Bilancio 2008 - Bcc Bergamasca
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Bilancio 2008 - Bcc Bergamasca
Banca di Credito Cooperativo Orobica di Bariano e Cologno al Serio Società Cooperativa Costituita il 4 ottobre 1993 Codice ABI: 08499 Iscritta all'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia al n. 5205.0.0 Iscritta all'Albo delle Cooperative al n. A159760 Iscritta al Registro delle Imprese di Bergamo al n. 02 258 510 169 - R.E.A. n. 0275946 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo Codice Fiscale e Partita I.V.A. n. 02258510169 Sede e Direzione Generale Cologno al Serio (Bergamo) – Via Rocca,14-16-18 Filiali Bariano Bagnatica Basella di Urgnano Brusaporto - Sede distaccata Calcinate Cologno al Serio Martinengo Morengo Pagazzano Trescore Balneario - Sede distaccata Urgnano Piazza Don Paganessi, 3 Via Papa Giovanni XXIII°, 16 Piazzale Santuario, 141 Piazza V. Veneto, 11 Via San Martino, 18 Via Rocca, 14/16/18 Piazza Maggiore, 3 Via Umberto I°, 31 Via Morengo, 90 Via A.Locatelli, 23/F Viale Papa Giovanni XXIII°, 329 Sommario Componenti Organi Sociali Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione 1 2 3 4 5 6 Lo scenario economico e creditizio Il profilo sociale della Banca Lineamenti generali di gestione L’attività, il personale, i servizi Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e l’evoluzione prevedibile della gestione Proposta di ripartizione dell’utile 7 11 12 14 16 34 35 36 Relazione del Collegio Sindacale 41 Relazione della Società di Revisione 43 Schemi di Bilancio al 31 dicembre 2008 • • • • stato patrimoniale conto economico prospetti variazione patrimonio netto rendiconto finanziario Nota Integrativa Rilevazioni statistiche • • dati comparativi grafici statistici 46 47 48 50 53 I II III Ubicazione e competenza territoriale VI Compagine sociale VII Contributi ed iniziative nel 2008 VIII Storia della Banca di Credito Cooperativo Carta dei Valori Operazioni e Servizi X XII XIV Componenti Organi Sociali 7 Consiglio di Amministrazione Giovanni Battista Fratelli Presidente Giuseppe Bonacina Romano Rizzi Vice Presidente Vicario Vice Presidente Antonio Luciano Canevisio Marino Carrara Bruno Duca Mario Forlani Alfredo Fusaglia Pierangelo Goisis Giuseppe Giovanni Lamera Carmelo Nozza Consiglieri Collegio Sindacale Diego Cirelli Presidente Valerio Gastoldi Pasquale Nicoli Sindaci effettivi Lino Mario Passera Roberto Polini Sindaci supplenti Direzione Generale Giuseppe Bettani Direttore Generale Vice Direzione Angelo Pantosti Massimo Piccoli Vice Direttore Vicario Vice Direttore Relazioni La creazione di valore per gli azionisti è un obiettivo delle banche aventi forma di società di capitali, ma non può essere l'unico. I “fondamentali” restano, e devono restare, fondamentali. L'effettiva attività di intermediazione, la concreta relazione con la clientela, la solidità della banca, l'efficienza gestionale rispetto alla funzione obiettivo, contano più di altri indicatori. L'ancoraggio e la relazione con il territorio vanno tenuti saldi, soprattutto in tempi di globalizzazione. Nel mercato c'è bisogno sia di banche di grandi dimensioni che perseguono il profitto, sia di intermediari “differenti”: la pluralità dei soggetti è una ricchezza e una garanzia di concorrenza e stabilità del sistema finanziario. … non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato. (Albert Einstein) Relazione del Consiglio di Amministrazione 11 Signori Soci, prima di iniziare i lavori, porgo un saluto di benvenuto a tutti Voi, in particolare a tutti coloro che sono entrati a far parte della nostra compagine sociale nel corso del 2008 e che oggi per la prima volta partecipano ai nostri lavori. Rivolgiamo anche un pensiero alla memoria dei Soci ed Amici che sono venuti a mancare nell'anno trascorso e rinnoviamo ai loro familiari e congiunti le espressioni del nostro vivo cordoglio. La presente relazione è redatta, ai sensi delle vigenti disposizioni, al fine di illustrare la situazione dell'impresa e di descrivere l'andamento della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui opera l'azienda. Il Consiglio di Amministrazione esprime fin d'ora la propria soddisfazione e contestualmente ne dà atto all'intera struttura operativa, perché anche nell'anno 2008 la Banca di Credito Cooperativo ha conseguito gli obiettivi economici e sociali che si era prefissata, chiudendo l'esercizio in ulteriore sviluppo e costante incremento di lavoro. L'anno appena trascorso non si è differenziato di molto rispetto ai precedenti, risultando ancora segnato da innumerevoli complessità. 12 1. LO SCENARIO ECONOMICO E CREDITIZIO 1.1 Il quadro economico Lo scenario macroeconomico mondiale del 2008 è stato dominato dalla crisi del mercato dei mutui immobiliari americani iniziata nel corso dell'estate del 2007 e dalle sue implicazioni per i mercati finanziari e la crescita economica. Come è stato rilevato, se non è finito il mondo, certamente è finito “un” mondo. Un mondo nel quale si credeva che il mercato fosse in grado di regolare se stesso, un mondo nel quale si pensava che non vi fossero limiti alla ricerca del profitto e che l'economia “di carta” potesse creare ricchezza duratura e stabile. Non è inutile una lettura critica delle cause della crisi e, soprattutto, delle lezioni che essa suggerisce. Se ne possono trarre utili indicazioni per indirizzare al meglio l'azione nel presente e nel futuro. La questione non è certamente quella di demonizzare l'innovazione che la finanza può produrre, quanto, piuttosto, di riflettere sulle finalità che la finanza è chiamata a perseguire e sulle modalità con cui essa è tenuta ad operare. La lezione “positiva” che la crisi suggerisce è quella che invita a non perdere mai di vista la finalità del fare finanza. Perché la finanza non può bastare a se stessa. Non può esistere a lungo una “finanza per la finanza” che smarrisca il suo senso strumentale di “finanza per lo sviluppo”. La finanza mondiale è apparsa stordita e molto spesso paralizzata e dipendente da quegli interventi di sostegno degli Stati che, oggi provvidenziali, soltanto fino a ieri sarebbero stati guardati come ingerenze indebite e intollerabili. Le Banche di Credito Cooperativo in questo contesto hanno visto confermata la solidità e l'efficacia del loro modello di business e delle scelte strategiche intraprese, fondate sulla identità di banche mutualistiche del territorio. Esse costituiscono un patrimonio da tutelare e valorizzare. Da attualizzare e trasmettere attraverso una cultura sempre più competente e coerente con l'utilizzo di strumenti sempre più innovativi ed efficienti. 1.2 Mercati finanziari e sistema bancario La crisi, aggravatasi nel settembre scorso dopo il fallimento della Lehman Brothers, con i conseguenti problemi di liquidità sui mercati interbancari e il crollo delle quotazioni azionarie, si sta ripercuotendo sull'attività economica internazionale. L'economia mondiale ha registrato un progressivo deterioramento dell'attività nel corso dell'anno, risentendo della forte caduta dei prezzi delle attività finanziarie, della riduzione della disponibilità di credito, del peggioramento del clima di fiducia di famiglie e imprese. Anche le economie emergenti, che negli ultimi anni avevano costituito il motore della crescita internazionale, sono state profondamente investite dalla crisi, risentendo del deflusso di capitali esteri, conseguente alla liquidazione di investimenti azionari e obbligazionari da parte di banche e fondi di investimento internazionali. Negli Stati Uniti l'attività economica si è progressivamente indebolita nel corso dell'anno, mentre le pressioni inflazionistiche si sono attenuate. Nel quarto trimestre del 2008 si è registrata una contrazione del prodotto interno lordo (PIL) in termini reali pari al 3,8 per cento in ragione d'anno, contro un'espansione dello 0,6 per cento nel corso del 2007. Le cause sono da ricercare nell'andamento negativo della spesa per consumi, nella caduta del mercato immobiliare e nella debolezza degli investimenti in attrezzature e software. Nei paesi emergenti dell'Asia l'attività economica ha iniziato a decelerare nella seconda metà del 2008, per flettere, poi, bruscamente, negli ultimi mesi dell'anno. La causa è stata principalmente il 13 deterioramento del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese che ha prodotto un forte indebolimento della domanda interna. Anche nell'Area dell'Euro l'attività economica ha subito un progressivo indebolimento nel corso dell'anno. Nel quarto trimestre il PIL dell'area ha fatto registrare una flessione dello 0,6 per cento in termini reali su base annua, confermando il dato del terzo trimestre. Gli investimenti sono calati ovunque, in misura particolarmente accentuata nel settore delle costruzioni, risentendo dell'andamento negativo del settore immobiliare. Nella seconda parte del 2008 la BCE ha ridotto per tre volte i tassi di riferimento; nei primi mesi del 2009 la BCE ha ulteriormente ridotto, di 100 punti base, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'Eurosistema, fino all'attuale 1,50 per cento. Il tasso di interesse sui depositi presso la Banca centrale è stato fissato allo 0,50 per cento, mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale è attualmente al 2,50 per cento. Nel 2008 la congiuntura italiana ha registrato un ulteriore peggioramento che delinea l'intensificazione della fase ciclica recessiva iniziata nella seconda metà del 2007. Nel secondo (-0,6 per cento), terzo (-0,6 per cento) e quarto trimestre dell'anno (-1,6 per cento) il PIL ha segnato tre flessioni congiunturali consecutive. La produzione industriale ha avuto in novembre una flessione del 9,7 per cento su ottobre, quando vi era stata una contrazione del 6,9 per cento su settembre (dati destagionalizzati). Con riguardo al mercato del lavoro, si rileva che la recessione in corso ha determinato un sensibile peggioramento delle condizioni occupazionali. L'industria manifatturiera lombarda evidenzia prospettive a breve di particolare criticità. I mesi finali del 2008 hanno confermato il quadro di sensibile peggioramento della congiuntura regionale, con risultati che sommano ai preesistenti fattori di rallentamento gli effetti della crisi internazionale. I segnali negativi sono diffusi a tutte le dimensioni d'impresa, a tutti i territori provinciali e a tutti i settori con l'unica eccezione dell'alimentare. 1.3 Il sistema del Credito Cooperativo Nel corso del 2008 si è assistito ad un forte sviluppo dell'attività di intermediazione svolta dalle BCC, soprattutto con riguardo alla funzione di finanziamento. Le quote delle BCC nel mercato del credito alla clientela residente in Italia sono ulteriormente cresciute, dal 7 percento di fine 2007 al 7,4 per cento di novembre 2008, mentre quelle relative al mercato della raccolta hanno subito una leggera contrazione, dal 9,1 all'8,9 per cento. Ciò potrebbe essere spiegato, come rilevato dalla Banca d'Italia, tenendo presente che “molte banche e gruppi bancari hanno incrementato la raccolta soprattutto attraverso emissioni obbligazionarie collocate presso altre banche”, fenomeno pressoché estraneo alle BCC e che il forte deflusso di risparmio dai fondi comuni e dalle gestioni patrimoniali si è rivolto “probabilmente a favore di forme più limpide e meno rischiose di investimento”. Si è parallelamente sensibilmente incrementato il numero dei dipendenti e dei soci. 14 2. IL PROFILO SOCIALE DELLA BANCA Rendere la relazione con i Soci ed il territorio sempre più incisiva è nostro orientamento costante. Ciò significa declinare in concreto i contenuti dell'articolo 2 del nostro Statuto che sono un fattore distintivo e, allo stesso tempo, una sfida permanente nel costante esercizio della democrazia economica. Abbiamo puntato, nei mercati di riferimento, ad essere sempre più banca delle comunità. La nostra dimensione si configura nel quotidiano dell'attività bancaria, nel contatto con la Clientela e nel dialogo continuo con i Soci, arricchendo quel capitale fatto di relazioni e valore delle persone. La persona è stata posta al centro del nostro modo di fare banca, attuando in continuo una relazione fondata sulla cooperazione e la mutualità. Nel corso dell'anno sono stati ammessi n. 229 nuovi soci, il numero complessivo dei soci al 31 dicembre 2008 ha raggiunto le 3.749 unità. Il coinvolgimento dei soci nella vita aziendale è nostro sforzo costante. A tale proposito si sono ulteriormente promossi gli strumenti della partecipazione informata quali i canali di comunicazione tradizionale (la newsletter “Foglio notizie BCC Orobica” e la corrispondenza ordinaria) e via internet (il sito www.bccorobica.it). Sul piano dei servizi sono proseguite le iniziative introdotte lo scorso anno: a) Mutuo Prima casa Socio; b) Prestito Socio; c) Percorso Studi; d) PC a tasso Zero. e) Premi allo studio per diplomi di maturità e diplomi di laurea; f) Giornata del Socio e iniziative culturali e turistiche. Particolare attenzione è stata rivolta ai giovani soci o figli di soci, con l'obiettivo di aggregare sempre più efficacemente il mondo dei giovani intorno all'idea cooperativa della banca, intensificando le possibilità di effettuare stages formativi a completamento dei lori studi. Vengono indicati in forma sintetica i criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi statutari in conformità con il carattere cooperativo della nostra società: • il principio della "porta aperta" rappresenta uno dei cardini della cooperazione, come riconosciuto anche dalla recente riforma societaria; • i criteri seguiti nell'ampliamento della compagine sociale hanno fatto riferimento, secondo una consolidata prassi aziendale, ad una valutazione dei candidati in base a requisiti di moralità, correttezza e affidabilità nei rapporti economici, selezionando i candidati stessi tra le categorie legate alla produzione, al lavoro e alla famiglia; • i crediti ai Soci al 31.12.2008 sono pari a 393.049 mila euro di accordato e 187.353 mila euro di utilizzato. Al 31.12.2007 l'accordato è stato di 340.653 mila euro e l'utilizzato di 160.126 mila euro. • la Banca ha partecipato alle iniziative nate all'interno del credito cooperativo e aderito ai progetti istituzionali proposti, a livello locale, comprensoriale, provinciale e nazionale; • è stata perseguita la crescita morale e culturale della comunità attraverso iniziative dirette e indirette, con costante sostegno finanziario alle iniziative sociali espresse dalla collettività e dall'associazionismo locale, erogando somme in beneficenza e mutualità, sponsorizzazioni e pubblicità; • di tali argomentazioni si dà conto anche nel bilancio sociale provinciale appositamente redatto. Per quanto concerne l'incentivazione extrabancaria, sono state attuate iniziative culturali, turistiche e ricreative con il riscontro di un costante interesse. 15 RELAZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 8, COMMA QUARTO, DELLO STATUTO SOCIALE, VOLTA AD ILLUSTRARE LE RAGIONI DELLE DETERMINAZIONI ASSUNTE CON RIGUARDO ALL'AMMISSIONE DI NUOVI SOCI. Il Consiglio di Amministrazione, in ossequio, alle previsioni recate dall'articolo 2528 c.c., recepito dall'art. 8, comma quarto, dello Statuto Sociale, è chiamato ad illustrare nella relazione al bilancio le ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all'ammissione di nuovi Soci. Alla data del 31 dicembre 2008 la compagine sociale era composta da 3.749 Soci, con un capitale sociale di Euro 447.770,44; rispetto alla stessa data dell'anno precedente la compagine sociale è aumentata di 187 unità, pari ad una variazione percentuale del 5,25%. La misura del sovrapprezzo attualmente richiesto ai nuovi Soci è di Euro 2,58 per ogni azione sottoscritta; nel corso dell'esercizio 2008 sono state accolte 229 domande di ammissione a Socio così suddivise: 219 nuove richieste per una quota di capitale sociale pari a Euro 17.919,08 e 10 richieste di subentro per una quota di capitale sociale pari a Euro 464,76. Nessuna domanda di ammissione a Socio è stata oggetto di delibera di rigetto da parte del Consiglio di Amministrazione della Banca. In coerenza con gli obiettivi enunciati nel piano strategico ed in relazione al doveroso rispetto del principio di prevalenza di cui all'art. 35 del Testo Unico Bancario i Soci ammessi nel corso dell'esercizio 2008 risultano così ripartiti per provenienza geografica e categoria di appartenenza: Comune Comune Comune Comune Comune Comune Comune Comune Comune Comune di di di di di di di di di di Cologno al Serio Urgnano/Basella Martinengo Bariano Morengo Calcinate Brusaporto Trescore Balneario Pagazzano Bagnatica 50 47 16 41 7 22 20 13 7 6 Artigiani Privati Società 17 209 3 Giovani di età inferiore ad anni 30 Donne 62 100 16 3. LINEAMENTI GENERALI DI GESTIONE Andamento delle principali componenti patrimoniali ed economiche La presente relazione è stata redatta ai sensi delle vigenti disposizioni di legge ed ha l'obiettivo di illustrare l'andamento della gestione della Banca nel suo complesso oltre che a fornire una breve descrizione del contesto in cui ha operato. 3.1 STATO PATRIMONIALE Operazioni di raccolta con clientela ordinaria La raccolta complessiva aziendale a fine dicembre 2008 è risultata pari a 551 milioni e 819 mila Euro, con una crescita di 23 milioni e 952 mila Euro (+4,54%). Raccolta allargata, consistenza e variazione COMPOSIZIONE RACCOLTA 2008 COMP. % 2007 COMP. % VAR. ASS. VAR. % Raccolta Diretta 449.209 81,41 393.685 74,58 55.524 14,10 Raccolta Indiretta 102.610 18,59 134.182 25,42 -31.572 -23,53 551.819 100,00 527.867 100,00 23.952 4,54 TOTALE L'anno 2008 si è caratterizzato, ancora una volta, per una significativa crescita della raccolta diretta (+14,10%) ed una ulteriore flessione della raccolta indiretta (-23,53%). In conseguenza a quanto esposto, il rapporto tra raccolta diretta ed indiretta è variato rispetto all'anno precedente: 81,41% la diretta (74,58% nel 2007), 18,59% la indiretta (25,42% nel 2007). Raccolta allargata, composizione 600 500 IND 18,59% IND 25,42% 400 300 200 DIR 81,41% DIR 74,58% 100 0 2008 2007 17 Raccolta diretta Raccolta diretta per forma tecnica, consistenze e variazioni PASSIVO 2008 Conti Correnti Depositi a Risparmio Raccolta a vista Mutui passivi Certificati di Deposito Operazioni P.C.T. Obbligazioni Raccolta a termine TOTALE COMP. % 2007 COMP. % VAR. ASS. VAR. % 174.949 38,95 163.297 41,48 11.651 7,14 29.639 6,59 33.797 8,58 -4.157 -12,30 204.588 45,54 197.094 50,06 7.494 3,80 188 0,04 281 0,07 -92 -32,90 10.841 2,41 10.713 2,72 128 1,20 9.127 2,04 15.500 3,94 -6.373 -41,11 224.465 49,97 170.097 43,21 54.368 31,96 244.621 54,46 196.591 49,94 48.031 24,43 449.209 100,00 393.685 100,00 55.524 14,10 La raccolta diretta complessiva è iscritta in bilancio nelle voci 20 - Debiti verso clientela (comprendenti come sottovoci: conti correnti, depositi a risparmio, pronti contro termine e mutui passivi), 30 - Titoli in circolazione (comprendente come sottovoci: certificati di deposito, obbligazioni emesse Loans & Receivable) e 50 - Passività finanziarie valutate al fair value. La raccolta diretta (voce 20+30+50) ammonta a 449 milioni e 209 mila Euro con un incremento di 55 milioni e 524 mila Euro (+14,10%), rispetto al 2007. L'analisi delle forme tecniche di raccolta evidenzia, rispetto al passato, una maggiore crescita della raccolta a termine (+24,43%) rispetto a quella a vista, che registra un incremento del 3,80%. La componente a vista rappresenta il 45,54% della raccolta diretta, la componente a termine il 54,46%. La crescita della raccolta a termine, che va analizzata anche alla luce della flessione della raccolta indiretta, è da imputarsi principalmente alla dinamica positiva dei prestiti obbligazionari (+31,96%) pari a 48 milioni e 31 mila. Più contenuta la crescita della raccolta a vista che è da imputarsi ad un incremento dei conti correnti (7,14%) pari a 11 milioni e 651 mila Euro, e alla diminuzione dei depositi a risparmio (-12,30%), pari a 4 milioni e 157 mila Euro. La raccolta, in relazione al settore economico di appartenenza della clientela, non ha subito variazioni particolarmente significative nell'ultimo anno. Il settore delle famiglie rappresenta il 90,16% del totale. Risulta notevolmente aumentata la componente a tasso fisso (+24,92%), che rappresenta a fine periodo il 50,06% della raccolta diretta (45,72% per il 2007); anche la componente a tasso variabile è in aumento rispetto al 2007 (4,99%) e rappresenta il 49,94% del totale della diretta (54,28% per il 2007). Lo sviluppo della raccolta diretta è avvenuto con il contributo positivo di tutte le filiali che hanno incrementato i rispettivi volumi operativi, intensificando sia i rapporti esistenti sia acquisendone nuovi. Per quanto concerne il grado di concentrazione della raccolta, il 3,61% proviene dal 42,22% della clientela con importi di giacenza fino a 5.000 Euro, mentre il 51,53% della raccolta totale proviene dall’8,42% dei nostri clienti con importi di giacenza oltre i 50.000 Euro. La dinamica di crescita si è verificata nel corso dell'intero esercizio. 18 Raccolta diretta per forma tecnica, composizione 2008 2008 Obbligazioni 49,97% Conti Correnti 38,95% Operazioni P.C.T. 2,04% Certificati di Deposito 2,41% Depositi a Risparmio 6,59% Mutui 0,04% Raccolta diretta per forma tecnica, composizione 2007 2007 Obbligazioni 43,21% Conti Correnti 41,48% Operazioni P.C.T. 3,94% Depositi a risparmio 8,58% Mutui passivi 0,07% Certificati di Deposito 2,72% Andamento Raccolta Diretta Gli importi sono espressi in migliaia di Euro 500,000 449.209 450,000 393.685 400,000 357.283 350.000 303.283 341.245 300.000 250.000 225.754 263.633 200.000 200.508 150.000 171.214 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 19 Composizione raccolta diretta per settore economico 2008 COMP. % 2007 COMP. % VAR. ASS. VAR. % Amministrazioni pubbliche 433 0,10 1.106 0,28 -673 -60,82 Imprese di assicurazione e finanziarie 294 0,07 750 0,19 -456 -60,80 36.539 8,13 30.643 7,78 5.896 19,24 6.720 1,50 6.566 1,67 154 2,35 405.010 90,16 354.411 90,02 50.599 14,28 di cui: consumatrici 367.537 81,82 318.421 80,88 49.116 15,42 produttrici 37.473 8,34 35.990 9,14 1.483 4,12 213 0,04 209 0,06 4 2,12 449.209 100,00 393.685 100,00 55.524 14,10 Società e quasi società non finanziarie Istituzioni sociali private e non classificabili Famiglie Resto del mondo e unità non classificabili TOTALE Composizione raccolta diretta per tipo tasso Raccolta per tipo Tasso 2008 COMP. % 2007 COMP. % VAR. ASS. VAR. % Tasso fisso 224.875 50,06 180.010 45,72 44.865 24,92 Tasso variabile 224.334 49,94 213.675 54,28 10.659 4,99 449.209 100,00 393.685 100,00 55.524 14,10 TOTALE Raccolta per classi di importo 2008 Importo Classi di importo in Euro 2008 Nº Rapp. % comp. % comp. Importo N° Rapp. 2007 Importo 2007 N° Rapp. % comp. % comp. var. Importo N° Rapp. Assoluta var. % var. Assoluta var. % da 0 a 5.000 16.224 9.208 3,611 42,220 14.479 8.940 3,677 41,663 1.745 12,05 268 3,00 da 5.001 a 25.000 107.548 8.181 23,942 37,510 102.459 8.491 26,026 39,570 5.089 4,97 -310 -3,65 da 25.001 a 50.000 93.956 2.585 20,916 11,852 80.570 2.348 20,466 10,942 13.386 16,61 237 10,09 231.481 1.836 51,531 8,418 196.177 1.679 49,831 7,825 35.304 18,00 157 9,35 449.209 21.810 100,00 100,00 393.685 21.458 100,00 100,00 55.524 14,10 352 1,64 oltre 50.000 TOTALE Raccolta indiretta La raccolta indiretta è risultata a fine dicembre 2008 pari a 102 milioni e 610 mila Euro al valore di mercato, registrando una flessione annua di 31 milioni e 572 mila Euro (-23,53%). Il comparto della raccolta indiretta è stato influenzato negativamente dalle difficoltà di investimento connesse alla crisi dei mercati finanziari nazionali ed internazionali. Andamento raccolta indiretta Andamento Raccolta Indiretta gli importi sono espressi in migliaia di Euro 200.000 173.048 193.374 175.000 173.298 147.464 149.072 valore di mercato 150.000 134.182 133.731 125.000 145.925 100.000 102.610 75.000 50.000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 20 Dall'esame del grafico successivo si evince come la componente più significativa della raccolta indiretta, valorizzata al valore di mercato, sia rappresentata da titoli di stato (62,64%) e da titoli obbligazionari (22,85%). Composizione raccolta indiretta Composizione Raccolta Indiretta obbligazioni no stato t.f. e z.c. 8,46% obbligazioni no stato tasso variabile 2,55% azioni diritti warrant opzioni 7,96% titoli di stato z.c. 0,02% obbligazioni estero t.f. e z.c. 5,60 obbligazioni estero tasso variabile 6,24% titoli di stato tasso variabile 4,55% fondi sicav altri valori 6,05% g.p.m. 0,50% titoli di stato tasso fisso 23,79% bot 34,28% Il risparmio amministrato risulta pari a 95 milioni e 889 mila Euro, il risparmio gestito 6 milioni e 721 mila Euro. Composizione raccolta indiretta valore di mercato % val mercato Titoli di stato 64.275 62,64 Obbligazioni 23.446 22,85 Azioni Totale risparmio amministrato Gpm Fondi comuni d'investimento Totale raccolta gestita Totale raccolta indiretta 8.168 7,96 95.889 93,45 514 0,50 6.207 6,05 6.721 6,55 102.610 100,00 Operazioni di impiego con clientela ordinaria Ai sensi della nuova normativa di bilancio i crediti verso clientela sono iscritti in bilancio al costo ammortizzato e inseriti alla voce 70 - Crediti verso Clientela - che include, oltre ai finanziamenti concessi a clientela ordinaria, anche i titoli di debito del portafoglio “Loans & Receivables” (Finanziamenti e crediti commerciali). Il totale della voce 70, al netto delle svalutazioni, ammonta a 393 milioni e 49 mila Euro. 21 Crediti verso clientela per forma tecnica: consistenze e variazioni CREDITI VERSO CLIENTELA 2008 Conti Correnti ed Anticipi SBF COMP. % 2007 COMP. % VAR. ASS. VAR. % 112.936 28,73 98.827 29,01 14.109 14,28 576 0,15 257 0,08 319 124,12 -48,11 Finanziamenti all'esportazione Euro Finanziamenti all'importazione Euro 55 0,01 106 0,03 -51 1.517 0,39 1.384 0,41 133 9,61 242.730 61,76 211.189 61,99 31.541 14,93 Mutui Chirografari 29.950 7,62 23.911 7,02 6.039 25,26 Crediti al consumo 2.340 0,60 1.966 0,58 374 19,02 Altre sovvenzioni attive 1.996 0,50 2.007 0,59 -11 -0,55 Portafoglio commerciale 479 0,12 311 0,09 168 54,02 Crediti in sofferenza 470 0,12 696 0,20 -226 -32,47 3 0,00 -3 -100,00 340.657 100,00 52.392 15,38 Finanziamenti in valuta Mutui Ipotecari Depositi cauzionali in nome proprio TOTALE 393.049 100,00 Crediti verso clientela per forma tecnica: composizione Credito al consumo 0,60% 2008 Mutui Chirografari 7,62% Altre sovvenzioni attive 0,50% Portafoglio commerciale 0,12% Crediti in sofferenza 0,12% Mutui Ipotecari 61,76% Conti Correnti ed Anticipi SBF 28,73% Finanziamenti all’esportazione euro 0,15% Finanziamento all’importazione euro 0,01% Finanziamenti in valuta 0,39% Credito al consumo 0,58% 2007 Mutui Chirografari 7,02% Altre sovvenzioni attive 0,59% Portafoglio commerciale 0,09% Crediti in sofferenza 0,20% Mutui Ipotecari 62,00% Conti Correnti ed Anticipi SBF 29,01% Finanziamenti all’esportazione euro 0,08% Finanziamento all’importazione euro 0,03% Finanziamenti in valuta 0,41% 22 Andamento impieghi clientela Andamento Impieghi Clientela gli importi sono espressi in migliaia di Euro 400.000 340.657 350.000 393.049 300.000 287.017 232.135 250.000 192.002 200.000 218.434 136.044 150.000 156.604 100.000 139.043 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Ripartizione temporale degli impieghi clientela Ripartizione Temporale 2008 COMP. % 2007 COMP. % VAR. ASS. VAR. % Impieghi a breve 133.984 34,09 131.055 38,47 2.929 Impieghi a medio lungo termine 258.312 65,72 208.673 61,26 49.639 23,79 753 0,19 929 0,27 -176 -18,95 393.049 100,00 340.657 100,00 52.392 15,38 Durata indeterminata TOTALE 2,23 Ripartizione per tipo tasso degli impieghi a medio/lungo termine Impieghi a medio/lungo termine 2008 a Tasso Fisso a Tasso Variabile TOTALE COMP. % 2007 COMP. % VAR. ASS. VAR. % 9.098 3,52 6.270 3,00 2.828 45,11 249.214 96,48 202.403 97,00 46.811 23,13 258.312 100,00 208.673 100,00 49.639 23,79 Gli impieghi verso la clientela ammontano, a fine 2008, a 393 milioni e 49 mila Euro, a fronte dei 340 milioni e 657 mila Euro di fine 2007, con un incremento annuo in valore assoluto di 52 milioni e 392 mila Euro per una crescita del 15,38%. La dinamica degli impieghi, così come rilevabile dalla tabella, appare sostenuta essenzialmente dalla componente a medio lungo termine, fenomeno comune a livello di sistema bancario. Infatti il comparto mutui, con un aumento di 37 milioni e 954 mila Euro, evidenzia una crescita percentuale del 16,01%, i conti correnti attivi registrano una crescita del 14,28% rispetto al dato del 2007. Nel dettaglio, i mutui ipotecari hanno registrato un incremento di 31 milioni e 541 mila Euro, pari al 14,93% e rappresentano il 61,76% del totale degli impieghi; i mutui chirografari sono aumentati di 6 milioni e 39 mila Euro, pari al 25,26% e rappresentano il 7,62% degli impieghi; i conti correnti e anticipi s.b.f. sono cresciuti di 14 milioni e 109 mila Euro pari 14,28% e rappresentano il 28,73% degli impieghi. Gli impieghi a medio/lungo termine a tasso fisso (+45,11%), sono passati al 3,52% dal 3,00% del totale, rispetto a quelli a tasso indicizzato (+23,13%) passati al 96,48% dal 97,00%. Per quanto riguarda l'evoluzione degli impieghi per tipologia di clientela si nota che le variazioni più marcate si sono registrate sugli aggregati delle: 23 • imprese non finanziarie (+23,00%); • famiglie produttrici (-7,41%); • altri operatori (+6,96%). Nel dettaglio della domanda di credito le imprese non finanziarie e le famiglie (consumatori e produttori) si sono confermate come interlocutori primari; il peso percentuale dei relativi aggregati, infatti, nell'ambito della composizione degli impieghi rappresenta rispettivamente il 65,49% e l'8,01%. La distribuzione dei crediti verso imprese non finanziarie e famiglie produttrici evidenzia come il 43,58% degli stessi sia a favore dell'edilizia e opere pubbliche, il 18,67% a favore di altri servizi destinati alla vendita, il 9,44% a servizi del commercio ed il residuo ad altri settori. Distribuzione dei crediti verso clientela per principali categorie debitrici Crediti verso clientela 2008 COMP. % 2007 COMP. % VAR. ASS. VAR. % Stati Altri enti pubblici Imprese non finanziarie Enti finanziari Famiglie produttrici Altri operatori TOTALE 257.420 65,49 209.287 61,44 48.133 23,00 254 0,06 240 0,07 14 5,83 31.477 8,01 33.996 9,98 -2.519 -7,41 103.898 26,44 97.134 28,51 6.764 6,96 393.049 100,00 340.657 100,00 52.392 15,38 Impieghi economici per forma tecnica e settore di attività economica: composizione Enti finanziari 0,06% Imprese non finanziarie 65,49% 2008 Famiglie produttrici 8,01% Altri operatori 26,44% Enti finanziari 0,07% Imprese non finanziarie 61,44% 2007 Famiglie produttrici 9,98% Altri operatori 28,51% 24 Distribuzione dei crediti verso imprese non finanziarie e famiglie produttrici residenti Crediti verso imprese 2008 Edilizia e opere pubbliche COMP. % 2007 COMP. % VAR. ASS. VAR. % 125.909 43,58 106.136 43,63 19.773 18,63 Altri servizi destinabili alla vendita 53.940 18,67 42.671 17,54 11.269 26,41 Servizi del commercio, recuperi e riparazioni 27.267 9,44 19.922 8,19 7.345 36,87 Minerali e prodotti a base di minerali 17.531 6,07 14.542 5,98 2.988 20,55 Prodotti tessili, cuoio e calzature, abbigliamento 13.048 4,52 5.055 2,08 7.994 158,14 Prodotti in metallo escl.macchine e mezzi trasp. 5.485 1,90 9.215 3,78 -3.730 -40,48 Altre branche di attività economica TOTALE 45.717 15,82 45.742 18,80 -25 -0,05 288.897 100,00 243.283 100,00 45.614 18,75 Impieghi economici verso imprese non finanziarie e famiglie produttrici per settore di attività economica: composizione Servizi del commercio, recuperi e riparazioni 9,44% Altri servizi destinati alla vendita 18,67% 2008 Edilizia e opere pubbliche 43,58% Minerali e prodotti a base di minerali 6,07% Prodotti tessili, cuoio e calzature, abbigliamento 4,52% Prodotti in metallo escl. macchine e mezzi trasp. 1,90% Altre branche di attività economica 15,82% Servizi del commercio, recuperi e riparazioni 8,19% Altri servizi destinati alla vendita 17,54% 2007 Edilizia e opere pubbliche 43,63% Minerali e prodotti a base di minerali 5,98% Prodotti tessili, cuoio e calzature, abbigliamento 2,08% Prodotti in metallo escl. macchine e mezzi trasp. 3,78% Altre branche di attività economica 18,80% Impieghi economici per fascia di importo: composizione % su posizioni e su giacenze. Classi di importo in Euro 2008 Importi 2008 Numeri COMP. % Importi COMP. % Numeri 2007 Importi 2007 COMP. % COMP. % Numeri Importi Numeri VAR. ASS. Importi VAR. % Importi VAR. ASS. Numeri VAR. % Numeri da 0 a 10.329 3.253 3.636 0,83 60,74 3.758 3.725 1,10 62,42 -505 -13,44 -89 -2,39 da 10.330 a 25.823 8.339 524 2,12 8,75 8.724 505 2,56 8,46 -385 -4,41 19 3,76 da 25.824 a 51.646 16.223 446 4,13 7,45 17.801 468 5,23 7,84 -1.578 -8,86 -22 -4,70 da 51.647 a 129.114 61.979 751 15,77 12,55 63.976 747 18,78 12,52 -1.997 -3,12 4 0,54 da 129.115 a 258.228 55.809 338 14,20 5,65 50.043 290 14,69 4,86 5.766 11,52 48 16,55 247.446 291 62,95 4,86 196.355 233 57,64 3,90 51.091 26,02 58 24,89 TOTALE 393.049 5.986 100,00 100,00 340.657 5.968 100,00 100,00 52.392 15,38 18 0,30 oltre 258.228 25 Con riferimento alla suddivisione degli impieghi per fasce di importo è confermato il frazionamento dimensionale che caratterizza gli affidamenti; il 69,49% della clientela rientra nella fascia di utilizzo fino a 25 mila Euro (2,95% degli impieghi totali). La clientela con utilizzi superiori ai 250 mila Euro rappresenta invece appena il 4,86% delle posizioni totali, anche se assorbe il 62,95% dei finanziamenti erogati. Aumentata la concentrazione degli impieghi; l'importo medio dei fidi erogati risulta pari a 66 mila Euro. Lo scorso anno tale dato era pari a 57 mila Euro. L'importo medio dei fidi accordati risulta pari a 84 mila Euro, lo scorso anno era di 80 mila Euro. Il peso dei crediti verso clientela ragguagliati alla raccolta diretta è passato da 86,53% di fine 2007 a 87,50% di fine 2008. Registra una crescita l'operatività nei crediti di firma, costituiti da fideiussioni rilasciate dall'azienda, che saldano in 14 milioni e 362 mila Euro (13 milioni e 91 mila Euro nel 2007). Crediti di firma per settore di attività economica 2008 Società non finanziarie Istituzioni sociali Comp. % 2007 Comp. % 11.888 82,77 10.671 81,51 565 3,93 565 4,32 1.909 13,30 1.855 14,17 1.233 8,59 1.319 10,08 Società finanziarie Famiglie di cui: consumatori produttori TOTALE 676 4,71 536 4,09 14.362 100,00 13.091 100,00 Crediti deteriorati I nuovi principi contabili dispongono che i crediti, in base al grado di deterioramento (“impairment”) del credito stesso, vengano così ripartiti: - crediti “in bonis” (“performing”) - crediti deteriorati (“non performing”). Questi ultimi vengono ulteriormente distinti in crediti a sofferenza, ad incagli, ristrutturati, scaduti e/o sconfinanti oltre 180 giorni (c.d. “past due”). La valutazione deve essere effettuata su base individuale per i crediti di importo rilevante e in via forfetaria per le restanti posizioni. A dicembre 2008 il comparto crediti deteriorati al lordo delle svalutazioni risulta pari a 2 milioni e 638 mila Euro, ed è in miglioramento rispetto al 2007, in quanto si manifesta un decremento annuo di 1 milione e 70 mila Euro corrispondente al 28,86%. Anche il comparto crediti deteriorati al netto delle svalutazioni è diminuito di 1 milione e 45 mila Euro, passando dai 3 milioni e 253 mila Euro di dicembre 2007 ai 2 milioni e 208 mila Euro registrati a dicembre 2008. Crediti Deteriorati Sofferenze Partite incagliate Esposizioni scadute altre 180 gg Totale Totale impieghi 2008 2007 variazione esposizione lorda assoluta 2008 percentuale 2007 variazione esposizione netta assoluta percentuale 790 1.091 -301 -27,59 470 696 -226 -32,47 1.793 2.567 -774 -30,15 1.685 2.508 -823 -32,81 55 50 5 10,00 53 49 4 8,16 2.638 3.708 -1.070 -28,86 2.208 3.253 -1.045 -32,12 394.567 341.112 53.455 15,67 393.049 340.657 52.392 15,38 26 Al 31 dicembre 2008 le sofferenze lorde, erano 790 mila Euro (1 milione e 91 mila Euro a dicembre 2007), con una diminuzione di 301 mila euro La diminuzione del comparto di 301 mila Euro è data da ingressi di crediti “in bonis” per 78 mila Euro, trasferimento da posizioni ad incaglio per 29 mila Euro e incassi per 408 mila Euro. L'incidenza delle sofferenze lorde sul totale dei crediti a clientela scende dallo 0,32% di dicembre 2007 allo 0,20% di dicembre 2008. Le sofferenze al netto delle svalutazioni effettuate ammontano a 470 mila Euro, risultando in diminuzione del 32,47% rispetto a dicembre 2007 (696 mila Euro). Il rapporto sofferenze nette su impieghi netti scende dallo 0,20 di dicembre 2007 allo 0,12% di dicembre 2008, mentre il rapporto sofferenze nette sul patrimonio di vigilanza passa dall'1,16% di dicembre 2007 allo 0,71% di dicembre 2008. Le partite incagliate lorde, relative a finanziamenti per cassa, a dicembre 2008 sono 1 milione e 793 mila Euro, 774 mila Euro in meno (30,15%) rispetto al 2007 (2 milioni e 567 mila Euro). L'incidenza degli incagli lordi sugli impieghi è parallelamente scesa dallo 0,75% di dicembre 2007 allo 0,45% registrato a dicembre 2008. Anche il dato sugli incagli netti risulta in diminuzione: dallo 0,74% di dicembre 2007 si è passati allo 0,43% di dicembre 2008. Le posizioni rientranti tra le partite incagliate a dicembre 2008 sono 24 (33 a dicembre 2007). La categoria dei crediti lordi scaduti da oltre 180 giorni è passata dai 50 mila Euro di dicembre 2007 ai 55 mila Euro di dicembre 2008. Rimane invariata l'incidenza di questa categoria di crediti deteriorati sugli impieghi lordi, pari allo 0,01%, come registrato a fine 2007. L'incidenza complessiva dei crediti deteriorati sul totale degli impieghi si è lievemente ridotta sia nei valori lordi sia in quelli netti. Incidenza Crediti Deteriorati su Impieghi Totali 2008 su imp. Lordi 2007 su imp. Netti su imp. Lordi su imp. Netti Sofferenze 0,20% 0,12% 0,32% 0,20% Partite incagliate 0,46% 0,43% 0,75% 0,74% Esposizioni scadute 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,67% 0,56% 1,08% 0,95% TOTALE Nell'ambito della composizione del comparto crediti deteriorati netti per forma tecnica originaria, la parte preponderante è rappresentata dai mutui che hanno un peso del 68,61%. Crediti Deteriorati per Forma Tecnica Conti Correnti Mutui sofferenze % sofferenze incagli % incagli scaduti oltre 180gg % scaduti oltre 180gg Crediti Deteriorati % Crediti Deteriorati 70 14,89 355 21,07 38 71,70 463 20,97 400 85,11 1.100 65,28 15 28,30 1.515 68,61 230 13,65 230 10,42 1.685 100,00 2.208 100,00 Portafoglio SBF in c/anticipi ord. TOTALE 470 100,00 53 100,00 27 La maggior incidenza dei crediti deteriorati è data dalla categoria delle famiglie con l' 86,68%, di cui il 61,23% per le famiglie consumatrici ed il 25,45% per le famiglie produttrici. Rapporto Crediti Deteriorati su Impieghi per Settori sofferenze Società non Finanziarie % sofferenze incagli % incagli scaduti oltre 180gg % scaduti oltre 180gg Crediti Deteriorati % Crediti Deteriorati 64 13,62 230 13,65 0 0,00 294 13,32 406 86,38 1.455 86,35 53 100,00 1.914 86,68 374 79,57 931 55,25 47 88,68 1.352 61,23 32 6,81 524 31,10 6 11,32 562 25,45 470 100,00 1.685 100,00 53 100,00 2.208 100,00 Istituzioni Sociali Società Finanziarie Famiglie di cui: consumatori produttori TOTALE Operazioni di Investimento I titoli del portafoglio di proprietà della Banca, che ammontano a complessivi 48 milioni e 351 mila Euro, vengono classificati come: - Strumenti finanziari disponibili per la vendita - “Available for sale”; - Attività finanziarie detenute sino a scadenza - “Held to maturity” - Finanziamenti e crediti commerciali - “Loans and Receivables” Strumenti finanziari disponibili per la vendita In tale categoria sono iscritti i titoli che la Banca non intende movimentare nel breve periodo e che, in considerazione della natura e delle caratteristiche soggettive dei titoli, non possono essere classificati nelle altre categorie. Nella categoria, inoltre, vengono iscritte tutte le partecipazioni detenute dalla Banca che non possano essere definite di controllo oppure di collegamento. Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita in sede di rilevazione iniziale sono iscritti in bilancio al “valore equo”. Le rilevazioni successive sono effettuate applicando il “fair value” con impatto a patrimonio netto. Il comparto ammonta a 21 milioni e 756 mila Euro. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza In tale categoria sono classificati i titoli dotati di pagamenti fissi o determinabili, di scadenza definita, acquistati senza intento speculativo, per i quali vi sia l'intento e la capacità di mantenerli fino a scadenza. Tali titoli sono iscritti in bilancio in sede di prima rilevazione al loro “fair value”; le valutazioni successive vengono effettuate con il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Il comparto ammonta a 8 milioni e 47 mila Euro. Il dettaglio della composizione dei singoli portafogli è ampiamente illustrato nelle sezioni 2,4,5 della Nota Integrativa. Finanziamenti e crediti commerciali In tale categoria vengono classificati i titoli non quotati in mercati attivi e per i quali manca l'intento pre-determinato di successiva vendita. La valutazione viene effettuata utilizzando il metodo del costo ammortizzato. Tale portafoglio ammonta a 18 milioni e 548 mila Euro ed è ricompreso nella voce 60 (crediti verso Banche) per i titoli emessi da Enti creditizi. 