richiesto dall'art. 35 citato, e così come risultante dalle segnalazioni
periodiche inviate all'Organo di Vigilanza, si documenta che le attività di rischio destinate ai Soci o
ad attività a ponderazione zero sono state superiori al 50% del totale delle stesse nel corso dell'anno;
alla data del 31.12.2008, a fronte di attività di rischio complessive per 545.177 mila Euro, 318.350
mila Euro, pari al 58,39% del totale, erano destinate a Soci o ad attività a ponderazione zero.
Si attesta inoltre che lo Statuto della Banca contiene le clausole richieste dall'art. 2514 Codice Civile
e che tali clausole sono state rispettate nell'esercizio.
SEZIONE 21 - UTILE PER AZIONE
I nuovi standard internazionali (IAS 33) danno rilevanza all'indicatore di rendimento - “utile per
azione” - comunemente noto come “EPS - earning per share”, rendendone obbligatoria la
pubblicazione, nelle due formulazioni:
• “EPS Base”, calcolato dividendo l'utile netto per la media ponderata delle azioni ordinarie in
circolazione;
• “EPS Diluito”, calcolato dividendo l'utile netto per la media ponderata delle azioni in circolazione,
tenuto anche conto delle classi di strumenti aventi effetti diluitivi.
La Banca è una società cooperativa a mutualità prevalente. Si ritengono di conseguenza non
significative dette informazioni, tenuto conto della natura della Società.
127
PARTE D: INFORMATIVA DI SETTORE
La nuova normativa di bilancio, in accordo con quanto stabilito dal principio IAS 14, prevede la
possibilità per le Banche di fornire una più dettagliata informativa di settore da riportare in tale
sezione della nota integrativa denominata "Segment Reporting".
Il Segment Reporting si sostanzia nella produzione di un conto economico e di dati patrimoniali per
settore di attività (schema primario) e per area geografica (schema secondario).
La BCC Orobica, reputata non significativa, per la propria realtà, l'informazione che ne può
derivare e visto quanto disposto dalla Vigilanza in materia (cfr. circ. 262 del 22.12.2005) omette la
compilazione di questa parte.
PARTE E: INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Il sistema dei controlli interni si contraddistingue per la suddivisione tra controlli di linea (primo
livello), diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, effettuati dalle stesse strutture
produttive; controlli sulla gestione dei rischi (secondo livello - Risk Controlling), assegnati a strutture
diverse da quelle produttive; attività di revisione interna (terzo livello - Internal Auditing), volta a
individuare andamenti anomali delle procedure e della regolamentazione nonché a valutare la
funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni.
Nel soffermarsi in particolare sui controlli di secondo e terzo livello, si evidenzia che i controlli sulla
gestione dei rischi, tuttora in fase di evoluzione, hanno interessato i rischi aziendali nel loro
complesso. L'operatività in argomento è stata oggetto di recente revisione a seguito dell'introduzione
della nuova disciplina prudenziale e l'attivazione del processo ICAAP. Nell'ambito dell'ICAAP, la
Banca definisce la mappa dei rischi rilevanti che costituisce la cornice entro cui si sviluppano tutte le
altre attività di misurazione/valutazione, monitoraggio e mitigazione dei rischi. A tal fine provvede
all'individuazione di tutti i rischi relativamente ai quali è o potrebbe essere esposta, ossia dei rischi
che potrebbero pregiudicare la sua operatività, il perseguimento delle proprie strategie e il
conseguimento degli obiettivi aziendali.
Per ciascuna tipologia di rischio identificata, vengono individuate le relative fonti di generazione
(anche ai fini della successiva definizione degli strumenti e delle metodologie a presidio della loro
misurazione e gestione) e le strutture responsabili della relativa gestione.
Nello svolgimento di tali attività la Banca tiene conto del contesto normativo di riferimento, della
propria operatività in termini di prodotti e mercati di riferimento, delle specificità dell'esercizio
dell'attività bancaria nel contesto del Credito Cooperativo e, per individuare gli eventuali rischi
prospettici, degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio di Amministrazione. In tale ambito sono stati
presi in considerazione tutti i rischi contenuti nell'elenco regolamentare (Allegato A della Circolare
Banca d'Italia 263/06), valutandone un possibile ampliamento al fine di meglio comprendere e
riflettere il business e l'operatività aziendale.
Sulla base di quanto rilevato dalle attività di analisi svolte, la Banca ha identificato come rilevanti
i seguenti rischi: rischio di credito, rischio di concentrazione, rischio di controparte, rischio operativo,
rischio di tasso di interesse, rischio di mercato, rischio di liquidità, rischio strategico, rischio di
reputazione, rischio residuo. Le valutazioni effettuate con riferimento all'esposizione ai cennati rischi
e ai connessi sistemi di misurazione e controllo sono state oggetto di analisi da parte dei vertici
aziendali.
128
La Funzione di Risk Controlling, preposta al controllo sulla gestione dei rischi, assume un ruolo
cardine nello svolgimento di attività fondamentali dell'ICAAP.
Tale Funzione ha, infatti, il compito di definire le metodologie di misurazione dei rischi, sviluppare
e manutenere i modelli e gli strumenti di supporto per la misurazione/valutazione ed il monitoraggio
dei rischi, individuare i rischi cui la Banca è o potrebbe essere esposta, controllare la coerenza
dell'operatività delle singole aree operative con gli obiettivi di rischio/rendimento,
quantificare/valutare il grado di esposizione ai rischi. Le attività della Funzione sono tracciate ed i
relativi risultati sono opportunamente documentati e formalizzati. La Funzione garantisce
l'informativa inerente la propria operatività attraverso opportuni sistemi di reporting indirizzati alle
funzioni operative, alla Direzione Generale, agli Organi di Governo e Controllo.
Riguardo alla gestione del rischio di non conformità alle norme, a seguito di un'accurata analisi
organizzativa e di una valutazione costi benefici che hanno tenuto in considerazione le dimensioni
aziendali, la complessiva operatività ed i profili professionali in organico, la banca ha valutato
l'opportunità di adottare un modello che si fonda sulla presenza di una Funzione Interna che svolge
direttamente tale attività, avvalendosi della consulenza ed assistenza fornite dalla Federazione
Lombarda.
L'attività di controllo svolta dalla Funzione, poggia sulle metodologie e supporti sviluppati
nell'ambito del progetto di Categoria sul Sistema dei Controlli Interni.
In linea con le indicazioni del cennato progetto di Categoria la Funzione Compliance opera sulla
base di un proprio approccio metodologico fondato su tecniche di identificazione, valutazione,
gestione e monitoraggio dei rischi di non conformità.
Le tecniche implementate sono coerenti con quelle utilizzate nei processi di revisione interna al fine
di consentire la rappresentazione di risultati comparabili. A tale proposito, la definizione di
metodologie che supportino l'interazione con altre funzioni aziendali contribuisce ad individuare,
all'interno dell'azienda, azioni mirate al contenimento dei rischi di non conformità e,
conseguentemente, alla definizione di processi operativi conformi alle normative vigenti. Al fine di
procedere alla individuazione e valutazione dei rischi di non conformità normativa, e alla relativa
valutazione dei presidi esistenti in termini di adeguatezza a ridurre entro limiti di accettabilità i rischi
individuati, la Funzione si pone l'obiettivo di implementare e utilizzare nell'esecuzione delle attività
di verifica pianificate, a partire dal corrente anno, la metodologia operativa “risk based” declinata
nell'ambito del progetto nazionale di Categoria per l'attivazione della Funzione di Compliance. Tale
impostazione metodologica supporta l'individuazione preliminare delle aree a maggior rischio e la
valutazione complessiva dell'adeguatezza della gestione del rischio di non conformità.
Le analisi effettuate dalla Funzione sono inoltre orientate a valutare la necessità di intervenire in
relazione all'operatività della Banca prevedendo gli opportuni presidi per i rischi di non conformità
emergenti dallo sviluppo del modello di business aziendale e dall'evoluzione del contesto normativo.
Le attività della Funzione sono tracciate ed i relativi risultati sono opportunamente documentati e
formalizzati.
La Funzione di Internal Audit, che presidia il terzo livello di controllo, svolge la propria attività sulla
base del piano annuale delle attività di auditing approvato dal Consiglio di Amministrazione o
attraverso verifiche puntuali sull'operatività delle funzioni coinvolte, richieste in corso d'anno. In tale
ambito effettua la verifica e l'analisi dei sistemi di controllo di primo e secondo livello, attivando
periodici interventi finalizzati al monitoraggio delle variabili di rischio.
La Banca, per quanto concerne quest'ultimo livello di controlli, avvalendosi della facoltà in tal senso
prevista nelle istruzioni di vigilanza e valutata l'adeguatezza ai requisiti richiesti dalle disposizioni in
materia della struttura all'uopo costituita presso la Federazione Lombarda BCC ha deciso
l'esternalizzazione alla medesima Federazione della funzione di Internal Audit.
129
Nell'esercizio in esame il Servizio Internal Audit ha sviluppato il piano dei controlli tenendo conto
di quanto previsto dal progetto nazionale sul sistema dei controlli interni del Credito Cooperativo e
sulla base del piano di Audit deliberato dal Consiglio di Amministrazione.
I vertici della Banca hanno preso visione dei report prodotti per ogni verifica di processo e del
report consuntivo che sintetizza la valutazione dell'Internal Audit sul complessivo sistema dei controlli
della Banca nonché del masterplan degli interventi di miglioramento redatto per sintetizzare gli
interventi individuati al fine di riportare i rischi residui entro un livello coerente con la propensione
al rischio definita dai vertici aziendali.
SEZIONE 1 - RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Gli obiettivi e le strategie dell'attività creditizia della Banca riflettono in primis le specificità
normative che l'ordinamento bancario riserva alle Banche di Credito Cooperativo - BCC-CR
(“mutualità” e “localismo”) e sono indirizzati:
- ad un'efficiente selezione delle singole controparti, attraverso una completa ed accurata analisi
della capacità delle stesse di onorare gli impegni contrattualmente assunti, finalizzata a contenere
il rischio di credito;
- alla diversificazione del rischio di credito, individuando nei crediti di importo limitato il naturale
bacino operativo della Banca, nonché circoscrivendo la concentrazione delle esposizioni su
gruppi di clienti connessi/gruppi di imprese o su singoli rami di attività economica;
- al controllo andamentale delle singole posizioni effettuato sia con procedura informatica, sia con
un'attività di monitoraggio sistematica sui rapporti che presentano delle irregolarità.
La politica commerciale che contraddistingue l'attività creditizia della Banca è, quindi, orientata al
sostegno finanziario della propria economia locale e si caratterizza per un'elevata propensione ad
intrattenere rapporti di natura fiduciaria e personale con tutte le componenti (famiglie, micro e piccole
imprese, artigiani) del proprio territorio di riferimento, nonché per una particolare vocazione
operativa a favore dei clienti-Soci anche mediante scambi non prevalentemente di natura
patrimoniale. Peraltro, non meno rilevante è la funzione etica svolta dalla Banca a favore di
determinate categorie di operatori economici (ad esempio, giovani e immigrati), anche tramite
l'applicazione di condizioni economiche più vantaggiose.
In tale contesto, i settori delle famiglie, delle micro e piccole imprese e degli artigiani rappresentano
i segmenti di clientela tradizionalmente di elevato interesse per la Banca.
L'importante quota degli impieghi rappresentata dai mutui residenziali, offerti secondo diverse
tipologie di prodotti, testimonia l'attenzione particolare della Banca nei confronti del comparto delle
famiglie.
Il segmento delle micro e piccole imprese e quello degli artigiani rappresenta un altro settore di
particolare importanza per la Banca. In tale ambito, le strategie della Banca sono volte a instaurare
relazioni creditizie e di servizio di medio-lungo periodo attraverso l'offerta di prodotti e servizi mirati
e rapporti personali e collaborativi con la stessa clientela. In questa ottica, si collocano anche le
convenzioni ovvero gli accordi di partnership raggiunti con diversi “confidi” e varie associazioni di
categoria.
Sotto il profilo merceologico, la concessione del credito è prevalentemente indirizzata verso i rami
130
di attività economica rappresentati dall'edilizia, dai servizi e dal commercio.
La Banca è altresì uno dei partner finanziari di riferimento di enti territoriali, nonché di altri enti
locali e di strutture alle stesse riconducibili. L'attività creditizia verso tali enti si sostanzia nell'offerta
di forme particolari di finanziamento finalizzate alla realizzazione di specifici progetti oppure al
soddisfacimento di fabbisogni finanziari temporanei.
Oltre all'attività creditizia tradizionale, la Banca è esposta ai rischi di posizione e di controparte
con riferimento, rispettivamente, all'operatività in titoli ed in derivati OTC non speculativa.
L'operatività in titoli comporta una limitata esposizione della Banca al rischio di posizione in quanto
gli investimenti in strumenti finanziari sono orientati verso emittenti (governi centrali, intermediari
finanziari e imprese non finanziarie) di elevato standing creditizio.
L'esposizione al rischio di controparte dell'operatività in derivati non speculativa è molto contenuta
poiché assunta prevalentemente nei confronti delle strutture specializzate del Movimento Cooperativo
(Iccrea Banca) e di primarie controparti italiane.
2.
Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti Organizzativi
Nello svolgimento della sua attività la Banca è esposta al rischio che i crediti, a qualsiasi titolo
vantati, non siano onorati dai terzi debitori alla scadenza e, pertanto, debbano essere registrate delle
perdite dalla loro cancellazione, in tutto o in parte, in bilancio. Tale rischio è riscontrabile
principalmente nell'attività tradizionale di erogazione di crediti, garantiti o non garantiti iscritti a
bilancio, nonché in attività analoghe non iscritte in bilancio (ad esempio crediti di firma).
Le potenziali cause di inadempienza risiedono in larga parte nella mancanza di disponibilità
economica della controparte (mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) e in misura marginale in
ragioni indipendenti dalla condizione finanziaria della controparte, quali il rischio Paese o rischi
operativi.
Le attività diverse da quella tradizionale di prestito espongono ulteriormente la Banca al rischio di
credito. In questo caso il rischio di credito può, per esempio, derivare da:
- compravendite di titoli;
- sottoscrizione di contratti derivati non speculativi.
Le controparti di tali transazioni potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, mancanza
di liquidità, deficienza operativa, eventi politici ed economici o per altre ragioni.
Alla luce delle disposizioni previste nel Titolo IV, capitolo 11 delle Istruzioni di Vigilanza della Banca
d'Italia in materia di controlli interni, e del rilievo attribuito all'efficienza ed efficacia del processo del
credito e del relativo sistema dei controlli, la Banca si è dotata di una struttura organizzativa
funzionale al raggiungimento degli obiettivi di gestione e controllo dei rischi creditizi indicati
dall'organo di Vigilanza.
