MIT 2015 - Parte 1 Fondamenti Innov
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MIT 2015 - Parte 1 Fondamenti Innov
Management dell’Innovazione Tecnologica Parte 1 - Fondamenti di gestione dell’innovazione Prof. Giovanni Schiuma Lo scenario “Alice si rivolse alla Regina Rossa per confidarle che nonostante tutti i suoi sforzi per correre velocemente i suoi progressi erano minimi. La Regina Rossa rispose ad Alice che nel suo regno si doveva correre al massimo delle proprie possibilità per rimanere allo stesso posto, perciò chi si voleva spostare doveva correre almeno al doppio del proprio massimo ….” 2 Principali caratteristiche – Globalizzazione dei flussi commerciali ed internazionalizzazione delle imprese – Aumento della pressione competitiva: affermazione di nuovi Paesi manifatturieri – Sviluppo tecnologico – Intensi cambiamenti della domanda di mercato ed emergere di nuovi stili di vita – Dinamiche valutarie e turbolenza geopolitica 3 Ambiente competitivo e domanda di mercato Domanda emergente Domanda prefissata Domanda generata/indotta Previsione della domanda di mercato Approccio basato sulle previsioni Approccio adattativo Approccio proattivo Turbolenza ambientale Ambiente statico Ambiente dinamico 4 Ambiente complesso Dove è rintracciabile la capacità di una organizzazione di creare valore? Quali sono gli elementi chiave alla base del miglioramento delle prestazioni organizzative? 5 L’obiettivo dell’impresa: il profitto Profitto = Ricavi – Costi = P( z, q) * q(z) – C( q, z) P(z, q) = Prezzo z= attributi del prodotto Q= quantità q(z)= quantità che si vende C( q, z)= costi sono funzione degli attributi del prodotto e delle quantità prodotte. 6 7 Profitto e innovazione Come un’impresa può offrire prodotti con attributi superiori, per i quali far pagare prezzi più alti, mantenendo i costi bassi e i competitors esclusi dalla concorrenza? INNOVAZIONE 8 Che cos’è l’innovazione? L’innovazione consiste nell’utilizzo di nuova conoscenza di mercato e tecnologica, per offrire nuovi prodotti o servizi al cliente. Conoscenza tecnologica è la conoscenza delle componenti del prodotto, dei link tra le componenti, dei metodi, processi e tecniche che costituiscono il prodotto. Conoscenza del mercato è la conoscenza dei canali di distribuzione, delle applicazioni dei prodotti, delle aspettative dei clienti, delle loro preferenze. 9 Il profitto a parità di ricavi aumenta quando il costo diminuisce; per abbattere i costi l’impresa deve operare sui processi di produzione per modificarli . Innovazione di processo Il profitto aumenta se a parità di costi aumentano i ricavi; l’impresa deve operare sulla struttura del prodotto, modificando gli attributi dello stesso. Innovazione di prodotto L’innovazione è vista come un modo per aumentare i profitti o tenerli ad un livello di sostenibilità. 10 Esempi di vantaggio strategico tramite innovazione nuove tecnologie dei materiali nuovi componenti legati all'evoluzione di una metatecnologia nylon, acciaio inossidabile, DDT, colla Attack transistor, pneumatico a carcassa radiale, common rail, auto ibrida nuovi prodotti penna a biro, pillola contraccettiva, lenti a contatto, telefono portatile, IPhone sostituzione di tecnologie dei materiali nuovi condizionamenti sostituzione di un componente forgiato in acciaio con uno in plastica, elettricità di origine nucleare caffè solubile, surgelati nuovi processi CAM, taglio laser, nuovi software, linguaggi di programmazione Nuove norme giuridiche Nuove forme di relazione Firma elettronica, riservatezza, tenuta impianti Customer care, call center, sito Web 11 Le domande di ricerca del corso MIT 1. Che cosa è l’innovazione? - Aspetti definitori -Basics di gestione dell’innovazione in prospettiva storica - Tassonomie 12 2. Come un’organizzazione può gestire più efficacemente, efficientemente e nel lungo periodo la propria capacità innovativa? - Le fonti della capacità innovativa - Le forme dell’innovazione - Il processo innovativo - La strategia di innovazione - Conflitti di standard e design dominante -Le strutture organizzative per l’innovazione 13 3. Quali sono le dimensioni e gli elementi chiave alla base della gestione dell’innovazione? - L’innovazione di prodotto - L’iinovazione di processo - L’innovazione tecnologica - L’inovazione organizzativo-gestionale - L’innovazione commerciale e di mercato -L’innovazione strategica e del modello di business 14 15 1. Che cosa è l’innovazione? - Aspetti definitori -Basics di gestione dell’innovazione in prospettiva storica - Tassonomie 16 Cos’è l’innovazione? La storia dei saggi bendati 17 Cos’è l’innovazione? Definizioni M. Porter “Companies achieve competitive advantage through acts of innovation. They approach innovation in its broadest sense, including both new technologies and new ways of doing things.” P. Drucker “Innovation is the specific tool of entrepreneurs, the means by which they exploit change as an opportunity for a different business or service.” T. Peters “We must learn - individually and as organisations - to welcome change & innovation …the corporate capacity for continuous change must be dramatically increased.” 