dell - Comune di Pogliano Milanese
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dell’ Il temPo ACQUA n. 10 luglio 2009 elle Cresce la rete d : Case dell’Acqua ccare la mappa da sta e conservare RIFLESSIONI L’acqua del rubinetto, una scelta sicura SFIDE Nasce Aqua Publica Europea PROGETTI Una “dorsale dell’acqua” per la Brianza RISULTATI SET cura il piano del sottosuolo di Lodi Vuoi conoscere l’acqua che bevi? Vai sul sito www.amiacque.it e cerca l’etichetta dell’acqua del tuo Comune. L’ETICHETTA DELL’ACQUA PARAMETRI Valori (min/max)* CALCIO (Ca) (mg/l) CLORURI (Cl) (mg/l) DUREZZA TOTALE (°F) MAGNESIO (Mg) (mg/l) NITRATI (NO3) (mg/l) NITRITI (NO2) (mg/l) POTASSIO (K) (ml) RESIDUO SECCO A 180° (mg/l) SODIO (Na) (mg/l) SOLFATI (SO4) (ml) VALORI DI LEGGE ACQUA POTABILE ACQUE MINERALI DLgs 31/2001 Valori (min/max)** PH Batteriologicamente Pura * dati corrispondono ai valori minimi e massimi significativi, rilevati dal laboratorio aziendale nell’ultimo semestre. ** Valori rilevati da etichette di una cinquantina di acque in commercio, che rientrano nei limiti delle norme specifiche per le acque minerali (DM Salute 29/12/2003), diverse da quelle per l’acqua potabile. L’acqua è il bene più prezioso, la risorsa più importante per la vita: l’acqua della rete idrica pubblica è buona e sicura, puoi berla in tranquillità. www.amiacque.it soMmaRio PROGETTI EDITORIALE 4 • Gestione pubblica efficiente: la sfida del servizio idrico di Alessandro Ramazzotti 6 LINK 6 • Nasce Aqua Publica Europea 8 • A Istanbul il Forum Mondiale dell’Acqua FEDERUTILITY NEWS 9 • Federutility presenta a Bari il Blue Book 2009 TERRITORIO “Il tempo dell’acqua” registrazione 510/90 del 25/7/1990 presso il Tribunale di Milano 14 Periodico del Gruppo CAP Direttore responsabile Raffaella Ciceri Comitato editoriale Alessandro Ramazzotti (presidente), Silvia Martorana, Elena Cassia, Laura Pettenati Hanno collaborato a questo numero Fabio Canovi, Fabio Ferrari, Giuseppe Manfredi, Norberto Minotta, Marco Pelosi, Vincenzo Signorino LA VOCE DEGLI ATO 12 • Milano, verso la Patrimoniale unica • Lodi, l’avvio di SAL • Pavia, la gara per il servizio di erogazione • Monza e Brianza, autonomia raggiunta ZOOM 14 • Liscia, fresca, frizzante… ottima da bere! Il grande successo delle Case dell’Acqua 16 • Las casitas del agua: le aziende idriche nella cooperazione internazionale 17 • Insieme per valorizzare l’acqua del rubinetto PROGETTI SFIDE MONDOCAP 18 • Un’azienda solida e concreta: il bilancio 2008 di CAP Holding 19 • Approvato il bilancio di Amiacque • Dal 2010 il bilancio sociale è obbligatorio 20 • Una “dorsale dell’acqua” per servire la Brianza 22 • Reti tecnologiche: SET cura il Piano urbano generale dei servizi del sottosuolo Progetto grafico e impaginazione AP&B - Via Lentasio, 7 - 20122 Milano Stampa Gruppo Stampa GB - Viale Spagna 154 20093 Cologno Monzese (MI) ZOOM 10 • Acqua del rubinetto: ricerche poco limpide? 24 Per la pubblicità e per ricevere “Il tempo dell’acqua” tel. 02 57774.1 - fax 02 57774.280 [email protected] EVENTI ABC ACQUA 23 • Con Amiacque alla Ca’ d’Oro di Venezia • “L’acqua, l’arte, la cultura”: riflessioni con parole, immagini e musica 24 • I concorsi per le scuole di CAP Holding e Amiacque 26 • I luoghi d’acqua della città metropolitana, mostra fotografica itinerante SPAZIO CRAL 27 • Cral Amiacque: comincia una nuova avventura Questa pubblicazione è stampata su carta interamente riciclata e riciclabile, priva di cloro e sostanze chimiche 26 2 Gestione pubblica efficiente: la sfida del servizio idrico editoriale EDiTORIaLE di Alessandro Ramazzotti* 4 60 miliardi. Forse è poco consueto, ma voglio aprire con un numero questo editoriale del Tempo dell’Acqua, perché 60 miliardi di euro è la somma che sarebbe necessario investire per ammodernare e rendere efficiente quel patrimonio di reti e impianti che rappresenta il sistema idrico del nostro Paese, così come è emerso nell’assemblea generale di Federutility. Una cifra enorme che è urgente mobilitare per colmare i ritardi accumulati per troppo tempo da un sistema che, anche per la dimensione insufficiente di molte delle sue aziende, non è riuscito sin qui a dare una risposta adeguata. Oggi in Italia il servizio idrico è prevalentemente a gestione pubblica, ma il settore pubblico è più che mai davanti a un bivio: dimostrare di essere in grado di interpretare meglio di altri la missione di governare un bene importante, strategico come l’acqua; oppure condannarsi a un lento declino, soppiantato dalle gestioni private che via via potrebbero prendere il sopravvento anche nel gradimento dei cittadini. Fra l’altro l’eventualità che il Governo decida di affidare ai privati l’intera gestione del servizio idrico è alle porte: questo ci preoccupa, e ci auguriamo che il testo della Legge, così come viene annunciato, possa essere opportunamente rivisto e corretto prima di approdare alla versione definitiva. Ma dire “pubblico” non basta. Da troppo tempo, purtroppo, “gestione pubblica” non è così implicitamente sinonimo di efficienza. editoriale Oggi alle aziende pubbliche si chiede sempre maggior competenza, affidabilità, qualità del servizio ed economicità. Quattro caratteristiche che è difficile riscontrare pienamente in un sistema parcellizzato come quello italiano, debole di managerialità, dove spesso si perde di vista, affastellando impegni nei campi più disparati, persino la missione fondamentale nel settore idrico. In questo senso ritengo positiva l’impostazione del modello lombardo, che sancisce la netta distinzione tra l’attività di gestione (investimenti) e l’attività di erogazione (servizio in rete), assegnando precise responsabilità a ciascuno dei due settori e destinando ad entrambi una quota predefinita della tariffa. Il modello lombardo spinge inoltre le aziende ad aggregarsi, costruendo società di dimensioni compatibili come Amiacque e come la Patrimoniale unica, che siamo impegnati a realizzare in provincia di Milano, che possano competere nei parametri di efficienza, garantendo nel contempo un servizio di eccellenza nei territori in cui operano. Competitività e dimensione sono pertanto i due fattori che ci hanno mosso nel presentare in questo numero del Tempo dell’Acqua la nascita di Aqua Publica Europea, l’associazione fondata dalle aziende europee del settore per rappresentare e tutelare la gestione pubblica dell’acqua. Nelle pagine seguenti riportiamo anche un resoconto del Forum Mondiale dell’Acqua svoltosi a Istanbul, e auspichiamo politiche sovranazionali e relazioni sempre più concrete fra gli attori internazionali del settore idrico, che permettano di superare carenze e difficoltà per affrontare meglio le sfide, come evidenziato anche dal Blue Book 2009 di Federutility. Infine, poiché il servizio pubblico necessita sempre più di informazione, questo numero del nostro periodico si concentra sulle attività delle aziende idriche nel nostro territorio, a partire dalle campagne per la valorizzazione dell’acqua del rubinetto, realizzate sia rispondendo agli attacchi dei suoi detrattori, come le indagini di cui parliamo a pagina 10, sia attraverso un intenso lavoro di comunicazione con i cittadini, svolto in collaborazione con i nostri Comuni soci: è il caso delle Case dell’Acqua, sempre più diffuse e apprezzate, di cui trovate una mappa a pag 14. Sono questi alcuni degli argomenti affrontati in questo numero del Tempo dell’Acqua. Per approfondirli, insieme ad altri interessanti temi, vi invito a sfogliare la rivista e colgo l’occasione per augurarvi buona lettura! * Presidente CAP Holding 5 LInk 9 Nasce Aqua Publica Europea CAP Holding e Amiacque tra i fondatori. A Ginevra la prima assemblea generale U Rhin), l’azienda svizzera SIG (Services Induno spazio comune per condivistriels de Geneve), e le italiane CAP Holding dere progetti e confrontare espee Amiacque. Insieme, si propongono di dare rienze e modelli di gestione, ma vita a una rete di aziende che sia in grado di anche per salvaguardare e prorappresentare nello scenario internazionale muovere la gestione pubblica dell’acqua. Con le esperienze maturate nella gestione pubquesti obiettivi lo scorso febbraio è nata Aqua blica dell’acqua, valoPublica Europea, l’assoUno spazio comune per rizzando le specificità ciazione fondata a Bruxelsalvaguardare e dei singoli Paesi, conles che riunisce gli opepromuovere la gestione frontando