Aprile - associazione vecchia alassio
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Aprile - associazione vecchia alassio
ANNO LI - N. 4 Martedì 19 Aprile 2011 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA 0 5 i n an Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it IL RItORNO DEL GABBiANO Saluto del nuovo Direttore POLITICA TRA LE NUVOLE Vi ricordate il gabbiano curioso che alcuni mesi or sono si dedicò ad un volo sulla nostra amata Alassio, verificando i numerosi lavori in corso? ebbene oggi, coinvolto dall’entusiasmo e dalla frenesia che percorre la nostra cittadina nell’incombere delle elezioni comunali, ha pensato di proporsi come capo gruppo di una lista di idealisti, tanto convinti quanto illusi di credere in un programma che vi andiamo a presentare. Il ragionamento fatto nella stesura è in parte differente dal normale pensare nelle menti dei politici, in quanto considera di operare non a favore delle varie categorie del tessuto economico di Alassio ma prevalentemente per “la città ed i suoi cittadini” Le priorità pertanto potranno disturbare gli interessi di tizio o di caio e quindi risultare indigeste a qualcuno, pur tuttavia condivise da altri. Un atteggiamento del genere può assumerlo soltanto chi, come il gabbiano, vola alto e non è più di tanto a contatto con le “esigenze” di chi sta a terra. Ma entriamo nel merito. MARE E LUNGOMARE Il gabbiano è risaputo predilige vivere prevalentemente in mare, per cui considera prioritaria la depurazione delle acque che, riducendo l’inquinamento, migliorerebbero l’habitat naturale del golfo, con incre- mento delle specie ittiche, e la garanzia di una balneazione da bandiera blu. A questo andrebbe aggiunta la pulizia delle spiagge nei mesi invernali ed un riordino degli arenili e degli stabilimenti balneari con maggior rispetto da parte dei concessionari per lo spazio occupato specie nella zona centrale, passeggiata Dino Grollero, dove da anni la barriera di cabine soffoca la vista di chi la percorre. Rivedere la scelta di aver concesso agli stabilimenti balneari, senza la dovuta oculatezza, la possibilità d’apertura di chioschi - bar con presunte ristorazioni; questo oltre a ridurre lo spazio arenile da sempre dichiarato dagli stessi critico, ha creato una concorrenza sleale nei confronti delle attività permanenti a monte delle spiagge. Stop ai ripascimenti e/o alla creazione di artifizi in mare per trattenere o incrementare la spiaggia, ormai ci si dovrebbe convincere che l’arenile di Alassio quello è e non lo si può modificare a piacimento. Creazione di tratti di spiagge pubbliche, che consentano (perché no) ai residenti di potervi issare un loro gozzo per la pesca sportiva o una piccola barca a vela, che sicuramente porterebbe poco introito nelle casse comunali, ma, visti gli esiti delle attuali gestioni…, quanto meno consentirebbero ai cittadini alassini un ritorno a quelle sane abitudini di quando si era “poveri”. CENTRO URBANO - tra Carruggio e ferrovia Come sappiamo Alassio è percorsa nel centro urbano da tre viabilità parallele: il Carruggio nel centro storico; corso Dante Alighieri; il tratto della via Aurelia; tra di loro pochissima distanza ma tre realtà totalmente differenti. Il Carruggio, centro commerciale ambito e conosciuto, con attività in continua evoluzione e riqualificazione che lo rende famoso a livello internazionale. Corso Dante una realtà ben diversa, molto meno apprezzato e meno richiesto commercialmente, con pochissimi locali di qualità aperti al pubblico. La via Aurelia, in uno stato di abbandono, specie dopo la chiusura dei due cinema, occupata quasi esclusivamente da centri commerciali e da banche e troppi negozi chiusi. Marciapiedi in alcuni tratti ancora disastrati ed a rischio continuo di cadute per i pedoni soprattutto anziani. Cosa si potrebbe fare per ridurre questo enorme squilibrio o, quanto meno , per riqualificare sia corso Dante che il tratto centrale della via Aurelia? Il gabbiano propone: - Dislocazione di aree a parcheggio periferiche, n° 3 multipiani , levante, centro e ponente, al di sopra della ferrovia. - Su corso Dante Alighieri transito consentito al solo traffico commerciale ed in ore prestabilite. - Creazione di pista ciclabile ed incremento di spazi verdi richiesti da mamme, bambini ed anziani (aiuole con panchine di sosta). - Rimozione di quegli orrendi dehors su suolo pubblico, partoriti dal concetto perverso “do ut des” (dare per avere) tra amministratori compiacenti ed esercenti esigenti, ben poco vantaggiosi per l’attività dei concessionari ma enormemente antiestetici, sostituendoli con spazi adeguati ai vari esercizi, con coperture leggere, aggraziate (tradizionali ombrelloni) da ritirare nelle ore di chiusura dei locali per la pulizia del corso. Sul tratto di via Aurelia, riapertura delle due sale cinematografiche , una attrezzata anche a teatro, di cui da troppo tempo Alassio sente il bisogno. Questo sicuramente farebbe rinascere la zona centrale con probabile riapertura dei numerosi locali adiacenti, che oggi propongono solo la scritta “affittasi”. Definitivo rifacimento dei marciapiedi, anche per ragioni di sicurezza. Miglioramento dei giardini pubblici, per anni fiore all’occhiello della nostra cittadina ma che ultimamente sono protagonisti più di tagli di alberi che di collocazione di nuove piante LA COLLINA - una risorsa La collina ha una importanza fondamentale; questo concetto comincia ad entrare nella mentalità anche dei più scettici che hanno da sempre identificato A proposito di Elezioni… Abbiano almeno un’elegia Abbiamo ascoltato l’altra sera un’intervista rilasciata dai candidati sindaci, e dal “passato sindaco”. Abbiamo sentito sostenere che è tempo di dedicarsi alle “piccole cose”, visto che le “grandi” erano già state compiute... C’è chi ha parlato di “crisi del turismo”, chi ha ammesso errori passati, c’è chi ha già dato vincente una determinata lista, chi ha sottolineato il termine “democrazia”. Una cosa è certa: per qualche settimana ogni singolo cittadino sarà ri- conosciuto per strada, salutato, considerato. Si faranno tante belle promesse, si elargiranno sorrisi, strette di mano, amichevoli pacche sulle spalle... È tempo di caramelle, cioccolatini, coni gelato variegati, biscottini, dolcetti vari, è tempo di cioccolata calda con panna, di frappé, di golosità varie. Noi vorremmo solo una sana fetta di pane con la marmellata della nonna, ma a elezioni avve- I platani abbattuti di Piazza Partigiani. Un assassinio plurimo compiuto da chi con quanto impegno vorrebbe l’attivazione del Piano di verde pubblico. Piantati nell’anno 1501. Ne fanno fede Mons. Giustiniani coetaneo, e il senatore Federici G.B. Spotorno gli dedica un lungo capitolo della Storia della (continua a pag. 2) ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Floreat Alaxium venerdì 29 aprile 2011 presso Il giorno la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione del Presidente; 2) Varie ed eventuali. Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea Il Presidente A.V.A. Gianni Giardini Quadro di Gibba - 1950. nell’anno 1823 o 26 fu necessario ampliare la esistente piazza, espropriare una striscia di terreno di proprietà dell’“Opera Scuole”. In quel tempo grande diffusione ebbe l’albero di Platano a Genova e nelle due Riviere. Importato in Genova dalla Grecia da Giorgio Interiano Letteratura della Liguria (L.IV). Il platano fin dall’antica Grecia era divenuto l’albero delle passeggiate pubbliche, proteggendo dal sole con l’ombra delle sue fronde verdi dalle larghe foglie palmate, ossia piatte come la superficie inferiore della nostra mano. Albero (continua a pag. 2) Alassio solo nella “spiaggia”; L’offerta ai turisti dovrebbe essere sempre più alternativa, con la possibilità di percorrere la collina lungo i numerosi sentieri creati dagli alassini in tempi ormai remoti,che si inerpicano tra muri a secco, un patrimonio di arte povera contadina cosparso di sudore ed enormi fatiche, economia di un passato da salvaguardare, prima che si ragionasse un poco tutti da “bagnini”. Oggi viene mantenuta grazie ai gruppi volontari ed alla protezione civile ma non deve venir meno l’interessamento diretto di chi ci amministra, in quanto risorsa naturale. Percorrerla con calma, a passo d’alpino, consente di gustarne gli odori, i colori, con il nostro clima diversi in ogni stagione e permette di godere di panorami unici. Vanno evitate quelle speculazioni edilizie che deturpano in maniera irreversibile importanti aree collinari e gli interventi autorizzati devono comunque garantire un risultato finale che ricrei il più possibile un ambiente ricco di verde con integrazione degli alberi abbattuti in una proporzione di 2 a 1. IL NOSTRO SLOGAN Tante altre sarebbero le problematiche, ma già riuscire a realizzare quanto elencato non è ne poco ne facile, comunque il nostro slogan è: Non promettere a Tutti tutto… ma concretamente fai qualcosa per Ognuno!!! A.V.A. È difficile esprimere un ringraziamento quando questo è motivo di emozione. Si è aiutati dalla forma scritta che per sua stessa natura è indiretta. Scelgo, cari lettori, il cuore aperto, di getto, nello stile de l’Alassino. Una forma che sicuramente incarnava l’amico Nello Aicardi, da noi tutti compianto e per l’aspetto profondamente umano e per la straordinaria capacità di animatore culturale. Questo, lo sapete, non è mai stato un foglio accomodante. Storiche le battaglie a favore dell’ambiente così come da tutti ricono(continua a pag. 2) MOSTRE Sala Carletti Anna Maria Frizza Cetty Intelisano dal 16 al 30 aprile 2011 ••• UNITRE Alassio dal 2 al 7 maggio 2011 ••• Loredana Boccardo dall’8 al 21 maggio 2011 2 «L’ALASSINO» ABBIANO ALMENO UN’ELEGIA (segue dalla prima pagina) A PROPOSITO DI ELEZIONI (segue dalla prima pagina) tra i più longevi, se ne conoscono alcuni che hanno raggiunto e superato il millennio. Il più antico è quello della città di Cos, nell’isola omonima, al largo della costa turca. I suoi rami enormi son puntellati da colonne antiche, coprono tutta la piazza; il tronco è largo 14 metri. Alla sua ombra Ippocrate, 2.500 anni fa, riceveva i pazienti. I nostri platani videro, come si suol dire la nostra città circondata da possenti mura e il bastione-baluardo di Barluffo, la Porta di ferro che introduceva nell’abitato, e il Collegio di San Tommaso d’Aquino, il sorgere e scomparire del Casinò Municipale, la costruzione dell’Hotel Concordia e dell’Hotel Vittoria, e la pasticceria-caffè Vairo, poi Silvani e quello dello Sport di “Madamun”, la Piazza Partigiani, il rombo dei cannoni di Nelson, l’alterco dei comizi socialisti, il vociare delle truppe alleate, quelle dei Partigiani scesi dalle montagne, e lo scorrere del rio Cardellino. Tra le fronzute chiome verdi miliardi di passeri vi trovarono ricétto per trascorrere la notte. Ricordo, ero bambino, l’irruenza di un temporale notturno: ne era stramazzato al suolo qualche migliaia e i frontisti ne raccolsero intere ceste. Il ciclo annuale vegetativo di quelle piante costituiva un naturale osservatorio meteorologico. Le tenere gemme annunziavano la primavera, le folte chiome verdi elargivano ai sostanti una deliziosa frescura nel periodo estivo, il cadere a terra delle foglie l’imminenza dell’autunno. La notizia di quanto era stato perpetrato contro di essi fu per me, vecchio Alassino, un colpo al cuore e un lutto cittadino, anche per molti miei concittadini. Non mi dilungo oltre. Chi ha senno e amore per il proprio paese mediti e rifletta, lo depreco e condanno. Antonio Carossino, storiografo di Alassio nute. Vorremmo essere salutate prima, ma anche dopo, vorremmo dire ai nostri figli, ai nostri nipoti che è ancora possibile credere in qualcuno, vorremmo che alle “direttive dei partiti” si sostituissero le “direttive del buon senso, del vivere civile”, vorremmo che il termine “politica” si riappropriasse del proprio significato, vorremmo che il bene di Alassio nascesse dall’amore di chi ci vive, di chi da tanti anni ne ha fatto meta delle sue vacanze e non da chi la vede come una conquista di partito. Destra, sinistra, centro. Ci sembra il gioco delle tre carte... Con quanta abilità vengono maneggiate! Futuri probabili sindaci, ribellatevi alle “logiche del centro-destra, centro-sinistra, destra e sinistra, destra con X di sinistra e 1/2 centro... questi nostri partiti sembrano ingredienti di una ricetta culinaria, o, ancora meglio, di una "pozione magica”… ma di magico non c’è niente... solo Alassio, la nostra bella, cara Alassio... e, per una volta tanto, prendiamo la parola “partito” come participio passato e sostituiamola con “andato”, e poi ancora con “finito”... forse così sarà la fine di un’era di demenza e si potrà sperare in un “addivenire” di coscienza! G. B. Martedì 19 Aprile 2011 LE TRE SCIMMIETTE VEDO SENTO PARLO Col bel tempo ed il sentore della stagione alle porte, i “Vu-Cumprà” hanno già invaso i giardini di San Padre Pio. L’invasione andrà avanti sino ad Ottobre ed il giardino è letteralmente occupato dalle ore 12,30 sino alle 15,30 per il pranzo e la “pennichella”. Ci auguriamo che le forze dell’ordine preposte (PS, Carabinieri, Finanza, Vigili Urbani) provvedano a qualche controllo, non ancora effettuato. Quanto sopra non è dovuto ad atti di razzismo, ma alla necessità di rendere sicura e vivibile la nostra città. La strada che, partendo dal cimitero di Moglio giunge fino accanto al cimitero di Alassio, nei giorni di pioggia diventa, in alcune parti, simile al letto di un torrente fangoso: Non si potrebbe fare qualche cosa per curare e prevenire il problema? Altre lamentele, sulla stessa strada: Anche nei giorni di tempo bello, è quasi impossibile transitare, nello stato in cui si trova. Piatti della memoria alassina, cucinati dai nonni dei borghi e delle frazioni e dagli alunni dell’Alberghiero F. Maria Giancardi, entrano nel “Granaio della memoria” di Slow Food Alassio, martedì 29 marzo 2011 (SV). Si è concluso con la premiazione dei nonni alassini, nella sala ristorante dell’Istituto Alberghiero di Alassio, alla presenza di Roberto Burdese, presidente nazionale di Slow Food, il concorso culinario Il Memorial Bartolomeo Marchiano. Il progetto è stato coordinato dai docenti Antonella Annitto, Franco Laureri, Monica Barbera, Norberto Andreoni, Paolo Madonia, Michela Calandruccio, Agnese Bove, Francesca Gilli, Rita Baio e Katiuscia Giuria ed ha visto la partecipazione degli alunni delle classi 3 A e 3 B Cucina, 3 A Sala, 5 A e 5 B Tecnico dei Servizi Ristorativi, e delle quinte Tecnico dei Servizi Turistici e all’Associazione Albergatori e a Nordiconad ha potuto promuovere un “viaggio pedagogico” nella storia della nostra città per riscoprire segreti, curiosità e ricette della tradizione gastronomica, riprendendo lo spirito e le finalità degli Istituti delle Pro Loco, cioè “promuovere lo svi- Tecnico della Gestione Alberghiera al front office. La serata è stata ripresa dalla produzione TGEVENTS.IT, il servizio video realizzato è già in rete sul portale web www.tgevents.it sezione official gusto channel e prossimamente in onda nel programma Tgevents Television sul canale Sky 931 e su Imperia Tv. (date e orari saranno comunicati in seguito) Borgo Barusso - Gina Mangano e Maria Bovo. Solva (frazione) - Gianpiero Anfosso, Elio Cannonero. L’evento, che ha visto competere, nelle giornate del 9, 15 e 22 marzo, gli alunni del corso di cucina, coadiuvati dai custodi della tradizione culinaria della nostra città, in una sfida “ai fornelli” ha anche coinvolto le scuole primarie e superiori di I grado del Comune di Alassio. Una competizione volta ad unire tre generazioni, valorizzando lo spirito e i piatti della tradizione delle frazioni e dei borghi alassini, nel ricordo di un grande Chef della Baia del Sole: Bartolomeo Marchiano. L’obiettivo primario del memorial è stato quello di consentire alle giovani generazioni di ri-appropriarsi della nostra civiltà attraverso la riscoperta delle origini della tradizione gastronomica, per poter passare alle generazioni future di chef la gloria e i sapori della nostra con la propria peculiarità: panissa e farinata della Fenarina come Piatto Storico, la Ventre di Moglio come Piatto Unico, la Cima alla Alassina di Barusso come Piatto Caratteristico, il Coniglio di Solva come Piatto Tipico, il Polpo in umido della Coscia come Piatto Classico. Piatto intramontabile e, primo come gradimento della giuria, è stato giudicato il Cappon Magro del Centro. Moglio (frazione) - Marisa Belgradi, Nuccia Martino, Rosaria Volpe. NUOVI SERVIZI POSTALI “Ti devi aspentò che poi u sona…” Borgo Fenarina - Graziella Grollero, Giuseppina Palumbo, Franca Bisello. Borgo Coscia - Angela Collini e Marisa Gaibisso. cucina tipica. Come ha ricordato Roberto Burdese, ai centoventi convenuti: «Eventi come questi, che esaltano lo spirito cooperativistico tra generazioni, sono il modello da imitare. Io per Slow Food partecipo in tutta Italia ad avvenimenti negli Istituti Alberghieri, ma nessuno di questi ha mai promosso in modo così autentico lo spirito e la filosofia della nuova sfida di Carlo Petrini i “Granai della Memoria”». Come sottolinea il preside Salvatore Manca, «la nostra Scuola alberghiera, grazie al contributo del Comune di Alassio e dell’Assessorato alle politiche sociali, alla Vecchia Alassio, al patrocinio della Regione Liguria, alla collaborazione con Sloow Food, luppo turistico, dell’eno-gastronomia, del tempo libero, tutelare il patrimonio ambientale, paesaggistico, urbanistico, monumentale, storico-etnografico, folcloristico e culturale. Il memorial entra così a pieno titolo nel progetto di Slow Food in continuum con Terra Madre, programma che raccoglie testimonianze di civiltà da tutti gli angoli del mondo. La serata finale di nonni e alunni ai fornelli ha visto la riproposizione di tutte le ricette del cuore e la premiazione dei borghi alassini: Barusso con Gina Mangano e Maria Bovo, Centro con Germana Romano, Coscia con Angela Collini e Marisa Gaibisso, Fenarina con Graziella Grollero, Giuseppina Palumbo e Franca Bisello,e delle frazioni Moglio con Marisa Belgradi, Nuccia Martino e Rosaria Volpe, Solva con Gianpiero Anfosso ed Elio Cannonero. Entrano nel granaio della memoria tutte le ricette del cuore, ognuna L’altro giorno in un ufficio postale di Alassio una gentile Signora cercava di spiegare così a un vecchietto un po’ nervoso perché non usciva mai il suo numero… Da qualche mese anche gli uffici postali di Alassio hanno adottato il sistema elettronico di turnazione dei clienti… Quando si entra in un ufficio postale per qualsiasi operazione ci si deve dotare di un biglietto numerato… C’è un erogatore giallo di bigliettini, ma bisogna saper scegliere il biglietto giusto, cioè quello che fa riferimento all’operazione che si vuole compiere… ed ecco il primo problema… QUALE LETTERINA È ABBINATA ALL’OPERAZIONE CHE DEVO SVOLGERE??? Dipende dall’operazione e dipende dal tipo di cliente che sei… • Lettera E – Riservata ai titolari delle Carte BancoPosta • Lettera A – Per servizi finanziari + Libretti Pensioni + Bollettini posta- li + Postepay • Lettera P – Per servizi corrispondenza e Pacchi Ogni cliente che riesca a superare questa prima prova si siede e aspetta il suo turno guardando imbambolato il display con i numeri “estratti” e gli sportelli ai quali rivolgersi… Una persona anziana (o anche un giovane sprovveduto), se è fortunata, può trovare un aiutino e di conseguenza il proprio biglietto… A quel punto resta anche lui (o lei) in attesa del responso del display… (a sinistra in rosso compare un numero con una lettera che corrisponde al bigliettino che avete in mano; invece a destra in verde appare il numero dello sportello a cui rivolgersi). Una cosa che pochi riescono a capire e che sconvolge le menti meno disponibili è la logica di uscita dei numerini sul display… PERCHÉ IL MIO NUMERO NON ESCE MAI??? Purtroppo il sistema di erogazione è SALUTO DEL NUOVO DIRETTORE (segue dalla prima pagina) Centro “A ciassa” - Germana Romano Bogliolo. sciuta la funzione di “pungolo” ogniqualvolta si facesse necessaria. Sempre col faro della sincerità. L’Alassino non è un periodico urlato. Non ne necessita. Dal 30 dicembre 1960 ad oggi ha costituito, in forma sempre maggiore, un punto di riferimento per i meritevoli delle più disparate discipline: da quelle sportive al mondo della cultura; dall’impegno sociale alle complesse tematiche concernenti l’urbanizzazione del territorio. Essere presenti e vigili, sempre. Ci attendono con certezza nuovi successi che sottendono sfide diverse. È perciò mia più ferma intenzione proseguire la rotta nel solco tracciato da chi mi ha preceduto avendo a cuore un rilancio della testata. Partiamo da solide basi che vi domando di mantenere. Punto di forza maggiore l’ambiente di cui è motore la redazione stessa. Un clima di persone legate da reciprocità di fini e metodo non può che migliorare l’eggregoro di cui ciascuno è fautore. Saremo dinamici. Strumenti quali la diffusione via internet già sapiente- “randomizzato”, cioè funziona in modo casuale (salvo una certa precedenza per i possessori di Carte BancoPosta) e quindi nessuno ve lo può spiegare… Gli impiegati che premono un pulsante ogni volta che hanno concluso un’operazione ignorano a chi toccherà (inutile quindi riempirli di sorrisi o peggio di mugugni e altro). Certo visto dal di fuori assomiglia molto al gioco del lotto… Tutto viene “deciso” da un computer, a caso, col suono di un cicalino che noi aspettiamo con pazienza… “Ti devi aspentò che poi u sona…” Certamente il vecchio sistema del mettersi in fila in ordine di arrivo era più comprensibile, ora invece è stato adottato il modello digitalizzato dell’estrazione tipo “riffa”… la conseguenza un po’ tragicomica in questo caso è che, se “vinci”, il più delle volte ti tocca pagare… le tasse, la luce, il gas, una multa… Marcello Nan mente addottati saranno perciò il nostro passaporto per farci conoscere presso le nuove generazioni. Se chiamati in causa dalle nostre libere coscienze non disdegneremo le battaglie, corsare, senza