Più servizi e nuovi investimenti e le imposte comunali sono in calo

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Più servizi e nuovi investimenti e le imposte comunali sono in calo
10 dicembre 2007
Mensile correggese di informazione e confronto di idee
Edito dal Circolo Culturale Primo Piano
Tra il 25 e il 27 gennaio il PD
elegge il segretario comunale
Una scuola che risparmia
usando energia pulita
Per il lambrusco dopo la crisi
cresce un moderato ottimismo
Diritti e solidarietà: cene,
libri, proposte per contribuire
Più servizi e nuovi investimenti
e le imposte comunali sono in calo
Il bilancio del Comune per il 2008: priorità a scuola, ambiente e servizi sociali.
Il Governo abolisce l’ICI sulla prima casa. Aumenta del 3% la tassa rifiuti.
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Più servizi e nuovi investimenti
e le imposte comunali sono in calo
Scuola, ambiente, servizi sociali: le priorità del bilancio del Comune. Il governo,
praticamente, abolisce l’ICI sulla prima casa. Aumenta del 3% la tassa rifiuti.
da altri livelli dell'amministrazione
pubblica. Se si eccettuano i trasferimenti per i servizi sociali, finanziati
con decisione sia dal governo Prodi
che dalla Regione Emilia-Romagna,
in tutti gli altri settori la situazione
è praticamente autartica, con il Comune che deve fare affidamento
soltato sulle proprie forze. Una situazione che penalizza in particolare
gli investimenti, dato che il patto di
stabilità nazionale impedisce anche
un normale e fisiologico ricorso al
credito.
Nel grafico: la suddivisione per settori della spesa corrente del Comune di Correggio.
E' un bilancio di previsione con poche
sorprese quello che il Consiglio Comunale approverà prima delle festività
natalizie. Un documento di programmazione che è figlio di quanto fatto
dall'Amministrazione Comunale dal
2004 ad oggi che non fa che confermare le linee di indirizzo che hanno
caratterizzato il primo mandato amministrativo del sindaco Marzio Iotti.
Da un punto di vista politico si tratta
di un bilancio di particolare importanza,
dato che è l'ultimo vero atto di bilancio
che sarà gestito dall'amministrazione
in carica, poichè nella primavera del
2009 i cittadini correggesi saranno
chiamati a rinnovare Sindaco e Consiglio Comunale.
Per riassumere in poche parole i numeri
chiave del bilancio 2008, si potrebbe
dire: più spese per servizi ai cittadini
con un calo delle imposte, meno investimenti "tradizionali", più investimenti
in campo energetico.
2
IL QUADRO
La città di Correggio continua a crescere e punta speditamente verso quota
25mila abitanti. Oggi siamo a 23.600
residenti (dato aggiornato al 30 novembre 2007), con un aumento di 2.750
concittadini in soli sei anni. Per avere
un termine di paragone, si consideri
che dal 1951 al 2001 la popolazione
correggese era aumentata di meno di
1.500 unità. Con il ritmo di crescita
attuale (60 residenti in più al mese),
Correggio potrebbe superare i 25mila
residenti alla fine del 2009.
E' una crescita voluta e sotto controllo,
sia nell'impatto che i nuovi residenti
hanno sul tessuto sociale e sulla rete
dei servizi, sia nello sviluppo urbanistico della città, sostanzialmente ordinato
e qualitativamente accettabile. Anzi:
è una crescita programmata, dato che
era tra gli obiettivi primari del PRG
approvato nel 1999 e tutt'ora vigente.
E' tuttavia una crescita che incide sul
bilancio del comune, in particolare
perchè costringe l'Amministrazione
Comunale ad ampliare la gamma di
servizi erogati sia direttamente, sia
tramite la collaborazione con altri soggetti: si pensi ad esempio al nuovo
ospedale (ASL), alle scuole superiori
e al nuovo centro per l'impiego (Provincia), alla nuova caserma dei carabinieri
che porterà più uomini dell'arma sul
nostro territorio.
A diminuire drasticamente sono i contributi che il Comune di Correggio riceve
I NUOVI SERVIZI
Una città che cresce ha bisogno di
un numero sempre crescente di
servizi. E Correggio, in particolare,
è abituata ad usufruire di servizi di
elevata qualità. L'Amministrazione
Comunale ha messo nel perseguimento di questo obiettivo il massimo
dell'impegno, utilizzando nel migliore
dei modi tutte le risorse a disposizione.
Negli ultimi 12 mesi sono stati potenziati i servizi scolastici con l'apertura
di due nuove sezioni di scuola dell'infanzia; in questo modo è garantita la
risposta a tutte le richieste di servizi
educativi per i bambini fino ai 6 anni
di età: dato non comune nemmeno
nella nostra provincia, culla dei servizi
all'infanzia migliori del mondo. Un
risultato reso possibile anche grazie
ad Isecs, l'Istituzione per la gestione
dei servizi scolastici, educativi e sportivi
di cui ricorre il decimo anniversario
dalla fondazione che sarà contrassegnato da un importante convegno a
livello nazionale.
E' in continuo aumento il numero di
famiglie seguite a vario titolo dai servizi
sociali. Questa è di per sè una cattiva
notizia poichè conferma le sempre
crescenti difficoltà delle famiglie (anche
di quelle correggesi) di fronte alle
difficoltà della vita. Il ricorso ai servizi
sociali (qualsiasi ne sia la motivazione:
assistenza ad anziani, portatori di
handicap, disagio di varia natura, pro-
blemi economici, sostegno allo studio,
casa,...) cresce in misura molto maggiore rispetto alla crescita della popolazione. Proprio questo è un dato che
va preso in considerazione per il futuro,
poichè questo trend di aumento della
pressione sui servizi sociali potrebbe,
in un futuro non troppo lontano, creare
problemi al bilancio del Comune.
Tra le nuove iniziative in campo sociale
che certamente saranno attivate nel
corso del 2008 c'è il fondo di sostegno
per le famiglie numerose (con quattro
o più figli a carico).
Anche il potenziamento dei servizi
culturali ha avuto il suo peso nel corso
degli ultimi mesi e lo avrà nei prossimi.
Basti ricordare l'apertura di Correggio
Art Home all'interno della casa natale
di Antonio Allegri e l'impegno che
l'Amministrazione sta mettendo nella
valorizzazione del centro storico come
luogo di produzione di cultura, di incontro e di commercio.
Nel bilancio del 2008, l'Amministrazione ha reperito le risorse per fare un
altro importante passo verso la stabilizzazione dei rappor ti di lavoro
all'interno dell'ente e il superamento
del precariato. Un impegno che ha
contraddistinto gli ultimi tre anni e che
ha fatto segnare importanti risultati,
riconosciuti anche a livello provinciale.
PRESSIONE FISCALE IN CALO
Nonostante l'aumento della spesa
corrente (quella con cui il Comune paga
gli stipendi dei dipendenti e tutti i
servizi erogati), che ormai sfiora i 16
milioni di euro all'anno, per il terzo
anno consecutivo il Comune di Correg-
gio non aumenta le imposte locali,
eccezion fatta per la tassa rifiuti che
merita un discorso a parte.
I correggesi sono ormai rimasti tra i
pochissimi a non pagare l'addizionale
Irpef che qui non è mai stata introdotta
e non lo sarà nemmeno l'anno prossimo. Nessun ritocco nemmeno alle
aliquote ICI dove il regalo alle famiglie
arriva dal Governo Prodi. La detrazione
sulla prima casa passa dagli attuali
103 euro a 303 euro con l'effetto reale
di azzerare praticamente per tutti l'Ici
sulla prima casa. A rimborsare il Comune del mancato introito (circa un
milione di euro) sarà direttamente lo
Stato con modalità ancora tutte da
definire.
I LAVORI PUBBLICI IN CANTIERE
Nuova scuola dell’infanzia a sud di Correggio
Nuova palestra polo scolastico superiore
Restauro navata laterale Chiesa San Francesco
Restauro delle facciate di Palazzo Contarelli
Riqualificazione piazza don Andreoli (Convitto)
Riqualificazione zona ospedale
Allestimento area verde di Villa Gilocchi
Pista ciclabile Prato-Lemizzone (via Erbosa)
Intevento per la sicurezza ciclopedonale Fosdondo
Manutenzione degli asfalti
Manutenzione dell’edilizia scolastica
Manutenzioni strade, ciclabili e pedonali vari
Manutenzione straordinaria di edifici vari
Manutenzione straordinaria impianti sportivi
Altre manutenzioni
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
1.500.000
1.500.000
500.000
250.000
200.000
200.000
100.000
550.000
250.000
400.000
300.000
200.000
350.000
110.000
400.000
Le principali novità riguardano la tassa
rifiuti. Come è noto, l'Amministrazione
suddivide tra cittadini e imprese correggesi il costo dei servizi di raccolta
e smaltimento dei rifiuti solidi urbani,
e di pulizia della città affidati a Enia.
Questi costi, preventivo Enia alla mano,
fanno segnare un sostanzioso aumento
(il 10% circa a servizio invariato). Per
i correggesi questo comporterà un
incremento della tassa rifiuti limitata
al 3% in virtù di alcune iniziative previste
contro l'evasione della tassa rifiuti e
dell'aumento di gettito dovuto
all'incremento della popolazione.
Ci saranno novità per le attività commerciali che verranno riclassificate per
fare in modo che quelle che producono
maggiori quantità di rifiuti paghino di
più, mentre verranno adeguati i limiti
di reddito che consentono ai nuclei
familiari composti da ultrasessantacinquenni di chiedere il dimezzamento
della tassa rifiuti.
INVESTIMENTI
Il piano degli investimenti per il 2008
risente in modo particolare delle scelte
fatte dall'Amministrazione Comunale
in tema di contenimento delle politiche
urbanistiche. Le somme ingenti legate
all'attuazione del PRG sono ormai un
ricordo del passato; è altrettanto vero,
però, che buona parte delle infrastrutture di cui Correggio aveva bisogno
sono ormai realizzate o in avanzato
stato di realizzazione.
E', ad esempio, il caso delle strade.
Villa Gilocchi
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ranno a Fosdondo e a Mandrio (sistemazione di pedonali e ciclabili nel
centro della frazione) e a Canolo (lavori
sulla scuola, parcheggio, pedonali e
ciclabili di accesso).
Un investimento del tutto particolare
è quello della banda larga (internet
veloce) per tutto il territorio del comune
attraverso l'allestimento e la gestione
di una rete wireless. Già dai primi mesi
del 2008 Correggio supererà la discriminazione tra chi è servito da reti adsl
private e chi non lo è con un investimento diretto unico nel suo genere.
Palazzo
Contarelli.
4
Per la prima volta da diversi anni a
questa parte, infatti, il bilancio del
Comune non prevede stanziamenti
per la realizzazione delle tangenziali,
ormai tutte in fase di appalto o cantiere
(è il caso del secondo lotto della tangenziale nord, da via Mandrio a via
San Martino), oppure legate ad accordi
con privati (sempre sulla tangenziale
nord da via Mandriolo a via Campagnola
e da via San Martino alla zona industriale).
Gli investimenti del 2008, in totale 11
milioni di euro, si concentrano in particolare sul potenziamento dell'edilizia
scolastica prevedendo una nuova scuola dell'infanzia nella zona del nuovo
stadio, a sud della città, e una nuova
palestra a servizio delle scuole superiori nel polo di piazzale 2 agosto.
Queste due opere saranno possibili
grazie al ricorso ad una nuova forma
di finanziamento, il leasing, introdotto
quest'anno dal governo Prodi. Si tratta
di una specie di mutuo che consente
la realizzazione dell'opera e il suo
pagamento a rate su un periodo massimo di otto anni.
Un discorso a parte meritano due
edifici storici di grande pregio come
Palazzo Contarelli e la chiesa di San
Francesco.
