Dov`è Dio?

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Dov`è Dio?
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Anno IX (XXIV) - n° 9 - SETTEMBRE 1991 - Via Trento, 4 - Tel. 826050
Montefiascone (VT) - Sped. abb. post. gr. 111 - n° 144 - inf. 70%
l a Voce" mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarono - Responsabile Angelo Gargiuli - Dirgzione, redazione, amm.ne: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 - Tel. 826050 - c.c.p. 12158010 inte
stato a Parrocchia S. Margherita 01027 Montefiascone (VT) - Autorizza Trib.le Viterbo rf 272 del 4-12-82 - Tipo-LHo "S. Pellico" t.d.f. di Marroni e C. - Via O. Borghesi, 3/c - M.fiascone - Tel. 826297
Dov'è Dio?
Un celebre scrittore Inglese, cattolico, Chesterton, Il quale, da buon
Inglese, amava le battute umoristiche, disse, una volta, che "Dio scrive
diritto anche su righe storte". Intendeva affermare che Dio conduce la
storia umana anche quando sembra
che se ne sia dimenticato o restì Indifferente agli avvenimenti.
La riprova l'abbiamo proprio in
questo nostro tempo, mentre si va
verso la fine di un secolo Incominciato all'Insegna della negazione di Dio.
La cultura dominante sembrava sicura: con le conquiste della scienza
e della tecnica, con II progresso socio-politlco e lo sviluppo economico,
la fede In Dio diventa inutile.
Oggi, quelle conquiste e quel
progresso hanno raggiunto traguardi straordinari, ma la vita non è diventata né più bella, né più sicura, né
più serena, né più sana. SI è complicata talmente da essere difficile o addirittura Impossibile, senza le risorse che vengono solo ed unicamente
dalla fede in Dio. C'è bisogno di Dio
per saper apprezzare e calorizzare e
godere le cose buone della vita: altrimenti rischiamo di averle e di sciuparle. Non si vive solo di ciò che si
consuma.
E senza Dio, non slamo capaci di
far fronte alle difficoltà dell'esistenza
con le quali dobbiamo fare I conti. La
scienza, la tecnica, Il denaro, le comodità non ci fanno né Immortali né
Invulnerabili.
Aveva ragione Paolo VI quando
scriveva: "l'uomo può organizzare II
mondo senza Dio, ma lo organizza
contro se stesso".
E noi? Intendo dire no! cristiani,
che facciamo? Che ne è della nostra
fede In Dio?
La nostra vita è una dimostrazione di Dio?
Il bisogno di L ul si sta ridestando
nelle coscienze, nonostante tutto.
Ma non basta. Il bisogno di Dio
può anche diventare disperazione,
se nessuno aluta a trovarLo.
Non a parole, ma con I fatti, ci
chiedono: • Dov'è Dio?
+ Fiorino, vescovo
Nel 40° della Consacrazione Episcopale
di S. E. Mons. Luigi Boccadoro
Alla Comunità di S. Margherita.
Carissimi,
il Decano Agostino mi ha informalo
che volete ricordare, nella festa di S. Lucia - domenica 15 - nel Suo Santuario, i
quaranta anni del mio arrivo fra voi. Vi ringrazio, anche se desideravo il silenzio.
Mi ha anche pregato di scrivervi attraverso "La Voce" come lo fece già D. Emilio. Mi limito alla cronaca del giorno d'arrivo, domenica 25.9.1951, perché contiene i segni delle realtà che avremmo insieme vissuto.
Salivo dalla Madonna della Quercia ove ero da tre giorni, pregando. Piazza di
Borgo era gremita.
Rivolse un saluto, fervoroso e facondo, il Senatore
De Luca che mi invitò a guardare l'arco d'ingresso per
dire che "il vostro cuore era di gran lunga più largo".
Salimmo al Duomo e tutto era solenne.
Nell'omelia vi chiesi di coprire con le vostre preghiere la mia incapacità e, piccolo, di farmi crescere col vostro affetto. Tutto finì così sebbene già sentissi di amarvi, ben oltre quella ufficialità.
Per il pomeriggio il programma non prevedeva nulla; io stesso non sapevo se avrei potuto tornare la sera, dopo l'ingresso in Acquapendente.
Finita anche l'ufficialità acquesiana chiesi: - che cosa devo fare ora, o Signore? - E decisi che sarei tornato, confortando il rammarico evidente col dire: - Tanto
dormendo non giovo a nessuno! - Fu così che non seppi resistere all'impulso di scegliere fra voi la mia residenza abituale. Anche voi sentivate bene che sarei tornato a sera, anche tardi, e vi adunaste in lunga attesa
sulla Piazza di Borgo ove fui costretto a fermarmi. Non
avevo più la veste liturgica e in quell'incontro notturno
tutto fu spontaneo e famigliare.
Mi accompagnaste in folla a S. Margherita e per la
seconda volta la gremiste in quella domenica.
Mi trovai costretto allora, come De Luca al mattino,
a guardare il mio stemma con la torre del mio paese la
quale mostra un grande arco di entrata senza porta.
"Cuore aperto - esclamai - e porta spalancata". Dunque
un rapporto guidato da Maria, la cui immagine sta sulla porta della torre; un rapporto di totale e perfetta apertura tra noi, semplice e piena, senza inframettenze,
senza intermediari, secondo verità e carità.
E cosi fu per quaranta anni, divenuti famiglia
mia, divenuto come uno di voi. CI trovammo sempre uniti nella fede e nella solidarietà.
Fummo cuor solo e anima sola soprattutto quando
corremmo unanimi al salvataggio del Duomo che ora,
consolidato, sfida i secoli.
Con lo stesso cuore accoglieste i miei genitori come
persone vostre.
Rividi lo spettacolo dell'ingresso quando essi, che
conoscete sì bene e tanto amate, morirono.
Dal Vicario Generale Belardi sentii dire la sera dei funerali ai Preti: "E' stato il trionfo che Dio decreta per i
suoi giusti". Perquesto non mancarono mai i fiori freschi
sulla loro tomba che porta già anche il mio nome.
Quando giunse il pensionamento mi chiesi, ancora
una \tolta,: - che devo fare, Signore? - e decisi di rimanere a casa mia, nella mia famiglia, fra voi, di servizio
per i ministeri sacerdotali a S. Margherita, tra i Confratelli della Vicaria.
E quando, divenuto Vescovo itinerante per la nuova
evangelizzazione fra i Neocatecumenali in Liguria, Belgio e Olanda, nel recarmi là, mi tarda il ritorrio qui, fra
voi, mio pane, sicurezza, riposo.
Percorro, quando sono libero, le strade della vostra
campagna gaia e incantevole. Le conosco tutte e tutti vi
trovo fra i campi e nel lavoro. Un saluto, una stretta di
mano. Un sentimento che rinnova con ognuno di voi il
tatto dell'accoglienza.
Spesso l'itinerario mi conduce al Cimitero;rileggoallora sulle lapidi nomi cari di persone amate e contemplo
volti conosciuti, ricordando la singolare storia di ognuno e pregando per le loro anime.
Carissimi, le persone passano. Rimane soltanto il
"Padre nostro che sta nei cieli", rimane perché Dio; il
Cristo solo rimane perché Salvatore unico. Il resto non
conta. Dunque? Mano nella mano di Cristo, l'altra
mano fra noi, aiutatemi a percorrere l'ultimo tratto.
VI assicuro che, giunto là, nella vita eterna, verrò sulla soglia ad accogliervi ad uno ad uno quando la varcherete per entrare nella gloria. Questo discorso lo continuerò domenica 15 settembre a
Messa e al Vespri. VI saluto e vi benedico.
+ Luigi
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1991
pag. 10
Padre Enzo ci scrive
dalla nuova sede
P. Enzo Corba
27, Tabujur Taupan Rd.
Suterville, P.O. Box 128
7000 Zamboanga City
Philippines Tel. 71-00
Caro Don Agostino,
dal 1° agosto sono stabilmente a Zamboanga e quindi mi affretto a
mandarti il mio nuovo indirizzo per ricevere "La Voce". E' come una lunga
lettera tua e degli amici di Montefiascone che non voglio vada perduta.
L'indirizzo è quello nella testata.
Son contento di aver finito questo lungo pellegrinare. E' quasi un anno che sto girando e sentivo proprio il bisogno di fermarmi e riprendere la
mia vita nella normalità. Zamboanga è una cittadina di mezzo milione di abitanti su un angolo del bel mare delle Filippine. E' una cittadina a misura
d'uomo dove mi trovo bene. Con P. Sebastiano ci stiamo guardando in giro per acquistare un terreno su cui costruire il Centro. Il clima è migliore che
in Bangladesh e non si vede la miseria del Bangladesh. Questa volta nel
lasciare il Bangladesh avevo il cuore pesante.
Ora incomincerò a darmi da fare ed imparare la lingua nazionale. L'inglese qui serve molto, più che in Bangladesh. Quasi tutti lo capiscono.
Caro Don Agostino, grazie della tua amicizia e prega perché possa fare del mio meglio in questo nuovo lavoro. Un saluto a tutti, tuo
Enzo
Porgiamo al nostro P. Enzo I migliori auguri, certi che farà del bene nel nuovo campo di lavoro, come lo ha fatto in Bangladesh. Ricominciare vuol dire rinnovarsi e ringiovanire, almeno spiritualmente.
Non è l'età che conta, quanto il cuore e l'entusiasmo che si mette nel
lavoro affidatoci da Dio...
P. Enzo, da 33 anni in Bangladesh, ricco di esperienza e di bon' tà, metterà a frutto le sue doti umane e sacerdotali. Ti slamo sempre
vicini, P. Enzo, come abbiamo cercato di esserlo nel passato.
Questa iniziativa mi ha veramente commosso; si dice tanto che la società moderna emargini gli anziani, ma ciò non mi pare proprio vero,
anzi, ci tengo a sottolineare che, benché non più
tanto giovane, tutti mi vogliono bene e mi chiedono ancora prestazioni alle quali mi dedico secondo le mie possibilità e con tanto amore.
Di nuovo un ringraziamento anche a nome
di tutti gli anziani e un augurio di ogni bene.
Cesarina Rubeca
L'iniziativa a cui «i riferisce, ò veramente da lodare. Quando un popolo sa apprezzare e stimare l'anziano, come potrebbe essere II nostro, ò un popolo che sa
comprendere I veri valori della vita. Anziani si può essere per età, ma bisogna esserlo soprattutto perché
dotati di esperienza di vita, quindi di sapienza. Stimare l'anziano equivale perciò a stimare la sapienza e si
é sempre ripagati!
Giusta richiesta
Egregio Signor Sindaco,
sono sicura che prenderà in considerazione
anche la mia richiesta nonostante le giungano
centinaia simili ogni giorno.
L'autunno ò ormai alle porte e, purtroppo, la
speranza di avere una pensilina per attendere
l'autobus al riparo dai rigori del freddo, sta pian
piano svanendo, anche perché ho notato che al-
Gent.mo Don Agostino,
ho letto con interesse la lettera
e la risposta circa i Testimoni di Geova e, siccome sono tanto insistenti e si presentano con la Bibbia, non
è male comprendere la loro dottrina. Quindi approvo il suo ritornare
sull'argomento. Vorrei - in poche
parole - conoscerà le loro affermazioni dottrinarie, anche per vedere
se c'è qualche punto di contatto con
la nostra religione cristiana.
Grazie.
Paoletti R.
Ripeto fino alla noia: i Testimoni di Geova, anche se si presentano con la Bibbia in mano "non sono cristiani" perché negano
tutte le verità fondamentali del cristianesimo. C'ò una domandina nel
catechismo che dice: quali sono I misteri principali della nostra fede?
- Unità e Trinità di Dio - Incarnazione, passione, morte e risurrezione
di Nostro Signore Gesù Cristo.
I Testimoni di Geova, negano ambedue i misteri.
II vero cristiano ricorda queste verità con il "segno della croce",
segno che I testimoni di Geova si guardano bene dal fare. La risposta - anche se non esauriente - la prendo dalla rivista "Sette e religioni", continuando il discorso Iniziato nell'ultimo numero de "La Voce",
parlando questa volta della "dottrina" dei Testimoni di Geova.
PERSONAGGIO DEL MESE
Anziano equivale
a sapienza
Gentile Direttore de "La Voce",
sono un'assidua lettrice, non più tanto giovane, del suo interessantissimo giornale. Domenica 11 agosto ho usufruito dell'ingresso libero
alla Fiera del Vino. Con questo mio scrìtto voglio
esprìmere tutta la mia riconoscenza ai gentili responsabili ed organizzatori di detta Fiera, per aver agevolato le persone anziane, come me, alla partecipazione gratuita a questa festa, divenuta ormai, potremo dire, famosa nella nostra
città.
Dottrina dei Testimoni di Geova
Howici/OH. LUIGI BOCCADORO
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di ZELINDO GIANLORENZO
cune di queste sono state installate in vari punti del paese e già da molto tempo, meno che dalle nostre parti, eppure noi abbiamo egualmente
gli stessi bisogni rispetto a coloro che abitano in
un'altra zona di Montefiascone...
Ripongo, quindi, la mia fiducia in lei affinché
possa farne collocare una al km. 101 della strada statale Cassia in loc. Asinelio.
Cordiali saluti
E. Vita
DOTTRINA
Fondamento del sistema dottrinale dei TDG è il concetto di "rivelazione progressiva" secondo cui Geova rivela nel tempo la propria volontà al genere umano, nei tempi e nei modi da lui decisi; i suoi testimoni, pertanto, devono adeguarsi, modificando e correggendo le proprie vedute scritturali nei tempi dovuti.
Geova è un Dio dotato di un corpo spirituale con
cervello, vista e udito, è costituito da una particolare
sostanza chiamata "energia dinamica" e abita In un
luogo preciso ma sconosciuto, mentre secondo Rutheford abitava nella costellazione delle Pleiadi. Geova
può proiettare il proprio "spirito santo", che è una "forza attiva" impersonale, ovunque lo desideri.
Gesù Cristo è la creatura più eccelsa di Geova, tanto da essere chiamato il Figlio di Dio, e viene identificato
con l'Arcangelo Michele. Suo compito terreno è stato guel10 di cedere la propria vita perriscattareciò che Adamo aveva perduto e liberare così il genere umano dal peccato e
dalla mode. Inchiodato a un palo e non a una croce e deposto nella tomba, Cristo è stato risuscitato da Dio con un
corpo spirituale.
Dal 1914 Gesù, cacciati dal cielo Satana e gli ange1
11 ribelli, regna invisibilmente in cielo, coadiuvato dal 1918
da quella parte dei 144.000 "unti" (Ap 7,4) che sono già
morti. Gesù sta ora regnando sullo "schiavo fedele e discreto" (Mt 24,25), che indica coloro che, fra i 144.000, sono ancora in vita e che ammontano, secondo i TDG, a 8.869 nel
1990. La fine del mondo è imminente e culminerà nella battaglia di Armaghedon nella quale saranno distrutti
tutti coloro che non sono TDG. Dopo tale battaglia, i sopravvissuti TDG vivranno per mille anni senza più malattie
e morte sulla terra trasformata in un vero e proprio paradiso terrestre. Durante questo millennio, Geova darà un
nuovo corpo fisico ai "giusti", che sono i TDG morti prima di
Armaghedon, e agli "ingiusti", che sono coloro che, in vita,
non hanno potuto conoscere bene i propositi di Geova.
Questa "ricreazione" avverrà perché, per i TDG, alla
fine della vita non muore solo il corpo ma anche l'anima. Alla fine del millennio, tutte le persone saranno giudicate per come si sono comportate durante questo periodo.
Finito il millennio, Satana sarà lasciato libero di tentare l'umanità per uncerto tempo prima di essereannlentato definitivamente con coloro che l'avranno seguito.
