Diagonalizzazione: costruzione della matrice diagonalizzante
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Diagonalizzazione: costruzione della matrice diagonalizzante
Diagonalizzazione di matrici: costruzione della matrice diagonalizzante P 1/5 Premessa Supponiamo che A ∈ Mn (R) sia una matrice diagonalizzabile. Ciò significa che esiste una matrice invertibile P ∈ Mn (R) tale che: λ1 0 · · · 0 .. 0 λ2 . −1 . P ·A·P = (1) .. .. . . 0 0 · · · 0 λn I coefficienti λi sulla diagonale principale, nella matrice a destra dell’uguale in (1), sono gli autovalori di A , ognuno ripetuto un numero di volte pari alla sua molteplicità (algebrica, o geometrica, visto che le due coincidono quando A è diagonalizzabile). 2/5 Criterio di diagonalizzabilità Ricordiamo anche: Criterio di diagonalizzabilità: Sia A = [aij ] ∈ Mn (R). Allora A è diagonalizzabile se e solo se sono soddisfatte le due proprietà seguenti: (i) Tutte le radici di P(λ ) sono reali; (ii) per ognuna di esse (autovalore), si ha ma (λ ) = mg (λ ). 3/5 Costruzione di P In questa lezione esaminiamo la costruzione della matrice diagonalizzante P in (1). Le colonne di P sono costituite da una base di Rn formata da autovettori di A. Più precisamente, ad ogni autovalore λi dobbiamo far corrispondere un numero di colonne di P pari a mg (λi ): queste colonne devono formare una base di Vλi . 4/5 Costruzione di P Si noti che non è importante l’ordine degli autovalori, ma c’è corrispondenza tra l’ordine delle colonne di P e la successione degli autovalori che compaiono nella matrice diagonale a destra in (1). Ad esempio, supponiamo di scegliere come λ1 un autovalore con mg (λ1 ) = 2. Allora le prime 2 colonne di P saranno formate da una base di Vλ1 , e nella matrice diagonale a destra in (1) si avrà: a11 = a22 = λ1 . Poi, considerando tutti gli altri autovalori, si completa la costruzione di P. 5/5