L`orrore nazista visto dai bambini
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L`orrore nazista visto dai bambini
Casacca, filo spinato, numero tatuato: altri segni delle atrocità naziste e del loro odio feroce verso gli ebrei. Il dolore dei bambini, degli uomini e delle donne umiliati nel corpo e nell’anima. Questa beffarda scritta nazista è uno scempio: simbolo del totale sfruttamento dell’uomo e della sua dignità. LA REDAZIONE: Classi 5^A/B Scuola Primaria “ A.Manzoni” San Gervasio Istituto Comprensivo di Capriate S.G. (BG) Lisa Battaglia, Fortunato Michelle, Riccardo Zeni, Laura Ontario, Alice Palazzi, Ester Galbiati, Nicholas Napodano, Mattia Molteni, Abdel Hakim, Insegnante Maria Teresa Sala, Alberto Rossi, Andrea Esposito, Matteo Murari, Marco Paris, Flavio Gervasoni, Edoardo Sana, Davide Capitanio, Paolo Cariello, Alessandro Biscaro, Viola Andrea Lecchi, Davide Gregorio, Giorgio Villa, Silvia Manzini, Giulia Mangano, Marianna Lodovici, Giulia Bruno, Sara Ferro, Neethi Callegari, Giulia Noceroni, Omar Ghisalberti, Chiara Mande. I bambini impauriti vengono accompagnati in gruppo verso i forni crematori. Un confine di filo spinato tra la vita e la morte, tra la speranza e l’ immenso dolore. In memoria della Shoah i bambini della Scuola Primaria di Capriate San Gervasio spiegano il dramma nazista. Campi di sterminio, negazione di diritti e superiorità di razza: questo il terribile scenario della Germania nazista. Ecco un pezzo di storia raccontato dagli alunni delle classi quinte. Bisogna ricordare per non dimenticare gli errori del passato. ··· IO QUEST’ANNO sono rimasta molto colpita in senso negativo dalle brutte cose che ho capito a scuola sulla Shoah. I Tedeschi volevano diventare i conquistatori del mondo e pensavano di essere una razza superiore agli altri; volevano soprattutto far sparire gli ebrei dalla faccia della Terra perché secondo loro non dovevano esistere. Lo sterminio degli ebrei venne realizzato in cinque fasi: la prima era togliere i loro diritti civili e sociali (come la casa, la scuola, il cibo, la famiglia...) e trattarli in modo disumano; la seconda l’espulsione dalla Germania e dalle altre nazioni europee; la terza era la creazione solo per loro di quartieri isolati, circondati dal filo spinato; la quarta di uccidere chiunque si opponesse al nazismo; la quinta era la deportazione nei campi di concentramento dove, dopo aver sfruttato gli ebrei fino allo sfinimento, li uccidevano. Giulia Bruno ··· SHOAH è una parola che racchiude tutta la sofferenza degli ebrei. Io ho capito che questa parola tradotta in italiano significa: catastrofe, distruzione, olocausto. Olocausto significa morte, uccisione volontaria di milioni di ebrei in Europa per colpa di scienziati, soldati e politici della Germania nazista, dal 1933 al 1945. Loro erano genitori, bambini, giovani, anziani; c’erano anche omosessuali, malati di mente e portatori di handicap, appartenenti ad altri gruppi religiosi. Molti tedeschi erano contrari a tutto ciò che Hitler imponeva. Gli ebrei venivano messi nei campi di sterminio o di concentramento, così tutti dovevano stare in un posto ben preciso, scelto per loro, come in una città lontana da tutte le altre, isolata dal resto della popolazione, e dimenticati. Alice Palazzi ··· LA SHOAH iniziò togliendo ogni diritto agli ebrei, ritenendoli di razza “inferiore”; non potevano più entrare in certi negozi, nelle scuole, nei cinema e c’erano addirittura pan- L’orrore nazista visto dai bambini Racconti in memoria della Shoah chine e marciapiedi solo per loro. Quando li espulsero dai loro