e mettendo ratori pubblici del Servipubblica dell’acqua in comune i progetti, i zio Idrico Integrato. modelli di gestione e le best practice che riguardano il mondo delLe aziende che hanno dato vita al primo nucleo fondatore sono sette, provenienti da l’acqua. quattro Paesi: le società belghe VIVACQUA In particolare, Aqua Publica Europea proe AQUABRU (Association des eaux de Bruxelpone una gestione “responsabile, efficace, gli amministratori di una trentina di aziende les), le francesi EAU DE PARIS e SDEA (Synsolidale e sostenibile” delle risorse idriche provenienti da tutta Eudacat des eaux et de l’assaissement du Basa livello internazionale. Aqua Publica Europea ropa. L'associazione sosterrà anche lo scambio di propone una gestione Per l’Italia, erano preinformazioni e di esperesponsabile, efficace, senti i rappresentanti rienze e lo studio dei solidale e sostenibile delle società patrimoproblemi connessi didelle risorse idriche a niali milanesi Ianomi, Tam e Tasm; di Alsi e rettamente o indirettalivello internazionale Idra, operanti nella mente alla gestione nuova provincia di Monza e Brianza; oltre agli delle risorse. Dopo l’atto costitutivo, sottoscritto in febbraio a Bruxelles, Aqua Publica ha mosso i primi passi fino ad arrivare alla prima assemblea generale, svoltasi il 15 maggio a Ginevra presso la sede di SIG - Services Industriels de Geneve. Un’assemblea in cui la rete di Aqua Publica ha iniziato ad ampliarsi: all’invito per l’appuntamento di Ginevra hanno risposto infatti 6 LInk 9 DIFFONDERE LA CULTURA DELL’ACQUA: un accordo fra Eau de Paris, Amiacque e Tasm amministratori di Brianzacque, gestore unico del servizio idrico brianzolo, e di Sal (Società Acqua Lodigiana), la neonata società in house costituita nella provincia di Lodi. A breve anche queste sette aziende formalizzeranno la loro adesione ad Aqua Publica Europea, andando a rinforzare la squadra italiana pronta a rivendicare il valore aggiunto della gestione pubblica dell’acqua. Nel frattempo, il consiglio d’amministrazione di Aqua Publica ha designato come presidente dell’associazione la francese Anne Le Straat. L’esecutivo è inoltre composto dal vicepresidente Alessandro Ramazzotti, presidente di CAP Holding; dall’amministratore delegato Christiane Franck, direttore generale di Vivaqua; e dal segretario generale Roger Vioud, responsabile delle relazioni transfrontaliere per SIG. Dal mese di giugno infine è on line il sito internet www.aquapublica.eu. Eventi, mostre e convegni sul tema dell’acqua, ma anche iniziative comuni nel settore tecnico, operativo e gestionale, della comunicazione e della cooperazione internazionale: ha lo scopo principale di diffondere la cultura dell’educazione alla tutela ambientale e della risorsa idrica l’accordo siglato il 25 giugno scorso fra le aziende pubbliche del settore idrico Amiacque, Tasm e Eau de Paris. L’intesa prevede anche la realizzazione del progetto Case dell’Acqua a Parigi e in altre località francesi e la campagna “Caraffe de l’eau”, per incentivare i cittadini a bere l’acqua della rete idrica, buona, sicura e controllata. Un altro piccolo passo verso la costruzione di una rete di relazioni fra gli operatori europei del settore idrico. TERNI, L’ESPERIENZA DI TAM IN UN CONVEGNO INTERNAZIONALE Interpretando lo spirito di Aqua Publica Europea, l’esperienza dei depuratori di Tam - Tutela Ambientale del Magentino Spa a confronto con quella dei maggiori ricercatori ed esperti di università e aziende del settore idrico d’Europa. Robecco sul Naviglio accanto a Madrid, Lisbona, Caen e Bedfordshire. Al Convegno internazionale promosso dal prestigioso Istituto Superiore di Ricerca e Formazione sui Materiali per Tecnologie Avanzate (ISRIM), in collaborazione con Tam, per il 2 e 3 luglio, a Terni, si è discusso di “Visione integrata del trattamento, monitoraggio e valorizzazione dei reflui urbani ed agro-industriali: ruolo dei depuratori”. L’obiettivo: porre l’attenzione sul ruolo centrale del depuratore nella gestione sostenibile delle acque reflue urbane e agro-industriali, non solo come “strumento” per la rimozione delle sostanze inquinanti, ma anche per il recupero e riuso di acqua, energia e materie prime. “Il convegno, cofinanziato dai fondi comunitari Life Environment – spiega il presidente Tam, Giuseppe Viola - rappresenta un momento di alto valore tecnico-scientifico che si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto europeo, di durata triennale, che ha coinvolto oltre al nostro impianto di Robecco sul Naviglio, anche lo spagnolo EUROCEI S.A. (Centro Europeo de Empresas e Innovaciòn) di Sevilla, e ADRSE (l’Agentia pentru Dezvoltare Regionala) di Braila, in Romania. Un evento che interpreta concretamente l’esigenza, sempre più sentita, di affrontare il tema della gestione delle acque con un approccio internazionale”. Ulteriori informazioni su www.spamagentino.it 7 LInk 9 A Istanbul il Forum Mondiale dell’Acqua Terzo Rapporto sullo stato di salute delle rentamila visitatori, tremila tra orrisorse idriche planetarie, ribadendo un alganizzazioni e aziende, una ventilarme che non può più rimanere inascoltato: na di capi di Stato e circa 180 tra un miliardo di persone sulla Terra soffre la ministri e viceministri: sono i nusete, 2,5 miliardi hanno problemi igienico meri, impressionanti, del World Water Forum sanitari e quasi 4 mila bambini muoiono ogni che si è svolto a Istanbul dal 16 al 22 marzo. giorno per la mancanza d’acqua. Senza svolApertosi in un clima di attesa, il quinto Forum te decise, entro il 2030 quasi la metà Mondiale dell’Acqua e si è chiuso nella dedella popolazione mondiale si troverà lusione di chi si aspettava di più. “Un buco a vivere in zone ad alto stress idrico. nell’acqua”, “Occasione mancata”, hanno tiIn Africa, già dal 2020 i cambiamentolato i quotidiani italiani e stranieri. Ne aveti climatici riguarderanno tra i 75 e i vano motivo: dopo una settimana di conve250 milioni di persone. Siccità e degni, discussioni e dibattiti, il Forum non è riusertificazione moltiplicheranno il nuscito a raggiungere un accordo su una mero dei prodichiarazione forte in Working together for fughi ambiendifesa del patrimonio idrico e non ha rico- public water: CAP Holding, tali, nuovi Ianomi, Tam, Tasm, conflitti si inneschenosciuto che l’acqua è Alsi, Idra e Amiacque ranno per difendere un diritto ma solo che si sono presentate le risorse idriche. si tratta di “un bisogno insieme a Istanbul Mentre interi Paesi fondamentale”. La difsoffrono la sete, il ferenza è pesante. consumo d’acqua nei paesi industrializzati Il documento finale, firmato da 95 Governi, aumenta: negli ultimi cinquant’anni è addiha deluso le organizzazioni non governative rittura triplicato. riunite nel “Contro Forum”, ma anche gran Ma se da un lato sgomenta che un evento parte dei partecipanti. Tanto più che, in paglobale come il World Water Forum si sia conrallelo con il Forum, l’Onu ha presentato il cluso fra troppi compromessi, dall’altro è confortante riconoscere anche nella piccola Lombardia qualche (timido) segnale in controtendenza: aziende che riorganizzano la produzione per contenere gli sprechi idrici, abitazioni progettate secondo criteri di efficienza e sostenibilità; alunni che imparano, magari giocando, come risparmiare acqua. Basterebbe poco per cambiare, basterebbe una goccia, dopo l’altra, dopo l’altra… T 8 Nel mare del Forum di Istanbul, una di queste gocce c’era. Era lo spazio delle aziende idriche del Milanese, allestito all’interno dello stand del Sistema Italia voluto dal ministero degli Esteri. Le società patrimoniali CAP Holding, Ianomi, Tam, Tasm, Alsi e Idra, e la società unica di erogazione Amiacque, si sono presentate insieme a Istanbul per ribadire un concetto chiaro: Working together for public water, era scritto sulla parete dello stand e sui pieghevoli informativi. Insieme, per garantire l’acqua pubblica. Perché l’acqua è un diritto garantito a tutti, almeno in Italia e soprattutto in Lombardia, dove la risorsa idrica non manca e le aziende si contraddistinguono spesso per professionalità ed efficienza del servizio erogato. Se per la Lombardia l’esperienza delle Case dell’Acqua non è una novità (ormai ne esistono una trentina), il progetto ha riscosso un grande successo tra i visitatori del Forum grazie al plastico installato nello stand italiano, costruito dall’architetto Vito Iaia