N. 1 2012 - Assofond

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N. 1 2012 - Assofond
N.1 2012
ASSOFOND
FEDERAZIONE
NAZIONALE
FONDERIE
Poste Italiane S.p.A. - Anno XL-Pubblicazione bimestrale - Spedizione in A.P. - 70% - Filiale di Milano
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mmario
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s
N. 1 2012
sommario
industria
fusoria
ASSOFOND
in igne vita
ASSOFOND
FEDERAZIONE
NAZIONALE
FONDERIE
Pubblicazione bimestrale tecnico-economico ufficiale
per gli atti dell’Associazione Nazionale delle Fonderie
Autorizzazione Tribunale di Milano
n. 307 del 19.4.1990
Direttore Responsabile
Silvano Squaratti
Economico
45th Census of World Casting Production ..................................................................................10
USA: i numeri nel dettaglio. Panoramica sullo stato dell’industria fusoria USA:
dalle leghe ai servizi ad alto valore aggiunto ............................................................................ 18
25° Steel Market Outlook ............................................................................................................ 22
Presentato Metef-Foundeq 2012 nell’ambito dell’incontro
“Ferrosi e Non ferrosi nel 2011 e nel 2012”............................................................................ 28
Costo orario del lavoro: gennaio 2012 ........................................................................................ 32
Direzione e redazione
Federazione Nazionale Fonderie
20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54
Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282
www.assofond.it - [email protected]
Gestione editoriale e pubblicità
S.A.S. - Società Assofond Servizi s.r.l.
20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54
Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282
Amministrazione e abbonamenti
S.A.S. - Società Assofond Servizi s.r.l.
20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54
Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282
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Congiuntura flash
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Gen
Feb
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anno 2012 105,00 euro
Mar
Congiuntura flash ............................................................................................................................ 36
Abbonamento per l’estero,
anno 2012 180,00 euro
Una copia 12,91 euro, estero 20,66 euro
Rubrica Legale
Numeri arretrati il doppio
Rubrica Legale .................................................................................................................................. 46
Condizioni generali di vendita 2012 .......................................................................................... 48
Tecnico
Controllo della stabilità di processo nella realizzazione
di anime in materiale inorganico .................................................................................................. 52
Congresso 2011dell’ American Foundry Society ........................................................................60
CRIF Centro di Ricerca per l’Industria Fusoria............................................................................68
L’importanza della metallurgia - “Metallurgia generale” (sedicesima parte) ..................74
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È vietata la riproduzione degli articoli e illustrazioni di
Industria Fusoria senza autorizzazione e senza citare
la fonte. La collaborazione alla Rivista è subordinata
insindacabilmente al giudizio della Redazione.
Le idee espresse dagli Autori non impegnano ne la
Rivista ne Assofond e la responsabilità di quanto
viene pubblicato rimane agli Autori stessi.
La pubblicità che appare non supera il 50% della
superficie totale del periodico.
Inserzionisti.......................................................................................................................................... 96
7
Industria Fusoria 1/2012
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45th Census of World Casting
Production
Lo scorso Dicembre sono stati
pubblicati sul numero di Modern
Casting gli esiti del 45esimo Census of World Casting Production
(dati 2010).
Purtroppo come più volte evidenziato l’esigenza di disporre di dati relativi allo scenario mondiale
dell’industria di Fonderia si scontra annualmente con i ritardi di
pubblicazione riportati dalle principali Associazioni internazionali
deputate alla raccolta ed all’elaborazione di tali statistiche.
Di seguito Vi riportiamo uno stralcio dalla rivista Modern Casting.
Leaders mondiali nella
produzione di getti
La 45esima indagine sulla produzione mondiale di getti è stata realizzata grazie alla collaborazione delle associazioni di categoria e dalle rappresentanze
di ogni singola nazione. In que-
sta edizione è mancato l’apporto di: Danimarca, Mongolia,
Russia e Ucraina per i quali i
dati ineriscono l’ultimo periodo disponibile.
Il 45th Census of World Casting
Production ha coinvolto 36 Paesi produttori di getti di Fonderia
e fornisce una sintesi sui primi
10 produttori mondiali di getti
ferrosi e non ferrosi. La lista dei
Paesi TOP-10 è rimasta virtualmente invariata rispetto al 2009
con un rimescolameno in alcune
posizioni della classifica.
Cina, India e USA continuano a
contendersi il primo, secondo e
terzo posto. Il Brasile e la Corea hanno anch’esse mantenuto il settimo e l’ottavo posto,
mentre l’Italia risale al nono
posto cedendo il decimo occupato nel 2009 alla Francia.
I Paesi Top-10 totalizzano l’88%
della produzione globale, la
stessa percentuale toccata nell’anno 2009. Complessivamen-
te, tutti i Paesi hanno aumentato la loro produttività media
per impianto rispetto al 2009.
La Germania resta il leader assoluto con 7.808 tonnellate ad
impianto. Sorprendente l’incremento di produttività delle
Fonderie brasiliane 2.393 tonnellate/impianto (+39% rispetto al 2009).
Gli Stati Uniti conservano la
terza posizione nel ranking della produttività con 4.038 tonnellate per impianto.
Overlook mondiale
La produzione mondiale di getti
nel 2010 è cresciuta del 13,7%
denotando così un discreto recupero rispetto alla perdita subita nel 2009 (-14%).
Le tonnellate si sono attestate
su 91.392.360, ancora sotto il livello registrato nel 2008 (93,5
M/tonnellate) ed il picco di 94,4
M/tonnellate toccato nel 2007.
TOTALE MONDO
Totale mondo
Ghisa Grigia
Ghisa Duttile
43.198.196
23.511.810
Acciaio
10.215.376
Totale ferrosi
76.925.382
Produzione di getti ferrosi – Anno 2010 (tonnellate)
Totale mondo
Rame
Alluminio
1.652.401
10.895.465
Magnesio
196.685
Produzione di getti non ferrosi – Anno 2010 (tonnellate)
Industria Fusoria 1/2012
10
Zinco
528.978
Altri metalli
non ferrosi
Totale
non ferrosi
1.193.449
14.466.978
economico
EUROPA - Totale 14.322.083
Paese
Austria
Begio
Bosnia/ Herzegovina
Croazia
Danimarca*
Finlandia
Francia
Germania
Italia
Norvegia
Polonia
Portogallo
Rep. Ceca
Romania
Serbia
Slovenia
Spagna
Svezia
Svizzera
Ucraina**
UK
Ungheria
Ghisa Grigia
38.689
58.000
11.200
22.107
32.367
28.206
623.000
2.185.310
633.100
15.103
445.100
38.357
153.761
24.697
33.047
75.800
410.500
160.800
19.400
640.000
129.000
28.921
Ghisa Duttile
113.071
5.800
290
17.375
48.020
46.417
916.100
1.486.872
405.300
37.966
152.300
70.145
55.140
3.321
12.508
28.800
543.300
40.400
33.200
40.000
188.700
25.779
Acciaio
16.094
31.316
2.544
1.313
14.714
85.300
192.089
64.100
3.023
67.400
7.342
57.879
21.593
11.276
6.100
71.500
18.100
1.800
275.000
67.200
5.901
Totale ferrosi
167.854
95.116
14.034
40.795
80.387
89.337
1.624.400
3.864.271
1.102.500
56.092
664.800
115.844
266.780
49.611
56.831
110.700
1.025.300
219.300
54.400
955.000
384.900
60.601
* dati 2008 ** dati 2009
Produzione di getti ferrosi – Anno 2010 (tonnellate)
Paese
Austria
Begio
Bosnia/ Herzegovina
Croazia
Danimarca
Finlandia
Francia
Germania
Italia
Norvegia
Polonia
Portogallo
Rep. Ceca
Romania
Serbia
Slovenia
Spagna
Svezia
Svizzera
Ucraina
UK
Ungheria
Rame
2.266
459
1.433
3.908
19.420
77.167
69.000
1.821
7.935
12.664
4.524
5.472
1.115
1.021
7.766
9.600
2.233
9.500
1.289
Alluminio
116.061
931a
4.784
11.652
5.778
4.028
286.647a
797.690
730.702
6.790
237.475
15.950
65.370a
40.960
980
27.227a
100.043a
32.500
20.410
45.000c
98.000a
88.921
* dati 2008 ** dati 2009 a) incluso magnesio b) Piombo
Produzione di getti non ferrosi – Anno 2010 (tonnellate)
Magnesio
5.365
14.859
6.800
4.140
4.982
1.700
153
Zinco
14.130
329
230
6
257
23.669
40.188
60.760
Altri metalli
non ferrosi
181
623
661b
6
2.830
4
900
13.800
450
6.969
402
312
2.443
9.293
3.500
1.552
11.150
8.000
3.580
1.000
144
734
636
Totale
non ferrosi
138.003
1.883
4.784
13.002
7.217
8.199
332.566
929.908
868.162
8.611
263.350
29.064
77.597
51.816
13.557
30.691
117.738
47.300
24.195
45.000
116.500
94.087
c) tutti non ferrosi
11
Industria Fusoria 1/2012
economico
AMERICA - Totale 13.719.365
Paese
Ghisa Grigia
Ghisa Duttile
Stati Uniti
Brasile
Canada
Messico
2.632.742
1.912.072
315.329
771.700
2.753.305
812.916
58.947
Acciaio
983.388
243.432
76.776
78.746
Totale ferrosi
6.369.435
2.968.420
392.105
909.393
Produzione di getti ferrosi – Anno 2010 (tonnellate)
Paese
Rame
Stati Uniti
Brasile
Canada
Messico
264.897
16.539
12.133
140.701
Alluminio
Magnesio
1.233.771
248.454
184.236
600.469
Zinco
106.140
4.768
204.116
2.797
109
1.008
Altri metalli
non ferrosi
59.874
Totale
non ferrosi
1.868.798
272.558
196.369
742.287
Altri metalli
non ferrosi
300.000
750.000b
4.911
11.500
240
Totale
non ferrosi
4.800.000
750.000
1.042.851
381.500
480
30.000
500.000
389.617
149.000
Produzione di getti non ferrosi – Anno 2010 (tonnellate)
ASIA - Totale 62.811.968
Paese
Cina
India
Giappone
Corea
Mongolia*
Pakistan
Russia*
Taiwan
Turchia
Ghisa Grigia
19.000.000
6.180.000
2.157.514
1.042.000
2.000
250.000
1.740.000
627.178
591.000
Ghisa Duttile
10.500.000
1.053.200
1.350.951
653.400
220
30.000
1.260.000
216.563
427.700
Acciaio
5.300.000
1.070.000
206.683
156.700
12.000
50.000
700.000
67.411
124.000
Totale ferrosi
34.800.000
8.303.200
3.715.148
1.852.100
14.220
330.000
3.700.000
911.152
1.142.700
* dati 2009
Produzione di getti ferrosi – Anno 2010 (tonnellate)
Paese
Rame
Cina
India
Giappone
Corea
Mongolia*
Pakistan
Russia*
Taiwan
Turchia
Alluminio
700.000
3.800.000a
79.293
25.100
60
20.000
90.000
36.429
12.000
925.508
344.900
180
10.000
340.000
271.932
123.500
Magnesio
Zinco
6.954
26.185
35.000
5.463
15.000
73.838
13.500
20.000
1.955c
* dati 2009 a) incluso magnesio b) tutti non ferrosi c) Titanio
Produzione di getti non ferrosi – Anno 2010 (tonnellate)
AFRICA - Totale 538.944
Paese
Ghisa Grigia
Ghisa Duttile
170.196
123.804
Sud Africa
Acciaio
124.656
Totale ferrosi
418.656
Produzione di getti ferrosi – Anno 2010 (tonnellate)
Paese
Sud Africa
Rame
16.656
Alluminio
Magnesio
74.616
252
Produzione di getti non ferrosi – Anno 2010 (tonnellate)
Industria Fusoria 1/2012
12
Zinco
2.664
Altri metalli
non ferrosi
Totale
non ferrosi
26.100
120.288
economico
Paesi
Austria
Belgio
Bosnia Erzegovina
Brasile
Canada
Cina
Croazia
Rep. Ceca
Danimarca
Finalandia
Francia
Germania
Ungheria
India
Italia a
Giappone
Corea
Messico
Mongolia*
Norvegia
Pakistan
Polonia
Portogallo
Romania
Russia*
Serbia
Slovenia
Sud Africa
Spagna
Svezia
Svizzera
Taiwan**
Turchia
Ucraina***
UK
USA
TOTALE
Ghisa
21
14
7
609
38
17.000
15
88
7
14
102
216
36
Acciaio
25
7
2
204
27
4.700
3
31
6
37
53
17
Non Ferrosi
156
433
512
175
24
7
1.800
180
35
49
27
71
143
167
15
3
50
36
7
43
917
1.108
226
339
3
9
200
245
39
65
15
8
73
57
32
18
478
653
400
228
658
24.158
9
3
38
30
13
4
40
73
233
18
47
88
52
72
50
330
400
437
216
989
11.668
413
6.530
8
4
541
110
4.300
24
65
10
16
315
345
80
Totale
46
29
13
1.354
175
26.000
42
184
17
36
454
614
133
4.500
1.100
1.612
881
681
42
19
2.050
461
81
157
1.350
42
58
199
139
117
72
848
1.126
1.070
444
2.060
48.206
Il dettaglio della produzione
mondiale di getti resta simile
all’anno 2009.
Gli USA, dopo 4 anni consecutivi di calo nel 2010, hanno
registrato
una
crescita
dell’11,2%. L’India con un incremento del 22% conserva il
secondo posto con un trend
ascendente.
New Entries
Tra i nuovi Paesi indagati in
questa edizione è incluso il
Pakistan con una produzione
di getti complessiva pari a
360.000 tonnellate.
Il 70% della sua produzione è
rappresentata da getti in ghisa
grigia utlizzati in particolare
nell’industria degli zuccherifici, automotive, agricoltura,
edile e chimica.
Il tessuto produttivo è costituito da ben 2.050 unità produttive in grado di realizzare
una produzione media per impianto pari a 175 tonnellate.
Ripresa Economica
A parte poche eccezioni, rappresentate da Cina ed India, la
produzione di getti a livello
mondiale nel 2009 ha subito
un crollo generalizzato. I dati
relativi all’anno 2010, mostrano un moderato incremento
produttivo che non ha ancora
consentito di recuperare i livelli pre-crisi.