28 La gestione del portafoglio titoli di proprietà è stata improntata, anche nell'esercizio 2008, ad una gestione prudente ed equilibrata, come quella avviata negli scorsi anni. Il comparto crediti verso banche, composto da depositi, conti correnti presso istituzioni creditizie e titoli L&R, che identifica l'andamento della liquidità aziendale, ha registrato un incremento del 4,69% passando da 85 milioni e 260 mila Euro di fine 2007 a 89 milioni e 263 mila Euro di fine 2008. Di tale liquidità il 86,36% risulta concentrata presso l'istituto centrale di categoria Iccrea Spa. Portafoglio Titoli di Proprietà: Consistenza e variazioni Tipologia investimento 2008 AFS COMP. % VAR. ASS. VAR. % 45,00 11.006 35,71 10.750 97,67 3.228 6,68 3.228 10,47 0 0,00 HTM TOTALE 2007 21.756 di cui: partecipazioni L&R COMP. % 8.047 16,64 15.573 50,53 -7.526 -48,33 18.548 38,36 4.240 13,76 14.308 337,45 48.351 100,00 30.819 100,00 17.532 56,89 Portafoglio Titoli di Proprietà: Composizione Tipologia investimento 2008 Titoli di Stato - di cui 19.479 COMP. % 40,29 2007 C.C.T. 10.068 20,82 9.411 19,47 VAR. ASS. VAR. % 56,82 1.969 11,25 6 0,02 -6 -100,00 17.504 56,80 -7.436 -42,48 B.O.T. B.T.P. COMP. % 17.510 C.T.Z. Altri Titoli TOTALE 28.872 59,71 13.309 43,18 15.563 116,94 48.351 100,00 30.819 100,00 17.532 56,89 Tabella: Portafoglio Titoli di Proprietà: Composizione Altri titoli 59,71% 2008 C.C.T. 19,47% B.T.P. 20,82% Altri Titoli 43,18% 2007 B.T.P. 56,80% B.O.T. 0,02% 29 Portafoglio Titoli di Proprietà: Composizione per tipologia tasso Tipologia investimento 2008 COMP. % 2007 COMP. % VAR. ASS. VAR. % Tasso variabile 34.110 70,54 8.896 28,87 25.214 283,43 Tasso fisso 11.013 22,78 18.695 60,66 -7.682 -41,09 3.228 6,68 3.228 10,47 0 0,00 48.351 100,00 30.819 100,00 17.532 56,89 Partecipazioni TOTALE Tabella: Portafoglio Titoli di Proprietà: Composizione per tipologia tasso 2008 Tasso fisso 22,78% Partecipazioni 6,68% Tasso variabile 70,54% 2007 Partecipazioni 10,47% Tasso variabile 28,87% Tasso fisso 60,66% Patrimonio Il patrimonio aziendale, determinato dalla somma di capitale, riserve ed utile da destinare a riserve (voci da 130 a 200 del passivo dello stato patrimoniale) ammonta a 67 milioni e 92 mila Euro e risulta in crescita del 10,35% rispetto allo scorso esercizio. E' opportuno notare che in base ai nuovi principi contabili viene ricompreso integralmente l'utile d'esercizio (e non l'utile da destinare a riserva). Il Patrimonio di Vigilanza ammonta a 66 milioni e 556 mila Euro in crescita del 10,41% rispetto al 2007. Le dinamiche del patrimonio, la complessiva esposizione ai rischi di credito e di mercato sono più diffusamente trattate nella parte F della Nota Integrativa “Informazioni sul patrimonio”, così come si rimanda alla parte E “Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” per l'analisi dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi presenti nella Banca. Altre poste patrimoniali significative La Banca non detiene partecipazioni in imprese controllate o sottoposte ad influenza notevole. Le partecipazioni detenute, che ammontano a 3 milioni e 228 mila Euro, sono registrate alla voce 40 dell'attivo dello Stato Patrimoniale tra le attività disponibili per la vendita. 30 Immobilizzazioni Le attività materiali ed immateriali (voce 110 e 120 dell'attivo) risultano iscritte in bilancio al costo. Le attività materiali ammontano a 11 milioni e 270 mila Euro e sono costituite da terreni per 3 milioni e 493 mila Euro, fabbricati (compresi acconti già versati) per 7 milioni e 193 mila Euro, mobili e arredi per 145 mila Euro e impianti elettronici e impianti EAD per 439 mila Euro. Il comparto risulta in aumento di 220 mila Euro, pari all'1,98% Le attività immateriali ammontano a 10 mila Euro e risultano in incremento di circa 8 mila Euro. 3.2 CONTO ECONOMICO L'esercizio 2008 si è chiuso con un utile netto di 7.096.812 Euro, un risultato senz'altro soddisfacente in quanto conseguito in un quadro congiunturale particolarmente complesso e caratterizzato da una concorrenza sempre più agguerrita. Gli orientamenti di fondo che hanno contraddistinto l'attività creditizia hanno consentito il contenimento del livello di rischiosità in un contesto non particolarmente favorevole. CONTO ECONOMICO AL 31/12/2008 VOCI INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 2008 2007 29.095.378 23.746.202 Variazione 5.349.176 Variazione % 22,53% INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (11.659.901) (8.092.355) 3.567.546 44,09% MARGINE DI INTERESSE 17.435.477 15.653.847 1.781.630 11,38% COMMISSIONI ATTIVE 2.830.521 2.580.710 249.811 9,68% COMMISSIONI PASSIVE (418.974) (432.139) (13.165) -3,05% COMMISSIONI NETTE 12,24% 2.411.547 2.148.571 262.976 DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI 79.209 66.384 12.825 19,32% RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITA' DI NEGOZIAZIONE 68.468 7.215 61.253 848,97% UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: 18.515 87.662 (69.147) -78,88% 3.026 329 2.697 819,76% 14.975 77.780 (62.805) -80,75% 514 9.553 (9.039) -94,62% a) CREDITI b) ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA d) PASSIVITA' FINANZIARIE RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE (616.993) (626.417) 9.424 -1,50% 19.396.223 17.337.262 2.058.961 11,88% RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO DI: (548.921) 112.990 (661.911) -585,81% a) CREDITI (548.921) 112.990 (661.911) -585,81% RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 18.847.302 17.450.252 1.397.050 8,01% SPESE AMMINISTRATIVE: (10.893.490) (9.484.963) 1.408.527 14,85% a) SPESE PER IL PERSONALE (6.613.935) (5.528.364) 1.085.571 19,64% b) ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE (4.279.555) (3.956.599) 322.956 8,16% ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI ED ONERI (251.500) (100.000) (151.500) 151,50% RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' MATERIALI (345.662) (305.017) 40.645 13,33% -81,32% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' IMMATERIALI ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE COSTI OPERATIVI UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI (895) (4.792) (3.897) 913.256 966.517 (53.261) -5,51% (10.578.291) (8.928.255) 1.650.036 18,48% (379) (37) (342) 924,32% UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 8.268.632 8.521.960 (253.328) -2,97% IMPOSTE SUL REDDITO D'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE (1.171.820) (1.745.577) (573.757) -32,87% UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 7.096.812 6.776.383 320.429 4,73% UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 7.096.812 6.776.383 320.429 4,73% 31 Margine di interesse Il margine d'interesse, pari a 17 milioni e 435 mila Euro, ha evidenziato una buona crescita, quantificata in 1 milione e 781 mila Euro (+11,38%), per effetto sia della crescita dei volumi operativi, sia dell'incremento della forbice degli interessi. Gli interessi attivi complessivi sono pari a 29 milioni e 95 mila Euro, in incremento di 5 milioni e 349 mila Euro, con una variazione del 22,53%. Tra questi 23 milioni e 638 mila Euro derivano da finanziamenti a clientela ordinaria e 5 milioni e 457 mila Euro da investimenti finanziari. Gli interessi passivi di cui alla voce 20 del C.E. sono tutti interessi corrisposti sulla raccolta diretta e ammontano a 11 milioni e 660 mila Euro (8 milioni e 66 mila Euro nel 2007), con incremento del 44,56%. Margine d'interesse, composizione interessi attivi. 30.000 25.000 da investimenti finanziari 18,76% da investimenti finanziari 20.000 18,76% 15.000 10.000 da Clientela ordinaria 81,24% da Clientela ordinaria 81,24% 5.000 0 2008 2007 Margine d'interesse, composizione interessi passivi. 12.500 10.000 a istituzioni creditizie 7.500 5.000 a raccolta diretta 0,32% 100,00% a raccolta diretta 99,68% 2.500 0 2008 2007 Margine di intermediazione La nuova disciplina considera esclusivamente le commissioni attive (voce 40) e le commissioni passive (voce 50) come elementi del margine di intermediazione; pertanto i proventi di gestione (voce 190) non concorrono più alla determinazione del suddetto margine. Al solo fine di considerare il saldo complessivo dell'area servizi si ritiene opportuno menzionare in questa sezione la suddetta voce 190. In virtù della nuova normativa va rilevato poi come le commissioni connesse alle erogazioni dei mutui non concorrano più a determinare il risultato della gestione servizi poiché, in base al metodo del costo ammortizzato, le commissioni stesse sono conteggiate tra gli interessi e ripartite per l'intera durata del finanziamento. Le commissioni nette (voce 60) ammontano a complessivi 2 milioni e 412 mila Euro, in aumento di 263 mila Euro (12,24%), mentre i proventi di gestione (voce 190) sono quantificati in 913 mila Euro. 32 Le voci di ricavo più significative sono individuate nei seguenti comparti: - conti correnti - titoli di terzi - carte di debito. L'attività di negoziazione del portafoglio titoli (voce 80) ha apportato un risultato positivo di circa 68 mila Euro. I nuovi principi contabili prevedono ulteriori voci di bilancio, nella fattispecie la voce 90, relativa al risultato dell'attività di copertura, la voce 100, relativa agli utili derivanti da riacquisto o cessioni di attività, nonché la voce 110, relativa al risultato delle attività e passività valutate al “fair value”. Il risultato complessivo di tali componenti, che si compensano reciprocamente, ha un effetto negativo di 598 mila Euro sul bilancio. Per una dettagliata analisi si rinvia alle sezioni da 5 a 7 della Nota Integrativa. Il margine di intermediazione è pari a 19 milioni e 396 mila Euro, in aumento di 2 milioni e 59 mila Euro (+11,88%). Utile della operatività corrente al lordo delle imposte Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti (voce 130) presentano un saldo negativo di circa 549 mila Euro con un aggravio di circa 662 mila Euro rispetto al 2007. Le rettifiche iscritte nel 2008 ammontano a 911 mila Euro, mentre le riprese risultano pari a 362 mila Euro. Il costo del personale si è attestato a 6 milioni e 614 mila Euro, in aumento del 19,64% rispetto al 2007. La recente normativa ha introdotto novità per quanto riguarda le spese del personale includendo anche i compensi per i sindaci, ed imputando fra le altre spese amministrative alcuni centri di costo precedentemente imputati alla voce “Spese per il Personale”. Per una completa disamina delle singole componenti si rinvia alla sezione 9 della Nota Integrativa. Le altre spese amministrative ammontano a 4 milioni e 279 mila Euro e risultano in incremento di circa 323 mila Euro (+8,16%) rispetto a quanto registrato lo scorso esercizio. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a 251 mila Euro, un incremento del 151,50%, come esposto nella sezione 10 della Nota Integrativa. Per le attività materiali gli ammortamenti risultano pari a 346 mila Euro, con un incremento di circa 41 mila Euro (+ 13,33%) rispetto al 2007. Per le attività immateriali l'ammortamento è di circa mille euro, contro ammortamenti effettuati nel 2007 per circa 5 mila euro. I proventi di gestione sono quantificati in 913 mila Euro, in diminuzione di 53 mila Euro (-5,51%). Per una analisi delle singole componenti si rimanda alla sezione 13 della Nota Integrativa. L'utile della operatività corrente risulta pertanto pari a 8 milioni e 268 mila Euro, con una diminuzione di 253 mila Euro rispetto allo scorso esercizio (-2,97%). Utile di esercizio Il risultato netto di fine esercizio è di 7 milioni e 96 mila Euro, con un incremento assoluto di 320 mila Euro, rispetto ai 6 milioni e 776 mila Euro del 2007. Le imposte sul reddito (voce 260) ammontano a 1 milione e 172 mila Euro, in calo del 32,87%. La consistente diminuzione del carico fiscale (- 574 mila euro) è dovuta sia alla riduzione dell'aliquota fiscale IRES, passata dal 33% del 2007 al 27,50% del 2008, sia al riallineamento dei valori contabili e valori fiscali IRES ed IRAP, ai sensi della normativa fiscale vigente. 33 Indici economici, finanziari e di produttività 31.12.2008 31.12.2007 Indici di bilancio (%) Impieghi con clientela / totale attivo Raccolta diretta con clientela / totale attivo Impieghi con clientela/raccolta diretta clientela Raccolta gestita / raccolta indiretta Raccolta amministrata/raccolta indiretta 74,27% 84,88% 87,50% 6,55% 93,45% 72,56% 83,85% 86,53% 8,15% 91,85% Indici di redditività (%) Utile netto / (patrimonio netto - utile netto) (ROE) Utile netto / totale attivo (ROA) Costi operativi / margine di intermediazione Margine di interesse/margine di intermediazione Commissioni nette/margine di intermediazione Margine di interesse/totale attivo 11,83% 1,34% 54,54% 89,89% 12,43% 3,29% 12,54% 1,44% 51,50% 90,29% 12,39% 3,33% Indici di struttura (%) Patrimonio netto/totale attivo Raccolta diretta/totale attivo Crediti verso clientela/totale attivo 12,68% 84,88% 74,27% 12,95% 83,85% 72,56% 0,12% 0,70% 0,20% 1,14% 56,16% 55,34% 54,71% 53,51% 5.163 6.343 4.518 9.681 223 122 4.577 6.138 3.961 8.539 202 104 Indici di rischiosità (%) Sofferenze nette / Crediti verso clientela netti Sofferenze nette / patrimonio netto Indici di efficienza (%) Spese amministrative/margine di intermediazione Costi/ricavi (cost/income)* Indici di produttività (migliaia di Euro) Raccolta diretta per dipendente Raccolta allargata per dipendente Impieghi su clientela per dipendente Montante (raccolta più impieghi) per dipendente Margine di intermediazione per dipendente Totale costi operativi per dipendente * il cost/income è calcolato rapportando le spese amministrative (voce 150 CE) e le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (voce 170 e 180 CE) al margine di intermediazione (voce 120 CE) e agli altri oneri/proventi di gestione (voce 190 CE) 34 Margine d'interesse, di intermediazione, risultato netto di gestione, utile netto. 25.000 22.500 19.396 20.000 17.500 17.435 17.337 18.847 17.450 15.654 15.000 2007 2008 12.500 10.000 6.776 7.097 7.500 5.000 2.500 0 Margine di Interesse Margine di Intermediazione Risultato Netto della Gestione Utile d'Esercizio 4. L'ATTIVITÀ, IL PERSONALE, I SERVIZI Anche il decorso esercizio è stato caratterizzato dallo sviluppo aziendale sotto il profilo dimensionale, commerciale ed organizzativo, secondo quanto previsto dal Piano Strategico. Nel 2008 la Banca ha svolto un più attento presidio del territorio sviluppando sempre nuove relazioni d'affari, che hanno prodotto una positiva dinamica dei volumi intermediati e dei ricavi da servizi. E' stata realizzata l'apertura di una nuova filiale nel Comune di Bagnatica e prosegue l'attività per la realizzazione della nuova sede sociale nell'area adiacente l'attuale sede di Cologno al Serio, acquistata dalla Parrocchia. Sul piano delle relazioni commerciali, è proseguita l'azione di fidelizzazione della clientela attraverso la promozione dei prodotti del Gruppo del Credito Cooperativo. Sotto il profilo organizzativo nell'anno trascorso è proseguita, tra le attività più rilevanti, lo sviluppo del processo di adeguamento alle nuove istruzioni in materia di adeguatezza patrimoniale secondo quanto previsto dall'Accordo di Basilea. Tale processo riguarda misure organizzative e strumenti richiesti per il calcolo dei nuovi requisiti di capitale, compresi l'utilizzo e la valutazione di adeguatezza del capitale e di informativa al pubblico (II e III pilastro). Sono proseguite le attività relative ai processi contabili di sintesi, a seguito dell'introduzione degli IAS. Di particolare rilevanza sono state le attività progettuali intraprese in funzione di innovazioni normative come la MIFID (Markets in Financial Instruments Directive - MiFID), quella sulla Vigilanza Prudenziale (Basilea II), la Compliance, la Direttiva Antiriciclaggio, nonché le nuove ulteriori disposizioni in materia di trasparenza e di mutui. Si è provveduto alla nomina del Responsabile della Funzione di Risk Controller e all'ampliamento delle competenze della Funzione Compliance. E' proseguito anche nel 2008 l'aggiornamento del sito internet, con l'obiettivo di diffonderne progressivamente l'utilizzo da parte di una sempre più ampia fascia di utenza attenta e sensibile alle opportunità offerte dalla moderna tecnologia. L'investimento dell'azienda nelle risorse umane è proseguito anche sul piano della valorizzazione interna sia attraverso l'addestramento e la formazione sia promuovendo la crescita professionale e di carriera dei singoli. I temi della formazione hanno riguardato molti aspetti dell'attività con particolare riferimento al settore finanza, contabile, fidi e antiriciclaggio. 35 Al 31 dicembre 2008 la rete commerciale, dopo l'apertura della filiale di Bagnatica, è composta da 11 filiali. I dipendenti sono 87, così suddivisi: nº 3 Dirigenti nº 12 Quadri direttivi di 3° e 4° livello nº 7 Quadri direttivi di 1° e 2° livello nº 65 Impiegati. 5. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO E L'EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Dopo la chiusura dell'esercizio, non si sono verificati fatti di rilievo, che possano aver avuto ripercussioni sulle valutazioni eseguite in sede di elaborazione del bilancio in esame, o che abbiano interessato l'andamento della gestione e la situazione societaria. Nei primi mesi dell'anno in corso, l'attività aziendale è proseguita secondo le linee tracciate dal documento di budget 2009 e nel quadro del piano strategico triennale 2007-2009, con particolare attenzione alla particolare congiuntura in atto che può rendere necessari pronti adeguamenti strategici ed operativi. Lo sviluppo della Banca si inserisce in un quadro di crisi economica e finanziaria che determina estrema incertezza. I tassi sono in continuo e rapido movimento, influenzando il margine d'interesse complessivo che può essere mediato da un attento monitoraggio dei volumi intermediati sia in termini di quantità che di qualità. Dovrebbe proseguire il consolidamento del margine prodotto dai servizi alla clientela, mentre non si ritiene, tenuto conto dell'attuale profilo di rischio prudenziale che la Banca ha ritenuto di porre alla base delle proprie scelte di portafoglio di tesoreria, di poter fare affidamento su risultati positivi derivanti dalla negoziazione di titoli di proprietà. Dal lato dei costi, la Banca continuerà a perseguire un efficiente contenimento dei costi operativi, ma dovrà pure continuare a far fronte a maggiori e significativi oneri connessi alla crescita. Particolare attenzione continuerà ad essere rivolta alla componente di gestione e formazione del personale, in un'ottica di ottimizzazione delle risorse, di qualificazione amministrativa e della diffusione di una sempre più condivisa cultura aziendale. Da evidenziare che, nel comparto della “protezione dei dati personali”, è stato aggiornato e approvato il “Documento Programmatico sulla Sicurezza “ ai sensi dell'art. 34, comma 1, lettera g) e dell'allegato B - Disciplinare Tecnico, Regola 19 del Decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196. Quanto ai nuovi progetti, prosegue in particolare lo sviluppo dell'attività di controllo rischi, con maggior orientamento per la definizione di modelli propri per l'esposizione della Banca alle singole tipologie di rischio. Continua anche il processo di adeguamento alle nuove istruzioni in materia di adeguatezza patrimoniale secondo quanto previsto dall'Accordo di Basilea. Prosegue inoltre l'impegno per la piena attuazione della legge 231 in materia di responsabilità degli amministratori. 36 6. PROPOSTA DI RIPARTIZIONE DELL'UTILE Signori Soci, prima di chiudere la relazione, rivolgiamo un caloroso ringraziamento ai nostri Soci e Clienti per averci consentito, con il loro continuo e concreto apporto, di raggiungere i positivi risultati che Vi abbiamo illustrato. Sentiamo inoltre il dovere di manifestare la nostra sincera gratitudine verso tutti coloro che ci hanno affiancato nell'impegnativo cammino. Rinnoviamo pertanto i sentimenti di viva riconoscenza al Collegio Sindacale, alla Direzione Generale e a tutto il Personale per il lavoro svolto. Sentiamo inoltre il dovere di estendere tali ringraziamenti anche alla Direzione e ai Funzionari della Banca d'Italia di Bergamo, sempre solleciti nel fornire qualificati e preziosi consigli; alla Federazione Regionale e Nazionale di categoria che, unitamente alle società del Gruppo, ci sostengono e supportano quotidianamente. Invitiamo infine Voi Soci, che con la Vostra fedeltà alla Banca ne promuovete la continua crescita, a collaborare e a contribuire attivamente affinché la nostra Banca possa affrontare nel modo migliore le sfide e le opportunità che il futuro ci riserva. Vi sottoponiamo per il necessario esame e per le relative deliberazioni il bilancio chiuso al 31 dicembre 2008 costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa, e correlato dalla relazione sulla gestione. Le risultanze patrimoniali ed economiche dell'esercizio 2008 possono così essere compendiate: STATO PATRIMONIALE Attività Passività e Patrimonio netto Utile netto € € € 529.213.224 522.116.412 7.096.812 CONTO ECONOMICO Rendite e Profitti Spese e Perdite Utile netto € € € 38.281.840 31.185.028 7.096.812 37 Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto delle disposizioni statutarie, propone la seguente ripartizione dell'utile netto di esercizio: 1) alle riserve indivisibili di cui all’articolo 12 della Legge 16 dicembre 1977, n. 904, per le quali si conferma l’esclusione della possibilità di distribuzione tra i Soci sotto qualsiasi forma, sia durante la vita della società che all’atto del suo scioglimento, e specificatamente: alla riserva legale di cui al comma 1, art. 37 del D.Lgs. Nr. 385 del 1° settembre 1993 2) ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della Cooperazione pari al 3% degli utili netti annuali € 6.570.918 € € 212.904 300.000 € 12.990 3) ai fini di beneficenza o mutualità 4) a distribuzione di dividendi ai Soci, nella ragione del 3,0% ragguagliata al capitale effettivamente versato ed al periodo € 7.096.812 TOTALE Il Consiglio di Amministrazione Cologno al Serio, 23 marzo 2009 Relazione del Collegio Sindacale 41 ai sensi dell'art. 2429 del codice civile Signori Soci, il Consiglio di Amministrazione ha messo a nostra disposizione il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2008 unitamente alla relazione sulla gestione nei termini di legge. Il progetto di bilancio che è composto da cinque distinti documenti: lo Stato patrimoniale, il Conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e la nota integrativa, è stato sottoposto alla revisione contabile della AGN Serca S.n.c. e può essere riassunto nelle seguenti risultanze: STATO PATRIMONIALE Attivo Passivo e Patrimonio netto Utile dell'esercizio CONTO ECONOMICO Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente Utile dell'esercizio 529.213.224 522.116.412 7.096.812 8.268.632 1.171.820 7.096.812 La nota integrativa contiene, oltre all'indicazione dei criteri di valutazione, le informazioni dettagliate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico anche le altre informazioni richieste al fine di esporre in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca. Unitamente al bilancio 2008 sono riportati i dati patrimoniali e di conto economico al 31 dicembre 2007 anch'essi determinati applicando i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Sul bilancio nel suo complesso è stato rilasciato un giudizio senza rilievi dalla società di revisione AGN Serca S.n.c che ha emesso, ai sensi dell'art. 2409 ter cod. civ., una relazione in data 08/04/2009 per la funzione di controllo contabile. Al riguardo, nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha incontrato i responsabili della società di revisione con i quali ha avuto scambi di informazioni relativamente al bilancio d'esercizio ed alle altre verifiche da loro effettuate. Nel corso dell'esercizio abbiamo partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo. In tali interventi abbiamo potuto verificare come l'attività dei suddetti organi sia improntata al rispetto della corretta amministrazione e di tutela del patrimonio della Banca. Nel corso dell'anno 2008 abbiamo operato n° 8 verifiche sia collegiali che individuali. Nei riscontri e nelle verifiche sindacali ci siamo avvalsi, ove necessario, della collaborazione della struttura dei controlli interni e dell'ufficio contabilità generale della Banca. Dalla nostra attività di controllo e verifica non sono emersi fatti significativi tali da richiedere la segnalazione alla Banca d'Italia. 42 In ossequio all'art. 2403 del codice civile, il Collegio: 1) ha ottenuto dagli Amministratori le informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico finanziario e patrimoniale; 2) in base alle informazioni ottenute, ha potuto verificare che le azioni deliberate e poste in essere sono conformi alla legge e allo Statuto sociale e che non appaiono manifestatamene imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le deliberazioni assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio; 3) ha vigilato sull'osservanza della Legge e dello Statuto, nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; 4) ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della Banca anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni e, a tal riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire; 5) ha rilevato l'adeguatezza sostanziale del sistema dei controlli interni della Banca anche attraverso informazioni acquisite in specie dall'internal audit; 6) ha valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile nonché sull'affidabilità in concreto di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti, gli atti e le operazioni di gestione, anche a seguito delle specifiche informazioni ricevute dai responsabili delle rispettive funzioni. Vi evidenziamo infine che non sono pervenute denunce ex art. 2408 del codice civile o esposti di altra natura. Il Collegio Sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all'art. 2 Legge n. 59/1992 e dell'art. 2545 cod. civ., comunica di condividere i criteri seguiti dal Consiglio di Amministrazione nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi mutualistici in conformità col carattere cooperativo della società e dettagliati nella relazione sulla gestione presentata dagli stessi Amministratori. In considerazione di quanto sopra, il Collegio esprime parere favorevole all'approvazione del bilancio dell'esercizio e concorda con la proposta di destinazione del risultato di esercizio formulata dal Consiglio di Amministrazione. Il Collegio Sindacale Cologno al Serio, 10 aprile 2009 Bilancio al 31 dicembre 2008 46 STATO PATRIMONIALE VOCI DELL’ATTIVO 31.12.2008 31.12.2007 10 Cassa e disponibilità liquide 2.420.655 2.903.828 20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.631.784 1.230.128 21.755.544 11.006.511 8.047.281 15.572.659 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60 Crediti verso banche 70 Crediti verso clientela 110 Attività materiali 120 Attività immateriali 130 Attività fiscali: a) correnti b) anticipate 150 Altre attività Totale dell'attivo VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 10 Debiti verso banche 20 Debiti verso clientela 30 Titoli in circolazione 40 Passività finanziarie di negoziazione 50 Passività finanziarie valutate al fair value 80 Passività fiscali: 89.263.115 85.259.823 393.049.041 340.656.599 11.269.928 11.050.138 10.049 1.356 662.059 803.171 121.600 120.524 540.459 682.647 1.103.768 1.004.366 529.213.224 469.488.579 31.12.2008 31.12.2007 2.697.269 3.368.298 213.903.802 212.875.249 98.607.533 25.034.928 182.904 955.390 136.698.013 155.774.695 405.715 1.182.562 a) correnti 308.891 468.598 b) differite 96.824 713.964 100 Altre passività 6.875.634 7.140.731 110 Trattamento di fine rapporto del personale 1.719.417 1.760.761 120 Fondi per rischi e oneri: 1.031.279 598.832 b) altri fondi 130 Riserve da valutazione 160 Riserve 170 Sovrapprezzi di emissione 180 Capitale 200 Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) Totale del passivo e patrimonio netto 1.031.279 598.832 2.570.942 2.875.113 56.916.045 50.653.030 60.089 58.495 447.770 434.112 7.096.812 6.776.383 529.213.224 469.488.579 47 CONTO ECONOMICO VOCI 31.12.2008 10 Interessi attivi e proventi assimilati 20 Interessi passivi e oneri assimilati 30 Margine di interesse 40 Commissioni attive 50 Commissioni passive 60 Commissioni nette 70 80 100 29.095.378 31.12.2007 23.746.202 -11.659.901 -8.092.355 17.435.477 15.653.847 2.830.521 2.580.710 -418.974 -432.139 2.411.547 2.148.571 Dividendi e proventi simili 79.209 66.384 Risultato netto dell’attività di negoziazione 68.468 7.215 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 18.515 87.662 a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) passività finanziarie 110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 120 Margine di intermediazione 130 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti 3.026 329 14.975 77.780 514 9.553 -616.993 -626.417 19.396.223 17.337.262 -548.921 112.990 -548.921 112.990 18.847.302 17.450.252 -10.893.490 -9.484.963 a) spese per il personale -6.613.935 -5.528.364 b) altre spese amministrative -4.279.555 -3.956.599 140 Risultato netto della gestione finanziaria 150 Spese amministrative: 160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -251.500 -100.000 170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -345.662 -305.017 180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 190 Altri oneri/proventi di gestione 200 Costi operativi -895 -4.792 913.256 966.517 -10.578.291 -8.928.255 240 Utili (perdite) da cessione di investimenti 250 Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 260 Imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente -1.171.820 -1.745.577 270 Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 7.096.812 6.776.383 290 Utile (perdita) d’esercizio 7.096.812 6.776.383 -379 -37 8.268.632 8.521.960 Stock options Acquisto azioni proprie Emissione nuove azioni Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Riserve Esistenze all' 1.1.2008 Modifica saldi apertura Esistenze al 31.12.2007 Capitale: 434.111 434.111 18.435 (4.776) a) azioni ordinarie 434.111 434.111 18.435 (4.776) b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione 58.494 58.494 1.834 (239) Riserve: 50.653.029 50.653.029 6.262.281 735 a) di utili 50.123.493 50.123.493 6.262.281 735 b) altre 529.536 529.536 Riserve da valutazione: 2.875.113 2.875.113 (304.171) a) disponibili per la vendita (9.977) (9.977) (304.171) b) copertura flussi finanziari c) altre: - Saldi attivi di rivalutazione monetaria 2.885.090 2.885.090 Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio 6.776.383 6.776.383 (6.262.281) (514.102) Patrimonio netto 60.797.130 60.797.130 (514.102) (303.436) 20.269 (5.015) Nella colonna "Variazioni di riserve", sono compresi gli utili non riscossi dai Soci che, per disposizione normativa, sono imputati a "Riserva legale" al momento della loro prescrizione. Distribuzione straordinaria dividendi Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto Variazione strumenti di capitale Allocazione risultato esercizio precedente Derivati su proprie azioni PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO ESERCIZIO 2008 (importi in unità di Euro) Utile (Perdita) di Esercizio 31.12.2008 7.096.812 7.096.812 Patrimonio netto al 31.12.2008 7.096.812 67.091.658 2.885.090 60.089 56.916.045 56.386.509 529.536 2.570.942 (314.148) 447.770 447.770 48 PROSPETTO VARIAZIONE PATRIMONIO NETTO ESERCIZIO 2008 (Importi in unità di Euro) Stock options Emissione nuove azioni Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Riserve Esistenze all'1.1.2007 Modifica saldi apertura Esistenze al 31.12.2006 Capitale: 445.808 445.808 2.866 (14.563) a) azioni ordinarie 445.808 445.808 2.866 (14.563) b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione 59.266 59.266 317 (1.089) Riserve: 46.708.024 46.708.024 3.943.336 1.669 a) di utili 46.178.488 46.178.488 3.943.336 1.669 b) altre 529.536 529.536 Riserve da valutazione: 2.851.285 2.851.285 23.828 a) disponibili per la vendita (33.805) (33.805) 23.828 b) copertura flussi finanziari c) altre: - Saldi attivi di rivalutazione monetaria 2.885.090 2.885.090 Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio 4.282.916 4.282.916 (3.943.336) (339.580) Patrimonio netto 54.347.299 54.347.299 (339.580) 25.497 3.183 (15.652) Nella colonna "Variazioni di riserve", sono compresi gli utili non riscossi dai Soci che, per disposizione normativa, sono imputati a "Riserva legale" al momento della loro prescrizione. Acquisto azioni proprie Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto Distribuzione straordinaria dividendi Allocazione risultato esercizio precedente Variazione strumenti di capitale ESERCIZIO 2007 (importi in unità di Euro) Derivati su proprie azioni PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO Utile (Perdita) di Esercizio 31.12.2007 6.776.383 6.776.383 Patrimonio netto al 31.12.2007 6.776.383 60.797.130 2.885.090 58.494 50.653.029 50.123.493 529.536 2.875.113 (9.977) 434.111 434.111 49 PROSPETTO VARIAZIONE PATRIMONIO NETTO ESERCIZIO 2007 (Importi in unità di Euro) 50 RENDICONTO FINANZIARIO - Metodo indiretto (Importi in unità di Euro) A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione - risultato d'esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche: a vista - debiti verso banche: altri debiti - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa Importo 2008 10.121.272 7.096.812 2007 8.374.531 6.776.383 2.407.301 294.713 -474.230 346.558 982.849 308.891 180.427 309.809 351.630 377.725 -546.909 -66.219.498 -8.658 83.844 -45.021.141 22.603 -11.108.996 -27.728.093 23.645.591 -51.622.569 603.227 48.810.114 -671.029 -21.580.291 -2.389.345 -7.288.112 25.184.744 34.377.347 -50.907.601 -53.546.705 -151.529 40.201.542 1.985.574 -86.900 -3.730.760 -951.412 -21.065 40.029.899 2.976.206 3.554.932 7.579.209 66.384 79.209 7.500.000 66.384 -575.420 -2.993.376 -565.832 -9.588 -2.993.376 7.003.789 -2.926.992 15.252 -12.467 -214.102 -198.850 -483.173 -139.580 -152.047 475.893 1.028.553 72.422.226 B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d'azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO LEGENDA: (+) generata (-) assorbita 51 RICONCILIAZIONE Voci di bilancio Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio Importo 2008 2007 2.903.828 2.427.935 -483.173 475.893 2.420.655 2.903.828 Nota Integrativa 54 PARTE A - Politiche contabili A.1 - Parte generale 1. Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali 2. Principi generali di redazione 3. Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio 4. Altri aspetti A.2 - Parte relativa alle principali voci di Bilancio 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti 5. Attività finanziarie valutate al fair value 6. Operazioni di copertura 7. Partecipazioni 8. Attività materiali 9. Attività immateriali 10. Attività non correnti in via di dismissione 11. Fiscalità corrente e differita 12. Fondi per rischi ed oneri 13. Debiti e titoli in circolazione 14. Passività finanziarie di negoziazione 15. Passività finanziarie valutate al fair value 16. Operazioni in valuta 17. Altre informazioni 56 60 80 PARTE B - Informazioni sullo stato patrimoniale Attivo Passivo Altre informazioni 98 112 PARTE C - Informazioni sul conto economico 114 PARTE D - Informativa di settore 127 PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sistema dei controlli interni Sez.1 Rischio di Credito 1. Aspetti Generali 2. Politiche di gestione del Rischio di credito 2.1 Aspetti Organizzativi 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito 2.4 Attività finanziarie deteriorate 129 55 Sez. 2 Rischio di Mercato 142 2.1 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Aspetti generali b) Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse 2.2 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio bancario a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse b) Attività di copertura del fair value c) Attività di copertura dei flussi finanziari 2.3 Rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza 2.4 Rischio di prezzo - Portafoglio bancario a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo b) Attività di copertura del rischio di prezzo 2.5 Rischio di cambio a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio b) Attività di copertura del rischio di cambio Sez. 3 Rischio di Liquidità a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Sez. 4 Rischio Operativo a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo INFORMATIVA AL PUBBLICO - “PILLAR III” DI BASILEA 2 161 PARTE F - Informazioni sul patrimonio 161 PARTE G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 165 PARTE H - Operazioni con parti correlate 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche e degli amministratori 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate PARTE I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali N.B.: i dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi in migliaia di Euro. 166 56 PARTE A: POLITICHE CONTABILI A.1 - PARTE GENERALE Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Secondo quanto previsto dallo IAS 1 al § 14, si attesta che il bilancio della Banca di Credito Cooperativo Orobica è conforme a tutti i principi contabili internazionali IAS/IFRS, inclusi i documenti interpretativi Standing Interpretations Committee (SIC) e International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), in vigore alla data di approvazione del bilancio ed omologati al 31 dicembre 2008 dai seguenti Regolamenti dell'Unione Europea: Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. Reg. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. 1725/2003 707/2004 2086/2004 2236/2004 2237/2004 2238/2004 211/2005 1073/2005 1751/2005 1864/2005 1910/2005 2106/2005 108/2006 708/2006 1329/2006 610/2007 1004/2008 del del del del del del del del del del del del del del del del del 29/09/2003, pubblicato 06/04/2004, pubblicato 19/11/2004, pubblicato 29/12/2004, pubblicato 29/12/2004, pubblicato 29/12/2004, pubblicato 04/02/2005, pubblicato 07/07/2005, pubblicato 25/10/2005, pubblicato 15/11/2005, pubblicato 08/11/2005, pubblicato 21/12/2005, pubblicato 11/01/2006, pubblicato 08/05/2006, pubblicato 08/09/2006 pubblicato 01/06/2007 pubblicato 15/10/2008 pubblicato sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla sulla G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. G.U. dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione dell'Unione europea europea europea europea europea europea europea europea europea europea europea europea europea europea europea europea europea L 261 L 111 L 363 L 392 L 393 L 394 L 41 L 175 L 282 L 299 L 305 L 337 L 24 L 122 L 247 L 141 L 275 del del del del del del del del del del del del del del del del del 13/10/2003 17/04/2004 09/12/2004 31/12/2004 31/12/2004 31/12/2004 11/02/2005 08/07/2005 26/10/2005 16/11/2005 24/11/2005 22/12/2005 27/01/2006 09/05/2006 09/09/2006 02/06/2007 16/10/2008 Per l'interpretazione e l'applicazione dei nuovi principi contabili internazionali si è fatto riferimento, inoltre, al c.d. Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statement, ossia al “Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio”, emanato dallo IASB. Sul piano interpretativo si sono tenuti in considerazione anche i documenti sull'applicazione in Italia dei principi contabili IAS/IFRS predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI). 