Aprile - associazione vecchia alassio

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Aprile - associazione vecchia alassio
ANNO LI - N. 4
Martedì 19 Aprile 2011
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
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Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37
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IL RItORNO DEL GABBiANO
Saluto del nuovo
Direttore
POLITICA TRA LE NUVOLE
Vi ricordate il gabbiano curioso che alcuni mesi or sono si
dedicò ad un volo sulla nostra
amata Alassio, verificando i numerosi lavori in corso? ebbene
oggi, coinvolto dall’entusiasmo
e dalla frenesia che percorre la
nostra cittadina nell’incombere
delle elezioni comunali, ha pensato di proporsi come capo
gruppo di una lista di idealisti,
tanto convinti quanto illusi di
credere in un programma che vi
andiamo a presentare.
Il ragionamento fatto nella
stesura è in parte differente dal
normale pensare nelle menti
dei politici, in quanto considera
di operare non a favore delle varie categorie del tessuto economico di Alassio ma prevalentemente per “la città ed i suoi
cittadini”
Le priorità pertanto potranno
disturbare gli interessi di tizio o
di caio e quindi risultare indigeste a qualcuno, pur tuttavia
condivise da altri.
Un atteggiamento del genere
può assumerlo soltanto chi, come il gabbiano, vola alto e non è
più di tanto a contatto con le
“esigenze” di chi sta a terra.
Ma entriamo nel merito.
MARE E LUNGOMARE
Il gabbiano è risaputo predilige vivere prevalentemente in
mare, per cui considera prioritaria la depurazione delle acque che, riducendo l’inquinamento, migliorerebbero l’habitat naturale del golfo, con incre-
mento delle specie ittiche, e la
garanzia di una balneazione da
bandiera blu.
A questo andrebbe aggiunta
la pulizia delle spiagge nei mesi
invernali ed un riordino degli
arenili e degli stabilimenti balneari con maggior rispetto da
parte dei concessionari per lo
spazio occupato specie nella
zona centrale, passeggiata Dino
Grollero, dove da anni la barriera di cabine soffoca la vista di
chi la percorre.
Rivedere la scelta di aver
concesso agli stabilimenti balneari, senza la dovuta oculatezza, la possibilità d’apertura di
chioschi - bar con presunte ristorazioni; questo oltre a ridurre lo spazio arenile da sempre dichiarato dagli stessi critico, ha creato una concorrenza
sleale nei confronti delle attività permanenti a monte delle
spiagge.
Stop ai ripascimenti e/o alla
creazione di artifizi in mare per
trattenere o incrementare la
spiaggia, ormai ci si dovrebbe
convincere che l’arenile di
Alassio quello è e non lo si può
modificare a piacimento.
Creazione di tratti di spiagge
pubbliche, che consentano
(perché no) ai residenti di potervi issare un loro gozzo per la
pesca sportiva o una piccola
barca a vela, che sicuramente
porterebbe poco introito nelle
casse comunali, ma, visti gli esiti delle attuali gestioni…, quanto meno consentirebbero ai cittadini alassini un ritorno a quelle sane abitudini di quando si
era “poveri”.
CENTRO URBANO - tra
Carruggio e ferrovia
Come sappiamo Alassio è
percorsa nel centro urbano da
tre viabilità parallele: il Carruggio nel centro storico; corso
Dante Alighieri; il tratto della
via Aurelia; tra di loro pochissima distanza ma tre realtà totalmente differenti.
Il Carruggio, centro commerciale ambito e conosciuto, con
attività in continua evoluzione
e riqualificazione che lo rende
famoso a livello internazionale.
Corso Dante una realtà ben
diversa, molto meno apprezzato e meno richiesto commercialmente, con pochissimi locali di qualità aperti al pubblico.
La via Aurelia, in uno stato di
abbandono, specie dopo la
chiusura dei due cinema, occupata quasi esclusivamente da
centri commerciali e da banche
e troppi negozi chiusi. Marciapiedi in alcuni tratti ancora disastrati ed a rischio continuo di
cadute per i pedoni soprattutto
anziani.
Cosa si potrebbe fare per ridurre questo enorme squilibrio
o, quanto meno , per riqualificare sia corso Dante che il tratto centrale della via Aurelia? Il
gabbiano propone:
- Dislocazione di aree a parcheggio periferiche, n° 3 multipiani , levante, centro e ponente, al di sopra della ferrovia.
- Su corso Dante Alighieri
transito consentito al solo traffico commerciale ed in ore prestabilite.
- Creazione di pista ciclabile
ed incremento di spazi verdi richiesti da mamme, bambini ed
anziani (aiuole con panchine di
sosta).
- Rimozione di quegli orrendi
dehors su suolo pubblico, partoriti dal concetto perverso “do
ut des” (dare per avere) tra amministratori compiacenti ed
esercenti esigenti, ben poco
vantaggiosi per l’attività dei concessionari ma enormemente antiestetici, sostituendoli con spazi adeguati ai vari esercizi, con
coperture leggere, aggraziate
(tradizionali ombrelloni) da ritirare nelle ore di chiusura dei locali per la pulizia del corso.
Sul tratto di via Aurelia, riapertura delle due sale cinematografiche , una attrezzata anche a teatro, di cui da troppo
tempo Alassio sente il bisogno.
Questo sicuramente farebbe rinascere la zona centrale con
probabile riapertura dei numerosi locali adiacenti, che oggi
propongono solo la scritta “affittasi”.
Definitivo rifacimento dei
marciapiedi, anche per ragioni
di sicurezza.
Miglioramento dei giardini
pubblici, per anni fiore all’occhiello della nostra cittadina ma
che ultimamente sono protagonisti più di tagli di alberi che di
collocazione di nuove piante
LA COLLINA - una risorsa
La collina ha una importanza
fondamentale; questo concetto
comincia ad entrare nella mentalità anche dei più scettici che
hanno da sempre identificato
A proposito di Elezioni… Abbiano almeno un’elegia
Abbiamo ascoltato l’altra sera
un’intervista rilasciata dai candidati sindaci, e dal “passato sindaco”. Abbiamo sentito sostenere
che è tempo di dedicarsi alle “piccole cose”, visto che le “grandi”
erano già state compiute... C’è chi
ha parlato di “crisi del turismo”,
chi ha ammesso errori passati, c’è
chi ha già dato vincente una determinata lista, chi ha sottolineato il termine “democrazia”. Una
cosa è certa: per qualche settimana ogni singolo cittadino sarà ri-
conosciuto per strada, salutato,
considerato. Si faranno tante belle promesse, si elargiranno sorrisi, strette di mano, amichevoli
pacche sulle spalle... È tempo di
caramelle, cioccolatini, coni gelato variegati, biscottini, dolcetti
vari, è tempo di cioccolata calda
con panna, di frappé, di golosità
varie. Noi vorremmo solo una sana fetta di pane con la marmellata
della nonna, ma a elezioni avve-
I platani abbattuti di Piazza
Partigiani. Un assassinio plurimo
compiuto da chi con quanto impegno vorrebbe l’attivazione del
Piano di verde pubblico. Piantati
nell’anno 1501.
Ne fanno fede Mons. Giustiniani coetaneo, e il senatore Federici G.B. Spotorno gli dedica un lungo capitolo della Storia della
(continua a pag. 2)
ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO
Floreat Alaxium
venerdì 29 aprile 2011 presso
Il giorno
la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio
è convocata
L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
alle ore 20.30 in prima convocazione e
alle ore 21.00 in seconda convocazione
con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente;
2) Varie ed eventuali.
Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea
Il Presidente A.V.A.
Gianni Giardini
Quadro di Gibba - 1950.
nell’anno 1823 o 26 fu necessario
ampliare la esistente piazza,
espropriare una striscia di terreno di proprietà dell’“Opera
Scuole”. In quel tempo grande
diffusione ebbe l’albero di
Platano a Genova e nelle due
Riviere. Importato in Genova dalla Grecia da Giorgio Interiano
Letteratura della Liguria (L.IV). Il
platano fin dall’antica Grecia era
divenuto l’albero delle passeggiate pubbliche, proteggendo dal
sole con l’ombra delle sue fronde
verdi dalle larghe foglie palmate,
ossia piatte come la superficie inferiore della nostra mano. Albero
(continua a pag. 2)
Alassio solo nella “spiaggia”;
L’offerta ai turisti dovrebbe essere sempre più alternativa, con
la possibilità di percorrere la collina lungo i numerosi sentieri
creati dagli alassini in tempi ormai remoti,che si inerpicano tra
muri a secco, un patrimonio di
arte povera contadina cosparso
di sudore ed enormi fatiche, economia di un passato da salvaguardare, prima che si ragionasse un poco tutti da “bagnini”.
Oggi viene mantenuta grazie
ai gruppi volontari ed alla protezione civile ma non deve venir meno l’interessamento diretto di chi ci amministra, in
quanto risorsa naturale.
Percorrerla con calma, a passo d’alpino, consente di gustarne gli odori, i colori, con il nostro clima diversi in ogni stagione e permette di godere di
panorami unici.
Vanno evitate quelle speculazioni edilizie che deturpano in
maniera irreversibile importanti aree collinari e gli interventi
autorizzati devono comunque
garantire un risultato finale che
ricrei il più possibile un ambiente ricco di verde con integrazione degli alberi abbattuti
in una proporzione di 2 a 1.
IL NOSTRO SLOGAN
Tante altre sarebbero le problematiche, ma già riuscire a
realizzare quanto elencato non
è ne poco ne facile, comunque il
nostro slogan è:
Non promettere a Tutti tutto… ma concretamente fai
qualcosa per Ognuno!!!
A.V.A.
È difficile esprimere un ringraziamento quando questo è motivo
di emozione. Si è aiutati dalla forma scritta che per sua stessa natura è indiretta. Scelgo, cari lettori, il
cuore aperto, di getto, nello stile
de l’Alassino. Una forma che sicuramente incarnava l’amico Nello
Aicardi, da noi tutti compianto e
per l’aspetto profondamente umano e per la straordinaria capacità
di animatore culturale.
Questo, lo sapete, non è mai stato un foglio accomodante. Storiche le battaglie a favore dell’ambiente così come da tutti ricono(continua a pag. 2)
MOSTRE
Sala Carletti
Anna Maria Frizza
Cetty Intelisano
dal 16 al 30 aprile 2011
•••
UNITRE Alassio
dal 2 al 7 maggio 2011
•••
Loredana Boccardo
dall’8 al 21 maggio 2011
2
«L’ALASSINO»
ABBIANO ALMENO UN’ELEGIA (segue dalla prima pagina)
A PROPOSITO DI ELEZIONI
(segue dalla prima pagina)
tra i più longevi, se ne conoscono alcuni che hanno raggiunto e superato il millennio.
Il più antico è quello della
città di Cos, nell’isola omonima, al largo della costa turca.
I suoi rami enormi son puntellati da colonne antiche, coprono tutta la piazza; il tronco è largo 14 metri. Alla sua
ombra Ippocrate, 2.500 anni
fa, riceveva i pazienti. I nostri
platani videro, come si suol
dire la nostra città circondata
da possenti mura e il bastione-baluardo di Barluffo, la
Porta di ferro che introduceva nell’abitato, e il Collegio di
San Tommaso d’Aquino, il
sorgere e scomparire del
Casinò Municipale, la costruzione dell’Hotel Concordia e
dell’Hotel Vittoria, e la pasticceria-caffè Vairo, poi Silvani e
quello dello Sport di “Madamun”, la Piazza Partigiani, il
rombo dei cannoni di Nelson,
l’alterco dei comizi socialisti,
il vociare delle truppe alleate,
quelle dei Partigiani scesi dalle montagne, e lo scorrere del
rio Cardellino. Tra le fronzute
chiome verdi miliardi di passeri vi trovarono ricétto per
trascorrere la notte. Ricordo,
ero bambino, l’irruenza di un
temporale notturno: ne era
stramazzato al suolo qualche
migliaia e i frontisti ne raccolsero intere ceste. Il ciclo annuale vegetativo di quelle
piante costituiva un naturale
osservatorio meteorologico.
Le tenere gemme annunziavano la primavera, le folte chiome verdi elargivano ai sostanti una deliziosa frescura
nel periodo estivo, il cadere a
terra delle foglie l’imminenza
dell’autunno.
La notizia di quanto era stato perpetrato contro di essi fu
per me, vecchio Alassino, un
colpo al cuore e un lutto cittadino, anche per molti miei
concittadini.
Non mi dilungo oltre. Chi
ha senno e amore per il proprio paese mediti e rifletta, lo
depreco e condanno.
Antonio Carossino,
storiografo di Alassio
nute. Vorremmo essere salutate prima,
ma anche dopo, vorremmo dire ai nostri
figli, ai nostri nipoti che è ancora possibile credere in qualcuno, vorremmo che alle “direttive dei partiti” si sostituissero le
“direttive del buon senso, del vivere civile”, vorremmo che il termine “politica” si
riappropriasse del proprio significato,
vorremmo che il bene di Alassio nascesse dall’amore di chi ci vive, di chi da tanti anni ne ha fatto meta delle sue vacanze
e non da chi la vede come una conquista
di partito. Destra, sinistra, centro. Ci
sembra il gioco delle tre carte... Con
quanta abilità vengono maneggiate!
Futuri probabili sindaci, ribellatevi alle
“logiche del centro-destra, centro-sinistra, destra e sinistra, destra con X di sinistra e 1/2 centro... questi nostri partiti
sembrano ingredienti di una ricetta culinaria, o, ancora meglio, di una "pozione
magica”… ma di magico non c’è niente...
solo Alassio, la nostra bella, cara
Alassio... e, per una volta tanto, prendiamo la parola “partito” come participio
passato e sostituiamola con “andato”, e
poi ancora con “finito”... forse così sarà la
fine di un’era di demenza e si potrà sperare in un “addivenire” di coscienza!
G. B.
Martedì 19 Aprile 2011
LE TRE SCIMMIETTE
VEDO
SENTO
PARLO
Col bel tempo ed il sentore della stagione alle porte, i “Vu-Cumprà” hanno già invaso i giardini di San
Padre Pio.
L’invasione andrà avanti sino ad Ottobre ed il giardino è letteralmente occupato dalle ore 12,30 sino
alle 15,30 per il pranzo e la “pennichella”.
Ci auguriamo che le forze dell’ordine preposte (PS, Carabinieri, Finanza, Vigili Urbani) provvedano a
qualche controllo, non ancora effettuato.
Quanto sopra non è dovuto ad atti di razzismo, ma alla necessità di rendere sicura e vivibile la nostra
città.
La strada che, partendo dal cimitero di Moglio giunge fino accanto al cimitero di Alassio, nei giorni
di pioggia diventa, in alcune parti, simile al letto di un torrente fangoso: Non si potrebbe fare qualche
cosa per curare e prevenire il problema?
Altre lamentele, sulla stessa strada: Anche nei giorni di tempo bello, è quasi impossibile transitare,
nello stato in cui si trova.
Piatti della memoria alassina, cucinati dai nonni dei borghi e delle frazioni e dagli alunni
dell’Alberghiero F. Maria Giancardi, entrano nel “Granaio della memoria” di Slow Food
Alassio, martedì 29 marzo 2011
(SV). Si è concluso con la premiazione dei nonni alassini, nella sala
ristorante dell’Istituto Alberghiero
di Alassio, alla presenza di Roberto
Burdese, presidente nazionale di
Slow Food, il concorso culinario Il
Memorial Bartolomeo Marchiano.
Il progetto è stato coordinato dai
docenti Antonella Annitto, Franco
Laureri, Monica Barbera, Norberto
Andreoni, Paolo Madonia, Michela
Calandruccio, Agnese Bove, Francesca Gilli, Rita Baio e Katiuscia
Giuria ed ha visto la partecipazione
degli alunni delle classi 3 A e 3 B
Cucina, 3 A Sala, 5 A e 5 B Tecnico
dei Servizi Ristorativi, e delle quinte Tecnico dei Servizi Turistici e
all’Associazione Albergatori e a
Nordiconad ha potuto promuovere
un “viaggio pedagogico” nella storia
della nostra città per riscoprire segreti, curiosità e ricette della tradizione gastronomica, riprendendo lo
spirito e le finalità degli Istituti delle
Pro Loco, cioè “promuovere lo svi-
Tecnico della Gestione Alberghiera
al front office.
La serata è stata ripresa dalla
produzione TGEVENTS.IT, il servizio video realizzato è già in rete sul
portale web www.tgevents.it sezione official gusto channel e prossimamente in onda nel programma
Tgevents Television sul canale Sky
931 e su Imperia Tv. (date e orari
saranno comunicati in seguito)
Borgo Barusso - Gina Mangano e Maria Bovo.
Solva (frazione) - Gianpiero Anfosso, Elio Cannonero.
L’evento, che ha visto competere,
nelle giornate del 9, 15 e 22 marzo,
gli alunni del corso di cucina, coadiuvati dai custodi della tradizione
culinaria della nostra città, in una
sfida “ai fornelli” ha anche coinvolto le scuole primarie e superiori di I grado del Comune di Alassio.
Una competizione volta ad unire
tre generazioni, valorizzando lo
spirito e i piatti della tradizione
delle frazioni e dei borghi alassini,
nel ricordo di un grande Chef della
Baia del Sole: Bartolomeo Marchiano. L’obiettivo primario del memorial è stato quello di consentire alle
giovani generazioni di ri-appropriarsi della nostra civiltà attraverso la riscoperta delle origini della
tradizione gastronomica, per poter
passare alle generazioni future di
chef la gloria e i sapori della nostra
con la propria peculiarità: panissa
e farinata della Fenarina come
Piatto Storico, la Ventre di Moglio
come Piatto Unico, la Cima alla
Alassina di Barusso come Piatto
Caratteristico, il Coniglio di Solva
come Piatto Tipico, il Polpo in umido della Coscia come Piatto
Classico. Piatto intramontabile e,
primo come gradimento della giuria,
è stato giudicato il Cappon Magro
del Centro.
Moglio (frazione) - Marisa Belgradi, Nuccia Martino, Rosaria Volpe.
NUOVI SERVIZI POSTALI
“Ti devi aspentò che poi u sona…”
Borgo Fenarina - Graziella Grollero, Giuseppina Palumbo, Franca Bisello.
Borgo Coscia - Angela Collini e Marisa Gaibisso.
cucina tipica. Come ha ricordato
Roberto Burdese, ai centoventi convenuti: «Eventi come questi, che
esaltano lo spirito cooperativistico
tra generazioni, sono il modello da
imitare. Io per Slow Food partecipo
in tutta Italia ad avvenimenti negli
Istituti Alberghieri, ma nessuno di
questi ha mai promosso in modo così autentico lo spirito e la filosofia
della nuova sfida di Carlo Petrini i
“Granai della Memoria”». Come
sottolinea il preside Salvatore
Manca, «la nostra Scuola alberghiera, grazie al contributo del Comune
di Alassio e dell’Assessorato alle politiche sociali, alla Vecchia Alassio,
al patrocinio della Regione Liguria,
alla collaborazione con Sloow Food,
luppo turistico, dell’eno-gastronomia,
del tempo libero, tutelare il patrimonio ambientale, paesaggistico, urbanistico, monumentale, storico-etnografico, folcloristico e culturale. Il memorial entra così a pieno titolo nel
progetto di Slow Food in continuum
con Terra Madre, programma che
raccoglie testimonianze di civiltà da
tutti gli angoli del mondo.
La serata finale di nonni e alunni
ai fornelli ha visto la riproposizione
di tutte le ricette del cuore e la premiazione dei borghi alassini: Barusso con Gina Mangano e Maria Bovo,
Centro con Germana Romano, Coscia con Angela Collini e Marisa
Gaibisso, Fenarina con Graziella
Grollero, Giuseppina Palumbo e
Franca Bisello,e delle frazioni Moglio con Marisa Belgradi, Nuccia
Martino e Rosaria Volpe, Solva con
Gianpiero Anfosso ed Elio Cannonero. Entrano nel granaio della memoria tutte le ricette del cuore, ognuna
L’altro giorno in un ufficio postale
di Alassio una gentile Signora cercava di spiegare così a un vecchietto
un po’ nervoso perché non usciva
mai il suo numero…
Da qualche mese anche gli uffici
postali di Alassio hanno adottato il
sistema elettronico di turnazione
dei clienti… Quando si entra in un ufficio postale per qualsiasi operazione ci si deve dotare di un biglietto
numerato… C’è un erogatore giallo
di bigliettini, ma bisogna saper scegliere il biglietto giusto, cioè quello
che fa riferimento all’operazione
che si vuole compiere… ed ecco il
primo problema… QUALE LETTERINA È ABBINATA ALL’OPERAZIONE
CHE DEVO SVOLGERE???
Dipende dall’operazione e dipende dal tipo di cliente che sei…
• Lettera E – Riservata ai titolari delle Carte BancoPosta
• Lettera A – Per servizi finanziari +
Libretti Pensioni + Bollettini posta-
li + Postepay
• Lettera P – Per servizi corrispondenza e Pacchi
Ogni cliente che riesca a superare
questa prima prova si siede e aspetta il suo turno guardando imbambolato il display con i numeri “estratti”
e gli sportelli ai quali rivolgersi…
Una persona anziana (o anche un
giovane sprovveduto), se è fortunata, può trovare un aiutino e di conseguenza il proprio biglietto… A quel
punto resta anche lui (o lei) in attesa
del responso del display… (a sinistra in rosso compare un numero
con una lettera che corrisponde al bigliettino che avete in mano; invece a
destra in verde appare il numero dello sportello a cui rivolgersi).
Una cosa che pochi riescono a capire e che sconvolge le menti meno
disponibili è la logica di uscita dei
numerini sul display… PERCHÉ IL
MIO NUMERO NON ESCE MAI???
Purtroppo il sistema di erogazione è
SALUTO DEL NUOVO DIRETTORE (segue dalla prima pagina)
Centro “A ciassa” - Germana Romano Bogliolo.
sciuta la funzione di “pungolo” ogniqualvolta si facesse necessaria.
Sempre col faro della sincerità.
L’Alassino non è un periodico urlato.
Non ne necessita. Dal 30 dicembre
1960 ad oggi ha costituito, in forma
sempre maggiore, un punto di riferimento per i meritevoli delle più disparate discipline: da quelle sportive
al mondo della cultura; dall’impegno
sociale alle complesse tematiche
concernenti l’urbanizzazione del territorio. Essere presenti e vigili, sempre. Ci attendono con certezza nuovi
successi che sottendono sfide diverse. È perciò mia più ferma intenzione
proseguire la rotta nel solco tracciato da chi mi ha preceduto avendo a
cuore un rilancio della testata.
Partiamo da solide basi che vi domando di mantenere. Punto di forza
maggiore l’ambiente di cui è motore
la redazione stessa. Un clima di persone legate da reciprocità di fini e
metodo non può che migliorare l’eggregoro di cui ciascuno è fautore.
Saremo dinamici. Strumenti quali la
diffusione via internet già sapiente-
“randomizzato”, cioè funziona in
modo casuale (salvo una certa precedenza per i possessori di Carte
BancoPosta) e quindi nessuno ve lo
può spiegare… Gli impiegati che
premono un pulsante ogni volta che
hanno concluso un’operazione ignorano a chi toccherà (inutile quindi
riempirli di sorrisi o peggio di mugugni e altro). Certo visto dal di fuori
assomiglia molto al gioco del lotto…
Tutto viene “deciso” da un computer, a caso, col suono di un cicalino
che noi aspettiamo con pazienza…
“Ti devi aspentò che poi u sona…”
Certamente il vecchio sistema del
mettersi in fila in ordine di arrivo era
più comprensibile, ora invece è stato adottato il modello digitalizzato
dell’estrazione tipo “riffa”… la conseguenza un po’ tragicomica in questo caso è che, se “vinci”, il più delle
volte ti tocca pagare… le tasse, la luce, il gas, una multa…
Marcello Nan
mente addottati saranno perciò il
nostro passaporto per farci conoscere presso le nuove generazioni.