* dati 2009 ** dati 2007 *** dati 2002 a) Acciaio + Microfusione
Numero di Fonderie anno 2010
Dei 36 paesi oggetto dell’intervista solo 4 (Canada, Norvegia, Serbia e Slovenia) hanno denunciato un calo nella
produzione all’opposto di
quanto accadde nel report
dell’anno 2009 dove solo 5
nazioni registrarono una crescita.
Con il 42% Taiwan ha evidenziato la crescita produttiva più
sostenuta. Allo stesso modo il
Brasile ha avuto un incremento del 41% nella produzione
di getti.
Contributo delle varie leghe nella produzione mondiale.
13
Industria Fusoria 1/2012
economico
La Germania conquista la quarta posizione, dopo la caduta in
sesta dello scorso anno, mostrando un +23% di crescita,
comunque ancora sotto il livello del 2008.
Alcuni Paesi, come Cina, Un-
gheria, India, Corea, Portogallo
e Turchia, non sono stati minimante toccati dalle criticità
economiche occorse nel biennio precedente conservando i
livelli produttivi del 2008. Nel
2009, a fronte di una flessione
milioni
di
tonnellate
sperimentata dalla generalità di
tutti i Paesi, Cina, India, Corea,
Portogallo, evidenziavano ancora una crescita.
Fonte: 45rd Report Census of
World Casting – Modern Casting
Quota %
sul totale
mondo
Totale
39,60
49,5%
Ghisa grigia
1 9 ,0
Cina
Russia
6
1
Ghisa duttile
1 0 ,5
(1)
(5)
Acciaio
5 ,3 0
Non Ferrosi
4,80
Totale
9,05
11,3%
India
Ghisa grigia
6 ,1 8
Brasile
(2)
2
7
Ghisa duttile
1 ,0 5
(7)
Acciaio
1 ,0 7
Non Ferrosi
0,75
Totale
8,23
10,3%
Ghisa grigia
2 ,6 3
U.S.
Corea
3
8
Ghisa duttile
2 ,7 5
(3)
(8)
Acciaio
0 ,9 8
Non Ferrosi
1,87
Totale
4,79
6,0%
Ghisa grigia
2 ,1 8
Germania
Italia
4
9
Ghisa duttile
1 ,4 9
(6)
(10)
Acciaio
0 ,1 9
Non Ferrosi
0,93
Totale
4,76
6,0%
Ghisa grigia
2 ,1 6
Francia
Giappone
5
10
(9)
Ghisa duttile
1 ,3 5
(4)
Acciaio
0 ,2 1
Non Ferrosi
1,04
Produttori di getti Anno 2010 (il ranking del 2009 è indicato tra parentesi)
Totale
Ghisa grigia
Ghisa duttile
Acciaio
Non Ferrosi
Totale
Ghisa grigia
Ghisa duttile
Acciaio
Non Ferrosi
Totale
Ghisa grigia
Ghisa duttile
Acciaio
Non Ferrosi
Totale
Ghisa grigia
Ghisa duttile
Acciaio
Non Ferrosi
Totale
Ghisa grigia
Ghisa duttile
Acciaio
Non Ferrosi
Russia
4.2 Milioni t
Nord America:
10.48 Milioni t
Europa:
14.32 Milioni t
Industria Fusoria 1/2012
14
Quota %
sul totale
mondo
4,20
1 ,7 4
1 ,2 6
0 ,7 0
0,50
3,24
1 ,9 1
0 ,8 1
0 ,2 4
0,27
2,23
1 ,0 4
0 ,6 5
0 ,1 6
0,38
1,97
0 ,6 3
0 ,4 0
0 ,0 6
0,87
1,95
0 ,6 2
0 ,9 2
0 ,0 8
0,33
5,3%
4,1%
2,8%
2,5%
2,4%
Giappone:
4.76 Milioni t
Cina:
39.6 Milioni t
India:
9.05 Milioni t
Brasile:
3.24 Milioni t
milioni
di
tonnellate
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eco
ec
o
c
economico
USA: i numeri nel dettaglio
Panoramica sullo stato dell’industria fusoria USA:
dalle leghe ai servizi ad alto valore aggiunto
Per il secondo anno consecutivo Modern Casting esplora nel
dettaglio i numeri della produzione statunitense di getti.
I dati si basano su un’indagine
condotta su 1617 impianti, che
rappresentano il 79% del totale
degli impianti presenti, stimati
in 2.060.
Dettaglio per
processo di Formatura
Di seguito viene fornito un dettaglio dei risultati dell’indagine.
Le percentuali indicate riflettono il numero delle unità operative che hanno risposto ai singoli quesiti.
Per contro la formatura orizzontale a verde detiene la fetta più
grossa come sistema di produzione maggiormente utilizzato
con il 45% delle aziende che la
impiegano.
La sua controparte, la formatura
verticale a verde è utilizzata solo
dal 15% delle realtà produttive.
Il processo NOBAKE detiene il
secondo posto con il 42% di utilizzatori (molte aziende indagate
utilizzano processi multipli). Le
fonderie che utilizzano la tecno-
Dettaglio per
tipologia di lega
• Leader: Alluminio
• Ultimo posto: Titanio
• % risposte: 89%
L’alluminio si conferma il materiale dominante in termini di
aziende operative sul territorio
con 882 unità che fondono le
sue leghe. Sempre in termini di
numero di aziende le Fonderie
di ghisa occupano il secondo
posto dopo quelle di alluminio, rappresentando il 31% del
totale.
Circa 143 aziende hanno dichiarato di colare alluminio,
ghisa e acciaio, mentre 167
confermano di colare sia alluminio che ghisa.
Il titanio si piazza all’ultimo posto con solo 19 aziende che
realizzano getti in tale metallo.
Industria Fusoria 1/2012
• Leader: Formatura a verde
orizzontale
• Ultimo posto: Formatura a
verde verticale
• % risposte: 90%
logia della formatura a verde e
quella in forma permanente sono 123, mentre 451 sono gli impianti che utilizzano la formatura
a verde e processi NOBAKE in
sabbia/resina.
Dettaglio per
numero di addetti
•
•
•
•
Massimo nr addetti: 2.000
Minimo nr addetti: 1
% risposte: 83
Media: 100
La maggioranza degli intervistati (58% delle risposte) ha meno
di 60 dipendenti. Solo il 16%
delle Fonderie ha più di 250 dipendenti, il 32% ha meno di 30
dipendenti, il 16% ha più di 250
dipendenti, il numero medio di
dipendenti per impresa è 100,
La maggior parte degli impianti utilizzano più processi di formatura, ma il processo di
formatura orizzontale a verde è il più popolare.
18
economico
tre in meno rispetto all’indagine dello scorso anno.
Dettaglio per
settori utilizzatori
• Leader: mercato delle valvole e dei raccordi
• Ultimi: industrie specializzate (tessile, alimentare, legno,
carta)
• % risposte: 33%
Almeno la metà degli intervistati ha dichiarato di produrre
per il mercato delle valvole e
dei raccordi. Il 43% delle aziende indagate evidenzia una produzione di getti diretta in particolare al mercato dell’industria
mineraria e dell’agricoltura.
Quasi tutte le aziende producono getti per più di un settore di utilizzo.
sulle fusioni. Il 70% degli intervistati possiedono un reparto
di lavorazione meccanica per la
sgrossatura e la finitura, il 60%
ha il reparto modelleria ed il
59% la divisione progettazione
ed engineering. Solo 33 strutture effettuano prove di corrosione (nebbia salina) ed è il solo servizio a valore aggiunto
utilizzato da meno di 150
aziende.
Dettaglio per
processo di fusione
• Leader: forno ad induzione
a crogiolo
• Ultimo: forno a riverbero
• % risposte: 69%
Circa il 38% degli impianti utilizza per la fusione forni ad induzione a crogiolo. Secondo è
il processo di fusione con for-
no a crogiuolo con 505 aziende
utilizzatrici (circa il 33%). Seguono il cubilotto, il forno ad
induzione, il forno ad arco ed a
resistenza con circa 100 utilizzatori. Sono circa 16 le aziende
che utilizzano il forno a riverbero, molte aziende utilizzano
differenti processi di fusione.
Dettaglio per Stato
• Leader: Ohio
• Ultimo: Delaware, Hawai,
Nord Dakota
• % risposte: 100%
• Media: 34,5
Lo Stato dell’Ohio con 175 impianti si conferma leader, seguito
dalla Pennsylvania, dalla California, Wisconsin ed Illinois con oltre 100 impianti ciascuno.
Fonte: Modern Casting
Dettaglio per
formatura delle anime
• Leader: formatura a guscio
(shell)
• Ultimo: formatura ceramica
• % risposte: 57%
Il processo di formatura a guscio
delle anime, si conferma leader
con i 2/3 delle aziende che lo utilizzano seguito dal processo
NOBAKE. I processi meno utilizzati (solamente in 100 Fonderie, 11% degli intervistati) sono
processi di formatura ceramici,
quelli in cassa d’anima calda (hot
box) e il warmbox. Molte delle
aziende intervistate hanno dichiarato di utilizzare più processi di formatura.
Il processo di formatura a guscio delle anime seguito dal processo NOBAKE si confermano
come i due processi più popolari di formatura delle anime.
Dettaglio per servizi
a valore aggiunto
• Leader: lavorazioni di sgrossatura e finitura
• Ultimo: test di corrosione
(nebbia salina)
• % risposte 76%
Sempre maggiore è il numero
di aziende che offrono ai propri
clienti servizi a valore aggiunto
L’alluminio si conferma il materiale dominante con il 55% delle aziende che lo colano.
19
Industria Fusoria 1/2012
- Photos : Getty Images - Didier Larue
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econo
mi
ico
om
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nomico
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ec
o
c
economico
25° Steel Market Outlook
Il 25° steel market outlook, organizzato da Siderweb il 27 gennaio scorso, si è aperto con un
filmato che ben sintetizza il titolo del Convegno “2012: Acciaio ancora sul filo del rasoio”:
il rischioso tragitto di sei chilometri che si snoda sulla gola di
Garnitz, in Austria, percorso da
alcuni bikers sulla sella di una
bici, con le due ruote a pochi
centimetri dal precipizio.
Esaustivo il commento, al video, del Presidente di Siderweb, Emanuele Morandi:
“Questa discesa sembra la metafora della situazione che stiamo
vivendo: servono allenamento,
esperienza, concentrazione, nervi
saldi, coraggio e un pizzico di incoscienza perché non sono ammessi errori o indecisioni che sarebbero fatali.
Ma soprattutto, prima di decidere
di recarsi in Austria per intraprendere una discesa così ardita, è necessaria una valutazione seria,
corretta, precisa del contesto in
rapporto alle proprie capacità di
bikers. Fuor di metafora, la situazione di mercato, strategica e finanziaria che il settore dell’acciaio sta vivendo (e che ci attende
per i prossimi mesi) è molto complicata tra redditività in calo, overcapacity e accesso al credito sempre più selettivo e costoso.
Non serve a niente minimizzare,
dicendo per esempio che le crisi ci
sono sempre state, o nascondere
la testa sotto la sabbia (scoprendo così “parti delicate” del corpo).
È invece necessario guardare in
faccia con realismo la situazione
e cercare “insieme” la soluzione
ad ogni singolo problema.
Industria Fusoria 1/2012
Finora abbiamo tergiversato, buttato un pò in là la palla, ma ora è
venuto il momento di agire. Se
non ora….quando?
Gli interventi dell’incontro, di
cui riportiamo di seguito una
sintesi, sono tratti dal portale
Siderweb.
Achille Fornasini
“RIBASSI
DOVUTI ALL’USCITA
DELLA SPECULAZIONE. IN VISTA
RIEQUILIBRIO DEL MERCATO”
“La potenzialità rialzista delle
quotazioni sembra essersi quasi esaurita per tutti i vari prodotti, le aspettative sono quindi
di uno spostamento laterale
prima di una flessione senza
però tracolli”.
Questo in estrema sintesi l’andamento nel futuro a breve
22
termine delle quotazioni dei
prodotti siderurgici per Achille
Fornasini. Lo chief analyst di Siderweb nell’analisi tecnica proposta all’interno del 25° Steel
Market Outlook ha rimarcato
come il mercato dopo una breve risalita sembri ormai prossimo ad una nuova correzione di
tendenza, che però non presenta le potenzialità di nuovi
crolli.
“Per quanto riguarda le materie prime - ha spiegato Fornasini - il calo registrato negli ultimi mesi (-23% le materie prime
in generale, -19% il rottame e 27% il minerale ferroso) rappresenta semplicemente una
pausa di questa progressione
ascendente, che ha contribuito
a riportare il mercato in equilibrio. Le cause di quest’ultima
dinamica sono legate al rallentamento della crescita econo-
economico
mica mondiale e quindi a una
domanda di materie prime inferiore all’offerta, ma anche a un
dollaro relativamente forte e,
soprattutto, alla minore liquidità resa disponibile dal sistema finanziario ai fondi comuni
di investimento specializzati
sulla speculazione in materie
prime”.
Il mercato risulta quindi in
equilibrio senza particolari
scompensi.
Sul fronte tassi di cambio nel
rapporto euro dollaro il ritorno nei regimi di fair value zone
sarà sicuramente positivo. “Per
il rottame attendo anche in
questo caso un primo andamento laterale a breve prima
di un leggero cedimento temporaneo, così come per le quotazioni de i noli marittimi”.
Per quanto riguarda i prodotti
siderurgici - secondo Fornasini- nel comparto dei lunghi,
l’andamento dovrebbe essere
simile a quello del rottame,
più sincrono per il tondo, meno per travi laminati e vergella che dovrebbe aver raggiunto le quotazioni limite. Per i
piani invece, dopo una reazione con un +25% al regime di
ipervenduto precedente, si è
arrivati al limite della capacità
di crescita con un mercato anche in questo caso pronto al
riequilibrio.
Gianfranco Tosini
“PER L’ACCIAIO
EUROPEO
CON PROSPETTIVE DIFFICILI”
2012
“L’acciaio europeo nel 2012
vivrà una situazione contraddistinta da una bassa crescita”. Lo ha detto durante il 25°
Steel Market Outlook Gianfranco Tosini, responsabile
dell’ufficio studi di Siderweb.