57 I Principi contabili e relative interpretazioni in vigore alla data del bilancio sono i seguenti: PRINCIPI CONTABILI Regolamento di omologazione MODIFICHE IAS 1 Presentazione del bilancio 1725/03 2236/04; 2238/04; 1910/05; 108/06 IAS 2 Rimanenze 1725/03 2238/04 IAS 7 Rendiconto finanziario 1725/03 2238/04 IAS 8 Utile (perdita) d'esercizio, errori determinanti e cambiamenti di principi contabili 1725/03 2238/04 IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio 1725/03 2236/04; 2238/04 IAS 11 Commesse a lungo termine 1725/03 IAS 12 Imposte sul reddito 1725/03 2086/04; 2236/04; 2238/04; 211/05 IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 1725/03 2236/04; 2238/04; 211/05; 1910/05 IAS 17 Leasing 1725/03 2236/04; 2238/04; 108/06 IAS 18 Ricavi 1725/03 2086/04; 2236/04 IAS 19 Benefici per i dipendenti 1725/03 2086/04; 2236/04; 2238/04; 211/05; 1910/05 IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica 1725/03 2238/04 IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1725/03 2238/04; 706/2006 IAS 23 Oneri finanziari 1725/03 2238/04 IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate 1725/03 2238/04; 1910/05 IAS 26 Fondi di previdenza 1725/03 IAS 27 Bilancio consolidato e contabilizzazione delle partecipazioni in controllate 1725/03 2236/04; 2238/04 IAS 28 Partecipazioni in società collegate 1725/03 2236/04; 2238/04 IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1725/03 2238/04 IAS 31 Informazioni contabili relative alle partecipazioni in joint venture 1725/03 2236/04; 2238/04 IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative 2237/04 2238/04; 211/05; 1864/05; 108/06 IAS 33 Utile per azione 1725/03 2236/04; 2238/04; 211/05; 108/06 IAS 34 Bilanci intermedi 1725/03 2236/04; 2238/04 IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività 1725/03 2086/04; 2236/04; 2238/04 IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1725/03 2086/04; 2236/04; 2238/04 IAS 38 Attività immateriali 1725/03 2236/04; 2238/04; 211/05; 1910/05 IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 1725/03 2236/04; 211/05; 1751/05; 1864/05; 1910/05; 2106/05; 108/06 IAS 40 Investimenti immobiliari 1725/03 2236/04; 2238/04 IAS 41 Agricoltura 1725/03 2236/04; 2238/04 IFRS 1 Prima adozione degli IFRS 707/04 2236/04; 2238/04; 211/05; 1751/05; 1864/05; 1910/05; 108/06 IFRS 2 Pagamenti basati su azioni 211/05 IFRS 3 Aggregazioni aziendali 2236/04 IFRS 4 Contratti assicurativi 2236/04 IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita ed attività operative cessate 2236/04 IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1910/05 IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative 108/06 IFRS 8 Settori operativi 1358/07 108/06 1004/08 58 DOCUMENTI INTERPRETATIVI Regolamento di omologazione MODIFICHE SIC 7 Introduzione dell'Euro 1725/03 SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specificarelazione alle attività operative 1725/03 SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) 1725/03 2238/04 SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo 1725/03 2238/04 SIC 15 Leasing operativo - Incentivi 1725/03 SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non ammortizzabili 1725/03 2238/04 SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di condizione fiscale di un'impresa o dei suoi azionisti 1725/03 2238/04 SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing 1725/03 2086/04; 2238/04 SIC 29 Informazioni integrative - Accordi per servizi in concessione 1725/03 SIC 31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari 1725/03 2238/04 SIC 32 Attività immateriali - Costi connessi a siti web 1725/03 2236/04; 2238/04 IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti, ripristini e passività similari 2237/04 IFRIC 2 Azioni dei Socidi entità cooperative e strumenti simili 1073/05 IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1910/05 IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali 1910/05 IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato specifico - Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche 108/2006 IFRIC 7 Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi dello IAS 29. Informazioni contabili in economie iperinflazionate IFRIC 8 Ambito di applicazione dell'IFRS 2 1329/2006 IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati 1329/2006 IFRIC 10 Bilanci Intermedi e riduzione durevole di valore 610/2007 IFRIC 11 Operazioni con azioni proprie o del gruppo 611/2007 706/06 2238/04 59 Sezione 2 - Principi generali di redazione Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla presente nota integrativa ed è corredato dalla relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione della Banca di Credito Cooperativo Orobica. I conti in bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale. Il bilancio di esercizio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale e facendo riferimento ai principi generali di redazione di seguito elencati: • Principio della verità e della correttezza e della completezza nella presentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria • Principio della competenza economica • Principio della coerenza di presentazione e classificazione da un esercizio all'altro • Principio del divieto di compensazione di partite salvo quando espressamente ammesso • Principio della prevalenza della sostanza sulla forma • Principio della prudenza nell'esercizio dei giudizi necessari per l'effettuazione delle stime richieste in condizioni di incertezza, in modo che le attività o i ricavi non siano sovrastimati e le passività o i costi non siano sottostimati, senza che ciò comporti la creazione di riserve occulte o di accantonamenti eccessivi • Principio della neutralità dell'informazione • Principio della rilevanza/significatività dell'informazione. Nella predisposizione del bilancio di esercizio sono stati osservati gli schemi e le regole di compilazione di cui alla circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22/12/2005. Inoltre sono state fornite le informazioni complementari ritenute opportune a integrare la rappresentazione dei dati di bilancio, ancorché non specificatamente prescritte dalla normativa. Gli schemi di stato patrimoniale e conto economico e il prospetto delle variazioni del patrimonio netto sono redatte in unità di Euro, mentre il rendiconto finanziario e la presente Nota Integrativa, quando non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro. A fini comparativi gli schemi di bilancio e, ove richiesto, le tabelle della Nota Integrativa riportano anche i dati relativi all'esercizio precedente. I criteri adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio sono rimasti invariati rispetto a quelli utilizzati per il bilancio di esercizio 2007. Se i conti non sono comparabili, quelli relativi all'esercizio precedente sono stati adattati; la non comparabilità, l'adattamento o l'impossibilità di procedere a questo sono specificamente indicati nella Nota integrativa. Le modifiche della normativa contabile Con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea n. 275 del 16 ottobre 2008, del Regolamento CE n. 1004/2008, sono entrate in vigore le modifiche allo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione“. Tali previsioni sono sostanzialmente volte a concedere alcune limitate possibilità di riclassifica, in determinate condizioni, quali ad esempio quelle determinatesi a seguito della attuale crisi dei mercati finanziari, di strumenti finanziari classificati tra le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (ovvero attività valutate al fair value con impatto delle variazioni a conto economico) in altre categorie IAS, al fine di non applicare la valutazione al fair value. Più in dettaglio, l'amendment allo IAS 39 consente: 1. in rare circostanze, di riclassificare una qualsiasi attività finanziaria - diversa dagli strumenti derivati - dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (voce 20 dell'attivo patrimoniale) ad altre categorie di strumenti finanziari; 60 2. di riclassificare attività finanziarie, che hanno le caratteristiche oggettive per essere classificate nella categoria “Finanziamenti e crediti” (Loans e receivebles) e per le quali si ha l'intenzione di detenerle per un prevedibile futuro ovvero sino alla scadenza, dalla categoria “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” e dalle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” verso la categoria dei “Finanziamenti e crediti” (leggasi “Crediti verso banche” o “Crediti verso clientela” - rispettivamente voce 60 e 70 dell'attivo patrimoniale). Sono rimaste inalterate le previsioni dello IAS 39, che consentivano riclassifiche dalla categoria delle “Attività finanziarie detenute sino a scadenza” alla categoria delle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” e viceversa. La Banca, in sede di redazione del bilancio di esercizio, non ha tuttavia proceduto ad alcuna riclassificazione degli strumenti finanziari posseduti. Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Nel periodo di tempo intercorrente tra la data di riferimento del presente bilancio e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione non sono intervenuti fatti che comportino una modifica dei dati approvati in tale sede né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere una integrazione all'informativa fornita. Sezione 4 - Altri aspetti Il bilancio è sottoposto alla revisione contabile della società AGN SERCA S.N.C. alla quale è stato conferito l'incarico dall'Assemblea dei Soci. A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio 2008. L'esposizione dei principi adottati è effettuata con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione, cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi. 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Criteri di classificazione Si classificano tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione gli strumenti finanziari che sono detenuti con l'intento di generare profitti nel breve termine derivanti dalle variazioni dei prezzi degli stessi. Rientrano nella presente categoria anche i contratti derivati connessi con la fair value option (definita dal principio contabile IAS n. 39 §9), gestionalmente collegati con attività e passività valutate al fair value, che presentano alla data di riferimento del bilancio un fair value positivo; se il fair value di un contratto derivato diventa successivamente negativo, lo stesso è contabilizzato tra le passività finanziarie di negoziazione. 61 Criteri di iscrizione L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di contrattazione (trade date). All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi ad essa riferiti ed attribuibili allo strumento stesso, che vengono rilevati direttamente nel conto economico. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico. Se il fair value di un'attività finanziaria diventa negativo, tale posta è contabilizzata come una passività finanziaria di negoziazione. Il fair value è definito dal principio IAS 39 come “il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti”. Il fair value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento alle quotazioni di mercato (prezzi “bid” o, in assenza, prezzi medi) rilevati alla data di riferimento del bilancio. In assenza di un mercato attivo, sono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono fondati su dati rilevabili sul mercato. Sono in particolare utilizzati: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche; calcoli di flussi di cassa scontati; modelli di determinazione del prezzo di opzioni; valori rilevati in recenti transazioni comparabili. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. I titoli consegnati nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne prevede il riacquisto non vengono stornati dal bilancio. Rilevazione delle componenti reddituali Le componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi attivi sui titoli e relativi proventi assimilati, nonché dai differenziali e dai margini maturati sino alla data di riferimento del bilancio relativi ai contratti derivati classificati come attività finanziarie detenute per la negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività o passività finanziarie valutate al fair value (cosiddetta fair value option), sono iscritte per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi. Gli utili e le perdite realizzati dalla cessione o dal rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono classificati nel “Risultato netto dell'attività di negoziazione”, ad eccezione dei profitti e delle perdite relativi ai contratti derivati gestionalmente collegati con attività o passività valutate al fair value, rilevata nel “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 62 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Criteri di classificazione Sono classificate nella presente voce le attività finanziarie non derivate che non sono classificate tra le “attività detenute per la negoziazione” o “valutate al fair value”, tra le attività finanziarie “detenute fino a scadenza” o tra i “crediti e finanziamenti”. Si tratta, pertanto, di una categoria residuale di attività finanziarie che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere vendute per esigenze di liquidità, variazioni nei tassi d'interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi di mercato. Essa accoglie: • I titoli di debito quotati e non quotati • I titoli azionari quotati e non quotati • Le quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento e SICAV) • Le partecipazioni azionarie non qualificabili di controllo, di collegamento o di controllo congiunto (c.d. partecipazioni di minoranza). Criteri di iscrizione L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di contrattazione (trade date). All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono rilevate al fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value, ad eccezione degli investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati attivi ed il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, che sono mantenuti al costo e svalutati nell'eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore durevoli, rilevando: - a conto economico, gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto dell'ammortamento sia dei costi di transazione sia del differenziale tra il costo e il valore di rimborso; - a patrimonio netto in una specifica riserva, al netto dell'imposizione fiscale, i proventi e gli oneri derivanti dalla variazione del fair value. Il fair value viene determinato secondo i criteri illustrati per le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale le attività vengono sottoposte a verifica dell'esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore (impairment test). L'importo della perdita viene misurato come differenza fra il valore contabile dell'attività finanziaria ed il valore attuale dei flussi finanziari scontati al tasso di interesse effettivo originario. Qualora, in un periodo successivo, i motivi che hanno determinato la rilevazione della perdita di valore siano stati rimossi, vengono effettuate corrispondenti riprese di valore. L'ammontare della ripresa non eccede in ogni caso il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. 63 Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali La rilevazione a conto economico tra gli interessi attivi del rendimento dello strumento calcolato in base alla metodologia del tasso effettivo di rendimento (cosiddetto “costo ammortizzato”) viene effettuata per competenza, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica “Riserva di patrimonio netto” sino a che l'attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita di valore, gli effetti derivanti dall'utile o dalla perdita cumulati nella riserva relativa vengono riversati a conto economico rispettivamente nella voce “utile (perdita) da cessione o riacquisto: b) attività finanziarie disponibili per la vendita” o “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento”, rettificando la specifica suddetta riserva. Le riprese di valore sono imputate a conto economico, nel caso di crediti o titoli di debito, ovvero al patrimonio netto, se trattasi di titoli di capitale. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi, a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore. Tali riprese sono imputate a conto economico, nel caso di titoli di debito e a patrimonio netto in caso di titoli di capitale. 3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Criteri di classificazione Sono classificate nella presente categoria i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili a scadenza fissa, che si ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza. Se, a seguito di un cambiamento della volontà o del venir meno della capacità, non risulta più appropriato mantenere gli investimenti in tale categoria, questi vengono trasferiti tra le attività disponibili per la vendita. Criteri di iscrizione L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di contrattazione (trade date). All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rilevate al fair value, che corrisponde generalmente al corrispettivo pagato, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Se la rilevazione in questa categoria avviene per trasferimento dalle “Attività disponibili per la vendita”, il fair value dell'attività alla data di passaggio viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell'attività stessa. 64 Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. In sede di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali, viene effettuata la verifica dell'esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore. Se esse sussistono, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il saldo contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati recuperabili, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L'importo della perdita è rilevato a conto economico. Qualora i motivi che hanno dato origine alla rettifica di valore siano successivamente rimossi, vengono effettuate corrispondenti riprese di valore. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali Le componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi attivi e dai proventi assimilati sono iscritte per competenza, sulla base del tasso di interesse effettivo, nelle voci di conto economico relative agli interessi. Gli utili o le perdite riferiti ad attività detenute sino a scadenza sono rilevati nel conto economico nel momento in cui le attività sono cedute, alla voce “Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Eventuali riduzioni di valore vengono rilevate a conto economico nella voce “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. In seguito, se i motivi che hanno determinato l'evidenza della perdita di valore vengono rimossi, si procede all'iscrizione di riprese di valore con imputazione a conto economico nella stessa voce. 4 - Crediti Criteri di classificazione I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili. Essi includono gli impieghi con clientela e con banche, erogati direttamente e che non sono stati classificati all'origine tra le Attività finanziarie valutate al fair value. Nella voce crediti rientrano i crediti commerciali, le operazioni di pronti contro termine attive ed i titoli di debito acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. Criteri di iscrizione La prima iscrizione di un credito commerciale avviene alla data di erogazione, sulla base del fair 65 value dello strumento finanziario. Esso è pari all'ammontare erogato, comprensivo dei proventi e degli oneri direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Nel caso di titoli di debito l'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di contrattazione (trade date). Nel caso in cui il fair value risulti inferiore all'ammontare erogato a causa del minor tasso di interesse applicato rispetto a quello di mercato o a quello normalmente praticato per finanziamenti con caratteristiche similari, la rilevazione iniziale è effettuata per un importo pari ai futuri flussi di cassa scontati ad un tasso di mercato. L'eventuale differenza tra la rilevazione iniziale e l'ammontare erogato è rilevata nel conto economico al momento dell'iscrizione iniziale. Le eventuali operazioni di pronti contro termine con obbligo di rivendita a termine sono iscritte in bilancio come operazioni di impiego. In particolare, le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono rilevati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato di rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo e della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interessi all'ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi ricondotti al credito. L'effetto economico dei costi e dei proventi viene così distribuito lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino “oggettive evidenze di una possibile perdita di valore” secondo quanto previsto dallo IAS 39. Si ritiene che un credito abbia subito una riduzione di valore quando è prevedibile che la Banca non sia in grado di riscuotere l'ammontare dovuto sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente. Dapprima si procede a valutare individualmente le attività rilevanti; tra queste rientrano le esposizioni deteriorate (crediti non performing) classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata dalla Banca d'Italia ed alle disposizioni interne che fissano le regole per il passaggio dei crediti fra le diverse categorie: • Sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili; • Esposizioni incagliate: crediti verso soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo; • Esposizioni ristrutturate: crediti per i quali la banca (o un “pool” di banche), a causa del deterioramento delle condizioni economiche del debitore, acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali che diano luogo ad una perdita; 66 • Esposizioni scadute: esposizioni verso soggetti non classificati nelle precedenti categorie di rischio che, alla data di chiusura del periodo, presentano crediti scaduti o sconfinanti in via continuativa da oltre 180 giorni. Qualora vi sia l'obiettiva evidenza di perdite di valore, l'importo della rettifica di valore è determinato come differenza tra il valore di bilancio dell'attività al momento della valutazione (costo ammortizzato) e il valore attuale, determinato sulla base del tasso di interesse effettivo originario dell'attività, dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi al netto degli oneri di recupero, tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni (e quindi dei relativi flussi finanziari, al netto dei costi, del relativo realizzo) e di eventuali anticipi ricevuti (escludendo le future perdite non ancora manifestatesi). Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto (secondo i criteri dettati dalla Banca d'Italia per la definizione di “crediti ristrutturati”) che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. Nel caso in cui il credito abbia un tasso d'interesse variabile, il tasso di sconto al fine di determinare la perdita è pari al tasso di rendimento effettivo corrente determinato in accordo con il contratto. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve termine non vengono attualizzati. Qualora in un periodo successivo l'ammontare della rettifica di valore diminuisca e tale decremento sia oggettivamente riconducibile ad un evento manifestatosi in seguito alla determinazione della svalutazione, come un miglioramento del merito di credito del debitore, la rettifica di valore rilevata in precedenza è eliminata o ridotta attraverso l'iscrizione in conto economico di una ripresa di valore. La ripresa di valore non può superare in ogni caso il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti non valutati singolarmente (di norma i “crediti in bonis”), sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, che consentono di stimare il valore della perdita in ciascuna categoria di crediti. La stima dei flussi nominali futuri attesi si basa sui parametri di “probabilità di insolvenza” (PD probabilità di default) e di “perdita in caso di insolvenza “ (LGD - loss given default) e i flussi così calcolati sono attualizzati sulla base del tasso effettivo di ciascun rapporto. La rettifica di valore è iscritta a conto economico. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purchè tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può, in ogni caso, superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Tra le riprese di valore sono inoltre ricompresi gli effetti positivi connessi al rientro dell'effetto attualizzazione derivante dalla progressiva riduzione del tempo stimato di recupero del credito svalutato. Ad ogni data di chiusura del bilancio, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all'intero portafoglio di crediti in bonis alla stessa data. 67 Criteri di cancellazione I crediti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui diritti finanziari dagli stessi derivati o quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà o nel caso in cui il credito è considerato definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate. Qualora invece siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita, registrando una passività a fronte del corrispettivo ricevuto dall'acquirente. Rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi sui crediti sono classificati negli “Interessi attivi e proventi assimilati” derivanti da “Crediti verso banche e clientela” e sono iscritti in base al principio della competenza temporale. Le rettifiche e le riprese di valore, compresi i ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo, riferite a valutazioni analitiche o collettiva, sono rilevate ad ogni data di bilancio alla voce di CE “Rettifiche/riprese di valore nette per il deterioramento di crediti”. Ad ogni data di valutazione, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore riferite a valutazioni collettive vengono determinate in modo differenziale con riferimento all'intero portafoglio di crediti in bonis alla stessa data. Gli utili e perdite risultanti dalla cessione di crediti sono iscritti alla voce 100 a) del conto economico “Utile (perdite) da cessione o riacquisto di crediti” 5 - Attività finanziarie valutate al fair value Alla data del bilancio la Banca detiene attività finanziarie valutate al fair value unicamente nella forma di contratti derivati iscritti alla voce 20 dell'attivo dello Stato Patrimoniale per i quali i criteri sono già stati illustrati al punto 1 “attività finanziarie detenute per la negoziazione”. 6 - Operazioni di copertura La Banca a fine esercizio non ha in corso operazioni con derivati classificabile fra i derivati di copertura. 7 - Partecipazioni La Banca a fine esercizio non detiene partecipazioni di controllo di collegamento o di controllo congiunto. 8 - Attività materiali Criteri di classificazione La voce include principalmente i terreni, gli immobili ad uso funzionale e quelli detenuti a scopo di investimento, gli impianti, i veicoli, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si definiscono “immobili ad uso funzionale” quelli posseduti per essere impiegati nella fornitura di servizi oppure per scopi amministrativi. Rientrano invece tra gli immobili da investimento le proprietà possedute al fine di percepire canoni di locazione e/o per l'apprezzamento del capitale investito. 68 Tra le attività materiali sono inclusi anche i costi per migliorie su beni di terzi, purché relativi ad attività materiali identificabili e separabili. Qualora i suddetti costi non presentano autonoma funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendono benefici futuri, sono iscritti tra le “altre attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilità delle migliorie stesse e quello di durata residua della locazione. Al valore delle immobilizzazioni materiali concorrono anche gli acconti versati per l'acquisizione e la ristrutturazione di beni non ancora entrati nel processo produttivo, e quindi non ancora oggetto di ammortamento. Per gli immobili posseduti, per i quali il valore del terreno sia incorporato nel valore del fabbricato, si è provveduto alla suddivisione fra il valore del terreno e il valore del fabbricato, ove non direttamente desumibile dal contratto d'acquisto, sulla base di perizie redatte da specialisti di settore. Criteri d'iscrizione Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto o di costruzione, comprensivo di tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria ed i costi aventi natura incrementativa che comportano un incremento dei benefici futuri generati dal bene, sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi. Le spese per riparazioni, manutenzioni o altri interventi per garantire l'ordinario funzionamento dei beni sono invece imputate al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenute. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le attività materiali, inclusi gli immobili non strumentali, salvo quanto di seguito precisato, sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base della loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Non sono soggetti ad ammortamento: - i terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto considerati a vita utile indefinita - gli immobili destinati ad investimento. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso. Criteri di cancellazione Le attività materiali sono eliminate dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando sono ritirate permanentemente dall'uso e, di conseguenza, non sono attesi benefici economici futuri che derivino dalla loro cessione o dal loro utilizzo. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene; esse sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità. 69 Rilevazione delle componenti reddituali L'ammortamento sistematico è contabilizzato al conto economico alla voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”. Nel primo esercizio l'ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettivo utilizzo del bene. Per i beni ceduti e/o dimessi nel corso dell'esercizio l'ammortamento è conteggiato su base giornaliera fino alla data di cessione o dismissione. Nella voce di conto economico “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” sono oggetto di rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti materiali. 9 - Attività immateriali Criteri di classificazione Il principio contabile IAS 38 definisce attività immateriali quelle attività non monetarie prive di consistenza fisica possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito che soddisfano le seguenti caratteristiche: - identificabilità - l'azienda ne detiene il controllo - è probabile che i benefici economici futuri attesi attribuibili all'attività affluiranno all'azienda - il costo dell'attività può essere valutato attendibilmente. In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa internamente è rilevata come costo nell'esercizio in cui è stata sostenuta. Le attività immateriali includono, in particolare, il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. Criteri di iscrizione Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori sostenuti per predisporre l'utilizzo dell'attività, solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali a vita “definita” sono iscritte al costo, al netto dell'ammontare complessivo degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso, ovvero quando si trova nel luogo e nelle condizioni adatte per poter operare nel modo stabilito e cessa al momento in cui l'attività è eliminata contabilmente. L'ammortamento è effettuato a quote costanti, in modo da riflettere l'utilizzo pluriennale dei beni in base alla vita utile stimata. Nel primo esercizio l'ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettivo utilizzo del bene. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, alla presenza di evidenze di perdite di valore, si deve procedere alla stima del valore di recupero dell'attività. 70 L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile. Criteri di cancellazione Le attività immateriali sono eliminate dallo Stato Patrimoniale dal momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione di un'attività immateriale sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene ed iscritte al conto economico. Rilevazione delle componenti reddituali Sia gli ammortamenti che eventuali rettifiche/riprese di valore per deterioramento di attività immateriali diversi dagli avviamenti, vengono rilevati a conto economico nella voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”. Nella voce “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”, formano oggetto di rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti. 10 - Attività non correnti in via di dismissione La Banca, alla data di redazione del bilancio, non presenta attività che rientrano in tale categoria. 11 - Fiscalità corrente e differita Criteri di iscrizione e classificazione Le relative voci di Stato Patrimoniale includono rispettivamente le attività/passività fiscali correnti e quelle anticipate/differite. Le attività e passività fiscali per le imposte correnti dell'esercizio sono rilevate applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti, e corrispondono al risultato stimato della dichiarazione. Le attività fiscali correnti accolgono i crediti d'imposta recuperabili (compresi gli acconti versati), le passività fiscali correnti le imposte correnti non ancora pagate alla data del bilancio. Le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulla base del criterio del balance sheet liability method, tenendo conto delle differenze temporanee (deducibili o imponibili) tra il valore contabile di una attività o di una passività e il suo valore riconosciuto ai fini fiscali. L'iscrizione di “attività per imposte anticipate” è effettuata quando il loro recupero è ritenuto probabile. Le “passività per imposte differite” vengono rilevate in tutti i casi in cui è probabile che insorga il relativo debito. Le “attività per imposte anticipate” indicano una futura riduzione dell'imponibile fiscale, a fronte di un'anticipazione della tassazione rispetto alla competenza economico-civilistica, mentre le “passività per imposte differita” indicano un futuro incremento dell'imponibile fiscale, determinando un differimento della tassazione rispetto alla competenza economico-civilistica. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono costituite dal saldo della fiscalità corrente e di quella differita. 71 L'accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell'onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. Criteri di valutazione Sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della legislazione fiscale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti. Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali applicabili, in ragione della legge vigente, nell'esercizio in cui l'attività fiscale anticipata sarà realizzata o la passività fiscale differita sarà estinta. Esse vengono sistematicamente valutate per tener conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, nella voce “Attività fiscali b) anticipate” e nella voce “Passività fiscali b) differite” e non vengono attualizzate. Rilevazione delle componenti reddituali Qualora le attività e le passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresenta dalle imposte sul reddito. Nei casi in cui le imposte anticipate o differite riguardano transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico, quali ad esempio le valutazione degli strumenti finanziari disponibili per la vendita, le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando la specifica riserva. 12 - Fondi per rischi ed oneri Criteri di classificazione I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato, per le quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento dell'obbligazione stessa, sempreché possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare (ad esempio fondo controversie legali, fondo revocatorie fallimentari, fondo oneri per il Personale). Criteri di iscrizione Nella sottovoce “altri fondi” del Passivo dello Stato Patrimoniale figurano i fondi per rischi e oneri costituiti in ossequio a quanto previsto dai principi contabili internazionali, ad eccezione delle svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate, da ricondurre alle "altre passività". Criteri di valutazione L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio. 72 Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente. Quando a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato. Per quanto attiene i fondi relativi ai benefici ai dipendenti si rimanda al successivo punto 17. Criteri di cancellazione Se non è più probabile che sarà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione, l'accantonamento deve essere stornato. Un accantonamento deve essere usato solo per quelle spese per le quali esso è stato iscritto. Rilevazione delle componenti reddituali L'accantonamento è rilevato a conto economico alla voce “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”. Nella voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti. Gli accantonamenti netti includono anche i decrementi dei fondi per l'effetto attualizzazione nonché i corrispondenti incrementi dovuti al trascorrere del tempo (maturazione degli interessi impliciti nell'attualizzazione). Qualora gli accantonamenti riguardino oneri per il Personale dipendente, la voce di conto economico interessata è la 150. “Spese amministrative a) spese per il personale”. 13 - Debiti e titoli in circolazione Criteri di classificazione I debiti rientrano nella più ampia categoria degli strumenti finanziari e sono costituiti da quei rapporti per i quali si ha l'obbligo di pagare a terzi determinati ammontari a determinate scadenze. Le voci del Passivo dello Stato Patrimoniale “10. Debiti verso banche”, “20. Debiti verso clientela” e “30. Titoli in circolazione” comprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto dell'eventuale ammontare riacquistato non classificate tra le “passività finanziarie valutate al fair value”. Sono inclusi i titoli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati. Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all'atto della ricezione delle somme raccolte o dell'emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte corrisponde al relativo fair value, normalmente pari all'ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Il fair value delle passività finanziarie, eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di 73 mercato è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo incassato è imputata direttamente a conto economico. Il ricollocamento di titoli propri riacquistati, oggetto di precedente annullamento contabile, è considerato come nuova emissione con iscrizione del nuovo prezzo di collocamento, senza effetti a conto economico. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato, e i cui costi e proventi direttamente attribuibili all'operazione sono iscritti a conto economico nelle pertinenti voci. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute, ovvero quando la Banca procede al riacquisto di titoli di propria emissione con conseguente ridefinizione del debito iscritto per titoli in circolazione. Rilevazione delle componenti reddituali Le componenti negative di reddito rappresentate dagli interessi passivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di conto economico relative agli interessi. L'eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli di propria emissione ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a conto economico nella voce “Utili/Perdite da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”. L'eventuale successivo ricollocamento dei titoli propri oggetto di precedente annullamento contabile, costituisce contabilmente una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di collocamento senza alcun effetto a conto economico. 14 - Passività finanziarie di negoziazione Criteri di classificazione La voce include il valore negativo dei contratti derivati a copertura di attività o passività di bilancio, nel caso in cui si è optato per la fair value option a norma del principio contabile IAS 39 § 9. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari sono iscritti alla data di contrattazione per i contratti derivati e sono valutati al fair value. 74 Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al fair value. Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate le quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, sono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono fondati su dati rilevabili sul mercato. Sono in particolare utilizzati calcoli di flussi di cassa scontati e modelli di determinazione del prezzo di opzioni. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate contabilmente dal bilancio quando risultano scadute o estinte. Rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione del fair value e/o dalla cessione degli strumenti derivati connessi con la fair value option sono contabilizzati nel conto economico alla voce 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” di conto economico. 15 - Passività finanziarie valutate al fair value Criteri di classificazione Sono classificate nella presente voce le passività finanziarie che si intende valutare al fair value (sulla base della fair value option prevista dal principio IAS 39 § 9) con impatto a conto economico quando: • la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari; • si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato. Alla data di riferimento del presente bilancio sono classificati nella categoria in oggetto i prestiti obbligazionari di propria emissione correlati a contratti derivati di copertura del rischio di tasso di interesse, nonché i prestiti obbligazionari strutturati di propria emissione, oggetto di copertura in relazione a uno o più derivati in essi incorporati. A fronte di tali passività sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati. Criteri di iscrizione L'iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di emissione per i titoli di debito. All'atto della rilevazione, le passività vengono rilevate al loro fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo incassato senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, imputati a conto economico. 75 Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al fair value. La determinazione del fair value è effettuata con l'ausilio dell'apposito servizio fornito da ICCREA Banca/Cassa Centrale BCC Nord Est di Trento. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie valutate al fair value sono cancellate contabilmente dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di ricollocamento, senza alcun effetto al conto economico. Rilevazione delle componenti reddituali Il costo per interessi su strumenti di debito è classificato tra gli interessi passivi e oneri assimilati del conto economico. I risultati della valutazioni sono ricondotti nel “Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value”, così come gli utili o le perdite derivanti dall'estinzione. Stesso trattamento è riservato agli strumenti derivati connessi con la fair value option, il cui effetto economico è classificato nella voce “Risultato netto attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 16 - Operazioni in valuta Criteri di classificazione Tra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una valuta diversa dall'Euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio dell'Euro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute. Ai fini delle modalità di conversione da utilizzare, le attività e passività in valuta sono suddivise tra poste monetarie (classificate tra le poste correnti) e non monetarie (classificate tra le poste non correnti). Gli elementi monetari consistono nel denaro posseduto e nelle attività e passività da ricevere o pagare, in ammontari di denaro fisso o determinabili. Gli elementi non monetari si caratterizzano per l'assenza di un diritto a ricevere o di un'obbligazione a consegnare un ammontare di denaro fisso o determinabile. Criteri di iscrizione Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. 76 Criteri di valutazione Ad ogni chiusura del bilancio o di situazione infrannuale, gli elementi originariamente denominati in valuta estera sono valorizzati come segue: - le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura del periodo; - le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione; - le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura del periodo. Rilevazione delle componenti reddituali Le differenze di cambio che si generano tra la data dell'operazione e la data del relativo pagamento, su elementi di natura monetaria, sono contabilizzate nel conto economico dell'esercizio in cui sorgono, alla stregua di quelle che derivano dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione alla data di chiusura del bilancio precedente. Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio netto. Quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è parimenti rilevata a conto economico anche la relativa differenza cambio. 17 - Altre informazioni Contratti di vendita e riacquisto (pronti contro termine) I titoli venduti e soggetti ad accordo di riacquisto sono classificati come strumenti finanziari impegnati, quando l'acquirente ha per contratto o convenzione il diritto a rivendere o a reimpegnare il sottostante; la passività della controparte è inclusa nelle passività verso altre banche, altri depositi o depositi della clientela. I titoli acquistati in relazione ad un contratto di rivendita sono contabilizzati come finanziamenti o anticipi ad altre banche o a clientela. La differenza tra il prezzo di vendita ed il prezzo d'acquisto è contabilizzato come interesse e registrato per competenza lungo la vita dell'operazione sulla base del tasso effettivo di rendimento. Dividendi I dividendi distribuiti a Soci sono contabilizzati a riduzione del patrimonio netto nell'esercizio in cui l'assemblea ne ha deliberato la distribuzione. Trattamento di fine rapporto del personale Il T.F.R. è assimilabile ad un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” (post employment benefit) del tipo “Prestazioni Definite” (defined benefit plan) per il quale è previsto, in base allo IAS 19, che il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale. Conseguentemente, la valutazione di fine esercizio della posta in esame è effettuata in base al metodo dei benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit 77 Method). Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche, statistiche e probabilistiche, nonché in virtù dell'adozione di opportune basi tecniche demografiche. Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato ad una certa data in senso attuariale, distribuendo l'onere per tutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in essere e non più come onere da liquidare nel caso in cui l'azienda cessi la propria attività alla data di bilancio. La valutazione del T.F.R. del personale dipendente è stata effettuata da un attuario indipendente in conformità alla metodologia sopra indicata. A seguito dell'entrata in vigore della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda, mentre le quote che maturano a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente, destinate a forme di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria dell'INPS. Queste ultime sono quindi rilevate a conto economico sulla base dei contributi dovuti in ogni esercizio; la Banca non ha proceduto all'attualizzazione finanziaria dell'obbligazione verso il fondo previdenziale o l'INPS, in ragione della scadenza inferiore a 12 mesi. In base allo IAS19, il T.F.R. versato al fondo di Tesoreria INPS, si configura, al pari della quota versata al fondo di previdenza complementare, come un piano a contribuzione definita. Le quote maturate e riversate ai fondi integrativi di previdenza complementare sono contabilizzate alla sottovoce di conto economico 150a), come specificato nella Sezione 9 della Parte C della Nota. Tali quote si configurano come un piano a contribuzione definita poiché l'obbligazione dell'impresa nei confronti del dipendente cessa con il versamento delle quote maturate. Per tali fattispecie, pertanto, nel passivo della BCC potrà aversi iscritto solo la quota di debito (tra le “altre passività”) per i versamenti ancora da effettuare all'INPS ovvero ai fondi di previdenza complementare. Premio di fedeltà Fra gli ”altri benefici a lungo termine” descritti dallo IAS 19, rientrano nell'operatività della BCC anche i premi di fedeltà ai dipendenti. Tali benefici devono essere valutati in conformità allo IAS 19. La passività per il premio di fedeltà viene rilevata tra i “fondi rischi e oneri” del passivo. L'accantonamento, come la riattribuzione a conto economico di eventuali eccedenze dello specifico fondo (dovute ad esempio a modifiche di ipotesi attuariali), è imputata a conto economico fra le “spese del personale”. Le obbligazioni nei confronti dei dipendenti sono valutate da un attuario indipendente. Ratei e Risconti I ratei e i risconti, che riguardano oneri e proventi di competenza dell'esercizio maturati su attività e passività, vengono ricondotti a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono. Conto economico I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti. I costi ed i ricavi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall'origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo. 78 Gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso. I dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione. Le commissioni sono generalmente contabilizzate per competenza sulla base dell'erogazione del servizio (al netto di sconti e abbuoni). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate. Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari Nel caso di strumenti finanziari quotati su mercati attivi, la determinazione del fair value è basata sulle quotazioni del mercato attivo di riferimento (ossia quello su cui si verifica il maggior volume delle contrattazioni) desumibili anche da provider internazionali e rilevate l'ultimo giorno di riferimento dell'esercizio. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni riflettano normali operazioni di mercato, siano prontamente e regolarmente disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni di mercato. Qualora il medesimo strumento finanziario risulti quotato su più mercati, la quotazione da considerare è quella presente nel mercato più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso. Nel caso di strumenti finanziari non quotati il fair value è determinato applicando tecniche di valutazione finalizzate alla determinazione del prezzo che lo strumento avrebbe avuto sul mercato alla data di valutazione in un libero scambio motivato da normali considerazioni commerciali. La determinazione del fair value è ottenuta attraverso le seguenti tecniche: utilizzo di recenti transazioni di mercato; riferimento al prezzo di strumenti finanziari aventi le medesime caratteristiche di quello oggetto di valutazione; metodi quantitativi (modelli di pricing delle opzioni; tecniche di calcolo del valore attuale - discounted cash flow analysis; modelli di pricing generalmente accettati dal mercato). In particolare, per le obbligazioni non quotate si applicano modelli di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi - utilizzando strutture di tassi di interesse che tengono opportunamente in considerazione il settore di attività di appartenenza dell'emittente e della classe di rating, ove disponibile. In presenza di fondi comuni di investimento, non negoziati in mercati attivi, il fair value è determinato in ragione del Net Asset Value pubblicato, eventualmente corretto per tenere conto di possibili variazioni di valore intercorrenti fra la data di richiesta di rimborso e la data di rimborso effettiva. I titoli di capitale non scambiati in un mercato attivo, per i quali il fair value non sia determinabile in misura attendibile - secondo metodologie conosciute (discounted cash flow analysis; metodo dei multipli) sono valutati al costo, rettificato per tener conto delle eventuali diminuzioni significative di valore. Per gli impieghi e la raccolta a vista/revoca si è assunta una scadenza immediata delle obbligazioni contrattuali e coincidente con la data di bilancio e pertanto il loro fair value è approssimato al valore di contabile. Analogamente per gli impieghi a breve si è assunto il valore contabile. Per gli impieghi a clientela a medio/lungo termine, il fair value è ottenuto attraverso tecniche di valutazione sviluppate internamente, attualizzando i residui flussi contrattuali ai tassi di interesse correnti, opportunamente adeguati per tener conto del merito creditizio dei singoli prenditori (rappresentato dalla probabilità di default e dalla perdita stimata in caso di default). Per le attività deteriorate il valore di bilancio è ritenuto un'approssimazione del fair value. Per il debito a medio/lungo termine, rappresentato da titoli e per i quali si è optato per l'applicazione della fair value option, il fair value è determinato attualizzando i residui flussi contrattuali ai tassi ai quali la Banca potrebbe, alla data di valutazione, emettere sul proprio mercato 79 di riferimento alla data di bilancio, raccolta di caratteristiche analoghe. Per il debito a medio/lungo termine rappresentato da titoli valutati al costo ammortizzato ed oggetto di copertura per il rischio di tasso, il valore di bilancio è adeguato per effetto della copertura al fair value attribuibile al rischio coperto attualizzandone i relativi flussi. Per i contratti derivati negoziati su mercati regolamentati: si assume quale fair value il prezzo di mercato dell'ultimo giorno di quotazione dell'esercizio. Per i contratti derivati over the counter: si assume quale fair value il market value alla data di riferimento determinato secondo le seguenti modalità in relazione alla tipologia di contratto: - per i contratti su tassi di interesse: il market value è rappresentato dal cosiddetto “costo di sostituzione”, determinato mediante l'attualizzazione delle differenze, alle date di regolamento previste, fra flussi calcolati ai tassi di contratto e flussi attesi calcolati ai tassi di mercato, oggettivamente determinati, correnti a fine esercizio per pari scadenza residua; - per i contratti di opzione su titoli e altri valori: il market value è determinato facendo riferimento a modelli di pricing riconosciuti (p.es.: formula di Black & Scholes). Modalità di determinazione del costo ammortizzato Il costo ammortizzato di una attività o passività finanziaria è il valore a cui è stata misurata alla iscrizione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, accresciuto o diminuito dell'ammortamento complessivo, determinato in applicazione del metodo dell'interesse effettivo, delle differenze tra valore iniziale e quello a scadenza ed al netto di qualsiasi perdita di valore. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale di una attività o passività finanziaria al flusso contrattuale dei pagamenti futuri o ricevuti sino alla scadenza o alla successiva data di rideterminazione del tasso. Per gli strumenti a tasso fisso o a tasso fisso per periodi temporali, i flussi di cassa futuri vengono determinati in base al tasso di interesse noto durante la vita dello strumento. Per le attività o passività finanziarie a tasso variabile, la determinazione dei flussi di cassa futuri è effettuata sulla base dell'ultimo tasso noto. Ad ogni data di revisione del prezzo, si procede al ricalcolo del piano di ammortamento e del tasso di rendimento effettivo su tutta la vita utile dello strumento finanziario, vale a dire sino alla data di scadenza. Il costo ammortizzato è applicato per i crediti, le attività finanziarie detenute sino a scadenza, quelle disponibili per la vendita, per i debiti ed i titoli in circolazione. Le attività e passività finanziarie negoziate a condizioni di mercato sono inizialmente rilevate al loro fair value, che normalmente corrisponde all'ammontare pagato od erogato comprensivo dei costi di transazione e delle commissioni direttamente imputabili. Sono considerati costi di transazione i costi ed i proventi marginali interni attribuibili al momento di rilevazione iniziale dello strumento e non recuperabili sulla clientela. Tali componenti accessorie, che devono essere riconducibili alla singola attività o passività, incidono sul rendimento effettivo e rendono il tasso di interesse effettivo diverso dal tasso di interesse contrattuale. Sono esclusi pertanto i costi ed i proventi riferibili indistintamente a più operazioni e le componenti correlate che possono essere oggetto di rilevazione durante la vita dello strumento finanziario. Inoltre, non sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato i costi che la Banca dovrebbe sostenere indipendentemente dalla operazione, quali i costi amministrativi, di cancelleria, di comunicazione. 80 NOTA INTEGRATIVA PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO SEZIONE 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione Totale 2008 a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale Totale 2007 2.421 2.904 2.421 2.904 La sottovoce "cassa" comprende valute estere per un controvalore pari a 52 mila Euro. L'ammontare non comprende la riserva obbligatoria in quanto inclusa nella voce 60 dell'attivo "Crediti verso banche". SEZIONE 2 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - VOCE 20 2.1Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Totale 2008 Voci/Valori Quotati A Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 4.1 Pronti contro termine attivi 4.2 Altri 5. Attività deteriorate 6. Attività cedute non cancellate Totale A B Strumenti derivati 1. Derivati finanziari 1.1 di negoziazione 1.2 connessi con la fair value option 1.3 altri 2. Derivati creditizi 2.1 di negoziazione 2.2 connessi con la fair value option 2.3 altri Totale B TOTALE (A+B) Totale 2007 Non quotati Quotati Non quotati 1.632 1.230 1.632 1.230 1.632 1.632 1.230 1.230 L'importo di cui alla lettera B punto 1.2 si riferisce a contratti derivati positivi negoziati a copertura di prestiti obbligazionari strutturati o a tasso fisso emessi dalla Banca. Le poste patrimoniali coperte sono classificate tra le attività/passività finanziarie valutate al fair value. 81 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Totale 2008 Voci/Valori A. ATTIVITA' PER CASSA 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 5. Attività deteriorate a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 6. Attività cedute non cancellate a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti Totale A B. STRUMENTI DERIVATI a) Banche b) Clientela Totale B TOTALE (A+B) Totale 2007 1.632 1.230 1.632 1.632 1.230 1.230 La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia. 82 2.3 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: strumenti derivati Tipologie derivati/attività sottostanti A) Derivati quotati 1. Derivati finanziari: Con scambio di capitale - Opzioni acquistate - Altri derivati Senza scambio di capitale - Opzioni acquistate - Altri derivati 2. Derivati creditizi: Con scambio di capitale Senza scambio di capitale Totale A B) Derivati non quotati 1. Derivati finanziari: Con scambio di capitale - Opzioni acquistate - Altri derivati Senza scambio di capitale - Opzioni acquistate - Altri derivati 2. Derivati creditizi: Con scambio di capitale Senza scambio di capitale Totale B Tassi di interesse Valute e oro Titoli di capitale Crediti Totale 2008 Altro 1.178 454 1.632 1.230 1.178 454 454 1.632 454 1.178 1.230 1.205 25 454 454 1.632 1.632 1.230 1.230 1.178 TOTALE (A+B) Totale 2007 1.178 1.178 L'importo di cui al punto B.1 - "Senza scambio di capitale" si riferisce ai contratti derivati di copertura connessi con la fair value option e quindi gestionalmente collegati con passività valutate al fair value. Alla colonna "tassi di interesse" figurano i contratti di interest rate swap per la copertura specifica dei rischi di tasso, derivanti dal collocamento di prestiti obbligazionari a tasso fisso presso la clientela. Essi sono rappresentati al fair value, rispetto ad un valore nominale del capitale di riferimento pari a 90.622 mila Euro. I contratti derivati di cui alla colonna "titoli di capitale", sono relativi a opzioni connesse a operazioni di raccolta con la clientela, realizzate per il tramite di obbligazioni di propria emissione con rendimento agganciato ad indici di borsa (c.d. titoli "index linked"). 2.4 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue Titoli di debito A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti B2. Variazioni positive di Fair value B3. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di Fair value C4. Altre variazioni D. Rimanenze finali Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale 25.169 25.109 25.169 25.109 60 25.169 25.164 5 60 25.169 25.164 5 Nella voce B3. Aumenti - altre variazioni - sono compresi: - utili da negoziazione iscritti a conto economico nella voce 80 "risultato netto negoziazione” dell'attività di 83 SEZIONE 3 - ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 30 Non si registrano attività finanziarie valutate al fair value. SEZIONE 4 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - VOCE 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Totale 2008 Quotati Non quotati 17.904 Voci/Valori 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 2.2 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 5. Attività deteriorate 6. Attività cedute non cancellate Totale 2007 Quotati 4.280 Non quotati 1.541 4.280 3.228 1.541 3.228 3.228 3.228 17.904 624 18.528 TOTALE 1.958 6.238 3.228 4.769 Le "Attività cedute non cancellate" sono riferite a strumenti finanziari sottostanti operazioni pronti contro termine passive con la clientela. Tra i titoli di capitale di cui al punto 2.2 sono comprese le partecipazioni detenute nel capitale di società promosse dal movimento del Credito Cooperativo, che non risultano riferibili a partecipazioni di controllo, collegamento o controllo congiunto di cui agli IAS 27 e IAS 28. Società partecipata Valore Valore % capitale Patrimonio Netto (caratteristiche nominali dei titoli) nominale di bilancio posseduto società partecipata ICCREA HOLDING Spa (n. 49.328 azioni - valore nominale Euro 51,65) 2.548 2.539 0,50 588.205 BANCA AGRILEASING Spa (n. 666 azioni - valore nominale Euro 51,65) 34 36 0,01 385.727 FEDERAZIONE DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO s.c. (n. 13.625 azioni - valore nominale Euro 5,16) 34 70 2,08 20.367 1 1 0,18 292 79 559 0,86 21.644 2 2 0,18 20.293 21 21 2,26 2.025 2.719 3.228 FONDO DI GARANZIA DEI DEPOSITANTI DEL CREDITO COOPERATIVO - Consorzio fra le Casse Rurali - BCC (n. 1 quota da Euro 516,46) PHOENIX INFORMATICA BANCARIA Spa (n. 78.626 azioni - valore nominale Euro 1,00) BANCA POPOLARE ETICA s.c. (n. 30 azioni - valore nominale Euro 51,64) CENTRO SERVIZI AZIENDALI s.c. (n. 800 quote da Euro 25,82) CONSORZIO NEMESI (n. 1 quota da Euro 300,00) Totale 84 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti Voci/Valori Totale 2008 17.904 11.354 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali Totale 2007 5.821 2.197 b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 5. Attività deteriorate a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 6. Attività cedute non cancellate a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti TOTALE 6.550 3.624 3.228 38 3.190 3.228 38 3.190 2.539 2.539 559 559 92 92 624 566 1.958 229 58 1.729 21.756 11.007 Tra i titoli di debito di cui al punto 1. sono compresi: - titoli emessi dallo Stato italiano per 11.354 mila Euro. La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia. 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività coperte Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura. 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica. 85 4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue Titoli di debito 5.820 26.375 24.449 90 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti B2. Variazioni positive di FV B3. Riprese di valore - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B4. Trasferimenti da altri portafogli B5. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di FV C4. Svalutazioni da deterioramento - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto C5. Trasferimenti ad altri portafogli C6. Altre variazioni Titoli di Quote di O.I.C.R. capitale 3.228 Finanziamenti 9.048 26.375 24.449 90 1.836 14.291 6.739 6.616 482 1.836 14.291 6.739 6.616 482 454 D. Rimanenze finali 17.904 Totale 454 3.228 21.132 Le sottovoci B2 e C3 includono rispettivamente le plusvalenze e le minusvalenze, al lordo del relativo effetto fiscale, registrate a patrimonio netto alla voce 130. "riserve da valutazione" dello stato patrimoniale passivo. Nelle "altre variazioni" delle sottovoci B5 e C6 sono indicati, rispettivamente gli utili e le perdite derivanti dal rimborso/cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita iscritte alla voce 100. b) del conto economico "utili (perdite) da cessione/riacquisto", unitamente al rigiro a conto economico delle relative "riserve da valutazione" del patrimonio netto precedentemente costituite. SEZIONE 5 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA - VOCE 50 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Finanziamenti 3. Attività deteriorate 4. Attività cedute non cancellate TOTALE Totale 2008 Valore bilancio Fair value 6.203 6.203 Totale 2007 Valore bilancio Fair value 4.979 4.979 6.203 6.203 4.979 4.979 1.844 8.047 1.844 8.047 10.594 15.573 10.594 15.573 Le attività cedute non cancellate di cui al punto 4. sono riferite a strumenti finanziari utilizzati per operazioni di pronti contro termine con la clientela. 86 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti Tipologia operazioni/Valori 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali Totale 2008 Totale 2007 6.202 6.145 4.979 4.566 57 413 1.845 1.413 10.594 10.518 432 76 8.047 15.573 b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 3. Attività deteriorate a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 4. Attività cedute non cancellate a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti TOTALE La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d'Italia. 5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: attività oggetto di copertura specifica Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza non sono state oggetto di copertura specifica. 5.4 Attività detenute sino alla scadenza diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue Titoli di debito Finanziamenti Totale A. Esistenze iniziali 4.979 4.979 B. Aumenti 9.078 9.078 B1. Acquisti B2. Riprese di valore B3. Trasferimenti da altri portafogli B4. Altre variazioni C. Diminuzioni 9.078 9.078 7.855 7.855 7.500 7.500 C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Rettifiche di valore C4. Trasferimenti ad altri portafogli C5. Altre variazioni D. Rimanenze finali 355 355 6.202 6.202 87 SEZIONE 6 - CREDITI VERSO BANCHE - VOCE 60 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni / Valori A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria 3. Pronti contro termine attivi 4. Altri B. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi liberi Totale 2008 2. Depositi vincolati 3. Altri finanziamenti: 3.1 Pronti contro termine attivi 3.2 Locazione finanziaria 3.3 Altri 4. Titoli di debito 4.1 Titoli strutturati 4.2 Altri titoli di debito 5. Attività deteriorate 6. Attività cedute non cancellate TOTALE (valore di bilancio) TOTALE (fair value) Totale 2007 89.263 51.562 85.260 23.914 19.153 57.106 11.917 1.418 11.917 1.418 6.631 89.263 89.263 2.822 85.260 85.260 I crediti verso banche non sono stati svalutati in quanto ritenuti interamente recuperabili. Tra i crediti verso banche figurano crediti in valuta estera per un controvalore di 75 mila Euro. I depositi vincolati di cui al punto B comprendono la riserva obbligatoria di 3.972 mila Euro, detenuta presso ICCREA Banca Spa. SEZIONE 7 - CREDITI VERSO CLIENTELA - VOCE 70 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori Totale 2008 1. Conti correnti Totale 2007 58.283 51.296 271.564 233.555 2.340 1.966 58.654 49.957 2.208 3.253 TOTALE (valore di bilancio) 393.049 340.657 TOTALE (fair value) 393.369 340.774 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Locazione finanziaria 6. Factoring 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito 9. Attività deteriorate 10. Attività cedute non cancellate I crediti verso clientela sono esposti al netto delle rettifiche di valore per svalutazioni. L'ammontare e la ripartizione delle rettifiche di valore sono esposti nella parte E della presente Nota Integrativa. Sono compresi: - finanziamenti in valuta estera per un controvalore di 1.517 mila Euro. 88 La voce “9. Attività deteriorate” comprende le sofferenze, gli incagli e le esposizioni scadute da oltre 180 giorni, secondo le definizioni di Banca d'Italia. Il dettaglio di tali esposizioni, nonché quello relativo all'ammontare e alla ripartizione delle rettifiche di valore, viene evidenziato nella Parte E della Nota integrativa - qualità del credito. La sottovoce 7. "Altre operazioni" comprende: Tipologia operazioni Totale 2008 Finanziamenti per anticipi SBF Totale 2007 54.662 Rischio di portafoglio Altre sovvenzioni non regolate in conto corrente - sovvenzioni diverse 45.890 479 311 3.513 3.753 58.654 49.957 Depositi cauzionali in nome proprio 3 TOTALE La voce “7. Altre operazioni”, relativamente all'esercizio 2007, è stata incrementata di 3 mila Euro in quanto in tale voce è stato ricondotto anche l'importo attinente i “Depositi cauzionali in nome proprio”, riportato nel bilancio 2007 alla voce “150. Altre attività” dell'attivo dello stato patrimoniale (che, quindi, si decrementa di pari importo). 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti Tipologia operazioni/Valori 1. Titoli di debito: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 2. Finanziamenti verso: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 3. Attività deteriorate: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 4. Attività cedute non cancellate: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale 2008 TOTALE Totale 2007 390.841 337.404 390.841 287.793 254 337.404 240.678 240 102.794 2.208 96.486 3.253 2.208 1.104 3.253 2.605 1.104 648 393.049 340.657 La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia. 89 7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica La Banca non detiene crediti verso la clientela oggetto di copertura specifica. 7.4 Locazione finanziaria La Banca non ha posto in essere alcuna operazione di locazione finanziaria in qualità di soggetto locatore. SEZIONE 8 - DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 80 La Banca ha posto in essere derivati esclusivamente con finalità di copertura; essi tuttavia trovano rappresentazione nella Sezione 2 dell'Attivo e nella Sezione 4 del Passivo, in quanto si è usufruito della facoltà riconosciuta alle imprese di applicare la c.d. “fair value option” di cui allo IAS39. Non si procede, di conseguenza, alla compilazione della presente Sezione. SEZIONE 9 - ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA - VOCE 90 Alla data di riferimento del bilancio non vi sono attività oggetto di copertura generica. SEZIONE 10 - LE PARTECIPAZIONI - VOCE 100 La Banca non detiene partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto e sottoposte ad influenza notevole, di cui al principio IAS27 e IAS28. 90 SEZIONE 11 - ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 110 11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) Terreni b) Fabbricati c) Mobili d) Impianti elettronici e) Altre 1.2 acquisite in locazione finanziaria a) Terreni b) Fabbricati c) Mobili d) Impianti elettronici e) Altre Totale 2008 Totale A B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) Terreni b) Fabbricati 2.2 acquisite in locazione finanziaria a) Terreni b) Fabbricati TOTALE B TOTALE (A+B) Totale 2007 11.129 3.492 7.053 145 177 262 10.909 3.492 7.116 49 132 120 11.129 10.909 141 12 129 141 12 129 141 11.270 141 11.050 I criteri di valutazione adottati per le immobilizzazioni materiali sono indicati nella parte A della nota. Non sono presenti attività materiali valutate al fair value o rivalutate; pertanto si omette la compilazione della relativa tabella. 91 11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti: B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni: C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo 3.492 3.492 1.804 1.755 49 115 115 Impianti elettronici 1.483 1.350 133 102 102 224 19 224 7.053 1.314 8.367 Fabbricati 8.205 1.090 7.115 162 Mobili Altre Totale 1.955 1.835 120 186 186 16.939 6.030 10.909 565 403 162 57 45 345 19 57 45 345 145 1.774 1.919 178 1.311 1.489 261 1.861 2.122 11.129 6.260 17.389 162 3.492 3.492 Ai righi A.1 e D.1 - Riduzioni di valori totali nette - è riportato il totale del fondo ammortamento. Tra i mobili sono ricompresi: - mobili e arredamento - banconi e cristalli blindati. Tra gli impianti elettronici sono ricompresi: - impianti, macchine ed attrezzature EDP. Tra le altre attività materiali sono ricompresi: - macchine ordinarie da ufficio - impianti di comunicazione - impianti di allarme - autofurgone I fondi di ammortamento raggiungono il seguente grado di copertura dei valori di carico globali delle immobilizzazioni materiali: Classe di attività Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre % amm.to complessivo 31/12/2008 15,71% 92,43% 88,09% 87,68% % amm.to complessivo 31/12/2007 13,31% 97,45% 97,33% 96,48% 92 11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue Totale Terreni A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Variazioni positive nette di fair value B.4 Riprese di valore B.5 Differenze di cambio positive B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Variazioni negative nette di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento C.5 Differenze di cambio negative C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività a) immobili ad uso funzionale b) attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Valutazione al fair value Fabbricati 12 129 12 12 129 133 Il criterio di valutazione adottato per le attività materiali detenute a scopo di investimento è stato il costo presunto alla data di prima applicazione dei principi contabili internazionali e tale valore è stato utilizzato come sostituto del costo. Nessuna variazione è intervenuta nel corso dell'esercizio 2008. 11.5 Impegni per acquisto di attività materiali La Banca non ha contratto impegni di acquisto su attività materiali. SEZIONE 12 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 120 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività Totale 2008 Durata limitata Durata illimitata Attività/Valori A.1 Avviamento A.2 Altre attività immateriali A.2.1 Attività valutate al costo: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività TOTALE Totale 2007 Durata limitata Durata illimitata 10 10 1 1 10 1 10 1 Le altre attività immateriali a durata limitata, sono costituite prevalentemente da software aziendale e sono state ammortizzate, pro rata temporis, con il metodo delle quote costanti in ragione della loro vita utile, stimata in 3 anni. Non sono iscritte attività immateriali generate internamente. 93 12.2 Attività immateriali: variazioni annue Avviamento A. Esistenze iniziali A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Incrementi di attività immateriali interne B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value: - a patrimonio netto - a conto economico B.5 Differenze di cambio positive B.6 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore - Ammortamenti - Svalutazioni: + patrimonio netto + conto economico C.3 Variazioni negative di fair value: - a patrimonio netto - a conto economico C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione C.5 Differenze di cambio negative C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Rettifiche di valore totali nette E. Rimanenze finali lorde F. Valutazione al costo Altre attività immateriali: generate internamente Lim Illim Altre attività immateriali: altre Lim Illim 35 34 1 10 10 Totale 35 34 1 10 10 1 1 1 1 1 1 10 35 45 10 35 45 Legenda - Lim: a durata limitata - Illim: a durata illimitata Le attività immateriali oggetto di descrizione sono state interamente acquistate all’esterno e sono valutate al costo. 12.3 Altre informazioni In base a quanto richiesto dallo IAS 38 paragrafi 122 e 124 si precisa che la Banca non ha: - costituito attività immateriali a garanzia di propri debiti; - assunto impegni alla data del bilancio per l'acquisto di attività immateriali; - acquisito attività immateriali per tramite di contratti di locazione finanziaria od operativa; - acquisito attività immateriali tramite concessione governativa; - attività immateriali rivalutate iscritte al fair value. SEZIONE 13 - LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 130 DELL'ATTIVO E VOCE 80 DEL PASSIVO Nella presente voce figurano le attività fiscali (correnti e anticipate) e le passività fiscali (correnti e differite) rilevate, rispettivamente, nella voce 130 dell'attivo e 80 del passivo. 94 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione Le tipologie di differenze temporanee che hanno portato all'iscrizione di "attività per imposte anticipate" riguardano: In contropartita del conto economico IRES Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri non dedotti Rettifiche di valore per crediti per cassa verso la clientela Spese di rappresentanza Rettifiche di valore di passività finanziarie (prestiti obbligazionari coperti da derivati) Rettifiche di valore di passività finanziarie di negoziazione: derivati di copertura connessi con la FVO Rettifiche di valore di attività materiali Oneri per il personale dipendente TOTALE IRAP 97 56 10 36 27 45 79 350 TOTALE 97 56 12 42 32 53 79 371 2 6 5 8 21 In contropartita dello stato patrimoniale IRES IRAP TOTALE Minusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita 144 25 169 TOTALE 144 25 169 13.2 Passività per imposte differite: composizione Le tipologie di differenze temporanee che hanno portato all'iscrizione di "passività per imposte differite" riguardano: In contropartita del conto economico IRES Svalutazione di passività finanziarie valutate al fair value Rivalutazione di derivati di copertura IRAP TOTALE 8 1 9 33 6 39 Altre voci 25 4 29 TOTALE 66 11 77 In contropartita dello stato patrimoniale IRES IRAP TOTALE Plusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita 16 3 19 TOTALE 16 3 19 95 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) Totale 2008 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) Relative a precedenti esercizi b) Dovute al mutamento di criteri contabili c) Riprese di valore d) Altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) Rigiri b) Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) Mutamento di criteri contabili 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale Totale 2007 679 149 149 457 581 581 4 149 577 457 457 457 359 339 339 20 371 679 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) Totale 2008 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) Relative a precedenti esercizi b) Dovute al mutamento di criteri contabili c) Altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a) Rigiri b) Dovute al mutamento di criteri contabili c) Altre Totale 2007 708 665 630 630 630 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 456 665 665 413 404 404 9 78 708 Le imposte anticipate vengono rilevate sulla base della probabilità di realizzazione di sufficienti redditi imponibili fiscali futuri. Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una attività o di una passività e il suo valore fiscale, che saranno recuperate sotto forma di benefici economici che la Banca otterrà negli esercizi successivi. Tale rilevazione è stata effettuata in base alla legislazione fiscale vigente; le aliquote utilizzate per la rilevazione delle imposte differite ai fini IRES ed IRAP sono rispettivamente pari al 27,50% e al 4,82% (compresa l'addizionale regionale). Lo sbilancio delle imposte anticipate e delle imposte differite è stato iscritto a conto economico alla voce 260 "imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente”. 96 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) Totale 2008 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) Relative a precedenti esercizi b) Dovute al mutamento di criteri contabili c) Altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) Rigiri b) Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) Dovute al mutamento di criteri contabili 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale Totale 2007 4 169 169 4 4 169 4 4 4 4 169 4 Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio nella sottovoce "c) altre" per 169 mila Euro sono a fronte delle svalutazioni di titoli AFS effettuate nell'esercizio. 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) Totale 2008 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) Relative a precedenti esercizi b) Dovute al mutamento di criteri contabili c) Altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a) Rigiri b) Dovute al mutamento di criteri contabili c) Altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale Totale 2007 6 19 19 2 6 6 19 6 6 6 6 2 2 2 19 6 Le "Imposte differite rilevate nell'esercizio - c) altre" per 19 mila Euro sono a fronte delle rivalutazioni effettuate nell'esercizio per i titoli AFS. Le imposte annullate dei titoli AFS sono state imputate in contropartita alla rispettiva riserva di patrimonio netto. 97 13.7 Altre informazioni Composizione della fiscalità corrente IRES Passività fiscali correnti (-) Acconti versati (+) IRAP ILOR (941) (723) 783 711 TOTALE (144) (1.808) 1.494 Altri crediti di imposta (+) Ritenute d'acconto subite (+) Saldo a debito della voce 80 a) del passivo 4 (154) 4 (12) (144) (310) Saldo a credito Crediti di imposta non compensabili: quota capitale Crediti di imposta non compensabili: quota interessi 38 2 40 Saldo dei crediti di imposta non compensabili 79 3 82 117 5 122 Saldo a credito della voce 130 a) dell'attivo SEZIONE 14 - ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE - VOCE 140 DELL'ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti attività non correnti o gruppi di attività in via di dismissione e relative passività associate e, pertanto, si omette la relativa tabella. SEZIONE 15 - ALTRE ATTIVITÀ - VOCE 150 15.1 Altre attività: composizione Totale 2008 Ratei attivi Totale 2007 58 210 Migliorie e spese incrementative su beni di terzi non separabili 255 17 Altre attività Crediti verso Erario per acconti su imposte indirette e altre partite fiscali 791 777 493 500 Valori diversi e valori bollati 1 1 Partite in corso di lavorazione 61 52 Anticipi e crediti verso fornitori 45 1 Fatture da emettere o da incassare 99 131 Effetti insoluti di terzi ricevuti s.b.f. e dopo incasso 71 48 Altre partite attive 21 44 1.104 1.004 Totale Come già anticipato a commento della tabella 7.1 “Crediti verso clientela: composizione merceologica” della presente Nota Integrativa, si evidenzia che la voce “Depositi cauzionali in nome proprio” della presente tabella “Altre attività” è stata azzerata relativamente all'esercizio 2007, in quanto l'importo di 3 mila euro qui ricondotto nel precedente esercizio è stato ora ricondotto alla richiamata tabella 7.1 voce 7 “altre operazioni”. 98 PASSIVO SEZIONE 1 - DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati 2.3 Finanziamenti 2.3.1 Locazione finanziaria Totale 2008 2.3.2 Altri Totale 2007 2.697 1.179 3.368 1.985 1.518 1.383 1.518 1.383 2.697 2.697 3.368 3.368 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio 2.5.1 Pronti contro termine passivi 2.5.2 Altre 2.6 Altri debiti TOTALE Fair value Tra i debiti verso banche figurano debiti in valuta estera per un controvalore di 1.518 mila Euro. 1.2 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti subordinati La Banca non ha in essere debiti subordinati fra i debiti verso banche. 1.3 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti strutturati La Banca non ha in essere debiti strutturati nei confronti di banche. 1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica La Banca non ha in essere debiti oggetto di copertura specifica fra i debiti verso banche. 1.5 Debiti per locazione finanziaria La Banca non ha in essere debiti per locazione finanziaria. 99 SEZIONE 2 - DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori Totale 2008 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati Totale 2007 4.609 191.536 5.557 188 281 188 281 199.979 3. Fondi di terzi in amministrazione 4. Finanziamenti 4.1 Locazione finanziaria 4.2 Altri 5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 6. Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio 9.128 15.501 9.128 15.501 TOTALE 213.904 212.875 Fair value 213.904 212.875 6.1 Pronti contro termine passivi 6.2 Altre 7. Altri debiti Tra i debiti verso clienti figurano debiti in valuta estera per un controvalore di 73 mila Euro. Le operazioni “pronti contro termine” passive riguardano esclusivamente le operazioni con obbligo di rivendita a termine, da parte del cessionario, delle attività oggetto della transazione, non avendo la Banca posto in essere operazioni che prevedono la facoltà per il cessionario di rivendita a termine. 2.2 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti subordinati La Banca non ha in essere debiti subordinati. 2.3 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti strutturati La Banca non ha in essere debiti strutturati. 2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica La Banca non ha in essere debiti oggetto di copertura specifica. 2.5 Debiti per locazione finanziaria La Banca non ha in essere debiti per locazione finanziaria. 100 SEZIONE 3 - TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30 Nella presente voce figurano i titoli emessi valutati al costo ammortizzato. L’importo è al netto dei titoli riacquistati. Sono anche inclusi i titoli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati. E' esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non ancora collocata presso terzi. 