Il primo, di proprietà del demanio, è
da tempo oggetto delle attenzioni del
Comune che sta cercando di ottenere
una concessione sufficientemente lunga da giustificare interventi importanti
(7 milioni di euro sono necessari per
il completo recupero). Nel 2008 si
interverrà sulle facciate per rendere
più decorosa una parte particolarmente
suggestiva del centro storico.
Per la Chiesa di San Francesco si inizia
ad intravedere la fine dei lunghi lavori
di recupero e restauro. Nei prossimi
due anni verranno finanziati e terminati
i lavori di recupero strutturale delle
navate laterali (circa 1 milione di euro),
mentre successivamente dovranno
essere finanziati i lavori di restauro
architettonico (circa 2 milioni di euro).
Nel centro urbano, nel corso del 2008,
altre zone interessate a lavori di riqualificazione saranno piazza Don Andreoli
(da ripavimentare e chiudere al traffico)
e la zona ospedale dove pedonali e
ciclabili verranno riadattati in funzione
del nuovo ingresso del San Sebastiano.
Numerosi e significativi anche gli interventi previsti in frazione. Al cantiere
già in corso a Budrio se ne aggiunge-
ENERGIA PULITA
E RISPARMIO ENERGETICO
Merita un capitolo a parte lo sforzo
che il Comune di Correggio sta facendo
nel campo del risparmio energetico e
della produzione di energia da fonti
rinnovabili. En.Cor., l'azienda a totale
capitale pubblico di proprietà del Comune, nel 2008 vedrà realizzati i primi
progetti, a partire dalla centrale didattica di via Pio La Torre. Quello dell'energia pulita è un settore strategico
che sta venendo alla ribalta, che ha a
che fare con la qualità della vita nostra
e dei nostri figli e nel quale l'Amministrazione Comunale recita un ruolo di
primissimo piano non solo nel panorama provinciale.
En.Cor. traduce in fatti concreti le
politiche energetiche del comune. Approfondimenti sono disponibili in altra
parte del giornale.
IL FUTURO PROSSIMO
E LA PARTECIPAZIONE
Il 2008 sarà l'anno del Piano Strutturale Comunale, vale a dire del nuovo
strumento urbanistico che chiama tutti
ad immaginare quale dovrà essere la
Correggio del futuro. E' una occasione
importante per mettere sul tavolo le
esigenze e i sogni di tutti e per coinvolgere tutta la città in una discussione
seria e approfondita. Parlare di futuro
è sempre molto difficile, ma è una
sfida affascinante che bisogna saper
cogliere e governare.
Sarà da questa discussione, in cui
l'urbanistica coinvolgerà tutti gli ambiti
di Correggio, che dovranno emergere
le idee e le proposte migliori per garantire a Correggio un futuro sostenibile, e al tempo stesso ambizioso.
Marcello Bulgarelli
Al voto per il coordinatore
comunale del Partito Democratico
Tra il 25 e il 27 gennaio, i votanti alle primarie del P.D. del 14 ottobre scorso eleggeranno
il coordinatore e il coordinamento comunale del nuovo partito a Correggio.
Si chiameranno per ora
“Circoli”, avranno un
Coordinatore ed un
Coordinamento comunali: sono le strutture territoriali del
Partito Democratico
così come sono uscite
dalle disposizioni
dell’Assemblea degli
eletti di Milano, dai
documenti regionale e
provinciale del P.D. di
Reggio Emilia.
Questi due nuovi organismi – coordinatore
e coordinamento comunali - dovranno
essere eletti da parte dell’ Assemblea
dei cittadini partecipanti alle elezioni
primarie del Partito Democratico del
14 ottobre scorso. Un’assemblea che
dovrà anche eleggere i delegati
all’assemblea provinciale e che sarà
organizzata durante l’ultimo fine settimana di gennaio, cioè tra il 25, 26 e
27, secondo un calendario che dovrà
essere stabilito autonomamente dai
promotori cor reggesi del P.D.
L’Assemblea è composta dai votanti
delle Primarie del 14 ottobre e, secondo
l’orientamento regionale del nuovo
partito, anche da altri cittadini che nel
frattempo hanno maturato l’interesse
e la volontà di aderire al P.D. Una possibilità quest’ultima che deve però
ancora ottenere il via libera dal segretario nazionale Walter Veltroni.
I tempi come si può notare sono molto
stretti e le questioni da affrontare sono
tante. Il Comitato promotore del Partito
Democratico di Correggio, che si è
riunito il 10 dicembre, ha assunto già
alcune decisioni per poter affrontare
le scadenze in modo sereno ed efficace
e per poter coinvolgere il maggior numero di persone.
Innanzitutto ha confermato il sindaco
Marzio Iotti, portavoce del Comitato
durante le primarie, come garante di
questa fase politica preparatoria
dell’elezione del coordinatore e del
coordinamento comunale, oltre che dei
delegati al provinciale.
Il Garante sarà coadiuvato da un Coordinamento politico e da un Coordinamento organizzativo per l’espletamento
delle procedure pratiche ed operative.
Sono già state fissate alcune scadenze
per la programmazione delle varie fasi
di costituzione del Partito Democratico
a Correggio e sono state definite le
iniziative politiche da avviare.
Ma di quante persone saranno composte e come saranno eletti i diversi
organismi?
Il Coordinatore comunale sarà scelto
fra le candidature, sostenute da almeno
10 firme di cittadini elettori, che dovranno pervenire entro le ore 12 di
mercoledì 23 gennaio prossimo alla
sede provvisoria del Comitato in via
Conciapelli 9/G.
L’efficienza di un gruppo
Il Coordinamento, abbastanza ampio per rappresentare adeguatamente i diversi territori e
la varietà delle esperienze
politiche, sociali, culturali
e generazionali che hanno
contribuito alla nascita
del Partito Democratico,
sarà eletto direttamente
dall’Assemblea.
I delegati all’Assemblea
Provinciale del partito
saranno in numero proporzionale ai votanti delle
primarie: un delegato ogni
300. Per Correggio sono 12 delegati,
essendo stati gli elettori del 14 ottobre
3.659.
Infine il Comitato promotore, consapevole della necessità che il Partito Democratico continui a fare iniziativa
politica diffusa e stabilisca ancora più
stretti rapporti con coloro che hanno
partecipato alle Primarie e con tutti i
cittadini, ha proposto per il periodo
immediatamente successivo alle elezioni di gennaio, alcuni incontri politici
tematici su questioni di particolare
interesse ed attualità come la legge
finanziaria, i provvedimenti del governo
sulla sicurezza, la proposta di legge
sull’immigrazione, avvalendosi anche
del contributo dei parlamentari dell’Ulivo
eletti nella nostra circoscrizione.
Cecilia Anceschi
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CORREGGIO (RE)
5
Vogliamo rimanere nella nostra terra
a lavorare e lottare per una Sicilia libera
Salvatore Gibiino, presidente della Coop Pio La Torre – Libera Terra ha partecipato
alla cena a favore dell’acquisto di un trattore per una terra libera dalla mafia.
6
E’ stata una gran bella serata
quella di giovedì 6 dicembre
scorso al Salone delle Feste
con la cena a base di pesce
alla siciliana, organizzata
nell’ambito della Festa
dell’Unità per i Diritti e la
Solidarietà, a favore della
campagna “Un trattore per
una terra Libera dalla mafia”.
Più di trecento i partecipanti.
Un altro centinaio di persone
purtroppo è rimasto fuori
perché in ritardo sul termine
ultimo per la prenotazione.
L’utile netto è stato di 6.360
euro, poi versati sul conto
corrente di Libera di Bologna
che sta raccogliendo le sottoscrizioni per acquistare il
trattore Landini da donare alla
cooperativa palermitana di
S.Giuseppe Jato.
Ma prima di parlare
dell’iniziativa e di dare soprattutto la parola al presidente
dell’ultima cooperativa Libera nata
nell’isola, vale la pena richiamare
cosa sono le cooperative Libera Terra.
Le cooperative sociali “Libera Terra”,
aderenti all’associazione Libera, gestiscono le terre confiscate ai boss
mafiosi sulla base della legge che
ne prevede il riutilizzo a fini sociali.
La legge prevede infatti l’assegnazione dei patrimoni illegali a
quei soggetti – privato sociale, volontariato, cooperative, comuni – in
grado di restituirli con la loro opera
alla società, facendone simboli tangibili del ripristino della legalità. Ogni
anno su questi terreni si svolgono
inoltre i campi internazionali di volontariato. Il lavoro su questi terreni ha
permesso la produzione di olio, pasta, vino, legumi ed altri prodotti
biologici realizzati dalle cooperative
di giovani di Sicilia, Calabria, Campania, Lazio e Puglia, contrassegnati
dal marchio di qualità e legalità
“Libera Terra”.
La cooperativa Pio La Torre-Libera
Terra, che – come ci spiega Salvatore
Gibiino, presidente della Cooperativa
– prende il nome dal deputato sici-
tiva formata attualmente da 14
soci sono stati assegnati terreni
per circa 100 ettari, sparsi negli
otto comuni del Consorzio Sviluppo e Legalità, ed un agriturismo sorto su una proprietà
confiscata nel comune di Corleone in una zona di Riserva
Naturale Orientata nei pressi
della cascata naturale “Gole del
Drago” che si avvale anche di
due fabbricati ormai recuperati
a ristorante (90 coperti) e a
ostello (14 posti letto) di cui se
ne prevede l’apertura nei primi
mesi del 2008”.
“L’idea di lanciare un comitato
promotore della campagna in
sostegno della Coop Pio La Torre
è nata nel modo più semplice
possibile” racconta Luca Parmiggiani, presidente del comitato e rappresentante sindacale della Argo Tractors di
Salvatore Gibiino. Fabbrico (ditta produttrice dei
liano del PCI che nel 1972 propose trattori Landini): “come reazione alle
per primo l’introduzione di una legge notizie che frequentemente ci arrivano
sul reato di Associazione Mafiosa dai media riguardo le intimidazioni e
per il sequestro e la confisca dei loro gli attentati perpetrati dalla mafia”.
beni, “si è costituita ufficialmente il Dopo gli atti vandalici intimidatori
22 giugno 2007 a San Giuseppe Jato. compiuti nei primi sei mesi del 2007
I soci hanno partecipato ad un bando ai danni di alcune cooperative Libera
pubblico indetto dall’associazione Terra (Valle del Marro di Gioia Tauro,
Libera, Italia Lavoro e dal Consorzio Lavoro e Non Solo di Corleone),
Sviluppo e Legalità costituito da otto “abbiamo ritenuto necessario e non
Comuni” (Altofonte, San Giuseppe più rinviabile manifestare una rinnoJato, San Cipirello, Roccamena, Piana vata e fattiva solidarietà alle coopedegli Albanesi, Corleone, Camporeale, rative colpite dalla violenza mafiosa”.
Monreale). Le selezioni, tra le circa Per questo è nata l’idea della cam300 domande presentate, sono ini- pagna di sottoscrizione a favore di
ziate nel mese di febbraio 2007 presso la sede Libera di Palermo e hanno
individuato 15 figure professionali, il
30% delle quali svantaggiate (la coodi TAMAGNINI GIANNI
IMPIANTI TERMOIDRAULICI
perativa è di tipo B), suddivise per
competenze: 1 agronomo, 2 trattoristi,
4 operai agricoli specializzati, 4 bracVIA CANOLO 2/B
cianti agricoli, 1 aiuto cuoco, 1 gestore
CORREGGIO (RE)
di sala, 2 apicoltori. Dopo una prima
338-5060522
attività di formazione presso la sede
(fax:
0522-690319)
palermitana di Libera e presso la
[email protected]
Prefettura di Palermo, si sono svolte
altre attività pratico-formative condotte
dai soci della cooperativa “Placido
Rizzotto – Libera Terra”. Alla coopera-
Un momento
della cena.
uno dei soggetti che operano in prima
linea contro la criminalità organizzata
e la subcultura mafiosa e che sta
faticosamente iniziando la propria
missione. Con la campagna è nata
dunque anche l’idea della cena siciliana che si è tenuta giovedì 6 Dicembre al Salone delle Feste e che
ha avuto uno straordinario riscontro
di pubblico, permettendo inoltre di
fare un grande passo avanti verso
l’acquisto del trattore.