Il processo organizzativo di gestione del rischio di credito è ispirato al principio di separatezza tra
le attività proprie del processo istruttorio rispetto a quelle di sviluppo e gestione dei crediti. Tale
principio è stato attuato attraverso la costituzione di strutture organizzative separate.
In aggiunta ai controlli di linea, quali attività di primo livello, le funzioni di controllo di secondo
livello si occupano del monitoraggio dell'andamento delle posizioni creditizie e della
correttezza/adeguatezza dei processi amministrativi svolti dalle strutture deputate alla gestione dei
crediti.
L'intero processo di gestione e controllo del credito è disciplinato da un Regolamento interno che in
131
particolare:
a) individua le deleghe ed i poteri di firma in materia di erogazione del credito;
b) definisce i criteri per la valutazione del merito creditizio;
c) definisce le metodologie per il rinnovo degli affidamenti;
d) definisce le metodologie di controllo andamentale e di misurazione del rischio di credito,
nonché le tipologie di interventi da adottare in caso di rilevazione di anomalie.
Attualmente la Banca è strutturata in 11 agenzie di rete ognuna diretta e controllata da un
responsabile.
L'Area Affari è l'organismo centrale delegato al governo del processo del credito in relazione alla
Concessione e Revisione, nonché al coordinamento ed allo sviluppo degli affari creditizi e degli
impieghi sul territorio. La ripartizione dei compiti e responsabilità all'interno di tale Area è, quanto
più possibile, volta a realizzare la segregazione di attività in conflitto di interesse; laddove la
dimensione contenuta della Banca impedisca tale segregazione sono individuate apposite
contromisure dirette a mitigare i citati conflitti. In via indipendente dalle risorse titolari di deleghe in
materia di erogazione del credito, l'Ufficio Controllo Crediti, è delegato al monitoraggio sistematico
delle posizioni ed alla rilevazione delle posizioni “problematiche”, nonché al coordinamento e alla
verifica del monitoraggio delle posizioni svolto dai preposti di filiale.
L'Ufficio Risk Controlling, in staff alla Direzione Generale, svolge l'attività di controllo sulla gestione
dei rischi, attraverso un'articolazione dei compiti derivanti dalle tre principali responsabilità declinate
nelle citate Istruzioni di Vigilanza della Banca d'Italia (concorrere alla definizione delle metodologie
di misurazione dei rischi; verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative; e
controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di
rischio/rendimento assegnati).
La gestione del contenzioso infine è affidata all'ufficio Legale, organo in staff alla Direzione
Generale.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
Con riferimento all'attività creditizia del portafoglio bancario, l'Area Affari, come già detto,
assicura la supervisione ed il coordinamento delle fasi operative del processo del credito, delibera
nell'ambito delle proprie deleghe ed esegue i controlli di propria competenza.
A supporto delle attività di governo del processo del credito, la Banca ha attivato procedure
specifiche per le fasi di istruttoria/delibera, di rinnovo delle linee di credito e di monitoraggio del
rischio di credito. In tutte le citate fasi la Banca utilizza metodologie quali-quantitative di valutazione
del merito creditizio della controparte, supportate da procedure informatiche sottoposte a periodica
verifica e manutenzione.
I momenti di istruttoria/delibera e di revisione delle linee di credito sono regolamentati da un iter
deliberativo in cui intervengono i diversi organi competenti, appartenenti sia alle strutture centrali che
alla rete, in ossequio ai livelli di deleghe previsti. Tali fasi sono supportate, anche al fine di utilizzare
i dati rivenienti da banche dati esterne, dalla procedura, denominata Pratica Elettronica Fidi (PEF) che
consente, in ogni momento, la verifica da parte di tutte le funzioni preposte alla gestione del credito
dello stato di ogni posizione già affidata o in fase di affidamento, nonché di ricostruire il processo
che ha condotto alla definizione del merito creditizio dell'affidato attraverso la rilevazione e
l'archiviazione del percorso deliberativo e delle tipologie di analisi effettuate.
In sede di istruttoria, per le richieste di affidamenti di rilevante entità, la valutazione, anche
prospettica, si struttura su più livelli e si basa prevalentemente su dati tecnici, oltre che - come
abitualmente avviene - sulla conoscenza personale e sull'approfondimento della specifica situazione
132
economico-patrimoniale della controparte e dei suoi garanti. Analogamente, per dare snellezza alle
procedure, sono stati previsti due livelli di revisione: uno, di tipo semplificato con formalità ridotte
all'essenziale, riservato al rinnovo dei fidi di importo limitato riferiti a soggetti che hanno un
andamento regolare; l'altro, di tipo ordinario, per la restante tipologia di pratiche.
La definizione delle metodologie per il controllo andamentale del rischio di credito ha come
obiettivo l'attivazione di una sistematica attività di controllo delle posizioni affidate da parte
dell'ufficio Controllo Crediti e dei referenti di rete (responsabili dei controlli di primo livello), in stretta
collaborazione con la struttura commerciale (Filiali, Area Affari, Direzione).
In particolare, il Personale delegato alla fase di controllo andamentale ha a disposizione una
molteplicità di elementi informativi che permettono di verificare le movimentazioni dalle quali
emergono situazioni di tensione o di immobilizzo dei conti affidati.
La procedura informatica adottata dalla Banca, consente di estrapolare periodicamente tutti i
rapporti che possono presentare sintomi di anomalia andamentale. Il costante monitoraggio delle
segnalazioni fornite dalla procedura consente, quindi, di intervenire tempestivamente all'insorgere di
posizioni anomale e di prendere gli opportuni provvedimenti nei casi di crediti problematici.
Le posizioni affidate vengono inoltre controllate utilizzando le informazioni fornite dalle Centrali dei
Rischi.
Tutte le posizioni fiduciarie sono inoltre oggetto di riesame periodico, svolto per ogni singola
controparte/gruppo economico di appartenenza dalle strutture competenti per limite di fido.
Le valutazioni periodiche del comparto crediti sono confrontate con i benchmark, le statistiche e le
rilevazioni prodotti dalla competente struttura della Federazione Lombarda.
La normativa interna sul processo di gestione e controllo del credito è oggetto di aggiornamento
costante.
Negli ultimi anni, la revisione della regolamentazione prudenziale internazionale che, come noto,
impone alle banche di dotarsi di una efficiente struttura di risk management in grado di misurare e
monitorare tutte le fattispecie di rischio e di produrre delle autovalutazioni periodiche
sull'adeguatezza del capitale interno rispetto alla propria posizione di rischio, attuale e prospettica,
nonché l'evoluzione nell'operatività delle BCC-CR hanno ulteriormente spinto il Credito Cooperativo
a sviluppare metodi e sistemi di controllo del rischio di credito. In tale ottica, nell'ambito di un
progetto unitario di Categoria, un forte impegno è stato dedicato allo sviluppo di uno strumento per
il presidio del rischio di credito che ha portato alla realizzazione di un sistema gestionale di
classificazione “ordinale” del merito creditizio delle imprese (Sistema CRC).
L'uso del modello in discorso ha però finalità meramente gestionali ed è ancora in corso di
valutazione la sua adozione nell'attuale processo di concessione e monitoraggio del credito.
Relativamente alla nuova regolamentazione prudenziale, la Banca, esercitando la facoltà prevista
dalla Direttiva 2006/48/CE del 14 giugno 2006 (art.152, paragrafo 8), ha optato per il
mantenimento del previgente regime prudenziale fino al 31 dicembre 2007; pertanto le nuove
disposizioni di vigilanza prudenziale hanno trovato applicazione a partire dal 1° gennaio 2008.
A seguito dell'entrata in vigore della nuova disciplina prudenziale, nonché degli approfondimenti
e delle considerazioni sviluppate nell'ambito delle iniziative promosse dalla Categoria (a livello sia
nazionale da parte di Federcasse con il Progetto “Basilea 2”, sia regionale da parte della
Federazione Lombarda BCC) a cui la banca ha partecipato (acquisendo la documentazione via via
prodotta in relazione all'evoluzione dei lavori), il CdA della Banca ha adottato le relative scelte
metodologiche e operative aventi rilevanza strategica.
In particolare, il CdA della Banca ha - tra l'altro - deliberato di:
- adottare la metodologia standardizzata per il calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di
credito (I Pilastro);
133
- utilizzare i rating esterni rilasciati dall'agenzia esterna Moody's di valutazione del merito di
credito riconosciuta dalla Banca d'Italia per la determinazione dei fattori di ponderazione delle
esposizioni ricomprese nei portafogli “Amministrazioni centrali e banche centrali” e indirettamente - “Intermediari vigilati”, “Enti del settore pubblico” e “Enti territoriali”, nonché
“Imprese e altri soggetti”, "Organizzazioni Internazionali", "Banche Multilateriali di Sviluppo",
"Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio", "Posizioni verso le cartolarizzazioni".
Inoltre, con riferimento al processo interno di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP)
previsto dal II Pilastro della nuova regolamentazione prudenziale, il CdA della Banca ha adottato il
regolamento che definisce i principi guida, i ruoli e le responsabilità delle funzioni organizzative
coinvolte nell'ICAAP, allo scopo di assicurare la regolare ed efficace esecuzione delle attività di
valutazione del capitale complessivo relativamente alla sua adeguatezza, attuale e prospettica, in
relazione ai rischi assunti e alle strategie aziendali. Il CdA della Banca ha dato incarico alla
Direzione generale di attuare il processo, curando che lo stesso sia rispondente agli indirizzi strategici
e alle politiche in materia di gestione dei rischi definiti dal CdA stesso.
In particolare il CdA della Banca ha deliberato di utilizzare l'algoritmo semplificato cd.
Granularity Adjustment (Cfr. allegato B, Titolo III, Capitolo 1 Circ. 263/06) per la quantificazione
del capitale interno a fronte del rischio di concentrazione per singole controparti o gruppi di clienti
connessi.
Con riferimento all'operatività sui mercati mobiliari, sono attivi presso l'Area Finanza della Banca
momenti di valutazione e controllo sia in fase di acquisto degli strumenti finanziari, sia in momenti
successivi nei quali periodicamente viene analizzata la composizione del comparto per asset,
determinato il livello di rischio specifico oppure di controparte e verificato il rispetto dei limiti e delle
deleghe assegnate.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
Conformemente agli obiettivi ed alle politiche creditizie definite dal CdA, la tecnica di mitigazione
del rischio di credito maggiormente utilizzata dalla Banca si sostanzia nelle differenti fattispecie di
garanzie personali e reali, finanziarie e non finanziarie.
Tali forme di garanzia sono, ovviamente, richieste in funzione dei risultati della valutazione del
merito di credito della clientela e della tipologia di affidamento domandata dalla stessa.
La maggior parte delle esposizioni a medio e lungo termine della Banca è assistita da garanzia
ipotecaria (normalmente di primo grado).
Peraltro, una parte significativa delle esposizioni è assistita da garanzie personali, normalmente
fideiussioni, principalmente rilasciate, a seconda dei casi, dai Soci delle società o dai congiunti degli
affidandi.
Con riferimento all'attività sui mercati mobiliari, considerato che la composizione del portafoglio é
orientata verso primari emittenti con elevato merito creditizio, non sono richieste al momento
particolari forme di mitigazione del rischio di credito.
Rispetto al precedente esercizio, come di seguito descritto, è stato dato un decisivo impulso,
coerentemente agli approfondimenti condotti nell'ambito del Progetto di Categoria “Basilea 2”, alla
realizzazione di configurazioni strutturali e di processo idonee ad assicurare la piena conformità ai
requisiti organizzativi, economici, legali e informativi richiesti dalla nuova regolamentazione
prudenziale in materia di tecniche di attenuazione del rischio di credito.
134
2.4 Attività finanziarie deteriorate
La Banca è organizzata con strutture e procedure normativo/informatiche per la gestione, la
classificazione e il controllo dei crediti.
Coerentemente con quanto dettato dalla normativa IAS/IFRS, ad ogni data di bilancio viene
verificata la presenza di elementi oggettivi di perdita di valore (impairment) su ogni strumento o
gruppo di strumenti finanziari.
Le posizioni che presentano andamento anomalo sono classificate in differenti categorie di rischio.
Sono classificate tra le sofferenze le esposizioni nei confronti di soggetti in stato di insolvenza o in
situazioni sostanzialmente equiparabili; sono classificate tra le partite incagliate le posizioni in una
situazione di temporanea difficoltà che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di
tempo; sono classificati come crediti ristrutturati le posizioni per la quali la Banca acconsente, a causa
del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore, ad una modifica delle
condizioni contrattuali originarie. In seguito alla modifica delle disposizioni di vigilanza e
dell'introduzione dei principi contabili internazionali, sono state incluse tra i crediti ad andamento
anomalo anche le posizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 180 giorni.
La responsabilità e la gestione complessiva dei crediti deteriorati, non classificati a “sofferenza”, è
affidata all'Area Affari. Detta attività si estrinseca principalmente nel:
- monitoraggio delle citate posizioni in supporto alle agenzie di rete alle quali competono i controlli
di primo livello;
- concordare con il gestore della relazione gli interventi volti a ripristinare la regolarità
andamentale o il rientro delle esposizioni oppure piani di ristrutturazione.
Sono invece in capo all'ufficio Controllo di Credito in staff con la Direzione Generale le attività volte a:
- determinare le previsioni di perdite sulle posizioni;
- proporre agli organi superiori competenti il passaggio a “sofferenza” di quelle posizioni che a
causa di sopraggiunte difficoltà non lasciano prevedere alcuna possibilità di normalizzazione.
La metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico, commisurato
all'intensità degli approfondimenti ed alle risultanze che emergono dal continuo processo di
monitoraggio.
Le attività di recupero relative alle posizioni classificate a sofferenza sono gestite esclusivamente
dall'ufficio Legale, in staff alla Direzione Generale.
Anche in questo caso la metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico.
Informazioni di natura quantitativa
A. Qualità del credito
A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione
economica e territoriale
135
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori di bilancio)
Portafogli/qualità
Sofferenze
Esposizioni
ristrutturate
Incagli
Esposizioni
scadute
Rischio Paese
Altre
attività
Totale
1. Attività finanziarie
detenute per la negoziazione
1.632
1.632
2. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
21.756
21.756
8.047
8.047
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
89.263
89.263
470
1.685
53
390.841
393.049
470
696
1.685
2.508
53
49
511.539
450.474
513.747
453.727
6. Attività finanziarie valutate
al fair value
7. Attività finanziarie in corso
di dismissione
8. Derivati di copertura
TOTALE 2008
TOTALE 2007
I contratti derivati sono stati classificati tra le "Altre attività".