18 Interpretazioni del concetto di innovazione Definizione di riferimento dell’Unione Europea In forma sintetica ....... “the successful production, assimilation and exploitation of novelty in the economic and social spheres” “la produzione, assimilazione, e sfruttamento di successo di una nuova soluzione nell’ambito economico e sociale” 19 In forma estesa ...... “innovation is the renewal and enlargement of the range of products and services and the associated markets; the establishment of new methods of production, supply and distribution; the introduction of changes in management, work organization, and the working conditions and skills of the workforce.” “ l’innovazione è il rinnovamento e l’ampliamento della gamma di prodotti e servizi e dei relativi mercati; la definizione di nuovi metodi di produzione, di fornitura e distribuzione; l’introduzione di cambiamenti nelle pratiche manageriali, nell’organizzazione del lavoro, negli ambienti di lavoro e nelle abilità della forza lavoro” 20 Un’interpretazione di natura più teorica, ma fondamentale per la comprensione delle strategie di sviluppo dell’innovazione adottate dall’Unione Europea in linea con la strategia di sviluppo economico definita a Lisbona nel Marzo del 2000: rendere l’Europa “the most competitive and dynamic knowledge-based economy by the end of the decade”, è quella che adotta un approccio cognitivo: L’innovazione è una nuova conoscenza rispetto al contesto di riferimento la cui adozione consente un miglioramento delle performance del sistema organizzativo. 21 Innovazione = Cambiamento Innovazione Cambiamento IN Prodotti/servizi In ciò che un’organizzazione offre Processi Nei metodi con cui un’organizzazione produce o distribuisce i propri prodotti/servizi 22 L’innovazione secondo Schumpeter Innovation as source of value creation Innovation as a process of “creative destruction”: radical innovations transforming industry and the rules of game. 23 L’innovazione secondo Schumpeter scoperta di nuove sorgenti di materie prime introduzione di un nuovo metodo di produzione o di commercializzazione 5 tipologie di innovazione Un nuovo prodotto riorganizzazione dei settori creazione di nuovi mercati 24 Tradizionalmente identificate in ....... ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ Innovazione di prodotto Innovazione di processo/tecnologica Innovazione commerciale (brand, ecc.) Innovazione negli approvvigionamenti Innovazione di mercato .... Nuove dimensioni di innovazione..... ¾ Innovazione nelle relazioni con gli stakeholders ¾ Innovazione organizzativo-gestionale 25 Tassonomia dell’innovazione • • • • • Invenzione vs innovazione Scienza, tecnologia e tecnica Prodotto vs Processo Radicale vs Incrementale Le fonti dell’innovazione: – Ricerca di base – Ricerca applicata – Sviluppo 26 Invenzione vs innovazione Invenzione è una nuova idea, un nuovo sviluppo scientifico oppure una novità tecnologica. L’invenzione è spesso causale e non indotta da motivazioni economiche o competitive. Innovazione è la realizzazione dell’invenzione in un nuovo processo o prodotto. L’innovazione comprende design, manufacturing, marketing. 27 Scienza, tecnologia e tecnica La distinzione viene fatta in base alla diversità di contenuto ed output: - Scienza sviluppa conoscenza astratta - Tecnologia è la finalizzazione del sapere scientifico a fini utili - Tecnica è la materializzazione di scienza e tecnologia in progetti e prodotti 28 Tecnologia e innovazione 29 Cos’è la tecnologia Tecnologia Conoscenza teorica e pratica, abilità, competenze e artefatti che possono essere usati per sviluppare prodotti e servizi, nonchè i relativi sistemi di produzione e distribuzione La tecnologia può essere incorporata nelle persone, materiali, processi fisici e cognitivi, impianti, attrezzature, strumenti, ecc. (Christensen, 2003) Tecnologia e nuove combinazioni di risorse sono il fondamento per nuovi prodotti o processi produttivi che guidano la trasformazione dei mercati e dei settori industriali e di conseguenza lo sviluppo economico nel suo complesso (Schumpeter, 1934). 30 Innovazioni tecnologiche Innovazioni basate su nuova tecnologia (sistema di iniezione Common Rail, personal computers) Innovazioni facilitate da nuova tecnologia (EDI - electronic data processing, prodotti e servizi finanziari, home banking) Innovazioni tecnologiche possono competere tra loro, ma spesso l’affermazione come dominant design avviene attraverso altre dimensioni di valore (commerciali, assets complementari, presidio della catena del valore, fortuna; es: VHS vs Betamax, Open source vs Microsoft...) 