Durante la serata era presente anche
Salvatore che ha raccontato ai presenti quello che poche ore prima
aveva detto anche ad una conferenza
stampa organizzata presso la sede
dell’AUSER di Correggio: “Quella che
ci è stata data è un opportunità meravigliosa; è la possibilità di rimanere
nella nostra terra a lavorare e a lottare
per una Sicilia libera dalla mafia”.
“Il lavoro all’inizio è stato semplice;
finché si è dovuto attivare i muscoli
delle nostre braccia non abbiamo
trovato problemi, la volontà e le motivazioni non ci mancano. I problemi
sono arrivati quando ci si è resi conto
che 100 ettari di terreno non si
lavorano senza mezzi agricoli, tanto
meno quando questi terreni sono
dislocati in differenti comuni e spesso
in stato di abbandono”.
I terreni infatti, come spiegava Salvatore, risentono pesantemente dello
stato di abbandono subito negli ultimi
anni. Il problema principale è quello
che dalla data di confisca alla mafia
dei terreni, alla loro assegnazione,
passano spesso diversi anni. Un
terreno agricolo lasciato in abbandono per periodi di tempo così lunghi
spesso diventa irrecuperabile, le
vecchie colture sono da estirpare.
Insomma, bisogna ricominciare da
capo. Abbattere alberi, arare e riseminare tutto quanto.
“Innumerevoli sono i lavori da fare, le
piantagioni da recuperare o da ripiantare: un vigneto di circa 8 Ha è andato
perso completamente e lo abbiamo
già estirpato. L’altro vigneto di circa
5 Ha è stato “salvato” solo in parte.
Un pereto di circa 5 Ha è stato potato
dopo anni di incurie.” “Inoltre abbiamo
in programma di piantare un oliveto
di 7 ettari che va ad ampliare i 40
olivi che già ci sono, e di iniziare
finalmente a coltivare i restanti terreni
a seminativo in rotazione con leguminose per produzioni biologiche:
pasta, legumi, passata di pomodoro,
meloni, miele”.
Il problema principale, raccontava
Salvatore dopo cena, resta naturalmente quello dei mezzi. La Cooperativa è nata a giugno, ma solamente
ad ottobre (con un primo trattore
anche quello arrivato grazie alla solidarietà delle persone), si è riuscito
ad iniziare ad arare: “Questo vostro
trattore ce lo sogniamo anche di
notte”. Le soddisfazioni però sono
tante conclude Salvatore: “a partire
dalle sensazioni che si provano a
mettere per la prima volta il piede su
quei campi; conoscere la loro storia
e sentire il valore simbolico di quello
che si sta facendo e di quello che
significano quelle terre finalmente
libere è indescrivibile. Poi bisogna
aggiungere la risposta che i giovani
siciliani stanno dando a questa nuova
forma di lavoro. I ragazzi che chiedono
di poter venire a lavorare da noi sono
sempre di più e soprattutto sempre
più motivati. La gente inizia a credere
che sia possibile cambiare la nostra
terra perché lo vede con i propri occhi,
perché vede campi e terreni abbandonati da anni che rinascono. Quello
che facciamo è anche un simbolo,
l’evidenza che la mafia si può sconfiggere.”
Ora Salvatore è di nuovo sulle sue
terre, a lottare contro le intimidazioni
di chi ha paura del lavoro libero che
lui e tanti altri ragazzi compiono ogni
giorno; a lottare contro gli incendi
appiccati ai campi, contro le devastazioni delle colture e le pressioni di
gente senza scrupoli in una Sicilia
che continua la sua lotta troppo spesso sola e indifesa. Non ci illudiamo
che il nostro aiuto sia risolutore di
una situazione che ormai si trascina
da decenni, ma vogliamo credere,
forse un po’ ingenuamente, che il
nostro piccolo contributo possa dare
qualche giorno di speranza in più a
chi, su quelle zolle di terra, vive e
lavora anche per il nostro futuro.
Salvatore ci ha detto che “quando
le ruote di quel trattore calpesteranno quei terreni, sopra quelle stesse
ruote ci sarete anche voi e insieme
combatteremo per costruire un’Italia
libera dalla mafia”.
Non so se questo possa alleviare i
miei sensi di colpa, ma di certo da
oggi provo ancora più simpatia e
rispetto per quelli che anche i Modena City Ramblers in una canzone
contro la mafia chiamano gli amici
siciliani.
Davide Folloni
Per contribuire
Per contribuire all’acquisto del trattore
(prezzo di listino 48.000) ci si può
rivolgere alla redazione di Primo Piano
in via Conciapelli 9/G (telefono 0522692340) o alla Presidenza del Consiglio
Comunale di Correggio, in Municipio, in
corso Mazzini 33 (telefono 0522630700).
Ulteriori informazioni sono reperibili sul
sito www.comune.correggio.re.it
7
Una scuola che risparmia
usando energia pulita
Un concreto risultato delle innovative politiche ambientali dell’Amministrazione
Comunale è la realizzazione della nuova scuola S.Francesco da poco inaugurata.
Il “pacchetto” con
cui sono state
realizzate le
murature esterne.
8
La nuova scuola elementare di San
Francesco è stata realizzata in classe
A, con fabbisogno energetico inferiore
a 30 KWh/mq, sei volte di meno dei
valori di analoghe tipologie edilizie, e
consentirà di evitare l’emissione di
quasi cento tonnellate di gas serra
all’anno. Il basso consumo permette
di alimentare la scuola con fonti rinnovabili senza avere bisogno di gas
metano, salvo che in periodi eccezionalmente freddi.
Il risultato è il frutto della combinazione di diverse soluzioni, che possono
trovare applicazione anche nell’edilizia
residenziale privata con consistenti
risparmi in termini energetici ed economici. L’ingegner Luca Forti, responsabile dei Lavori Pubblici del Comune,
che ha curato la progettazione generale e la direzione dei lavori, ci descrive
le principali tecnologie adottate.
MURATURE E SERRAMENTI
“L’isolamento termico di un edificio illustra Forti -, abbinato alla inerzia
termica, sono i due parametri che
garantiscono benessere ambientale
interno ed un forte risparmio nei consumi energetici. A tal fine le murature
esterne, sono costituite da una parete
in blocchi di calcestruzzo aerato auto-
c l av a t o ( “ ga s beton” di 20 cm di
spessore), una
doppia lastra di
isolante termico
(15cm di polistirene estruso) ed
una parete in
mattoni forati tradizionale; il tutto
racchiuso dagli
intonaci interni ed
esterni.”
Il tinteggio esterno
è di colore chiaro
per non innalzare
la temperatura del
pianeta ed è additivato con biossido di titanio, che riduce la concentrazione delle polveri inquinanti
presenti nell’aria.
I serramenti della scuola sono a bassa
conducibilità termica e presentano
un sistema di apertura a scorrimento
complanare su binario, come i portelloni dei furgoni, che permette un minimo ingrombro in fase di apertura e
l’isolamento su tutti i quattro lati, a
differenza dei tradizionali serramenti
scorrevoli isolati solo nei lati verticali.
Gli infissi così strutturati garantiscono
un elevato isolamento acustico.
POMPA DI CALORE GEOTERMICA
E RISCALDAMENTO
A BASSE TEMPERATURE
Il riscaldamento è di tipo a pavimento
con pannelli radianti a basse temperature posizionati sotto il pavimento,
che sono alimentati da due pompe di
calore ad assorbimento, con sonda
geotermica. Tale sistema consente
di ottenere una ripartizione del calore
uniforme nelle aule, fornendo un miglior benessere alle persone e riducendo i consumi di energia.
“Il sistema – prosegue l’ing. Forti sfrutta la temperatura costante del
terreno a circa 100 metri di profondità
per preriscaldare il fluido dell’impianto
di riscaldamento, attraverso 16 sonde
geotermiche costituite da pozzi a camicia del diametro di 20 cm che contengono due tubi in plastica di mandata
e ritorno. Il fluido del circuito (acqua
additivata con glicole), che d’inverno
si troverebbe alla temperatura di 3-4
gradi, viene preriscaldato a 10-12 gradi
immettendolo in profondità attraverso
le sonde, e poi, una volta riportato in
superficie, viene scaldato fino alla
temperatura di 28°-32° di giorno e
13° di notte, da una “pompa di calore”
a funzionamento elettrico. La pompa
di calore è alimentata dall’impianto
dei pannelli fotovoltaici posti sul tetto;
ad essa si affianca una caldaia a gas
che funge da supporto al riscaldamento
elettrico in caso di freddo intenso e da
caldaia di “scorta”, per evitare freddo
e disagi ai bambini in caso di guasto.”
Rispetto alle caldaie tradizionali con
caloriferi che scaldano il fluido a 5060° questo impianto lavora a temperature molto inferiori e presenta
un’inerzia termica elevata, in quanto
la quantità di acqua riscaldata nei
circuito (tubi a pavimento) è estremamente maggiore. Al contrario le potenze in gioco sono estremamente inferiori: la pompa di calore della scuola
ha una potenzialità termica di 88 KW
con un fabbisogno di energia primaria
di 91.000 KWht/anno, mentre una
caldaia tradizionale necessiterebbe
di 200 KW e consumerebbe tre volte
di più.
IMPIANTO FOTOVOLTAICO
La nuova scuola elementare è in grado
di produrre più energia di quella che
consuma, grazie ai pannelli fotovoltaici
per la produzione di corrente elettrica
continua, installati sul tetto
dell’edificio, in maniera integrata con
la lamiera di copertura.
“Due le tipologie utilizzate che produrranno in totale circa 140.000
Kwh/anno: pannelli rigidi al silicio
policristallino sui tetti esposti a sud su
810 mq per una potenza di circa 106
KW, pannelli di silicio amorfo a film
sottile (5mm), flessibili ed adattabili
alle coperture curve del secondo lotto
su 337 mq per circa 21 KW.”
IMPIANTO SOLARE TERMICO
L’acqua calda ad utilizzo sanitario
(lavandini, docce, cucina, ecc.) è prodotta da pannelli solari posti sulla
copertura della centrale termica, che
consentono un accumulo di 1.000 lt
di acqua. Solo in caso di forte richiesta
di acqua calda (esempio con molte
docce in contemporanea), l’impianto
solare è supportato dalla pompa di
Lo schema dell’impianto di riscaldamento con pompa di calore geotermica.
calore, per garantire comunque la
produzione di acqua calda sia con “Per l’irrigazione dell’area verde ester- dalla vendita di energia elettrica che
forti richieste e sia in assenza di sole na, nonché per lavare e raffreddare i continuerà ad esser prodotta dai panper tempi prolungati (periodi di nebbia, pannelli fotovoltaici posti sul tetto al nelli fotovoltaici. Conteggiando anche
fine di migliorarne il rendimento ener- i costi ambientali evitati in termini di
ecc.).
getico, è stato realizzato un sistema di emissioni di gas serra, tenendo conto
ALTRE SOLUZIONI IMPIANTISCHE cisterne della capienza di circa 60.000 che gli stessi incidono per circa 20
Una miglioria portata dall’impresa che litri per il recupero dell’acqua piovana euro per ogni tonnellata di anidride
si è aggiudicata la gara con l’offerta che cade sui tetti della scuola. Con carbonica emessa, sarebbe da aggiuneconomicamente più vantaggiosa è il tale sistema si stima di risparmiare gere un ulteriore risparmio annuo di
circa 2.000 euro.
sistema di ventilazione forzata con circa 200.000 litri di acqua/anno”.
recupero di calore, che migliora
Marzia Cattini
COSTI
l’efficienza dell’impianto di riscaldamento. “L’aria esterna fredda, neces- I due lotti della scuola, il secondo in
saria per il ricambio d’aria viziata nei fase di realizzazione, sono costati Nel prossimo numero:
locali, - continua Luca Forti - viene 5.650.000 euro, con un costo al mq Gli impianti di cogenerazione della
preriscaldata in quattro scambiatori a di 1.800 euro. Per la stessa scuola centrale energetica di via Pio La Torre.
flussi incrociati che utilizzano in parte costruita con sistemi tradizionali si
il calore residuo del circuito di ritorno sarebbero spesi 1.500 euro/mq, con
dell’acqua dell’impianto di riscaldamen- un minor costo pari a 945.000 euro.
to e in parte energia elettrica. La tem- L’immobile così come costruito però,
peratura dell’aria viene regolata auto- considerando i minori costi di gestione
COSTRUZIONE
maticamente a seconda della e l’energia elettrica prodotta e immesE RIPARAZIONE
temperatura rilevata da varie sonde sa nella rete, produrrà un utile annuo
CILINDRI OLEODINAMICI
ad altezza uomo presenti nella scuola, di 30 mila euro, mentre ne costerebbe
DITTA
al fine di mantenere una temperatura
equilibrata negli ambienti.” Con le
stesse macchine, in estate, verrà
distribuita l’aria raffrescata della mensa e della sala polivalente, sfruttando
la pompa di calore e le sonde geotermiche.