Il totale della tabella corrisponde al totale delle attività finanziarie rappresentate nell’attivo dello
Stato Patrimoniale.
A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori lordi e netti)
Attività deteriorate
Portafogli/qualità
Esposizione lorda
Rettifiche
specifiche
Rettifiche di
portafoglio
Altre attività
Esposizione netta Esposizione lorda
Rettifiche di
portafoglio
1. Attività finanziarie
detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
2.638
430
2.638
3.708
430
455
2.208
Esposizione netta
Totale
(esposizione netta)
1.632
1.632
21.756
21.756
21.756
8.047
8.047
8.047
89.263
390.841
89.263
393.049
1.088 511.539
331 450.474
513.747
453.727
89.263
391.929
1.088
6. Attività finanziarie valutate
al fair value
7. Attività finanziarie in corso
di dismissione
8. Derivati di copertura
TOTALE 2008
TOTALE 2007
2.208 510.995
3.253 449.575
I contratti derivati sono stati classificati tra le "Altre attività".
Il totale della tabella corrisponde al totale delle attività finanziarie rappresentate nell'attivo dello
stato patrimoniale.
136
A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione lorda
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
f) Altre attività
Rettifiche di
valore specifiche
Rettifiche di valore di
portafoglio
Esposizione netta
TOTALE A
96.398
96.398
96.398
96.398
TOTALE B
1.632
1.632
1.632
1.632
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il
portafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a
scadenza, crediti.
Le esposizioni "fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa
(garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l'assunzione di un rischio creditizio,
qualunque sia la finalità di tali operazioni (negoziazione, copertura, ecc.).
A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione lorda
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
f) Altre attività
Rettifiche di valore di
portafoglio
Rettifiche di
valore specifiche
Esposizione netta
790
1.793
320
108
470
1.685
55
2
53
TOTALE A
414.598
417.236
430
TOTALE B
32
55.119
55.151
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre
1.088
1.088
413.510
415.718
32
55.119
55.151
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il
portafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a
scadenza, crediti.
Le esposizioni "fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa
(garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l'assunzione di un rischio creditizio,
qualunque sia la finalità di tali operazioni (negoziazione, copertura, ecc.).
137
A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al
"rischio paese" lorde
Causali/Categorie
Sofferenze
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da crediti in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso crediti in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Esposizioni
ristrutturate
Incagli
Esposizioni
scadute
Rischio Paese
1.091
2.567
50
107
78
29
1.478
1.457
4
17
2.252
210
53
52
2.013
43
29
4
1.793
55
408
408
790
1
48
1
A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali/Categorie
Sofferenze
A. Rettifiche complessive iniziali
Esposizioni
ristrutturate
Incagli
Esposizioni
scadute
Rischio Paese
395
59
1
56
90
2
50
90
2
131
41
1
C.1 riprese di valore da valutazione
38
28
C.2 riprese di valore da incasso
93
11
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 rettifiche di valore
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
2
B.3 altre variazioni in aumento
4
C. Variazioni in diminuzione
1
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
2
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
320
108
2
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni
Esposizioni
Classi di rating esterni
Senza
rating
Totale
512.115
512.115
1.632
1.632
1.632
1.632
C. Garanzie rilasciate
14.362
14.362
D. Impegni a erogare fondi
40.789
40.789
568.898
568.898
AAA/AAA. Esposizioni per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
A+/A-
BBB+/BBB-
BB+/BB-
B+/B-
Inferiore
a B-
B.2 Derivati creditizi
TOTALE
138
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
A.3.1 Esposizioni per cassa verso banche e verso clientela garantite
Altri soggetti
Banche
Stati
Altri enti pubblici
Crediti di firma
Altri soggetti
Banche
4.094
3.934
160
Altri enti pubblici
1.459
1.397
62
Stati
Altri beni
350.691 253.429
344.702 253.429
5.989
Derivati su crediti
Titoli
Immobili
Valore esposizione
1. Esposizioni verso banche garantite:
1.1 totalmente garantite
1.2 parzialmente garantite
2. Esposizioni verso clientela garantite:
2.1 totalmente garantite
2.2 parzialmente garantite
Garanzie personali (2)
Garanzie reali (1)
Totale
(1)+(2)
89.612 348.594
85.908 344.668
3.704
3.926
A.3.2 Esposizioni "fuori bilancio" verso banche e verso clientela garantite
27.507
18.350
9.157
1.432
1.432
972
954
18
1.371
1.371
Altri soggetti
Banche
Stati
Altri enti pubblici
Crediti di firma
Altri soggetti
Banche
Stati
Altri enti pubblici
Derivati su crediti
Altri beni
Titoli
Immobili
Valore esposizione
1. Esposizioni verso banche garantite:
1.1 totalmente garantite
1.2 parzialmente garantite
2. Esposizioni verso clientela garantite:
2.1 totalmente garantite
2.2 parzialmente garantite
Garanzie personali (2)
Garanzie reali (1)
Totale
(1)+(2)
16.874 20.649
13.745 17.502
3.129
3.147
1. Esposizioni verso banche garantite:
1.1. oltre il 150%
1.2. tra il 100% e il 150%
1.3. tra il 50% e il 100%
1.4. entro il 50%
2. Esposizioni verso clientela garantite:
2.1. oltre il 150%
2.2. tra il 100% e il 150%
2.3. tra il 50% e il 100%
2.4. entro il 50%
1.771 1.755 1.292
1.611 1.611 1.292
7
7
150 136
3
1
40
1
40
1
Totale
Altri soggetti
Imprese non finanziarie
Società di assicurazione
Società finanziarie
Banche
Altri Enti pubblici
Governi e Banche Centrali
Altri soggetti
Crediti di firma
Imprese non finanziarie
Società di assicurazione
Società finanziarie
Banche
Altri Enti pubblici
Governi e Banche Centrali
Altri beni
Titoli
Derivati su crediti
422 1.755
319 1.611
7
7
96 136
1
Eccedenza fair value, garanzia
Garanzie (fair value)
Garanzie per
Garanzie reali
Immobili
Ammontare garantito
Valore esposizione
A.3.3 Esposizioni per cassa deteriorate verso banche e verso clientela garantite
139
1. Esposizioni verso banche garantite:
1.1. oltre il 150%
1.2. tra il 100% e il 150%
1.3. tra il 50% e il 100%
1.4. entro il 50%
2. Esposizioni verso clientela garantite:
2.1. oltre il 150%
2.2. tra il 100% e il 150%
2.3. tra il 50% e il 100%
2.4. entro il 50%
Totale
Altri soggetti
Imprese non finanziarie
Società di assicurazione
Società finanziarie
Banche
Altri Enti pubblici
Governi e Banche Centrali
Altri soggetti
Imprese non finanziarie
Crediti di firma
Società di assicurazione
Società finanziarie
Banche
Altri Enti pubblici
Governi e Banche Centrali
Titoli
Altri beni
Derivati su crediti
Eccedenza fair value, garanzia
Garanzie (fair value)
Garanzie per
Garanzie reali
Immobili
Ammontare garantito
Valore esposizione
A.3.4 Esposizioni “fuori bilancio” deteriorate verso banche e verso clientela garantite
22
22
22
22
22
22
22
22
A.3.5 Anzianità delle esposizioni scadute/sconfinanti sino a 180 giorni
Portafogli
Totale 2008
Totale 2007
Oltre 1 mese Oltre 3 mesi
e fino a 3
e fino a 6
mesi
mesi
Fino a 1
mese
Fino a 1
mese
Totale
Oltre 1 mese Oltre 3 mesi
e fino a 3
e fino a 6
mesi
mesi
Totale
1. Esposizioni verso banche garantite
2. Esposizioni verso clientela garantite
Totale
13.517
1.529
265
15.311
3.010
831
2.463
6.304
13.517
1.529
265
15.311
3.010
831
2.463
6.304
1. Esposizioni verso banche garantite:
1.1. oltre il 150%
1.2. tra il 100% e il 150%
1.3. tra il 50% e il 100%
1.4. entro il 50%
2. Esposizioni verso clientela garantite:
2.1. oltre il 150%
2.2. tra il 100% e il 150%
2.3. tra il 50% e il 100%
2.4. entro il 50%
15.281 14.889 10.060
4.701 4.701 4.060
9.489 9.489 6.000
734 540
357 159
422
19
13
269
140
19
Eccedenza fair value, garanzia
Altri soggetti
Imprese non finanziarie
Società di assicurazione
Società finanziarie
Banche
Altri Enti pubblici
Governi e Banche Centrali
Altri soggetti
Crediti di firma
Imprese non finanziarie
Società di assicurazione
Società finanziarie
Banche
Altri Enti pubblici
Governi e Banche Centrali
Altri beni
Titoli
Derivati su crediti
Totale
Garanzie (fair value)
Garanzie per
Garanzie reali
Immobili
Ammontare garantito
Valore esposizione
A.3.6 Esposizioni scadute/sconfinanti sino a 180 giorni: esposizione verso banche e verso
clientela garantite
18.001 28.502 13.613
10.129 14.189 9.488
7.601 13.614 4.125
271 540
159
140
B. Distribuzione e concentrazione del credito
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso clientela
Espos. netta
Rettifiche val. di portafoglio
Rettifiche val. specifiche
Espos. lorda
Altri soggetti
Espos. netta
Rettifiche val. di portafoglio
Espos. lorda
Rettifiche val. specifiche
Imprese non finanziarie
Espos. netta
Rettifiche val. di portafoglio
Rettifiche val. specifiche
Espos. lorda
Imprese di assicurazione
Espos. netta
Rettifiche val. di portafoglio
Rettifiche val. specifiche
Espos. netta
Espos. lorda
Società finanziarie
Rettifiche val. di portafoglio
Espos. lorda
Rettifiche val. specifiche
Altri enti pubblici
Espos. netta
Rettifiche val. di portafoglio
Rettifiche val. specifiche
Esposizioni/Controparti
Espos. lorda
Governi e Banche Centrali
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
298
207
91
492
113
379
1.083
76
1.007
710
32
678
6
49
2
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
Totale A
6
19.478
19.478
2.863
2.863
289.288
19.478
19.478
2.863
2.863
290.675
914 288.374 102.969
283
914 289.478 104.220
47
174 102.795
147
174 103.899
B. Esposizioni "fuori
bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
32
32
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
12.563
12.563 42.555
42.555
12.595
12.595 42.555
42.555
Totale 2008 19.478
19.478
2.863
2.863
303.270
283
914 302.073 146.775
147
174 146.454
Totale 2007 17.510
17.510
2.849
2.849
256.491
350
280 255.861 151.224
106
50 151.068
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso clientela
Italia
Esposizioni/Aree geografiche
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
Totale A
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
TOTALE 2008
TOTALE 2007
Altri Paesi europei
Espos. lorda
Espos. netta
790
1.793
470
1.685
54
414.598
417.235
53
413.510
415.718
32
32
55.119
55.151
472.386
362.171
55.119
55.151
470.869
361.385
Espos. lorda
Espos. netta
America
Espos.
Espos.
lorda
netta
Asia
Espos. lorda
Espos. netta
Resto del mondo
Espos. lorda
Espos. netta
141
B.4 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso banche
Italia
Espos. lorda
Espos. netta
Esposizioni/Aree geografiche
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
Totale A
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
TOTALE 2008
TOTALE 2007
Altri Paesi europei
Espos. lorda
Espos. netta
America
Espos. lorda Espos. netta
Asia
Espos. lorda
Espos. netta
Resto del mondo
Espos. lorda
Espos. netta
94.904
94.904
94.904
94.904
1.004
1.004
1.004
1.004
489
489
489
489
1.632
1.632
96.536
92.958
1.632
1.632
96.536
92.958
1.004
1.002
1.004
1.002
489
489
489
489
B.5 Grandi rischi
a) Ammontare
b) Numero
78.482
9
Si definisce "grande rischio" l'importo complessivo ponderato del fido verso un singolo cliente o un
gruppo di clienti collegati, con un valore pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza della
Banca erogante.
C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività
C.1 Operazioni di cartolarizzazione
La Banca non ha posto in essere operazioni di cartolarizzazione, pertanto verranno compilate
soltanto le tabelle connesse alla cessione di attività.
C.2 Operazioni di cessione
C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate
Forme tecniche/Portafoglio
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
A
B
C
Attività finanziarie
valutate al fair value
A
B
C
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
A
B
C
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
A
B
C
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
A
A
B
C
B
C
Totale
Totale 2008
Totale 2007
A. Attività per cassa
624
1.845
6.631
9.100
15.374
1. Titoli di debito
624
1.845
6.631
9.100
15.374
9.100
15.374
2. Titoli di capitale
3. O.I.C.R.
4. Finanziamenti
5. Attività deteriorate
B. Strumenti derivati
TOTALE 2008
624
1.845
6.631
TOTALE 2007
1.958
10.594
2.822
Legenda:
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
15.374
142
Gli importi evidenziati nella colonna A sono relativi a titoli impegnati per operazioni di pronti
contro termini passivi con clientela ordinaria.
C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate
Passività/Portafoglio attività
Attività finanziarie
detenute per
la negoziazione
Attività finanziarie
valutate al
fair value
1. Debiti verso clientela
a) a fronte di attività
rilevate per intero
b) a fronte di attività
rilevate parzialmente
2. Debiti verso banche
a) a fronte di attività
rilevate per intero
b) a fronte di attività
rilevate parzialmente
TOTALE 2008
TOTALE 2007
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
detenute sino
alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Totale
7.247
1.880
9.127
7.247
1.880
9.127
7.247
4.758
1.880
10.743
9.127
15.501
Nella presente tabella sono evidenziate le operazioni di pronti contro termine passivi poste in essere
dalla Banca con la clientela.
SEZIONE 2 - RISCHIO DI MERCATO
Ai fini della compilazione della presente Sezione, le informazioni quali/quantitative sono riportate
con riferimento al “portafoglio di negoziazione” e al “portafoglio bancario” come definiti nella
disciplina relativa alle segnalazioni di vigilanza. In particolare, il portafoglio di negoziazione è dato
dall'insieme degli strumenti finanziari soggetto ai requisiti patrimoniali per i rischi di mercato.
2.1 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
Informazioni di natura qualitativa
a) Aspetti generali
La Banca svolge, in modo primario, attività di negoziazione in proprio di strumenti finanziari
esposti al rischio di tasso di interesse.
La strategia sottostante alla negoziazione in proprio risponde sia ad esigenza di tesoreria che
all'obiettivo di massimizzare il profilo di rischio/rendimento degli investimenti di portafoglio nelle
componenti rischio di tasso e rischio di credito della controparte.
La Banca non assume posizioni speculative in strumenti derivati come previsto dalla Istruzioni di
Vigilanza della Banca d'Italia e dallo statuto della Banca stessa.
