Stop all`emicrania periodica

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Stop all`emicrania periodica
Stop all'emicrania periodica
La cefalea che arriva puntualmente con il ciclo mensile può essere prevenuta con una breve
somministrazione di estrogeni. La terapia, però, richiede un preciso tempismo e quindi è adatta
soprattutto alle donne che prendono la pillola. L'emicrania mestruale è un mal di testa che scoppia
puntualmente proprio in "quei" giorni e che è poco incline a rispondere alle cure. Ora però si prospettano
nuove soluzioni per prevenirlo. Secondo uno studio presentato all'ultimo Congresso mondiale di
endocrinologia ginecologica, tenutosi a Firenze, una breve somministrazione di estrogeni potrebbe essere
utile allo scopo.
Ricercatori del Centro Cefalee dell'Istituto Mondino di Pavia e del Dipartimento di Ginecologia
dell'ospedale San Matteo della stessa città, hanno somministrato estradiolo ad alcune donne che
assumevano la pillola anticoncezionale e soffrivano di emicrania mestruale durante la settimana di
sospensione del contraccettivo, quando compare il ciclo mestruale e si assiste a un brusco calo degli
estrogeni.
I risultati sono stati incoraggianti. "ll numero delle crisi diminuisce e, soprattutto, se ne riduce la gravità"
spiega Grazia Sances, del Centro Cefalee dell'Istituto Mondino.
Diminuiscono il numero di ore in cui il dolore è tale da impedire le normali attività quotidiane, si riducono
gli episodi di vomito associati all'emicrania, si fa meno uso di analgesici. Risultati, va però precisato,
ottenibili solo se l'estradiolo viene preso entro 48 ore dall'insorgere dei primi sintomi di cefalea, con una
tempistica ben precisa, difficile da rispettare nelle donne che non prendono la pillola, dove l'inizio del ciclo
è assai meno prevedibile. "Inoltre, bisogna soppesare caso per caso vantaggi e controindicazioni prima di
ricorrere agli ormoni" aggiunge la specialista. Senza contare che non tutti i mal di testa che arrivano in
prossimità del ciclo sono da considerarsi emicrania mestruale. "Molte donne hanno attacchi più frequenti
a ridosso delle mestruazioni, ma che si presentano anche in altri momenti del mese - spiega la dottoressa
-. In questi casi si tratta di emicrania correlata al ciclo, non di emicrania mestruale pura: per essere tale
la cefalea deve presentarsi sempre e solo nello stesso momento del ciclo, manifestandosi entro una
"finestra" di tempo che va da due giorni prima dell'inizio delle mestruazioni a due giorni dopo".
Soluzioni anticrisi
Questi i farmaci fra cui è possibile scegliere per curare l'emicrania mestruale. "Evitando però il fai da te esorta la dottoressa Sances -. Soprattutto se gli attacchi sono regolari e forti, è bene chiedere consiglio al
medico e valutare attentamente di che tipo di cefalea si soffre per poter individualizzare la cura:
fondamentale, ad esempio, annotare in un "diario" i giorni di cefalea e di inizio del ciclo mestruale, per
capire se si tratta davvero di emicrania mestruale o se è invece un mal di testa diverso, che si presenta
con maggior frequenza proprio durante le mestruazioni".
Farmaci sintomatici Possono essere assunti al momento del bisogno; indicati quando ci sono non più di
due crisi di mal di testa al mese. Fra i farmaci da scegliere ci sono i triptani, che agiscono in modo
specifico riducendo solo il dolore derivante dalla cefalea, e gli antinfiammatori non steroidei (aspirina o
simili), che sono più blandi e risolvono soprattutto cefalee leggere.
Farmaci preventivi
Servono a prevenire gli attacchi e sono consigliati a chi ha più di due attacchi al mese. "Le donne che
soffrono di emicrania mestruale non dovrebbero quindi averne bisogno - osserva Sances -. Però, se la
crisi supera le 72 ore ha senso pensare a una cura preventiva. Se gli attacchi sono ben prevedibili, ci si
può sottoporre a una "miniprofilassi" con aspirina o triptani a basso dosaggio per i 5, 6 giorni a rischio".
Rientra nella categoria della profilassi anche il supplemento di estrogeni (in gel, cerotto, spray, pillole),
adatto a chi fa uso della pillola: prima di servirsene, però, è essenziale valutare indicazioni e
controindicazioni con il ginecologo.
Elena Meli. La Scienza della Salute. Corriere Salute (suppl. Corriere della Sera). 11.04.2004