Verbale - Comune di Rosignano Marittimo

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Verbale - Comune di Rosignano Marittimo
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
13 Gennaio 2015
RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE CATERINA GIOVANI
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito i consiglieri a prendere posto e il segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. La seduta è valida. Si può procedere ai lavori del Consiglio
comunale.
Ordine del giorno
1) Comunicazioni della Presidente, del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri.
2) Nomina scrutatori.
3) Determinazione scadenza saldo TARI per il periodo d’imposta 2014 e
determinazione scadenze TARI per il periodo d’imposta 2015.
4) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Crom.
5) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Alzheimer.
6) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Quantità di rifiuti in discarica ed introiti provenienti dai rifiuti.
7) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Cause civili contro la discarica di rifiuti di Scapigliato.
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8) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Alloggi di edilizia popolare Comune di Rosignano Marittimo.
9) Mozione presentata dalle consigliere Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) e
Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto: Sostegno a campagne di
informazioni e prevenzione mirate a sensibilizzare i giovani in relazione alle malattie
sessualmente trasmissibili.
10) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Inquinamento del mare di Rosignano causato dalla società Solvay.
11) Mozione presentata dalle consigliere Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) e
Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto: Registro comunale delle
unioni di fatto e convivenza, sua diffusione tra la cittadinanza.
12) Mozione presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo RDS) e Niccolò
Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto: Lavori cimitero Nibbiaia.
13) Ordine del giorno presentato dai consiglieri Niccolò Gherarducci, Silvia
Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS) inerente al
lavoro.
14) Mozione presentata dal consigliere Marco Nati (Forza Italia) ad oggetto:
Segnaletica Via Arcipelago Toscano Vada.
15) Mozione presentata dai consiglieri Elisa Becherini, Mario Settino, Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Nomina prioritaria di disoccupati e persone
a basso reddito come scrutatori elettorali.
16) Mozione presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo RDS) e Niccolò
Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto: Caduta alberi Strada
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Provinciale Gabbro a Livorno.
17) Mozione presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo RDS) e Niccolò
Gherarducci (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto: Caduta alberi tra Gabbro,
Castelnuovo e Nibbiaia.
18) Mozione presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo RDS), Niccolò
Gherarducci e Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro) ad oggetto: Plesso
scolastico delle colline.
19) Ordine del giorno presentato dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò
Gherarducci, (Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS) inerente
alla legge elettorale toscana.
20) Mozione presentata dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci,
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS) ad oggetto: Spiagge
pubbliche.
21) Mozione presentata dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci,
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS) ad oggetto: Edilizia
residenziale popolare.
22) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Armunia Festival – Costa degli Etruschi.
23) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Rischio sicurezza cavalcavia di Rosignano Solvay.
24) Mozione presentata dai consiglieri Mario Settino, Francesco Serretti e Elisa
Becherini (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Presa posizione contro decreto “sblocca
Italia”.
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25) Mozione presentata dai consiglieri Elisa Becherini, Mario Settino, Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Ripristino decoro giardino Scuole
elementari “Renato Fucini”.
26) Mozione presentata dalle consigliere Silvia Gesess (Sinistra Unita per il
Lavoro) e Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Campo di atletica
Rosignano Solvay.
27) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Creazione di aree per lo sgambamento dei cani da compagnia.
28) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Cimitero per gli animali.
29) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Rateizzazione dei tributi comunali.
30) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Caso Gabbro.
31) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Donati Laterizi. Situazione critica per mancanza di argilla.
32) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Attivazione del servizio di dichiarazione di volontà sulla donazione di
organi.
33) Mozione presentata dai consiglieri Elisa Becherini, Mario Settino, Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Emissione di un’ordinanza a tutela di tutti i
cittadini, degli animali e del patrimonio pubblico e privato tramite la
sensibilizzazione, la moderazione e la regolamentazione dell’uso di petardi e fuochi
d’artificio durante le festività.
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34) Mozione presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci, Silvia Gesess
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS) ad oggetto: TARI.
35) Interpellanze:
a) Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia):
Verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 119 del 28-8-2014;
b) Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia):
Caduta del pino di via Buccari a Rosignano Solvay;
c) Interpellanza presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo RDS), Niccolò
Gherarducci e Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro): Plesso Scolastico Colline;
d) Interpellanza presentata dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS): Villa Celestina;
e) Interpellanza presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci (Sinistra Unita per
il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS): Armunia;
f) Interpellanza presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci (Sinistra Unita per
il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS): Crom;
g) Interpellanza presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5
Stelle): Colonie Nutrie Località la Mazzanta;
h) Interpellanza presentata dalla consigliera Silvia Gesess (Sinistra Unita per il
Lavoro): Centro i Salici;
i) Interpellanza presentata dalla consigliera Silvia Gesess (Sinistra Unita per il
Lavoro): Torre di Vada;
l) Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia):
Emergenza abitativa;
m) Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia):
Gestione Cimiteri nel Comune di Rosignano Marittimo;
n) Interpellanza presentata dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS): Armunia-Rea;
o) Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia):
Incarichi ai Revisori dei Conti ed Amministratori Unici;
p) Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia):
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Piano di Indirizzo Territoriale Regione Toscana con valenza di Piano Paesaggistico;
q) Interpellanza presentata dalla consigliera Elisa Becherini (Movimento 5 Stelle):
Rifiuti zero;
r) Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia):
Cambiamenti di clima;
s) Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia):
Situazione di Armunia Ente Culturale;
t) Interpellanza presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo RDS), Niccolò
Gherarducci e Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro): Centro Culturale Le
Creste;
u) Interpellanza presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci, Silvia Gesess
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS): TARI.
36) Question time.
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Comunicazioni della Presidente, del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri
PRESIDENTE. Avrei due comunicazioni da farvi.
È arrivata la consigliera Lucia Croce.
Permettetemi di iniziare questo Consiglio comunale portando la mia, ma anche la
vostra, attenzione ai fatti sanguinosi e di enorme barbarie che hanno interessato le
cronache di questi giorni. Mi riferisco naturalmente agli attentati di Parigi, al
giornale satirico Charlie Hebdo e al supermercato ebraico.
Non vorrei dimenticare le ultime stragi che sono avvenute in questi giorni in
Nigeria dove si pensa che siano state uccise ben duemila persone da miliziani del
gruppo terroristico Boko Haram e dove nel giro di soli due giorni bambine kamikaze
di appena dieci anni sono state protagoniste involontarie di un ennesimo atto di
terrore.
Per questo motivo chiederei al Consiglio comunale un minuto di silenzio in
memoria delle vittime del terrorismo.
(L’Assemblea osserva un minuto di raccoglimento)
PRESIDENTE. Grazie, consiglieri.
Come vi dicevo ho un’altra comunicazione da fare. Nella giornata di ieri
pomeriggio il Sindaco mi ha scritto e mi ha fatto sapere che non potrà essere presente
per qualche ora questa mattina.
Do lettura, pertanto, della motivazione: “Con la presente sono a informare che
domani alle ore 9 devo partecipare a una riunione a Firenze convocata dal Presidente
della Regione Enrico Rossi con i Sindaci e Presidenti di Provincia per l’applicazione
della legge n. 56/2014 e riordino delle funzioni e delle competenze provinciali.
Informo altresì che alle ore 17 l’assessore Simoncini ha convocato a Livorno una
riunione con i rappresentanti delle Istituzioni, dei Sindacati e delle associazioni di
categoria per continuare la discussione sull’accordo di programma per l’area
livornese, di cui anche Rosignano sarà parte.
Stante questi due impegni istituzionali, comunico fin da subito che non mi è
consentito garantire la presenza durante i lavori dell’intero Consiglio comunale.
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Scusandomi con lei e con i consiglieri tutti, le chiedo di dare formale comunicazione
all’inizio dei lavori del Consiglio comunale”.
Bene. Gli assessori vogliono fare comunicazioni?
Consigliera Maria Grazia Angeli, prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Vorrei sollecitare la convocazione delle
Commissioni che erano state previste sulla mozione “Decisioni sulla Tirrenica” e
sulla mozione che era stata rimandata in Commissione “La cava del Gozzone a
Castelnuovo della Misericordia”.
Grazie.
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Nomina scrutatori
PRESIDENTE. Bene. Se non ci sono altre comunicazioni, passerei alla nomina
degli scrutatori e scrutatrici. Propongo i consiglieri Daddi, Del Seppia e Becherini.
Chi è d’accordo è pregato di alzare la mano?
Il Consiglio approva all’unanimità.
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Determinazione scadenza saldo TARI per il periodo d’imposta 2014 e
determinazione scadenze TARI per il periodo d’imposta 2015
Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle)
ad oggetto: Rateizzazione dei tributi comunali
Mozione presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci, Silvia Gesess
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS) ad oggetto:
TARI;
Interpellanza presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci, Silvia Gesess
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS): TARI
PRESIDENTE. Così come concordato in Conferenza dei Capigruppo, inizieremo
naturalmente con l’analisi della delibera di cui al punto n. 3 all’ordine del giorno
“Determinazione scadenza saldo TARI per il periodo d’imposta 2014 e
determinazione scadenze TARI per il periodo d’imposta 2015”. Tratteremo la
delibera insieme alla mozione di Serena Mancini di cui al punto n. 29 e alla mozione
di Gherarducci e Simoncini di cui al punto n. 34, insieme naturalmente
all’interpellanza u).