I fedeli TDG sopravvissuti potranno finalmente vivere per
sempre su una "terra paradisiaca" ed essere chiamati "figli
di Dio".
LA VOCE - ri0 9 - Settembre 1991
pag.
3
Vecchie foto
anno 1947
Corso di solfeggio per la Banda Musicale di Montefiascone diretta dal M°
Piero Pieri.
Circa 130 elementi.
I periodici di Montefiascone
(ovvero gli antenati de "La Voce")
a cura di Giancarlo Breccola
(dal numero precedente)
Il periodo di pubblicazione de L'ECO
coincise, tra l'altro, con l'arco di tempo in cui
s'innescò ed esplose la Grande Guerra.
Testimone delle speranze e degli umori di una società trascinata verso il conflitto,
gli interventi del periodico costituiscono oggi uno spiraglio per poter accedere con immediatezza all'avvenimento più drammatico di quel periodo.
"PER SCONGIURARE LA GUERRA- Venerabili Fratelli e figli dilettissimi, purtroppo il tremendo flagello della guerra colpisce già gran
parte dell'Europa, minacciando di trascinarla
tutta intera nei suoi vortici... Ordiniamo quindi
che in tutte le Chiese parrocchiali della nostra
Diocesi SI FACCIA SUBITO un triduo di pubbliche preghiere... In tutte le messe... si reciterà la
colletta "Tempore belli"... Voglia il Signore nella
sua misericordia ascoltare le nostre preghiere e
in questa speranza, benediciamo a voi e alle vostre popolazioni!
Dalla nostra Residenza, Montefiascone 3
Agosto 1914
+ Giovanni Vescovo."
da L'ECO n° 54 del 9 agosto 1914
"Al GUERRAFONDAI - Parliamoci chiaro.
Voi diteche è ora di far la guerra: lo vi dico che
è ora di finirla con le gonfiature, le frasi fatte e le
falsità.
Trento, Trieste, l'Istria, la Dalmazia e il resto; ma chi se ne stropiccia, a cominciar dai trentini, dai triestini, dagli istriani e da altri?..."
da L'ECO rf 65 del25 ottobre 1914
che gli pare e piace... sempre notizie contraddittorie, inverosimili, seguite spesso da smentite..."
da L'ECO n° 71 del 6 dicembre 1914
riodico, si ridusse dando spazio a inserzionisti locali: Nicola Giusti armaiolo meccanico e Gennaro Gennari magazzino di tessu-
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Delia Diocesi di Monte?
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La testata definitiva de L'ECO. Venne stampata dal marzo del 1914 fino agli ultimi numeri del 1918.
"IL COSTO DELLA GUERRA - La rivista finanziaria economica calcola che la guerra costa
ogni giorno: 44 milioni alla Germania, 42 alla
Russia, 32 all'Austria ed altrettanti alla Francia.
Al giorno! Come si vede vale la pena che ci mettiamo in ballo anche noi, per avere la probabilità di prendere Trento, Trieste, o.fors'anche... un
sacco di legnate."
da L'ECO n" 66 del 1 novembre 1914
"PER LA CONCORDIA! Noi cattolici siamo
stati fino a ieri apertamente contrari alla guerra,
e con ragione... Ma le nostre speranze sono venute meno. Poiché non c'è altra soluzione che la
guerra, accettiamo questa soluzione anche noi
come dura necessità, come ineluttabile fato. E
l'accettiamo anche per un altro motivo: cioè non
solo per patriottismo, desiderosi ancor noi che
l'Italia allarghi e assicuri i suoi confini, ma per un
senso altresì di umanità, di carità cristiana.
A noi infatti arride la speranza che l'entrata
in campo dell'Italia valga ad affrettare la fine della guerra immane che da 9 mesi insanguina atrocemente l'Europa... Accettiamola, con animo
rassegnato, concorde, sinceramente. LATINO
SALOTTI".
da L'ECO rf 21 del22 maggio 1915
"LA CARNEFICINA UMANA -1 nostri lettori si meraviglieranno forse di non vedere mai sulle colonne dell'ECO i resoconti della immane
guerra che imperversa in Europa.
Ma chi è al caso di dirci come vanno le cose nella bro realtà? Lo Stato Maggiore di ogni
nazione belligerante ci fa sapere solo quel tanto
Con l'entrata in guerra dell'Italia, L'ECO
subì lentamente alcune modifiche.
L'abbonamento annuo venne eccezionalmente ridotto da due lire ad una lira.
La pubblicità nazionale, che riempiva
sin dai primi numeri la quarta pagina del pe-
ti, mercerie e mode.
La pubblicazione del romanzo d'appendice FRANCO, di Latino Salotti, venne interrotta con la diciannovesima puntata pubblicata sul n° 24 del 12 giugno 1915, in modo di "dare più spazio alle notizie di guerra
che più interessano il pubblico..."
Quindi con il n° 34 del 21 agosto 1915,
il periodico si ridusse ad un solo foglio di due
pagine.
"Per le attuali condizioni politiche, essendoci venuto a mancare parte del personale tipografico e di redazione, siamo costretti anche noi a ridurre momentaneamente la composizione de
L'ECO, pur continuando esso ad uscire tutti i sabati come per il passato."
Inoltre, verso la fine del medesimo anno, cominciarono ad apparire nei fogli del
giornale degli ampi spazi bianchi, dovuti alla censura di guerra.
(segue)
pag. 10
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1991
Scopini dove siete?
(L'AGENDA DI MALAPENNA^)
La città ha bisogno di voi
Scompaiono gli scopini. Quelli che vanno in pensione non vengono più rimpiazzati ed il Comune di Montefiascone preferisce dare
in appalto il servizio di pulizia di strade e piazze a cooperative di giovani che però, a quanto pare, hanno poca dimestichezza con la ramazza.
La gente infatti si lamenta per la sporcizia e i rifiuti spiccioli che
si ammassano al bordi delle vie cittadine sia del centro che della periferia. Gli avevano pure cambiato nome e da scopini erano diventati operatori ecologici, ma, salvo qualche unità, ci sembra che non ci
sia più nessuno in circolazione.
La gente certo non si accorge se in Comune manca il capo settore tale o il dirigente tal altro, ma della scomparsa di questa Indispensabile qualifica, se ne rende conto a proprie spese.
In effetti, senza nulla togliere alla buona volontà di questi giovani delle cooperative di servizio che vediamo raramente dare deboli
colpi di scopa ai bordi di qualche strada, l'opera dei vecchi e tradizionali scopini di una volta ci appare sempre più insostituibile.
Svolgevano il loro lavoro con coscienza e precisione e Montefiascone si poteva definire una cittadina abbastanza pulita. Chi non ha
apprezzato fino a qualche anno fa, l'opera davvero preziosa di Pio Nono, di Egisto, di Gino, di tanti altri loro colleghi? Cominciavano II loro lavoro alle prime luci dell'alba con carrettino e ramazza e pulivano strade e piazze come si trattasse della loro casa.
I tempi cambiano in peggio... e se non si da una sterzata anche in
questo settore con un ritorno all'efficienza, sempre peggio sarà. Più
che un assessore alla "polizia urbana" ci vorrebbe uno alla "pulizia
urbana", con una congrua squadra di scopini che riprendesse in mano, settore per settore, zona per zona, la pulizia della cittadina.
Del circa 170 dipendenti comunali siamo certi che un buon numero sono stati assunti come "scopini" ma oggi svolgono ben altre
mansioni!
Troppe ombre
suN'Ombrone
Scompare il fontanile
delle Cannelle?
Sempre le strade provinciali alla ribalta. Dove non c'è totale abbandono, la scarsa manutenzione non è certamente adeguata e proporzionale
all'importanza che queste strade assumono, specie durante l'estate,
quando il traffico si fa più intenso e la sua intrinseca pericolosità viene
"maggiorata" dalle carreggiate sconnesse, dalle banchine infestate dalla
vegetazione che ostacola di molto la visibilità e la sicurezza.
Fra le strade provinciali, che si potrebbero definire "di nessuno", va annoverata, al primo posto, quella dell'Ombrane. E' questa una strada che ha
origine nei pressi della stazione delle ferrovie a Montefiascone e va a congiungersi con la Teverina e dovrebbe fungere da via alternativa di collegamento veloce con Viterbo. E' lunga pochi chilometri, ma il suo fondo è così tormentato che, per non sfasciare la macchina e per non rompersi l'osso del collo, bisogna procedere a passo d'uomo.
Quella che nelle intenzioni dell'Amministrazione Provinciale doveva
essere una "fettuccia" di scorrimento per decongestionare il traffico della
parallela Statale Cassia, è ridotta ad un pericolosissimo tracciato di guerra, con buche, avvallamenti, protuberanze ed ogni sorta di accidente.
La Provincia pare abbia risolto il problema con un grosso cartello che,
all'inizio della strada, avverte "... fondo stradale deformato per tutto il suo
tratto...". Ma non è con questi sistemi che si risolvono i problemi della viabilità. Troppo comodo. Bisogna invece che l'assessore Pugliesi si renda
conto dell'importanza di questa breve strada, della sua strategica funzione di alleggerimento del traffico, da e per Viterbo, e la renda funzionale, al
massimo.
U.G.R.
L'antico fontanile delle "Cannelle", alimentato da acque sorgive, rischia di scomparire, sotto una gettata di cemento. I meno giovani di Montefiascone ricorderanno, certamente, il grande lavatoio pubblico, posto nei
pressi della basilica di S. Flaviano, sulla statale Umbro-Casentinese, dove laf resca acqua di sorgente veniva immessa nelle lunghe vasche da tante "cannelle", che da sempre davano il nome all'impianto.
Per far posto al distributore di carburante, che tutt'ora vi è ubicato, il
fontanile fu spostato un centinaio di metri dal primitivo sito ed ora si trova
al lato di via della Bastiglia, un po' ridimensionato nelle sue strutture, ma
pur sempre attivo e utilizzato dallagente del luogo come vera e propriafonte alternativa ai rubinetti domestici.
Quando questi ultimi fanno le bizze e si rifiutano di far sgorgare il prezioso liquido - e questo accade sovente - oppure l'acqua stessa è inservibile per l'enorme quantità di cloro immessa nell'acquedotto comunale, il
fontanile delle "Cannelle" risolve tutti i problemi.
Ci dice una donna, che abita proprio in via delle Cannelle, che numerosissimi sono i montefiasconesi, provenienti anche dalle lontane frazioni
del contado falisco, che vengono a rifornirsi di acqua, specie durante le interruzioni del flusso idrico dal malridotto acquedotto comunale.
Orbene, pare che il proprietario del terreno su cui sorge il fontanile, abbia venduto il fondo ad una ditta che si interessa di costruzioni edilizie ed
il timore che l'antica fonte naturale scompaia per far posto a palazzi e palazzine, non è certamente infondato. Chi può fornire chiarimenti in proposito? il Comune, per esempio; ha nulla da dire?
Umberto G. Ricci
Uno spot pubblicitario che dura da mille anni
B e f u l t t l l t a t ! I t a t i ! I t a t i ! ! : a c c o p p i a t a iràtcertfe
La vicenda del vescovo tedesco Giovanni
Defuk e del prelibato vino di Montefiascone, si
può considerare un'accoppiata pubblicitaria
d'eccezione. Un "carosello" che dura ormai da
mille anni e che ha dato sempre lustro sia al prodotto che al suo "sponsor".
In poche battute la trama di questo "spot"
pubblicitario è assai semplice. Il prelato teutoni-
co giunge a Montefiascone, assaggia lo squisito moscatello locale, ce se ne innamora cosi tanto che ne beve fino a morire. Estremo sacrificio
(segue a pag. 13)
f r
GIOIELLERIA MENICHELLI
MONTEFIASCONE
Concessionaria: BAUME MERCIER, EBERARD, ZENITH, SWATCH
GIOIELLI DAMIANI e CREAZIONI PROPRIE
ARGENTI ANTICHI e ICONE RUSSE del 700 e 800
JJ
LA VOCE - ri0 9 - Settembre 1991
NOTE DI AGRICOLTURA
CONVEGNO VITIVINICOLO
Sogno d'una notte d'estate
pag. 3
La sciatica vertebrale
La terapia
Negli articoli precedenti si sono esaminate le cause bioSabato 27 luglio, dopo due giorni dall'inizio della
sfruttate dai diligenti vignaioli per ben distribuire i vitigni in- meccaniche alla base del conflitto disco-radicolare od osseo-raXXXIII Fiera del Vino, laCantina di Montefiascone ha or- digeni, selezionatisi in loco in migliaia di anni, di roscetto, dicolare determinante l'insorgere della sciatica vertebrale lomganizzato unconvegno vitivinicolo sul tema: "Nuovi oriz- romanesco, pitino, guernaccino, moscatellone e tante al- bo-sacrale. Si è anche affermata l'importanza fondamentale di
zonti per l'Est! Estll Est!!! di Montefiascone". Era riserdiscernere queste cause perché ad ogni singola causa corritre varietà, nei luoghi più idonei e nella giusta quantità,
vato ai soci della Cooperativa ma io, irriducfoile appas- dettate da secoli di esperienze e dalla modestia di chi è a sponde un'adeguata terapia.
sionato delle nostre vigne e del nostro vino, ho approfit- contatto diretto con la natura e che sa apprezzare le preLa maggior parte dei dolori lombari sono espressione deltato dell'invito di un amico per parteciparvi. Nel maesto- ziose concessioni della Divina Provvidenza. Era il vino
la degenerazione artrosica dei segmenti vertebrali con la conso salone della Rocca dei Papi c'erano alcuni soci del- della leggenda, classico, dorato, con sapore ed odore di seguente perdita della stabilità articolare e con riduzione dello
la Cantina ed altra gente; non mi è sembrato di aver vi- fruttato delicatissimi e particolarissimi; la gradazione alspazio a disposizione delle radid del nervo sciatico e del midolsto vinificatori e commercianti dell'Est! Est!! Est!!! Tutti coolica di arca 8,5 - 9,5 permetteva abbondanti libagioni lo vertebrale. In questo caso la terapia si fonda sulla correzione
gli oratori sono stati più che valenti nel loro ruolo.
col minimorischiodi annebbiamento delle idee e con pro- di difetti fisici come l'obesità, l'atrofia muscolare, la dismetria degli arti inferiori, una corretta esecuzione di fisioterapia accompaIl Sindaco Mindotti ha salutato con calore gli inter- prietà diuretiche.
venutici! Presidente della Cantina dott. Brugnoli ha illuEra il famoso cannellino! Sempre frizzante e quasi gnata da adeguata terapia farmacologica antinfiammatoria e
strato le esigenze di mercato della Cantina ed è stato un sempre con una leggera vena di dolce. Vino vivo natura- decontratturante.
ottimo moderatore ed anfitrione; l'enologo della CantiE' cosa ormai nota i buoni risultati che si possono ottenele, aveva intrinseche proprietà conservative; conteneva,
na, Menicoca, ha esposto le questioni tecniche sia dei
miracolodella natura, la "botriticina", un antibiotico natu- re in questi casi con applicazione sulla colonna vertebrale di corvitigni che del vino; il funzionario-dirigente dell'Ass. alrale dei \|ni provenienti da uve con presenza di muffe no- renti antalgiche, magnetoterapia e massoterapia con lieve tral'Agricoltufa della Regione Lazio, Peiretti, ha illustrato
bili come la"botrytis cinerea". Inoltre, essendo un vino pri- zione vertebrale. Il discorsoè più completo quando allabase del
con chiarezza la situazione dei vigneti nel rispetto delle vo o quasi di caldo, manteneva una rifermentazione mol- dolore sciatico vi è la presenza di un'ernia del disco.