paesi, li ammassarono tutti nei campi di concentramento, circondati da mura e da filo spinato, controllati da guardie armate, dove i prigionieri si trovarono con poco cibo, senza soldi e senza nessuna cura. Gli squadroni di soldati indifferenti al loro dolore li eliminarono con il gas o bruciati vivi nei forni o li fecero lavorare senza nutrirli e poi li uccisero a fucilate oppure vennero usati come cavie da laboratorio. Per i nazisti era necessario distruggere la razza ebrea e per convincere anche il popolo tedesco che ciò era giusto ricordarono che loro avevano ucciso Gesù, che si erano arricchiti con le disgrazie altrui e che avevano inquinato la razza ariana, superiore a tutte. Giorgio Villa ··· IL 27 GENNAIO 1945 i soldati sovietici dell’Armata Rossa liberarono i pochi esseri umani rimasti vivi nei terribili campi di concentramento in cui i nazisti tedeschi avevano rinchiuso milioni di persone innocenti. Quando aprirono i cancelli di queste prigioni, ci fu una lunga marcia di prigionieri silenziosi, più morti che vivi, che camminavano verso la Li- bertà. Alcune persone morirono lungo la strada per arrivarci, gli altri morirono comunque, una volta liberi. Io ho letto che i soldati tedeschi avevano ingaggiato una signora che lavorava per mettere i gas tossici nelle camere della morte. Ogni volta che ci andava col camioncino, in compagnia del suo cane, portava due grosse borse; finito il suo lavoro, metteva due bambini nelle sue borse per salvarli. I tedeschi volevano controllare, ma il suo cane abbaiava in modo aggressivo facendoli spaventare; quindi non guardarono mai nel baule che trasportava. Quando aveva già salvato 2507 bambini, fu scoperta e i nemici le tagliarono braccia e gambe! Aveva ricevuto una terribile punizione! Alessandro Biscaro ··· IL 27 GENNAIO 2013 c’é stato ancora, in Italia e nel mondo, il Giorno della Memoria per non dimenticare la Shoah. Ottant’anni fa molti nazisti portarono via tutti gli ebrei per ucciderli. Andavano a prenderli all’improvviso nelle loro case, mentre erano a scuola o per strada o mentre lavoravano nei campi.Venivano caricati sui treni per il trasporto merci o animali, dove non c’erano nemmeno i posti per sedersi, per essere portati lontano e condannati a morire. Tutto questo accadde solo perché un gruppo di persone violente, piene di crudeltà, non li volevano nel loro paese. Furono proprio i Tedeschi discendenti della razza ariana a fare tutto questo. Erano persone con i capelli biondi e gli occhi azzurri, molto alte e belle; i loro capi volevano il dominio assoluto sul mondo intero perché si credevano più forti e migliori di tutti. Gli ebrei venivano messi nei ghetti ad aspettare la morte. Non gli davano da mangiare, portavano loro divise da carcerati, dormivano su letti scomodissimi e non avevano più i diritti civili né umani. Strappavano via i bambini dalle loro mamme, separavano gli uomini dalle donne, gli anziani dalle loro famiglie. Ci sono film, disegni, diari, lettere, interviste che testimoniano questo avvenimento drammatico della storia passata. Fortunatamente sono arrivati gli Americani e i Russi che hanno salvato i sopravvissuti. E’ passato tanto tempo prima che gli ebrei prigionieri raccontassero questo fatto alla gente che non lo sapeva. Hanno passato un lungo periodo di solitudine e di vergogna prima di riuscire a parlare. Nel 1943 furono catturati 1043 ebrei romani.Tornarono in sedici: quindici uomini, nessun bambino e una sola donna: Settimia Spizzichino, che per il resto della sua vita ha continuato a raccontare ai giovani l’orrore della Shoah. Marianna Lodovici