mai fermarci o dimenticare il contegno. Vivremo certamente periodi diversi ma in quelli non a favore non dimenticheremo che la dignità poggia sulla propensione stoica di chi, con venti avversi, progetta nuovi viaggi. Lo dicevano i latini: “Sub umbra floreo”, lo ribadiamo noi: “Floreat Alaxium”. Roberto Pizzorno Martedì 19 Aprile 2011 ’Na settemona primma de Pasqua Ancora ricordo il periodo che precedeva la Pasqua in Alassio, ossia la settimana santa tanti, ma tanti anni fa. In quel periodo dell’anno nelle chiese un drappo viola ricopriva il Cristo sull’altare mentre erano banditi i fiori ed il chiarore di tante candele. Ne risultava una misteriosa e silenziosa oscurità che incuteva timore e rispetto in tutti i fedeli in chiesa. Quando le campane erano mute perché “legate”, come si usava dire, mentre le funzioni religiose venivano annunciate per strada dal crepitio delle raganelle “e ráine” accompagnate dai colpi del crotalo ossia della “batturella”. Quelle raganelle che si facevano girare a mano ed il crotalo simile ad un tagliere dava il ritmo con due ferri rotanti che battevano contro le due facce del legno. Ricordo quando nella notte delle tenebre, ossia quella del Venerdì Santo, i fedeli si portavano davanti al Sant’Ambrogio con dei rami di palma e davano forti colpi al portone principale per dare “e cáude”. Ed infine la mattina del Sabato quando si scioglievano le campane e quella della Gloria annunciava la Resurrezione di Cristo ed in quell’attimo la vita alassina si risvegliava, mentre tutti quelli che lo potevano fare correvano alle fontane a bagnarsi gli occhi! La nonna allora si affacciava sull’uscio di casa con la scopa in mano ed esclamava ad alta voce “sçiorte diovu, entra Segnu e porta l’amù”. Anche lei ci invitava a lavarci il viso e gli occhi con devozione. Un’antichissima credenza infatti riteneva benedetta l’acqua di fonte nel momento del ritorno in vita di Gesù. Per non dimenticarsi, inoltre, di quelle giornate di Pasqua di Resurrezione quando ad Alassio una dolce brezza veniva dal mare e nuvoloni bianchi si rincorrevano qua e là in un cielo azzurro, mentre il suono festoso delle campane si adagiava dolcemente fra gli alberi da frutta e le verdure degli orti, si attardava negli “esci” e nei “carrugi” per disperdersi a poco a poco sul mare, sempre più lontano, arrivando sino all’isola Gallinara. Vincenzo Moirano Lettera aperta alla Vecchia Alassio Come molti ormai sapranno venerdì 11 marzo scorso pochi giorni dopo l’approvazione del Bilancio anche da parte mia nelle file dell’attuale Amministrazione alassina, l’attuale vice sindaco reggente, ha ritenuto opportuno ritirarmi le deleghe ai Servizi Sociali, alle Politiche Educative e Scolastiche, al Volontariato e alla Protezione Civile. La sua motivazione è stata quella di sostenere la mia mancanza di lealtà in quanto non intendevo continuare al loro fianco nelle prossime elezioni amministrative. Ritengo senza ombra di dubbio che la mia lealtà sia fuori discus- sione! Sebbene da tempo non condividessi molte delle scelte politiche dell’attuale gruppo che amministra la Città di Alassio, esclusivamente per lealtà, ho continuato a fare il possibile per andare incontro alle aspettative dei cittadini alassini nei campi della mia esperienza e secondo le mie capacità ed ho continuato ad allinearmi alle loro scelte. Ritengo, per il futuro, di dover essere libera di scegliere i programmi e le persone con cui lavorare in sintonia, persone spinte dal solo animo comune di dedi- carsi al bene e all’avvenire della nostra Città. I ringraziamenti, invece, sono “dovuti” prima di tutto ai miei stessi concittadini, poi a tutti coloro che mi hanno sempre aiutata e sostenuta in ogni momento, bello e brutto, del mio operato, ed hanno, nonostante tutto, avuto sempre fiducia in me, soprattutto nei momenti più difficili. Le mie idee non sono cambiate e neppure le mie intenzioni o il mio operato! Grazie ancora e alla nostra prossima “avventura”. Loretta Zavaroni Tunnel Borghetto/Ceriale. La Giunta Alassio… Regionale risponde ad un’interrogazione non solo mare ma della Gasco: entro l’estate il progetto. anche campagna Spesso Alassio viene nominata «Mi auguro che alle parole per il mare o per gare di bici o per i suoi favolosi Hotel e Bar. Il mare seguano fatti concreti» può essere un posto bellissimo «La Regione ha annunciato che entro l’estate presenterà un primo tracciato per la realizzazione del tunnel di collegamento tra Borghetto Santo Spirito e Ceriale, da sottoporre alle amministrazioni locali», lo dichiara la consigliera regionale del Pdl Roberta Gasco che sulla questione aveva presentato a febbraio un’interrogazione scritta chiedendo alla Giunta regionale a che punto fossimo con la costruzione di quest’importante opera. «Mi auguro che alle parole seguano i fatti – prosegue Roberta Gasco – spero che questa non rimanga un’intenzione ma diventi una realtà. Quest’opera è di strategica importanza per il territorio visto che spesso e volentieri quel tratto dell’Aurelia viene colpito da frane che ne ostruiscono il passaggio creando 3 «L'ALASSINO» pesanti disagi e disservizi agli abitanti della zona». L’esponente del Pdl inoltre fa sapere che nella risposta l’Assessore Paita rende noto che gli uffici regionali stanno studiando il tracciato ottimale del tunnel, nell’ambito della realizzazione della Aurelia bis del Ponente «sono soddisfatta perché tutto il lavoro portato avanti in questi mesi sta dando buoni frutti». «Monitorerò l’evolversi della vicenda passo a passo, spero che l’attenzione della Regione, dichiarata anche attraverso questa mia interrogazione, porti alla costruzione di questo collegamento perché la situazione così com’è oggi è realmente insostenibile per la cittadinanza», conclude Roberta Gasco. Genova, 04/04/2011 per prendere sole e respirare aria buona; però si deve sapere che esiste un’altra parte di Alassio, le colline cioè Moglio con il santuario Madonna della Guardia-SolvaCaso. Sono luoghi profumati, colorati e allegri. Ci sono molti animali, conigli, scoiattoli, capre, pecore, asini, galline. Ogni luogo ha la sua storia. Lì in campagna, vige l’ospitalità; e la natura le è riconoscente. Questo è un breve articolo di Letizia Riboldi creatrice del futuro “Giovani Pensieri”. Cerchiamo uno sponsor per le spese di stampa per il nostro futuro Giornalino, che tratterà argomenti cari a noi giovani Alassini. Io e le mie collaboratrici. Letizia Riboldi CRONACA DI ANDATE MESE DI APRILE 2011 I Riflessi condizionati Nel suo bellissimo libro edito recentemente e dal titolo “Insolita storia di una vita normale” l’autore, Carlo Repetti, scrive che è stato il Fascismo a comprendere per primo la forza persuasiva di certi slogans, di taluni modi di dire, che, se ripetuti, potevano entrare definitivamente nella testa della gente, e creare riflessi condizionati utili al potere. In sintesi, si era capita la forza della pubblicità. Allora il destino era sempre vittorioso, le certezze infallibili, la virtù eroica, la dignità virile, l’ora solenne,l’audacia generosa ecc. Questo effetto purtroppo è stato sperimentato anche oggi, tanto che in una nazione europea un signore, che non aveva mai fatto direttamente politica, ha dato come nome al suo partito un urlo da stadio durante una partita della nazionale, e continua a chiamare “squadra” i suoi ministri, non ricordando forse che il linguaggio del calcio ha cento anni, ma quello della politica più di duemila, e in così tanto tempo si è creato un dizionario molto più grande e preciso di quello di undici uomini in mutande bianche. Ma, tornando alle tecniche comunicative, capita che qualcuno, bombardato da troppi messaggi, li confonda uno con l’altro e cada in equivoci esilaranti. Credo che purtroppo ciò sia accaduto al mio ex sindaco, che da ora in poi definirò “l’Indimenticabile”, il quale ritenendo che i giudici ce l’abbiano eccessivamente con lui e lo perseguitino, ha dichiarato a due giornali che i giudici usano verso di lui un “accanimento terapeutico”. Ovviamente voleva dire “accanimento persecutorio” o “giudi- ziario”, ma nel parlare, al nome “accanimento”, zac è scattato il diavoletto del riflesso condizionato, magari ricordando un titolo di giornale sul caso Englaro, è arrivato “terapeutico”; e la frittata è fatta. Io vorrei consolare l’amato ex sindaco Indimenticabile, e dirgli che se i giudici hanno davvero per lui un accanimento terapeutico, significa che gli vogliono bene, vogliono salvarlo a tutti i costi e fargli vivere il più serenamente e il più a lungo possibile la sua esistenza, mica mandarlo nelle carceri repubblicane, proprio lui che è monarchico. Tutti vorrebbero magistrati così. Ma, parlando di novità, come non ricordare la competizione elettorale locale che sta entrando nella fase decisiva? Il titolo provvisorio della vicenda potrebbe essere: “Cugini alla meta”. Infatti fra le quattro o cinque liste probabili (io scrivo questo articolo il 31 marzo e da noi le cose cambiano quotidianamente) ben due sono capitanate da due candidati sindaci cugini fra di loro. E allora oltre alle divisioni politiche assisteremo anche alle divisioni nelle famiglie in occasione del voto. E si sa che nelle gare locali conta molto anche la parentela. Vedremo. Riassumiamo: Il vecchio gruppo dominante in Comune, presenterà come sindaco il dott. Cittadini, giovane dentista, ma già navigato in politica perché consigliere comunale e provinciale. Una lista concorrente sarà capeggiata dal cugino di Cittadini, e cioè dal Prof. Dalton, ex sindaco ed ex senatore il quale ha un cognome che sembra portargli fortuna. Infatti nel secolo XIX il chimico inglese John Dalton insieme al fisico italiano Avogadro scoperse leggi fondamentali della chimica. Dalton è anche noto per aver individuato, su di sé la malattia definita poi Daltonismo, che impedisce di distinguere bene alcuni colori. E che cosa c’è di più bello, in una competizione elettorale locale, che dimenticare i colori politici e fare cose concrete per il bene comune? Altre due liste poi saranno guidate da Galtoggi (bel nome di attualità) albergatore notissimo a livello regionale e da Fermo Posta (Fermo di nome) giovane di belle speranze e fiducioso nella luce del sole dell’avvenire. Noi da imparziali cronisti diciamo a tutti un forte “In bocca al lupo”. E chiudiamo la nostra cronaca citando una polemica che agita l’ambiente insonnolito locale: la nuova direzione del Piccolo Albergo ha deciso di costruire sulla spiaggia una notevole struttura in gran parte di legno, che riproduce l’antico gazebo dell’albergo. I favorevoli dicono: hanno fatto bene perché hanno riportato in vita un monumento già esistente; i contrari, che sembrano essere in parecchi, oppongono: ma non si era detto che non bisogna più costruire niente sulla preziosa sabbia, e particolarmente una struttura così grossa, che sembra ad alcuni uno chalet svizzero. Inoltre se volevano riprendere tutto il passato perché non ricostruiscono anche i muretti antisbarco in cemento armato, innalzati dai Tedeschi nel 1943? Anche quella è storia. Non so. Ai posteri l’ardua sentenza. Luca Caravella ANOMALIE, ABUSI ED AMNESIE L’assurdo contrasto sulla “Festa” per la ricorrenza del 150° dell’Italia Unita non è tuttora assopito. Meschine ragioni di bottega hanno spinto il leghista Ministro per la Semplificazione (?) a sostenere che data la crisi che ci ha colpiti meglio sarebbe lavorare evitando la “Festa”; e relative celebrazioni. Meraviglia semmai che anche la Presidente di Confindustria, assennata e brava imprenditrice, abbia sostenuto la stessa tesi. Viviamo in un Paese – forse unico al mondo – dove nel mese di agosto (crisi o non crisi) quasi tutte le imprese, grandi e piccole, chiudono senza che nessuno avanzi la benché minima obiezione. Agosto – come tutti sanno – non è il solo mese estivo adatto alle ferie. L’estate dura quattro mesi e le ferie potrebbero, possono concordarsi a scaglioni. Ma tant’è, così è costume, pur se nessuno ne risulta avvantaggiato. Ritornando alla “Festa” del 150°, la Lega, coerente con la posizione del Ministro, ha boicottato l’avvenimento. Non si sentono Italiani (salvo accaparrare poltrone). Ho forti dubbi che tutto il popolo della Lega sia dello stesso avviso della sua classe dirigente, che, per oscuri motivi (Padania ?) ritiene che tale atteggiamento aiuti a fare proseliti. A mio avviso, padronissimi di non sentirsi Italiani, peraltro, per coerenza, sarebbe opportuno che coloro che non si sentono Italiani si muniscano di regolare permesso di soggiorno, così come è richiesto ad ogni altro “straniero”. Altro problema che ci affligge in questi tempi la famosa riforma epocale della Giustizia. Le opinioni – come sempre – sono molteplici e contrastanti. Da profano in materia, per esempio, mi riesce difficile immaginare che la separazione delle carriere PM/Magistratura Giudicante possa accelerare il corso dei processi, particolarmente quelli civili. Anche altri Paesi – questa è una delle giustificazioni – seppur in altro contesto ed altra costituzione adottano tale soluzione. In tali Paesi per altro – sempre ad esempio – il falso in bilancio comporta la galera. In sostanza a che serve la Riforma della Giustizia, visto che il Presidente del Consiglio annuncia che per i suoi processi andrà a difendersi in televisione? È un’idea formidabile. Si potrebbe estendere tale facoltà a tutti i Cittadini, facendo a meno di Tribunali e bagatelle annesse. Bisogna ammettere che siamo un pochino confusi. Abbiamo sempre altro da pensare. Siamo infatti ormai in clima di elezioni – anche noi ad Alassio – ed è cominciata la caccia ai voti. Ci sono Candidati che avendo governato negli ultimi diciotto anni, data la situazione in cui lasciano la Città, sperano ardentemente nelle amnesie degli elettori. Si può concordare con Flaiano quando rispondendo in una intervista alla richiesta di esprimere il suo parere sulla politica dichiarò “la situazione politica in Italia (ovviamente anche ad Alassio) è grave, ma non è seria”. Paolo De Feo Comunicazione del Sindaco reggente Aicardi Alla luce delle dichiarazioni spontaneamente rilasciate nei giorni scorsi ad alcuni esponenti politici alassini, il Sindaco Reggente, rag. Giovanni Aicardi alla presenza del Coordinatore Provinciale del PDL Santiago Vacca ha convocato nel suo ufficio l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Alassio, Dr.ssa Loretta Zavaroni, per chiedere conferma delle sue intenzioni per le oramai prossime elezioni amministrative alassine. La Dr.ssa Zavaroni nel confermare di aver deciso di volersi candidare in contrapposizione all’attuale amministrazione ha fatto una scelta che comporta una evidente contrarietà all’operato dell’attuale giunta, apertamente criticato dall’aggregazione a cui oggi fa riferimento la Dr.ssa Zavaroni, facendo venir meno il rapporto fiduciario con il Sindaco Reggente che le ha chiesto di comportarsi con coerenza e di restituire spontaneamente la delega di assessore ma che, visto il rifiuto, ha ritenuto di procedere con la revoca dell’incarico di assessore. Una decisione che non deve sorprendere. Le scelte della Dr.ssa Zavaroni hanno comportato una legittima separazione con l’attuale amministrazione, che la ringrazia per il lavoro svolto durante questi recenti anni di comune percorso. Giovanni Aicardi Sindaco Reggente di Alassio LAUREE Il giorno 11 marzo 2011 all’Università degli Studi di Genova - Facoltà di Lingue e Letterature Straniere si è laureata la nostra concittadina ALESSANDRA MIAI con la tesi “DIDATTICA DELLO SPAGNOLO IN PRESENZA E A DISTANZA. ANALISI DEL CORSO A DISTANZA DELL’UNIVERSITÀ DI GENOVA: PROGETTO LINGUE IN RETE, EL ESPANOL DE LA ECONOMIA MARITTIMA”. Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Soledad Bianchi. Per la neo dottoressa, accanto alla gioia dei famigliari giungano anche le più vive felicitazioni da Dado e Dedda! Alle quali si unisce anche l’Associazione Vecchia Alassio. Siamo felici per la 2° Laurea di Maura Fioroni. Il giorno 24.03.2011 all’Università degli Studi di Genova, corso di Laurea Specialistica in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia e Scienze Politiche, ha discusso la Tesi dal titolo “Ventiquattro ore dopo. Yoanì Sànchez: una voce alternativa all’Avana”. Relatore il Chiarissimo Prof. Mario Bottaro, correlatore il Prof. Mario Clavarino. La Commissione ha deciso 110 con LODE ed i complimenti per l’ottimo lavoro svolto. Alla nostra bravissima concittadina le felicitazioni anche dell’Associazione Vecchia Alassio. AMMINISTRATORI O BUROCRATI? Leggendo l’articolo pubblicato sull’Alassino del mese scorso, a firma congiunta del sindaco reggente nonché assessore ai lavori pubblici e del già-assessore ai servizi sociali, è montata in noi la rabbia. Possiamo capire, pur senza condividere, che i due intendano propagandare per loro fini elettorali i risultati del loro operato, ma non possiamo accettare la deformazione della realtà: il fatto è che dal mese di settembre dell’anno passato, il servizio dell’asilo nido comunale Piccolo Principe viene reso, per i pochi fortunati che ne possono usufruire, in quel di Solva e non viene garantito a coloro che nutrivano una legittima aspettativa essendo nella graduatoria dei papabili. Non discutiamo sull’opportunità dell’intervento ampliativo dell’immobile di Corso Europa e sugli effetti benefici sul servizio che tale ampliamento potenzialmente può comportare; quello che non comprendiamo è, in primo luogo, perché al momento dell’iscrizione dei bimbi in Comune o, almeno, al momento dell’uscita della graduatoria, i genitori non siano stati pre-allertati sulla possibilità che i propri figli non potessero essere inseriti nella struttura a causa della possibile apertura del cantiere. Solo qualche giorno precedente ai primi inserimenti, nel mese di settembre, è stato comunicato che tali inserimenti non sarebbero avvenuti. Tale circostanza ha comportato per molte famiglie la necessità di ricorrere a misure urgenti in tempi strettissimi per risolvere problemi di gestione, già pianificati sull’aspettativa di ingresso dei figli al nido. Inoltre, poiché i lavori erano stati da tempo previsti ed il lungo iter burocratico di autorizzazione consentiva di trovare per tempo una soluzione alternativa, in grado di garantire il servizio almeno per tutti i bambini che venivano accolti nella struttura originaria, garantendo così l’inserimento dei bimbi presenti in graduatoria, ci chiediamo perché la ricerca della struttura sia iniziata solo in prossimità dell’apertura del cantiere. Un amministratore oculato e lungimirante avrebbe dovuto prevedere la necessità di garantire il servizio, individuando per tempo altra struttura idonea ad accogliere lo stesso numero di bimbi; senza contare che il Comune, avendo ridotto il numero di utenti, continua a subire un danno per il mancato guadagno delle rette. In secondo luogo ci chiediamo se la problematica insorta con i privati confinanti non potesse essere risol- ta preventivamene, al momento della progettazione delle opere di ampliamento. Al di là della regolarità amministrativa del progetto, non sarebbe stato opportuno valutare l’impatto dell’ampliamento sulle proprietà circostanti? ..o forse si pensava di costruire nel deserto? Pur essendo d’accordo sulla preminenza dell’interesse generale su quello particolare, non ci sentiamo di biasimare il privato che, intendendo tutelare il proprio diritto, abbia chiesto ad un giudice di verificare la legittimità dell’intervento; ci chiediamo invece se il nostro ipotetico amministratore oculato non avrebbe dovuto guardare appena al di là del proprio naso per prevedere le possibili problematiche che l’opera edificatoria, pur dotata di tutti i crismi burocratici, avrebbe comportato riguardo alle proprietà confinanti. Sapendo già come ci risponderebbero certi politicanti (ribadendo la regolarità ed opportunità del proprio operato e declinando ad altri la responsabilità per gli imprevisti effetti collaterali) non chiediamo risposte ma ci limitiamo a comunicare tutta la nostra disapprovazione. Sabrina e Luisa Due mamme inc..avolate 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico Un progetto per la pulizia della strada romana Martedì 19 Aprile 2011 In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Oleandri dell’Aurelia e le palmette di Viale Diaz Come le ho menzionato la settimana scorsa alla riunione di Italia Nostra, allego una presentazione che avevo fatto tempo fa al sindaco per un progetto di pulizia della strada romana. Avendo constatato che il comune non è intenzionato a portare avanti questo progetto, ho par- chinari necessari per fare questo tipo di intervento. So che lei mi ha detto che anche il suo gruppo (Alassio in Cornice) ha macchinari a disposizione, ma ho pensato che non nuoce chiedere anche l’aiuto della protezione civile siccome è un intervento piuttosto grande da fare. lato con la Dott.ssa Burgarelli, responsabile per la Sovrintendenza ai Beni Archeologici con l’idea di organizzare un’iniziativa di volontari per fare la pulizia. La Dott.ssa Burgarelli mi ha indicato che se l’intervento è solo uno di pulizia della vegetazione e se i volontari sono membri di organizzazioni competenti ed assicurate (quali CAI, WWF, Protezione Civile, etc.) si può procedere con un intervento di pulizia semplicemente mandando una comunicazione in Sovrintendenza che poi comunicherà l’iniziativa al comune. Ho incontrato oggi il Dott. Valdiserra in comune chiedendo se il comune sarebbe disposto a darci una mano (come mi ha suggerito lei) con la collocazione di cassonetti in zone accessibili vicine alla strada romana per le materie rimosse. Gli ho chiesto inoltre se fosse possibile chiedere l’intervento dei volontari della protezione civile di Alassio in quanto hanno mac- Mi ha detto che abbiamo la sua piena disposizione in riguardo a entrambe le richieste e che contatterà lui i responsabili. Finalmente ho chiesto al Dott. Valdiserra se il comune può prendersi la responsabilità di rifare le segnaletiche lungo la strada romana che sono veramente vergognose, anche