normative comunitarie; l'On. Bruni, Vice Presidente Na- to lenta e lunga interi anni, conservando il caratteristico
In questo caso si deve innanzitutto stabilire che tipo di erzionale della Corretti e membro della Commissione A- frizzantino. Ma c'ò di più, per le proprietà particolari del- nia abbiamo di fronte e ciò oggi è possibile per merito di strumengricoltura della Camera dei Deputati, è intervenuto con le uve nostrane, il vino aveva una veloce decantazione
ti particolari come la TA.C. e larisonanzamagnetica nucleare
il solito slando e la solita passione che lo fanno protago- con un rapido impoverimento di sostanze azotate, per cui, (R.M. N.), che d permettono di stabilire la presenza dell'ernia, se
nista dei nostri problemi agricoli; il Presidente delpur contenendo tracce di zuccheri, era molto stabile na- questa è migrata all'interno del canale midollare o nei forami, ecl'E.R.S.A.L., On. Becchetti, ha dimostrato solidarietà e, turalmente, evitando l'uso dell'anidride solforosa. Per gli c. Ad ogni quadro anatomico corrisponde idonea terapia.
con linguaggio chiaro e preciso, ha dato direttive tecni- iniziati dirò che questa tecnica è oggi chiamata "procediAlriguardobisogna chiarire che vi sono due tesi contrapco-economiche essenziali. E' stato graditissimo l'intermento per abiosi" e ne beneficiano solamente vini d'alto poste, c'è chi vuole operare chirurgicamente tutte le ernie discamezzo musicale e bene accetta la cena fredda con la de- lignaggio. Non esistevano eccessi di produzione e tutti gli li, c'è chi invece preferisce attendere irisultatidi una idonea tegustazione dei vari vini della Cantina Sociale. Tuttavia anni veniva venduta "tutta" la produzione senzaproblemi; rapia farmacologica e fisica.
devo confessare di aver provato una certa delusione. Il i nostri contadini contavano molto sull'uva e sul vino, per
Senza addentrarmi in inutili discussioni, affermo che la veconvegnoriguardavaesdusivamente la vitivinicoltura
farsi la casetta e per far sposare le figlie, come molti ricor- rità sta sempre nel mezzo, ossia bisogna essere interventisti ed
montefiasconese, era stato organizzato dalla Cantina
deranno ancora.
operare prima possibile quando al dolore lombare si accompaSodale di Montefiascone, la sede era la Rocca dei PaCon il D.P.R. del 3.3.1966 venne il riconosamento gnano chiari segni di neuropatia periferica con segni di paresi
pi ed il tema era "Nuovi orizzonti per l'Est! Est!! Est!!! di
a D.O.C.. Pur essendo risaputo in tutto il mondo, che il fa- dello sciatico, oppure nei casi di sciatica jperalgica non alleviaMontefiascone" ma, purtroppo, tra gli oratori non vi era
rle con nessuna terapia. Negli altri casi è preferibile attendere.
moso vino Est! Est!! Est!!! era prodotto "solamente" a
nessun montefiasconese, la figura più vocataper esporMontefiascone, col D.P.R. venne rbattezzato Est! Est!!
Oggi sono di moda interventi chirurgici alternativi alla via
re i problemi e le situazioni economico-vitivinicole di caEst!!! di Montefiascone e venne autorizzata la produzio- classica di erniedomia chirurgica e sono la chimonucleolisi o ersa nostra, in quanto vissuti e subiti da lui stesso e da noi
ne a pieni titoli, anche a Bolsena, S. Lorenzo Nuovo,
niectomia chimica e la erniedomia percutanea con la tecnica
tutti montefiasconesi.
Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte e Marta!
microchirurgica. Perché questi interventi e cosa sono?
Innamorato del mio paese e campanilista ad olI vitigni previsti dal disciplinare non sono quelli tradiL'erniectomia chimica si ottiene con l'iniezione di una sotranza per tutto ciò cheriguardal'Est! Est!! Est!!!, mi so- zionali-indigeni, ma trebbiano toscano al 65%, malvasia stanza, la papaina, che ha la proprietà di digerire la sostanza nuno fatto trasportare dalla fantasia ed ho fatto un sogno, bianca toscana al 20% e rossetto al 15%, sconosduti, fi- cleare del disco, all'interno del disco stesso.
che, come il titolo di una commedia di Shakespeare, si no al momento del disciplinare, ai nostri agricoltori. La
La microchirurgia si avvale di una strumentazione sofistipuò chiamare "Sogno di una notte d'estate". Ho sogna- produzione ammessa per ettaro è di q.li 130, mai raggiun- cata che permette un taglio minimo sulla cute e sulle strutture
to di essere stato ammesso tra gli oratori del convegno ti nei nostri vigneti tradizionali, dalle nostre viti indigene. vertebrali. Questi interventi sono stati studiati perridurreal mivitivinicolo in qualità di montefiasconese purosangue, in Aumentata la produzione per quantità, sono sorti i proble- nimo lo stress chirurgico a livello vertebrale con lo scopo di eviqualità di produttore di uve Est! Est!! Est!!! ed in qualità mi delle giacenze invendute e dei guadagni da miseria. Le tare l'instabilità articolare vertebrale che può conseguire agli indi tecnico perito agrario. Sognando di aver preso la pa- caratteristiche a cui deve corrispondere il vino all'immis- terventi chirurgici maggiori, fatto che determina l'insofferenza
rola, cosi mi sono espresso: il collinoso territorio monte- sione al consumo, nel 1971, a poco più di un anno dall'en- della lombalgia post-intervento.
fiasconese è derivato dalla disgregazione delle rocce
trata in produzione, sono state aggiornate. Nel 1988 c'ò
L'erniedomia chimica o chimonucleolisi e l'erniectomia
vulcaniche, dando un terreno di medio impasto e media- stato un altro aggiornamento più esteso del disdplinare. microchirurgica sono possibili quando le ernie discali sono picmente fertile. Con fondi valle, altipiani e con lenti e lar- Attualmente, forse per ampliare gli orizzonti, c'ò chi vuo- cole e contenute nel proprio "anulus", in pratica in una percenghi declivi esposti ai quattro punti cardinali, ha la giadle indirizzare il nostro vino verso la pronta beva, chi ver- tuale di casi non troppo elevata (circa il 30%), nel resto non sotura ed il microclima variegati ed ideali per un vino di
so la spumantizzazione, chi verso... la grappa.
no auspicabili perché non danno risultati soddisfacenti o possogran pregio.
no essere pericolosi.
II sogno è finito, ma non so se ho avuto applausi.
Tali peculiarità, fino a circa 30 anni fà, venivano
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LA VOCE - n° 9 - Settembre 1991
pag. 10
Taccuino economico e tributario
a cura del dr. Franco Radicati
Il trascorso mese di Agosto ha tenuto desta
l'attenzione di tutto il mondo con le allarmanti vicende accadute in Unione Sovietica, a tutti note.
A causa della grande enfasi con la quale i
mass-media hanno seguito le richiamate vicende, e forse anche per la scarsa propensione che
tutti abbiamo ad occuparci di "cose serie" in un
periodo generalmente destinato a vacanze e riposo quale è quello estivo, sono forse sfuggite,
ai più, alcune notizie che rivestono particolare interesse ai fini delle materie delle quali ci occupiamo. Colmiamo perciò parzialmente la lacuna
con le seguenti informazioni del nostro Taccuino.
BORSA: i mercati finanziari hanno pesantemente risentito del tentativo di golpe in Unione
Sovietica, che rischiava di interrompere e forse
vanificare gli sforzi tesi alla occidentalizzazione
compiuti dalla dirigenza sovietica con l'aiuto dell'amministrazione statunitense. Anche in questa
occasione, come già avvenne durante la crisi del
Golfo, si è potuto constatare che il mondo è diventato sempre più piccolo, specialmente per
l'economia di ogni singolo paese, che dipende
da stretti collegamenti e interdipendenze da tutti gli altri paesi anche lontanissimi.
In Italia il mercato borsistico ha subito un pesante rallentamento nei giorni direttamente interessati dalla crisi, per poi recuperare parzialmente a seguito della felice conclusione della vicenda; tuttavia, mentre scriviamo, un altro pericolo rischia di far crollare le quotazioni: si parla
infatti di una truffa da 100 miliardi di lire perpetrata ai danni di una società del gruppo De Benedetti, che rischia di far slittare la liquidazione borsistica di Agosto, con la conseguente perdita di
fiducia e cautela da parte degli investitori.
della Amministrazione Finanziaria che intende
perseguire nell'immediato futuro e nei prossimi
tre anni.
In quest'ultimo documento, di oltre trecento
pagine, sono contenute molteplici proposte e idee per un miglioramento della efficienza del fisco italiano, accanto a possibili misure tese ad
un innalzamento del gettito tributario, tra le quali citiamo: ladiminuzione dei soggetti obbligati all'adempimento delle norme IVA; l'allargamento
dei soggetti obbligati all'uso del registratore di
cassa o delle ricevute fiscali; l'emanazione di
condoni per la sistemazione di questioni fiscali
pendenti (contenzioso, omessa dichiarazione
redditi fabbricati o dividendi di società); la proposta di rimborsare le imposte dirette mediante assegnazione di titoli di stato ad alcune categorie
di contribuenti; la riforma del contenzioso tributario.
INFLAZIONE: le rilevazioni statistiche relative al dato inflazionistico del mese di Agosto segnano una diminuzione del tasso tendenziale di
inflazione che si porta dal 6,7% di Luglio al 6,3%
di Agosto. Il dato, in sé confortante, dovrà però
essere confrontato con le rilevazioni del prossimo mese, in quanto i prezzi indicatori per l'inflazione vengono rilevati nelle grandi città che, notoriamente, sono assai spopolate in Agosto,
quando pertanto un rialzo generalizzato dei
prezzi non avrebbe molto senso.
TASSI DI INTERESSE: dopo la decisione
delle autorità monetarie tedesche di aumentare
di un punto il tasso ufficiale di sconto, presa il
giorno di ferragosto, si è avuta una certa tensione anche in Italia, come in molti paesi della CEE. Esclusa la possibilità di un analogo aumento
nel nostro paese da parte della Banca d'Italia,
quasi tutti i principali Istituti di Credito italiani
hanno ritoccato i tassi praticati sui prestiti alla
clientela, operando rialzi che mediamente si aggirano sullo 0,5%.
C
^
L a ^ a r a zT i a
a Curcio
J
Le famiglie delle vittime del terrorismo si sono giustamente risentite del proponimento del
Presidente della Repubblica di graziare Curcio
anche al di là della richiesta stessa del condannato.
Questa grazia è inopportuna, impolitica, immorale, antigiuridica. E' inopportuna perché offende non solo le famiglie delle vittime dei terroristi, ma offende la coscienza di tutto il paese,
che riconosce in Curcio il fondatore, il capo storico, la guida delle Brigate Rosse e di tutte le loro azioni criminali. E' un atto antipolitico perché
darebbe alle BR se non una giustificazione morale, unagiustif icazione politica e storica, addirittura considerando costoro non già dei criminali e
paranoici, ma degli uomini politici, che avrebbero compiuto azioni illegali ma muovendosi in un
ambito politico. Ora fu già detto da insigni studiosi, sociologi, psichiatri, psicologi, che si trattava
di persone gravemente disturbate e malate anche sul piano psicologico: non c'è dubbio che le
fantasie paranoicali dei brigatisti rossi e degli altri terroristi avevano il carattere di una grave forma di malattia mentale.
Uno dei più lucidi terroristi pentiti, se non erro il Morucci, ha esposto molto bene nel processo che ha subito, lo stupore di questi paranoici di
fronte alle dichiarazioni di Moro, che smantellava tutte le loro fantasie del cosidetto SIM cioè del
Sistema Internazionale delle Multinazionali, che
avrebbe avuto la sua centrale negli USA e che avrebbe governato il mondo. Che siano paranoiFISCO: dopo il "libro bianco" contenente la
ci non li esime dalla responsabilità, oppure li dolista degli evasori fiscali (o presunti tali), il Minivrebbe condurre al manicomio criminale. E' un
stro delle Finanze ha pubblicato anche il "libro
gesto immorale perché, come ha rilevato in una
giallo" contenente le linee di guida delle riforme
nota la Santa Sede, va contro le regole della giustizia, non solo di quella terrena ed umana, ma
anche di quella superiore, divina, di cui l'uomo
non si può fare interprete assoluto, ma che deve
oei limiti della sua umanità, applicare e riconoSul giornale "Corriere di Viterbo", Il 18 agosto, compare un lungo articolo dal titolo "Battesimo col giallo".
scere.
Tutti presenti, tranne II parroco, a firma di Pietro Brlgllozzl.
Nessuna preoccupazione, nessun morto, nessun poliziotto allaricercadel colpevole! Soltanto una semplice dimenInfine è un atto antigiuridico, perché Curcio
ticanza, riparata quasi subito e che poteva anche essereriparataprima, se...
è ancora sottoposto a procedimenti e giudizi peL'avete letto in un giornale provinciale; l'articolista ha voluto esagerare, inventare, colpire. Però il colpo è rimbalzanali, i quali non hanno compiuto il loro iter, sarebto. Il fatto è molto semplice.
In una parrocchia di Montefiascone i Battesimi si amministrano d'ordinario la domenica mattina. Ora i genitori di un be perciò una grazia impropria, perché graziebambino, qualche settimana fa, hanno (per motivi loro) preferito che si facesse alle 5 della sera. Il parroco si è dimenti- rebbe una persona che potrebbe essere ancora
condannata e quindi, dopo la grazia, ricondotta
cato (la prima volta dopo 53 anni), non è come dice l'articolista andato a "godere la frescura", ma in raccolto pellegrinaggio a S. Maria degli Angeli, dove è morto S. Francesco d'Assisi, di cui egli è molto devoto. E' stato cosi supplito dal suo in carcere, magari condannata ad un nuovo erordinario aiutante. Tutto qui.
gastolo.
lo credo che il caldo gioca veramente brutti scherzi, pèrché considerare degna di una stampa a carattere provinciaLodovico Mocini
le una dimenticanza, che non ha portato alcun danno, sembra proprio da attribuirsi ad un colpo di sole.
A proposito di un "Battesimo col giallo"
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LA VOCE - ri0 9 - Settembre 1991
pag. 3
Lettera Enciclica "Centesimus annus"
L'anno
Con questo titolo si apre il capitolo terzo della Centesimus Annus. E'
il capitolo centrale che costituisce il cuore di tutta la lettera enciclica.
E' una novità che un documento pontificio abbia per titolo un anno particolare, ma esso si riferisce agli avvenimenti che culminarono in quell'anno nei paesi dell'Europa centrale ed orientale, senza dimenticare il resto
del mondo, dove pure, nel corso degli anni ottanta "crollano progressivamente in alcuni paesi dell'America Latina, ma anche dell'Africa e dell'Asia,
certi regimi dittatoriali ed oppressivi, in altri casi inizia un difficile, mafecondo cammino di transizione verso forme politiche più partecipative e più giuste" (n° 22). In questo movimento la Chiesa ha avuto un proprio ruolo importante, "anzi decisivo" con il suo impegno per la difesa e la promozione
dei diritti dell'uomo affermando che "ogni uomo - quali che siano le sue convinzioni personali - porta in sé l'immagine di Dio e, quindi, merita rispetto".
In tale affermazione si è spesso riconosciuta la grande maggioranza
del popolo, e ciò ha portato alla ricerca di forme di lotta e di soluzioni politiche più rispettose della dignità della persona.
1989
alla libertà economica.
Il terzo fattore consiste nella violenza perpetrata contro la cultura e
i diritti nazionali.
Il quarto fattore determinante e vera causa della novità è stato il vuoto spirituale provocato dall'ateismo: "il marxismo aveva promesso di sradicare il bisogno di Dio dal cuore dell'uomo, ma i risultati hanno dimostrato che non è possibile riuscirci senza sconvolgere il cuòre: "La negazione
di Dio ha lasciato prive di orientamento le giovani generazioni portandole
alla ricerca della propria identità e del senso della vita, a riscoprire le radici religiose delle proprie nazioni e la stessa persona di Cristo come risposta esistenziale al desiderio di bene, di verità e di vita che è nel cuore di ogni uomo". Tale ricerca, afferma Giovanni Paolo II, ha avuto il conforto dei
cristiani rimasti fedeli a Dio nella persecuzione.