32 mila per riscaldamento ed illuminazione se costruita con metodi tradizionali.
La scuola si ripagherà in 13 anni dei
maggiori costi di costruzione e per
ciascun anno successivo avrà un utile
di circa 30 mila euro netti, proveniente
FP
Via Fossa Ronchi, 13/A - BUDRIO DI
CORREGGIO
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9
Per il lambrusco dopo la crisi
cresce un moderato ottimismo
I consumi nazionali di vino sono in calo, quelli dei Paesi stranieri invece conoscono
una sensibile crescita, in particolare in America. L’incognita dei nuovi mercati.
10
Hanno invaso pacificamente il teatro
Asioli i viticoltori di tutta la provincia
che hanno partecipato l’11 novembre al convegno su “Reddito e prospettive della viticoltura: scelte
imprenditoriali per l’innovazione e la
concorrenzialità della viticoltura
reggiana”.
Al centro dell’attenzione, ancora
una volta , la difficile situazione di
mercato dei prodotti locali, vini ancellotta e lambruschi, che spuntano
prezzi non soddisfacenti, ma anche
argomenti di carattere politico quali
la riforma dell’Organizzazione Comune di Mercato in via di approvazione
a Bruxelles proprio in questi giorni,
e l’attuazione del piano regionale
di sviluppo rurale. La parte pomeridiana del convegno è stata dedicata
ad argomenti tecnici (potatura meccanica) e di gestione economica
dell’azienda vitivinicola, attraverso
una analisi dei costi di produzione
dell’uva nelle aziende medie reggiane.
La grande partecipazione dei produttori ma anche di rappresentanti
delle imprese della filiera, cantine
sociali ed aziende private, evidenzia
ancora una volta il ruolo economico
che il settore vanta nel comparto
agroalimentare reggiano.
E’ una situazione in chiaroscuro
quella emersa dal convegno, per le
prospettive economiche e per le
strategie di mercato. La crisi determinata dai bassi prezzi dei prodotti
“da colore” ottenuti da ancellotta
si ripercuote sui produttori e sulle
cantine sociali; qualche timido segnale di ripresa delle quotazioni può
far sperare ma non è ancora sufficiente per parlare di una inversione
di tendenza. La frammentazione
dell’offerta ed una mancanza di
strategia per questo comparto non
permettono altro che sperare in una
ripresa del mercato. Diversa la situazione del lambrusco: a fronte di
consumi stagnanti in Italia si assiste ad un discreto dinamismo dei
mercati internazionali che permette
alle imprese esportatrici una migliore redditività ed un prezzo di riparto
delle uve più soddisfacente.
Anche fra le aziende agricole vi sono
differenti situazioni; una parte di
queste hanno trasformato ed ampliato i vigneti per una gestione
meccanizzata, ottenendo una riduzione dei costi ma con difficoltà
finanziarie dovute alle spese di investimento iniziale. Altre hanno av-
viato questo processo ed hanno
impianti meccanizzati e non meccanizzati: per loro meno investimenti
ma costi più alti e soprattutto la
necessità di accelerare la trasformazione.
La riforma strutturale delle aziende
delle imprese agricole può trovare
un valido supporto nel Progetto
Rurale Integrale Provinciale di recente approvazione che stanzia i finanziamenti comunitari a favore delle
imprese agricole e agroalimentari.
Corrado Casoli, presidente delle
Cantine Riunite, ha fornito una serie
di dati e valutazioni aggiornate e
puntuali.
“A livello mondiale i consumi registrano una leggera crescita dell’1,4%
portandosi a circa 240 milioni di
ettolitri. Rispetto alla situazione di
forte eccedenza della scorsa campagna, la situazione si è maggiormente equilibrata ed i prezzi alla
produzione sono aumentati. In modo
particolare hanno goduto di una
certa ripresa i vini bianchi generici
e gli IGT (Indicazione Geografica
Tipica) di buon andamento commerciale, come il prosecco.”
“Rispetto alla campagna 2005/06
– ha sostenuto Casoli – caratterizzata a livello nazionale, ma comune
alla gran parte dei paesi produttori,
da una situazione di forte crisi del
mercato, che aveva messo in difficol-
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CORREGGIO
tà sia la produzione sia le aziende
agricole non più in grado di ricavare
reddito, durante questa campagna
si sono manifestati i primi segnali di
una certa ripresa”.
“Per quanto riguarda i consumi – ha
precisato il presidente delle Riunite
– continua la tendenza ad un aumento nei paesi non tradizionalmente
consumatori, come i paesi del nord
Europa, l’Asia e il continente americano. Uno studio sul mercato stima
che gli Usa, che hanno registrato
una crescita del 3,4% nel 2006,
diventeranno nel 2010 il primo paese
consumatore, in volumi complessivi,
con 28 milioni di ettolitri. La stessa
ricerca stima che la Russia e la Cina
copriranno rispettivamente l’8° ed
il 10° posto. Diminuisce invece il
consumo nei paesi del Mediterraneo,
come l’Italia, la Francia e la Spagna,
che hanno storicamente un consumo
pro-capite molto elevato. In Italia
continua il calo dei consumi in atto
da alcuni anni. Nel 2000 i consumi
assommavano complessivamente a
31 milioni di ettolitri, nel 2006 i
consumi complessivi sono stati, in
totale, 26,5 milioni di ettolitri, evidenziando quindi una diminuzione di 4,5
milioni in 7 anni, corrispondente
all’11,2%”.
“I vini rossi – ha proseguito Casoli
– che rappresentano il 55% delle
vendite, dopo anni di crescita ora
presentano un andamento piatto,
mentre crescono i bianchi dell’1% e
rosati dello 0,9%. Notizie non positive
per il Lambrusco, che pur rimanendo
il vitigno più venduto nel canale
moderno, fa registrare una riduzione
del 2,3% in volume”.
Passando alle considerazioni generali, Casoli ha affermato che “il
settore vitivinicolo che complessivamente ha goduto di una situazione
positiva per almeno dieci anni (dal
1995 al 2004) sta ora attraversando
una fase di difficoltà. La competizione
internazionale, il calo dei consumi,
l’eccedenza di prodotto e lo sviluppo
di nuove aree di produzione, sono le
problematiche che oggi dobbiamo
affrontare. Anche la parte finale della
filiera, rappresentata dalle aziende
imbottigliatrici, deve affrontare un
mercato cambiato radicalmente. Il
settore del vino è ormai completamente globalizzato, e le nostre imprese devono competere con i produttori storici (francesi e spagnoli)
con produttori del cosiddetto ”nuovo
mondo vitivinicolo” (californiani, australiani, cileni…), ma anche con i
produttori emergenti dell’Est Europa
e dell’Asia”.
In conclusione Casoli ha sostenuto
che ”la globalizzazione non é solo
un pericolo, può essere anche una
grande opportunità. Le imprese italiane, senza abbandonare il forte
legame con il territorio, il prodotto,
la cultura e le tradizioni, cioè quel
“made in Italy” fortemente trainante,
devono essere in grado di esprimere
politiche di marca e strategie di
marketing per consolidare i mercati
storici ed in modo particolare per
sviluppare i nuovi mercati. Sotto
questo aspetto un limite importante
è la dimensione delle nostre imprese
rispetto ai concorrenti internazionali”.
a cura di Alberto Bassoli
La riforma del Mercato Comune dei vini
La riforma dell’OCM (Organizzazione Comune di Mercato) si propone l’obiettivo
di migliorare la competitività delle produzioni e rafforzare la presenza dei vini
europei sui mercati, di dotarsi di un sistema di regole chiare e semplici che
permettano di equilibrare la domanda e l’offerta e di istituire un regime in grado
di salvaguardare le tradizioni vitivinicole europee.
Le misure principali proposte nel regolamento in approvazione sono:
- un piano di estirpazione per 200.000 ettari nei Paesi dell’Unione Europea;
- via libera ai nuovi impianti dal 2014;
- divieto dello zuccheraggio ed abolizione degli aiuti ai mosti concentrati;
- abolizione degli aiuti di mercato (distillazioni, stoccaggio, ecc..);
- possibilità di indicare in etichetta il vitigno anche per i vini da tavola.
11
Lo sfruttamento sessuale
dei bambini asiatici
Il libro autobiografico di Marco Scarpati, in lotta contro pedofilia e violenza
sessuale ai minori nel sudest asiatico, è stato presentato a Palazzo Principi.
In occasione del 59° Anniversario della
Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo sottoscritta il 10 dicembre 1948
dall’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite, come Gruppo Federato dell’Ulivo
del Consiglio Comunale di Correggio
abbiamo ritenuto importante e significativo promuovere la presentazione del
libro di Marco Scarpati, “Il rumore
dell’Erba che Cresce” (Infinito edizione).
Di fronte ad un pubblico numeroso e
attento, sabato 8 dicembre presso
Palazzo dei Principi, Marco Scarpati,
reggiano, avvocato e professore universitario, presidente di ECPAT Italia, ha
aperto anche a mezzogiorno
12
raccontato la sua esperienza e l’attività
dell’Associazione, nella lotta per contrastare uno dei più gravi crimini contro
l’umanità: la prostituzione e lo sfruttamento sessuale dei bambini. Un fenomeno che è tristemente
e diffusamente presente in molti Paesi
soprattutto del sud-est
asiatico, come la Thailandia, il Laos, il Vietnam, la Cambogia, diventati delle vere e
proprie mete di turismo
sessuale per adulti, per
pedofili e per quanti,
molto spesso occidentali (e italiani che sono
in numero maggiore),
“cercano compagnia”
molto giovane e a basso prezzo. La trovano in
bordelli, nati nei villaggi
e nelle città, descritti
molto bene da Marco
Scarpati nel libro, dove
il turista è accolto da
baby-prostitute, ossia
da bambine truccate ed
agghindate da prosti-
tute, vendute al bordello dalle famiglie
in cambio di pochi soldi, e che il turista
può affittare o addirittura comprare per
farne ciò che vuole. In molti casi non
si parla più dunque solo di sfruttamento
sessuale ma anche di vera e propria
tratta di esseri umani.
Tra i diritti fondamentali sanciti nella
Convenzione Internazionale per i Diritti
dei Fanciulli, vi è il diritto dei minori e
dei bambini alla salvaguardia del loro
sviluppo fisico, psicologico, spirituale,
morale e sociale: il diritto cioè a vivere
l’infanzia e a viverla in modo dignitoso
e sereno; nella realtà invece, troppo
spesso, questi diritti vengono calpestati, violati, traditi.