perché quelle non possono essere fatte da volontari o privati. Anche su questo punto sembrava molto ben intenzionato. Si vedrà. Gradirei molto poter procedere con questa iniziativa con il suo aiuto, possibilmente come iniziativa promossa da Vecchia Alassio oppure Alassio in Cornice, iniziando con la comunicazione dell’iniziativa in Sovrintendenza che vorrei fare al più presto. La ringrazio anticipatamente per il suo interesse. Mi sono chiesta in quali mani (pardon a quali crudeli cesoie) il Comune di Alassio abbia, di recente, affidato la colorata e fantastica siepe di oleandri che - sino a poco fa costeggiava la via Aurelia. La voluminosa naturale barriera sorprendeva, per il colpo d’occhio che sapeva offrire, tutti i turisti che, giungendo da Albenga, entravano in Alassio attraverso la mentovata provinciale. Le piante in questione costituivano, in effetti, un tripudio di colori, un’infiorescenza il cui allegro miscuglio di tinte e tonalità assai diverse aveva, oltre tutto, il pregio di celare la poco attraente presenza della parallela linea ferroviaria ed il serpentoso scorrere dei treni. La massa di oleandri sembrava davvero imporre - in termini di eleganza e di ricercata estetica - un gradito atto di benvenuto, una promettente accoglienza per i tanti villeggianti che affollano, d’estate, la nostra località balneare. Anche questa volta, gli organismi comunali preposti al verde pubblico, hanno dimostrato poca sensibilità verso la natura ed il bello ed hanno invece privilegiato la mancanza di gusto ed aspetti di avvilente degrado. La maestosa lineare siepe è stata infatti potata in modo brutale e gli ingenerosi tagli hanno lasciato - sul campo, solo scheletrici e decapitati tronchetti. Sarà quasi improbabile, almeno per questa stagione, gustare nuovamente la consueta ed eclatante fioritura degli arbusti. Secondo gli insegnamenti dei più quotati paesaggisti internazionali (esiste in proposito un’abbondante letteratura!) gli oleandri NON abbisognano di trattamenti tanto drastici ma eventuali e soavi diradamenti. Dette piante prosperano egre- È ora di Ubuntu e un po’ di politica fai da te! giamente, grazie al clima marittimo, anche senza concimazioni e irrigazioni e non meritano essere certo maltrattate dall’imperizia di certi improvvisati operatori. Prova di ciò sono le barriere di oleandri che talvolta si incontrano sui lati di autostrade e che, nonostante siano carenti di manutenzioni, hanno sviluppi prorompenti e mirabolanti. Per restare in tema di oltraggio alla natura, mi è capitato di ripensare, con rammarico, ai monumentali pini che adornavano la tanto discussa via Diaz. In questi giorni, il nostro solerte Municipio ha distribuito a tutti i residenti un elegante giornaluccio (di mero sapore propagandistico) che ovviamente mal nasconde chiari intenti pre-elettorali. Mi ha in particolare sorpreso uno scritto a firma Aicardi, ove il nostro Sindaco sostiene che l’intervento attuato nell’arteria in questione “ha restituito lo SPLENDORE (sic!) di un viale come si merita” …grazie anche alla piantumazione di striminzite e sparute palme washingtonia. In verità, per chi avrà occasione di transitare colà, noterà che la evidente scomparsa del verde preesistente ha ridotto via Diaz ad una brutta copia di una anonima, squallida ed opprimente strada di periferia metropolitana. Quello che per ora balza agli occhi, è infatti soltanto una duplice barriera di brutte costruzioni in cui i canoni di una armoniosa architettura sono completamente assenti. Povera amata Alassio purtroppo non più destinata ad un augurale floreat; Se si continuerà con tali andazzi non ci resteranno che colate di cemento e laidezze su cui piangere… Rita Calderini Una torinese ad Alassio Saluti, Anna P. Della Valle Un bene prezioso: l’acqua!!! A.A.A. Cercasi cittadini per Alassio Recentemente ho accompagnato un amico in una breve escursione sulla collina da Madonna delle Grazie fino a Vegliasco. Stupefatto e angosciato da quanto potuto constatare “de visu”, l’amico non ha trovato parole per descrivere la devastazione del territorio, del verde e del paesaggio, l’evidente arrogante disprezzo con cui si sconvolgono i luoghi, le mulattiere e i sentieri, a volte anche appropriandosi di essi, inglobandone parte per scopi privati. Chi autorizza i piani? Chi non controlla? Chi consente i modi di questo scempio incivile?… e gli Alassini conoscono veramente la realtà di quanto sta avanzando? E allora!? Sarebbe bene che i cittadini di Alassio prendessero diretta visione di quanto sta sorgendo alle loro spalle, perché, oltre alla distruzione del bene paesaggistico in sé e i riflessi negativi sull’attrattiva turistica, ciò potrebbe pregiudicare seriamente l’equilibrio idrogeologico del terreno e in ogni caso avrà pesanti ricadute sui costi generali per l’inevitabile e necessario adeguamento di sistema fognatizio, acquedotto, viabilità, etc., con conseguenti problemi e aggravi che si riverseranno sul paese a mare. Sarebbe bene individuare le responsabilità di queste speculazioni, di quelle già in atto e di quelle - che è certo sono molte di più ed estese su tutto il territorio - celate ma già pianificate e pronte al varo. Sarebbe bene che i rappresentanti locali dei partiti deponessero le insegne per agire co- me semplici cittadini di Alassio, considerando “in primis” il bene comune: non vane divisioni di bandiera che - ricordiamoci: divide et impera - favoriscono invece interessi e spartizioni affaristiche spesso collegate ad accordi di vertici provinciali e regionali, questi sì, partito “unico” e lontano dalla nostra comunità. Sarebbe bene che movimenti spontaneamente sorti per contrastare l’andazzo delle ultime amministrazioni riflettessero su come le divisioni personalistiche vanificheranno ogni lodevole tentativo di cambiamento: di fatto, i programmi di ciascun gruppo differiscono tra loro di poco e un accordo unitario su essi è semplice da trovare. L’attuale interesse della comunità alassina è uno solo. Sarebbe bene che tante positività, iniziative e coscienze civiche confluissero in un’unica volontà di cambiare metodo e modo di gestire la cosa pubblica, per restituire la speranza di un futuro amministrativo diverso, vicino alle reali necessità, per la qualità della vita dei residenti e dell’economia di Alassio. In tale drammatica situazione, non si può essere neutrali ed equidistanti, ma si deve chiaramente indicare agli Alassini i rischi di affidare il loro futuro a una concezione affaristica del bene pubblico, schierandosi a favore di nuovi amministratori che basino la loro azione su principi virtuosi per perseguire il bene comune e non solo l’affare privato. Alassio, 10 marzo 2011 E.T. Meno male che ad Alassio di acqua ne abbiamo tanta e che ce la fanno pagare pochissimo! Sì perché quando c’è una perdita, anche importante, possiamo permetterci di attendere 36/48 ore prima di intervenire. Infatti sabato 2 aprile alle 14,30 circa mi sono accorto che da un tombino, appena messo sulla mulattiera che dal Camposanto porta a Moglio, usciva una quantità di acqua che aveva trasformato la mulattiera in un discreto ruscello. Che cosa avreste fatto voi? lo ho telefonato ai Vigili Urbani che mi hanno ringraziato per la segnalazione assicurandomi che avrebbero provveduto loro. Sono andato tranquillo a fare ciò che dovevo. Alle 19 circa, percorrendo la mulattiera, ho dovuto abbandonarla e proseguire per la via Tetti Rossi perché il ruscello continuava tranquilla- mente il suo corso e la mulattiera non era percorribile. Arrivato a casa chiamo l’ufficio dell’acquedotto, (cosa che mia moglie aveva già fatto poco prima) e risegnalo il fatto. La risposta in sintesi: “Non abbiamo la possibilità di inviare qualcuno. È sabato e il sabato non lavoriamo. Abbiamo altri guasti più importanti ai quali provvederemo domani e lì verremo lunedì. Molto gentili. Grazie per la segnalazione, ma non possiamo intervenire”. Morale della storia: Non disturbate i giorni festivi e prefestivi. L’acqua (ci dicono) è un bene prezioso. Tanto che ce la fanno pagare quanto il vino. Dobbiamo essere parsimoniosi e non sprecarla. NOI. Chi la gestisce ne può sprecare ettolitri (chissà quanti). Tanto paghiamo noi. M.D. Alla cagnetta Crissy mancava solo la parola Non avrei mai voluto arrivasse questo brutto momento, ma purtroppo, oggi 9 marzo, è arrivato!! Crissy, amichetta mia, oggi sei andata via per sempre. Sei stata una tenera e simpatica creatura che regalava sempre tanta allegria, diventando la “mascotte” del Borgo Barusso, dove trotterellavi vispa, curiosa e spensierata ogni giorno. Non è giusto che una creaturina come te sia lasciata sola a vagare per le strade da chi si dichiara il tuo proprietario, ma che si è sempre completamente disinteressato di Te, incurante dei pericoli che correvi ogni giorno in mezzo alla strada tra moto, macchine, sotto il sole e sotto la pioggia. Possedere una bestiola è un compito che richiede oltre che amore, moltissimo senso di responsabilità e coscienza, cosa che queste persone non hanno mai dimostrato di avere, comunque, nonostante ciò, io sono sicura che Tu li hai amati incondizionatamente fino all’ultimo. Non resta che sperare che queste persone, ora, non ripetano più lo stesso errore e che si rendano conto che possedere un animale non è un gioco, non è cosa da poco e bisogna esserne all’altezza. Lorenza De Michelis Noi cittadini comuni, quelli che di politica se ne intendono poco, dovremmo, di fronte al dovere di scegliere i nostri nuovi governanti, armarci di pazienza, ascoltare tutti e provare a studiare i programmi che ci propongono. Questo nella speranza che le proposte di chi votiamo siano vicine alle nostre esigenze e alle esigenze di tutti. A questo punto vorrei parlare dell’“UBUNTU”. L’Ubuntu è una filosofia africana, di preciso del Sud, che nella sua semplicità invoglia l’uomo a capire che perché le cose nel mondo vadano per il meglio bisogna volersi bene. tu è l’accettazione di ognuno come componente della somma totale di tutti noi. Un esempio interessante era il comportamento dei sud africani durante la coppa mondiale. Non hanno mai pensato di tifare solo per loro stessi, ma hanno dato il benvenuto ai rappresentanti di tutti i paesi dedicando ad ognuno di loro una giornata in radio dove si parlava di loro, del loro paese e delle loro tradizioni condividendo tutto con il popolo sud africano in modo che si sentissero uniti ai loro ospiti. E qui arrivo alla politica fai da te! Noi Alassini siamo intercollegati in tanti modi. O ci conoscia- L’Arcivescovo Desmond Tutu, del Sud Africa, nel 2008 ha spiegato l’Ubuntu. Tradotto sarebbe “l’essenza di essere un umano”. Questa filosofia parla del fatto che l’essere umano non può esistere in isolazione. Parla dell’intercollegamento tra umani e dice che non si può essere umani da soli e quando si ha la qualità di Ubuntu si è conosciuti per la propria generosità. Pensiamo troppo spesso di noi stessi come individui, separati l’uno dall’altro mentre questa filosofia ritiene che siamo connessi e ciò che facciamo influisce prima noi e poi tutto il mondo. Quando ciò che facciamo è fatto bene questo bene si sparge come l’onda dello tsunami in tutto il mondo ed è alla disposizione dell’umanità. Ubun- mo, o siamo parenti o mezzi parenti, o siamo amici, o lavoriamo insieme, o abbiamo dei problemi comuni, o ci vediamo en passant solo per salutarci, o lavoriamo fianco a fianco. Sembra quasi che prima o poi si abbia a che fare in un modo o nell’altro con tutti quanti! Quello che io auguro ad Alassio e gli Alassini in questo periodo delle elezioni è tanto Ubuntu e buon senso e a tutti i futuri sindaci in lista in bocca al lupo e che il migliore vinca! Per quanto mi riguarda festeggerò chiunque sia il vincitore! Penso che chi possiede l’Ubuntu sosterrà il vincitore e se necessario per il bene della città presterà anche il suo aiuto. Yvonne Onions Riceviamo e pubblichiamo Ricordo con gratitudine tutti voi della “Vecchia Alassio” per la cortesia con la quale rispondete sempre ai miei quesiti. Da qualche anno abbiamo scelto questa località per le nostre vacanze e lo scorso agosto ci siamo spostati per qualche giorno sulla spiaggia libera vicino al pontile e con grande sconforto abbiamo notato che scavando nella sabbia vicino alla riva questa era nera e fetida. La cosa è stata segnalata ad un vigile perché ritenevamo che fosse frutto di scarichi fognari abusivi. Ho ritenuto di dirlo anche a questa bella Associazione particolarmente affezionata ad Alassio. Sempre grazie per la Vostra disponibilità. Peppe N.d.r.: Riteniamo doveroso rispondere informando che nei sub-strati della sabbia si verifica naturalmente la trasformazione biologica di alghe e/o organismi marini rendendo il colore della sabbia grigio-scuro con inevitabili emissioni odorose fastidiose. A.V.A. Errata corrige Faccio riferimento a quanto è apparso nella rubrichetta “Le tre scimmiette” de l’Alassino n. 3 del 16/03/2011. Ringrazio l’autore dell’articolo perché esprime giusta indignazione relativa alla cementificazione che sta uccidendo la bella e martoriata Alassio, sentimento condiviso da tutti gli Alassini. Per avere un’idea più precisa relativa ai progetti edilizi, di cui sopra, consiglio di leggere l’arti- colo apparso su il Secolo XIX del 27/02/2011, pag. 29 titolato: “Ville di lusso a Madonna delle Grazie”. Trattasi di due progetti, di cui il primo più in basso, arriva fino all’abitato di Madonna delle Grazie. Il secondo riguarda in maniera più specifica la regione Rangè. Ringrazio l’Alassino per l’attenzione ed ossequio. Lettera firmata Martedì 19 Aprile 2011 LA TUTELA DEL PAZIENTE DIALIZZATO L’ANED ha nel suo Statuto, proprio all’art. 1, la tutela del paziente dializzato e trapiantato e ogni volta che riesce a fare un passo per migliorare questa tutela si sente gratificata. In questi ultimi tempi si sono svolte particolari iniziative di cui ci piace mettere al corrente l’opinione pubblica. La prima già pubblicata è quella del Pranzo di Natale: il paziente deve sentirsi, pur nella sua patologia, una persona come tutte le altre. Bastano pochi accorgimenti e tu rendi la tua vita sempre accettabile e affronti le cose con il sorriso sulle labbra. La seconda iniziativa è quella del Punto di incontro: chi si reca presso l’Ospedale di Albenga, può vedere nell’atrio, proprio di fronte a Radiologia, il box dell’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico), dove ogni mercoledì, dalle 15 alle 17, la dott. Clara Fraguglia, nefrologa, e un Delegato ANED, ricevono tutte quelle persone che hanno qualche necessità sia medica, sia dietetica, sia tecnica. Sono in genere persone che richiedono informazioni sulla loro dieta, sulle loro terapie farmacologiche; ma anche sulla patente di guida, sui documenti per l’invalidità, ecc. Una terza iniziativa è nata negli ultimi giorni del mese di marzo: la realizzazione del progetto Informatizzazione della visita medica. Grazie al contributo della Fondazione A. De Mari della Cassa di Risparmio di Savona, a cui va tutta la nostra riconoscenza per la sensibilità che da sempre dimostra per le nostre necessità e per la sanità della nostra ASL in genere, abbiamo acquistato due noteboook Dell, per dare possibilità ai medici del Centro di poter accedere direttamente ai letti dei pazienti, illustrando loro gli esiti di esami sia clinici che strumentali, di modificare e aggiornare terapie, di annotare qualsiasi necessità dell’interessato. Inoltre abbiamo acquistato anche un videoproiettore Epson con relativo schermo, che servirà a facilitare le lezioni di aggiornamento che i medici del Centro tengono periodicamente sia per il personale infermieristico che per il personale medico di altri reparti, al fine di migliorare il servizio nei confronti dei dializzati. Desidero concludere questa mia breve carrellata con un’ultima iniziativa, sempre volta a migliorare e a ottimizzare lo stato di un paziente dializzato o trapiantato. La prima domenica del mese di giugno abbiamo organizzato una gita in Francia: Isole di Lérins, Grasse, Saint Paul de Vence; riteniamo vincente sul morale del paziente una giornata di relax in compagnia degli amici, dei suoi medici e dei suoi infermieri lontano dalla quotidiana corsia. Mi si permetta, dalle pagine del nostro giornale locale, di ringraziare pubblicamente i famigliari e gli amici del compianto Marco Camperi, che hanno voluto devolvere, in sua memoria, una cospicua offerta alla nostra Associazione. Rubrichetta mensile - Un ricordo per... Squadra “giordana” vincitrice Torneo Oratoriano “serie C” anni 46/47 e anni 49/50 Mantani - Polacco - Martino - Sessa - Micieli - Giambiasi - Cerutti - Schivo. Antonio Tassara Pensieri sciolti (pezzo da leggere tenendo a portata di mano i propri amuleti preferiti) Guardati dalle Idi di marzo... TRATTO DAL “GIULIO CESARE” DI WILLIAM SHAKESPEARE – 1599 - ATTO PRIMO - SCENA PRIMA CESARE: Chi è quell'uomo? – BRUTO: Un indovino ti invita a guardarti dalle Idi di marzo. – CESARE: Portatemelo davanti, lasciatemelo guardare in faccia. – CASSIO: Uomo, esci dalla folla. Guarda Cesare. – CESARE: Che cosa mi dici ora? Parla di nuovo. – INDOVINO: Guardati dalle Idi di marzo! – CESARE: È un sognatore. Lasciamolo. Procediamo… È più probabile che la tragedia shakespeariana possa aver tratto lo spunto dalle opere di Plutarco piuttosto che dai dati ISTAT… Sta di fatto che l’altro giorno scorrendo i dati del 2010 dell’Istituto statistico nazionale mi sono soffermato su un dato curioso… l’incremento della mortalità nel mese di marzo. Vi è un dato nazionale di 53.836 deceduti rispetto ai meno di 50.000 di media degli altri mesi (settembre 44.268); ma ben più impressionanti sono le statistiche della nostra regione: 2053 morti a marzo (rispetto ai 1600 di settembre) con un saldo negativo di -1022 rispetto ai nati vivi dello stesso mese… Stiamo lentamente scomparendo? Le proiezioni statistiche dicono che la popolazione italiana è destinata a diminuire dagli attuali 58,6 milioni (2011) fino ai 51,9 milioni del 2051, ad un ritmo del –4,6 per mille l’anno. Se la cosa vi può consolare pare che l’indice di vecchiaia, che misura il rapporto numerico tra anziani e giovani, crescerà costantemente, passando da 146 anziani per 100 giovani nel 2010, a 242 nel 2030 ed alla riguardevole cifra di 301 nel 2050. Praticamente tre anziani per ogni giovane… Alassio, come il resto della Liguria, sembra anticipare i tempi… Se vi capita di passare dalle parti della passeggiata a mare in una di queste belle giornate primaverili potrete notare quello che qualche anno fa era 5 «L'ALASSINO» un fenomeno tipico di paesi limitrofi come Borghetto S.S. o Loano dove peraltro le grandi industrie del nord avevano costruito palazzi appositamente destinati ai propri pensionati… C’è una lenta e interminabile processione di anziani che passeggia avanti e indietro… Dove vanno? Sembra l’immagine del cimitero degli elefanti… attempati e i giovani. Prendendo spunto da esperienze di altri paesi si potrebbero organizzare sulla spiaggia (libera d’inverno) esibizioni e/o gare di frisbee, petanque, beach volley… o più italianamente una bella festa del “lissio a piedi nudi” sull’arenile… Insomma qualcosa di alternativo a quel manifesto che recita “No Per tener fede alla vocazione di accoglienza della nostra città (e anche per una questione di business del futuro) credo sarebbe opportuno che, oltre alle consuete iniziative per i giovani (movida e sfilate di miss con magliette più o meno bagnate, che però piacciono anche a certi vecchietti), alle attività di promozione culturale (teatro, concerti, incontri con autori e letterati) si pensasse a qualche proposta per favorire un ruolo più attivo degli anziani in villeggiatura nella vita del Comune. A onor del vero già si contano numerose e lodevoli attività di impegno sociale e di volontariato che coinvolgono giovani e adulti alassini (grazie Loretta)… Ma, secondo me, non guasterebbe anche qualche pensata per lo svago che stimoli un rapporto più positivo tra i nostri ospiti più Country for Old Men” (Non è un paese per vecchi) che qualcuno vorrebbe piantare all’ingresso di Alassio... Tornando al tema iniziale… ma perché si muore di più proprio a marzo? Francamente non lo so… ma dal momento che anche per quest’anno il mese di marzo è passato e ci è andata bene ché siamo ancora vivi e vegeti (scrivo ovviamente per quelli che ancora lo sono), non mi resta che augurarmi e augurarvi ogni bene almeno fino al prossimo anno... Marcello Nan PS Se vi capita di tirare le cuoia in un altro mese, non ve la prendete con me né con l’ISTAT… si vede che quello era il vostro destino o che, come scrisse con ligure arguzia Luca Caravella, “Avrete avuto la vostra convenienza”. 