Quattro conseguenze nel mondo Intero
I cambiamenti culminati nel 1989 hanno quattro riflessi sullo scenario
del mondo, sia per le conseguenze positive che negative (nn. 26 e 29).
Innanzitutto a livello ecclesiale. Nella Chiesa ci sono state tre conseguenze:
- è avvenuto l'incontro tra Chiesa e movimento operaio precedentemente egemonizzato dal marxismo;
- è emersa con maggiore chiarezza l'impossibilità di un compromesso tra
marxismo e cristianesimo;
- vi è stata la conferma di un'autentica teologia dell'integrale liberazione
umana.
A livello europeo si vanno riscoprendo le comuni radici cristiane, l'interdipendenza dei popoli, si deve andare verso un aiuto, che è giusto, ai
paesi "ex comunisti", ciò è anche nell'interesse dell'Europa.
Per I paesi del terzo mondo non possono veder rallentati gli sforzi per
l'aiuto ai paesi dell'Est. Ingenti risorse - indica il Papa - possono trovarsi col
disarmo ma soprattutto dobbiamo convincerci che "l'elevazione dei poveri è una grande occasione per la crescita morale, culturale ed anche economica dell'intera umanità".
Per l'intera famiglia umana. Nei paesi dittatoriali si era estremizzato il principio del primato della forza sulla ragione. "Bisogna rovesciare quel
principio e riconoscere integralmente i diritti della coscienza umana, legata solo alla verità sia naturale che rivelata. Nel riconoscimento di questi diritti consiste il fondamento primario di ogni ordinamento politico autenticamente libero".
Due Immagini
Quattro fattori decisivi
per il crollo delle "strutture di menzogna".
Nei numeri 23 e 24 il Papa elenca i numerosi fattori della caduta dei
regimi oppressivi, alcuni sono stati determinanti.
Il fattore decisivo è rappresentato dalla violazione dei diritti del lavoro. Altro fattore è dato dagli stessi lavoratori che, con una rivoluzione pacifica e senza una goccia di sangue, stravolgono "l'ordine europeo consacrato dagli accordi di Yalta, che sembrava potesse essere scosso solo da
un'altra guerra".
Il secondo fattore di crisi è l'inefficienza del sistema economico, conseguenza della violazione dei diritti umani, alla iniziativa, alla proprietà ed
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II corso degli eventi culminati nel 1989 e da essi discendenti, ci hanno dato due immagini. Un milione e mezzo di giovani con Giovanni Paolo Il a Czestochowa, cenacolo dell'umanità nuova; otto personaggi di un
certo "Comitato statale" a Mosca. Due immagini, una della speranza, l'altra della paura; una nuova, gioiosa, fresca; l'altra vecchia e triste che ha bisogno della violenza per affermarsi, la prima proclama la libertà, quella dei
figli di Dio, fondamento del nuovo mondo.
C'è un denominatore comune tra le due immagini, i giovani in Polonia
e a Mosca, alla distanza di pochi giorni reclamano un mondo nuovo e libero, giusto e solidale, una società degna dell'uomo, immagine di Db.
Riecheggiano, in quella piazza di Mosca, le parole del Papa ai giovani russi: "li Santo Spirito vi accompagni nel passaggio dalla schiavitù alla
libertà dei figli di Dio".
Don Fabio Fabene
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pag. 10
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1991
Positivi i consensi del pubblico
Bene la XXXIII Fiera del Vino
Domenica 18 agosto, alle ore 24,00, si è
conclusa la 339 edizione della Fiera del Vino che
ha sicuramente portato delle innovazioni.
lo l'ho vissuta come collaboratore, quindi
molto da vicino, ed è per questo che, forse, meglio di altri ed in tutta serenità, posso scrivere
queste semplici considerazioni. '
La Fiera, la cui organizzazione pratica era
stata affidata dalla Pro-Loco alla CAPIT Montefiascone, si è aperta il 25 luglio alle ore 22 alla
presenza di autorità politiche, civili, militari e religiose e di fronte ad un vasto pubblico che, dopo le inaugurazioni pomeridiane, sotto un sole
cocente come negli anni passati, ha finalmente
potuto godere di questa "fresca" innovazione.
Un'ottima programmazione ha rallegrato le 25
serate che hanno visto la presenza di migliaia di
persone, soprattutto giovani. Simpatica e gradita l'iniziativa del Pianobar in Piazza V. Emanuele, come simpatiche e molto visitate sono state le
"mostre" allestite al Corso Cavour: retrospettiva
fotografica di Montefiascone; Far da sé; 25 anni
di storia montefiasconese attraverso "La Voce"
con la quale abbiamo ripercorso i problemi del
nostro paese che, adistanzadi anni, ci siamo accorti, sono sempre gli stessi: acqua, traffico al
Corso, commercianti, turismo, strade.
Grazie all'uscita in notturna, abbiamo potuto ammirare il Corteo Storico, che negli ultimi
due anni era uscito quasi sempre in concomitanza con un'altra grande manifestazione quale è la
gara interregionale di go-kart. Simpatica la manifestazione del 1° Palio della botte, che ha divertito il folto pubblico intervenuto.
Successo per "Montefiascone come Rio"
che, oltre alla stupenda sfilata di carri allegorici
artisticamente illuminati, ci ha proposto, in collaborazione con la Fiera, una Miriam Fecchi veramente senza "catene", che ha divertito il pubblico presente fino alle due del mattino. Ma ciò che
è apparso sul palco, tutti lo abbiamo visto.
Non tutti invece sanno di quel accade "dietro le quinte", delle molte difficoltà incontrate prima e durante la manifestazione, delle preoccupazioni, delle perplessità, della stanchezza, delle paure, dello sconforto, dello stress che ogni
giorno erano presenti nelle menti e nel fisico degli organizzatori; non tutti sanno che questa 33*
edizione è stata organizzata interamente da
quattro persone soltanto e che sono stati molto
pochi coloro che hanno dato il loro contributo disinteressatamente.
Anche questa ò la "Fiera", una fiera vista da
quel lato umano che non tutti sanno vedere, ma
che esiste ed è importante. Sulle tessere-abbonamento, con le quali è stato possibile realizzare questa Fiera, molti hanno azzardato pronostici, alcuni hanno fatto addirittura i conti; purtroppo l'oste non era presente.
Ma torniamo a ciò che non tutti sanno: di
questa Fiera si è parlato in una trasmissione televisiva del calibro di "Linea verde", se ne è parlato su Rai Stereo Uno, sono stati realizzati spot
pubblicitari e servizi su "Cinque Stelle GBR", sono stati pubblicati articoli su "Repubblica", "Trovaroma", "La Stampa di Torino", "Corriere",
"Tempo", "Messaggero" e su alcuni settimanali e
mensili. Tante sono state le richieste di soggiorno da parte di forestieri ma, purtroppo, la scarsa
ricettività alberghiera montefiasconese non ci
ha permesso di ospitarli.
E' stata, comunque, almeno sotto il profilo
dell'immagine, una Fiera "nuova" che, come tutte le novità, ha avuto il suo rodaggio e per la prima volta (grazie a chi?) un accurato controllo da
parte della Guardia di Finanza che, a quanto
sembra, dopo due giorni di lavoro ha riscontrato
la regolarità di quanto visionato.
Ma questa Fiera ò piaciuta e questo ricompensa ogni sacrificio ed ora che le luci si sono
spente e siamo seduti nuovamente di fronte al
televisore, non possiamo che pensare alla Fiera
con un po' di nostalgia. Tra poco arriverà l'inverno, poi di nuovo l'estate e con l'estate la 34* Fiera del Vino che, forte dell'esperienza '91, si presenterà sicuramente con un programma ancor
più valido ed in grado di richiamare turisti e montefiasconesi che identificano nella tradizionale
Fiera l'unico momento estivo in grado di offrire ore di spensieratezza e divertimento.
Di fronte a questo, ogni polemica perde di
tono, ogni "conto" ò vano e chi ha tentato di gettare benzina sul fuoco, forse è rimasto scottato,
ma questa è un'altra cosa. Dalla Fiera del Vino:
arrivederci al prossimo anno.
G. Nunziati
CORTEO STORICO
VI
Alle Coste"
il Palio delle Botti
Anche questa è fatta! La XXIII edizione
del Corteo Storico si è svolta, nonostante
qualche incertezza iniziale.
Il numeroso pubblico accorso, ha premiato gli organizzatori della manifestazione. Non tutti i mali vengono per nuocere, recita un motto in voga, e l'uscita serale dei figuranti, in un primo momento osteggiata, si
è rivelata poi del tutto soddisfacente.
Lusinghieri apprezzamenti ha riscosso
la prima edizione del Palio delle "Botti" che
l'Associazione Corteo Storico, in collaborazione con la Pro-Loco Fiera del Vino, ha fatto svolgere lungo la via Cassia Vecchia.
L'ambito riconoscimento se lo è aggiudicato la frazione "Coste"che, con la "Verentana", "S. Flaviano"e "La Torre", si sono sfidati in una gara di abilità e prontezza.
Ma torniamo al Corteo; qualche lacuna
va segnalata anche per cercare in seguito
di colmarla: occorre una maggiore serietà
da parte di alcuni personaggi, maggiore ordine lungo le file, troppo spazio tra un gruppo e l'altro, infine si sente la necessità di una regia che dia ordine alla scena finale.
Se si accettano le critiche in spirito di
collaborazione, non si può però accettare
quanto espresso da un improvvisato cronista locale, che ha lamentato la non rispondenza dei dialoghi al testo storico, come se
ne esistesse uno, ma tant'è, l'improvvisazione è oggi cosa dilagante, che nessuno
bada più a queste "quisquiglie".
Per concludere, il presidente dell'Associazione lacoponi ci prega di ringraziare
quanti hanno collaborato alla n'uscita della
manifestazione: Rubeca bibite, Cantine Leonardi, Cantina Sociale, Banca Cattolica,
Fiera del Vino, Associazione Amici del Cavallo, Leonardi Ferramenta, ditta Saimistraro; a tutti un grazie e un arrivederci alla prossima edizione.
R.C.
La sistemazione definitiva delle disastrate vie adiacenti al Corso Cavour
Sembra che siamo giunti alla svolta definitiva per la sistemazione
delle strade di via del Barone, Butinale, S. Pietro e Garibaldi. Il Sindaco
Minciotti ha assicurato che i relativi lavori sono stati già appaltati ed inizieranno in questo settembre. Per motivi di viabilità la precedenza sarà data
a Via del Barone. Altra lodevole iniziativa ò la ristrutturazione della pavimentazione della piccola ma accogliente Piazza V. Emanuele, con la sua
artistica fontana al centro, ove durante la calura estiva e nelle buone giornate d'autunno, siedono sui suoi scalini alcuni concittadini per il refrigerio
che emana lo zampillo della benefica acqua che scende placidamente nella sottostante vasca, apportando un senso di frescura.
A parte questa caratteristica, al termine di tali lavori, essa diverrà un
luogo di incontro e di piacevole trattenimento.
Con la speranza che tali lavori siano eseguiti con la massima sollecitudine, e che, finalmente, in tutte le nostre vie cittadine si possa camminare con sicurezza e tranquillità, auguro buon lavoro.
Alfredo Gaddi
AHltlìMMÌ ? JVTl P E t t I K T E R K t
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LA VOCE - ri0 9 - Settembre 1991
pag.
3
Una devozione lontana
Non ho avuto la fortuna, che invece è toccata a moltissime genti, di vedere Padre Pio quando era in vita. Solo qualche anno fa, attratto dalla fama di quel sant'Uomo, mi sono recato a visitare il suo Convento, la sua colletta, la sua tomba e le sue opere, chiedendo una risposta ai molti perché
ed alle inquiete ansie dell'anima moderna.
Mi è accaduto di stabilire con lui una specie di corsia preferenziale, essendo egli un santo dei nostri giorni, che possiamo conoscere non soltanto attraverso le brevi agiografie dei santini; sicché non reputo del tutto casuale che a me, sconosciuto artefice, mi sia stato affidato il compito di scolpire un suo monumento fra tanti.
L'artista al lavoro
Ma è anche un personaggio ostile, nel senso che rompe i silenzi e gli
accomodamenti interiori, liberando ruote ascendenti di ansie verso Dio, la
cui voce è spesso sopraffatta dai frastuoni del modernismo che non sa dare vere soddisfazioni; ed insegnando una fede umile ma tenace nella Chiesa delle umiliazioni accanto alla Chiesa trionfante, in una unità di concerti come le consonanze di mille campane.
Ne parlo così perché egli è ormai diventato per me un amico, che mi
aspetta tutti i giorni per passare insieme le domeniche e le festività rigeneratrici del Natale.
Tonino Maccaroni (Tomac)
Eborazione dell'opera
Elementi propedeutici:
- la poesia universale di S. Francesco
- e la tormentata poesia delle Laudi di lacopone da Todi (ordine dei
Frati Francescani).
Avrò occasione, quando esso verrà inaugurato, di illustrare con maggiori particolari, il significato dell'opera; così come ho avuto modo di indicare, in altra sede, gli elementi ideometrici per la sua migliore comprensione.
Ho voluto riservarmi qui, però, per completare il circolo, una qualche
riflessione di carattere più personale sul piano religioso.
Accade spesso, nelle circostanze di simili lavori, che il soggetto dell'opera finisca per costituire un punto di impatto con l'operatore, nel senso che tra i due si stabilisce, come è accaduto a me, un dialogo interiore
senza paravento e senza intermediari, perché Padre Pio è uno di quei Santi col quale si devono fare i conti della propria vita segreta, che è il nucleo dfverità di ciascuno.
"Ho mandato in mezzo a voi i miei ambasciatori e non gli avete creduto"; egli è uno di questi ambasciatori, che non ammette mezze misure: con
lui non ci possono essere né se, né ma, né forse; c'è una sola risposta: sì,
essendo un santo del nostro tempo, che dunque ci conosce bene, vissuto ancora una volta per mostrare la presenza di Dio.
E' come il violino solista, con cui bisógna accordare gli altri strumenti dell'orchestra; una specie di cartina di tornasole della fede cristiana di ogni persona.
Il proposito
- come rendere l'ideadella"SANTITA' VIVENTE" attraverso la catarsi plastica della pietra, con questi elementi figurativi:
- particolari: ascesi del volto, stigmate, saio, cordone penitenziale, Rosario...
- complessivi: idea della preghiera attiva con un ginocchio piegato; e della riconciliazione - redenzione (con l'altro ginocchio
pronto a risollevarsi)
- globali: la Croce come metafora del grande albero della vita
che porta il mondò e come scala dello spirito per comunicare
con Dio.
Che cosa passa dinanzi all'opera:
- il richiamo della "PROMESSA SOCIALE CRISTIANA" come messaggio che deriva dalle opere assistenziali di Padre Pio;
- il riscatto spirituale degli emarginati, dei malati, degli oppressi, dei
vinti, dei perseguitati, delle vittime, dei peccatori, dei ladri, ecc...
TOMAC
N.B. La statua di Padre Pio sarà posta, I primi di ottobre, dinanzi a Gesù Crocifisso, lungo le scale che portano dalla Cripta all'ospedale. Il
programma della messa in opera sarà pubblicato nel prossimo numero de "La Voce".
La Banda Musicale "Città di Montefiascone" in concerto
Domenica 29 settembre, alle ore 10,30,
nel parco comunale di Prato Giardino, la
Banda Musicale "Città di Montefiascone" terrà un concerto al quale tutta la cittadinanza è invitata ad intervenire.