Le fonti del rischio tasso di interesse sono rappresentate dall'operatività in titoli obbligazionari.
b) Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse
La gestione del rischio di tasso del portafoglio di negoziazione è effettuata dall'Area Finanza, in
base a limiti e deleghe definiti direttamente dal CdA, mentre le attività di misurazione, controllo e
verifica del rischio di tasso sono demandate al Comitato di Tesoreria di cui fa parte anche la
143
Direzione Generale.
In particolare l'indicatore di rischio Value at Risk è utilizzato con il metodo della varianza e
covarianza, con un intervallo di confidenza pari al 99%, ed un holding period di 10 giorni lavorativi,
conteggiato non solo per il rischio tasso ma in relazione a tutti i fattori di rischio considerati, e quindi
anche emittente, cambio, volatilità nonché dell'effetto diversificazione.
Tali modelli sono gestiti dalla procedura che genera in output report consultabili da ogni utente
coinvolto nel processo di gestione e misurazione del rischio di tasso.
Il modello di misurazione del rischio di tasso non è utilizzato per la determinazione dei requisiti
patrimoniali, ma rappresenta uno strumento interno a supporto della gestione e del controllo del
rischio.
2.2 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio bancario
Informazioni di natura qualitativa
a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse
Le principali fonti di rischio di tasso di interesse sono costituite dalle poste a tasso fisso, per quanto
riguarda il rischio da “fair value”, mentre sono da individuarsi nelle poste a tasso variabile
relativamente al rischio da “flussi finanziari”.
Una considerazione a parte va dedicata alle poste a vista che risultano avere comportamenti
asimmetrici a seconda che si considerino le voci del passivo o quelle dell'attivo: mentre le prime sono
molto vischiose e quindi, di fatto, afferenti al rischio da “fair value”, le seconde si adeguano
velocemente ai mutamenti del mercato, per cui possono essere ricondotte al rischio da “flussi
finanziari”.
Il portafoglio bancario è costituito prevalentemente da crediti e dalle varie forme di raccolta dalla
clientela.
Per i crediti l'unica categoria soggetta è rappresentata dai mutui a tasso fisso che però
rappresentano una quota minoritaria nel totale degli impieghi.
Per quanto riguarda il comparto della raccolta diretta, la forma tecnica maggiormente esposta al
rischio tasso è la raccolta effettuata tramite prestiti obbligazionari a tasso fisso, per le caratteristiche
intrinseche di maggior durata e per la particolarità del nostro mercato orientato al rendimento
predefinito.
Tale rischio è gestito tramite la realizzazione di contratti derivati di tipologia interest rate swap, che
consentono di cambiare la natura del tasso da fisso a variabile, a copertura del rischio di fluttuazione
del fair value delle passività.
Dal punto di vista organizzativo la Banca ha individuato nell'Area Finanza la struttura deputata a
presidiare tale processo di gestione del rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, in base
a limiti e deleghe definiti dal Consiglio di Amministrazione.
Per quanto concerne la metodologia di misurazione del rischio e di quantificazione del
corrispondente capitale interno, il CdA della Banca ha deciso di utilizzare l'algoritmo semplificato
descritto nell'Allegato C, Titolo III, Cap.1 della Circolare n. 263/06 della Banca d'Italia.
Attraverso tale metodologia viene stimata la variazione del valore economico del portafoglio
bancario a fronte di una variazione ipotetica dei tassi di interesse pari a 200 punti base.
L'applicazione della citata metodologia semplificata si basa sui seguenti passaggi logici:
1) Definizione del portafoglio bancario: costituito dal complesso delle attività e passività non
rientranti nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza.
144
2) Determinazione delle “valute rilevanti”, le valute cioè il cui peso misurato come quota sul totale
attivo oppure sul passivo del portafoglio bancario risulta superiore al 5%. Ciascuna valuta
rilevante definisce un aggregato di posizioni. Le valute il cui peso è inferiore al 5% sono
aggregate fra loro.
3) Classificazione delle attività e passività in fasce temporali: sono definite 14 fasce temporali. Le
attività e passività a tasso fisso sono classificate in base alla loro vita residua, quelle a tasso
variabile sulla base della data di rinegoziazione del tasso di interesse. Specifiche regole di
classificazione sono previste per alcune attività e passività.
4) Ponderazione delle esposizioni nette di ciascuna fascia: in ciascuna fascia le posizioni attive e
passive sono compensate, ottenendo una posizione netta. La posizione netta per fascia è
moltiplicata per il corrispondente fattore di ponderazione. I fattori di ponderazione per fascia
sono calcolati come prodotto tra una approssimazione della duration modificata relativa alla
fascia e una variazione ipotetica dei tassi (pari a 200 punti base per tutte le fasce).
5) Somma delle esposizioni nette ponderate delle diverse fasce: l'esposizione ponderata netta dei
singoli aggregati approssima la variazione di valore attuale delle poste denominate nella valuta
dell'aggregato nell'eventualità dello shock di tasso ipotizzato.
6) Aggregazione nelle diverse valute attraverso la somma dei valori assoluti delle esposizioni
ponderate nette per aggregato. Il valore ottenuto rappresenta la variazione di valore economico
aziendale a fronte dello scenario ipotizzato.
7) Determinazione dell'indicatore di rischiosità rappresentato dal rapporto tra il valore somma
ottenuto e il valore del Patrimonio di Vigilanza.
Le disposizioni della citata normativa prudenziale che disciplinano il processo di auto-valutazione
dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process) definiscono
una soglia di attenzione del cennato indicatore di rischiosità ad un valore pari al 20%. Nel caso in
cui tale indicatore assuma valori superiori alla soglia di attenzione, la Banca d'Italia approfondisce
con la banca i risultati e si riserva di adottare opportuni interventi.
La Banca effettua, inoltre, prove di stress, attraverso la citata metodologia e considerando un
incremento di 300 bp dello shock di tasso.
b) Attività di copertura del fair value
La Banca pone in essere operazioni di copertura gestionale da variazioni del fair value, per la cui
rappresentazione contabile si avvale di quanto disposto dalla cd Fair Value Option. La strategia
adottata nel corso dell'anno dalla Banca mira a contenere il rischio tasso e a stabilizzare il margine
di interesse. Le principali tipologie di derivati utilizzati sono rappresentate da interest rate swap (IRS).
Le passività coperte sono rappresentate da prestiti obbligazionari emessi.
c) Attività di copertura dei flussi finanziari
La Banca non pone in essere operazioni di copertura di cash flow, ossia coperture dell'esposizione
alla variabilità dei flussi finanziari associati a strumenti finanziari a tasso variabile.
145
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle
attività e delle passività finanziarie
Valuta di denominazione: Dollaro USA
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altre
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
a vista
75
75
73
73
73
fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
da oltre 5
anni fino a
10 anni
oltre 10
anni
Durata
indeterminata
146
Valuta di denominazione: Franco Svizzero
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altre
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
a vista
fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
103
834
103
834
103
834
103
102
834
835
102
835
102
835
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
da oltre 5
anni fino a
10 anni
oltre 10
anni
Durata
indeterminata
147
Valuta di denominazione: Yen Giapponese
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altre
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
a vista
fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
283
298
283
298
283
298
283
283
298
298
283
298
283
298
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
da oltre 5
anni fino a
10 anni
oltre 10
anni
Durata
indeterminata
148
Valuta di denominazione: Euro
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altre
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
a vista
fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
da oltre 5
anni fino a
10 anni
4.835
3.855
2.441
1.355
4.442
3.972
470
oltre 10
anni
175.569
10.557
295.800
18.102
18.463
16.464
10.557
51.488
113.524
58.676
54.848
348
54.500
208.672
204.703
174.875
29.828
18.102
15.181
262.517
16.464
1.999
4.835
3.855
2.441
1.355
262.517
260.265
2.252
35.329
8.639
1.999
1.908
91
17.872
369
4.835
4.835
3.855
3.855
2.441
2.441
1.355
1.355
6.003
120
182.440
8.639
369
120
29.828
1.179
1.179
8.639
369
120
2.790
26.690
17.503
5.883
182.440
2.790
26.690
17.503
5.883
182.440
25.000
110.809
23.883
543
95.443
25.000
110.809
23.883
543
95.443
25.000
110.809
22.174
88.635
23.883
9.679
14.204
543
543
95.443
95.443
25.000
Durata
indeterminata
470
470
149
2.3 RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
Il rischio di prezzo è rappresentato dalle perdite potenziali che possono derivare da oscillazioni
sfavorevoli dei prezzi di mercato degli strumenti di capitale.
La Banca nel corso dell'anno 2008 non ha detenuto né negoziato strumenti finanziari esposti al
rischio di prezzo.
2.4 RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO
Informazioni di natura qualitativa
a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo
Il portafoglio bancario di Vigilanza accoglie particolari tipologie di investimenti in titoli di capitale,
aventi la finalità di perseguire determinati obiettivi strategici di medio/lungo periodo. Nel portafoglio
bancario sono presenti per lo più partecipazioni che afferiscono a cointeressenze in società promosse
dal movimento del Credito Cooperativo o in Società o Enti strumentali allo sviluppo dell'attività della
Banca.
b) Attività di copertura del rischio di prezzo
Ad oggi, vista l'attuale operatività, non sono poste in essere operazioni di copertura del rischio di
prezzo.
Informazioni di natura qualitativa
1. Portafoglio bancario: esposizione per cassa in titoli di capitale e O.I.C.R.
Valore di bilancio
Tipologia esposizione/Valori
Quotati
A. Titoli di capitale
A.1 Azioni
A.2 Strumenti innovativi di capitale
A.3 Altri titoli di capitale
B. O.I.C.R.
B.1 Di diritto italiano
- armonizzati aperti
- non armonizzati aperti
- chiusi
- riservati
- speculativi
B.2 Di altri Stati UE
- armonizzati
- non armonizzati aperti
- non armonizzati chiusi
B.2 Di Stati non UE
- aperti
- chiusi
Non quotati
3.228
3.228
TOTALE
3.228
150
2.5 RISCHIO DI CAMBIO
Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite sulle operazioni in valuta per effetto di
avverse variazioni dei corsi delle divise estere.
Nell'esercizio dell'attività in cambi la Banca non assume posizioni speculative. In ogni caso la
Banca limita l'eventuale posizione netta in cambi a non oltre il 2% del patrimonio di vigilanza.
Informazioni di natura qualitativa
a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
La Banca è marginalmente esposta al rischio di cambio per effetto dell'attività di servizio alla
clientela.
L'esposizione al rischio di cambio è determinata attraverso una metodologia che ricalca quanto
previsto dalla normativa di Vigilanza in materia.
La sua misurazione si fonda sul calcolo della “posizione netta in cambi”, cioè del saldo di tutte le
attività e le passività (in bilancio e “fuori bilancio”) relative a ciascuna valuta, ivi incluse le operazioni
in Euro indicizzate all'andamento dei tassi di cambio di valute.
b) Attività di copertura del rischio di cambio
La Banca, in relazione alla limitata esposizione in divisa, non pone in essere operazioni di
copertura.
Informazioni di natura quantitativa
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
Valute
Voci
A. Attività finanziarie
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
A.3 Finanziamenti a banche
A.4 Finanziamenti a clientela
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività
C. Passività finanziarie
C.1 Debiti verso banche
C.2 Debiti verso clientela
C.3 Titoli di debito
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
TOTALE ATTIVITÀ
TOTALE PASSIVITÀ
SBILANCIO (+/-)
Dollari USA
Sterline
Dollari
canadesi
580
Franchi
svizzeri
937
580
937
Yen
75
Altre valute
75
14
73
15
1
19
937
937
3
1
956
937
19
3
581
581
73
89
73
16
15
15
580
581
(1)
1
3
151
2.6 GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
A. Derivati finanziari
A.1 Portafoglio di negozazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Tipologia
