Rottura_Giunti_Sostituzione_Tubazione_Amianto_RIC.doc

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Rottura_Giunti_Sostituzione_Tubazione_Amianto_RIC.doc
SOVIGLIANA DI VINCI: 28 NOVEMBRE 2016
SAFE - Polo Formativo Regionale per la Sicurezza
Via Oberdan 13/19
Corso di formazione
AMIANTO: NUOVI CRITERI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEL
RISCHIO AI FINI DELLA BONIFICA DEI MANUFATTI
PRESENTI/SEGNALATI SUL TERRITORIO.
Il contributo di ASA SpA:
FIBRE IN ACQUA - ASPETTI TECNICI DI BONIFICA
BREVE PRESENTAZIONE di ASA SPA E DELLE SUE ATTIVITÀ
NOTIZIE GENERALI SULL’AZIENDA
Azienda
ASA SPA (Azienda Servizi Ambientali SpA)
Ragione Sociale
Società Per Azioni
Partita IVA
01177760491
CCNL
Federgasacqua
Reg. Imprese di
LI - 103940
Livorno
Sede legale e
Livorno Via del Gazometro n.9
Direzione
Livorno – S.P.Palazzi (Cecina) – Volterra - Venturina –
Sedi Operative
Portoferraio (Isola d’Elba)
Comune
Livorno – Pisa - Siena
Indirizzo PEC
[email protected]
FAX Sede legale
0586 – 246 515
Data inizio attività
01/03/1996
Gestione del ciclo idrico integrato delle acque
(approvvigionamento, potabilizzazione e distribuzione
Settore
dell’acqua e gestione rete fognaria ed impianti di
depurazione acque reflue); distribuzione gas metano in
cinque comuni della provincia di Livorno
Datore di Lavoro
Ing. Ennio M. Trebino
Numero dipendenti
480
1
ATTIVITÀ AZIENDALI
ASA S.p.A. opera nel servizio integrato (acquedotto, fognatura, depurazione) e nella
distribuzione del gas. Dal 2002 è gestore unico del servizio idrico nell'ATO 5
Toscana Costa, il cui bacino di utenza è di 372.618 abitanti, suddivisi in 33 comuni
appartenenti a 3 province (Livorno, Pisa e Siena). Per la distribuzione gas, ASA è
presente in 5 Comuni della provincia di Livorno con bacino servito di 225.126
abitanti. ASA è infine concentrata su linee strategiche nel campo della produzione
energetica tradizionale (Gas naturale liquido) e alternativa (eolico e fotovoltaico).
L’Azienda Municipale Gas, denominata AMG, nasce nel 1972, quando il comune di
Livorno assume direttamente la gestione del servizio d’erogazione del gas metano.
Nel 1975 l’AMG inizia le gestione unificata dei servizi di distribuzione acqua e gas,
anno in cui entra operativamente in funzione, come evoluzione dell’azienda
precedente, l’azienda mista AMAG, avvero l’Azienda Municipale Acqua e Gas.
L’AMAG acquisisce la gestione in concessione dei servizi acqua e gas del Comune di
Collesalvetti nel 1985, mentre nell’88 inizia a gestire la rete del gas del Comune di
Rosignano Marittimo. Nel 1990 l’AMAG accentua la sua polifunzionalità attraverso
la gestione del servizio farmacie comunali: l’ASEM, vale a dire l’Azienda Servizi
Municipalizzati di Livorno, diviene realtà.
I Comuni di Crespina, Castellina Marittima e Montescudaio deliberano nel 1993 la
concessione all’ASEM dei rispettivi servizi acquedottistici, mentre un anno dopo
viene firmata la convenzione col Comune di Cecina per la gestione ordinaria della
distribuzione dell’acqua. Nel ’95 si chiude a favore dell’Azienda la gestione del ciclo
delle acque con l’attribuzione, da parte del Comune di Livorno, dei servizi di
fognatura e depurazione. Al fine di ampliare la sfera dell’attività nell’ottica della
costituzione di una grande azienda multiservizi, ASEM nel 1995 diventa ASA,
Azienda Servizi Ambientali, in capo al Comune di Livorno.
Nel corso del ’97 viene affidata all’azienda la gestione dei servizi manutentivi della
rete stradale comunale, dell’illuminazione pubblica, della segnaletica e della
semaforica. Il 1998 è l’anno che vede la trasformazione di ASA in ASA S.p.A., cioè
in società per azioni a prevalente capitale pubblico. Oggi ASA non gestisce più né le
farmacie né i servizi manutentivi della rete stradale comunale e dell’illuminazione
pubblica. Oggi l’Azienda fa parte del Gruppo ASA, che comprende anche ASA
Trade S.p.A., società di vendita di gas metano ed elettricità. Oggi ASA è governata
da poteri che sono espressione dei Comuni (60%) e di AGA S.p.A. del Gruppo Iren
(40%). Tutto fa capo alla legge 5 gennaio 1994 n.36 detta “Legge Galli”: con le
nuove “Disposizioni in materia di risorse idriche” si è avviato un profondo processo
di riorganizzazione istituzionale e industriale nell’assetto dei servizi di acquedotto,
fognatura e depurazione.
I Comuni hanno trasferito l’esercizio della titolarità del servizio all’AATO5, ossia
all’Autorità d’Ambito (oggi AIT, ovvero Autorità Idrica Toscana – Conferenza
Territoriale N° 5). Quest’ultima definisce il piano e la tariffa del nuovo servizio e
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provvede all’affidamento della gestione del servizio idrico integrato. L’AIT controlla
che il gestore, ovvero ASA, realizzi il piano e verifica l’applicazione della tariffa.
L’obiettivo di tale processo è stato quello di pervenire il più rapidamente possibile
all’accorpamento delle gestioni esistenti largamente frammentate e,
contemporaneamente, alla trasformazione in senso industriale e imprenditoriale della
gestione. Oggi ASA gestisce il servizio idrico integrato in 33 comuni, 20 dei quali
fanno parte della provincia di Livorno, 12 della provincia di Pisa e 1 della provincia
di Siena.
L’attività principale di ASA S.p.A. consiste nella gestione del ciclo integrato delle
acque nell’ambito della provincia di Livorno, Pisa e Siena; tale attività è suddivisa in
quattro aree principali:
• approvvigionamento, potabilizzazione e distribuzione di acqua destinata al
consumo umano;
• collettamento delle acque reflue, gestione e manutenzione della rete fognaria;
• depurazione acque reflue e scarico acque depurate.
Nell’attività di approvvigionamento, potabilizzazione e distribuzione di acqua
destinata al consumo umano si possono ulteriormente individuare le seguenti aree di
lavoro:
gestione ed esercizio delle opere di captazione (prevalentemente pozzi
sotterranei);
gestione ed esercizio dei serbatoi di accumulo e delle stazioni di sollevamento
acque potabili;
gestione e manutenzione della rete idrica;
interventi vari presso l’utenza;
gestione degli interventi su chiamata del Pronto Intervento
controllo analitico della qualità dell’acqua captata, trattata e distribuita.
Le attività di collettamento delle acque reflue, gestione e manutenzione della rete
fognaria e degli impianti di depurazione sono costituite da:
gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria della rete fognaria;
controlli e verifiche su eventuali perdite della rete fognaria con conseguenti
riparazioni;
gestione ed esercizio delle stazioni di sollevamento fognatura;
gestione degli interventi su chiamata del Pronto Intervento;
gestione, esercizio e manutenzione degli impianti di depurazione acque reflue;
controllo analitico della qualità dell’acqua reflua in ingresso ed in uscita dagli
impianti.
3
Le procedure di lavoro sicuro che verranno illustrate riguardano due interventi:
1) Tipo C: frantumazione di due giunti Magnani e ed asportazione dei giunti
e di una barra di tubazione in fibrocemento.
2) Tipo D): Intervento di foratura tubazione in pressione per realizzazione di
nuova presa idrica Tali procedure rappresentano lo stato dell’arte, ovvero
la situazione attuale frutto della collaborazione tra Organo Ispettivo
competente per territorio ed ASA SpA.
Le prime procedure di lavoro sicuro ufficialmente scritte ed approvate risalgono agli
anni’90.
Da allora, la collaborazione tra ASA SpA ed Organo Ispettivo ha portato alla messa a
punto di aggiornamenti delle procedure di lavoro sicuro mirate ad una sempre
maggiore sicurezza del personale operativo Aziendale, delle ditte appaltatrici degli
scavi e dell’ambiente.
La tipologia operativa a cui ci riferiamo è quella di una ditta in appalto che esegue gli
scavi e del personale ASA che esegue l’intervento idraulico.
Si applica il Titolo IV del D.Lgs 81/08 e quindi viene elaborato un PSC, nominato il
CSP e una volta affidato il lavoro ad una ditta appaltatrice, nominato il CSE.
Il CSE, si avvale della collaborazione di alcuni tecnici Aziendali (ASA) per seguire i
lavori e per segnalare eventuali situazioni di criticità pur rimanendo in capo esclusivo
al CSE il compito del coordinamento.
I lavori di cui stiamo parlando vengono eseguiti principalmente in pronto intervento a
seguito di una rottura della tubazione.
Le condotte in fibrocemento hanno un comportamento di tipo fragile, si rompono
senza deformarsi in modo plastico.
Le principali cause di rottura sono:
1) Colpi di ariete
2) Vibrazioni del traffico
3) Movimenti del terreno
4) Altri servizi nel sottosuolo posati non a perfetta regola d’arte o in fase di posa
5) Pressione nominale troppo vicina alla pressione di esercizio, aumentata nel
corso degli anni
I diametri possono variare da DN 32 a DN 800.
Naturalmente ASA SpA possiede le seguenti iscrizioni:
1) Iscrizione Albo Nazionale Imprese che effettuano la gestione dei rifiuti
(Cat.10A Classe D) (n.3 pagine)
2) Iscrizione Albo Nazionale Imprese che effettuano la gestione dei rifiuti (Cat.5
Classe F) (n.6 pagine)
3) Iscrizione al Sistri
4
Inoltre il personale operativo di ASA SpA ha frequentato apposito corso di
formazione finalizzato alla esecuzione di bonifica di siti contenenti amianto.
