Caccia ai Manager

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Caccia ai Manager
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ANAGEMENT
A caccia di manager
Luigi Napoli
Coordinatore Gruppo Giovani Dirigenti ALDAI
o scorso 29 ottobre, nell’ambito
delle iniziative del Gruppo Giovani di ALDAI, abbiamo avuto
l’occasione di ospitare un manager di
primo livello - Francesco Festa, Amministratore Delegato Hunting Heads
Italia - che ha letteralmente affascinato
la platea con il racconto della sua vita
come manager “cacciato” dalle multinazionali e poi la sua nuova avventura
nelle vesti di “cacciatore” alle prese con
un nuovo paradigma di manager che
negli Stati Uniti è già un modello affermato e in Europa si sta delineando
come tendenza destinata a consolidarsi
nei prossimi anni.
La sua formazione “scientifica” si innesta
su una personalità quasi “antiscientifica”. Si laurea in ingegneria elettronica al
Politecnico di Milano, mentre lavora in
Silicon Valley, California. Non contento,
dopo alcuni anni, si laurea in matematica, modelli matematici, negli Stati Uniti
e inizia una lunga e variegata esperienza
americana di formazione e di percorso
professionale e manageriale.
Impara in modo “indelebile” il pragmatismo professionale, il rispetto dei risultati, il valore dell’impegno e la supremazia
assoluta dell’approccio scientifico, corredato di dati, numeri e fatti.
In questi 40 anni di percorso professionale, ricopre posizioni di leadership e di
comando e controllo in grandi aziende
multinazionali complesse, globali e multimercato, quali IVISC, ITT (la più grande
conglomerata di tutti i tempi), Texas Instruments, Alcatel, Pirelli, Emiflex, Alitalia. Sperimenta, dunque, vari e diversissimi settori industriali, passando dal
vetrario, all’elettronica, l’elettromeccanica, le telecomunicazioni, gli pneumatici,
i cavi, per finire col trasporto aereo.
Diventa dirigente in giovane età, bruciando così diverse tappe, arrivando ad
incarichi di Direttore centrale, Executive
Vice President e quindi Direttore Generale e Amministratore Delegato, acquisendo, di conseguenza, un background
internazionale, l’abitudine ad ambienti
complessi, la necessità di una forte flessibilità e spirito di adattamento ai cambiamenti. Conosce e vive l’azienda da
diversi “punti luce”, quali direzioni industriali e di grandi stabilimenti, logistica
e supply chain, acquisti e servizi, facility,
planning e risorse umane.
Cresciuto, per sua grande fortuna professionale, da brillanti, famosi e riconosciuti capi e leader, dai quali impara
praticamente tutto: il forte orientamento al pensiero strategico e al risultato focalizzato sulla produzione di valore per
gli azionisti e per i clienti; la capacità di
gestire budget rilevanti, oltre i 3 miliardi
di euro e quindi l’abitudine alla pressione e alla concentrazione costante; l’indipendenza di pensiero e l’intraprendenza
decisionale. Tutto ciò, mantenendo i piedi ben piantati per terra, con i semi della
curiosità e dell’umiltà sempre ben fertili.
Nell’ultima esperienza, da “cacciato” è
passato a “cacciatore”, come Amministratore Delegato di Hunting Heads Italia, guardando ora l’altro lato del “tavolo”,
nella ricerca di manager, sperimentando
la difficoltà e il fascino della ricerca di alti
profili: le persone giuste per la posizione
giusta nella Società giusta. Equazione
complessa, affascinante e sempre di difficile soluzione.
Hunting Heads Italia, di cui Francesco Festa è AD dal maggio scorso, è la branch
italiana del 5° gruppo mondiale di Exe-
I manager del futuro
dovranno avere la capacità
di anticipare il mercato
e sapere identificare
le esigenze e i desideri
del cliente finale.
Dovranno essere capaci di
creare nuove idee
e “rischiare”, anziché limitarsi
alla gestione.
Francesco Festa
Amministratore Delegato
Hunting Heads Italia
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cutive Search. Nata in Germania, dove
è tuttora al secondo posto nel settore,
si è estesa in tutta Europa, in Asia, Cina,
e negli Stati Uniti. Il fondatore ha di recente aperto una sede a Dubai, convinto
“anticipatore” di un prossimo futuro che
vedrà una forte attrazione di manager
internazionali verso quell’area. Hunting
Heads può contare quindi su un network di partner e consulenti presenti su
tutti i principali mercati mondiali, potendo quindi coprire tutte le esigenze relative all’internazionalità. Hunting Heads
Italia si posiziona nel panorama delle società di cacciatori di teste di alto profilo
in Italia per tre caratteristiche marcate e
“uniche” che Festa ci sintetizza così:
1. per missione la Società è composta di
partner e consulenti non “classici” cacciatori di teste, consulenti di lunga data
e antica esperienza, bensì da manager
di certificata e significativa esperienza
in posizioni dirigenziali chiave ed apicali di grande responsabilità, maturata
all’interno di grandi gruppi complessi
nazionali ed internazionali;
2. grazie al nuovo posizionamento strategico/commerciale e al network in-
ternazionale di cui Hunting Heads è
parte, viene garantita la copertura
su tutti i principali mercati e su tutti
i principali settori dell’industria e dei
servizi, operando con metodologie
strutturate di ricerca assolutamente
dirette, con rapidità, efficacia, certezza di conoscenza, garanzia di risultati
e per questi motivi la Società accetta
spesso ricerche complesse e difficili
che altri rifiutano;
3. Hunting Heads mette il cliente al
“centro”: i clienti, cioè, sono clienti
della Società e non dei singoli partner
o consulenti e quindi possono attingere, per ciascun progetto di ricerca,
a tutte le risorse, conoscenze, competenze, lobbying, agende, esperienze
disponibili nel team e su tutto il network mondiale.
Per quanto riguarda le caratteristiche
del manager con responsabilità apicali forti in azienda, Festa indica alcune
novità importanti, tali da rappresentare, nell’arco dei prossimi due anni,
una tendenza nelle richieste dei clienti.
Si passerà in sostanza da una richiesta di
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manager per la gestione e l’innovazione,
leader fortemente capaci nel change
management, ad una richiesta di manager con forte e brillante personalità,
vivaci intellettualmente e culturalmente, motivatori riconosciuti, con
una dose molto elevata di creatività.
In sintesi, la nuova tendenza sposta il focus dalla migliore gestione del presente
con le abilità di ristrutturare, riorganizzare e sviluppare, alla capacità di anticipare il mercato futuro e saper identificare
le esigenze e i desideri del cliente finale.
I manager del futuro dovranno essere
capaci quindi di creare nuove idee e “rischiare”, invece che focalizzarsi sul più
“certo” sviluppo di progetti.
2VFTUVMUJNB QBSUF IB PWWJBNFOUF BQpassionato oltremodo la platea, molto
sensibile al tema. È inutile negarlo, ogni
buon manager nutre il desiderio di essere “cacciato” e la possibilità di trovarsi di
fronte un “cacciatore di teste”, è un’occasione più unica che rara. Gli interventi,
alla fine, sono stati tanti e tutti particolarmente interessanti, con domande
molto pertinenti e un pizzico di latente
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autopromozione.
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