operazioni/Sottostanti
Titoli di debito e tassi di Titoli di capitale e indici
interesse
azionari
Quotati
Non
quotati
Quotati
Non
quotati
Tassi di cambio e oro
Quotati
Non
quotati
Altri valori
Quotati
Non
quotati
Totale 2008
Quotati
Non
quotati
Totale 2007
Quotati
Non
quotati
1. Forward rate agreement
2. Interest rate swap
3. Domestic currency swap
4. Currency i.r.s.
5. Basis swap
6. Scambi di indici azionari
7. Scambi di indici reali
8. Futures
9. Opzioni cap
- acquistate
- emesse
10. Opzioni floor
- acquistate
- emesse
11. Altre opzioni
7.740
7.740
15.269
7.740
7.740
15.269
7.740
7.740
15.269
- acquistate
- plain vanilla
- esotiche
- emesse
- plain vanilla
- esotiche
12. Contratti a termine
- acquisti
- vendite
- valute contro valute
13. Altri contratti derivati
TOTALE
7.740
7.740
15.269
Valori medi
13.511
13.511
15.269
152
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
Tipologia
operazioni/Sottostanti
Titoli di debito e tassi di Titoli di capitale e indici
interesse
azionari
Quotati
Non
quotati
Quotati
Non
quotati
Tassi di cambio
e oro
Quotati
Non
quotati
Altri valori
Quotati
Non
quotati
Totale 2008
Quotati
Non
quotati
Totale 2007
Quotati
Non
quotati
1. Forward rate agreement
2. Interest rate swap
127.839
127.839
143.182
3. Domestic currency swap
4. Currency i.r.s.
5. Basis swap
6. Scambi di indici azionari
7. Scambi di indici reali
8. Futures
9. Opzioni cap
- acquistate
- emesse
10. Opzioni floor
- acquistate
- emesse
11. Altre opzioni
7.740
7.740
15.269
- acquistate
7.740
7.740
15.269
7.740
7.740
15.269
- plain vanilla
- esotiche
- emesse
- plain vanilla
- esotiche
12. Contratti a termine
- acquisti
- vendite
- valute contro valute
13. Altri contratti derivati
TOTALE
127.839
7.740
135.579
158.451
Valori medi
149.097
13.511
162.608
102.420
153
A.3 Derivati finanziari: acquisto e vendita dei sottostanti
Titoli di debito e tassi di Titoli di capitale e indici
interesse
azionari
Tassi di cambio
e oro
Altri valori
Totale 2008
Totale 2007
Tipologia operazioni/Sottostanti
Quotati
Non
quotati
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza:
Quotati
Non
quotati
Quotati
Non
quotati
Quotati
Non
quotati
Quotati
Non
quotati
Quotati
Non
quotati
7.740
7.740
15.269
7.740
7.740
15.269
7.740
7.740
15.269
127.839
127.839
7.740
7.740
135.579
135.579
158.451
158.451
2. Operazioni senza scambio di capitali
127.839
7.740
135.579
158.451
- acquisti
- vendite
- valute contro valute
B.2 Altri derivati
127.839
7.740
135.579
158.451
1. Operazioni con scambio di capitali
- acquisti
- vendite
- valute contro valute
2. Operazioni senza scambio di capitali
- acquisti
- vendite
- valute contro valute
B. Portafoglio bancario:
B.1 Di copertura
1. Operazioni con scambio di capitali
- acquisti
- vendite
- valute contro valute
1. Operazioni con scambio di capitali
- acquisti
- vendite
- valute contro valute
2. Operazioni senza scambio di capitali
- acquisti
- vendite
- valute contro valute
154
Compensato
Esposizione futura
Lordo compensato
Lordo non compensato
Esposizione futura
Sottostanti
differenti
Altri valori
Esposizione futura
Lordo compensato
Tassi di cambio e oro
Lordo non compensato
Esposizione futura
Lordo non compensato
Lordo compensato
Titoli di capitale e indici azionari
Esposizione futura
Titoli di debito e tassi di interesse
Lordo compensato
Controparti/Sottostanti
Lordo non compensato
A.4 Derivati finanziari "over the counter": fair value positivo - rischio di controparte
A. Portafoglio di negoziazione di
vigilanza:
A.1 Governi e Banche Centrali
A.2 Enti pubblici
A.3 Banche
A.4 Società finanziarie
A.5 Assicurazioni
A.6 Imprese non finanziarie
A.7 Altri soggetti
TOTALE A 2008
TOTALE 2007
B. Portafoglio bancario:
B.1 Governi e Banche Centrali
B.2 Enti pubblici
B.3 Banche
B.4 Società finanziarie
B.5 Assicurazioni
B.6 Imprese non finanziarie
B.7 Altri soggetti
TOTALE B 2008
TOTALE 2007
1.178
450
454
353
1.178
25
450
75
454
1.205
152
505
985
A. Portafoglio di negoziazione di
vigilanza:
A.1 Governi e Banche Centrali
A.2 Enti pubblici
A.3 Banche
A.4 Società finanziarie
A.5 Assicurazioni
A.6 Imprese non finanziarie
A.7 Altri soggetti
TOTALE A 2008
TOTALE 2007
B. Portafoglio bancario:
B.1 Governi e Banche Centrali
B.2 Enti pubblici
B.3 Banche
B.4 Società finanziarie
B.5 Assicurazioni
B.6 Imprese non finanziarie
B.7 Altri soggetti
TOTALE B 2008
TOTALE 2007
183
27
183
955
27
510
152
353
505
Compensato
Esposizione futura
Lordo compensato
Lordo non compensato
Esposizione futura
Sottostanti
differenti
Altri valori
Esposizione futura
Lordo compensato
Tassi di cambio e oro
Lordo non compensato
Esposizione futura
Lordo non compensato
Lordo compensato
Titoli di capitale e indici azionari
Esposizione futura
Titoli di debito e tassi di interesse
Lordo compensato
Controparti/Sottostanti
Lordo non compensato
A.5 Derivati finanziari "over the counter": fair value negativo - rischio finanziario
155
A.6 Vita residua dei derivati finanziari "over the counter": valori nozionali
Sottostanti/Vita residua
Fino a 1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
A.4 Derivati finanziari su altri valori
B. Portafoglio bancario
38.084
97.495
135.579
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
32.396
95.443
127.839
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
5.688
2.052
7.740
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
B.4 Derivati finanziari su altri valori
TOTALE 2008
38.084
97.495
135.579
TOTALE 2007
38.000
120.451
158.451
B. Derivati Creditizi
La Banca non ha posto in essere contratti derivati su crediti pertanto si omette la compilazione delle
relative tabelle.
SEZIONE 3 - RISCHIO DI LIQUIDITA'
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Si definisce rischio di liquidità la possibilità che la Banca non riesca a mantenere i propri impegni
di pagamento a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk), dell'incapacità
di vendere attività sul mercato (asset liquidity risk) per far fronte allo sbilancio da finanziare ovvero
del fatto di essere costretta a sostenere costi molto alti per far fronte ai propri impegni.
A partire dalla seconda metà del 2008 la Banca misura, monitora e controlla la propria posizione di
liquidità di breve periodo (fino a 12 mesi) sulla base del calcolo degli sbilanci (gap) periodali e cumulati
della maturity ladder elaborata nell'ambito del già richiamato Progetto di Categoria “Basilea 2”.
Inoltre, la Banca assume a riferimento le ex-regole sulla trasformazione delle scadenze della Banca
d'Italia per il controllo della liquidità strutturale (oltre i 12 mesi).
La maturity ladder utilizzata dalla Banca impiega la base informativa A2 della Matrice dei Conti
quale principale fonte alimentante. In particolare, essa è stata costruita sulla base del cd. “metodo
ibrido”, intermedio tra l'”approccio degli stock” e quello dei “flussi di cassa”; tale metodo, oltre ad
allocare i flussi di cassa delle poste attive e passive sulla base della loro vita residua, prevede la
categoria rappresentata dallo stock di attività finanziarie prontamente monetizzabili (APM), ossia le
disponibilità di base monetaria e le attività rapidamente convertibili in base monetaria attraverso la
liquidazione delle relative posizioni e/o l'ottenimento di linee di credito concedendole in garanzia.
L'allocazione nelle varie fasce temporali dei flussi di cassa generati dalle diverse tipologie di poste
attive (diverse da quelle ricomprese nelle APM) e passive è effettuata sulla base dei seguenti criteri:
- collocazione in base alle rispettive date di regolamento e/o esigibilità dei flussi certi originati da
poste patrimoniali con scadenze contrattualmente determinate. Le poste attive relative ad
operazioni creditizie nei confronti della clientela ordinaria sono considerate al netto di uno scarto
156
determinato in funzione delle rettifiche di valore mediamente operate dalla Banca e del roll-over
degli impieghi in scadenza e delle linee di credito/aperture di credito in rinnovo;
- posizionamento nella fascia “a vista” dei flussi relativi alle poste patrimoniali ad utilizzo incerto
(poste a vista, linee di credito, garanzie) per una quota parte determinata mediante l'applicazione
di coefficienti di tiraggio delle poste stesse definiti sulla base di valutazioni judgement-based e/o
di quanto previsto nel “modello di valutazione MID” e delle prassi in materia seguite dai principali
gruppi bancari italiani;
- posizionamento dei flussi stimati relativi ad operazioni future nelle presumibili date di
scadenza/realizzazione degli eventi che li genera (imposte, dividendi, ecc.).
I flussi di cassa immediatamente realizzabili dall'utilizzo dei titoli rientranti tra le APM sono, invece,
determinati tenendo conto delle diverse caratteristiche di negoziabilità e rifinanziamento degli stessi.
Tale ripartizione dei flussi di cassa delle poste attive e passive sulle fasce temporali della maturity
ladder è volta a riflettere le aspettative della Banca ed è, quindi, relativa ad un quadro di operatività
ordinaria o moderatamente teso sotto il profilo della liquidità.
L'obiettivo di tale controllo è di garantire il mantenimento di riserve di liquidità sufficienti ad
assicurare la solvibilità nel breve termine e, al tempo stesso, il mantenimento di un sostanziale
equilibrio fra le scadenze medie di impieghi e raccolta.
La gestione della liquidità è affidata, per specifiche competenze, all'Area Finanza e al Comitato di
Tesoreria, che si avvale delle previsioni di impegno e, in particolare, dei flussi di cassa in scadenza,
rilevati tramite la procedura C.R.G. di Iccrea Banca (conto di regolamento giornaliero). Per il
monitoraggio dei flussi finanziari un ulteriore strumento di supporto è la gestione dello scadenzario
dei flussi in entrata e in uscita affidata sempre alla stessa struttura.
Sono in corso da parte della Banca degli approfondimenti per la definizione - e conseguente
adozione - di una regolamentazione interna sulla gestione e controllo della liquidità sulla base dello
standard di liquidity policy elaborato, alla luce delle linee guida in materia fornite dalla Circolare n.
263/06 della Banca d'Italia, nell'ambito del citato progetto di Categoria “Basilea 2”.
Di seguito sono descritti sinteticamente i principali contenuti definiti nell'ambito del suddetto
standard di liquidity policy.
• Modello organizzativo di gestione e controllo della liquidità in condizioni di normale operatività
articolato in due parti fondamentali:
- assegnazione di ruoli e responsabilità agli organi di governo ed alle funzioni aziendali
coinvolte nel processo;
- disegno di tre distinti processi operativi:
o definizione degli indirizzi strategici: riguarda la definizione delle strategie, delle politiche
organizzative, della struttura dei limiti e delle deleghe operative, delle metodologie per
l'analisi e il presidio del rischio di liquidità e la definizione del piano di funding;
o gestione e controllo della liquidità operativa: in cui sono delineate le attività finalizzate a
garantire la capacità della Banca di far fronte agli impegni di pagamento per cassa, previsti
e imprevisti, di breve termine (fino a 12 mesi). Il modello organizzativo prevede una netta
separazione tra le attività di gestione e le attività di controllo. Tale segregazione è volta a
mantenere una separazione tra funzione organizzativa di business e funzione organizzativa
di controllo;
o gestione e controllo della liquidità strutturale (oltre 12 mesi): in cui sono articolate le attività
volte a mantenere un adeguato rapporto tra passività complessive e attività a medio/lungo
termine al fine di evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. Anche in
questo caso, per la medesima finalità, le attività di gestione sono separate da quelle di
controllo.
157
• Modello di gestione della liquidità operativa che prevede:
- la misurazione e il monitoraggio della posizione di liquidità della banca attraverso la
costante verifica degli sbilanci sia periodali (gap periodali), sia cumulati (gap cumulati) sulle
diverse fasce temporali della maturity ladder (vedi supra);
- l'esecuzione di prove di stress che contemplano due ipotesi di crisi di liquidità - di
mercato/sistemica e specifica della singola banca - attraverso incrementi degli haircut e
tiraggi delle poste della maturity ladder maggiormente impattate;
- la definizione di una struttura di limiti operativi;
- la definizione di indicatori di monitoraggio sulla concentrazione della raccolta.
• Modello di gestione della liquidità strutturale basato sulle ex-regole di trasformazione delle
scadenze di Banca d'Italia.
• Predisposizione del Piano di emergenza (Contingency Funding Plan) attraverso la definizione
degli stati (di ordinaria operatività, allerta, allarme) e degli strumenti (indicatori di preallarme,
procedure di monitoraggio, procedure di gestione degli stati di non ordinaria operatività, ruoli
e responsabilità degli organi di governo e delle unità organizzative coinvolte) operativi di
riferimento.
Informazioni di natura quantitativa
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Dollaro USA
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Titoli di debito quotati
A.3 Altri titoli di debito
A.4 Quote O.I.C.R.
A.5 Finanziamenti
- banche
- clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi
- banche
- clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
a vista
75
75
75
73
73
73
da oltre 1
giorno a 7
giorni
da oltre 7
giorni a 15
giorni
da oltre 15 da oltre 1
giorni a 1 mese fino a
mese
3 mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Durata
indeterminata
158
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Franco Svizzero
Voci/Scaglioni temporali
a vista
da oltre 1
giorno a 7
giorni
da oltre 7
giorni a 15
giorni
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Titoli di debito quotati
A.3 Altri titoli di debito
A.4 Quote O.I.C.R.
A.5 Finanziamenti
- banche
- clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi
- banche
- clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
da oltre 15 da oltre 1
giorni a 1 mese fino a
mese
3 mesi
103
834
103
834
103
102
834
835
102
835
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Durata
indeterminata
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Yen Giapponese
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Titoli di debito quotati
A.3 Altri titoli di debito
A.4 Quote O.I.C.R.
A.5 Finanziamenti
- banche
- clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi
- banche
- clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
a vista
da oltre 1
giorno a 7
giorni
da oltre 7
giorni a 15
giorni
da oltre 15 da oltre 1
giorni a 1 mese fino a
mese
3 mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
283
298
283
298
283
283
298
298
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Durata
indeterminata
159
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Euro
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Titoli di debito quotati
A.3 Altri titoli di debito
A.4 Quote O.I.C.R.
A.5 Finanziamenti
- banche
- clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi
- banche
- clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
da oltre 1
giorno a 7
giorni
a vista
da oltre 7
giorni a 15
giorni
da oltre 15 da oltre 1
giorni a 1 mese fino a
mese
3 mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
Durata
indeterminata
152.147
6.243
9.411
Oltre 5
anni
99.447
18.315
6.807
9.978
34.491
27.794
7.558
567
16.411
136.141
2.510
18.102
6.976
99.447
51.488
47.959
205.441
204.800
1.179
203.621
637
4
18.315
15.181
3.134
31
6.807
9.978
34.491
19.669
16.411
108.553
142.736
6.807
866
9.978
9.414
34.491
25.117
99
19.669
13.348
506
16.411
6.323
288
108.553
189.776
142.736
201
665
8.353
1.061
99
18.105
6.913
506
12.437
405
288
5.883
152
31
6.243
3.972
2.271
189.659
117
2. Distribuzione settoriale delle passività finanziarie
Esposizioni/Controparti
Governi e Banche
Centrali
1. Debiti verso clientela
Altri enti
pubblici
Società
finanziarie
433
2. Titoli in circolazione
418
Imprese di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
38
5.067
Altri soggetti
51.118
161.896
10.614
82.927
10.849
125.849
3. Passività finanziarie di negoziazione
4. Passività finanziarie al fair value
TOTALE 2008
433
5.485
38
72.581
370.672
TOTALE 2007
1.120
5.724
40
64.935
321.865
3. Distribuzione territoriale delle passività finanziarie
Esposizioni/Controparti
Italia
Altri Paesi europei
1. Debiti verso clientela
213.882
2. Debiti verso banche
2.697
3. Titoli in circolazione
98.608
4. Passività finanziarie di negoziazione
5. Passività finanziarie al fair value
22
183
136.698
Totale 2008
452.068
22
Totale 2007
397.990
18
America
Asia
Resto del mondo
160
SEZIONE 4 - RISCHIO OPERATIVO
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo.
Il rischio operativo, così come definito dalla nuova regolamentazione prudenziale, è “il rischio di
subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e
sistemi interni, oppure da eventi esogeni”. Tale definizione include il rischio legale, ma non considera
quello reputazionale e strategico.
Il rischio operativo, in quanto tale, è un rischio puro, essendo ad esso connesse solo manifestazioni
negative dell'evento. Tali manifestazioni sono direttamente riconducibili all'attività della Banca e
riguardano tutta la struttura della stessa (governo, business e supporto).