Se chiamati in causa dalle nostre libere coscienze non disdegneremo le
battaglie, corsare, senza mai fermarci o dimenticare il contegno. Vivremo certamente periodi diversi ma in
quelli non a favore non dimenticheremo che la dignità poggia sulla propensione stoica di chi, con venti avversi, progetta nuovi viaggi. Lo dicevano i latini: “Sub umbra floreo”, lo
ribadiamo noi: “Floreat Alaxium”.
Roberto Pizzorno
Martedì 19 Aprile 2011
’Na settemona primma de Pasqua
Ancora ricordo il periodo che
precedeva la Pasqua in Alassio,
ossia la settimana santa tanti, ma
tanti anni fa. In quel periodo
dell’anno nelle chiese un drappo
viola ricopriva il Cristo sull’altare
mentre erano banditi i fiori ed il
chiarore di tante candele.
Ne risultava una misteriosa e silenziosa oscurità che incuteva timore e rispetto in tutti i fedeli in
chiesa.
Quando le campane erano mute
perché “legate”, come si usava dire, mentre le funzioni religiose venivano annunciate per strada dal
crepitio delle raganelle “e ráine”
accompagnate dai colpi del crotalo ossia della “batturella”. Quelle
raganelle che si facevano girare a
mano ed il crotalo simile ad un tagliere dava il ritmo con due ferri
rotanti che battevano contro le
due facce del legno.
Ricordo quando nella notte delle tenebre, ossia quella del
Venerdì Santo, i fedeli si portavano davanti al Sant’Ambrogio con
dei rami di palma e davano forti
colpi al portone principale per dare “e cáude”.
Ed infine la mattina del Sabato
quando si scioglievano le campane e quella della Gloria annunciava la Resurrezione di Cristo ed in
quell’attimo la vita alassina si risvegliava, mentre tutti quelli che
lo potevano fare correvano alle
fontane a bagnarsi gli occhi!
La nonna allora si affacciava
sull’uscio di casa con la scopa in
mano ed esclamava ad alta voce
“sçiorte diovu, entra Segnu e porta l’amù”.
Anche lei ci invitava a lavarci il
viso e gli occhi con devozione.
Un’antichissima credenza infatti
riteneva benedetta l’acqua di fonte nel momento del ritorno in vita
di Gesù.
Per non dimenticarsi, inoltre, di
quelle giornate di Pasqua di
Resurrezione quando ad Alassio
una dolce brezza veniva dal mare
e nuvoloni bianchi si rincorrevano
qua e là in un cielo azzurro, mentre il suono festoso delle campane
si adagiava dolcemente fra gli alberi da frutta e le verdure degli orti, si attardava negli “esci” e nei
“carrugi” per disperdersi a poco a
poco sul mare, sempre più lontano, arrivando sino all’isola
Gallinara.
Vincenzo Moirano
Lettera aperta alla Vecchia Alassio
Come molti ormai sapranno venerdì 11 marzo scorso pochi giorni
dopo l’approvazione del Bilancio
anche da parte mia nelle file dell’attuale Amministrazione alassina,
l’attuale vice sindaco reggente, ha
ritenuto opportuno ritirarmi le deleghe ai Servizi Sociali, alle Politiche
Educative e Scolastiche, al Volontariato e alla Protezione Civile.
La sua motivazione è stata quella di sostenere la mia mancanza di
lealtà in quanto non intendevo
continuare al loro fianco nelle
prossime elezioni amministrative.
Ritengo senza ombra di dubbio
che la mia lealtà sia fuori discus-
sione!
Sebbene da tempo non condividessi molte delle scelte politiche
dell’attuale gruppo che amministra la Città di Alassio, esclusivamente per lealtà, ho continuato a
fare il possibile per andare incontro alle aspettative dei cittadini
alassini nei campi della mia esperienza e secondo le mie capacità
ed ho continuato ad allinearmi alle loro scelte.
Ritengo, per il futuro, di dover
essere libera di scegliere i programmi e le persone con cui lavorare in sintonia, persone spinte
dal solo animo comune di dedi-
carsi al bene e all’avvenire della
nostra Città.
I ringraziamenti, invece, sono
“dovuti” prima di tutto ai miei
stessi concittadini, poi a tutti coloro che mi hanno sempre aiutata
e sostenuta in ogni momento, bello e brutto, del mio operato, ed
hanno, nonostante tutto, avuto
sempre fiducia in me, soprattutto
nei momenti più difficili.
Le mie idee non sono cambiate
e neppure le mie intenzioni o il mio
operato!
Grazie ancora e alla nostra prossima “avventura”.
Loretta Zavaroni
Tunnel Borghetto/Ceriale. La Giunta
Alassio…
Regionale risponde ad un’interrogazione non solo mare ma
della Gasco: entro l’estate il progetto.
anche campagna
Spesso Alassio viene nominata
«Mi auguro che alle parole
per il mare o per gare di bici o per
i suoi favolosi Hotel e Bar. Il mare
seguano fatti concreti»
può essere un posto bellissimo
«La Regione ha annunciato che entro l’estate presenterà un primo tracciato per la realizzazione del tunnel
di collegamento tra Borghetto Santo
Spirito e Ceriale, da sottoporre alle
amministrazioni locali», lo dichiara
la consigliera regionale del Pdl
Roberta Gasco che sulla questione
aveva presentato a febbraio un’interrogazione scritta chiedendo alla
Giunta regionale a che punto fossimo con la costruzione di quest’importante opera.
«Mi auguro che alle parole seguano i fatti – prosegue Roberta Gasco –
spero che questa non rimanga un’intenzione ma diventi una realtà.
Quest’opera è di strategica importanza per il territorio visto che spesso e volentieri quel tratto dell’Aurelia viene colpito da frane che ne
ostruiscono il passaggio creando
3
«L'ALASSINO»
pesanti disagi e disservizi agli abitanti della zona».
L’esponente del Pdl inoltre fa sapere che nella risposta l’Assessore
Paita rende noto che gli uffici regionali stanno studiando il tracciato ottimale del tunnel, nell’ambito della
realizzazione della Aurelia bis del
Ponente «sono soddisfatta perché
tutto il lavoro portato avanti in questi mesi sta dando buoni frutti».
«Monitorerò l’evolversi della vicenda passo a passo, spero che l’attenzione della Regione, dichiarata
anche attraverso questa mia interrogazione, porti alla costruzione di
questo collegamento perché la situazione così com’è oggi è realmente insostenibile per la cittadinanza»,
conclude Roberta Gasco.
Genova, 04/04/2011
per prendere sole e respirare aria
buona; però si deve sapere che
esiste un’altra parte di Alassio, le
colline cioè Moglio con il santuario Madonna della Guardia-SolvaCaso. Sono luoghi profumati, colorati e allegri. Ci sono molti animali, conigli, scoiattoli, capre, pecore, asini, galline. Ogni luogo ha la
sua storia. Lì in campagna, vige
l’ospitalità; e la natura le è riconoscente.
Questo è un breve articolo di
Letizia Riboldi creatrice del futuro
“Giovani Pensieri”.
Cerchiamo uno sponsor per le
spese di stampa per il nostro futuro Giornalino, che tratterà argomenti cari a noi giovani Alassini.
Io e le mie collaboratrici.
Letizia Riboldi
CRONACA DI ANDATE
MESE DI APRILE 2011
I Riflessi condizionati
Nel suo bellissimo libro edito recentemente e dal titolo “Insolita
storia di una vita normale” l’autore, Carlo Repetti, scrive che è stato il Fascismo a comprendere per
primo la forza persuasiva di certi
slogans, di taluni modi di dire, che,
se ripetuti, potevano entrare definitivamente nella testa della gente, e creare riflessi condizionati
utili al potere. In sintesi, si era capita la forza della pubblicità.
Allora il destino era sempre vittorioso, le certezze infallibili, la virtù
eroica, la dignità virile, l’ora solenne,l’audacia generosa ecc.
Questo effetto purtroppo è stato sperimentato anche oggi, tanto
che in una nazione europea un signore, che non aveva mai fatto direttamente politica, ha dato come
nome al suo partito un urlo da stadio durante una partita della nazionale, e continua a chiamare
“squadra” i suoi ministri, non ricordando forse che il linguaggio
del calcio ha cento anni, ma quello della politica più di duemila, e in
così tanto tempo si è creato un dizionario molto più grande e preciso di quello di undici uomini in
mutande bianche. Ma, tornando
alle tecniche comunicative, capita
che qualcuno, bombardato da
troppi messaggi, li confonda uno
con l’altro e cada in equivoci esilaranti. Credo che purtroppo ciò
sia accaduto al mio ex sindaco,
che da ora in poi definirò
“l’Indimenticabile”, il quale ritenendo che i giudici ce l’abbiano
eccessivamente con lui e lo perseguitino, ha dichiarato a due giornali che i giudici usano verso di lui
un “accanimento terapeutico”.
Ovviamente voleva dire “accanimento persecutorio” o “giudi-
ziario”, ma nel parlare, al nome
“accanimento”, zac è scattato il
diavoletto del riflesso condizionato, magari ricordando un titolo di
giornale sul caso Englaro, è arrivato “terapeutico”; e la frittata è fatta. Io vorrei consolare l’amato ex
sindaco Indimenticabile, e dirgli
che se i giudici hanno davvero per
lui un accanimento terapeutico,
significa che gli vogliono bene, vogliono salvarlo a tutti i costi e fargli vivere il più serenamente e il
più a lungo possibile la sua esistenza, mica mandarlo nelle carceri repubblicane, proprio lui che
è monarchico. Tutti vorrebbero
magistrati così. Ma, parlando di
novità, come non ricordare la
competizione elettorale locale
che sta entrando nella fase decisiva? Il titolo provvisorio della vicenda potrebbe essere: “Cugini alla meta”. Infatti fra le quattro o cinque liste probabili (io scrivo questo articolo il 31 marzo e da noi le
cose cambiano quotidianamente)
ben due sono capitanate da due
candidati sindaci cugini fra di loro.
E allora oltre alle divisioni politiche assisteremo anche alle divisioni nelle famiglie in occasione
del voto. E si sa che nelle gare locali conta molto anche la parentela. Vedremo. Riassumiamo: Il vecchio gruppo dominante in
Comune, presenterà come sindaco il dott. Cittadini, giovane dentista, ma già navigato in politica perché consigliere comunale e provinciale. Una lista concorrente
sarà capeggiata dal cugino di
Cittadini, e cioè dal Prof. Dalton,
ex sindaco ed ex senatore il quale
ha un cognome che sembra portargli fortuna.
Infatti nel secolo XIX il chimico
inglese John Dalton insieme al fisico italiano Avogadro scoperse
leggi fondamentali della chimica.
Dalton è anche noto per aver individuato, su di sé la malattia definita poi Daltonismo, che impedisce di distinguere bene alcuni
colori. E che cosa c’è di più bello,
in una competizione elettorale locale, che dimenticare i colori politici e fare cose concrete per il
bene comune? Altre due liste poi
saranno guidate da Galtoggi (bel
nome di attualità) albergatore notissimo a livello regionale e da
Fermo Posta (Fermo di nome)
giovane di belle speranze e fiducioso nella luce del sole dell’avvenire. Noi da imparziali cronisti
diciamo a tutti un forte “In bocca
al lupo”. E chiudiamo la nostra
cronaca citando una polemica
che agita l’ambiente insonnolito
locale: la nuova direzione del
Piccolo Albergo ha deciso di costruire sulla spiaggia una notevole struttura in gran parte di legno,
che riproduce l’antico gazebo
dell’albergo. I favorevoli dicono:
hanno fatto bene perché hanno
riportato in vita un monumento
già esistente; i contrari, che sembrano essere in parecchi, oppongono: ma non si era detto che non
bisogna più costruire niente sulla
preziosa sabbia, e particolarmente una struttura così grossa, che
sembra ad alcuni uno chalet svizzero. Inoltre se volevano riprendere tutto il passato perché non
ricostruiscono anche i muretti
antisbarco in cemento armato, innalzati dai Tedeschi nel 1943?
Anche quella è storia. Non so. Ai
posteri l’ardua sentenza.
Luca Caravella
ANOMALIE, ABUSI ED AMNESIE
L’assurdo contrasto sulla “Festa”
per la ricorrenza del 150° dell’Italia
Unita non è tuttora assopito. Meschine ragioni di bottega hanno spinto il leghista Ministro per la Semplificazione (?) a sostenere che data la
crisi che ci ha colpiti meglio sarebbe
lavorare evitando la “Festa”; e relative celebrazioni. Meraviglia semmai
che anche la Presidente di Confindustria, assennata e brava imprenditrice, abbia sostenuto la stessa tesi.
Viviamo in un Paese – forse unico al
mondo – dove nel mese di agosto
(crisi o non crisi) quasi tutte le imprese, grandi e piccole, chiudono
senza che nessuno avanzi la benché
minima obiezione. Agosto – come
tutti sanno – non è il solo mese estivo adatto alle ferie. L’estate dura
quattro mesi e le ferie potrebbero,
possono concordarsi a scaglioni. Ma
tant’è, così è costume, pur se nessuno ne risulta avvantaggiato. Ritornando alla “Festa” del 150°, la Lega,
coerente con la posizione del Ministro, ha boicottato l’avvenimento.
Non si sentono Italiani (salvo accaparrare poltrone). Ho forti dubbi che
tutto il popolo della Lega sia dello
stesso avviso della sua classe dirigente, che, per oscuri motivi (Padania ?) ritiene che tale atteggiamento aiuti a fare proseliti. A mio avviso,
padronissimi di non sentirsi Italiani,
peraltro, per coerenza, sarebbe opportuno che coloro che non si sentono Italiani si muniscano di regolare
permesso di soggiorno, così come è
richiesto ad ogni altro “straniero”.
Altro problema che ci affligge in questi tempi la famosa riforma epocale
della Giustizia. Le opinioni – come
sempre – sono molteplici e contrastanti. Da profano in materia, per
esempio, mi riesce difficile immaginare che la separazione delle carriere PM/Magistratura Giudicante possa accelerare il corso dei processi,
particolarmente quelli civili. Anche
altri Paesi – questa è una delle giustificazioni – seppur in altro contesto
ed altra costituzione adottano tale
soluzione. In tali Paesi per altro –
sempre ad esempio – il falso in bilancio comporta la galera. In sostanza a
che serve la Riforma della Giustizia,
visto che il Presidente del Consiglio
annuncia che per i suoi processi andrà a difendersi in televisione?
È un’idea formidabile. Si potrebbe
estendere tale facoltà a tutti i Cittadini, facendo a meno di Tribunali e
bagatelle annesse. Bisogna ammettere che siamo un pochino confusi.
Abbiamo sempre altro da pensare.
Siamo infatti ormai in clima di elezioni – anche noi ad Alassio – ed è cominciata la caccia ai voti. Ci sono
Candidati che avendo governato negli ultimi diciotto anni, data la situazione in cui lasciano la Città, sperano ardentemente nelle amnesie degli elettori. Si può concordare con
Flaiano quando rispondendo in una
intervista alla richiesta di esprimere
il suo parere sulla politica dichiarò
“la situazione politica in Italia (ovviamente anche ad Alassio) è grave,
ma non è seria”.
Paolo De Feo
Comunicazione del Sindaco reggente Aicardi
Alla luce delle dichiarazioni
spontaneamente rilasciate nei
giorni scorsi ad alcuni esponenti
politici alassini, il Sindaco Reggente, rag. Giovanni Aicardi alla
presenza del Coordinatore Provinciale del PDL Santiago Vacca
ha convocato nel suo ufficio l’Assessore alle Politiche Sociali del
Comune di Alassio, Dr.ssa Loretta Zavaroni, per chiedere conferma delle sue intenzioni per le oramai prossime elezioni amministrative alassine.
La Dr.ssa Zavaroni nel confermare di aver deciso di volersi candidare in contrapposizione all’attuale amministrazione ha fatto
una scelta che comporta una evidente contrarietà all’operato
dell’attuale giunta, apertamente
criticato dall’aggregazione a cui
oggi fa riferimento la Dr.ssa
Zavaroni, facendo venir meno il
rapporto fiduciario con il Sindaco
Reggente che le ha chiesto di comportarsi con coerenza e di restituire spontaneamente la delega di
assessore ma che, visto il rifiuto,
ha ritenuto di procedere con la revoca dell’incarico di assessore.
Una decisione che non deve sorprendere. Le scelte della Dr.ssa
Zavaroni hanno comportato una
legittima separazione con l’attuale amministrazione, che la ringrazia per il lavoro svolto durante
questi recenti anni di comune percorso.
Giovanni Aicardi
Sindaco Reggente di Alassio
LAUREE
Il giorno 11 marzo 2011 all’Università degli Studi di Genova - Facoltà di Lingue e Letterature Straniere si è
laureata la nostra concittadina ALESSANDRA MIAI con la tesi “DIDATTICA DELLO SPAGNOLO IN PRESENZA
E A DISTANZA. ANALISI DEL CORSO A DISTANZA DELL’UNIVERSITÀ DI GENOVA: PROGETTO LINGUE IN RETE, EL ESPANOL DE LA ECONOMIA MARITTIMA”. Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Soledad Bianchi.
Per la neo dottoressa, accanto alla gioia dei famigliari giungano anche le più vive felicitazioni da Dado e
Dedda! Alle quali si unisce anche l’Associazione Vecchia Alassio.
Siamo felici per la 2° Laurea di Maura Fioroni.
Il giorno 24.03.2011 all’Università degli Studi di Genova, corso di Laurea Specialistica in Editoria,
Comunicazione Multimediale e Giornalismo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia e Scienze Politiche, ha discusso la Tesi dal titolo “Ventiquattro ore dopo. Yoanì Sànchez: una voce alternativa all’Avana”.
Relatore il Chiarissimo Prof. Mario Bottaro, correlatore il Prof. Mario Clavarino.
La Commissione ha deciso 110 con LODE ed i complimenti per l’ottimo lavoro svolto.
Alla nostra bravissima concittadina le felicitazioni anche dell’Associazione Vecchia Alassio.
AMMINISTRATORI O BUROCRATI?
Leggendo l’articolo pubblicato
sull’Alassino del mese scorso, a firma congiunta del sindaco reggente
nonché assessore ai lavori pubblici
e del già-assessore ai servizi sociali,
è montata in noi la rabbia.
Possiamo capire, pur senza condividere, che i due intendano propagandare per loro fini elettorali i risultati del loro operato, ma non possiamo accettare la deformazione
della realtà: il fatto è che dal mese di
settembre dell’anno passato, il servizio dell’asilo nido comunale
Piccolo Principe viene reso, per i pochi fortunati che ne possono usufruire, in quel di Solva e non viene garantito a coloro che nutrivano una
legittima aspettativa essendo nella
graduatoria dei papabili.
Non discutiamo sull’opportunità
dell’intervento ampliativo dell’immobile di Corso Europa e sugli effetti benefici sul servizio che tale ampliamento potenzialmente può comportare; quello che non comprendiamo è, in primo luogo, perché al
momento dell’iscrizione dei bimbi in
Comune o, almeno, al momento
dell’uscita della graduatoria, i genitori non siano stati pre-allertati sulla
possibilità che i propri figli non potessero essere inseriti nella struttura a causa della possibile apertura
del cantiere.
Solo qualche giorno precedente ai
primi inserimenti, nel mese di settembre, è stato comunicato che tali
inserimenti non sarebbero avvenuti.
Tale circostanza ha comportato
per molte famiglie la necessità di ricorrere a misure urgenti in tempi
strettissimi per risolvere problemi
di gestione, già pianificati sull’aspettativa di ingresso dei figli al nido.
Inoltre, poiché i lavori erano stati
da tempo previsti ed il lungo iter burocratico di autorizzazione consentiva di trovare per tempo una soluzione alternativa, in grado di garantire il
servizio almeno per tutti i bambini
che venivano accolti nella struttura
originaria, garantendo così l’inserimento dei bimbi presenti in graduatoria, ci chiediamo perché la ricerca
della struttura sia iniziata solo in
prossimità dell’apertura del cantiere.
Un amministratore oculato e lungimirante avrebbe dovuto prevedere la necessità di garantire il servizio, individuando per tempo altra
struttura idonea ad accogliere lo
stesso numero di bimbi; senza contare che il Comune, avendo ridotto il
numero di utenti, continua a subire
un danno per il mancato guadagno
delle rette.
In secondo luogo ci chiediamo se
la problematica insorta con i privati
confinanti non potesse essere risol-
ta preventivamene, al momento della progettazione delle opere di ampliamento.
Al di là della regolarità amministrativa del progetto, non sarebbe
stato opportuno valutare l’impatto
dell’ampliamento sulle proprietà
circostanti? ..o forse si pensava di
costruire nel deserto?
Pur essendo d’accordo sulla preminenza dell’interesse generale su
quello particolare, non ci sentiamo
di biasimare il privato che, intendendo tutelare il proprio diritto, abbia
chiesto ad un giudice di verificare la
legittimità dell’intervento; ci chiediamo invece se il nostro ipotetico amministratore oculato non avrebbe
dovuto guardare appena al di là del
proprio naso per prevedere le possibili problematiche che l’opera edificatoria, pur dotata di tutti i crismi burocratici, avrebbe comportato riguardo alle proprietà confinanti.
Sapendo già come ci risponderebbero certi politicanti (ribadendo la
regolarità ed opportunità del proprio operato e declinando ad altri la
responsabilità per gli imprevisti effetti collaterali) non chiediamo risposte ma ci limitiamo a comunicare tutta la nostra disapprovazione.
Sabrina e Luisa
Due mamme inc..avolate
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«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Un progetto per la pulizia
della strada romana
Martedì 19 Aprile 2011
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Oleandri dell’Aurelia
e le palmette di Viale Diaz
Come le ho menzionato la settimana scorsa alla riunione di
Italia Nostra, allego una presentazione che avevo fatto tempo
fa al sindaco per un progetto di
pulizia della strada romana.
Avendo constatato che il comune non è intenzionato a portare
avanti questo progetto, ho par-
chinari necessari per fare questo tipo di intervento. So che lei
mi ha detto che anche il suo
gruppo (Alassio in Cornice) ha
macchinari a disposizione, ma
ho pensato che non nuoce chiedere anche l’aiuto della protezione civile siccome è un intervento piuttosto grande da fare.
lato con la Dott.ssa Burgarelli,
responsabile per la Sovrintendenza ai Beni Archeologici con
l’idea di organizzare un’iniziativa di volontari per fare la pulizia. La Dott.ssa Burgarelli mi ha
indicato che se l’intervento è solo uno di pulizia della vegetazione e se i volontari sono membri
di organizzazioni competenti ed
assicurate (quali CAI, WWF,
Protezione Civile, etc.) si può
procedere con un intervento di
pulizia semplicemente mandando una comunicazione in Sovrintendenza che poi comunicherà l’iniziativa al comune.
Ho incontrato oggi il Dott.
Valdiserra in comune chiedendo se il comune sarebbe disposto a darci una mano (come mi
ha suggerito lei) con la collocazione di cassonetti in zone accessibili vicine alla strada romana per le materie rimosse. Gli ho
chiesto inoltre se fosse possibile chiedere l’intervento dei volontari della protezione civile di
Alassio in quanto hanno mac-
Mi ha detto che abbiamo la sua
piena disposizione in riguardo a
entrambe le richieste e che contatterà lui i responsabili.
Finalmente ho chiesto al Dott.
Valdiserra se il comune può
prendersi la responsabilità di rifare le segnaletiche lungo la
strada romana che sono veramente vergognose, anche perché quelle non possono essere
fatte da volontari o privati.
Anche su questo punto sembrava molto ben intenzionato. Si vedrà.
Gradirei molto poter procedere con questa iniziativa con il
suo aiuto, possibilmente come
iniziativa promossa da Vecchia
Alassio oppure Alassio in
Cornice, iniziando con la comunicazione dell’iniziativa in
Sovrintendenza che vorrei fare
al più presto.
La ringrazio anticipatamente
per il suo interesse.
Mi sono chiesta in quali mani
(pardon a quali crudeli cesoie) il
Comune di Alassio abbia, di recente, affidato la colorata e fantastica siepe di oleandri che - sino a poco fa costeggiava la via
Aurelia.
La voluminosa naturale barriera sorprendeva, per il colpo d’occhio che sapeva offrire, tutti i turisti che, giungendo da Albenga,
entravano in Alassio attraverso
la mentovata provinciale.