Elenco interventi consentiti:
a) Intervento di riparazione tubazioni senza asportazione di
materiali contenenti amianto (inserimento di fascia inox a
serraggio meccanico);
b) Intervento di riparazione con asportazione ma senza
frantumazione di materiale (smontaggio giunti Gibault e
rimozione di una barra di tubazione in fibrocemento);
c) Intervento di riparazione con asportazione e frantumazione di
materiale (frantumazione di due giunti Magnani ed asportazione
dei giunti e di una barra di tubazione in fibrocemento);
d) Intervento di foratura di tubazione in pressione per derivazione
di presa idrica (con asportazione di materiale contenente amianto
costituito dal fondello del diametro della nuova presa idrica);
e) Intervento di taglio di tubazione eseguito con attrezzi
manuali ed asportazione di materiale (con asportazione di un
tratto di tubazione);da evitare se non in casi particolari
f) Intervento di riparazione con frantumazione ed asportazione di
materiale (giunto Magnani) utilizzando idoneo automezzo dotato
di apparecchio di sollevamento (per grossi diametri da DN 300 a
DN800);
g) Intervento di riparazione di tubazione in acciaio con
asportazione di rivestimento in bitume e cemento-amianto con
successiva saldatura di piastra in acciaio sulla tubazione;
h) Intervento di riparazione di tubazione in acciaio con
asportazione di rivestimento in bitume e cemento-amianto, taglio
ed asportazione di un tratto di tubazione in acciaio, inserimento di
un nuovo spezzone di tubazione di acciaio previa saldatura di
testa sulla tubazione esistente.
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Elenco interventi effettuati su tubazioni contenenti amianto
risultanti dalle ultime 3 relazioni annuali art.9 L.257/92.
(anni 2013-2014-2015)
Anno 2013
TOT. INTERVENTI
LIVORNO–COLLES.–S. P. A GRADO n.104
Livorno
Collesalvetti
S.Piero a Grado (PI)
n. 94
n. 9
n.1
TIPOLOGIA:
LIVORNO
COLLES.
A=2
B=9
C = 24
D=1
E = 67
F=1
A=2
B=8
C = 21
D=1
E = 62
F=0
A=0
B=1
C=3
D=0
E=5
F=0
S. PIERO A GRADO
A=0
B=0
C=0
D=0
E=0
F=1
TOTALE INTERVENTI BASSA VAL DI CECINA N.82
TIPOLOGIA
Cecina
Cast. C.cci
RosignanoM.mo
Castellina M.ma
Riparbella
Bibbona
S. Luce
Guardistallo
Montescudaio
Casale M.mo
n.31
n.10
n.25
n.5
n.2
n.1
n.3
n.1
n.2
n.2
A=21
B=5
C=12
D=1
E=43
6
Anno 2014
TOTALE INTERVENTI
LIVORNO E COLLESALVETTI
Livorno
Collesalvetti
n. 79
n. 14
TIPOLOGIA:
LIVORNO
A=1
B=3
C = 31
D=0
E = 54
F=4
G=0
A=0
B=3
C = 28
D=0
E = 44
F=4
G =0
n.93
COLLESALVETTI
A=1
B=0
C=3
D=0
E = 10
F=0
G =0
TOTALE INTERVENTI BASSA VAL DI CECINA N.14
TIPOLOGIA
Cecina
n.8
A=2
Cast. C.cci
n.5
B=0
RosignanoM.mo n.1
C=2
D=0
E=10
F=0
7
Anno 2015
TOTALE INTERVENTI
LIVORNO E COLLESALVETTI
Livorno
Collesalvetti
Pisa
n. 59
n. 11
n.2
TIPOLOGIA:
A=0
B=0
C = 17
D=4
E = 43
F=8
G=0
LIVORNO COLLESALVETTI
A=0
A=0
B=0
B=0
C = 16
C=1
D=3
D=1
E = 36
E=5
F=4
F=4
G =0
G =0
n.72
PISA
A=0
B=0
C=0
D=0
E=2
F=0
G=0
TOTALE INTERVENTI BASSA VAL DI CECINA N.27
TIPOLOGIA
Cecina
n.8
A=5
Cast. C.cci
n.8
B=1
RosignanoM.mo n.8
C=2
Bibbona
n.2
D=1
S. Luce
n.1
E=18
F=0
G=0
8
RETI ACQUEDOTTICONFRONTO COMUNE PER COMUNE DELLA PERCENTUALE DI
TUBAZIONI IN AMIANTO RISPETTO AL TOTALE DELLE TUBAZIONI GESTITE
(estratto da Censimento Amianto e programma di bonifica ASA 2015-2107)
Id.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
Comune
BIBBONA
CAMPIGLIA MARITTIMA
CAMPO NELL'ELBA
CAPOLIVERI
CAPRAIA ISOLA
CASALE MARITTIMO
CASTAGNETO CARDUCCI
CASTELLINA MARITTIMA
CASTELNUOVO DI VAL DI
CECINA
CECINA
COLLESALVETTI
GUARDISTALLO
LIVORNO
MARCIANA
MARCIANA MARINA
MONTECATINI VAL DI CECINA
MONTESCUDAIO
MONTEVERDI MARITTIMO
ORCIANO PISANO
PIOMBINO
POMARANCE
PORTO AZZURRO
PORTOFERRAIO
RADICONDOLI
RIO MARINA
RIO NELL'ELBA
RIPARBELLA
ROSIGNANO MARITTIMO
SAN VINCENZO
SANTA LUCE
SASSETTA
SUVERETO
VOLTERRA
Totale complessivo
500,00
Totali
tubazioni
(m)
51.994,07
180.586,91
90.815,05
54.382,57
8.596,33
34.779,95
179.997,59
56.041,42
70.699,46
148.258,68
141.360,22
41.019,54
426.359,25
95.581,91
28.020,55
141.518,07
44.957,50
41.447,38
18.942,44
255.628,59
167.299,29
30.266,28
112.981,59
58.773,69
29.056,39
20.446,74
59.929,11
303.217,69
92.922,29
101.054,12
17.517,22
73.493,21
281.518,50
3.459.463,61
Fibrocemento
(m)
4.079,46
7.893,15
6.978,94
43.267,10
7.161,23
56.870,74
39.048,90
165.120,82
10.310,74
3.562,24
3.732,75
1.442,21
62.122,08
575,81
500,00
500,00
500,00
500,00
59.694,00
5.154,43
2.565,60
2.833,01
484.413,20
%
7,8%
4,4%
7,7%
0,0%
0,0%
0,0%
24,0%
12,8%
0,0%
38,4%
27,6%
0,0%
38,7%
10,8%
12,7%
0,0%
8,3%
0,0%
7,6%
24,3%
0,3%
0,0%
0,4%
0,0%
1,7%
2,4%
0,8%
19,7%
5,5%
2,5%
0,0%
3,9%
0,0%
14,0%
Valore stimato in fase di approfondimento
rilievo rete idrica
9
10
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CONCLUSIONI:
Dai dati sopra riportati che riguardano la Zona di Livorno e la Bassa val di Cecina si
nota che gli interventi di taglio tubazione (Tipo E) che risultano essere i più
numerosi, sono stati eliminati (tranne che per situazioni particolarissime nelle quali
non è possibile fare altrimenti).
In sostituzione si applica sempre l’intervento Tipo C consistente nella rottura di due
giunti Magnani e nella sostituzione dell’intera barra di tubazione in amianto-cemento
con un tratto di tubazione di PEad provvedendo così ad eliminare o comunque ridurre
drasticamente l’ingresso di fibre di amianto all’interno della tubazione appena
riparata.
Per quanto riguarda l’intervento Tipo D (realizzazione di nuova presa idrica)
nonostante il limitatissimo numero di questi interventi, si è provveduto a modificare
la procedura di lavoro sicuro, ponendo particolare attenzione alla fase di spurgo, in
modo da limitare al massimo l’ingresso di fibre di amianto all’interno della tubazione
e quindi nell’acqua potabile.
L’alternativa sarebbe quella di procedere come sopra, ovvero quella di sostituire una
intera barra di tubazione applicando l’intervento Tipo C, con un costo per l’utente che
fà richiesta di un nuovo allacciamento alla rete idrica di alcune migliaia di euro.
L’Azienda comunque, prevede nei propri programmi di manutenzione delle reti
idriche, la sostituzione di tratti di tubazione di amianto-cemento dando priorità a quei
tratti dove le rotture sono più frequenti.
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Rev. 2
Area GESTIONE RETI
3° Edizione
Marzo 2009
ASA SpA
PIANO DI LAVORO “C”
Titolo: LAVORI DI DEMOLIZIONE O DI RIMOZIONE DELL’AMIANTO ART. 256
D.LGS 81/08
Qualifica
Responsabile
Esercizio e
Manutenzione Reti
BVC
Responsabile
Esercizio e
Manutenzione Reti
Dirigente Reti
Fognarie e
Depurazione
Dirigente Reti e
Impianti Idrici
Amm.re Delegato
Nome
Verifica
P.I. Claudio Manetti
X
Geom. Franco
Quattrocchi
X
Approvazione
Ing. Michele Del Corso
X
P.I. Mirco Brilli
X
Ing. Ennio M. Trebino
X
Per presa visione:
Qualifica
Nome
Responsabile SPP
Ing. Giorgio Grapsa
Medico Competente
Dott.ssa A.H. Lopez
Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicur.
Sig Federico Cantone
Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicur.
Sig. Mauro Dugini
Firma
Rappresentante dei
Sig. Daniele Lenzi
Lavoratori per la Sicur.
Il presente Piano di Lavoro rappresenta un estratto della Procedura interna di Lavoro Sicuro
aziendale n.1001.3 del marzo 2009 dal titolo “LAVORI DI DEMOLIZIONE E DI RIMOZIONE
DELL’AMIANTO” (3° Versione) Marzo 2009 messa a punto con la collaborazione delle AUSL
competenti per territorio. Tutti i lavoratori ASA sono stati informati, formati ed addestrati alla
applicazione della Procedura di Lavoro Sicuro di cui sopra. Tutti i lavoratori ASA chiamati ad
applicare il presente Piano di Lavoro hanno seguito apposito corso di formazione. Spetta ai tecnici
reperibili ASA, delegati dal Datore di Lavoro, vigilare sulla corretta applicazione del presente Piano
di Lavoro da parte del personale operativo.
Spetta al Coordinatore per l’Esecuzione dei Lavori verificare che il presente Piano di Lavoro sia
applicato sia dal personale ASA che dal personale della ditta appaltatrice a cui è demandata
l’esecuzione degli scavi e dei rinterri.
