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18 N. 30 26 ottobre 2016 I PARCHI A TEMA Ferrari Land accelera: «Avanti con i pacchetti» GARDALAND Gli hotel a tema trainano la stagione Sempre più destinazione, non solo parco a tema. Continua con risultati INTERVISTA Giovanni Cavalli, general manager di PortAventura World, invita adv e t.o. a costruire un’offerta ad hoc per il parco che aprirà il 7 aprile 2017 vicino Barcellona soddisfacenti la costruzione dell’identità a tutto tondo di Gardaland. La stagione che volge al termine ha visto, infatti, una crescita del 5% delle presenze al Gardaland Hotel, ________________________ e del 45% di presenze straniere. A trainare lo stesso parco divertimenti anche l’apertura quest’anno del Gardaland Adventure Hotel, struttura ricettiva completamente tematizzata che ha aiutato il t.o. del parco, il Gardaland Holidays, a registrare un incremento del 25%. L’aumento dei posti letto è stato al centro degli investimenti che la Merlin, società proprietaria di Gardaland, così come di altri 110 parchi nel mondo, ha speso sul complesso di Gardaland Resort negli ultini due anni. Come ha spiegato a L’Agenzia di Viaggi Carlo Fossili, head of sales del parco: «La strategia Merlin per Gardaland vede l’apertura annuale di un’attrazione e di una grande attrazione, ad esempio Oblivion, ogni 3-4 anni. Nel 2017 ne arriverà una legata alla realtà virtuale – continua Fossili – ma sappiamo che la società MARIA GRAZIA CASELLA È partito il countdown per l’inaugurazione di Ferrari Land, parco a tema dedicato al Cavallino Rampante all’interno di PortAventura World Parks & Resort, che aprirà il 7 aprile 2017 vicino Barcellona. Costato 100 milioni di euro ed esteso su 60mila mq, il terzo parco del resort spagnolo lancerà Portaventura nell’Olimpo turistico. Otto le attrazioni che lo rendono elettrizzante presentate a Ttg dal brand ambassador Marc Gené, uno che di motori se ne intende, essendo collaudatore della casa di Maranello. La più spettacolare è l’Acceleratore Verticale che raggiungerà 180 km/h in 5 secondi e un’altezza di 112 metri, ma ci saranno anche un circuito di 500 metri, due torri bounce-back alte più di 55 metri, simulatori di Formula 1 per adulti e bambini e «Vogliamo crescere ancora di più utilizzando il brand Ferrari in Italia, dove siamo ancora poco conosciuti. Anche nei paesi di lingua tedesca abbiamo un potenziale di crescita enorme. In possibilità di provare la sostituzione delle ruote al pit stop. Ferrari Land rappresenta, dunque, un omaggio al mito di Enzo Ferrari e all’adrenalinico mondo delle rosse. Ne parla Giovanni Cavalli, general manager di PortAventura World Parks & Resort. più ci troviamo in una location strategica, a un’ora da Barcellona, collegata con il Nord America, con voli diretti da Shanghai e da Abu Dhabi, che ci aprono i mercati di Cina e del Medio Oriente, e questo ci dà una dimensione a livello mondiale». Che cosa rappresenta per l’azienda il nuovo parco? Quindi vi proponete in abbinamento a Barcellona? «Significa esportare l’eccellenza italiana. Con questo progetto siamo ambasciatori dell’Italia nel mondo e unendoci al marchio Ferrari abbiamo iniziato un processo di internazionalizzazione che ci porterà a raggiungere nuovi mercati». «Certo, strategicamente stiamo lavorando con la città di Barcellona che ha già un’identità molto forte, con milioni di visitatori italiani, ma un parco Ferrari rappresenta un valore aggiunto incredibile. Stiamo collaborando anche con la provincia di Tarragona, che è poco conosciuta ma è Patrimonio Unesco, ricca di cultura e con tante caratteristiche in comune con l’Italia». Con 4 milioni di visitatori, di cui il 50% stranieri, siete già molto internazionali. per Gardaland è orientata sul family, ecco perchè i nostri hotel sono da considerarsi essi stessi delle attrazioni». Quanto alle adv, Fossili spiega che i termini commissionali, 10% di base sui pacchetti più 1% aggiuntivo per chi prenota online, e fino al 15% per le migliori performance adv, non cambieranno nel futuro ma per gli agenti saranno organizzati più workshop con gli operatori del nord Italia e più eductour con quelli del sud. Qual è la strategia commerciale per il mercato italiano? «La nostra strategia commerciale è la più completa e prevede un’ampia apertura al mondo agenziale e del tour operating. Ben venga da questo punto di vista un rapporto con tutti, in modo trasparente, per arrivare poi al cliente finale. Abbiamo bisogno del mondo agenziale, che ci supporti nel far conoscere la nostra offerta con la creazione di pacchetti e per far arrivare i visitatori, visto che siamo in Spagna. Un modello che stiamo già applicando su tanti mercati e lo replichiamo con quello italiano». Ci sono già contatti in corso con tour operator? «Sì, con tutti i grossi player italiani. Abbiamo appena aperto un ufficio a Bologna, quindi siamo molto attivi su più fronti con tutti i player, dai più grandi ai più piccoli, con la massima trasparenza».