8-)) RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA AL VIA Ad ogni famiglia sarà consegnato un biobox areato da 7 litri per il conferimento dell’umido. I contenitori carrellati forniti in comodato all’utenza domestica, dovranno essere collocati sulle aree destinate al conferimento dalle ore 21 del giorno precedente la raccolta e recuperati vuoti entro le 10 del giorno stesso del ritiro del rifiuto. Per qualsiasi informazione o chiarimento rivolgersi al Comune di Alassio: Ufficio salvaguardia Ambientale tel. 0182 602223 e-mail: [email protected] sito: www.comunealassio.it Aimeri Ambiente: tel. 0182 548421 Le aree destinate al conferimento sono situate a fronte del civico di residenza; in casi eccezionali i contenitori dovranno essere posizionati in altre postazioni già opportunamente indicate situate nei pressi dell’abitazione dell’utente. Il verde da potatura e gli ingombranti dovranno essere consegnati presso l’area ecologica di località Valbona (a fianco del cimitero). Al “Mercatino del riciclo e riutilizzo”, che ha luogo ogni seconda domenica del mese, in Piazza della Libertà (di fronte al Palazzo del Comune), presso il quale sarà anche presente uno stand dell’Assessorato all’Ambiente dove gli utenti potranno ritirare compostiere e contenitori oli esausti. I problemi ambientali connessi alla gestione dei rifiuti, che ormai fanno parte della nostra vita quotidiana, spesso sono di tipo culturale: derivano da una formazione intellettuale che vede l’ambiente come terra di conquista, da una cultura dello spreco e dell’imballaggio, da una interpretazione del rifiuto come spazzatura e come elemento indistinto. Il successo ottenuto dalle iniziative sviluppate negli anni in numerose città ha dimostrato come sia necessario che le istituzioni pubbliche e private operanti sul territorio collaborino tra loro al fine di integrare i servizi ambientali con appropriate attività educative con l’obiettivo specifico di istruire i singoli alla cittadinanza attiva, mettendo in discussione abitudini consolidate. Se da un lato occorre informare la popolazione dei nuovi servizi sullo smaltimento e la raccolta differenziata, dall’altro è importante educare alla separazione dei rifiuti riconoscendo quei materiali che rifiuti non sono, ma che in realtà diventeranno risorse preziose, imparando a classificarli, riutilizzarli e riciclarli. Le Amministrazioni comunali possono infatti organizzare le più efficienti reti di raccolta differenziata ma queste, senza l’adesione dei cittadini, rischiano di rimanere in gran parte inutilizzate. Per questo è necessario che ogni singolo individuo sia consapevole del proprio ruolo e della propria responsabilità in materia. Gli atteggiamenti individuali e collettivi causa di degrado ambientale sono, almeno in parte, modificabili attraverso interventi educativi che abbiano non solo il fine di far acquisire conoscenze ma soprattutto quello di favorire lo sviluppo di un approccio critico alle visioni del mondo. L’Assessore all’Ambiente Marco Salvo 6 «L'ALASSINO» Martedì 19 Aprile 2011 I festeggiamenti di Alassio per il 150° Anche il volley contribuisce a divulgare e festeggiare il 150° dell’Unità d’Italia anniversario dell’Unità d’Italia Alassio ha festeggiato i 150 anni dell’Unità d’Italia con un programma di iniziative, promosso dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Alassio in collaborazione con il Centro Pannunzio di Torino. «Abbiamo inaugurato nella Civica Biblioteca» spiega l’Assessore Monica Zioni «una speciale sezione letteraria intitolata “Scrittori d’Italia” e lo scorso 17 marzo abbiamo celebrato i 150 anni dell’Unità d’Italia con un concerto della Fanfara dei Bersaglieri di Asti e uno Speciale Annullo Filatelico, che ha accompagnato l’uscita del francobollo celebrativo di Poste Italiane». Per tutto il mese di Marzo la Biblioteca sul mare della “città del muretto” ha presentato una vetrina dedicata agli autori più rappresentativi nei campi della letteratura, della ricerca storica e del pensiero. Sono quaranta – due autori per ogni regione – i libri di lettura e saggistica che sono stati selezionati per raccontare la letteratura di 150 anni di Storia d’Italia. Leonardo Sciascia, Corrado Alvaro, Alberto Moravia, Grazia Deledda, Eugenio Montale, Beppe Fenoglio, Primo Levi, Alessandro Manzoni, Italo Svevo, Giacomo Leopardi, Antonio Fogazzaro, Dario Fo, Ignazio Silone, Elsa Morante, Gaetano Salvemini, Arrigo Petacco, Gabriele D’Annunzio, Giorgio Bassani, Federico Chabod, Federico De Roberto, Luigi Pirandello sono alcuni degli autori scelti per rappresentare l’Italia e le sue varie fasi storiche. Giovedì 17 marzo, Alassio ha celebrato la ricorrenza con il Concerto della Fanfara dei Bersaglieri “R. Lavezzeri” di Asti. «La Festa Nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia è un evento unico ed importante» dice l’Assessore Monica Zioni. La città di Alassio ha aderito al programma ufficiale con un concerto dedicato alle musiche Risorgimentali e Patriottiche, raccontando con calorose sonorità i valori che la storia del nostro paese ci ha tramandato. Il concerto è stato eseguito dalla Fanfara di Asti, una delle migliori formazioni in congedo presenti in Italia e composta da oltre quaranta ottoni diretti dal Maestro Giancarlo Maccario, la quale è stata accolta con calore dalla gremitissima Piazza Partigiani. Durante il concerto si è svolto anche lo speciale annullo filatelico di Poste Italiane. La ricorrenza del 17 Marzo è stata celebrata filatelicamente con l’emissione di un francobollo dedicato al “150° anniversario della Proclamazio- ne del Regno”, del valore di € 0,60, raccolto in foglietto. La vignetta raffigura le facciate di Palazzo Montecitorio, realizzato nel sec. XVII da G. L. Bernini, attuale sede del Parlamento Italiano e di Palazzo Carignano di Torino, opera del XVII secolo di Guarino Guarini e sede del primo Parlamento Italiano. Nel foglietto sono rappresentati alcuni particolari dell’interno dell’aula di Montecitorio e riprodotti i loghi delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia e di Poste Italiane. Oltre al francobollo saranno emessi i consueti prodotti filatelici correlati (cartolina, tessera) e un folder comprensivo di tutti gli oggetti filatelici. «Le richieste per l’annullo filatelico sono state di molto superiori alle nostre previsioni. Lo stand delle Poste Italiane è stato preso d’assalto e dopo neanche un’ora avevamo distribuito le oltre tremila cartoline con lo speciale annullo emesso dal Comune di Alassio», afferma l’Assessore Monica Zioni. «Abbiamo ottenuto» dice l’Assessore al Turismo e alla Cultura del Comune, «l’emissione di un annullo filatelico speciale, per sottolineare la partecipazione della città di Alassio alle celebrazioni che coinvolgono tutta la nazione. Con l’annullo sono state obliterate le cartoline che abbiamo appositamente predisposto con la collaborazione della pittrice alassina Binny Dobelli, unitamente a quelle dedicate di Poste Italiane. Presso lo stand dell’Ufficio postale temporaneo, che è stato allestito in piazza, è stato possibile ottenere anche l’annullo del “1° giorno di emissione” del francobollo celebrativo. Abbiamo offerto così l’opportunità di conservare testimonianza e memoria della partecipazione all’evento. Siamo, pertanto, davvero soddisfatti di come la città ha accolto e partecipato alla festa per i 150 anni dell’Unità d’Italia». IN OCCASIONE DEL 150° ANNO DELL’UNITÀ D’ITALIA Concerto della Fanfara dei Bersaglieri tro: «Oggi celebriamo il riscatto dall’oppressione dello straniero... Siamo in democrazia, sono lecite le diversità di opinioni. Garibaldi e Cavour hanno avuto dei contrasti, ma insieme hanno fatto l’Italia... Ossequi a Napolitano. Il futuro è pieno di preoccupazioni, ma questo 2011 è un’occasione per il rilancio: stringere i denti e andare avanti, comunque». Il Comune di Alassio e le Poste hanno approntato uno speciale annullo filatelico dedicato al 150° a disposizione del (numeroso ed entusiasta) pubblico durante il concerto. È successo ad Alassio lo scorso 6 marzo dove, nella IV Tappa del TOUR DI MINI-VOLLEY intitolato anche quest’anno a Marcantonio Scipione, la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ha fatto da sfondo e leitmotiv alla manifestazione sportiva. Circa 350 mini-atleti hanno disputato gare sui 15 mini-campi allestiti all’interno del Palaravizza addobbato per l’occasione con tricolori di ogni tipo dalle mini-bandiere in carta realizzate sul momento dai bambini, agli striscioni appesi alle ringhiere, ai “banner” assegnati ad ogni squadretta, agli arbitri con il cappello di paglia con striscia tricolore, ai gruppi di palloncini che sventolavano sui pali a limitare i campi da gioco e, per terminare, con la creazione di una bandiera formata da 300 palloncini rigorosamente verdi- bianchi-rossi, e utilizzando i nomi dei personaggi storici del Risorgimento per individuare i campi da gioco, in luogo di campo 1-2 ecc., e così si è giocato sul Campo Mazzini/Cavour/ Mameli/Novaro/Pellico ecc. Sulle note dell’Inno di Mameli, spiccava al centro del Palaravizza. Al termine della maratona pallavolistica, premi per tutti i partecipanti e riconoscimenti ai vincitori di categoria. Pur mantenendo l’importanza sportiva della manifestazione e la celebrazione dell’Unità d’Italia, non ci si è dimenticati del Carnevale, mettendo a di- cantato da tutti i bambini e dagli adulti, l’alza-bandiera ha presentato una grande carta geografica dell’Italia (rigorosamente tricolore) raffigurante le regioni che avrebbero dato il nome alle 15 società presenti. E così Alassio Volley diventa il Piemonte, V.T. Finale la Lombardia, Gabbiano Andora la Campania e… avanti e, tutti insieme, dopo aver ritagliato la regione a cui erano abbinati, al termine, prima della premiazione, si è andati a formare una gigantesca Italia unita che sposizione uno stand di “Trucca-bimbi” con richiamo sempre a disegni in TRICOLORE e un laboratorio creativo dove ciascuno si esibiva in un disegno o una frase sul tema dell’UNITA’ d’Italia. L’attesa tra i gironi di qualificazione e quelli di finale è stata allietata da una scatenata “baby-dance” che ha coinvolto tutti facendo dimenticare la differenza delle divise e le competizioni sottorete. Le energie agli atleti sono state rigenerate con una merenda offerta da Kinder e DIRETTIVO ALASSIO VOLLEY PGS DON BOSCO MANIFESTAZIONI 2011 DAL 28 APRILE AL 1 MAGGIO Ca. B.L. Per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Assessorato Turismo e Cultura del Comune di Alassio ha invitato la Fanfara “R. Lavezzeri” di Asti a tenere un concerto il 17 marzo scorso in Piazza Partigiani. Sono state eseguite musiche risorgimentali e patriottiche, non solo tipiche per fanfara, ma anche più impegnative come il “Va pensiero” e la Sinfonia del “Guglielmo Tell”. Alcuni brani sono stati anche cantati. Nell’intervallo il prof. Pier Franco Quaglieni, storico del Risorgimento, ha pronunciato un breve ma caloroso discorso, dicendo fra l’al- da Latte Alberti, che ha fatto sì che fossero tutti pronti a sgomitare per una caramella, in mezzo ai coriandoli, sotto ad una particolare “pentolaccia”. Un momento toccante, anche se giunto al termine di questa lunga e giocosa giornata, è stata la lettura di una “lettera” che l’organizzatrice Cinzia Molle ha scritto al compianto Marcantonio Scipione,rappresentato per l’occasione dal fratello, ricordandolo con affetto e stima. I saluti a tutti sono arrivati, alla presenza del Presidente Provinciale FIPAV Marco Rossi e del consigliere Matilde Falco, con contorno di “bugie” offerte con il contributo della pasticceria “La spiga di grano”, così, vinti e vincitori, sono tornati a casa “addolciti”…….! Un grande sforzo per gli Organizzatori, che, anche in questa occasione, hanno voluto sottolineare come sia possibile rendere gioioso lo sport senza rinunciare ad un sano agonismo, e così il Comitato Provinciale P.G.S. di Savona era presente in campo con il Presidente Provinciale Rosita Badoino e i consiglieri Cinzia Molle, Marina Bazzano e Giovanna Suetta e l’associazione Alassio Volley PGS Don Bosco con il Presidente Ornella Testa e i consiglieri Flavio Salvestrini, Giancarlo Bertolotto e Carlo Grancelli che, nelle vesti di un dinamico GIUSEPPE GARIBALDI, testimoniava la presenza della P.G.S. NAZIONALE. PALALASSIO L. RAVIZZA PGS DON BOSCO CUP 2011 Maggio DAL 5/5 AL 8/5 PALALASSIO L. RAVIZZA PGS DON BOSCO CUP 2011 Dall’11 Febbraio scorso il gruppo di Alassio dell’Associazione Nazionale Alpini ha un nuovo Consiglio cosi formato: DAL 12/5 AL 15/5 PGS DON BOSCO CUP LAUREA In data 29 marzo u.s., presso l’Università degli Studi di Genova - Facoltà di Economia - Claudia Rambaudi ha discusso la Tesi di Laurea Specialistica in Economia del Mercato Mobiliare Progredito “Investimenti in Arte: Analisi delle Performance e Assicurazione delle Opere d’Arte” ottenendo, all’unanimità e con i complimenti della Commissione, la votazione di 110/110 e la lode. Relatore Chiar.mo Prof. Barbara Alemanni, docente di Economia presso l’Università di Genova ed Università Bocconi di Milano. L’Associazione Vecchia Alassio porge auguri vivissimi per un futuro radioso. Alpino Ezio Porcella capogruppo “ Alberto Basso consigliere “ Gianpiero De Matteis “ “ Aldo Guerra “ “ Maurizio Ingravallo “ “ Paolo Pezzolo “ “ Luigi Tinelli “ “ Roberto Valdora “ Il Consiglio desidera ringraziare il capogruppo uscente, alpino Silvio Gervasoni per la dedizione, l’impegno e la passione profusa durante tutto il suo mandato. Nel ricordare che nella bacheca sita in via Mazzini ang. giardini C. Chaplin è esposto il calendario delle manifestazioni e che sono gradite idee, suggerimenti e quant’altro possa far si che il gruppo cresca sempre di più nell’ambito del puro volontariato restando sempre fedele ai principi e valori del Corpo degli Apini, informiamo che è in corso di sistemazione la nuova sede di via Robutti che sarà inaugurata in un prossimo futuro. Gruppo Alpini Alassio DAL 19/5 AL 22/5 PALALASSIO L. RAVIZZA PGS DON BOSCO CUP 2011 DOMENICA 22 P.ZZA LIBERTÀ “STRALASSIO” - MARATONA CROCE ROSSA DAL 26/5 AL 29/5 PALALASSIO L. RAVIZZA PGS DON BOSCO CUP 2011 Martedì 19 Aprile 2011 7 «L'ALASSINO» CURIOSANDO FRA LE PAROLE (A cura di Tommaso Schivo) Cap. 14° Lo dico in senso buono, ma appare strano come molti vocaboli, nati in un certo modo e per indicare una determinata cosa, con confini e dettagli ben precisi... col tempo tradiscono la loro origine, mutano significato e bandiera, come qualcuno che, stancandosi o, peggio, vergognandosi della sua nascita o della sua fede o della sua famiglia e della sua gente... cambia tutto e se ne va: da italiano a francese, da cattolico a islamico, da ammogliato a divorziato, da juventino a milanista! Solo un genoano (restando nel campo sportivo), nella buona e nella cattiva sorte non lo farebbe mai! Ma torniamo alle cose serie e fermiamoci a trattare di due termini e del loro voltagabbana... Analizziamo i nomi “famiglia” e “gente”. Lo sanno tutti cosa significa “famiglia”: è un insieme di più individui che sono fra loro uniti da stretti vincoli di parentela e di sangue o da formale promessa contrattuale di convivenza e il più tipico contratto è appunto il matrimonio. A volte, però, l’impegno diventa solo una promessa di stabile coabitazione. E veniamo al nocciolo del problema. La parola “famiglia” (dal latino “famulus”, servo) indicò nel mondo romano antico l’insieme dei dipendenti da un capo-famiglia (fossero essi schiavi o liberti, cioè schiavi liberati per buona condotta). La famiglia doveva obbedienza e servizio in cambio di mantenimento e assistenza da parte del “dominus”, del padrone, con cui formavano la “domus”, la casa. Quindi “famiglia” era tutt’altro che parentela stretta nel senso di oggi. Era una parola, se si può dire, più fredda o tiepida che acquistò nel tempo tutto il calore della consanguineità, e una varietà di significati impressionante! Infatti si allargò enormemente, sino a rappresentare e a definire non pochi aspetti della vita della casa o dell’ambiente: dal complesso delle persone dello Strani… tradimenti stesso sangue (compresi ascendenti e discendenti) sino all’insieme dei servi armati o no, degli schiavi e dei clienti. Storicamente arrivò a comprendere persino il corpo di guardia di un capo o di un personaggio importante e, volendo allargare il discorso, in botanica significò un insieme di generi avente in Familia e gens. comune alcuni caratteri importanti e in zoologia una certa affinità fra un gruppo di animali. Persino in Chimica si parla di “famiglia” per indicare elementi con proprietà affini tra loro. Ben diverso è il discorso sul- Salviamo il verde, salviamo i boschi, salviamo gli alberi... salviamo noi stessi!!! Tanti disegni bellissimi dei bambini della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria Statale di Alassio e il 23 marzo niente lezioni in classe per i ragazzi delle classi quarte, ma mattinata all’aperto alla scoperta della flora mediterranea: “Pini marittimi, pini d’Aleppo, tanto mirto, ginestre, erica, alloro e rosmarino: che bello vedere che alle spalle della nostra spesso caotica cittadina esisto- la parola “gente” che all’origine, in Roma, esprimeva e costituiva i caratteri della relazione diretta e degli affetti provenienti dalla consanguineità. Ricordiamo la gens Julia, solo per fare un esempio. E mi sembra giusto quando analizzo la radice del vocabolo stesso, “gens” dal verbo “gignere”, (ILLUSTRAZIONE DI GIBBA) cioè da nascere, da generare: un gruppo di persone come tanti rami o fronde generati dallo stesso tronco, anzi dalle stesse radici. E proprio da questo è nato l’albero genealogico, che altro non è che il prospetto LA VECCHIA ALASSIO TRA I BANCHI DI SCUOLA Nella foto: il neo Assessore al Servizio Attività Educativa e Diritto allo Studio dott. Mimmo Giraldi, alunni delle Elementari e Guardie Forestali. amici alberi impiegano molti anni per crescere, quindi chi deve decidere quanti e quali tagliare, perché malati o pericolosi, lo faccia solo se è assolutamente indispensabile e dopo aver messo in atto un’attenta e accurata opera di prevenzione: W IL VERDE!!! Gli alunni delle classi quarte A zuvèntü a l’è in frütu c’u se cöie sulu au mumèntu giüstu e a-a so’ staxiun; doppu u s’a-a campa u vèntu insemme ae föie e u s’a-a rabèlla, sènsa remisciun... E alura, primma c’u s’a-a pìe u vèntu dammughe in po’ de spassiu au so pènsceru, au so’ dirittu de sfrüttò u mumentu pé in giurnu pué dì che “mi e gh’ eru!” Dammughe moddu de cangiò in po’ u mundu, dì quarcosa de növu cu-a so’ vuxe, pruvò a sarvò in paise muribundu... Basta fo in segnu, basta fo ’na cruxe... Antonio Boscione FARE UNA CROCE La gioventù è un frutto che si coglie / solo al momento giusto e alla stagione; / dopo la raccoglie il vento, insieme alle foglie / e la trascina, senza via di scampo... / E dunque, prima che il vento la rapisca / lasciamo un po’ di spazio al suo pensiero, / al suo diritto di sfruttare il momento / per poter dire un giorno che “Io c’ero! / Diamole modo di cambiare un po’ il mondo, / dir qualcosa di nuovo colla sua voce, / provare a salvare un paese moribondo... / Basta fare un segno, basta fare una croce... Trofeo Memorial Bartolomeo Marchiano Trofeo Memorial Bartolomeo Marchiano I piatti della memoria - 1° Premio alla “ciassa” (centro) con Cappon magro. Fiocco Rosa La piccola Sofia con mamma Mirella e papà Leonardo annuncia la nascita della sorellina SARA RAVOTTI nata il 21 marzo u.sc.; con la gioia della Bisnonna Teresa, dei nonni Maurizio e Albertina Marcarino, Giovanni Battista e Marta. L’Associazione Vecchia Alassio porge le felicitazioni e gli auguri più affettuosi ai Soci Mirella e Leonardo. Fiocchi Azzurri coinvolgono ogni anno in azioni molto importanti come quella di piantare nuovi alberi ma... guardando un po’ più in là, sulle colline circostanti... qualcosa ci ha lasciato perplessi.... il verde è stato in gran parte sostituito dal grigio... la bellezza e l’armonia della natura sono state deturpate da costruzioni che di bello e di armonioso non hanno proprio nulla. Che peccato!» Ricordiamoci poi che i nostri Nel progetto “adotta una classe” che da anni fa incontrare le varie Associazioni di volontariato alassine e le classi elementari di via Neghelli, la nostra Associazione, martedì 29 marzo u. sc., ha fatto conoscenza delle seconde A e C rispettivamente affidate alle maestre Sig.ra Tognini e Sig.ra Cassiano. Così una trentina di giovani alunni hanno avuto modo di ascoltare dalla viva voce del presidente della Vecchia Alassio Giardini, dal vice Gioberti e dal consigliere Falcone notizie riguardanti l’Associazi- no luoghi dove si può ancora passeggiare tra il verde e godersi la bellezza della natura sotto il sole di primavera! È stato molto bello e coinvolgente per noi imparare, dai ragazzi dell’Istituto Agrario, tante nuove cose sugli alberi e in particolare sugli ulivi e i carrubi... bello anche sapere che gli amministratori della nostra città ci che rappresenta la discendenza di una stessa famiglia, che “ah antiquo” si raffigurava proprio in forma di albero. Col tempo è nato questo strano scambio, questa specie di incredibile tradimento: l’estraneità antica (“familia”) è diventata il ristretto nucleo dei consanguinei e l’antica “gens” (nata dallo stesso nido) è stata relegata alle persone lontane e fuori dell’ambito della casa. Così la famiglia è diventata l’insieme delle persone dello stesso sangue o legate col matrimonio e la gente si è allargata o impoverita a rappresentare gli altri, il condominio, il paese, persino lo sconosciuto mondo lontano. Persino lo storico vocabolario degli Accademici della Crusca, parlando di famiglia dice che è “l’insieme dei figlioli che vivono e stanno sotto la potestà e cura patema, comprese anche la moglie, le sorelle e i nipoti... se li tiene in casa” e testualmente definisce la gente “una moltitudine di uomini o di nazioni o di popoli” e anche Dante al proposito parla di “moltitudine d’uomini d’altro sangue”. Così la parola “gente” giunse a indicare su larga scala tutto il complesso degli uomini, il genere umano, le persone in generale, senza alcuna determinazione qualificante, un complesso di persone indeterminato, sia qualitativamente, sia quantitativamente, perciò folla anonima, massa di uomini e donne senza volto e senza nome. Tuttavia le antiche radici hanno voluto prendersi una piccola rivincita e quando diciamo... “la mia gente” spesso intendiamo parlare di limiti, di vicinanza, di affetti profondi e se, in senso lato, significa anche gli amati concittadini o conterranei, più spesso torna alla radice semantica primitiva, la mia gente, le persone della mia casa e del mio sangue, che amo e che non tradirò mai! FO ’NA CRUXE one, la sua fondazione, la storia, le finalità. I nostri piccoli apprendisti si sono mostrati attenti con domande sull’ambiente e in particolare sugli alberi. Si sono detti disponibili a collaborare con segnalazioni e articoli sulla loro attività scolastica aiutati naturalmente dalle loro maestre. Nel prossimo mese di maggio le due classi faranno visita alla nostra sede e in quella occasione sarà dimostrato loro come realizziamo il nostro giornale “Alassino”. L’A.V.A. LAUREA Gabarello Maria Serena, corso di laurea specialistica in medicina e chirurgia. Università degli studi di Genova. Tesi: “Le infezioni delle vie urinarie nell’ambulatorio del medico di medicina generale”. Relatore: Ch.mo Prof. Giuseppe Noberasco Correlatore: Dott.ssa Alessandra Barberis Voto: 108/110. Auguri e felicitazioni da parte dell’A.V.A. Genova, 29/03/2011 Per la gioia dei genitori Francesca Ravotti e Ubaldo Albino e dei nonni Marta, Giovanni Battista e Licia il 21 febbraio 2011 alle ore 10.00 e 10.01 sono nati rispettivamente i gemellini omozigoti Dario e Paolo Albino. I piccoli Alassini godono di ottima salute e sono desiderosi di crescere in fretta. L’AVA si unisce alla gioia dei genitori e ai nonni per la nascita di Dario e Paolo. 