Il rischio operativo, connaturato nell'esercizio dell'attività bancaria, è generato trasversalmente da
tutti i processi aziendali. In generale, le principali fonti di manifestazione del rischio operativo sono
riconducibili alle frodi interne, alle frodi esterne, ai rapporti di impiego e sicurezza sul lavoro, agli
obblighi professionali verso i clienti ovvero alla natura o caratteristiche dei prodotti, ai danni da
eventi esterni, alla disfunzione dei sistemi informatici e all'esecuzione, consegna e gestione dei
processi. Rilevano, in tale ambito, i rischi connessi alle attività rilevanti in outsourcing.
La Banca ha provveduto alla definizione di responsabilità ed attribuzioni organizzative articolate
sia sugli Organi di Vertice che sulle unità organizzative aziendali, finalizzate al presidio del rischio
in esame.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'istituzione e del mantenimento di
un efficace Sistema di Misurazione e Controllo del Rischio Operativo. La Direzione Generale, in
coerenza con il modello di business ed il grado di esposizione ai rischi definito dal Consiglio di
Amministrazione, predispone le misure necessarie ad assicurare l'attuazione ed il corretto
funzionamento del sistema di monitoraggio e gestione del Rischio Operativo, assicurando che siano
stati stabiliti canali di comunicazione efficaci, al fine di garantire che tutto il personale sia a
conoscenza delle politiche e delle procedure rilevanti relative al sistema di gestione del Rischio
Operativo. In tale ambito, gestisce le problematiche e le criticità relative agli aspetti organizzativi ed
operativi dell'attività di gestione del Rischio Operativo. Il Collegio Sindacale, nell'ambito delle proprie
funzioni istituzionali di sorveglianza, vigila sul grado di adeguatezza del sistema di gestione e
controllo del rischio adottato, sul suo concreto funzionamento e sulla rispondenza ai requisiti stabiliti
dalla normativa.
Nella gestione e controllo dei rischi operativi sono poi coinvolte le unità organizzative, ciascuna
delle quali è destinataria dell'attribuzione di specifiche responsabilità coerenti con la titolarità delle
attività dei processi nei quali il rischio in argomento si può manifestare. Tra queste, la funzione di Risk
Controlling è responsabile dell'analisi e valutazione dei rischi operativi, garantendo un'efficace e
puntuale valutazione dei profili di manifestazione relativi, nel rispetto delle modalità operative di
propria competenza.
La revisione interna, altresì, nel più ampio ambito delle attività di controllo di propria competenza,
effettua sui rischi operativi specifiche e mirate verifiche.
Sempre con riferimento ai presidi organizzativi, assume rilevanza anche l'istituzione della funzione
di Conformità, deputata al presidio ed al controllo del rispetto delle norme, che fornisce un supporto
nella prevenzione e gestione del rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, di
riportare perdite rilevanti conseguenti alla violazione di normativa esterna (leggi o regolamenti) o
interna (statuto, codici di condotta, codici di autodisciplina).
161
Peraltro, si evidenzia come la Banca, nell'ambito di un progetto di Categoria, ha già definito il cd.
“Piano di Continuità Operativa”, volto a cautelare la Banca stessa a fronte di eventi di crisi che ne
possano inficiare la piena operatività, formalizzando le procedure operative da adottare negli
scenari di crisi considerati ed esplicitando ruoli e responsabilità dei diversi attori coinvolti.
Il rischio legale connesso ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca rappresenta
un usuale e fisiologico contenzioso che è stato debitamente analizzato al fine di effettuare, ove
ritenuto opportuno, congrui accantonamenti in bilancio conformemente ai nuovi principi contabili.
Come noto, la nuova regolamentazione prudenziale prevede tre modalità alternative di
misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo e la Banca ha intenzione di
applicare il “metodo base”. Secondo tale approccio, il capitale a copertura di tale tipologia di rischio
è pari al 15% del margine di intermediazione medio degli ultimi tre esercizi.
Il requisito è calcolato utilizzando esclusivamente i valori dell'indicatore rilevante determinato in
base ai principi contabili IAS e si basa sulle osservazioni disponibili aventi valore positivo.
INFORMATIVA AL PUBBLICO
“PILLAR III” DI BASILEA 2
La Banca ha avviato al proprio interno le necessarie attività per l'adeguamento ai requisiti normativi
della “Informativa al Pubblico” introdotti dal c.d. “Pillar III” di Basilea 2.
Le previste tavole informative (risk report) ed i relativi aggiornamenti sono in corso di pubblicazione
sul sito internet della Banca “www.bccorobica.it”.
PARTE F: INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA
A. Informazioni di natura qualitativa
Una delle consolidate priorità strategiche della banca è rappresentata dalla consistenza e dalla
dinamica dei mezzi patrimoniali. L'evoluzione del patrimonio aziendale non solo accompagna
puntualmente la crescita dimensionale, ma rappresenta un elemento decisivo nelle fasi di sviluppo.
Per assicurare una corretta dinamica patrimoniale in condizioni di ordinaria operatività, la banca
ricorre soprattutto all'autofinanziamento, ovvero al rafforzamento delle riserve attraverso la
destinazione degli utili netti.
La banca destina infatti alla riserva indivisibile la quasi totalità degli utili netti di esercizio.
Il patrimonio netto della Banca è determinato dalla somma del capitale sociale, della riserva
sovrapprezzo azioni, della riserva legale, delle riserve da valutazione e dall'utile di esercizio, per la
quota da destinare a riserva.
I principi contabili internazionali definiscono invece il patrimonio netto, in via residuale, in "ciò che
resta delle attività dell'impresa dopo aver dedotto tutte le passività". In una logica finanziaria,
pertanto, il patrimonio rappresenta l'entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero
generati dall'impresa.
Ai fini di vigilanza, l'aggregato patrimoniale rilevante a tale scopo viene determinato in base alle
disposizioni previste dalla Banca d'Italia. Esso costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni
162
di vigilanza prudenziale, in quanto risorsa finanziaria in grado di assorbire le possibili perdite
prodotte dall'esposizione della Banca ai rischi tipici della propria attività (rischi di credito, di mercato,
di liquidità ed operativi), assumendo un ruolo di garanzia nei confronti di depositanti e creditori.
L'attuale consistenza patrimoniale consente il rispetto delle regole di vigilanza prudenziale previste
per tutte le banche, nonché quelle specifiche dettate per le banche di credito cooperativo.
In base alle istruzioni di vigilanza, infatti, il patrimonio della banca deve rappresentare almeno l'8%
del totale delle attività ponderate (total capital ratio) in relazione al profilo di rischio creditizio,
valutato in base alla categoria delle controparti debitrici, alla durata, al rischio paese ed alle
garanzie ricevute.
Le banche sono inoltre tenute a rispettare i requisiti patrimoniali connessi all'attività di
intermediazione.
Per le banche di credito cooperativo sono inoltre previste differenti forme di limitazione
all'operatività aziendale quali:
- il vincolo dell'attività prevalente nei confronti dei soci, secondo il quale più del 50% delle attività
di rischio deve essere destinato a soci o ad attività prive di rischio;
- il vincolo del localismo, secondo il quale non è possibile destinare più del 5% delle proprie attività
al di fuori della zona di competenza territoriale, identificata generalmente nei comuni ove la
banca ha le proprie succursali ed in quelli limitrofi.
B. Informazioni di natura quantitativa
Per quanto riguarda le informazioni di natura quantitativa e, in particolare, la composizione del
patrimonio netto della Banca, si fa rimando alla Parte B - Sezione 14 Passivo della presente Nota
Integrativa.
SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA
2.1 Patrimonio di vigilanza
A. Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valori
patrimoniali e del risultato economico determinati con l'applicazione dei principi contabili
internazionali IAS/IFRS e tenendo conto della disciplina della Banca d'Italia sul patrimonio di
vigilanza e sui coefficienti prudenziali.
Il patrimonio di vigilanza, come già nella previgente disciplina, viene calcolato come somma delle
componenti positive e negative, in base alla loro qualità patrimoniale; le componenti positive devono
essere nella piena disponibilità della Banca, al fine di poterle utilizzare nel calcolo degli assorbimenti
patrimoniali.
Esso, che costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale, è costituito
dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare al netto di alcune deduzioni; in particolare:
Patrimonio di base (Tier 1)
Il capitale sociale, i sovrapprezzi di emissione, le riserve di utili e di capitale, costituiscono gli
elementi patrimoniali di primaria qualità. Il totale dei suddetti elementi, previa deduzione delle azioni
o quote proprie, delle attività immateriali, nonché delle eventuali perdite registrate negli esercizi
precedenti ed in quello in corso costituisce il patrimonio di base.
163
Patrimonio supplementare (Tier 2)
Le riserve di valutazione, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività subordinate
costituiscono gli elementi positivi del patrimonio supplementare, ammesso nel calcolo del patrimonio
di vigilanza entro un ammontare massimo pari al patrimonio di base; le passività subordinate non
possono superare il 50% del Tier 1.
Da tali aggregati vanno dedotte le partecipazioni, gli strumenti innovativi di capitale, gli strumenti
ibridi di patrimonializzazione e le attività subordinate detenuti in altre banche e società finanziarie.
Patrimonio di terzo livello
La banca non fa ricorso a strumenti computabili in tale tipologia di patrimonio.
Come sopra detto, le nuove disposizioni previste dalla citata circolare sono finalizzate ad
armonizzare i criteri di determinazione del patrimonio di vigilanza e dei coefficienti con i principi
contabili internazionali. Elemento caratterizzante dell'aggiornamento normativo è l'introduzione dei
cosiddetti "filtri prudenziali", da applicare ai dati del bilancio IAS, volti a salvaguardare la qualità
del patrimonio di vigilanza e di ridurre la potenziale volatilità indotta dall'applicazione dei principi
stessi. In linea generale, l'approccio raccomandato dal comitato di Basilea e dal Committee of
European Banking Supervisors (CEBS) prevede, per le attività diverse da quelle di trading, la
deduzione integrale dal patrimonio di base delle minusvalenze da valutazione e il computo parziale
delle plusvalenze da valutazione nel patrimonio supplementare (c.d. approccio asimmetrico). Sulla
base di tali raccomandazioni sono stati applicati dall'Organo di Vigilanza i seguenti principi:
- Attività disponibili per la vendita: gli utili e le perdite non realizzate, al netto della relativa
componente fiscale, vengono compensati distinguendo tra "titoli di debito" e "titoli di capitale"; la
minusvalenza netta è dedotta integralmente dal patrimonio di base, mentre la plusvalenza netta è
inclusa al 50% nel patrimonio supplementare.
- Immobili: le plusvalenze derivanti dalla rideterminazione del costo presunto (deemed cost) degli
immobili (sia ad uso funzionale che per investimento), verificatesi in sede di prima applicazione
degli IAS/IFRS, sono integralmente computate nel patrimonio supplementare.
- Fair value option: le minusvalenze e le plusvalenze da valutazione sono interamente computate nel
patrimonio di base.
B. Informazioni di natura quantitativa
Totale 2008
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
B1
- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
B2
- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
C. Patrimonio di base dopo l'applicazione dei filtri prudenziali (A+B)
Totale 2007
63.985
57.407
(314)
(10)
(314)
(10)
63.671
57.397
63.671
57.397
2.885
2.885
2.885
2.885
2.885
2.885
66.556
60.282
66.556
60.282
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D)
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G1
- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
G2
- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
I. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I)
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M)
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso (TIER 3) (N+O)
164
2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
A. Informazioni di natura qualitativa
La Banca d'Italia con l'emanazione della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 (“Nuove
disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”) e successivi aggiornamenti, ha ridisegnato la
normativa prudenziale delle banche e dei gruppi bancari recependo le direttive comunitarie in
materia di adeguatezza patrimoniale degli intermediari finanziari: Nuovo Accordo di Basilea sul
Capitale (cd.”Basilea 2”).
La nuova struttura della regolamentazione prudenziale si basa su tre Pilastri:
- il Primo attribuisce rilevanza alla misurazione dei rischi e del patrimonio, prevedendo il rispetto
di requisiti patrimoniali per fronteggiare alcune principali tipologie di rischi dell'attività bancaria
e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi); a tal fine sono previste
metodologie alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di
complessità nella misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi di controllo;
- il Secondo richiede agli intermediari finanziari di dotarsi di una strategia e di un processo di
controllo dell'adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, evidenziando l'importanza della
governance quale elemento di fondamentale significatività anche nell'ottica dell'Organo di
Vigilanza, a cui è rimessa la verifica dell'attendibilità e della correttezza di questa valutazione
interna;
- il Terzo introduce specifici obblighi di informativa al pubblico riguardanti l'adeguatezza
patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e
controllo.
I coefficienti prudenziali al 31 dicembre 2008 sono determinati secondo la metodologia prevista
dall'Accordo sul Capitale - Basilea 2, adottando il metodo “standardizzato” per il calcolo dei requisiti
patrimoniali a fronte del rischio di credito e controparte e quello “base” per il calcolo dei rischi
operativi.
I coefficienti relativi al 31.12.2007 posti a confronto sono stati determinati utilizzando la precedente
metodologia (Basilea 1).
In base alle istruzioni di Vigilanza, le banche devono mantenere costantemente, quale requisito
patrimoniale in relazione ai rischi di perdita per inadempimento dei debitori (rischio di credito), un
ammontare del patrimonio di vigilanza pari ad almeno l'8 per cento delle esposizioni ponderate per
il rischio (total capital ratio).
Le banche sono tenute inoltre a rispettare in via continuativa i requisiti patrimoniali per i rischi
generati dalla operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci. Con
riferimento ai rischi di mercato calcolati sull'intero portafoglio di negoziazione la normativa identifica
e disciplina il trattamento dei diversi tipi di rischio: rischio di posizione su titoli di debito e di capitale,
rischio di regolamento e rischio di concentrazione. Con riferimento all'intero bilancio occorre inoltre
determinare il rischio di cambio ed il rischio di posizione su merci.
Per la valutazione della solidità patrimoniale assume notevole rilevanza anche il c.d. Tier 1 capital
ratio, rappresentato dal rapporto tra patrimonio di base e le complessive attività di rischio ponderate.
Come risulta dalla composizione del patrimonio di vigilanza e dal seguente dettaglio dei requisiti
prudenziali, la Banca presenta un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischio ponderate
(Tier 1 capital ratio) pari al 14,71% (14,61% al 31.12.2007) ed un rapporto tra patrimonio di
vigilanza ed attività di rischio ponderate (total capital ratio) pari al 15,38% (15,35% al 31.12.2007)
superiore rispetto al requisito minimo dell'8%. Si ricorda che i dati riferiti al 31.12.2007 sono
calcolati con la metodologia prevista dalla normativa precedentemente in vigore (c.d. “Basilea 1”).
165
I dati presentati nella seguente tabella non sono immediatamente confrontabili con quelli riferiti a
dicembre 2007, in quanto basati su metodologie diverse.
B. Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori
Importi non ponderati
Totale 2008
Totale 2007
Importi ponderati / requisiti
Totale 2008
Totale 2007
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE
1. Metodologia standardizzata
696.707
818.996
400.812
392.806
696.707
818.996
400.812
392.806
32.065
31.424
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE
B.2 RISCHI DI MERCATO
1. Metodologia standardizzata
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 RISCHIO OPERATIVO
2.565
1. Modello base
2.565
2. Modello standardizzato
3. Modello avanzato
B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI
B.5 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI
34.630
31.424
432.875
392.806
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
14,71%
14,61%
C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
15,38%
15,35%
PARTE G: OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA
La Banca non ha effettuato, né durante né dopo la chiusura dell'esercizio, operazioni di
aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.
PARTE H: OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono coloro che hanno il potere e la responsabilità della
pianificazione della direzione e del controllo delle attività della società.
Si indicano di seguito i dati richiesti dallo IAS 24 par. 16
Compensi ad amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche (compresi gli amministratori)
- Stipendi e altri benefici a breve termine, compresi compensi e benefits agli amministratori
- Benefici successivi al rapporto di lavoro
- Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
- Altri benefici a lungo termine
Compensi a sindaci
- Benefici a breve termine
- Benefits
Importi
451
91
Importi
82
166
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Rapporti con parti correlate
Attivo
Controllate
Collegate
Amministratori, Sindaci e Dirigenti
Altri parti correlate
TOTALE
Passivo
1.035
2.864
1.035
2.864
Garanzie
rilasciate
Garanzie
ricevute
Ricavi
Costi
Le parti correlate sono rappresentate da entità soggette al controllo o all'influenza notevole di
Amministratori o Dirigenti con responsabilità strategiche, ovvero dai soggetti che possono avere
influenza notevole sui medesimi.
Un'operazione con una parte correlata è un trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti
correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.
I rapporti e le operazioni intercorse con parti correlate non presentano elementi di criticità e sono
riconducibili all'ordinaria attività di credito e di servizio.
Le condizioni applicate ai singoli rapporti ed alle altre operazioni con le società stesse non si
discostano da quelle correnti di mercato.
PARTE I: ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
La Banca non ha effettuato, né durante né dopo la chiusura dell'esercizio, operazioni di pagamento
basate su propri strumenti patrimoniali.
Rilevazioni Statistiche - Indici e Grafici
20.283.918
70.715.274
48.350.666
87.50%
393.049.041
509.204.194
59.994.846
449.209.348
2008
BCC OROBICA
Ex CRA Cologno al Serio
Ex CRA Bariano
81.019.890
30.819.101
86.53%
62.112.548
340.653.544
57.375.903
447.705.621
80,33%
54.020.749
287.016.908
393.684.872
407.347.617
2007
108.984.341
41.680.663
68,13%
231.250.458
386.396.678
46.950.592
50.064.384
339.446.086
357.283.233
2005
2006
60.400.426
85.863.344
53.038.542
40.802.313
72,83%
72.02%
192.001.965
65.740.603
64.732.846
17.901.883
13.403.415
19.876.162
18.766.414
22.848.060
218.434.258
305.040.854
41.985.374
34.547.989
46.111.526
57.325.309
58.423.372
79.750.739
84.968.812
15.062.525
17.990.149
345.158.326
69,37%
67,85%
81,21%
76,66%
69,58%
59,99%
56,68%
75.245.083
72.913.497
23.548.634
19.112.662
5.370.240
18.938.147
6.324.184
21.360.020
6.352.409
17.598.201
6.407.096
Saldi Banche
Attivi
41.875.158
156.603.587
136.044.451
139.043.305
131.708.323
123.327.606
113.640.988
114.547.033
52,31%
57,55%
70.683.215
22.631.789
6.895.492
17.492.740
6.199.297
17.845.392
5.784.813
18.422.629
5.931.950
Titoli
263.632.789
264.809.069
236.598.917
204.983.151
205.735.215
209.348.706
219.584.923
228.822.800
81.667.570
97.457.278
47,36%
56,17%
56,94%
53,26%
53,28%
41,20%
51,90%
39,60%
47,42%
Rapporto
I/R
303.283.168
41.408.065
176.392.231
191.517.028
70.131.430
42.505.831
13.076.966
35.639.873
11.635.464
24.739.444
10.160.200
21.893.093
8.906.212
Impieghi
2003
39.054.604
36.090.721
33.768.700
33.928.271
32.095.722
30.153.479
26.738.393
22.174.165
165.491.565
85.932.954
29.277.351
75.453.466
27.382.700
66.761.464
24.461.104
60.920.971
22.968.767
Mezzi
Amministrati
2004
200.508.196
225.754.465
2001
2002
171.806.945
171.214.450
1999
2000
189.431.444
177.252.984
1997
202.084.407
1996
1998
156.108.313
169.342.863
1994
1995
17.407.392
10.253.325
75.679.630
148.084.174
6.309.709
8.541.745
66.911.721
22.967.642
5.546.063
6.709.630
60.051.835
21.836.636
4.884.167
5.633.114
55.287.858
19.576.937
4.187.848
Patrimonio Fondi
Diversi
18.780.919
Raccolta
1993
1992
1991
1990
1989
Anno
DATI COMPARATIVI (convertiti in Euro)
102.610.207
134.181.644
147.464.412
133.731.498
145.925.807
169.205.817
193.373.261
173.048.938
173.298.046
167.769.356
150.370.162
121.315.778
103.923.856
101.445.288
81.563.476
72.803.212
79.641.076
26.672.943
64.350.556
19.506.061
49.975.223
14.238.717
32.958.291
8.952.006
Raccolta
Indiretta
7.096.812
6.776.383
4.282.916
3.063.298
3.008.734
2.035.192
1.891.834
3.006.673
2.387.817
53.620
2.049.520
2.333.204
3.209.349
3.982.051
2.016.910
3.180.524
2.112.323
624.090
1.854.299
725.911
1.927.482
675.921
1.257.403
664.072
Utile
d’Esercizio
II
III
GRAFICI STATISTICI
RACCOLTA DIRETTA (in milioni di Euro)
500
450
400
350
300
449
357
394
2006
2007
339
264
303
2003
2004
250
200
150
100
50
0
2005
2008
PATRIMONIO / FONDI (in milioni di Euro)
70
60
60
47
50
41
42
2003
2004
50
54
40
30
20
10
0
2005
2006
2007
2008
MEZZI AMMINISTRATI (in milioni di Euro)
600
509
500
400
305
386
407
2005
2006
448
345
300
200
100
0
2003
2004
2007
2008
IV
IMPIEGHI (in milioni di Euro)
500
393
400
341
287
300
200
192
218
231
100
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
86,53%
87,50%
2007
2008
RAPPORTO IMPIEGHI/RISORSE
100
80
72,83%
80,33%
72,02%
68,13%
60
40
20
0
2003
2004
2005
2006
TITOLI (in milioni di Euro)
100
75
57
53
41
50
48
42
31
25
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
V
BANCHE (in milioni di Euro)
125
109
100
75
81
86
71
62
60
50
25
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
RACCOLTA INDIRETTA (in milioni di Euro)
200
181
147
146
150
134
134
103
100
50
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
UTILE D'ESERCIZIO (in milioni di Euro)
9
8
6,78
7
7,10
6
4,28
5
4
3
3,01
3,06
2004
2005
2,04
2
1
0
2003
2006
2007
2008
VI
UBICAZIONE E COMPETENZA TERRITORIALE
SEDE E DIREZIONE GENERALE: 24055 COLOGNO AL SERIO (BG)
Via Rocca, 14-16-18 - Telefono 035/4871200 - Fax 035/898625
www.bccorobica.it - [email protected]
Filiali
24050 Bariano
- P.zza Don Paganessi, 3
Tel. 0363/941244
24060 Bagnatica
- Via Papa Giovanni XXIII, 16 Tel. 035/682389
24059 Basella di Urgnano
- Piazzale Santuario, 141
Tel. 035/894366
24060 Brusaporto - Sede distaccata
- P.zza Vitt. Veneto, 11
Tel. 035/683161
24050 Calcinate
- Via S. Martino, 18
Tel. 035/4423345
Tel. 035/4871200
24055 Cologno al Serio
- Via Rocca, 14-16-18
24057 Martinengo
- P.zza Maggiore, 3
Tel. 0363/904421
Tel. 0363/957980
24050 Morengo
- Via Umberto I, 31
Tel. 0363/815263
24040 Pagazzano
- Via Morengo, 90
24069 Trescore Balneario - Sede distaccata - Via A. Locatelli, 23/F
Tel. 035/4258010
20459 Urgnano
- Viale Papa Giovanni XXIII, 329 Tel. 035/890505
ZONA DI COMPETENZA OPERATIVA
Albano Sant’Alessandro - Albino - Bagnatica - Bariano - Bolgare - Brignano Gera D'Adda - Brusaporto - Calcinate Caravaggio - Carobbio degli Angeli - Cavernago - Cenate Sopra - Cenate Sotto - Cividate al Piano - Cologno al Serio - Comun
Nuovo - Cortenuova - Costa di Mezzate - Credaro - Entratico - Fara Olivana con Sola - Fornovo San Giovanni - Gandosso Ghisalba - Gorlago - Luzzana - Martinengo - Morengo - Mornico al Serio - Pagazzano - Palosco - Romano di Lombardia
- San Paolo d'Argon - Seriate - Spirano - Trescore Balneario - Urgnano - Zandobbio - Zanica.
VII
COMPAGINE SOCIALE
COMPOSIZIONE
Soci al 31.12.2007
Ammessi nel corso dell’esercizio
Depennati per morte/recesso
Soci al 31.12.2008
n. 3.562
n. 229
n.
42
n. 3.749
Un particolare benvenuto ai nuovi Soci che partecipano per la prima volta al più importante momento della vita sociale della nostra Banca di Credito Cooperativo.
Andamento compagine sociale
4.500
4.000
2.938
3.500
3.000
2.297
2.415
3.135
3.308
3.446
3.530
3.562
3.749
2.621
2.500
2.000
1.500
1.000
500
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
VIII
CONTRIBUTI ED INIZIATIVE NEL 2008
BAGNATICA
- Ass.ne Sportiva Dilett. Polisportiva Oratorio
- AVIS di Costa di Mezzate
- Centro Sportivo
- Parrocchia S.G. Battista
BARIANO
- ACLI
- Ass.ne Arma Aeronautica - Bariano
- AVIS
- Commercianti di Bariano
- Confraternita del SS Sacramento
- Corpo Civico Musicale di Bariano
- Gruppo Alpini
- Oratorio S. Giovanni Bosco
- Parrocchia Arcipretale Plebana
- Planet Volley Group
- Polisportiva Oratorio Bariano
- Scuola Media di Bariano
- Teatro Caverna - Ass.ne Culturale
- U.S. Barianese Pallavolo
- Unione Sportiva Barianese
BRUSAPORTO
- AIDO
- Ass.ne Bocce Brusaporto
- Ass.ne Nazionale Alpini
- Ass.ne Sportiva dilett. Calcio Brusaporto
- Ass.ne Tennis Brusaporto
- A.S.D. Atletica Brusaporto
- A.S.D. Tomenone Calcio
- A.S.D. Oratorio Brusaporto
- Centro Volontari della Sofferenza
- Comitato Festa dello Sport
- Com. Gen. Scuole Elementari “Don Martinelli”
- Comune di Brusaporto
- Enal Caccia
- G.S. Pedale Brusaporto
- Volley Brusaporto
CALCINATE
- Ass.ne Granatieri di Sardegna
- Ass.ne Nazionale Alpini
- Ass.ne Pensionati e Anziani
- Ass.ne Volontari S. Martino
- AVIS
- Oratorio "San Giovanni Bosco”
- Polisportiva Calcinatese
COLOGNO AL SERIO
- A.S.D. Cologno
- Ass.ne Sclerosi Laterale Amiotrofica
- Ass.ne L'Alveare
- Ass.ne Sportiva Pallavolo Cologno
- Ass.ne “Dentro la Storia...Strada Facendo”
- Ass.ne Musicale “In….Canto”
- Ass.ne Progetto Giovani ULIPKA
- Ass.ne BikeFlyters
- Ass.ne Naz. Bersaglieri
- AVIS
- Bollettino parrocchiale
- Coltivatori Diretti Cologno
- Comitati dei Genitori
- Compagnia Teatrale “Gli Sfrattati”
- Comune di Cologno al Serio
- Gasparina di Sopra
- G.S. Calcio Oratorio
- Gruppo “Con le Forbici in Tasca”
- Gruppo Basket Cologno
- Gruppo volontari Chiesina Morti dell'Arca
- Infermeria Vaglietti Ricovero Corsini
- Oratorio S. Giovanni Bosco
- Padre Missionario Pizzaballa
- Parrocchia S. Maria Assunta
- Scuola Media “Bravi”
- U.S. Calcio Colognese
- Unione Ass.ne Combattentistiche e d'arma
MARTINENGO
- Ass.ne “Amici della Campagna”
- Comitato Genitori per Martinengo
- Gruppo Alpini “Alp. Conelli Luigi”
- Gruppo Folcloristico “B. Colleoni”
- Marathon Team
- Nido d'Infanzia Comunale
- Parrocchia “S. Agata”
- Rivista parrocchiale
- Sacra Famiglia
IX
MORENGO
- ACLI
- AIDO
- AVIS
- Ass.ne Naz. Artiglieri d'Italia
- Ass.ne Combattenti e Reduci
- Ass.ne San Rocco
- Comitato Aiutiamoli a Vivere
- Comune di Morengo
- Gruppo Intercomunale di Protezione Civile
- Gruppo Sportivo Oratorio di Morengo
- Gruppo Teatrale
- Parrocchia SS Salvatore
- Scuola Media di Morengo
PAGAZZANO
- Ass.ne Anziani e Pensionati
- AVIS
- Comune di Pagazzano
- Cooperativa Berakah
- Gruppo Pagazzanese “Pro India”
- Scuola Materna di Pagazzano
- Scuola Media di Pagazzano
TRESCORE BALNEARIO
- ASF Trescore Don Colleoni Basket
- Comitato Esercenti Commercianti
- GSO Aurora Trescore
- Pallavolo "Don F. Colleoni"
- Parrocchia S. Pietro Apostolo
- Pro Loco Trescore
- UNITALSI
URGNANO e BASELLA
- Ass.ne Promo-Urgnano
- A.S. Dilettantistica Primula
- A.S.D. Bocciofila ARCI
- Amatori Calcio Urgnano
- Atletica Urgnano
- AVIS
- Bocciofila Urgnanese 92
- CAI - Urgnano
- Club Calcio Basella
- Comitato Genitori Scuola dell'Infanzia Statale
- Gruppo “H” - Urgnano
- G.S. Urgnano Sez. Ciclismo
- Ospitale Magri
- Parrocchia/Oratorio S. Giovanni Bosco
- Periodico Parrocchiale “Urgnano Oggi”
- Santuario della Madonna della Basella
- Scuola d'Infanzia - Basella
- Scuola dell'Infanzia Asilo Infantile
- Solidarietà Passionista
- Virtus Urgnano Basket
ALTRI
- Gruppi Missionari
- Istituto Suore Dorotee
- Opera S. Alessandro - Bergamo
INIZIATIVE A FAVORE DEI SOCI BCC OROBICA
- Premi allo Studio BCC Orobica - Diploma di Maturità
- Premi allo Studio BCC Orobica - Diploma di Laurea
- Visita alla città di Brescia (2 edizioni nel mese di Giugno 2008)
- Soggiorno marino in Sardegna 1 settimana a Settembre 2008
- Visita alla Mostra di Van Gogh 17 dicembre 2008
RAPPORTI CON IL MONDO DELLA SCUOLA
- Organizzazione e realizzazione stage per studenti della scuola secondaria (partecipazione di studenti provenienti da
diverse istituzioni scolastiche del territorio)
- Organizzazione e realizzazione Stage Universitari
- Visita dei ragazzi delle scuole elementari alla nostra Banca nei giorni 22 e 23 Luglio 2008
INIZIATIVE IN COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO DELLE B.C.C. DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
- Bilancio Sociale 2008 delle BCC Bergamasche
- Rivista Agripromo 2008
- Giornata del Sole e dell'energia rinnovabile
- Novità fiscali del settore Agricolo
- Convegno per allevatori “vacche da latte””
X
STORIA DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO
1894 - Il 18 gennaio “nella Casa Parrocchiale di residenza del M.R. Parroco” 39 Soci fondano la
Cassa Rurale di prestiti di Cologno al Serio, avente per scopo “il miglioramento morale ed economico
dei suoi membri mediante atti commerciali, escluso qualunque fine politico”.