Passiamo alla votazione dell’anticipazione delle mozioni e della interpellanza
all’ordine del giorno, così che possiamo trattare il tema insieme. Naturalmente ci sarà
una votazione separata per ogni tipo di atto.
Pongo in votazione l’anticipazione del punto n. 29, del punto n. 34 e della
interpellanza u). Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Darei innanzitutto la parola all’assessore Donati, che ci può illustrare la delibera.
Prego.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Questa è una delibera molto semplice nella sua formulazione e segue una delibera
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di indirizzo della Giunta che in qualche modo ha cercato di andare incontro a quelle
che sono le esigenze dei contribuenti relativamente al saldo TARI 2014.
Ovviamente qui c’è da aprire un po’ tutta una parentesi riguardo al discorso della
TARI, a quello che è stato l’obbligo introdotto dalla normativa nazionale per tutti gli
enti di andare a sostituire quelle che erano le precedenti tassazioni sui rifiuti con la
TARI e come avevamo avuto modo anche di dire in occasione dell’approvazione in
Consiglio quando congiuntamente abbiamo approvato la delibera sulla TARI. Questa
è una a modifica anche filosofica rispetto a quella che era l’impostazione della
precedente imposta.
Noi avevamo in questi anni cercato di preservare i cittadini di Rosignano da
quello che era il costo complessivo del servizio di raccolta, spazzamento e
smaltimento dei rifiuti. Eravamo andati a coprire circa il 60 per cento o poco più del
60 per cento del costo cercando di trovare nelle varie normative che si sono
susseguite e che hanno trasformato nel tempo la vecchia TARSU in TIA e in TARES
e tutte le variazioni che ci sono state… Abbiamo cercato sempre di trovare i cavilli
amministrativi
normativi
per
poter
mantenere
la
TARES
o
comunque
fondamentalmente la struttura della TARES all’interno del nostro Comune.
L’abbiamo fatto e l’abbiamo detto anche in vari incontri con le categorie, con le
associazioni di categoria, con i cittadini e questo con l’obiettivo consapevole che la
TARES era sicuramente una tassazione molto più favorevole perché in qualche modo
consentiva all’Amministrazione di non scaricare sui cittadini complessivamente il
costo del servizio globale di raccolta, spazzamento e smaltimento.
Ovviamente questo l’abbiamo fatto finché abbiamo potuto. I cittadini Rosignano
hanno beneficiato anche rispetto ad altre Amministrazioni del nostro territorio, a noi
vicine, di un regime fiscale più favorevole per quanto riguarda la tassa sulla
spazzatura, come viene comunemente detta. Ovviamente questo non è stato più
possibile a partire dal 2014.
Nel 2014 siamo stati obbligati dalla normativa a recepire in toto quella che è la
normativa sulla TARI, su quella che nel frattempo è diventata TARI, ma che prima
era TIA, poi TIA1, TIA2 e TARES. Abbiamo agito con due modalità operative che
in qualche modo si distaccano da quello che era il passato. Come dicevo, in primo
luogo c’è l’obbligo di andare a coprire integralmente il costo del servizio integrato,
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quindi del servizio di raccolta, spazzamento e smaltimento, quindi nella totalità, e poi
c’è anche una rimodulazione diversa delle tariffe.
La TARSU, come abbiamo definito anche in altre occasioni, aveva più una natura
“sociale”, nel senso che era parametrata esclusivamente ai metri quadri degli
immobili. Per cui, chi aveva la casa più grande, chi aveva l’immobile più grande, era
comunque maggiormente gravato. È vero che non è detto che chi ha la casa più
grande poi è anche quello più… Però, aveva questa parvenza di socialità che
sicuramente è molto più accentuata rispetto all’attuale tassazione. L’attuale
tassazione è una tassazione che si basa prevalentemente sul criterio ambientale e
ambientalista che chi più inquina, chi più produce rifiuti più deve pagare.
Infatti, per le utenze domestiche, oltre ai metri quadri, la TARI ha anche una
quota variabile, che è parametrata agli abitanti, al nucleo familiare, quindi a quanti
sono i componenti del nucleo familiare. Per le utenze non domestiche è parametrata
non soltanto ai metri quadri dell’attività, ma anche al codice merceologico. Quindi,
chi svolge attività che statisticamente sono considerate attività a maggiore
produzione di rifiuti ha una ulteriore penalizzazione.
Questo è l’elemento dirompente anche rispetto al passato. C’è non soltanto
l’obbligo di andare a coprire i costi, ma c’è anche l’obbligo di seguire questa nuova
filosofia che è all’interno della normativa e del Regolamento TARI.
Questo è l’elemento che ha creato maggiore difficoltà anche di elaborazione della
bollettazione. È l’elemento che in qualche modo non consente di dire che c’è stato un
aumento medio “del”, che poteva essere del 40 per cento, ma ci sono stati degli
aumenti che in qualche caso sono stati molto accentuati e in alcuni casi sono stati
abbastanza temperati.
Questo è l’elemento. Ovviamente le scadenze previste dalla normativa sono
scadenze fissate per legge. La scadenza della TARI era a fine anno, quindi al 30 di
dicembre. Ovviamente abbiamo preso atto e prendiamo atto che c’è stato un
problema di recapito delle bollette, della bollettazione, un problema di
postalizzazione. Tra l’altro, stiamo ancora verificando se questo è un problema
imputabile alla società che ha fatto l’elaborazione, tenendo conto che l’elaborazione
delle bollettazioni non è stata possibile farla in proprio a causa della differenza che
c’era fra le due normative. C’è stata la necessità di andare a elaborare anche archivi
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esterni a quelli che noi avevamo precedentemente per la bollettazione della vecchia
TARSU. Noi avevamo esclusivamente i dati sul catasto, sui metri quadri catastali.
Abbiamo dovuto mettere a confronto questi dati con l’Anagrafe (sono dati che
abbiamo noi), ma anche con i dati della Camera di Commercio per quanto riguarda le
utenze non domestiche sulla base di quelli che sono i codici ATECO delle singole
aziende, con un lavoro estremamente complesso per la predisposizione.
Ci sono stati segnalati da più parti dei ritardi nell’arrivo delle bollettazioni, degli
F24, degli avvisi di pagamento ai cittadini.
Devo rilevare che dai riscontri che abbiamo avuto non ci sono stati grossi errori in
quelle che sono le bollettazioni che sono state inviate, nonostante i cittadini,
ovviamente, si siano rivolti agli uffici. Tuttavia, non abbiamo rilevato grossi errori.
Questo anche a testimonianza che il calcolo e la modalità di elaborazione è stata una
modalità complessivamente adeguata. Però, ovviamente, il fatto che ci sia stato
soprattutto a fine anno un ritardo nel recapito della bollettazione ci ha fatto prendere
questa decisione come Giunta, come atto di indirizzo e poi la riportiamo stamane in
una delibera di Consiglio, di prorogare di almeno 30 giorni la scadenza.
È ovvio, come dicevo, che l’Amministrazione deve rispettare la normativa. La
normativa prevede il pagamento entro il 30 gennaio. Noi per poter fare questo tipo di
proroga ci avvaliamo di un’altra normativa, che è la normativa generale di carattere
fiscale che è il Codice del contribuente che in qualche modo cerca di andare incontro
ai cittadini laddove ci fossero delle problematiche di conoscenza o di recapito della
bollettazione in senso ampio.
Facendo riferimento al Codice del contribuente, quindi alla legge n. 212/2000 in
cui c’è una sorta di gentlemen’s agreement nei confronti degli utenti, noi prendiamo i
principi di questa norma per dire che proponiamo di spostare la scadenza della TARI
dal 30 dicembre ad almeno il 30 gennaio.
Ripeto, questo è possibile avvalendoci di questa normativa. Parallelamente, però,
vogliamo dare anche alcune indicazioni. Intanto volevamo ricordare che noi
avevamo previsto all’interno del Regolamento TARI la possibilità di un abbattimento
dell’imposta nei confronti di alcune categorie di cittadini. Ricordo che avevamo
previsto una riduzione del 30 per cento dell’imposta per quei cittadini che avevano
un ISEE non superiore agli 8.550 euro, fra i 7.550 e gli 8.550; una riduzione
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dell’imposta del 60 per cento per quei cittadini che avevano un ISEE compreso fra
6.550 e 7.550 e un’esenzione totale per quei cittadini che avevano un ISEE inferiore
ai 6.550 euro.
Ovviamente queste sono misure che la normativa concede agli enti a fronte di una
posta in bilancio che preveda una riduzione dell’imposta, detto in maniera veloce.
Noi tra l’altro avevamo previsto in bilancio una posta raddoppiata rispetto a quelle
che erano le vecchie poste relative alle agevolazioni della TARSU, che erano pari a
25.000 euro. Abbiamo raddoppiato anche consapevolmente i nuovi importi della
TARI.