8 «L'ALASSINO» Martedì 19 Aprile 2011 Pubblichiamo in ordine alfabetico foto e nominativi delle liste delle prossime amministrative. Per ragioni di spazio i vari programmi restano in sede a disposizione dei cittadini interessati A COME ALASSIO - Lista Avogadro CANDIDATO SINDACO CANDIDATO SINDACO AVOGADRO Roberto CASELLA Jan LISTA CANDIDATI 1 SCARPATI Alessandro 2 SIBELLI Luigi 3 ZAVARONI Loretta 4 MONTI Matteo 5 NATTERO Giacomo 6 ARRIGHETTI Paola 7 BOSCIONE Patrizia 8 SCHIVO Emanuele 9 CANAVESE Gian Luigi 10 RAPA Federica 11 LUCCHINI Fabio 12 AGOSTINI Rinaldo 13 SALARIS Debora 14 BOGLIOLO Domenico 15 GAIBISSO Sergio 16 LAGUARDIA Marta SINISTRA ALASSINA - Lista Casella Albenga (Sv) 21/04/1966 Geologo Garessio (Cn) 19/07/1949 Pensionato Anapolis 15/03/1952 Medico Legnano (Mi) 27/09/1982 Agente Immobiliare Alassio (Sv) 05/08/1969 Impiegato Bancario Alassio (Sv) 10/06/1976 Commerciante Albenga (Sv) 18/12/1966 Commerciante Albenga (Sv) 01/08/1983 Imprenditore Turistico Alassio (Sv) 10/08/1951 Ingeniere Albenga (Sv) 29/05/1951 Psicologa Milano 17/10/1957 Commerciante Alassio (Sv) 24/06/1956 Manager Albenga (Sv) 21/12/1983 Studentessa Alassio (Sv) 08/12/1949 Consulente Aziendale Alassio (Sv) 21/07/1929 Pensionato Alassio (Sv) 11/06/1975 Avvocato INSIEME X ALASSIO - Lista Galtieri LISTA CANDIDATI 1 BALDUZZI Marina 2 BARBERA Giorgio 3 BATTISTELLI Paolo 4 BOSCIONE Simone 5 BRAGHIN Matteo 6 CAZULINI Pierdomenico 7 CRAVERO Marina 8 FRANCIA Davide 9 GROLLERO Giampaolo 10 MARTINI Jacopo 11 MINIACI Matteo 12 PAOLA Lorenza 13 RUSSO Federico 14 SCHIVO Giuseppe 15 SPERA Luigi (detto Gigi) 16 VASCO Francesco ALBENGA 2 maggio 1989 - Studente universitario – lavoratore dipendente ALASSIO - 10 ottobre 1940 - Pensionata ALASSIO - 21 ottobre 1963 - Medico psicologo TIRANO (SO) - 6 marzo 1961 - Impiegato statale – Poste ALASSIO - 22 aprile 1972 - Operaio – Installazioni informatiche ALBENGA - 26 maggio 1990 - Studente universitario ALASSIO - 25 agosto 1946 - Pensionato ALBENGA - 19 giugno 1961 - Artigiana commerciante ALASSIO - 18 gennaio 1961 - Lavoratore dipendente ALASSIO - 27 gennaio 1955 - Impiegato statale – Ferrovie IMPERIA - 22 dicembre 1990 - Lavoratore dipendente ALBENGA - 4 luglio 1984 - Studente universitario IMPERIA - 12 marzo 1988 - Studente universitario – lavoratrice dipendente PIETRA LIGURE - 15 maggio 1993 - Studente scuola media superiore ALASSIO - 13 aprile 1966 - Impiegato Agenzia marittima VICO EQUENSE - 7 dicembre 1986 - Studente universitario ALASSIO - 18 marzo 1974 - Commerciante POPOLO DELLA LIBERTÀ - Lista Villani CANDIDATO SINDACO VILLANI Luca CANDIDATO SINDACO GALTIERI Angelo LISTA CANDIDATI 1 BELLENGHI Federico - Gallerista 2 BORRI Mauro - Concertista/Docente 3 BRIOZZO Fabio - Imprenditore turistico 4 GHIGLIAZZA Andrea - Ristoratore 5 CHIOZZONE Maria Grazia - Commerciante 6 MARCONE Roberta - Consulente fiscale 7 MASCHERETTI Rudy - Interior designer/DJ 8 MEDA Alessandro - Architetto/Commerciante 9 NAPPI Leonardo - Chef/Docente turistico 10 PARASCOSSO Giovanni - Avvocato 11 PORTALUPPI Lucrezia - Imprenditore turistico 12 PELLEGRINI Alessandro - Imprenditore turistico 13 SCHIVO Giorgio - Imprenditore turistico 14 SIMONE Emanuel - Informatico 15 TESTA Agostino - Farmacista 16 TOMASSINI Laura - Impiegata LISTA CANDIDATI 1 AICARDI Matteo, (Nipote dell’attuale Sindaco), Commercialista - 08/08/1975 2 ANEDDA Sabrina, Farmacista - 01/03/1979 3 BIGNAMI Francesco, Operatore informatico - 10/03/1980 4 CAREGLIO Corrado, Assicuratore - 08/01/1970 5 DE MICHELIS Aldo, Assicuratore - 27/08/1964 6 ESPOSTO Flavio, Dipendente ufficio entrate - 12/03/1963 7 GAMBA Federica, Dottoressa in Economia - 07/11/1988 8 GIRALDI Domenico detto Mimmo, Imprenditore balneare - 25/07/1963 9 LAGASIO Diego, Ingegnere - 31/05/1980 10 MAIELLANO Pino, Mediatore creditizio - 07/11/1957 11 MELGRATI Marco, Architetto - 15/04/1959 . 12 OTTOBELLI Luca, Commerciante - 30/11/1970 13 ROMAGNOLI Filippo, Biologo - 16/01/1961 14 SIMONCINI Nicola, Albergatore - 21/07/1964 15 VINAI Angelo, Imprenditore - 24/10/1961 16 ZIONI Monica, Albergatore - 15/09/1965 Martedì 19 Aprile 2011 9 «L'ALASSINO» Risposte ai 15 quesiti per i candidati a sindaco di Alassio, proposti in seguito al sondaggio di Italia Nostra, pubblicati sull’Alassino del 17 febbraio scorso “A COME ALASSIO” Lista AVOGADRO Premesso che il nostro programma elettorale è on line sul nostro sito www.acomealassio. blogspot.com dallo scorso Maggio e che a causa del mancato rispetto del patto di stabilità da parte dell’attuale amministrazione ci saranno 1.700.000 Euro in meno di trasferimenti statali nel prossimo anno e l’impossibilità di contrarre mutui per i prossimi due anni, forniamo le risposte da voi richieste. 1) Lavoreremo in questo settore in stretta collaborazione con l’Associazione Bagni Marini che giudichiamo un interlocutore attento, disponibile e competente. Riteniamo la spiaggia una delle risorse fondamentali del turismo alassino e pertanto va tutelata e protetta innanzi tutto attraverso strumenti naturali come la difesa e l’incremento della prateria di posidonia. L’obiettivo di un incremento e una stabilizzazione della profondità dell’arenile andrà perseguito attraverso studi mirati senza rincorrere soluzioni estemporanee, no a “pennelli” e no a ripascimenti con materiali estranei. L’obiettivo, una volta incrementata la profondità dell’arenile, sarà quello di togliere la barriera di cabine davanti alle passeggiate a mare. 2) Siamo per il depuratore consortile di Villanova, con i tempi dettati dalla Regione per non incorrere nelle sanzioni europee, cioè il 31 dicembre 2013. 3) Noi non siamo contrari a nuovi interventi edilizi se di modesta entità, ma siamo contrari alle grandi speculazioni come quelle che stanno martoriando la nostra collina, vedi quello delle “due vie”, quello del complesso “La Perla” e quello programmato sotto Madonna delle Grazie a firma Melgrati. Anche in questo settore riteniamo che il rispetto delle regole sia indispensabile: nessuna deroga, nessun cantiere in stagione, nessun mezzo pesante sulle strade collinari. 4) A lungo termine siamo per la realizzazione di un silos totalmente a rotazione sull’Aurelia bis all’ingresso di Alassio, collegato al centro con mezzi navetta. A breve e medio termine siamo per la realizzazione in alcune zone cittadine di parcheggi fuori terra pluripiano per togliere quante più macchine possibili dal centro cittadino. Nostro obiettivo è la pedonalizzazione di Via Dante nel tratto da Via Gibb a Via Torino per creare un anello pedonale che si ricolleghi a Via XX Settembre e Via Vittorio Veneto. 5) Intendiamo utilizzare il piano del verde e rimpiazzare ogni albero che si dovesse tagliare con un altro di pari importanza. Renderemo più verde Via Dante e cureremo con rinnovata attenzione il patrimonio vegetale di Alassio. A tale proposito sarà nostra priorità aumentare il numero dei giardinieri e avvalersi della collaborazione di volontari e cooperative di servizi. Piazza Partigiani sarà piantumata in maniera più idonea e i platani abbattuti saranno sostituiti con altri platani già adulti. Non saranno più concessi permessi per posizionare le giostre, così come non sarà più concesso lo spazio nei giardini del comune per teatrini ed “elastici”. I giardini dovranno essere a disposizione dei cittadini, vecchi e bambini innanzi tutto. Piazza Stalla, nessun parcheggio interrato ma razionalizzazione dell’attuale parcheggio e abbellimento con nuove piantumazioni. Piazza Paccini, verifica del progetto preesistente ma indisponibilità alla realizzazione di box auto privati. Pensiamo che i box privati ad Alassio siano ormai troppi. Studio di una soluzione per un parcheggio totalmente a rotazione con superficie recuperata a verde pubblico. Ex Mattatoio, realizzazione di un centro polifunzionale, soprattutto vicino alle esigenze del quartiere che sarà coinvolto nella fase decisionale di tale realizzazione. 6) Pensiamo che la Commissione Edilizia, se composta dalle persone giuste, e se lasciata lavorare in autonomia, abbia tutte le possibilità di lavorare nell’interesse di Alassio e pertanto riteniamo superfluo affiancarla da un’altra commissione. 7) Massima attenzione per la conservazione del patrimonio storico e sua difesa contro eventuali tentativi di speculazione. Nel nostro modo di veder gli interessi della collettività sono primari rispetto a quelli dei privati. Per i monumenti citati, se in mano ai privati rigoroso controllo, se in mano pubblica conservazione e valorizzazione. 8) Certamente, come chiaramente espresso nel nostro programma, consideriamo il volontariato un valore importante con cui raffrontarsi e collaborare. Quindi grande collaborazione con tutti i gruppi che operano in questo settore. 9) Certamente pensiamo che il turismo balneare debba essere affiancato e sostenuto da proposte a più ampio spettro, quindi naturalistico, culturale, sportivo ed enogastronomico, il tutto in una visione comprensoriale che sia in grado di offrire tutto l’anno un’offerta turistica a 360 gradi. Mare non solo inteso come spiaggia, quindi attività nautiche, collina, verde, sentieri, frazioni, entroterra, golf, ippodromo, aeroporto, centro storico di Albenga… 10) Sotto le precedenti amministrazioni Avogadro Alassio è stata dotata di una biblioteca con una sala riunioni di prestigio, della ex Chiesa Anglicana con il suo spazio per mostre, concerti ed eventi, del Museo Carlo Levi a Palazzo Morteo e della Pinacoteca West nei locali della vecchia biblioteca, quindi una dotazione importante che testimonia di un interesse verso il settore culturale. Era stato anche istituito il premio letterario “Un Autore per l’Europa”. Pensiamo che ci sia la necessità di una sala polivalente che possa ospitare cinema, teatro e sala congressi. L’opzione prioritaria sarà quella dell’acquisizione del Cinema Colombo. Nell’attesa che la cosa si possa realizzare riteniamo indispensabile favorire gli Alassini che vogliono raggiungere la Multisala di Albenga attraverso l’istituzione di un servizio navetta. Sempre inerentemente al discorso culturale riteniamo necessario studiare la possibilità di uscire dal discorso monotematico della cultura legata esclusivamente ai libri per aprire nuove iniziative verso altre forme culturali quali ad esempio il cinema, organizzando un evento che si basi su questa forma di cultura. 11) Premesso che vogliamo un’Alassio viva penso che la soluzione al problema di conciliare musica e riposo sia ancora una volta insito nel rispetto delle regole e conseguentemente nel rispetto reciproco. I “Venerdì blu” sono stati un’ottima iniziativa che va sostenuta, ma nel rispetto di regole che ne evitino gli eccessi. Certamente è necessario un coordinamento tra tutte le persone che attivamente e passivamente sono soggetti di queste iniziative. 12) Siamo favorevoli a qualsiasi iniziativa che razionalizzi i consumi e consenta il ricorso a energie rinnovabili e alternative. La raccolta differenziata sarà incrementata rifacendosi agli esempi, numerosi, che ci giungono da comuni virtuosi in questo settore. La nuova amministrazione dovrà confrontarsi con un appalto per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti fatto dall’amministrazione uscente che lascia molto perplessi, soprattutto per gli alti costi annuali di gestione. Due milioni di euro in più della vicina Loano che ha un territorio più grande del nostro, senza che sul territorio si vedano i risultati di questo grande esborso. Occorrerà innanzi tutto mettere mano a questo capitolato e richiederne alla ditta aggiudicataria un rigoroso rispetto, sia per quel che riguarda il numero di uomini e mezzi, che per la qualità dei cassonetti, che per quella del servizio vero e proprio… ne vedremo delle belle! 13) Già ora nel nostro programma è prevista la realizzazione di una pista ciclabile che unisca Ponente a Levante, Via Roma con Passeggiata Cadorna. Quando (quando?) la ferrovia sarà spostata potrebbe essere realizzato un sistema di trasporti urbani a basso impatto ambientale che unisca i due estremi della Città. La stazione, edificio di pregio, potrebbe essere destinato a finalità turistiche. Ma purtroppo non penso che questa prossima amministrazione, così come anche la successiva, avrà l’onere e il piacere di gestire queste aree che dovrebbero essere dismesse. 14) La massima trasparenza è sempre stato uno dei modi di operare delle passate amministrazioni Avogadro e lo stesso sarà anche per questa. Trasparenza e coinvolgimento della cittadinanza, sempre restando chiare le differenze di ruoli. Sarà anche nostra intenzione ridurre al minimo la litigiosità all’interno del Consiglio Comunale, raggiungendo, quando possibile, scelte condivise nell’interesse di Alassio e del suo rilancio. 15) Alassio Città Gentile! Grazie per l’opportunità. Cordiali saluti. Roberto Avogadro “INSIEME X ALASSIO” LISTA GALTIERI 1. Abbiamo deciso che affideremo uno studio attento e preciso, attraverso l’Università, che possa indicare, in maniera scientifica, criticità e soluzioni. In seguito adotteremo provvedimenti ad hoc. Non sono previsti, nella nostra visione, in nessun modo, interventi che possano alterare il paesaggio ulteriormente, né, tanto meno, saranno integrate sabbie non autoctone sulla battigia. 2. La nostra intenzione è quella di aderire al consorzio di Villanova entro Novembre, data ultima possibile. Naturalmente dovremo concordare una soluzione economica con l’azienda assegnataria dell’attuale progetto. 3. Nel centro storico pensiamo che basterebbe applicare le normative già esistenti; inoltre incentiveremo, i residenti, con politiche di sostegno, a riqualificare le facciate. Per quanto riguarda la tutela della collina, rivedremo in modo restrittivo il piano regolatore su aree da urbanizzare; saranno sostenuti insediamenti, a favore dei residenti, che possano essere presidi ambientali e a basso impatto (saranno ammessi solamente sviluppi di edilizia ecologica e ad alta efficienza energetica). 4. Limitare la concessione di permessi per box privati, forti agevolazioni per parcheggi a rotazione, impegno al reperimento di aree da adibire a parcheggi pubblici a rotazione. 5. Daremo attuazione al piano del verde esistente. 6. Assolutamente sì. Riteniamo che lo sviluppo edilizio debba essere regimentato non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi. 7. Hanbury Tennis Club non può sostenere modifiche che possono variare il suo aspetto e la sua destinazione. Gli edifici inglesi dovranno essere conservati al loro meglio. È nostro desiderio acquisire la vecchia Biblioteca dell’area dell’ex chiesa anglicana. Per Punta Murena ci auguriamo ci siano ancora spazi di intervento mirati alla sua conservazione. Strada romana e Santa Croce: progetto d’intervento restaurativo con il comune di Albenga. 8. Crediamo che la società ci- vile, nelle sue varie componenti, possa ricoprire un ruolo fondamentale in tutti i settori della vita pubblica. Tutte le forme di volontariato, in qualsiasi ambito, saranno auspicate e sostenute. 9. Operare in un mercato complesso e competitivo, come quello del turismo moderno, sviluppando un’offerta monotematica, rappresenta una follia strategica che porta, inevitabilmente, ad un impoverimento economico e culturale del territorio che la propone. Il nostro territorio offre innumerevoli spunti per realizzare proposte turistiche, anche di nicchia, che consentono uno sviluppo turistico armonico e culturalmente rilevante; è nostra intenzione sfruttare tutte le occasioni che il territorio offre. 10. La mancanza di strutture adibite ad iniziative culturali e aggregative, come cinema, teatro e sala congressi, rappresenta una grave carenza, non solo nel riguardo dell’offerta turistica, ma anche della vita sociale ed economica dei residenti. Una sala teatro polivalente in centro Alassio che risponda alla domanda congressuale e culturale. 11. Per la musica: limite di buon senso secondo stagioni, occasioni e aree coinvolte. 12. Risparmio energetico: viviamo in un’epoca di riflessione profonda sugli stili di vita: la crisi mondiale, l’aumento delle disuguaglianze fra le aree del mondo ed anche all’interno degli stati occidentali, l’emergenza ambientale globale ci impongono di rivedere i nostri comportamenti finora improntati al consumismo. Occorre cominciare a vivere in maniera più sobria, eliminando molti sprechi. Crediamo che anche a livello comunale siano necessari comportamenti virtuosi rivolti ai consumi. Pensiamo sia necessaria una sorta di “rivoluzione culturale” tesa a modificare radicalmente il nostro essere consumatori, riducendo gli sprechi quando questi riguardano soprattutto beni collettivi, pubblici, non riproducibili e non rinnovabili: come l’acqua. Pensiamo che la frontiera sia la ricerca e l’applicazione di fonti di energia rinnovabili e pulite, per liberarci dalla "schiavitù del petrolio". Per l’ambiente la sfida è globale, da affrontare anche localmente. Ridurre l’inquinamento non significa meno sviluppo: ma un altro sviluppo. Energie rinnovabili: è necessario a forti investimenti sul fotovoltaico, per produrre energia elettrica attraverso l’installazione-di pannelli solari negli edifici pubblici ed incentivando i privati a fare altrettanto. Ci poniamo l’ambizioso obiettivo di avere nel 2020 tutti gli edifici pubblici con completa auto produzione di energia. Avvieremo una graduale introduzione di illuminazione a led. Sostenibilità e bio architettura: incentiveremo la sostenibilità e l’uso della bioarchitettura edìlizia per qualificare il patrimonio, sia pubblico che privato, sia vecchio che nuovo, adeguando i nostri regolamenti alle normative europee, nazionali e regionali. Rifiuti; aumenteremo i nostri sforzi per incrementare la differenziazione dei rifiuti ed il loro riciclo. Rivedremo il modello di raccolta rifiuti e spazzolamento tarando il servizio sulle città del Nord Europa per raggiungere un cido integrato virtuoso. 13. Qualora la ferrovia fosse spostata dall’attuale sede, cosa assai auspicabile, gli spazi ricavati saranno destinati, nel caso di possibilità di connessione con area 24 alla pista cidabile, in caso diverso: servizi a favore del territorio. 14. Abbiamo previsto di creare delle commissioni permanenti di affiancamento agli assessorati, composti dalla parte amministrativa e dagli attori sociali, commissioni a progetto con tempistiche limitate ai tempi tecnici. 15. Innovare, informare, infrastrutturare. Insieme X “SINISTRA ALASSINA” Lista CASELLA 1) L’arenile di Alassio è una risorsa importantissima per l’economia locale. Pertanto deve essere salvaguardato e protetto da cemento, dehors e quant’altro possa deturparne l’unicità. Parlando di turismo riteniamo debba essere presa seriamente in considerazione la diminuzione del numero e lo spostamento delle cabine che inibiscono la veduta del golfo da aprile ad ottobre: un paese turistico non può permettersi questa anomalia. 2) In teoria la realizzazione del depuratore è già stata assegnata, tramite project financing, alla Severn Trent e non si capisce per quale motivo i lavori non siano ancora iniziati. La nostra posizione sul depuratore comunque è chiara: è necessario realizzarlo, ma in forma consortile con gli altri comuni del comprensorio, sotto il controllo e la regia di Provincia e Regione. 3) Per noi è prioritario mantenere intatto il patrimonio edilizio e quello ambientale. Alassio è speciale proprio perché è così: non deve più essere violentata. Nel centro storico sono necessari interventi di riqualificazione e valorizzazione degli edifici esistenti, supportati da una maggiore pulizia, con interventi di miglioramento dell’arredo urbano consoni ai centri storici, e dall’utilizzo in senso turistico – culturale delle numerose piazzette esistenti. Per quanto riguarda la collina proponiamo uno stop alla cementificazione ed alle seconde case; riteniamo che le uniche eventuali costruzioni debbano andare incontro ad un reale bisogno delle giovani coppie (naturalmente con edilizia convenzionata e sotto il coordinamento degli uffici comunali preposti). 4) Utilizzare il più possibile le aree di sosta a monte della ferrovia collegandole con il centro cittadino tramite bus navetta a basso impatto ambientale. Realizzare presso Vico Chiusetta un autosilo completamente a rotazione. Comunque bisognerebbe gradualmente eliminare le macchine dal centro come avviene in molti paesi turistici europei. 5) Il Piano del Verde predisposto dalla Polis su indicazione della Soprintendenza di Genova, nasce per “mitigare il grave impatto ambientale causato dalla riqualificazione della Piazza Partigiani…”; inoltre la Polis è andata oltre, rendendosi conto che la collina e le bellezze di Alassio sono sistematicamente attaccate dalla speculazione edilizia. Il Piano del Verde, seppur sia un ottimo studio, andrebbe implementato con la salvaguardia di Punta Murena che nel prossimo futuro sarà irrimediabilmente compromessa. Piazza Stalla non deve diventare un parcheggio multipiano in elevazione; mentre per Piazza Partigiani occorrerebbe seguire le indicazione proposte dalla Polis. Purtroppo su Piazza Paccini è in itinere un progetto di parcheggi interrati e qui riteniamo sia tardi per intervenire: siamo comunque fiduciosi che la richiesta della precedente opposizione (riqualificazione della piazza con parco e piante ad alto fusto) possa essere realizzata. Sull’area dell’ex Mattatoio sarebbe interessante sviluppare il progetto già presentato al quartiere da Gigi Spera. Prendiamo atto che le numerose promesse della maggioranza (asilo, teatro) sono naufragate. 