Il 12 agosto viene approvato il Regolamento interno della Società ed il Regolamento Particolare del
Consiglio di Presidenza.
1923 - La Cassa Rurale ed Artigiana di Cologno al Serio assume la gestione dell'Esattoria Comunale
“dalla quale si ripromette sensibili vantaggi non solo dal lato materiale ma anche morale per il
maggior prestigio e l'importanza con cui verrà considerata e per la fiducia che verrà ad acquistare”.
1938 - Viene adottato da Cologno al Serio il nuovo Statuto Sociale ai sensi delle norme sancite dal
Testo Unico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12.10.1937, nelle cui more applicative la Cassa
assume l'attuale ragione sociale.
1941 - L'Assemblea ratifica sempre a Cologno al Serio la donazione dello stabile di via Comenduno
all'Asilo Infantile di Cologno al Serio.
1954 - E' costituita il 17 ottobre 1954 da 42 soci fondatori, per la maggior parte agricoltori, la Cassa
Rurale ed Artigiana di Bariano. Le azioni sottoscritte sono 295, per un capitale sociale di lire
295.000.
1956 - L'Assemblea di Cologno al Serio in seduta straordinaria adotta, modificando lo Statuto, le
direttive sancite dalla Legge n. 707 del 4.8.1955 recante modifiche e innovazioni al Testo Unico.
1960 - La ex Cassa Rurale ed Artigiana di Bariano trasferisce la sede sociale in Piazza Paganessi 3,
ristrutturata poi nel 1973, 1980 e nel 1993.
1962 - Viene trasferita la Società di Cologno al Serio in locali di proprietà siti alla Via Rocca.
1977 - La Sede sociale di Cologno al Serio beneficia di un sostanziale ampliamento, reso operativo
nel corso di una cerimonia svoltasi alla presenza di numerose e qualificate Personalità.
1981 - L'Assemblea straordinaria di Cologno al Serio il 25 aprile all'unisono approva la
trasformazione da società cooperativa a responsabilità illimitata nella forma di società a
responsabilità limitata.
1983 - Cologno apre la Filiale di Urgnano operante in locali di proprietà.
1987 - L'Assemblea straordinaria di Cologno al Serio il 12 aprile delibera l'adozione di un nuovo
Statuto Tipo, predisposto dalla Federazione Italiana delle Casse Rurali ed Artigiane di concerto con
Esponenti Centrali dell'Organo di Vigilanza.
1991 - La Cassa di Bariano apre la Filiale di Morengo e la Cassa di Cologno quella di Martinengo.
1992 - Viene elaborato il progetto di fusione tra le Casse di Bariano e Cologno al Serio, che verrà
approvato nelle assemblee della primavera '93. Viene altresì attuato uno studio di fattibilità per
costituire, con altre Consorelle, una società di servizi ed elaborazione dati.
1993 - Il 4 ottobre viene firmato l'atto di fusione tra le Casse Rurali di Bariano e Cologno al Serio,
costituendo la “Cassa Rurale ed Artigiana di Bariano e Cologno al Serio”.
XI
Il 29 settembre viene costituito il C.S.S.B. S.r.l. (Centro Studi e Servizi Bergamasco) con la Consorella
della Media Bergamasca di Zanica; si assoceranno poi nel 1996 anche le Consorelle di Barlassina
e Cernusco sul Naviglio, oggi CreditCoop Lombardo, e verrà modificata la ragione sociale in “Centro
Servizi e Studi InterBancari s.r.l.“.
1994 - Il 29 maggio l'Assemblea Straordinaria dei Soci delibera, aggiornando lo Statuto alle nuove
disposizioni di legge, la nuova ragione sociale in “Banca di Credito Cooperativo Orobica di Bariano
e Cologno al Serio Società Cooperativa”.
Il 18 luglio viene aperta la nuova Filiale di Calcinate.
1995 - La Banca d'Italia concede la possibilità di apertura di due nuove unità operative.
Il 10 aprile diviene operativa la nuova Filiale - Sede distaccata di Brusaporto.
1996 - Il 3 giugno viene aperta la nuova Filiale - Sede distaccata di Trescore Balneario.
Viene accolta dall'Organo di Vigilanza la richiesta di apertura di un nuovo sportello in Urgnano
frazione Basella.
1997 - Il 22 settembre viene aperto il nuovo sportello di Basella di Urgnano.
Il 17 novembre la filiale di Urgnano viene trasferita in nuovi e più accoglienti locali.
Nel dicembre viene acquistato immobile adiacente la Sede per allocarvi nuovi uffici.
1998 - Vengono resi operativi nei nuovi locali acquistati in Cologno al Serio gli uffici titoli, legale,
ispettorato, organizzazione e controllo rischi.
Vengono terminati i lavori del secondo lotto della Filiale di Bariano dove nell'autunno troveranno
spazio i nuovi uffici della partecipata C.S.S.B. s.r.l. che ivi ha spostato la propria sede.
1999 - Con atto del 15 dicembre 1999 è stata costituita la “Mutua di Assistenza e Previdenza
Orobica” con sede, in Via Rocca, presso la struttura della nostra B.C.C..
2000 - Sono stati venduti i locali dove risiedeva la vecchia filiale di Urgnano.
2001 - Acquistato immobile per allocazione magazzino.
2002 - Riscatto dell'immobile in Calcinate ad uso filiale.
2003 - Dismessa quota sociale della partecipata "Orobica Seriana S.r.l.".
Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2002.
2004 - Il 13 settembre viene aperto il nuovo sportello di Pagazzano, il decimo della Banca.
Dismessa quota sociale della partecipata “C.S.S.B. S.r.l.”.
Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2003.
2005 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2004.
2006 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2005.
2007 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2006
Richiesta autorizzazione apertura nuova filiale.
2008 - Il 12 maggio viene aperto il nuovo sportello di Bagnatica, l'undicesimo della Banca.
Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2007.
XII
Carta dei valori del Credito Cooperativo
1. Primato e centralità della persona
Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all'attenzione e alla promozione della persona.
Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone.
Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano - costituito dai Soci, dai clienti e dai collaboratori
- per valorizzarlo stabilmente.
2. L'impegno
L'impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari
dei Soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei
prodotti e dei servizi offerti.
Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale
e culturale a beneficio dei Soci e della comunità locale e "fabbricare" fiducia.
Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l'eccellenza nella relazione con i Soci e
clienti, l'approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi
amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale.
3. Autonomia
L'autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è, vitale e
fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel "sistema" del Credito Cooperativo.
4. Promozione della partecipazione
Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei
Soci alla vita della cooperativa.
Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica,
privilegiando le famiglie e le piccole imprese, promuove l'accesso al credito, contribuisce alla
parificazione delle opportunità.
5. Cooperazione
Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L'unione delle forze, il lavoro di gruppo, la
condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le
banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per
conservarne l'autonomia e migliorarne il servizio a Soci e clienti.
6. Utilità, servizio e benefici
Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro.
Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la
gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la
promozione del benessere dei Soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il
Credito Cooperativo.
Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell'efficienza organizzativa,
XIII
nonché condizione indispensabile per l'autofinanziamento e lo sviluppo della singola Banca
cooperativa.
Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve - in misura
almeno pari a quella indicata dalla legge - e ad altre attività di utilità sociale condivise dai Soci.
Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori
e nell'interesse delle generazioni future.
I Soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in
proporzione all'attività finanziaria singolarmente svolta con la propria Banca cooperativa.
7. Promozione dello sviluppo locale
Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un'alleanza durevole per lo
sviluppo.
Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili
della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e
culturale. Il Credito Cooperativo esplica un'attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non
soltanto finanziaria, ed al servizio dell'economia civile.
8. Formazione permanente
Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità
degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica,
sociale, civile nei Soci e nelle comunità locali.
9. Soci
I Soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della
Banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l'adesione presso la comunità
locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà
tra i componenti la base sociale.
Fedeli allo spirito dei fondatori, i Soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull'onestà,
la trasparenza, la responsabilità sociale, l'altruismo.
10. Amministratori
Gli Amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle
decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i Soci e la comunità,
a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione
professionale e formazione permanente.
11. Dipendenti
I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità
di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza,
impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento
degli obiettivi economici e sociali della Banca per la quale lavorano.
XIV
Operazioni e Servizi
Gestione del Risparmio
• Conti correnti di corrispondenza
• Conti correnti convenzionati per dipendenti d’azienda,
giovani/studenti, pensionati
• Depositi a risparmio
• Certificati di deposito
• Pronti contro termine
• Prestiti obbligazionari
Finanziamenti
• Aperture di credito in c/c
• Mutui ipotecari
• Mutui fondiari
• Mutui 1ª Casa
• Finanziamenti e Mutui a Comuni, Enti, Associazioni e
Cooperative
• Chirografari finalizzati - Prestiti personali
• Crediti al consumo
• Servizio portafoglio: sconto
• Servizio portafoglio: salvo buon fine
• Servizio portafoglio: dopo incasso
• Servizio portafoglio: anticipo fatture
• Credito al consumo Crediper
Findomestic / Agos
Finanziamenti Etici - Agevolati
• Prestito d'Onore (convenzione con Comune di Pagazzano)
• Mutuo Ipotecario per acquisto 1ª Casa
(convenzione con Associazione Casa Amica Onlus)
• Leasing Etico
Banca Agrileasing
Crediti Speciali
• Leasing Immobili
Banca Agrileasing
Banca Agrileasing
• Leasing Beni strumentali
• Leasing Auto
Banca Agrileasing
• Leasing Targato Industriale
Banca Agrileasing
• Leasing Nautico
Banca Agrileasing
• Finanza Straordinaria
Banca Agrileasing
• Factoring
Bcc Factoring
• Finanza agevolata Iccrea
Iccrea Banca
• Finanziamenti agevolati agli Artigiani
Artigiancassa
• Mutui agevolati
Finlombarda
• Finanziamenti agevolati alle P.M.I. Cooperat. di garanzia
• Mutuo
Mediocredito Centrale
• Noleggio
Nolè
Crediti di firma
• Rilascio Fidejussioni per rimborso I.V.A. e Conto Fiscale
• Rilascio Fidejussioni a Comuni e privati
• Rilascio Fidejussioni per operazioni con l’estero
Titoli
• Titoli: amministrazione e custodia
• Titoli: negoziazione azionario ed obbligazionario
• Fondi comuni d’investimento
Aureo Gestioni
• Fondi comuni d’investimento Raiffeisen Capital Management
• Gestioni Patrimoniali
Aureo Gestioni
Mobiliari ed in Fondi
Estero
• Negoziazione valuta estera
• Negoziazione assegni/effetti esteri
• Conti correnti in valuta estera
• Finanziamenti in valuta estera
• Anticipo export
• Anticipo import
• Bonifici import/export
XV
Servizi Vari
• Cassette di sicurezza
• Cassa continua
• Caselle postali
• Telepass
Autostrade per l’Italia
• Telepass family
Autostrade per l’Italia
• Viacard
Autostrade per l’Italia
• Sportelli Bancomat: prelievo - saldo e movimenti c/c ricariche tessere telefoniche cellulari
• Point of sale (p.o.s.)
Key Client Cards & Solutions
• Assegni
• Emissione Assegni Circolari
• Garanzia assegni
• Bonifici
• Incasso premi e vincite
• Incassi commerciali: RID, Ri.ba., MAV
• Imposte e tasse (F23/F24)
• Bollettini Postali
• ICI
• Utenze domestiche
• Domiciliazione di stipendi e pensioni
• Servizi Assicurativi - Ramo Vita:
- Alto Valore
- Altro Domani Orizzonte
- Money Back
- Mutuo Protetto Special
- SicurCap
Assimoco Vita
• Servizi Assicurativi - Ramo Danni:
- Altro Domani Patrimonio
- Casa Forte
- Certificato Incendio
- Protetto Infortuni
Assimoco
• Servizi E-bank:
- Trading on line
- Remote banking - On bank C.B.I.
- Remote banking - In bank
- Banc@ttiva
• Carte di debito/credito:
- CartaBCC Cash - debito
- CartaBCC Classic - credito
- CartaBCC Tasca - prepagata e ricaricabile
- Cartasì
- Diners Club International
- American Express
Iccrea Banca
Iccrea Banca
Iccrea Banca
• Servizi di Tesoreria/Cassa:
- Comune di Cologno al Serio
- Comune di Urgnano
- Comune di Morengo
- Comune di Brusaporto
- Comune di Pagazzano
- Istituto Comprensivo di Bariano, Morengo e Pagazzano
- Scuola Media Statale “Bravi” di Cologno al Serio,
Urgnano e Spirano
Realizzazione grafica e stampa
4G FOUR GRAPHIC s.n.c. - Caravaggio (Bg)
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