Anche qui era previsto che i cittadini potessero presentare il proprio modello ISEE
entro il 31 gennaio. Spostiamo questa scadenza al 28 febbraio anche cogliendo una
modifica normativa che c’è stata recentemente. Dal 1° gennaio 2015, infatti, è
cambiata anche la modalità di calcolo dell’ISEE, per cui si rischiava di vedere i CAF,
o comunque i soggetti che sono preposti a predisporre il modello ISEE per i cittadini,
ingolfati e quindi abbiamo previsto anche qui una maggiore estensione per presentare
questo tipo di certificazione.
Sostanzialmente con questa delibera spostiamo di almeno 30 giorni tutte le varie
scadenze.
In questa delibera diciamo qualcosa che avevamo già anticipato, cioè il fatto che
per il 2015 prevediamo una rateizzazione di quella che sarà la TARI 2015 in tre rate.
Nel 2014 questo non è stato possibile perché chiaramente la normativa prevedeva…
Noi avevamo già, prima dell’insediamento di questa legislatura, elaborato l’acconto.
L’acconto, tra l’altro, era stato elaborato anche in attesa di capire e di avere maggiori
dettagli su quella che sarebbe stata la normativa TARI; era stato calcolato sulla base
delle vecchie aliquote della TARSU.
Tuttavia, andando ad emettere quella bollettazione di acconto, abbiamo dovuto
rispettare la normativa che diceva che fra l’acconto e il saldo dovevano passare
almeno sei mesi.
Questo ci ha “obbligato” ad avere una bollettazione di acconto e poi una
bollettazione di saldo. Con questa delibera noi andiamo invece a dire che per il 2015
noi avremo intanto sostanzialmente due bollettazioni di acconto, quindi una
bollettazione di acconto al 30 maggio, una bollettazione di acconto al 30 settembre e
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poi il saldo al 30 novembre 2015.
Come ricorderete, avevamo già anticipato che nel 2015 avremmo fatto una diversa
rateizzazione. Lo formalizziamo intanto con questa delibera che anticipa anche
quelle che saranno le modifiche al Regolamento TARI per il 2015.
Questa è la delibera che noi portiamo in approvazione oggi e che ha la volontà di
andare incontro anche ai disagi dei cittadini che ci sono stati e soprattutto a
precostituire un percorso di maggior rateizzazione per il 2015.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Donati.
Chiederei, dunque, alla consigliera Serena Mancini di esporre la propria mozione
avente ad oggetto “Rateizzazione dei tributi comunali”. Prego.
SERENA MANCINI. Grazie, Caterina.
Ormai questa mozione è passata, nel senso che era stata presentata il 5 di
dicembre. In quell’occasione si chiedeva di poter rateizzare non solo l’imposta del
2015, ma anche questa del 2014.
Leggo brevemente quello che avevo indicato: “Considerato che molte attività
sono stremate dalla crisi e dall’eccessiva pressione fiscale, si impegnano il Sindaco e
la Giunta comunale a prevedere per la cittadinanza, per le aziende, per i
commercianti e per tutte le categorie interessate, una rateizzazione dei pagamenti dei
tributi comunali di qualsiasi denominazione (TASI, TARI) superiori a quelle
attualmente fruibili – io chiedevo almeno cinque scadenze, ma era da discutere
cinque o tre, non era fondamentale il numero – soprattutto nel caso dei soggetti
gravemente tassati”.
Questo era il testo della mozione.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Mancini.
A questo punto, chiederei al consigliere Gherarducci di esporre la propria
mozione di cui al punto n. 34 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “TARI”.
Prego.
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NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente.
Naturalmente questa mozione è stata fatta prima di conoscere il testo e il
contenuto della delibera, quindi sostanzialmente vale come emendamento alla
delibera per quanto riguarda la data di scadenza. “Considerato il ritardo con cui sono
stati inviati i modelli di pagamento della TARI; considerati i numerosi errori
riscontrati dai cittadini nel calcolo della TARI; vista la decisione della Giunta di
prorogare al 31 di gennaio la scadenza del pagamento della tassa sui rifiuti – nella
conferenza stampa di fine anno era stata annunciato l’indirizzo da parte della Giunta
– il Consiglio comunale del Comune di Rosignano impegna Sindaco e Giunta a
prorogare ulteriormente al 31 marzo 2015 la scadenza della TARI procedendo al
ricalcolo della tassa andando a eliminare gli errori commessi nei confronti di
numerosi cittadini”.
Com’è ormai purtroppo noto, al di là dei ritardi di ricevimento da parte dei
cittadini dei modelli F24 per il pagamento, sono stati riscontrati nel calcolo diversi
errori. Questo è un fatto, tant’è che le persone non hanno pagato, al di là del ritardo.
Nonostante ci fosse stato il ritardo ad oggi se ci fosse nel paese e nel Comune un
clima di accettazione dell’importo della tassa l’avrebbero pagata. Non è pagata
perché c’è un clima di sfiducia verso l’importo stesso, perché si sono verificati
numerosi errori.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
A questo punto chiedo di esporre l’interpellanza presentata dai consiglieri
Gherarducci, Gesess e Simoncini avente ad oggetto “TARI”.
Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie.
“Considerato l’elevato aumento della tassa sui rifiuti rispetto al passato a causa
del passaggio alla TARI e quindi alla copertura del 100 per cento del costo del
servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, si chiede se sia intenzione
dell’Amministrazione comunale alleggerire la pressione fiscale dato che ad oggi la
TARI copre totalmente il costo dei rifiuti andando a liberare quelle risorse, ovvero
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dal 66 al 100 per cento, circa il 34 per cento, che invece precedentemente venivano
utilizzate per abbattere la pressione fiscale in materia di rifiuti; quale sia l’opinione
dell’Amministrazione comunale in merito alla discarica di Scapigliato soprattutto in
termini di benefici economici per i cittadini del Comune di Rosignano; se
l’Amministrazione comunale ritiene il costo del servizio di raccolta e smaltimento
rifiuti economicamente concorrenziale – naturalmente qui a Rosignano – oppure se
sia possibile renderlo meno oneroso magari affidandolo ad altro gestore. Comunque,
si chiede come si intende procedere per abbattere un costo troppo oneroso per i
cittadini del Comune di Rosignano”.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Prima di far rispondere l’assessore Donati all’interpellanza comunico che sono
pervenuti a me e naturalmente anche al Segretario generale tre emendamenti alla
delibera. Vi leggerei gli emendamenti e naturalmente i pareri tecnici visto che
abbiamo questa mattina con noi il dirigente Cantini. Poi se ci saranno domande potrà
rispondere.
Procedo in ordine. Parto dal primo emendamento che mi è pervenuto. Prima darei
lettura degli emendamenti, così facciamo una carrellata a tutto tondo sul tema TARI.
Darei lettura degli emendamenti che sono stati presentati con la valutazione tecnica.
Dopodiché, l’assessore Donati risponderà all’interpellanza e si aprirà naturalmente il
dibattito.
Vado in ordine, naturalmente, per come mi sono pervenuti. Il primo emendamento
è stato firmato dal Capogruppo PD Luca Agostini, che scrive: “Con la presente
intendo sottoporre alla cortese attenzione della Presidente la seguente proposta di
emendamento del Gruppo PD relativamente alla delibera in oggetto. Al capoverso
numero 11 delle premesse, al posto della data 30 gennaio 2015 si propone di inserire
la data 15 febbraio 2015. Al punto numero 1 del dispositivo, al posto della data 30
gennaio 2015 si propone di inserire la data 15 febbraio 2015. Allego delibera
modificata come da proposta”.
Per questo emendamento la risposta del dirigente è stata la seguente: “Con
riferimento all’emendamento citato e limitatamente al rinvio della scadenza al 15
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febbraio si esprime parere favorevole, tecnico e contabile, ex articolo 49 del TUEL,
essendo tale modifica compatibile con le motivazioni di fatto e di diritto della
deliberazione originaria”.
Passiamo adesso al secondo emendamento presentato dalla consigliera Maria
Grazia Angeli: “Ferma restando la seconda parte dell’oggetto della delibera numero
1 sopraindicata e all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 13 gennaio 2015,
la sottoscritta consigliere comunale Angeli Maria Grazia (Gruppo Forza Italia)
chiede: di emendare la delibera in questione laddove al punto 1; di determinare la
scadenza del saldo TARI per il periodo d’imposta 2014 al 28 febbraio 2015 così
come di sotto riportato; di determinare la scadenza del saldo TARI per il periodo
d’imposta 2014 al 28 febbraio 2015. Quanto sopra è determinato dal fatto che il
primo acconto della TARI per il periodo d’imposta 2015 è stabilito nella data del 30
maggio 2015 nella misura del 30 per cento e quindi troppo ravvicinato al pagamento
di altre tasse e che quindi i pagamenti siano meno ravvicinati”.
La presente proposta di emendamento ha avuto il medesimo parere: “I pareri in
ordine tecnico e contabile in questione sono da ritenersi negativi in quanto ulteriori
dilazioni possono pregiudicare la salvaguardia degli equilibri della gestione di cassa
così come previsti dal decreto legislativo n. 174 2012. In secondo ordine, l’ulteriore
dilazione risulta non coerente rispetto alla ratio stessa della deliberazione tesa a
riconoscere un rinvio dei termini per un periodo congruo, ma strettamente necessario
alla ricezione della bollettazione e al conseguente adempimento tributario”.