6) Come già accennato nella risposta al punto 3, il decoro urbano e la valorizzazione del patrimonio edilizio devono essere una priorità, pertanto ben vengano le competenze fornite da un pool di esperti in sinergia con pareri preventivi della Soprintendenza. 7) Salvaguardia e rivalutazione da un punto di vista ambientale ed architettonico di tutte le zone ad alto pregio. Se queste perle fossero nella vicina Costa Azzurra costituirebbero il fiore all’occhiello della promozione turistica. Sarebbe interessante e strategico promuovere diverse forme di “turismo ambientale” molto in voga in altre località nell’ultimo decennio. 8) Come cittadini ringraziamo tutte le Associazioni di Volontariato in genere. Per quanto riguarda i sentieri proponiamo di istituire un fondo per far sì che i nostri sentieri collinari possano divenire un valore aggiunto al tu- rismo ambientale (magari avvalendosi di una cooperativa creata ad hoc per il loro recupero e manutenzione). 9) Certo che sì, come d’altronde si capisce dalle risposte alle domande precedenti. Il turismo balneare, basilare per la nostra economia, non crea più un reddito nell’indotto sufficiente per tutto l’anno: diventa obbligatoria la diversificazione dell’offerta turistica. 10) Non si può vivere in un paese privo di strutture dedicate alle attività culturali e ad Alassio anche in questo settore nell’ultimo decennio sembra sia passato Attila a fare terra bruciata. La maturazione dei giovani, il piacere per gli adulti e i turisti, e la vita sociale in genere, si sviluppano in maniera più armoniosa e compiuta quando si nutrono di giustizia e cultura. Cinema, teatro e centro congressi possono trovare spazio in un’unica struttura polivalente: a questo fine ben vengano l’ex Cinema Colombo o l’ex Sala Hanbury adeguatamente ristrutturati, non dimenticando che ciò costituirebbe anche un volano per l’intera economia locale a supporto del turismo. 11) Le polemiche sollevate negli ultimi tempi non hanno portato a nulla, perché tutti hanno ragione e torto allo stesso tempo. Se da un lato i locali necessitano di poter fare musica dal vivo, dall’altro gli abitanti, i turisti e gli albergatori rivendicano il giusto diritto al riposo. A questo riguardo la latitanza del Comune si trascina penosamente da anni: riteniamo che si debba aprire un tavolo di concertazione tra le categorie interessate e gli abitanti per avere una giusta mediazione al fine di remare tutti nella stessa direzione. 12) Il nostro sogno è un “Comune di Alassio a impatto zero”, percorso ambizioso, ma non impossibile. Rifiuti solidi urbani: con una efficiente raccolta differenziata porta a porta lo scarto umido che finisce in pattumiera potrebbe alimentare un piccolo impianto a biogas in grado di fornire energia gratuita almeno alla pubblica illuminazione. Edilizia sostenibile: una riforma del regolamento edilizio potrebbe incentivare o obbligare l’utilizzo di materiali ecocompatibili e tecnologie in grado di rendere le nuove costruzioni completamente autonome dal punto di vista energetico. Strutture pubbliche: anche qui l’utilizzo di tutte le tecnologie in grado di ridurre od eliminare i costi energetici consentirebbe di avviare quella politica di contenimento dei consumi che costituirà forzatamente il nostro futuro. 13) Pista ciclabile sul tracciato della ferrovia e recupero per l’utilizzo pubblico della Stazione, magari istituendovi un museo che racconti le nostre radici, la storia di Alassio e delle frazioni, oppure uno spazio adeguato per mostre d’arte di livello internazionale. 14) La crescita di una comunità deve passare attraverso la condivisione della programmazione strategica del futuro. Non si possono più tollerare politiche di Palazzo di piccolo cabotaggio. Quindi ampio spazio alla discussione pubblica ed al confronto. 15) Alassio ci è stata regalata così, riconsegnamola migliore! Grazie per l’ospitalità. Sinistra Alassina Jan CASELLA Sindaco UN CONTRIBUTO ALLA SCELTA DEI CANDIDATI SINDACI L’Alassino e Italia Nostra, sezione di Alassio, ribadiscono la loro posizione neutrale nella corsa alla carica di Primo Cittadino ma ritengono utile, per contribuire alla chiarezza e alla consapevolezza delle scelte, promuovere un incontro pubblico con i Candidati a Sindaco di Alassio (che hanno confermato la loro disponibilità). I temi trattati riguarderanno: salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico-ambientale della città. L’appuntamento è fissato per giovedì 21 aprile 2011 presso la Biblioteca civica di Alassio alle ore 21. 10 «L'ALASSINO» Martedì 19 Aprile 2011 Incontro con Umberto Eco Shlomo Venezia all’ex Chiesa Anglicana Presso il rinnovato Grand Hotel Alassio il 18 marzo scorso è stato ricevuto un personaggio di fama internazionale: Umberto Eco. Notissimo filosofo, linguista, saggista, romanziere, semiologo (studioso dei segni, la Semiologia l’ha introdotta in Italia e ne ha pubblicato il primo trattato). «È un grande piacere ospitare ad Alassio una personalità di spicco della cultura contemporanea, - ha affermato l’Assessore dott. Monica Zioni - tra gli autori italiani più tradotti, le cui opere sono state pubblicate in decine di lingue in tutti i continenti». Al professor Francesco Gallea il compito di intervistarlo. Dopo aver iniziato dicendo che non ha bisogno di presentazioni, Gallea ha proposto un argomento un po’ anomalo: «Negli anni ’50 Eco fece parte del “Gruppo dei Corsari”, personaggi dell’epoca che avevano il compito di organizzare l’attività televisiva. Qual è la differenza fra la televisione di allora e quella di oggi?». Eco: «Organizzammo corsi per telecronisti; la differenza da oggi è enorme; le trasmissioni comiche erano fatte dai più grandi attori (fra tutti Tognazzi e Vianello). I programmi erano di alto livello, che si è perduto. Allora c’era un po’ di censura, oggi c’è ancora, ma diversa: non per silenzio, ma per rumore. I due capisaldi della lingua italiana sono stati Dante e Mike Bongiorno». Dopo questa premessa è stato dato spazio alle domande degli studenti liceali (che hanno usufruito del credito formativo), riguardanti soprattutto i romanzi: Il nome della rosa, Il pendolo di Foucault, Il cimitero di Praga. Ecco alcune fra le risposte più significative di Eco. «La frase “Un uomo che legge ne vale due” non è mia ma del grande editore Valentino Bompiani. “I Francesi e gli Inglesi uccidono i padri, gli Italiani uccidono i fratelli”: loro si liberano dei capi, gli Ho rifiutato candidature perché ritengo che un politico debba avere delle conoscenze (tranne quelle tecniche, per questo ci sono gli specialisti), diciamo generali: se fossi un ministro sarei sprecato. Grand Hotel 18.3.2011 - Umberto Eco, con a fianco l’assessore Monica Zioni ed il prof. Franco Gallea risponde alle domande di un giovanissimo. (FOTO SILVIO FASANO PRESSO LA CASA DEL DISCO) Italiani si uccidono fra loro. Faccio poche interviste perché gli intervistatori si parlano addosso, ne faccio di più all’estero. Un libro è fatto per essere letto sotto alcune chiavi di lettura: i giovani devono essere educati alla lettura. Oggi per la bandiera è un periodo felice: abbiamo rubato il “Va pensiero” a Bossi e il Tricolore a Berlusconi. Per “Il cimitero di Praga”: a compiere le ricerche ho impiegato circa sei anni (tempo medio per scrivere anche gli altri romanzi), cerco di essere preciso. Le armi sono sempre state giocattoli per i bambini, servono per smaltire l’istinto della violenza. Il computer ha abituato a leggere alfabeticamente. Noi non sfruttiamo il nostro patrimonio artistico, che è notevole, al contrario degli altri stati che ne hanno meno. Dieci secoli prima dell’Unità d’Italia esisteva la lingua italiana, per altri stati è accaduto il contrario: l’Italia che non esisteva come nazione, esisteva come lingua e cultura. Siamo in una situazione privilegiata nella ricostruzione del passato. Un romanzo ha successo perché viene pubblicato nel momento giusto: dieci anni prima o dopo possono essere un disastro. Molte volte la storia è fatta di documenti falsi. Un po’ dell’autore è in tutti i romanzi». Carlo Bertolino CONFERENZE DEL “CENTRO PANNUNZIO” “LE DONNE E IL RISORGIMENTO” In occasione del 150° dell’Unità d’Italia Prof. Carla Zullo Piccoli: “Anita Garibaldi” Ha fatto gli onori di casa la dottoressa Anna Ricotti, Direttore aggiunto del Centro Pannunzio, il 5 marzo scorso nell’Auditorium R. Baldassarre della Biblioteca R. Deaglio: «Nel 150° anniversario è bello ricordare anche le donne del Risorgimento, che non sempre sono state subordinate agli uomini. Una di queste è Anita Garibaldi. Ce ne parlerà un’esperta, la professoressa Carla Zullo Piccoli». Il microfono passa all’ospite: «Garibaldi ebbe tre mogli. Anita la incontrò nel ’39 e la sposò nel ’42, nacquero quattro figli, una morì bambina; la seconda fu Giuseppina Raimondi, il matrimonio durò cinque minuti, Garibaldi fu avvisato che era incinta; la terza, Francesca Armosino, era di famiglia armena, fu assunta come bambinaia, il legame fu molto stretto, le diede due figli; poi Garibaldi ebbe una figlia da una domestica molto bella. Anita fu la più importante, ne condivise la vita avventurosa, con problemi economici. È difficile separare la realtà dalla leggenda, è stata una compagna ideale. Ci sono due testimonianze dirette, due pronipoti dell’eroe entrambe di nome Anita, che cercano di perpetuarne la memoria. Garibaldi, fra l’altro, fondò la prima associazione per la protezione degli animali. Anita nacque in Brasile, a Laguna nel Rio Grande do Soul, zona che aspirava all’indipendenza. Nel 1821, seconda di nove figli, la madre rimase presto vedova. Lei dovette accudire ai fratellini; cavalcava a pelo, fu affascinata dalle idee di uno zio. Era una ragazza difficile, la madre la fece sposare a 14 anni, il matrimonio non durò molto. Garibaldi nel ’32 arrivò a Rio De Janeiro, dove vivevano molti Italiani, fondarono una sezione della Giovane Italia; gli venne assegnato il comando della flotta dei ribelli. Arrivò a Laguna, vide sulla spiaggia una ragazza coi capelli lunghi, la incontrò in una casa del posto, le disse che doveva essere sua e lei accetta. Garibaldi combatté con la sua flotta contro le navi governative, rimase sconfitto; Anita partecipò. Dovettero fuggire, con molti disagi, lei era incinta, nacque Menotti. Furono accolti a Montevideo in Uruguay, dove vissero alcuni anni. Lui insegnava Italiano e Matematica in un istituto religioso. Vennero altri figli. Nel ’42 tornarono in Italia con due navi diverse: Anita approdò a Genova, poi si recò a Nizza dalla suocera, dove arrivò anche suo marito. Scoppiò la prima guerra d’Indipendenza; durante la Repubblica romana andarono ad abitare in una villa a Rieti, dove trascorsero un periodo sereno. Lei poi tornò a Nizza, ma ben presto raggiunse Garibaldi a Roma. Iniziò la ritirata, Anita si vestì da uomo, si tagliò i lunghi capelli, volevano raggiungere Venezia. Stremati arrivarono a San Marino, vennero ospitati nella Repubblica a patto di essere disarmati. Anita si ammalò, ripartirono per Venezia, ma rifugiatisi in una fattoria, Anita morì. Venne seppellita in un campo, poi traslata in una chiesa vicina, a Mandriole. Infine ricevette sepoltura definitiva a Roma sul Gianicolo, vicino al monumento di Garibaldi. C. B. INCONTRI CULTURALI 2010 - “PARLIAMO DI…” Prof. Giovanni Flaminio Bignami: “I marziani siamo noi – Un filo rosso dal Big Bang alla vita” Ed. Zanichelli Un altro di questi interessantissimi incontri, organizzati dall’Assessorato alla Cultura e dal Liceo Don Bosco, si è tenuto il 4 marzo scorso nell’Auditorium R. Baldassarre della Biblioteca R. Deaglio: un vero “luminare” dell’astronomia ha parlato della possibilità che nell’Universo ci siano altri pianeti con caratteristiche che permettano la vita come noi la intendiamo. Il titolo della conferenza riprende quello di un suo recente libro. Il prof. Antonio Tassara ha iniziato: «Questa sera è in programma un tema scientifico. Torna il prof. Giovanni Bignami dopo sei anni, qui aveva parlato della luna. Nato a Desio (Mi), laureato in Fisica, ha conseguito un dottorato a Parigi; Accademico dei Lincei e membro dell’Accademia di Francia è tra gli scienziati più autorevoli nella ricerca astrofisica e spaziale, autore di articoli giornalistici e libri su questi argomenti». Tassara ha poi fatto un lungo elenco (incompleto ha detto) di titoli e incarichi prestigiosi dell’ospite, in Italia, Francia, Germania, Russia, Stati Uniti, ecc. Quindi il prof. Bignami con eloquenza dotta, ma piacevole e anche umoristica, ha pronunciato il suo discorso. «Nell’antica Grecia e fino al ’500 vigeva la teoria geocentrica-antropocentrica, poi venne Niccolò Copernico (che studiò in Italia) e il sistema solare divenne eliocentrico. Ma la conferma viene con Galileo Galilei, che viene a sapere che in Olanda venivano usate lenti e inventa il cannocchiale. Scopre i satelliti di Giove, che sono quattro, e le fasi di Venere. Due secoli dopo vengono Darwin e Hoyle. Dentro di noi c’è dell’idrogeno primordiale: siamo fatti di polvere di stelle. Tutta la materia della quale siamo fatti, non è che un pizzico di sale nell’Universo. Siamo soli nell’Universo? Gli astronomi sono al lavoro per risolvere il problema. Quindici anni fa fu scoperto un pianeta che potrebbe ospitare la vita, oggi sono 20.000. Su Gliese l’acqua è liquida, oggi ci sono cinque candidati simili. Giordano Bruno disse che ci sono innumerevoli soli con innumerevoli pianeti che girano loro intorno e sono abitati. Giacomo Leopardi nelle “Operette morali” scrisse che nella Via lattea ci sono innumerevoli soli. Giovanni Schiapparelli scoprì i “canali” di Marte, fantasie poi smentite. Ogni anno sulla Terra “piovono” quaranta tonnellate di meteoriti, sulle quali sono stati trovati aminoacidi che non sono sulla Terra, altri sono stati trovati nelle polveri delle chiome delle comete: i Marziani siamo noi?». Il prof. Bignami durante la conferenza ha proiettato stupende immagini dell’Universo, riprese dal telescopio Hubble e da satelliti artificiali; eccezionali: la Terra vista come un insignificante puntino luminoso dal “Voyager” e il nucleo delle comete. C. B. Lo scorso 9 marzo si è tenuto un commovente incontro con Shlomo Venezia, all’ex Chiesa Anglicana. Sopravvissuto al campo di Auschwitz-Birkenau, appartenente a quel Kommando speciale, composto da internati destinati alle operazioni di smaltimento e cremazione dei deportati uccisi nelle camere a gas, Shlomo Venezia è oggi l’ultimo degli Italiani rimasti in vita, meno di dieci nel mondo, che sono stati costretti ad assumersi quell’infernale incarico. Il ricordo di quei lunghi mesi, che Shlomo ha anche raccolto in un intenso e sofferto volume, Sonderkommando Auschiwitz, ha toccato profondamente gli animi di chi, stipato nella ex chiesa, era venuto ad incontralo. Circa ducentocinquanta persone, in assoluto e rispettoso silenzio, hanno ascoltato la drammatica testimonianza di quest’uomo, 87 anni, che solo dal 1992, 47 anni dopo, ha deciso di condividere l’esperienza vissuta quand’era poco più che ventenne. Da allora, è ospite di trasmissioni televisive, partecipa a manifestazioni a ricordo della Shoah, ha fornito la sua consulenza a Roberto Benigni per la realizzazione del film La vita è bella. Shlomo Venezia ha narrato di quando venne arrestato con la famiglia a Salonicco nell’aprile 1944 e deportato presso il campo di sterminio; si è soffermato sul terribile rito della rasatura e della tatuazione del numero sull’avambraccio, ha raccontato di quando fu assegnato al Sonderkommando di uno dei grandi crematori di Birkenau, composto principalmente da giovani prigionieri di robusta costituzione ed in buono stato di salute, a causa dello sforzo fisico richiesto dal lavoro: l’eliminazione delle «prove» di quello che stava avvenendo. Angosciante è stata l’esposizione delle mansioni cui era assegnato, ed i molti ragazzi presenti (l’incontro è stato organizzato dall’Istituto Alberghiero di Shlomo Venezia. Alassio) non hanno fiatato, consapevoli di partecipare ad un importante incontro con la Storia, di “sentire” la viva voce di chi quella storia ha vissuto sulla propria pelle. M.B. I film di Vittorio De Sica nelle scuole di Alassio e Albenga In appendice all’evento dell’incontro con Manuel De Sica effettuato alla ex Chiesa Anglicana il mese scorso, di cui ha già offerto un ampio resoconto Carlo Bertolino, sembra opportuno aggiungere qualche dettaglio di rilevante interesse. Per riassumere brevemente, l’incontro ha avuto luogo come ‘seminario’ collaterale al Corso post -universitario in “Canzone e Popular Music. Produzione, gestione, comunicazione” diretto da Eugenio Buonaccorsi e promosso da vari Enti e dall’Università di Genova per iniziativa della sottoscritta, suo Responsabile Didattico. L’annuncio ufficiale dell’inizio del Corso, finanziato dalla CE e gratuito per i 15 studenti selezionati fra i 53 iscritti, risale al 18 ottobre, con una Conferenza Stampa presso l’Aula Magna di Lettere di Genova (a cui prese parte anche Gino Paoli) e ampi resoconti su TV e giornali. In quell’occasione il Direttore del Corso, prof. Eugenio Buonaccorsi, e la sottoscritta ne avevano illustrato le caratteristiche fondamentali, intese alla formazione di giovani da avviare a una collocazione professionale nell’area della cosiddetta ‘Popular Music’. Alle lezioni e ai laboratori, tenuti presso il Circolo di Formazione Parasio di Imperia da musicologi e professori di varie Facoltà italiane, si sono affiancati ‘seminari’ e incontri con personaggi di spicco del mondo musicale, il cui scopo è stato di stabilire un contatto fra gli studenti e i protagonisti o i mediatori diretti del mondo dello spettacolo, ai quali gli interessati potessero eventualmente rivolgere anche domande o dai quali comunque ricevere informazioni dirette sul loro “iter” professionale. Alcuni di tali seminari sono stati effettuati a Imperia (ricordiamo in particolare quello con Francesco Baccini), dove ancora ne sono programmati altri due, con Gino Paoli e Roberto Vecchioni; uno a Genova, con Ligabue. Ad Alassio si sono svolti invece gli incontri con Pepi Morgia, esponente del mondo musicale noto per i suoi molteplici allestimenti e regie; con il maestro Gian Piero Reverberi, importante compositore, arrangiatore e Direttore d’orchestra. E infine l’ultimo, di cui è stato protagonista Manuel De Sica, figlio del grande Vittorio. Come è noto, Manuel è compositore di musica “colta” da camera e da concerto, e, sul versante della musica cosiddetta “extra-colta”, creatore di infinite colonne sonore per film. Come è stato detto, De Sica ha intrattenuto l’uditorio sul connubio “Musica e cinema”, illustrando modalità e strategie tramite cui l’accompagnamento musicale sottolinea o enfatizza il dialogo e la trama di un film. In tal modo egli ha offerto ulteriori chiarimenti sul tema della cosiddetta “musica applicata”, materia di cui egli è docente in diversi centri didattici, e che costituisce uno degli insegnamenti impartiti nel Corso di cui si è detto. Gli sbocchi professionali che il Corso offre sono infatti due: quello, prevalente, di organizzazione di eventi musicali e della intermediazione tra l’artista, il cantante o cantautore, e la diffusione della sua opera entro il circuito mediatico; e quello orientato verso un’attività diretta alla creazione di “musica applicata”, cioè di accompagnamento a settori promozionali quali lo spot pubblicitario, sigle, jingles, o il cinema stesso. Come ultimo momento ‘formativo’ del Corso, gli studenti seguiranno periodi di tirocinio presso Enti vari connessi al mondo della produzione e diffusione musicale, ove si confronteranno con attività “sul campo” e anche potranno, eventualmente, trovare occupazione in seguito. Ma di molto altro ha parlato Manuel De Sica al numeroso pubblico intervenuto, anche rispondendo a domande degli studenti. Alla attività musicale egli affianca, infatti, in qualità di Presidente della apposita Associazione, quella di curatore della conservazione e restauro dei film paterni. Capolavori come Sciuscià, Ladri di biciclette, Umberto D, Miracolo a Milano e molti altri devono a lui e ai suoi collaboratori la loro sopravvivenza. L’ultimo per esempio, Miracolo a Milano, è stato proiettato il 14 febbraio al Piccolo Teatro Strehler di Milano, dopo la sua conversione in digitale. Mentre altri, come Umberto D., pur sottoposti a restauro in celluloide, data la deperibilità di tale materiale necessiteranno presto di ulteriore conversione in digitale. Da menzionare fra questi, anche I bambini ci guardano (la cui proiezione ha concluso l’incontro alassino), girato nel 1943 proprio ad Alassio - e quindi denso di memorie e in grado di suscitare nel pubblico irripetibili emozioni. Consapevole del valore di tali opere, testimonianza della cultura nazionale, ma anche della storia, Manuel ha espresso il proposito di adoperarsi per la loro diffusione presso i giovani, che non le conoscono. In tale prospettiva egli ha richiesto la nostra collaborazione personale, e quella dello stesso Comune di Alassio, nella attività di ‘appoggio’ alla programmazione di film di cui fu regista suo padre, da proiettare nelle scuole superiori. Ed ecco il motivo essenziale di questa ‘aggiunta’ informativa. In merito a tale meritoria opera divulgativa di De Sica, iniziative sono già state da me intraprese nei contatti con i Presidi degli Istituti Superiori del territorio, e cioè i Licei Classico, Scientifico e Linguistico Giordano Bruno di Albenga e Don Bosco di Alassio. Si auspica cioè una programmazione che fin dal prossimo anno scolastico metta in atto la proiezione di alcuni di quei capolavori. E non si esclude, circa il progetto, un coinvolgimento anche della Unitre alassina, (“Università della terza età”), per i meno giovani ma certo non meno interessati a rivedere i capolavori del grande Vittorio De Sica. Un’ulteriore proficua collaborazione al progetto sarà quella del noto sociologo e scrittore Francesco Alberoni, nella sua qualità di Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Romana