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Tipo documento
Procedure di Lavoro Sicuro
Firmano per Verifica
Firmano per
Approvazione
Assistenti,
Responsabili
Operativi,
Responsabili, ed eventualmente consulenti
esterni, delle Unità Organizzative che
utilizzano la procedura di lavoro sicuro
Dirigenti interessati
La verifica dei documenti spetta, salvo indicazione contraria del Comitato di Direzione, a coloro che hanno
competenze e responsabilità nelle attività descritte nel documento.
L’approvazione spetta ai rispettivi dirigenti.Approvando un documento il Dirigente attesta che il personale
che ha effettuato la verifica del documento è competente alla verifica di merito della procedura, e che non è
necessario richiedere la verifica di merito ad altre funzioni oltre a quelle già interessate.
Prima dell’entrata in vigore, le Procedure di Lavoro Sicuro devono essere vistate per presa visione dal
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, dal Medico competente e dai Rappresentanti dei
Lavoratori per la Sicurezza.
Una volta vistate per presa visione, le Procedure di Lavoro Sicuro vengono consegnate all’Unità
Organizzativa competente per la opportuna divulgazione.
I tecnici formatori (tutti coloro tra gli Assistenti / Responsabili Operativi del settore interessato incaricati di
volta in volta alla formazione del personale) consegnano copia delle procedure ai lavoratori interessati,
leggono e chiariscono ai lavoratori tali procedure, e se necessario, effettuano un sopralluogo sul luogo di
applicazione della procedura con simulazione pratica della stessa al personale.
I tecnici formatori redigono il Verbale di Consegna, specificando le modalità di avvenuta formazione.
I lavoratori firmano il Verbale di Consegna della procedura, che viene trasmesso a cura del tecnico
formatore con firma del tecnico formatore, del Responsabile del settore / area interessato o del Dirigente, al
SPP e all’Area Personale e Organizzazione affinché provveda ad aggiornare mensilmente l’archivio
informatico aziendale relativo alla formazione del personale.
Tale archivio informatico è disponibile in rete per coloro che sono stati autorizzati dai vari Dirigenti alla
consultazione.
Attraverso la consultazione di tale archivio informatico, il Responsabile o il Responsabile Operativo deve
verificare, prima di inviare il personale operativo al lavoro, che lo stesso abbia subito adeguata informazione
/ formazione relativa alle procedure interessate dal lavoro assegnato.
Tramite accesso alla Intranet aziendale vengono messi a disposizione dei dipendenti ASA S.p.A. le
procedure di lavoro sicuro nella revisione vigente.
Le modifiche alle procedure di lavoro sicuro esistenti seguiranno lo stesso iter delle nuove emissioni.
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A.S.A. S.p.A.
PIANO DI LAVORO “C”
LAVORI DI DEMOLIZIONE O RIMOZIONE DELL’AMIANTO (art.256 D.Lvo 81/08)
Personale coinvolto dalla applicazione della presente procedura:
- Assistente ai lavori ASA con funzioni di coordinamento sia del personale ASA che di quello della
eventuale ditta appaltatrice.
- Squadra operativa ASA composta normalmente almeno da un Caposquadra ed un Aiutante di
squadra.
- Squadra operativa della ditta appaltatrice degli scavi composta da 2/3 operai di cui uno con
funzioni di Caposquadra oppure:
Interventi consentiti:
C) Intervento di riparazione con asportazione e frantumazione di
materiale (frantumazione di due giunti Magnani ed asportazione dei
giunti e di una barra di tubazione in fibrocemento);
DESCRIZIONE DELLA TIPOLOGIA DELLE LAVORAZIONI
Lavori di manutenzione straordinaria di tubazioni di acquedotto in fibrocemento eseguiti mediante
inserimento di fasce di acciaio inox o morse in ghisa, sostituzione di canne intere di tubazione
ammalorata previo smontaggio o rottura dei giunti di collegamento, taglio di tubazioni per
riparazione e/o inserimento di valvole e/o pezzi speciali nonché foratura di tubazioni in
fibrocemento per l’esecuzione di nuovi allacci.
Occasionalmente potranno essere effettuati lavori di manutenzione straordinaria di acquedotto in
acciaio rivestito di bitume e cemento amiantoeseguiti mediante saldatura di piastra in acciaio o
previa asportazione di un tratto di tubazione e inserimento di un nuovo spezzone di tubazione in
acciaio.
Tali interventi vengono di norma eseguiti affidando a Ditte esterne, che operano in piena
autonomia, i lavori di scavo per il ritrovamento della tubazione, rinterro dello scavo ed il trasporto
alla pubblica discarica dei materiali di risulta.
L’incapsulamento del materiale contenente amianto rimosso, dei DPI usa e getta utilizzati e di
eventuali residui di lavorazione nonché il loro successivo trasporto al deposito temporaneo
Aziendale più vicino, viene effettuato dal personale A.S.A. con mezzi aziendali appositamente
autorizzati.
DATORE DI LAVORO
Amministratore Delegato : Ing. Ennio M. Trebino
DATORE DI LAVORO DELEGATO ALLA SICUREZZA
Dirigente Gestione Reti e Impianti I : Mirco Idrici : P.I. Mirco Brilli
DURATA PRESUNTA DELL’INTERVENTO DI MANUTENZIONE SULLA TUBAZIONE
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Giornate o ore lavorative: Variabile da 1 h a 4 h per ogni singolo intervento.
RESPONSABILE TECNICO AZIENDALE
Cognome e nome : Ing. Grapsa Giorgio
Qualifica e ditta di appartenenza : Impiegato Tecnico con incarico di RSPP di ASA SpA
MEDICO COMPETENTE ESECUTORE DELLE VISITE DI IDONEITA’
Cognome e nome : Dott.ssa Amarilis H. Lopez
Indirizzo : Via Bois n. 35 – 57100 Livorno
MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL LAVORO E SUCCESSIONE FASI
Tutti gli interventi descritti saranno effettuati in ambiente bagnato con tubazioni bagnate e seguendo
le seguenti fasi di lavorazione:
FASE 1 : Delimitazione dell’area interessata dai lavori mediante idonea transennatura e
cartellonistica come richiesto dal Codice della Strada effettuata a cura del personale della Ditta
appaltatrice degli scavi.
Installazione cantiere stradale
16
FASE 2 : Operazioni di scavo effettuate dal personale della Ditta appaltatrice incaricata della
effettuazione degli scavi.
Apposizione di idonea segnaletica
FASE 3 : Scavo a mano eseguito dal personale della Ditta appaltatrice in prossimità della tubazione
su cui risulta necessario intervenire. Tale scavo viene effettuato senza interessare la tubazione. In
questa fase il personale, nel momento in cui la tubazione è resa a vista, indosserà i DPI prescritti.
FASE 4 : Terminate le operazioni di scavo, il personaleidraulicoA.S.A. indossa i DPI prescritti,
posiziona sulle transenne i cartelli di pericolo con indicazione “pericolo lavorazioni amianto” e
“divieto di fumo”, predispone sul terreno a bordo scavo un telo di polietilene di idonee dimensioni e
spessore, scarica dall’automezzo appositamente attrezzato la cassetta contenente l’attrezzatura
dedicata agli interventi su tubazioni in fibrocemento, toglie l’attrezzatura dalla busta in polietilene e
provvede a inserire la stessa in una ulteriore busta sigillando il tutto con nastro adesivo.Entra
all’interno dello scavo, provvede a ripulire accuratamente la tubazione nel punto in cui è necessario
effettuare la riparazione ed inizia l’intervento seguendo le indicazioni dettagliate per ciascun tipo di
lavoro successivamente esposte.
17
Posizionamento telo nylon sul fondo scavo
18
Tubazione in cemento amianto avvolta in telo di nylon
Le eventuali operazioni di taglio della tubazione, per ridurla alle dimensioni massime di 1mt ed al
peso di 25 Kg per consentire un agevole trasporto, vengono effettuate all’interno dello scavo. Il
materiale di risulta di tale operazione viene adagiato sul telo predisposto a bordo dello scavo e
sigillato con nastro adesivo.
Tale operazione dovrà comunque essere limitata ai casi in cui non vi sia la possibilità di trasportare
e o smaltire le tubazioni oltre il limite di peso e lunghezza sopra citato e autorizzata dall’assistente,
quindi, normalmente, le tubazioni non saranno ulteriormente frazionate ma trasportate con mezzo
idoneo al sollevamento al deposito provvisorio dopo le operazioni di incapsulamento tramite un telo
tubolare in polietilene rinforzato e lastratura.
A questo punto il personale ASA (dopo aver terminato l’intervento di riparazione della tubazione o
di realizzazione di una nuova presa idrica) sempre indossando i DPI provvede a pulire con la carta
in dotazione gli attrezzi utilizzati sopra un secondo telo di polietilene e ad inserire gli attrezzi
utilizzati dentro sacchi di polietilene sigillandoli con nastro adesivo ed inserendoli all’interno
dell’apposito contenitore dedicato a contenere esclusivamente l’attrezzatura da lavoro specifica per
interventi su tubazioni in fibrocemento.
19
Rottura giunto con utilizzo di scalpello e mazzetta
FASE 5 : Il personale della Ditta appaltatrice provvede al rinterro dello scavo che viene eseguito
con l’ausilio di un escavatore meccanico e di seguito a mano fino a ricoprire la tubazione per circa
20 cm.
Questa ultima operazione viene eseguita dal personale della ditta appaltatrice a terra indossando i
DPI prescritti.
Terminata questa fase, il personale della Ditta appaltatrice e gli idraulici ASA si posizionano al di
sopra del piano di rinterro sopra citato e provvedono, tramite getto di acqua a bassa pressione
proveniente dalla tubazione locale, o dalla autoclave installata nel mezzo dedicato od in ultima
istanza tramite taniche, alla pulizia degli stivali.Dopodichè il personale delladitta appaltatrice esce
dallo scavo ed a bordo scavo consegna i DPI usa e getta (tuta, mascherina, guanti) al personale ASA
che provvede a sigillarli con telo di polietilene e nastro adesivo.
FASE 6 : Il personale della Ditta appaltatrice provvede a completare il rinterro dello scavo e
successivamente al ripristino della pavimentazione utilizzando l’escavatore meccanico.