della Direzione Tecnica Progettazione e Realizzazione di CAP Holding. FEDERUTILITYnews Federutility presenta a Bari il Blue Book 2009 Tariffe basse per i servizi idrici, ma fognature e depurazione sono ancora carenti Campania (67%). Le l’interno dell’Italia ci sono grandi differenze e tariffe idriche in Italia sono tra le situazioni peggiori fra una città e l’altra. Agrigento è la più cara, più basse del mondo: è quanto per la rete fognaria con circa 400 euro l’anno per un’utenza stanemerge dal Blue Book 2009, il vosono invece in Sardard di 200 mc, Milano la più economica, lume sulle risorse idriche giunto degna e Liguria con poco più di 100 euro l’anno. alla sua quinta edizione, realizzato dal cen(75%) seguite da In ogni caso la spesa media tro ricerche Utilitatis In Italia Agrigento Umbria (77,1%) e una famiglia di tre per(l’istituto di ricerca fonè la più cara, Milano disone Veneto (78,1%). per l’acqua in Italia è dato nel 1995 da Fedela più economica Da Bari arriva dundi circa 20 euro al mese. rutility) con la collaboraque un appello ai Molto meno della spesa affrontata per tezione di Anea (l’Associazione nazionale auneo-eletti Parlamentari europei: Eureau e lefono e combustibili, e perfino meno della torità enti d’ambito) e presentato a Bari da Federutility, le associazioni che riuniscono le spesa per i tabacchi! Federutility in occasione della XVI edizione aziende dei servizi idrici in Italia e in Europa Ma la disamina di Federutility evidenzia anche di H2Obiettivo 2000. hanno firmato il documento “Water: yes we alcune carenze nel nostro Paese: a fronte di A livello internazionale sono poche le mecare!” in cui si sottoliuna rete di 337.452 tropoli in cui la spesa mensile per l’acqua è La rete degli acquedotti nea anzitutto che l’acchilometri di acqueinferiore alla media italiana: solo Buenos copre il 95% della qua è importante quandotti, che copre il 95% Aires (37 euro l’anno), Hong Kong (102 euro) della popolazione, il popolazione, il servizio di to l’energia, quindi e Miami (169 euro). Per quanto riguarda l’Euanche nel settore idriser vizio di fognature ropa, Roma, dove la spesa media per famifognature l’84% dei copre solo l’84% dei cittadini, mentre i sistemi co i Governi devono glia è di 177 euro l’anno, si colloca sul fondo cittadini, mentre i si- di depurazione solo il 70% mettere in campo polidella graduatoria delle metropoli campione, tiche sovranazionali di stemi di depurazione mentre al vertice troviamo Berlino, con una realizzazione delle infrastrutture e pianificasolo il 70%. spesa di 968 euro l’anno. Tuttavia anche alzione delle risorse. La Lombardia, con una copertura Inoltre il documento sottolinea l’urgenza di del 97,6% del territorio per quanto un rilancio e di una riqualificazione del serriguarda gli acquedotti, del 93,9% vizio idrico, anche in connessione con le poper la fognatura e del 77,8 % per litiche ambientali e la crisi economica: a fianla depurazione, è fra le regioni con co della green economy potrebbe essere lanmigliori infrastrutture, in una clasciata la “blue economy”. Infine le sifica che vede, per la depurazioassociazioni chiedono un quadro normativo ne, la Sicilia all’ultimo posto, con stabile e la pianificazione di politiche deluna coper tura del 53,9%. Non l’acqua di lungo respiro. tanto meglio Toscana (62,7%) e L 9 ZOOm Federutility chiede di verificare l’oggettività dello studio condotto dall’Università Federico II di Napoli Acqua di rubinetto: ricerche poco limpide? CAP Holding, Amiacque e MM contestano l’articolo pubblicato dal Corriere della Sera “A salute. Con tutto il rispetto per il professore l’acqua dei rubinetti di “inquinanti chimici decqua contaminata da un rubiuniversitario della Federico II, non posso non rivati dalla clorazione e colibatteri che invece netto su quattro”. Così era timettere in dubbio l’oggettività della ricerca, non dovrebbero esserci”. tolato lo scorso 12 maggio sul dal momento che lui è anche coordinatore di Corriere della Sera un articolo a “Accuse poco dettagliate “Accuse poco un centro che si chiama Centro europeo di ricerca delle acque minerali. Così come non è dettagliate ma firma di Mario Pappagallo ma molto gravi”, indifferente che il tossicologo che ha commolto gravi”, deche riportava i risultati di denuncia Federutility mentato i rischi per la salute, apparentemente nuncia Federutiuno studio condotto dalsuper partes, sia nel comitato scientifico dello lity, che non esita a definire fuorvianti le nol’Università Federico II di Napoli. La ricerca, stesso Centro”. tizie pubblicate sul Corriere della Sera: “A concoordinata da Massimiliano Imperato, docente dannare l’acqua di rubinetto e a promuovere di Idrologia e Idrogeologia della stessa uniAll’articolo pubblicato la minerale, guarda caso versità e direttore del Ceram (Centro europeo D’Ascenzi: “Non si gioca dal Corriere della Sera è il responsabile di un di ricerca delle acque minerali), si poneva l’ocon il sensazionalismo replica anche AmiacCentro ricerche sulle mibiettivo di esaminare la qualità dell’acqua del que, la società unica nerali. Le accuse sono rubinetto delle principali città italiane, e la quasui temi della salute” per l’erogazione del sergravi, se fossero vere lità delle minerali in bottiglia vendute dai magvizio idrico dell’ATO della provincia di Milano: andrebbero denunciate alle autorità. Sarebgiori marchi in circolazione. In totale 35mila “I risultati esposti portano ad un allarme tanto be scandaloso se si seminasse il panico per analisi, condotte in 50 città di 17 Regioni, ingiustificato quanto infondato - spiegano dalfronteggiare la crisi economica delle mineradalle quali sarebbe emersa la presenza nell’azienda -. L’acqua erogata nei 242 Comuni li”. Questo, in sintesi, l’intervento di Mauro di nostra competenza, soggetta a trattamenD’Ascenzi, vicepresidente delegato di Fedeti di potabilizzazione al 70%, viene sottoposta rutility, la federazione che riunisce le oltre periodicamente a con460 aziende dei settori Butturini: “L’acqua trolli analitici (mediaidrico ed energetico e erogata è perfettamente mente mensili) chimiche associa oltre il 95% potabile e sicura, ci e microbiologici, sia degli acquedottisti itadal gestore Amiacque liani. D’Ascenzi contee pertanto i cittadini che dalla ASL. Tali consta l’oggettività della ripossono, con tutta cerca: “Si insinua che in tranquillità, bere l’acqua trolli ne certificano la potabilità, come fissa50 città italiane si stia del rubinetto” ta dal Dlgs 31/2001, distribuendo acqua non che ha recepito la normativa europea e pone potabile. Credo ci siano gli estremi per una limiti tassativi all’eventuale presenza di una denuncia per procurato allarme. Non si può serie di sostanze, tra cui quelle citate dalgiocare con il sensazionalismo sui temi della 10 ZOOm l’articolo, sia chimiche che microbiologiche. I controlli interni effettuati da Amiacque, pari a oltre 350mila parametri analizzati ogni anno, e i controlli delle ASL, ci portano ad affermare che l’acqua erogata è perfettamente potabile e sicura, e pertanto i cittadini possono, con tutta tranquillità, bere l’acqua del rubinetto”. Amiacque smentisce quindi categoricamente le conclusioni dell’articolo: “Comprendo che ciascuno tenda a portare l’acqua al proprio mulino - dichiara Tiziano Butturini, presidente di Amiacque - tuttavia è davvero intollerabile la denigrazione cui viene sottoposta l’acqua della rete idrica pubblica che certamente nel caso milanese e lombardo è assolutamente garantita e sicura”. L’azienda in questo senso - sottolinea Butturini - sta promuovendo una campagna informativa mediante la quale i cittadini vengono invitati a visitare il sito web www.amiacque.it per leggere l’etichetta dell’acqua del proprio Comune. A fianco di Amiacque interviene anche CAP Holding, la principale società patrimoniale del Servizio Idrico Integrato milanese: “Gli italiani sono già tra i primi consumatori al mondo di acqua minerale: ne acquistiamo quasi 200 litri all’anno a testa, nonostante in molte regioni l’acqua che sgorga dai rubinetti sia di nella condizione di scegliere, serenamente e ottima qualità - dice il presidente di CAP Holin piena libertà”. ding, Alessandro Ramazzotti -. L’anomalia italiana dipende senz’altro dal massiccio sforzo In difesa della qualità dell’acqua di Milano inpubblicitario che vede le aziende del settore terviene infine Lanfranco Senn, presidente