Le piante in questione costituivano, in effetti, un tripudio di
colori, un’infiorescenza il cui allegro miscuglio di tinte e tonalità assai diverse aveva, oltre
tutto, il pregio di celare la poco
attraente presenza della parallela linea ferroviaria ed il serpentoso scorrere dei treni.
La massa di oleandri sembrava davvero imporre - in termini
di eleganza e di ricercata estetica - un gradito atto di benvenuto, una promettente accoglienza
per i tanti villeggianti che affollano, d’estate, la nostra località
balneare. Anche questa volta,
gli organismi comunali preposti
al verde pubblico, hanno dimostrato poca sensibilità verso la
natura ed il bello ed hanno invece privilegiato la mancanza di
gusto ed aspetti di avvilente degrado. La maestosa lineare siepe è stata infatti potata in modo
brutale e gli ingenerosi tagli
hanno lasciato - sul campo, solo
scheletrici e decapitati tronchetti. Sarà quasi improbabile,
almeno per questa stagione, gustare nuovamente la consueta
ed eclatante fioritura degli arbusti. Secondo gli insegnamenti
dei più quotati paesaggisti internazionali (esiste in proposito
un’abbondante letteratura!) gli
oleandri NON abbisognano di
trattamenti tanto drastici ma
eventuali e soavi diradamenti.
Dette piante prosperano egre-
È ora di Ubuntu
e un po’ di politica fai da te!
giamente, grazie al clima marittimo, anche senza concimazioni
e irrigazioni e non meritano essere certo maltrattate dall’imperizia di certi improvvisati operatori. Prova di ciò sono le barriere di oleandri che talvolta si incontrano sui lati di autostrade e
che, nonostante siano carenti di
manutenzioni, hanno sviluppi
prorompenti e mirabolanti. Per
restare in tema di oltraggio alla
natura, mi è capitato di ripensare, con rammarico, ai monumentali pini che adornavano la
tanto discussa via Diaz. In questi
giorni, il nostro solerte Municipio ha distribuito a tutti i residenti un elegante giornaluccio
(di mero sapore propagandistico) che ovviamente mal nasconde chiari intenti pre-elettorali.
Mi ha in particolare sorpreso
uno scritto a firma Aicardi, ove il
nostro Sindaco sostiene che l’intervento attuato nell’arteria in
questione “ha restituito lo
SPLENDORE (sic!) di un viale come si merita” …grazie anche alla
piantumazione di striminzite e
sparute palme washingtonia. In
verità, per chi avrà occasione di
transitare colà, noterà che la evidente scomparsa del verde preesistente ha ridotto via Diaz ad
una brutta copia di una anonima,
squallida ed opprimente strada
di periferia metropolitana.
Quello che per ora balza agli
occhi, è infatti soltanto una duplice barriera di brutte costruzioni in cui i canoni di una armoniosa architettura sono completamente assenti.
Povera amata Alassio purtroppo non più destinata ad un
augurale floreat; Se si continuerà con tali andazzi non ci resteranno che colate di cemento
e laidezze su cui piangere…
Rita Calderini
Una torinese ad Alassio
Saluti,
Anna P. Della Valle
Un bene prezioso: l’acqua!!!
A.A.A. Cercasi cittadini
per Alassio
Recentemente ho accompagnato un amico in una breve
escursione sulla collina da
Madonna delle Grazie fino a
Vegliasco. Stupefatto e angosciato da quanto potuto constatare “de visu”, l’amico non ha
trovato parole per descrivere la
devastazione del territorio, del
verde e del paesaggio, l’evidente arrogante disprezzo con cui si
sconvolgono i luoghi, le mulattiere e i sentieri, a volte anche
appropriandosi di essi, inglobandone parte per scopi privati.
Chi autorizza i piani? Chi non
controlla? Chi consente i modi
di questo scempio incivile?… e
gli Alassini conoscono veramente la realtà di quanto sta avanzando? E allora!?
Sarebbe bene che i cittadini
di Alassio prendessero diretta
visione di quanto sta sorgendo
alle loro spalle, perché, oltre alla distruzione del bene paesaggistico in sé e i riflessi negativi
sull’attrattiva turistica, ciò potrebbe pregiudicare seriamente
l’equilibrio idrogeologico del
terreno e in ogni caso avrà pesanti ricadute sui costi generali
per l’inevitabile e necessario
adeguamento di sistema fognatizio, acquedotto, viabilità, etc.,
con conseguenti problemi e aggravi che si riverseranno sul
paese a mare.
Sarebbe bene individuare le
responsabilità di queste speculazioni, di quelle già in atto e di
quelle - che è certo sono molte di
più ed estese su tutto il territorio - celate ma già pianificate e
pronte al varo.
Sarebbe bene che i rappresentanti locali dei partiti deponessero le insegne per agire co-
me semplici cittadini di Alassio,
considerando “in primis” il bene
comune: non vane divisioni di
bandiera che - ricordiamoci: divide et impera - favoriscono invece interessi e spartizioni affaristiche spesso collegate ad accordi di vertici provinciali e regionali, questi sì, partito “unico”
e lontano dalla nostra comunità.
Sarebbe bene che movimenti
spontaneamente sorti per contrastare l’andazzo delle ultime
amministrazioni riflettessero su
come le divisioni personalistiche vanificheranno ogni lodevole tentativo di cambiamento: di
fatto, i programmi di ciascun
gruppo differiscono tra loro di
poco e un accordo unitario su
essi è semplice da trovare. L’attuale interesse della comunità
alassina è uno solo.
Sarebbe bene che tante positività, iniziative e coscienze civiche confluissero in un’unica volontà di cambiare metodo e modo di gestire la cosa pubblica,
per restituire la speranza di un
futuro amministrativo diverso,
vicino alle reali necessità, per la
qualità della vita dei residenti e
dell’economia di Alassio.
In tale drammatica situazione,
non si può essere neutrali ed
equidistanti, ma si deve chiaramente indicare agli Alassini i rischi di affidare il loro futuro a
una concezione affaristica del
bene pubblico, schierandosi a
favore di nuovi amministratori
che basino la loro azione su
principi virtuosi per perseguire
il bene comune e non solo l’affare privato.
Alassio, 10 marzo 2011
E.T.
Meno male che ad Alassio di
acqua ne abbiamo tanta e che ce
la fanno pagare pochissimo! Sì
perché quando c’è una perdita,
anche importante, possiamo
permetterci di attendere 36/48
ore prima di intervenire. Infatti
sabato 2 aprile alle 14,30 circa mi
sono accorto che da un tombino,
appena messo sulla mulattiera
che dal Camposanto porta a
Moglio, usciva una quantità di
acqua che aveva trasformato la
mulattiera in un discreto ruscello. Che cosa avreste fatto voi? lo
ho telefonato ai Vigili Urbani che
mi hanno ringraziato per la segnalazione assicurandomi che
avrebbero provveduto loro.
Sono andato tranquillo a fare ciò
che dovevo. Alle 19 circa, percorrendo la mulattiera, ho dovuto abbandonarla e proseguire
per la via Tetti Rossi perché il ruscello continuava tranquilla-
mente il suo corso e la mulattiera non era percorribile. Arrivato
a casa chiamo l’ufficio dell’acquedotto, (cosa che mia moglie
aveva già fatto poco prima) e risegnalo il fatto. La risposta in sintesi: “Non abbiamo la possibilità
di inviare qualcuno. È sabato e il
sabato non lavoriamo. Abbiamo
altri guasti più importanti ai quali provvederemo domani e lì verremo lunedì. Molto gentili.
Grazie per la segnalazione, ma
non possiamo intervenire”.
Morale della storia: Non disturbate i giorni festivi e prefestivi.
L’acqua (ci dicono) è un bene
prezioso. Tanto che ce la fanno
pagare quanto il vino.
Dobbiamo essere parsimoniosi e non sprecarla. NOI. Chi la
gestisce ne può sprecare ettolitri (chissà quanti). Tanto paghiamo noi.
M.D.
Alla cagnetta Crissy
mancava solo la parola
Non avrei mai voluto arrivasse questo brutto momento, ma
purtroppo, oggi 9 marzo, è arrivato!! Crissy, amichetta mia, oggi sei andata via per sempre.
Sei stata una tenera e simpatica creatura che regalava sempre tanta allegria, diventando la
“mascotte” del Borgo Barusso,
dove trotterellavi vispa, curiosa
e spensierata ogni giorno. Non è
giusto che una creaturina come
te sia lasciata sola a vagare per
le strade da chi si dichiara il tuo
proprietario, ma che si è sempre
completamente disinteressato
di Te, incurante dei pericoli che
correvi ogni giorno in mezzo alla strada tra moto, macchine,
sotto il sole e sotto la pioggia.
Possedere una bestiola è un
compito che richiede oltre che
amore, moltissimo senso di responsabilità e coscienza, cosa
che queste persone non hanno
mai dimostrato di avere, comunque, nonostante ciò, io sono sicura che Tu li hai amati incondizionatamente fino all’ultimo.
Non resta che sperare che
queste persone, ora, non ripetano più lo stesso errore e che si
rendano conto che possedere
un animale non è un gioco, non è
cosa da poco e bisogna esserne
all’altezza.
Lorenza De Michelis
Noi cittadini comuni, quelli
che di politica se ne intendono
poco, dovremmo, di fronte al
dovere di scegliere i nostri nuovi governanti, armarci di pazienza, ascoltare tutti e provare
a studiare i programmi che ci
propongono. Questo nella speranza che le proposte di chi votiamo siano vicine alle nostre
esigenze e alle esigenze di tutti.
A questo punto vorrei parlare dell’“UBUNTU”. L’Ubuntu è
una filosofia africana, di preciso del Sud, che nella sua semplicità invoglia l’uomo a capire
che perché le cose nel mondo
vadano per il meglio bisogna
volersi bene.
tu è l’accettazione di ognuno come componente della somma
totale di tutti noi. Un esempio interessante era il comportamento dei sud africani durante la
coppa mondiale. Non hanno
mai pensato di tifare solo per loro stessi, ma hanno dato il benvenuto ai rappresentanti di tutti i paesi dedicando ad ognuno
di loro una giornata in radio dove si parlava di loro, del loro
paese e delle loro tradizioni
condividendo tutto con il popolo sud africano in modo che si
sentissero uniti ai loro ospiti.
E qui arrivo alla politica fai da
te! Noi Alassini siamo intercollegati in tanti modi. O ci conoscia-
L’Arcivescovo
Desmond
Tutu, del Sud Africa, nel 2008 ha
spiegato l’Ubuntu. Tradotto sarebbe “l’essenza di essere un
umano”. Questa filosofia parla
del fatto che l’essere umano
non può esistere in isolazione.
Parla dell’intercollegamento tra
umani e dice che non si può essere umani da soli e quando si
ha la qualità di Ubuntu si è conosciuti per la propria generosità. Pensiamo troppo spesso di
noi stessi come individui, separati l’uno dall’altro mentre questa filosofia ritiene che siamo
connessi e ciò che facciamo influisce prima noi e poi tutto il
mondo. Quando ciò che facciamo è fatto bene questo bene si
sparge come l’onda dello tsunami in tutto il mondo ed è alla disposizione dell’umanità. Ubun-
mo, o siamo parenti o mezzi parenti, o siamo amici, o lavoriamo insieme, o abbiamo dei problemi comuni, o ci vediamo en
passant solo per salutarci, o lavoriamo fianco a fianco. Sembra
quasi che prima o poi si abbia a
che fare in un modo o nell’altro
con tutti quanti!
Quello che io auguro ad
Alassio e gli Alassini in questo
periodo delle elezioni è tanto
Ubuntu e buon senso e a tutti i
futuri sindaci in lista in bocca al
lupo e che il migliore vinca! Per
quanto mi riguarda festeggerò
chiunque sia il vincitore!
Penso che chi possiede
l’Ubuntu sosterrà il vincitore e
se necessario per il bene della
città presterà anche il suo aiuto.
Yvonne Onions
Riceviamo e pubblichiamo
Ricordo con gratitudine tutti
voi della “Vecchia Alassio” per
la cortesia con la quale rispondete sempre ai miei quesiti. Da
qualche anno abbiamo scelto
questa località per le nostre vacanze e lo scorso agosto ci siamo spostati per qualche giorno
sulla spiaggia libera vicino al
pontile e con grande sconforto
abbiamo notato che scavando
nella sabbia vicino alla riva questa era nera e fetida. La cosa è
stata segnalata ad un vigile perché ritenevamo che fosse frutto
di scarichi fognari abusivi. Ho ritenuto di dirlo anche a questa
bella Associazione particolarmente affezionata ad Alassio.
Sempre grazie per la Vostra disponibilità.
Peppe
N.d.r.: Riteniamo doveroso rispondere informando che nei
sub-strati della sabbia si verifica naturalmente la trasformazione biologica di alghe e/o organismi marini rendendo il colore della sabbia grigio-scuro
con inevitabili emissioni odorose fastidiose.
A.V.A.
Errata corrige
Faccio riferimento a quanto è
apparso nella rubrichetta “Le
tre scimmiette” de l’Alassino n.
3 del 16/03/2011.
Ringrazio l’autore dell’articolo perché esprime giusta indignazione relativa alla cementificazione che sta uccidendo la
bella e martoriata Alassio, sentimento condiviso da tutti gli
Alassini.
Per avere un’idea più precisa
relativa ai progetti edilizi, di cui
sopra, consiglio di leggere l’arti-
colo apparso su il Secolo XIX del
27/02/2011, pag. 29 titolato:
“Ville di lusso a Madonna delle
Grazie”.
Trattasi di due progetti, di cui
il primo più in basso, arriva fino
all’abitato di Madonna delle
Grazie.
Il secondo riguarda in maniera
più specifica la regione Rangè.
Ringrazio l’Alassino per l’attenzione ed ossequio.
Lettera firmata
Martedì 19 Aprile 2011
LA TUTELA DEL PAZIENTE
DIALIZZATO
L’ANED ha nel suo Statuto,
proprio all’art. 1, la tutela del paziente dializzato e trapiantato e
ogni volta che riesce a fare un
passo per migliorare questa tutela si sente gratificata.
In questi ultimi tempi si sono
svolte particolari iniziative di
cui ci piace mettere al corrente
l’opinione pubblica.
La prima già pubblicata è
quella del Pranzo di Natale: il
paziente deve sentirsi, pur nella sua patologia, una persona
come tutte le altre. Bastano pochi accorgimenti e tu rendi la
tua vita sempre accettabile e affronti le cose con il sorriso sulle labbra.
La seconda iniziativa è quella
del Punto di incontro: chi si reca
presso l’Ospedale di Albenga,
può vedere nell’atrio, proprio di
fronte a Radiologia, il box
dell’URP (Ufficio Relazioni con il
Pubblico), dove ogni mercoledì,
dalle 15 alle 17, la dott. Clara
Fraguglia, nefrologa, e un
Delegato ANED, ricevono tutte
quelle persone che hanno qualche necessità sia medica, sia
dietetica, sia tecnica. Sono in genere persone che richiedono
informazioni sulla loro dieta,
sulle loro terapie farmacologiche; ma anche sulla patente di
guida, sui documenti per l’invalidità, ecc.
Una terza iniziativa è nata negli ultimi giorni del mese di marzo: la realizzazione del progetto
Informatizzazione della visita
medica.
Grazie al contributo della
Fondazione A. De Mari della
Cassa di Risparmio di Savona, a
cui va tutta la nostra riconoscenza per la sensibilità che da
sempre dimostra per le nostre
necessità e per la sanità della nostra ASL in genere, abbiamo acquistato due noteboook Dell,
per dare possibilità ai medici del
Centro di poter accedere direttamente ai letti dei pazienti, illustrando loro gli esiti di esami sia
clinici che strumentali, di modificare e aggiornare terapie, di
annotare qualsiasi necessità
dell’interessato.
Inoltre abbiamo acquistato
anche un videoproiettore Epson
con relativo schermo, che servirà a facilitare le lezioni di aggiornamento che i medici del
Centro tengono periodicamente
sia per il personale infermieristico che per il personale medico
di altri reparti, al fine di migliorare il servizio nei confronti dei
dializzati.
Desidero concludere questa
mia breve carrellata con un’ultima iniziativa, sempre volta a migliorare e a ottimizzare lo stato
di un paziente dializzato o trapiantato. La prima domenica del
mese di giugno abbiamo organizzato una gita in Francia: Isole
di Lérins, Grasse, Saint Paul de
Vence; riteniamo vincente sul
morale del paziente una giornata di relax in compagnia degli
amici, dei suoi medici e dei suoi
infermieri lontano dalla quotidiana corsia.
Mi si permetta, dalle pagine
del nostro giornale locale, di ringraziare pubblicamente i famigliari e gli amici del compianto
Marco Camperi, che hanno voluto devolvere, in sua memoria,
una cospicua offerta alla nostra
Associazione.
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
Squadra “giordana” vincitrice Torneo Oratoriano “serie C” anni 46/47 e anni 49/50
Mantani - Polacco - Martino - Sessa - Micieli - Giambiasi - Cerutti - Schivo.
Antonio Tassara
Pensieri sciolti
(pezzo da leggere tenendo a portata di mano i propri amuleti preferiti)
Guardati dalle Idi di marzo...
TRATTO DAL “GIULIO CESARE” DI WILLIAM SHAKESPEARE
– 1599 - ATTO PRIMO - SCENA
PRIMA
CESARE: Chi è quell'uomo? –
BRUTO: Un indovino ti invita a
guardarti dalle Idi di marzo. – CESARE: Portatemelo davanti, lasciatemelo guardare in faccia. –
CASSIO: Uomo, esci dalla folla.
Guarda Cesare. – CESARE: Che
cosa mi dici ora? Parla di nuovo.
– INDOVINO: Guardati dalle Idi
di marzo! – CESARE: È un sognatore. Lasciamolo. Procediamo…
È più probabile che la tragedia shakespeariana possa aver
tratto lo spunto dalle opere di
Plutarco piuttosto che dai dati
ISTAT… Sta di fatto che l’altro
giorno scorrendo i dati del 2010
dell’Istituto statistico nazionale
mi sono soffermato su un dato
curioso… l’incremento della
mortalità nel mese di marzo. Vi
è un dato nazionale di 53.836
deceduti rispetto ai meno di
50.000 di media degli altri mesi
(settembre 44.268); ma ben più
impressionanti sono le statistiche della nostra regione: 2053
morti a marzo (rispetto ai 1600
di settembre) con un saldo negativo di -1022 rispetto ai nati vivi dello stesso mese… Stiamo
lentamente scomparendo? Le
proiezioni statistiche dicono
che la popolazione italiana è destinata a diminuire dagli attuali
58,6 milioni (2011) fino ai 51,9
milioni del 2051, ad un ritmo
del –4,6 per mille l’anno. Se la cosa vi può consolare pare che
l’indice di vecchiaia, che misura
il rapporto numerico tra anziani
e giovani, crescerà costantemente, passando da 146 anziani
per 100 giovani nel 2010, a 242
nel 2030 ed alla riguardevole cifra di 301 nel 2050. Praticamente
tre anziani per ogni giovane…
Alassio, come il resto della
Liguria, sembra anticipare i
tempi… Se vi capita di passare
dalle parti della passeggiata a
mare in una di queste belle giornate primaverili potrete notare
quello che qualche anno fa era
5
«L'ALASSINO»
un fenomeno tipico di paesi limitrofi come Borghetto S.S. o
Loano dove peraltro le grandi
industrie del nord avevano costruito palazzi appositamente
destinati ai propri pensionati…
C’è una lenta e interminabile
processione di anziani che passeggia avanti e indietro… Dove
vanno? Sembra l’immagine del
cimitero degli elefanti…
attempati e i giovani. Prendendo spunto da esperienze di
altri paesi si potrebbero organizzare sulla spiaggia (libera
d’inverno) esibizioni e/o gare
di frisbee, petanque, beach volley… o più italianamente una
bella festa del “lissio a piedi nudi” sull’arenile… Insomma
qualcosa di alternativo a quel
manifesto che recita “No
Per tener fede alla vocazione
di accoglienza della nostra
città (e anche per una questione di business del futuro) credo sarebbe opportuno che, oltre alle consuete iniziative per i
giovani (movida e sfilate di
miss con magliette più o meno
bagnate, che però piacciono
anche a certi vecchietti), alle
attività di promozione culturale (teatro, concerti, incontri
con autori e letterati) si pensasse a qualche proposta per
favorire un ruolo più attivo degli anziani in villeggiatura nella
vita del Comune. A onor del vero già si contano numerose e lodevoli attività di impegno sociale e di volontariato che coinvolgono giovani e adulti alassini (grazie Loretta)… Ma, secondo me, non guasterebbe anche qualche pensata per lo svago che stimoli un rapporto più
positivo tra i nostri ospiti più
Country for Old Men” (Non è un
paese per vecchi) che qualcuno vorrebbe piantare all’ingresso di Alassio...
Tornando al tema iniziale…
ma perché si muore di più proprio a marzo? Francamente non
lo so… ma dal momento che anche per quest’anno il mese di
marzo è passato e ci è andata
bene ché siamo ancora vivi e vegeti (scrivo ovviamente per
quelli che ancora lo sono), non
mi resta che augurarmi e augurarvi ogni bene almeno fino al
prossimo anno...
Marcello Nan
PS Se vi capita di tirare le
cuoia in un altro mese, non ve
la prendete con me né con
l’ISTAT… si vede che quello era
il vostro destino o che, come
scrisse con ligure arguzia Luca
Caravella, “Avrete avuto la vostra convenienza”. 8-))
RACCOLTA DIFFERENZIATA
PORTA A PORTA AL VIA
Ad ogni famiglia sarà consegnato un biobox areato da 7 litri per il conferimento dell’umido.
I contenitori carrellati forniti in comodato all’utenza domestica, dovranno essere collocati sulle aree destinate al
conferimento dalle ore 21 del
giorno precedente la raccolta
e recuperati vuoti entro le 10
del giorno stesso del ritiro del
rifiuto.
Per qualsiasi informazione o
chiarimento rivolgersi al
Comune di Alassio:
Ufficio
salvaguardia
Ambientale
tel. 0182 602223
e-mail:
[email protected]
sito:
www.comunealassio.it
Aimeri Ambiente:
tel. 0182 548421
Le aree destinate al conferimento sono situate a fronte del
civico di residenza; in casi eccezionali i contenitori dovranno essere posizionati in altre
postazioni già opportunamente indicate situate nei pressi
dell’abitazione dell’utente.
Il verde da potatura e gli ingombranti dovranno essere
consegnati presso l’area ecologica di località Valbona (a
fianco del cimitero).
Al “Mercatino del riciclo e
riutilizzo”, che ha luogo ogni
seconda domenica del mese,
in Piazza della Libertà (di
fronte al Palazzo del Comune), presso il quale sarà anche presente uno stand
dell’Assessorato all’Ambiente dove gli utenti potranno ritirare compostiere e contenitori oli esausti.
I problemi ambientali connessi alla gestione dei rifiuti,
che ormai fanno parte della nostra vita quotidiana, spesso sono di tipo culturale: derivano da
una formazione intellettuale
che vede l’ambiente come terra
di conquista, da una cultura dello spreco e dell’imballaggio, da
una interpretazione del rifiuto
come spazzatura e come elemento indistinto. Il successo ottenuto dalle iniziative sviluppate negli anni in numerose città
ha dimostrato come sia necessario che le istituzioni pubbliche e private operanti sul territorio collaborino tra loro al fine
di integrare i servizi ambientali
con appropriate attività educative con l’obiettivo specifico di
istruire i singoli alla cittadinanza attiva, mettendo in discussione abitudini consolidate.
Se da un lato occorre informare la popolazione dei nuovi
servizi sullo smaltimento e la
raccolta differenziata, dall’altro è importante educare alla
separazione dei rifiuti riconoscendo quei materiali che rifiuti non sono, ma che in realtà diventeranno risorse preziose,
imparando a classificarli, riutilizzarli e riciclarli.