20
Interno automezzo attrezzato per lavorazioni su cemento amianto
FASE 7 : Il personale idraulico ASA, con ancora indosso i DPI, provvede ad inserire il materiale
contenente amianto prelevato durante la riparazione ed i DPI del personale della Ditta all’interno
del secondo telo in polietilene ed a sigillarlo con nastro adesivo.
Infine, il personale ASA provvede, sempre indossando la mascherina, a togliersi i propri DPI usa
e getta (tuta e guanti) avendo cura di arrotolare la tuta a rovescio per evitare la dispersione delle
eventuali fibre presenti su essa ed infine a togliersi la mascherina ed a sigillare il tutto con un terzo
telo di nylon e nastro adesivo.
A scopo precauzionale tutto il materiale da smaltire sigillato con telo di polietilene e nastro adesivo,
sarà nuovamente avvolto in telo di polietilene e sigillato con nastro adesivo in modo che ciascun
involucro sia costituito da doppio telo di polietilene. Tali involucri saranno trasportati al deposito
temporaneo presso la sede locale aziendale opportunamente predisposto e/o su indicazione
dell’assistente, direttamente alla piattaforma di smaltimento previa apposizione della corretta
etichettatura.
I rifiuti derivanti dalla lavorazione del fibrocemento dovranno avere diversa etichettatura ed
identificazione dei rifiuti costituiti dai DPI contaminati. I secondi verranno conferiti all’opportuno
deposito temporaneo presso la sede aziendale.
Gli idraulici ASA provvedono ad apporre su ogni collo due etichette adesive:
- una delle dimensioni di cm 15x 15 fondo giallo con riportata lettera “R” nera
- una sulla quale saranno inseriti i dati identificativi della provenienza del rifiuto, della data,
del personale operativo e del tecnico che ha supervisionato i lavori ed a compilare i relativi
formulari e le schede Sistri ove previsto come riportato nella procedura aziendale P.G. GRI
– A 22.
21
ATTREZZATURA MINIMA DA TENERE SUL FURGONE DEDICATO ALLE
LAVORAZIONI SU TUBAZIONI IN AMIANTO-CEMENTOe /o mezzi autorizzati
Istruzione uso automezzi autorizzati e mezzi dedicati:
ASA SpA è iscritta all’Albo Trasportatori rifiuti speciali e pericolosi alla Categoria 5 ClasseF.
Allegato a tale autorizzazione c’è l’elenco degli automezzi autorizzati al trasporto di tali sostanze.
Nonostante questo, per motivi organizzativi, si preferisce dedicare a tale attività un automezzo nella
zona di Livorno, uno nella Zona Bassa Val di Cecina ed uno nella Zona Isola d’Elba
opportunamente attrezzati.
Qualora, per motivi organizzativi o di forza maggiore, non fosse possibile utilizzare l’automezzo
dedicato, potrà essere utilizzato uno qualsiasi degli automezzi di cui sopra.
I mezzi autorizzati e quelli dedicati dovranno avere il vano guida isolato dal vano di trasporto.
Tale isolamento potrà essere ottenuto ad esempio anche tramite silicone.
A tale scopo vengono di seguito riportate alcune istruzioni da adottare e definita l’attrezzatura
minima dedicata ad interventi su tubazioni in fibrocemento:
Attrezzi manuali utilizzati per intervento su tubazioni in ca
Il mezzo dedicato deve essere dotato di due contenitori destinati ad accogliere:
-il primo l’attrezzatura esclusivamente dedicata ad interventi su tubazioni in fibrocemento che ogni
volta viene chiusa in un nuovo telo di nylon sigillato con nastro adesivo;
-il secondoil materiale di consumo.
Attrezzatura esclusivamente dedicata:
22
1) Segnaletica specifica necessaria (un cartello con l’indicazione “pericolo lavorazioni amianto” un
cartello con l’indicazione “divieto di fumo” ed uno con l’indicazione “obbligo dell’utilizzo dei
DPI”)
2) Tagliatubi manuale a rotelle di vari diametri
3) Saracchi a mano
4) Foratubi dedicato
5) Raspe
6) Scalpelli
7) Mazzette
8) Cazzuole
9) Serbatoio acqua e pompa a 12 V, con relativa tubazione.
10) Taniche di acqua per pulire gli arnesi e le tubazioni in alternativa al punto 9)
11) L’attrezzatura costituita da pompa (UO3 12V) e aspiratore (modello ASP 130 serie n.389),
come previsto dall’iscrizione all’Albo Bonificatori, deve esseresempre efficiente ed a disposizione
delle squadre operative. Visto l’utilizzo piuttosto limitato nel tempo di tale attrezzatura è preferibile
custodirla pronta all’uso in magazzino.
Materiali di consumo:
12) Teli o buste di polietilene di colore nero spessore maggiore di mm 0,15 per trasportare al
massimo 25-30 Kg
13) Teli o buste di polietilene trasparenti spessore maggiore di mm 0,15 per trasportare al massimo
25-30 Kg
14) Nastro adesivo da pacchi
15) etichette adesive per indicare data, provenienza e quantità del rifiuto
16) Etichette adesive per imballaggi (secondo Circ. Minist. Amb. 1912) con lettera “R” colore nero
su fondo giallo in pvc dimensioni cm 15x15 da apporre su ciascun collo
A bordo dell’automezzo dedicato ad interventi su tubazioni in fibrocemento o rivestite con
fibrocemento deve inoltre essere presente la seguente documentazione:
- la Procedura di Lavoro Sicuro n.1003.3 del marzo 2009 con tutti i suoi allegati
- iscrizione di ASA SpA all’albo bonificatori CAT.10A Classe D
- iscrizione di ASA SpA all’Albo trasportatori CAT.5 Classe F
- copia della procedura gestionale rifiuti PG GRI-22
- copia della perizia per l’idoneità alla Cat.5 Classe F del mezzo.
Per la Zona di Livorno, le chiavi del mezzo dedicato sono custodite presso il centralino tecnico,
nell’orario di servizio del centralino stesso e al CTO nel rimanente orario. Il centralinista delle
emergenze o l’addetto al cto, indicherà nell’apposito registro la consegna delle chiavi alla squadra
incaricata, che dovrà, una volta terminato le lavorazione riconsegnarle al centralino tecnico o al cto.
Importante: la squadra incaricata, dovrà verificare prima dell’inizio delle lavorazioni che a bordo
del mezzo vi siano tutti gli attrezzi i materiali nonché i documenti previsti dalla presente procedura,
in caso di assenza o difetto di qualcosa, dovrà provvedere all’immediato reintegro tramite il
magazzino.
A lavoro ultimato il capo squadra provvederà alla restituzione delle chiavi provvedendo a firmare il
registro di gestione del mezzo dedicato alle lavorazioni amianto a verifica del fatto che il mezzo
viene restituito completo di tutta l’attrezzatura descritta nella presente procedura restituendo al
proprio tecnico responsabile copia dei relativi formulari e delle schede Sistri.
23
N.B. I lavori di riparazione di fughe idriche sono eseguiti sempre in ambiente umido ed in
presenza di acqua.
Descrizione dell’intervento:
C) Intervento di riparazione con asportazione e frantumazione di materiale (frantumazione di
due giunti Magnani ed asportazione dei giunti e di una barra di tubazione in fibrocemento):
Oltre alle modalità operative descritte nella successione delle fasi di lavoro da 1 a 7, nel
presente caso si procede nel seguente modo:
Gli operai ASA provvedono all’innaffiamento della canna stessa, alla sua fasciatura con teli di
polietilene e nastro adesivo, compresi i giunti stessi, alla rottura dei due giunti Magnani
utilizzando una mazzetta liberando così la canna di tubazione da rimuovere.
Rimossi i giunti Magnani gli operai ASA provvederanno alla pulizia delle teste di tubo rimaste in
opera con getto di acqua a bassa pressione ed a completare la riparazione con l’inserimento di
uno spezzone di tubazione in PEAD di idoneo diametro e n.2 giunti a serraggio meccanico.
Terminato l’intervento da parte del personale ASA, la Ditta appaltatrice o gli sterratori ASA
provvede al rinterro e costipamento a mano dello scavo fino a ricoprire la tubazione riparata
indossando i DPI prescritti e quindi con mezzo meccanico senza indossare alcun DPI specifico.
Gli operai ASA provvedono al caricamento della parte di tubazione rimossa sull’automezzo
dedicato ASA ed al suo trasporto al deposito temporaneo di rifiuti pericolosi ASA.
MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE
Descrizione:
Il personale ASA provvederà all’innaffiamento dei materiali contenenti amianto con getto di acqua
a bassa pressione.
Tutto il personale presente sul cantiere eviterà di toccare a mani nude e soprattutto demolire i
materiali contenenti amianto trovati durante l’esecuzione degli scavi.
Tutto il personale non interessato dai lavori di rimozione dei materiali contenenti amianto verrà
allontanato dallo scavo.
L’area interessata dall’intervento verrà delimitata con idonea transennatura, cartellonistica prevista
dal Codice della Strada e segnali di avvertimento di pericolo per le specifiche lavorazioni in corso:
- segnale di “pericolo lavorazioni amianto”
- divieto di fumo
- obbligo di utilizzo dei DPI
I materiali contenenti amianto verranno avvolti con teli di polietilene e sigillati con nastro adesivo
ed etichettati prima di procedere al loro trasporto presso il deposito temporaneo ASA con mezzi di
trasporto ASA appositamente autorizzati ed attrezzati.
Occasionalmente, previa presentazione di apposito piano generale di sicurezza potrà essere affidato
il trasporto e/o lo smaltimento dei rifiuti prelevati dallo scavo a Ditta autorizzata.
MEZZI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE UTILIZZATI
Scelta della semimaschera filtrante FFP3
L’art.254 c.1 del D.Lvo n.81/08 fissa come valore limite di esposizione per l’amianto la
concentrazione di 0,1 fibre / centimetro cubo di aria misurato come media ponderata nel tempo di
riferimento di otto ore. Quindi, avendo scelto una semimaschera filtrante FFP3 nel caso in esame
abbiamo:
TLV - TWA= 0,1 ff / cm3 (stabilito dalla norma)
24
FPN = 50 (Fattore di Protezione Nominale del DPI scelto)
FPO = 25 (Fattore di Protezione Operativo pari al 50% del FPN)
Essendo la concentrazione di fibre misurata in occasione di una operazione di taglio (una delle più
gravose dal punto di vista dell’esposizione dei lavoratori) minore di 0,1 fibre/ml la scelta della semi
maschera filtrante FFP3 risulta ampiamente idonea alle lavorazioni previste nella presente
procedura di lavoro sicuro.