di investire circa 380 milioni di euro all’anno Metropolitana Milanese che gestisce il Ser(fonte Altreconomia) ma anche - e questo non vizio Idrico Integrato del capoluogo lombardo: è accettabile - da una campagna sistematica, “Come erogatore di un servizio pubblico così a volte camuffata da presunte ricerche indiessenziale non posso che essere allarmato pendenti, volta a squalificare l’acqua del rudalla divulgazione di dati, tra l’altro senza conbinetto. Come dice giustamente Federutility, traddittorio, attraverso il maggior quotidiano queste campagne meriterebbero una denunitaliano. È una campagna iniziata la scorsa cia per procurato allarme. estate prendendo di Credo che potrebbero essere avviate indagini al- Ramazzotti: “Occorre una mira proprio la qualità trettanto autorevoli e cir- corretta competizione tra dell’acqua di Milano. Ora le accuse risultano costanziate per monitoaziende impegnate a rare la filiera produttiva garantire un prodotto estese a tutto il territorio nazionale, coinvoldelle acque minerali, comsicuro e di qualità” gendo 50 città e 17 represi il trasporto e le mogioni. Ho ragione di credere, visto il campiodalità di stoccaggio: ne emergerebbero sicune così ampio, che si stia tentando di ramente risultati interessanti. Ma non è quediffondere sfiducia nei consumatori verso le sta la strada. Auspichiamo invece una corretta acque degli acquedotti. Come reagire? Dobcompetizione tra aziende impegnate a garanbiamo continuare a svolgere il nostro compitire un prodotto sicuro e di qualità, che ricerto con qualità ed efficienza e fornire sempre cano terreni di collaborazione per garantire di più alla collettività gli strumenti di conol’accesso all’acqua, limitarne gli sprechi, soscenza e di controllo verso il prodotto distristenere la ricerca, e che mettano i cittadini buito. Ad esempio nell’articolo si parla di circa 20 analisi svolte a Milano, quando la nostra media è di 28.500 ed ogni anno l’ASL stende una relazione che, anche per il 2008, ha espresso un giudizio positivo e tranquillizzante definendo l’acqua erogata nella città con parametri di potabilità non inferiori alle acque minerali”. 11 LA VOCE DEGLI ATO Cosa succede negli ATO M ilano, Lodi, Pavia, Monza: il 2008 è stato un anno straordinariamente intenso per il settore idrico lombardo, e le quattro province nelle quali opera CAP Holding sono state interessate da una profonda attività di riorganizzazione. Milano, verso la Patrimoniale unica A Milano è quasi a regime il processo di aggregazione avviato nel 2008. Un processo iniziato con la nascita della società unica di erogazione Amiacque, in cui sono confluite le quattro società operative CAP Gestione, Sinomi, Tam Service e Tasm Servizi Idrici. È stato così realizzato il modello gestionale previsto dalla legge regionale con la separazione fra le attività di gestione ed il servizio di erogazione e la ripartizione della tariffa che deve finanziare le due attività. Oggi Amiacque è partecipata dalle società patrimoniali, in particolare da CAP Holding al 60%. In base alle indicazioni del Consiglio provinciale e della Conferenza d’Ambito dei Comuni, il nuovo passo sarà la costituzione di un’unica azienda patrimoniale. Un gruppo di lavoro è all’opera per individuare un percorso che porti in tempi certi al raggiungimento di questo obiettivo. Ovviamente, questo percorso dovrà es- 12 sere compatibile col modello gestionale della Regione Lombardia, in attesa di capire cosa prevederà la proposta di legge nazionale sulla riorganizzazione del sistema idrico. Nel frattempo le aziende del Milanese stanno progettando il trasloco in un’unica grande sede, che raccolga le diverse esperienze e competenze nel settore. La nuova sede dovrebbe sorgere in via Rimini, a Milano, negli spazi storici di CAP Gestione (e oggi di Amiacque): i vecchi uffici saranno sostituiti da una palazzina all’avanguardia, progettata secondo i più moderni criteri di bioarchitettura e sostenibilità ambientale. Con un impegno: valorizzare un’area di proprietà delle aziende pubbliche, anziché rivolgersi all’esterno alla ricerca di nuovi spazi. Lodi, l’avvio di SAL Dal mese di febbraio CAP Holding ha trasferito a SAL (Società Acqua Lodigiana) le attività di investimento, per rendere autonoma l’azienda in house lodigiana sul fronte della gestione degli impianti e della programmazione degli interventi. Entro pochi mesi anche Amiacque cederà a SAL l’erogazione del servizio: “Per la provincia di Lodi, Amiacque sta procedendo nel senso indicato dall’Autorità locale dell’acqua, l’ATO di Lodi – spiega Tiziano Butturini, presidente di Amiacque -. Tuttavia a differenza degli altri principali operatori, non essendo direttamente partecipati dai Comuni lodigiani, non effet- LA VOCE DEGLI ATO tueremo il conferimento, bensì la cessione delle attività. Da fine settembre, quindi, nella provincia di Lodi, i ser vizi oggi svolti da Amiacque (ex CAP Gestione), verranno effettuati da SAL, società affidataria da parte dell’ATO di Lodi. Tra Amiacque e SAL sono comunque previste collaborazioni e sinergie per la qualità del servizio reso ai cittadini e alle imprese”. Pavia, la gara per il servizio di erogazione Scelto dalla Regione Lombardia come ATO pilota per la riorganizzazione del Servizio Idrico Integrato, il territorio pavese ha costituito la società patrimoniale unica Pavia Acque, che si occuperà della gestione del ser vizio e della realizzazione degli interventi previsti dal Piano d’Ambito. E proprio Amiacque, associata alle altre società del territorio pavese, ha le carte in regola per partecipare alla gara per l’erogazione del servizio idrico, con ottime possibilità di vittoria”, conclude Ramazzotti. nel corso del 2008. Anche CAP Holding partecipa all’azionariato di Brianzacque, in virtù della presenza radicata nel territorio monzese: oggi 33 dei 55 comuni della Brianza hanno reti ed impianti gestiti da CAP Holding. Monza e Brianza, autonomia raggiunta “Ci confronteremo quanto prima con il nuovo ATO per attuare gli interventi già programmati sul territorio – dice Alessandro Ramazzotti -. Il più impegnativo è senza dubbio il progetto del Campo Pozzi, che da Trezzo sull’Adda porterà l’acqua fino a Veduggio con Colzano, passando per i Comuni di Aicurzio, Bernareggio, Ronco Briantino, Carnate, Usmate Velate, Correzzana, Triuggio, Besana in Brianza, Renate, Briosco e Lesmo, e risolvendo così il grave problema della carenza idrica nell’Alta Brianza”. Un progetto da 27 milioni di euro, di cui si parla diffusamente a pag 20. Ultimogenita tra le Province lombarde, la Provincia di Monza e Brianza ha ottenuto definitivamente l’autonomia nella gestione del servizio idrico solo da poche settimane. Dopo le elezioni amministrative infatti si è avviato il processo che porterà alla costituzione del nuovo ATO. Nel frattempo da qualche anno è nata Brianzacque, la società di erogazione del ser vizio idrico, che è diventata operativa “È importante consolidare il ruolo strategico di Pavia Acque, a cui è auspicabile che partecipino in futuro solo le aziende patrimoniali, evitando la confusione avvenuta nella fase di avvio, in cui all’interno di Pavia Acque sono confluite prevalentemente società di erogazione”, commenta Alessandro Ramazzotti, presidente di CAP Holding. In base alla normativa regionale, il servizio di erogazione nell’ATO di Pavia sarà assegnato attraverso una gara. E le aziende pubbliche non vogliono stare a guardare: “Nel Pavese esiste una grande tradizione di cultura e innovazione nei ser vizi idrici, formatasi anche grazie alla presenza di CAP Gestione, oggi Amiacque. 