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica Tipologia titoli/Valori Totale 2008 Valore bilancio Fair value A. Titoli quotati 1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. Altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri B. Titoli non quotati 1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. Altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri TOTALE Totale 2007 Valore bilancio Fair value 98.608 87.767 98.608 87.767 25.035 14.322 25.035 14.322 87.767 10.841 87.767 10.841 14.322 10.713 14.322 10.713 10.841 98.608 10.841 98.608 10.713 25.035 10.713 25.035 La sottovoce B.2.2 "Titoli non quotati - altri titoli - altri", comprende: - certificati di deposito per 10.841 mila Euro. 3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati La Banca non ha emesso titoli subordinati. 3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica La Banca non ha titoli oggetto di copertura specifica. 101 SEZIONE 4 - PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori VN Totale 2008 FV Q NQ FV* VN Totale 2007 FV Q NQ FV* A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli di debito 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 3.2 Altri titoli 3.2.1 Strutturati 3.2.2 Altri Totale A B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la fair value option 1.3 Altri 2. Derivati creditizi 2.1 Di negoziazione 2.2 Connessi con la fair value option 2.3 Altri Totale B TOTALE (A+B) 183 955 183 955 183 183 955 955 Legenda FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione VN = valore nominale o nozionale Q = quotati NQ = non quotati Le passività finanziarie di negoziazione rappresentate al punto B 1.1.2 della tabella, rappresentano il valore negativo di strumenti derivati (IRS, opzioni), cui si rende applicabile la fair value option in quanto gestionalmente connesse (copertura naturale) a poste patrimoniali, in accordo con le definizioni del principio contabile IAS 39 § 9. 4.2 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate Alla data di bilancio non vi sono passività finanziarie di negoziazione subordinate. 4.3 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati Alla data di bilancio non vi sono passività finanziarie di negoziazione relative a debiti strutturati. 102 4.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti derivati Tassi di interesse Tipologie derivati/attività sottostanti A) Derivati quotati 1. Derivati finanziari: Con scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati Senza scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati 2. Derivati creditizi: Con scambio di capitale Senza scambio di capitale Totale A B) Derivati non quotati 1. Derivati finanziari: Con scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati Senza scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati 2. Derivati creditizi: Con scambio di capitale Senza scambio di capitale Totale B TOTALE (A+B) Valute e oro Titoli di capitale Crediti Altro Totale 2008 Totale 2007 183 183 955 183 183 955 183 183 955 183 183 183 183 955 955 L'importo di cui al punto B.1 - "Senza scambio di capitale" si riferisce ai contratti derivati connessi con la fair value option e quindi gestionalmente collegati con attività e/o passività valutate al fair value. Nella colonna "tassi di interesse" figurano i contratti derivati di interest rate swap per la copertura specifica dei rischi di tasso di interesse derivanti dal collocamento di prestiti obbligazionari presso la clientela. Gli stessi sono rappresentati al fair value rispetto a un valore nominale del capitale di riferimento per 37.217 mila Euro. 4.5 Passività finanziarie per cassa (esclusi "scoperti tecnici") di negoziazione: variazioni annue Non vi sono passività finanziarie per cassa di negoziazione. SEZIONE 5 - PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 50 Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le passività finanziarie, designate al fair value con i risultati valutativi iscritti nel conto economico, sulla base della facoltà riconosciuta alle imprese (c.d. “fair value option”) dallo IAS 39. E' esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non ancora collocata presso terzi. 103 5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica Tipologia operazione / Valori 1. Debiti verso banche 1.1 Strutturati 1.2 Altri 2. Debiti verso clientela 2.1 Strutturati 2.2 Altri 3. Titoli di debito 3.1 Strutturati 3.2 Altri TOTALE VN Totale 2008 FV Q NQ FV * VN Totale 2007 FV Q NQ 133.039 136.698 154.212 5.200 5.416 10.991 11.481 127.839 131.282 143.221 144.294 133.039 136.698 154.212 155.775 FV * 155.775 Legenda FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione VN = valore nominale o nozionale Q = quotati NQ = non quotati Nella sottovoce 3. "Titoli di debito" figurano i prestiti obbligazionari di propria emissione correlati a contratti derivati di copertura del rischio di tasso d'interesse, valutati in base alla c.d. "fair value option" di cui allo IAS 39 § 9. L'esercizio della fair value option ha riguardato i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca oggetto di copertura mediante strumenti derivati, sia per quanto attiene alle emissioni strutturate che quelle a tasso fisso. Ciò al fine di evitare asimmetrie contabili che altrimenti si sarebbero verificate per effetto di una rappresentazione eterogenea delle passività coperte e dei relativi contratti derivati di copertura (copertura naturale), per i quali l'applicazione della disciplina dell'hedge accounting risulta complessa e difficoltosa. I relativi importi sono adeguatamente dettagliati in tabella. Anche per detta fattispecie, la fair value option rappresenta per la Banca la più attendibile e conveniente possibilità di contabilizzazione di operazioni di copertura che si compensano naturalmente - c.d. natural hedge -, per effetto di una valutazione più accurata e puntuale delle operazioni di copertura medesime, tale da comprendere tutti i fattori di rischio insiti negli strumenti finanziari da valutare. La fair value option è inoltre impiegata in presenza di strumenti contenenti derivati impliciti, che soddisfano le condizioni previste dallo IAS39, in quanto la valutazione dell'intero strumento è meno onerosa rispetto alla separata valutazione dello strumento ospite e del derivato (prestiti obbligazionari strutturati il cui profilo di rendimento è legato al tasso di interesse oppure a una componente equity). 5.2 Dettaglio della voce 50 "Passività finanziarie valutate al fair value": passività subordinate Non vi sono passività finanziarie valutate al fair value rappresentate da titoli subordinati. 104 5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue Debiti verso banche Debiti verso clientela A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Emissioni B2. Vendite B3. Variazioni positive di fair value B4. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Acquisti C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di fair value C4. Altre variazioni D. Rimanenze finali Titoli in circolazione 155.775 17.454 10.978 3.184 2.780 512 36.531 8.194 27.549 373 415 136.698 Totale 155.775 17.454 10.978 3.184 2.780 512 36.531 8.194 27.549 373 415 136.698 Fra i titoli in circolazione le variazioni annue sono rappresentate dall'emissione di nuovi titoli di debito per i quali è stata esercitata la fair value option e dal rimborso di titoli ai quali in fase di transizione è stata applicata la fair value option. SEZIONE 6 - DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60 La Banca non ha posto in essere derivati di copertura SEZIONE 7 - ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA - VOCE 70 La Banca non ha posto in essere passività oggetto di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso di interesse SEZIONE 8 - PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 80 Per quanto riguarda le informazioni relative alle passività fiscali, si rinvia a quanto esposto nella Sezione 13 dell'Attivo. SEZIONE 9 - PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE - VOCE 90 Non si registrano passività associate ad attività in via di dismissione. SEZIONE 10 - ALTRE PASSIVITÀ - VOCE 100 Nella presente voce sono iscritte le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale. 105 10.1 Altre passività: composizione Totale 2008 Debiti verso enti previdenziali e fondi pensione esterni Debiti verso fornitori Debiti verso il personale Debiti verso l'erario e verso altri enti impositori per imposte indirette dell’azienda Partite in corso di lavorazione Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria Rettifiche per partite illiquide di portafoglio Somme a disposizione della clientela o di terzi Altre partite passive TOTALE 293 439 327 518 40 72 4.568 325 294 6.876 Totale 2007 369 371 302 466 93 62 4.926 273 279 7.141 Fra le altre passività figura lo sbilancio tra le rettifiche "dare" e le rettifiche "avere" del portafoglio salvo buon fine e al dopo incasso il cui dettaglio è indicato nell'apposita tabella delle Altre informazioni della parte B della presente nota integrativa. SEZIONE 11 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - VOCE 110 Nella presente voce figura il Fondo di Trattamento di fine rapporto rilevato con la metodologia prevista dallo IAS 19. 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione D. Rimanenze finali Totale 2008 1.761 219 219 Totale 2007 2.381 261 234 27 1.719 620 370 250 1.761 Alla data di bilancio, la Banca si è avvalsa della facoltà di rilevare a conto economico gli utili o le perdite attuariali che si sono manifestati nell'esercizio, pertanto la Voce D. “Rimanenze finali” del fondo iscritto coincide con il suo valore attuariale (Defined Benefit Obligation - DBO). 11.2 Altre informazioni Il Fondo di trattamento di fine rapporto calcolato ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile ammonta a 1.946 mila Euro e nell'esercizio si è così movimentato: - fondo iniziale variazioni in aumento variazioni in diminuzione fondo finale 2.127 68 249 1.946 mila mila mila mila Euro Euro Euro Euro 106 SEZIONE 12 - FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 120 Nella presente voce figurano le passività relative agli “Altri benefici a lungo termine”, riconosciuti contrattualmente al personale in servizio, ai sensi dello IAS 19, e le obbligazioni in essere, per le quali la Banca ritiene probabile un esborso futuro di risorse, ai sensi dello IAS 37. 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione Voci/Valori Totale 2008 1 Fondi di quiescenza aziendali 2. Altri fondi per rischi ed oneri 2.1 controversie legali 2.2 oneri per il personale 2.3 altri Totale Totale 2007 1.031 300 285 446 1.031 599 100 126 373 599 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue Fondi di quiescenza A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.4 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni C.1 Utilizzo nell'esercizio C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto C.3 Altre variazioni in diminuzione D. Rimanenze finali Altri fondi 599 789 251 3 Totale 599 789 251 3 535 357 357 535 357 357 1.031 1.031 La sottovoce B.1 - Accantonamento dell'esercizio - accoglie l'accantonamento di 200 mila Euro per rischi da possibili future revocatorie e di 51 mila Euro per costi di energia elettrica non fatturati e stimati dalla Banca, trovando contropartita nella voce 160 di conto economico “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”. La voce B.2 - Variazioni dovute al passare del tempo - si riferisce all'attualizzazione del Fondo Benefit per il Personale, imputato alla voce 150 a) di conto economico “Spese per il Personale”. La sottovoce B.4 - Altre variazioni in aumento - accoglie: la quota di utile 2007 destinato al fondo beneficenza e mutualità per 300 mila Euro e gli impegni di spesa nei confronti del Personale dipendente quantificati in 235 mila Euro, imputato alla voce 150 a) di conto economico “Spese per il Personale”. La sottovoce C.1 - Utilizzo nell'esercizio - si riferisce agli utilizzi per beneficenza (279 mila Euro) e per il Personale (78 mila Euro). 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita La Banca non ha iscritto nel Bilancio fondi della specie. 12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi La voce “Altri fondi per rischi e oneri” - Fondo controversie legali - Fondo competenze del personale - Fondo benefit per il personale - Fondo beneficenza - Fondo per oneri di gestione stimati è costituita da: 300 mila Euro 203 mila Euro 83 mila Euro 394 mila Euro 51 mila Euro 107 SEZIONE 13 - AZIONI RIMBORSABILI - VOCE 140 La Banca non ha emesso azioni rimborsabili. SEZIONE 14 - PATRIMONIO DELL'IMPRESA - VOCI 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200 Nella sezione è illustrata la composizione dei conti relativi al capitale e alle riserve della Banca. 14.1 Patrimonio dell'impresa: composizione Voci/Valori Importo 2008 1. Capitale 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve Importo 2007 448 434 60 58 56.916 50.653 2.571 2.875 4. (Azioni proprie) 5. Riserve da valutazione 6. Strumenti di capitale 7. Utile (Perdita) d'esercizio TOTALE 7.097 6.776 67.092 60.796 Il capitale della Banca è costituito da azioni ordinarie del valore nominale di 25,82 Euro. Le riserve di cui al punto 3 includono le riserve di utili già esistenti (riserva legale) nonché le riserve positive e negative connesse agli effetti della transizione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS non rilevate nelle altre voci di patrimonio netto. Tra le riserve da valutazione di cui al punto 5 figurano: - le riserve risultanti dall'applicazione al fair value quale sostituto del costo degli immobili di proprietà (c.d. metodo del costo presunto - deemed cost) in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS; - le riserve da valutazione relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita; - le riserve iscritte in applicazione di leggi speciali di rivalutazione. 14.2 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione La Banca ha emesso esclusivamente azioni ordinarie pari al capitale sociale sottoscritto (448 mila Euro). Non vi sono azioni sottoscritte e non ancora liberate. 108 14.3 Capitale - Numero azioni: variazioni annue Voci/Tipologie A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento: - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito: - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita di azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C.4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate Ordinarie 16.813 16.813 Altre 16.813 714 714 714 714 185 185 17.342 17.342 14.4 Capitale: altre informazioni Variazioni della compagine sociale Numero Soci al 31/12/2007 Numero Soci: ingressi Numero Soci: uscite Numero Soci al 31/12/2008 3.562 229 42 3.749 14.5 Riserve di utili: altre informazioni Le riserve di utili sono costituite da: - riserva legale per 56.386 mila Euro. La normativa di settore di cui all’art. 37 del D.Lgs. 385/93 e l'art. 49 dello Statuto prevedono la costituzione obbligatoria della riserva legale. La riserva legale è costituita con accantonamento di almeno il 70% degli utili netti di bilancio. Alla riserva legale viene inoltre accantonata la quota parte degli utili netti residui dopo le altre destinazioni previste dalla legge, dalla normativa di settore e dallo Statuto deliberate dall'Assemblea. In ottemperanza all'articolo 2427, n. 7-bis, C.C., si riporta di seguito il dettaglio della composizione del patrimonio netto della Banca, escluso l'utile di esercizio, con l'evidenziazione dell'origine e del grado di disponibilità e distribuibilità delle diverse poste. 109 Descrizione Possibilità di utilizzazione Importo Utilizzi effettuati nei tre periodi precedenti per copertura perdite per altre ragioni importo Capitale sociale: per copertura perdite e per 448 rimborso del valore nominale delle azioni 0 81 per copertura perdite e per 60 rimborso del sovrapprezzo versato* 0 2 Riserve di capitale: Riserva da sovrapprezzo azioni Altre riserve: 56.386 per copertura perdite 0 non ammessi in quanto indivisibile 2.885 per copertura perdite 0 non ammessi in quanto indivisibile Altre riserve per copertura perdite 0 non ammessi in quanto indivisibile Riserva FTA 530 per copertura perdite 0 non ammessi in quanto indivisibile Riserva legale Riserve di rivalutazione monetaria Riserva da valutazione: attività finanziarie disponibili per la vendita (314) per quanto previsto dallo IAS 39 TOTALE 59.995 * Importo riferito ai sovrapprezzi azioni versati dopo le modifiche statutarie intervenute a seguito degli adeguamenti introdotti dall'art. 9 L. 59/92. 14.6 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue Non sussistono strumenti rappresentativi di patrimonio netto diversi dal capitale e dalle riserve. 14.7 Riserve da valutazione: composizione Voci/Componenti Totale 2008 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita Totale 2007 (314) (10) 2. Attività materiali 3. Attività immateriali 4. Copertura di investimenti esteri 5. Copertura dei flussi finanziari 6. Differenze di cambio 7. Attività non correnti in via di dismissione 8. Leggi speciali di rivalutazione TOTALE 2.885 2.885 2.571 2.875 Attività finanziarie disponibili per la vendita Comprende gli utili e le perdite non realizzate (al netto delle imposte) delle attività finanziarie classificate nella categoria “disponibili per la vendita”, ai sensi dello IAS 39. Gli utili e le perdite sono trasferiti dalla riserva di fair value al conto economico al momento della dismissione dell’attività finanziaria oppure in caso di perdita durevole di valore. 110 Leggi speciali di rivalutazione Comprende le riserve costituite in base a disposizioni di legge emanate prima dell’entrata in vigore dei principi contabili internazionali. Alla data del bilancio in tale sottovoce figura la riserva costituita in sede di prima applicazione degli IAS/IFRS, per effetto della valutazione al costo presunto (deemed cost) delle attività materiali, secondo quanto previsto dal “decreto IAS”. L'importo di cui al punto 8 "Leggi speciali di rivalutazione" comprende altresì i valori relativi alle preesistenti riserve di rivalutazione, effettuate in applicazione di leggi speciali, iscritte al netto delle imposte dovute. In particolare: - Rivalutazione ex L. 576/75 per 15 mila Euro - Rivalutazione ex L. 72/83 per 320 mila Euro - Rivalutazione ex L. 413/91 per 101 mila Euro - Rivalutazione ex L. 266/2005 per 2.449 mila Euro Elenco analitico proprietà immobiliari comprensivo delle rivalutazioni effettuate Ubicazione Destinazione Ammontare della Ammontare della Ammontare della Ammontare della Ammontare della Ammontare della rivalutazione ex L. rivalutazione ex L. rivalutazione ex L. rivalutazione ex L. rivalutazione ex L. rivalutazione ex L. 576/75 72/83 408/90 413/91 342/00 266/05 Immobili strumentali: Cologno al Serio Via Rocca, 14/16/18 Uffici Filiale e Sede Cologno al Serio Via Rocca angolo Via Mons. Drago Uffici Sede Cologno al Serio Via Liguria Archivio e Magazzino Urgnano Viale Papa Giovanni XXIII, 329 Uffici Filiale Martinengo Piazza Maggiore, 3 Uffici Filiale Bariano Piazza Don L. Paganessi, 3 Uffici Filiale Calcinate Via San Martino, 18 Uffici Filiale 231 Calcinate Via San Martino, 18 Autorimessa 21 Brusaporto Piazza V.Veneto, 11 Uffici Filiale 138 Trescore Balneario Via A. Locatelli, 23/F Uffici Filiale Pagazzano Via Morengo, 90 Uffici Filiale Totale 10 226 116 1.891 83 101 114 5 15 94 320 97 116 2.676 2 100 Immobili da Investimento: Cologno al Serio Via Solferino, 55 Investimento Totale Totale complessivo 15 320 2 100 118 2.776 Le rivalutazioni sono state imputate alla voce immobili al lordo delle imposte dovute 111 14.8 Riserve da valutazione: variazioni annue Attività finanziarie disponibili per la vendita A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Incrementi di fair value B2. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Riduzioni di fair value C2. Altre variazioni D. Rimanenze finali Attività materiali Attività immateriali Copertura di investimenti esteri Copertura dei flussi finanziari Differenze di cambio Attività non correnti in via di dismissione (10) 269 90 179 573 482 91 (314) Leggi speciali di rivalutazione 2.885 2.885 Le altre variazioni di cui alla sottovoce B2 e C2 si riferiscono a vendite di attività finanziarie disponibili per la vendita e alla fiscalità anticipata, differita e corrente imputata a patrimonio. 14.9 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Attività/Valori 1. 2. 3. 4. Totale 2008 Riserva positiva Riserva negativa 40 (354) Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti TOTALE 40 Totale 2007 Riserva positiva Riserva negativa 1 (11) (354) 1 (11) Nella colonna “riserva negativa” è indicato, l'importo cumulato delle riserve da valutazione relative agli strumenti finanziari che, nell'ambito della categoria considerata, presentano alla data di riferimento del bilancio un fair value inferiore al costo ammortizzato (attività finanziarie minusvalenti). Gli importi indicati sono riportati al netto dell'effetto fiscale. 14.10 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue 1. Esistenze iniziali 2. Variazioni positive 2.1 Incrementi di fair value 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative: - da deterioramento - da realizzo 2.3 Altre variazioni 3. Variazioni negative 3.1 Riduzioni di fair value 3.2 Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo - da realizzo - da realizzo 3.3 Altre variazioni 4. Rimanenze finali Titoli di debito (10) 269 90 4 Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 4 175 573 482 91 (314) Alle voci 2.3 e 3.3 “Altre variazioni” è imputata la variazione della fiscalità differita e corrente. 14.11 Riserva da Sovrapprezzo azioni: variazioni Sovrapprezzo al 31/12/2007 Sovrapprezzo: incrementi 58 2 Sovrapprezzo: decrementi Sovrapprezzo al 31/12/2008 60 La riserva da sovrapprezzo azioni è una riserva di capitale che accoglie l’eccedenza del prezzo di emissione delle azioni rispetto al loro valore nominale. 112 ALTRE INFORMAZIONI 1. Garanzie rilasciate e impegni Operazioni 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Clientela 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 6) Altri impegni TOTALE Totale 2008 7.852 Totale 2007 7.889 7.852 6.510 7.889 5.202 6.510 40.789 5.202 47.123 40.789 40.789 47.123 692 46.431 55.151 60.214 Tra le garanzie rilasciate di natura commerciale sono compresi i crediti di firma per garanzie personali che assistono specifiche transazioni commerciali o la buona esecuzione di contratti. Tra quelle di natura finanziaria, le garanzie personali che assistono il regolare assolvimento del servizio del debito da parte del soggetto ordinante. Il punto 3 “Impegni irrevocabili a erogare fondi” ricomprende: bii) clientela - a utilizzo incerto - margini utilizzabili su linee di credito irrevocabili concesse per 2.453 mila Euro - impegni verso il Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo per 1.552 mila Euro - impegni verso il Fondo di garanzia degli obbligazionisti del credito cooperativo per 800 mila Euro - impegni per finanziamenti da erogare a una data futura (mutui “stato avanzamento lavori” - s.a.l.) per 35.984 mila Euro 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Operazioni Totale 2008 Totale 2007 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 624 1.958 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.845 10.594 5. Crediti verso banche 6.631 2.822 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali In particolare, nelle voci sono stati iscritti i valori di bilancio per 9.100 mila Euro dei titoli costituiti a fronte di operazioni di pronti contro termine passive per 9.128 mila Euro effettuate con titoli dell'attivo. 113 3. Informazioni sul leasing operativo Non si registrano operazioni di leasing operativo. 4. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia servizi 1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi a) Acquisti 1. regolati 2. non regolati b) Vendite 1. regolate 2. non regolate 2. Gestioni patrimoniali a) Individuali b) Collettive 3. Custodia e amministrazione di titoli a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di Banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali) 1. titoli emessi dalla Banca che redige il bilancio 2. altri titoli b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali): altri 1. titoli emessi dalla Banca che redige il bilancio 2. altri titoli c) Titoli di terzi depositati presso terzi d) Titoli di proprietà depositati presso terzi 4. Altre operazioni Importo 679.066 315.654 213.724 101.930 315.510 47.902 36.854 La Banca non ha effettuato servizi di intermediazione per conto terzi, ai sensi dell’art. 1, comma 5 lettera b) del D.Lgs. 58/98. Gli importi del punto 3. si riferiscono al valore nominale dei titoli. La voce b) comprende anche titoli in deposito a garanzia per 11.278 mila Euro. Le”altre operazioni” di cui al punto 4. comprendono: 1. Attività di ricezione e trasmissione di ordini: a) acquisti 29.498 b) vendite 7.356 5. Incasso di crediti per conto di terzi: rettifiche dare e avere a) Rettifiche "dare": 1. conti correnti 2. portafoglio centrale 3. cassa 4. altri conti b) Rettifiche "avere" 1. conti correnti 2. cedenti effetti e documenti 3. altri conti Totale 2008 81.486 318 63.260 17.908 Totale 2007 72.999 286 56.484 16.229 86.054 6.870 79.184 77.925 6.447 71.478 La tabella fornisce il dettaglio delle differenze, derivanti dagli scarti fra le valute economiche applicate nei diversi conti, generate in sede di eliminazione contabile delle partite relative all'accredito e all'addebito dei portafogli salvo buon fine e al dopo incasso la cui data di regolamento è successiva alla chiusura del bilancio. La differenza tra le rettifiche “dare” e le rettifiche “avere”, pari a 4.568 mila Euro, trova evidenza tra le “altre passività” - voce 100 del passivo. 114 PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO SEZIONE 1 - GLI INTERESSI - VOCI 10 e 20 Nelle presenti voci sono iscritti gli interessi attivi e passivi, i proventi e gli oneri assimilati relativi, rispettivamente, a disponibilità liquide, attività finanziarie detenute per la negoziazione, attività finanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, crediti, attività finanziarie valutati al fair value (voci 10, 20, 30, 40, 50, 60 e 70 dell'attivo) e a debiti, titoli in circolazione, passività finanziarie di negoziazione, passività finanziarie valutate al fair value (voci 10, 20, 30, 40, 50 del passivo) nonché eventuali altri interessi maturati nell'esercizio. Fra gli interessi attivi e passivi figurano anche i differenziali o i margini, positivi o negativi, maturati sino alla data di riferimento del bilancio e scaduti o chiusi entro la data di riferimento relativi a contratti derivati. 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Attività finanziarie in bonis Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Attività finanziarie deteriorate Altre attività Totale 2008 Totale 2007 1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2 Attività finanziarie disponibili per la vendita 311 311 3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 200 200 353 4 Crediti verso banche 423 3.755 2.537 23.641 19.295 1.187 555 5 Crediti verso clientela 3.332 23.447 194 1.005 6 Attività finanziarie valutate al fair value 7 Derivati di copertura 8 Attività finanziarie cedute non cancellate 1.187 9 Altre attività Totale 2.121 26.779 194 1 1 1 1 29.095 23.746 La sottovoce 8 “Attività finanziarie cedute non cancellate”, in corrispondenza della colonna “Attività finanziarie in bonis - Titoli di debito”, contiene gli interessi sui titoli oggetto di operazioni di pronti contro termine passive. Nella tabella sono ricompresi interessi di mora riscossi per 50 mila Euro. Dettaglio sottovoce 4 “Crediti verso Banche”, colonna “Attività finanziarie in bonis - Finanziamenti”: - conti correnti e depositi per 3.332 mila Euro. Dettaglio sottovoce 5 “Crediti verso Clientela”, colonna “Attività finanziarie in bonis - Finanziamenti”: - conti correnti 4.674 mila Euro - mutui 15.439 mila Euro - anticipi Sbf 3.223 mila Euro - portafoglio di proprietà 23 mila Euro - altri finanziamenti 88 mila Euro Tra gli importi della colonna “Attività finanziarie deteriorate”, in corrispondenza delle sottovoce 5 “Crediti verso clientela”, sono stati ricondotti gli interessi attivi e i proventi assimilati riferiti alle sofferenze, agli incagli e alle esposizioni scadute. 115 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura La Banca non detiene derivati di copertura ma unicamente derivati di negoziazione. 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta Gli interessi attivi e proventi assimilati in valuta sono pari a 85 mila Euro. Essi sono così suddivisi: - su crediti verso banche per mille Euro - su crediti verso clientela per 84 mila Euro 1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria La Banca non ha posto in essere operazioni attive di locazione finanziaria. 1.3.3. Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione La Banca non gestisce fondi di terzi in amministrazione. 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Debiti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Passività finanziarie associate ad attività cedute non cancellate Altre passività Derivati di copertura Titoli Altre passività (45) (2.326) (2.086) (698) (5.495) (1.010) TOTALE (3.381) (7.581) (698) Totale 2008 Totale 2007 (45) (2.326) (2.086) (698) (5.495) (1.010) (26) (1.692) (785) (289) (4.692) (608) (11.660) (8.092) Dettaglio sottovoce 1 “Debiti verso Banche”, colonna “Debiti”: - finanziamenti in valuta 36 mila Euro - altri finanziamenti 9 mila Euro Dettaglio sottovoce 2 “Debiti verso Clientela”, colonna “Debiti”: - conti correnti 1.976 mila Euro - depositi 347 mila Euro - altri debiti 3 mila Euro Dettaglio sottovoce 3 “Titoli in circolazione”, colonna “Titoli”: - obbligazioni emesse 1.748 mila Euro - certificati di deposito 338 mila Euro Dettaglio sottovoce 4 “Passività finanziarie di negoziazione”, colonna “Altre passività”: - contratti derivati 698 mila Euro Dettaglio sottovoce 5 “Passività finanziarie valutate al fair value”, colonna “Titoli”: - obbligazioni emesse 5.495 mila Euro Dettaglio sottovoce 6 “Passività finanziarie associate ad attività cedute non cancellate” colonna “debiti”: - pronti contro termine passivi 1.010 mila Euro 116 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura La Banca non ha in essere derivati di copertura. 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta Gli interessi passivi e oneri assimilati in valuta sono pari a 37 mila Euro e si riferiscono a debiti verso banche per 36 mila Euro e a debiti verso clientela per mille Euro. 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria La Banca non ha posto in essere operazioni della specie. 1.6.3 Interessi passivi su fondi di terzi in amministrazione La Banca non ha avuto nell'esercizio fondi di terzi in amministrazione. SEZIONE 2 - LE COMMISSIONI - VOCI 40 e 50 Nelle presenti voci figurano i proventi e gli oneri relativi, rispettivamente, ai servizi prestati e a quelli ricevuti dalla Banca. Sono escluse le commissioni attive e i recuperi di spesa classificati nell'ambito degli altri proventi di gestione. Sono esclusi i proventi e gli oneri considerati nella determinazione del tasso effettivo di interesse (in quanto ricondotti nelle voci 10 “interessi attivi e proventi assimilati” e 20 “interessi passivi e oneri assimilati” del conto economico) delle attività e passività finanziarie. 2.1 Commissioni attive: composizione Tipologia servizi/Valori Totale 2008 a) Garanzie rilasciate Totale 2007 146 99 389 467 8 15 88 93 b) Derivati su crediti c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni patrimoniali 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. Banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. raccolta ordini 82 134 113 138 98 87 8. attività di consulenza 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1. gestioni patrimoniali 5 6 9.1.1. individuali 5 6 9.2. prodotti assicurativi 79 73 9.3. altri prodotti 14 8 984 939 1.312 2.831 1.076 2.581 9.1.2. collettive d) Servizi di incasso e pagamento e) Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione f) Servizi per operazioni di factoring g) Esercizio di esattorie e ricevitorie h) Altri servizi TOTALE 117 2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi Canali/Valori Totale 2008 a) Presso propri sportelli: Totale 2007 180 221 2. collocamento di titoli 82 134 3. servizi e prodotti di terzi 98 87 1. gestioni patrimoniali b) Offerta fuori sede: 1. gestioni patrimoniali 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi c) Altri canali distributivi: 1. gestioni patrimoniali 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi 2.3 Commissioni passive: composizione Servizi/Valori Totale 2008 a) Garanzie ricevute Totale 2007 (1) (1) b) Derivati su crediti c) Servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute (37) (43) (22) (31) (1) (1) (14) (11) (370) (377) (11) (419) (11) (432) 3. gestioni patrimoniali: 3.1 portafoglio proprio 3.2 portafoglio di terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) Servizi di incasso e pagamento e) Altri servizi TOTALE SEZIONE 3 - DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI - VOCE 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione Totale 2008 Voci/Proventi A. B. C. D. Proventi da quote di O.I.C.R. Dividendi Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie valutate al fair value Partecipazioni TOTALE Totale 2007 Proventi da quote di O.I.C.R. Dividendi 79 66 79 66 118 SEZIONE 4 - IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - VOCE 80 4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione Plusvalenze (A) Operazioni / Componenti reddituali 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito Utili da negoziMinusvalenze (C) azione (B) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto [(A+B) - (C+D)] 68 68 59 59 9 9 68 68 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.2 Altre 3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati 4.1 Derivati fonanziari - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti TOTALE Nella sottovoce “attività finanziarie di negoziazione: altre” sono compresi gli utili e le perdite derivanti dalla negoziazione di valute. SEZIONE 5 - IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA - VOCE 90 La Banca ha posto in essere derivati esclusivamente con finalità di copertura; essi tuttavia trovano rappresentazione nelle precedente Sezione 5, sulla base della facoltà riconosciuta alle imprese di applicare la c.d. “fair value option” di cui allo IAS39. Non si procede, di conseguenza, alla compilazione della presente Sezione. SEZIONE 6 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO - VOCE 100 Figurano i saldi positivi o negativi tra gli utili e le perdite realizzati con la vendita della attività o passività finanziare diverse da quelle di negoziazione e da quelle designate al fair value. 119 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione Voci/Componenti reddituali Totale 2008 Perdite Utili Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di O.I.C.R. 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Risultato netto 3 Totale 2007 Perdite Utili Risultato netto 3 16 16 (1) (1) 15 15 78 78 78 78 TOTALE ATTIVITÀ 19 (1) 18 78 78 TOTALE PASSIVITÀ 3 3 (2) (2) 1 1 10 10 10 10 Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione SEZIONE 7 - IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 110 Nella sezione sono rappresentati i saldi positivi o negativi tra gli utili e le perdite delle attività/passività finanziarie valutate al fair value e degli strumenti derivati gestionalmente collegati per i quali è stata esercitata la c.d. fair value option, inclusi i risultati delle valutazioni al fair value di tali strumenti. 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione Operazioni / Componenti reddituali 1. 2. 3. 4. Attività finanziarie 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti Passività finanziarie 2.1 Titoli in circolazione 2.2 Debiti verso banche 2.3 Debiti verso clientela Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio Plusvalenze (A) 373 373 Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari: - su titoli di debito e tassi d'interesse - su titoli di capitale e indici azionari - su valute e oro - altri 4.2 Derivati su crediti Utili da realizzo (B) 134 134 3.184 2.145 1.039 TOTALE DERIVATI TOTALE 3.184 3.557 Minusvalenze (C) (2.780) (2.780) Perdite da realizzo (D) (500) (500) (1.028) (1.028) 134 (1.028) (3.808) Risultato netto [(A+B) - (C+D)] (2.773) (2.773) 2.156 1.117 1.039 (500) 2.156 (617) Gli utili (perdite) da negoziazione e le plusvalenze (minusvalenze) da valutazione sono esposti a saldi aperti per tipologie di strumenti finanziari. 120 SEZIONE 8 - LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO - VOCE 130 Figurano i saldi delle rettifiche di valore e delle riprese di valore connesse con il deterioramento dei crediti verso clientela e verso banche, delle attività finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie detenute sino a scadenza e delle altre operazioni finanziarie. 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Operazioni/ Componenti reddituali A. Crediti verso banche B. Crediti verso clientela C. TOTALE Rettifiche di valore Specifiche Cancellazioni (4) (4) Altre Riprese di valore Specifiche Di portafoglio A (145) (145) (841) (841) B 51 51 Totale 2008 Di portafoglio 306 306 A Totale 2007 B 84 84 (549) (549) 112 112 Legenda A= da interessi B= altre riprese Le rettifiche di valore, in corrispondenza della colonna “Specifiche - Altre”, si riferiscono alle svalutazioni analitiche dei crediti, mentre quelle riportate nella colonna “ Specifiche - Cancellazioni”, derivano da eventi estintivi. Le rettifiche di valore, in corrispondenza della colonna “Di portafoglio” corrispondono alla svalutazione collettiva. Rispetto al precedente esercizio le rettifiche di valore sui crediti del comparto “crediti in bonis” sono state effettuate per un importo consistente in considerazione della particolare situazione economico/ finanziaria in atto. In particolare il valore a rettifica è stato ottenuto operando: - sulla PD (probabilità di “default”), incrementando rispetto allo scorso esercizio il coefficiente che misura la probabilità che alcune categorie di crediti (attualmente “in bonis”) collegati a determinati settori di attività passino a sofferenza - sulla LGD (perdita attesa), incrementando il coefficiente che misura la probabilità di perdite sui crediti ottenute dalle serie storiche degli ultimi 5 esercizi. Le riprese di valore, in corrispondenza della colonna “ Specifiche - A”, si riferiscono ai ripristini di valore corrispondenti agli interessi maturati nell'esercizio sulla base dell'originario tasso di interesse effettivo precedentemente utilizzato per calcolare le rettifiche di valore. L'importo delle riprese di valore al 31.12.2007 è stato riclassificato rispetto a quanto indicato nel precedente esercizio (da 53 mila euro a 112 mila euro) in quanto sono state ivi ricondotte anche le sopravvenienze per recupero di crediti (riportate nell'esercizio 2007 alla voce 190 di C.E. “Altri oneri/proventi di gestione”) 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Alla data di riferimento del bilancio la Banca non ha rilevato alcuna rettifica o ripresa di valore su attività finanziarie disponibili per la vendita. 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione 121 Alla data di riferimento del bilancio la Banca non ha rilevato alcuna rettifica o ripresa di valore su attività finanziarie detenute sino a scadenza. 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione Alla data di riferimento del bilancio la Banca non ha rilevato alcuna rettifica o ripresa di valore per deterioramento di garanzie rilasciate, impegni ad erogare fondi od altre operazioni. SEZIONE 9 - LE SPESE AMMINISTRATIVE - VOCE 150 Nella presente sezione sono dettagliate le “spese per il personale” e le “altre spese amministrative” registrate nell’esercizio. 9.1 Spese per il personale: composizione Tipologia di spese/Valori Totale 2008 Totale 2007 (6.207) (5.264) a) salari e stipendi (4.417) (4.101) b) oneri sociali (1.099) (1.020) (1) (5) (219) 227 1) Personale dipendente c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: - a contribuzione definita - a prestazione definita g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita (451) (376) (451) (376) (20) 11 - a prestazione definita h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali i) altri benefici a favore dei dipendenti l) spese sostenute per il personale collocato a riposo 2) Altro personale (159) (33) 3) Amministratori (248) (231) (6.614) (5.528) TOTALE La Banca ha provveduto a riclassificare, alla luce della normativa vigente, la voce 150.a) “spese per il personale” di C.E. dell'esercizio 2007. Il totale della voce, indicata nel precedente esercizio per 5.667 mila euro, è stato rettificato in 5.528 mila euro, con una differenza di 139 mila euro che ha trovato allocazione per il medesimo importo e di segno contrario alla voce di C.E. 150.b) “altre spese amministrative”. La variazione della voce (+ 1.086 mila euro) trova ragione, in particolare: - nell'attualizzazione del T.F.R. derivanti dall'applicazione del principio IAS 19, che ha comportato benefici nell'esercizio 2007 ma un aggravio dei costi nell'esercizio 2008 (maggiori costi per 446 mila euro nel 2008 rispetto al 2007) - nel maggior costo dovuto alla rilevazione di componenti retributive e dei relativi oneri sociali (premio di risultato) di competenza dell'esercizio 2008 che troverà manifestazione finanziaria solo nel prossimo esercizio. 122 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria Personale dipendente: a) dirigenti b) totale quadri direttivi - di cui: di 3° e 4° livello 87 3 20 13 c) restante personale dipendente 64 Altro personale 3 Il numero medio è calcolato come media aritmetica del numero dei dipendenti alla fine dell'esercizio e di quello dell'esercizio precedente. 