La manifestazione, promossa e patrocinata dalla Banca Cattolica, intende rafforzare ulteriormente i rapporti di sostegno
e simpatia della nostra popolazione verso il
Complesso Bandistico che rappresenta una delie più apprezzabili realtà nella promozione artistica e culturale delia Città.
Con l'occasione si da notizia che entro
il prossimo mese di ottobre verrà avviato un
nuovo corso di preparazione musicale gratuito per allievi bandisti condotto dal Direttore della Banda M° Roberto Aronne.
Atteso lo scopo essenzialmente formativo di tale iniziativa, si invitano i genitori a
fare opera di stimolazione verso i propri figli
affinché vogliano occupare parte del loro
tempo libero in questa attività indubbiamente vantaggiosa e gratificante per la loro formazione umane e spirituale.
Poesie non scritte
Poesie non scritte.
Fogli bianchi,
come le bugie oneste.
Silenziose emozioni
di vita non vissuta.
Barchette di carta,
che galleggiano
brevemente
sul mare di menzogne
della vita.
Dott. Zivago
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10
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1991
Diocesi di Viterbo
-
VISITA R
Dalla lettera del Vescovo ai Sacerdoti
Parroco: D. Giorgio Basacca
Titolare : S. Donato
5 - 1 2 ottobre
Parroco: D. Giuseppe Fucili
Titolare : Corpus Domini
13 - 20 ottobre
Parroco: D. Giuseppe Trapò
Titolare : S. Giuseppe
21 ottobre - 1 novembre
Celleno
abitanti: 1.170
Montefiascone
Le Coste
abitanti: 1.900
Montefiascone
Le Mosse
abitanti. 1.800
Parroco: Mons. Oliviero Temperini
Montefiascone
Titolare : S. Maria del Giglio
Zepponami
2 - 1 0 novembre
abitanti: 2.100
Il Vescovo viene perché è padre: desidera incontrare i propri figli e star con loro. Vuole conoscere direttamente le comunità vedendo di persona e, prima di
tutto, ascoltando: per rendersi conto della loro vita
cristiana, delle iniziative, dei problemi, delle attese.
E poiché ha avuto da Cristo il compito e la grazia
di guidare il popolo di Dio, desidera e deve dire ai suoi
figli quello che la coscienza e la responsabilità di padre gli
suggeriscono.
Deve capire la sua gente. Ed il popolo cristiano ha
bisogno di sperimentare che ii Vescovo, pur essendo un
uomo come tutti, non è un personaggio qualsiasi ma
compie la stessa missione affidata da Cristo agli apostoli
quando disse loro: «lo sono con voi. Andate! Chi ascolta
voi, ascolta me!».
E' facile allora rendersi conto che la Visita Pastorale fa parte della nostra crescita cristiana cioè del
nostro diventare sempre più cristiani.
Essere cristiani, infatti, non significa credere genericamente in Cristo o vivere per proprio conto una
nostra religiosità privata.
Si è cristiani perché siamo quella famiglia di Cristo
che è la Chiesa. SI è cristiani, se si è Chiesa. E si è
Chiesa appartenendo ad una comunità di battezzati,
intomo al Vescovo. Proprio lui, che è in comunione con
il Papa, ci garantisce che, insieme a tutti i cristiani del
mondo, siamo ia Chie'sa cattolica: quella che Cristo
chiama «la mia Chiesa».
Chiesa fedele, unita, missionaria.
Il Vescovo viene a condividere con tutti la gioia di
essere Chiesa e la responsabilità di diventarlo di più.
«I Vescovi assumono il sei
derido in luogo di Dio al greg
maestri di dottrina, sacerdoti
governo della Chiesa.
I Vescovi, per divina istitv
degli Apostoli, quali pastori d
ascolta Cristo, chi li disprezza
ha mandato Cristo» (Lumen G
CI SARA' PURE
QUALCHE RISULTATO CONCRETO
CHE SI VUOLE RAGGIUNGERE?
Certamente.
Ma non sarebbe giusto stabilire, prima, cosa verrà
fuori dall'incontro del Vescovo con ciascuna Parrocchia.
Però, la nostra Diocesi ha scelto due impegni che abbiamo ritenuto necessari e possibili: la promozione di famiglie cristiane missionarie e l'orientamento vocazionale dei giovani.
Insieme al Vescovo, ogni Parrocchia si confronterà
con questi impegni.
In pratica, si tratta di verificare quello che si è fatto
e quello che si fa. Vedere cosa l'esperienza ci suggerisce
di più e di meglio per diffondere e far comprendere la
bellezza e l'importanza di questi impegni. Mettere insieme
quanti sono disposti a viverli. Fare un programma di
iniziative da attuare in continuità e senza stancarsi.
Per questo, la Visita Pastorale mira a far in modo
che all'Incontro con il Vescovo partecipino tutti,
perché il Vescovo è padre di tutti. Tutti sono chiamati, tutti
sono attesi, senza esclusione di nessuno.
E si vuole che l'incontro ridesti in tutti la coscienza
di essere Chiesa: cioè cristiani che vogliono portare
ovunque l'umanesimo della concordia e della fraternità, e
cominciano loro stessi per primi a superare le divisioni e
gli individualismi convertendosi alla vera carità degli uni
verso gli altri.
Non è facile ma è possibile.
Attraverso il Vescovo, è Cristo che ci chiama.
La diocesi è una porzior
alle cure pastorali del Vescovi
terio, in modo che, aderendo a
Vangelo e della SS. Eucaresti
costituisca una Chiesa particc
opera la Chiesa di Cristo, Un;
lica. (Christus Dominus, n. 1
LA VOCE - ri0 9 - Settembre 1991
LSTORALE -
Zona di
Montefiascone
pag.
3
D. Giorgio Basacca - Rappresentante di zona
nel consiglio presbiterale
D. Angelo Pulicari - Vicario di zona pastorale
5 OTTOBRE
Apertura delle Visita Pastorale - Celleno
18 OTTOBRE
Convegno Catechiste (Coord. D. Agostino Ballarotto)
21 DICEMBRE
"Politici e Amministratori" (Coord. D. Fabio
Fabene)
* "Giovani e mondo dello sport"
(Coord. D. Fabio Fabene - D. Giuseppe Trapè)
* "Uomini della cultura" (Coord. Mons. Luigi Mocini)
*
Parroco: D. Agostino Ballarotto
Titolare : S. Margherita
25 novembre - 8 dicembre
Montefiascone
Centro storico
abitanti: 1.900
Parroco: D. Biagio Governatori
Titolare : S. Flavlano
6 - 1 9 gennaio 1992
Montefiascone
Le Grazie
abitanti: 4.700
Parroco: D. Angelo Pulicari
Titolari : SS. Marta e Biagio
19 - 26 gennaio
Marta
abitanti: 3.450
Parroco: D. Franco Magalotti
Titolare : S. Maria Assunta
26 gennaio - 2 febbraio
Capodimonte
abitanti: 1.700
"Personale della Sanità" (Coord. D. Domenico
Cruciani)
4 GENNAIO
"Religiosi e Religiose" (Coord. P. Giovanni Petrelli)
24 NOVEMBRE
Giornata del Ringraziamento
* Giornata vocazionale (Coord. Mons. Luigi Mocini)
2 FEBBRAIO
zio della comunità..., presie\ di cui sono pastori, quali
el sacro culto, ministri del
one, sono succeduti al posto
la Chiesa, e chi li ascolta,
lisprezza Cristo e Colui che
Ltium, n. 20)
del popolo di Dio, affidata
coadiuvato dal suo presbi>uo pastore e, per mezzo del
unita nello Spirito Santo,
ire, nella quale è presente e
Santa, Cattolica e Aposto-
Chiusura della Visita Pastorale a S. Margherita
Preghiamo
O Gesù,
Dio fatto uomo per la salvezza
di tutta l'umanità,
noi crediamo in Te.
Tu ci hai chiamato a far parte della Chiesa
attraverso la nostra diocesi.
E ci concedi di vivere
l'avvenimento straordinario
della Visita Pastorale.
Aiuta il Vescovo a venire in mezzo a noi
come padre,
per conoscere, comprendere,
guidare con sapienza
e bontà il popolo che gli hai affidato.
Aiuta noi ad accoglierlo con fede
nel Tuo Nome.
Fa che nessuno rimanga assente o estraneo
a questo incontro,
affinché, con la Tua grazia e con la guida
dei nostri sacerdoti,
diventiamo una diocesi più fedele,
più unita, più missionaria.
Maria, Tua e nostra Madre, ci ottenga
che crescano in numero e qualità
le famiglie cristiane missionarie e i giovani
ispirino al Vangelo
le grandi scelte della loro vita. Amen.
+ Fiorino Vescovo
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1991
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Concerto della "Corale S. Margherita "
Nel programma delle manifestazioni della "Fiera del Vino", si è
inserita, quest'anno, la esibizione della "Corale S. Margherita",
schola cantorum della Basilica di S. Margherita, che, nella Chiesa
superiore della Basilica di S. Flaviano, ha tenuto un concerto corale e strumentale.
Sono state presentate composizioni corali per le musiche di
Verdi, B. Marcello, L. Perosi, Mozart, Bach ed altri.
La Corale, composta di circa 40 elementi, tra voci bianche e voci nere, si è esibita con esecuzioni prevalentemente a quattro voci e di solisti, con accompagnamento d'organo.
Ha diretto, magistralmente, Mons. A. Patrizi; all'organo, sempre impeccabile, il prof. Settimio Trapè; i solisti, particolarmente
apprezzati ed applauditi, erano il baritono Adolfo Fanali, il tenore
Giovanni Angelotti, il soprano Maria Pia Genga, il contralto Anna Lisa Ugolini.
Del resto gli applausi dello scelto pubblico, che ha preferito assistere,pure in concomitanza con altro spettacolo della Fiera, sono
andati calorosamente a tutto il complesso; complesso che sta di-
mostrando sempre di più di aver trovato un suo stile apprezzabile
ed apprezzato, mentre è in corso un evidente affinamento nelle particolari esecuzioni di notevole livello.
Tra il pubblico, intervenuto puntualmente, e particolarmente attento, il Vescovo Mons. Tagliaferri, il Sindaco Mlnciottl, l'assessore Cotemme, il presidente della Fiera Marslantonio, che hanno, infine, posato per una foto insieme ai cantori. Il Vescovo ha rivolto alla Corale parole di vivo apprezzamento pd incoraggiamento.
La Corale si prepara ora per un nuovo importante impegno per
la esecuzione del "Concerto di fin'Estate" che, ormai tradizionalmente, avrà luogo l'ultimo sabato del mese di settembre, e cioè il
28 settembre, nella Basilica di S. Margherita.
Se ne dà fin da ora notizia perché, quanti amano questo particolare tipo di manifestazioni ed hanno a cuore l'affermazione di
questo complesso cittadino, che fa onore a Montefiascone, la diffondano sufficientemente.
Nicola Castellani
I piccoli Cantori della Contea di Fiandria (Francia) in concerto
Domenica 18 agosto u.s., alle ore 21, nella
nostra Basilica Cattedrale, i Piccoli Cantori della Contea di Fiandria, diretti dal M° Regis Decool, hanno guidato, per un paio d'ore, il pubblico
presente, numeroso e partecipe, nel mondo ma-
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gico e meraviglioso della musica corale in un alternarsi di voci che si rispondevano e si riunivano in un solo cuore che subito vibrava all'unisono con quello degli ascoltatori.
La grazia delle voci soliste, la potenza del
coro, la perfetta esecuzione dei brani, hanno
pienamente appagato i presenti, tra i quali abbiamo notato S. E. il Vescovo Tagliaferri ed il
Sindaco di Montefiascone Mlnciottl.
Una ventina i pezzi di musica sacra eseguita con brani di Bach, Schulz, Gallus, Franck, Gevaert, Noyon e Haendel. I prolungati applausi alla fine di ogni pezzo ed alla conclusione del concerto, sono stati ampiamente meritati dai giovani, bravissimi artisti.
L'organizzazione e lagestione della manifestazione sono perfettamente riuscite grazie alla
preziosa collaborazione del Seminarlo Barbarigo e di una ventina di famiglie di Montefiascone che si sono fatte carico della ospitalità dei cir-
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ca 50 componenti la Corale.
Ad essi va il ringraziamento più vivo da parte del Comitato Parrocchiale che ha organizzato e gestito la manifestazione.
Giuseppe Ferlizzi
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LA VOCE - ri0 9 - Settembre 1991
i e f i é t f i s i ! Isti! Itati!!:
accoppiata iimccnte
(da pag. 4)
per qualcosa che si ama più di se stessi. Certamente il Defuk fu un po' esagerato, chi può negarlo? Però fece una bella fine... passò dai paradisi artificiali procuratigli dall'insuperabile vino abboccato, al paradiso, quello vero.
Ma per i pochi che ancora non conoscessero i termini
storici della vicenda - perché di storia si tratta - ecco qua come andarono le cose e per quale motivo, da allora, il moscato di Montefiascone si chiama: Estl Est!! Est!!!
Per tradizione antichissima questi fatti si svolsero fra il
1111 ed il 1114 in Montefiascone. Era il Medioevo e forti contrasti dividevano il Papato e l'Impero per la lotta sulle iiìvestitufe dei vescovi. Il Papa li voleva fare senza il beneplacito dell'Imperatore e giù botte da orbi.
Dopo lunghe lotte sembrò tornare la pace e l'Imperatore di Germania, Enrico V, scese in Italia per firmare un armistizio con il Papa.
Al suo seguito era, naturalmente, la solita massa di
scrocconi e cortigiani e fra questi il vescovo o barone - questo non si sa - Giovanni Defuk di Augusta.
Questo signore mandava in avanscoperta il proprio servo Martino, che precedeva il corteo imperiale e doveva segnare sulla porta della cittadina che incontrava la parola "Est", se c'era il vino buono.
Giunto a Montepulciano il buon Martino assaggiò il vino
e segnò una "Est". Quindi Defuk si prese la sua brava sbornia ed il corteo proseguì tra canti e scorrerie varie.
Ad Orvieto il servo Martino trovò un vino così delicato,
così corposo, che sulle mura non segnò una, ma ben due "Estl Est!!" come a dire: "Qui è buono il doppio di quegli altri".
Da Orvieto il corteo imperiale si diresse verso Montefiascone per raggiungere Roma.
Equi accadde il fatto... miracoloso. Martino arriva, scende di groppa, si dirige verso una cannelletta proprio nella zona di S. Flaviano e tracanna quel nettare odoroso, chiaro,
brillante, fresco, amabile che l'oste gli porge. Ancora... ancora! Questo non è vino ma piscio degli angeli, avrà esclamato l'estasiato Martino.
Calce e pennello e a "tralancone", barcollando come un
vascello nel pieno dellatempesta, tanto aveva bevuto, dipinse non una, non due, ma ben tre Est! Est!! Est!!! sullo stipite di quella cantina.
All'arrivo del lungo corteo tedesco, si può ben immaginare cosa accadde. Il nostro Defuk appena letto le tre Est irrompe nella cantina, si stravacca su una panca e giù boccali di vino.
E' troppo buono! La sbornia è così solenne che dura a
ripetizione alcuni giorni, tanto che, quando c'è da ripartire,
montato a fatica in sella al suo destriero, una volta giunto
fuori le mura di Montefiascone, mentre l'Imperatore ed il seguito si dirigevano verso Viterbo, Defuk con Martino fece
marcia indietro. Il luogo dove avvenne questo "storico" ripensamento è ancora oggi conosciuto come il "cancello del
cardinale".
Per farla breve Defuk si stabilì a Montefiascone e campò tre anni di vino. Poi scoppiò!
Lasciò tutti i suoi averi al Comune perché svuotasse ogni anno un barilotto di vino sulla sua tomba in S. Flaviano,
affinché la sua dolcissima sbornia avesse una storia infinita.
U. G. Ricci
17-18
agosto
pag.