13 ZOOm Liscia, fresca, frizzante… Il grande successo delle Case dell’Acqua È Sedriano È È Assago ono impianti per l’erogazione di acqua prelevata dall’acquedotto cittadino. Sono collocate all’interno di parchi, piazze o luoghi di aggregazione e ritrovo. Offrono gratuitamente acqua liscia e frizzante, refrigerata o a temperatura am- S 14 Mappa a cura di SET biente. E stanno riscuotendo un notevole successo fra i cittadini. Sono le Case dell’Acqua, gli impianti costruiti da CAP Holding e TASM per sensibilizzare i cittadini sulla qualità dell’acqua del rubinetto, buona, sicura e controllata, ottima da ZOOm …ottima da bere! È Santo Stefano Lodigiano È bere! In Lombardia ce ne sono ormai una trentina, con un consumo medio di 3.000 litri d’acqua ogni giorno, equivalenti ad un risparmio quotidiano di quasi 1.700 bottiglie di plastica. Le ultime due sono state inaugurate a Se- Parco dell’Idroscalo grate, nel parco dell’Idroscalo, mentre a Santo Stefano c’è la prima costruita nel Lodigiano. Ecco la mappa di tutte le Case dell’Acqua costruite da CAP Holding e Tasm. 15 ZOOm Las casitas del agua Le aziende idriche impegnate nella cooperazione internazionale l’acqua, e un sito internet multilingue. Il Nello specifico, le strutture saranno reaspor tare il modello delle progetto, presentato dalla Provincia di Milizzate a La Habana (Cuba), a Bogotà (CoCase dell’Acqua per garanlano, vede come partner le municipalità di lombia) e a Villa el Salvador (Perù) e pertire il diritto all’acqua in CenLa Habana, Bogotà, Villa el Salvador e Mametteranno di erogare alle popolazioni cointro America. Se la Commislaga. Coinvolge inoltre il Fondo andaluso volte acqua di qualità in modo continuativo, sione Europea deciderà di finanziare il prodei municipi per la solidarietà internazioequo e sicuro. getto lombardo, sei Case dell’Acqua nale, il Fondo umbro di enti locali per la potrebbero nascere a Cuba, in Colombia e cooperazione decentrata e lo sviluppo Per tutta la durata del progetto - 36 mesi in Perù. umano sostenibile, il si svolgeranno una serie Ci sono anche Amiacque, CAP Holding e Fondo provinciale mieventi collaterali sia in Tasm fra i partner del progetto “Las CaVerranno coinvolti Italia che nei Paesi part- gli studenti per una rete lanese per la coopesitas del Agua, vivir el bien comun mas ner: in par ticolare tre internazionale di “Scuole razione internazionapreciado del pianeta y su valor social”, le, l’Agenzia regionale convegni internazionali che vede come capofila il Fondo provinciaper l’acqua” per la protezione am(a Milano, Bogotà e La le milanese per la cooperazione internabientale (ARPA) dell’Umbria, l’Università Habana) per gli amministratori locali; lazionale. degli Studi di Milano e la Bicocca, il WWF boratori teorico-pratici per gli educatori e i L’obiettivo dell’intervento è di rafforzare la Italia e l’Universidad de Santi Spiritus di tecnici del servizio idrico, cicli di training e capacità delle Amministrazioni Locali coinCuba, oltre alle aziende idriche Amiacque, formazione per garanvolte nella gestione raCAP Holding e Tasm. zionale e sostenibile Cuore dell’iniziativa sarà tire la corretta manutenzione degli impiandelle risorse idriche, la realizzazione implementando espedi sei Case dell’Acqua ti e delle Case dell’Ac- Dopo aver superato gli scogli dell’abilitazione alla partecipazione e del primo esame qua. rienze di governance e a La Habana (Cuba), dei contenuti, il progetto è ora in attesa del buone pratiche finaliza Bogotà (Colombia) e verdetto finale della Commissione Europea. zate a migliorare l’ac- a Villa el Salvador (Perù) Verranno inoltre coinvolti gli cesso all’acqua potaistituti scolastici di tutti i bile e la qualità del patrimonio idrico. Paesi par tner, per creare Nella presentazione del progetto si sottouna rete internazionale di linea come l’accesso all’acqua sia un di“Scuole per l’acqua”. ritto universale, riconosciuto dalle Nazioni Il progetto prevede anche un Unite al pari dei diritti economici, sociali e corso universitario su “Quaculturali. La possibilità di esercitarlo conlità della vita e sviluppo sodiziona l’esercizio di altri diritti. stenibile” nei Paesi partner, la realizzazione di interviste Cuore dell’iniziativa sarà la realizzazione e questionari sull’uso deldi sei Case dell’Acqua nei Paesi partner. E 16 ZOOm Insieme per valorizzare l’acqua del rubinetto Le aziende del servizio idrico del Milanese insieme a Fa’ la cosa giusta! M obilità sostenibile, editoria, agricoltura biologica, software libero, moda critica, bioedilizia, finanza etica, turismo solidale… Sono solo alcune delle sezioni di Fa’ la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili che si è svolta a Milano dal 13 al 15 marzo. Anche in questa occasione le aziende del servizio idrico del Milanese, CAP Holding, Tam, Tasm, Ianomi, Idra Patrimonio e Amiacque, si sono presentate insieme: un unico stand anche a Fa’ la cosa giusta! , dopo le esperienze positive a Risorse Comuni e COM-PA. Grande occasione di incontro fra realtà pub- bliche e private impegnate a costruire uno sviluppo sostenibile dell’economia locale, la sesta edizione di Fa’ la cosa giusta! ha visto un ricco programma culturale, con 50 fra incontri e convegni e 50mila visitatori, il 20% in più rispetto all’edizione 2008, a dimostrazione di come siano sempre di più i cittadini che scelgono di cambiare il proprio stile di vita, privilegiando prodotti e servizi sostenibili per la società e per l’ambiente. Oltre 500 espositori in 21 mila metri quadri, l’edizione 2009 ha dedicato particolare attenzione ai giovani, ospitando 5mila studenti delle scuole medie e superiori, che hanno partecipato a laboratori, visite guidate e workshop. Fra questi, i laboratori didattici propo- Solo acqua della rete pubblica al Maximal Festival di Milano L'acqua dell’acquedotto cittadino per dissetare i 10 mila partecipanti al Maximal Festival, il più grande evento italiano di musica techno, che si è svolto a Milano il 13 giugno. Grazie alla collaborazione fra gli organizzatori del Festival e le due aziende idriche CAP Holding e Amiacque, all’interno degli splendidi East End Studios di via Mecenate è stato allestito un punto di erogazione gratuita dell’acqua della rete, sia naturale che frizzante. La dimensione musicale, prevalente nell’evento, è stata affiancata da una ricca offerta di arte e cultura, con workshop, conferenze, installazioni, spettacoli circensi, esibizioni di danza e un concorso fotografico. In primo piano l’attenzione per l’impatto ambientale: tra pannelli fotovoltaici e prodotti in mater-bi, la sensibilità degli organizzatori non poteva non coinvolgere anche la risorsa più preziosa, l’acqua. sti da CAP Holding, in collaborazione con il Laboratorio Analisi di Amiacque, dal titolo “L’etichetta dell’acqua del rubinetto, come si legge? Cosa ci racconta?”. Allo stand delle aziende idriche inoltre, i ragazzi hanno potuto sfidarsi a “Stop the drop”, il gioco interattivo che insegna a non sprecare l’acqua. Come nelle scorse edizioni, alla fiera non si è venduta acqua in bottiglia: i visitatori hanno potuto dissetarsi presso i punti di distribuzione dell’acqua potabile prelevata dalla rete cittadina, accanto ai quali hanno trovato le promocard pensate da CAP Holding per valorizzare l’acqua del rubinetto e imparare a non sprecarla. 17 MONDOCAP Un’azienda solida e concreta, che contiene i costi e guarda al futuro Il bilancio 2008 di CAP Holding È stata convocata per il 16 luglio l’Assemblea dei soci di CAP Holding che dovrà esaminare e valutare il Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2008. Un anno importante per l’azienda: nel corso del 2008, l’ATO della provincia di Milano ha riconosciuto a CAP Holding i requisiti per operare come patrimoniale del settore idrico; la società ha acquisito da CAP Gestione il ramo d’azienda relativo alla progettazione, che le ha permesso di divenire autonoma per le attività di realizzazione delle opere infrastrutturali; inoltre, in armonia con le altre patrimoniali della provincia e con Amiacque, ha contri- buito al percorso che ha reso la stessa Amiacque la società unica di erogazione della provincia di Milano. Oltre agli obiettivi strategici, anche gli obiettivi economici e patrimoniali sono stati raggiunti. In continuità con il passato, l’attivo dello stato patrimoniale registra un incremento delle immobilizzazioni materiali (impianti e reti) per oltre 25 milioni di euro, 19 milioni dei quali sono interventi di potenziamento e di manutenzione straordinaria programmata, mentre il resto è imputabile allo sviluppo del Piano triennale degli investimenti. Nel corso del 2008 sono stati effet- tuati lavori su progetti per oltre 6 milioni di euro che hanno permesso di mettere in esercizio oltre 20 milioni di euro in opere iniziate negli scorsi anni. Durante l’anno non si sono accesi nuovi mutui e il Piano degli investimenti è stato interamente finanziato da risorse proprie. L’indebitamento è ora pari a 98 milioni di euro ed è costituito dai mutui già accesi per il finanziamento di nuove opere. Nel corso dell’anno si è proceduto a un incremento di capitale sociale in seguito al conferimento di impianti da parte di alcuni Soci: il capitale sociale è ora di 241.484.483 euro, il patrimonio netto è pari a 250.404.141 euro. Anche per il 2008 il conto economico riflette le politiche di sobrietà e di contenimento dei costi fortemente volute dal consiglio di amministrazione, conscio di operare con denaro pubblico. Il valore della produzione è stato pari a 60,3 milioni di euro; i costi della produzione a 52,9 milioni di euro. Tra i costi, le voci più rilevanti sono state le prestazioni di servizio (ovvero i costi per la manutenzione e il potenziamento degli impianti) che si sono attestate su 19,6 milioni di euro, mentre gli ammortamenti (fonte importante di autofinanziamento) sono stati 18 MONDOCAP pari a 24 milioni di euro. Gli oneri finanziari sui mutui accesi per il finanziamento degli impianti ammontano a oltre 7 milioni di euro. L’utile lordo è stato di 4,2 milioni di euro (+29% rispetto al 2007). Dopo la tassazione, risulta un utile netto di 2,2 milioni di euro, superiore a quello dello scorso esercizio. Per il 2008 CAP Holding, anche attraverso i dati del Bilancio di esercizio, dimostra concretezza e buona gestione, pur in un setto- re ancora instabile, specialmente negli aspetti normativi, e con una situazione contingente generale sfavorevole. I dati economici, patrimoniali e finanziari espressi dal Bilancio 2008, in continuità con quelli passati, inducono a credere che il futuro - pur difficile - sarà affrontato con solide basi. La società potrà far fronte alle sempre maggiori necessità infrastrutturali dei territori nei quali opera, proseguendo con continuità e serietà la sua mission. Non si vive di soli numeri… dal 2010 il Bilancio sociale è obbligatorio! Il Bilancio sociale diventa un obbligo per le aziende di servizi locali pubblici della Lombardia. Ma di che cosa si tratta esattamente? A differenza del Bilancio d’esercizio o degli altri documenti contabili, non si compone di soli numeri volti a delineare una situazione patrimoniale, reddituale o finanziaria. È invece un documento integrativo finalizzato a rendere conoscibili agli stakeholder (dipendenti, soci, clienti, fornitori e tutti coloro che detengono un interesse nei confronti dell’azienda) la propria politica di responsabilità sociale, meglio conosciuta come “Corporate social responsibility” (CSR). APPROVATO IL BILANCIO DI AMIACQUE Lo scorso 11 maggio, l’Assemblea dei soci di Amiacque ha approvato il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2008. Lo scorso anno ha rappresentato un momento fondamentale per l’azienda: è stato portato a compimento il processo di fusione per incorporazione delle società controllate CAP Gestione Spa, Sinomi Spa, Tasm Service Srl e Tam Servizi Idrici Srl, con decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2008. Il Bilancio, quindi, è stato redatto imputandovi tutte le operazioni svolte nell’esercizio, sia da Amiacque che dalle società incorporate. L’utile prima delle imposte è stato pari a 4.002.195 euro, le imposte sul reddito di esercizio ammontano a 3.631.248 euro e il risultato netto è stato di 370.947 euro che, al netto della riserva legale, è stato accantonato a riserva di patrimonio netto. I ricavi di vendite e prestazioni ammontano a 151,8 milioni di euro, con un valore aggiunto di 34,3 milioni di euro. Il margine operativo lordo è stato di 8,2 milioni di euro. In particolare, può consentire di comunicare il ruolo svolto dall’impresa all’interno della società, mostrarne il profilo etico, spiegare come l’azienda crea valore per la comunità migliorando la qualità dei servizi offerti, il rapporto con l’utenza, gli standard ambientali e di sicurezza. Il Bilancio sociale consentirà alle aziende di legittimare il proprio ruolo agli occhi dei cittadini-utenti e comunicare il buon impiego delle risorse pubbliche, mirato a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi di crescita sostenibile. Sia per le società sia per gli enti pubblici può trasformarsi in un vantaggio competitivo: una best practice di responsabilità sociale, che risponda efficacemente alle esigenze etiche, ambientali ed economiche dei propri portatori d’interesse, può rafforzare l’immagine del gruppo e il suo ruolo istituzionale. 19 MONDOCAP Una “dorsale dell’acqua” per servire la Brianza Il progetto del Campo Pozzi di Trezzo d’Adda relevare l’acqua dove ce n’è in abbondanza e portarla dove manca: lo spirito di condivisione che da sempre ispira la storia di CAP è alla base del progetto per il prolungamento della “dorsale dell’acqua” che, entro un paio d’anni, dovrebbe portare l’acqua dalla zona della Martesana fino all’Alta Brianza e al Nord Est milanese, le aree critiche dal punto di vista della disponibilità di risorsa idrica. Un progetto da quasi 30 milioni di euro, che andranno ad aggiungersi ai 27 milioni già investiti da CAP e dalla Regione Lombardia per la prima parte dell’opera, ovvero la realizzazione del Campo Pozzi di Pozzuolo Martesana. Inaugurato nel 2008, il Campo Pozzi serve oggi 12 comuni e una popolazione di circa 70mila abitanti, che diventeranno 160mila una volta realizzato il prolungamento. Il progetto, curato dalla Direzione tecnica di CAP Holding, verrà condiviso con il nuovo ATO della provincia di Monza e Brianza che si è nel frattempo costituito. Della nuova Provincia faranno parte 55 Comuni, 33 dei quali aderiscono al servizio acquedotto di CAP Holding. P 20 Comuni serviti in provincia di MONZA e BRIANZA Comuni serviti in provincia di MILANO collettore dai pozzi di Macherio e Biassono collettore dal campo pozzi di Pozzuolo collettore in progetto dal campo pozzi di Trezzo tiva si associa una crisi quantitativa: i pozzi forniscono poca acqua. È questa la considerazione di partenza, che aveva portato negli anni scorsi alla costruzione del Campo Pozzi di Pozzuolo Martesana. Per far fronte ai problemi di inquinamento della falda, È Mappa a cura di SET Da tempo il territorio dei comuni della Brianza e del Nord Est della provincia di Milano è interessato da una crisi di qualità delle risorse idriche. Nell’alta Brianza alla crisi qualita- dovuti principalmente all’agricoltura e all’allevamento intensivi, allo smaltimento dei fanghi degli impianti di depurazione, alle discariche e alla non perfetta tenuta dei condotti fognari, gli esperti di CAP hanno avuto un’intuizione felice: mettere in condivisione le risorse idriche sotter- MONDOCAP Per il momento sono stati trivellati due pozzi Est milanese. Pozzuolo è appunto una zona ranee presenti nelle zone più forti dal punto esplorativi, uno profondo e l’altro superficiafelice per quantità, quadi vista idrogeologico, Lo spirito di condivisione lità e proteggibilità le, entrambi sul terrazzo della colonia San Beutilizzandole anche per nedetto nella zona della “Valle del Porto”, nelle della risorsa idrica. l’alimentazione delle di CAP è alla base vicinanze del fiume Adda. Grazie alle analisi L’acqua viene quindi zone più compromesdel progetto eseguite sui due pozzi sono stati individuati i prelevata a Pozzuolo se, a partire dal Nord trattamenti che sarà necessario effettuare grazie al Campo Pozzi e portata, attraverso sull’acqua prelevata. una rete intercomunale, a Bellusco. A lavori ultimati, l’acqua sarà pompata dal Da qui verrà presto realizzato il collegamento nuovo Campo Pozzi e dai pozzi esistenti di per Aicurzio, dove è stato progettato un serTrezzo nel serbatoio di Aicurzio. Da qui si snobatoio HUB da 6mila metri cubi, dal quale tre deranno due dorsali: una proseguirà per Berdistinti impianti di sollevamento provvederanno nareggio e Ronco Briantino, mentre l’altra ad alimentare non solo i comuni di Bellusco dorsale si spingerà verso Carnate, Usmate e Aicurzio ma anche i sistemi Brianza e MolVelate e Correzzagora Nord, dopo la creana. zione di una fonte supL’obiettivo: portare plementare che sarà real’acqua dalla zona della Da Correzzana, infine, l’acqua sarà lizzata nel nuovo Campo Martesana fino sollevata fino alla Pozzi di Trezzo. all’Alta Brianza e dorsale Triuggio-BeLe stesse considerazioni al Nord Est milanese sana, Renate, Veche hanno portato CAP a duggio, Briosco e Lesmo, per completare un’ointervenire per l’approvvigionamento idrico dei pera idraulica e ingegneristica in grado di gacomuni intorno a Pozzuolo, stanno quindi alla È Il Campo Pozzi di Pozzuolo Martesana come rantire l’accesso l’acqua agli abitanti di una base dell’intervento previsto per l’area di Trezset della