“Nell’Unione Europea - ha
proseguto - il consumo reale
salirà dell’1% rispetto al 2011,
il consumo apparente del 2%,
la produzione del 2%, le vendite dei centri servizi piani del
2% e quelle dei distributori al-
23
l’ingrosso rimarranno sullo
stesso livello del 2011”. Una
situazione non certo rosea,
che sarà ancor più difficile in
Italia, dove alla fine dell’anno
“il consumo apparente di acciaio sarà del 23% inferiore a
quello del 2007, contro una
media europea del -20%”. Dal
punto di vista della produzione, invece, “quella italiana a fine 2012 sarà del 6,4% inferiore al 2007, contro una media
continentale del -13,6%”. I
produttori italiani, quindi,
“stanno avendo delle performance migliori rispetto ai
concorrenti europei e stanno
trovando spazi all’estero per i
propri prodotti”. Per ciò che
concerne i settori utilizzatori
di acciaio “in Europa le costruzioni saranno ancora stagnanti (-0,3% rispetto al
2011), mentre gli altri settori
vedranno i propri ritmi scendere rispetto all’anno scorso”. In Italia, invece, per il settore edilizio ci sarà una riduzione del 2,1% del residenziale e del 5,6% del non residenziale rispetto al 2011, con solo le ristrutturazioni in crescita dello 0,5%. Ampliando lo
sguardo all’economia in generale, quest’anno nell’eurozona
ci sarà un primo semestre di
recessione, seguito da una debole ripresa nel secondo semestre. Il PIL scenderà dello
0,3%, mentre in Italia si ridurrà dell’1,5%-2,2%.
Industria Fusoria 1/2012
economico
Antonio Gozzi
“L’EUROPA COME IL GIAPPONE
NELL’ULTIMO DECENNIO”
Per l’Europa si prospetta un
futuro economico difficile, simile a quello che il Giappone
ha vissuto nell’ultimo decennio. Lo ha dichiarato durante
il 25° Steel Market Outlook
Antonio Gozzi (amministratore delegato di Duferco).
“Partendo dal presupposto
che non credo in un’implosione dell’euro – ha esordito
Gozzi – penso che per l’Europa la prospettiva più probabile a medio termine sia quella
di replicare la situazione che
ha vissuto il Giappone negli
ultimi dieci anni”. Una congiuntura nella quale, quindi,
“tutte le risorse disponibili
sono destinate a ridurre il debito, mentre per gli investimenti e la crescita e lo sviluppo sono attesi tempi duri”.
Per l’acciaio continentale, afflitto da un endemico eccesso di offerta, bisognerà quindi prepararsi ad una ristrutturazione: “oggi non vale più
il vecchio adagio che diceva
che gli imprenditori muoiono
ma gli impianti continuano a
produrre: in Europa molte
delle chiusure in atto sono
definitive. Ciò porterà ad un
riequilibrio tra domanda ed
offerta che darà i suoi frutti
in futuro”.
Per i siderurgici italiani, però,
resta aperta una questione:
come si sopravvive in questa
situazione?
“Innanzi tutto bisogna tagliare i costi fissi. Secondariamente bisogna modificare il
portafoglio delle proprie attività, puntando su una diversificazione geografica e di prodotto. Infine bisognerà aggregarsi, e bisognerà farlo tra
italiani, se l’Italia vuole rimanere nella serie A della siderurgia”.
Industria Fusoria 1/2012
Alberto Messaggi
“PER
MIGLIORARE I RAPPORTI CON
LE ISTITUZIONI FINANZIARIE LE CHIAVI SONO PIANIFICAZIONE E COMUNICAZIONE”
“Il 2012 si presenta come un anno con tassi mediamente più alti,
un credito più razionato e con
maggiore rischiosità dell’attivo, il
tutto innestato in un quadro di alta volatilità della domanda e di incremento del gap competitivo”.
Quali potranno essere le risposte delle imprese a questo scenario da “film apocalittico”? A questa domanda ha provato dare risposta Alberto Messaggi (cfo Feralpi) nel corso del 25° Steel
Market Outlook di Siderweb.
Messaggi si è concentrato in primis nel delineare il quadro dell’evoluzione della situazione insolvenze nell’industria italiana, evidenziando come oggi più che in
passato sia necessario assicurare
il proprio credito.
“Rispetto al 2007 i mancati pagamenti sono saliti del 132% - evidenzia Messaggi - mentre per la
siderurgia il 2011 rispetto all’anno precedente ha visto una crescita della problematica del 43%
nella frequenza e del 42% nella
severità, come evidenziano i vari
report delle assicurazioni sul
credito”.
Un ulteriore incremento medio
del 15% è invece atteso sul 2012,
inoltre il fenomeno lo scorso anno è stato aggravato dall’aumento dei tassi di interesse bancari e
della restrizione del credito.
“Il 2012 si presenta come un anno molto difficile – conclude
Messaggi – le impresse possono
però rispondere innanzitutto investendo in comunicazione con
le banche e pianificazione. Si dovrà controllare il ciclo del circolante e degli investimenti, gestire
ancor più accuratamente i rischi
e in particolare quello del credito, inoltre si dovrà approfittare
di eventuali finestre per consolidare il passivo finanziario”.
24
Francesco Strada
“LA
SALVAGUARDIA DELLE AZIENDE È LA PRIORITÀ NUMERO UNO”
“Nella classifica dei 187 Paesi
in cui vi sono le migliori condizioni per fare impresa l’Italia è all’87° posto tra Mongolia e Giamaica. Se poi guardiamo nello specifico la facilità
con cui reperire le informazioni il nostro paese scende
al 98° posto insieme a Tunisia
e Nicaragua”.
Bastano queste poche informazioni evidenziate da Francesco Strada, Amministratore Delegato della Strada ing.
Achille, per capire come le
condizioni di lavoro degli imprenditori in Italia siano ben
diverse da quelle dei propri
competitor esteri.
Strada intervenendo nel corso del 25° Steel Market Outlook si è poi soffermato sul
fatto che la riduzione del credito alle aziende possa di fatto alimentare la spirale dei
fallimenti anche se gli imprenditori dovrebbero recitare comunque un “mea culpa” sia dal punto di vista della comunicazione che delle
scelte strategiche.
“Oggi la nostra priorità numero uno è quella di salvaguardare le nostre aziende,
senza fossilizzarsi sui budget
di vendita – prosegue Strada,
ma anche nel caso di dimensioni ridotte prima di concedere un credito bisogna raccogliere informazioni in loco,
e non ammettere sgarri sugli
accordi presi. Mio padre era
solito dire “Arrossire oggi
per non piangere domani”, è
un detto che oggi più che mai
sembra attuale. Il 2012 si presenta ancora una volta come
un anno difficile, speriamo
che parte della liquidità concessa dalla Bce alle banche
sia in grado di arrivare anche
alle aziende”.
econo
mi
ico
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nomico
eco
ec
o
c
economico
Presentato Metef-Foundeq 2012
nell’ambito dell’incontro
“Ferrosi e Non ferrosi nel 2011 e nel 2012”
Si è svolta lo scorso 8 febbraio presso la sede di AIB
(Associazione Industriale Bresciana) la presentazione della
prossima edizione di MetefFoundeq – la fiera biennale
accreditata tra le principali
rassegne al mondo per il settore dell’alluminio, dei metalli
tecnologici e della fonderia - e
Metalriciclo-Recomat – il salone dedicato alle tecnologie
per il riciclo industriale dei
metalli e dei materiali - rassegne fieristiche internazionali
organizzate da Alfin-Edimet
che si terranno dal 18 al 21
aprile 2012 a Veronafiere.
La presentazione è avvenuta
in chiusura dell’incontro “Ferrosi e Non ferrosi nel 2011 e
nel 2012 – la parola ai top
Industria Fusoria 1/2012
protagonists”, appuntamento
che ha visto i rappresentanti
delle maggiori Associazioni
del settore, che da tempo
supportano le due manifestazioni organizzate da Alfin-Edimet, interrogarsi sulla situazione dell’industria metallurgica italiana e sulle prospettive per il 2012.
Al convegno, aperto e moderato
da Paolo Kauffmann, Senior Partner di Kauffmann&Sons, hanno
partecipato Giuseppe Pasini,
Presidente Federacciai, Romano Pezzotti, Presidente Assofermet Rottami, Franco Zanardi, Vicepresidente Assofond, Gino Schiona, Direttore Generale CiAl, Stefano
Vittorio Kuhn, Vicedirettore
Generale e Direttore Com-
28
merciale Banco di Brescia,
Main Sponsor di Metef-Foundeq.
Ciò che è emerso in AIB è
che per il mercato dei metalli
il 2012 sarà un anno da prendere con cautela. Dopo un
2011 che, tra alti e bassi, si è
concluso positivamente a livello produttivo, l’anno appena iniziato desta qualche
preoccupazione.
Il comparto dell’acciaio in Italia, secondo i dati relativi ai primi 11 mesi del 2011 forniti da
Giuseppe Pasini, ha registrato
un incremento dell 11,3% sul
2010, con un +18% per i prodotti piani e un +7,3% per i
lunghi. Inoltre, l’export italiano di acciaio ha segnato un
+12,5% mentre l’import è sa-
economico
lito del 7,3%. Pasini ha sottolineato poi una crescita delle
vendite verso l’UE e una diminuzione verso i Paesi emergenti. “Ci aspettiamo un consumo interno di acciaio in linea con quello dell’anno scorso: con un Pil decrescente la
siderurgia non può non risentirne” ha detto il Presidente
di Federacciai.
Risulta debole invece il comparto del rame, secondo i dati Assomet di chiusura 2011: il
consumo di raffinato in calo
del -6,2% (581.000 tonnellate)
come conseguenza di una ridotta attività dei trasformatori. Infatti, la produzione di semilavorati di rame è scesa
complessivamente del 6,7%
(556.100 tonnellate). Peggio
della media del settore gli usi
elettrici, filo e barra rame, che
perdono l’8,8% (433.000 tonnellate), ed i prodotti a destinazione edilizia come i laminati (-19,3% a 45.100 tonnellate) ed i tubi per idrotermosanitaria ed impieghi industriali, scesi del 6,2% a 62.400
tonnellate.
È un trend congiunturale che
si innesta su di un altro di lungo periodo caratterizzato da
progressiva sostituzione del
rame in applicazioni edilizie o
perché esposte al rischio furti
o perché subisce la concorrenza di altri materiali meno
penalizzati dall’alto prezzo
della materia prima. Inoltre, la
produzione di semilavorati di
leghe di rame (501.400 tonnellate) è diminuita del 2,8%
principalmente a causa del calo di produzione di barra di
ottone, che ha perso il 2,6%
(455.700 tonnellate). Male an-
che i laminati di leghe -4,2%
(62.400 tonnellate).
Buono invece l’andamento
dell’alluminio: sempre secondo i dati Assomet, il consumo
globale ha quasi raggiunto i 2
milioni
di
tonnellate
(1.955.000 tonnellate) con
una crescita del 19,7%, il secondo miglior risultato di
sempre, secondo solo al 2007
(2.050.000 tonnellate). A fronte di una produzione interna
di primario rigida, sono aumentate le importazioni a
1.013.400 (+23,5%). Bene la
produzione di secondario, che
ha beneficiato di una forte
domanda, sia interna che estera (soprattutto UE), che ha
spinto la produzione nazionale a 750.000 tonnellate
(+24,2%). Anche l’utilizzo di
secondario, soprattutto nel
comparto dei getti, è sensibilmente aumentato a 666.000
tonnellate (+28,5%).
Sul fronte dei semilavorati, si
è visto un +4,0% a 475.400
tonnellate per i prodotti
estrusi, che beneficiano di una
domanda estera molto vivace
(+5,3%,) arrivando così a una
quota dell’export sulla produzione vicina al 45%. Soddisfacente la domanda globale di
laminati (+6,8% a 458.100
tonnellate), dove però la
performance positiva è ottenuta nel comparto imballaggio
mentre gli altri impieghi volgono al segno negativo. Positiva la produzione di piombo,
tutta di origine da materiali
secondari dopo la chiusura
nel 2008 dell’impianto per il
primario, che è stata di
159.700 tonnellate con un in-
29
cremento del 6,5%. Il consumo di zinco greggio, infine, è
rimasto sostanzialmente invariato a 349.400 tonnellate
(+0,3%) ed è stato coperto
per 349.400 tonnellate dalle
importazioni, aumentate del
4,7%.
Franco Zanardi, che segnala un 2011 per le fonderie italiane caratterizzato da un recupero della redditualità ai livelli pre-crisi, ha sottolineato
il rischio di avventurarsi in
previsioni che spesso prospettive di sviluppo, che oggi
sono quelli con un elevato livello tecnologico, automotive
e meccanica in primis. A questo proposito, le nostre fonderie presentano un livello di
innovazione tale da poter affrontare i prossimi mesi con
prospettive di successo.
Fabrizio Carmagnini, segretario generale di Amafond,
ha ricordato gli aumenti nei
costi che i produttori di macchine e prodotti per la fonderia hanno dovuto affrontare
nel 2011, e che ancora oggi faticano a trasferire sul cliente,
la fonderia. in questo clima generale, risulta più facile per i
produttori rivolgersi all’esportazione, mentre continuano a tenere un occhio attento ad un mercato interno
che comunque si muove.
Romano Pezzotti ha riportato, per quanto riguarda il
comprato dei rottami, che
“l’anno si è aperto con buoni
volumi e crediamo che il primo trimestre si chiuderà su
volumi in linea con quelli del
quarto trimestre 2011”.
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economico
Costo orario del lavoro:
gennaio 2012
Si riporta la tabella n. 149 nella
quale sono indicati i dati relativi
al costo di un’ora di lavoro dell’operaio di terzo livello superiore ai 21 anni ed appartenente ad una fonderia che occupa
più di 50 dipendenti.
Nella tabella è preso per base il
trattamento minimo contrattuale - risultante dal Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro
del settore metalmeccanico maggiorato di 0,13 Euro/h quale superminimo, di 2.130,38 Euro/anno di altri premi e di
3.050,00 Euro/anno quale premio di risultato.