31 32 33 2. Come un’organizzazione può gestire più efficacemente, efficientemente e nel lungo periodo la propria capacità innovativa? - Le fonti della capacità innovativa - Le forme dell’innovazione - Il processo innovativo - La strategia di innovazione - Conflitti di standard e design dominante -Le strutture organizzative per l’innovazione 34 Le fonti della capacità innovativa 35 Le fonti dell’innovazione: interne ed esterne - Fonti interne – creatività; attività di R&D originale - Fonti esterne – Università; ricerca con finanziamenti pubblici; network collaborativi e supply chains; cluster e distretti tecnologici 36 Le fonti interne: la creatività 37 Le fonti interne: R&D - Ricerca di base finalizzata all’ampliamento della conoscenza scientifica, non ha un obiettivo preciso e definito a livello di prodotto o processo produttivo - Ricerca applicata mirata alla creazione di nuove conoscenze per la generazione di un nuovo prodotto o processo (utilizzando la ricerca di base oppure altre conoscenze) - Sviluppo consiste nella effettiva realizzazione di un nuovo prodotto o processo. 38 Le fonti esterne di innovazione Cambiamento tecnologico Regulation/deregulation Aspettative dei clienti Nazione 1 Settori Competitors Suppliers R&D correlati Manifa cturing Marketing Customers Laboratori Università Pubblici e Globalizzazione privati Sociali/demografici Nazione 2 Nazione 3 39 Catena del valore interna all’impresa: Qualsiasi funzione della catena del valore può essere fonte di innovazione: non solo la R&D, ma anche l’area manifacturing e marketing hanno l’opportunità di innovare. Infatti i prodotti “low cost” derivano principalmente dall’area manifacturing: innovazioni di processo (sviluppo di un nuovo prodotto) Spillovers dai competitors: Quando un’impresa beneficia dei risultati della R&D di un’altra impresa, si dice che beneficia di spillovers. Ma se la R&D può essere imitata perché le imprese investono in R&D? • l’abilità di imitare dagli spillovers dipende dalla absorptive capacity dell’impresa • Esistono numerosi vantaggi derivanti dall’essere il first mover, nonostante l’invenzione è semplice da imitare. 40 Tipo di settore Dominata dai Scale- Information- Basata sulla Fornitore fornitori Intensive Intensive scienza specializzato Agricoltura Settori tipici Servizi Manifaturiero tradizionale Finanza Materiali Automobili Ingegneria civile Distribuzione Elettronica Editoria Chimica Viaggi Macchinari Strumentazioni Software Ingegneria della Dipartimenti di produzione Principali fonti di innovazione Fornitori Apprendimento nella produzione software e di Apprendimento R&S Progettazione Ricerca di base Clienti specializati Progettazione e Sviluppo di nuovi Monitorare le realizzazione di prodotti esigenze di clienti sistemi complessi Acquisire assets specializzati di elaborazione complementari Integrare le nuove dell’informazione Ridefinire i confini tecnologie in Sviluppo di prodotti tra le divisioni modo complementari organizzative incrementale sistema nella produzione Fornitori Uffici di progett. specializzati Fornitori special. Integrare in Obiettivi per la strategia di innovazione Impiego di modo tecnologie incrementale esterne per nuove tecnologie rafforzare i propri in sistemi vantaggi complessi competitivi Diffondere le best practices 41 Verso una sintesi: i fattori organizzativi e di mercato che influenzano l’innovazione Clienti, concorrenti, governi, fonti esterne d’innovazione, struttura di mercato Strategia/Storia Struttura organizzativa ed incentivi Strategia /Storia Risorse Umane, competenze e qualità del decision-making Tasso e direzione Dell’Innovazione Cultura di corporate e valori Fonti di finanziamenti Legami esterni Strategia/Storia Teece, 2000 42 Strategia /Storia 43 Le forme dell’innovazione 44 Tipologie di innovazione Oggetto del cambiamento: – Innovazione di prodotto: cambiamenti in COSA viene offerto – Innovazione di processo: cambiamenti in COME viene offerto Grado di novità: – Innovazione incrementale: comporta miglioramento di processo, prodotto o servizio rispetto ad un design dominante – Innovazione radicale: una rottura con prodotti o processi esistenti Scopo: – Innovazione di componente: cambiamento in componenti isolati (drive PC) – Innovazione di sistema: cambiamento nell’intera architettura del prodotto/servizio, può generarsi anche da cambiamenti di un solo componente quando questo richiede cambiamenti in tutta la struttura del prodotto 45 Tecnologica Complessa Di differenziazione Di architettura Grado di maturità della tecnologia Oggetto del cambiamento - Innovazione di prodotto Grado di maturità del mercato 46 46 Innovazione di prodotto basata su differenziazione: – Innovazione come miglioramento di tecnologie e caratteristiche esistenti – Differenziazione su packaging, prezzi, servizi complementari Innovazione di prodotto basata su nuove architetture – Nuove combinazioni di tecnologie esistenti sono applicate e combinate per creare ‘nuovi ‘ prodotti e servizi o nuovi segmenti di mercato Innovazione di prodotto basata sulla tecnologia – Nuove soluzioni a problemi esistenti: l’innovazione è guidata dall’adozione di una nuova tecnologia capace di sconvogere i livelli standard di performance Innovazione di prodotto complessa – Sia la tecnologia che i mercati sono nuovi e co-evolvono 47 Complessa – Farmaceutica, Telecomunicazioni Multimedia Di differenziazione .......... Di architettura Elettronica di consumo Industria aeronautica Grado di maturità del mercato 48 Grado di maturità della tecnologia Tecnologica – Auto ibrida Grado di novità INNOVAZIONE INCREMENTALE SFRUTTAMENTO DELLE TECNOLOGIE PREESISTENTI E MIGLIRAMENTO DELLE STESSE INNOVAZIONE “SCARDINANTE” CON TECNOLOGIE COMPLETAMENTE NUOVE IN GRADO DI MANDARE IN OBSOLESCENZA I MODELLI DI BUSINESS ESISTENTI. INNOVAZIONE “RIVOLUZIONARIA” O “DISCONTINUA” MIGLIORAMENTO PERFORMANCE/COSTO INNOVAZIONE RADICALE PER EFFICIENTARE L’INNOVAZIONE DI PRODOTTO BISOGNA EVITARE LA “SINDROME DEGLI ORPELLI” ED EVITARE IL PERSEGUIMENTO DELLA SOLA INNOVAZIONE INCREMENTALE INNOV. INCREMENTALI INNOV. RADICALI TEMPO 49 Il caso Kodak 50 Scopo: innovazione di componente e di sistema 51 Il processo innovativo 52 La gestione del processo innovativo Gestione efficace del processo innovativo Che cos’è il processo innovativo? Processo centrale per l’impresa che implica il rinnovo di ciò che essa offre al proprio mercato target ed al modo in cui lo produce e lo distribuisce, al fine di ricavare profitto. 53 Perché è importante gestire il processo innovativo • 85% delle nuove idee non vengono mai commercializzate • 60% dei progetti di R&S sono dei fallimenti • 40% dei prodotti di consumo e dei servizi sono degli insuccessi • 40% delle joint ventures tra le imprese sono dei fallimenti • 20% dei nuovi prodotti industriali e dei servizi sono dei fallimenti 54 Innovazione come processo gestionale Attività Fase Elaborazione dei dati ambientali •Analizzare costantemente il contesto tecnologico, di mercato e istituzionale •Catturare il contenuto informativo dei segnali al netto del rumore •Avere memoria storica •Tradurre i segnali in informazioni rilevanti per il processo decisionale Strategia per l’innovazione •Analisi, scelta, pianificazione •Traduzione dei segnali in potenziali opportunità •Collegamento con la strategia di base •Valutazione costi e benefici •Selezione delle opzioni prioritarie •Allocazione delle risorse •Piano Resourcing Implementazione •Trovare soluzioni coerenti con le decisioni strategiche •R&S interna •Sfruttamento delle attività di R&S in corso •Acquisizione dall’esterno tramite contratti di R&S •Licenze o buy-in •Trasferimento tecnologico •Sviluppo fino alla maturità •Sviluppo tecnico e dei mercati •Lancio e penetrazione del mercato •Assistenza successiva alla vendita Apprendimento e ciclo dell’innovazione Fonte: Tiss, Bessant e Pavitt 55 Il processo innovativo: fasi ed attività 1. Audit dell’ambiente (micro e macro) rilevante per l’organizzazione. Si individuano fonti/opportunità di innovazione (attività di ricerca, pressioni legislative, azioni dei concorrenti, etc.) 2. Selezione delle opportunità di innovazione. Nessuna organizzazione può fare tutto, si devono chiaramente definire le attività su cui impegnare risorse. 3. Individuazione delle risorse (umane, finanziarie, tecnologiche, etc.) da destinare al processo innovativo. Si può trattare di un semplice problema di make or buy, o può richiedere una ricerca estensiva per individuare la natura e la quantità delle risorse da destinare a tale processo. 4. Sviluppo e realizzazione dell’innovazione dall’idea fino al lancio sul mercato del nuovo prodotto/servizio, o all'implementazione del nuovo processo all’interno dell’organizzazione. 5.Esame delle fasi precedenti al fine di imparare dalle proprie esperienze di successo/fallimenti.(attivazione di processi di learning) 56 Il processo innovativo: il ciclo dell’apprendimento Apprendimento esterno Apprendimento da/con fornitori Apprendimento dalla letteratura Apprendimento da/con Apprendimento dalle azioni dei utilizzatori concorrenti Apprendimento attraverso Apprendimento attraverso “reverse relazioni orizzontali Engineering” Apprendimento da/con Apprendimento da acquisizioni o infrastrutture R&S nuovo personale Apprendimento attraverso collaudi Apprendimento attraverso la di prototipi con clienti ricerca di difetti e servizi Apprendimento interno Apprendimento attraverso attività di ricerca Apprendimento attraverso attività di test Apprendimento su come apprendere Apprendimento dagli insuccessi “Learning by using” Apprendimento attraverso integrazione di progetti Infrastrutture di R&S Concorrenti P1 Clienti Fornitori chiave P2 Letteratura, inclusi brevetti P3 Associazioni strategiche, alleanze