Il libro è un diario di viaggio nella realtà
e nel dolore della Cambogia, dove Marco Scarpati da anni opera per dare ai
bambini cambogiani il diritto ad avere
e vivere l’infanzia. All’incontro era presente anche Giuliano Ferrari, fotografo
dell’Associazione, che ha immortalato
in molte immagini e fotografie i villaggi
e i centri creati sul territorio da Ecpat
per i bambini strappati dallo sfruttamento, ma anche la bellezza della Cambogia e dei suoi abitanti.
Marco Scarpati ha raccontato alla platea
gli episodi, narrati nel libro, più significativi della sua esperienza, il primo dei
quali è l’incontro, casuale ed imprevisto,
con la realtà di sfruttamento sessuale
dei bambini; nel luglio 1996, mentre
si trovava a Bangkok e stava acquistando presso una bancarella una maglietta
da portare a casa in regalo al figlio, il
venditore gli ha esibito un foto-catalogo
che non conteneva foto di magliette,
ma immagini pedopornografiche di bambini con adulti. Da allora, viste quelle
immagini e conosciuto la portata del
fenomeno, ha iniziato il suo impegno
personale in Cambogia e nel sud est
asiatico, per strappare dai bordelli e
dalla povertà tanti bambini vittime degli
sfruttatori e prede dei pedofili.
Il secondo episodio, da cui ogni giorno,
racconta, trova la motivazione per andare avanti in quell’impegno iniziato
tanto casualmente in quel luglio a Bangkok, è quello in cui si è trovato,
d’impulso, a “comprare”, ricevendone
tanto di ricevuta fiscale, tre bambine
cambogiane per salvarle dalle grinfie
di un bordello e dare loro la possibilità
di una vita diversa.
Il libro, sebbene narri storie di miseria,
di sfruttamento e di schiavitù, è anche
infatti un racconto pieno di speranza,
affetto e passione: speranza di riuscire
ad offrire a tanti bambini la possibilità
di un futuro migliore.
L’associazione ECPAT
ECPAT è un acronimo che sta per “End Child Prostitution, Pornography and
Trafficking”, cioè “Porre fine alla prostituzione minorile, pedopornografica e alla
tratta dei minori”.
ECPAT International è una rete internazionale di organizzazioni impegnate nella
lotta contro ogni forma di sfruttamento sessuale commerciale dei minori. ECPAT
opera in tutto il mondo ed è presente in oltre 70 Paesi.
ECPAT Italia è nata nel 1994 – come “organizzazione autonoma, pluralista,
apartitica, aconfessionale, a carattere volontario e democratico” - per dare vita
alla campagna di sensibilizzazione e di lobbyng per l’approvazione della legge
269 del 1998 che punisce gli italiani che commettano abusi sessuali su minori
anche all’estero.
ECPAT Italia, presieduta da Marco Scarpati, persegue la propria missione su diversi
fronti:
- identifica e denuncia le attività degli sfruttatori in Italia e all’estero, collaborando
con le forze dell’ordine;
- sensibilizza le autorità dei Paesi di destinazione dei flussi turistici affinché
elaborino strategia per la protezione dei bambini da ogni forma di sfruttamento
sessuale;
- affianca l’industria turistica nella lotta contro la prostituzione dei bambini,
organizzando corsi di formazione per operatori del turismo: a tal fine nel 2000
ha anche promosso il Codice di Condotta dell’industria turistica italiana;
- svolge azioni di lobbying per l’approvazione di leggi o il miglioramento di quelle
esistenti per una più efficace protezione dei minori;
- lavora con insegnanti e studenti per approfondire lo studio dei diritti umani,
dello squilibrio Nord-Sud e del turismo responsabile, rispettoso della dignità
dell’altro;
- sostiene finanziariamente progetti di aiuto all’infanzia sfruttata e abusata nei
Paesi più colpiti dal turismo sessuale;
- vigila sui media e su internet per contrastare l’uso del bambino per la produzione
di materiale pornografico;
- conduce attività di ricerca a carattere sociologico e giuridico: in questo contesto
favorisce lo studio e la ricerca da parte dei laurenandi in giurisprudenza, scienze
politiche, economia, sociologia e psicologia sul tema dello sfruttamento sessuale
dei minori;
- lavora a stretto contatto con le istituzioni italiane, le agenzie dell’ONU (Unicef,
Ilo e Omt) e le Organizzazioni Non Governative che difendono i diritti dei minori.
Rita Carrozza
Refuso di stampa
Sul precedente numero di Primo Piano
(novembre 2007) alcuni articoli sono
stati stampati in modo incompleto
determinando difficoltà di lettura. Nello
specifico non sono state riportate le
vocali accentate negli ar ticoli
sull’energia a Correggio (dichiarazioni
del sindaco), sulle richieste dei
metalmeccanici (dichiarazioni del
sindacalista Sergio Guaitolini), sugli
studenti stranieri all’istituto tecnico
Einaudi (dichiarazioni del prof. Rodolfo
Pellini), sul tavolo per la Pace
(dichiarazioni del consigliere comunale
Fulvio Bucci).
Chiediamo scusa ai diretti interessati
ed ai lettori.
Sostegni a distanza
ECPAT Italia promuove due progetti di sostegno a distanza a cui è possibile aderire,
entrambi in Cambogia.
Il primo, progetto “Amore”, prevede che il sostenitore si impegni per una durata
minima di due anni ad adottare a distanza un bambino o un bambina cambogiani,
permettendogli di accedere alla scuola, a controlli medici frequenti e di avere
garantito un sostegno economico alla sua famiglia: condizioni necessarie per
tenerlo lontano dal giro dello sfruttamento sessuale. Il costo del sostegno è di
25 euro mensili.
Il secondo, progetto “Aspeca”, viene realizzato con una organizzazione non
governativa cambogiana chiamata ASPECA – Enfants d’Asie. Destinatari del
sostegno sono bambini rimasti orfani, bambini di strada o in condizioni di bisogno.
Aspeca garantisce loro un alloggio, istruzione e formazione professionale, in modo
da evitare che siano esposti al pericolo dello sfruttamento nel mercato del sesso.
Il sostenitore si impegna per una durata minima di due anni. Il costo del sostegno
è di 26 euro mensili.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito interet dell’associaizone:
www.ecpat.it
13
Prostitute straniere:
le nuove schiave
L’incontro con Laura e Isoke autrici del libro “Le ragazze di Benin City”,
il 10 dicembre nella ricorrenza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
“Della prostituzione subita dalla maggior
parte delle ragazze che approdano sulle
coste italiane e sono spinte all’interno
di una spirale di violenza: la soggezione
a quelle oscure figure che gestiscono gli
“appartamenti che sanno di galera” e
che le schiaffano sui marciapiedi d’Italia;
le umiliazioni insinuanti dei criminali che
le “accompagnano” nei luoghi cosiddetti
d’élite del sesso a pagamento per presentare “i luoghi del sesso di lusso” come
alternative fortunate al marciapiede; le
violenze di alcuni “clienti”. Sulla strada
s’incontrano, infatti, anche gli «stupratori
a pagamento, come li chiamano le ragazze. Quelli che solo perché pagano i venticinque euro della tariffa normale si
sentono in diritto di esigere qualunque
cosa» (pagina 72).
Di tutto questo si è discusso lunedì 10
dicembre - in occasione dell’ anniversario
della Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani da parte delle Nazioni Unite –
presso la sala consiliare del Municipio
insieme a Laura Maragnani e Isoke
Aikpitanyi che hanno presentato il loro
libro “Le ragazze di Benin City. La tratta
delle nuove schiave dalla Nigeria ai
marciapiedi d’Italia”. L'iniziativa è stata
promossa dalla Presidenza del Consiglio
Comunale e dai Gruppi Consiliari del
Comune di Correggio, in collaborazione
con il Gruppo Pace Ambiente e Solidarietà.
Si è scelto di parlare di diritti umani
parlando dei diritti “violati” delle donne
14
Laura Maragnani e Isoke Aikpitanyi nell’aula del Consiglio Comunale.
poiché – spiega Cecilia Anceschi consigliere comunale delegato alle pari
opportunità - crediamo che la condizione
della donna, sia emblematica e capace
di “misurare” il livello di civiltà della
nostra società. Un ringraziamento speciale va all’autrice Laura Maragnani,
giornalista di Panorama per essersi fatta
toccare dall’incontro con Isoke, per
essere andata oltre al gesto di offrirle
un fazzoletto, per aver scelto di ascoltare
e di raccontare: “Le ragazze di Benin
city” è un ascolto costante della protagonista, Isoke Aikpitanyi, attraverso
una gradualità, prima di tutto, emotiva,
giunta fino all’esigenza di denunciare
quella violenza inaccettabile che scorre
nelle nostre strade.
Il libro, infatti, rappresenta anche la
storia di un’amicizia, l’incontro tra due
donne, l’incontro tra due culture. Ma il
libro è anche il risultato positivo di una
difficile apertura alla possibilità di farsi
ascoltare, di raccontare per liberarsi da
un bagaglio di violenze intollerabili.
“Quando ho raccontato a Laura la mia
storia, che inizialmente avevo deciso di
dimenticare, ma che mi stava uccidendo
dentro, mi sono liberata e per me è stato
come rinascere” spiega emozionata
Isoke.
Molte, troppe domande nascevano, nei
partecipanti, durante la serata: perché
durante uno dei ricoveri al pronto soccorso nessuno ha chiesto ad Isoke cosa
era successo? Se avesse avuto bisogno
d’aiuto? E’ possibile far sapere alle
ragazze in Nigeria cosa accade in Europa? E’ possibile creare una rete tra i
vari livelli istituzionali e informali per
aiutare le donne vittime di questa nuova
forma di schiavitù?
La voglia di rispondere era tanta, si è
cercato anche di fare proposte operative,
di ricordare progetti già esistenti sul
nostro territorio regionale, …ma forse….
lunedì 10 dicembre era l’occasione di
incontrare una Donna, ascoltare la sua
storia di schiava, farsi sconvolgere e
farsi interrogare da quell’incontro…
ricordandosi che il libro stesso si propone di diventare uno strumento di aiuto
concreto per altre ragazze, vittime della
morsa di molte organizzazioni criminali
transnazionali, attraverso il finanziamento e la realizzazione del progetto “La
casa di Isoke”, la prima casa di accoglienza (con sede ad Aosta) di una donna
nigeriana, finalmente libera, per donne
nigeriane costrette sulla strada, nella
consapevolezza che è il mondo delle
relazioni in cui s’imbattono queste ragazze ad indicare l’assenza o la presenza
di soluzioni possibili: sono alcuni rapporti
a determinare “strade senza ritorno”
oppure percorsi che conducono ad una
possibile “uscita” dal tunnel della prostituzione.
Maria Paparo
Una festa indiana
a ritmo di Panjabi
Le musiche, i colori e soprattutto le donne indiane sono state protagoniste della
festa voluta dall’associazione correggese di immigrati alla palestra Einaudi.
“Una vera e propria esplosione di colori e
musica!”. Questo uno dei tanti commenti
che ho sentito dire a proposito della festa
delle donne indiane, Mela Trinjanan, che si
è tenuta domenica 18 novembre presso la
palestra “Einaudi” di Correggio.
Chi entrava in palestra veniva letteralmente
investito dalle note di panjabi che animavano
la festa, per non parlare poi dell’eleganza
e della vivacità delle tinte dei vestiti tradizionali, Salwarkamicdupata, che indossavano
le ragazze e signore presenti, difficile dire
qual’ era il più bello… Il trionfo di una
femminilità tutta orientale che, forse troppo
timidamente, inizia a mostrarsi pubblicamente e che merita davvero di essere scoperta
e incontrata. Il pubblico, sebbene pochissimi
fossero i correggesi presenti, veniva un po’
da ogni dove: Bergamo, Brescia, Novellara,
perfino da Roma!