Passiamo adesso al terzo emendamento presentato. Non riesco a trovare
l’emendamento, quello di Niccolò. Il terzo emendamento è presentato da Niccolò
Gherarducci che pregava di effettuare una verifica tecnica anche sulla scadenza del
31 marzo e anche del 28 febbraio.
Il parere dice: “I pareri in ordine tecnico e contabile in questione sono da ritenersi
negativi in quanto ulteriori dilazioni possono pregiudicare la salvaguardia degli
equilibri della gestione di cassa, così come previsti dal decreto legislativo n.
174/2012.
In secondo ordine l’ulteriore dilazione risulta non coerente rispetto alla ratio
stessa della deliberazione tesa a riconoscere un rinvio dei termini per un periodo
congruo, ma strettamente necessario alla ricezione della bollettazione e al
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conseguente adempimento tributario”.
Questi sono i pareri tecnici riguardo agli emendamenti presentati dai consiglieri.
Prima di aprire il dibattito o eventualmente anche se ci sono domande da fare –
abbiamo qui questa mattina il dirigente Cantini – pregherei l’assessore Donati di
rispondere all’interpellanza. Poi dopo apriamo il dibattito.
Prego, assessore.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Riguardo all’interpellanza credo che questa sia un po’ una discussione che noi
abbiamo fatto e dovremo fare anche in sede di approvazione del bilancio. Come
avevamo detto, rispetto all’obbligo che ci siamo trovati a dover adempiere in questo
anno relativamente alla TARI e anche relativamente a un inasprimento fiscale che
oggettivamente c’è stato anche su altre imposte, legato prevalentemente a una
inversione di trasferimenti dallo Stato al Comune che sono diventati ora invece dal
Comune allo Stato…
Abbiamo illustrato, mi auguro sufficientemente, in varie occasioni, quando
abbiamo parlato di bilancio, quello che è stato l’appesantimento che noi nel 2014
come Amministrazione comunale abbiamo avuto. Mi riferisco al fatto di dover
alimentare il Fondo di solidarietà comunale in maniera sicuramente molto più
pesante rispetto agli anni precedenti e abbiamo dovuto garantire il rispetto del Patto
di stabilità in maniera molto più pesante rispetto al passato. Ricordo che
indicativamente si parlava di circa 6 milioni di euro complessivi. Poi c’era anche un
ulteriore aggravio di costi, quindi si andava a una manovra complessiva di circa 8
milioni di euro.
Queste sono le motivazioni che hanno costretto l’Amministrazione a intervenire
dal punto di vista fiscale per dare seguito ad una normativa specifica, che è quella
sulla TARI, e dall’altra parte per poter in qualche modo sopperire a questo.
È chiaro che noi, come abbiamo detto a quel tempo, dobbiamo fare di tutto per
cercare di riportare la pressione fiscale – non so se ci riusciremo – ai livelli
precedenti. La TARI ovviamente è un obbligo di legge, però, per il resto dobbiamo
cercare di ridurla. È chiaro che questo dipende da una capacità complessiva dell’Ente
di fare economia, da una capacità complessiva dell’Ente di andare a razionalizzare la
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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propria spesa augurandoci che nei prossimi mesi non vengano fuori ulteriori aggravi
dal punto di vista di normative sulla finanza pubblica.
Se vi ricordate, da quando abbiamo approvato il bilancio, ad agosto 2014, a
quando abbiamo fatto le variazioni al bilancio abbiamo avuto anche ulteriori aggravi.
Questo è un elemento imperscrutabile al quale chiaramente ci dobbiamo adeguare.
Al netto di queste considerazioni, dobbiamo fare di tutto per cercare di ridurre la
nostra spesa ovviamente nell’ambito delle politiche di bilancio. Dobbiamo fare in
modo che la nostra spesa sia finalizzata sicuramente alla garanzia di quelli che sono i
servizi essenziali alla nostra popolazione. Ricordo in uno degli ultimi Consigli
comunali anche gli impegni di spesa che abbiamo preso su alcuni capitoli importanti
come il trasporto scolastico, l’assistenza scolastica, quindi la garanzia dei percorsi
scolastici anche alle persone disagiate, le mense scolastiche. Sono servizi, come
abbiamo avuto modo di dire in quel momento, estremamente sensibili ed
estremamente qualificanti per un’Amministrazione.
Con il bilancio dovremo garantire tutto questo. Con il prossimo bilancio dovremo
garantire anche coperture di servizi che purtroppo a livello centrale non ci sono più, e
qui si ritorna sui servizi sociali, sull’emergenza abitativa. Questi sono elementi che
poi dovranno essere oggetto di discussione.
Per tutto il resto dovremo cercare di far dimagrire la spesa corrente dell’Ente per
tutte le necessità dell’Ente. È chiaro che sono processi che si innescano, processi che
non si fanno dall’oggi al domani perché hanno bisogno di una serie di interventi e di
misure che vanno graduate, però su questo ci dovremo impegnare.
L’impegno è ovviamente a una riduzione complessiva dei costi dell’Ente, al di là
di garantire servizi importanti, servizi che danno il diritto ai cittadini di essere
comunque al pari degli altri all’interno della comunità e in questo la discussione
sicuramente andrà avanti.
Per quanto riguarda il servizio di Scapigliato, o meglio il servizio di raccolta e
spazzamento, noi su questo abbiamo anche dei dati che sono elaborati non tanto dal
nostro Comune, dall’ATO, ma sono dati elaborati da ISPRA.
ISPRA tutti gli anni fa uno studio sui servizi territoriali di raccolta, spazzamento e
smaltimento, ovvero sul ciclo integrato dei rifiuti, per essere chiari. Da questi dati
emerge che il costo per il Comune di Rosignano è un costo all’interno della media. Si
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può migliorare tutto, si può fare tutto e ovviamente saremo impegnati anche in questa
azione, però non siamo in presenza di costi di gestione del servizio che sono al di
fuori di quelle che sono poi le medie non tanto nazionali, ma anche puntuali, ovvero
quelle toscane.
Questo sarà il lavoro che dovremo fare; sarà un lavoro che dovremo in qualche
modo attuare anche all’interno dell’ATO. Ricordo che qui c’è un percorso che non
vede soltanto il Comune di Rosignano, ma vede anche un ambito più ampio che
dovrà essere coinvolto in questo impegno.
Sotto questo punto di vista sicuramente dovremo lavorare. Però, già oggi non
abbiamo elementi di criticità in termini di maggior costo, in termini di media di
maggior costo rispetto a quella che è la media del territorio, che è certificata anche da
ISPRA.
Vi invito ad andare a vedere i report ISPRA e quindi a fare anche questo tipo di
valutazione.
Tenete conto che il nostro è un territorio particolare. A volte – lo facciamo spesso
– paragoniamo il nostro territorio rispetto ad altri territori. Cecina, che ha più o meno
lo stesso numero di abitanti, ha però una estensione territoriale molto più ridotta e c’è
una maggiore concentrazione di abitanti in un unico centro, che è il centro allargato
di Cecina con palazzi a Cecina Mare. È chiaro che è più semplice e meno costoso, a
parità di abitanti, gestire il ciclo integrato dei rifiuti su quel territorio che non al
Comune di Rosignano che ha un territorio estremamente frammentato, che ha
frazioni che hanno una maggiore escursione dal punto di vista turistico. Noi abbiamo
anche dei centri storici, abbiamo delle difficoltà maggiori.
Però, al di là di questo, ripeto, il costo del servizio è un costo che è in media con
quello che ha calcolato l’ISPRA.
Ripeto, dovremo sicuramente fare un’azione di analisi più capillare; dovremo
cercare anche di lavorare per migliorare l’efficienza, però partiamo da dati che non
sono sicuramente dati al di fuori del percorso.
Come si fa ad abbattere il costo? Fondamentalmente si fa come dicevo, da una
parte si deve cercare di andare ad analizzare in maniera più puntigliosa quelli che
sono i costi di gestione del servizio, laddove ci sia la possibilità di poter ridurre
anche di poco i costi, dall’altra abbiamo un’azione che noi abbiamo impostato e che
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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poi quando sarà chiusa questa partita dovremo sicuramente rilanciare, che è tutto
l’aspetto della lotta all’evasione.
Non siamo sicuri fino in fondo che tutti i cittadini di Rosignano, tutte le aziende di
Rosignano paghino in maniera adeguata l’imposta in generale e anche l’imposta sui
rifiuti urbani. Questo ovviamente dovrà essere oggetto di attenzione perché dovremo
andare a recuperare sacche di evasione che potrebbero esserci con tutti gli strumenti
che abbiamo, mettendo a confronto anche tutte le banche dati che abbiamo. Qualcosa
è già stato fatto, non partiamo da zero.
Noi abbiamo recuperato già anche per quest’anno un discreto gettito sulla vecchia
evasione TARSU.
Dovremo riprendere questa partita per cercare di allargare la base dei contribuenti.
Ovviamente se noi riusciamo, con le difficoltà che vi dicevo prima, a ridurre il costo,
ma soprattutto cerchiamo di ampliare la base dei contribuenti, otteniamo un
risparmio per i cittadini e soprattutto per quei cittadini che la tassa l’hanno pagata, la
pagano e sono i cosiddetti contribuenti onesti.