di mercato, etc. 57 Acquisizioni Caratteristiche del processo innovativo Primaria: eventi casuali e cambiamenti imprevedibili nelle preferenze Incertezza Secondaria: mancanza di comunicazione Path dependency Le innovazioni di una particolare organizzazione è probabile che avvengano nelle “vicinanze tecnologiche” dei successi precedenti Natura cumulativa Le innovazioni procedono cumulativamente lungo il percorso definito dal paradigma tecnologico di riferimento Irreversibiltà Il progresso tecnologico mostra forti irreversibilità, le nuove tecnologie soppiantano le vecchie Interrelazione L’innovazione presenta varie interrelazioni con determinati sottosistemi. I legami con altre tecnologie, asset complementari e gli utilizzatori devono essere mantenuti Stickiness La conoscenza sviluppate dalle organizzazioni e spesso tacita, questo rende difficile il trasferimento tecnologico Imitabilità L’investimento in attività innovative non porta necessariamente all’appropriabilità dei possibili ricavi 58 Se l’innovazione è vista unicamente come… Forti capacità di R&S …il risultato può essere La tecnologia potrebbe non riuscire a soddisfare i bisogni dei clienti e potrebbe essere quindi non accettata Terreno per gli specialisti di R&S Mancanza del coinvolgimento di altre esperienze e di conoscenze chiave Soddisfare i bisogni dei clienti Mancanza di progressi tecnici, per cui si è incapaci di anticipare i bisogni futuri dei clienti Progressi tecnologici Realizzare prodotti che il mercato non vuole, o processi non adeguati od addirittura in contrasto con le esigenze degli utilizzatori Terreno per grandi aziende Aziende piccole, deboli e dipendenti da pochi grandi clienti Breakthrough Sottovalutazione delle potenzialità delle innovazioni incrementali ed incapacità di rafforzare i risultati delle innovazioni radicali Associata a persone chiave Incapacità di utilizzare la creatività del resto del personale Generata solo dall’interno Sindrome del “not invented here” Generata solo dall’esterno L’innovazione si riduce a riempire un “elenco della spesa” a spese delle capacità di assorbimento 59 ALLA RICERCA DI ALCUNE REGOLARITA’ DEL PROCESSO INNOVATIVO DIMENSIONE DELLE IMPRESE INNOVATIVE o Generalmente grande nel settore chimico, aeronautico, automotive, della lavorazione dei materiali, e dei prodotti elettronici; piccola nel settore dei macchinari, del software e della strumentazione 60 ALLA RICERCA DI ALCUNE REGOLARITA’ DEL PROCESSO INNOVATIVO OBIETTIVI DELL’INNOVAZIONE o Generalmente innovazioni di prodotto nel campo farmaceutico e dei macchinari; Innovazioni di processo nel settore dell’acciaieria; entrambi nel settore automobilistico 61 ALLA RICERCA DI ALCUNE REGOLARITA’ DEL PROCESSO INNOVATIVO TIPOLOGIA DI PRODOTTI o Generalmente sensibili al prezzo nell’area dei prodotti di consumo e dei materiali; sensibili alla performance nel settore farmaceutico e dei macchinari. 62 ALLA RICERCA DI ALCUNE REGOLARITA’ DEL PROCESSO INNOVATIVO FONTI DELL’INNOVAZIONE o Fornitori di macchinari e di altri mezzi produttivi nel settore agricolo e nel settore manifatturiero tradizionale (tessile); clienti nei settori della strumentazione, dei macchinari, del software; attività di R&D interna nell’industria chimica, elettronica, dei trasporti, dei macchinari, della strumentazione; ricerca di base nel farmaceutico 63 ALLA RICERCA DI ALCUNE REGOLARITA’ DEL PROCESSO INNOVATIVO LUOGHI DELL’ATTIVITA’ INNOVATIVA o Laboratori di R&D nelle industrie chimiche ed elettronica; dipartimenti di produzione nelle industrie automobilistiche e dei materiali; dipartimenti di progettazione nell’industria meccanica; direzioni generali nel settore dei servizi (banche e catene di supermercati). 64 65 La strategia per l’innovazione (Innovation strategy) 66 Richiami di strategia aziendale (Corporate strategy) 67 Approcci per la formulazione di una strategia per l’innovazione Periodo storico Anni 60-70 Prima metà anni 80 Seconda metà anni 80 e prima Seconda metà anni 90 metà anni 90 Teorici di riferimento Ansoff Mintzberg Porter Hamel e Prahalad, Teece e Pisano Problematiche di base Problemi di coordinamento e Shock petroliferi e sviluppo Analisi delle determinanti della Elevati tassi di cambiamento controllo di imprese di grosse Paesi dell’EST Asiatico redditività d’impresa (struttura nei settori industriali dimensioni ed attrattività del settore industriale) Implicazioni organizzative Enfasi su metodologie e Enfasi su approcci al Strategia intesa come opzione Focus sulle risorse interne e tecniche di pianificazione di management più flessibili, sui scelta in funzione dei risultati sulle capacità dell’impresa lungo periodo processi di integrazione di dell’analisi del settore attività/risorse e sugli agenti del industriale cambiamento Approccio razionalista Approccio incrementalista Approccio porteriano Approcci per la formulazione di