Il costo tiene pure conto di un
incentivo o cottimo nella misura del 5% e del premio di produzione in atto nel giugno 1994.
Per le spiegazioni delle singole
voci si rimanda a quanto riportato nelle note esplicative.
Il costo del lavoro, così risultante, è soltanto indicativo e teorico e si riferisce unicamente agli
elementi considerati in tabella.
Costo
Descrizione
Annuo
Orario
Ore (1.520)
A) RETRIBUZIONE DIRETTA
1. Minimo tabellare
8,48
2. Incentivo o cottimo
0,42
3. Premio di produzione
0,02
4. E.D.R.
0,06
5. Aumenti periodici di anzianità in atto
0,72
6. Indennità di mensa
0,03
7. Superminimo
0,13
Totale retribuzione diretta ………......................A
14.990,14
9,86
B) RETRIBUZIONE INDIRETTA
8. Altri premi
2.130,38
9. Premio di risultato
3.050,00
10. Gratifica natalizia
1.106,12
11. Festività nazionali ed infrasettimanali
853,85
12. Permessi per festività abolite
315,58
13. Ferie annuali
1.576,33
14. Assemblea
177,51
15. Assenteismo
986,19
16. Riduzione orario di lavoro
Totale retribuzione indiretta ………...................B
710,06
11.506,02
7,57
17. Trattamento di fine rapporto al 31.12.11
2.886,08
1,90
18. Trattamento di fine rapporto per il 2012
1.979,79
1,30
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
D) ONERI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI
19. Cassa assegni familiari
445,14
20. CIG ordinaria e straordinaria
741,89
21. Mobilità
79,49
22. Fondo di garanzia
52,99
23. Fondo di adeguamento pensioni e
assicurazione malattia
Tab. n. 150.
Costo annuo e costo orario gennaio
2012 dell’operaio di terzo livello appartenente ad una Fonderia con oltre 50 addetti.
Industria Fusoria 1/2012
7.445,42
24. Infortuni sul lavoro e malattie professionali
4.636,83
Totale oneri previdenziali ed assistenziali …........D
13.401,76
8,82
COSTO TOTALE
44.763,80
29,45
32
1
economico
Al fine di una reale valutazione dei singoli costi, suggeriamo alle Fonderie di effettuare
i conteggi relativi agli elementi di fatto che contribuiscono
a formare il proprio costo del
lavoro.
Raffrontando il costo orario
di gennaio 2011 con quello di
gennaio 2012 - per effetto di
quanto previsto dal rinnovo
del c.c.n.l. - si ha un maggior
costo di 0,58 Euro/h pari ad
un incremento del 2,01%.
NOTE ESPLICATIVE PER IL CALCOLO DEL COSTO DI UN’ORA DI LAVORO
Tabella No. 150– gennaio 2012
Orario 2012 = ore 1.520 (365 giorni meno 52 domeniche e 52 sabati = 261 giorni x 8 ore = 2.088 ore
meno 160 ore per ferie; 18 ore per assemblee, permessi sindacali e diritto allo studio; 200 ore per assenteismo, 86 ore per festività nazionali e infrasettimanali, 32 ore per festività abolite; 72 ore per riduzione dell’orario di lavoro).
A) Retribuzione diretta
1 - Minimi tabellari al 1° gennaio 2012 (a decorrere dall’1-07-99 nei nuovi minimi tabellari è stato conglobato l’importo dell’ex indennità di contingenza con i valori in atto).
2 - Incentivo o cottimo: 5% su minimo tabellare.
3 - Premio di produzione: in atto nel giugno 1994.
4 - E.D.R. (elemento distinto dalla retribuzione).
5 - No. 5 aumenti periodici di anzianità (0,144 Euro x 5).
6 - Indennità di mensa: 0,248 Euro giornaliere.
7 - Superminimo: 0,13 Euro orarie.
B) Retribuzione indiretta
8 - Altri premi (comprendono: premio feriale, premio di produzione per la parte eccedente il superminimo della voce 7.
9 - Premio di risultato: quota del 1996, 1997, 1998 e 1999 (1.550 Euro). Quota del 2001, 2002, 2003
e 2004 (500 Euro), quota del 2005, 2006, 2007, 2008, 2009 e 2010 (1.000 Euro).
10 - Gratifica natalizia: ore 173 x totale A.
11 - Festività nazionali ed infrasettimanali: giorni 13 x ore 6,66 = ore 86,58 x totale A.
12 - Permessi per festività abolite: giorni 4 x 8 ore = ore 32 x totale A.
13 - Ferie annuali: giorni 24 x ore 6,66 = ore 160 x totale A
14 - Assemblea, permessi sindacali e diritto allo studio: ore 18 x totale A.
15 - Assenteismo (infortuni, malattia, ecc.) ore 100 x totale A (trattandosi di ore retribuite mediamente nella misura del 50%, le ore reali di assenza considerate sono 200.
16 - Riduzione orario di lavoro: ore 72 x totale A.
C) Trattamento di fine rapporto
17 - Trattamento di fine rapporto al 31/12/2011.
18 - Trattamento di fine rapporto per il 2012: è stato adottato quanto previsto dalle legge No. 297 del
29/5/1982, ipotizzando una rivalutazione, del maturato al 31.12.2011, nella misura del 3%.
D) Oneri previdenziali e assistenziali
L’aumento dei contributi dello 0,50% stabilito dall’art. 3 della Legge 297 del 29/5/1982 non viene calcolato trattandosi di un anticipo che viene recuperato all’atto della risoluzione del rapporto di lavoro.
19 - Cassa assegni familiari: 1,68% su A+B
20 - Cassa Integrazione Guadagni ordinaria e straordinaria: (2,20 + 0,60)=2,80% su A+B
21 - Mobilita: 0,30 su A+B.
22 - Fondo garanzia: 0,20% su A+B
23 - F.P.L.D
23,81%
Assicurazione disoccupazione
1,61%
Contributo indennità economica di malattia
2,22%
Assicurazione maternità
0,46%
TOTALE
28,10% su A+B
24 - Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
24 - Assicurazione contro la silicosi
TOTALE
33
8,30%
9,20%
17,50%
su A + B
Industria Fusoria 1/2012
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Indici: Fatturato e Ordinativi
numero indice in base 2005 = 100
Periodo Gennaio 2010 - Novembre 2011 (indici e variazioni percentuali)
2010
140.000 120.000 100.000 -
Periodo
Indice
fatturato
totale
Ateco:
24.5 Fonderie
Variazione
%
tendenziale
Indice
fatturato
interno
Ateco:
24.5 Fonderie
Variazione
%
tendenziale
Indice
fatturato
estero
Ateco:
24.5 Fonderie
Variazione
%
tendenziale
Indice
ordinativi
totale
Ateco:
24.5 Fonderie
Variazione
%
tendenziale
gennaio
68,1
-9,2%
64,8
-9,0%
76,6
-9,3%
71,5
3,2%
febbraio
76,9
6,2%
73,2
4,4%
86,4
10,2%
75,1
13,1%
marzo
90,3
15,0%
87,3
14,4%
97,8
16,4%
86,2
30,2%
aprile
83,8
20,4%
79,9
16,5%
93,6
29,5%
84,3
28,3%
maggio
87,0
21,8%
84,2
21,7%
94,3
22,5%
88,1
29,7%
giugno
92,8
24,6%
88,9
21,8%
102,7
31,0%
94,2
39,1%
luglio
106,4
25,8%
98,8
18,5%
125,9
43,6%
96,9
45,5%
agosto
38,2
59,8%
28,4
61,4%
63,0
57,5%
56,1
64,5%
settembre
97,8
25,2%
93,1
27,0%
109,7
21,6%
94,6
24,3%
ottobre
98,8
29,7%
94,6
33,6%
109,4
21,6%
95,8
34,2%
novembre
95,3
23,9%
89,3
23,2%
110,7
25,8%
90,5
38,2%
dicembre
83,2
49,1%
76,2
45,1%
101,0
57,6%
81,3
50,6%
gennaio
84,3
23,8%
77,8
20,1%
100,8
31,6%
90,2
26,2%
febbraio
99,2
29,0%
94,7
29,4%
110,5
27,9%
95,5
27,2%
marzo
110,3
22,1%
100,5
15,1%
135,2
38,2%
107,0
24,1%
aprile
101,5
21,1%
94,3
18,0%
119,7
27,9%
96,2
14,1%
maggio
112,1
28,9%
105,4
25,2%
129,1
36,9%
104,2
18,3%
giugno
107,7
16,1%
102,1
15%
122,1
18,9%
96,2
2,1%
luglio
109,8
3,2%
103,9
5%
124,8
-0,9%
88,0
-9,2%
agosto
50,5
32%
40,8
44%
75,2
19%
59,4
6%
settembre
109,3
12%
102,9
11%
125,5
14%
99,8
5%
ottobre
103,8
5%
101,1
7%
110,8
1%
87,1
-9%
novembre
101,0
6%
93,6
5%
119,9
8%
83,5
-8%
80.000 60.000 40.000 20.000 -
Gen
Feb
Mar
2011
dicembre
Gennaio-Novembre 2011 99,0
16%
84,8
97,3
80,2
Gennaio-Novembre 2010 85,0
15%
92,5
115,8
19%
91,6
8%
La metodologia adottata per la correzione per effetti di calendario degli indici grezzi fa si che ogni mese i dati già
pubblicati relativi agli ultimi anni siano soggetti a revisione.
Produzione corretta per gli effetti di calendario (variazioni tendenziali percentuali).
Fonti: elaborazioni Assofond su dati ISTAT
Industria Fusoria 1/2012
36
congiuntura flash
Indici generali della produzione industriale:
destagionalizzati, corretti per i giorni lavorativi e grezzi
Base 2005 = 100 • Periodo Gennaio 2010 - Novembre 2011 (indici e variazioni percentuali)
Variazione
%
congiunturali
Indice
Produzione
industriale:
dati corretti per gli
effetti
di calenadario
Variazione
%
tendenziali
Indice
Produzione
industriale:
dati grezzi (b)
87,2
1,2%
81,5
0,7%
77,5
-2,4%
febbraio
86,7
4,3%
87,7
4,2%
87,2
4,2%
marzo
86,4
8,0%
94,1
7,8%
97,6
10,4%
aprile
87,0
8,8%
86,2
9,1%
89,4
10,0%
maggio
88,0
7,7%
95,1
8,4%
94,1
11,9%
giugno
89,0
9,5%
92,9
9,6%
94,0
9,6%
luglio
89,2
6,3%
100,0
7,0%
99,9
3,7%
agosto
88,7
9,1%
51,4
11,0%
52,5
14,6%
settembre
89,0
6,1%
95,1
5,5%
97,1
5,5%
ottobre
89,2
4,8%
97,9
3,9%
94,7
0,6%
novembre
89,8
5,6%
94,7
5,1%
95,9
5,2%
dicembre
89,6
6,5%
77,7
6,3%
83,0
9,6%
Indice
Produzione
industriale:
dati
destagionalizzati (a)
gennaio
Periodo
2010
Variazione
%
tendenziali
- 140.000
- 120.000
- 100.000
- 80.000
- 60.000
- 40.000
- 20.000
Gen
2011
gennaio
88,0
0,9%
81,8
0,4%
80,2
3,5%
febbraio
89,0
2,7%
89,8
2,4%
89,3
2,4%
marzo
89,4
3,5%
97,4
3,5%
98,6
1,0%
aprile
90,0
3,4%
89,6
3,9%
89,4
0,0%
maggio
89,3
1,5%
96,8
1,8%
98,9
5,1%
giugno
88,7
-0,3%
93,0
0,1%
94,1
0,1%
luglio
88,2
-1%
98,9
-1,1%
95,7
-4,2%
agosto
91,4
3%
53,8
4,7%
54,9
4,6%
settembre
87,1
-2%
92,5
-3%
94,5
-3%
ottobre
86,3
-3%
93,9
-4%
90,9
-4%
novembre
86,6
-4%
90,9
-4%
92,0
-4,1%
dicembre
Gennaio-Novembre 2010
88,2
Gennaio-Novembre 2011
88,5
88,8
0,4%
88,9
89,1
0,2%
89,0
-0,1%
(a) La metodologia adottata per la correzione per effetti di calendario e per la destagionalizzazione degli indici grezzi
fa si che ogni mese i dati già pubblicati relativi agli ultimi anni siano soggetti a revisione.
(b) I dati di del 2011 sono provvisori e potrebbero essere rettificati nel proseguio dell'anno.
.
Fonti: elaborazioni Assofond su dati ISTAT
37
Industria Fusoria 1/2012
Feb
Mar
-
congiuntura flash
Indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi
numero indice in base 2005 = 100
Periodo Gennaio 2010 - Novembre 2011 (indici e variazioni percentuali)
Indice Ateco:
CH245 Fonderie
1,0%
-3,8%
73,2
15,8%
87,3
4,3%
3,8%
80,4
15,5%
marzo
94,1
8,0%
-2,7%
87,9
20,9%
aprile
86,3
9,4%
-1,9%
78,1
31,0%
maggio
96,1
9,1%
-6,4%
88,2
16,2%
giugno
93,3
10,2%
1,6%
85,2
15,4%
luglio
100,2
7,3%
2,6%
92,8
17,0%
agosto
49,4
12,5%
8,9%
25,7
21,8%
settembre
95,7
5,9%
2,7%
89,7
11,3%
ottobre
98,7
4,4%
-5,5%
95,2
17,1%
novembre
95,2
5,5%
-15,9%
87,7
16,6%
dicembre
76,3
6,4%
-39,2%
60,9
24,8%
gennaio
81,1
0,7%
78,8
7,7%
febbraio
89,7
2,7%
93,9
16,8%
marzo
97,7
3,8%
98,1
11,6%
aprile
90,2
4,5%
94,4
20,9%
maggio
97,8
1,8%
96,0
8,8%
giugno
93,5
0,2%
89,8
5,4%
luglio
99,0
-1,2%
100,4
8,2%
agosto
51,6
4,5%
31,1
21,0%
settembre
92,8
-3%
93,5
4%
ottobre
94,6
-4%
94,7
-1%
novembre
91,1
-4%
85,4
-2,6%
Variazione
%
tendenziale
gennaio
80,5
febbraio
Periodo
2010
140.000 120.000 100.000 -
Indice
Ateco:
CH2410
Siderurgia
Variazione
%
tendenziale
Indice Ateco:
C attività
manifatturiere
Variazione
%
tendenziale
80.000 60.000 40.000 20.000 -
Gen
Feb
Mar
2011
dicembre
Gennaio-Novembre 2010
88,8
Gennaio-Novembre 2011
89,0
80,4
0,24%
86,9
8,1%
La metodologia adottata per la correzione per effetti di calendario degli indici grezzi fa si che ogni mese i dati già
pubblicati relativi agli ultimi anni siano soggetti a revisione.