Credo che queste siano le azioni che noi possiamo fare. Credo siano azioni che
noi abbiamo messo in cantiere. Il dirigente Cantini sa che uno dei suoi obiettivi di
performance è la lotta all’evasione. L’abbiamo anche finalizzata con obiettivi e con
determinate specificazioni per dimostrare che vogliamo fare sul serio, come sul serio
abbiamo fatto fino ad ora, ripeto, perché poi non è che su questo siamo stati con le
mani in mano.
Interventi di controllo, di verifica, di messa a confronto delle banche dati ci hanno
consentito di poter recuperare sacche di evasione. Riteniamo che ci sia bisogno anche
di fare valutazioni. Noi abbiamo i dati catastali. Dobbiamo controllare anche la
veridicità dei dati catastali tra quello che è scritto in catasto e quello che poi è
effettivamente l’immobile. Abbiamo un catasto – non è una nostra responsabilità –
che purtroppo non sempre è adeguato. Dovremo fare un’azione di rivalutazione e di
verifica sul campo anche di tutta una serie di immobili che in qualche modo possono
consentirci di andare a recuperare risorse.
Credo che questa sia l’azione che noi dobbiamo fare; azione che abbiamo messo
in campo e che sta andando avanti, ovviamente con la necessità di adeguare gli
archivi e le procedure informatiche dell’Ente che sicuramente servono per compiere
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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questa azione.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Donati.
Consigliere Gherarducci? (Interruzione fuori microfono) Prego, assessore.
DANIELE DONATI, Assessore. Mi scuso.
I benefici di Scapigliato chiaramente li abbiamo sul bilancio, nel senso che il
nostro bilancio prevede delle entrate extra tributarie proprie dell’Ente che sono
entrate importanti. Eravamo nell’ordine dei 14 milioni di euro. Sicuramente in futuro
saranno qualcosa di meno anche perché dobbiamo fare una serie di investimenti per
adeguarci alle nuove normative, alla Circolare Orlando e a tutte le azioni di
miglioramento e di adeguamento ai nuovi sistemi di smaltimento, che poi hanno un
costo. Con gli investimenti noi vorremmo anche cercare di abbattere alcuni costi.
L’esempio che facciamo spesso riguarda alcune frazioni che mandiamo fuori
perché non possiamo trattarle direttamente. Stiamo lavorando per poter implementare
l’impiantistica sul polo di Scapigliato e quindi poterle trattare in proprio. Questo vuol
dire, comunque, in prospettiva, una riduzione anche dei costi.
Da questo punto di vista l’impatto della presenza sul territorio di un polo
impiantistico come Scapigliato esiste. Esiste in termini di know how e di conoscenza
per quanto riguarda la parte relativa allo smaltimento, riguardo ai posti di lavoro che
comunque direttamente o indirettamente Scapigliato garantisce e soprattutto quei
milioni di euro che comunque continuano, pur essendo ridotti rispetto al passato per
tutte le problematiche che abbiamo sempre illustrato anche in Consiglio o in
Commissione, a entrare sul bilancio del Comune di Rosignano e sono quelle risorse
che, al di là delle entrate tributarie o delle entrate da trasferimenti che non ci sono
più, anzi si sta andando verso il flusso opposto, comunque consentono ancora di
garantire in maniera maggiore, anche rispetto ad altre realtà territoriali della nostra
zona, servizi maggiori.
Ritorno al discorso del trasporto scolastico. Noi abbiamo detto che abbiamo
impegnato delle risorse importanti del trasporto scolastico tenendo conto che noi
garantiamo – è un esempio, e non è il solo – il trasporto scolastico anche per quelle
fasce di popolazione scolastica che non sarebbero a carico dell’Amministrazione (le
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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scuole dell’infanzia e quant’altro).
Questi sono servizi che noi ci possiamo “permettere” – non per questo non
dovremo stare attenti a una razionalizzazione della spesa – perché comunque il
Comune di Rosignano ha delle entrate ulteriori rispetto ad altri Comuni. Questo è
l’impatto e il beneficio che il polo impiantistico di Scapigliato ha sul nostro
territorio, ferme restando tutte le altre valutazioni di gestione del ciclo integrato di
rifiuti che fanno sì che il nostro territorio sia uno dei territori di riferimento in questo
ambito.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente. Grazie, Vicesindaco, per le
risposte. Per quanto riguarda la TARI mi aspettavo una risposta simile. C’è il Fondo
di solidarietà comunale, c’è il Patto di stabilità e non si può fare niente.
Soprattutto nell’ultimo anno la pressione fiscale a Rosignano è aumentata a livelli
molto elevati, tant’è che per alcuni l’aumento della pressione fiscale significa 1.000
l’anno, forse qualcosa meno. Per alcuni è a questo livello, circa di 100 euro mensili, e
non sono poca cosa. Solo per quanto riguarda la parte comunale.
Tutto quel 34 per cento è andato nel Fondo di solidarietà comunale e siamo
bloccati nel Patto di stabilità. C’è l’obiettivo della riduzione fiscale, bisogna ridurre
le spese e costi dell’Ente. Bene, io son d’accordo su questo perché credo anche che ci
siano dei costi che il nostro Comune non può più sopportare. Non ci possiamo più
far carico di tenere delle spese che in altri tempi potevano essere tenute. La realtà è
questa. Non è che si può pensare di far pagare al 20-30 per cento della popolazione
dei costi per il 100 per cento della popolazione. Questo mondo non l’ho inventato io.
L’ho detto anche ieri in Conferenza dei Capigruppo. Il sistema di questo mondo non
l’ho inventato io e bisogna adeguarsi; ci sono delle regole che il sistema capitalistico
di produzione e di consumo prevede, e a quelle bisogna adeguarsi perché non si può
– ripeto – chiedere al 20, al 30 per cento della popolazione di sostenere le spese di
tutti.
Per questo chiedo l’impegno della maggioranza a votare un ordine del giorno
contro le politiche del Governo per quanto riguarda il Patto di stabilità e il Fondo di
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solidarietà comunale. Si critica e io chiedo un passo concreto. Facciamo un ordine
del giorno dove si critica il Governo Renzi, il Consiglio dei Ministri e il Parlamento
italiano che non sbloccano una situazione che sta affondando il nostro Paese. Lo
Stato toglie soldi ai Comuni e i Comuni vanno a picchiare sui cittadini.
I cittadini non ce la fanno più, cittadini o popolazione (meglio popolazione). Le
tasse le pagano tutti, non solo i cittadini. La popolazione non ce la fa più. Pare di
essere alla vigilia della Rivoluzione Francese: il popolo ha fame e il Governo
mangia, ride, è contento e va a sciare. Questa è la situazione.
Su REA – vado a concludere velocemente – bisogna evidentemente approfondire.
Noi lavoriamo per un approfondimento anche dei costi di REA. Mi chiedo perché a
Livorno, a parità di metri quadri e di componenti familiari, si paga meno che a
Rosignano in termini di TARI. (Interruzione fuori microfono) Più o meno, meno. Per
100 metri tre persone si paga meno a Livorno. Questo è stato visto in una tabella
poc’anzi.
Chiudo e ringrazio dicendo che ci sono 14 milioni di euro a bilancio. Anche
questo dato sarà nostra premura andare ad approfondirlo meglio, perché una partita a
bilancio non significa, come il Vice Sindaco ci insegna e anche il dirigente, che siano
risorse disponibili anche per il Patto di stabilità e il Fondo di solidarietà comunale.
Mi chiedo: chi questi 14 milioni di euro non ce li ha come fa se a Rosignano la
pressione fiscale è così elevata e ci sono anche 14 milioni in più? Perché allora la
situazione italiana diventa ancor più grave di quella che ho prima brevemente
descritto.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Credo che adesso il Consiglio comunale abbia veramente tutti gli elementi
possibili per potere avviare una discussione su questo tema. Quindi, io aprirei
ufficialmente il dibattito. Mi chiede di parlare il collega Settino. Prego.
MARIO SETTINO. Grazie, Presidente e buongiorno a tutti.
Avrei una domanda per il dottor Cantini, se ci chiarisce i termini precisi di questo
parere negativo per quanto riguarda l’aspetto contabile, nel senso di non poter
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rinviare ulteriormente oltre il 15 febbraio per un problema contabile. Presidente,
posso fermarmi qui e poi l’intervento lo faccio dopo? Aspetto la risposta?
(Interruzione fuori microfono) Allora, per il momento mi fermo alla domanda. Mi
riservo di intervenire dopo.
Grazie.
PRESIDENTE. Ci sono altre domande che volete riferire, visto che c’è il
dirigente, così che possa rispondere a tutti? Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Io chiedo come ci si possa organizzare, nel senso
che io non voglio far perdere eccessivamente tempo, però le domande e le risposte
probabilmente per un approfondimento chiaro necessiteranno di un botta e risposta.
Perché la situazione è talmente importante che ce n’è bisogno. Si può fare qui in
Consiglio o c’è bisogno di convocare la Conferenza dei Capigruppo? (Interruzione
fuori microfono) Okay, quindi si interviene anche più di una volta. Perché le
domande sono tante. Solo per questo volevo un chiarimento.
Grazie.
PRESIDENTE. Su questo non vi preoccupate. Visto il tema e visti comunque gli
atti racchiusi in questa discussione naturalmente si potrà intervenire, se ci sono
domande, anche una volta in più rispetto a quelle che sono le regole stabilite dal
Regolamento del Consiglio comunale.