Le Amministrazioni comunali possono infatti organizzare le
più efficienti reti di raccolta differenziata ma queste, senza
l’adesione dei cittadini, rischiano di rimanere in gran parte
inutilizzate. Per questo è necessario che ogni singolo individuo sia consapevole del proprio ruolo e della propria responsabilità in materia. Gli atteggiamenti individuali e collettivi causa di degrado ambientale sono, almeno in parte, modificabili attraverso interventi
educativi che abbiano non solo
il fine di far acquisire conoscenze ma soprattutto quello
di favorire lo sviluppo di un approccio critico alle visioni del
mondo.
L’Assessore all’Ambiente
Marco Salvo
6
«L'ALASSINO»
Martedì 19 Aprile 2011
I festeggiamenti di Alassio per il 150° Anche il volley contribuisce a divulgare
e festeggiare il 150° dell’Unità d’Italia
anniversario dell’Unità d’Italia
Alassio ha festeggiato i 150 anni dell’Unità d’Italia con un programma di iniziative, promosso
dall’Assessorato al Turismo e alla
Cultura del Comune di Alassio in
collaborazione con il Centro Pannunzio di Torino.
«Abbiamo inaugurato nella
Civica Biblioteca» spiega l’Assessore Monica Zioni «una speciale
sezione letteraria intitolata
“Scrittori d’Italia” e lo scorso 17
marzo abbiamo celebrato i 150
anni dell’Unità d’Italia con un
concerto della Fanfara dei Bersaglieri di Asti e uno Speciale Annullo Filatelico, che ha accompagnato l’uscita del francobollo celebrativo di Poste Italiane».
Per tutto il mese di Marzo la
Biblioteca sul mare della “città
del muretto” ha presentato una
vetrina dedicata agli autori più
rappresentativi nei campi della
letteratura, della ricerca storica e
del pensiero. Sono quaranta –
due autori per ogni regione – i libri di lettura e saggistica che sono stati selezionati per raccontare la letteratura di 150 anni di
Storia d’Italia. Leonardo Sciascia,
Corrado Alvaro, Alberto Moravia,
Grazia Deledda, Eugenio Montale, Beppe Fenoglio, Primo Levi,
Alessandro Manzoni, Italo Svevo,
Giacomo Leopardi, Antonio Fogazzaro, Dario Fo, Ignazio Silone,
Elsa Morante, Gaetano Salvemini,
Arrigo Petacco, Gabriele D’Annunzio, Giorgio Bassani, Federico
Chabod, Federico De Roberto,
Luigi Pirandello sono alcuni degli
autori scelti per rappresentare
l’Italia e le sue varie fasi storiche.
Giovedì 17 marzo, Alassio ha
celebrato la ricorrenza con il Concerto della Fanfara dei Bersaglieri
“R. Lavezzeri” di Asti. «La Festa
Nazionale per le celebrazioni del
150° anniversario dell’Unità d’Italia è un evento unico ed importante» dice l’Assessore Monica
Zioni. La città di Alassio ha aderito al programma ufficiale con un
concerto dedicato alle musiche
Risorgimentali e Patriottiche,
raccontando con calorose sonorità i valori che la storia del nostro paese ci ha tramandato. Il
concerto è stato eseguito dalla
Fanfara di Asti, una delle migliori
formazioni in congedo presenti in
Italia e composta da oltre quaranta ottoni diretti dal Maestro
Giancarlo Maccario, la quale è
stata accolta con calore dalla gremitissima Piazza Partigiani.
Durante il concerto si è svolto
anche lo speciale annullo filatelico di Poste Italiane. La ricorrenza
del 17 Marzo è stata celebrata filatelicamente con l’emissione di
un francobollo dedicato al “150°
anniversario della Proclamazio-
ne del Regno”, del valore di €
0,60, raccolto in foglietto.
La vignetta raffigura le facciate
di Palazzo Montecitorio, realizzato nel sec. XVII da G. L. Bernini, attuale sede del Parlamento Italiano e di Palazzo Carignano di
Torino, opera del XVII secolo di
Guarino Guarini e sede del primo
Parlamento Italiano. Nel foglietto
sono rappresentati alcuni particolari dell’interno dell’aula di
Montecitorio e riprodotti i loghi
delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia e di Poste Italiane.
Oltre al francobollo saranno
emessi i consueti prodotti filatelici correlati (cartolina, tessera) e
un folder comprensivo di tutti gli
oggetti filatelici.
«Le richieste per l’annullo filatelico sono state di molto superiori alle nostre previsioni. Lo
stand delle Poste Italiane è stato
preso d’assalto e dopo neanche
un’ora avevamo distribuito le oltre tremila cartoline con lo speciale annullo emesso dal Comune
di Alassio», afferma l’Assessore
Monica Zioni.
«Abbiamo ottenuto» dice l’Assessore al Turismo e alla Cultura
del Comune, «l’emissione di un
annullo filatelico speciale, per
sottolineare la partecipazione
della città di Alassio alle celebrazioni che coinvolgono tutta la nazione. Con l’annullo sono state
obliterate le cartoline che abbiamo appositamente predisposto
con la collaborazione della pittrice alassina Binny Dobelli, unitamente a quelle dedicate di
Poste Italiane. Presso lo stand
dell’Ufficio postale temporaneo,
che è stato allestito in piazza, è
stato possibile ottenere anche
l’annullo del “1° giorno di emissione” del francobollo celebrativo. Abbiamo offerto così l’opportunità di conservare testimonianza e memoria della partecipazione all’evento. Siamo, pertanto, davvero soddisfatti di come la città ha accolto e partecipato alla festa per i 150 anni
dell’Unità d’Italia».
IN OCCASIONE DEL 150° ANNO DELL’UNITÀ D’ITALIA
Concerto della Fanfara dei Bersaglieri
tro: «Oggi celebriamo il riscatto
dall’oppressione dello straniero... Siamo in democrazia, sono
lecite le diversità di opinioni.
Garibaldi e Cavour hanno avuto
dei contrasti, ma insieme hanno
fatto l’Italia... Ossequi a Napolitano. Il futuro è pieno di preoccupazioni, ma questo 2011 è
un’occasione per il rilancio:
stringere i denti e andare avanti, comunque». Il Comune di
Alassio e le Poste hanno approntato uno speciale annullo
filatelico dedicato al 150° a disposizione del (numeroso ed
entusiasta) pubblico durante il
concerto.
È successo ad Alassio lo scorso 6 marzo dove, nella IV Tappa
del TOUR DI MINI-VOLLEY intitolato anche quest’anno a
Marcantonio Scipione, la ricorrenza del 150° anniversario
dell’Unità d’Italia ha fatto da
sfondo e leitmotiv alla manifestazione sportiva.
Circa 350 mini-atleti hanno disputato gare sui 15 mini-campi
allestiti all’interno del Palaravizza addobbato per l’occasione con tricolori di ogni tipo dalle mini-bandiere in carta realizzate sul momento dai bambini,
agli striscioni appesi alle ringhiere, ai “banner” assegnati ad
ogni squadretta, agli arbitri con
il cappello di paglia con striscia
tricolore, ai gruppi di palloncini
che sventolavano sui pali a limitare i campi da gioco e, per terminare, con la creazione di una
bandiera formata da 300 palloncini rigorosamente verdi- bianchi-rossi, e utilizzando i nomi
dei personaggi storici del Risorgimento per individuare i campi
da gioco, in luogo di campo 1-2
ecc., e così si è giocato sul
Campo Mazzini/Cavour/ Mameli/Novaro/Pellico ecc.
Sulle note dell’Inno di Mameli,
spiccava al centro del Palaravizza. Al termine della maratona
pallavolistica, premi per tutti i
partecipanti e riconoscimenti ai
vincitori di categoria.
Pur mantenendo l’importanza sportiva della manifestazione e la celebrazione dell’Unità
d’Italia, non ci si è dimenticati
del Carnevale, mettendo a di-
cantato da tutti i bambini e dagli
adulti, l’alza-bandiera ha presentato una grande carta geografica
dell’Italia (rigorosamente tricolore) raffigurante le regioni che
avrebbero dato il nome alle 15
società presenti. E così Alassio
Volley diventa il Piemonte, V.T.
Finale la Lombardia, Gabbiano
Andora la Campania e… avanti e,
tutti insieme, dopo aver ritagliato la regione a cui erano abbinati, al termine, prima della premiazione, si è andati a formare
una gigantesca Italia unita che
sposizione uno stand di “Trucca-bimbi” con richiamo sempre
a disegni in TRICOLORE e un laboratorio creativo dove ciascuno si esibiva in un disegno o una
frase sul tema dell’UNITA’
d’Italia. L’attesa tra i gironi di
qualificazione e quelli di finale è
stata allietata da una scatenata
“baby-dance” che ha coinvolto
tutti facendo dimenticare la differenza delle divise e le competizioni sottorete. Le energie agli
atleti sono state rigenerate con
una merenda offerta da Kinder e
DIRETTIVO ALASSIO VOLLEY
PGS DON BOSCO
MANIFESTAZIONI
2011
DAL 28 APRILE AL 1 MAGGIO
Ca. B.L.
Per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Assessorato Turismo e Cultura del
Comune di Alassio ha invitato la
Fanfara “R. Lavezzeri” di Asti a
tenere un concerto il 17 marzo
scorso in Piazza Partigiani.
Sono state eseguite musiche risorgimentali e patriottiche, non
solo tipiche per fanfara, ma anche più impegnative come il “Va
pensiero” e la Sinfonia del
“Guglielmo Tell”. Alcuni brani
sono stati anche cantati. Nell’intervallo il prof. Pier Franco Quaglieni, storico del Risorgimento,
ha pronunciato un breve ma caloroso discorso, dicendo fra l’al-
da Latte Alberti, che ha fatto sì
che fossero tutti pronti a sgomitare per una caramella, in mezzo ai coriandoli, sotto ad una
particolare “pentolaccia”.
Un momento toccante, anche
se giunto al termine di questa
lunga e giocosa giornata, è stata
la lettura di una “lettera” che
l’organizzatrice Cinzia Molle ha
scritto al compianto Marcantonio Scipione,rappresentato
per l’occasione dal fratello, ricordandolo con affetto e stima.
I saluti a tutti sono arrivati, alla presenza del Presidente
Provinciale FIPAV Marco Rossi
e del consigliere Matilde Falco,
con contorno di “bugie” offerte
con il contributo della pasticceria “La spiga di grano”, così, vinti e vincitori, sono tornati a casa
“addolciti”…….!
Un grande sforzo per gli
Organizzatori, che, anche in
questa occasione, hanno voluto
sottolineare come sia possibile
rendere gioioso lo sport senza
rinunciare ad un sano agonismo, e così il Comitato Provinciale P.G.S. di Savona era presente in campo con il Presidente Provinciale Rosita Badoino e i consiglieri Cinzia
Molle, Marina Bazzano e Giovanna Suetta e l’associazione
Alassio Volley PGS Don Bosco
con il Presidente Ornella Testa e
i consiglieri Flavio Salvestrini,
Giancarlo Bertolotto e Carlo
Grancelli che, nelle vesti di un
dinamico GIUSEPPE GARIBALDI, testimoniava la presenza
della P.G.S. NAZIONALE.
PALALASSIO L. RAVIZZA
PGS DON BOSCO CUP 2011
Maggio
DAL 5/5 AL 8/5
PALALASSIO L. RAVIZZA
PGS DON BOSCO CUP 2011
Dall’11 Febbraio scorso il gruppo di Alassio dell’Associazione
Nazionale Alpini ha un nuovo Consiglio cosi formato:
DAL 12/5 AL 15/5
PGS DON BOSCO CUP
LAUREA
In data 29 marzo u.s., presso l’Università degli Studi di Genova - Facoltà di Economia - Claudia Rambaudi
ha discusso la Tesi di Laurea Specialistica in Economia del Mercato Mobiliare Progredito “Investimenti in
Arte: Analisi delle Performance e Assicurazione delle Opere d’Arte” ottenendo, all’unanimità e con i complimenti della Commissione, la votazione di 110/110 e la lode.
Relatore Chiar.mo Prof. Barbara Alemanni, docente di Economia presso l’Università di Genova ed
Università Bocconi di Milano.
L’Associazione Vecchia Alassio porge auguri vivissimi per un futuro radioso.
Alpino
Ezio Porcella
capogruppo
“
Alberto Basso
consigliere
“
Gianpiero De Matteis
“
“
Aldo Guerra
“
“
Maurizio Ingravallo
“
“
Paolo Pezzolo
“
“
Luigi Tinelli
“
“
Roberto Valdora
“
Il Consiglio desidera ringraziare il capogruppo uscente, alpino
Silvio Gervasoni per la dedizione, l’impegno e la passione profusa
durante tutto il suo mandato.
Nel ricordare che nella bacheca sita in via Mazzini ang. giardini C.
Chaplin è esposto il calendario delle manifestazioni e che sono gradite idee, suggerimenti e quant’altro possa far si che il gruppo cresca sempre di più nell’ambito del puro volontariato restando sempre fedele ai principi e valori del Corpo degli Apini, informiamo che
è in corso di sistemazione la nuova sede di via Robutti che sarà inaugurata in un prossimo futuro.
Gruppo Alpini Alassio
DAL 19/5 AL 22/5
PALALASSIO L. RAVIZZA
PGS DON BOSCO CUP 2011
DOMENICA 22
P.ZZA LIBERTÀ
“STRALASSIO” - MARATONA
CROCE ROSSA
DAL 26/5 AL 29/5
PALALASSIO L. RAVIZZA
PGS DON BOSCO CUP 2011
Martedì 19 Aprile 2011
7
«L'ALASSINO»
CURIOSANDO FRA LE PAROLE
(A cura di Tommaso Schivo)
Cap. 14° Lo dico in senso buono, ma
appare strano come molti vocaboli, nati in un certo modo e per
indicare una determinata cosa,
con confini e dettagli ben precisi... col tempo tradiscono la loro
origine, mutano significato e
bandiera, come qualcuno che,
stancandosi o, peggio, vergognandosi della sua nascita o della sua fede o della sua famiglia e
della sua gente... cambia tutto e
se ne va: da italiano a francese,
da cattolico a islamico, da ammogliato a divorziato, da juventino a milanista! Solo un genoano (restando nel campo sportivo), nella buona e nella cattiva
sorte non lo farebbe mai!
Ma torniamo alle cose serie e
fermiamoci a trattare di due termini e del loro voltagabbana...
Analizziamo i nomi “famiglia”
e “gente”. Lo sanno tutti cosa significa “famiglia”: è un insieme
di più individui che sono fra loro uniti da stretti vincoli di parentela e di sangue o da formale
promessa contrattuale di convivenza e il più tipico contratto è
appunto il matrimonio. A volte,
però, l’impegno diventa solo
una promessa di stabile coabitazione. E veniamo al nocciolo
del problema. La parola “famiglia” (dal latino “famulus”, servo) indicò nel mondo romano
antico l’insieme dei dipendenti
da un capo-famiglia (fossero essi schiavi o liberti, cioè schiavi
liberati per buona condotta). La
famiglia doveva obbedienza e
servizio in cambio di mantenimento e assistenza da parte del
“dominus”, del padrone, con cui
formavano la “domus”, la casa.
Quindi “famiglia” era tutt’altro
che parentela stretta nel senso
di oggi. Era una parola, se si può
dire, più fredda o tiepida che acquistò nel tempo tutto il calore
della consanguineità, e una varietà di significati impressionante! Infatti si allargò enormemente, sino a rappresentare e a definire non pochi aspetti della vita
della casa o dell’ambiente: dal
complesso delle persone dello
Strani… tradimenti
stesso sangue (compresi ascendenti e discendenti) sino all’insieme dei servi armati o no, degli schiavi e dei clienti. Storicamente arrivò a comprendere
persino il corpo di guardia di un
capo o di un personaggio importante e, volendo allargare il
discorso, in botanica significò
un insieme di generi avente in
Familia e gens.
comune alcuni caratteri importanti e in zoologia una certa affinità fra un gruppo di animali.
Persino in Chimica si parla di
“famiglia” per indicare elementi
con proprietà affini tra loro.
Ben diverso è il discorso sul-
Salviamo il verde, salviamo
i boschi, salviamo gli alberi...
salviamo noi stessi!!!
Tanti disegni bellissimi dei
bambini della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria
Statale di Alassio e il 23 marzo
niente lezioni in classe per i ragazzi delle classi quarte, ma
mattinata all’aperto alla scoperta della flora mediterranea:
“Pini marittimi, pini d’Aleppo,
tanto mirto, ginestre, erica, alloro e rosmarino: che bello vedere che alle spalle della nostra
spesso caotica cittadina esisto-
la parola “gente” che all’origine, in Roma, esprimeva e costituiva i caratteri della relazione
diretta e degli affetti provenienti dalla consanguineità.
Ricordiamo la gens Julia, solo
per fare un esempio. E mi sembra giusto quando analizzo la
radice del vocabolo stesso,
“gens” dal verbo “gignere”,
(ILLUSTRAZIONE DI GIBBA)
cioè da nascere, da generare:
un gruppo di persone come
tanti rami o fronde generati dallo stesso tronco, anzi dalle
stesse radici. E proprio da questo è nato l’albero genealogico,
che altro non è che il prospetto
LA VECCHIA ALASSIO
TRA I BANCHI DI SCUOLA
Nella foto: il neo Assessore al Servizio Attività Educativa e Diritto allo Studio
dott. Mimmo Giraldi, alunni delle Elementari e Guardie Forestali.
amici alberi impiegano molti anni per crescere, quindi chi
deve decidere quanti e quali tagliare, perché malati o pericolosi, lo faccia solo se è assolutamente indispensabile e dopo
aver messo in atto un’attenta e
accurata opera di prevenzione:
W IL VERDE!!!
Gli alunni delle classi quarte
A zuvèntü a l’è in frütu c’u se cöie
sulu au mumèntu giüstu e a-a so’ staxiun;
doppu u s’a-a campa u vèntu insemme ae föie
e u s’a-a rabèlla, sènsa remisciun...
E alura, primma c’u s’a-a pìe u vèntu
dammughe in po’ de spassiu au so pènsceru,
au so’ dirittu de sfrüttò u mumentu
pé in giurnu pué dì che “mi e gh’ eru!”
Dammughe moddu de cangiò in po’ u mundu,
dì quarcosa de növu cu-a so’ vuxe,
pruvò a sarvò in paise muribundu...
Basta fo in segnu, basta fo ’na cruxe...
Antonio Boscione
FARE UNA CROCE
La gioventù è un frutto che si coglie / solo al momento giusto
e alla stagione; / dopo la raccoglie il vento, insieme alle foglie /
e la trascina, senza via di scampo... / E dunque, prima che il
vento la rapisca / lasciamo un po’ di spazio al suo pensiero, /
al suo diritto di sfruttare il momento / per poter dire un giorno
che “Io c’ero! / Diamole modo di cambiare un po’ il mondo, / dir
qualcosa di nuovo colla sua voce, / provare a salvare un paese
moribondo... / Basta fare un segno, basta fare una croce...
Trofeo Memorial Bartolomeo Marchiano
Trofeo Memorial Bartolomeo Marchiano
I piatti della memoria - 1° Premio alla “ciassa” (centro) con Cappon magro.
Fiocco Rosa
La piccola Sofia con mamma Mirella e papà Leonardo annuncia
la nascita della sorellina SARA RAVOTTI nata il 21 marzo u.sc.; con
la gioia della Bisnonna Teresa, dei nonni Maurizio e Albertina
Marcarino, Giovanni Battista e Marta.
L’Associazione Vecchia Alassio porge le felicitazioni e gli auguri
più affettuosi ai Soci Mirella e Leonardo.
Fiocchi Azzurri
coinvolgono ogni anno in azioni
molto importanti come quella di
piantare nuovi alberi ma... guardando un po’ più in là, sulle colline circostanti... qualcosa ci ha
lasciato perplessi.... il verde è
stato in gran parte sostituito dal
grigio... la bellezza e l’armonia
della natura sono state deturpate da costruzioni che di bello e
di armonioso non hanno proprio nulla. Che peccato!»
Ricordiamoci poi che i nostri
Nel progetto “adotta una classe” che da anni fa incontrare le
varie Associazioni di volontariato alassine e le classi elementari
di via Neghelli, la nostra Associazione, martedì 29 marzo u.
sc., ha fatto conoscenza delle seconde A e C rispettivamente affidate alle maestre Sig.ra Tognini e
Sig.ra Cassiano. Così una trentina di giovani alunni hanno avuto
modo di ascoltare dalla viva voce del presidente della Vecchia
Alassio Giardini, dal vice Gioberti e dal consigliere Falcone
notizie riguardanti l’Associazi-
no luoghi dove si può ancora
passeggiare tra il verde e godersi la bellezza della natura sotto
il sole di primavera!
È stato molto bello e coinvolgente per noi imparare, dai ragazzi dell’Istituto Agrario, tante
nuove cose sugli alberi e in particolare sugli ulivi e i carrubi...
bello anche sapere che gli amministratori della nostra città ci
che rappresenta la discendenza di una stessa famiglia, che
“ah antiquo” si raffigurava proprio in forma di albero. Col tempo è nato questo strano scambio, questa specie di incredibile tradimento: l’estraneità antica (“familia”) è diventata il ristretto nucleo dei consanguinei e l’antica “gens” (nata dallo
stesso nido) è stata relegata alle persone lontane e fuori
dell’ambito della casa. Così la
famiglia è diventata l’insieme
delle persone dello stesso sangue o legate col matrimonio e la
gente si è allargata o impoverita a rappresentare gli altri, il
condominio, il paese, persino
lo sconosciuto mondo lontano.
Persino lo storico vocabolario degli Accademici della
Crusca, parlando di famiglia dice che è “l’insieme dei figlioli
che vivono e stanno sotto la
potestà e cura patema, comprese anche la moglie, le sorelle e i nipoti... se li tiene in casa”
e testualmente definisce la
gente “una moltitudine di uomini o di nazioni o di popoli” e
anche Dante al proposito parla
di “moltitudine d’uomini d’altro sangue”. Così la parola
“gente” giunse a indicare su
larga scala tutto il complesso
degli uomini, il genere umano,
le persone in generale, senza
alcuna determinazione qualificante, un complesso di persone indeterminato, sia qualitativamente, sia quantitativamente, perciò folla anonima, massa
di uomini e donne senza volto
e senza nome.
Tuttavia le antiche radici hanno voluto prendersi una piccola
rivincita e quando diciamo... “la
mia gente” spesso intendiamo
parlare di limiti, di vicinanza, di
affetti profondi e se, in senso lato, significa anche gli amati concittadini o conterranei, più
spesso torna alla radice semantica primitiva, la mia gente, le
persone della mia casa e del mio
sangue, che amo e che non tradirò mai!
FO ’NA CRUXE
one, la sua fondazione, la storia,
le finalità. I nostri piccoli apprendisti si sono mostrati attenti con
domande sull’ambiente e in particolare sugli alberi. Si sono detti
disponibili a collaborare con segnalazioni e articoli sulla loro attività scolastica aiutati naturalmente dalle loro maestre. Nel
prossimo mese di maggio le due
classi faranno visita alla nostra
sede e in quella occasione sarà
dimostrato loro come realizziamo il nostro giornale “Alassino”.
L’A.V.A.
LAUREA
Gabarello Maria Serena, corso di laurea specialistica in medicina e chirurgia. Università degli studi di Genova.
Tesi: “Le infezioni delle vie urinarie nell’ambulatorio del medico di medicina generale”.
Relatore: Ch.mo Prof. Giuseppe Noberasco
Correlatore: Dott.ssa Alessandra Barberis
Voto: 108/110.
Auguri e felicitazioni da parte dell’A.V.A.
Genova, 29/03/2011
Per la gioia dei genitori Francesca Ravotti e Ubaldo Albino e dei
nonni Marta, Giovanni Battista e Licia il 21 febbraio 2011 alle ore
10.00 e 10.01 sono nati rispettivamente i gemellini omozigoti Dario
e Paolo Albino. I piccoli Alassini godono di ottima salute e sono desiderosi di crescere in fretta.
L’AVA si unisce alla gioia dei genitori e ai nonni per la nascita di
Dario e Paolo.
8
«L'ALASSINO»
Martedì 19 Aprile 2011
Pubblichiamo in ordine alfabetico foto e nominativi delle liste delle prossime amministrative.