Descrizione dei DPI:
1) Tuta impermeabile tipo usa e getta con cappuccio EN 369 tipo 5/6 III categoria
2) Mascherina usa e getta di protezione naso-bocca con fattore di protezione almeno FFP3
3) Guanti gommati antitaglio
4) Occhiali panoramici completamente aderenti alla superficie del viso
5) Stivali in gomma
6) Copristivali usa e getta
DPI
NORMATIVA
CARATTERISTICHE
1)Tuta
impermeabile
(tuta usa e getta)
Tuta
monouso
con
MARCATURA CE conforme
alla normativa europea EN
369
tipo
5/6
III
CATEGORIA
come
da
D.Lgs 475 del 4/12/1992.
2) Mascherina Respiratore per polveri con
(respiratore per valvola di espirazione FFP3
polveri
con MARCATURA CE conforme
valvola FFP3)
norma europea EN 149 :2001
CAT.3 come da D.Lgs 475
del 4/12/1992
3)
Guanti
gommati
(guanto in lattice
naturale pesante)
4)
Occhiali
panoramici
(occhiale
antischeggia)
5) Stivale in
gomma (Stivale
a
ginocchio
antinfortunistico)
6) Copristivali
usa e getta
Guanto a 5 dita in maglia di
cotone supportato pesante a
finitura ruvida. Marcatura CE
conforme
alla
Norma
Europea EN 388 (rischi
meccanici)
Liv.
Minimi
prestazionali 2141 e EN 407
(guanti
anticalore)
liv.
Minimi
prestazionali
X2XXXX CAT.II COME
DA Dl.Gs del 04/12/1992.
Occhiali
a
mascherina
marcatura CE conforme
norma europea EN 166 31.2B 349 CAT.2 come da
D.Lgs 475 del 04/12/1992
Stivale con marcatura CE
conforme alla norma europea
EN 345 S5 CAT.II come da
D.Lgs 475 del 04/12.1992
Tuta con cappuccio incorporato, colore bianco. Elastico
stringivita. Elastico ai polsi ed alle caviglie. Cerniera
lampo a due vie. Eccellenti proprietà di barriera e
resistenza a principali agenti chimici e polveri. Offre un
equilibrio ideale di permeabilità all’aria e al vapore
contro la repulsione di fluidi o particelle
Facciale filtrante per protezione dalle nebbie, fumi e
polveri tossiche con valvola di espirazione. Guarnizione
di tenuta in morbida schiuma espansa lungo tutto il
bordo del facciale ad alta capacità assorbente.
Stringinaso regolabile rivestito in plastica. Elastici a 4
punti di regolazione per la massima aderenza al viso
dell’operatore. Filtrazione meccanica ed elettrostatica.
Impiego: Industria chimica, farmaceutica, laboratori,
industria metallurgica, meccanica.
Guanto a 5 dita in maglia di cotone supportato in lattice
pesante a finitura ruvida. Settori di impiego: lavori
forestali, lavorazioni del vetro/cave, manutenzione edile,
lavori
pubblici,
manutenzione
giardini
pubblici/concimazione.
Occhiale a mascherina monolente ideato per resistere
all’aggressione chimica e all’impatto a media energia.
Può essere indossato sopra agli occhiali da vista dotato
di bardatura elastica facilmente regolabile.
Requisiti di comfort e solidità come previsti dalla norma
EN 345, presenza di puntale di protezione delle dita del
piede ad urto di200 joule. Proprietà antistatiche,
assorbimento energia nella zona del tallone, protezione
da assorbimento acqua, resistenza alla perforazione.
Copristivali al ginocchio con elastico e laccetti di
chiusura alle caviglie
25
MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
CIRCOSTANTE
Descrizione:
Delimitazione dell’area di cantiere con idonea transennatura e cartellonistica ed allontanamento
dall’area di lavoro delle persone non interessate direttamente dalle lavorazioni in atto.
Gli interventi di riparazione vengono normalmente effettuati in ambiente umido a causa della fuga
acqua.
Prima dell’intervento di riparazione, innaffiamento della tubazione e dello scavo con getto di acqua
a bassa pressione.
Dopo l’intervento di riparazione, innaffiamento con acqua della parte di scavo dalla quale è stato
rimosso e riparato il tratto di tubazione contenente amianto.
SERVIZI IGIENICO / ASSISTENZIALI UTILIZZATI
Ubicazione:
Presso sede ASA via del Gazometro n.9 – Livorno per la Zona di Livorno
Presso sede ASA via Torricelli n.15 – San Pietro in Palazzi (Cecina) per la Zona Bassa Val di
Cecina.
Descrizione:
Spogliatoi e docce ASA poste in via del Gazometro n.9 – Livorno per la Zona di Livorno
Spogliatoi e docce ASA poste in via Torricelli – San Pietro in Palazzi (Cecina) per la Zona Bassa
Val di Cecina.
DESTINAZIONE MATERIALI DI RISULTA
Descrizione:
- Deposito temporaneo preso la sede centrale di Livorno posta in via del Gazometro n.9
- Deposito temporaneo presso la sede di San Pietro in Palazzi (Cecina) via Torricelli
- Impianto di stoccaggio o smaltimento autorizzato
Allegati alla presente procedura:
1) Iscrizione Albo Nazionale Imprese che effettuano la gestione dei rifiuti (Cat.10A Classe D) (n.3
pagine)
2) Iscrizione Albo Nazionale Imprese che effettuano la gestione dei rifiuti (Cat.5 Classe F) (n.6
pagine)
3) Iscrizione al Sistri
CARATTERISTICHE DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI PERICOLOSI
Si definisce “deposito temporaneo ai sensi del D.Lgs 152/06 il raggruppamento dei rifiuti effettuato
prima della raccolta nel luogo in cui gli stessi sono prodotti.” Art.183, mentre secondo l’art. 230
“luogo di produzione dei rifiuti derivanti da attività di manutenzione alle infrastrutture effettuato
direttamente dal gestore dell’infrastruttura a rete e degli impianti per l’erogazione di forniture e
servizi di interesse pubblico o tramite terzi, può coincidere con la sede del cantiere che gestisce
l’attività manutentiva o con la sede locale del gestore della infrastruttura nella cui competenza
rientra il tratto….”
26
Deposito temporaneo realizzato all’interno della sede ASA di Livorno
Secondo quanto disposto dall’art.183, …”i rifiuti devono essere avviati allo smaltimento …o con
cadenza trimestrale o quando il quantitativo di rifiuti raggiunge complessivamente 30 mc di rifiuti
non pericolosi e 10 mc di rifiuti pericolosi e comunque il deposito temporaneo non può avere una
durata superiore all’anno”. I depositi temporanei devono essere effettuati nel rispetto delle norme di
sicurezza e le norme per lo stoccaggio.
Si ritiene quindi che tali depositi temporanei debbano avere le seguenti caratteristiche:
- area dedicata e confinata ed opportunamente segnalata per la delimitazione degli accessi
- area possibilmente protetta da rischi di dilavamento (coperta da tettoia)
- capacità massima del deposito 10 mc o tempo massimo di permanenza del rifiuto nel deposito 3
mesi
- agevole accessibilità a forklift
- il rifiuto pericoloso ivi depositato deve essere confezionato con doppio telo di nylon,
- il rifiuto così confezionato deve essere inserito in big bag riportanti la classe di pericolo e
l’etichettatura obbligatoria ivi compresa la dicitura “a” e poi posto su bancali
- i rifiuti posti su bancali devono essere accatastati in modo che sia agevole il prelievo da parte della
ditta o del personale che si occupa del trasporto per lo smaltimento.
27
Reparti interessati dalla formazione sulla presente procedura di lavoro sicuro che deve essere
documentata:
1) Tecnici gestione Reti Acque Potabili
2) Operativi gestione Reti Acque Potabili (a cura tecnici preposti gestione Reti Acque Potabili)
3) Tecnici ditte appaltatrici degli scavi (a cura Coordinatore in fase Esecuzione dei Lavori)
4) Operativi ditte appaltatrici degli scavi (a cura assistenti tecnici della ditta)
5) Responsabile del Magazzino e magazzinieri che si occupano dello smaltimento
28
Rev. 3
Area GESTIONE RETI
3° Edizione
Giugno 2016
ASA SpA
PIANO DI LAVORO “D”
Titolo: LAVORI DI DEMOLIZIONE O DI RIMOZIONE
DELL’AMIANTO ART. 256 D.LGS 81/08
Qualifica
Responsabile
Esercizio e
Manutenzione Reti
BVC
Responsabile
Esercizio e
Manutenzione Reti
Dirigente Reti
Fognarie e
Depurazione
Dirigente Reti e
Impianti Idrici
Amm.re Delegato
Nome
Verifica
P.I. Claudio Manetti
X
Geom. Franco
Quattrocchi
X
Approvazione
Ing. Michele Del Corso
X
P.I. Mirco Brilli
X
Ing. Ennio M. Trebino
X
Per presa visione:
Qualifica
Nome
Responsabile SPP
Ing. Giorgio Grapsa
Medico Competente
Dott.ssa A.H. Lopez
Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicur.
Sig Federico Cantone
Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicur.
Sig. Mauro Dugini
Firma
Rappresentante dei
Sig. Daniele Lenzi
Lavoratori per la Sicur.
Il presente Piano di Lavoro rappresenta un estratto della Procedura interna di Lavoro Sicuro
aziendale n.1001.3 del marzo 2009 dal titolo “LAVORI DI DEMOLIZIONE E DI RIMOZIONE
DELL’AMIANTO” (3° Versione) Marzo 2009 messa a punto con la collaborazione delle AUSL
competenti per territorio. Tutti i lavoratori ASA sono stati informati, formati ed addestrati alla
applicazione della Procedura di Lavoro Sicuro di cui sopra. Tutti i lavoratori ASA chiamati ad
applicare il presente Piano di Lavoro hanno seguito apposito corso di formazione. Spetta ai tecnici
ASA, delegati dal Datore di Lavoro, vigilare sulla corretta applicazione del presente Piano di
Lavoro da parte del personale operativo.