Ci sono altre domande che volete riferire, così almeno poi do la parola al dottor
Cantini? Allora, se non ci sono ulteriori domande, prego dirigente.
MIRKO CANTINI. Giusta domanda. Ovviamente i tempi in cui è stato espresso il
parere sono lampo, nel senso che la richiesta di emendamento è pervenuta nel
pomeriggio di ieri e io nella prima serata di ieri ho dato la risposta.
La risposta è legata soprattutto a una questione di cassa, nel senso che noi
attendiamo dai contribuenti il versamento del saldo TARI. Questo vale più di 6
milioni di euro. I 6 milioni di euro coincidono grossomodo al 15 per cento della
spesa corrente di questo Comune e quindi ulteriori rateizzazioni – che non è il
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termine tecnico giusto perché il termine tecnico giusto è dilazione – quindi
un’ulteriore dilazione effettivamente pregiudicava la nostra possibilità di pagamento.
Tutto qui.
È stato individuato un termine limite, ma veramente limite, nel 15 febbraio.
Ovviamente noi dobbiamo monitorare e salvaguardare non soltanto gli equilibri del
bilancio di competenza, ma anche gli equilibri del bilancio di cassa. L’altro elemento
che ho precisato in subordine, qui c’è la necessità di un ulteriore approfondimento
anche da un punto di vista amministrativo, è la ratio stessa. La pretesa tributaria è un
diritto/dovere. È un dovere per noi – ahinoi, direi – imporla, soprattutto per quanto
riguarda la TARI dove, di fatto, la discrezionalità è minima e la legge di stabilità ci
impone la copertura integrale del servizio ed è un dovere del contribuente poi
assolvere all’adempimento tributario, quindi il presupposto per cui il Consiglio è
legittimato a fare questa ulteriore dilazione sta proprio nel fatto, sulla base di un
principio dello Statuto del contribuente per il contribuente stesso non può essere
vessato dalla Pubblica amministrazione, quindi di individuare un margine temporale,
come riportato nel parere, congruo, ma strettamente necessario per provvedere
all’adempimento tributario.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Io volevo chiedere quanto costa al Comune... Al di
là del fatto che penso i pagamenti possano essere posticipati (si può sempre), quanto
questo posticipare andrebbe a costare al Comune. Mettiamo il caso che non si
potesse procedere al pagamento il 15 febbraio, ma si ponessero i pagamenti il 28
febbraio o il 31 marzo: quanto questo slittamento di 15 e un mese e mezzo
costerebbe alle casse del Comune.
Grazie.
MIRKO CANTINI. Ovviamente, questo non è accertabile, nel senso che noi non
abbiamo una situazione per cui abbiamo una serie di impegni di spesa e, quindi, una
serie di residui passivi. Quindi, se questi residui passivi vanno a conclusione, quindi
le fatture vengono liquidate dai settori di competenza, più gli adempimenti che
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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abbiamo in termini mensili di IVA o di personale, questo lo vediamo nel corso del
tempo.
Posso darvi dei dati che, grossomodo, vi fanno capire quale è stato, ad esempio,
l’impegno di questi 15 giorni di gennaio. Noi abbiamo scadenze fiscali, per cui
abbiamo versato all’Erario 1,4 milioni di euro di IVA, ad esempio, e abbiamo già
elaborato gli stipendi del mese di gennaio che, grossomodo, tra ritenute e cose varie,
valgono 1 milione di euro. A questo si sommano, poi, tutte le fatture e tutti gli
adempimenti contrattuali dell’Amministrazione. Questi, però, noi li vediamo quando
la fattura viene liquidata. C’è un adempimento prima, ovviamente, contrattuale delle
controparti e poi amministrativo, con il riscontro delle fatture e quant’altro.
Evidentemente non abbiamo margini per dire quanto sarà, poi, l’ammontare alla fine
di ciascun mese. Abbiamo i debiti che debbono essere, quindi, liquidati. Quindi, non
è possibile dare un dato sicuro.
Si fa una valutazione in termini di probabilità. In termini di probabilità,
un’ulteriore dilazione probabilmente espone il Comune a ricorrere a un’anticipazione
di tesoreria. Quindi, è una sorta di indebitamento con il riconoscimento da parte del
tesoriere degli interessi passivi, e così via.
PRESIDENTE. Sì, Niccolò. Ti prego, poi, di fare più domande, magari, in un
intervento. Sennò veramente diventa un “botta e risposta”, un dibattito. Prego, ci
mancherebbe.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Rispetto a questo, per farla più semplice, ringrazio
per la risposta perché è stata, da questo punto di vista, esaustiva. Però, poniamo il
caso che tra il 15 febbraio e il 31 marzo, ponendo la data del 31 marzo quale data
ultima del pagamento, servissero quei 6 milioni di euro: un anticipo di tesoreria alla
Banca d’Italia di 6 milioni di euro, o a una banca, quanto costerebbe al Comune?
Questo lo dico perché ci serve per capire se politicamente sia accettabile pagare
un costo, assumendosene la responsabilità, a fronte di errori che sono stati commessi
dall’Amministrazione comunale e non dai cittadini. Fermo restando il parere tecnico
del dirigente, che ringraziamo anche per le risposte, c’è sempre la possibilità da parte
del Consiglio comunale e della maggioranza, motivandola, di assumersi la
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responsabilità di un costo ulteriore per l’Ente, così abbiamo un quadro più chiaro di
quanto potrebbero costare, anticipati, se 6 milioni, se 3 milioni o 1 milione, quanto
necessita il periodo tra il 15 febbraio e il 31 marzo. Grazie.
MIRKO CANTINI. Fare i conti a memoria è un po’ difficile. Il tasso di interesse
oneroso che l’Amministrazione incontra nel corrispondere l’anticipazione bancaria...
L’unica anticipazione prevista dall’ordinamento è quella con il tesoriere, che per noi
è la Cassa di Risparmio di Volterra. Il tasso di interesse è disciplinato nella
convenzione di tesoreria e, a memoria, oggi è pari all’Euribor meno − se non sbaglio
– uno 0,10.
Fatto questo conteggio, più o meno... (Interruzione fuori microfono) Questo non
lo ricordo, francamente. (Interruzione fuori microfono) Sì.
Il ricorso all’anticipazione... (Interruzione fuori microfono) Sì, sì.
Il ricorso all’anticipazione di tesoreria per le Amministrazioni pubbliche locali è il
warning di una cattiva gestione finanziaria. Questo implica obblighi da norma, come
ad esempio
− ne dico una per tutte − l’impossibilità di applicare l’avanzo di
amministrazione, oltre che fare un’altra serie di operazioni di natura contabile.
Questo per quanto riguarda il parere da un punto di vista tecnico-contabile.
L’altro aspetto che ho evidenziato... È correttissima l’osservazione che il
Consiglio comunale delibera a prescindere dai pareri di regolarità tecnico-contabile
del dirigente di riferimento. L’altra cosa (per questa ci voleva un approfondimento di
più di qualche ora) riguarda la possibilità del Consiglio stesso, in termini di regolarità
amministrativa, di dilazionare ulteriormente la scadenza se non agganciata a quello
che avete trovato in delibera, ovvero su quei princìpi base dello Statuto del
contribuente di impossibilità di adempiere alla pretesa tributaria. Su questo c’è
necessità di un approfondimento giuridico e interpretativo, perché la materia è
piuttosto delicata, anche perché la pretesa tributaria, ahinoi, è inviolabile.
PRESIDENTE. Grazie.
Ci sono interventi? Consigliere Settino, voleva fare un intervento? Prego.
MARIO SETTINO. Grazie.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Dunque, apprezzo sempre la pacatezza dell’assessore Donati, che ci tranquillizza
con il suo tono, però non nei contenuti. Ci ha detto prima che, in pratica, la delibera
del 12 agosto andava bene, sostanzialmente. Era difficile la gestione, perché era una
tassa nuova, e molto complicato il calcolo. Però, da agosto a dicembre ci sono cinque
mesi. Scusate, quattro. Ho sbagliato io. Quattro. In questo caso, i numeri li ho dati io.
È evidente che in quattro mesi, forse, bisognava arrivarci in modo un po’ diverso per
quanto riguarda anche l’invio di questi modelli, i modelli F24.
Ci diceva che, di fatto, c’era un obbligo di legge per quanto riguarda il numero
delle rate. Beh, in realtà, io faccio un esempio, una comparazione, visto che si parla
sempre e l’assessore spesso ci cita ambiti territoriali vicini, nei quali comunque si
applicano tasse diverse, un po’ più alte o, comunque, sempre come Rosignano, io
faccio l’esempio di Capannori. So che, quando si cita questo nome, l’assessore, poi,
ci dirà: “Sì, però a Capannori spendono di più”. In realtà, non è così.
Faccio un esempio concreto. Non faccio slogan oppure cito tanto per dire. Un
appartamento di cento metri quadri occupato da tre persone paga 150 euro all’anno di
TARI. A Rosignano un appartamento di settanta metri quadri paga, con due persone
(attenzione: sono meno, producono meno), 280 euro all’anno. Sono dati certi, non
sono dati inventati. Evidentemente, c’è qualcosa che non torna, ma non è che non
torna nel calcolo perché hanno sbagliato a Rosignano o hanno sbagliato a Capannori.