una strategia di innovazione 68 Approccio evolutivo Differenti modelli interpretativi della strategia per l’innovazione Visione strategica “razionalista” Approcci deterministici Approcci di tipo sistemico • relazioni causa-effetto • relazioni stimolo-risposta • relazioni bidirezionali • networking Modelli lineari Technology push Visione strategica evolutiva Modelli dinamici Coupling Demand pull Anni 50- metà anni 60 Seconda metà anni Seconda metà anni 70- anni 80 60- fine anni 70 69 System integration and networking Dagli anni 90 ad oggi Visione strategica “RAZIONALISTA” E’ un modello lineare a 3 step: 1. Descrivere, comprendere ed analizzare l’ambiente 2. Formulare un piano d’azione alla luce dei risultati dell’analisi dell’ambiente Strumento da utilizzare: 3. Eseguire il corso d’azione definito SWOT ANALYSIS: individuazione dei punti di forza/debolezza alla luce delle opportunità e minacce dell’ambiente esterno Elementi caratterizzanti l’approccio razionalista: Î Unità di analisi: l’impresa Î Assunto di base: possibilità di identificare i punti di forza e di debolezza in anticipo sull’esperienza Î Obiettivo primario della strategia: aiutare l’impresa a • essere consapevole delle tendenze in atto nell’ambiente, con una certa attenzione al “LUNGO PERIODO” • assicurare coerenza tra obiettivi ed azioni, anche in imprese di grandi dimensioni disperse geograficamente. Esempi: Texas Instruments 70 • Modello technology-push (Rothwell, 1985) Scienze di base • Progettazione e ingegnerizzazione Fabbricazione Marketing Vendite Modello need (demand)-pull (Rothwell, 1985) Bisogni del mercato Fabbricazione Sviluppo 71 Vendite Modelli lineari - 1: Technology push Ricerca di base (scoperta scientifica) Ricerca applicata Sviluppo Marketing e vendite Processo di innovazione come successione lineare di attività funzionali: ciascuna nuova opportunità scientifica da’ origine ad applicazioni e miglioramenti che alla fine trovano collocazione sul mercato Implicazioni di management Attenzione focalizzata sulla R&S con scarsi input da parte dei destinatari 72 Base empirica: dati riguardanti la diffusione di nuove tecnologie nei settori del ferro/acciaio, raffinerie di petrolio, carbone bituminoso Fonte: Mansfield Modelli lineari - 2 Demand pull Fabbisogni della clientela Produzione Sviluppo Marketing e vendite Processo di innovazione come successione lineare di attività funzionali: il mercato segnala il bisogno di qualcosa di nuovo che stimola la ricerca di nuove soluzioni al problema Implicazioni di management I bisogni del mercato sono da considerare la principale fonte ispiratrice dell’innovazione 73 Base empirica: studio brevetti USA in comparti ferroviari Fonte: Schmookler Limiti dei modelli lineari Tentano di suddividere un processo essenzialmente evolutivo in fasi sequenziali Sono essenzialmente unidirezionali e non tengono conto dei feedbacks Difficoltà ad individuare i confini tra le singole fasi Riescono a rappresentare processi di innovazione di grossa rilevanza 74 Visione strategica “EVOLUTIVA” Dimensioni della strategia innovativa PROCESSI MANAGERIALI ED ORGANIZZATIVI DELL’IMPRESA Strategia innovativa basata sulle “dynamic capabilites” (Teece e Pisano) POSIZIONE COMPETITIVA ATTUALE, rispetto a: •Prodotti/processi/tecnologie •Contesto nazionale POSSIBILI TRAIETTORIE DI SVILUPPO TECNOLOGICO importanza del cambiamento e dell’apprendimento organizzativo 75 Visione strategica “EVOLUTIVA” Focalizza l’attenzione su: •La conoscenza, con i suoi aspetti taciti ed espliciti •L’apprendimento, come processo di accumulazione di conoscenza •Le competenze, proprietà emergenti dell’impresa, risultato di processi di apprendimento e di accumulazione di conoscenze Esempi: CANON Elementi caratterizzanti l’approccio evolutivo: Î Unità di analisi: l’impresa Î Assunto di base: ambiente competitivo in cui il cambiamento è rapido e non prevedibile, impresa depositaria di conoscenze Î Obiettivo primario della strategia: aiutare l’impresa ad assorbire, possedere e generare nuova conoscenza, per modificare il suo ambiente competitivo 76 I modelli dinamici - 1 Coupling Nuovo fabbisogn o Fabbisogni della società e del mercato Generaz. idea Nuova tecn. Ricerca e Sviluppo Realizzaz . prototipo Produzione Marketing e vendite Mercato Stato dell’arte delle tecnologie Processo di innovazione come successione di attività funzionali interdipendenti Base empirica: Imprese high-tech USA Implicazioni di management valorizzazione di interazioni e feedback tra le diverse funzioni aziendali 77 Fonte: Kline & Rosemberg I modelli dinamici - 2 System integration and extensive networking Marketing R&S Sviluppo del prodotto Ingegnerizzazione del prodotto Realizzazione delle componenti (fornitori) Produzione Riunioni di gruppo (Manager ed Ingegneri) Lancio Marketing Innovazione come processo multifattoriale, che richiede elevati livelli di