Fonti: elaborazioni Assofond su dati ISTAT
Industria Fusoria 1/2012
38
congiuntura flash
Indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi
numero indice in base 2005 = 100
Periodo Gennaio 2010 - Novembre 2011 (indici e variazioni percentuali)
2010
Variazione
%
tendenziale
Indice
Ateco:
CH2454
Fusioni
di Altri Metalli
Non Ferrosi
Variazione
%
tendenziale
81,8
42,5%
82,0
24,4%
-20,0%
88,1
66,2%
84,4
32,5%
80,8
-19,0%
94,2
38,1%
93,8
22,8%
19,8%
79,7
-2,8%
82,2
34,5%
85,5
61,6%
76,2
5,2%
86,7
-9,7%
91,3
19,3%
99,9
35,4%
giugno
73,0
3,0%
89,5
8,7%
93,0
25,0%
88,9
19,7%
luglio
77,5
12,2%
90,2
31,1%
100,8
20,1%
102,0
14,6%
agosto
20,9
13,0%
32,9
85,9%
39,5
41,1%
11,9
-28,3%
settembre
75,3
7,9%
83,6
-3,5%
101,7
23,0%
93,8
5,2%
ottobre
82,9
12,8%
87,3
-11,6%
104,9
23,6%
100,1
22,8%
novembre
75,5
20,8%
84,2
10,8%
98,1
16,1%
90,6
15,3%
dicembre
56,3
34,7%
63,2
48,7%
64,5
22,4%
61,1
12,9%
Variazione
%
tendenziale
Indice Ateco:
CH2453
Fusioni di Metalli
Leggeri
(Alluminio
+ Magnesio)
72,9
-12,4%
-17,9%
82,0
78,1
11,7%
aprile
67,3
maggio
Variazione
%
tendenziale
Indice
Ateco:
CH2452
Fusioni
di Acciaio
57,4
-7,7%
febbraio
68,9
marzo
Periodo
Indice
Ateco:
CH2451
Fusioni
di ghisa (a)
gennaio
- 140.000
- 120.000
- 100.000
- 80.000
- 60.000
- 40.000
- 20.000
Gen
2011
gennaio
61,9
7,8%
74,6
2,3%
91,8
12,2%
84,2
2,7%
febbraio
80,0
16,1%
110,0
34,1%
98,9
12,3%
100,1
18,6%
marzo
80,0
2,4%
121,0
49,8%
107,2
13,8%
104,7
11,6%
aprile
77,4
15,0%
105,0
31,7%
104,1
26,6%
97,4
13,9%
maggio
77,6
1,8%
100,0
15,3%
106,7
16,9%
103,7
3,8%
giugno
76,8
5,2%
93,8
4,8%
99,7
7,2%
91,9
3,4%
luglio
87,4
12,8%
102,5
13,6%
103,8
3%
111,5
9,3%
agosto
19,5
-6,7%
36,9
12,2%
44,7
13%
26,0
118,5%
settembre
78,0
4%
98,9
18%
99,4
-2%
103,5
10%
ottobre
85,4
3%
122,4
40%
99,1
-6%
93,0
-7%
novembre
73,9
-2%
115,0
37%
90,9
-7%
84,2
-7%
dicembre
Gennaio-Novembre 2010 68,5
Gennaio- Novembre 2011 72,5
79,1
6%
98,2
88,7
24,2%
95,1
84,8
7%
91,6
8%
La metodologia adottata per la correzione per effetti di calendario degli indici grezzi fa si che ogni mese i dati già pubblicati relativi agli ultimi anni siano soggetti a revisione
(a) Le variazioni tendenziali della presente tabella potrebbero differire anche significativamente rispetto ai dati statistici ISTAT
inerenti la produzione di getti di ghisa in termini di valori assoluti (volumi). La motivazione è riconducibile a una diversità metodologica di natura statistica. Nello specifico l'elaborazione dell'indice si basa su un campione di imprese verosimilmente
rappresentativo del settore, mentre i valori assoluti includono anche le micro realtà aziendali.
Fonti: elaborazioni Assofond su dati ISTAT
39
Industria Fusoria 1/2012
Feb
Mar
-
congiuntura flash
INDICE ATECO: C - ATTIVITÀ MANIFATTURIERE
INDICE ATECO: CH 2410 - SIDERURGIA
140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 -
Gen
Feb
Mar
INDICE ATECO: CH 2451 - FUSIONI DI GHISA
Industria Fusoria 1/2012
40
congiuntura flash
INDICE ATECO: CH 2452 - FUSIONI DI ACCIAIO
INDICE ATECO: CH 2453 - FUSIONI DI METALLI LEGGERI
(ALLUMINIO + MAGNESIO)
- 140.000
- 120.000
- 100.000
- 80.000
- 60.000
- 40.000
- 20.000
Gen
INDICE ATECO: CH 2454 - FUSIONI DI ALTRI METALLI NON FERROSI
41
Industria Fusoria 1/2012
Feb
Mar
-
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Rubrica legale
C. Bellocchio
Assofond Vi propone a partire da codesto numero della rivista Industria Fusoria
una sezione espressamente dedicata sia alla segnalazione del percorso dei seminari legali iniziato con successo lo scorso anno, con l’esposizione dell’agenda di quanto discusso negli incontri e l’approfondimento dell’ultimo
appuntamento, sia rivolta all’analisi e pareristica in merito agli argomenti che
ci vorrete indicare e che troveranno nella rubrica legale il loro approfondimento.
SEMINARI LEGALI
Primo Appuntamento - 04 maggio 2011
✓ le insidie che si nascondono dietro la redazione del contratto e la sua conclusione;
✓ l’approccio alla contrattazione con una panoramica sugli ostacoli che possono
sopraggiungere durante la fase di accordo delle parti e l’eventuale accettazione di un
documento.
Secondo Appuntamento - 06 luglio 2011
✓ le fattispecie dell’appalto e del subappalto, i loro aspetti caratteristici e soprattutto i differenti
modi con cui un accordo viene legalmente trattato a seconda ove ricada;
✓ l’esazione del credito: nell’appalto e nella subfornitura - Legge 192/98;
✓ il recesso ingiustificato da parte del committente nell’appalto e nella subfornitura.
✓ la gestione dei modelli ed il loro smaltimento.
Terzo Appuntamento - 09 novembre 2011
✓ la definizione di contratto internazionale: brevi cenni per capire quali sono gli elementi che
determinano la presenza di un contratto internazionale, le cui implicazioni sul rapporto tra le
parti possono essere ben diverse rispetto ad un contratto interno;
✓ le clausole tipiche di un contratto internazionale: un’analisi di come dovrebbe essere
strutturato un contratto internazionale, con particolare riferimento al contratto di subfornitura;
✓ le problematiche connesse all’esecuzione di un contratto internazionale: come determinare
la legge applicabile e il foro competente in assenza un accordo tra le parti; quali possono
essere le responsabilità del fornitore; come recuperare i propri crediti all’estero;
✓ il trasferimento di know how e protezione di quest’ultimo: le clausole più frequenti nella
redazione di NDA e la possibilità di proteggere il proprio know how secondo il regime delle
“informazioni segrete”.
Quarto appuntamento - 14 marzo 2012
✓ la responsabilità da prodotto;
✓ le clausole di esonero dalla responsabilità;
✓ le varie fasi della responsabilità;
✓ la tutela del consumatore;
✓ casi classici di responsabilità da prodotto;
✓ l’ambito di tutela assicurativa.
Tutte le presentazioni sono disponibili sul sito dell’Associazione nella sezione dedicata NETFOND
accessibile tramite password al seguente percorso: /netfond/Economico/Condizioni di vendita.
Vi ricordiamo che l’Associazione, anche tramite il servizio legale, è disponibile a fornire pareri ed
approfondimenti. Vi preghiamo così di non esitare a contattare Assofond: Carla Bellocchio, via e-mail a
[email protected], via telefax 02 48401282 o telefonicamente 02 48400967 anche in caso vogliate
sottoporre all’associazione eventuali idee e/o argomenti che volete vedere trattati nel corso dei seminari.
Industria Fusoria 1/2012
46
PRODOTTI E SERVIZI
per acciaierie, fonderie di acciaio e di ghisa,
di alluminio e di altri metalli non ferrosi.
PRODOTTI
SERVIZI
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g
c
le
M. Favini
ale
r ub r
leg
ic
a
a
C. Bellocchio
Rubrica Legale
Condizioni generali di contratto delle
Fonderie europee:
nuovo testo dal primo gennaio 2012
to durante la seduta plenaria
degli organi direttivi delle Associazioni aderenti al CAEF svoltasi alla fine del 2011 il testo
modificato delle Condizioni Generali delle Fonderie Europee che
gli associati dal 01 gennaio
2012 possono utilizzare, sempre tenendo presente che il
documento stilato forma una
base per le contrattazioni con
il cliente.
Assofond sempre attenta alle
esigenze contrattuali/commerciali dei propri associati ha già
intrapreso, durante lo scorso
anno, un percorso di supporto
legale/commerciale con seminari e pareristica ad hoc assistita nel compito da professionisti
del settore legale.
Parallelamente a ciò, l’Associazione ha svolto, grazie alla collaborazione dei propri associati che si sono resi parte attiva
nella segnalazione di svariate
criticità che hanno afflitto i rapporti commerciali anche internazionali, un’intensa attività in
unione con la Commissione 4
del CAEF, dedita proprio alle
problematiche legate alle Condizioni Generali di Contratto, per
riesaminarne il testo cercando
di renderlo più consono alle
mutate esigenze del mercato a
maggiore tutela delle fonderie,
ma sempre nel rispetto del
principio di correttezza contrattuale. E’ stato così approva-
Industria Fusoria 1/2012
Le modifiche al testo del documento riguardano: l’articolo
2 “Offerta e Ordinazione” all’interno del quale è stata inserita
una parte riguardante l’annullamento degli ordini da parte del
cliente. La nuova formulazione,
implica l’introduzione di due
punti in più rispetto al vecchio
testo (punti D ed E) ed ora si
presenterà (fermi restando i
punti a) b) e c) come segue:
• D) Il cliente non ha diritto di
annullare alcun ordine. Nel caso
in cui violi questo impegno, il
cliente dovrà risarcire la fonderia per tutte le spese sostenute anche per le opere già eseguite alla data della cancellazione nonché per tutto ciò che
la fonderia avrebbe potuto guadagnare se avesse eseguito l’ordine e, più in generale, per tutte
le altre conseguenze dirette e
indirette di tale disdetta.
In caso di annullamento di or-
48
dini aperti, con date di consegna stabilite in base alle quali
la Fonderia abbia effettuato
previsioni di produzione, si reputeranno annullate non solo
le quantità già prodotte, ma
anche quelle in corso di produzione in base alle regolari previsioni di produzione.
• E) Il cliente non ha diritto di
posticipare la data di consegna
o di esecuzione di un ordine
senza previo accordo con la
Fonderia. In caso di rinvio concordato con la fonderia, il cliente dovrà pagare ogni e tutte le
tasse/spese (stoccaggio, spese
amministrative ecc ...) causate
dal rinvio. Tali importi saranno
corrisposti dal cliente immediatamente al ricevimento della
fattura corrispondente dalla
fonderia.
I pezzi per i quali è stato concordato un rinvio di consegna
saranno fatturati al cliente almeno al prezzo inizialmente
convenuto e in caso di aumento dei prezzi dalla data di consegna inizialmente concordata,
saranno fatturati alle condizioni di prezzo in vigore alla data
della consegna effettiva.
L’altra modifica inerisce l’articolo 6 delle Condizioni Generali
di Contratto che tratta i “Termini
di Consegna” nel quale la lettera C) è stata completamente
rivista. La versione tutt’ora in
rubrica legale
vigore stabilisce che “I termini
contrattuali siano prorogati su richiesta della Fonderia, qualora,
per qualsiasi causa indipendente
dalla sua volontà, la stessa sia stata posta nell’impossibilità di rispettare i propri impegni”.
Il nuovo formato prevedrà al
citato punto C) quanto segue:
• C) In caso di consegna in ritardo rispetto al termine concordato di consegna rigorosa,
ed in caso sia stato stipulato
apposito accordo che preveda
la corresponsione di somma a
titolo di penale per ritardata
consegna, questa non dovrà eccedere in nessun caso globalmente superare il 5% del valore contrattuale (tasse escluse)
delle parti in ritardo.
In ogni caso, nessuna penale
sarà dovuta al cliente a meno
che non venga dimostrato
che il ritardo nella consegna
sia da imputare a colpa della
fonderia.
Se tale prova verrà prodotta, le
sanzioni, calcolate come sopra
specificato, saranno dovute solo nella misura corrispondente
al danno effettivo subito dal
cliente, come concordato tra le
parti. Se l’importo del danno
effettivamente subito dal cliente sia superiore all’importo
complessivo massimo come sopra definito, il cliente non potrà
proporre alcun altro rimedio
per il ritardo poiché l’importo
come sopra calcolato è da ritenersi complessivo di ogni e
qualsiasi altra pretesa.
Ultimo, ma non meno importante è stato l’inserzione dell’articolo che introduce la clausola di forza maggiore, che
nella versione attuale non è
contemplata. Così il testo delle
Condizioni di Contratto delle Fonderie Europee all’articolo 15
inserisce proprio la fattispecie
della forza maggiore così specificata:
La fonderia è svincolata dalle conseguenze della mancata esecuzione di uno o più dei suoi impegni a condizione che tale inadempimento sia dovuto ad un evento
che vada al di là del suo controllo
che non poteva ragionevolmente
prevedere al momento della conclusione del contratto o che si sarebbe potuto evitare o superare.