9.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costi La Banca non ha inscritto alla data di Bilancio fondi della specie, in quanto i contributi dovuti in forza di accordi aziendali vengono versati a un Fondo esterno. 9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti La sottovoce “i) altri benefici a favore dei dipendenti - Personale dipendente” è composta da premi di anzianità per 20 mila Euro 9.5 Altre spese amministrative: composizione Tipologia Spese di amministrazione Prestazioni professionali Totale 2008 Totale 2007 (3.386) (3.059) (219) (115) (20) (14) Contributi associativi (202) (190) Pubblicità e promozione (197) (166) Rappresentanza (168) (140) (36) (35) (105) (82) Canoni per locazione di immobili (90) (55) Altri fitti e canoni passivi (21) (20) Elaborazione e trasmissione dati (766) (760) Manutenzioni (152) (169) - di cui per CED (Sw e Hw) (54) (81) Premi di assicurazione incendi e furti (78) (74) Altri premi di assicurazione (260) (205) Spese di vigilanza (179) (177) Spese di pulizia (157) (147) Stampati, cancelleria, pubblicazioni (106) (94) Spese telefoniche, postali e di trasporto (189) (210) Utenze e riscaldamento (110) (125) Altre spese di amministrazione (331) (281) (893) (898) (600) (577) Servizio internal audit esternalizzato Spese di formazione Buoni pasto Imposte indirette e tasse Tassa sui contratti di borsa Imposta di bollo Imposta comunale sugli immobili (ICI) Imposta sostitutiva DPR 601/73 Altre imposte TOTALE ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE (10) (35) (34) (235) (257) (23) (20) (4.279) (3.957) Per quanto riguarda la rettifica dei dati al 31.12.2007 della presente tabella rispetto a quanto dettagliato lo scorso esercizio (importo rettificato da 3.818 mila euro in 3.957 mila euro, con una 123 differenza di 139 mila euro), si rimanda a quanto riportato a commento della precedente tabella 9.1 “Spese per il personale: composizione”. SEZIONE 10 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 160 Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti, relativamente ai fondi di cui alla sottovoce b) (“altri fondi”) della voce 120 (“fondi per rischi e oneri”) del passivo dello stato patrimoniale. 10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione A. Aumenti A.1 Accantonamento dell'esercizio A.2 Variazioni dovute al passare del tempo A.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto A.4 Altre variazioni in aumento B. Diminuzioni B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.2 Altre variazioni in diminuzione Accantonamento netto Revocatorie (200) (200) (200) (52) (52) Totale (252) (252) (52) (252) altri La sottovoce A.1 - Accantonamento dell'esercizio - accoglie l'incremento del debito futuro stimato per rischi che possano derivare da eventuali azioni di revocatoria (per 200 mila Euro) e l'importo stimato del costo per la fornitura di energia elettrica di competenza 2008 per il periodo non ancora fatturato (per 52 mila Euro). SEZIONE 11 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' MATERIALI - VOCE 170 Nella sezione è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attività materiali detenute ad uso funzionale. 11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione Ammortamento (a) Attività/Componente reddituale A. Attività materiali A.1 Di proprietà - Ad uso funzionale - Per investimento A.2 Acquisite in locazione finanziaria - Ad uso funzionale - Per investimento TOTALE Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a + b - c) (346) (346) (346) (346) (346) (346) Alla data di riferimento del bilancio non risultano attività in via di dismissione ai sensi dell'IFRS 5. 124 SEZIONE 12 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' IMMATERIALI - VOCE 180 Nella sezione è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attività immateriali. 12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione A. Rettifiche di valore per deterioramento (b) Ammortamento (a) Attività/Componente reddituale Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente dall'azienda - Altre A.2 Acquisite in locazione finanziaria TOTALE Riprese di valore (c) Risultato netto (a + b - c) (1) (1) (1) (1) (1) (1) Le rettifiche di valore, interamente riferibili ad ammortamenti, riguardano attività immateriali con vita utile definita ed acquisite all’esterno. SEZIONE 13 - GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE - VOCE 190 Nella sezione sono illustrati i costi e i ricavi non imputabili alle altre voci, che concorrono alla determinazione della voce 280 “Utili (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte”. 13.1 Altri oneri di gestione: composizione Totale 2008 Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria Oneri per malversazioni e rapine (25) Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi non separabili (20) Totale 2007 (85) (16) Altri oneri di gestione TOTALE (24) (23) (69) (124) Totale 2008 832 69 Totale 2007 836 177 4 31 1 2 40 1.091 13.2 Altri proventi di gestione: composizione Recupero imposte e tasse Recupero premi di assicurazione Risarcimenti assicurativi Affitti attivi su altri immobili da investimento Altri affitti attivi Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria Altri proventi di gestione TOTALE 33 1 3 44 982 SEZIONE 14 - UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI - VOCE 210 Alla data di riferimento del bilancio, la Banca non detiene partecipazioni in società controllate, controllate congiuntamente e sottoposte a influenza notevole. SEZIONE 15 - RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE MATERIALI E IMMATERIALI - VOCE 220 ATTIVITA' Nel corso dell'esercizio non sono state effettuate valutazioni al fair value su attività materiali o immateriali. 125 SEZIONE 16 - RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO - VOCE 230 La Banca non ha iscritto tra le sue attività alcuna voce a titolo di avviamento. SEZIONE 17 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONI DI INVESTIMENTI - VOCE 240 La Banca ha realizzato perdite nel comparto che, essendo di importo inferiore ai 500 euro, non vengono qui evidenziate. SEZIONE 18 - LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE - VOCE 260 Nella presente voce figura l’onere fiscale – pari al saldo fra la fiscalità corrente e quella differita – relativo al reddito dell’esercizio. 18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione 1. 2. 3. 4. 5. 6. Componente/Valori Imposte correnti (-) Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) Variazione delle imposte anticipate (+/-) Variazione delle imposte differite (+/-) Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1 +/-2 +3 +/-4 +/-5) Totale 2008 (1.866) 372 Totale 2007 (1.807) 91 (308) 630 (1.172) 222 (252) (1.746) Riepilogo delle imposte sul reddito di competenza dell'esercizio, per tipologia di imposta Componente/Valori Totale 2008 Totale 2007 IRES (324) (955) IRAP (645) (791) Altre imposte (203) Totale (1.172) (1.746) Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, anche per quanto previsto dalle disposizioni del D.Lgs. n. 38/2005. Ai fini IRES, le imposte correnti sono determinate tenendo conto delle disposizioni previste per le società cooperative a mutualità prevalente, introdotte dalla L. 311/2004. 126 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio A) Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte (voce 250 del conto economico) B) Imposte sul reddito IRES - onere fiscale teorico - effetto di proventi esenti o non imponibili - effetto di oneri interamente o parzialmente indeducibili - effetto di altre variazioni in diminuzione - effetto di altre variazioni in aumento C) Imposte sul reddito IRES - onere fiscale effettivo D) IRAP onere fiscale teorico con applicazione aliquota nominale (differenza tra valore e costo della produzione): - effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile - effetto di altre variazioni - maggiorazione regionale di aliquota E) IRAP - onere fiscale effettivo Imposte sostitutive Imposta sostituitva per riallineamento deduzioni extracontabili (art 1, c. 333, L. 244/2007) TOTALE IMPOSTE DI COMPETENZA (VOCE 260 DI CONTO ECONOMICO) Importo 8.269 (2.274) 21 (281) 2.210 Aliquota 27,50% 27,50% 27,50% 27,50% 27,50% (324) (557) 3,90% 61 (2) (147) (645) Importo (203) (1.172) 3,90% 3,90% 0,92% 12,00% SEZIONE 19 - UTILE (PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE - VOCE 280 Nel corso dell'esercizio, la Banca non ha proceduto a cessioni di gruppi di attività. SEZIONE 20 - ALTRE INFORMAZIONI Mutualità prevalente Per quanto previsto dall'art. 5, comma 2 del DM 23 giugno 2004, si attesta che sussistono e permangono le condizioni di mutualità prevalente. A tal fine, ai sensi del disposto dell'art. 2512 Codice Civile e dell'art. 35 del D.Lgs. 385/93 e delle correlate Istruzioni di Vigilanza, nel corso dell'esercizio la Banca ha rispettato i requisiti previsti in tema di operatività prevalente con i Soci. In particolare, per quanto richiesto dall'art. 35 citato, e così come risultante dalle segnalazioni periodiche inviate all'Organo di Vigilanza, si documenta che le attività di rischio destinate ai Soci o ad attività a ponderazione zero sono state superiori al 50% del totale delle stesse nel corso dell'anno; alla data del 31.12.2008, a fronte di attività di rischio complessive per 545.177 mila Euro, 318.350 mila Euro, pari al 58,39% del totale, erano destinate a Soci o ad attività a ponderazione zero. Si attesta inoltre che lo Statuto della Banca contiene le clausole richieste dall'art. 2514 Codice Civile e che tali clausole sono state rispettate nell'esercizio. SEZIONE 21 - UTILE PER AZIONE I nuovi standard internazionali (IAS 33) danno rilevanza all'indicatore di rendimento - “utile per azione” - comunemente noto come “EPS - earning per share”, rendendone obbligatoria la pubblicazione, nelle due formulazioni: • “EPS Base”, calcolato dividendo l'utile netto per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione; • “EPS Diluito”, calcolato dividendo l'utile netto per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenuto anche conto delle classi di strumenti aventi effetti diluitivi. La Banca è una società cooperativa a mutualità prevalente. Si ritengono di conseguenza non significative dette informazioni, tenuto conto della natura della Società. 127 PARTE D: INFORMATIVA DI SETTORE La nuova normativa di bilancio, in accordo con quanto stabilito dal principio IAS 14, prevede la possibilità per le Banche di fornire una più dettagliata informativa di settore da riportare in tale sezione della nota integrativa denominata "Segment Reporting". Il Segment Reporting si sostanzia nella produzione di un conto economico e di dati patrimoniali per settore di attività (schema primario) e per area geografica (schema secondario). La BCC Orobica, reputata non significativa, per la propria realtà, l'informazione che ne può derivare e visto quanto disposto dalla Vigilanza in materia (cfr. circ. 262 del 22.12.2005) omette la compilazione di questa parte. PARTE E: INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Il sistema dei controlli interni si contraddistingue per la suddivisione tra controlli di linea (primo livello), diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, effettuati dalle stesse strutture produttive; controlli sulla gestione dei rischi (secondo livello - Risk Controlling), assegnati a strutture diverse da quelle produttive; attività di revisione interna (terzo livello - Internal Auditing), volta a individuare andamenti anomali delle procedure e della regolamentazione nonché a valutare la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni. Nel soffermarsi in particolare sui controlli di secondo e terzo livello, si evidenzia che i controlli sulla gestione dei rischi, tuttora in fase di evoluzione, hanno interessato i rischi aziendali nel loro complesso. L'operatività in argomento è stata oggetto di recente revisione a seguito dell'introduzione della nuova disciplina prudenziale e l'attivazione del processo ICAAP. Nell'ambito dell'ICAAP, la Banca definisce la mappa dei rischi rilevanti che costituisce la cornice entro cui si sviluppano tutte le altre attività di misurazione/valutazione, monitoraggio e mitigazione dei rischi. A tal fine provvede all'individuazione di tutti i rischi relativamente ai quali è o potrebbe essere esposta, ossia dei rischi che potrebbero pregiudicare la sua operatività, il perseguimento delle proprie strategie e il conseguimento degli obiettivi aziendali. Per ciascuna tipologia di rischio identificata, vengono individuate le relative fonti di generazione (anche ai fini della successiva definizione degli strumenti e delle metodologie a presidio della loro misurazione e gestione) e le strutture responsabili della relativa gestione. Nello svolgimento di tali attività la Banca tiene conto del contesto normativo di riferimento, della propria operatività in termini di prodotti e mercati di riferimento, delle specificità dell'esercizio dell'attività bancaria nel contesto del Credito Cooperativo e, per individuare gli eventuali rischi prospettici, degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio di Amministrazione. In tale ambito sono stati presi in considerazione tutti i rischi contenuti nell'elenco regolamentare (Allegato A della Circolare Banca d'Italia 263/06), valutandone un possibile ampliamento al fine di meglio comprendere e riflettere il business e l'operatività aziendale. Sulla base di quanto rilevato dalle attività di analisi svolte, la Banca ha identificato come rilevanti i seguenti rischi: rischio di credito, rischio di concentrazione, rischio di controparte, rischio operativo, rischio di tasso di interesse, rischio di mercato, rischio di liquidità, rischio strategico, rischio di reputazione, rischio residuo. Le valutazioni effettuate con riferimento all'esposizione ai cennati rischi e ai connessi sistemi di misurazione e controllo sono state oggetto di analisi da parte dei vertici aziendali. 128 La Funzione di Risk Controlling, preposta al controllo sulla gestione dei rischi, assume un ruolo cardine nello svolgimento di attività fondamentali dell'ICAAP. Tale Funzione ha, infatti, il compito di definire le metodologie di misurazione dei rischi, sviluppare e manutenere i modelli e gli strumenti di supporto per la misurazione/valutazione ed il monitoraggio dei rischi, individuare i rischi cui la Banca è o potrebbe essere esposta, controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree operative con gli obiettivi di rischio/rendimento, quantificare/valutare il grado di esposizione ai rischi. Le attività della Funzione sono tracciate ed i relativi risultati sono opportunamente documentati e formalizzati. La Funzione garantisce l'informativa inerente la propria operatività attraverso opportuni sistemi di reporting indirizzati alle funzioni operative, alla Direzione Generale, agli Organi di Governo e Controllo. Riguardo alla gestione del rischio di non conformità alle norme, a seguito di un'accurata analisi organizzativa e di una valutazione costi benefici che hanno tenuto in considerazione le dimensioni aziendali, la complessiva operatività ed i profili professionali in organico, la banca ha valutato l'opportunità di adottare un modello che si fonda sulla presenza di una Funzione Interna che svolge direttamente tale attività, avvalendosi della consulenza ed assistenza fornite dalla Federazione Lombarda. L'attività di controllo svolta dalla Funzione, poggia sulle metodologie e supporti sviluppati nell'ambito del progetto di Categoria sul Sistema dei Controlli Interni. In linea con le indicazioni del cennato progetto di Categoria la Funzione Compliance opera sulla base di un proprio approccio metodologico fondato su tecniche di identificazione, valutazione, gestione e monitoraggio dei rischi di non conformità. Le tecniche implementate sono coerenti con quelle utilizzate nei processi di revisione interna al fine di consentire la rappresentazione di risultati comparabili. A tale proposito, la definizione di metodologie che supportino l'interazione con altre funzioni aziendali contribuisce ad individuare, all'interno dell'azienda, azioni mirate al contenimento dei rischi di non conformità e, conseguentemente, alla definizione di processi operativi conformi alle normative vigenti. Al fine di procedere alla individuazione e valutazione dei rischi di non conformità normativa, e alla relativa valutazione dei presidi esistenti in termini di adeguatezza a ridurre entro limiti di accettabilità i rischi individuati, la Funzione si pone l'obiettivo di implementare e utilizzare nell'esecuzione delle attività di verifica pianificate, a partire dal corrente anno, la metodologia operativa “risk based” declinata nell'ambito del progetto nazionale di Categoria per l'attivazione della Funzione di Compliance. Tale impostazione metodologica supporta l'individuazione preliminare delle aree a maggior rischio e la valutazione complessiva dell'adeguatezza della gestione del rischio di non conformità. Le analisi effettuate dalla Funzione sono inoltre orientate a valutare la necessità di intervenire in relazione all'operatività della Banca prevedendo gli opportuni presidi per i rischi di non conformità emergenti dallo sviluppo del modello di business aziendale e dall'evoluzione del contesto normativo. Le attività della Funzione sono tracciate ed i relativi risultati sono opportunamente documentati e formalizzati. La Funzione di Internal Audit, che presidia il terzo livello di controllo, svolge la propria attività sulla base del piano annuale delle attività di auditing approvato dal Consiglio di Amministrazione o attraverso verifiche puntuali sull'operatività delle funzioni coinvolte, richieste in corso d'anno. In tale ambito effettua la verifica e l'analisi dei sistemi di controllo di primo e secondo livello, attivando periodici interventi finalizzati al monitoraggio delle variabili di rischio. La Banca, per quanto concerne quest'ultimo livello di controlli, avvalendosi della facoltà in tal senso prevista nelle istruzioni di vigilanza e valutata l'adeguatezza ai requisiti richiesti dalle disposizioni in materia della struttura all'uopo costituita presso la Federazione Lombarda BCC ha deciso l'esternalizzazione alla medesima Federazione della funzione di Internal Audit. 129 Nell'esercizio in esame il Servizio Internal Audit ha sviluppato il piano dei controlli tenendo conto di quanto previsto dal progetto nazionale sul sistema dei controlli interni del Credito Cooperativo e sulla base del piano di Audit deliberato dal Consiglio di Amministrazione. I vertici della Banca hanno preso visione dei report prodotti per ogni verifica di processo e del report consuntivo che sintetizza la valutazione dell'Internal Audit sul complessivo sistema dei controlli della Banca nonché del masterplan degli interventi di miglioramento redatto per sintetizzare gli interventi individuati al fine di riportare i rischi residui entro un livello coerente con la propensione al rischio definita dai vertici aziendali. SEZIONE 1 - RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Gli obiettivi e le strategie dell'attività creditizia della Banca riflettono in primis le specificità normative che l'ordinamento bancario riserva alle Banche di Credito Cooperativo - BCC-CR (“mutualità” e “localismo”) e sono indirizzati: - ad un'efficiente selezione delle singole controparti, attraverso una completa ed accurata analisi della capacità delle stesse di onorare gli impegni contrattualmente assunti, finalizzata a contenere il rischio di credito; - alla diversificazione del rischio di credito, individuando nei crediti di importo limitato il naturale bacino operativo della Banca, nonché circoscrivendo la concentrazione delle esposizioni su gruppi di clienti connessi/gruppi di imprese o su singoli rami di attività economica; - al controllo andamentale delle singole posizioni effettuato sia con procedura informatica, sia con un'attività di monitoraggio sistematica sui rapporti che presentano delle irregolarità. La politica commerciale che contraddistingue l'attività creditizia della Banca è, quindi, orientata al sostegno finanziario della propria economia locale e si caratterizza per un'elevata propensione ad intrattenere rapporti di natura fiduciaria e personale con tutte le componenti (famiglie, micro e piccole imprese, artigiani) del proprio territorio di riferimento, nonché per una particolare vocazione operativa a favore dei clienti-Soci anche mediante scambi non prevalentemente di natura patrimoniale. Peraltro, non meno rilevante è la funzione etica svolta dalla Banca a favore di determinate categorie di operatori economici (ad esempio, giovani e immigrati), anche tramite l'applicazione di condizioni economiche più vantaggiose. In tale contesto, i settori delle famiglie, delle micro e piccole imprese e degli artigiani rappresentano i segmenti di clientela tradizionalmente di elevato interesse per la Banca. L'importante quota degli impieghi rappresentata dai mutui residenziali, offerti secondo diverse tipologie di prodotti, testimonia l'attenzione particolare della Banca nei confronti del comparto delle famiglie. Il segmento delle micro e piccole imprese e quello degli artigiani rappresenta un altro settore di particolare importanza per la Banca. In tale ambito, le strategie della Banca sono volte a instaurare relazioni creditizie e di servizio di medio-lungo periodo attraverso l'offerta di prodotti e servizi mirati e rapporti personali e collaborativi con la stessa clientela. In questa ottica, si collocano anche le convenzioni ovvero gli accordi di partnership raggiunti con diversi “confidi” e varie associazioni di categoria. Sotto il profilo merceologico, la concessione del credito è prevalentemente indirizzata verso i rami 130 di attività economica rappresentati dall'edilizia, dai servizi e dal commercio. La Banca è altresì uno dei partner finanziari di riferimento di enti territoriali, nonché di altri enti locali e di strutture alle stesse riconducibili. L'attività creditizia verso tali enti si sostanzia nell'offerta di forme particolari di finanziamento finalizzate alla realizzazione di specifici progetti oppure al soddisfacimento di fabbisogni finanziari temporanei. Oltre all'attività creditizia tradizionale, la Banca è esposta ai rischi di posizione e di controparte con riferimento, rispettivamente, all'operatività in titoli ed in derivati OTC non speculativa. L'operatività in titoli comporta una limitata esposizione della Banca al rischio di posizione in quanto gli investimenti in strumenti finanziari sono orientati verso emittenti (governi centrali, intermediari finanziari e imprese non finanziarie) di elevato standing creditizio. L'esposizione al rischio di controparte dell'operatività in derivati non speculativa è molto contenuta poiché assunta prevalentemente nei confronti delle strutture specializzate del Movimento Cooperativo (Iccrea Banca) e di primarie controparti italiane. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti Organizzativi Nello svolgimento della sua attività la Banca è esposta al rischio che i crediti, a qualsiasi titolo vantati, non siano onorati dai terzi debitori alla scadenza e, pertanto, debbano essere registrate delle perdite dalla loro cancellazione, in tutto o in parte, in bilancio. Tale rischio è riscontrabile principalmente nell'attività tradizionale di erogazione di crediti, garantiti o non garantiti iscritti a bilancio, nonché in attività analoghe non iscritte in bilancio (ad esempio crediti di firma). Le potenziali cause di inadempienza risiedono in larga parte nella mancanza di disponibilità economica della controparte (mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) e in misura marginale in ragioni indipendenti dalla condizione finanziaria della controparte, quali il rischio Paese o rischi operativi. Le attività diverse da quella tradizionale di prestito espongono ulteriormente la Banca al rischio di credito. In questo caso il rischio di credito può, per esempio, derivare da: - compravendite di titoli; - sottoscrizione di contratti derivati non speculativi. Le controparti di tali transazioni potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, mancanza di liquidità, deficienza operativa, eventi politici ed economici o per altre ragioni. Alla luce delle disposizioni previste nel Titolo IV, capitolo 11 delle Istruzioni di Vigilanza della Banca d'Italia in materia di controlli interni, e del rilievo attribuito all'efficienza ed efficacia del processo del credito e del relativo sistema dei controlli, la Banca si è dotata di una struttura organizzativa funzionale al raggiungimento degli obiettivi di gestione e controllo dei rischi creditizi indicati dall'organo di Vigilanza. Il processo organizzativo di gestione del rischio di credito è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo istruttorio rispetto a quelle di sviluppo e gestione dei crediti. Tale principio è stato attuato attraverso la costituzione di strutture organizzative separate. In aggiunta ai controlli di linea, quali attività di primo livello, le funzioni di controllo di secondo livello si occupano del monitoraggio dell'andamento delle posizioni creditizie e della correttezza/adeguatezza dei processi amministrativi svolti dalle strutture deputate alla gestione dei crediti. L'intero processo di gestione e controllo del credito è disciplinato da un Regolamento interno che in 131 particolare: a) individua le deleghe ed i poteri di firma in materia di erogazione del credito; b) definisce i criteri per la valutazione del merito creditizio; c) definisce le metodologie per il rinnovo degli affidamenti; d) definisce le metodologie di controllo andamentale e di misurazione del rischio di credito, nonché le tipologie di interventi da adottare in caso di rilevazione di anomalie. Attualmente la Banca è strutturata in 11 agenzie di rete ognuna diretta e controllata da un responsabile. L'Area Affari è l'organismo centrale delegato al governo del processo del credito in relazione alla Concessione e Revisione, nonché al coordinamento ed allo sviluppo degli affari creditizi e degli impieghi sul territorio. La ripartizione dei compiti e responsabilità all'interno di tale Area è, quanto più possibile, volta a realizzare la segregazione di attività in conflitto di interesse; laddove la dimensione contenuta della Banca impedisca tale segregazione sono individuate apposite contromisure dirette a mitigare i citati conflitti. In via indipendente dalle risorse titolari di deleghe in materia di erogazione del credito, l'Ufficio Controllo Crediti, è delegato al monitoraggio sistematico delle posizioni ed alla rilevazione delle posizioni “problematiche”, nonché al coordinamento e alla verifica del monitoraggio delle posizioni svolto dai preposti di filiale. L'Ufficio Risk Controlling, in staff alla Direzione Generale, svolge l'attività di controllo sulla gestione dei rischi, attraverso un'articolazione dei compiti derivanti dalle tre principali responsabilità declinate nelle citate Istruzioni di Vigilanza della Banca d'Italia (concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione dei rischi; verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative; e controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimento assegnati). La gestione del contenzioso infine è affidata all'ufficio Legale, organo in staff alla Direzione Generale. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo Con riferimento all'attività creditizia del portafoglio bancario, l'Area Affari, come già detto, assicura la supervisione ed il coordinamento delle fasi operative del processo del credito, delibera nell'ambito delle proprie deleghe ed esegue i controlli di propria competenza. A supporto delle attività di governo del processo del credito, la Banca ha attivato procedure specifiche per le fasi di istruttoria/delibera, di rinnovo delle linee di credito e di monitoraggio del rischio di credito. In tutte le citate fasi la Banca utilizza metodologie quali-quantitative di valutazione del merito creditizio della controparte, supportate da procedure informatiche sottoposte a periodica verifica e manutenzione. I momenti di istruttoria/delibera e di revisione delle linee di credito sono regolamentati da un iter deliberativo in cui intervengono i diversi organi competenti, appartenenti sia alle strutture centrali che alla rete, in ossequio ai livelli di deleghe previsti. Tali fasi sono supportate, anche al fine di utilizzare i dati rivenienti da banche dati esterne, dalla procedura, denominata Pratica Elettronica Fidi (PEF) che consente, in ogni momento, la verifica da parte di tutte le funzioni preposte alla gestione del credito dello stato di ogni posizione già affidata o in fase di affidamento, nonché di ricostruire il processo che ha condotto alla definizione del merito creditizio dell'affidato attraverso la rilevazione e l'archiviazione del percorso deliberativo e delle tipologie di analisi effettuate. In sede di istruttoria, per le richieste di affidamenti di rilevante entità, la valutazione, anche prospettica, si struttura su più livelli e si basa prevalentemente su dati tecnici, oltre che - come abitualmente avviene - sulla conoscenza personale e sull'approfondimento della specifica situazione 132 economico-patrimoniale della controparte e dei suoi garanti. Analogamente, per dare snellezza alle procedure, sono stati previsti due livelli di revisione: uno, di tipo semplificato con formalità ridotte all'essenziale, riservato al rinnovo dei fidi di importo limitato riferiti a soggetti che hanno un andamento regolare; l'altro, di tipo ordinario, per la restante tipologia di pratiche. La definizione delle metodologie per il controllo andamentale del rischio di credito ha come obiettivo l'attivazione di una sistematica attività di controllo delle posizioni affidate da parte dell'ufficio Controllo Crediti e dei referenti di rete (responsabili dei controlli di primo livello), in stretta collaborazione con la struttura commerciale (Filiali, Area Affari, Direzione). In particolare, il Personale delegato alla fase di controllo andamentale ha a disposizione una molteplicità di elementi informativi che permettono di verificare le movimentazioni dalle quali emergono situazioni di tensione o di immobilizzo dei conti affidati. La procedura informatica adottata dalla Banca, consente di estrapolare periodicamente tutti i rapporti che possono presentare sintomi di anomalia andamentale. Il costante monitoraggio delle segnalazioni fornite dalla procedura consente, quindi, di intervenire tempestivamente all'insorgere di posizioni anomale e di prendere gli opportuni provvedimenti nei casi di crediti problematici. Le posizioni affidate vengono inoltre controllate utilizzando le informazioni fornite dalle Centrali dei Rischi. Tutte le posizioni fiduciarie sono inoltre oggetto di riesame periodico, svolto per ogni singola controparte/gruppo economico di appartenenza dalle strutture competenti per limite di fido. Le valutazioni periodiche del comparto crediti sono confrontate con i benchmark, le statistiche e le rilevazioni prodotti dalla competente struttura della Federazione Lombarda. La normativa interna sul processo di gestione e controllo del credito è oggetto di aggiornamento costante. Negli ultimi anni, la revisione della regolamentazione prudenziale internazionale che, come noto, impone alle banche di dotarsi di una efficiente struttura di risk management in grado di misurare e monitorare tutte le fattispecie di rischio e di produrre delle autovalutazioni periodiche sull'adeguatezza del capitale interno rispetto alla propria posizione di rischio, attuale e prospettica, nonché l'evoluzione nell'operatività delle BCC-CR hanno ulteriormente spinto il Credito Cooperativo a sviluppare metodi e sistemi di controllo del rischio di credito. In tale ottica, nell'ambito di un progetto unitario di Categoria, un forte impegno è stato dedicato allo sviluppo di uno strumento per il presidio del rischio di credito che ha portato alla realizzazione di un sistema gestionale di classificazione “ordinale” del merito creditizio delle imprese (Sistema CRC). L'uso del modello in discorso ha però finalità meramente gestionali ed è ancora in corso di valutazione la sua adozione nell'attuale processo di concessione e monitoraggio del credito. Relativamente alla nuova regolamentazione prudenziale, la Banca, esercitando la facoltà prevista dalla Direttiva 2006/48/CE del 14 giugno 2006 (art.152, paragrafo 8), ha optato per il mantenimento del previgente regime prudenziale fino al 31 dicembre 2007; pertanto le nuove disposizioni di vigilanza prudenziale hanno trovato applicazione a partire dal 1° gennaio 2008. A seguito dell'entrata in vigore della nuova disciplina prudenziale, nonché degli approfondimenti e delle considerazioni sviluppate nell'ambito delle iniziative promosse dalla Categoria (a livello sia nazionale da parte di Federcasse con il Progetto “Basilea 2”, sia regionale da parte della Federazione Lombarda BCC) a cui la banca ha partecipato (acquisendo la documentazione via via prodotta in relazione all'evoluzione dei lavori), il CdA della Banca ha adottato le relative scelte metodologiche e operative aventi rilevanza strategica. In particolare, il CdA della Banca ha - tra l'altro - deliberato di: - adottare la metodologia standardizzata per il calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito (I Pilastro); 133 - utilizzare i rating esterni rilasciati dall'agenzia esterna Moody's di valutazione del merito di credito riconosciuta dalla Banca d'Italia per la determinazione dei fattori di ponderazione delle esposizioni ricomprese nei portafogli “Amministrazioni centrali e banche centrali” e indirettamente - “Intermediari vigilati”, “Enti del settore pubblico” e “Enti territoriali”, nonché “Imprese e altri soggetti”, "Organizzazioni Internazionali", "Banche Multilateriali di Sviluppo", "Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio", "Posizioni verso le cartolarizzazioni". Inoltre, con riferimento al processo interno di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) previsto dal II Pilastro della nuova regolamentazione prudenziale, il CdA della Banca ha adottato il regolamento che definisce i principi guida, i ruoli e le responsabilità delle funzioni organizzative coinvolte nell'ICAAP, allo scopo di assicurare la regolare ed efficace esecuzione delle attività di valutazione del capitale complessivo relativamente alla sua adeguatezza, attuale e prospettica, in relazione ai rischi assunti e alle strategie aziendali. Il CdA della Banca ha dato incarico alla Direzione generale di attuare il processo, curando che lo stesso sia rispondente agli indirizzi strategici e alle politiche in materia di gestione dei rischi definiti dal CdA stesso. In particolare il CdA della Banca ha deliberato di utilizzare l'algoritmo semplificato cd. Granularity Adjustment (Cfr. allegato B, Titolo III, Capitolo 1 Circ. 263/06) per la quantificazione del capitale interno a fronte del rischio di concentrazione per singole controparti o gruppi di clienti connessi. Con riferimento all'operatività sui mercati mobiliari, sono attivi presso l'Area Finanza della Banca momenti di valutazione e controllo sia in fase di acquisto degli strumenti finanziari, sia in momenti successivi nei quali periodicamente viene analizzata la composizione del comparto per asset, determinato il livello di rischio specifico oppure di controparte e verificato il rispetto dei limiti e delle deleghe assegnate. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Conformemente agli obiettivi ed alle politiche creditizie definite dal CdA, la tecnica di mitigazione del rischio di credito maggiormente utilizzata dalla Banca si sostanzia nelle differenti fattispecie di garanzie personali e reali, finanziarie e non finanziarie. Tali forme di garanzia sono, ovviamente, richieste in funzione dei risultati della valutazione del merito di credito della clientela e della tipologia di affidamento domandata dalla stessa. La maggior parte delle esposizioni a medio e lungo termine della Banca è assistita da garanzia ipotecaria (normalmente di primo grado). Peraltro, una parte significativa delle esposizioni è assistita da garanzie personali, normalmente fideiussioni, principalmente rilasciate, a seconda dei casi, dai Soci delle società o dai congiunti degli affidandi. Con riferimento all'attività sui mercati mobiliari, considerato che la composizione del portafoglio é orientata verso primari emittenti con elevato merito creditizio, non sono richieste al momento particolari forme di mitigazione del rischio di credito. Rispetto al precedente esercizio, come di seguito descritto, è stato dato un decisivo impulso, coerentemente agli approfondimenti condotti nell'ambito del Progetto di Categoria “Basilea 2”, alla realizzazione di configurazioni strutturali e di processo idonee ad assicurare la piena conformità ai requisiti organizzativi, economici, legali e informativi richiesti dalla nuova regolamentazione prudenziale in materia di tecniche di attenuazione del rischio di credito. 134 2.4 Attività finanziarie deteriorate La Banca è organizzata con strutture e procedure normativo/informatiche per la gestione, la classificazione e il controllo dei crediti. Coerentemente con quanto dettato dalla normativa IAS/IFRS, ad ogni data di bilancio viene verificata la presenza di elementi oggettivi di perdita di valore (impairment) su ogni strumento o gruppo di strumenti finanziari. Le posizioni che presentano andamento anomalo sono classificate in differenti categorie di rischio. Sono classificate tra le sofferenze le esposizioni nei confronti di soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili; sono classificate tra le partite incagliate le posizioni in una situazione di temporanea difficoltà che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo; sono classificati come crediti ristrutturati le posizioni per la quali la Banca acconsente, a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore, ad una modifica delle condizioni contrattuali originarie. In seguito alla modifica delle disposizioni di vigilanza e dell'introduzione dei principi contabili internazionali, sono state incluse tra i crediti ad andamento anomalo anche le posizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 180 giorni. La responsabilità e la gestione complessiva dei crediti deteriorati, non classificati a “sofferenza”, è affidata all'Area Affari. Detta attività si estrinseca principalmente nel: - monitoraggio delle citate posizioni in supporto alle agenzie di rete alle quali competono i controlli di primo livello; - concordare con il gestore della relazione gli interventi volti a ripristinare la regolarità andamentale o il rientro delle esposizioni oppure piani di ristrutturazione. Sono invece in capo all'ufficio Controllo di Credito in staff con la Direzione Generale le attività volte a: - determinare le previsioni di perdite sulle posizioni; - proporre agli organi superiori competenti il passaggio a “sofferenza” di quelle posizioni che a causa di sopraggiunte difficoltà non lasciano prevedere alcuna possibilità di normalizzazione. La metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico, commisurato all'intensità degli approfondimenti ed alle risultanze che emergono dal continuo processo di monitoraggio. Le attività di recupero relative alle posizioni classificate a sofferenza sono gestite esclusivamente dall'ufficio Legale, in staff alla Direzione Generale. Anche in questo caso la metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico. Informazioni di natura quantitativa A. Qualità del credito A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale 135 A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) Portafogli/qualità Sofferenze Esposizioni ristrutturate Incagli Esposizioni scadute Rischio Paese Altre attività Totale 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.632 1.632 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 21.756 21.756 8.047 8.047 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 89.263 89.263 470 1.685 53 390.841 393.049 470 696 1.685 2.508 53 49 511.539 450.474 513.747 453.727 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura TOTALE 2008 TOTALE 2007 I contratti derivati sono stati classificati tra le "Altre attività". Il totale della tabella corrisponde al totale delle attività finanziarie rappresentate nell’attivo dello Stato Patrimoniale. A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) Attività deteriorate Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche specifiche Rettifiche di portafoglio Altre attività Esposizione netta Esposizione lorda Rettifiche di portafoglio 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 2.638 430 2.638 3.708 430 455 2.208 Esposizione netta Totale (esposizione netta) 1.632 1.632 21.756 21.756 21.756 8.047 8.047 8.047 89.263 390.841 89.263 393.049 1.088 511.539 331 450.474 513.747 453.727 89.263 391.929 1.088 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura TOTALE 2008 TOTALE 2007 2.208 510.995 3.253 449.575 I contratti derivati sono stati classificati tra le "Altre attività". Il totale della tabella corrisponde al totale delle attività finanziarie rappresentate nell'attivo dello stato patrimoniale. 