Per ragioni di spazio i vari programmi restano in sede a disposizione dei cittadini interessati
A COME ALASSIO - Lista Avogadro
CANDIDATO SINDACO
CANDIDATO SINDACO
AVOGADRO Roberto
CASELLA Jan
LISTA CANDIDATI
1 SCARPATI Alessandro
2 SIBELLI Luigi
3 ZAVARONI Loretta
4 MONTI Matteo
5 NATTERO Giacomo
6 ARRIGHETTI Paola
7 BOSCIONE Patrizia
8 SCHIVO Emanuele
9 CANAVESE Gian Luigi
10 RAPA Federica
11 LUCCHINI Fabio
12 AGOSTINI Rinaldo
13 SALARIS Debora
14 BOGLIOLO Domenico
15 GAIBISSO Sergio
16 LAGUARDIA Marta
SINISTRA ALASSINA - Lista Casella
Albenga (Sv) 21/04/1966 Geologo
Garessio (Cn) 19/07/1949 Pensionato
Anapolis 15/03/1952 Medico
Legnano (Mi) 27/09/1982 Agente Immobiliare
Alassio (Sv) 05/08/1969 Impiegato Bancario
Alassio (Sv) 10/06/1976 Commerciante
Albenga (Sv) 18/12/1966 Commerciante
Albenga (Sv) 01/08/1983 Imprenditore Turistico
Alassio (Sv) 10/08/1951 Ingeniere
Albenga (Sv) 29/05/1951 Psicologa
Milano 17/10/1957 Commerciante
Alassio (Sv) 24/06/1956 Manager
Albenga (Sv) 21/12/1983 Studentessa
Alassio (Sv) 08/12/1949 Consulente Aziendale
Alassio (Sv) 21/07/1929 Pensionato
Alassio (Sv) 11/06/1975 Avvocato
INSIEME X ALASSIO - Lista Galtieri
LISTA CANDIDATI
1 BALDUZZI Marina
2 BARBERA Giorgio
3 BATTISTELLI Paolo
4 BOSCIONE Simone
5 BRAGHIN Matteo
6 CAZULINI Pierdomenico
7 CRAVERO Marina
8 FRANCIA Davide
9 GROLLERO Giampaolo
10 MARTINI Jacopo
11 MINIACI Matteo
12 PAOLA Lorenza
13 RUSSO Federico
14 SCHIVO Giuseppe
15 SPERA Luigi (detto Gigi)
16 VASCO Francesco
ALBENGA 2 maggio 1989 - Studente universitario – lavoratore dipendente
ALASSIO - 10 ottobre 1940 - Pensionata
ALASSIO - 21 ottobre 1963 - Medico psicologo
TIRANO (SO) - 6 marzo 1961 - Impiegato statale – Poste
ALASSIO - 22 aprile 1972 - Operaio – Installazioni informatiche
ALBENGA - 26 maggio 1990 - Studente universitario
ALASSIO - 25 agosto 1946 - Pensionato
ALBENGA - 19 giugno 1961 - Artigiana commerciante
ALASSIO - 18 gennaio 1961 - Lavoratore dipendente
ALASSIO - 27 gennaio 1955 - Impiegato statale – Ferrovie
IMPERIA - 22 dicembre 1990 - Lavoratore dipendente
ALBENGA - 4 luglio 1984 - Studente universitario
IMPERIA - 12 marzo 1988 - Studente universitario – lavoratrice dipendente
PIETRA LIGURE - 15 maggio 1993 - Studente scuola media superiore
ALASSIO - 13 aprile 1966 - Impiegato Agenzia marittima
VICO EQUENSE - 7 dicembre 1986 - Studente universitario
ALASSIO - 18 marzo 1974 - Commerciante
POPOLO DELLA LIBERTÀ - Lista Villani
CANDIDATO SINDACO
VILLANI Luca
CANDIDATO SINDACO
GALTIERI Angelo
LISTA CANDIDATI
1 BELLENGHI Federico - Gallerista
2 BORRI Mauro - Concertista/Docente
3 BRIOZZO Fabio - Imprenditore turistico
4 GHIGLIAZZA Andrea - Ristoratore
5 CHIOZZONE Maria Grazia - Commerciante
6 MARCONE Roberta - Consulente fiscale
7 MASCHERETTI Rudy - Interior designer/DJ
8 MEDA Alessandro - Architetto/Commerciante
9 NAPPI Leonardo - Chef/Docente turistico
10 PARASCOSSO Giovanni - Avvocato
11 PORTALUPPI Lucrezia - Imprenditore turistico
12 PELLEGRINI Alessandro - Imprenditore turistico
13 SCHIVO Giorgio - Imprenditore turistico
14 SIMONE Emanuel - Informatico
15 TESTA Agostino - Farmacista
16 TOMASSINI Laura - Impiegata
LISTA CANDIDATI
1 AICARDI Matteo, (Nipote dell’attuale Sindaco), Commercialista - 08/08/1975
2 ANEDDA Sabrina, Farmacista - 01/03/1979
3 BIGNAMI Francesco, Operatore informatico - 10/03/1980
4 CAREGLIO Corrado, Assicuratore - 08/01/1970
5 DE MICHELIS Aldo, Assicuratore - 27/08/1964
6 ESPOSTO Flavio, Dipendente ufficio entrate - 12/03/1963
7 GAMBA Federica, Dottoressa in Economia - 07/11/1988
8 GIRALDI Domenico detto Mimmo, Imprenditore balneare - 25/07/1963
9 LAGASIO Diego, Ingegnere - 31/05/1980
10 MAIELLANO Pino, Mediatore creditizio - 07/11/1957
11 MELGRATI Marco, Architetto - 15/04/1959 .
12 OTTOBELLI Luca, Commerciante - 30/11/1970
13 ROMAGNOLI Filippo, Biologo - 16/01/1961
14 SIMONCINI Nicola, Albergatore - 21/07/1964
15 VINAI Angelo, Imprenditore - 24/10/1961
16 ZIONI Monica, Albergatore - 15/09/1965
Martedì 19 Aprile 2011
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«L'ALASSINO»
Risposte ai 15 quesiti per i candidati a sindaco di Alassio, proposti in seguito
al sondaggio di Italia Nostra, pubblicati sull’Alassino del 17 febbraio scorso
“A COME ALASSIO”
Lista AVOGADRO
Premesso che il nostro programma elettorale è on line sul
nostro sito www.acomealassio.
blogspot.com dallo scorso
Maggio e che a causa del mancato rispetto del patto di stabilità
da parte dell’attuale amministrazione ci saranno 1.700.000 Euro
in meno di trasferimenti statali
nel prossimo anno e l’impossibilità di contrarre mutui per i prossimi due anni, forniamo le risposte da voi richieste.
1) Lavoreremo in questo settore in stretta collaborazione
con l’Associazione Bagni Marini
che giudichiamo un interlocutore attento, disponibile e competente. Riteniamo la spiaggia una
delle risorse fondamentali del turismo alassino e pertanto va tutelata e protetta innanzi tutto attraverso strumenti naturali come la difesa e l’incremento della
prateria di posidonia. L’obiettivo di un incremento e una stabilizzazione della profondità
dell’arenile andrà perseguito attraverso studi mirati senza rincorrere soluzioni estemporanee,
no a “pennelli” e no a ripascimenti con materiali estranei.
L’obiettivo, una volta incrementata la profondità dell’arenile,
sarà quello di togliere la barriera
di cabine davanti alle passeggiate a mare.
2) Siamo per il depuratore
consortile di Villanova, con i
tempi dettati dalla Regione per
non incorrere nelle sanzioni europee, cioè il 31 dicembre 2013.
3) Noi non siamo contrari a
nuovi interventi edilizi se di modesta entità, ma siamo contrari
alle grandi speculazioni come
quelle che stanno martoriando
la nostra collina, vedi quello delle “due vie”, quello del complesso “La Perla” e quello programmato sotto Madonna delle Grazie a firma Melgrati. Anche in
questo settore riteniamo che il
rispetto delle regole sia indispensabile: nessuna deroga, nessun cantiere in stagione, nessun
mezzo pesante sulle strade collinari.
4) A lungo termine siamo per
la realizzazione di un silos totalmente a rotazione sull’Aurelia
bis all’ingresso di Alassio, collegato al centro con mezzi navetta.
A breve e medio termine siamo
per la realizzazione in alcune zone cittadine di parcheggi fuori
terra pluripiano per togliere
quante più macchine possibili
dal centro cittadino. Nostro
obiettivo è la pedonalizzazione
di Via Dante nel tratto da Via
Gibb a Via Torino per creare un
anello pedonale che si ricolleghi
a Via XX Settembre e Via Vittorio
Veneto.
5) Intendiamo utilizzare il piano del verde e rimpiazzare ogni
albero che si dovesse tagliare
con un altro di pari importanza.
Renderemo più verde Via Dante
e cureremo con rinnovata attenzione il patrimonio vegetale di
Alassio.
A tale proposito sarà nostra
priorità aumentare il numero dei
giardinieri e avvalersi della collaborazione di volontari e cooperative di servizi. Piazza Partigiani sarà piantumata in maniera
più idonea e i platani abbattuti
saranno sostituiti con altri platani già adulti. Non saranno più
concessi permessi per posizionare le giostre, così come non
sarà più concesso lo spazio nei
giardini del comune per teatrini
ed “elastici”. I giardini dovranno
essere a disposizione dei cittadini, vecchi e bambini innanzi tutto. Piazza Stalla, nessun parcheggio interrato ma razionalizzazione dell’attuale parcheggio
e abbellimento con nuove piantumazioni. Piazza Paccini, verifica del progetto preesistente
ma indisponibilità alla realizzazione di box auto privati.
Pensiamo che i box privati ad
Alassio siano ormai troppi.
Studio di una soluzione per un
parcheggio totalmente a rotazione con superficie recuperata
a verde pubblico. Ex Mattatoio,
realizzazione di un centro polifunzionale, soprattutto vicino
alle esigenze del quartiere che
sarà coinvolto nella fase decisionale di tale realizzazione.
6) Pensiamo che la Commissione Edilizia, se composta dalle
persone giuste, e se lasciata lavorare in autonomia, abbia tutte
le possibilità di lavorare nell’interesse di Alassio e pertanto riteniamo superfluo affiancarla da
un’altra commissione.
7) Massima attenzione per la
conservazione del patrimonio
storico e sua difesa contro eventuali tentativi di speculazione.
Nel nostro modo di veder gli interessi della collettività sono primari rispetto a quelli dei privati.
Per i monumenti citati, se in
mano ai privati rigoroso controllo, se in mano pubblica conservazione e valorizzazione.
8) Certamente, come chiaramente espresso nel nostro programma, consideriamo il volontariato un valore importante con
cui raffrontarsi e collaborare.
Quindi grande collaborazione
con tutti i gruppi che operano in
questo settore.
9) Certamente pensiamo che il
turismo balneare debba essere
affiancato e sostenuto da proposte a più ampio spettro, quindi
naturalistico, culturale, sportivo
ed enogastronomico, il tutto in
una visione comprensoriale che
sia in grado di offrire tutto l’anno
un’offerta turistica a 360 gradi.
Mare non solo inteso come
spiaggia, quindi attività nautiche, collina, verde, sentieri, frazioni, entroterra, golf, ippodromo, aeroporto, centro storico di
Albenga…
10) Sotto le precedenti amministrazioni Avogadro Alassio è
stata dotata di una biblioteca
con una sala riunioni di prestigio, della ex Chiesa Anglicana
con il suo spazio per mostre,
concerti ed eventi, del Museo
Carlo Levi a Palazzo Morteo e
della Pinacoteca West nei locali
della vecchia biblioteca, quindi
una dotazione importante che
testimonia di un interesse verso
il settore culturale. Era stato anche istituito il premio letterario
“Un Autore per l’Europa”. Pensiamo che ci sia la necessità di
una sala polivalente che possa
ospitare cinema, teatro e sala
congressi. L’opzione prioritaria
sarà quella dell’acquisizione del
Cinema Colombo. Nell’attesa
che la cosa si possa realizzare riteniamo indispensabile favorire
gli Alassini che vogliono raggiungere la Multisala di Albenga attraverso l’istituzione di un servizio navetta. Sempre inerentemente al discorso culturale riteniamo necessario studiare la
possibilità di uscire dal discorso
monotematico della cultura legata esclusivamente ai libri per
aprire nuove iniziative verso altre forme culturali quali ad esempio il cinema, organizzando un
evento che si basi su questa forma di cultura.
11) Premesso che vogliamo
un’Alassio viva penso che la soluzione al problema di conciliare
musica e riposo sia ancora una
volta insito nel rispetto delle regole e conseguentemente nel rispetto reciproco. I “Venerdì blu”
sono stati un’ottima iniziativa
che va sostenuta, ma nel rispetto di regole che ne evitino gli eccessi. Certamente è necessario
un coordinamento tra tutte le
persone che attivamente e passivamente sono soggetti di queste
iniziative.
12) Siamo favorevoli a qualsiasi iniziativa che razionalizzi i
consumi e consenta il ricorso a
energie rinnovabili e alternative.
La raccolta differenziata sarà incrementata rifacendosi agli
esempi, numerosi, che ci giungono da comuni virtuosi in questo
settore. La nuova amministrazione dovrà confrontarsi con un
appalto per lo smaltimento e la
raccolta dei rifiuti fatto dall’amministrazione uscente che lascia
molto perplessi, soprattutto per
gli alti costi annuali di gestione.
Due milioni di euro in più della vicina Loano che ha un territorio
più grande del nostro, senza che
sul territorio si vedano i risultati
di questo grande esborso.
Occorrerà innanzi tutto mettere
mano a questo capitolato e richiederne alla ditta aggiudicataria un rigoroso rispetto, sia per
quel che riguarda il numero di
uomini e mezzi, che per la qualità
dei cassonetti, che per quella del
servizio vero e proprio… ne vedremo delle belle!
13) Già ora nel nostro programma è prevista la realizzazione di una pista ciclabile che unisca Ponente a Levante, Via Roma
con Passeggiata Cadorna.
Quando (quando?) la ferrovia
sarà spostata potrebbe essere
realizzato un sistema di trasporti urbani a basso impatto ambientale che unisca i due estremi
della Città. La stazione, edificio
di pregio, potrebbe essere destinato a finalità turistiche. Ma purtroppo non penso che questa
prossima amministrazione, così
come anche la successiva, avrà
l’onere e il piacere di gestire queste aree che dovrebbero essere
dismesse.
14) La massima trasparenza è
sempre stato uno dei modi di
operare delle passate amministrazioni Avogadro e lo stesso
sarà anche per questa.
Trasparenza e coinvolgimento della cittadinanza, sempre restando chiare le differenze di
ruoli. Sarà anche nostra intenzione ridurre al minimo la litigiosità all’interno del Consiglio
Comunale, raggiungendo, quando possibile, scelte condivise
nell’interesse di Alassio e del suo
rilancio.
15) Alassio Città Gentile!
Grazie per l’opportunità.
Cordiali saluti.
Roberto Avogadro
“INSIEME X ALASSIO”
LISTA GALTIERI
1. Abbiamo deciso che affideremo uno studio attento e preciso, attraverso l’Università, che
possa indicare, in maniera scientifica, criticità e soluzioni. In seguito adotteremo provvedimenti ad hoc.
Non sono previsti, nella nostra
visione, in nessun modo, interventi che possano alterare il paesaggio ulteriormente, né, tanto
meno, saranno integrate sabbie
non autoctone sulla battigia.
2. La nostra intenzione è quella di aderire al consorzio di
Villanova entro Novembre, data
ultima possibile. Naturalmente
dovremo concordare una soluzione economica con l’azienda
assegnataria dell’attuale progetto.
3. Nel centro storico pensiamo
che basterebbe applicare le normative già esistenti;
inoltre incentiveremo, i residenti, con politiche di sostegno,
a riqualificare le facciate. Per
quanto riguarda la tutela della
collina, rivedremo in modo restrittivo il piano regolatore su
aree da urbanizzare; saranno
sostenuti insediamenti, a favore
dei residenti, che possano essere presidi ambientali e a basso
impatto (saranno ammessi solamente sviluppi di edilizia ecologica e ad alta efficienza energetica).
4. Limitare la concessione di
permessi per box privati, forti
agevolazioni per parcheggi
a rotazione, impegno al reperimento di aree da adibire a parcheggi pubblici a rotazione.
5. Daremo attuazione al piano
del verde esistente.
6. Assolutamente sì. Riteniamo che lo sviluppo edilizio
debba essere regimentato non
solo in termini quantitativi ma
anche qualitativi.
7. Hanbury Tennis Club non
può sostenere modifiche che
possono variare il suo aspetto e
la sua destinazione. Gli edifici inglesi dovranno essere conservati al loro meglio. È nostro desiderio acquisire la vecchia
Biblioteca dell’area dell’ex chiesa anglicana.
Per Punta Murena ci auguriamo ci siano ancora spazi di intervento mirati alla sua conservazione.
Strada romana e Santa Croce:
progetto d’intervento restaurativo con il comune di Albenga.
8. Crediamo che la società ci-
vile, nelle sue varie componenti,
possa ricoprire un ruolo fondamentale in tutti i settori della vita pubblica. Tutte le forme di volontariato, in qualsiasi ambito,
saranno auspicate e sostenute.
9. Operare in un mercato complesso e competitivo, come quello del turismo moderno, sviluppando un’offerta monotematica,
rappresenta una follia strategica
che porta, inevitabilmente, ad
un impoverimento economico e
culturale del territorio che la
propone. Il nostro territorio offre innumerevoli spunti per realizzare proposte turistiche, anche di nicchia, che consentono
uno sviluppo turistico armonico
e culturalmente rilevante; è nostra intenzione sfruttare tutte le
occasioni che il territorio offre.
10. La mancanza di strutture
adibite ad iniziative culturali e
aggregative, come cinema, teatro e sala congressi, rappresenta
una grave carenza, non solo nel
riguardo dell’offerta turistica,
ma anche della vita sociale ed
economica dei residenti. Una sala teatro polivalente in centro
Alassio che risponda alla domanda congressuale e culturale.
11. Per la musica: limite di
buon senso secondo stagioni,
occasioni e aree coinvolte.
12. Risparmio energetico: viviamo in un’epoca di riflessione
profonda sugli stili di vita: la crisi mondiale, l’aumento delle disuguaglianze fra le aree del mondo ed anche all’interno degli stati occidentali, l’emergenza ambientale globale ci impongono di
rivedere i nostri comportamenti
finora improntati al consumismo. Occorre cominciare a vivere in maniera più sobria, eliminando molti sprechi. Crediamo
che anche a livello comunale siano necessari comportamenti virtuosi rivolti ai consumi. Pensiamo sia necessaria una sorta di
“rivoluzione culturale” tesa a
modificare radicalmente il nostro essere consumatori, riducendo gli sprechi quando questi
riguardano soprattutto beni collettivi, pubblici, non riproducibili e non rinnovabili: come l’acqua. Pensiamo che la frontiera
sia la ricerca e l’applicazione di
fonti di energia rinnovabili e pulite, per liberarci dalla "schiavitù
del petrolio".
Per l’ambiente la sfida è globale, da affrontare anche localmente. Ridurre l’inquinamento non
significa meno sviluppo: ma un
altro sviluppo.
Energie rinnovabili: è necessario a forti investimenti sul fotovoltaico, per produrre energia
elettrica attraverso l’installazione-di pannelli solari negli edifici
pubblici ed incentivando i privati a fare altrettanto. Ci poniamo
l’ambizioso obiettivo di avere
nel 2020 tutti gli edifici pubblici
con completa auto produzione
di energia.
Avvieremo una graduale introduzione di illuminazione a led.
Sostenibilità e bio architettura: incentiveremo la sostenibilità e l’uso della bioarchitettura
edìlizia per qualificare il patrimonio, sia pubblico che privato,
sia vecchio che nuovo, adeguando i nostri regolamenti alle normative europee, nazionali e regionali.
Rifiuti; aumenteremo i nostri
sforzi per incrementare la differenziazione dei rifiuti ed il loro riciclo. Rivedremo il modello di
raccolta rifiuti e spazzolamento
tarando il servizio sulle città del
Nord Europa per raggiungere un
cido integrato virtuoso.
13. Qualora la ferrovia fosse
spostata dall’attuale sede, cosa
assai auspicabile, gli spazi ricavati saranno destinati, nel caso
di possibilità di connessione con
area 24 alla pista cidabile, in caso diverso: servizi a favore del
territorio.
14. Abbiamo previsto di creare delle commissioni permanenti di affiancamento agli assessorati, composti dalla parte amministrativa e dagli attori sociali,
commissioni a progetto con
tempistiche limitate ai tempi
tecnici.
15. Innovare, informare, infrastrutturare.
Insieme X
“SINISTRA ALASSINA”
Lista CASELLA
1) L’arenile di Alassio è una risorsa importantissima per l’economia locale. Pertanto deve essere salvaguardato e protetto da cemento, dehors e quant’altro possa
deturparne l’unicità. Parlando di
turismo riteniamo debba essere
presa seriamente in considerazione la diminuzione del numero e
lo spostamento delle cabine che
inibiscono la veduta del golfo da
aprile ad ottobre: un paese turistico non può permettersi questa
anomalia.
2) In teoria la realizzazione del
depuratore è già stata assegnata,
tramite project financing, alla
Severn Trent e non si capisce per
quale motivo i lavori non siano ancora iniziati. La nostra posizione
sul depuratore comunque è chiara:
è necessario realizzarlo, ma in forma consortile con gli altri comuni
del comprensorio, sotto il controllo e la regia di Provincia e Regione.
3) Per noi è prioritario mantenere intatto il patrimonio edilizio e
quello ambientale. Alassio è speciale proprio perché è così: non
deve più essere violentata. Nel
centro storico sono necessari interventi di riqualificazione e valorizzazione degli edifici esistenti,
supportati da una maggiore pulizia, con interventi di miglioramento dell’arredo urbano consoni ai
centri storici, e dall’utilizzo in senso turistico – culturale delle numerose piazzette esistenti. Per
quanto riguarda la collina proponiamo uno stop alla cementificazione ed alle seconde case; riteniamo che le uniche eventuali costruzioni debbano andare incontro ad un reale bisogno delle giovani coppie (naturalmente con
edilizia convenzionata e sotto il
coordinamento degli uffici comunali preposti).
4) Utilizzare il più possibile le
aree di sosta a monte della ferrovia collegandole con il centro cittadino tramite bus navetta a basso impatto ambientale. Realizzare
presso Vico Chiusetta un autosilo
completamente a rotazione.
Comunque bisognerebbe gradualmente eliminare le macchine dal
centro come avviene in molti paesi turistici europei.
5) Il Piano del Verde predisposto dalla Polis su indicazione della
Soprintendenza di Genova, nasce
per “mitigare il grave impatto ambientale causato dalla riqualificazione della Piazza Partigiani…”;
inoltre la Polis è andata oltre, rendendosi conto che la collina e le
bellezze di Alassio sono sistematicamente attaccate dalla speculazione edilizia. Il Piano del Verde,
seppur sia un ottimo studio, andrebbe implementato con la salvaguardia di Punta Murena che nel
prossimo futuro sarà irrimediabilmente compromessa. Piazza Stalla
non deve diventare un parcheggio
multipiano in elevazione; mentre
per Piazza Partigiani occorrerebbe seguire le indicazione proposte
dalla Polis. Purtroppo su Piazza
Paccini è in itinere un progetto di
parcheggi interrati e qui riteniamo
sia tardi per intervenire: siamo comunque fiduciosi che la richiesta
della precedente opposizione (riqualificazione della piazza con
parco e piante ad alto fusto) possa
essere realizzata. Sull’area dell’ex
Mattatoio sarebbe interessante
sviluppare il progetto già presentato al quartiere da Gigi Spera.
Prendiamo atto che le numerose
promesse della maggioranza (asilo, teatro) sono naufragate.
6) Come già accennato nella risposta al punto 3, il decoro urbano e la valorizzazione del patrimonio edilizio devono essere una
priorità, pertanto ben vengano le
competenze fornite da un pool di
esperti in sinergia con pareri preventivi della Soprintendenza.