Il merito, per aver organizzato questo splendido evento, va prima di tutto a Satvinder
Parhar, presidente dell’Unione Sportiva Indian
Cultura Sport, e a sua moglie Kamal; e
subito dopo, a Enzo Fontanesi, presidente della
FILEF.
“E’ il secondo anno che
organizziamo questa festa
delle donne indiane, e
stavolta abbiamo avuto
l’onore di aver ospiti importanti come la senatrice
Leana Pignedoli, il direttore
del distretto AUSL di Correggio Giuliana Turci e
l’assessore comunale
Emanuela Gobbi. Per questo le ragazze erano un po’
più emozionate!” spiega
ancora entusiasta Fontanesi.
Peccato solo che sia stata fatta poca pubblicità all’evento, perché forse in pochi hanno
fatto caso ai volantini sparsi qua e là… Ma
come conclude Fontanesi: “Grazie a questa
occasione siamo riusciti ad incontrare la
senatrice che ha promesso che parteciperà
ad alcuni incontri, che verranno organizzati
verso gennaio, e che avranno come obiettivo
quello di approfondire alcune tematiche che
interessano direttamente le donne indiane
residenti qui in Italia, in particolare a
Correggio”.
Bene, non ci resta che darci tutte e tutti
appuntamento a gennaio!
Elisa Guerra
Antonio Allegri pittore universale
Il volume “Correggio, pittore universale” (Silvana Editoriale) è stato
presentato giovedì 6 dicembre scorso a Palazzo Principi. Questa nuova
opera editoriale che il prof. Giusepe Adani ha realizzato per la Fondazione
Il Correggio, ha l'intenzione specifica di consegnare al più vasto pubblico
uno strumento efficace di conoscenza del grande pittore.
Il libro, volutamente pensato come una monografia esplicativa e didattica,
assicura al lettore alcuni fondamentali parametri di consultazione in forma
attentamente ordinata e lo accompagna sull'itinerario creativo del Correggio
nel modo maggiormente comprensivo. Ogni dipinto dell'Allegri è commentato
specificamente, con particolare riguardo ai motivi dell'esecuzione, alle
fonti ispirative e quindi ai significati autentici dei mirabili capolavori. Alcuni
grafici compositivi, della prof.ssa Renza Bolognesi, chiudono con originale
contributo questo aspetto dell' indagine.
L'opera è interamente illustrata, entrando in piena dignità nella collana
dei volumi della Fondazione Il Correggio, accanto alle opere dei grandi
studiosi. La schedatura "esplicativa" delle tele e degli affreschi del Correggio
apporta un contributo notevole all'ampio lavoro del Centro di Documentazione (il Correggio Art Home) aperto dalla Amministrazione Comunale
di Correggio e gestito dalla Fondazione Il Correggio, che oggi già si distingue per originalità e ricchezza in campo nazionale.
Il volume di Giuseppe Adani, piuttosto agile e articolato, apre così quella eccezionale "stagione del Correggio" che vedrà nel
2008 la Mostra speciale alla Galleria Borghese di Roma, e la storica, grandiosa Mostra Antologica dell'Allegri che si aprirà a
settembre nella città di Parma.
15
Gli anni sessanta e
settanta a Correggio
Storie e cronache politiche, economiche, culturali e sportive
nel libro “Radici in volo” a cura di Giuliana Lusuardi.
In questa foto tratta
dal libro “Radici in
Volo”, l’allora
sindaco di
Correggio Giulio
Fantuzzi con
Francesco Veroni
16
“Radici in volo” fa parte di un progetto
editoriale, promosso e coordinato da
Giuliana Lusuardi, teso a sollecitare la
riflessione su periodi di storia recente:
periodi le cui caratteristiche possono
essere giudicate in vario modo, ma che
comunque sono tuttora rilevanti nella
configurazione sociale, economica e
culturale della nostra città. Il volume ha
ottenuto il patrocinio del Comune di
Correggio ed il sostegno di numerose
aziende, cittadini e associazioni. Il sottotitolo “Gli anni sessanta e settanta a
Correggio tra tradizione e sviluppo” è
indicativo del periodo trattato e opera
un primo richiamo alle problematiche
allora in essere.
Gli aspetti politici sono descritti da Angelo
Giampietri nel primo capitolo dal titolo
“Cronache politiche cor reggesi
1960/76”, titolo che con il termine
“cronache” sottolinea la scelta di ricordare soprattutto fatti e personaggi piuttosto che dettare sentenze. Dopo una
descrizione delle forze politiche correggesi di allora, vengono evidenziate le
principali linee di inter vento
dell’Amministrazione Comunale in un
periodo in cui erano ancora operanti
vincoli legislativi riduttivi dell’autonomia
degli enti locali, ma considerevole era la
capacità di questi di collegarsi alle istanze
di rinnovamento profondo evidenziatesi
in Italia particolarmente dal 1968 in poi,
e di utilizzare ogni riforma legislativa che
tali istanze avevano reso possibili. Viene
offerto l’esempio dell’organizzazione
sanitaria nel nostro territorio e non mancano pareri e testimonianze di protagonisti della sanità correggese.
Quella che può essere chiamata “La
nuova stagione dei servizi e delle attività
culturali” viene illustrata da Viller Masoni.
Le prime esperienze e i progetti degli
anni Sessanta vengono descritti come
presupposti delle notevoli realizzazioni
del decennio successivo. E’ stato quello
infatti il periodo in cui fu prima progettato
poi avviato a realizzazione il disegno di
recupero per funzioni culturali di due
grandi storici immobili: il Teatro Asioli e
il Palazzo Principi destinato ad essere un
vero e proprio centro degli Istituti Culturali
cittadini. Non manca la descrizione di
importanti iniziative culturali quali quella
relativa ai seminari sulla Storia d’Italia
Einaudi che ebbero rilevanza nazionale.
Giuliana Lusuardi richiama nelle pagine
dedicate all’economia come Correggio
affrontò in quegli anni quella che è stata
la caratteristica di gran parte del nostro
Paese, particolarmente al nord: il passaggio da attività prevalentemente agricole ad attività prevalentemente industriali. Particolare ruolo ebbero lo sviluppo
dell’industria plastica e del lavoro a
domicilio.Sono richiamati anche momenti
molto problematici, quali quelli in cui fu
trasferita altrove la sede e la totalità
delle lavorazioni della Recordati. E’ comunque complessiva l’attenzione alle
aziende correggesi di quel periodo e alle
loro associazioni imprenditoriali.
Partendo da considerazioni sul contesto
nazionale e sul cosiddetto “modello
emiliano”, l’urbanistica correggese viene
esaminata da Alessandro Di Loreto.
Furono quelli gli anni della prima vera
pianificazione territoriale e della ricerca
di strumenti di collaborazione e coordinamento fra comuni limitrofi e sufficientemente omogenei . Vengono descritte
le più rilevanti azioni programmatiche di
sviluppo e si traccia un bilancio urbanistico del modello emiliano.
Il quinto ed ultimo capitolo, relativo allo
sport, è costruito attraverso una serie
di testimonianze, alcune delle quali offerte direttamente da protagonisti dello
sport correggese di quegli anni sotto vari
profili: di prestazione personale, di direzione associativa, di responsabilità amministrativa.
Il volume, corredato da fotografie ed
immagini, consiste in circa trecento pagine ma non ha ovviamente potuto essere
esaustivo della realtà sociale correggese
di quei due decenni. Varie problematiche
hanno dovuto solo essere accennate,
alcune delle quali molto importanti, come
ad esempio la Scuola, le organizzazioni
sindacali, le varie forme di associazionismo intercomunale, la presenza (o la
assenza) di uffici e strutture statali. Ma,
come ricordato all’inizio, “Radici in volo”
fa parte di un progetto editoriale che
come tale, con gli stessi o con altri autori,
può avere ulteriori sviluppi ed in ogni
caso essere di incentivo a quanti volessero contribuire alla memoria di Correggio.
La prima volta di
Alessandro Cavazzoni
Dopo un grave infortunio sul lavoro, un giovane correggese
riscopre la vita e scrive il suo primo romanzo.
Anche partendo da esperienze
negative e drammatiche si possono intraprendere nuovi percorsi
di vita e di lavoro.
Può essere questo il caso di un
nostro concittadino che,
nell’ottobre 2005, mentre, quale
dipendente di un Consorzio di
Bonifica, era intento alla manutenzione di un impianto elettrico
sul Cavo Lame di Limidi di Soliera,
è stato vittima di un grave infortunio suil lavoro. Il suo corpo è
stato, infatti, attraversato da una
scarica elettrica di 15 mila Volt,
che gli ha provocato ustioni ed
un grave trauma, ma che lo ha
lasciato miracolosamente in vita.
Per capire meglio quanto il destino
o la fortuna abbia aiutato Alessandro Cavazzoni, classe 1973,
abitante a Canolo, protagonista
della vicenda, basti pensare che
la corrente usata per la sedia
nuova mostra interna
Via Cuneo, 6 - Correggio (RE) - Tel.
0522.692900 - Fax 0522.692904
elettrica è di 10 mila Volt. Nel
lungo periodo di tempo in cui
Alessandro si è dovuto sottoporre
a terapie riabilitative, ha avuto
modo, racconta, di riflettere ed
approfondire, anche grazie alla
lettura e ai tanti amici e familiari
che gli sono stati vicini, molte
tematiche tra cui la sicurezza sul
lavoro, le morti bianche, ma anche
la famiglia, l’amicizia, l’amore.
Da questo periodo della sua esistenza, difficile ma anche denso
di emozioni, è nato un romanzo,
il suo primo romanzo, che Alessando ha titolato “Siamo solo noi
– storia di un’amicizia”, edito da
SBC edizioni Ravenna. Raccontare
una storia e scrivere un libro era
un sogno che Alessandro coltivava
da tempo e che gli eventi hanno
fatto uscire allo scoperto, era in
uno di quei cassetti in cui ognuno
di noi mette le idee, i sogni, i
“forse un giorno lo farò”. Così è
stato, ha iniziato l’avventura e
dopo un mese e mezzo di lavoro
il racconto è venuto alla luce.
Il libro, scaturito esclusivamente
dalla fantasia dell’autore, ha come protagonista Oscar, un ragazzo
di 26 anni che vive in terra reggiana. La vicenda di Oscar si snoda attraverso una serie di avventure che lo portano a viaggiare,
sia per lavoro sia per diletto, ad
avere incontri con tanti personaggi
che si intrecciano con la sua tranquilla vita rendendolo protagonista
di situazioni che mai avrebbe
immaginato di vivere.
Oscar è un ragazzo come tanti,
ricco di sentimenti e di valori,
primo fra tutti l’amicizia, che vive
ancora con la famiglia sebbene
vorrebbe una casa propria ed una
vita autonoma e che, vivendo
intensamente il presente, incontra
l’amore, l’amicizia vera, ma anche
il cinismo e la meschinità altrui.
Nel romanzo ampio spazio è de-
dicato al tema serio e purtroppo
molto attuale degli infortuni sul
lavoro.
Anche se il libro non è autobiografico, parlando con Alessandro,
si notano molte somiglianze caratteriali con il protagonista. Anche lui ama la vita, il sano divertimento e non ha timore a
mettersi in gioco, per certi versi
timido ma allo stesso tempo pronto a cogliere tutto quello che la
vita gli riserva. Parla dell’incidente
sul lavoro con estrema naturalezza e calma interiore, lo descrive
come una fatalità ma leggendo
tra le righe si nota che l’infortunio
l’ha cambiato.
Ora è sereno e orgoglioso di aver
vinto la sfida di realizzare un sogno.
Rita Carrozza
In alto: la copertina
del libro.
A sinistra:
Alessandro
Cavazzoni
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Convitto Rinaldo Corso
una storia plurisecolare
Alberto Ghidini, per la Società di studi storici, ha curato il libro sulla storia
dell’importante istituzione formativa correggese da poco uscito in libreria.