In particolare sono considerati impedimenti i seguenti eventi: totale
o parziale, sciopero, blocco, interruzioni o disturbi di servizi di trasporto, incendio, tempesta, altre
calamità naturali, la demolizione
dei materiali, delle difficoltà di approvvigionamento, ecc.
Viene così spostato all’articolo
16 l’argomento della riserva di
proprietà, all’articolo 17 la
clausola di salvaguardia ed all’articolo 18 il tema della giuri-
sdizione applicabile senza modificare nulla nei contenuti.
La nuova versione delle citate
Condizioni Generali di Contratto delle Fonderie Europee
è disponibile e scaricabile, nelle
lingue italiano, inglese, francese
e tedesco, sul sito dell’Associazione alla pagina iniziale alla voce NEWS.
Vi ricordiamo che l’Associazione, anche tramite il servizio legale, è disponibile a fornire pareri ed approfondimenti.
Non esitate così a contattare
Assofond:
Carla Bellocchio, via e-mail
[email protected], via
telefax 02 48401282 o telefonicamente 02 48400967 anche in
caso vogliate sottoporre all’associazione eventuali idee e/o
argomenti che volete vedere
trattati nel corso dei seminari.
Da ultimo Assofond esorta i lettori della rivista a partecipare agli
workshop legali (i cui resoconti e
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tecnico
Controllo della stabilità di processo
nella realizzazione di anime
in materiale inorganico
L’allineamento delle operazioni
con le nuove tecnologie dei leganti è il punto chiave nell’introduzione dei sistemi a leganti
inorganici nelle fonderie. Per
raggiungere la stabilità di processo i parametri devono essere modificati e la miscela del
materiale dello stampo deve
essere adattata. Come risultato
della manipolazione mirata dei
parametri di fabbricazione delle anime e di adattamento,
combinazione e ulteriore sviluppo delle composizioni delle
sabbie, sono stati raggiunti considerevoli progressi nell’immagazzinamento e nella stabilità
dell’umidità.
In passato l’insediamento di un
processo di fabbricazione delle
anime in materiale inorganico
nell’ambito della produzione di
serie è spesso rimasto allo stato di sperimentazione, perché
le loro proprietà in termini di
stabilità e produttività del processo apparivano eccessivamente svantaggiose.
Tuttavia gli sviluppi degli ultimi
anni hanno mostrato che i leganti inorganici delle anime
possono rappresentare un’alternativa economica ai sistemi
organici convenzionali. Nonostante ciò, a parte per applicazioni di nicchia, i sistemi basati
sui leganti a sali inorganici come solfato di magnesio o polifosfati non hanno occupato
Industria Fusoria 6/2011
una posizione rilevante per
molto tempo. L’evoluzione
quasi completamente nel modificare sistemi a silicati alcalini o
a vetro solubile. Come legante
lo stesso vetro solubile ha una
storia molto lunga ed è utilizzato con successo in molti processi, sia nella produzione delle
anime con CO2 che nel settore
degli stampi con esteri come
catalizzatori.
Le anime e gli stampi prodotti
usando questo processo tuttavia possiedono proprietà che
spesso non sono compatibili
con le richieste dei processi attuali: bassa resistenza, basse capacità di colatura, moderate
proprietà di disgregazione e limitato grado di riutilizzo delle
sabbie usate rigenerate sono le
principali ragioni per cui questi
sistemi non sono stati in grado
di acquistare gradimento a confronto con i loro rivali organici.
Nel frattempo a molti di questi
svantaggi è stato posto rimedio
modificando la miscela di materiale degli stampi e variando i
parametri di processo.
Di conseguenza, mediante l’aggiunta di speciali additivi (i cosiddetti promoter) e per mezzo
di indurimento invece che tramite gasaggio con CO2, è stato
raggiunto un livello di resistenza confrontabile con quello
delle anime in materiale organi-
52
co. Le migliorate proprietà di
flusso del sistema di leganti
rendono possibile la creazione
di geometrie complesse quali
sottili incamiciature per il raffreddamento, la fusione dei
quali è garantita senza variazioni dimensionali dovute alla migliorata stabilità del legante |1|.
Le applicazioni pratiche hanno
anche rivelato l’impatto positivo di questi leganti sulle proprietà dei materiali: il sistema
Inotec comporta una resistenza significativamente migliorata
nelle parti colate come risultato dell’assenza di porosità da
gas |2|. Un altro importante fattore per le fonderie nella decisione di introdurre un sistema
di leganti inorganici è la rigenerabilità delle sabbie usate.
Combinando un processo
pneumatico/meccanico ed uno
termico, si può ottenere una
qualità della sabbia rigenerata
con un tasso di recupero del
90% circa, il quale viene utilizzato con successo nella fabbricazione di corpi e testate di
motori |3|.
Fabbricazione delle
anime in materiale
inorganico
La modifica del sistema di leganti richiede tuttavia un certo
tecnico
quella rilasciata durante l’indurimento in ogni stadio della
reazione viene estratta dall’anima. Il bilanciamento chimico si
sposta verso l’ingrossamento
molecolare e la reazione è globalmente accelerata. Tuttavia, a
seconda del tempo ciclo e del
flusso di aria di pulizia, vi sono
aree nell’anima non indurite
che induriscono successivamente dopo la fabbricazione.
Influenza dei
parametri di processo
Fig. 1 - Indurimento chimico del legante Inotec (immagini: ASK Chemicals).
Fig. 2 - Formazione di una rete polimerica mediante il legante Inotec.
grado di complessità tecnica.
Ciò include la conversione delle presse ad iniezione in macchine con stampi riscaldabili
con un sistema integrato di gasaggio insieme ad un adeguamento dell’intero processo al
nuovo legante.
Una comprensione assoluta
della chimica del sistema è pertanto essenziale per essere in
grado di configurare l’intero
processo di fabbricazione delle
anime inorganiche in modo ottimale |4|. Focalizzandosi sui leganti inorganici, l’indurimento
del legante inizia nel materiale
dello stampo seguito da un’attivazione termica.
Come mostrato in Fig. 1 nel
primo passo, il raggruppamento
delle molecole di legante in silicato avviene mediante il rilascio di acqua. Il conseguente ingrossamento delle particelle
avviene mediante la formazione
di legami silossanici (Si-O-Si).
Nel legante Inotec, i promotori
assumono il compito di creare
ulteriori legami di rete. Attraverso i gruppi reattivi il promotore combina le singole particelle del legante tra loro e forma una costruzione del silicato
sotto forma di rete tridimensionale (Fig. 2).
Il risultato è un legante in grado di compattare i granelli di
sabbia uno con l’altro molto rapidamente e di mantenerli in
forma. Senza aggiunta di promotori la rete si formerebbe molto
lentamente in fase di post-curing
e le anime in sabbia riporterebbero svantaggi cruciali come ad
esempio bassa resistenza iniziale e particolarmente bassa stabilità all’umidità. Il processo di
indurimento termico inizia mediante la fornitura di calore attraverso le casse d’anima riscaldabili e getti d’aria calda. Durante la fabbricazione dell’anima si
forma inizialmente un guscio
esterno sull’anima come risultato dell’utilizzo dell’utensile caldo (Fig. 3).
Mediante l’uso di aria calda di
pulizia l’acqua presente come
solvente nel legante così come
Una conclusione logica tra le
considerazioni esposte precedentemente è l’aumentare della temperatura dello stampo e
del tempo ciclo per indurire le
anime il più possibile. Come risultato dell’aumentare della
temperatura di reazione, la tenacità iniziale e quella a lungo
termine aumentano parallelamente. Comunque da un punto
specifico un effetto contrastante può essere osservato, specialmente in anime con geometrie sottili. Come mostrato in
Fig. 4, il livello di resistenza cala
nuovamente. Questo effetto è
stato osservato anche nel processo con i vetri solubili alla
CO2. Con il gasaggio in CO2
aumentando il tempo di trattamento i livelli di resistenza inizialmente aumentano a loro
volta, per poi crollare di nuovo
ad un punto specifico in relazione al tempo di gasaggio, con
la perdita della struttura del legante e quindi delle sue pro-
Durata del gasaggio con aria calda
Fig. 3 - Formazione di un guscio perimetrale.
53
Industria Fusoria 1/2012
tecnico
Resistenza a flessione in N/cm2
Anime con geometrie spesse
Anime con geometrie sottili
Temperatura dello stampo
Resistenza a flessione in N/cm2
Anime con geometrie sottili
Tempo ciclo
Fig. 4 - Livelli di resistenza di anime inorganiche legate in funzione dei parametri di processo.
prietà di reticolazione. Comportamenti simili possono venire osservati con qualsiasi allungamento del tempo ciclo. Il
legante da un certo punto in
avanti non indurisce più, e la resistenza a lungo termine può
cadere anche a valori di tensione inferiori a quelli di resistenza iniziale.
Diventa chiaro che la struttura
resistente del legante e la stabilità durante l’immagazzinamento delle anime in sabbia sono
legate all’aggiustamento dei parametri di processo. In aggiunta, dipendendo dalle reazioni,
potranno crearsi sia superfici
prevalentemente omogenee,
che con difetti superficiali. Il numero di difetti superficiali nella
matrice, e la densità della matrice stessa hanno una influenza sulle caratteristiche di utilizzo successivo, come la resistenza all’umidità (Fig. 5).
La bassa resistenza alla miscela
ed alla stoccaggio è sempre sta-
Industria Fusoria 1/2012
to il punto debole dei sistemi
con leganti inorganici. Anime
prodotte con Vetro solubile
perdono resistenza se esposte
ad un ambiente con elevati livelli di umidità più velocemente
delle anime prodotte in stampo
freddo. Questo perché la strut-
tura chimica (legame Si-O-Si)
dei leganti con silicati induriti
può nuovamente essere divisa
con Acqua o lisciva. Ad ogni
modo come tutte le reazioni
chimiche anche questa richiede
una certa quantità di energia di
attivazione, che in questo caso
dipende dalla qualità dell’indurimento. Per dissolvere la struttura dei silicati in una sabbia indurita in modo omogeneo è richiesto uno sforzo inferiore rispetto ad una con molti difetti
superficiali o strutturali. La
connessione tra i parametri di
processo e le caratteristiche di
utilizzo furono confermate da
diverse serie di prove eseguite
al centro tecnologico per applicazioni di fonderia della ASK
chemicals GmbH ad Hilden in
Germania.
I fattori influenzanti sulla produzione di anime in sabbia furono
esaminati variando tutti i parametri di produzione e definendo gli effetti corrispondenti sulla qualità delle anime. Ad esempio se un aumento della temperatura dello stampo diminuisce
il tempo ciclo spingendo la velocità di reticolazione, provoca
anche una restrizione alla possibilità di formazione di una struttura omogenea, riducendo la resistenza all’umidità. Conseguentemente il livello di resistenza
non può venire aumentato in
modo illimitato allungando il
tempo del ciclo.
Parametri sfavorevoli
• Difetti di reticolazione
• Abrasione della sabbia
Parametri favorevoli
• Legami trasversali omogenei
• Resistenza all’umidità
migliorata
• Resistenza
all’immagazzinamento
migliorata
acqua
legante
Superficie dell’anima
Fig. 5 - Impatto dei parametri di processo sulle caratteristiche di utilizzo.
54
tecnico
Come spiegato in precedenza
nella produzione delle anime
per effetto dell’utilizzo di utensili caldi si crea dapprima un guscio esterno. Un elevato livello
di umidità indebolisce questo
guscio con il rischi di generare
cricche (Fig. 6). La previsione
della qualità di gusci periferici e
cuori delle anime è possibile
solo se tutti i parametri influenzanti sono tenuti in conto.
CLIMA INTERNO
Conchiglia perimetrale
parte
interna
dell’anima
Anima in sabbia
dotte combinando leganti silicati Inotec e promoter sempre
Inotec. I parametri di processo
appartengono poi ad un settaggio che deve essere considerato come sfavorevole alle resistenze allo stoccaggio ed all’umidità, sulla base di prove precendenti.
Dopo la produzione, le anime
vengono esposte a climi con un
elevato livello di umidità, con
l’apparire di cricche e fessurazioni nella geometria durante
lo stoccaggio. Se queste appaiono nella stessa posizione in
ogni anima, il numero di cricche
formate ed osservate è usato
per misurare la stabilità del sistema. Più bassa sarà la tendenza alla formazione di cricche,
maggiore sarà la stabilità del legante contro l’umidità.
Come risultato per una gestione controllata della produzione, dei parametri di processo,
delle combinazioni delle sabbie
con successivi adattamenti e
sviluppi possono essere ottenuti notevoli progressi nella
stabilità durante lo stoccaggio e
all’esposizione all’umidità.
Con Inotec le fonderie hanno
accesso ad un contenuto tecnologico che rappresenta una
alternativa economica ed ecologicamente valida ai metodi di
produzione delle anime. Ad
ogni modo una comprensione
Fig. 7 - Impatto del sistema legante sulla
resistenza all’umidità (dopo 3 giorni di
stoccaggio).
del background chimico è fondamentale per essere in grado
di configurare il processo completo per la produzione di anime inorganiche in modo ottimale. Infine conviene specificare che i leganti differiscono sostanzialmente non solo per la
loro composizione ma anche
per i propri meccanismi di indurimento.
L’esempio di BMW mostra come la produzione delle anime
con leganti inorganici può essere eseguita con successo. Nello
stabilimento di Landshut sono
già prodotti componenti di elevato volume usando un processo di colata in forma transitoria
con anime inorganiche legate.
Tratto da:
Casting Plant & Tecnology 1/2011
Traduzione: Francesco Calosso
Fig. 6 - Riproduzione di cricche al centro
tecnologico ASK.
I parametri di processo che si
influenzano l’un l’atro sono: la
geometria delle anime, temperatura, tempo ciclo, e l’aria di
pulizia, così come anche il tipo
di legante stesso. Un confronto
di prove eseguita su anime
stoccate in condizioni climatiche estreme è mostrata in Fig.
7, dove si nota che la composizione molecolare dei leganti influisce sulla resistenza all’umidità del sistema. Le anime legate inorganicamente sono pro-
Alla fonderia di leghe leggere BMW di Landshut i metodi di fabbricazione delle anime in materiale inorganico sono usati per la fabbricazione di corpi e testate di motori (foto: BMW).