7) Salvaguardia e rivalutazione
da un punto di vista ambientale ed
architettonico di tutte le zone ad
alto pregio. Se queste perle fossero nella vicina Costa Azzurra costituirebbero il fiore all’occhiello
della promozione turistica. Sarebbe interessante e strategico promuovere diverse forme di “turismo ambientale” molto in voga in
altre località nell’ultimo decennio.
8) Come cittadini ringraziamo
tutte le Associazioni di Volontariato in genere. Per quanto riguarda i sentieri proponiamo di
istituire un fondo per far sì che i
nostri sentieri collinari possano
divenire un valore aggiunto al tu-
rismo ambientale (magari avvalendosi di una cooperativa creata
ad hoc per il loro recupero e manutenzione).
9) Certo che sì, come d’altronde
si capisce dalle risposte alle domande precedenti. Il turismo balneare, basilare per la nostra economia, non crea più un reddito
nell’indotto sufficiente per tutto
l’anno: diventa obbligatoria la diversificazione dell’offerta turistica.
10) Non si può vivere in un paese privo di strutture dedicate alle
attività culturali e ad Alassio anche in questo settore nell’ultimo
decennio sembra sia passato
Attila a fare terra bruciata. La maturazione dei giovani, il piacere
per gli adulti e i turisti, e la vita sociale in genere, si sviluppano in
maniera più armoniosa e compiuta quando si nutrono di giustizia
e cultura. Cinema, teatro e centro
congressi possono trovare spazio
in un’unica struttura polivalente: a
questo fine ben vengano l’ex
Cinema Colombo o l’ex Sala
Hanbury adeguatamente ristrutturati, non dimenticando che ciò
costituirebbe anche un volano
per l’intera economia locale a supporto del turismo.
11) Le polemiche sollevate negli
ultimi tempi non hanno portato a
nulla, perché tutti hanno ragione e
torto allo stesso tempo. Se da un
lato i locali necessitano di poter fare musica dal vivo, dall’altro gli
abitanti, i turisti e gli albergatori rivendicano il giusto diritto al riposo. A questo riguardo la latitanza
del Comune si trascina penosamente da anni: riteniamo che si
debba aprire un tavolo di concertazione tra le categorie interessate e gli abitanti per avere una giusta mediazione al fine di remare
tutti nella stessa direzione.
12) Il nostro sogno è un “Comune di Alassio a impatto zero”, percorso ambizioso, ma non impossibile. Rifiuti solidi urbani: con una
efficiente raccolta differenziata
porta a porta lo scarto umido che
finisce in pattumiera potrebbe alimentare un piccolo impianto a
biogas in grado di fornire energia
gratuita almeno alla pubblica illuminazione. Edilizia sostenibile:
una riforma del regolamento edilizio potrebbe incentivare o obbligare l’utilizzo di materiali ecocompatibili e tecnologie in grado di
rendere le nuove costruzioni completamente autonome dal punto
di vista energetico. Strutture pubbliche: anche qui l’utilizzo di tutte
le tecnologie in grado di ridurre od
eliminare i costi energetici consentirebbe di avviare quella politica di contenimento dei consumi
che costituirà forzatamente il nostro futuro.
13) Pista ciclabile sul tracciato
della ferrovia e recupero per l’utilizzo pubblico della Stazione, magari istituendovi un museo che
racconti le nostre radici, la storia
di Alassio e delle frazioni, oppure
uno spazio adeguato per mostre
d’arte di livello internazionale.
14) La crescita di una comunità
deve passare attraverso la condivisione della programmazione
strategica del futuro. Non si possono più tollerare politiche di
Palazzo di piccolo cabotaggio.
Quindi ampio spazio alla discussione pubblica ed al confronto.
15) Alassio ci è stata regalata
così, riconsegnamola migliore!
Grazie per l’ospitalità.
Sinistra Alassina
Jan CASELLA Sindaco
UN CONTRIBUTO
ALLA SCELTA DEI
CANDIDATI SINDACI
L’Alassino e Italia Nostra, sezione di Alassio, ribadiscono la loro
posizione neutrale nella corsa alla
carica di Primo Cittadino ma ritengono utile, per contribuire alla
chiarezza e alla consapevolezza
delle scelte, promuovere un incontro pubblico con i Candidati a
Sindaco di Alassio (che hanno confermato la loro disponibilità). I temi trattati riguarderanno: salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico-ambientale della città. L’appuntamento è fissato per giovedì
21 aprile 2011 presso la Biblioteca
civica di Alassio alle ore 21.
10
«L'ALASSINO»
Martedì 19 Aprile 2011
Incontro con Umberto Eco Shlomo Venezia all’ex Chiesa Anglicana
Presso il rinnovato Grand Hotel
Alassio il 18 marzo scorso è stato
ricevuto un personaggio di fama
internazionale: Umberto Eco.
Notissimo filosofo, linguista, saggista, romanziere, semiologo (studioso dei segni, la Semiologia l’ha
introdotta in Italia e ne ha pubblicato il primo trattato). «È un grande piacere ospitare ad Alassio una
personalità di spicco della cultura
contemporanea, - ha affermato
l’Assessore dott. Monica Zioni - tra
gli autori italiani più tradotti, le cui
opere sono state pubblicate in decine di lingue in tutti i continenti».
Al professor Francesco Gallea il
compito di intervistarlo. Dopo
aver iniziato dicendo che non ha
bisogno di presentazioni, Gallea
ha proposto un argomento un po’
anomalo: «Negli anni ’50 Eco fece
parte del “Gruppo dei Corsari”,
personaggi dell’epoca che avevano il compito di organizzare l’attività televisiva. Qual è la differenza
fra la televisione di allora e quella
di oggi?».
Eco: «Organizzammo corsi per
telecronisti; la differenza da oggi è
enorme; le trasmissioni comiche
erano fatte dai più grandi attori
(fra tutti Tognazzi e Vianello). I
programmi erano di alto livello,
che si è perduto. Allora c’era un
po’ di censura, oggi c’è ancora, ma
diversa: non per silenzio, ma per
rumore. I due capisaldi della lingua
italiana sono stati Dante e Mike
Bongiorno».
Dopo questa premessa è stato
dato spazio alle domande degli
studenti liceali (che hanno usufruito del credito formativo), riguardanti soprattutto i romanzi: Il
nome della rosa, Il pendolo di
Foucault, Il cimitero di Praga. Ecco
alcune fra le risposte più significative di Eco.
«La frase “Un uomo che legge ne
vale due” non è mia ma del grande
editore Valentino Bompiani.
“I Francesi e gli Inglesi uccidono
i padri, gli Italiani uccidono i fratelli”: loro si liberano dei capi, gli
Ho rifiutato candidature perché ritengo che un politico debba avere
delle conoscenze (tranne quelle
tecniche, per questo ci sono gli
specialisti), diciamo generali: se
fossi un ministro sarei sprecato.
Grand Hotel 18.3.2011 - Umberto Eco, con a fianco l’assessore Monica Zioni
ed il prof. Franco Gallea risponde alle domande di un giovanissimo.
(FOTO SILVIO FASANO PRESSO LA CASA DEL DISCO)
Italiani si uccidono fra loro. Faccio
poche interviste perché gli intervistatori si parlano addosso, ne faccio di più all’estero. Un libro è fatto per essere letto sotto alcune
chiavi di lettura: i giovani devono
essere educati alla lettura. Oggi
per la bandiera è un periodo felice:
abbiamo rubato il “Va pensiero” a
Bossi e il Tricolore a Berlusconi.
Per “Il cimitero di Praga”: a compiere le ricerche ho impiegato circa sei anni (tempo medio per scrivere anche gli altri romanzi), cerco
di essere preciso. Le armi sono
sempre state giocattoli per i bambini, servono per smaltire l’istinto
della violenza. Il computer ha abituato a leggere alfabeticamente.
Noi non sfruttiamo il nostro patrimonio artistico, che è notevole, al
contrario degli altri stati che ne
hanno meno. Dieci secoli prima
dell’Unità d’Italia esisteva la lingua
italiana, per altri stati è accaduto il
contrario: l’Italia che non esisteva
come nazione, esisteva come lingua e cultura. Siamo in una situazione privilegiata nella ricostruzione del passato. Un romanzo ha
successo perché viene pubblicato
nel momento giusto: dieci anni prima o dopo possono essere un disastro. Molte volte la storia è fatta
di documenti falsi. Un po’ dell’autore è in tutti i romanzi».
Carlo Bertolino
CONFERENZE DEL “CENTRO PANNUNZIO”
“LE DONNE E IL RISORGIMENTO”
In occasione del 150° dell’Unità d’Italia
Prof. Carla Zullo Piccoli: “Anita Garibaldi”
Ha fatto gli onori di casa la dottoressa Anna Ricotti, Direttore aggiunto del Centro Pannunzio, il 5 marzo
scorso nell’Auditorium R. Baldassarre della Biblioteca R. Deaglio:
«Nel 150° anniversario è bello ricordare anche le donne del Risorgimento, che non sempre sono state
subordinate agli uomini. Una di queste è Anita Garibaldi. Ce ne parlerà
un’esperta, la professoressa Carla
Zullo Piccoli».
Il microfono passa all’ospite:
«Garibaldi ebbe tre mogli. Anita la incontrò nel ’39 e la sposò nel ’42, nacquero quattro figli, una morì bambina; la seconda fu Giuseppina Raimondi, il matrimonio durò cinque
minuti, Garibaldi fu avvisato che era
incinta; la terza, Francesca Armosino, era di famiglia armena, fu assunta come bambinaia, il legame fu molto stretto, le diede due figli; poi
Garibaldi ebbe una figlia da una domestica molto bella. Anita fu la più
importante, ne condivise la vita avventurosa, con problemi economici.
È difficile separare la realtà dalla leggenda, è stata una compagna ideale.
Ci sono due testimonianze dirette,
due pronipoti dell’eroe entrambe di
nome Anita, che cercano di perpetuarne la memoria. Garibaldi, fra l’altro, fondò la prima associazione per
la protezione degli animali. Anita
nacque in Brasile, a Laguna nel Rio
Grande do Soul, zona che aspirava
all’indipendenza. Nel 1821, seconda
di nove figli, la madre rimase presto
vedova. Lei dovette accudire ai fratellini; cavalcava a pelo, fu affascinata dalle idee di uno zio. Era una ragazza difficile, la madre la fece sposare a 14 anni, il matrimonio non
durò molto. Garibaldi nel ’32 arrivò a
Rio De Janeiro, dove vivevano molti
Italiani, fondarono una sezione della
Giovane Italia; gli venne assegnato il
comando della flotta dei ribelli.
Arrivò a Laguna, vide sulla spiaggia
una ragazza coi capelli lunghi, la incontrò in una casa del posto, le disse che doveva essere sua e lei accetta. Garibaldi combatté con la sua
flotta contro le navi governative, rimase sconfitto; Anita partecipò.
Dovettero fuggire, con molti disagi,
lei era incinta, nacque Menotti.
Furono accolti a Montevideo in
Uruguay, dove vissero alcuni anni.
Lui insegnava Italiano e Matematica
in un istituto religioso. Vennero altri
figli. Nel ’42 tornarono in Italia con
due navi diverse: Anita approdò a
Genova, poi si recò a Nizza dalla suocera, dove arrivò anche suo marito.
Scoppiò la prima guerra d’Indipendenza; durante la Repubblica romana andarono ad abitare in una villa a
Rieti, dove trascorsero un periodo
sereno. Lei poi tornò a Nizza, ma ben
presto raggiunse Garibaldi a Roma.
Iniziò la ritirata, Anita si vestì da uomo, si tagliò i lunghi capelli, volevano raggiungere Venezia. Stremati arrivarono a San Marino, vennero
ospitati nella Repubblica a patto di
essere disarmati. Anita si ammalò,
ripartirono per Venezia, ma rifugiatisi in una fattoria, Anita morì. Venne
seppellita in un campo, poi traslata
in una chiesa vicina, a Mandriole.
Infine ricevette sepoltura definitiva
a Roma sul Gianicolo, vicino al monumento di Garibaldi.
C. B.
INCONTRI CULTURALI 2010 - “PARLIAMO DI…”
Prof. Giovanni Flaminio Bignami: “I marziani siamo noi
– Un filo rosso dal Big Bang alla vita” Ed. Zanichelli
Un altro di questi interessantissimi incontri, organizzati dall’Assessorato alla Cultura e dal Liceo
Don Bosco, si è tenuto il 4 marzo
scorso nell’Auditorium R. Baldassarre della Biblioteca R. Deaglio: un
vero “luminare” dell’astronomia
ha parlato della possibilità che
nell’Universo ci siano altri pianeti
con caratteristiche che permettano la vita come noi la intendiamo. Il
titolo della conferenza riprende
quello di un suo recente libro.
Il prof. Antonio Tassara ha iniziato: «Questa sera è in programma
un tema scientifico. Torna il prof.
Giovanni Bignami dopo sei anni,
qui aveva parlato della luna. Nato a
Desio (Mi), laureato in Fisica, ha
conseguito un dottorato a Parigi;
Accademico dei Lincei e membro
dell’Accademia di Francia è tra gli
scienziati più autorevoli nella ricerca astrofisica e spaziale, autore
di articoli giornalistici e libri su
questi argomenti». Tassara ha poi
fatto un lungo elenco (incompleto
ha detto) di titoli e incarichi prestigiosi dell’ospite, in Italia, Francia,
Germania, Russia, Stati Uniti, ecc.
Quindi il prof. Bignami con eloquenza dotta, ma piacevole e anche umoristica, ha pronunciato il
suo discorso. «Nell’antica Grecia e
fino al ’500 vigeva la teoria geocentrica-antropocentrica, poi venne
Niccolò Copernico (che studiò in
Italia) e il sistema solare divenne
eliocentrico. Ma la conferma viene
con Galileo Galilei, che viene a sapere che in Olanda venivano usate
lenti e inventa il cannocchiale.
Scopre i satelliti di Giove, che sono
quattro, e le fasi di Venere. Due secoli dopo vengono Darwin e Hoyle.
Dentro di noi c’è dell’idrogeno primordiale: siamo fatti di polvere di
stelle. Tutta la materia della quale
siamo fatti, non è che un pizzico di
sale nell’Universo. Siamo soli
nell’Universo? Gli astronomi sono
al lavoro per risolvere il problema.
Quindici anni fa fu scoperto un pianeta che potrebbe ospitare la vita,
oggi sono 20.000. Su Gliese l’acqua
è liquida, oggi ci sono cinque candidati simili. Giordano Bruno disse
che ci sono innumerevoli soli con
innumerevoli pianeti che girano loro intorno e sono abitati. Giacomo
Leopardi nelle “Operette morali”
scrisse che nella Via lattea ci sono
innumerevoli soli. Giovanni
Schiapparelli scoprì i “canali” di
Marte, fantasie poi smentite. Ogni
anno sulla Terra “piovono” quaranta tonnellate di meteoriti, sulle
quali sono stati trovati aminoacidi
che non sono sulla Terra, altri sono stati trovati nelle polveri delle
chiome delle comete: i Marziani
siamo noi?».
Il prof. Bignami durante la conferenza ha proiettato stupende immagini dell’Universo, riprese dal
telescopio Hubble e da satelliti artificiali; eccezionali: la Terra vista
come un insignificante puntino luminoso dal “Voyager” e il nucleo
delle comete.
C. B.
Lo scorso 9 marzo si è tenuto
un commovente incontro con
Shlomo Venezia, all’ex Chiesa
Anglicana.
Sopravvissuto al campo di
Auschwitz-Birkenau, appartenente a quel Kommando speciale, composto da internati destinati alle operazioni di smaltimento e cremazione dei deportati uccisi nelle camere a gas,
Shlomo Venezia è oggi l’ultimo degli Italiani rimasti in vita,
meno di dieci nel mondo, che sono stati costretti ad assumersi
quell’infernale incarico.
Il ricordo di quei lunghi mesi,
che Shlomo ha anche raccolto in
un intenso e sofferto volume,
Sonderkommando Auschiwitz,
ha toccato profondamente gli
animi di chi, stipato nella ex
chiesa, era venuto ad incontralo. Circa ducentocinquanta persone, in assoluto e rispettoso silenzio, hanno ascoltato la drammatica testimonianza di quest’uomo, 87 anni, che solo dal
1992, 47 anni dopo, ha deciso di
condividere l’esperienza vissuta quand’era poco più che ventenne. Da allora, è ospite di trasmissioni televisive, partecipa a
manifestazioni a ricordo
della Shoah, ha fornito la
sua consulenza a Roberto Benigni per la realizzazione del film La vita
è bella.
Shlomo Venezia ha
narrato di quando venne
arrestato con la famiglia
a Salonicco nell’aprile
1944 e deportato presso
il campo di sterminio; si è
soffermato sul terribile
rito della rasatura e della
tatuazione del numero
sull’avambraccio, ha raccontato di quando fu assegnato al Sonderkommando di uno dei grandi
crematori di Birkenau,
composto principalmente da giovani prigionieri
di robusta costituzione
ed in buono stato di salute, a causa dello sforzo fisico richiesto dal lavoro:
l’eliminazione delle «prove» di
quello che stava avvenendo.
Angosciante è stata l’esposizione delle mansioni cui era assegnato, ed i molti ragazzi presenti (l’incontro è stato organizzato
dall’Istituto Alberghiero di
Shlomo Venezia.
Alassio) non hanno fiatato, consapevoli di partecipare ad un
importante incontro con la
Storia, di “sentire” la viva voce di
chi quella storia ha vissuto sulla
propria pelle.
M.B.
I film di Vittorio De Sica nelle scuole
di Alassio e Albenga
In appendice all’evento dell’incontro con Manuel De Sica effettuato alla ex Chiesa Anglicana il
mese scorso, di cui ha già offerto
un ampio resoconto Carlo Bertolino, sembra opportuno aggiungere qualche dettaglio di rilevante interesse.
Per riassumere brevemente,
l’incontro ha avuto luogo come
‘seminario’ collaterale al Corso
post -universitario in “Canzone e
Popular Music. Produzione, gestione, comunicazione” diretto
da Eugenio Buonaccorsi e promosso da vari Enti e dall’Università di Genova per iniziativa della
sottoscritta, suo Responsabile
Didattico. L’annuncio ufficiale
dell’inizio del Corso, finanziato
dalla CE e gratuito per i 15 studenti selezionati fra i 53 iscritti,
risale al 18 ottobre, con una
Conferenza Stampa presso l’Aula
Magna di Lettere di Genova (a cui
prese parte anche Gino Paoli) e
ampi resoconti su TV e giornali.
In quell’occasione il Direttore del
Corso, prof. Eugenio Buonaccorsi, e la sottoscritta ne avevano illustrato le caratteristiche fondamentali, intese alla formazione di
giovani da avviare a una collocazione professionale nell’area della cosiddetta ‘Popular Music’.
Alle lezioni e ai laboratori, tenuti
presso il Circolo di Formazione
Parasio di Imperia da musicologi
e professori di varie Facoltà italiane, si sono affiancati ‘seminari’
e incontri con personaggi di spicco del mondo musicale, il cui scopo è stato di stabilire un contatto
fra gli studenti e i protagonisti o i
mediatori diretti del mondo dello
spettacolo, ai quali gli interessati
potessero eventualmente rivolgere anche domande o dai quali
comunque ricevere informazioni
dirette sul loro “iter” professionale. Alcuni di tali seminari sono
stati effettuati a Imperia (ricordiamo in particolare quello con
Francesco Baccini), dove ancora
ne sono programmati altri due,
con Gino Paoli e Roberto Vecchioni; uno a Genova, con Ligabue. Ad Alassio si sono svolti invece gli incontri con Pepi Morgia,
esponente del mondo musicale
noto per i suoi molteplici allestimenti e regie; con il maestro Gian
Piero Reverberi, importante
compositore, arrangiatore e Direttore d’orchestra. E infine l’ultimo, di cui è stato protagonista
Manuel De Sica, figlio del grande
Vittorio. Come è noto, Manuel è
compositore di musica “colta” da
camera e da concerto, e, sul versante della musica cosiddetta
“extra-colta”, creatore di infinite
colonne sonore per film.
Come è stato detto, De Sica ha
intrattenuto l’uditorio sul connubio “Musica e cinema”, illustrando modalità e strategie tramite
cui l’accompagnamento musicale sottolinea o enfatizza il dialogo
e la trama di un film. In tal modo
egli ha offerto ulteriori chiarimenti sul tema della cosiddetta
“musica applicata”, materia di
cui egli è docente in diversi centri
didattici, e che costituisce uno
degli insegnamenti impartiti nel
Corso di cui si è detto. Gli sbocchi
professionali che il Corso offre
sono infatti due: quello, prevalente, di organizzazione di eventi
musicali e della intermediazione
tra l’artista, il cantante o cantautore, e la diffusione della sua opera entro il circuito mediatico; e
quello orientato verso un’attività
diretta alla creazione di “musica
applicata”, cioè di accompagnamento a settori promozionali
quali lo spot pubblicitario, sigle,
jingles, o il cinema stesso. Come
ultimo momento ‘formativo’ del
Corso, gli studenti seguiranno periodi di tirocinio presso Enti vari
connessi al mondo della produzione e diffusione musicale, ove
si confronteranno con attività
“sul campo” e anche potranno,
eventualmente, trovare occupazione in seguito.
Ma di molto altro ha parlato
Manuel De Sica al numeroso pubblico intervenuto, anche rispondendo a domande degli studenti.
Alla attività musicale egli affianca, infatti, in qualità di Presidente
della apposita Associazione,
quella di curatore della conservazione e restauro dei film paterni.
Capolavori come Sciuscià, Ladri
di biciclette, Umberto D, Miracolo
a Milano e molti altri devono a lui
e ai suoi collaboratori la loro sopravvivenza. L’ultimo per esempio, Miracolo a Milano, è stato
proiettato il 14 febbraio al Piccolo Teatro Strehler di Milano, dopo
la sua conversione in digitale.
Mentre altri, come Umberto D.,
pur sottoposti a restauro in celluloide, data la deperibilità di tale
materiale necessiteranno presto
di ulteriore conversione in digitale. Da menzionare fra questi, anche I bambini ci guardano (la cui
proiezione ha concluso l’incontro alassino), girato nel 1943 proprio ad Alassio - e quindi denso di
memorie e in grado di suscitare
nel pubblico irripetibili emozioni.
Consapevole del valore di tali
opere, testimonianza della cultura nazionale, ma anche della storia, Manuel ha espresso il proposito di adoperarsi per la loro diffusione presso i giovani, che non
le conoscono. In tale prospettiva
egli ha richiesto la nostra collaborazione personale, e quella
dello stesso Comune di Alassio,
nella attività di ‘appoggio’ alla
programmazione di film di cui fu
regista suo padre, da proiettare
nelle scuole superiori.
Ed ecco il motivo essenziale di
questa ‘aggiunta’ informativa. In
merito a tale meritoria opera divulgativa di De Sica, iniziative sono già state da me intraprese nei
contatti con i Presidi degli Istituti
Superiori del territorio, e cioè i
Licei Classico, Scientifico e
Linguistico Giordano Bruno di
Albenga e Don Bosco di Alassio.
Si auspica cioè una programmazione che fin dal prossimo anno
scolastico metta in atto la proiezione di alcuni di quei capolavori.
E non si esclude, circa il progetto,
un coinvolgimento anche della
Unitre alassina, (“Università della terza età”), per i meno giovani
ma certo non meno interessati a
rivedere i capolavori del grande
Vittorio De Sica. Un’ulteriore proficua collaborazione al progetto
sarà quella del noto sociologo e
scrittore Francesco Alberoni, nella sua qualità di Presidente del
Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Romana Rutelli
Ringraziamenti
La C.R.I. di Alassio desidera
ringraziare l’Associazione Alassio Donna e la cittadinanza di
Alassio perché con le offerte
raccolte durante lo scorso anno
siamo riusciti ad acquistare una
nuova autovettura necessaria
per il trasporto dei pazienti in
ospedale per effettuare esami o
terapie mediche.
Inoltre ringraziamo tutti coloro che si sono prestati ad aiutarci contribuendo alla preparazione del salone e del rinfresco
svoltosi a Laigueglia presso il
Salone Polivalente , piazza S.