trasmissione “Buongiorno Europa” di Rai Tre delle zone più critiche della Brianza. zo D’Adda. EROGAZIONE: 4.500 INTERVENTI DI AMIACQUE NEL PRIMO SEMESTRE 2009 Nel primo semestre del 2009 sono 4.500 gli interventi realizzati da Amiacque per la manutenzione delle reti idriche e di fognatura, degli impianti di potabilizzazione e di depurazione, per consentire la regolarità dell’erogazione ai 2.400.000 cittadini serviti dall’azienda. Complessivamente, i lavori sono costati circa 5 milioni di euro. Tra gli interventi più significativi si segnalano la sostituzione, il potenziamento e l’estensione delle reti di fognatura. Sul fronte ambientale, Amiacque in collaborazione con il Comune di Colturano e il Consorzio Muzza ha contribuito alla realizzazione di un progetto di riqualificazione del fiume Addetta. Un impegno importante riguarda inoltre la riduzione dei fanghi reflui: ad oggi i depuratori di Amiacque producono circa 70mila tonnellate di fanghi all’anno, che costituiscono una voce significativa del bilancio, determinata dai costi dello smaltimento. Particolare attenzione è stata riservata quindi all’introduzione di nuove tecnologie. Ne è un esempio la sostituzione dell’impianto di disidratazione dei fanghi presso il depuratore di Settala: utilizzando centrifughe di nuova generazione in grado di produrre fanghi ad alto tenore di secco, il nuovo impianto consentirà di ridurre del 20% i quantitativi di fango da smaltire. 21 MONDOCAP Reti tecnologiche: SET cura il Piano urbano dei servizi del sottosuolo C avi elettrici, reti idriche, fibre ottiche e tubazioni del gas: ad eccezione dei trasporti, il sottosuolo racchiude tutte le reti dei servizi primari per i cittadini. Diventa quindi indispensabile il monitoraggio di ciò che scorre sotto i nostri piedi: le reti tecnologiche presenti nel sottosuolo, infatti, non esprimono solo il progresso tecnologico, ma misurano il grado di civiltà, di benessere e di equità sociale raggiunto da ogni centro urbano. Ed è proprio per monitorare e pianificare gli interventi nel sottosuolo, coniugando tutela dell’ambiente e sviluppo delle infrastrutture, che la cosiddetta Direttiva Micheli del 1999 ha introdotto il PUGSS, ovvero il Piano urbano generale dei servizi del sottosuolo. Uno strumento che in Lombardia è regolamentato dalla Legge 26/2003 - “Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale”. I Comuni che si sono dotati del PUGSS, in realtà, si contano ancora sulla punta delle dita. A questo breve elenco si aggiungerà presto anche Lodi, che ha affidato l’incarico della redazione del Piano a SET, la società di engineering partecipata da CAP Holding e da Tam, Tasm, 22 to tale deve essere gestito in maniera razioIDRA Patrimonio e Genia. “Abbiamo iniziato il nale”. “Siamo pienamente soddisfatti del lalavoro nel 2007 e nella prima fase ovviamente voro svolto da SET, che ha dotato finalmente ci siamo concentrati sulla raccolta dei dati reil Comune di Lodi di una mappatura complelativi a tutte le reti esistenti nel sottosuolo ta delle reti esistenti nel sottosuolo. di Lodi, passando poi alla loro analisi e norIl PUGSS in questo senso è uno strumento malizzazione - dice Giuseppe Manfredi, reimporsponsabile dell’area tecnica di SET -. Operatantissizioni complesse perché si è trattato di uniformo, ed è mare banche dati che utilizzavano formati parte indiversi (dal cartaceo al vettoriale) e che ritegrante spondevano a esigenze tecniche diverse”. Nel del Piano caso di Lodi, il processo che ha portato alla generale redazione del PUGSS ha coinvolto 6 gestori: del territorio - commenta Lorenzo Guerini, sinEnel, Telecom, Fastweb, Metroweb, Astem, daco di Lodi e presidente di ANCI Lombardia -. oltre ovviamente al Comune stesso. Tutti i dati È auspicabile però un intervento dei legislasono stati importati nel software Autodesk® tori a sostegno degli Enti Locali: i Comuni più Topobase™ 2008, leader di mercato per il setpiccoli, alle prese con tore delle reti tecnoLe reti tecnologiche del le scarse risorse filogiche. “La versatisottosuolo misurano il grado nanziarie, sono in lità del prodotto condi civiltà, di benessere e di forte difficoltà a resente, a chiunque equità sociale raggiunto da perire i fondi necespossegga una conoogni centro urbano sari per redigere scenza minima dei anche il PUGSS”. programmi CAD, di Una volta ultimata la relazione del Piano del disporre di uno strumento in grado di gestire sottosuolo, SET si occuperà dei corsi di forle reti in modo efficiente e veloce”, spiega mazione dei tecnici comunali, per rendere il Manfredi. “L’importanza del PUGSS infatti sta Comune di Lodi autonomo nella gestione del nel permettere di pianificare meglio gli interPUGSS. Nel frattempo, la società di engineeventi nel sottosuolo - continua Antonio Rering ha curato la redazione del Piano anche dondi, presidente di SET - riducendo così i per le quattro amministrazioni di Mulazzano, “costi sociali” dei lavori, ovvero i costi indiCervignano d’Adda, Rozzano e Peschiera Borretti sostenuti dalla collettività. Il sottosuolo romeo, mentre Casalmaiocco e Cormano non può più essere considerato come una rihanno recentemente affidato l’incarico. sorsa illimitata: è un bene limitato, e in quan- b ABC acqua Ac Con Amiacque alla Ca’ d’Oro di Venezia A cuni noti poeti contemporanei, quali Rondoni, Mussapi, Pontiggia. L’iniziativa “l’Anima dell’acqua, contemporary art”, nasce dalla collaborazione tra Amiacque, Fondazione DNArt, Soprintendenza speciale per il polo museale della città di Venezia, ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Veneto, Regione Lombardia e Comune di Venezia. La mostra “l’Anima dell’acqua, contemporary art” si può visitare fino al 22 novembre 2009 al museo Ca’ d’Oro (Cannaregio 3932) di Venezia. L’esposizione è aperta il lunedì dalle 8.15 alle 14.00 e dal martedì alla domenica dalle 8.15 alle 19.15. Per informazioni: telefono 041-5222349. miacque sostiene la mostra “L’Anima dell’acqua, contemporary art”, per promuovere la cultura del bene più prezioso: l’acqua. L’esposizione è stata inaugurata lo scorso 5 giugno alla Ca’ d’Oro di Venezia, museo che si trova all’interno di uno dei palazzi quattrocenteschi più importanti del Canal Grande. La rassegna è un percorso nell’arte contemporanea, arricchito dalle installazioni inedite dell’artista veneziano Fabrizio Plessi e da contributi audiovisivi di Bill Viola, per i quali l’acqua costituisce un elemento fondamentale come metafora di purificazione, vita e morte. Completano la mostra le opere di al- “L’acqua, l’arte e la cultura” Riflessioni con parole, immagini e musica L’ acqua, le arti, la cultura e la musica sono beni comuni da conservare e da non disperdere. È la riflessione da cui ha preso il via l’iniziativa “L’acqua, l’arte e la cultura”, che si è svolta lo scorso 23 giugno allo Spazio Oberdan di Milano. Nel corso dell’evento è stato proiettato il video “Il tempo dell’acqua, il tempo della musica”, con musiche di Tony Rusconi e Fred Frith, regia di Federico Mininni, immagini di Massimo Di Nonno, Samuele Pellecchia, Ivo Saglietti e Luana Monte, registrato durante l’omonima performance del duo Rusconi - Frith a “Suoni e Visioni 2008” con lo sfondo di immagini riprese lungo i più importanti fiumi del mondo. Emilio Molinari, presidente del Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua, Samuele Pellecchia, Prospeckt/Fotografi e Tony Rusconi, musicista. Alla serata, condotta dal giornalista di Radio Popolare, Claudio Agostoni, hanno partecipato: Marco Piccardi, curatore della rassegna “Suoni e Visioni”, Guido Barbera, presidente del CIPSI, Tiziano Butturini, presidente di Amiacque, Alessandro Carrera, musicologo, poeta e docente presso l’Università di Houston, Texas, 23 b ABC acqua Ac Giornalini, racconti e un gioco interattivo on line La seconda edizione del concorso di CAP Holding per le scuole “C’ erano una volta due regni. Entrambi erano felici perché avevano la for tuna che il fiume vi passasse in mezzo…”. Il “Racconto fantastico” scritto e illustrato dagli studenti di quinta elementare di Santa Cristina e Bissone (Pavia) si è aggiudicato il primo premio nel concorso per le scuole “Acqua per la vita, acqua per la pace”. Ma sono 24 tantissime le classi che hanno partecipato al concorso, organizzato per il secondo anno consecutivo da CAP Holding, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per la Lombardia e con