3
AVIS e.giornata del donatore
Anche quest'anno la Sezione AVIS cittadina ha festeggiato la giornata del donatore.
Tutto è iniziato il giorno 17 presso il locale Ospedale ove sono stati raccolti 29 flaconi di sangue con una affluenza di 41 persone, presentatesi a tendere il loro braccio per compiere il gesto più bello e generoso che un essere umano possa fare, quello di donare il proprio sangue per consentire ad altre persone, meno fortunate, di continuare a vivere.
A tutti loro un grazie dal profondo del cuore, ed anche a coloro che, per motivi vari, non hanno potuto donare, sarà per la prossima volta. La grossa selezione fatta dai medici addetti ai prelievi, dimostra quanto siano scrupolosi i controlli che vengono effettuati, controlli che sono una garanzia per gli stessi donatori. La festa, diciamo così "civile", si è svolta il giorno 18 ed è iniziata alle ore 9,00 a Piazzale Roma con il raduno dei labari delle Sezioni consorelle intervenute. Alle ore 10,00, presso l'aula magna dell'edificio scolastico, sono stati consegnati i diplomi di benemerenza ai donatori che hanno raggiunto l'ottava donazione e
precisamente a: Camicia Agostino, Ricci Agostino, Salmistraro Fabrizio, Lozzi Roberto, Tonucci Antonio, Panichi Sandro; la medaglia di bronzo per la sedicesima donazione a Porroni Gaetano e Sensi Valerio ed infine la medaglia d'argento per la ventiquattresima donazione a Dominici Oreno.
Anche a questi cari amici va ilringraziamentoda parte di tutti con l'augurio che possano continuare a
donare il loro sangue per tanti, tanti anni e che il loro "donare" sia di esempio a tutti i donatori e di stimolo per
quelli che non si sono mai avvicinati all'AVIS, con la speranza che lo facciano presto.
Poi, accompagnati dalla Banda musicale cittadina, tutti in corteo presso la cattedrale di S. Margherita, oveS. E. il Vescovo Fiorino Tagliaferri ha celebratolaS. Messa. Nella omelia, con toccanti parole, ha messo in luce quanto sia bello e doveroso aiutare il prossimo, esaltando il dono del sangue come atto supremo
di altruismo.
Il Consiglio Direttivo della Sezione AVIS di Montefiascone ringrazia S. E. per aver accolto l'invito, ma
soprattutto per l'affetto e la solidarietà dimostrati non soltanto in questa occasione ma ogni qualvolta vi sia
stato motivo d'incontro. La giornata si è conclusa con l'estrazione della lotteria che ha richiamato a piazzale Roma un folto numero di persone alle quali va ilringraziamentoper il contributo dato per l'acquisto dei biglietti. Per quanti non fossero stati presenti, si riportano qui di seguito, i numeri vincenti: 1 ° premio n. 2995;
2° p. 0994,3° p. 2441,4° p. 2074,5° p. 1334,6° p. 3223,7° p. 0810.
Perritirarei premi ci si puòrivolgereai seguenti numeri telefonici: 823287 - 825017.
I! Presidente della Sezione
Tofanicchio Rodolfo
"LA VOCE" E' GRATA Al SUOI
SOSTENfTORI: Petitti Annibale, Rosati Vincenco, Nervi Antonelli Chiara, Ricca Angela, Rosdolino Ludan Silvestri Amleto, Presciuttini Domenico, Grottanelli Climene, Mari Marisa, Caporali Astorre, Fortunio Pasquale, Fanellu Fulvio e figlia,
Ricerca Armando, Napoli Giuseppe, Paolini Silvano, Paolini Alessio, Olimpieri Duilio, Belleggi Mario, Magno Antonio, Paletti Domenico, Barcarolo Aldo Ostring, Maurizi Bruno, Gambacorta Rina, Brachini Italo, De Simone Gabriella, Nunziali Fabrizio, Bousquet Lina, Bousquet Giulio, Corona De Simone Anna, Pasqualino Venerina, Caciola Lidia, Chiodi Clementi
Rachele, VaJleriani Roberto, Cesarmi Cesare, Cicoria Angelo, Della Casa M. Grazia, Polidori Ignazio, Polidorì Domenico,
Boccalini Goffredo, Monconi Vittoria, Ricca Verdiana, Fedeli Massimo, Mindotti Guido, Angeli Aldo.
AMICI: Marianello Luigi, la famiglia in memoria di Giovanni Paoletti, Paolettì Benito, Rosati Rossella, Patrizi Teresa, Cento Sr. Luisa, Zabeo Ricca Giuliana, Ballarono Roberto, Catasca Irene, Teofilo Anna, Scoponi Giovanna, Baiocco Anna Rita, Giuliobello Marcello, Campanari Cfelio, N.N., Calandrili Rosa, Trugli Duilio, Fanali Umberto, Zampetta Santino, Ranaldi Flaviano, Zampetta Pietro, Manzi Gino, Marenghi Lamberto, Tacchi Giancarlo, Ranucd Giuliano, Malucci Mimmo,
Loffredo Lidia, Porroni Pietro, Sacco Carolina, Ricci Agostino, Sacco Renato, Cancelli Alberto e Ramella Giuseppe,
Campaneschi Franco, Mons. Francesco Zarletti, Manzi-Vergari, Mocini Armando, Modni Aldo.
BENEMERITI: Mecali Antonio, Perandria Romeo, Scarponi Alfredo, Persili Adalia, Fanali Augusta, Mecali Torquato, Marenghi Fabio, Napoli Cesare, Ugolini Gigliola, Santini Antonio, Paiolo Enrico.
AMICI DELLA CATTEDRALE
Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Presciuttini Domenico, Nucciatelli Nicola, Perandria Romeo, Menghini Lucia, Torri Noemi, Angeloni Flaminia Rica Elettra, Filippo Tassoni e Antonella Cerasa,, i familiari in suffragio di: Ida Pascucci, Manzi Mario, Lanzi Ruggero, Cartoni Antonia, Aristei Andrea.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: David Pezzato di Corso e Luzi Debora; Michel» Nunziati di Fabrizio e Paoletti Giuseppa, Maria Chiara Bellacima
di Maurizio e Ciambella Dalida, Gabriele Ciucci di Gianluca e Viola Alessandra, Michela Bevilacqua di Francesco e Buzi Ida, Andrea Paradiso di Luciano e Rossi Albina, Alessandro Ronca di Luciano e Notazio Patrizia, Lorenzo Ranucd di Franco e Fratini Luciana, Gabriele Napoli di Federico e Chiodo Caria, Stefano Cappelloni di Alvaro e Giraldo Omelia.
MATRIMONI: Ficari Quinto e Pohl Alexandre Monika, Sensi Lorenzo e Quadrante Maria, Modni Vincenzo e Pagliaccia
Brunella, Marmo Mauro e Pelecca Rosita, Marciarne Cinzia Cristina e Argenio Maurizio Alfonso, Ferri Luca e Uvini Catiuscia, Piciollo Giovanni e Balicchi Isabella, Salvatori Aldo e Brachini Mariella.
MORTI: CecCarini Antonio 1909, Giraldo Anna 1933, Corba Luigi 1928, Nevi Lucia 1903, Lanzi Ruggero 1909, Cartoni Felice 1912, Manzi Mario 1913, Favaglioni Veronica 1905, Volpi Italia 1915, Cappannella Sante 1902, Savelli Milena 1929,
Moisé Guido 1920, Piergiovanni Lina 1913, Pascucd Ida 1912, Ballarono Andreina 1904.
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pag. 10
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1991
me eri, non volevi che nessuno mettesse piede in casa tua.
Amici in Dio
Poi un bel giorno hai scelto d'andare in ospedale... poi presso la Casa di Riposo... poi... nell'eternità di Dio... dove hai
trovato sicuramente pace e serenità. E' ciò che ti auguria-
Giovanni Paoletti
mo di cuore, caro Mario! Avevi 78 anni.
Ruggero Lanzi
E' l'uomo - sposo - padre d'altri tempi, sempre sereno e pacifico, amante della famiglia e ricambiato adeguatamente dalle figlie e dalle nipoti. E' l'uomo credente, fedele alla lega di perseveranza fino a due settimane prima di
essere colpito dal male. E' l'uomo sul quale ha steso per
tante volte la mano il sacerdote per benedire ed assolvere,
è l'uomo che rimane d'esempio per tanti nella vita e di benedizione per la sua famiglia. Ruggero è vissuto fino all'età di 82 anni. Ora vive in Dio dall'8 agosto.
Coltivatore diretto, è stato stroncato dal male del secolo il 9 luglio, all'età di 53 anni, lasciando nel dolore la spoItalia VoIDÌ
sa e due figlie.
"
Era la donna del sig. Antonio Sciuga, affezionata
Paoletti Benito, suo parente, ha scritto per lui la se
alla famiglia Sciuga come se fosse la sua. Voleva ritornaguente poesia:
re alla sua Marta, ma non aveva il coraggio di lasciare il sor
Antonio,
che lei considerava come un figlio. Tutte le mattiDestin crudele quanta pena hai dato
ne
era
in
chiesa per assistere alla S. Messa e poi per parnel lutto e nel dolore alla famiglia
lare un poco con qualche amica. Il giorno dell'Assunta è anperché Giovanni tu ti sei pigliato
data regolarmente in chiesa, anche se un poco affaticata...
portandolo in cielo a meraviglia.
poi
di corsa in ospedale... poi quasi di corsa al Creatore...
Qui in terra tutti abbiam pregato
dove vivrà felice per l'eternità.
per l'anima tua che se la piglia
la Madre celeste e il suo Figliolo,
la collochi fra i Santi in alto stuolo.
Dimenticar nessuno lo potrà credo.
Il tuo sorriso con la tua bontade,
e di lavorator non eri meno
a nessun altro eri pari.
In del sicuramente ci vedremo,
parlerem dei ricordi e i nostri cari
che in terra insieme abbiam vissuto.
Musa ti chiedo perdono e mi scuso.
Ida Pascucci
ved. Ceccarelli
E' morta il 2 agosto. Hai conosduto nella vita solo lavoro e sacrificio... sempre a fianco di tuo marito, con quattro figli da tirare avanti. Quando ormai le cose si avviavano
per il meglio in famiglia, ti sei ammalata, allettata... finché
un bel giorno, ridotta pelle e ossa, te ne sei andata al Creatore, con la speranza in cuore che è diventata certezza,
d'aver vinto sofferenza, povertà, fatica e male, per vivere
felice nell'eternità di Dio. Avevi 79 anni.
Mario Manzi
Antonia Carloni
Una croce pesante, lunga, è stata la sua, non potendo più uscire di casa, assistita con amore dalle nuore, ma
soprattutto dal marito Masslmlno. Poi la signora Antonia si
è aggravata, portata in ospedale, ha cessato di vivere il 10
luglio. Porgiamo fraternamente le nostre condoglianze allo sposo, ai figli e rispettive famiglie, come a tutta la grande famiglia dei Carloni e dei Trapè.
Guido Moisé
Caro nonno, dopo la scomparsa di mio fratello Giovanni, ora non ci aspettavamo che anche tu te ne andassi.
La tua morte d lascia con il cuore pieno di dolore. Il solito
male ha voluto colpire anche te. Eri tanto buono e simpatico. Non dimenticherò mai i tuoi racconti che d tenevano
allegri. Ora penso che sarai felice perché hai ritrovato Giovannino per il quale avevi versato tante lacrime. I miei
hanno voluto che scrivessi la presente per ricordarti a
quanti ti conobbero.
Un saluto affettuoso da tuo nipote Adriano Zerbini.
Antonio Ceccarini
Ai primi di agosto, alla bella età di 82 anni, rendeva
Avevi un nomignolo messoti dagli amia e te lo portavi con l'affetto e la stima non solo dei numerosi parenti, ma ranima a Dio il concittadino Antonio Ceccarini. Ai familiari
ancheditutti i vicini del contado... anche se, misantropo co- le più vive condoglianze.
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D. Antonio, fratello del più conosciuto Enrico Danti,
era nato nel 1911. Riuscito sacerdote presso i Padri Cappuccini, aveva scelto, in seguito, la vita del sacerdote secolare, incardinandosi presso la diocesi di Rieti, dove è stato parroco per diversi anni, quindi cappellano dell'Ospedale generale di Rieti, responsabile della Comunità di tossicodipendenti Don Gelmini di S. Pietro, confessore della Comunità Anziani "Manni".
Don Antonio, ormai ricco d'anni e di esperienza, pensava di trascorrere gli ultimi anni della vita nella sua città nativa di Montefiascone, ma bisogna proprio dire che l'uomo
propone e Dio dispone... Venuto qualche giorno a Montefiascone, è ritornato a Rieti in piena salute, poi il male, che
in pochi giorni l'ha portato nelle braccia di Dio. E' deceduto il 22 agosto alle ore 15,50, all'età di 80 anni.
Preghiera della stanza della sofferenza n° 8
0 Signore, ti sento più che mai vicino al mio lettino, mentre il mio pensiero d'amore doloroso si sforza
di terminare con te, quando nell'acqua del Giordano ti
umiliasti e ti riconoscesti peccatore tra i peccatori. Forse in tutta la tua vitaquel giorno memorabile la voce del
Padre ti proclamò suo Figlio redentore del genere umano: "questi è II mio Figlio diletto, ascoltatelo" vi parlo
e vi parlerò sin dalla croce, letto l'abitacolo più prezioso della grotta di Betlemme. Cos'è la mia umiliazione
quotidiana, raffrontata con la tua!
Cos'è il mio dolore, non sempre vissuto come II
tuo; con il Cireneo non per amore ma per forza.
Piccolo letto della stanza n° 8, ti ho con me, ti porterò con me e sicuramente dopo assaporerò la dolcezza del dolore accettato ed offerto.
Vergine addolorata a te grido tutto il mio amore,
tutto il mio spasimo per esserti vicino nella grotta di
Betlemme In attesa del pastori, in attesa degli angeli; la
fuga In Egitto, il ritorno nella casa di Nazareth, molto
più angusta, molto più povera, molto più stretta di questa stanza dove si consumano preziosissimamente gli
scorci della mia storia terrena.
A te grido quando tu silenziosa vedevi morire tuo
Figlio; soprattutto grido a te, madre dolorosissima, ascolta la mia preghiera, tra le tue braccia, al posto di
Gesù, prendi me ed ora tienimi con te, portami in Paradiso: libero, tanto libero, liberissimo nell'amore come
il mare infinito di Dio.
Don Antonio Danti
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LA VOCE - ri0 9 - Settembre 1991
pag.
3
Il somarello
Per la fiera di S. Bartolomeo "i villani" si procuravano il mezzo per la vendemmia: il somarello.
Era stagionale perché, terminato il lavoro,
veniva di nuovo venduto. Iniziava così il periodo
dei "ragli". La Valle diventava lacassadi risonanza: ad un raglio seguivano altri, e così per tutto
il giorno, mentre i somarelli, carichi di bigonci, facevano lentamente la salita, magari con il padrone attaccato alla loro coda.
forse più preoccupato, più nervoso, anche se più
ben servito... forse talvolta si sostituisce al "somaretto", credendosi padreterno, bestemmiando senza ragione Dio, e non riuscendo più a capire che le cose sono fatte per lui e non lui per le
cosel
Ci piace riportare la poesia di Piciollo Diodato dal titolo "L'animale dimenticato". E' un
omaggio che vogliamo rendere al famoso "somaretto".
Torni il nostro pensiero all'asinelio
carico di soma, e stimolo il bastone
la cavezza era il freno, era un modello
aiutante sincero del padrone.
Cantò la ninna nanna aj Bambinello
e con il fiato gli fu termosifone.
E poi lo trasportò verso l'Egitto
come gli Evangelisti hanno descritto.
Veramente sarebbe un gran delitto
dimenticar i suoi meriti in passato.