55
Industria Fusoria 1/2012
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Congresso 2011
dell’American Foundry Society
Comprendere la
qualità nei getti in
alluminio
G.K. Sigworth
Transactions of the American
Foundry Society 2011 (11-013)
Il concetto di qualità del metallo è ormai dilagante sebbene
sfuggente.
Tutti usano il termine, ma in pochi sono in grado di darne una
precisa definizione. Un approccio è quello di usare uno stampo “standard” per valutare la
qualità del metallo. I due più utilizzati nell’America del nord sono la trave di prova ASTM B108
ed una fusione a passi successi-
Industria Fusoria 1/2012
Riportiamo di seguito il secondo gruppo di abstracts delle
Memorie, più significative, presentate al 115° Congresso dell’American Foundry Society,
tenutosi in Schamburg, nell’Illinois, dal 5 all’8 aprile 2011 (la
prima parte, unitamente ad una
breve presentazione del Convegno, è stata pubblicata su Industria Fusoria N. 6 2011).
La Rassegna è curata dall’ing. Francesco Calosso – Politecnico di Torino Sede di Alessandria che ringraziamo per la collaborazione.
vi proposta dalla Aluminum Association (AA). Alcuni risultati
con questi stampi sono noti per
la lega A356-T6. Il miglioramento delle tecniche di degasaggio
ha dato come risultato un significativo miglioramento della
qualità dei getti negli ultimi
trent’anni. Si nota come il ferro
sia dannoso per la qualità.
Si propone un indice numerico
per definire la qualità dei getti, il
quale descrive le combinazioni
di resistenza ed allungamento
raggiungibile dai getti trattati
termicamente.
Questo indice di qualità è considerato in dettaglio e le equazioni presentate danno le proprietà meccaniche in funzione
della concentrazione dei difetti.
È anche data una stima della
qualità in getti privi di difetti. Si
è visto come la velocità di solidificazione sia particolarmente
importante quando si considerino le proprietà di resistenza
in getti commerciali per il settore aerospaziale, perché determina la taglia e la quantità di
microporosità (e delle fasi fragili) nel getto.
Sono presentate le proprietà
meccaniche e sono tabulate come grafici riportanti la qualità
del getto per diverse condizioni
di fusione e trattamento termico. Sono inoltre considerati il
ruolo della porosità sulle proprietà di fatica e l’uso di strumenti statistici (Weibull) nella
valutazione della qualità.
60
Ricordiamo ai lettori che i testi
integrali degli articoli pubblicati,
così come quelli degli anni
precedenti, sono disponibili in
lingua originale richiedendoli a:
[email protected]
tecnico
Sviluppo di leghe di
Al da fonderia per
elevate temperature
di servizio (250°C)
D.J. Weiss, G.A. Gegel,
K. S. Sadayappan
Transactions of the American
Foundry Society 2011 (11-017)
Le leghe di alluminio per fonderia hanno temperature massime operative effettive di circa
200°C, uguali alle loro temperature di invecchiamento.
Mentre queste proprietà termiche sono adeguate per molte
applicazioni tradizionali, le richieste di un importante settore industriale quale quello mili-
Effetto del progetto
dello stampo sulla
porosità e sulla
resistenza di una lega
di alluminio fusa per
centrifugazione
E. Trejo, R.A. Harding, D.M.
Shevchenko, N.R. Green
Transactions of the American
Foundry Society 2011 (11-058)
L’obiettivo di questa ricerca è
di investigare l’effetto del progetto dello stampo sulla qualità e sull’affidabilità di di una
lega di alluminio 6082 per microfusione ottenuta per cen-
Effetti delle terre rare
sulla microstruttura
di fusione di una lega
Al-Si-Mg
A.M.A. Mohamed,
A.M. Samuel, F.H. Samuel,
A.M.A. Al-Amhari
Transactions of the American
Foundry Society 2011 (11-056)
Questo articolo riporta l’investigazione degli effetti modificativi di aggiunte individuali
tare richiedono leghe leggere
che possano essere usate nel
range di temperature 250 –
300°C. Ad esempio, la necessità
di ridurre le emissioni di inquinanti di motori Diesel medi e
pesanti ha portato all’uso di
turbocompressori bistadio in
serie per l’aria. I compressori a
singolo stadio lavorano a una
temperatura di scarico di circa
175°C a livello del mare. Questo è approssimativamente il limite di temperatura per le leghe di alluminio da fonderia
345-T61 attualmente utilizzate
per le giranti.
La temperatura dell’aria di scarico in ingresso al secondo stadio è previsto che raggiunga i
260°C o superiori a livello del
mare e questa temperatura aumenta con l’atitudine. Gli sforzi descritti in questo articolo
includono lo sviluppo di leghe
a base Al-Cu-Sc per applicazioni ad elevate temperature, la
determinazione dei parametri
di trattamento termico per la
lega sviluppata e la determinazione dei parametri di fusione
per la lega.
Infine, questa lega verrà usata
per produrre una lega a matrice composita. La lega di base
dimostra migliorata resistenza
ad elevata temperatura e una
ragionevole risposta alla fusione. La lega a base Al-Cu-Sc fonde similmente ad una lega 242
e molto meglio delle leghe di
tipo 206.
trifugazione. I gusci ceramici
che incorporano il sistema di
canali di colata diretti ed indiretti sono stati usati per fondere piastre di prova che sono
state testate a flessione su tre
punti. La dispersione nella tensione di rottura è stata analizzata usando una distribuzione
di Weibull che ha fornito un
modulo di Weibull di 23 per
uno stampo con canali diretti
a fronte di 45 per uno stampo
con canali indiretti.
Questo dimostra che il flusso
metallico a minor turbolenza
risultante da una canalizzazione indiretta aumenta significativamente l’affidabilità delle fusioni. Una dettagliata caratte-
rizzazione microstrutturale è
stata eseguita sui campioni di
prova ad inclusione di dimensione dei grani, dimensione
delle dendriti e porosità.
La microscopia a scansione
(SEM) è stata utilizzata per
esaminare ed analizzare la presenza di difetti sulle superfici
di frattura come cavità da raffreddamento, bolle d’aria intrappolate e presenza di un
doppio strato di ossido risultante da una turbolenza superficiale durante lo riempimento
dello stampo. I risultati indicano una correlazione diretta tra
la resistenza a rottura in flessione e la presenza di difetti di
fusione.
degli elementi della famiglia
delle terre rare, quali cerio e
lantanio, sulle caratteristiche
microstrutturali di una lega AlSi-Mg as cast. Il processo di solidificazione è stato esaminato
usando la microscopia ottica
convenzionale e le tecniche di
analisi con microsonda elettronica (EPMA). Le caratteristiche delle particelle eutettiche di silicio sono state valutate utilizzando l’analisi quantitaviva delle immagini. I risultati
indicano che la modifica delle
particelle di silicio eutettico è
stata ottenuta con aggiunta di
Ce e La. È stata osservata una
diminuzione di 2 – 9°C sulla
temperatura eutettica con
l’aggiunta di terre rare. Cerio
e lantanio formano prevalentemente composti intermetallici ternari e quaternari con
Al e Si quando la loro concentrazione supera circa l’1%
in peso. Queste fasi ricche di
Ce e La mostrano morfologie
diverse, come aghiforme e lamellare.
61
Industria Fusoria 1/2012
tecnico
tecnico
Gli effetti della
solidificazione in
pressione sulla
porosità e sulle
proprietà meccaniche
di una lega di
alluminio da fusione
A206-T6
S.B. Ghanti, E.A. Druschitz,
A.P. Druschitz, J.A. Griffin
Transactions of the American
Foundry Society 2011 (11-048)
Le proprietà meccaniche dei
getti in lega di alluminio sono
pesantemente influenzate dalla porosità. I risultati precedenti mostrano che la solidifi-
Miglioramento delle
proprietà meccaniche
dell’alluminio
mediante tecniche
avanzate di filtraggio
D.J. Weiss, K.J. Weiss
Transactions of the American
Foundry Society 2011 (11-046)
Nel filtraggio di materiale granulare le griglie in due parti
possono essere fino a venti per
cento più effettive di griglie in
un unico pezzo. Possono esser-
Misurazione
del tempo di
riempimento nella
fusione in stampi
permanenti a bassa
pressione di parti in
alluminio A356
F. Chiesa, N. Giguère,
B. Duchesne, J. Baril
Transactions of the American
Foundry Society 2011 (11-003)
In questo lavoro sono stati colati un gran numero di getti con il
processo di fusione in stampo
permanente a bassa pressione
per un ampio intervallo di tempi di riempimento e di tempera-
Industria Fusoria 1/2012
cazione in pressione può ridurre la dimensione della porosità da gas/idrogeno e migliorare le proprietà meccaniche. In questo studio sono
state determinate le proprietà meccaniche di una lega
di alluminio A206-T6. Sono
stati prodotti dei getti a forma di cuneo in stampi con
sabbie legate chimicamente.
La forma a cuneo fornisce una
solidificazione direzionale, sezioni con diverse dimensioni
e un intervallo di velocità di
raffreddamento.
I risultati mostrano un aumento della tensione rottura
del 17-19% e di allungamento
del 112-120% dovuti ad un
decremento di porosità del
79-83% e aumento di densità
del 2.8-2.9% per getti solidificati in pressione. La densità
aumenta significativamente
con l’applicazione di pressione durante la solidificazione,
ma non ha mostrato correlazioni con la tensione o l’allungamento a rottura. Le proprietà meccaniche dei getti
solidificati in pressione sono
state confrontate con quelle
di getti sottoposti a HIP (Hot
Isostatic Pressing) e si può
concludere che per una lega
A206-T6 la solidificazione a
10 atmosfere di pressione applicata possa dare proprietà
meccaniche risultanti similari
a quelle di un getto sottoposto a HIP.
ci alcuni vantaggi aggiuntivi nel
posizionare un filtro perpendicolarmente al flusso e l’altro
obliquo in modo da prevenire
che i contaminanti passino attraverso entrambi i filtri. In
questo esperimento il concetto è stato testato nei filtri interni allo stampo dell’alluminio
fuso. Quattro barre di prova
con differenti configurazioni
dei filtri sono state fuse con
stampi ottenuti con il metodo
air set, colando una lega A356 e
trattate termicamente in condizioni T6. Questa quattro di-
verse configurazioni includono
un filtro singolo a schiuma reticolata da 10 pori per pollice
(PPI), un filtro da 10 PPI in congiunzione ad altri angolati, filtri
da 20 PPI dritti o da 20 PPI angolati.
Questo articolo discuterà i risultati delle prove di trazione
ed esaminerà le superfici di
frattura per ognuna di queste
configurazioni. L’articolo dimostra i miglioramenti nella lucentezza del metallo e sulle proprietà meccaniche usando sistemi di filtri multipli.
ture di fusione. Un getto è un
coperchio con spessore di parete 2 mm e peso 0.13 kg, mentre
l’altro è il corpo di una campana
con spessori di parete variabili
tra 6 e 25 mm. Per misurare l’avanzamento del fronte liquido
sono state collegate delle termocoppie di tipo K a filo (diametro 0.12 mm) a un datalogger (20 letture al secondo), permettendo una misura accurata
del tempo di riempimento
(±0.05 s). Poiché il tempo di
riempimento è stato ottenuto
sottraendo il tempo di passaggio tra due termocoppie identiche, i ritardi temporali si cancellano senza effetti dannosi sull’accuratezza. Si determina così
un “fattore di rallentamento”
(slowing factor, SF), definito come
rapporto tra il tempo istantaneo di riempimento e quello
calcolato sulla base del livello di
equilibrio statico. Si è visto che
il fattore di rallentamento varia
da 1, per velocità di riempimento molto basse, a valori generalmente maggiori di 2 per rampe
di pressione estremamente ripide. Per condizioni tipiche della
produzione industriale, SF sta
nel range compreso tra 1.3 e
1.6 e si approssima a 1.0 per
getti sottili. Si è visto che la temperatura di fusione ha un effetto
modesto su SF eccetto che per
basse temperature di fusione (al
di sotto di 700°C).
62
tecnico
Variazioni
dimensionali in
stampi ed anime
legati chimicamente
K.E. Lowe, R.E. Showman
Transactions of the American
Foundry Society 2011 (11-007)
È noto sperimentalmente che
stampi ed anime in sabbia siano
soggette a variazioni dimensionali in seguito all’incollaggio e
durante lo stoccaggio e la movimentazione. Sebbene queste variazioni siano generalmente modeste possono essere significati-
Solidificazione e
trattamento termico
di leghe 6061 e 6082
per uso in fusioni
near net shape
B. Bourassa, D. Jean,
A. Lemieux, J. Langlais,
J.F. Major
Transactions of the American
Foundry Society 2011 (11-041)
Le principali applicazioni per le
leghe 6061 e 6082 sono nel
mercato del metallo forgiato. I
ve in alcune applicazioni dove le
tolleranze dimensionali sono ristrette. I primi lavori mostravano che le anime realizzate con
procedimento PUCB (phenolic
urethane cold box) si contraessero approssimativamente dello
0.1% dopo circa 48 ore la realizzazione. Questo restringimento era relativamente uniforme e consistente ed era influenzato solo in minima parte dalle
variabili di processo della lavorazione. Il rivestimento e l’essiccazione provocano un primo
restringimento nel forno di essiccazione ed uno più modesto
in seguito. L’esposizione a varia-
zioni di umidità durante lo stoccaggio delle anime causa inoltre
ulteriori piccole variazioni dimensionali. Sono stati condotti
test aggiuntivi per caratterizzare
ulteriormente le anime legate
chimicamente con sabbie diverse, diversi sistemi di leganti e
con differenti condizioni di
processo.
I dati possono essere usati durante la progettazione dei getti
in modo da tenere in considerazione queste piccole ma potenzialmente importanti variazioni
e possono indicare la necessità
di specifici processi di prova per
applicazioni critiche.
componenti sono generalmente
prodotti mer mezzo di lavorazioni meccaniche come forgiatura o estrusione. Queste leghe
sono anche largamente diffuse
sono forma di piastre o fogli.