Sebastiano, in occasione della
Serata di Musica svoltasi il 5
marzo u.s. organizzato allo scopo di raccogliere fondi per
l’Associazione onlus “La gabbianella” una “casa famiglia” che si
occupa di bambini e ragazzi dai
3 ai 16 anni, e precisamente:
• Focacceria Vittorio,
• Bar Albatros,
• Hotel Flora,
• Hotel Mediterraneo
• Cuoco mio,
• Pizzeria Pacan
• Hotel Villa Ida,
• Pensione Gilda,
• Garage Asmara,
• La Confraternita di S. Maria
Maddalena
Un doveroso ringraziamento
va anche al Sindaco di Laigueglia sig. Franco Maglione e al
Dott. Macheta che grazie alla loro disponibilità e collaborazione ci hanno permesso di organizzare questa serata.
C.R.I. - Alassio
Martedì 19 Aprile 2011
Un futuro per Alassio
La nostra casa di Alassio ha
avuto nel febbraio 2011 la Visita
straordinaria del Superiore
Regionale Salesiano per l’Italia
don Pier Fausto Frìsoli. Riporto
con piacere le sue conclusioni.
Si è detto molto contento anzitutto nel constatare il buon
clima di famiglia che si respira
nella comunità. Ripensando al
progetto di don Bosco ed al suo
sguardo di particolare predilezione su questa casa da lui fondata, ha constatato con molta
gioia la crescita costante negli
anni della popolazione scolastica.
Alla luce di questo cammino,
anche per il futuro va garantita
sia la serietà del servizio scolastico, sia la coesione della comunità educativa, sia l’intelligente e mirata comunicazione
con il territorio, elemento strategico fondamentale. Molto hanno giovato anche le facilitazioni
di vario genere (mensa, doposcuola, trasporti, ecc.) che hanno reso accessibile l’opera ad
una popolazione ampia dell’intero ponente ligure.
Due strade possono, nonostante le difficoltà, garantire il
futuro della scuola salesiana,
qui ed altrove: la qualità educativa e la qualità didattica.
Sempre più la scuola salesiana è chiamata ad un compito paziente e delicato di comprensione, ascolto, sostegno, specie dinanzi a situazioni di fragilità familiare. Essa non è solo scuola,
ma “casa”, cioè luogo dove trovare adulti e coetanei che stanno vicini ed aiutano a crescere.
L’amorevolezza e la familiarità
richieste da Don Bosco ai
Salesiani, acquistano oggi un valore particolare per quanti (ge-
11
«L'ALASSINO»
nitori e figli) ricercano – anche
inconsapevolmente – nella
scuola salesiana un ambiente in
grado di comprendere ed accompagnare specie nei momenti critici. Essa pertanto non può
essere soltanto il luogo dell’insegnamento e della valutazione
dell’apprendimento, ma un ambiente in cui poter aprire il cuore, trovare ascolto, superare il
ripiegamento su di sé. Le attività
spontanee, di gruppo, di impegno sono di grande aiuto per dare o ridare serenità agli adolescenti. È questo il terreno migliore anche per la promozione
di quella “cultura vocazionale”
che conduce gradualmente i nostri allievi alla acquisizione di
scelte mature di vita.
Sul secondo fronte, la qualità
della didattica, si gioca molto
della credibilità della scuola. È
evidente che la serietà di una
scuola non si misura dal numero degli insuccessi scolastici
che essa registra, né si dimostra al termine del processo, in
sede di scrutinio finale. Al contrario essa va dimostrata all’inizio del processo formativo con
una capacità fine di diagnosi,
l’attivazione di percorsi più
aderenti alla reale situazione di
partenza di ciascun allievo, la
valutazione non solo delle prestazioni, ma dei miglioramenti
compiuti rispetto al punto di
partenza, la modifica dell’ambiente di apprendimento, il
coinvolgimento dell’allievo e
della sua famiglia, il potenziamento delle abilità cognitive di
base, l’adozione di strategie didattiche motivanti…
Occorre, a tal fine, investire risorse per la qualificazione continua dei docenti, specie per l’ac-
ARENZANO E LA CONSULTA LIGURE
quisizione e sperimentazione di
metodologie didattiche più efficaci. L’autonomia didattica ed
organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo delle istituzioni scolastiche (non solo
concessa, ma raccomandata e
promossa), consente ampi margini di azione e di innovazione.
In campo economico le scelte
fatte hanno consentito l’esecuzione di lavori di adeguamento
normativo e l’ammodernamento delle strutture: una gestione
attenta (parcheggi, ospitalità,
spiaggia, palestra) può generare
delle risorse preziose per la missione apostolica.
Circa l’oratorio, il modello tradizionale che faceva di esso
l’unico centro ricreativo della
cittadina è definitivamente tramontato. Eppure esso conserva
una sua preziosa validità educativa anche per il futuro, per due
ragioni: la gratuità e libertà di accesso e di espressione e la centralità della relazione educativa.
La conoscenza diretta da parte
degli educatori, l’accoglienza
personalizzata, la proposta di
valori religiosi sono il “di più”
che nessun altro centro ricreativo o sportivo può offrire. Queste
due caratteristiche dell’ambiente oratoriano esigono una rete
più ampia di famiglie che si sentano non solo fruitrici di un servizio, ma partecipi di progetto
educativo a favore dei propri figli e dei loro coetanei.
In conclusione, l’attività scolastica, l’oratorio, il servizio della
Chiesa pubblica, l’accoglienza
estiva costituiscono un insieme
armonico che rende l’opera di
Alassio bella e significativa.
Nella splendida e suggestiva
cornice del Parco Negrotto
Cambiaso ad Arenzano, in una
giornata accarezzata dal sole,
domenica 20 marzo, si è svolta la
153ª riunione della Consulta
Ligure. Un bel traguardo se si
considera che la prima riunione
ebbe luogo nel lontano 1973
quando sette Associazioni, tra
cui la Vecchia Alassio, decisero
di costituire un organismo regionale che avesse tra i suoi
compiti principali la difesa della
Cultura, delle Arti, delle Tradizioni e della Difesa dell’Ambiente. A quel tempo lo scenario
regionale presentava connotati
diversi dagli attuali.
A ricevere il folto numero dei
rappresentanti è stata l’Associazione “Töre di Saraceni”. Tra
le personalità presenti che hanno messo in evidenza l’importanza della Consulta, c’era il
Sindaco della cittadina che ha
evidenziato il suo sentirsi fiero
di poter ospitare il Sodalizio nella Sala Consiliare.
La riunione vera e propria ha
quindi avuto inizio con la lettura
di due relazioni: quella morale
letta dal presidente Elmo
Bazzano che ha percorso le diverse fasi di impegni e conquiste
lungo l’arco del 2010. Relazione
sentita e appassionata che ha
messo in risalto la particolare
dedizione di questo presidente
dell’organismo regionale che ha
saputo traghettare la Consulta
verso traguardi importanti. Il
Sodalizio, infatti, gode oggi della
fiducia e dell’apprezzamento da
parte di Istituzioni che contano,
come la Regione Liguria.
La seconda relazione, più tecnica, quella economico-finanziaria, è stata letta dal tesoriere ed
è stata poi votata all’unanimità
dai presenti.
Ampiamente discusso è stato
l’ordine del giorno riguardante il
DBL (Dizionario Biografico dei
Liguri Illustri). Purtroppo rimangono in magazzino molte copie
dei diversi numeri della pubblicazione e, quindi, si è cercato di
trovare una soluzione per poter
vendere i tomi anche coinvol-
Primavera: tempo di processionaria
gendo, per esempio, le diverse
biblioteche della Liguria. Il presidente ha ricordato che alcune
Associazioni non hanno ancora
acquistato le cinque copie per
numero per le quali si erano impegnate a suo tempo.
Il 19 giugno p.v. si svolgerà
nella Sala della Sibilla al Priamar
di Savona il convegno “Contributo dei Liguri all’Unità d’Italia”. A questo proposito il prof.
Franco Gallea, sovrintendente
della Consulta, nonché past president, ha quasi ipnotizzato i
presenti con una vera lezione
sul Risorgimento, in particolare
quello ligure. Egli ha focalizzato
l’attenzione sulla figura di
Mazzini, simbolo della resistenza passiva, nonché su quella di
Mameli, con la sua prematura
morte all’età di 22 anni, la cui
salma è stata oggetto di varie
traslazioni a causa di vicende alquanto strane. Il convegno, che
vedrà l’intervento di vari oratori, avrà anche come scopo clamoroso quello di far dare alla
salma di Mameli una dimora definitiva che dovrebbe essere
quella presso il monumento a
Vittorio Emanuele II che è il
Vittoriano a Roma. L’intervento
di Franco Gallea è stato seguito
da uno scrosciante e meritato
applauso.
Con la discussione di altri argomenti all’O.d.G. si è poi chiusa la riunione e ci si è dati appuntamento al Priamar di
Savona per il Convegno di cui
sopra.
Beppe Rizzo (per l’A.V.A.)
Don Giorgio Colajacomo
Curiosità pasquali
Al Don Bosco di Alassio in ciascuna aula del liceo e della scuola media installate le L.I.M. (lavagne interattive multimediali).
Un utile strumento per migliorare l’attenzione e il coinvolgimento degli alunni, per rinnovare la didattica attraverso le metodologie della didattica laboratoriale, un investimento per alzare ancora la qualità di un ambiente serio e stimolante, entro
una comunità educativa, sullo
stile di Don Bosco.
RIAPERTE LE ISCRIZIONI
Scuola media: due sezioni
Liceo: classico-scientifico-lin-
guistico-economico sociale
NULLA-OSTA
Se uno, già iscritto in una prima classe, cambia idea… e vuole iscriversi al Don Bosco (o in
altra scuola) deve richiedere alla scuola a cui si è iscritto, con
domanda in carta semplice, il
Nulla Osta per passare ad altra
scuola, dopo essersi accertato
che la sua richiesta possa essere accolta nella nuova scuola, e
poi fare l’iscrizione.
Questo vale per tutte le prime
superiori e per tutte le classi della scuola media.
Per la seconda liceo, ci deve
essere in più corrispondenza
tra le materie della scuola frequentata e della nuova; altrimenti occorre un esame integrativo a settembre nelle materie di differenza.
Questo esame integrativo,
prima dell’inizio dell’anno, occorre per il passaggio dalla terza-quarta-quinta liceo (per il
Don Bosco nello scientifico,
classico e linguistico aziendale
programmi Brocca), prendendo
contatto con la direzione per
tempo, in modo da fissare i programmi essenziali su cui prepararsi.
Alassio Punta Airole
Processionaria del pino
(Thaumetopoea pityocampa) risulta pericolosa quasi esclusivamente sui pini. Nel corso di un
anno sviluppa una sola generazione con comparsa degli adulti
(farfalle) nei mesi di LuglioAgosto e nascita delle larve in
Settembre. Queste al sopraggiungere dell’inverno costruiscono un voluminoso nido dove si riparano dai freddi della
stagione. All’inizio della primavera abbandonano la pianta e
scendono in processione a terra, dove completano il loro sviluppo. Chi percorrere la strada
panoramica di San Bernardo, in
questo periodo dell’anno, (nel
tratto a salire dopo la Puerta
del Sol circa 200-300 m) si im-
batte sicuramente in qualche
processionaria anche lunga due
metri e in alcuni pini posti sui
fianchi della strada si possono
osservare i nidi che le contenevano. ATTENTI, il bruco della
processionaria può provocare
gravi reazioni allergiche e infiammatorie nell’uomo (irritazioni cutanee e oculari, eritemi
alle mucose e alle vie respiratorie, attacchi d’asma). Tali manifestazioni possono verificarsi
anche senza il contatto fisico
con l’insetto, i peli urticanti
possono staccarsi ed essere
trasportati dal vento, quindi,
stiamo alla larga, non tocchiamo a mani nude l’insetto, né avviciniamo la faccia per osservarli: è molto pericoloso.
LAUREE
Mercoledì 30 marzo u.s. presso la Facoltà di Architettura
dell’Università degli Studi di Genova la giovane Claudia Bonifazio ha
conseguito la Laurea specialistica In disegno Industriale, curriculum progettazione di prodotto industriale e di arredo, ottenendo Il
massimo del voti, con 110 e Lode. Il titolo della tesi: “Smart City: una
città a tre livelli. Genova: Realizzazione di una rete di mobilità diffusa”. Relatore il Prof. Ing. Michele TroiIo. Correlatice: Arch. Valentina
Solera. Alla neolaureata l’A.V.A. augura, dopo una così brillante conclusione degli studi, una vita professionale feconda e altamente positiva.
Il giorno 21 marzo u.s. presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Genova, Silvia Odasso si è laureata in
Architettura, ottenendo il massimo punteggio di 110 e Lode.
Con la tesi “Recupero e riutilizzo dell’area e delle strutture industriali dell’ex zuccherificio di Spinetta Marenco – Alessandria”.
Relatore è stato il Prof. Arch. Brunetto De Batte, Correlatore il Prof.
Arch. Fausto Novi. Alla giovane neo laureata che ha concluso in maniera lodevole un ciclo di studi sempre molto brillante, l’A.V.A. porge vivissime congratulazioni insieme all’augurio di un futuro professionale denso di traguardi positivi.
Il mare con la sua azione erosiva scava la costa arrecando
danni, che nel tempo diventano
sempre più pesanti.
Sono numerose le piante che
sono andate a finire in mare, in
questa zona, anche se questo non
sembra importare molto sul territorio alassino. Viene da doman-
darsi, nel caso specifico, a chi giova, una situazione come questa,
dove a essere minacciata,
“dall’erosione” è la costa, la ferrovia e in un futuro non tanto distante, la soprastante via Aurelia.
Tralascio la bellezza dei luoghi…
Più il tempo passa e maggiori
saranno le spese per mettere il
tutto in sicurezza. Combinazione, spesso sorgono contenziosi
tra pubblico e privato.
Non sempre, o quasi mai, l’interesse pubblico prevale, ad avvantaggiarsi in situazioni similari sono, in genere, altri.
R. Santomaso
Il giorno 28-03-2011 presso l’Università degli studi di Genova,
Valentina Schiappapietre ha conseguito,a pieni voti (110 e lode), la
laurea specialistica in scienze e tecnologie dell’informazione, sostenendo la tesi “I TUNES U” Relatore il Ch.mo prof. Mauro Coccoli,
correlatore il Ch.mo prof. Gianni Vercelli
Alla neo dottoressa anche le felicitazioni dell’Associazione
Vecchia Alassio.
Tutti i nostri lettori sanno
che la Pasqua ogni anno, in
quanto “festa mobile” viene solennizzata (cade...) la prima domenica di Primavera col “plenilunio” (con possibilità, cioè,
dal 21 marzo al 28 aprile) ma,
certamente (così almeno speriamo~potrebbero essere interessati ad alcune curiosità che
vogliamo presentare relative
agli ultimi 110 anni:
-a) Giorno più “basso”: il 23
marzo del 1913 e del 2008
Giorno più “alto”: il 25 aprile
del 1943.
-b) Dal 23 marzo al 25 aprile
l’unico giorno mai “toccato”
per 110 anni è stato il 24 aprile
che però lo sarà quest’anno
(2011) per la prima volta.
-c) Dal 1902 al 2002: per 25
volte nel mese di Marzo dal
1900 al 2011: per 86 volte nel
mese di Aprile.
Evitiamo, per ragioni di spazio, elencarne dettagliatamente
i giorni e gli anni.
-d) Per certi “giorni” è stato
ciclico un periodo di 11 anni
quali: 26 marzo: 1967, 1978,
1989
27 marzo: 1910, 1921,1932
31 marzo: 1907, 1918,1929 /
1991, 2002 OPPURE
1 aprile: 1923,1934, 1945, 1956
6 aprile: 1947, 1958, 1969, 1980
12 aprile: 1903, 1914, 1925, 1936
MA VE NE SONO ALTRI ANCORA che volutamente evitiamo di elencare.
-e) I giorni meno “frequentati” sono stati il 24 marzo del
1940 e il 25 marzo del 1951 – per
una sola volta.
Il giorno più “frequentato” è
stato il 12 aprile: 1900 - 1914 1925 -1 936 - 1998 - 2009 – per
ben 6 volte.
Queste presentate, sono
semplici e dilettantistiche osservazioni che, se interessanti,
potrebbero e su basi ben più
scientifiche, essere trattate e
meglio analizzate dal nostro
bravo don Natale Tedoldi, direttore dell’Osservatorio don
Bosco e redattore della importantissima rubrica Meteorologia Alassina di questo giornale
e col quale ci scusiamo in anticipo, insieme ai nostri lettori,
per eventuali quanto involontari errori.
E, naturalmente, a chi vorrà
leggerci…
BUONA PASQUA.
G. C.
12
«L'ALASSINO»
Disciplina della pesca sportiva e ricreativa in mare
Disciplina della pesca sportiva
e ricreativa in mare - D.M.
06/12/2010 (Rilevazione della
pesca sportiva e ricreativa in
mare)
Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera Alassio
Obbiettivo dell’incontro
“Il vero pescatore sportivo è rispettoso delle leggi e della natura.
Scopo di questo importante appuntamento informativo a favore
dell’utenza è affiancare all’attività di polizia una parallela azione di divulgazione della normativa tale da soddisfare le aspettative manifestate in tal senso e rendere possibile un proficuo confronto sulle tematiche, al fine di
tutelare così l’utente del mare,
nonché, la risorsa ittica nel suo
complesso”
Il Comandante T.V. (CP)
Elisabetta PIERAMI
A seguito dell’incontro avvenuto il 12/03 u.sc. presso l’Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera di Alassio,
aperto a tutte le Associazioni,
avente come argomento la pesca sportiva e ricreativa,
l’A.V.A., nell’intento di fare cosa
gradita ai suoi lettori pubblica
uno stralcio della normativa,
informando che gli Uffici preposti della Capitaneria sono aperti
dal lunedì al venerdì dalle ore 9
alle 13,00 e al sabato dalle ore 9
alle 11,00. Per informazioni e
modulistica è possibile consultare il sito www.alassio.guardiacostiera.it oppure scrivere a
[email protected] o ancora ai
numeri telefonici 0182 640861 –
0182 641406 – fax 0182 646688,
inoltre, IMPORTANTI le novità
che riguardano la pesca subacquea sportiva, la disciplina della
pesca del tonno rosso, la pesca
all’isola Gallinara, limitazioni
delle attrezzature e le sanzioni.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 24
del 31/01/2011 è stato pubblicato il D.M. 06/12/2010 del Ministero delle Politiche Agricole
Alimentari e Forestali concernente la rilevazione della consistenza della pesca sportiva e ricreativa in mare. A tal fine,
chiunque effettua la pesca a
scopo sportivo o ricreativo in
mare deve comunicare l’esercizio dell’attività al Ministero sopra citato – Direzione Generale
della pesca marittima e dell’acquacoltura.
Ottenuta l’iscrizione (gratuita), la stessa dovrà essere esibi-
ta ad ogni richiesta degli Organi
di controllo. Se sprovvisto, l’interessato, dovrà sospendere
l’attività di pesca ed effettuare
entro 10 gg. dall’accertamento
la comunicazione ovvero presentare all’Autorità che ha effettuato il controllo l’attestazione
dell’avvenuta comunicazione.
L’attestazione della durata di
tre anni ha validità su tutto il
nostro territorio costiero.
IL PRECETTO DI CUI SOPRA
ENTRA IN VIGORE IL 1° MAGGIO 2011
La pesca sportiva è un’attività
NON PROFESSIONALE NÉ COMMERCIALE, che sfrutta le risorse
acquatiche viventi a fini ricreativi e sportivi.
Si distingue in:
PESCA SPORTIVA: Una pesca
non commerciale praticata da
soggetti appartenenti a un’organizzazione sportiva nazionale o
in possesso di una licenza sportiva nazionale;
PESCA RICREATIVA: Una pesca non commerciale praticata
da soggetti non appartenenti a
un’organizzazione sportiva nazionale o che non sono in possesso di una licenza sportiva nazionale.
Associazione Vecchia Alassio
Martedì 19 Aprile 2011
MILANO–SANREMO: 102a EDIZIONE
Nella foto: la corsa ciclistica attraversa il
centro di Alassio.
(L’A.V.A. ringrazia il
sig. Fiorelli Nando per
aver collaborato per
lo scatto della foto).
Sabato 19 marzo, come nelle
migliori tradizioni, si è svolta
la gara ciclistica Milano–Sanremo. Il buon clima della
Riviera ha favorito l’interesse
per questa manifestazione e
così residenti e ospiti di
Alassio hanno formato due ali
di folla lungo tutto il percorso
cittadino, salutando e incitando i corridori e, in particolare,
i propri favoriti.
CRUCIALASSINO
Alle Regate di Alassio Il sole “bacia” i belli e il vento i bravi…
Prima giornata, praticamente
estiva, per la Settimana Internazionale di Vela d’Altura, organizzata dal Circolo Nautico “Al
Mare” di Alassio sotto l’egida ovviamente della Federazione
Italiana Vela, del Comitato 1^ Zona, del Comune di Alassio e della Marina di Alassio SPA. Le 47
imbarcazioni suddivise in due
raggruppamenti, sono riuscite a
disputare due prove, di cui la seconda con percorso ridotto.
Il Comitato di Regata, Presieduto dall’esperto Ettore
Armaleo, con la supervisione
del Vice Presidente Sportivo del
Cnam Ennio Pogliano, ha posizionato un “Campo” per un vento da 200° con una intensità dai
5 ai 12 nodi, che via via nel corso
delle prove é andato poi calando. Perfetta la prima partenza
degli ORC 1 e 2 che iniziavano la
bolina cercando di guadagnare
il lato sinistro del percorso, ovvero verso il largo, dove si notava una maggiore pressione, alla
fine della prova, in reale, Airis di
Roberto Monti con alla “Tattica”
la bravissima ex Olimpionica
Federica Salvà riusciva a dare
ben 7 minuti di distacco a GLS
Stella di Stefano Fava, ma che
non gli consentivano di mantenere la prima posizione in compensato. Al 5° posto in questa
prima prova troviamo Neera di
Nicolo’ Zanelli con alla tattica il
pluridecorato Francesco De
Angelis ( il famoso Skipper di
Luna Rossa) insieme al locale
Alberto Scapolo.
Nella Classe ORC B sia in reale
che in compensato regolava la
flotta Brancaleone di Ciro
Casanova davanti a Midva di
Besana/Pozzi/Sirena con al
Timone l’altro super decorato
Mauro Pellaschier (timoniere
della mitica Azzurra), al terzo
posto il laiguegliese Giorgio
Gobbo con il Lima Golf.
Nella seconda prova degli ORC
1 e 2 con il vento che cominciava
ad indebolirsi vinceva con percorso ridotto Timeriesci di Luca
Lualdi davanti al MC Seawonder
di Vittorio Urbinati timonato da
Beppe Zaoli, terzo GLS Stella di
Stefano Fava. Durante la partenza finivano OCS, ovvero squalificati per partenza anticipata, sia
Neera con Dea Angelis che Airis
con la Salvà.
Nella classifica della seconda
prova per il gruppo ORC B
Baciottinho di Giuseppe Tadini
regolava in compensato Midva e
Brancaleone.
Gran Finale col botto, alle
Regate della Settimana Internazionale Vela D’Altura di Alassio.
Con una giornata di sole il
Comitato di Regata presieduto
da Ettore Armaleo di Genova è
riuscito a far disputare due prove con un vento a tratti intenso
che ha toccato anche i 25 nodi,
proveniente da una direzione
che oscillava tra i 340° e i 360°
molto rafficato.
La giornata ha regalato anche
momenti spettacolari con le
barche, che sotto raffica, ogni
tanto straorzavano, coricandosi
quasi completamente sul mare.
Queste evoluzioni hanno sicuramente fatto piacere alle centinaia di turisti che hanno affollato la spiaggia alassina.
Parlando nello specifico dei risultati possiamo notare due primi posti nella Classe IRC 1 di GLS
Stella di Stefano Fava del Circolo
Nautico Foce Magra, che gli hanno consentito di vincere la classifica finale della classe davanti
a Swanderful di Giacomo
Miscioscia dello Yacht Club
Italiano di Genova e Neera di
Nicolò Zanelli del Veladoc sulla
quale ha regatato in qualità di
tattico Francesco De Angelis.