integrazione, intra ed interaziendale, sempre più facilitata dalla diffusione di reti ICT Base empirica: imprese giapponesi del settore auto ed elettronica Implicazioni di management Integrazione all’interno dell’azienda, a monte con i fornitori ed a valle con i consumatori, enfasi sulle relazioni e sugli accordi 78 Teorici: •Nonaka & Tackeuchi •Graves •Rothwell Relazione tra costi /tempi di sviluppo e approcci strategici per l’innovazione Costi di sviluppo di un nuovo prodotto Modelli lineari Modello coupling Modelli dinamici Tempi di sviluppo di un nuovo prodotto Fonte: Dodgson & Rothwell 79 80 Le traiettorie tecnologiche e la curva a S 1 fase - Comprensione di base della nuova tecnologia; esplorazione di percorsi alternativi di miglioramento; status di legittimità; 2 fase – configurazione standard; diffusione e rapido incremento delle prestazioni; riduzione dei costi; 3 fase - declino Physical limit Performance or Rate of I limiti fisici della tecnologia possono essere previsti dalla conoscenza su tali limiti Technological progress Effort 81 Le traiettorie tecnologiche e la curva a S Non sempre le tecnologie raggiungono i propri limiti fisici, perchè già prima potrebbero essere rimpiazzate da una nuova tecnologia. In questo caso, si dice che avviene una DISCONTINUITA’ TECNOLOGICA (Anderson e Tushman, 1990) 82 Le fonti delle discontinuità tecnologiche - Creazione di nuovi mercati/ segmenti di mercato - Nuova tecnologia in senso stretto (PC, conservazione a freddo, elettricità, farmaceutica, immagini in digitale, telefonia mobile) - Cambiamenti geo- politici (caduta URSS, apartheid in Sud Africa, ingresso della Cina nella WTO, globalizzazione) - Deregulation (liberalizzazioni, privatizzazioni, caduta monopoli: energia, telefonia, ecc.) - Gruppi di pressione (McDonalds e obesità, BigTobacco e guerra al fumo, compagnie petrolifere e surriscaldamento globale) - Demografia - Eventi non immaginabili (11 settembre; Fukushima) - Innovazione del business model (Toyota, Ryanair, Amazon, Zara, Internet banking) - Paradigmi /Innovazioni di sistema (Rivoluzione industriale, produzione di massa, ICTs) 83 Le traiettorie tecnologiche e la curva a S 84 Curva a S, la diffusione della tecnologia e le categorie adottanti L’andamento della curva a S è collegato alla cosiddetta curva di diffusione di una tecnologia. La curva di diffusione della tecnologia è funzione delle categorie adottanti e dai loro tempi di adozione (Rogers, 1995) 85 - Innovatori i primi ad adottare l’innovazione; avventurosi; sperimentali, non temono complessità e incertezza legata ai nuovi prodotti: molte volte con disponibilità di ingenti risorse finanziarie e propensi al rischio - Primi adottanti ben integrati nei propri sistemi sociali, influenzano i comportamenti degli altri ma vogliono conservare la propria reputazione garantendosi processi “sicuri” di adozione di una tecnologia o prodotto innovativo. 86 - Maggioranza anticipatrice lenta e prudente, anticipa di poco il consumatore medio. Non esercita poteri di opinion leadership ma svolge un ruolo fondamentale per la diffusione dell’innovazione 87 - Maggioranza ritardataria sono gli scettici verso l’innovazione, non adottano un nuovo prodotto fin quando non avverte la pressione sociale da parte dei propri pari, rilutattante all’incertezza - Ritardatari scettici al massimo, vogliono la certezza dell’utilità del nuovo prodotto o della nuova tecnologia 88 Conflitti di standard e design dominante 89 La storia - La guerra per l’alta definizione (2002-2008) HD-DVD di Toshiba (Universal, Paramount, DreamWorks, Nec, Intel e Microsoft) vs Blue Ray di Sony (Sharp, Panasonic, Philips, Walt Disney, 20th Century Fox) - La guerra dei videoregistratori (1982) Betamax Sony e Video2000 Philips vs VHS Matsushita - ..... 90 Il modello di Utterback e Abernathy sulle traiettorie tecnologiche FLUID PHASE Incertezze tecnologiche e di mercato. Le imprese non sanno se investire in R&D Custom design sono simili per tutti TRANSITIONAL PHASE I produttori imparano ad ascoltare i bisogni del mercato, in virtù dell’interazione con i clienti I bisogni del mercato sono ben individuati Le imprese non sanno soddisfare le richieste di alcune nicchie di mercato Emerge un design dominante: un design le cui componenti principali ed i concetti core, non variano sostanzialmente da un modello all’altro Il design dei prodotti cambia non appena le imprese imparano ad ascoltare I bisogni dei clienti L’innovazione di prodotto è meno importante!L’enfasi ricade sull’innovazione di processo L’innovazione di processo è limitata. La competizione si gioca sulle funzionalità dei prodotti La competizione si basa sui prodotti differenziati. 