C’è stata una scelta politica diversa negli anni. A Capannori pagano la TARI del
2014 in quattro rate. Andate a vedervi... Io non me lo sono inventato, perché non me
lo posso inventare. C’è nel Regolamento comunale di Capannori per quanto riguarda
la TARI. Evidentemente, era possibile farlo.
Perché tutto ciò? Perché a Capannori pagano meno? È evidente che a Capannori
pagano meno perché hanno fatto scelte politiche sulla gestione dei rifiuti diverse dal
Comune di Rosignano. Eppure, anche a Capannori hanno rifiuti. Eppure anche a
Capannori “producono”... Questo eufemismo della legge, quello di dire che chi
produce rifiuti inquina, è un po’ discutibile, tanto che poi, dopo, è stata approvata
una norma che, di fatto, ribalta. Cioè, non c’è più l’obbligo per chi inquina di
bonificare, di fatto.
Torniamo ai rifiuti. A Capannori pagano di meno perché hanno fatto una scelta,
per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, “porta a porta”. I cittadini hanno un
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risparmio notevole e pagano in funzione di criteri diversi. I cittadini pagano meno.
Noi abbiamo una discarica a Scapigliato che è l’ultima entrata che ci ha confermato
l’assessore stamane di 14.000 euro. Bene. Il costo della gestione dei rifiuti, per
quanto riguarda il Comune di Rosignano, dalla delibera del 12 agosto, era di 8
milioni e 400 e rotti euro (non vi cito i centesimi). C’è una differenza di circa 4,5
milioni, più o meno. Questi soldi in più dove sono finiti? Perché non li utilizziamo
ulteriormente per ridurre il costo dei rifiuti? È stata solo deliberata una somma di
50.000 euro per le riduzioni, più 40.000 euro in caso di insolvenza, come tutela.
Evidentemente non basta.
Evidentemente non basta, perché la realtà ci dice che pochi giorni fa hanno pagato
solamente per un ammontare di circa 300.000 euro. Quindi, il 5 per cento dei
cittadini ha pagato la TARI. Evidentemente, non è solo un problema di ritardi nella
consegna dell’F24. Perché non lo è? Perché ormai sono arrivati a tutti, ma non lo è
perché tutti si sono veramente preoccupati per quanto riguarda l’entità di questa
TARI. Non lo è, sostanzialmente, perché tantissimi cittadini hanno il dubbio
legittimo di errori formali, errori di calcolo. È evidente che a questi cittadini va data
una risposta. Non si può dare una risposta con solo due aperture, che poi di fatto sono
tre, tre sportelli alla settimana. Ci sono file di persone che sono già andate; alcune
hanno ottenuto risposte positive, dove sono stati riscontrati degli errori. Siano errori
di 1 euro, di 20 euro, di 50 euro, comunque sono errori.
Quindi, è evidente: la richiesta di prorogare ulteriormente il pagamento al 31
marzo era legittima. È chiaro? C’è un aggravio, ma l’aggravio è dovuto anche a una
responsabilità politica nell’aver fatto una scelta di questo tipo di entità di tassazione
per quanto riguarda la TARI. Se vogliamo entrare nel merito, un piccolo dettaglio:
nei coefficienti, in quella fissa, una abitazione che vede un solo abitante prevede 111
euro di quota fissa. Bene. Se si va a due si raddoppia. Se si va a tre si aumenta di 23
euro. Quindi, evidentemente c’è qualcosa che non torna, sostanzialmente. Anche su
quello, forse, bisognerebbe cominciare a fare una riflessione.
È evidente che, quindi, i cittadini hanno tutto il diritto di poter verificare il
conteggio. Sono d’accordo con l’assessore Donati. Il calcolo della TARI è un calcolo
esclusivamente singolo, perché ognuno di noi ha un’unità abitativa con dei metri
quadri e un numero di occupanti. È evidente che va verificata cartella per cartella,
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modello F24 per modello F24. I tempi tecnici per fare ciò prevedono almeno 20-30
minuti di tempo per singolo calcolo.
È evidente che i cittadini non avranno il tempo materiale di far verificare la
propria TARI e resterà, comunque, sempre il dubbio di un errore. La richiesta, ripeto,
prevedeva un tempo più lungo per consentire a tutti di poter far verificare la propria
tassazione. È stata bocciata, nel senso che c’è stato questo parere negativo tecnico.
Io sono d’accordo con il consigliere Gherarducci quando afferma che, comunque,
siccome c’è una responsabilità politica, allora questa politica se la deve prendere
anche assumendosi un onere economico maggiore per quanto riguarda un eventuale
ritardo del pagamento della TARI, perché i cittadini hanno diritto alla massima
trasparenza per quanto riguarda l’applicazione delle tasse, in particolare di questa,
che effettivamente è estremamente onerosa per i cittadini di Rosignano. Grazie.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie.
Io mi scuso, ma l’avevo premesso che diventava una cosa così. Qui è come
quando il Consiglio d’Amministrazione di un’azienda si ritrova e deve far tornare i
conti. Per cui, bisogna andare a vedere precisamente quei conti. Un’assunzione di
responsabilità prevede che ci si assuma l’onere di vedere quanto costa una cosa.
Quindi, ho un’ulteriore domanda. Dato che si possono, poi, modificare
ulteriormente gli emendamenti a quella delibera, perché questa è la sede appropriata,
io voglio chiedere se tra il 15 e il 31 marzo, ponendo anche le date del 28 e del 15
marzo (del 28 febbraio, naturalmente, e del 15 marzo), l’Amministrazione comunale
necessita di tutti i 6 milioni di euro oppure se, per permettere un ricalcolo preciso, si
può eventualmente procedere con il 50 per cento della tassa TARI il 15 febbraio e il
saldo al 31 marzo, al 15 marzo oppure al 28 febbraio, in maniera tale da permettere il
ricalcolo, da permettere che l’Amministrazione non si assuma eccessivi oneri, anche
se, visto il tasso, è all’incirca zero l’anticipazione di cassa e le cose eventualmente
più significative sono quelle che il dirigente ricordava, come, per esempio, di non
poter prendere l’avanzo di bilancio.
Queste cose qui. Se per la gestione ordinaria si possono utilizzare 2-3 milioni di
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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euro e aspettare il saldo. Perché qui, come diceva il consigliere Settino, c’è un
problema di regolarità nel calcolo delle tasse per i cittadini. Qui c’è la sfiducia
rispetto a questo. Non è che i cittadini di Rosignano non vogliono pagare perché non
hanno i soldi. Qui c’è un problema che pensano siano tutte sbagliate. Bisogna fare un
ricalcolo. Chi ha sbagliato si deve assumere la responsabilità politica dell’errore che
è stato commesso.
Quindi, chiedo gentilmente – e mi scuso − al dirigente di poterci dare, rispetto a
questo, delle risposte quanto più precise possibili.
MIRKO CANTINI. Sui fondamentali, sono qui per darvi il mio modestissimo
supporto tecnico nell’interpretazione delle norme, della deliberazione e quant’altro.
Tramutare questo nel capire e nel fare dei conti, sostanzialmente, come un quiz...
Francamente è difficile poter dare una risposta in termini di “Serviranno questi soldi?
3 milioni saranno sufficienti? Quant’è l’onerosità del tributo?”. I flussi di Cassa
hanno necessità di uno studio approfondito, e si va per approssimazioni non sapendo,
poi, in realtà... Conosciamo i debiti, ma la maturazione dei debiti e, quindi, il livello
di esigibilità francamente può essere stimato, ma con un lavoro di giorni. Si sta
parlando di un bilancio, il nostro. Girano 50-60 milioni di euro. Quindi,
immaginatevi le fattispecie di spesa, di fatture e di adempimento che ci sono. Non è
possibile in tre minuti dire quant’è l’impatto preciso sulla Cassa di queste operazioni.
Sul resto, vale quello che vi dicevo. Da un punto di vista amministrativo (qui
stiamo dando pareri da un paio d’ore), per quanto la prerogativa di definire le
scadenze sia del Consiglio comunale (questo è previsto), nel corso dell’esercizio
cambiare le scadenze senza un principio, che è quello della ragionevolezza dello
Statuto del contribuente, comporta la necessità di fare un approfondimento di natura
amministrativa, fatto salvo che il Consiglio − come è stato correttamente ricordato −
delibera anche a prescindere dai pareri di natura tecnica.
PRESIDENTE. Grazie. La saluto e la ringrazio per essere stato qui questa mattina
e per aver risposto alle numerose domande che i consiglieri hanno sollecitato.
Ha chiesto di parlare il consigliere Simoncini. Prego.
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LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Questa della TARI è una questione molto delicata. Abbiamo sentito il tecnico che
ci diceva che l’emendamento non può essere accettato − chiaramente, è sovrano il
Consiglio comunale − perché lo spostamento, così come abbiamo già detto, si
renderebbe necessario per fare tutta una serie di verifiche rispetto alle bollette che
sono arrivate ai cittadini, anche se alcune, ad oggi, questo lo confermo, non sono
ancora arrivate.