Quest’ultimo è stato protagonista di una collisione con un’altra
imbarcazione in regata che lo ha
costretto a ritirarsi per una grossa falla apertasi poco sopra la linea di galleggiamento.
Nella Classe ORC 2 Vittoria di
Aurora di Paolo Bonomo e
Roberto Bruno dello Yacht Club
Sanremo che ha fatto l’enplein
con ben 4 vittorie su 4 regate davanti a PLC di Leone PattoFatto
e Chiara di Lavagna e Enigma II
di Franco Ardissone della LNI
Imperia.
Nella Classe IRC 3 la vittoria è
andata a Baciottinho di Giuseppe Tadini con Ala Bianca di Camillo Capozzi al secondo posto
entrambi dello YC Chiavari, terza l’imbarcazione Robi 14 di
Massimo Schieroni della LNI
Savona.
Nel Raggruppamento che
comprendeva sia ORC 1 che
ORC 2 oltre al vincitore GLS
Stella salivano sul podio al se-
condo posto Timeriesci di Luca
Lualdi dello YC Città di Genova e
al terzo Airis di Cesare Bressan
dello CNSM con in qualità di tattico la bravissima ex olimpionica di 470 Federica Salvà.
Negli ORC B grande vittoria di
Midva hi fun imbarcazione di oltre 30 anni ma che evidentemente riesce ancora a regolare
tutte le altre, insieme agli armatori Besana, Crispiatico e Sirena
del CV Erix in qualità di tattico il
famoso Mauro Pellaschier, al secondo posto troviamo Baciottinho e al terzo Brancaleone di
Ciro Casanova del CN del Finale.
Nei Minialtura la vittoria è andata a Aia de Ma di Luca Olivari
dello YC Sestri Levante.
Ben 47 imbarcazioni hanno
preso parte a questa edizione
della Settimana Internazionale
Vela D’Altura brillantemente
organizzata dal Circolo Nautico
“Al Mare” di Alassio, che appena archiviata questa manifestazione si prepara subito per le
prossime regate che incombono nel mese di Aprile con
l’Alassio Dragon Week, importante appuntamento internazionale con la classe Dragone,
con imbarcazioni provenienti
da ben 8 nazioni e subito dopo
con la Prima Tappa della Volvo
Cup riservata ai D-One, la deriva acrobatica disegnata da
Luca Devoti.
Tutte le Classifiche nella sezione regate del sito www.cnamalassio.it.
Il Cnam Alassio
Soluzioni del mese precedente.
1
2
3
4
5
6
7
8
12
16
20
17
18
26
27
28
32
29
30
33
35
36
37
40
38
41
44
45
47
19
23
25
31
11
14
22
21
24
52
10
13
15
34
9
48
42
39
43
46
49
50
51
53
CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Aprile 2011
Orizzontali
1. La formano i calciatori – 8. Traiano, che fu valido insegnante e stimato
Sindaco – 12. Ricordati come “popolo” in un suo libro dal compianto
Dante Schivo (Maraian) – 13. Usato per pomate o come... brillantina – 14.
Consonanti in rada – 15. Associazione per motorizzati – 16. Cantore classico greco – 18. Nel “pesto” con “baxiaricò” e “furmaggiu sordu” – 20.
Santa che si festeggia il 22 Maggio – 22. Puledrini o vitelli da latte – 23.
Bastimento… biblico – 24. Rompere, spezzare – 26. Vivacità, gaiezza – 27.
Cremona al P.R.A. – 28. Diede il primo nome alle isole Lipari – 30. Aderire…
ma senza vocali – 31. Articolo per… certe coppie – 32. Con “France” si vola – 33. Zona che un tempo significava “al piano” e oggi, come via, ricorda… l’inno nazionale – 34. Altro nome dialettale per Maria – 37.
Vercelli in… targa – 38. Prestigiosa marca di vecchi autocarri – 40. Regione
Alassina… oltre lo stadio – 41. Opera Verdiana commissionata da Ismail
Pascià – 44. La prima di sette – 45. Vico del centro storico che ricorda antica famiglia Alassina – 48. Le loro foglie alimentano i filugelli – 50. Cosa…
latina – 52. Antica gelateria alassina – 53. Così finisce ogni preghiera
Verticali
2. Aggregato di isole – 3. Malvagità, empietà – 4. Metà... Roma – 5. Uno dei
7 peccati capitali – 6. In dialetto è “lellura” – 7. Verbo d’allegria – 8. Rosa…
non rosa – 9. Nel 1903 musicò “In the south Alassio” – 10. Cappello… di
vecchio uso – 11. Città dell’Eritrea e via Alassina – 15. Arte… in latino –
17. Nome di cinema o teatro – 19. Ricordata dal Manzoni per la loro inutilità
– 21. Misurare, in senso competitivo, con termine dialettale – 25.
Benemerita Associazione di soccorso italiana – 26. Sfera da gioco – 29.
Regione alassina addossata alle pendici del monte Tirasso – 31. Targa
di Imperia – 35. Il più personale dei pronomi… personali – 36. Vero, concreto – 39. È turco… non ottomano – 42. Decreto Ministeriale – 43. Aria… poetica – 44. Insieme a Hot… – 46. Unità Sanitaria Locale – 47. Nota o articolo
– 48. Vai!… a Londra – 49. Le prime di emozioni – 51. Enna in auto
Martedì 19 Aprile 2011
13
«L'ALASSINO»
CHIAREZZA SUI PROBLEMI DELLO STADIO COMUNALE
E DEI PARCHEGGI SOTTOSTANTI
vazione una modifica del Piano
di Bacino richiesta dalla Provincia che inserisce il posizionamento del Rio rispetto alla zonizzazione precedente fissandolo ad una distanza comunque derogabile rispetto a quanto previsto in progetto.
La Ditta interessata si è già attivata da tempo per richiedere la
deroga che è comunque un atto
dovuto in quanto il Rio Caudi –
Gonghe è completamente intubato e pertanto non costituisce pericolo di esondazione.
La deroga sarà approvata non
appena finito l’iter di correzione
del Piano di Bacino in coordinamento tra Provincia e Regione.
Per quanto riguarda le altre varianti contestate rispetto al progetto approvato le stesse non sono da ritenersi essenziali ed anche per tali lavori la Ditta si è subito attivata al fine di ottenere
una variante in corso d’opera.
Alassio, 12.03.2011
Rag. Giovanni Aicardi
Sindaco Reggente di Alassio
Lavori al campo sportivo lato monte: chiuso.
Sui problemi dello stadio comunale e dei parcheggi ad esso
sottostanti occorre fare un po’ di
chiarezza.
Il Sindaco Reggente di Alassio,
rag. Giovanni Aicardi, dopo aver
tenuto una riunione con gli
Uffici, con l’Impresa che sta realizzando i lavori, suoi Tecnici e
con l’ing. Ricci dell’Alta Sorveglianza, intende con il presente
comunicato smentire tutto
quanto è stato detto di non esat-
to e di provocatorio rispetto
all’intervento in esame precisando e chiarendo quanto segue.
Il Rio Caudi – Gonghe non era
stato inserito nelle planimetrie di
zona del Piano di Bacino realizzato dalla Provincia perché al momento dell’iter di presentazione
del progetto e di rilascio del titolo non vi era nessun problema di
rispetto del Piano di Bacino e delle distanze dal Rio.
Senonché è in corso di appro-
Lavori al campo sportivo lato mare: chiuso.
UN RICORDO PER NELLO AICARDI
Carissimo Zio,
È passato più di un mese dalla
Tua morte, ma sei costantemente nei nostri pensieri e non trascorre giorno che la mattina alzandoci o di sera andando a dormire non si pensi che dobbiamo
amata “Milla” ed insieme starete
programmando un evento speciale. Ci piace pensare che forse,
finalmente, riuscirete a festeggiare quel importante traguardo dei
cinquanta anni di matrimonio
che, per un soffio, avete mancato
ancora telefonarti, che non ci
siamo ancora visti o sentiti ed allora prendiamo subito in mano il
telefono per parlarti ed all’improvviso realizziamo che Tu
non ci sei più.
Come piccola consolazione
siamo sicuri che dove Ti trovi
adesso avrai ritrovato la Tua
nella vita terrena, per la scomparsa della Zia, dopo la grave malattia che l’aveva colpita.
Hai avuto un sacco di cariche,
sei stato socio fondatore di tre
importanti club, Cine Club
“Barinetti”, Panathlon della
Gallinara, Ass. Vecchia Alassio;
sei stato Presidente di numero-
sissimi circoli: su tutti il
Panathlon, il Lions e il Borgo
Coscia. Facevi parte di una miriade di associazioni alassine e
non, hai ottenuto numerose
onorificenze nei campi più disparati. Tra queste ci piace ricordare la Stella al merito sportivo del CONI, la medaglia d’oro
della Società Operaia di Mutuo
Soccorso, il Bacio d’argento di
Balzola, il distintivo d’oro ex
Allievi Don Bosco, il titolo BFI di
benemerito della Federazione
Italiana Fotografica. Ti hanno insignito dell’Alassino d’oro che
hai più che meritato non solo
per ciò che hai realizzato durante i 40 anni di lavoro in Comune
ma anche e soprattutto per ciò
che hai portato avanti – sempre
e solo pensando al bene di
Alassio, basti pensare all’organizzazione delle manifestazioni
estive al Borgo Coscia – cui eri
legato in maniera viscerale. Hai
ottenuto l’Ambrogino d’oro dal
Comune di Milano di cui Tu andavi particolarmente fiero perché uno dei pochi non lombardi
ad averlo ricevuto. Ultima, ma
non per ultima, ti avevano conferito assieme alla Zia la cittadinanza onoraria del Comune di
Castel Bolognese (Ravenna) per
l’importante donazione del
papà della Zia, il pittore Giuseppe Guidi, al Civico Museo.
Eri uno Zio conosciuto, capace
e se vogliamo anche un po’ “ingombrante”, ma per noi la cosa
più importante era sapere che ci
volevi bene; eri uno Zio amorevole, sempre pronto a “viziarci”.
Noi Ti ricordiamo come una
persona speciale che ci è stata
vicina in tantissimi momenti della nostra vita, da quelli più belli
a quelli più tristi e brutti, su tutti la perdita di Papà a cui tu volevi bene come ad un fratello.
Noi sapevamo di poter contare
su di Te, sul Tuo affetto e sul Tuo
amore; eri pronto a consigliarci,
ad ascoltarci e qualche volta anche a rimproverarci. D’altronde
noi eravamo – ancora oggi nonostante l’età – le “Tue bambine”,
come amavi chiamarci soprattutto in questi ultimi tempi in cui
il dolore era tuo costante compagno.
Di nostro dalle pagine di questo giornale, di cui sei stato anche il Direttore e che ti ha subito
ricordato in maniera esemplare,
vorremmo ringraziare, ancora
una volta, tutte le persone che ci
sono state vicine in questo momento e che in molti modi hanno
dimostrato quanto ti volevano
bene e quanto fossi apprezzato.
Ciao Zio un grosso bacio a Te e
alla Zia che sicuramente ti è vicina da parte nostra e della Tua
amata sorella Neny.
Piera e Antonella
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
ANNA FIDOTTI
IN PESCE
Stimatissima Famiglia Brigati
a sentimenti di affettuosa vicinanza alla Signora Tatti, alle figlie
Tiziana e Cinzia e a tutti i famigliari, si unisce la mia forte commozione personale e dell'intera Consulta Ligure che nasce dalla
ricchezza umana di un UOMO il cui legame al nostro organismo
è sempre stato esemplare.
Con Glauco Brigati la Liguria, e non solo, perde un amico carissimo, affettuoso e particolarmente generoso nei nostri confronti.
Ho avuto modo, soprattutto negli ultimi tempi, di apprezzarlo
prima come sostenitore della cultura locale e poi come imprenditore. Era una persona di straordinaria saggezza ed umiltà e la
sua morte rappresenta una grave perdita, non solo per la
Consulta Ligure, ma per l'intera editoria.
Che Dio assista Glauco, lo accolga e Vi dia la forza di superare
questo vuoto che riempie il Vostro animo.
Con tutto il mio affetto e delle 56 Associazioni.
Elmo Bazzano - Presidente
Savona, 30 marzo 2011
CONSULTA LIGURE Corso Tardy e Benech, 1/12 - 17 100 SAVONA
Te. 019 829 863 Fax 019 833 5556
e-mail: [email protected] - www.consultaligure.org
Il 22 marzo u.sc. è mancata in
Alassio, a 82 anni, la dolce e suadente figura di Anna Fidotti in Pesce, dopo una vita attiva dedicata alla famiglia ed al lavoro. Figlia del Capitano
dei Carabinieri, signor Paolo, piacentina di nascita, divenne e restò “alassina” sempre nel suo impiego, prima
presso il Garage Lancia, poi nello studio dell’Avv. Arduini, infine nell’Agenzia immobiliare che guidò con il
marito per oltre 45 anni, amata e stimata in Alassio per la sua operosità.
Ne da’ il doloroso annuncio il marito Pino a cui si stringono intorno il
figlio Aldo con tutta la famiglia.
Anche l’Associazione Vecchia
Alassio porge le sue più sentite condoglianze.
MESE DI MARZO 2011
AICARDI Emanuele
anni 82
BERGAMI Loredana
anni 85
BERTOLINO Aldina
anni 84
BOTTELLI Emanuele
anni 86
CARENZO Silvia
anni 86
FAVRO Vera
anni 75
FIDOTTI Anna
anni 82
FISCHER Liane
anni 81
GARELLI Angela
anni 94
GAUDIO Giuseppina
anni 99
GIACHINO Lucia
anni 90
NOVARO MASCARELLO
Vittoria anni 83
SPINOGLIO Marietta
anni 92
TOMAGNINI Luciano
anni 84
L’A.V.A. da queste colonne
esprime ancora una volta le più
sentite condoglianze ai loro famigliari.
Al momento di andare in
stampa, apprendiamo la scomparsa della Socia Gloria Rupil in
Giraldi. L’A.V.A. esprime le più
sentite condoglianze a tutti i
famgiliari.
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
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«L'ALASSINO»
Considerazioni sul bilancio
di previsione 2011
Desideriamo qui esporre alcune considerazioni per spiegare i
motivi della netta opposizione alla programmazione e gestione
del Comune.
Più che parlare di bilancio preventivo, che non prevede nulla di
sostanziale, si può in modo più
aderente alla realtà parlare di
certificazione del totale fallimento dell’Amministrazione dell’ultimo quinquennio.
Ma perché si deve parlare più
di fallimento che di programmi?
Dal documento in esame non
si può non rilevare come le conseguenze di gestioni a dir poco
pressappochiste vadano a ricadere pesantemente sulla nuova
Amministrazione che si insidierà a breve e sulla collettività
alassina.
Possiamo senz’altro sostenere, senza tema di smentita, che
mai in questo comune è stata lasciata da una amministrazione
uscente una eredità tanto pesante.
È prevista una riduzione di
spesa di circa 3.000.000 di € riguardante, anche se in maniera
differenziata, tutti i servizi comportando una drastica contrazione tale da rendere particolarmente problematica anche la gestione dei servizi essenziali; per
non parlare della quasi azzerata
possibilità ad effettuare investimenti.
E tutto questo in un periodo di
crisi che richiederebbe il massimo impegno per il rilancio
dell’economia.
Ma veniamo al dettaglio delle
conseguenze negative, anzi disastrose, che per effetto della inoculata gestione dell’ente trovano
un riflesso diretto sul documento
in esame.
1) Mancato rispetto del patto
di stabilità.
Nonostante i costanti e reiterati inviti da parte dei revisori, dei
dirigenti e della minoranza consiliare a porre particolare attenzione al patto di stabilità, la maggioranza si è assunta la responsabilità di ignorarlo. Questo comporta gravissime conseguenze che
vanno dalla drastica riduzione
dei trasferimenti statali (per un
importo di circa 1.700.000 di €),
al blocco delle assunzioni (per
nessun motivo, quindi, né per trasferimenti, né per pensionamenti
o quant’altro e neppure a tempo
determinato ; qui occorre pensare alla grave situazione relativa al
personale dei vigili urbani e dei
giardinieri), al divieto di contrarre mutui con ricadute negative
sui servizi che vanno dalla gestione del territorio, al turismo, alla
cultura, allo sport ed al sociale.
Nessun servizio è risparmiato!
2) Pesanti perdite delle società partecipate.
Anche qui nonostante pres-
santi inviti sia dell’organo di controllo che della dirigenza nonché
le assicurazioni dell’assessore
competente per una razionalizzazione delle società, nulla è stato
fatto e ci troviamo a riscontrare
bilanci con forti perdite (GESCO
€ 210.632 – SOCIETA’ BAGNI DI
MARE € 30.284 – SCA € 402.769)
riferite al 2009.
Ed ora a riguardo delle società
partecipate apprendiamo che,
nonostante le pesanti perdite
degli ultimi due anni e le indicazioni della Commissione Bilancio presieduta da Luca Villani, è
stato rinnovato per altri tre anni
il c.d.a. della SCA con presidente
Socco.
Non osiamo pensare quali saranno i risultati per il 2010. Come
si farà fronte al conseguente impatto sul Bilancio comunale che è
già così pesantemente ridimensionato ?
3) Ingenti somme spese per
opere non realizzate ed altre a
rischio.
Basta pensare alla scuola materna poi diventata teatro e rimasta rudere, al depuratore opera
quanto mai necessaria che non si
capisce dove, quando e come si
voglia costruire; opere già costate milioni di euro.
Ma esistono concreti rischi
con importi enormi (si tratta di
decine di milioni di euro) a causa
di gestioni superficiali (vedi
Grand Hotel, centro talassoterapico e Piazza Partigiani) senza
contare l’incapacità di portare a
completamento e a rendere utilizzabili opere che hanno comportato importanti investimenti
(condotta idrica sotto l’Aurelia
Bis finanziata e realizzata da almeno 8 anni e tuttora senza collegamento alla rete idrica) nonché
rilevanti somme accantonate
(per legge) per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
In conclusione, considerato
che sono sotto gli occhi di tutti
soprattutto i servizi esterni, dalla
manutenzione delle strade (sempre più disastrate) ai giardini ed
al verde pubblico in generale, dalla rete idrica e fognaria per arrivare sino al nostro Palazzo
Comunale con lo stato della sua
facciata, tutto lasciato in condizioni pessime, ci si domanda come si possa risollevare la città da
una eredità così pesante con un
bilancio che impone drastici tagli
di spesa in tutti i settori.
Cerchiamo però sempre di essere ottimisti augurandoci un
profondo cambiamento per attuare il quale rivolgiamo un forte
appello a tutti coloro ai quali sta
a cuore la ns. Alassio
Cons.eri Franco Boggiano
e Domenico Bogliolo
per il Gruppo Consiliare
“Alassio più Tua”
Ci faranno caso?
Martedì 19 Aprile 2011
…e sono 100 candeline
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
MARZO 2011
Nonna Emma con i nipoti e i pronipoti.
Il 10 marzo scorso nonna Emma compiva i suoi 100 anni.
Nata a Lambrate il 10 marzo
1911 Emma Basilini sposò Rocco Invernizzi nel 1931 e lo seguì
nei suoi spostamenti lavorativi
fino ad approdare ad Alassio.
Donna saggia per natura e non
per età è sempre stata un punto
di riferimento per tutta la famiglia. La sua casa ha visto crescere, sotto i suoi insegnamenti, figli, nipoti e non solo...
Non c’è componente della fa-
miglia che passi sotto casa sua
senza salire per un saluto e per
chi, come tanto usa oggi, è di
fretta lei si affaccia dal suo balcone con l’eleganza di un papa.
Tutt’oggi passando per via
Dante potreste notare uno dei
suoi più giovani nipotini con il
braccino proteso verso l’alto
nell’attesa di quel sacchetto di
mentine che penso a tutti abbia
buttato giù.
Auguri nonna Emma!
Settimana di preparazione
atletica
Alle ore 23,21 del 20 Marzo veniva sancito il passaggio dall’inverno alla primavera astronomica. Il sole era allo zenit
sull’Equatore presso l’isola di Baker nell’oceano
Pacifico. Il circolo di illuminazione passava per i due Poli;
il sole al Polo Nord sorgeva dopo sei mesi di assenza; al
Polo Sud il sole si nascondeva oltre la linea dell’orizzonte per non più apparire fino alle ore 9,43 del 23 Settembre.
Questi sono i dati delle stagioni secondo i criteri astronomici. Per i meteorologi l’inverno termina con l’ultimo
giorno di Febbraio: Marzo è già mese primaverile.
I nostri dati potranno aiutarci a valutare quale delle
due divisioni è più conforme alle nostre aspettative…
primaverili.
Pressione media mensile: 762,2 mmHg. Medie decadali: 763,6 mmHg nella prima; 758,5 mmHg nella seconda;
764,3 mmHg nell’ultima.
La maggior depressione (749,4 mmHg) è stata registrata alle ore 6 del 17 Marzo.
Temperatura media mensile: 13,5° C; le medie decadali: 11,5 °C nella prima; 13,1 °C nella seconda; 15,9 °C nella terza.
La temperatura minima assoluta del mese (7,4 °C) è
stata registrata alle ore 5 del giorno 3. Una particolarità:
il 20 Marzo, spartiacque tra l’inverno e primavera, ha offerto i seguenti dati: Pressione media 765,0 mmHg; temperatura minima 12,2 °C; temperatura massima 15,8 °C;
temperatura media 14,1 °C.
Umidità media: 47% (giornata con vento teso ma non
forte – circa 18 km percorsi ogni ora); precipitazioni: 12,8
mm di pioggia caduta durante le ore notturne; giornata
che si è fatta prevalentemente serena con 8,0 ore di limpido sole. È stato un buon inizio!
Altri dati mensili.
Umidità media: 59%; 49% nella prima decade; 70% nella seconda; 59% nell’ultima.
Precipitazioni totali: 124,6 mm di pioggia; nelle singole decadi: 0,6 mm nella prima; 110,6 mm nella seconda
(sei giornate con precipitazioni; rilevanti i valori registrati il giorno 13 con 36,0 mm e il giorno 16 con 40,2 mm);
13,4 mm nell’ultima decade.
Giorni sereni: 13; giorni coperti 8.
Eliofania totale: 156,2 ore con una media di 5 ore di
limpido sole ogni giorno. Le medie decadali: 5,0 ore nella prima decade; 2,9 ore nella seconda; 7,0 nella terza.
A conclusione di questa sintesi mensile, ricordo a tutti i lettori che i nostri strumenti sono posti a oltre 30 metri di altezza, lontano da ogni struttura che possa influenzare in meglio o in peggio il naturale comportamento dei fenomeni meteorologici.
IL DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO
Prof. Don Natale Tedoldi
I 74 atleti.
Dal 26 febbraio al 5 marzo si è
svolta tra le nevi del comprensorio Pampeago – Obereggen
una indimenticabile settimana
all’insegna dello sci, dell’amicizia e del buon cibo. Il tutto grazie innanzitutto al nostro
Presidente Giacomo che come
al solito è riuscito magistralmente a gestire 74 “belve scatenate” ed assetate di neve. Un
grazie speciale alla Signora
Evelin, ad Alberto dell’Hotel
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
La pubblicazione degli scritti è
subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche
se non pubblicati, non vengono
restituiti».
Shandranj ed al suo impeccabile staff, ai simpatici e cordiali
maestri di sci Sergio e Luigi e,
non ultimo, a tutti coloro che
sono venuti a sciare con noi,
che così facendo hanno contribuito attivamente alla buona
riuscita dell’evento.
Grazie a tutti e buon fine stagione.
Il Direttivo
Sci Club Alassio a.s.d
DIRETTORE RESPONSABILE:
Roberto Pizzorno
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
Viale Martiri della Libertà, 30-40
Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.
di Savona n. 149 del 30-5-1962
ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975
(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
Foto della testata: A.V.A.
Associato all’USPI
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Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione
entro il 25 di ogni mese per la pubblicazione ne
«L’Alassino» del mese successivo.
A.V.A.
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