91 SPECIFIC PHASE Si diffondono i prodotti costruiti a partire dal design dominante L’innovazione è maggiormente di processo, ed i prodotti subiscono innovazioni incrementali. Le differenze tra i prodotti di diversi competitors sono piuttosto lievi La competizione si basa sui costi bassi Quando la tecnologia evolve da una fase all’altra è necessario possedere le conoscenze necessarie per trarre profitto. I settori evolvono in maniera prevedibile da una fase all’altra Perchè si afferma un design dominante? Design dominante vs varietà di opzioni tecnologiche L’esistenza di RENDIMENTI CRESCENTI associati alla diffusione di una nuova tecnologia -Quando cresce il numero degli adottanti aumenta il valore della tecnologia (Arthur, 1994) - L’adozione e la diffusione di una tecnologia generano di norma elevati margini di profitto che possono essere reinvestiti nello sviluppo e nel miglioramento della tecnologia stessa - L’utilizzo consente di acquisire una conoscenza più estesa, permettendo di migliorare la tecnologia e le sue applicazioni - L’alto tasso di diffusione determina lo sviluppo di assets complementari al servizio di quella tecnologia - Effetti dell’apprendimento (curva di esperienza) ed esternalità di rete 92 Effetti dell’adozione di un design dominante - La creazione di mercati “winner-takes-all” Traiettorie tecnologiche con natura “path dependency” Eventi o circostanze del passato, anche marginali, possono esercitare un’influenza significativa sugli esiti finali di una scelta strategica, e che il futuro di un’impresa dipende dal percorso seguito nel passato per giungere alla posizione attuale - - Rilevanza di altri fattori indipendenti dal grado di superiorità tecnica dell’innovazione (Arthur, 1989; Katz e Shapiro, 1986) 93 Il caso Microsoft 94 95 Scelta del tempo di ingresso nel mercato 96 L’affermazione di un dominant design e lo sfruttamento dei rendimenti crescenti generati dal processo di diffusione ed adozione della tecnologia possono essere fortemente influenzati dalla scelta del tempo d’ingresso nel mercato (timing) Tuttavia, ad influenzare la relazione tra timing d’ingresso e probabilità di successo concorrono tanti altri fattori. I nuovi entranti in un mercato posson essere distinti in: - First movers (pionieri) - Early followers (entranti iniziali, o primi inseguitori) - Late entrants (entranti ritardatari) 97 I vantaggi di muoversi per primi (Agarwal e Michael, 1996, Spence, 1981) • • • • • • • • • • Reputazione Leadership tecnologica Prelazione di un posizionamento ( Lock-in) Costi di passaggio (Switching costs) Scelta dei canali migliori Vantaggi lungo la curva di apprendimento Accesso a risorse scarse Definizione degli standard Barriere istituzionali Profitti iniziali 98 Gli svantaggi di muoversi per primi (Golder e Tellis, 1993; Robinson e Sungwook, 2002) • • • • • • • • • Costi del pionierismo Incertezza della domanda Sviluppo dei canali di fornitura e distribuzione Sviluppo delle tecnologie abilitanti e dei beni complementari Cambiamenti nei fabbisogni degli acquirenti Specificità degli investimenti per le prime generazioni o per i costi di produzione Discontinutà tecnologiche Imitazioni a basso costo 99 Esempi di first mover e follower: i vincitori Tastiere per macchine da scrivere: Tastiera QWERTY (FM) e tastiera DVORAK (FW) Pannolini “usa e getta”: Chux (FM) e Pampers di Procter&Gamble (FW) Lettore mp3: MPMan F10 Saehan (FM) e iPod Apple (FW) Macchine fotografiche istantanee: Polaroid (FM) e Kodak (FW) Personal Computer: MITS Altair (FM) e IBM, Apple (FW) Consolle per videogame: Magnavox (FM) e Nintendo, Atari (FW) Sistemi operativi per PC: Digital Research (FM) e Microsoft (FW) Browser Internet: NCSA Mosaic (FM) e Netscape, Microsoft Explorer (FW) ................... (Grant, 1998; Teece, 1987) 100 La cessione di licenze tecnologiche Le decisioni sulla cessione di licenze tecnologiche sono vitali quando la tecnologia è una fonte importante del vantaggio competitivo. Fermo restando che raramente le provvigioni per le licenze compensano la perdita di vantaggio competitivo, ci sono dei casi in cui cedere una licenza è strategicamente desiderabile: • Incapacità di sfruttare la tecnologia • Accesso a mercati non disponibili • Rapida standardizzazione della tecnologia • Struttura debole del settore industriale • Creazione di buoni concorrenti • Ottenere altre licenze in cambio Cedere una tecnologia può creare nuovi concorrenti e sacrificare profitti di lungo termine per ricavi di breve termine!!! 101 L’appropriazione dei benefici dell’innovazione - Forza di brevetti e meccanismi legali di protezione dell’innovazione (*) - Segreto industriale (Secrecy) – protezione dell’innovazione di processo - Controllo dei complementary assets (manufacturing capabilities, sales and service expertise, brand name, distribution channels, customer relationships) - Alleanze - Regulation - Numero di attori presenti sul mercato - Switching costs - Lead time e complessità di prodotto - Conoscenza tacita - Consolidamento dello standard e curva dell’apprendimento 102