Egli è colui che noi troviamo scritto
che il Cristo, per le Palme ha cavalcato.
Anzi l'umanità con qual diritto
questo servo fedele, si è mangiato;
quando serviva da cavalcatura
era la vita nostra più sicura.
E' un mondo scomparso, finito, un'epoca
tramontata che è durata centinaia di anni, mentre sono bastati una cinquantina perché la tecnologia moderna mutasse completamente il volto.
Ora è l'epoca dei trattoretti, delle macchine...
L'uomo - sostanzialmente sempre uguale cerca di adattarsi alla nuova corsa per la vita,
Si dice "trotto d'asino non dura",
egli per questo è solito andar piano,
umile lo creò madre natura,
sua calma anche se tarda, va lontano.
I mezzi d'oggi destano paura
chi ha troppa fretta, non arriva sano.
Era il suo raglio, un'armonia canora;
quando spuntava l'alba, e prima ancora.
Professione religiosa
Con una solenne cerimonia Sua Ecc.za il
Vescovo Fiorino, con quattro concelebranti, ha
accettato la professione religiosa perpetua di Sr.
Rosa Abregù B., suoradel Divino Amore, il giorno 30 agosto. Presenti, oltre alla Superiora Generale, erano molte altre consorelle, diverse
Suore Maestre Pie, la "schola cantorum" di S.
Margherita, che ha dato lustro all'assemblea liturgica, e un buon pubblico, che sarebbe stato
sicuramente più numeroso se le Suore avessero fatto sapere per tempo tale ricorrenza.
Nel mondo di oggi, dove domina l'egoismo,
il denaro, il sesso, la testimonianza d'una vita
che si consacra totalmente a Dio è sempre un
grande richiamo ed uno scossone spirituale che
spinge a guardare oltre ciò che è mondano e perituro.
Don Cruciano Can. Venanzi
i l
4
Nato nel 1906, è deceduto nella sua abitazione di Montefiascone il 2 settembre. D.
Cruciano era nativo di Valentano, dove è stato
sepolto.
Parroco a Grotte di Castro era stato nominato canonico della Basilica Cattedrale e per
alcuni anni ha abitato la vecchia casa di S.
Flaviano, poi nel suo privato appartamento.
Amante della musica, studioso, schivo, s'è fatto
ben volere da tutti. Per tanti anni è stato cappellano del cimitero di Montefiascone.
Ne parleremo più diffusamente nel prossimo numero. Chiediamo solo una preghiera di
suffragio per la sua anima
Con questo mezzo, adoperato allora,
smog non vi era, né l'inquinamenti;
la pace della casa era signora,
anche con poco, stavamo contenti.
Il vizio aumenta e la virtù peggiora,
tabacco e vino, e più stupefacenti,
potevi il vino bere anche una doga,
ma era sempre migliore della droga.
Il Montefiascone Baseball
approda ai play off
Con le ultime due vittorie contro il Ceccano, la Banca
Cattolica baseball ha raggiunto il traguardo che si era posta all'inizio del campionato, infatti ha raggiunto la matematica certezza di dover giocare i play off, in quanto è due partite sopra il Viterbo, secondo e 7 partite sopra il Ceccano,
terzo. Questo ò sicuramente già un ottimorisultatoper i
montefiasconesi, che ora possono godersi fino a settembre
le meritate vacanze. Naturalmente io sforzo fatto fino ad ora sarà niente in confronto a quello che i falisd dovranno fare in seguito, se vorranno vincere i play off. Questo sarebbe un risultato bellissimo per il baseball di Montefiascone,
e potrebbe concludere nel migliore dei modi un anno che
con i campionati europei ha già assunto notevole importanza. Per quanto riguarda i campionati europei voglio ricordare la bellissima prestazione della nostra nazionale, che infatti si è ripetuta come 2 anni fa a Parigi, ma questa volta
senza perdere neanche una partita. E'riuscitaanche a restituire il 5 a 0 nelle cinque partite di finale all'Olanda, che
alcuni anni fa avevamoricevuto.La nostra cittadina ha reagito molto bene all'impatto con i campionati europei e
sempre molti concittadini sono intervenuti alle partite. Sicuramente, però, la partita dove è intervenuto più pubblico è
stata quella dell'Italia, anche se poi l'incontro è stato un po'
carente nei confronti dello spettacolo, a causa della netta
superiorità italiana. Oltretutto voglio affermare che la nostra cittadina è stata molto elogiata e molti giocatori hanno
espresso il loro parere dicendo che il fondo del nostro campo era migliore di tutti gli altri dove si giocava, un pensiero
che sicuramente ci fa molto onore. Ritornando, però, alla
squadra allenata da Massimo Fortunati, voglio ricordare
che il prossimo incontro sarà per l'8 di settembre contro il
Padule, partite che saranno importanti per provare la squadra che dovrà poi affrontare i play off.
pag. 10
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1991
EUROBASEBALL '91
.
MONTEFIASCONE
La società sportiva Banca Cattolica Baseball Montefiascone vuole ringraziare tutti gli Enti, le ditte ed i privati che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.
Unanimi sono stati I consensi che I visitatori, le squadre e I giornalisti di ogni
nazionalità hanno riservato all'ospitalità, allo stadio ed alla organizzazione che
hanno trovato a Montefiascone, stimolando II nostro orgoglio di cittadini.
I primi ringraziamenti vanno all'Amministrazione Comunale che, con grandi sforzi ha messo a disposizione un impianto adeguato, alla Federazione Italiana BasebalI Softball, che ci ha onorato designadoci come sede, ed alla Regione Lazio (in particolare all'Assessorato allo Sport) sensibile verso questa manifestazione, addirittura concedendo al Comune, per gli europei di baseball, 600 milioni che serviranno per il completamento degli impianti per tutti gli sport, cosa della quale siamo orgogliosi.
Un ringraziamento particolare va al nostro sponsor Banca Cattolica, non solo per
il suo supporto, ma soprattutto per aver sottolineato a parole e con i fatti la grande importanza dei campionati europei per Montefiascone, dando una spinta decisiva alla macchina organizzativa.
Ringraziamo, poi, tutti i componenti del COL, che avrebbero meritato di essere coinvolti e gratificati maggiormente, se le esigenze organizzative (che in tali manifestazioni
subiscono pesanti vincoli esterni), lo avessero consentito. Ci auguriamo che nel futuro
ci possano essere occasioni, sportive e non, per sviluppare lo spirito di collaborazione
dimostrato, nell'interesse generale della cittadina.
In particolare hanno svolto un ruolo fondamentale, per la riuscita della manifestazione:
- Il presidente del COL Fabrizio Maffei che, nonostante alcuni problemi familiari che ne
hanno limitato gli spostamenti, ha offerto un notevole apporto al settore televisivo;
- la Associazione Musicale Falisca, la cui Banda, suonando perfettamente gli inni nazionali, si à meritata i complimenti nelle cronache sportive della stampa nazionale;
- il Corteo Storico Falisco, che ha offerto uno splendido spettacolo per la inaugurazione dello stadio;
- gli Amici del Cavallo che, con pazienza e professionalità, hanno partecipato alla manifestazione;
- il Foto Club Tone Line, che ha professionalmente organizzato due concorsi fotografici con mostra e proiezione;
- il Ferrari Club, che ha abbinato l'Eurobaseball al concorso di disegno sulla Mille Miglia;
- La Associazione di Solidarietà Falisca, che ha messo a disposizione la necessaria
autoambulanza;
- l'Ente Provinciale per II Turismo, che ha offerto escursioni per la nazionale della Unione Sovietica, nostra ospite;
- tutte le società sportive del COL che hanno collaborato nel giorno della inaugurazione;
- i ristoratori ed i commercianti che hanno entusiasticamente partecipato al concorso
gastronomico ed a quello per le vetrine.
Una citazione particolare meritano i rappresentanti della stampa e TV locali, che sono stati vicini ai campionati con sensibilità e professionalità.
Infine hanno dato un essenziale apporto (anche alla fornitura delle attrezzature necessarie) le ditte: Cantina di Montefiascone, sponsor del concorso gastronomico; Ritem
arredamenti, sponsor del concorso vetrine; Gruppo Governatori; Prefabbricati PRECOM; Infissi La Corte; Peperino ANSELMI; Pelletterie B.S.L. di Spagnuolo; Ortopedica
Giuliani; Il Capannone; G.N. Alluminio; Tipografia Graffietti; Tipografia Union Printing; Lo
Zoo di Legno; L'Angolo Verde; Grafica Alto Lazio; Spazio Aperto Nicolini; Olivetti Conto Graph; Autoservizi Belleggi; Mobili F.lli Zeppa; Centro del Colore; Faliscagas; Carrozzeria Falisca; GORI Edilizia.
La Rocca dei Papi
Chi raggiunge la Rocca, il panorama
ammira, per natura tanto adorno
la valle, il lago, il mare e i monti intorno
e, quanto è bello, soddisfatto esclama.
Tanti turisti il bel luogo richiama
chi già lo vide, spesso fa ritomo.
Questo dei Papi, l'estivo soggiorno,
rudere illustre, dall'antica fama.
Fortezza e Reggia, e vinse il paragone
quando il richiamo fuorviò il Papato
l'esiliò volontario in Avignone.
Dall'uomo e dall'incuria sbriciolato,
per troppo tempo senza protezione,
caro cimelio, un poco restaurato.
Piciollo Diodato
r,
%
Ad un carabiniere
Il passo ponderato, come quello di un soldato.
Lo sguardo fiero, come quello di un esploratore.
Le mani protese verso la porta della caserma,
come l'ingresso in un istituto. Gli fu aperto,
un sorriso lo accolse, in contrasto con i muti gerani,
ancora racchiusi, riposti lungo la scalinata.
Una gioia rassicurante esplose tra i commilitoni.
Persino il paese, ancora inedito, melodia diffuse
a braccia aperte.
La notte inevitabilmente comparve: la sferza di vento
isolava l'ambiente dai tumulti di gioia.
Un rumore assordante echeggiò nella stanza,
rompendo il silenzio. Fosti Tu gentil'Uomo che
ponesti fine ai tuoi giorni.
Ragazzo, dai bottoni puliti, nella fiamma hai rifuso
il futuro ed altrove ti sia consentita
la tonte di vita infinita.
Il cappello, la giacca, la divisa completa, a fianco
il tuo letto, in tono perfetto.
La bandoliera, a quel chiodo, che pendola ancora
ma tu non pronunciasti parola.
In questo giorno commemorativo, per l'opera compiuta
riconoscimenti e lodi, ad alcuni è devoluta.
Agli assentì, in un minuto di raccoglimento e di
pensieri; un plauso anche a te, collega,
da noi Carabinieri.
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LA VOCE - ri0 9 - Settembre 1991
pag.
3
Il 23 settembre tutti a scuola e fin da ora
si preparano I libri, 1 quaderni, tutto l'occorrente per uno studente sia della scuola materna, sia delle elementari)sia della media inferiore e superiore... Oltre alla scuola inizia
anche l'impegno alla educazione ed Istruzione religiosa; con iprimi di ottobre si aprono anche le porte della scuola di catechesi... L'Impegno deve essere serio sia per la scuola, sia per la formazione religiosa, formazione che non ha come finalità la prima Comunione e la Cresima, ma la vita. I genitori che vogliono bene sul serio al propri figli, si preoccupano della loro Istruzione umana come della loro formazione religiosa. Le foto che riportiamo e che riguardano la cerimonia di prima Comunione e della Cresima del bambini e dei ragazzi di S. Margherita, ci debbono ricordare ciò che abbiamo detto: sono solo tappe della vita cristiana.
I bambini rinnovano le promesse battesimali - 4 maggio
Come simbolo
Presso la chiesa del Corpus Domìni, il 12
maggio scorso, ricorrenza del Patrono San Pancrazio, Emanuele Malucci, bambino simpatico
e vispo come una cinciallegra, ha ricevuto la prima comunione. Auguri al caro Emanuele, nonché ai genitori Franco e Lucia, che vedono cosi uno dei più importanti traguardi cristiani felicemente raggiunto.
G.Z.
La fotografia l'abbiamo voluta riportare
come simbolo di tutti I ragazzi di Montefiascone che quest'anno hanno ricevuto la loro
prima comunione, per ricordare a loro ed ai
loro genitori che la vita cristiana è una cosa
seria e che continua...
Siete in regola con le leggi sanitarie?
GILBERTO CECCARIGLIA
M.M. del Carabinieri Nucleo
Antleofletlcazlonl e Sanità In congedo
qh stessi bambini dopo la S. Messa di prima Comunione - 5 maggio
19 maggio - Cresima a S. Margherita
Quando si diventa grandi non c'è più bisogno della mamma per agire...
Quando si riceve la Cresima ci si può considerare maturi per la vita cristiana, non sono più gli altri
a darci una mano, ma noi siamo a darla soprattutto con l'esempio e, quando occorre, con la parola.
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LA VOCE - n° 9 - Settembre 1991
V Seminario
Internazionale
Valutazioni
di
Musica
e proposte
Dal 28 luglio all'11 agosto si è svolta, alla Rocca dei Papi, la or- de contribuire, come può, al miglioramento di questa straordinaria
mai tradizionale serie dei concerti eseguiti dai Docenti e dagli Allie- manifestazione da annoverare decisamente tra le più originali e
vi partecipanti al 5° Seminario Internazionale di Musica promosso qualificate realizzate nel campo culturale della città.
ed organizzato dalla Cantina di Montefiascone con il sostegno delE' inutile sottacere la scarsa frequenza ai concerti delle Autola Amministrazione Provinciale, del Comune, della Camera di rità locali e del pubblico montefiasconese. Pochi, pochissimi coloCommercio e della Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo. ro che hanno assistito alle varie serate e che si possono ridurre ad
La Direzione Artistica, assegnata come sempre all'esimio Ma- una quindicina di appassionati e qualificati intenditori.
estro Elio Maestosi e la Direzione dei Corsi affidata a docenti di faSi dirà: "Ma l'accesso ai saloni era precario, l'illuminazione del
ma internazionale, conferiscono ogni anno un elevato livello di parco era insufficiente!" e così via. Sì, d'accordo. Ma non sta tutto
preparazione e di esecuzione ai vari Artisti che si esibiscono davan- qui il motivo di così insoddisfacente partecipazione.
ti ad un attento ed affezionato uditorio. Vada pertanto un doveroso
Noi riteniamo che questa manifestazione non si sia adeguataattestato di apprezzamento a tutti gli esecutori che ci hanno offer- mente inserita nel tessuto sociale di Montefiascone. Docenti e dito piacevolissime serate in compagnia della eccelsa musica di scenti iniziano e conducono i corsi in una specie di ritiro collegiale
Schumann, Rachmaninov, Bach, Borodin , Debussy, Schubert, a Villa Salotti dove studiano, mangiano e dormono in uno "splendiMozart, Vivaldi, Rossini, Puccini, Verdi, Bellini, Brahms, Beetho- do isolamento". Quasi nessuno li véde in giro con gli strumenti, molven, Hoffenbach, Chopin e Pergolesi.
ti ignorano addirittura la loro presenza a Montefiascone, solo a tarUn vivo ringraziamento intendiamo esprimere altresì agli infa- da sera escono pertrasferirsi alla Rocca ed offrirci il saggio della loticabili organizzatori del festival: il Presidente Brugnoli, il Vice Pre- ro bravura. Per questo, se l'organizzazione lo riterrà opportuno, dal
sidente Trapè ed a tutti i componenti della Segreteria. Il loro sfor- prossimo anno proponiamo che questi bravi musicisti, tutti giovazo è tanto più apprezzabile in quanto i numerosi e difficili problemi ni, di aspetto gradevole, di indole socievole, organizzino dei conorganizzativi e finanziari hanno gravato esclusivamente ed intera- certini serali all'aperto in vari punti, alternativamente, del centro
mente sulle loro spalle data la assoluta gratuità della intera serie dei storico e della periferia della città, oppure di concerto con i parroci, nelle nostre meravigliose chiese per le quali, l'unico problema,
concerti.
sarebbe
l'imbarazzo della scelta.