Rutelli Ringraziamenti La C.R.I. di Alassio desidera ringraziare l’Associazione Alassio Donna e la cittadinanza di Alassio perché con le offerte raccolte durante lo scorso anno siamo riusciti ad acquistare una nuova autovettura necessaria per il trasporto dei pazienti in ospedale per effettuare esami o terapie mediche. Inoltre ringraziamo tutti coloro che si sono prestati ad aiutarci contribuendo alla preparazione del salone e del rinfresco svoltosi a Laigueglia presso il Salone Polivalente , piazza S. Sebastiano, in occasione della Serata di Musica svoltasi il 5 marzo u.s. organizzato allo scopo di raccogliere fondi per l’Associazione onlus “La gabbianella” una “casa famiglia” che si occupa di bambini e ragazzi dai 3 ai 16 anni, e precisamente: • Focacceria Vittorio, • Bar Albatros, • Hotel Flora, • Hotel Mediterraneo • Cuoco mio, • Pizzeria Pacan • Hotel Villa Ida, • Pensione Gilda, • Garage Asmara, • La Confraternita di S. Maria Maddalena Un doveroso ringraziamento va anche al Sindaco di Laigueglia sig. Franco Maglione e al Dott. Macheta che grazie alla loro disponibilità e collaborazione ci hanno permesso di organizzare questa serata. C.R.I. - Alassio Martedì 19 Aprile 2011 Un futuro per Alassio La nostra casa di Alassio ha avuto nel febbraio 2011 la Visita straordinaria del Superiore Regionale Salesiano per l’Italia don Pier Fausto Frìsoli. Riporto con piacere le sue conclusioni. Si è detto molto contento anzitutto nel constatare il buon clima di famiglia che si respira nella comunità. Ripensando al progetto di don Bosco ed al suo sguardo di particolare predilezione su questa casa da lui fondata, ha constatato con molta gioia la crescita costante negli anni della popolazione scolastica. Alla luce di questo cammino, anche per il futuro va garantita sia la serietà del servizio scolastico, sia la coesione della comunità educativa, sia l’intelligente e mirata comunicazione con il territorio, elemento strategico fondamentale. Molto hanno giovato anche le facilitazioni di vario genere (mensa, doposcuola, trasporti, ecc.) che hanno reso accessibile l’opera ad una popolazione ampia dell’intero ponente ligure. Due strade possono, nonostante le difficoltà, garantire il futuro della scuola salesiana, qui ed altrove: la qualità educativa e la qualità didattica. Sempre più la scuola salesiana è chiamata ad un compito paziente e delicato di comprensione, ascolto, sostegno, specie dinanzi a situazioni di fragilità familiare. Essa non è solo scuola, ma “casa”, cioè luogo dove trovare adulti e coetanei che stanno vicini ed aiutano a crescere. L’amorevolezza e la familiarità richieste da Don Bosco ai Salesiani, acquistano oggi un valore particolare per quanti (ge- 11 «L'ALASSINO» nitori e figli) ricercano – anche inconsapevolmente – nella scuola salesiana un ambiente in grado di comprendere ed accompagnare specie nei momenti critici. Essa pertanto non può essere soltanto il luogo dell’insegnamento e della valutazione dell’apprendimento, ma un ambiente in cui poter aprire il cuore, trovare ascolto, superare il ripiegamento su di sé. Le attività spontanee, di gruppo, di impegno sono di grande aiuto per dare o ridare serenità agli adolescenti. È questo il terreno migliore anche per la promozione di quella “cultura vocazionale” che conduce gradualmente i nostri allievi alla acquisizione di scelte mature di vita. Sul secondo fronte, la qualità della didattica, si gioca molto della credibilità della scuola. È evidente che la serietà di una scuola non si misura dal numero degli insuccessi scolastici che essa registra, né si dimostra al termine del processo, in sede di scrutinio finale. Al contrario essa va dimostrata all’inizio del processo formativo con una capacità fine di diagnosi, l’attivazione di percorsi più aderenti alla reale situazione di partenza di ciascun allievo, la valutazione non solo delle prestazioni, ma dei miglioramenti compiuti rispetto al punto di partenza, la modifica dell’ambiente di apprendimento, il coinvolgimento dell’allievo e della sua famiglia, il potenziamento delle abilità cognitive di base, l’adozione di strategie didattiche motivanti… Occorre, a tal fine, investire risorse per la qualificazione continua dei docenti, specie per l’ac- ARENZANO E LA CONSULTA LIGURE quisizione e sperimentazione di metodologie didattiche più efficaci. L’autonomia didattica ed organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo delle istituzioni scolastiche (non solo concessa, ma raccomandata e promossa), consente ampi margini di azione e di innovazione. In campo economico le scelte fatte hanno consentito l’esecuzione di lavori di adeguamento normativo e l’ammodernamento delle strutture: una gestione attenta (parcheggi, ospitalità, spiaggia, palestra) può generare delle risorse preziose per la missione apostolica. Circa l’oratorio, il modello tradizionale che faceva di esso l’unico centro ricreativo della cittadina è definitivamente tramontato. Eppure esso conserva una sua preziosa validità educativa anche per il futuro, per due ragioni: la gratuità e libertà di accesso e di espressione e la centralità della relazione educativa. La conoscenza diretta da parte degli educatori, l’accoglienza personalizzata, la proposta di valori religiosi sono il “di più” che nessun altro centro ricreativo o sportivo può offrire. Queste due caratteristiche dell’ambiente oratoriano esigono una rete più ampia di famiglie che si sentano non solo fruitrici di un servizio, ma partecipi di progetto educativo a favore dei propri figli e dei loro coetanei. In conclusione, l’attività scolastica, l’oratorio, il servizio della Chiesa pubblica, l’accoglienza estiva costituiscono un insieme armonico che rende l’opera di Alassio bella e significativa. Nella splendida e suggestiva cornice del Parco Negrotto Cambiaso ad Arenzano, in una giornata accarezzata dal sole, domenica 20 marzo, si è svolta la 153ª riunione della Consulta Ligure. Un bel traguardo se si considera che la prima riunione ebbe luogo nel lontano 1973 quando sette Associazioni, tra cui la Vecchia Alassio, decisero di costituire un organismo regionale che avesse tra i suoi compiti principali la difesa della Cultura, delle Arti, delle Tradizioni e della Difesa dell’Ambiente. A quel tempo lo scenario regionale presentava connotati diversi dagli attuali. A ricevere il folto numero dei rappresentanti è stata l’Associazione “Töre di Saraceni”. Tra le personalità presenti che hanno messo in evidenza l’importanza della Consulta, c’era il Sindaco della cittadina che ha evidenziato il suo sentirsi fiero di poter ospitare il Sodalizio nella Sala Consiliare. La riunione vera e propria ha quindi avuto inizio con la lettura di due relazioni: quella morale letta dal presidente Elmo Bazzano che ha percorso le diverse fasi di impegni e conquiste lungo l’arco del 2010. Relazione sentita e appassionata che ha messo in risalto la particolare dedizione di questo presidente dell’organismo regionale che ha saputo traghettare la Consulta verso traguardi importanti. Il Sodalizio, infatti, gode oggi della fiducia e dell’apprezzamento da parte di Istituzioni che contano, come la Regione Liguria. La seconda relazione, più tecnica, quella economico-finanziaria, è stata letta dal tesoriere ed è stata poi votata all’unanimità dai presenti. Ampiamente discusso è stato l’ordine del giorno riguardante il DBL (Dizionario Biografico dei Liguri Illustri). Purtroppo rimangono in magazzino molte copie dei diversi numeri della pubblicazione e, quindi, si è cercato di trovare una soluzione per poter vendere i tomi anche coinvol- Primavera: tempo di processionaria gendo, per esempio, le diverse biblioteche della Liguria. Il presidente ha ricordato che alcune Associazioni non hanno ancora acquistato le cinque copie per numero per le quali si erano impegnate a suo tempo. Il 19 giugno p.v. si svolgerà nella Sala della Sibilla al Priamar di Savona il convegno “Contributo dei Liguri all’Unità d’Italia”. A questo proposito il prof. Franco Gallea, sovrintendente della Consulta, nonché past president, ha quasi ipnotizzato i presenti con una vera lezione sul Risorgimento, in particolare quello ligure. Egli ha focalizzato l’attenzione sulla figura di Mazzini, simbolo della resistenza passiva, nonché su quella di Mameli, con la sua prematura morte all’età di 22 anni, la cui salma è stata oggetto di varie traslazioni a causa di vicende alquanto strane. Il convegno, che vedrà l’intervento di vari oratori, avrà anche come scopo clamoroso quello di far dare alla salma di Mameli una dimora definitiva che dovrebbe essere quella presso il monumento a Vittorio Emanuele II che è il Vittoriano a Roma. L’intervento di Franco Gallea è stato seguito da uno scrosciante e meritato applauso. Con la discussione di altri argomenti all’O.d.G. si è poi chiusa la riunione e ci si è dati appuntamento al Priamar di Savona per il Convegno di cui sopra. Beppe Rizzo (per l’A.V.A.) Don Giorgio Colajacomo Curiosità pasquali Al Don Bosco di Alassio in ciascuna aula del liceo e della scuola media installate le L.I.M. (lavagne interattive multimediali). Un utile strumento per migliorare l’attenzione e il coinvolgimento degli alunni, per rinnovare la didattica attraverso le metodologie della didattica laboratoriale, un investimento per alzare ancora la qualità di un ambiente serio e stimolante, entro una comunità educativa, sullo stile di Don Bosco. RIAPERTE LE ISCRIZIONI Scuola media: due sezioni Liceo: classico-scientifico-lin- guistico-economico sociale NULLA-OSTA Se uno, già iscritto in una prima classe, cambia idea… e vuole iscriversi al Don Bosco (o in altra scuola) deve richiedere alla scuola a cui si è iscritto, con domanda in carta semplice, il Nulla Osta per passare ad altra scuola, dopo essersi accertato che la sua richiesta possa essere accolta nella nuova scuola, e poi fare l’iscrizione. Questo vale per tutte le prime superiori e per tutte le classi della scuola media. Per la seconda liceo, ci deve essere in più corrispondenza tra le materie della scuola frequentata e della nuova; altrimenti occorre un esame integrativo a settembre nelle materie di differenza. Questo esame integrativo, prima dell’inizio dell’anno, occorre per il passaggio dalla terza-quarta-quinta liceo (per il Don Bosco nello scientifico, classico e linguistico aziendale programmi Brocca), prendendo contatto con la direzione per tempo, in modo da fissare i programmi essenziali su cui prepararsi. Alassio Punta Airole Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) risulta pericolosa quasi esclusivamente sui pini. Nel corso di un anno sviluppa una sola generazione con comparsa degli adulti (farfalle) nei mesi di LuglioAgosto e nascita delle larve in Settembre. Queste al sopraggiungere dell’inverno costruiscono un voluminoso nido dove si riparano dai freddi della stagione. All’inizio della primavera abbandonano la pianta e scendono in processione a terra, dove completano il loro sviluppo. Chi percorrere la strada panoramica di San Bernardo, in questo periodo dell’anno, (nel tratto a salire dopo la Puerta del Sol circa 200-300 m) si im- batte sicuramente in qualche processionaria anche lunga due metri e in alcuni pini posti sui fianchi della strada si possono osservare i nidi che le contenevano. ATTENTI, il bruco della processionaria può provocare gravi reazioni allergiche e infiammatorie nell’uomo (irritazioni cutanee e oculari, eritemi alle mucose e alle vie respiratorie, attacchi d’asma). Tali manifestazioni possono verificarsi anche senza il contatto fisico con l’insetto, i peli urticanti possono staccarsi ed essere trasportati dal vento, quindi, stiamo alla larga, non tocchiamo a mani nude l’insetto, né avviciniamo la faccia per osservarli: è molto pericoloso. LAUREE Mercoledì 30 marzo u.s. presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Genova la giovane Claudia Bonifazio ha conseguito la Laurea specialistica In disegno Industriale, curriculum progettazione di prodotto industriale e di arredo, ottenendo Il massimo del voti, con 110 e Lode. Il titolo della tesi: “Smart City: una città a tre livelli. Genova: Realizzazione di una rete di mobilità diffusa”. Relatore il Prof. Ing. Michele TroiIo. Correlatice: Arch. Valentina Solera. Alla neolaureata l’A.V.A. augura, dopo una così brillante conclusione degli studi, una vita professionale feconda e altamente positiva. Il giorno 21 marzo u.s. presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Genova, Silvia Odasso si è laureata in Architettura, ottenendo il massimo punteggio di 110 e Lode. Con la tesi “Recupero e riutilizzo dell’area e delle strutture industriali dell’ex zuccherificio di Spinetta Marenco – Alessandria”. Relatore è stato il Prof. Arch. Brunetto De Batte, Correlatore il Prof. Arch. Fausto Novi. Alla giovane neo laureata che ha concluso in maniera lodevole un ciclo di studi sempre molto brillante, l’A.V.A. porge vivissime congratulazioni insieme all’augurio di un futuro professionale denso di traguardi positivi. Il mare con la sua azione erosiva scava la costa arrecando danni, che nel tempo diventano sempre più pesanti. Sono numerose le piante che sono andate a finire in mare, in questa zona, anche se questo non sembra importare molto sul territorio alassino. Viene da doman- darsi, nel caso specifico, a chi giova, una situazione come questa, dove a essere minacciata, “dall’erosione” è la costa, la ferrovia e in un futuro non tanto distante, la soprastante via Aurelia. Tralascio la bellezza dei luoghi… Più il tempo passa e maggiori saranno le spese per mettere il tutto in sicurezza. Combinazione, spesso sorgono contenziosi tra pubblico e privato. Non sempre, o quasi mai, l’interesse pubblico prevale, ad avvantaggiarsi in situazioni similari sono, in genere, altri. R. Santomaso Il giorno 28-03-2011 presso l’Università degli studi di Genova, Valentina Schiappapietre ha conseguito,a pieni voti (110 e lode), la laurea specialistica in scienze e tecnologie dell’informazione, sostenendo la tesi “I TUNES U” Relatore il Ch.mo prof. Mauro Coccoli, correlatore il Ch.mo prof. Gianni Vercelli Alla neo dottoressa anche le felicitazioni dell’Associazione Vecchia Alassio. Tutti i nostri lettori sanno che la Pasqua ogni anno, in quanto “festa mobile” viene solennizzata (cade...) la prima domenica di Primavera col “plenilunio” (con possibilità, cioè, dal 21 marzo al 28 aprile) ma, certamente (così almeno speriamo~potrebbero essere interessati ad alcune curiosità che vogliamo presentare relative agli ultimi 110 anni: -a) Giorno più “basso”: il 23 marzo del 1913 e del 2008 Giorno più “alto”: il 25 aprile del 1943. -b) Dal 23 marzo al 25 aprile l’unico giorno mai “toccato” per 110 anni è stato il 24 aprile che però lo sarà quest’anno (2011) per la prima volta. -c) Dal 1902 al 2002: per 25 volte nel mese di Marzo dal 1900 al 2011: per 86 volte nel mese di Aprile. Evitiamo, per ragioni di spazio, elencarne dettagliatamente i giorni e gli anni. -d) Per certi “giorni” è stato ciclico un periodo di 11 anni quali: 26 marzo: 1967, 1978, 1989 27 marzo: 1910, 1921,1932 31 marzo: 1907, 1918,1929 / 1991, 2002 OPPURE 1 aprile: 1923,1934, 1945, 1956 6 aprile: 1947, 1958, 1969, 1980 12 aprile: 1903, 1914, 1925, 1936 MA VE NE SONO ALTRI ANCORA che volutamente evitiamo di elencare. -e) I giorni meno “frequentati” sono stati il 24 marzo del 1940 e il 25 marzo del 1951 – per una sola volta. Il giorno più “frequentato” è stato il 12 aprile: 1900 - 1914 1925 -1 936 - 1998 - 2009 – per ben 6 volte. Queste presentate, sono semplici e dilettantistiche osservazioni che, se interessanti, potrebbero e su basi ben più scientifiche, essere trattate e meglio analizzate dal nostro bravo don Natale Tedoldi, direttore dell’Osservatorio don Bosco e redattore della importantissima rubrica Meteorologia Alassina di questo giornale e col quale ci scusiamo in anticipo, insieme ai nostri lettori, per eventuali quanto involontari errori. E, naturalmente, a chi vorrà leggerci… BUONA PASQUA. G. C. 12 «L'ALASSINO» Disciplina della pesca sportiva e ricreativa in mare Disciplina della pesca sportiva e ricreativa in mare - D.M. 06/12/2010 (Rilevazione della pesca sportiva e ricreativa in mare) Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera Alassio Obbiettivo dell’incontro “Il vero pescatore sportivo è rispettoso delle leggi e della natura. Scopo di questo importante appuntamento informativo a favore dell’utenza è affiancare all’attività di polizia una parallela azione di divulgazione della normativa tale da soddisfare le aspettative manifestate in tal senso e rendere possibile un proficuo confronto sulle tematiche, al fine di tutelare così l’utente del mare, nonché, la risorsa ittica nel suo complesso” Il Comandante T.V. (CP) Elisabetta PIERAMI A seguito dell’incontro avvenuto il 12/03 u.sc. presso l’Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera di Alassio, aperto a tutte le Associazioni, avente come argomento la pesca sportiva e ricreativa, l’A.V.A., nell’intento di fare cosa gradita ai suoi lettori pubblica uno stralcio della normativa, informando che gli Uffici preposti della Capitaneria sono aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13,00 e al sabato dalle ore 9 alle 11,00. Per informazioni e modulistica è possibile consultare il sito www.alassio.guardiacostiera.it oppure scrivere a [email protected] o ancora ai numeri telefonici 0182 640861 – 0182 641406 – fax 0182 646688, inoltre, IMPORTANTI le novità che riguardano la pesca subacquea sportiva, la disciplina della pesca del tonno rosso, la pesca all’isola Gallinara, limitazioni delle attrezzature e le sanzioni. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 24 del 31/01/2011 è stato pubblicato il D.M. 06/12/2010 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali concernente la rilevazione della consistenza della pesca sportiva e ricreativa in mare. A tal fine, chiunque effettua la pesca a scopo sportivo o ricreativo in mare deve comunicare l’esercizio dell’attività al Ministero sopra citato – Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura. Ottenuta l’iscrizione (gratuita), la stessa dovrà essere esibi- ta ad ogni richiesta degli Organi di controllo. Se sprovvisto, l’interessato, dovrà sospendere l’attività di pesca ed effettuare entro 10 gg. dall’accertamento la comunicazione ovvero presentare all’Autorità che ha effettuato il controllo l’attestazione dell’avvenuta comunicazione. L’attestazione della durata di tre anni ha validità su tutto il nostro territorio costiero. IL PRECETTO DI CUI SOPRA ENTRA IN VIGORE IL 1° MAGGIO 2011 La pesca sportiva è un’attività NON PROFESSIONALE NÉ COMMERCIALE, che sfrutta le risorse acquatiche viventi a fini ricreativi e sportivi. Si distingue in: PESCA SPORTIVA: Una pesca non commerciale praticata da soggetti appartenenti a un’organizzazione sportiva nazionale o in possesso di una licenza sportiva nazionale; PESCA RICREATIVA: Una pesca non commerciale praticata da soggetti non appartenenti a un’organizzazione sportiva nazionale o che non sono in possesso di una licenza sportiva nazionale. Associazione Vecchia Alassio Martedì 19 Aprile 2011 MILANO–SANREMO: 102a EDIZIONE Nella foto: la corsa ciclistica attraversa il centro di Alassio. (L’A.V.A. ringrazia il sig. Fiorelli Nando per aver collaborato per lo scatto della foto). Sabato 19 marzo, come nelle migliori tradizioni, si è svolta la gara ciclistica Milano–Sanremo. Il buon clima della Riviera ha favorito l’interesse per questa manifestazione e così residenti e ospiti di Alassio hanno formato due ali di folla lungo tutto il percorso cittadino, salutando e incitando i corridori e, in particolare, i propri favoriti. CRUCIALASSINO Alle Regate di Alassio Il sole “bacia” i belli e il vento i bravi… Prima giornata, praticamente estiva, per la Settimana Internazionale di Vela d’Altura, organizzata dal Circolo Nautico “Al Mare” di Alassio sotto l’egida ovviamente della Federazione Italiana Vela, del Comitato 1^ Zona, del Comune di Alassio e della Marina di Alassio SPA. Le 47 imbarcazioni suddivise in due raggruppamenti, sono riuscite a disputare due prove, di cui la seconda con percorso ridotto. Il Comitato di Regata, Presieduto dall’esperto Ettore Armaleo, con la supervisione del Vice Presidente Sportivo del Cnam Ennio Pogliano, ha posizionato un “Campo” per un vento da 200° con una intensità dai 5 ai 12 nodi, che via via nel corso delle prove é andato poi calando. Perfetta la prima partenza degli ORC 1 e 2 che iniziavano la bolina cercando di guadagnare il lato sinistro del percorso, ovvero verso il largo, dove si notava una maggiore pressione, alla fine della prova, in reale, Airis di Roberto Monti con alla “Tattica” la bravissima ex Olimpionica Federica Salvà riusciva a dare ben 7 minuti di distacco a GLS Stella di Stefano Fava, ma che non gli consentivano di mantenere la prima posizione in compensato. Al 5° posto in questa prima prova troviamo Neera di Nicolo’ Zanelli con alla tattica il pluridecorato Francesco De Angelis ( il famoso Skipper di Luna Rossa) insieme al locale Alberto Scapolo. Nella Classe ORC B sia in reale che in compensato regolava la flotta Brancaleone di Ciro Casanova davanti a Midva di Besana/Pozzi/Sirena con al Timone l’altro super decorato Mauro Pellaschier (timoniere della mitica Azzurra), al terzo posto il laiguegliese Giorgio Gobbo con il Lima Golf. Nella seconda prova degli ORC 1 e 2 con il vento che cominciava ad indebolirsi vinceva con percorso ridotto Timeriesci di Luca Lualdi davanti al MC Seawonder di Vittorio Urbinati timonato da Beppe Zaoli, terzo GLS Stella di Stefano Fava. Durante la partenza finivano OCS, ovvero squalificati per partenza anticipata, sia Neera con Dea Angelis che Airis con la Salvà. Nella classifica della seconda prova per il gruppo ORC B Baciottinho di Giuseppe Tadini regolava in compensato Midva e Brancaleone. Gran Finale col botto, alle Regate della Settimana Internazionale Vela D’Altura di Alassio. Con una giornata di sole il Comitato di Regata presieduto da Ettore Armaleo di Genova è riuscito a far disputare due prove con un vento a tratti intenso che ha toccato anche i 25 nodi, proveniente da una direzione che oscillava tra i 340° e i 360° molto rafficato. La giornata ha regalato anche momenti spettacolari con le barche, che sotto raffica, ogni tanto straorzavano, coricandosi quasi completamente sul mare. Queste evoluzioni hanno sicuramente fatto piacere alle centinaia di turisti che hanno affollato la spiaggia alassina. Parlando nello specifico dei risultati possiamo notare due primi posti nella Classe IRC 1 di GLS Stella di Stefano Fava del Circolo Nautico Foce Magra, che gli hanno consentito di vincere la classifica finale della classe davanti a Swanderful di Giacomo Miscioscia dello Yacht Club Italiano di Genova e Neera di Nicolò Zanelli del Veladoc sulla quale ha regatato in qualità di tattico Francesco De Angelis. Quest’ultimo è stato protagonista di una collisione con un’altra imbarcazione in regata che lo ha costretto a ritirarsi per una grossa falla apertasi poco sopra la linea di galleggiamento. Nella Classe ORC 2 Vittoria di Aurora di Paolo Bonomo e Roberto Bruno dello Yacht Club Sanremo che ha fatto l’enplein con ben 4 vittorie su 4 regate davanti a PLC di Leone PattoFatto e Chiara di Lavagna e Enigma II di Franco Ardissone della LNI Imperia. Nella Classe IRC 3 la vittoria è andata a Baciottinho di Giuseppe Tadini con Ala Bianca di Camillo Capozzi al secondo posto entrambi dello YC Chiavari, terza l’imbarcazione Robi 14 di Massimo Schieroni della LNI Savona. Nel Raggruppamento che comprendeva sia ORC 1 che ORC 2 oltre al vincitore GLS Stella salivano sul podio al se- condo posto Timeriesci di Luca Lualdi dello YC Città di Genova e al terzo Airis di Cesare Bressan dello CNSM con in qualità di tattico la bravissima ex olimpionica di 470 Federica Salvà. Negli ORC B grande vittoria di Midva hi fun imbarcazione di oltre 30 anni ma che evidentemente riesce ancora a regolare tutte le altre, insieme agli armatori Besana, Crispiatico e Sirena del CV Erix in qualità di tattico il famoso Mauro Pellaschier, al secondo posto troviamo Baciottinho e al terzo Brancaleone di Ciro Casanova del CN del Finale. Nei Minialtura la vittoria è andata a Aia de Ma di Luca Olivari dello YC Sestri Levante. Ben 47 imbarcazioni hanno preso parte a questa edizione della Settimana Internazionale Vela D’Altura brillantemente organizzata dal Circolo Nautico “Al Mare” di Alassio, che appena archiviata questa manifestazione si prepara subito per le prossime regate che incombono nel mese di Aprile con l’Alassio Dragon Week, importante appuntamento internazionale con la classe Dragone, con imbarcazioni provenienti da ben 8 nazioni e subito dopo con la Prima Tappa della Volvo Cup riservata ai D-One, la deriva acrobatica disegnata da Luca Devoti. Tutte le Classifiche nella sezione regate del sito www.cnamalassio.it. Il Cnam Alassio Soluzioni del mese precedente. 