Il Convitto Nazionale Statale
“Rinaldo Corso” è una realtà nota
a tutti i correggesi. E’ forse meno
noto che l’istituto storico di via
Bernieri sia assurto al titolo di
polo dell’istruzione professionale
a Correggio. Con l’annessione
degli indirizzi turistico – alberghiero
ed agro - ambientale, che appartenevano al “Motti”, unitamente
alla specializzazione meccanico
18
– termico e meccatronica, già
presenti, il Convitto è un polo
educativo completo che offre una
valida possibilità formativa, a partire dalla scuola primaria fino a
quella di secondo grado.
Di tutto ciò si è parlato sabato
17 novembre, in occasione
dell’inaugurazione dell’anno scolastico di tutte le scuole annesse,
alla presenza del professor Antonio Vezzani, rettore del Convitto,
di Emanuela Gobbi e Gianluca
Chierici, rispettivamente assessore alla scuola comunale e provinciale, e del professor Alberto Ghidini, storico e ricercatore.
L’evento è stato anche occasione
per ripercorrere la storia del Convitto stesso, che vanta una tradizione educativa, che affonda le
proprie radici nel progetto formativo degli Scolopi, come recita il
titolo del volume curato dagli insegnanti dell’istituto, in collaborazione con la Società degli studi
storici di Correggio: Una comunità
educante nel cuore di Correggio:
il collegio convitto ‘Rinaldo Corso’
dagli Scolopi ad oggi.
“La valenza educativa del Convitto
– scrive il rettore Antonio Vezzani
– sta nell’etimologia della parola
stessa, che significa: vivere insieme. Il Convitto è una comunità in
cui, allievi ed insegnanti partecipano al medesimo progetto educativo
e formativo che, attraverso la messa in pratica di programmi scolastici condivisi, fornisce ai giovani
gli strumenti per affrontare i problemi della società contemporanea”. Negli ultimi anni, per meglio attrezzare i propri studenti, e
non solo, il Convitto si è fatto
promotore di varie iniziative di
studio, tra cui quella del “City
camp”, un corso intensivo di inglese con insegnanti madrelingua
del British Council, della durata
di due settimane, rivolto a ragazzi
dai 14 ai 16 anni.
“Il Convitto – sostiene Emanuela
Gobbi, assessore alla scuola del
comune di Correggio – è fondamentale tra le istituzioni formative presenti, per il valore didattico ed educativo che, da anni, ricopre per il
territorio. Il recente accorpamento
della sede correggese dell ’istituto
“Motti” di Reggio Emilia è il riconoscimento delle potenzialità e del
valore che il Convitto possiede e
sancisce, ufficialmente, la nascita
del polo professionale a Correggio.
Accanto a questa operazione, condotta con l’appoggio di Provincia e
Regione, prosegue il lavoro di restauro e recupero all’attività ed ai
servizi per la comunità, delle aree
dell’immenso complesso architettonico che è il Convitto ‘Corso’, che
versano ancora in cattive condizioni
di conservazione”.
Alberto Ghidini, curatore del volume sul Convitto per la Società di
studi storici di Correggio, ne ha
spiegato la struttura e la scelta
degli argomenti. Si parte dalla
storia della struttura, nella seconda metà del ‘600, ai diversi passaggi che ne hanno segnato
l’evoluzione nel tempo, all’attualità, con la documentazione
delle attività svolte dagli studenti
e dagli insegnanti.
Luisa Cigarini
La Croce Rossa alla ricerca
di nuovi volontari
A febbraio il nuovo corso di Primo Soccorso per la cittadinanza ed
aspiranti volontari del soccorso presso la Croce Rossa di Correggio.
La Croce Rossa, a Correggio, è
presente da 45 anni (proprio nel
2007 ne è stato festeggiato
l’anniversario) e gestisce con il
solo aiuto dei suoi volontari il
servizio di emergenza- urgenza e
trasporto infermi del nostro comprensorio (Rio Saliceto, Correggio,
San Martino in Rio con relative
frazioni).
Con la fine del servizio di leva
obbligatorio ci siamo visti mancare
l’apporto degli obiettori di coscienza, compromettendo gravemente
l’organizzazione e lo svolgimento
ottimale di un servizio indispensabile per i cittadini. Dico indispensabile perché nella nostra
provincia tutta l’attività inerente
al primo soccorso (servizi coordinati dalla Centrale Operativa
118 di Reggio Emilia) e trasporto
infermi viene totalmente garantita da Associazioni di Volontariato.
Quest’anno, proprio per far fronte
a questo problema, presso la
sede in Viale Vittorio Veneto 34
a Correggio, abbiamo istituito un
ulteriore Corso di Primo Soccorso
con inizio a Febbraio (l’altro generalmente inizia a Settembre).
L’obiettivo è quello di riuscire, nel
giro di un paio di anni, ad incrementare l’organico di un centinaio
di persone per poter così finalmente adempiere in modo più
completo ed efficiente a tutte le
possibili richieste che ci pervengono.
Il corso è suddiviso in 3 moduli
di 16 ore cadauno.
Il primo modulo, aperto a tutti,
consiste in un’ infarinatura generale per le emergenze di tutti i
giorni (utili anche ai cittadini che
non vogliono svolgere servizio di
volontariato).
Ci si può fermare qui ed iscriversi
in Croce Rossa per svolgere
all’interno della sede il ruolo di
centralinista (non sottovalutare
questo incarico, è molto importante che ci sia qualcuno in sede
che possa coordinare i servizi e
rispondere alle telefonate del cittadino!!).
Chi invece vuole proseguire nel
percorso formativo, con il secondo
modulo si prepara a salire in ambulanza per svolgere servizi ordinari (niente emergenze) come
trasporto di dialisi, fisioterapie
etc… imparando ad utilizzare carrozzine, sollevatori, barelle avvalendosi della tecnica adeguata.
Il terzo modulo è concepito per
imparare a muoversi in situazioni
di emergenza, utilizzando tutti gli
ulteriori presidi a disposizione in
ambulanza.
Non è obbligatorio seguire tutti
e tre i moduli: potete fermarvi
dove volete ed essere comunque
molto utili all’Associazione.
Invitiamo pertanto a partecipare
numerosi a questa iniziativa, anche solo per conoscerci, con
l’augurio che rimaniate con noi
per essere utili alla comunità a
cui appartenete.
Andrea Marchi
Ispettore di Gruppo
Volontari del Soccorso Correggio
19
La Francia impressionista
in un dipinto letterario
L’ultimo romanzo di Susan Vreeland ci fa entrare nella vita artistica e bohémien della Parigi
di fine Ottocento tra amori, passioni, attese e aspirazioni di una società in cammino.
Novità
in libreria
offerta da
MOBY DICK
No, sulla terrazza della Maison Fournaise,
Auguste cercherà di creare il suo capolavoro, la grande opera che sogna da anni:
un inno alla “vie moderne”, un quadro
che rappresenti l’ebbrezza e l’allegria che
caratterizzano il nuovo stile di vita nelle
grandi metropoli europee, Parigi innanzi
tutto…
Così Susan Vreeland immagina, nelle
pagine che seguono, la nascita di una
delle opere fondamentali dell’impressionismo, “Il pranzo dei canottieri”, un
quadro in cui Renoir celebra se stesso
come il pittore per eccellenza della “joie
de vivre”, del sentimento gioioso della
vita.
Monsieur Fournaise e la bella Alphonsine,
il barone Barbier, la seducente Angle,
Lestringuez, l’ipnotizzatore affascinato
dall’occultismo, Paul Lhote, l’instancabile
rubacuori, Jeanne Samary, Gustave Cailbotte, il pittore che amava dipingere barche, Ellen Anurée, Maggiolo e soprattutto
Aline Charigot, la donna che avrebbe
stregato Renoir, tutti i personaggi del
“Pranzo dei canottieri” rivivono magnificamente in questo romanzo destinato a
diventare un classico della narrativa dedicata all’arte.
L’autrice
22
20
E’ il 1880 a Parigi e Pierre-Auguste Renoir,
i pennelli nella mano destra e l’astuccio
ereditato da Claude Monet nella sinistra,
è appena giunto sulla terrazza della Maison Fournaise, una locanda amata dagli
artisti dove si può mangiare, dormire o
affittare una barca.
Alphonsine Fournaise, la figlia del padrone
della locanda, l’ha condotto fin lì per
mostrargli un tratto della Senna dove le
due rive offrono un paesaggio incomparabile allo sguardo di un pittore.
La blusa a righe e il costume da bagno
aderente sulle sue curve procaci, Alphonsine allarga le braccia davanti alla meraviglia che si spalanca non appena solleva
la tenda a righe grigie e rosso corallo.
Le canoe affiancate lungo la riva spiccano
sul verde scuro dell’acqua. Sulla riva
orientale una locanda, con i muri bianchi
e il tetto di tegole rosse, è illuminata dal
sole pomeridiano. Più a valle, un cantiere
si allunga sul fiume circondato di barche,
e qua e là si vedono case di contadini
accoccolate accanto ai loro orti.
In che modo Renoir potrebbe ritrarre quel
magnifico luogo in cui la città incontra la
campagna? Dipingendo alla maniera degli
impressionisti una scena da ballo su una
delle rive? Oppure una gita in barca con
poche, veloci pennellate?
Non darebbe, in questo modo, ragione a
Emile Zola che accusa lui, Pissarro, Sisley,
Caillebotte e gli altri impressionisti, di
creare “bozzetti ancora freschi di pittura”,
opere incomplete e strampalate?
Susan Vreeland vive a San Diego in California.
Neri Pozza ha pubblicato tutte le sue
opere: La ragazza in blu (2003), La passione di Artemisia (2002), L’amante del
bosco (2004) e Ritratti d’artista (2005).
LIBRERIA
CORSO CAVOUR, 13/A
Le festività in ludoteca
la Memoria a Palazzo Principi
In gennaio: prosa e teatro dialettale al teatro Asioli, Antonio Allegri al Correggio
Art Home, le foto di Ivano Bolondi alla galleria di Palazzo Principi.
Domenica 6 gennaio
Palestra Einaudi (zona ospedale)
Festa della Befana per tutti i bambini.
Animazioni, giochi e spettacoli
IN TEATRO
Venerdì 11 – sabato 12 gennaio ore 21.00
Non si paga! Non si paga!
di Dario Fo, regia di Dario Fo
con Marina Massironi e Antonio Catania
Martedì 22 – mercoledì 23 gennaio ore 21.00
Anna Karenina
di Lev Nikolaevic Tolstoj, regia di Eimuntas
Nekrosius
con Mascia Musy, Paolo Mazzarelli, Annalisa
Amodio, Corinne Castelli
Domenica 13 gennaio ore 16
Conversazione su singole opere
del Correggio:
La Madonna della cesta
di Giovanna Garzoni
a confronto con il Correggio
con la dott.ssa Olga Guerra
Domenica 27 gennaio ore 16
Conversazione su singole opere
del Correggio:
Correggio a San Benedetto in Polirone
Con la dott.ssa Francesca Baldini
giovedì 7 – venerdì 8 febbraio ore 21.00
Il dubbio
di John Patrick Shanley, regia di Sergio
Castellitto
con Stefano Accorsi e Lucilla Morlacchi
RASSEGNA DI TEATRO DIALETTALE
Ingresso singolo 8 euro. L’utile sarà devoluto
alle associazioni Siamo con te, Associazione
Malati Oncologici, CIAO Correggio Insieme
e Gruppo Missionario di S.Quirino
Sabato 19 gennaio ore 21.00
Centro Danza e Teatro Correggio presenta:
Le Cognate atto unico di Michel Tremblay
commedia in italiano diretta da A. Panini
Sabato 26 gennaio ore 21.00
La compagnia Arcobaleno di Fosdondo
presenta
Dedsà o dedlà
Commedia dialettale in due atti di T. Tirabassi
Sabato 9 febbraio ore 21.00
La compagnia Amici di Mandrio presenta
Che fadiga mariderla (omaggio a G. Govi)
Commedia dialettale in due atti di E. Imparato
Sabato 16 febbraio ore 21.00
La compagnia Arcobaleno di Fosdondo
presenta
La fola l’è finida
Commedia dialettale in due atti di Tonino
Tirabassi
Sabato 23 febbraio ore 21.00
La compagnia di Fazzano presenta
La forsa dl’interési
Commedia dialettale in tre atti di Pio Bosi
Venerdì 28 dicembre
Casa nel Parco ore 10 – 15 – 17
Biglietti d’auguri
Laboratorio manipolativo per bambini dai 5
anni. Max 15 partecipanti a gruppo. Info
0522-643811
Sabato 29 dicembre
Casa nel Parco ore 17.00
A spasso fra gli alberi con Peppina Girò
Visita guidata alla mostra Piccina Picciò, a
seguire laboratorio manipolativo. Max 20
partecipanti. Info 0522-643811
Lunedì 31 dicembre
Casa nel Parco ore 21.00
Festa di Capodanno
Musica, buffet, giochi e tanto altro ancora!