Questi passaggi hanno l’effetto
di anticipare il processo di rottura e arrotondamento delle
fragili fasi Fe durante il trattamento di omogenizzazione. Poiché le lavorazioni meccaniche
non sono applicate quando il
metallo è fuso direttamente nella forma finale, è necessario
controllare molti parametri per
ottenere le proprietà desiderate dopo il solo trattamento termico.
Questo articolo riassume i risultati ottenuti sugli aspetti tempo e temperatura di omogenizzazione, livello di ferro e velocità di raffreddamento e le loro
correlazioni con le proprietà
meccaniche e le trasformazioni
di fase.
Sarà inoltre affrontato il lavoro
che porta al miglioramento della fusibilità della lega 6061 per
applicazioni di fusioni near net
shape.
63
Industria Fusoria 1/2012
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CRIF Centro di Ricerca per l’Industria Fusoria
CRIF Research Centre for Foundry Industry
Chi siamo
Il nascente Laboratorio CRIF vuole proporsi come
punto di riferimento nel mondo delle produzioni
fusorie in ghisa. Attraverso lo sviluppo di procedure affidabili e moderne, e disponendo di tecnici altamente preparati e strumenti d’avanguardia, il Laboratorio potrà offrire servizi innovativi di sperimentazione, ricerca e certificazione, nonché impegnarsi nel “co-engineering” e nella messa a punto
di nuovi materiali. Il centro disporrà di un knowhow specifico ed esclusivo sulle ghise e sulle altre
leghe ferrose, che porrà il Laboratorio ad un livello
scientifico pari a quello delle più importanti istituzioni internazionali. Il Laboratorio CRIF sarà fortemente integrato con il sistema di impianti di fonderia di SCM Fonderie, in grado di rispondere con
rapidità e flessibilità alle richieste di sperimentazione e di realizzazione di prototipi con fusioni di ghisa in sabbia, grazie all’attuale logica produttiva del
Just-in-Time.
Who we are
The incoming Lab CRIF aims to become a landmark
in the world of iron foundry’s productions. Through the
development of reliable and modern procedures, and
relying on its highly competent technicians and its
advanced laboratory instruments, the Lab will be able
to offer innovative services about experimentation,
research and certification, as well as “co-engineering”
and optimization of new materials. The centre will
possess a specific and exclusive know-how about cast
iron and other iron alloys, placing itself at the same
scientific level than the most important International
institutes.
Lab CRIF will strongly interact with SCM Foundries’
plant system, which possess the ability to rapidly
answer with flexibility to the experimental needs and
to the request of prototypal sand-molded iron
castings, thanks to the logics of JIT production.
A chi ci rivolgiamo
L’attività del Laboratorio CRIF sarà al servizio di
tutte le aziende ed i clienti dell’SCM Group, e di
qualunque realtà aziendale che necessiti dei servizi
di certificazione, co-engineering e ricerca del nostro centro.
Who we address
Lab CRIF‘s activity will serve all SCM Group’s
companies and customers, and every company
needing our centre’s certification, co-engineering and
research services.
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tecnico
Il CRIF è una struttura di Ricerca Industriale e Trasferimento Tecnologico Accreditata dalla Regione Emilia Romagna (Delibera regionale GPG/2011/2279
del 19/12/2011 pubblicata sul BUR n° 30 il 15/02/2012).
CRIF is a structure of Industrial Research and Technology Transfer Accredited by the Region of Emilia Romagna
(Regional Resolution GPG /2011/2279 dated 19/12/2011 published on BUR No. 30 on the 15/02/2012).
Gli strumenti del laboratorio
• Macchina LECO per la determinazione del tenore di carbonio e zolfo della ghisa.
• Microscopio e software per l’analisi micrografica.
• Quantometro per l’analisi della composizione
chimica della ghisa.
• Apparecchio per l’analisi termica della ghisa liquida, con determinazione dei tenori di carbonio, silicio e del carbonio equivalente della ghisa.
• Strumento e software di acquisizione grafica.
• Macchine per le prove di durezza, trazione e resilienza (20°C, -20°C, -40°C) e per la tracciatura
ed il controllo dimensionale dei getti.
Lab instruments
• Strumenti per la determinazione della velocità
degli ultrasuoni nel materiale.
• LECO for the determination of carbon and sulfur
content of the iron.
• Strumenti per controlli non distruttivi di integrità interna con ultrasuoni (curve DAC).
• Microscope and software for micrographic analysis.
• Quantometer for the determination of the chemical
composition of the iron.
• Strumenti di endoscopia digitale con telecamera
per controllo getti.
• Apparatus for the thermal analysis of liquid iron, with
determination of carbon equivalent and carbon and
silicon contents of the iron.
• Software per la simulazione di colata, raffreddamento e caratteristiche finali dei getti.
• Instrument and software for graphic import.
• Equipment for tensile properties, hardness and resilience testing, and for castings’ dimensional check.
• Instruments for the determination of ultrasound’s
speed in the material.
• Software for the simulation of pouring, cooling and
castings’ final properties.
69
Industria Fusoria 1/2012
tecnico
I servizi che vi metteremo
a disposizione
1. Analisi previsionale delle caratteristiche resistenziali delle leghe ferrose, basata su un “sistema
esperto di progettazione” e su appositi strumenti
di simulazione, in grado di anticipare le particolarità meccaniche dei getti a partire dalle specificità
dei materiali e dei processi.
2. Un laboratorio di prova materiali, dotato delle più
moderne tecniche sperimentali e funzionalmente
inserito nella Rete dell’Alta Tecnologia della Regione, che si pone in grado di realizzare tutti quegli studi di metallurgia, chimica, velocità di raffreddamento, trattamento termico, micrografia, ed altro necessari alla completa caratterizzazione delle
leghe e dei getti.
3. Una piattaforma di “co-engineering” da mettere
in condivisione con il cliente, che permetta di ridurre i costi dei getti e dei semilavorati attraverso
miglioramenti nelle geometrie del modello e nei
processi realizzativi, propedeutici ad una maggiore
competitività sul mercato dei prodotti finiti.
4. Una ricerca di base e avanzata sui materiali da
fonderia, finalizzata alla messa a punto di nuove
soluzioni di leghe ferrose in grado di fornire prestazioni di molto superiori a quanto già disponibile sul mercato nazionale e di livello comparabile
con quello internazionale.
5. Un servizio di qualificazione sperimentale e certificazione delle leghe che superi, migliorandole, le
norme standard di classificazione dei materiali, garantendo non più il solo materiale, ma il prodotto
specifico in base alle particolari applicazioni cui
esso è destinato.
6. La certificazione dei materiali ausiliari di fonderia,
il cui controllo è oggi spesso lasciato alla autocertificazione da parte del fornitore, e la cui rispondenza ai parametri dichiarati è fondamentale per
conferire alla ghisa le peculiarità meccaniche o di
integrità desiderata.
The services we will offer
1. Previsional analysis of the mechanical properties of
iron alloys, based on an “expert system of design”
and on the use of applicable means of simulation,
which will be able to calculate in advance the mechanical properties of the final castings from the
characteristics of chosen materials and processes
2. A laboratory for material testing, provided with brandnew experimental techniques and functionally integrated into the High Technology Network of EmiliaRomagna, capable of carrying out all the studies
about metallurgy, chemistry, cooling rate, heat treatment, micrography, etc. , necessary to the complete
characterization of alloys and castings
3. A platform of “co-engineering” to share with customers, which leads to a reduction of cost of castings
and semifinished products through improvements in
geometry and processes, and to the increase of the
competitiveness of finished products on the market
4. A basic and advanced research on foundry materials,
to elaborate new solutions for iron alloys offering far
higher performances than those available on the Italian market and comparable with those on the international market
5. A service of experimental qualification and certification of iron alloys, overcoming and improving those
stated in the International Standards, with assurance
of the obtained material, but also of the specific product in relation to its particular final applications
6. Certification of auxiliary foundry materials, whose
control is currently left to the supplier’ s self certification, and whose respondence to the declared parameters is often needed to provide the iron with the desired mechanical properties and soundness.
Via Emilia 59/65 - 47921 Rimini (RN)
Tel. +39.0541.700401 - +39.0541.700624
Via del Tesoro 141 – 47826 Villa Verucchio (RN) - Tel. +39.051 674999
CRIF - SCM GROUP S.p.A.
Industria Fusoria 1/2012
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APPUNTAMENTO AL METEF-FOUNDEQ
Verona/Italia, Aprile 18-21, 2012
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SICUREZZA
SUL LAVORO
Verifica degli ambienti di lavoro (T.U. D.Lgs. 81/2008)
s Campionamenti ed analisi degli agenti chimici presenti negli ambienti di lavoro.
s Campionamento della frazione respirabile delle polveri e analisi della silice libera
cristallina per la valutazione del “Rischio silicosi” ai fini dell’applicazione del premio
INAIL.
s Campionamento della frazione respirabile delle polveri e analisi della silice libera
cristallina per la valutazione del “Rischio silicosi” ai fini dell’applicazione
dell’accordo europeo NePSi: “Accordo sulla protezione della salute dei lavoratori
attraverso la corretta manipolazione ed utilizzo della silice cristallina e dei prodotti che la
contengono”.
s Valutazione agenti fisici (vedi scheda specifica).
AMBIENTE ED
ECOLOGIA
Inquinamento atmosferico
s Campionamento ed analisi di inquinanti nelle emissioni in atmosfera ai sensi del
D.Lgs. 152/06.
Inquinamento idrico
s Campionamento di acque reflue.
s Analisi chimiche e microbiologiche su campioni di acque reflue per la valutazione
della conformità degli scarichi al D.Lgs 152/06, parte III all. 5.
Rifiuti
s Analisi di caratterizzazione dei rifiuti ai sensi della Decisione della Commissione
2000/532/CE della Parte Quarta, Titolo I del D.Lgs 152/06, del D.M. 5 febbraio 98
(attività di riutilizzo) e D.M. 3 Agosto 2005 (ammissibilità dei rifiuti in discarica).
Rischio amianto
s Valutazione del degrado superficiale delle coperture e manufatti in fibrocemento
contenenti amianto (Norma UNI 10608:1997; D.D.G Regione Lombardia 18/11/08
n° 13237).
s Valutazione rischio amianto in accordo al D.M. 06-09-94 e s.m.i.
s Monitoraggi ambientali per il dosaggio e la valutazione delle fibre libere
aerodisperse.
Siti contaminati
s Campionamenti di terreni e suoli.
s Analisi chimico-fisiche di caratterizzazione del suolo e sottosuolo secondo D.Lgs
152/06, parte IV.
RUMORE,
VIBRAZIONI,
CAMPI
ELETTROMAGNETICI
Valutazione dell’esposizione quotidiana personale dei lavoratori a rumore
(D. Lgs. 81/2008).
Misurazioni strumentali per l’accertamento dell’inquinamento acustico
verso gli ambienti abitativi e l’ambiente esterno (D.P.C.M 1/3/91).
Misurazioni strumentali per vibrazioni mano-braccio e vibrazioni corpo intero
(D. Lgs. 81/2008).
Misurazioni strumentali per esposizione a campi elettromagnetici (D.
Lgs. 81/2008).
S.A.&S. - Servizi Ambiente e Sicurezza S.r.l.
Sede sociale:Via Brera 1 – 20010 Inveruno (MI) – Capitale sociale 10.000 interamente versato
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L’importanza della metallurgia
Sedicesima parte
Come è noto Metallurgia generale è il
1° Volume della Collana “La Metallurgia delle ghise”, edita dalla Commissione Tecnica
Assofond, composta da tre pubblicazioni:
• Volume 1° - Metallurgia generale
• Volume 2° - Ghise grigie
• Volume 3° - Ghisa malleabile e ghisa
sferoidale
Metallurgia Generale: 389 pagine suddivise in tre capitoli:
• Capitolo I – Il diagramma di stato Fe-C
• Capitolo II – Dalla Teoria alla pratica
• Capitolo III – Il laboratorio metallurgico
unitamente a l’Appendice “Le ghise e l’azione degli elementi in lega” e comprendenti indice Analitico, dei Nomi e Generale.
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CONTINUA
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Impianti, macchine e attrezzature per fonderie e animisterie
Programma di produzione
• Impianti di preparazione e distribuzione sabbia per ogni processo
di produzione anime.
• Macchine per formatura anime in cold box e shell moulding in vari
tipi e dimensioni.
• Macchine speciali a richiesta.
• Gasatori automatici per ogni processo.
• Mescolatori ad elica radente.
• Frantumatori per recupero sabbia.
• Propulsori pneumatici.
• Depuratori a scrubber per l’abbattimento delle emissioni da qualsiasi
processo di formatura anime.
• Vasche di miscelazione della vernice per anime.
• Impianti di asciugatura delle anime verniciate.
• Forni di riscaldamento per sterratura anime da fusioni di alluminio.
• Smaterozzatori a cuneo per la rottura delle colate di fusioni di
ghisa sferoidale e acciaio al manganese.
• Cabine aspiranti insonorizzate per sbavatura.
• Manipolatori - Posizionatori per sbavatura getti.
• Revisioni, modifiche, fornitura di macchine e impianti usati.
• Progettazione e consulenza.
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ASK Chemicals . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina I - 15 - 71
Avita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina III
Laviosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
Leroy Somer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
M
B
Maus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/11
Mazzon F.lli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
Metef . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Montalbetti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
Brain Force . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
C
Cable Steel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/11
Carfull Service . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
Cavenaghi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-3
Cesana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . VI/11
Commerciale Fond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93
O
Omar . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
P
D
Primafond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
Protec-Fond. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina II
Dega e Grazioli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
R
RC Informatica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
E
S
Eca Consult . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
Elkem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
EKW Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
Engin Soft . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94
Euromac . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95
S.A. & S. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72
Safond. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina IV
Satef . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90
Savelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Sibelco Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92
Sidermetal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
Siderweb . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/I1
Simi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/I1
Sofram . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1
Sogemi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
Space . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/11
Speroni Remo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26-27
F
Fab . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
Fae . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
Fomet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
Fondac . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Fontanot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
Foseco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
T
G
Galvanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo V/11
Gerli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64-65
Gerli Metalli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
Techmek . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1
Tesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
TTE Robot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1
U
I
Ubi
Imf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
Imic . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
Impianti Morando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
Italiana Coke . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Industria Fusoria 1/2012
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
W
Weiland Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1
Wissellux . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/I1
96
1981 - 2011
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