L`insegnamento della matematica in Europa: sfide comuni e

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L`insegnamento della matematica in Europa: sfide comuni e
L’insegnamento della matematica in Europa: sfide
comuni e politiche nazionali
Le competenze matematiche sono parte integrante di una vasta gamma di discipline,
professioni e ambiti di vita. Questo rapporto di Eurydice, mostra gli elementi cruciali delle
politiche e delle pratiche che danno forma all’educazione della matematica nei sistemi educativi
europei, focalizzandosi sulle riforme dei curricoli di matematica, sui metodi di insegnamento e di
valutazione, così come sulla formazione dei docenti. Il rapporto esplora anche le modalità con
le quali i paesi combattono i bassi livelli di rendimento e incrementano la motivazione degli
studenti a imparare la matematica. È basato su un’ampia analisi della letteratura
sull’insegnamento della matematica, sui principali risultati delle indagini internazionali PISA e
TIMMS e include i risultati di un’indagine pilota di Eurydice (SITEP) sul contenuto dei
programmi per la formazione iniziale dei docenti. Il rapporto analizza 31 paesi (gli stati membri
UE, più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia) e si riferisce all’anno scolastico 2010/11.
Che cosa è Eurydice
La rete Eurydice offre informazioni e analisi sui sistemi educativi europei e sulle politiche sviluppate in
questo settore. Dal 2011, è costituita da 37 unità nazionali con sede nei 33 paesi che partecipano al
programma dell’Unione europea nel campo dell’apprendimento permanente (gli Stati membri dell’UE, i
paesi EFTA, la Croazia e la Turchia). È coordinata e gestita dall’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli
audiovisivi e la cultura, con sede a Bruxelles, che elabora le sue pubblicazioni e banche dati.
European Commission
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I curricoli di matematica indicano tutti gli obiettivi e i
risultati
essenziali
dell’insegnamento
della
matematica. Negli anni passati, e in particolare dal
2007, la grande maggioranza dei paesi europei ha
rivisto i curricoli di matematica adottando un
approccio basato sui risultati, dove l’attenzione
viene posta sullo sviluppo delle competenze dello
studente piuttosto che sui contenuti teorici. La
quantità di matematica nel curricolo è diminuita
mentre sono aumentati i legami trasversali, il
problem-solving e l’applicazione delle conoscenze.
Questo approccio integrativo tende ad essere più
comprensivo e flessibile nel rispondere ai bisogni
di una diversa gamma di studenti, così come alla
loro capacità di comprendere lo scopo delle
applicazioni matematiche al mondo reale.
Tuttavia, il rapporto rivela anche che le autorità
centrali tendono a non mettere a disposizione degli
insegnanti linee guida sufficienti per applicare ill
curricolo modificato. Fornire il supporto necessario
agli insegnanti rispettando l’autonomia didattica,
rimane perciò una sfida in Europa.
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Riferimento
generico
Metodi specifici
di insegnamento
Valutazione specifica
raccomandata
Fonte: Eurydice.
Tutti questi
elementi
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L’insegnamento efficace della matematica richiede
l’utilizzo di una varietà di metodi didattici. Allo
stesso tempo, c’è un generale accordo sul fatto che
alcuni metodi come l’apprendimento attraverso la
risoluzione
di
problemi,
l’indagine
e
la
contestualizzazione siano particolarmente efficaci
per alzare i risultati e migliorare l’attitudine degli
studenti verso la matematica. Mentre la maggior
parte delle autorità europee dicono di offrire
qualche forma di guida sui metodi didattici in
matematica, c’è ancora potenziale per rafforzare il
sostegno a metodi che promuovono
l’apprendimento attivo e il ragionamento critico
degli studenti.
Il rapporto rivela che l’uso delle TIC in matematica
è prescritto nella maggioranza dei paesi. Tuttavia,
nonostante una disponibilità generalizzata, i
computer sono raramente utilizzati durante le
lezioni di matematica. La contraddizione indica un
fallimento nel rendere la matematica attuale
collegandola alla tecnologia che gli studenti usano
quotidianamente.
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La matematica è uno degli oggetti principali nei test
nazionali nell’istruzione obbligatoria, così come
negli esami finali al termine dell’istruzione
secondaria superiore. I risultati dei test nazionali
sono utilizzati per indirizzare lo sviluppo del
curricolo così come la formazione iniziale degli
insegnanti e il loro sviluppo professionale. Tuttavia,
le informazioni a livello nazionale suggeriscono
anche che tali risultati possano essere utilizzati in
modo più sistematico dai decisori politici a livelli
diversi di decisione politica.
Linee guida nazionali per la valutazione delle
classi, in particolare per forme innovative di
valutazione come progetti, portfolio, TIC autovalutazione e valutazione fra pari esistono solo in
pochi paesi. Perciò, il rapporto rileva che gli
insegnanti e le scuole potrebbero beneficiare molto
dalle linee guida non solo su come preparare e
svolgere la valutazione ma anche su come dare un
riscontro effettivo agli studenti.