Venerdì 4 gennaio
Casa nel Parco ore 10 – 15 – 17
La calza della Befana
Laboratorio manipolativo per bambini da 5
anni. Max 15 partecipanti a gruppo. Info
0522-643811
Sabato 5 gennaio
Casa nel Parco ore 16 – 17,30
La Befana vien di notte…!!!
Letture a cura dei volontari Nati per Leggere.
Max 40 partecipanti. Bambini da 4 anni.
Info 0522-643811
A
Palazzo
Principi
Galleria espositiva
fino al 20 gennaio
Al dì là del Muro
tra gli alberi
mostra fotografica di Ivano Bolondi
Orari di apertura:
sabato 15,30 – 18,30
domenica 10 – 12,30 e 15,30 – 18,30
25 e 26 dicembre chiuso; 1° gennaio
aperto
GIORNATA DELLA MEMORIA
nel 62° anniversario della liberazione del
campo di sterminio di Auschwitz (27
gennaio 1945)
Sala Conferenze
Mercoledì 23 gennaio ore 21.00
per il pubblico
Giovedì 24 gennaio alla mattina
per le scuole
Primo Levi. L’uomo e le opere
con gli storici Walter Barberis, Alberto
Cavaglion, Stefano Levi Della Torre e
Frediano Sessi.
Sabato 26 gennaio ore 16.00
Galleria espositiva
Il presente di Auschwitz
Fotografie di Henning Langenheim e Peter
Lieatke sull’attuale complesso concentrazionario di Auschwitz – Birkenau accompagnate da testimonianze scritte e in
video dei sopravvissuti.
Domenica 27 gennaio
Cimitero Ebraico
Mattina e pomeriggio
Visite guidate ed inaugurazione spazio
didattico con mostra permanente sulla
comunità ebraica di Correggio.
21
Nasce Correggio Futsal
per rilanciare il calcio a cinque
Sulle ceneri dell’Acd Correggese, la nuova società ha impostato un progetto a
medio termine per consolidare la categoria e rifondare il settore giovanile.
22
Una stagione piena di novità: l’annata
2007/08 del Correggio Futsal, squadra
iscritta al campionato di serie C2 di
calcio a 5, ha preso il via il 27 agosto
presso il Centro Sportivo di Prato di
Correggio, viatico iniziale verso
un’annata che ha presentato, in casa
biancazzura, volti nuovi rispetto al passato. L’ingresso in società di nuovi
dirigenti, su tutti Di Maio e Dotoli, ha
portato una ventata di aria nuova nel
team, che si è dato nuovi obiettivi e
prospettive, sia a breve che a lungo
termine. La scissione, per quest’anno
solo ufficiosa per motivi burocratici ma
che sarà effettiva dalla prossima stagione, dall’Acd Correggese apre un
capitolo nuovo per la storia di una
società nata nel 2000/2001, che nel
corso degli anni ha consolidato la sua
figura nel panorama regionale del calcio
a 5, dove è rispettata e stimata da
dirigenti federali, avversari e addetti ai
lavori. Il campionato di C2 è iniziato a
settembre dove il Correggio Futsal, ha
deciso di partire senza proclami, cercando di creare un progetto che vada
al di là di questa prima annata, che va
considerata di transizione. Vanno in
questa direzione la realizzazione del
sito internet (www.correggiofutsal.com)
e la prospettiva di riprendere l’attività
di settore giovanile, per realizzare una
struttura completa a 360°.
Giovanni Tosi, direttore sportivo e anima
del calcio a 5 correggese è entusiasta
della nuova avventura: “Con la nuova
dirigenza – spiega – abbiamo scelto un
nuovo tecnico, non confermando Belli
perché cercavamo una figura che non
ricoprisse il doppio ruolo; la scelta è caduta
su William Lanzellotto, allenatore con un
pedigree già importante, con esperienze
recenti nella Montanari Modena”.
Un tecnico che è arrivato con idee molto
chiare: “Lanzellotto – prosegue Tosi – è
una persona stupenda, che sta lavorando
sul campo per far crescere la squadra.
Già tre anni fa lo volevamo portare a
Correggio, ma per problemi personali non
aveva potuto accettare”.
La squadra è composta da un giusto mix
tra giovani ed esperti: “Abbiamo ingaggiato in estate – spiega il ds biancorosso
– un ottimo elemento come “Chicco”
Reggiani dall’Olimpia Vezzano, affiancandogli Andrea Cucchi delle Terre Matildiche
e ripescando dagli amatori il pivot Ruozzi
e il portiere Culzoni. L’idea è quella di far
crescere i giovani che componevano le
nostre formazioni giovanili accanto ai
nuovi arrivi e ad un nucleo di “senatori”
che sono qui da parecchio tempo e conoscono bene la categoria”.
Poi, nel corso della stagione, sono stati
inseriti altri giocatori, dal ritorno di Fabio
Veronese, rientrato da Puianello, ad
Adriano Bertolami, proveniente dalla
Regium 99. Quest’ultimo ha partecipato, nel mese di Novembre, al campionato mondiale di calcio a 5 per non
udenti, disputato a Sofia, dove la nazionale azzurra si è classificata al terzo
posto. Out nella finalina per infortunio,
officina autorizzata
Bertolami non ha fatto mancare il suo
contributo alla causa, realizzando quattro reti: un rigore alla Macedonia, una
doppietta all’Azerbajian e una rete nei
quarti di finale contro la Svezia, dando
lustro alla società correggese in giro
per il mondo.
Dopo questo piacevole evento ci si
rituffa nel campionato, anche se, a
livello di obiettivi, nessuno si vuole
sbilanciare: “Ci piace lavorare – conclude
Tosi - e far parlare i fatti. Ce la metteremo
tutta per fare il massimo, poi trarremo
le somme”.
Un’ultima battuta riguarda il nuovo simbolo della società, l’Araba Fenice: la
leggenda narra che, dopo 500 anni,
bruciava in un rogo dalle cui ceneri
nasceva una nuova fenice. Un simbolo
che, per il cristianesimo, divenne simbolo di resurrezione: un cammino che
vuole intraprendere anche il neonato
Correggio Futsal.
I Lupi di Canolo crescono bene
e portano il rugby a Correggio
Dopo una gestazione di dieci anni nelle scuole correggesi, il rugby è venuto allo
scoperto grazie ad una nuova società impegnata nella promozione del rugby giovanile.
Foto di gruppo per
i Lupi di Canolo.
Da meno di due anni, sull’onda di un
successo nazionale, il rugby ha messo radici anche a Correggio. Grazie
all’aiuto della società reggiana Rugby
Reggio, nel settembre 2006 sono
nati “I lupi di Canolo”, società sportiva presieduta da Francesco Magnanini e da subito molto attiva nella
promozione del rugby a livello giovanile.
In realtà la storia di questa particolare
e affascinante disciplina sportiva sul
nostro territorio è ormai lunga un
decennio. Grazie alla passione e al
lavoro del professor Luciano Schiavi,
infatti, sono già molti i ragazzi che
hanno calcato i campi di rugby, entrando in contatto con questo sport
in ambiente scolastico, presso le
scuole medie statali, l’istituto tecnico
Einaudi e, più recentemente, al Convitto Nazionale “Rinaldo Corso”, grazie
alla costante partecipazione al Trofeo
Blumet.
Da un anno e mezzo, grazie al supporto e all’assistenza tecnica della
Exagerate Rugby Reggio (la squadra
di punta del rugby reggiano che milita
in serie A), si è deciso di costituire
una entità autonoma in grado di organizzare diverse attività.
La scelta logistica è caduta su Canolo
perchè i principali animatori di questa
iniziativa lì risiedono, ma anche perchè Canolo è al crocevia tra i paesi
della bassa dove il rugby è da tempo
entrato nelle scuole. Inoltre, a Canolo
la nuova società ha subito trovato il
sostegno della locale parrocchia che
ha messo a disposizione il campo
per gli allenamenti.
Ad oggi I Lupi di Canolo partecipano
a diversi tornei con la squadra under
13 che sta rapidamente migliorando
ed affermandosi a livello regionale e
recentemente si è piazzata al secondo posto in un importante torneo a
Parma. La società sta anche mettendo solide basi sia cercando accordi
con gli sponsors (le attività al momento sono garantite dalla collaborazione con il negozio Shopping Dog
di Correggio), sia affermandosi come
organizzatrice di importanti eventi
come il torneo Città di Correggio.
Nella squadra dei Lupi di Canolo
giocano assieme maschi e femmine
poichè questo prevedono le norme
del rugby fino alla categoria under
13. E, a quanto pare, le ragazzine se
la cavano decisamente bene se è
vero che il capitano (che nel rugby
viene “eletto” dai componenti della
squadra) è Giorgia Magnanini che in
quanto a grinta non è seconda ai
suoi compagni.
Mentre i lupetti fanno il loro percorso
nelle giovanili, il rugby correggese si
gode i primi successi non solo della
propria squadra, ma anche dei suoi
atleti che negli anni sono stati costretti ad “emigrare” a Reggio per
potersi allenare e giocare. Tre di loro,
in particolare, militano oggi nella
squadra di serie A del rugby Reggio:
Alessandro Castagnoli, Maicon Da
Silva e Federico Rinaldo.
Per il futuro più prossimo, il presidente
Francesco Magnanini ha le idee chiare: “La società intende confermare il
Torneo Città di Correggio, arricchendolo
di un certo numero di squadre anche
provenienti da altre province.
Intendiamo inoltre concentrarci sulle
squadre U13 e U15 per le quali possiamo contare su una buona base di
atleti, anche se il salto di categoria
definitivo nell’U15 appare un ostacolo
ancora un po’ impegnativo”.
“In seconda battuta - prosegue Magnanini - vogliamo dare un futuro alle
nostre ragazze, che sono un bel numero e soprattutto ben preparate, ma
che possono giocare coi maschi solo
fino all’under 13. Ci stiam impegnando
per creare un coordimento con altre
squadre che U13 che presentano
atlete femmine per raccoglierle in un
unico club, dove possono continuare
l’attività agonistica anche nei prossimi
anni”.
“Nel futuro prossimo - conclude il
presidente - c’è la volontà della società, in collaborazione con il Rugby
Reggio, di allestire tutte le formazioni
giovanili fino all’U19 e, nel caso si
possa contare su un certo numero di
atleti, una eventuale formazione di
serie C con i colori dei “Lupi di
Canolo” ma con giocatori provenienti
dal club reggiano che non trovino la
collocazione nella prima squadra”.
Per avvicinarsi al rugby e giocare con
i Lupi di Canolo è possibile contattare
Francesco Magnanini (335-7707102)
oppure Luciano Schiavi (3403711391)
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