Vento largo (83)

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Vento largo (83)
Vento largo (83 )
la newsletter di Zig Zag,
San Donato Milanese
via Libertà, 10
025272125
“L’arte ha l’obbligo di confrontarsi con la singolarità della nostra condizione:
pensiamo, ci meravigliamo, ci disperiamo, ci meravigliamo, ci interessiamo al
prossimo, moriamo. Forse faremmo meglio a spendere diversamente il nostro
tempo, ma di fronte alle ingiustizie e alla stupidità della politica, alla
Ven ho sempre la tentazione di credere che le cose non
distruzione del mondo,
siano proprio quello che sembrano”.
(Joy Williams, I vivi e i morti)
(libri) James Ellroy, Perfidia, Mondadori
Racconti che esprimono “le prime e le ultime cose, e le più private, che ho da dire sulla mia
E’ ilvita”
giorno
Pearl Harbour
e un’intera
famiglia
giapponese
viene
trovata
cadavere
a Los
e la di
scrittura
come un modo
per restare
aggrappati
alla vita
o per
cercarne
un’altra.
“E’Angeles,
la
antefatto
per
quello
che
Jame
Ellroy
definisce
“il
mio
romanzo
piú
ampio,
il
mio
romanzo
scrittrice più sfrenata che abbia mai letto, la più sensibile anche, la più cruda, la più sottile” ha piú
dettagliato
sul piano
storico,Ciil associamo.
mio romanzo piú accessibile e piú intimo”. Anche il più amaro nel
scritto Jeffrey
Eugenides.
descrivere una delle pagine più oscure della storia dell’America moderna. James Ellroy al 100%.
(libri) Ma Jian, La via oscura, Feltrinelli
Kongzi e Meili sono alla deriva lungo lo Yangtze, il fiume che attraversa la Cina, per sfuggire a
quell’esperimento di ingegneria sociale che si chiama pianificazione familiare. Attraverso i due
personaggi e le loro peripezie, Ma Jian offre un ritratto scomodo, non allineato e coraggioso della Cina
moderna, con una scrittura urgente e lirica nello stesso tempo.
(libri) Wajdi Mouawad, Anima, Fazi
Si comincia con un omicidio, quello della moglie di Wahhch Debch, il protagonista di Anima che poi si
vede costretto a confrontarsi con un mondo atroce, nonché con i fantasmi che riemergono dal suo
passato, in Libano. Tutto attraverso visto attraverso gli occhi degli animali, una soluzione bizzarra per
dire che “il cielo non ha visto niente di più bestiale dell’uomo”. Molto particolare, molto interessante.
(libri) Edgar Morin, Tariq Ramadan Il pericolo delle idee, Erickson
E’ una conversazione impossibile eppure necessaria, perché la storia insegna che, anche (per non dire,
soprattutto) nell’imminenza dei conflitti, è sempre possibile, se non indispensabile, trovare una forma di
confronto e di dialogo tra le diversità. Il pericolo delle idee, così come è riassunto in modo brillante in
questo agile libretto, è scoprire che non esiste alcun scontro di civiltà, ma solo una guerra di ignoranze.
(libri) Eric Ambler, Viaggio nella paura, Adelphi
Alle soglie della seconda guerra navale, un tranquillo ingegnere navale inglese deve attraversare il
Mediterraneo per rientrare a Londra, ma sulla nave che lo sta riportando a casa, una variopinta
umanità gioca un’altra, difficile partita che ha come posta la sua vita, e il drammatico futuro
dell’Europa e del mondo intero. Un gran bel libro, tra spy story e romanzo storico.
(libri) Magda Szabo, Ballo in maschera, Salani
Kristi è la nuova, affascinante eroina che si va ad aggiungere alla lunga galleria di protagoniste dei
romanzi di Magda Szabo. Siamo a Budapest, nel 1960 e i drammi del “secolo breve” aleggiano tutti
nell’aria, e Kristi vive nella speranza che “forse ci sarà una seconda occasione di felicità per tutti”. Un
romanzo intenso, con uno sguardo insolito sugli eventi storici e sui loro effetti sulle persone.
(dischi) The Gang, Sangue e cenere, Rumble Beat
Un intenso viaggio sonoro e umano, quello dei Gang: nei lunghi anni che li separano dal loro ultimo
disco, Controverso, hanno attraversato storie d’Italia in tutti i modi, per poi approdare a un’idea
sorprendente: ripartire dal rock’n’roll, dall’inizio, dall’America e riportare tutto a casa, e con l’aiuto
dell’esperto Jono Manson hanno inciso il loro album migliore dai tempi di Le radici e le ali.
(dischi) Ryley Walker, Primrose Green, Dead Oceans
Primrose Green conferma le buone impressioni dell’esordio, All Kinds Of You perché la chitarra (acustica) di
Ryley Walker echeggia sempre nomi importanti: per sua stessa ammissione i dischi di Van Morrison tra
il 1968 e il 1974, ma in buona compagnia di Tim Hardin, John Fahey, Bert Jansch, John Martyn e, ci
piace ricordarlo qui, anche John Renbourn. Consigliato, senza dubbi.
(dischi) Buena Vista Social Club, Lost And Found, World Circuit
La saga infinita del Buena Vista Social Club si aggiorna con una nuova puntata: Lost And Found riprende
una bella serie di canzoni inedite, incise all’epoca (siamo nel 1997) e rimaste nei cassetti fino a oggi. Nick
Gold, produttore della fortunatissima serie, le definisce “gemme” e non c’è motivo per non credergli. La
magia del Buena Vista Social Club non è andata perduta, e qui si sente in abbondanza.
(dischi) Jeremy Pelt, Tales Musings And Other Reveries, HighNote
Dopo vari esperimenti, vocali ed elettrici, Jeremy Pelt torna all’essenzialità della sua musica e, devoto a
Freddie Hubbard come a Lee Morgan, guida un team di tutto rispetto con una doppia batteria (Billy
Drummond e Victor Lewis), il basso di Ben Allison e le dense tessiture del pianoforte di Simona
Premazzi. Ascoltare la versione di Vonetta di Wayne Shorter, tanto per cominciare, poi non si finisce più.
Gran disco.
(dischi) Rhiannon Giddens, Tomorrow Is My Turn, Nonesuch
Sono nomi importanti quelli con cui si confronta Rhiannon Giddens attraverso le canzoni del suo disco
solista. Si va da Nina Simone a Elizabeth Cotten fino a Dolly Parton e Patsy Cline, ma anche la
produzione di T Bone Burnett non è da meno. E’ presto per dire dove la porterà la vacanza dai
Carolina Chocolate Drops, da dove proviene Rhiannon Giddens, ma il talento c’è tutto.
(dischi) J J Grey & Mofro, Ol’ Glory, Provogue
Ol’ Glory è il disco che sognavano da sempre: un tuffo carpiato nelle umide acque del rhythm and blues,
senza distinzioni di sorta, con un bel seguito di accompagnatori (tra cui Luther Dickinson) ad
aggiungere una sfumatura dopo l’altra all’intensa carica ritmica di J J Grey & Mofro, più che mai
sintonizzata alle principali fonti d’ispirazione, che restano Al Green e Otis Redding. Molto cool.
(promemoria)
Lo Zig Zag Social vi ricorda l’appuntamento di
sabato 11 aprile con l’omaggio ai cent’anni di
solitudine di Billie Holiday a cura di Gianni Del
Savio. Vi aspettiamo, e intanto, auguri a tutti!
www.zigzaglibricd.com