1 2 3 4 5 6 7 8 12 16 20 17 18 26 27 28 32 29 30 33 35 36 37 40 38 41 44 45 47 19 23 25 31 11 14 22 21 24 52 10 13 15 34 9 48 42 39 43 46 49 50 51 53 CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Aprile 2011 Orizzontali 1. La formano i calciatori – 8. Traiano, che fu valido insegnante e stimato Sindaco – 12. Ricordati come “popolo” in un suo libro dal compianto Dante Schivo (Maraian) – 13. Usato per pomate o come... brillantina – 14. Consonanti in rada – 15. Associazione per motorizzati – 16. Cantore classico greco – 18. Nel “pesto” con “baxiaricò” e “furmaggiu sordu” – 20. Santa che si festeggia il 22 Maggio – 22. Puledrini o vitelli da latte – 23. Bastimento… biblico – 24. Rompere, spezzare – 26. Vivacità, gaiezza – 27. Cremona al P.R.A. – 28. Diede il primo nome alle isole Lipari – 30. Aderire… ma senza vocali – 31. Articolo per… certe coppie – 32. Con “France” si vola – 33. Zona che un tempo significava “al piano” e oggi, come via, ricorda… l’inno nazionale – 34. Altro nome dialettale per Maria – 37. Vercelli in… targa – 38. Prestigiosa marca di vecchi autocarri – 40. Regione Alassina… oltre lo stadio – 41. Opera Verdiana commissionata da Ismail Pascià – 44. La prima di sette – 45. Vico del centro storico che ricorda antica famiglia Alassina – 48. Le loro foglie alimentano i filugelli – 50. Cosa… latina – 52. Antica gelateria alassina – 53. Così finisce ogni preghiera Verticali 2. Aggregato di isole – 3. Malvagità, empietà – 4. Metà... Roma – 5. Uno dei 7 peccati capitali – 6. In dialetto è “lellura” – 7. Verbo d’allegria – 8. Rosa… non rosa – 9. Nel 1903 musicò “In the south Alassio” – 10. Cappello… di vecchio uso – 11. Città dell’Eritrea e via Alassina – 15. Arte… in latino – 17. Nome di cinema o teatro – 19. Ricordata dal Manzoni per la loro inutilità – 21. Misurare, in senso competitivo, con termine dialettale – 25. Benemerita Associazione di soccorso italiana – 26. Sfera da gioco – 29. Regione alassina addossata alle pendici del monte Tirasso – 31. Targa di Imperia – 35. Il più personale dei pronomi… personali – 36. Vero, concreto – 39. È turco… non ottomano – 42. Decreto Ministeriale – 43. Aria… poetica – 44. Insieme a Hot… – 46. Unità Sanitaria Locale – 47. Nota o articolo – 48. Vai!… a Londra – 49. Le prime di emozioni – 51. Enna in auto Martedì 19 Aprile 2011 13 «L'ALASSINO» CHIAREZZA SUI PROBLEMI DELLO STADIO COMUNALE E DEI PARCHEGGI SOTTOSTANTI vazione una modifica del Piano di Bacino richiesta dalla Provincia che inserisce il posizionamento del Rio rispetto alla zonizzazione precedente fissandolo ad una distanza comunque derogabile rispetto a quanto previsto in progetto. La Ditta interessata si è già attivata da tempo per richiedere la deroga che è comunque un atto dovuto in quanto il Rio Caudi – Gonghe è completamente intubato e pertanto non costituisce pericolo di esondazione. La deroga sarà approvata non appena finito l’iter di correzione del Piano di Bacino in coordinamento tra Provincia e Regione. Per quanto riguarda le altre varianti contestate rispetto al progetto approvato le stesse non sono da ritenersi essenziali ed anche per tali lavori la Ditta si è subito attivata al fine di ottenere una variante in corso d’opera. Alassio, 12.03.2011 Rag. Giovanni Aicardi Sindaco Reggente di Alassio Lavori al campo sportivo lato monte: chiuso. Sui problemi dello stadio comunale e dei parcheggi ad esso sottostanti occorre fare un po’ di chiarezza. Il Sindaco Reggente di Alassio, rag. Giovanni Aicardi, dopo aver tenuto una riunione con gli Uffici, con l’Impresa che sta realizzando i lavori, suoi Tecnici e con l’ing. Ricci dell’Alta Sorveglianza, intende con il presente comunicato smentire tutto quanto è stato detto di non esat- to e di provocatorio rispetto all’intervento in esame precisando e chiarendo quanto segue. Il Rio Caudi – Gonghe non era stato inserito nelle planimetrie di zona del Piano di Bacino realizzato dalla Provincia perché al momento dell’iter di presentazione del progetto e di rilascio del titolo non vi era nessun problema di rispetto del Piano di Bacino e delle distanze dal Rio. Senonché è in corso di appro- Lavori al campo sportivo lato mare: chiuso. UN RICORDO PER NELLO AICARDI Carissimo Zio, È passato più di un mese dalla Tua morte, ma sei costantemente nei nostri pensieri e non trascorre giorno che la mattina alzandoci o di sera andando a dormire non si pensi che dobbiamo amata “Milla” ed insieme starete programmando un evento speciale. Ci piace pensare che forse, finalmente, riuscirete a festeggiare quel importante traguardo dei cinquanta anni di matrimonio che, per un soffio, avete mancato ancora telefonarti, che non ci siamo ancora visti o sentiti ed allora prendiamo subito in mano il telefono per parlarti ed all’improvviso realizziamo che Tu non ci sei più. Come piccola consolazione siamo sicuri che dove Ti trovi adesso avrai ritrovato la Tua nella vita terrena, per la scomparsa della Zia, dopo la grave malattia che l’aveva colpita. Hai avuto un sacco di cariche, sei stato socio fondatore di tre importanti club, Cine Club “Barinetti”, Panathlon della Gallinara, Ass. Vecchia Alassio; sei stato Presidente di numero- sissimi circoli: su tutti il Panathlon, il Lions e il Borgo Coscia. Facevi parte di una miriade di associazioni alassine e non, hai ottenuto numerose onorificenze nei campi più disparati. Tra queste ci piace ricordare la Stella al merito sportivo del CONI, la medaglia d’oro della Società Operaia di Mutuo Soccorso, il Bacio d’argento di Balzola, il distintivo d’oro ex Allievi Don Bosco, il titolo BFI di benemerito della Federazione Italiana Fotografica. Ti hanno insignito dell’Alassino d’oro che hai più che meritato non solo per ciò che hai realizzato durante i 40 anni di lavoro in Comune ma anche e soprattutto per ciò che hai portato avanti – sempre e solo pensando al bene di Alassio, basti pensare all’organizzazione delle manifestazioni estive al Borgo Coscia – cui eri legato in maniera viscerale. Hai ottenuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano di cui Tu andavi particolarmente fiero perché uno dei pochi non lombardi ad averlo ricevuto. Ultima, ma non per ultima, ti avevano conferito assieme alla Zia la cittadinanza onoraria del Comune di Castel Bolognese (Ravenna) per l’importante donazione del papà della Zia, il pittore Giuseppe Guidi, al Civico Museo. Eri uno Zio conosciuto, capace e se vogliamo anche un po’ “ingombrante”, ma per noi la cosa più importante era sapere che ci volevi bene; eri uno Zio amorevole, sempre pronto a “viziarci”. Noi Ti ricordiamo come una persona speciale che ci è stata vicina in tantissimi momenti della nostra vita, da quelli più belli a quelli più tristi e brutti, su tutti la perdita di Papà a cui tu volevi bene come ad un fratello. Noi sapevamo di poter contare su di Te, sul Tuo affetto e sul Tuo amore; eri pronto a consigliarci, ad ascoltarci e qualche volta anche a rimproverarci. D’altronde noi eravamo – ancora oggi nonostante l’età – le “Tue bambine”, come amavi chiamarci soprattutto in questi ultimi tempi in cui il dolore era tuo costante compagno. Di nostro dalle pagine di questo giornale, di cui sei stato anche il Direttore e che ti ha subito ricordato in maniera esemplare, vorremmo ringraziare, ancora una volta, tutte le persone che ci sono state vicine in questo momento e che in molti modi hanno dimostrato quanto ti volevano bene e quanto fossi apprezzato. Ciao Zio un grosso bacio a Te e alla Zia che sicuramente ti è vicina da parte nostra e della Tua amata sorella Neny. Piera e Antonella LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI ANNA FIDOTTI IN PESCE Stimatissima Famiglia Brigati a sentimenti di affettuosa vicinanza alla Signora Tatti, alle figlie Tiziana e Cinzia e a tutti i famigliari, si unisce la mia forte commozione personale e dell'intera Consulta Ligure che nasce dalla ricchezza umana di un UOMO il cui legame al nostro organismo è sempre stato esemplare. Con Glauco Brigati la Liguria, e non solo, perde un amico carissimo, affettuoso e particolarmente generoso nei nostri confronti. Ho avuto modo, soprattutto negli ultimi tempi, di apprezzarlo prima come sostenitore della cultura locale e poi come imprenditore. Era una persona di straordinaria saggezza ed umiltà e la sua morte rappresenta una grave perdita, non solo per la Consulta Ligure, ma per l'intera editoria. Che Dio assista Glauco, lo accolga e Vi dia la forza di superare questo vuoto che riempie il Vostro animo. Con tutto il mio affetto e delle 56 Associazioni. Elmo Bazzano - Presidente Savona, 30 marzo 2011 CONSULTA LIGURE Corso Tardy e Benech, 1/12 - 17 100 SAVONA Te. 019 829 863 Fax 019 833 5556 e-mail: [email protected] - www.consultaligure.org Il 22 marzo u.sc. è mancata in Alassio, a 82 anni, la dolce e suadente figura di Anna Fidotti in Pesce, dopo una vita attiva dedicata alla famiglia ed al lavoro. Figlia del Capitano dei Carabinieri, signor Paolo, piacentina di nascita, divenne e restò “alassina” sempre nel suo impiego, prima presso il Garage Lancia, poi nello studio dell’Avv. Arduini, infine nell’Agenzia immobiliare che guidò con il marito per oltre 45 anni, amata e stimata in Alassio per la sua operosità. Ne da’ il doloroso annuncio il marito Pino a cui si stringono intorno il figlio Aldo con tutta la famiglia. Anche l’Associazione Vecchia Alassio porge le sue più sentite condoglianze. MESE DI MARZO 2011 AICARDI Emanuele anni 82 BERGAMI Loredana anni 85 BERTOLINO Aldina anni 84 BOTTELLI Emanuele anni 86 CARENZO Silvia anni 86 FAVRO Vera anni 75 FIDOTTI Anna anni 82 FISCHER Liane anni 81 GARELLI Angela anni 94 GAUDIO Giuseppina anni 99 GIACHINO Lucia anni 90 NOVARO MASCARELLO Vittoria anni 83 SPINOGLIO Marietta anni 92 TOMAGNINI Luciano anni 84 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari. Al momento di andare in stampa, apprendiamo la scomparsa della Socia Gloria Rupil in Giraldi. L’A.V.A. esprime le più sentite condoglianze a tutti i famgiliari. LIBRI-RIVISTE-VHS-CD Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole 14 «L'ALASSINO» Considerazioni sul bilancio di previsione 2011 Desideriamo qui esporre alcune considerazioni per spiegare i motivi della netta opposizione alla programmazione e gestione del Comune. Più che parlare di bilancio preventivo, che non prevede nulla di sostanziale, si può in modo più aderente alla realtà parlare di certificazione del totale fallimento dell’Amministrazione dell’ultimo quinquennio. Ma perché si deve parlare più di fallimento che di programmi? Dal documento in esame non si può non rilevare come le conseguenze di gestioni a dir poco pressappochiste vadano a ricadere pesantemente sulla nuova Amministrazione che si insidierà a breve e sulla collettività alassina. Possiamo senz’altro sostenere, senza tema di smentita, che mai in questo comune è stata lasciata da una amministrazione uscente una eredità tanto pesante. È prevista una riduzione di spesa di circa 3.000.000 di € riguardante, anche se in maniera differenziata, tutti i servizi comportando una drastica contrazione tale da rendere particolarmente problematica anche la gestione dei servizi essenziali; per non parlare della quasi azzerata possibilità ad effettuare investimenti. E tutto questo in un periodo di crisi che richiederebbe il massimo impegno per il rilancio dell’economia. Ma veniamo al dettaglio delle conseguenze negative, anzi disastrose, che per effetto della inoculata gestione dell’ente trovano un riflesso diretto sul documento in esame. 1) Mancato rispetto del patto di stabilità. Nonostante i costanti e reiterati inviti da parte dei revisori, dei dirigenti e della minoranza consiliare a porre particolare attenzione al patto di stabilità, la maggioranza si è assunta la responsabilità di ignorarlo. Questo comporta gravissime conseguenze che vanno dalla drastica riduzione dei trasferimenti statali (per un importo di circa 1.700.000 di €), al blocco delle assunzioni (per nessun motivo, quindi, né per trasferimenti, né per pensionamenti o quant’altro e neppure a tempo determinato ; qui occorre pensare alla grave situazione relativa al personale dei vigili urbani e dei giardinieri), al divieto di contrarre mutui con ricadute negative sui servizi che vanno dalla gestione del territorio, al turismo, alla cultura, allo sport ed al sociale. Nessun servizio è risparmiato! 2) Pesanti perdite delle società partecipate. Anche qui nonostante pres- santi inviti sia dell’organo di controllo che della dirigenza nonché le assicurazioni dell’assessore competente per una razionalizzazione delle società, nulla è stato fatto e ci troviamo a riscontrare bilanci con forti perdite (GESCO € 210.632 – SOCIETA’ BAGNI DI MARE € 30.284 – SCA € 402.769) riferite al 2009. Ed ora a riguardo delle società partecipate apprendiamo che, nonostante le pesanti perdite degli ultimi due anni e le indicazioni della Commissione Bilancio presieduta da Luca Villani, è stato rinnovato per altri tre anni il c.d.a. della SCA con presidente Socco. Non osiamo pensare quali saranno i risultati per il 2010. Come si farà fronte al conseguente impatto sul Bilancio comunale che è già così pesantemente ridimensionato ? 3) Ingenti somme spese per opere non realizzate ed altre a rischio. Basta pensare alla scuola materna poi diventata teatro e rimasta rudere, al depuratore opera quanto mai necessaria che non si capisce dove, quando e come si voglia costruire; opere già costate milioni di euro. Ma esistono concreti rischi con importi enormi (si tratta di decine di milioni di euro) a causa di gestioni superficiali (vedi Grand Hotel, centro talassoterapico e Piazza Partigiani) senza contare l’incapacità di portare a completamento e a rendere utilizzabili opere che hanno comportato importanti investimenti (condotta idrica sotto l’Aurelia Bis finanziata e realizzata da almeno 8 anni e tuttora senza collegamento alla rete idrica) nonché rilevanti somme accantonate (per legge) per l’eliminazione delle barriere architettoniche. In conclusione, considerato che sono sotto gli occhi di tutti soprattutto i servizi esterni, dalla manutenzione delle strade (sempre più disastrate) ai giardini ed al verde pubblico in generale, dalla rete idrica e fognaria per arrivare sino al nostro Palazzo Comunale con lo stato della sua facciata, tutto lasciato in condizioni pessime, ci si domanda come si possa risollevare la città da una eredità così pesante con un bilancio che impone drastici tagli di spesa in tutti i settori. Cerchiamo però sempre di essere ottimisti augurandoci un profondo cambiamento per attuare il quale rivolgiamo un forte appello a tutti coloro ai quali sta a cuore la ns. Alassio Cons.eri Franco Boggiano e Domenico Bogliolo per il Gruppo Consiliare “Alassio più Tua” Ci faranno caso? Martedì 19 Aprile 2011 …e sono 100 candeline Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco MARZO 2011 Nonna Emma con i nipoti e i pronipoti. Il 10 marzo scorso nonna Emma compiva i suoi 100 anni. Nata a Lambrate il 10 marzo 1911 Emma Basilini sposò Rocco Invernizzi nel 1931 e lo seguì nei suoi spostamenti lavorativi fino ad approdare ad Alassio. Donna saggia per natura e non per età è sempre stata un punto di riferimento per tutta la famiglia. La sua casa ha visto crescere, sotto i suoi insegnamenti, figli, nipoti e non solo... Non c’è componente della fa- miglia che passi sotto casa sua senza salire per un saluto e per chi, come tanto usa oggi, è di fretta lei si affaccia dal suo balcone con l’eleganza di un papa. Tutt’oggi passando per via Dante potreste notare uno dei suoi più giovani nipotini con il braccino proteso verso l’alto nell’attesa di quel sacchetto di mentine che penso a tutti abbia buttato giù. Auguri nonna Emma! Settimana di preparazione atletica Alle ore 23,21 del 20 Marzo veniva sancito il passaggio dall’inverno alla primavera astronomica. Il sole era allo zenit sull’Equatore presso l’isola di Baker nell’oceano Pacifico. Il circolo di illuminazione passava per i due Poli; il sole al Polo Nord sorgeva dopo sei mesi di assenza; al Polo Sud il sole si nascondeva oltre la linea dell’orizzonte per non più apparire fino alle ore 9,43 del 23 Settembre. Questi sono i dati delle stagioni secondo i criteri astronomici. Per i meteorologi l’inverno termina con l’ultimo giorno di Febbraio: Marzo è già mese primaverile. I nostri dati potranno aiutarci a valutare quale delle due divisioni è più conforme alle nostre aspettative… primaverili. Pressione media mensile: 762,2 mmHg. Medie decadali: 763,6 mmHg nella prima; 758,5 mmHg nella seconda; 764,3 mmHg nell’ultima. La maggior depressione (749,4 mmHg) è stata registrata alle ore 6 del 17 Marzo. Temperatura media mensile: 13,5° C; le medie decadali: 11,5 °C nella prima; 13,1 °C nella seconda; 15,9 °C nella terza. La temperatura minima assoluta del mese (7,4 °C) è stata registrata alle ore 5 del giorno 3. Una particolarità: il 20 Marzo, spartiacque tra l’inverno e primavera, ha offerto i seguenti dati: Pressione media 765,0 mmHg; temperatura minima 12,2 °C; temperatura massima 15,8 °C; temperatura media 14,1 °C. Umidità media: 47% (giornata con vento teso ma non forte – circa 18 km percorsi ogni ora); precipitazioni: 12,8 mm di pioggia caduta durante le ore notturne; giornata che si è fatta prevalentemente serena con 8,0 ore di limpido sole. È stato un buon inizio! Altri dati mensili. Umidità media: 59%; 49% nella prima decade; 70% nella seconda; 59% nell’ultima. Precipitazioni totali: 124,6 mm di pioggia; nelle singole decadi: 0,6 mm nella prima; 110,6 mm nella seconda (sei giornate con precipitazioni; rilevanti i valori registrati il giorno 13 con 36,0 mm e il giorno 16 con 40,2 mm); 13,4 mm nell’ultima decade. Giorni sereni: 13; giorni coperti 8. Eliofania totale: 156,2 ore con una media di 5 ore di limpido sole ogni giorno. Le medie decadali: 5,0 ore nella prima decade; 2,9 ore nella seconda; 7,0 nella terza. A conclusione di questa sintesi mensile, ricordo a tutti i lettori che i nostri strumenti sono posti a oltre 30 metri di altezza, lontano da ogni struttura che possa influenzare in meglio o in peggio il naturale comportamento dei fenomeni meteorologici. IL DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO Prof. Don Natale Tedoldi I 74 atleti. Dal 26 febbraio al 5 marzo si è svolta tra le nevi del comprensorio Pampeago – Obereggen una indimenticabile settimana all’insegna dello sci, dell’amicizia e del buon cibo. Il tutto grazie innanzitutto al nostro Presidente Giacomo che come al solito è riuscito magistralmente a gestire 74 “belve scatenate” ed assetate di neve. Un grazie speciale alla Signora Evelin, ad Alberto dell’Hotel «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». Shandranj ed al suo impeccabile staff, ai simpatici e cordiali maestri di sci Sergio e Luigi e, non ultimo, a tutti coloro che sono venuti a sciare con noi, che così facendo hanno contribuito attivamente alla buona riuscita dell’evento. Grazie a tutti e buon fine stagione. Il Direttivo Sci Club Alassio a.s.d DIRETTORE RESPONSABILE: Roberto Pizzorno EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro il 25 di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.