136 A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese f) Altre attività Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta TOTALE A 96.398 96.398 96.398 96.398 TOTALE B 1.632 1.632 1.632 1.632 B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti. Le esposizioni "fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l'assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità di tali operazioni (negoziazione, copertura, ecc.). A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese f) Altre attività Rettifiche di valore di portafoglio Rettifiche di valore specifiche Esposizione netta 790 1.793 320 108 470 1.685 55 2 53 TOTALE A 414.598 417.236 430 TOTALE B 32 55.119 55.151 B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre 1.088 1.088 413.510 415.718 32 55.119 55.151 Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti. Le esposizioni "fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l'assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità di tali operazioni (negoziazione, copertura, ecc.). 137 A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al "rischio paese" lorde Causali/Categorie Sofferenze A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da crediti in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso crediti in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate Esposizioni ristrutturate Incagli Esposizioni scadute Rischio Paese 1.091 2.567 50 107 78 29 1.478 1.457 4 17 2.252 210 53 52 2.013 43 29 4 1.793 55 408 408 790 1 48 1 A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali/Categorie Sofferenze A. Rettifiche complessive iniziali Esposizioni ristrutturate Incagli Esposizioni scadute Rischio Paese 395 59 1 56 90 2 50 90 2 131 41 1 C.1 riprese di valore da valutazione 38 28 C.2 riprese di valore da incasso 93 11 - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 2 B.3 altre variazioni in aumento 4 C. Variazioni in diminuzione 1 C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 2 C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali 320 108 2 - di cui: esposizioni cedute non cancellate A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni A.2.1 Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni Esposizioni Classi di rating esterni Senza rating Totale 512.115 512.115 1.632 1.632 1.632 1.632 C. Garanzie rilasciate 14.362 14.362 D. Impegni a erogare fondi 40.789 40.789 568.898 568.898 AAA/AAA. Esposizioni per cassa B. Derivati B.1 Derivati finanziari A+/A- BBB+/BBB- BB+/BB- B+/B- Inferiore a B- B.2 Derivati creditizi TOTALE 138 A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia A.3.1 Esposizioni per cassa verso banche e verso clientela garantite Altri soggetti Banche Stati Altri enti pubblici Crediti di firma Altri soggetti Banche 4.094 3.934 160 Altri enti pubblici 1.459 1.397 62 Stati Altri beni 350.691 253.429 344.702 253.429 5.989 Derivati su crediti Titoli Immobili Valore esposizione 1. Esposizioni verso banche garantite: 1.1 totalmente garantite 1.2 parzialmente garantite 2. Esposizioni verso clientela garantite: 2.1 totalmente garantite 2.2 parzialmente garantite Garanzie personali (2) Garanzie reali (1) Totale (1)+(2) 89.612 348.594 85.908 344.668 3.704 3.926 A.3.2 Esposizioni "fuori bilancio" verso banche e verso clientela garantite 27.507 18.350 9.157 1.432 1.432 972 954 18 1.371 1.371 Altri soggetti Banche Stati Altri enti pubblici Crediti di firma Altri soggetti Banche Stati Altri enti pubblici Derivati su crediti Altri beni Titoli Immobili Valore esposizione 1. Esposizioni verso banche garantite: 1.1 totalmente garantite 1.2 parzialmente garantite 2. Esposizioni verso clientela garantite: 2.1 totalmente garantite 2.2 parzialmente garantite Garanzie personali (2) Garanzie reali (1) Totale (1)+(2) 16.874 20.649 13.745 17.502 3.129 3.147 1. Esposizioni verso banche garantite: 1.1. oltre il 150% 1.2. tra il 100% e il 150% 1.3. tra il 50% e il 100% 1.4. entro il 50% 2. Esposizioni verso clientela garantite: 2.1. oltre il 150% 2.2. tra il 100% e il 150% 2.3. tra il 50% e il 100% 2.4. entro il 50% 1.771 1.755 1.292 1.611 1.611 1.292 7 7 150 136 3 1 40 1 40 1 Totale Altri soggetti Imprese non finanziarie Società di assicurazione Società finanziarie Banche Altri Enti pubblici Governi e Banche Centrali Altri soggetti Crediti di firma Imprese non finanziarie Società di assicurazione Società finanziarie Banche Altri Enti pubblici Governi e Banche Centrali Altri beni Titoli Derivati su crediti 422 1.755 319 1.611 7 7 96 136 1 Eccedenza fair value, garanzia Garanzie (fair value) Garanzie per Garanzie reali Immobili Ammontare garantito Valore esposizione A.3.3 Esposizioni per cassa deteriorate verso banche e verso clientela garantite 139 1. Esposizioni verso banche garantite: 1.1. oltre il 150% 1.2. tra il 100% e il 150% 1.3. tra il 50% e il 100% 1.4. entro il 50% 2. Esposizioni verso clientela garantite: 2.1. oltre il 150% 2.2. tra il 100% e il 150% 2.3. tra il 50% e il 100% 2.4. entro il 50% Totale Altri soggetti Imprese non finanziarie Società di assicurazione Società finanziarie Banche Altri Enti pubblici Governi e Banche Centrali Altri soggetti Imprese non finanziarie Crediti di firma Società di assicurazione Società finanziarie Banche Altri Enti pubblici Governi e Banche Centrali Titoli Altri beni Derivati su crediti Eccedenza fair value, garanzia Garanzie (fair value) Garanzie per Garanzie reali Immobili Ammontare garantito Valore esposizione A.3.4 Esposizioni “fuori bilancio” deteriorate verso banche e verso clientela garantite 22 22 22 22 22 22 22 22 A.3.5 Anzianità delle esposizioni scadute/sconfinanti sino a 180 giorni Portafogli Totale 2008 Totale 2007 Oltre 1 mese Oltre 3 mesi e fino a 3 e fino a 6 mesi mesi Fino a 1 mese Fino a 1 mese Totale Oltre 1 mese Oltre 3 mesi e fino a 3 e fino a 6 mesi mesi Totale 1. Esposizioni verso banche garantite 2. Esposizioni verso clientela garantite Totale 13.517 1.529 265 15.311 3.010 831 2.463 6.304 13.517 1.529 265 15.311 3.010 831 2.463 6.304 1. Esposizioni verso banche garantite: 1.1. oltre il 150% 1.2. tra il 100% e il 150% 1.3. tra il 50% e il 100% 1.4. entro il 50% 2. Esposizioni verso clientela garantite: 2.1. oltre il 150% 2.2. tra il 100% e il 150% 2.3. tra il 50% e il 100% 2.4. entro il 50% 15.281 14.889 10.060 4.701 4.701 4.060 9.489 9.489 6.000 734 540 357 159 422 19 13 269 140 19 Eccedenza fair value, garanzia Altri soggetti Imprese non finanziarie Società di assicurazione Società finanziarie Banche Altri Enti pubblici Governi e Banche Centrali Altri soggetti Crediti di firma Imprese non finanziarie Società di assicurazione Società finanziarie Banche Altri Enti pubblici Governi e Banche Centrali Altri beni Titoli Derivati su crediti Totale Garanzie (fair value) Garanzie per Garanzie reali Immobili Ammontare garantito Valore esposizione A.3.6 Esposizioni scadute/sconfinanti sino a 180 giorni: esposizione verso banche e verso clientela garantite 18.001 28.502 13.613 10.129 14.189 9.488 7.601 13.614 4.125 271 540 159 140 B. Distribuzione e concentrazione del credito B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso clientela Espos. netta Rettifiche val. di portafoglio Rettifiche val. specifiche Espos. lorda Altri soggetti Espos. netta Rettifiche val. di portafoglio Espos. lorda Rettifiche val. specifiche Imprese non finanziarie Espos. netta Rettifiche val. di portafoglio Rettifiche val. specifiche Espos. lorda Imprese di assicurazione Espos. netta Rettifiche val. di portafoglio Rettifiche val. specifiche Espos. netta Espos. lorda Società finanziarie Rettifiche val. di portafoglio Espos. lorda Rettifiche val. specifiche Altri enti pubblici Espos. netta Rettifiche val. di portafoglio Rettifiche val. specifiche Esposizioni/Controparti Espos. lorda Governi e Banche Centrali A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli 298 207 91 492 113 379 1.083 76 1.007 710 32 678 6 49 2 A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni Totale A 6 19.478 19.478 2.863 2.863 289.288 19.478 19.478 2.863 2.863 290.675 914 288.374 102.969 283 914 289.478 104.220 47 174 102.795 147 174 103.899 B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli 32 32 B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B 12.563 12.563 42.555 42.555 12.595 12.595 42.555 42.555 Totale 2008 19.478 19.478 2.863 2.863 303.270 283 914 302.073 146.775 147 174 146.454 Totale 2007 17.510 17.510 2.849 2.849 256.491 350 280 255.861 151.224 106 50 151.068 B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso clientela Italia Esposizioni/Aree geografiche A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni Totale A B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B TOTALE 2008 TOTALE 2007 Altri Paesi europei Espos. lorda Espos. netta 790 1.793 470 1.685 54 414.598 417.235 53 413.510 415.718 32 32 55.119 55.151 472.386 362.171 55.119 55.151 470.869 361.385 Espos. lorda Espos. netta America Espos. Espos. lorda netta Asia Espos. lorda Espos. netta Resto del mondo Espos. lorda Espos. netta 141 B.4 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" verso banche Italia Espos. lorda Espos. netta Esposizioni/Aree geografiche A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni Totale A B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B TOTALE 2008 TOTALE 2007 Altri Paesi europei Espos. lorda Espos. netta America Espos. lorda Espos. netta Asia Espos. lorda Espos. netta Resto del mondo Espos. lorda Espos. netta 94.904 94.904 94.904 94.904 1.004 1.004 1.004 1.004 489 489 489 489 1.632 1.632 96.536 92.958 1.632 1.632 96.536 92.958 1.004 1.002 1.004 1.002 489 489 489 489 B.5 Grandi rischi a) Ammontare b) Numero 78.482 9 Si definisce "grande rischio" l'importo complessivo ponderato del fido verso un singolo cliente o un gruppo di clienti collegati, con un valore pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza della Banca erogante. C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività C.1 Operazioni di cartolarizzazione La Banca non ha posto in essere operazioni di cartolarizzazione, pertanto verranno compilate soltanto le tabelle connesse alla cessione di attività. C.2 Operazioni di cessione C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate Forme tecniche/Portafoglio Attività finanziarie detenute per la negoziazione A B C Attività finanziarie valutate al fair value A B C Attività finanziarie disponibili per la vendita A B C Attività finanziarie detenute sino alla scadenza A B C Crediti verso banche Crediti verso clientela A A B C B C Totale Totale 2008 Totale 2007 A. Attività per cassa 624 1.845 6.631 9.100 15.374 1. Titoli di debito 624 1.845 6.631 9.100 15.374 9.100 15.374 2. Titoli di capitale 3. O.I.C.R. 4. Finanziamenti 5. Attività deteriorate B. Strumenti derivati TOTALE 2008 624 1.845 6.631 TOTALE 2007 1.958 10.594 2.822 Legenda: A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio) B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore) 15.374 142 Gli importi evidenziati nella colonna A sono relativi a titoli impegnati per operazioni di pronti contro termini passivi con clientela ordinaria. C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate Passività/Portafoglio attività Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value 1. Debiti verso clientela a) a fronte di attività rilevate per intero b) a fronte di attività rilevate parzialmente 2. Debiti verso banche a) a fronte di attività rilevate per intero b) a fronte di attività rilevate parzialmente TOTALE 2008 TOTALE 2007 Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Totale 7.247 1.880 9.127 7.247 1.880 9.127 7.247 4.758 1.880 10.743 9.127 15.501 Nella presente tabella sono evidenziate le operazioni di pronti contro termine passivi poste in essere dalla Banca con la clientela. SEZIONE 2 - RISCHIO DI MERCATO Ai fini della compilazione della presente Sezione, le informazioni quali/quantitative sono riportate con riferimento al “portafoglio di negoziazione” e al “portafoglio bancario” come definiti nella disciplina relativa alle segnalazioni di vigilanza. In particolare, il portafoglio di negoziazione è dato dall'insieme degli strumenti finanziari soggetto ai requisiti patrimoniali per i rischi di mercato. 2.1 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa a) Aspetti generali La Banca svolge, in modo primario, attività di negoziazione in proprio di strumenti finanziari esposti al rischio di tasso di interesse. La strategia sottostante alla negoziazione in proprio risponde sia ad esigenza di tesoreria che all'obiettivo di massimizzare il profilo di rischio/rendimento degli investimenti di portafoglio nelle componenti rischio di tasso e rischio di credito della controparte. La Banca non assume posizioni speculative in strumenti derivati come previsto dalla Istruzioni di Vigilanza della Banca d'Italia e dallo statuto della Banca stessa. Le fonti del rischio tasso di interesse sono rappresentate dall'operatività in titoli obbligazionari. b) Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse La gestione del rischio di tasso del portafoglio di negoziazione è effettuata dall'Area Finanza, in base a limiti e deleghe definiti direttamente dal CdA, mentre le attività di misurazione, controllo e verifica del rischio di tasso sono demandate al Comitato di Tesoreria di cui fa parte anche la 143 Direzione Generale. In particolare l'indicatore di rischio Value at Risk è utilizzato con il metodo della varianza e covarianza, con un intervallo di confidenza pari al 99%, ed un holding period di 10 giorni lavorativi, conteggiato non solo per il rischio tasso ma in relazione a tutti i fattori di rischio considerati, e quindi anche emittente, cambio, volatilità nonché dell'effetto diversificazione. Tali modelli sono gestiti dalla procedura che genera in output report consultabili da ogni utente coinvolto nel processo di gestione e misurazione del rischio di tasso. Il modello di misurazione del rischio di tasso non è utilizzato per la determinazione dei requisiti patrimoniali, ma rappresenta uno strumento interno a supporto della gestione e del controllo del rischio. 2.2 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio bancario Informazioni di natura qualitativa a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse Le principali fonti di rischio di tasso di interesse sono costituite dalle poste a tasso fisso, per quanto riguarda il rischio da “fair value”, mentre sono da individuarsi nelle poste a tasso variabile relativamente al rischio da “flussi finanziari”. Una considerazione a parte va dedicata alle poste a vista che risultano avere comportamenti asimmetrici a seconda che si considerino le voci del passivo o quelle dell'attivo: mentre le prime sono molto vischiose e quindi, di fatto, afferenti al rischio da “fair value”, le seconde si adeguano velocemente ai mutamenti del mercato, per cui possono essere ricondotte al rischio da “flussi finanziari”. Il portafoglio bancario è costituito prevalentemente da crediti e dalle varie forme di raccolta dalla clientela. Per i crediti l'unica categoria soggetta è rappresentata dai mutui a tasso fisso che però rappresentano una quota minoritaria nel totale degli impieghi. Per quanto riguarda il comparto della raccolta diretta, la forma tecnica maggiormente esposta al rischio tasso è la raccolta effettuata tramite prestiti obbligazionari a tasso fisso, per le caratteristiche intrinseche di maggior durata e per la particolarità del nostro mercato orientato al rendimento predefinito. Tale rischio è gestito tramite la realizzazione di contratti derivati di tipologia interest rate swap, che consentono di cambiare la natura del tasso da fisso a variabile, a copertura del rischio di fluttuazione del fair value delle passività. Dal punto di vista organizzativo la Banca ha individuato nell'Area Finanza la struttura deputata a presidiare tale processo di gestione del rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, in base a limiti e deleghe definiti dal Consiglio di Amministrazione. Per quanto concerne la metodologia di misurazione del rischio e di quantificazione del corrispondente capitale interno, il CdA della Banca ha deciso di utilizzare l'algoritmo semplificato descritto nell'Allegato C, Titolo III, Cap.1 della Circolare n. 263/06 della Banca d'Italia. Attraverso tale metodologia viene stimata la variazione del valore economico del portafoglio bancario a fronte di una variazione ipotetica dei tassi di interesse pari a 200 punti base. L'applicazione della citata metodologia semplificata si basa sui seguenti passaggi logici: 1) Definizione del portafoglio bancario: costituito dal complesso delle attività e passività non rientranti nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza. 144 2) Determinazione delle “valute rilevanti”, le valute cioè il cui peso misurato come quota sul totale attivo oppure sul passivo del portafoglio bancario risulta superiore al 5%. Ciascuna valuta rilevante definisce un aggregato di posizioni. Le valute il cui peso è inferiore al 5% sono aggregate fra loro. 3) Classificazione delle attività e passività in fasce temporali: sono definite 14 fasce temporali. Le attività e passività a tasso fisso sono classificate in base alla loro vita residua, quelle a tasso variabile sulla base della data di rinegoziazione del tasso di interesse. Specifiche regole di classificazione sono previste per alcune attività e passività. 4) Ponderazione delle esposizioni nette di ciascuna fascia: in ciascuna fascia le posizioni attive e passive sono compensate, ottenendo una posizione netta. La posizione netta per fascia è moltiplicata per il corrispondente fattore di ponderazione. I fattori di ponderazione per fascia sono calcolati come prodotto tra una approssimazione della duration modificata relativa alla fascia e una variazione ipotetica dei tassi (pari a 200 punti base per tutte le fasce). 5) Somma delle esposizioni nette ponderate delle diverse fasce: l'esposizione ponderata netta dei singoli aggregati approssima la variazione di valore attuale delle poste denominate nella valuta dell'aggregato nell'eventualità dello shock di tasso ipotizzato. 6) Aggregazione nelle diverse valute attraverso la somma dei valori assoluti delle esposizioni ponderate nette per aggregato. Il valore ottenuto rappresenta la variazione di valore economico aziendale a fronte dello scenario ipotizzato. 7) Determinazione dell'indicatore di rischiosità rappresentato dal rapporto tra il valore somma ottenuto e il valore del Patrimonio di Vigilanza. Le disposizioni della citata normativa prudenziale che disciplinano il processo di auto-valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process) definiscono una soglia di attenzione del cennato indicatore di rischiosità ad un valore pari al 20%. Nel caso in cui tale indicatore assuma valori superiori alla soglia di attenzione, la Banca d'Italia approfondisce con la banca i risultati e si riserva di adottare opportuni interventi. La Banca effettua, inoltre, prove di stress, attraverso la citata metodologia e considerando un incremento di 300 bp dello shock di tasso. b) Attività di copertura del fair value La Banca pone in essere operazioni di copertura gestionale da variazioni del fair value, per la cui rappresentazione contabile si avvale di quanto disposto dalla cd Fair Value Option. La strategia adottata nel corso dell'anno dalla Banca mira a contenere il rischio tasso e a stabilizzare il margine di interesse. Le principali tipologie di derivati utilizzati sono rappresentate da interest rate swap (IRS). Le passività coperte sono rappresentate da prestiti obbligazionari emessi. c) Attività di copertura dei flussi finanziari La Banca non pone in essere operazioni di copertura di cash flow, ossia coperture dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari associati a strumenti finanziari a tasso variabile. 145 1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione: Dollaro USA Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altre 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte a vista 75 75 73 73 73 fino a 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni oltre 10 anni Durata indeterminata 146 Valuta di denominazione: Franco Svizzero Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altre 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte a vista fino a 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 103 834 103 834 103 834 103 102 834 835 102 835 102 835 da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni oltre 10 anni Durata indeterminata 147 Valuta di denominazione: Yen Giapponese Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altre 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte a vista fino a 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 283 298 283 298 283 298 283 283 298 298 283 298 283 298 da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni oltre 10 anni Durata indeterminata 148 Valuta di denominazione: Euro Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altre 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte a vista fino a 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni 4.835 3.855 2.441 1.355 4.442 3.972 470 oltre 10 anni 175.569 10.557 295.800 18.102 18.463 16.464 10.557 51.488 113.524 58.676 54.848 348 54.500 208.672 204.703 174.875 29.828 18.102 15.181 262.517 16.464 1.999 4.835 3.855 2.441 1.355 262.517 260.265 2.252 35.329 8.639 1.999 1.908 91 17.872 369 4.835 4.835 3.855 3.855 2.441 2.441 1.355 1.355 6.003 120 182.440 8.639 369 120 29.828 1.179 1.179 8.639 369 120 2.790 26.690 17.503 5.883 182.440 2.790 26.690 17.503 5.883 182.440 25.000 110.809 23.883 543 95.443 25.000 110.809 23.883 543 95.443 25.000 110.809 22.174 88.635 23.883 9.679 14.204 543 543 95.443 95.443 25.000 Durata indeterminata 470 470 149 2.3 RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA Il rischio di prezzo è rappresentato dalle perdite potenziali che possono derivare da oscillazioni sfavorevoli dei prezzi di mercato degli strumenti di capitale. La Banca nel corso dell'anno 2008 non ha detenuto né negoziato strumenti finanziari esposti al rischio di prezzo. 2.4 RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO Informazioni di natura qualitativa a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo Il portafoglio bancario di Vigilanza accoglie particolari tipologie di investimenti in titoli di capitale, aventi la finalità di perseguire determinati obiettivi strategici di medio/lungo periodo. Nel portafoglio bancario sono presenti per lo più partecipazioni che afferiscono a cointeressenze in società promosse dal movimento del Credito Cooperativo o in Società o Enti strumentali allo sviluppo dell'attività della Banca. b) Attività di copertura del rischio di prezzo Ad oggi, vista l'attuale operatività, non sono poste in essere operazioni di copertura del rischio di prezzo. Informazioni di natura qualitativa 1. Portafoglio bancario: esposizione per cassa in titoli di capitale e O.I.C.R. Valore di bilancio Tipologia esposizione/Valori Quotati A. Titoli di capitale A.1 Azioni A.2 Strumenti innovativi di capitale A.3 Altri titoli di capitale B. O.I.C.R. B.1 Di diritto italiano - armonizzati aperti - non armonizzati aperti - chiusi - riservati - speculativi B.2 Di altri Stati UE - armonizzati - non armonizzati aperti - non armonizzati chiusi B.2 Di Stati non UE - aperti - chiusi Non quotati 3.228 3.228 TOTALE 3.228 150 2.5 RISCHIO DI CAMBIO Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite sulle operazioni in valuta per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere. Nell'esercizio dell'attività in cambi la Banca non assume posizioni speculative. In ogni caso la Banca limita l'eventuale posizione netta in cambi a non oltre il 2% del patrimonio di vigilanza. Informazioni di natura qualitativa a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio La Banca è marginalmente esposta al rischio di cambio per effetto dell'attività di servizio alla clientela. L'esposizione al rischio di cambio è determinata attraverso una metodologia che ricalca quanto previsto dalla normativa di Vigilanza in materia. La sua misurazione si fonda sul calcolo della “posizione netta in cambi”, cioè del saldo di tutte le attività e le passività (in bilancio e “fuori bilancio”) relative a ciascuna valuta, ivi incluse le operazioni in Euro indicizzate all'andamento dei tassi di cambio di valute. b) Attività di copertura del rischio di cambio La Banca, in relazione alla limitata esposizione in divisa, non pone in essere operazioni di copertura. Informazioni di natura quantitativa 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati Valute Voci A. Attività finanziarie A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale A.3 Finanziamenti a banche A.4 Finanziamenti a clientela A.5 Altre attività finanziarie B. Altre attività C. Passività finanziarie C.1 Debiti verso banche C.2 Debiti verso clientela C.3 Titoli di debito D. Altre passività E. Derivati finanziari - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte TOTALE ATTIVITÀ TOTALE PASSIVITÀ SBILANCIO (+/-) Dollari USA Sterline Dollari canadesi 580 Franchi svizzeri 937 580 937 Yen 75 Altre valute 75 14 73 15 1 19 937 937 3 1 956 937 19 3 581 581 73 89 73 16 15 15 580 581 (1) 1 3 151 2.6 GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI A. Derivati finanziari A.1 Portafoglio di negozazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi Tipologia operazioni/Sottostanti Titoli di debito e tassi di Titoli di capitale e indici interesse azionari Quotati Non quotati Quotati Non quotati Tassi di cambio e oro Quotati Non quotati Altri valori Quotati Non quotati Totale 2008 Quotati Non quotati Totale 2007 Quotati Non quotati 1. Forward rate agreement 2. Interest rate swap 3. Domestic currency swap 4. Currency i.r.s. 5. Basis swap 6. Scambi di indici azionari 7. Scambi di indici reali 8. Futures 9. Opzioni cap - acquistate - emesse 10. Opzioni floor - acquistate - emesse 11. Altre opzioni 7.740 7.740 15.269 7.740 7.740 15.269 7.740 7.740 15.269 - acquistate - plain vanilla - esotiche - emesse - plain vanilla - esotiche 12. Contratti a termine - acquisti - vendite - valute contro valute 13. Altri contratti derivati TOTALE 7.740 7.740 15.269 Valori medi 13.511 13.511 15.269 152 A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi A.2.1 Di copertura Tipologia operazioni/Sottostanti Titoli di debito e tassi di Titoli di capitale e indici interesse azionari Quotati Non quotati Quotati Non quotati Tassi di cambio e oro Quotati Non quotati Altri valori Quotati Non quotati Totale 2008 Quotati Non quotati Totale 2007 Quotati Non quotati 1. Forward rate agreement 2. Interest rate swap 127.839 127.839 143.182 3. Domestic currency swap 4. Currency i.r.s. 5. Basis swap 6. Scambi di indici azionari 7. Scambi di indici reali 8. Futures 9. Opzioni cap - acquistate - emesse 10. Opzioni floor - acquistate - emesse 11. Altre opzioni 7.740 7.740 15.269 - acquistate 7.740 7.740 15.269 7.740 7.740 15.269 - plain vanilla - esotiche - emesse - plain vanilla - esotiche 12. Contratti a termine - acquisti - vendite - valute contro valute 13. Altri contratti derivati TOTALE 127.839 7.740 135.579 158.451 Valori medi 149.097 13.511 162.608 102.420 153 A.3 Derivati finanziari: acquisto e vendita dei sottostanti Titoli di debito e tassi di Titoli di capitale e indici interesse azionari Tassi di cambio e oro Altri valori Totale 2008 Totale 2007 Tipologia operazioni/Sottostanti Quotati Non quotati A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: Quotati Non quotati Quotati Non quotati Quotati Non quotati Quotati Non quotati Quotati Non quotati 7.740 7.740 15.269 7.740 7.740 15.269 7.740 7.740 15.269 127.839 127.839 7.740 7.740 135.579 135.579 158.451 158.451 2. Operazioni senza scambio di capitali 127.839 7.740 135.579 158.451 - acquisti - vendite - valute contro valute B.2 Altri derivati 127.839 7.740 135.579 158.451 1. Operazioni con scambio di capitali - acquisti - vendite - valute contro valute 2. Operazioni senza scambio di capitali - acquisti - vendite - valute contro valute B. Portafoglio bancario: B.1 Di copertura 1. Operazioni con scambio di capitali - acquisti - vendite - valute contro valute 1. Operazioni con scambio di capitali - acquisti - vendite - valute contro valute 2. Operazioni senza scambio di capitali - acquisti - vendite - valute contro valute 154 Compensato Esposizione futura Lordo compensato Lordo non compensato Esposizione futura Sottostanti differenti Altri valori Esposizione futura Lordo compensato Tassi di cambio e oro Lordo non compensato Esposizione futura Lordo non compensato Lordo compensato Titoli di capitale e indici azionari Esposizione futura Titoli di debito e tassi di interesse Lordo compensato Controparti/Sottostanti Lordo non compensato A.4 Derivati finanziari "over the counter": fair value positivo - rischio di controparte A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: A.1 Governi e Banche Centrali A.2 Enti pubblici A.3 Banche A.4 Società finanziarie A.5 Assicurazioni A.6 Imprese non finanziarie A.7 Altri soggetti TOTALE A 2008 TOTALE 2007 B. Portafoglio bancario: B.1 Governi e Banche Centrali B.2 Enti pubblici B.3 Banche B.4 Società finanziarie B.5 Assicurazioni B.6 Imprese non finanziarie B.7 Altri soggetti TOTALE B 2008 TOTALE 2007 1.178 450 454 353 1.178 25 450 75 454 1.205 152 505 985 A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: A.1 Governi e Banche Centrali A.2 Enti pubblici A.3 Banche A.4 Società finanziarie A.5 Assicurazioni A.6 Imprese non finanziarie A.7 Altri soggetti TOTALE A 2008 TOTALE 2007 B. Portafoglio bancario: B.1 Governi e Banche Centrali B.2 Enti pubblici B.3 Banche B.4 Società finanziarie B.5 Assicurazioni B.6 Imprese non finanziarie B.7 Altri soggetti TOTALE B 2008 TOTALE 2007 183 27 183 955 27 510 152 353 505 Compensato Esposizione futura Lordo compensato Lordo non compensato Esposizione futura Sottostanti differenti Altri valori Esposizione futura Lordo compensato Tassi di cambio e oro Lordo non compensato Esposizione futura Lordo non compensato Lordo compensato Titoli di capitale e indici azionari Esposizione futura Titoli di debito e tassi di interesse Lordo compensato Controparti/Sottostanti Lordo non compensato A.5 Derivati finanziari "over the counter": fair value negativo - rischio finanziario 155 A.6 Vita residua dei derivati finanziari "over the counter": valori nozionali Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro A.4 Derivati finanziari su altri valori B. Portafoglio bancario 38.084 97.495 135.579 B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 32.396 95.443 127.839 B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 5.688 2.052 7.740 B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro B.4 Derivati finanziari su altri valori TOTALE 2008 38.084 97.495 135.579 TOTALE 2007 38.000 120.451 158.451 B. Derivati Creditizi La Banca non ha posto in essere contratti derivati su crediti pertanto si omette la compilazione delle relative tabelle. SEZIONE 3 - RISCHIO DI LIQUIDITA' Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Si definisce rischio di liquidità la possibilità che la Banca non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk), dell'incapacità di vendere attività sul mercato (asset liquidity risk) per far fronte allo sbilancio da finanziare ovvero del fatto di essere costretta a sostenere costi molto alti per far fronte ai propri impegni. A partire dalla seconda metà del 2008 la Banca misura, monitora e controlla la propria posizione di liquidità di breve periodo (fino a 12 mesi) sulla base del calcolo degli sbilanci (gap) periodali e cumulati della maturity ladder elaborata nell'ambito del già richiamato Progetto di Categoria “Basilea 2”. Inoltre, la Banca assume a riferimento le ex-regole sulla trasformazione delle scadenze della Banca d'Italia per il controllo della liquidità strutturale (oltre i 12 mesi). La maturity ladder utilizzata dalla Banca impiega la base informativa A2 della Matrice dei Conti quale principale fonte alimentante. In particolare, essa è stata costruita sulla base del cd. “metodo ibrido”, intermedio tra l'”approccio degli stock” e quello dei “flussi di cassa”; tale metodo, oltre ad allocare i flussi di cassa delle poste attive e passive sulla base della loro vita residua, prevede la categoria rappresentata dallo stock di attività finanziarie prontamente monetizzabili (APM), ossia le disponibilità di base monetaria e le attività rapidamente convertibili in base monetaria attraverso la liquidazione delle relative posizioni e/o l'ottenimento di linee di credito concedendole in garanzia. L'allocazione nelle varie fasce temporali dei flussi di cassa generati dalle diverse tipologie di poste attive (diverse da quelle ricomprese nelle APM) e passive è effettuata sulla base dei seguenti criteri: - collocazione in base alle rispettive date di regolamento e/o esigibilità dei flussi certi originati da poste patrimoniali con scadenze contrattualmente determinate. Le poste attive relative ad operazioni creditizie nei confronti della clientela ordinaria sono considerate al netto di uno scarto 156 determinato in funzione delle rettifiche di valore mediamente operate dalla Banca e del roll-over degli impieghi in scadenza e delle linee di credito/aperture di credito in rinnovo; - posizionamento nella fascia “a vista” dei flussi relativi alle poste patrimoniali ad utilizzo incerto (poste a vista, linee di credito, garanzie) per una quota parte determinata mediante l'applicazione di coefficienti di tiraggio delle poste stesse definiti sulla base di valutazioni judgement-based e/o di quanto previsto nel “modello di valutazione MID” e delle prassi in materia seguite dai principali gruppi bancari italiani; - posizionamento dei flussi stimati relativi ad operazioni future nelle presumibili date di scadenza/realizzazione degli eventi che li genera (imposte, dividendi, ecc.). I flussi di cassa immediatamente realizzabili dall'utilizzo dei titoli rientranti tra le APM sono, invece, determinati tenendo conto delle diverse caratteristiche di negoziabilità e rifinanziamento degli stessi. Tale ripartizione dei flussi di cassa delle poste attive e passive sulle fasce temporali della maturity ladder è volta a riflettere le aspettative della Banca ed è, quindi, relativa ad un quadro di operatività ordinaria o moderatamente teso sotto il profilo della liquidità. L'obiettivo di tale controllo è di garantire il mantenimento di riserve di liquidità sufficienti ad assicurare la solvibilità nel breve termine e, al tempo stesso, il mantenimento di un sostanziale equilibrio fra le scadenze medie di impieghi e raccolta. La gestione della liquidità è affidata, per specifiche competenze, all'Area Finanza e al Comitato di Tesoreria, che si avvale delle previsioni di impegno e, in particolare, dei flussi di cassa in scadenza, rilevati tramite la procedura C.R.G. di Iccrea Banca (conto di regolamento giornaliero). Per il monitoraggio dei flussi finanziari un ulteriore strumento di supporto è la gestione dello scadenzario dei flussi in entrata e in uscita affidata sempre alla stessa struttura. Sono in corso da parte della Banca degli approfondimenti per la definizione - e conseguente adozione - di una regolamentazione interna sulla gestione e controllo della liquidità sulla base dello standard di liquidity policy elaborato, alla luce delle linee guida in materia fornite dalla Circolare n. 263/06 della Banca d'Italia, nell'ambito del citato progetto di Categoria “Basilea 2”. Di seguito sono descritti sinteticamente i principali contenuti definiti nell'ambito del suddetto standard di liquidity policy. • Modello organizzativo di gestione e controllo della liquidità in condizioni di normale operatività articolato in due parti fondamentali: - assegnazione di ruoli e responsabilità agli organi di governo ed alle funzioni aziendali coinvolte nel processo; - disegno di tre distinti processi operativi: o definizione degli indirizzi strategici: riguarda la definizione delle strategie, delle politiche organizzative, della struttura dei limiti e delle deleghe operative, delle metodologie per l'analisi e il presidio del rischio di liquidità e la definizione del piano di funding; o gestione e controllo della liquidità operativa: in cui sono delineate le attività finalizzate a garantire la capacità della Banca di far fronte agli impegni di pagamento per cassa, previsti e imprevisti, di breve termine (fino a 12 mesi). Il modello organizzativo prevede una netta separazione tra le attività di gestione e le attività di controllo. Tale segregazione è volta a mantenere una separazione tra funzione organizzativa di business e funzione organizzativa di controllo; o gestione e controllo della liquidità strutturale (oltre 12 mesi): in cui sono articolate le attività volte a mantenere un adeguato rapporto tra passività complessive e attività a medio/lungo termine al fine di evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. Anche in questo caso, per la medesima finalità, le attività di gestione sono separate da quelle di controllo. 157 • Modello di gestione della liquidità operativa che prevede: - la misurazione e il monitoraggio della posizione di liquidità della banca attraverso la costante verifica degli sbilanci sia periodali (gap periodali), sia cumulati (gap cumulati) sulle diverse fasce temporali della maturity ladder (vedi supra); - l'esecuzione di prove di stress che contemplano due ipotesi di crisi di liquidità - di mercato/sistemica e specifica della singola banca - attraverso incrementi degli haircut e tiraggi delle poste della maturity ladder maggiormente impattate; - la definizione di una struttura di limiti operativi; - la definizione di indicatori di monitoraggio sulla concentrazione della raccolta. • Modello di gestione della liquidità strutturale basato sulle ex-regole di trasformazione delle scadenze di Banca d'Italia. • Predisposizione del Piano di emergenza (Contingency Funding Plan) attraverso la definizione degli stati (di ordinaria operatività, allerta, allarme) e degli strumenti (indicatori di preallarme, procedure di monitoraggio, procedure di gestione degli stati di non ordinaria operatività, ruoli e responsabilità degli organi di governo e delle unità organizzative coinvolte) operativi di riferimento. Informazioni di natura quantitativa 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Dollaro USA Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Titoli di debito quotati A.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R. A.5 Finanziamenti - banche - clientela Passività per cassa B.1 Depositi - banche - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - posizioni corte C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - posizioni corte a vista 75 75 75 73 73 73 da oltre 1 giorno a 7 giorni da oltre 7 giorni a 15 giorni da oltre 15 da oltre 1 giorni a 1 mese fino a mese 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata indeterminata 158 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Franco Svizzero Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1 giorno a 7 giorni da oltre 7 giorni a 15 giorni Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Titoli di debito quotati A.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R. A.5 Finanziamenti - banche - clientela Passività per cassa B.1 Depositi - banche - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - posizioni corte C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - posizioni corte da oltre 15 da oltre 1 giorni a 1 mese fino a mese 3 mesi 103 834 103 834 103 102 834 835 102 835 da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata indeterminata 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Yen Giapponese Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Titoli di debito quotati A.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R. A.5 Finanziamenti - banche - clientela Passività per cassa B.1 Depositi - banche - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - posizioni corte C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - posizioni corte a vista da oltre 1 giorno a 7 giorni da oltre 7 giorni a 15 giorni da oltre 15 da oltre 1 giorni a 1 mese fino a mese 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 283 298 283 298 283 283 298 298 da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata indeterminata 159 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Euro Voci/Scaglioni temporali Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Titoli di debito quotati A.