il patrocinio delle Province di Milano e Lodi. Due le sezioni del concorso: le scuole elementari hanno prodotto un giornale scolastico o un racconto sul tema dell’acqua, per spiegare il valore della risorsa idrica e diffondere le buone pratiche per non sprecarla. Alle scuole medie era invece destinato un gioco interattivo, in cui gli studenti si sono sfidati a colpi di mouse sul sito www.stopthedrop.it. Dopo una fase iniziale in cui hanno gareggiato tra compagni di classe, nel match finale il giocatore più forte di ogni classe si è cimentato con i rappresentanti delle altre scuole, in una sfida all’ultimo…click. Ogni concorrente doveva esprimere la propria abilità con la tastiera, raccogliendo quante più gocce possibile, ma anche le proprie competenze sull’acqua, rispondendo correttamente alle domande sul risparmio idrico e sulla qualità dell’acqua del rubinetto. Questa la classifica finale del concorso. SCUOLE ELEMENTARI: • 1° Scuola di Santa Cristina e Bissone (PV) classe V, “Racconto fantastico” • 2° Scuola Anna Frank - Binasco (MI) - classe IV, “H2opoli” • 3° Scuola Duca degli Abruzzi - Milano classe IV A, “I bambini e l’acqua della pace” • 4° Scuola Manzoni - Trezzano sul Naviglio (MI) - classe IV B, “Nello stesso nostro mondo” •5° Scuola di Riozzo - Cerro al Lambro (MI) classe V, “Notizie dell’ultima ora” b ABC acqua Ac Studenti vincitori per le SCUOLE MEDIE: • 1° Scuola Ottolini di Rescaldina (MI), Matteo Raimondi - 1ª D • 2° Scuola di Vimercate (MI) Alexander Sanchez - 1ª B • 3° Scuola di Livraga (LO) Filippo Rossi - 1ª A • 4° Scuola di Mombretto (MI) Andrea Borriello - 2ª D • 5° Scuola Paisiello di Cinisello Balsamo (MI), Alessia Plastina - 1ª B Conclusa l’iniziativa “Acqua bene comune” Un progetto didattico per gli studenti delle superiori U n progetto per sviluppare la cultura dell’acqua come bene comune, favorire momenti di didattica interattiva, migliorare le competenze degli studenti e accrescere il loro senso di responsabilità e partecipazione rispetto alla risorsa acqua. Si tratta dell’iniziativa “Acqua bene comune”, promossa da Amiacque in collaborazione con Tasm, Provincia di Milano, CISEM (Centro per l’innovazione e la sperimentazione educativa di Milano), ACRA (Associazione di cooperazione rurale in Africa e America Latina) e CMA (Comitato italiano per un contratto mondiale sull’acqua). Coinvolti 12 Istituti Superiori di Milano e della provincia. L’iniziativa si è conclusa lo scorso 26 maggio, con la manifestazione di premiazione dei par tecipanti che si è svolta presso la sede di Amiacque a Milano. Vincitori del percorso didattico gli Istituti: • ITIS di Desio (classi 3ª U; 2ª D; 3ª S; 1ª T e U; 2ª S; 5ª S e T), con il progetto “La classe non è acqua” • ITIS Galileo Galilei di Milano (classe 2ª D) con il lavoro “Io me la bevo?” • IISS Luigi Castiglioni di Limbiate (1ª A indirizzo professionale) che ha conquistato la giuria con la ricerca, “Diventa protagonista di un sogno: restituisci il Seveso al suo territorio”. Gli studenti classificati hanno ricevuto dal presidente di Amiacque, Tiziano Butturini, un buono per l’acquisto di materiale didattico. 25 b ABC acqua Ac I luoghi d’acqua della città metropolitana in una mostra fotografica itinerante monio “acqua” che caratterizza e contraddistingue il nostro territorio dal punto di vista paesaggistico, senza trascurare l’importante funzione estetica che i luoghi d’acqua svolgono nel contesto ambientale e urbano. “M ilano città d’acqua” in una mostra fotografica, per i comuni della provincia di Milano. L’esposizione “Grande Milano, luoghi d’acqua della città metropolitana”, promossa da Amiacque, consiste in una rassegna di quaranta scatti delle piazze d’acqua e delle fontane di Milano e della provincia, realizzate da Giancarlo Cavallari. Un’accurata ricerca che l’artista milanese ha realizzato in diversi mesi di lavoro con l’intento di proporre all’attenzione del pubblico il prezioso patri- 26 La mostra “Grande Milano, luoghi d’acqua della città metropolitana” è tratta dal volume fotografico “Milano, come nel tempo l’acqua ha trovato casa”, edizioni Fondazione LIDA e Amiacque. Un libro di pregio, curato nella parte grafica dall’atelier La Sterpaia, diretto da Oliviero Toscani, che raccoglie più di 250 immagini, sempre di Giancarlo Cavallari, che documentano le numerose e spesso poco conosciute fontane e piazze d’acqua presenti nel nostro territorio. Il volume si può acquistare sul sito www.amiacque.it. “La mostra - sottolinea Tiziano Butturini, presidente di Amiacque - rappresenta un importante contribu- to di valorizzazione del nostro territorio, un suggestivo percorso fotografico attraverso i numerosi “luoghi d’acqua” che il capoluogo lombardo e i comuni limitrofi hanno nel loro patrimonio. Un’iniziativa molto apprezzata dal pubblico, che Amiacque mette a disposizione dei Comuni che desiderano ospitarla”. Per informazioni sull’iniziativa: 02 89520938. SPAZIO CRAL CRAL Amiacque: comincia una nuova avventura! A cura del consiglio direttivo del CRAL Amiacque S i è finalmente concluso l’iter che ha portato alla definizione degli assetti del CRAL Amiacque. Dopo le votazioni del 20-22 maggio scorso durante le quali sono stati eletti gli organi di governo del CRAL, nella prima seduta del 16 giugno sono state definite le cariche sociali. Quindi il consiglio direttivo risulta composto da Vincenzo Signorino (presidente), Alessandro Lombardi (vicepresidente), Manuela Dallaglio (tesoriere), Giovanna Novellini (segretario), e dai consiglieri Amelia Necchi, Daniela Stamigna, Felice Bruno, Ivano Belluzzo e Sergio Gioffreda. Il nuovo CRAL avrà il difficile compito di armonizzare le storie dei CRAL di provenienza, dai quali eredita un patrimonio di esperienze, modalità di gestione e di aggregazione, ma soprattutto di dare il proprio contributo a far sentire i soci/lavoratori parte di un’unica realtà, accompagnarli in un percorso che abbatta le naturali diffidenze che vi possono essere quando ci si trova davanti alla fusione UN POINT CASA DELL’ACQUA PER I DIPENDENTI DI AMIACQUE Acqua del rubinetto, naturale o frizzante, per tutti i dipendenti di Amiacque: presso la sede centrale di via Rimini a Milano, nello spazio ristoro riservato ai dipendenti, è stato installato un Point Casa dell’Acqua che eroga acqua refrigerata naturale o frizzante. Inoltre tutte le sedi amministrative di Amiacque avranno presto a disposizione un refrigeratore. In omaggio ai dipendenti anche una bottiglietta in vetro da mezzo litro, per non restare mai senz’acqua! di più realtà come nel caso che ha interessato le nostre aziende. Nel frattempo la macchina del CRAL non si è arrestata e, se pur in attesa della costituzione formale degli organismi di gestione, ha prodotto le prime iniziative in continuità con le tradizioni dei CRAL di provenienza. La programmazione annuale è partita con una festa di Carnevale rivolta a grandi e piccini, proseguendo con il tradizionale week-end di Bormio. Infine si è svolto l’intramontabile torneo di Calcio, che ha visto i White Collars trionfare in una combattuta ed inedita finale sui North Stars. LA BORRACCIA SIGG PER I DIPENDENTI DI CAP HOLDING “La tua minerale del rubinetto, portala sempre con te”, è il testo con cui CAP Holding ha voluto personalizzare la borraccia prodotta dall’azienda svizzera SIGG, omaggio per tutti i dipendenti. Si tratta di una borraccia in alluminio, praticamente indistruttibile, che conser va intatte le qualità dei liquidi e consente, anche quando non si è a casa o in ufficio, di portare con sè l’acqua del rubinetto. Un omaggio utile, elegante e amico dell’ambiente! 27 ARRIVA L’ESTATE DALLE AZIENDE IDRICHE QUALCHE CONSIGLIO SULL’USO DELL’ACQUA Con l’arrivo della stagione estiva i consumi di acqua aumentano. Amiacque e CAP Holding propongono alle Amministrazioni Comunali e ai cittadini alcuni consigli utili per un utilizzo razionale della risorsa idrica nei periodi caldi dell’anno. Nelle ore di maggior consumo, la prima mattina e le prime ore serali, sarebbe bene limitare l’utilizzo dell’acqua potabile alle necessità domestiche, igieniche e produttive. Si consiglia quindi di evitare di utilizzare l’acqua potabile nelle ore di punta per attività di secondaria importanza. Come ad esempio: • innaffiare orti, giardini e campi sportivi • lavare le autovetture • lavare spazi e aree pubbliche o private • riempire le piscine anche gonfiabili