Spetta al Coordinatore per l’Esecuzione dei Lavori verificare che il presente Piano di Lavoro sia
applicato sia dal personale ASA che dal personale della ditta appaltatrice a cui è demandata
29
l’esecuzione
degli
scavi
e
dei
rinterri.
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Tipo documento
Procedure di Lavoro Sicuro
Firmano per Verifica
Firmano per
Approvazione
Assistenti,
Responsabili
Operativi,
Responsabili, ed eventualmente consulenti
esterni, delle Unità Organizzative che
utilizzano la procedura di lavoro sicuro
Dirigenti interessati
La verifica dei documenti spetta, salvo indicazione contraria del Comitato di Direzione, a coloro che hanno
competenze e responsabilità nelle attività descritte nel documento.
L’approvazione spetta ai rispettivi dirigenti.Approvando un documento il Dirigente attesta che il personale
che ha effettuato la verifica del documento è competente alla verifica di merito della procedura, e che non è
necessario richiedere la verifica di merito ad altre funzioni oltre a quelle già interessate.
Prima dell’entrata in vigore, le Procedure di Lavoro Sicuro devono essere vistate per presa visione dal
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, dal Medico competente e dai Rappresentanti dei
Lavoratori per la Sicurezza.
Una volta vistate per presa visione, le Procedure di Lavoro Sicuro vengono consegnate all’Unità
Organizzativa competente per la opportuna divulgazione.
I tecnici formatori (tutti coloro tra gli Assistenti / Responsabili Operativi del settore interessato incaricati di
volta in volta alla formazione del personale) consegnano copia delle procedure ai lavoratori interessati,
leggono e chiariscono ai lavoratori tali procedure, e se necessario, effettuano un sopralluogo sul luogo di
applicazione della procedura con simulazione pratica della stessa al personale.
I tecnici formatori redigono il Verbale di Consegna, specificando le modalità di avvenuta formazione.
I lavoratori firmano il Verbale di Consegna della procedura, che viene trasmesso a cura del tecnico
formatore con firma del tecnico formatore, del Responsabile del settore / area interessato o del Dirigente, al
SPP e all’Area Personale e Organizzazione affinché provveda ad aggiornare mensilmente l’archivio
informatico aziendale relativo alla formazione del personale.
Tale archivio informatico è disponibile in rete per coloro che sono stati autorizzati dai vari Dirigenti alla
consultazione.
Attraverso la consultazione di tale archivio informatico, il Responsabile o il Responsabile Operativo deve
verificare, prima di inviare il personale operativo al lavoro, che lo stesso abbia subito adeguata informazione
/ formazione relativa alle procedure interessate dal lavoro assegnato.
Tramite accesso alla Intranet aziendale vengono messi a disposizione dei dipendenti ASA S.p.A. le
procedure di lavoro sicuro nella revisione vigente.
Le modifiche alle procedure di lavoro sicuro esistenti seguiranno lo stesso iter delle nuove emissioni.
31
A.S.A. S.p.A.
PIANO DI LAVORO “D”
LAVORI DI DEMOLIZIONE O RIMOZIONE DELL’AMIANTO (art.256 D.Lvo 81/08)
Personale coinvolto dalla applicazione della presente procedura:
- Assistente ai lavori ASA con funzioni di coordinamento sia del personale ASA che di quello della
eventuale ditta appaltatrice.
- Squadra operativa ASA composta normalmente almeno da un Caposquadra ed un Aiutante di
squadra.
- Squadra operativa della ditta appaltatrice degli scavi composta da 2/3 operai di cui uno con
funzioni di Caposquadra:
Interventi consentiti:
D) Intervento di foratura di tubazione in pressione per derivazione di presa idrica (con
asportazione di materiale contenente amianto costituito dal fondello del diametro della nuova
presa idrica);
DESCRIZIONE DELLA TIPOLOGIA DELLE LAVORAZIONI
Lavori di manutenzione straordinaria di tubazioni di acquedotto in fibrocemento eseguiti mediante
inserimento di fasce di acciaio inox o morse in ghisa, sostituzione di canne intere di tubazione
ammalorata previo smontaggio o rottura dei giunti di collegamento, taglio di tubazioni per
riparazione e/o inserimento di valvole e/o pezzi speciali nonché foratura di tubazioni in
fibrocemento per l’esecuzione di nuovi allacci.
Occasionalmente potranno essere effettuati lavori di manutenzione straordinaria di acquedotto in
acciaio rivestito di bitume e cemento amianto eseguiti mediante saldatura di piastra in acciaio o
previa asportazione di un tratto di tubazione e inserimento di un nuovo spezzone di tubazione in
acciaio.
Tali interventi vengono di norma eseguiti affidando a Ditte esterne, che operano in piena
autonomia, i lavori di scavo per il ritrovamento della tubazione, rinterro dello scavo ed il trasporto
alla pubblica discarica dei materiali di risulta.
L’incapsulamento del materiale contenente amianto rimosso, dei DPI usa e getta utilizzati e di
eventuali residui di lavorazione nonché il loro successivo trasporto al deposito temporaneo
Aziendale più vicino, viene effettuato dal personale A.S.A. con mezzi aziendali appositamente
autorizzati.
DATORE DI LAVORO
Amministratore Delegato: Ing. Ennio M. Trebino
DATORE DI LAVORO DELEGATO ALLA SICUREZZA
Dirigente Gestione Reti e Impianti I : Mirco Idrici : P.I. Mirco Brilli
DURATA PRESUNTA DELL’INTERVENTO DI MANUTENZIONE SULLA TUBAZIONE
Giornate o ore lavorative: Variabile da 1 h a 4 h per ogni singolo intervento.
32
RESPONSABILE TECNICO AZIENDALE
Cognome e nome : Ing. Grapsa Giorgio
Qualifica e ditta di appartenenza : Impiegato Tecnico con incarico di RSPP di ASA SpA
MEDICO COMPETENTE ESECUTORE DELLE VISITE DI IDONEITA’
Cognome e nome : Dott.ssa Amarilis H. Lopez
Indirizzo : Via Bois n. 35 – 57100 Livorno
MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL LAVORO E SUCCESSIONE FASI
Tutti gli interventi descritti saranno effettuati in ambiente bagnato con tubazioni bagnate e seguendo
le seguenti fasi di lavorazione:
FASE 1: Delimitazione dell’area interessata dai lavori mediante idonea transennatura e
cartellonistica come richiesto dal Codice della Strada effettuata a cura del personale della Ditta
appaltatrice degli scavi.
Installazione cantiere stradale
FASE 2: Operazioni di scavo effettuate dal personale della Ditta appaltatrice incaricata della
effettuazione degli scavi.
Lo scavo necessario per il ritrovamento della condotta in esercizio, dovrà avere una profondità
maggiore di circa 0,10 mt rispetto alla generatrice inferiore della condotta per permettere eventuali
33
successivi interventi di manutenzione straordinaria o sostituzione della tubazione senza esporre i
lavoratori al contatto con eventuali fibre di amianto.
Scavo per realizzazione nuova presa idrica
Allo scopo quindi di raccogliere l’acqua fuoriuscita dalla tubazione durante le fasi di foratura per la
realizzazione della nuova presa idrica sarà realizzata, all’estremità più lontana dal punto interessato
dalle lavorazioni idrauliche, una buca delle dimensioni di circa 0,50 x 0,40 x 0,50 (H).
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FASE 3: Scavo a mano eseguito dal personale della Ditta appaltatrice in prossimità della tubazione
su cui risulta necessario intervenire. Tale scavo viene effettuato senza interessare la tubazione. In
questa fase il personale, nel momento in cui la tubazione è resa a vista, indosserà i DPI prescritti.
FASE 4: Terminate le operazioni di scavo, il personale idraulico A.S.A. indossa i DPI prescritti,
posiziona sulle transenne i cartelli di pericolo con indicazione “pericolo lavorazioni amianto” e
“divieto di fumo”, predispone sul terreno a bordo scavo un telo di polietilene di idonee dimensioni e
spessore, scarica dall’automezzo appositamente attrezzato la cassetta contenente l’attrezzatura
dedicata agli interventi su tubazioni in fibrocemento, toglie l’attrezzatura dalla busta in polietilene e
la tiene a disposizione, a bordo scavo, per l’utilizzo e provvede a inserire la stessa in una ulteriore
busta sigillando il tutto con nastro adesivo. Entra all’interno dello scavo, provvede a ripulire
accuratamente la tubazione nel punto in cui è necessario effettuare la riparazione ed inizia
l’intervento seguendo le indicazioni dettagliate per ciascun tipo di lavoro successivamente esposte.
Le eventuali operazioni di taglio della tubazione, per ridurla alle dimensioni massime di 1mt ed al
peso di 25 Kg per consentire un agevole trasporto, vengono effettuate all’interno dello scavo. Il
materiale di risulta di tale operazione viene adagiato sul telo predisposto a bordo dello scavo e
sigillato con nastro adesivo.
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Montaggio di collare a serraggio meccanico con guarnizione gommata.
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Tale operazione dovrà comunque essere limitata ai casi in cui non vi sia l’opportunità di trasportare
e o smaltire le tubazioni oltre il limite di peso e lunghezza sopra citato e autorizzata dall’assistente,
quindi, normalmente, le tubazioni non saranno ulteriormente frazionate ma trasportate con mezzo
idoneo al sollevamento allo deposito provvisorio dopo le operazioni di incapsulamento tramite un
telo tubolare in polietilene rinforzato e lastratura.
A questo punto il personale ASA (dopo aver terminato l’intervento di riparazione della tubazione
e/o di realizzazione di una nuova diramazione di utenza) sempre indossando i DPI provvede a pulire
con la carta in dotazione gli attrezzi utilizzati sopra un secondo telo di polietilene e ad inserire gli
attrezzi utilizzati dentro sacchi di polietilene sigillandoli con nastro adesivo ed inserendoli
all’interno dell’apposito contenitore dedicato a contenere esclusivamente l’attrezzatura da lavoro
specifica per interventi su tubazioni in fibrocemento.
Riempimento con acqua allo scopo di limitare dispersione di fibre
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Montaggio attrezzo foratubi a tazza
Spurgo della tubazione
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FASE 5:Il personale della Ditta appaltatrice provvede al rinterro dello scavo operando con l’ausilio
di attrezzi manuali (pala) ed indossando i DPI prescritti fino a ricoprire la tubazione per circa 20 cm
e successivamente con l’ausilio di escavatore meccanico.