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R. A.5 Finanziamenti - banche - clientela Passività per cassa B.1 Depositi - banche - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - posizioni corte C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - posizioni corte da oltre 1 giorno a 7 giorni a vista da oltre 7 giorni a 15 giorni da oltre 15 da oltre 1 giorni a 1 mese fino a mese 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 5 anni Durata indeterminata 152.147 6.243 9.411 Oltre 5 anni 99.447 18.315 6.807 9.978 34.491 27.794 7.558 567 16.411 136.141 2.510 18.102 6.976 99.447 51.488 47.959 205.441 204.800 1.179 203.621 637 4 18.315 15.181 3.134 31 6.807 9.978 34.491 19.669 16.411 108.553 142.736 6.807 866 9.978 9.414 34.491 25.117 99 19.669 13.348 506 16.411 6.323 288 108.553 189.776 142.736 201 665 8.353 1.061 99 18.105 6.913 506 12.437 405 288 5.883 152 31 6.243 3.972 2.271 189.659 117 2. Distribuzione settoriale delle passività finanziarie Esposizioni/Controparti Governi e Banche Centrali 1. Debiti verso clientela Altri enti pubblici Società finanziarie 433 2. Titoli in circolazione 418 Imprese di assicurazione Imprese non finanziarie 38 5.067 Altri soggetti 51.118 161.896 10.614 82.927 10.849 125.849 3. Passività finanziarie di negoziazione 4. Passività finanziarie al fair value TOTALE 2008 433 5.485 38 72.581 370.672 TOTALE 2007 1.120 5.724 40 64.935 321.865 3. Distribuzione territoriale delle passività finanziarie Esposizioni/Controparti Italia Altri Paesi europei 1. Debiti verso clientela 213.882 2. Debiti verso banche 2.697 3. Titoli in circolazione 98.608 4. Passività finanziarie di negoziazione 5. Passività finanziarie al fair value 22 183 136.698 Totale 2008 452.068 22 Totale 2007 397.990 18 America Asia Resto del mondo 160 SEZIONE 4 - RISCHIO OPERATIVO Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo. Il rischio operativo, così come definito dalla nuova regolamentazione prudenziale, è “il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni”. Tale definizione include il rischio legale, ma non considera quello reputazionale e strategico. Il rischio operativo, in quanto tale, è un rischio puro, essendo ad esso connesse solo manifestazioni negative dell'evento. Tali manifestazioni sono direttamente riconducibili all'attività della Banca e riguardano tutta la struttura della stessa (governo, business e supporto). Il rischio operativo, connaturato nell'esercizio dell'attività bancaria, è generato trasversalmente da tutti i processi aziendali. In generale, le principali fonti di manifestazione del rischio operativo sono riconducibili alle frodi interne, alle frodi esterne, ai rapporti di impiego e sicurezza sul lavoro, agli obblighi professionali verso i clienti ovvero alla natura o caratteristiche dei prodotti, ai danni da eventi esterni, alla disfunzione dei sistemi informatici e all'esecuzione, consegna e gestione dei processi. Rilevano, in tale ambito, i rischi connessi alle attività rilevanti in outsourcing. La Banca ha provveduto alla definizione di responsabilità ed attribuzioni organizzative articolate sia sugli Organi di Vertice che sulle unità organizzative aziendali, finalizzate al presidio del rischio in esame. In particolare, il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'istituzione e del mantenimento di un efficace Sistema di Misurazione e Controllo del Rischio Operativo. La Direzione Generale, in coerenza con il modello di business ed il grado di esposizione ai rischi definito dal Consiglio di Amministrazione, predispone le misure necessarie ad assicurare l'attuazione ed il corretto funzionamento del sistema di monitoraggio e gestione del Rischio Operativo, assicurando che siano stati stabiliti canali di comunicazione efficaci, al fine di garantire che tutto il personale sia a conoscenza delle politiche e delle procedure rilevanti relative al sistema di gestione del Rischio Operativo. In tale ambito, gestisce le problematiche e le criticità relative agli aspetti organizzativi ed operativi dell'attività di gestione del Rischio Operativo. Il Collegio Sindacale, nell'ambito delle proprie funzioni istituzionali di sorveglianza, vigila sul grado di adeguatezza del sistema di gestione e controllo del rischio adottato, sul suo concreto funzionamento e sulla rispondenza ai requisiti stabiliti dalla normativa. Nella gestione e controllo dei rischi operativi sono poi coinvolte le unità organizzative, ciascuna delle quali è destinataria dell'attribuzione di specifiche responsabilità coerenti con la titolarità delle attività dei processi nei quali il rischio in argomento si può manifestare. Tra queste, la funzione di Risk Controlling è responsabile dell'analisi e valutazione dei rischi operativi, garantendo un'efficace e puntuale valutazione dei profili di manifestazione relativi, nel rispetto delle modalità operative di propria competenza. La revisione interna, altresì, nel più ampio ambito delle attività di controllo di propria competenza, effettua sui rischi operativi specifiche e mirate verifiche. Sempre con riferimento ai presidi organizzativi, assume rilevanza anche l'istituzione della funzione di Conformità, deputata al presidio ed al controllo del rispetto delle norme, che fornisce un supporto nella prevenzione e gestione del rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, di riportare perdite rilevanti conseguenti alla violazione di normativa esterna (leggi o regolamenti) o interna (statuto, codici di condotta, codici di autodisciplina). 161 Peraltro, si evidenzia come la Banca, nell'ambito di un progetto di Categoria, ha già definito il cd. “Piano di Continuità Operativa”, volto a cautelare la Banca stessa a fronte di eventi di crisi che ne possano inficiare la piena operatività, formalizzando le procedure operative da adottare negli scenari di crisi considerati ed esplicitando ruoli e responsabilità dei diversi attori coinvolti. Il rischio legale connesso ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca rappresenta un usuale e fisiologico contenzioso che è stato debitamente analizzato al fine di effettuare, ove ritenuto opportuno, congrui accantonamenti in bilancio conformemente ai nuovi principi contabili. Come noto, la nuova regolamentazione prudenziale prevede tre modalità alternative di misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo e la Banca ha intenzione di applicare il “metodo base”. Secondo tale approccio, il capitale a copertura di tale tipologia di rischio è pari al 15% del margine di intermediazione medio degli ultimi tre esercizi. Il requisito è calcolato utilizzando esclusivamente i valori dell'indicatore rilevante determinato in base ai principi contabili IAS e si basa sulle osservazioni disponibili aventi valore positivo. INFORMATIVA AL PUBBLICO “PILLAR III” DI BASILEA 2 La Banca ha avviato al proprio interno le necessarie attività per l'adeguamento ai requisiti normativi della “Informativa al Pubblico” introdotti dal c.d. “Pillar III” di Basilea 2. Le previste tavole informative (risk report) ed i relativi aggiornamenti sono in corso di pubblicazione sul sito internet della Banca “www.bccorobica.it”. PARTE F: INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA A. Informazioni di natura qualitativa Una delle consolidate priorità strategiche della banca è rappresentata dalla consistenza e dalla dinamica dei mezzi patrimoniali. L'evoluzione del patrimonio aziendale non solo accompagna puntualmente la crescita dimensionale, ma rappresenta un elemento decisivo nelle fasi di sviluppo. Per assicurare una corretta dinamica patrimoniale in condizioni di ordinaria operatività, la banca ricorre soprattutto all'autofinanziamento, ovvero al rafforzamento delle riserve attraverso la destinazione degli utili netti. La banca destina infatti alla riserva indivisibile la quasi totalità degli utili netti di esercizio. Il patrimonio netto della Banca è determinato dalla somma del capitale sociale, della riserva sovrapprezzo azioni, della riserva legale, delle riserve da valutazione e dall'utile di esercizio, per la quota da destinare a riserva. I principi contabili internazionali definiscono invece il patrimonio netto, in via residuale, in "ciò che resta delle attività dell'impresa dopo aver dedotto tutte le passività". In una logica finanziaria, pertanto, il patrimonio rappresenta l'entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati dall'impresa. Ai fini di vigilanza, l'aggregato patrimoniale rilevante a tale scopo viene determinato in base alle disposizioni previste dalla Banca d'Italia. Esso costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni 162 di vigilanza prudenziale, in quanto risorsa finanziaria in grado di assorbire le possibili perdite prodotte dall'esposizione della Banca ai rischi tipici della propria attività (rischi di credito, di mercato, di liquidità ed operativi), assumendo un ruolo di garanzia nei confronti di depositanti e creditori. L'attuale consistenza patrimoniale consente il rispetto delle regole di vigilanza prudenziale previste per tutte le banche, nonché quelle specifiche dettate per le banche di credito cooperativo. In base alle istruzioni di vigilanza, infatti, il patrimonio della banca deve rappresentare almeno l'8% del totale delle attività ponderate (total capital ratio) in relazione al profilo di rischio creditizio, valutato in base alla categoria delle controparti debitrici, alla durata, al rischio paese ed alle garanzie ricevute. Le banche sono inoltre tenute a rispettare i requisiti patrimoniali connessi all'attività di intermediazione. Per le banche di credito cooperativo sono inoltre previste differenti forme di limitazione all'operatività aziendale quali: - il vincolo dell'attività prevalente nei confronti dei soci, secondo il quale più del 50% delle attività di rischio deve essere destinato a soci o ad attività prive di rischio; - il vincolo del localismo, secondo il quale non è possibile destinare più del 5% delle proprie attività al di fuori della zona di competenza territoriale, identificata generalmente nei comuni ove la banca ha le proprie succursali ed in quelli limitrofi. B. Informazioni di natura quantitativa Per quanto riguarda le informazioni di natura quantitativa e, in particolare, la composizione del patrimonio netto della Banca, si fa rimando alla Parte B - Sezione 14 Passivo della presente Nota Integrativa. SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 2.1 Patrimonio di vigilanza A. Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico determinati con l'applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e tenendo conto della disciplina della Banca d'Italia sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali. Il patrimonio di vigilanza, come già nella previgente disciplina, viene calcolato come somma delle componenti positive e negative, in base alla loro qualità patrimoniale; le componenti positive devono essere nella piena disponibilità della Banca, al fine di poterle utilizzare nel calcolo degli assorbimenti patrimoniali. Esso, che costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale, è costituito dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare al netto di alcune deduzioni; in particolare: Patrimonio di base (Tier 1) Il capitale sociale, i sovrapprezzi di emissione, le riserve di utili e di capitale, costituiscono gli elementi patrimoniali di primaria qualità. Il totale dei suddetti elementi, previa deduzione delle azioni o quote proprie, delle attività immateriali, nonché delle eventuali perdite registrate negli esercizi precedenti ed in quello in corso costituisce il patrimonio di base. 163 Patrimonio supplementare (Tier 2) Le riserve di valutazione, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività subordinate costituiscono gli elementi positivi del patrimonio supplementare, ammesso nel calcolo del patrimonio di vigilanza entro un ammontare massimo pari al patrimonio di base; le passività subordinate non possono superare il 50% del Tier 1. Da tali aggregati vanno dedotte le partecipazioni, gli strumenti innovativi di capitale, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le attività subordinate detenuti in altre banche e società finanziarie. Patrimonio di terzo livello La banca non fa ricorso a strumenti computabili in tale tipologia di patrimonio. Come sopra detto, le nuove disposizioni previste dalla citata circolare sono finalizzate ad armonizzare i criteri di determinazione del patrimonio di vigilanza e dei coefficienti con i principi contabili internazionali. Elemento caratterizzante dell'aggiornamento normativo è l'introduzione dei cosiddetti "filtri prudenziali", da applicare ai dati del bilancio IAS, volti a salvaguardare la qualità del patrimonio di vigilanza e di ridurre la potenziale volatilità indotta dall'applicazione dei principi stessi. In linea generale, l'approccio raccomandato dal comitato di Basilea e dal Committee of European Banking Supervisors (CEBS) prevede, per le attività diverse da quelle di trading, la deduzione integrale dal patrimonio di base delle minusvalenze da valutazione e il computo parziale delle plusvalenze da valutazione nel patrimonio supplementare (c.d. approccio asimmetrico). Sulla base di tali raccomandazioni sono stati applicati dall'Organo di Vigilanza i seguenti principi: - Attività disponibili per la vendita: gli utili e le perdite non realizzate, al netto della relativa componente fiscale, vengono compensati distinguendo tra "titoli di debito" e "titoli di capitale"; la minusvalenza netta è dedotta integralmente dal patrimonio di base, mentre la plusvalenza netta è inclusa al 50% nel patrimonio supplementare. - Immobili: le plusvalenze derivanti dalla rideterminazione del costo presunto (deemed cost) degli immobili (sia ad uso funzionale che per investimento), verificatesi in sede di prima applicazione degli IAS/IFRS, sono integralmente computate nel patrimonio supplementare. - Fair value option: le minusvalenze e le plusvalenze da valutazione sono interamente computate nel patrimonio di base. B. Informazioni di natura quantitativa Totale 2008 A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: B1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) B2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) C. Patrimonio di base dopo l'applicazione dei filtri prudenziali (A+B) Totale 2007 63.985 57.407 (314) (10) (314) (10) 63.671 57.397 63.671 57.397 2.885 2.885 2.885 2.885 2.885 2.885 66.556 60.282 66.556 60.282 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) G2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) I. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) P. Patrimonio di vigilanza incluso (TIER 3) (N+O) 164 2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE A. Informazioni di natura qualitativa La Banca d'Italia con l'emanazione della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 (“Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”) e successivi aggiornamenti, ha ridisegnato la normativa prudenziale delle banche e dei gruppi bancari recependo le direttive comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale degli intermediari finanziari: Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale (cd.”Basilea 2”). La nuova struttura della regolamentazione prudenziale si basa su tre Pilastri: - il Primo attribuisce rilevanza alla misurazione dei rischi e del patrimonio, prevedendo il rispetto di requisiti patrimoniali per fronteggiare alcune principali tipologie di rischi dell'attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi); a tal fine sono previste metodologie alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di complessità nella misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi di controllo; - il Secondo richiede agli intermediari finanziari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell'adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, evidenziando l'importanza della governance quale elemento di fondamentale significatività anche nell'ottica dell'Organo di Vigilanza, a cui è rimessa la verifica dell'attendibilità e della correttezza di questa valutazione interna; - il Terzo introduce specifici obblighi di informativa al pubblico riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo. I coefficienti prudenziali al 31 dicembre 2008 sono determinati secondo la metodologia prevista dall'Accordo sul Capitale - Basilea 2, adottando il metodo “standardizzato” per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito e controparte e quello “base” per il calcolo dei rischi operativi. I coefficienti relativi al 31.12.2007 posti a confronto sono stati determinati utilizzando la precedente metodologia (Basilea 1). In base alle istruzioni di Vigilanza, le banche devono mantenere costantemente, quale requisito patrimoniale in relazione ai rischi di perdita per inadempimento dei debitori (rischio di credito), un ammontare del patrimonio di vigilanza pari ad almeno l'8 per cento delle esposizioni ponderate per il rischio (total capital ratio). Le banche sono tenute inoltre a rispettare in via continuativa i requisiti patrimoniali per i rischi generati dalla operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci. Con riferimento ai rischi di mercato calcolati sull'intero portafoglio di negoziazione la normativa identifica e disciplina il trattamento dei diversi tipi di rischio: rischio di posizione su titoli di debito e di capitale, rischio di regolamento e rischio di concentrazione. Con riferimento all'intero bilancio occorre inoltre determinare il rischio di cambio ed il rischio di posizione su merci. Per la valutazione della solidità patrimoniale assume notevole rilevanza anche il c.d. Tier 1 capital ratio, rappresentato dal rapporto tra patrimonio di base e le complessive attività di rischio ponderate. Come risulta dalla composizione del patrimonio di vigilanza e dal seguente dettaglio dei requisiti prudenziali, la Banca presenta un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) pari al 14,71% (14,61% al 31.12.2007) ed un rapporto tra patrimonio di vigilanza ed attività di rischio ponderate (total capital ratio) pari al 15,38% (15,35% al 31.12.2007) superiore rispetto al requisito minimo dell'8%. Si ricorda che i dati riferiti al 31.12.2007 sono calcolati con la metodologia prevista dalla normativa precedentemente in vigore (c.d. “Basilea 1”). 165 I dati presentati nella seguente tabella non sono immediatamente confrontabili con quelli riferiti a dicembre 2007, in quanto basati su metodologie diverse. B. Informazioni di natura quantitativa Categorie/Valori Importi non ponderati Totale 2008 Totale 2007 Importi ponderati / requisiti Totale 2008 Totale 2007 A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE 1. Metodologia standardizzata 696.707 818.996 400.812 392.806 696.707 818.996 400.812 392.806 32.065 31.424 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE B.2 RISCHI DI MERCATO 1. Metodologia standardizzata 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.3 RISCHIO OPERATIVO 2.565 1. Modello base 2.565 2. Modello standardizzato 3. Modello avanzato B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI B.5 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI 34.630 31.424 432.875 392.806 C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 14,71% 14,61% C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 15,38% 15,35% PARTE G: OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA La Banca non ha effettuato, né durante né dopo la chiusura dell'esercizio, operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda. PARTE H: OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche. I dirigenti con responsabilità strategiche sono coloro che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione della direzione e del controllo delle attività della società. Si indicano di seguito i dati richiesti dallo IAS 24 par. 16 Compensi ad amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche (compresi gli amministratori) - Stipendi e altri benefici a breve termine, compresi compensi e benefits agli amministratori - Benefici successivi al rapporto di lavoro - Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - Altri benefici a lungo termine Compensi a sindaci - Benefici a breve termine - Benefits Importi 451 91 Importi 82 166 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate Rapporti con parti correlate Attivo Controllate Collegate Amministratori, Sindaci e Dirigenti Altri parti correlate TOTALE Passivo 1.035 2.864 1.035 2.864 Garanzie rilasciate Garanzie ricevute Ricavi Costi Le parti correlate sono rappresentate da entità soggette al controllo o all'influenza notevole di Amministratori o Dirigenti con responsabilità strategiche, ovvero dai soggetti che possono avere influenza notevole sui medesimi. Un'operazione con una parte correlata è un trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo. I rapporti e le operazioni intercorse con parti correlate non presentano elementi di criticità e sono riconducibili all'ordinaria attività di credito e di servizio. Le condizioni applicate ai singoli rapporti ed alle altre operazioni con le società stesse non si discostano da quelle correnti di mercato. PARTE I: ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI La Banca non ha effettuato, né durante né dopo la chiusura dell'esercizio, operazioni di pagamento basate su propri strumenti patrimoniali. Rilevazioni Statistiche - Indici e Grafici 20.283.918 70.715.274 48.350.666 87.50% 393.049.041 509.204.194 59.994.846 449.209.348 2008 BCC OROBICA Ex CRA Cologno al Serio Ex CRA Bariano 81.019.890 30.819.101 86.53% 62.112.548 340.653.544 57.375.903 447.705.621 80,33% 54.020.749 287.016.908 393.684.872 407.347.617 2007 108.984.341 41.680.663 68,13% 231.250.458 386.396.678 46.950.592 50.064.384 339.446.086 357.283.233 2005 2006 60.400.426 85.863.344 53.038.542 40.802.313 72,83% 72.02% 192.001.965 65.740.603 64.732.846 17.901.883 13.403.415 19.876.162 18.766.414 22.848.060 218.434.258 305.040.854 41.985.374 34.547.989 46.111.526 57.325.309 58.423.372 79.750.739 84.968.812 15.062.525 17.990.149 345.158.326 69,37% 67,85% 81,21% 76,66% 69,58% 59,99% 56,68% 75.245.083 72.913.497 23.548.634 19.112.662 5.370.240 18.938.147 6.324.184 21.360.020 6.352.409 17.598.201 6.407.096 Saldi Banche Attivi 41.875.158 156.603.587 136.044.451 139.043.305 131.708.323 123.327.606 113.640.988 114.547.033 52,31% 57,55% 70.683.215 22.631.789 6.895.492 17.492.740 6.199.297 17.845.392 5.784.813 18.422.629 5.931.950 Titoli 263.632.789 264.809.069 236.598.917 204.983.151 205.735.215 209.348.706 219.584.923 228.822.800 81.667.570 97.457.278 47,36% 56,17% 56,94% 53,26% 53,28% 41,20% 51,90% 39,60% 47,42% Rapporto I/R 303.283.168 41.408.065 176.392.231 191.517.028 70.131.430 42.505.831 13.076.966 35.639.873 11.635.464 24.739.444 10.160.200 21.893.093 8.906.212 Impieghi 2003 39.054.604 36.090.721 33.768.700 33.928.271 32.095.722 30.153.479 26.738.393 22.174.165 165.491.565 85.932.954 29.277.351 75.453.466 27.382.700 66.761.464 24.461.104 60.920.971 22.968.767 Mezzi Amministrati 2004 200.508.196 225.754.465 2001 2002 171.806.945 171.214.450 1999 2000 189.431.444 177.252.984 1997 202.084.407 1996 1998 156.108.313 169.342.863 1994 1995 17.407.392 10.253.325 75.679.630 148.084.174 6.309.709 8.541.745 66.911.721 22.967.642 5.546.063 6.709.630 60.051.835 21.836.636 4.884.167 5.633.114 55.287.858 19.576.937 4.187.848 Patrimonio Fondi Diversi 18.780.919 Raccolta 1993 1992 1991 1990 1989 Anno DATI COMPARATIVI (convertiti in Euro) 102.610.207 134.181.644 147.464.412 133.731.498 145.925.807 169.205.817 193.373.261 173.048.938 173.298.046 167.769.356 150.370.162 121.315.778 103.923.856 101.445.288 81.563.476 72.803.212 79.641.076 26.672.943 64.350.556 19.506.061 49.975.223 14.238.717 32.958.291 8.952.006 Raccolta Indiretta 7.096.812 6.776.383 4.282.916 3.063.298 3.008.734 2.035.192 1.891.834 3.006.673 2.387.817 53.620 2.049.520 2.333.204 3.209.349 3.982.051 2.016.910 3.180.524 2.112.323 624.090 1.854.299 725.911 1.927.482 675.921 1.257.403 664.072 Utile d’Esercizio II III GRAFICI STATISTICI RACCOLTA DIRETTA (in milioni di Euro) 500 450 400 350 300 449 357 394 2006 2007 339 264 303 2003 2004 250 200 150 100 50 0 2005 2008 PATRIMONIO / FONDI (in milioni di Euro) 70 60 60 47 50 41 42 2003 2004 50 54 40 30 20 10 0 2005 2006 2007 2008 MEZZI AMMINISTRATI (in milioni di Euro) 600 509 500 400 305 386 407 2005 2006 448 345 300 200 100 0 2003 2004 2007 2008 IV IMPIEGHI (in milioni di Euro) 500 393 400 341 287 300 200 192 218 231 100 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 86,53% 87,50% 2007 2008 RAPPORTO IMPIEGHI/RISORSE 100 80 72,83% 80,33% 72,02% 68,13% 60 40 20 0 2003 2004 2005 2006 TITOLI (in milioni di Euro) 100 75 57 53 41 50 48 42 31 25 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 V BANCHE (in milioni di Euro) 125 109 100 75 81 86 71 62 60 50 25 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 RACCOLTA INDIRETTA (in milioni di Euro) 200 181 147 146 150 134 134 103 100 50 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 UTILE D'ESERCIZIO (in milioni di Euro) 9 8 6,78 7 7,10 6 4,28 5 4 3 3,01 3,06 2004 2005 2,04 2 1 0 2003 2006 2007 2008 VI UBICAZIONE E COMPETENZA TERRITORIALE SEDE E DIREZIONE GENERALE: 24055 COLOGNO AL SERIO (BG) Via Rocca, 14-16-18 - Telefono 035/4871200 - Fax 035/898625 www.bccorobica.it - [email protected] Filiali 24050 Bariano - P.zza Don Paganessi, 3 Tel. 0363/941244 24060 Bagnatica - Via Papa Giovanni XXIII, 16 Tel. 035/682389 24059 Basella di Urgnano - Piazzale Santuario, 141 Tel. 035/894366 24060 Brusaporto - Sede distaccata - P.zza Vitt. Veneto, 11 Tel. 035/683161 24050 Calcinate - Via S. Martino, 18 Tel. 035/4423345 Tel. 035/4871200 24055 Cologno al Serio - Via Rocca, 14-16-18 24057 Martinengo - P.zza Maggiore, 3 Tel. 0363/904421 Tel. 0363/957980 24050 Morengo - Via Umberto I, 31 Tel. 0363/815263 24040 Pagazzano - Via Morengo, 90 24069 Trescore Balneario - Sede distaccata - Via A. Locatelli, 23/F Tel. 035/4258010 20459 Urgnano - Viale Papa Giovanni XXIII, 329 Tel. 035/890505 ZONA DI COMPETENZA OPERATIVA Albano Sant’Alessandro - Albino - Bagnatica - Bariano - Bolgare - Brignano Gera D'Adda - Brusaporto - Calcinate Caravaggio - Carobbio degli Angeli - Cavernago - Cenate Sopra - Cenate Sotto - Cividate al Piano - Cologno al Serio - Comun Nuovo - Cortenuova - Costa di Mezzate - Credaro - Entratico - Fara Olivana con Sola - Fornovo San Giovanni - Gandosso Ghisalba - Gorlago - Luzzana - Martinengo - Morengo - Mornico al Serio - Pagazzano - Palosco - Romano di Lombardia - San Paolo d'Argon - Seriate - Spirano - Trescore Balneario - Urgnano - Zandobbio - Zanica. VII COMPAGINE SOCIALE COMPOSIZIONE Soci al 31.12.2007 Ammessi nel corso dell’esercizio Depennati per morte/recesso Soci al 31.12.2008 n. 3.562 n. 229 n. 42 n. 3.749 Un particolare benvenuto ai nuovi Soci che partecipano per la prima volta al più importante momento della vita sociale della nostra Banca di Credito Cooperativo. Andamento compagine sociale 4.500 4.000 2.938 3.500 3.000 2.297 2.415 3.135 3.308 3.446 3.530 3.562 3.749 2.621 2.500 2.000 1.500 1.000 500 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 VIII CONTRIBUTI ED INIZIATIVE NEL 2008 BAGNATICA - Ass.ne Sportiva Dilett. Polisportiva Oratorio - AVIS di Costa di Mezzate - Centro Sportivo - Parrocchia S.G. Battista BARIANO - ACLI - Ass.ne Arma Aeronautica - Bariano - AVIS - Commercianti di Bariano - Confraternita del SS Sacramento - Corpo Civico Musicale di Bariano - Gruppo Alpini - Oratorio S. Giovanni Bosco - Parrocchia Arcipretale Plebana - Planet Volley Group - Polisportiva Oratorio Bariano - Scuola Media di Bariano - Teatro Caverna - Ass.ne Culturale - U.S. Barianese Pallavolo - Unione Sportiva Barianese BRUSAPORTO - AIDO - Ass.ne Bocce Brusaporto - Ass.ne Nazionale Alpini - Ass.ne Sportiva dilett. Calcio Brusaporto - Ass.ne Tennis Brusaporto - A.S.D. Atletica Brusaporto - A.S.D. Tomenone Calcio - A.S.D. Oratorio Brusaporto - Centro Volontari della Sofferenza - Comitato Festa dello Sport - Com. Gen. Scuole Elementari “Don Martinelli” - Comune di Brusaporto - Enal Caccia - G.S. Pedale Brusaporto - Volley Brusaporto CALCINATE - Ass.ne Granatieri di Sardegna - Ass.ne Nazionale Alpini - Ass.ne Pensionati e Anziani - Ass.ne Volontari S. Martino - AVIS - Oratorio "San Giovanni Bosco” - Polisportiva Calcinatese COLOGNO AL SERIO - A.S.D. Cologno - Ass.ne Sclerosi Laterale Amiotrofica - Ass.ne L'Alveare - Ass.ne Sportiva Pallavolo Cologno - Ass.ne “Dentro la Storia...Strada Facendo” - Ass.ne Musicale “In….Canto” - Ass.ne Progetto Giovani ULIPKA - Ass.ne BikeFlyters - Ass.ne Naz. Bersaglieri - AVIS - Bollettino parrocchiale - Coltivatori Diretti Cologno - Comitati dei Genitori - Compagnia Teatrale “Gli Sfrattati” - Comune di Cologno al Serio - Gasparina di Sopra - G.S. Calcio Oratorio - Gruppo “Con le Forbici in Tasca” - Gruppo Basket Cologno - Gruppo volontari Chiesina Morti dell'Arca - Infermeria Vaglietti Ricovero Corsini - Oratorio S. Giovanni Bosco - Padre Missionario Pizzaballa - Parrocchia S. Maria Assunta - Scuola Media “Bravi” - U.S. Calcio Colognese - Unione Ass.ne Combattentistiche e d'arma MARTINENGO - Ass.ne “Amici della Campagna” - Comitato Genitori per Martinengo - Gruppo Alpini “Alp. Conelli Luigi” - Gruppo Folcloristico “B. Colleoni” - Marathon Team - Nido d'Infanzia Comunale - Parrocchia “S. Agata” - Rivista parrocchiale - Sacra Famiglia IX MORENGO - ACLI - AIDO - AVIS - Ass.ne Naz. Artiglieri d'Italia - Ass.ne Combattenti e Reduci - Ass.ne San Rocco - Comitato Aiutiamoli a Vivere - Comune di Morengo - Gruppo Intercomunale di Protezione Civile - Gruppo Sportivo Oratorio di Morengo - Gruppo Teatrale - Parrocchia SS Salvatore - Scuola Media di Morengo PAGAZZANO - Ass.ne Anziani e Pensionati - AVIS - Comune di Pagazzano - Cooperativa Berakah - Gruppo Pagazzanese “Pro India” - Scuola Materna di Pagazzano - Scuola Media di Pagazzano TRESCORE BALNEARIO - ASF Trescore Don Colleoni Basket - Comitato Esercenti Commercianti - GSO Aurora Trescore - Pallavolo "Don F. Colleoni" - Parrocchia S. Pietro Apostolo - Pro Loco Trescore - UNITALSI URGNANO e BASELLA - Ass.ne Promo-Urgnano - A.S. Dilettantistica Primula - A.S.D. Bocciofila ARCI - Amatori Calcio Urgnano - Atletica Urgnano - AVIS - Bocciofila Urgnanese 92 - CAI - Urgnano - Club Calcio Basella - Comitato Genitori Scuola dell'Infanzia Statale - Gruppo “H” - Urgnano - G.S. Urgnano Sez. Ciclismo - Ospitale Magri - Parrocchia/Oratorio S. Giovanni Bosco - Periodico Parrocchiale “Urgnano Oggi” - Santuario della Madonna della Basella - Scuola d'Infanzia - Basella - Scuola dell'Infanzia Asilo Infantile - Solidarietà Passionista - Virtus Urgnano Basket ALTRI - Gruppi Missionari - Istituto Suore Dorotee - Opera S. Alessandro - Bergamo INIZIATIVE A FAVORE DEI SOCI BCC OROBICA - Premi allo Studio BCC Orobica - Diploma di Maturità - Premi allo Studio BCC Orobica - Diploma di Laurea - Visita alla città di Brescia (2 edizioni nel mese di Giugno 2008) - Soggiorno marino in Sardegna 1 settimana a Settembre 2008 - Visita alla Mostra di Van Gogh 17 dicembre 2008 RAPPORTI CON IL MONDO DELLA SCUOLA - Organizzazione e realizzazione stage per studenti della scuola secondaria (partecipazione di studenti provenienti da diverse istituzioni scolastiche del territorio) - Organizzazione e realizzazione Stage Universitari - Visita dei ragazzi delle scuole elementari alla nostra Banca nei giorni 22 e 23 Luglio 2008 INIZIATIVE IN COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO DELLE B.C.C. DELLA PROVINCIA DI BERGAMO - Bilancio Sociale 2008 delle BCC Bergamasche - Rivista Agripromo 2008 - Giornata del Sole e dell'energia rinnovabile - Novità fiscali del settore Agricolo - Convegno per allevatori “vacche da latte”” X STORIA DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO 1894 - Il 18 gennaio “nella Casa Parrocchiale di residenza del M.R. Parroco” 39 Soci fondano la Cassa Rurale di prestiti di Cologno al Serio, avente per scopo “il miglioramento morale ed economico dei suoi membri mediante atti commerciali, escluso qualunque fine politico”. Il 12 agosto viene approvato il Regolamento interno della Società ed il Regolamento Particolare del Consiglio di Presidenza. 1923 - La Cassa Rurale ed Artigiana di Cologno al Serio assume la gestione dell'Esattoria Comunale “dalla quale si ripromette sensibili vantaggi non solo dal lato materiale ma anche morale per il maggior prestigio e l'importanza con cui verrà considerata e per la fiducia che verrà ad acquistare”. 1938 - Viene adottato da Cologno al Serio il nuovo Statuto Sociale ai sensi delle norme sancite dal Testo Unico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12.10.1937, nelle cui more applicative la Cassa assume l'attuale ragione sociale. 1941 - L'Assemblea ratifica sempre a Cologno al Serio la donazione dello stabile di via Comenduno all'Asilo Infantile di Cologno al Serio. 1954 - E' costituita il 17 ottobre 1954 da 42 soci fondatori, per la maggior parte agricoltori, la Cassa Rurale ed Artigiana di Bariano. Le azioni sottoscritte sono 295, per un capitale sociale di lire 295.000. 1956 - L'Assemblea di Cologno al Serio in seduta straordinaria adotta, modificando lo Statuto, le direttive sancite dalla Legge n. 707 del 4.8.1955 recante modifiche e innovazioni al Testo Unico. 1960 - La ex Cassa Rurale ed Artigiana di Bariano trasferisce la sede sociale in Piazza Paganessi 3, ristrutturata poi nel 1973, 1980 e nel 1993. 1962 - Viene trasferita la Società di Cologno al Serio in locali di proprietà siti alla Via Rocca. 1977 - La Sede sociale di Cologno al Serio beneficia di un sostanziale ampliamento, reso operativo nel corso di una cerimonia svoltasi alla presenza di numerose e qualificate Personalità. 1981 - L'Assemblea straordinaria di Cologno al Serio il 25 aprile all'unisono approva la trasformazione da società cooperativa a responsabilità illimitata nella forma di società a responsabilità limitata. 1983 - Cologno apre la Filiale di Urgnano operante in locali di proprietà. 1987 - L'Assemblea straordinaria di Cologno al Serio il 12 aprile delibera l'adozione di un nuovo Statuto Tipo, predisposto dalla Federazione Italiana delle Casse Rurali ed Artigiane di concerto con Esponenti Centrali dell'Organo di Vigilanza. 1991 - La Cassa di Bariano apre la Filiale di Morengo e la Cassa di Cologno quella di Martinengo. 1992 - Viene elaborato il progetto di fusione tra le Casse di Bariano e Cologno al Serio, che verrà approvato nelle assemblee della primavera '93. Viene altresì attuato uno studio di fattibilità per costituire, con altre Consorelle, una società di servizi ed elaborazione dati. 1993 - Il 4 ottobre viene firmato l'atto di fusione tra le Casse Rurali di Bariano e Cologno al Serio, costituendo la “Cassa Rurale ed Artigiana di Bariano e Cologno al Serio”. XI Il 29 settembre viene costituito il C.S.S.B. S.r.l. (Centro Studi e Servizi Bergamasco) con la Consorella della Media Bergamasca di Zanica; si assoceranno poi nel 1996 anche le Consorelle di Barlassina e Cernusco sul Naviglio, oggi CreditCoop Lombardo, e verrà modificata la ragione sociale in “Centro Servizi e Studi InterBancari s.r.l.“. 1994 - Il 29 maggio l'Assemblea Straordinaria dei Soci delibera, aggiornando lo Statuto alle nuove disposizioni di legge, la nuova ragione sociale in “Banca di Credito Cooperativo Orobica di Bariano e Cologno al Serio Società Cooperativa”. Il 18 luglio viene aperta la nuova Filiale di Calcinate. 1995 - La Banca d'Italia concede la possibilità di apertura di due nuove unità operative. Il 10 aprile diviene operativa la nuova Filiale - Sede distaccata di Brusaporto. 1996 - Il 3 giugno viene aperta la nuova Filiale - Sede distaccata di Trescore Balneario. Viene accolta dall'Organo di Vigilanza la richiesta di apertura di un nuovo sportello in Urgnano frazione Basella. 1997 - Il 22 settembre viene aperto il nuovo sportello di Basella di Urgnano. Il 17 novembre la filiale di Urgnano viene trasferita in nuovi e più accoglienti locali. Nel dicembre viene acquistato immobile adiacente la Sede per allocarvi nuovi uffici. 1998 - Vengono resi operativi nei nuovi locali acquistati in Cologno al Serio gli uffici titoli, legale, ispettorato, organizzazione e controllo rischi. Vengono terminati i lavori del secondo lotto della Filiale di Bariano dove nell'autunno troveranno spazio i nuovi uffici della partecipata C.S.S.B. s.r.l. che ivi ha spostato la propria sede. 1999 - Con atto del 15 dicembre 1999 è stata costituita la “Mutua di Assistenza e Previdenza Orobica” con sede, in Via Rocca, presso la struttura della nostra B.C.C.. 2000 - Sono stati venduti i locali dove risiedeva la vecchia filiale di Urgnano. 2001 - Acquistato immobile per allocazione magazzino. 2002 - Riscatto dell'immobile in Calcinate ad uso filiale. 2003 - Dismessa quota sociale della partecipata "Orobica Seriana S.r.l.". Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2002. 2004 - Il 13 settembre viene aperto il nuovo sportello di Pagazzano, il decimo della Banca. Dismessa quota sociale della partecipata “C.S.S.B. S.r.l.”. Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2003. 2005 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2004. 2006 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2005. 2007 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2006 Richiesta autorizzazione apertura nuova filiale. 2008 - Il 12 maggio viene aperto il nuovo sportello di Bagnatica, l'undicesimo della Banca. Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2007. XII Carta dei valori del Credito Cooperativo 1. Primato e centralità della persona Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all'attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano - costituito dai Soci, dai clienti e dai collaboratori - per valorizzarlo stabilmente. 2. L'impegno L'impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei Soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei Soci e della comunità locale e "fabbricare" fiducia. Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l'eccellenza nella relazione con i Soci e clienti, l'approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. 3. Autonomia L'autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è, vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel "sistema" del Credito Cooperativo. 4. Promozione della partecipazione Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei Soci alla vita della cooperativa. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese, promuove l'accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. 5. Cooperazione Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L'unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l'autonomia e migliorarne il servizio a Soci e clienti. 6. Utilità, servizio e benefici Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei Soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell'efficienza organizzativa, XIII nonché condizione indispensabile per l'autofinanziamento e lo sviluppo della singola Banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve - in misura almeno pari a quella indicata dalla legge - e ad altre attività di utilità sociale condivise dai Soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell'interesse delle generazioni future. I Soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all'attività finanziaria singolarmente svolta con la propria Banca cooperativa. 7. Promozione dello sviluppo locale Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un'alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un'attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell'economia civile. 8. Formazione permanente Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei Soci e nelle comunità locali. 9. Soci I Soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della Banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l'adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i Soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull'onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l'altruismo. 10. Amministratori Gli Amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i Soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. 11. Dipendenti I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della Banca per la quale lavorano. XIV Operazioni e Servizi Gestione del Risparmio • Conti correnti di corrispondenza • Conti correnti convenzionati per dipendenti d’azienda, giovani/studenti, pensionati • Depositi a risparmio • Certificati di deposito • Pronti contro termine • Prestiti obbligazionari Finanziamenti • Aperture di credito in c/c • Mutui ipotecari • Mutui fondiari • Mutui 1ª Casa • Finanziamenti e Mutui a Comuni, Enti, Associazioni e Cooperative • Chirografari finalizzati - Prestiti personali • Crediti al consumo • Servizio portafoglio: sconto • Servizio portafoglio: salvo buon fine • Servizio portafoglio: dopo incasso • Servizio portafoglio: anticipo fatture • Credito al consumo Crediper Findomestic / Agos Finanziamenti Etici - Agevolati • Prestito d'Onore (convenzione con Comune di Pagazzano) • Mutuo Ipotecario per acquisto 1ª Casa (convenzione con Associazione Casa Amica Onlus) • Leasing Etico Banca Agrileasing Crediti Speciali • Leasing Immobili Banca Agrileasing Banca Agrileasing • Leasing Beni strumentali • Leasing Auto Banca Agrileasing • Leasing Targato Industriale Banca Agrileasing • Leasing Nautico Banca Agrileasing • Finanza Straordinaria Banca Agrileasing • Factoring Bcc Factoring • Finanza agevolata Iccrea Iccrea Banca • Finanziamenti agevolati agli Artigiani Artigiancassa • Mutui agevolati Finlombarda • Finanziamenti agevolati alle P.M.I. Cooperat. di garanzia • Mutuo Mediocredito Centrale • Noleggio Nolè Crediti di firma • Rilascio Fidejussioni per rimborso I.V.A. e Conto Fiscale • Rilascio Fidejussioni a Comuni e privati • Rilascio Fidejussioni per operazioni con l’estero Titoli • Titoli: amministrazione e custodia • Titoli: negoziazione azionario ed obbligazionario • Fondi comuni d’investimento Aureo Gestioni • Fondi comuni d’investimento Raiffeisen Capital Management • Gestioni Patrimoniali Aureo Gestioni Mobiliari ed in Fondi Estero • Negoziazione valuta estera • Negoziazione assegni/effetti esteri • Conti correnti in valuta estera • Finanziamenti in valuta estera • Anticipo export • Anticipo import • Bonifici import/export XV Servizi Vari • Cassette di sicurezza • Cassa continua • Caselle postali • Telepass Autostrade per l’Italia • Telepass family Autostrade per l’Italia • Viacard Autostrade per l’Italia • Sportelli Bancomat: prelievo - saldo e movimenti c/c ricariche tessere telefoniche cellulari • Point of sale (p.o.s.) Key Client Cards & Solutions • Assegni • Emissione Assegni Circolari • Garanzia assegni • Bonifici • Incasso premi e vincite • Incassi commerciali: RID, Ri.ba., MAV • Imposte e tasse (F23/F24) • Bollettini Postali • ICI • Utenze domestiche • Domiciliazione di stipendi e pensioni • Servizi Assicurativi - Ramo Vita: - Alto Valore - Altro Domani Orizzonte - Money Back - Mutuo Protetto Special - SicurCap Assimoco Vita • Servizi Assicurativi - Ramo Danni: - Altro Domani Patrimonio - Casa Forte - Certificato Incendio - Protetto Infortuni Assimoco • Servizi E-bank: - Trading on line - Remote banking - On bank C.B.I. - Remote banking - In bank - Banc@ttiva • Carte di debito/credito: - CartaBCC Cash - debito - CartaBCC Classic - credito - CartaBCC Tasca - prepagata e ricaricabile - Cartasì - Diners Club International - American Express Iccrea Banca Iccrea Banca Iccrea Banca • Servizi di Tesoreria/Cassa: - Comune di Cologno al Serio - Comune di Urgnano - Comune di Morengo - Comune di Brusaporto - Comune di Pagazzano - Istituto Comprensivo di Bariano, Morengo e Pagazzano - Scuola Media Statale “Bravi” di Cologno al Serio, Urgnano e Spirano Realizzazione grafica e stampa 4G FOUR GRAPHIC s.n.c. - Caravaggio (Bg) [email protected] - www.fourgraphic.it