Valutazioni, dunque, del tutto positive sulla organizzazione e la
esecuzione dei concerti. Grazie e bravi a tutti!
Sicuramente un contatto più personale, una partecipazione più
Ma poiché l'esperienza, come la storia, è maestra di vita, ci per- immediata della città a queste esecuzioni "domiciliari" riuscirebbe
mettiamo ora soffermarci un attimo su quello che, a nostro avviso, a gratificare maggiormente esecutori ed uditorio incidendo più pronon ha funzionato a dovere. E questa nostra puntualizzazione non fondamente nella sensibilità musicale della popolazione locale; il
vuole assolutamente avere il significato di critica sterile, il cui con- che, d'altra parte, è il fine ultimo della manifestazione.
cetto non fa certamente parte del costume di chi scrive, ma intenG. Ferlizzi
Consegnata la nuova autoambulanza all'Associazione di Solidarietà Falisca
Con una semplice ma suggestiva cerimonia, il giorno 14 agosto scorso, in Piazza Vittorio Emanuele, il Sindaco di Montefiascone Minciotti ha proceduto alla consegna simbolica delle chiavi della
nuova autoambulanza alla Associazione di Solidarietà Falisca
che, a titolo di volontariato, ne ha
assunto la gestione. Presenti alla
cerimonia il Vice Sindaco ed Assessore* alla Sanità Dott. Leonardi, la Dott.ssa Emiliana Carelli in
rappresentanza del Prefetto di Viterbo ed il Dr. Rocchi in rappresentanza del Questore di Viterbo.
Parole di circostanza hanno espresso il Sindaco, l'Assessore
alla Sanità ed il Presidente del-
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l'Associazione Goffredo Balestra il quale ha rivolto un particolare ringraziamento a Giorgio Mozzetti, Presidente del Pensionato per Anziani Falisco Falisci che
ha provveduto all'acquisto dell'automezzo ed al Sindaco per
averlo concesso in uso alla Associazione. Analoga gratitudine è stata espressa a tutti i collaboratori dell'Associazione;
medici, paramedici, autisti ed
agli altri volontari ai quali ò affidato l'importante e delicato
servizio. Con l'occasione si comunica che il Comune di Montefiascone ha concesso in uso
alla Associazione un locale da
adibire a sede sociale definitiva
in Via Bixio, adiacente all'Ufficio di Collocamento - telefono
n° 825955 - cellulare autoambulanza: 0337/777400.
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LA VOCE - ri0 9 - Settembre 1991
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3
15 settembre 1991
Santa Lucia Filippini: la santa maestra del catechismo
Ogni anno ricorre tale festa, perché Santa Lucia vuole ricordare a tutti che è necessario crescere In
quella fede ricevuta In dono II giorno del battesimo: mediante I'acquisizione seria e sistematica della verità cristiana e mediante la recezione convinta e cosciente del sacramenti.
Quest'anno la ricorrenza si arricchisce di due avvenimenti che si riferiscono a Santa Lucia.
Quaranta anni fa, il 5 aprile...
dopo quaranta anni di episcopato, cessava di vivere il Vescovo Giovanni Rosi.
Con lui aveva inizio, il 10 luglio 1912, la causa di beatificazione di Lucia Filippini.
Il 20 maggio 1926 si effettua la ricognizione delle spoglie mortali della Venerabile: si trova il corpo quasi intatto.
li 13 giugno 1926 Lucia Filippini viene proclamata beata.
Il 22 giugno 1930 è ascritta nell'albo dei Santi.
Durante la guerra - il giorno delle ceneri 23 febbraio 1944 - il Vescovo Rosi fa voto di ricordare - in modo tutto particolare - S. Lucia
Filippini, per aver protetto il suo popolo. Attuerà in parte il voto con
le "Sacre Missioni" e il Congresso Eucaristico Diocesano svoltosi
nell'agosto 1948, sotto il patrocinio di S. Lucia.
suo episcopato - durato 36 anni - è segnato dalla nostra santa locale: Lucia Filippini.
22 giugno 1955
E* il 25° di canonizzazione di S. Lucia, viene indetto un congresso catechistico che vede le spoglie di S. Lucia pellegrinare nei
vari paesi della diocesi.
1 4 - 1 8 novembre 1962
Dopo anni di lavori per restaurare e consolidare la basilica di S.
Margherita, Sua Ecc.za il Vescovo Boccadoro ha la gioia di inaugurare il nuovo Santuario: la cripta di S. Lucia Filippini, opera bramantesca monumentale, arricchita dall'altare centrale, opera di
Dante Ruffini, come suo è l'originale Fonte Battesimale.
L'urna contenente il corpo della Santa fu deposta sotto l'altare,
dove attualmente si trova, il 15 novembre 1962.
Il santuario verrà impreziosito dai finestroni ricoperti di foglie di
olivo in ferro battuto, lavoro artigianale di "Villa Salotti", dalle tre belle vetrate a colori di Padre Ugolino da Belluno, dalle tombe del Vescovo Giovanni Rosi e del venerabile Card. Marcantonio Barbarigo, dalla stupenda Via Crucis dell'artista Mario Vinci, dalla presenza dell'organo "Camillo del Chiaro" del 1858 trasportato in cripta
dalla chiesa di S. Francesco e attualmente revisionato e traslato in
ambiente meno umido dal bravo restauratore Carlo Soracco. Verrà ufficialmente inaugurato la sera del 14 settembre.
Ebbene, proprio per la festa del patrocinio di S. Lucia - il 15 settembre -, Sua Ecc.za Mons. Fiorino, ha voluto che Mons. Boccadoro ricordasse i suoMO anni di episcopato, in mezzo al suo popolo
e nella chiesa di S. Lucia, che lo ha visto protagonista, in tutti i sensi, in questi lunghi anni trascorsi tra noi come Pastore.
P R O G R A M M A
Giovedì 12 settembre
Venerdì 13 settembre
Sabato 14 settembre
ore 9,00: S. Messa celebrata da S. Ecc.za Mons. Luigi Boccadoro.
ore 18,00: Triduo predicato da D. Angelo Pulicari.
Sabato 14 settembre
ore 21,00: Concerto per l'inaugurazione dell'organo della Cripta.
- Direttore: Mons. Antonio Patrizi
- All'organo: prof. Settimio Trapè
- Corale della Cattedrale di S. Margherita
Quaranta anni fa - il 14 giugno 1951...
veniva eletto Vescovo di Montefiascone e Acquapendente
e consacrato l'8 settembre, Sua Ecc.za Mons. Luigi Boccadoro,
che faceva l'ingresso in diocesi il 23 settembre. Ebbene, anche il
PRO
DEFUNCTIS
27 settembre
28 settembre
11 ottobre
12 ottobre
18 ottobre
: Lanzi Ruggero;
: caduti e dispersi in guerra;
: Manzi Mario;
: Pascucci Ida;
: Volpi Italia.
Domenica 15 settembre: Patrocinio di S. Lucia
ore 11,00: nella cripta di S. Lucia: Solenne Pontificaledi S. Ecc.za
Mons. Luigi Boccadoro nel quarantennio del suo episcopato, con l'assistenza del Vescovo Diocesano Mons. Fiorino Tagliaferri,
ore 17,30: Celebrazione dei Vespri con la partecipazione delle parrocchie cittadine.
Presiedono i Vescovi Luigi e Fiorino.
Per tutta la settimana si terranno incontri particolari:
martedì 10
- catechesi familiare;
mercoledì 11 - giornata dei ragazzi;
giovedì 12
- giornata di spiritualità per i giovani ed i malati;
venerdì 13
- convegno dei religiosi.
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10
Confetti a non finire!
Iniziamo questa serie di sposi porgendo
loro II nostro augurio cristiano più sincero e
schietto, augurio che il loro sia vero amore,
gratuito, totale, fedele, capace di riempire il
cuore per sempre: con la benedizione e l'aiuto di Dio!
- Il 24 agosto - con un celebrante d'eccezione qual'è Sua Ecc.za Mons. Luigi Boccadoro
- nella stupenda cripta di S. Lucia, hanno congiunto per sempre le loro vite: Antonella Cerasa e Filippo Tassoni. "A PI, sai che giorno è? E'
la festa di S. Bartolomeo, morto spellato vivo...
Anche tu lo sei, ma per amore verso la tua Antonella!"
- Il 31 agosto - al termine del solleone, ma
con il cuore gonfio - si sono presentati dinanzi all'altare, Giancarlo Mecali e Daniela Marianello, con la viva partecipazione della contrada
Fiordini e dellafrazione Mosse, nella chiesadi S.
Giuseppe,/nentre lo stesso giorno, nella basilica di S. Margherita, si sono giurati amore Claudio Presciuttinl e Raffaela Varchetta, commossi dalla partecipazione canora dello zio Fr.
Giuseppe, che ha voluto esprimere con il canto
il tumulto del loro cuore.
li 1° settembre - celebrante Don Fabio - è
stata la volta di Daniela Leonardi e di Sergio
Pepparinl, coinvolgendo famiglie e parenti in
questa loro festa dell'amore.
- Il 7 settembre, calmi, sereni, hanno pronunciato il toro "si" per sempre, il giovane Giorgio Balestra e la signorina Rosanna Fantucci.
A commuoversi è stato il famoso "Capitano",
padre dello sposo, espressione più alta di tutto il
parentado delle due parti.
- Il 12 settembre, in alto, alla Rocca dei Papi, sotto lo sguardo benedicente della Madonna,
si involeranno a nozze Rodolfo Paolettl e Isabella Mocini, celebrante il parroco D. Giuseppe
Fucili. Poi hanno preso il voto (vero Rodolfo?)
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1991
che li porterà in alto per tutta la vita.
- Il 14 settembre, nella caratteristica chiesa
di S. Andrea, si presenteranno i giovani Stefano
Sciuga e Roberta Crocoli, per giurarsi fedeltà
eterna con l'aiuto di Dio. Sorridente - dal cielo li proteggerà papà Alberto.
- Nello stesso giorno a Loreo (Rovigo) si uniranno Goffredo Brozzetti e Marisa Gardin.
Fare il finanziere, come il nostro Goffredo, vuol
dire scoprire anche una bella signora come Marisa.
- Il 15 settembre - presso la chiesa dedicata a Gesù Salvatore di Villa Card. Salotti - congiungeranno le loro vite per sempre Giuseppe
Castellani e Paola Fioravanti, con la benedizione di S. Lucia Filippini, di cui ricorre il patrocinio.
A loro, come a tutte le coppie che si uniscono in questo periodo e che non abbiamo
la possibilità di nominare, formuliamo le nostre più vive e sincere congratulazioni!
Matrimoni collaudati
- E' una rivelazione la mia, guardandoli infatti ancora giovani e pimpanti, chi penserebbe che
Gaetano Porronl e Anna Maria Fulvi il 10 settembre festeggeranno le loro nozze d'argento?
Eppure è cosi... lo stanno a dimostrare i loro
splendidi figli Marco, ormai ventiquattrenne, diplomato all'ISEF ed Emanuela che sta compiendo il terzo anno di matematica.
Amerigo e Margherita, appena reduci dal
loro 50° di matrimonio, non entrano più nella pelle, come pure i signori Ugo e Maria, genitori della sposa. Una stretta di mano, Gaetano e Anna
Maria, con l'augurio che possiate - con cuore
giovane - fare ancora molta strada insieme!
E' veramente una rarità
Che alcune coppie arrivino a 50 anni di ma-
Dopo gli sposalizi... i fiocchi azzurri e rosa!
- iniziamo con il terzo fiocchetto rosa che,
con gioia, ha dovuto attaccare alla porta di casa
il sig. Francesco Bevilacqua, nostro amico e
collaboratore, perché ò dalle sue mani che passa ogni mese "La Voce" per andare in macchina
nella tipografia "Silvio Pellico". Michela, attesa e
voluta, ha arricchito mamma Ida Buzl ed ha deciso di far compagnia, gradita, alle due sorelline
Tiziana e Sara. Nonna Giacinta non entra più
nella pelle, come gli altri nonni Anna Maria e
Luigi Pietro. Che sarà mai...!
- L'11 giugno, a Roma, ò sbocciata Chiara
Loffredo, portando in brodo di giuggiole non solo papà Raffaele e mamma Daniela, ma anche
i nonni Lidia e Antonio, Ines e Quinto. Chiara
è rinata alla vita di Dio il 1 0 settembre nella basilica di S. Fiaviano.
- Una bambina d'eccezione s'è presentata
a ricevere il battesimo da parte del prozio Mons. Luigi Mocini (quanti sono i nipoti e pronipoti!
riesce a tenere il conto?) il 20 agosto nella cripta di S. Lucia. E' Flaminia, che è ormai grandina - è nata infatti il 29 dicembre 1990 -, si è divertita per tutto il rito, mentre papà Angelo Angelonl e mamma Simonetta Pltrè, non sapevano
più che farei E tutto s'è svolto sotto lo sguardo incantato dei nonni paterni e materni.
- Nel nuovo ospedale di Belcolle, a Viterbo,
il 3 agosto ò nato Michele Nunzlatl, terzo nato
in assoluto e il primo di Montefiascone. La gioia
di papà Fabrizio e di mamma Giuseppina
Paolettl, si ò estesa alla sorellina Ilaria, che il 31
agosto ha compiuto 4 anni, mentre i nonni Elio
e Maria, Carlo e Benlta non entrano più nella
pelle!
trimonio è quasi normale, ma che giungano a 60
anni di unione è una vera rarità. Eppure il sig.
Umberto Sarapa e la sposa Maria Ballarotto, il
29 agosto, hanno festeggiato i 60 anni di vita coniugale. Dissero il toro "sì" nel lontano 1931 a S.
Giuseppe alle Mosse, benedicente il toro amore
11 compianto D. Francesco Mattel.
Hanno due figli, felicemente sposati: Antonio, che ha festeggiato il suo 59° anno il giorno
12 agosto e Anna, di cinque anni più piccola, ma
ormai nonna della nipotina Maria Claudia.
Il sig. Umberto ha vinto diverse coppe al gioco delle bocce, nel quale è ancora campione
malgrado l'età.
Ai due sposi, dal cuore ancora giovane, e
che vediamo nella foto insieme alla sorella della sposa, Settlmla Ballarotto, con in braccio la
pronipote Maria Claudia, formuliamo le nostre
più vive felicitazioni... con l'augurio che possano
giungere al traguardo prestigioso delle nozze di
diamante!
Dall'orario legale
' a quello solare
Con la domenica ultima di settembre - giorno 27 - cessa
l'orario legale e ritorna l'orario solare. L'orario delle
Sante Messe festive rimane il solito, solo cambia quello
delle Messe vespertine.
In cattedrale la Messa festiva del sabato sarà alle ore
17, mentre la vespertina della domenica sarà alle ore
18.
In S. Fiaviano l'orario della Messa vespertina domenicale sarà alle ore 17.
AFFITTASI
Ufficio inizio Corso Cavour; rivolgersi
al n° telefonico: 826367
- Altro nato importante e per il nome biblico
che porta e per il luogo dove è nato: Roma, è il
piccolo David che ha fatto toccare il cielo con un
dito a papà Dr. Costantino Mecali e a mamma
Anna Maria Angelonl. Il fratellino Marco, ormai
prossimo a compiere i cinque anni, fa da angelo tutelare, mentre i nonni paterni: Luigi e Flora,
e materni Umberto e Tommasina, oltre a ringiovanire sono pronti a collaborare per la crescita
dei nipotini.
Complimenti!
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Montefiascone preoccupandovi di lasciare il Vostro nome per essere inseriti tra i
benemeriti de "La Voce".