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La maggioranza dei paesi europei prevede ampie
linee guida a livello nazionale per affrontare le
difficoltà
degli
studenti
in
matematica
raccomandando, ad esempio, l’uso di lezioni
individuali o in piccoli gruppi o adattamenti del
curricolo. In alcuni paesi europei, tuttavia, il tasso di
studenti che non hanno competenze di base in
matematica rimane significativo. Nonostante questo
dato sconcertante, pochi paesi europei hanno
stabilito obiettivi nazionali relativi ai bassi
rendimenti in matematica.
Meno della metà dei paesi conduce indagini o
rapporti sulle cause dei bassi rendimenti e ancora
meno comuni sono le valutazioni dei programmi di
supporto per studenti con scarsi rendimenti.
Ciò richiama al bisogno di azioni più stringenti per
combattere gli scarsi rendimenti in matematica a
livello nazionale. Le misure devono essere
tempestive e sufficientemente comprensive per
affrontare i vari fattori che hanno un impatto sui
bassi rendimenti, andando dai livelli educativi dei
genitori a un’insufficiente formazione degli
insegnanti.
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ISCED 2
Misure e/o sostegno a livello centrale
Nessuna misura e/o sostegno a livello
centrale
Obiettivi numerici sui bassi risultati
Fonte: Eurydice.
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Essere motivati a imparare la matematica, non solo
aumenta le prestazioni degli studenti, ma
incrementa anche le possibilità di perseguire una
carriera che richiede competenze matematiche
elevate. Tuttavia, in Europa, il tasso di studenti di
matematica, scienze e tecnologia (MST), se
comparati alle altre materie, è diminuito. Inoltre,
negli ultimi anni, il tasso di femmine laureate in
MST è fermo. Molti paesi europei hanno dichiarato
che queste tendenze costituiscono la loro
principale preoccupazione.
Ad oggi, meno della metà dei paesi europei ha
strategie nazionali per aumentare la motivazione
nell’apprendimento della matematica e, spesso,
queste strategie sono parte di programmi di
scienze e tecnologia più ampi.
La maggior parte di questi sono progetti che si
incentrano, ad esempio, su attività extra-curricolari
o partenariati con università e imprese. Solo
Austria e Finlandia hanno messo in campo
iniziative su larga scala che coprono tutti i livelli
educativi e includono una vasta gamma di attività.
Allo stesso modo, è necessario rafforzare le misure
che si rivolgono in modo specifico agli studenti con
motivazione e risultati bassi, o che contrastano lo
squilibrio di genere nell’apprendimento della
matematica. Solo quattro paesi promuovono le
attività nazionali in relazione alle questioni di
genere nell’insegnamento della matematica e pochi
paesi hanno adottato campagne nazionali per
attrarre più donne nelle professioni inerenti alla
matematica.
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Fonte: Eurydice.
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ufficiali e le raccomandazioni indicano che
insegnare la matematica a una diversa gamma di
studenti e in maniera sensibile alle differenze di
genere sono competenze che hanno bisogno di
essere rafforzate nei futuri programmi.
Gli insegnanti di matematica, per essere efficaci,
hanno bisogno di solide conoscenze nella materia,
una buona consapevolezza di come insegnarla e la
flessibilità di adattare i propri metodi per rispondere
ai bisogni di tutti gli studenti. Oltre alla
preoccupazione sull’età degli insegnanti di
matematica e un iniquo equilibrio di genere in
alcuni paesi, migliorare le competenze degli
insegnanti di matematica rappresenta una grande
sfida.
Uno sviluppo particolarmente positivo è l’aumento
della cooperazione fra insegnanti e la condivisione
di buone pratiche attraverso piattaforme online,
social-network e altre risorse online. La maggior
parte dei paesi europei promuove in maniera
crescente questo tipo di collaborazione fra docenti,
riconoscendo il suo potenziale per raggiungere dei
progressi su vasta scala. Dall’altra parte, i bassi
tassi di partecipazione degli insegnanti nello
sviluppo professionale su specifiche competenze di
insegnamento della matematica pongono un
problema che deve essere affrontato.
Nella maggior parte dei paesi europei, linee guida
centrali per i programmi di formazione iniziale degli
insegnanti coprono una vasta gamma di aree della
conoscenza matematica e delle abilità di
insegnamento. A ciò fanno eco i risultati
dell’indagine pilota di Eurydice sui programmi di
formazione iniziale degli insegnanti (SITEP).
Tuttavia, sia i risultati SITEP sia le normative
*
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Lo studio completo
Mathematics Education in Europe: Common
Challenges and National Policies
è disponibile in inglese sul sito di Eurydice:
http://www.indire.it/eurydice/content/index.php?action=rea
d_cnt&id_cnt=12793
Copie della versione cartacea del rapporto
sono disponibili su richiesta a
[email protected]
Contatti
Wim Vansteenkiste, Comunicazione e Pubblicazioni, Eurydice: +32 2 299 50 58
Teodora Parveva, autore e coordinamento, Eurydice: +32 2 295 09 79