Terminata questa fase, il personale della Ditta appaltatrice e gli idraulici ASA si posizionano al di
sopra del piano di rinterro sopra citato e provvedono, tramite getto di acqua a bassa pressione
proveniente dalla tubazione locale, o dalla autoclave installata nel mezzo dedicato od in ultima
istanza tramite taniche, alla pulizia degli stivali. Quindi il personale della Ditta appaltatrice esce
dallo scavo ed a bordo scavo consegna i DPI usa e getta (tuta, mascherina, guanti) al personale ASA
che provvede a sigillarli con telo di polietilene e nastro adesivo.
FASE 6 : Il personale della Ditta appaltatrice provvede a completare il rinterro dello scavo e
successivamente al ripristino della pavimentazione utilizzando l’escavatore meccanico.
FASE 7: Il personale idraulico ASA, con ancora indosso i DPI, provvede ad inserire il materiale
contenente amianto prelevato durante la riparazione all’interno del secondo telo in polietilene ed a
sigillarlo con nastro adesivo.
Un secondo involucro sarà realizzato allo scopo di contenere i DPI della Ditta appaltatrice.
Infine, il personale ASA provvede, sempre indossando la mascherina, a togliersi i propri DPI usa
e getta (tuta e guanti) avendo cura di arrotolare la tuta a rovescio per evitare la dispersione delle
eventuali fibre presenti su essa ed infine a togliersi la mascherina ed a sigillare il tutto (DPI Ditta
appaltatrice e DPI personale ASA) con un terzo telo di nylon e nastro adesivo.
A scopo precauzionale tutto il materiale da smaltire sigillato con telo di polietilene e nastro adesivo,
sarà nuovamente avvolto in telo di polietilene e sigillato con nastro adesivo in modo che ciascun
involucro sia costituito da doppio telo di polietilene. Tali involucri saranno trasportati al deposito
temporaneo presso la sede locale aziendale opportunamente predisposto e/o su indicazione
dell’assistente, direttamente alla piattaforma di smaltimento previa apposizione della corretta
etichettatura.
I rifiuti derivanti dalla lavorazione del fibrocemento dovranno avere diversa etichettatura ed
identificazione dei rifiuti costituiti dai DPI contaminati. I secondi verranno conferiti all’opportuno
deposito temporaneo presso la sede aziendale.
Gli idraulici ASA provvedono ad apporre su ogni collo due etichette adesive:
- una delle dimensioni di cm 15x 15 fondo giallo con riportata lettera “R” nera
- una sulla quale saranno inseriti i dati identificativi della provenienza del rifiuto, della data,
del personale operativo e del tecnico che ha supervisionato i lavori ed a compilare i relativi
formulari e le schede Sistri ove previsto come riportato nella procedura aziendale P.G. GRI
– A 22.
ATTREZZATURA MINIMA DA TENERE SUL FURGONE DEDICATO ALLE
LAVORAZIONI SU TUBAZIONI IN AMIANTO-CEMENTOe /o mezzi autorizzati
Istruzione uso automezzi autorizzati e mezzi dedicati:
ASA SpA è iscritta all’Albo Trasportatori rifiuti speciali e pericolosi alla Categoria 5 ClasseF.
Allegato a tale autorizzazione c’è l’elenco degli automezzi autorizzati al trasporto di tali sostanze.
Nonostante questo, per motivi organizzativi, si preferisce dedicare a tale attività un automezzo nella
zona di Livorno, uno nella Zona Bassa Val di Cecina ed uno nella Zona Isola d’Elba
opportunamente attrezzati.
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Qualora, per motivi organizzativi o di forza maggiore, non fosse possibile utilizzare l’automezzo
dedicato, potrà essere utilizzato uno qualsiasi degli automezzi di cui sopra.
I mezzi autorizzati e quelli dedicati dovranno avere il vano guida isolato dal vano di trasporto.
Tale isolamento potrà essere ottenuto ad esempio anche tramite silicone.
A tale scopo vengono di seguito riportate alcune istruzioni da adottare e definita l’attrezzatura
minima dedicata ad interventi su tubazioni in fibrocemento:
Il mezzo dedicato deve essere dotato di due contenitori destinati ad accogliere:
-il primo l’attrezzatura esclusivamente dedicata ad interventi su tubazioni in fibrocemento che ogni
volta viene chiusa in un nuovo telo di nylon sigillato con nastro adesivo;
-il secondoil materiale di consumo.
Attrezzatura esclusivamente dedicata:
1) Segnaletica specifica necessaria (un cartello con l’indicazione “pericolo lavorazioni amianto” un
cartello con l’indicazione “divieto di fumo” ed uno con l’indicazione “obbligo dell’utilizzo dei
DPI”)
2) Tagliatubi manuale a rotelle di vari diametri
3) Saracchi a mano
4) Foratubi dedicato
5) Raspe
6) Scalpelli
7) Mazzette
8) Cazzuole
9) Serbatoio acqua e pompa a 12 V, con relativa tubazione.
10) Taniche di acqua per pulire gli arnesi e le tubazioni in alternativa al punto 9)
11) Attrezzatura costituita da pompa (UO3 12V) e aspiratore (modello ASP 130 serie n.389),come
previsto dall’iscrizione all’Albo Bonificatori, deve esseresempre efficiente ed a disposizione delle
squadre operative. Visto l’utilizzo piuttosto limitato nel tempo di tale attrezzatura è preferibile
custodirla pronta all’uso in magazzino.
Materiali di consumo:
12) Teli o buste di polietilene di colore nero spessore maggiore di mm 0,15 per trasportare al
massimo 25-30 Kg
13) Teli o buste di polietilene trasparenti spessore maggiore di mm 0,15 per trasportare al massimo
25-30 Kg
14) Nastro adesivo da pacchi
15) etichette adesive per indicare data, provenienza e quantità del rifiuto
16) Etichette adesive per imballaggi (secondo Circ. Minist. Amb. 1912) con lettera “R” colore nero
su fondo giallo in pvc dimensioni cm 15x15 da apporre su ciascun collo
A bordo dell’automezzo dedicato ad interventi su tubazioni in fibrocemento o rivestite con
fibrocemento deve inoltre essere presente la seguente documentazione:
- la Procedura di Lavoro Sicuro n.1003.3 del marzo 2009 con tutti i suoi allegati
- iscrizione di ASA SpA all’albo bonificatori CAT.10A Classe D
- iscrizione di ASA SpA all’Albo trasportatori CAT.5 Classe F
- copia della procedura gestionale rifiuti PG GRI-22
- copia della perizia per l’idoneità alla Cat.5 Classe F del mezzo.
Per la Zona di Livorno, le chiavi del mezzo dedicato sono custodite presso il centralino tecnico,
nell’orario di servizio del centralino stesso e al CTO nel rimanente orario. Il centralinista delle
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emergenze o l’addetto al cto, indicherà nell’apposito registro la consegna delle chiavi alla squadra
incaricata, che dovrà, una volta terminato le lavorazione riconsegnarle al centralino tecnico o al cto.
Importante: la squadra incaricata, dovrà verificare prima dell’inizio delle lavorazioni che a bordo
del mezzo vi siano tutti gli attrezzi i materiali nonché i documenti previsti dalla presente procedura,
in caso di assenza o difetto di qualcosa, dovrà provvedere all’immediato reintegro tramite il
magazzino.
A lavoro ultimato il capo squadra provvederà alla restituzione delle chiavi provvedendo a firmare il
registro di gestione del mezzo dedicato alle lavorazioni amianto a verifica del fatto che il mezzo
viene restituito completo di tutta l’attrezzatura descritta nella presente procedura restituendo al
proprio tecnico responsabile copia dei relativi formulari e delle schede Sistri.
N.B. I lavori di riparazione di fughe idriche sono eseguiti sempre in ambiente umido ed in
presenza di acqua.
Descrizione dell’intervento:
D) Esecuzione di foratura tubazione in pressione per derivazione di presa idrica (con
asportazione di materiale contenente amianto costituito dal fondello del diametro della
nuova presa idrica.
Oltre alle modalità operative descritte nella successione delle fasi di lavoro da 1 a 7, anche al fine
di limitare al massimo l’ingresso di fibre di amianto all’interno della tubazione in esercizio, nel
presente caso si procede nel seguente modo:
Le operazioni di pulizia della tubazione in fibrocemento, nel punto in cui verrà effettuata la nuova
presa idrica, saranno effettuate dal personale ASA indossando i DPI previsti dal presente Piano
Generale di Lavoro.
Gli operai ASA provvedono all’inserimento, sul tubo da forare, del collare a serraggio meccanico
con guarnizione gommata, al montaggio sul collare di un raccordo di chiusura a lama o valvola a
sfera e al successivo montaggio di un raccordo a “Tee” con valvola posizionata in pancia in
posizione semi aperta, con inserito un tratto di tubazione che raggiunga la buca predisposta
all’estremità dello scavo al fine di raccogliere l’acqua che uscirà durante la foratura e l’estrazione
del foratubi.
Prima di posizionare il foratubi è necessario riempire lo spazio fra la testa della tubazione e la
pancia del “Tee” con acqua.
Solo successivamente si procederà al montaggio dell’apposito foratubi all’estremità libera del
raccordo a “Tee”.
A questo punto si procede alla foratura della tubazione in esercizio mantenendo sempre la valvola
in posizione semi aperta in modo da far defluire l’acqua in eccesso durante la fase di foratura.
Terminata la foratura è necessario far sciacquare il foro appena eseguito lasciando defluire
l’acqua per un arco temporale di circa 2 minuti e solo successivamente a togliere l’apposto
attrezzo
Il materiale asportato, già bagnato, viene depositato su un telo di polietilene e sigillato con nastro
adesivo.
Terminato l’intervento da parte del personale ASA, la Ditta esecutrice delle opere di scavo
provvede al rinterro e costipamento a mano dello scavo fino a ricoprire la tubazione riparata
indossando i DPI prescritti e quindi con mezzo meccanico senza indossare alcun DPI specifico.
Gli operai ASA provvedono al caricamento della parte di materiale rimosso e dei DPI utilizzati
sull’automezzo dedicato ASA ed al suo trasporto al depositi temporaneo rifiuti pericolosi ASA
come previsto nella precedente FASE 7.
MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE
Descrizione:
Il personale ASA provvederà all’innaffiamento dei materiali contenenti amianto con getto di acqua
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a bassa pressione.
Tutto il personale presente sul cantiere eviterà di toccare a mani nude e soprattutto demolire i
materiali contenenti amianto trovati durante l’esecuzione degli scavi.
Tutto il personale non interessato dai lavori di rimozione dei materiali contenenti amianto verrà
allontanato dallo scavo.
L’area interessata dall’intervento verrà delimitata con idonea transennatura, cartellonistica prevista
dal Codice della Strada e segnali di avvertimento di pericolo per le specifiche lavorazioni in corso:
- segnale di “pericolo lavorazioni amianto”
- divieto di fumo
- obbligo di utilizzo dei DPI
I materiali contenenti amianto verranno avvolti con teli di polietilene e sigillati con nastro adesivo
ed etichettati prima di procedere al loro trasporto presso il deposito temporaneo ASA con mezzi di
trasporto ASA appositamente autorizzati ed attrezzati.
Occasionalmente, previa presentazione di apposito piano generale di sicurezza potrà essere affidato
il trasporto e/o lo smaltimento dei rifiuti prelevati dallo scavo a Ditta autorizzata.
MEZZI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE UTILIZZATI
Scelta della semimaschera filtrante FFP3
L’art.254 c.1 del D.Lvo n.81/08 fissa come valore limite di esposizione per l’amianto la
concentrazione di 0,1 fibre / centimetro cubo di aria misurato come media ponderata nel tempo di
riferimento di otto ore. Quindi, avendo scelto una semimaschera filtrante FFP3 nel caso in esame
abbiamo:
TLV - TWA= 0,1 ff / cm3 (stabilito dalla norma)
FPN = 50 (Fattore di Protezione Nominale del DPI scelto)
FPO = 25 (Fattore di Protezione Operativo pari al 50% del FPN)
Essendo la concentrazione di fibre misurata in occasione di una operazione di taglio (una delle più
gravose dal punto di vista dell’esposizione dei lavoratori) minore di 0,1 fibre/ml la scelta della semi
maschera filtrante FFP3 risulta ampiamente idonea alle lavorazioni previste nella presente
procedura di lavoro sicuro.
Descrizione dei DPI:
1) Tuta impermeabile tipo usa e getta con cappuccio EN 369 tipo 5/6 III categoria
2) Mascherina usa e getta di protezione naso-bocca con fattore di protezione almeno FFP3
3) Guanti gommati antitaglio
4) Occhiali panoramici completamente aderenti alla superficie del viso
5) Stivali in gomma
6) Copristivali usa e getta
DPI
1)Tuta
impermeabile
(tuta usa e getta)
NORMATIVA
Tuta
monouso
con
MARCATURA CE conforme
alla normativa europea EN
369
tipo
5/6
III
CATEGORIA
come
da
D.Lgs 475 del 4/12/1992.
2) Mascherina Respiratore per polveri con
(respiratore per valvola di espirazione FFP3
polveri
con MARCATURA CE conforme
valvola FFP3)
norma europea EN 149 :2001
CAT.3 come da D.Lgs 475
del 4/12/1992
CARATTERISTICHE
Tuta con cappuccio incorporato, colore bianco. Elastico
stringivita. Elastico ai polsi ed alle caviglie. Cerniera
lampo a due vie. Eccellenti proprietà di barriera e
resistenza a principali agenti chimici e polveri. Offre un
equilibrio ideale di permeabilità all’aria e al vapore
contro la repulsione di fluidi o particelle
Facciale filtrante per protezione dalle nebbie, fumi e
polveri tossiche con valvola di espirazione. Guarnizione
di tenuta in morbida schiuma espansa lungo tutto il
bordo del facciale ad alta capacità assorbente.
Stringinaso regolabile rivestito in plastica. Elastici a 4
punti di regolazione per la massima aderenza al viso
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3)
Guanti
gommati
(guanto in lattice
naturale pesante)
4)
Occhiali
panoramici
(occhiale
antischeggia)
5) Stivale in
gomma (Stivale
a
ginocchio
antinfortunistico)
6) Copristivali
usa e getta
Guanto a 5 dita in maglia di
cotone supportato pesante a
finitura ruvida. Marcatura CE
conforme
alla
Norma
Europea EN 388 (rischi
meccanici)
Liv.
Minimi
prestazionali 2141 e EN 407
(guanti
anticalore)
liv.
Minimi
prestazionali
X2XXXX CAT.II COME
DA Dl.Gs del 04/12/1992.
Occhiali
a
mascherina
marcatura CE conforme
norma europea EN 166 31.2B 349 CAT.2 come da
D.Lgs 475 del 04/12/1992
Stivale con marcatura CE
conforme alla norma europea
EN 345 S5 CAT.II come da
D.Lgs 475 del 04/12.1992
dell’operatore. Filtrazione meccanica ed elettrostatica.
Impiego: Industria chimica, farmaceutica, laboratori,
industria metallurgica, meccanica.
Guanto a 5 dita in maglia di cotone supportato in lattice
pesante a finitura ruvida. Settori di impiego: lavori
forestali, lavorazioni del vetro/cave, manutenzione edile,
lavori
pubblici,
manutenzione
giardini
pubblici/concimazione.
Occhiale a mascherina monolente ideato per resistere
all’aggressione chimica e all’impatto a media energia.
Può essere indossato sopra agli occhiali da vista dotato
di bardatura elastica facilmente regolabile.
Requisiti di comfort e solidità come previsti dalla norma
EN 345, presenza di puntale di protezione delle dita del
piede ad urto di200 joule. Proprietà antistatiche,
assorbimento energia nella zona del tallone, protezione
da assorbimento acqua, resistenza alla perforazione.
Copristivali al ginocchio con elastico e laccetti di
chiusura alle caviglie
MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
CIRCOSTANTE
Descrizione:
Delimitazione dell’area di cantiere con idonea transennatura e cartellonistica ed allontanamento
dall’area di lavoro delle persone non interessate direttamente dalle lavorazioni in atto.
Gli interventi di riparazione vengono normalmente effettuati in ambiente umido a causa della fuga
acqua.
Prima dell’intervento di riparazione, innaffiamento della tubazione e dello scavo con getto di acqua
a bassa pressione.
Dopo l’intervento di riparazione, innaffiamento con acqua della parte di scavo dalla quale è stato
rimosso e riparato il tratto di tubazione contenente amianto.
SERVIZI IGIENICO / ASSISTENZIALI UTILIZZATI
Ubicazione:
Presso sede ASA via del Gazometro n.9 – Livorno per la Zona di Livorno
Presso sede ASA via Torricelli n.15 – San Pietro in Palazzi (Cecina) per la Zona Bassa Val di
Cecina.
Descrizione:
Spogliatoi e docce ASA poste in via del Gazometro n.9 – Livorno per la Zona di Livorno
Spogliatoi e docce ASA poste in via Torricelli n.15 – San Pietro in Palazzi (Cecina) per la Zona
Bassa Val di Cecina.
DESTINAZIONE MATERIALI DI RISULTA
Descrizione:
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-
Deposito temporaneo preso la sede centrale di Livorno posta in via del Gazometro n.9
Deposito temporaneo presso la sede di San Pietro in Palazzi (Cecina) via Torricelli
Impianto di stoccaggio o smaltimento autorizzato
Allegati alla presente procedura:
1) Iscrizione Albo Nazionale Imprese che effettuano la gestione dei rifiuti (Cat.10A Classe D) (n.3
pagine)
2) Iscrizione Albo Nazionale Imprese che effettuano la gestione dei rifiuti (Cat.5 Classe F) (n.6
pagine)
3) Iscrizione al Sistri
CARATTERISTICHE DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI PERICOLOSI
Si definisce “deposito temporaneo ai sensi del D.Lgs 152/06 il raggruppamento dei rifiuti effettuato
prima della raccolta nel luogo in cui gli stessi sono prodotti.” Art.183, mentre secondo l’art. 230
“luogo di produzione dei rifiuti derivanti da attività di manutenzione alle infrastrutture effettuato
direttamente dal gestore dell’infrastruttura a rete e degli impianti per l’erogazione di forniture e
servizi di interesse pubblico o tramite terzi, può coincidere con la sede del cantiere che gestisce
l’attività manutentiva o con la sede locale del gestore della infrastruttura nella cui competenza
rientra il tratto….”
Deposito temporaneo realizzato all’interno della sede ASA di Livorno
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Secondo quanto disposto dall’art.183, …”i rifiuti devono essere avviati allo smaltimento …o con
cadenza trimestrale o quando il quantitativo di rifiuti raggiunge complessivamente 30 mc di rifiuti
non pericolosi e 10 mc di rifiuti pericolosi e comunque il deposito temporaneo non può avere una
durata superiore all’anno”. I depositi temporanei devono essere effettuati nel rispetto delle norme di
sicurezza e le norme per lo stoccaggio.
Si ritiene quindi che tali depositi temporanei debbano avere le seguenti caratteristiche:
- area dedicata e confinata ed opportunamente segnalata per la delimitazione degli accessi
- area possibilmente protetta da rischi di dilavamento (coperta da tettoia)
- capacità massima del deposito 10 mc o tempo massimo di permanenza del rifiuto nel deposito 3
mesi
- agevole accessibilità a forklift
- il rifiuto pericoloso ivi depositato deve essere confezionato con doppio telo di nylon,
- il rifiuto così confezionato deve essere inserito in big bag riportanti la classe di pericolo e
l’etichettatura obbligatoria ivi compresa la dicitura “a” e poi posto su bancali
- i rifiuti posti su bancali devono essere accatastati in modo che sia agevole il prelievo da parte della
ditta o del personale che si occupa del trasporto per lo smaltimento.
Reparti interessati dalla formazione sulla presente procedura di lavoro sicuro che deve essere
documentata:
1) Tecnici gestione Reti Acque Potabili
2) Operativi gestione Reti Acque Potabili (a cura tecnici preposti Gestione Reti Acque Potabili)
3) Tecnici ditte appaltatrici degli scavi (a cura Coordinatore in fase Esecuzione dei Lavori)
4) Operativi ditte appaltatrici degli scavi (a cura assistenti tecnici della ditta)
5) Responsabile del Magazzino e magazzinieri che si occupano dello smaltimento
Corso_USL_28112016_Rottura_Giunti_Sostituzione_Tubazione_Amianto.doc
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