Comunque, tanti o pochi che siano, gli errori ci sono stati. Ci sono state,
soprattutto, incongruenze rispetto a metri quadri e componenti di famiglia negli stessi
immobili. Io ne ho viste personalmente alcune. Oggettivamente, anche se non sono
un tecnico, con la stessa categoria di abitazione, non è possibile che nello stesso
punto si paghino le stesse quote con situazioni completamente differenti. Questo
l’abbiamo accertato personalmente all’ufficio di competenza.
La gestione di tutta questa vicenda è stata − lo abbiamo già detto – superficiale. È
stata gestita con leggerezza. Si sapeva da tanto che il Comune si doveva adeguare a
una normativa, quello è chiaro. Poi, su come ci si arrivava ad adeguarsi, ci potevano
essere varie strade, magari più morbide. La delibera è di agosto. Siamo arrivati alle
proteste dei cittadini quando sono arrivate le bollette.
Si sapeva che, comunque, l’impatto sarebbe stato forte, sarebbe stato fortissimo.
Si sapeva. Chi è dentro lo sapeva che, comunque, questo raggiungimento del cento
per cento del servizio avrebbe comportato maggiori oneri per i cittadini, ma in
maniera molto impattante, oltretutto in una situazione parecchio deficitaria e
particolare. Comunque sia, la situazione economica... Andiamo sempre lì perché è lì
che dobbiamo andare. La situazione economica del nostro Paese è sotto gli occhi di
tutti. I cittadini sono in grossa difficoltà, il lavoro non si trova, tanti non riescono ad
arrivare a fine mese, nemmeno per comprare i generi di prima necessità. La
situazione di per sé è veramente “drammatica”. Credo che sia l’aggettivo più giusto.
Considerato che, comunque, ci sono altri costi per i cittadini, quello che è arrivato
in queste settimane li mette in grossa difficoltà. Va considerato che ora non c’è, però
tra qualche mese ci sarà l’IRPEF. C’è stato un aumento anche nella TASI fra prima e
seconda rata. Questo è quello che abbiamo già detto in sede di bilancio. I cittadini del
Comune di Rosignano quest’anno si vedono arrivare maggiori oneri da parte del
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proprio Comune.
Noi abbiamo sempre detto che abbiamo la discarica. Non si può far finta che non
ci sia la discarica. Quando diciamo che abbiamo la discarica... I cittadini, a maggior
ragione quelli delle frazioni collinari, perché la discarica è lì... Negli anni hanno fatto
sì che incidessero negativamente sulla situazione economico-sociale di molte
famiglie, sia in termini di salute, perché non credo che stare vicino alla discarica sia
salutare, ma anche in termini economici, perché molte abitazioni, comunque sia,
hanno visto svalutare in maniera massiccia il loro patrimonio, così come le aziende
agricole o le attività che erano lì nelle vicinanze, che chiaramente hanno avuto un
impatto negativo dalla discarica. Però c’è stata. In certi termini, a livello generale,
avrà anche avuto i suoi effetti positivi sul bilancio comunale, perché comunque negli
anni ha buttato nelle Casse del Comune oltre 300-350 milioni di euro. Però la
discarica c’è, c’è stata.
Avendo la discarica, le bollette che arrivano ai cittadini del Comune − e non è
vero, come diceva l’assessore, che si paga meno − in alcuni casi sono superiori a
Comuni che la discarica non ce l’hanno. Le tariffe della TARI del Comune di
Collesalvetti, a parità di abitazioni, sono inferiori del 10-20 per cento. Hanno una
quota fissa maggiore, ma la quota variabile è molto bassa.
Per esempio, quattro componenti del nucleo familiare a Collesalvetti hanno una
quota fissa di 1,73 con una quota variabile di 130. Fate il conto: paga 300 euro. Nel
Comune di Rosignano 0,77 è la quota fissa, che va moltiplicata, chiaramente, per i
metri quadri; ci aggiungiamo i 2,79 della quota variabile e diventa 350. Quindi,
un’abitazione a Collesalvetti con quattro componenti di cento metri quadri paga 300
e nel Comune di Rosignano 350, in un Comune dove abbiamo la discarica.
Oggettivamente, c’è qualcosa che non torna.
Nella superficialità che dicevo in premessa ci sta anche questo: dove poteva agire
il Comune? Alla normativa il Comune si deve adeguare. Nessuno dice che i cittadini
del Comune di Rosignano non devono pagare. Il Comune lo doveva fare (perché lo
doveva fare). Siccome lo doveva fare, sulle tariffe poteva incidere sia sulla parte
fissa, mettendo una quota fissa diversa, sia sulla quota variabile. Questo non è stato
fatto, ma non solo sulle utenze domestiche. Se andiamo a vedere le utenze non
domestiche del Comune di... Io ho preso il Comune di Collesalvetti come esempio.
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Anche il Comune di Livorno abbiamo visto che paga all’incirca come il Comune di
Rosignano. Abbiamo la scheda qua. Oltretutto, era una delibera della Giunta Cosimi
(l’ultima). Basta andare a vedere.
Nelle utenze non domestiche, se andiamo a vedere Collesalvetti, nell’80 per cento
dei casi pagano per varie attività (ora non sto a fare l’elenco) molto meno del
Comune di Rosignano. Quello che diciamo noi è che politicamente questo è
inaccettabile. È lì il nodo. È quello che ha fatto scattare i cittadini. Tanti se lo
domandano: “Ma come? Abbiamo la discarica e dobbiamo pagare tutti questi
soldi?”. Oggi, con i sistemi informatici, i cittadini... Magari prima si poteva dire che
c’era solo il giornale e magari, prima ancora, che non c’era la televisione. Ora, con i
sistemi informatici, ogni cittadino può andare a vedere: “Fammi vedere quanto
pagano dalle altre parti”. E lo vedono. Basta andare al Comune di Collesalvetti. Uno
dice: “Come mai è successo questo?”.
Quindi, bisognava agire e intervenire su quello, secondo noi, in maniera
responsabile. Viene detto che è vero che i Comuni, in generale, hanno grosse
difficoltà perché dai Governi centrali non arrivano più i soldi di prima, però qui −
permettetemi di dirvi − al Governo c’è il PD. Quindi, se c’è qualcosa da dire, ditela
in casa vostra. C’è il PD al Governo. Quindi, se c’è qualche difficoltà e se il Governo
centrale mette in difficoltà i Comuni, il vostro partito vi mette in difficoltà in questo
caso. La Giunta è di centrosinistra e il partito principale è il Partito Democratico. Qui
qualcosa è stato sottovalutato.
Quindi, il nostro voler presentare questo – vado a concludere – emendamento, che
ora abbiamo appreso... È una cosa tecnica. Io non sono del ramo, però abbiamo quasi
appurato che, spostandolo, gli interessi che andrebbe a pagare il Comune sarebbero
quasi pari a zero. Però questo io non lo sapevo perché, tecnicamente, non sono in
grado di sapere queste cose. Appurato questo, a maggior ragione io credo che il
Consiglio comunale dovrebbe votare per lo spostamento al 31 marzo, perché qualche
cittadino ha già pagato. Poi, in definitiva, i cittadini cosa dicono? “Ormai pago.
Tanto devo pagare”. Ci sono cittadini che non vanno nemmeno a farle controllare,
però oggettivamente ci sono degli errori. Ormai credo anch’io che sia tardi agire su
quelle tariffe. Ormai le tariffe ci sono...
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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PRESIDENTE. Consigliere Simoncini, concluda.
LUCA SIMONCINI. Sì.
Però, le tariffe sono state veramente usate in maniera spropositata. Ci auguriamo
che il nostro emendamento venga accettato. Chiudo qui.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini.
Do la parola alla consigliera Gesess. Prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
Una considerazione breve − non porterò via molto tempo − su tutta la questione.
Ovviamente, sono assolutamente d’accordo con i colleghi dell’opposizione che vada
posticipata ulteriormente la data di pagamento della TARI, ma la considerazione che
volevo fare è quella sulla TARI stessa e sul modo che c’è in questo Comune, in
questa regione, in questo Paese, l’Italia, di gestire la risorsa rifiuti, che io chiamo
“risorsa” perché ormai è approvato, dalle buone pratiche che si attuano in altri Paesi
del mondo, anche in alcuni Comuni della Toscana, che con le buone pratiche quello
che per noi è un problema, è un peso enorme per i cittadini contribuenti, può essere,
invece, una risorsa.
Ricordo che questo Consiglio comunale, anzi era un altro, comunque in questo
Consiglio comunale nel 2012, su una mozione di Giacomo Luppichini e Giorgio
Franconi, fu votato all’unanimità di intraprendere un percorso che viene denominato
− per capirci – “rifiuti zero”. In realtà, al di là del nome, è un percorso di buone
pratiche che tende a intraprendere un modo completamente diverso di gestire la
risorsa rifiuti.
Diceva l’assessore Donati: “Chi più inquina più deve pagare”, e siamo tutti
assolutamente d’accordo. Però, chi meno inquina deve essere premiato, e in questo
contesto non c’è un premio, e non ci può essere, perché non si quantifica il reale
rifiuto prodotto dal cittadino, dalla famiglia. Sono stati colpiti in maniera feroce − la
definirei “feroce” − gli ortofrutticoli, i fioristi, i pizzaioli. Ci si riempie la bocca
quando si parla di lavoro dicendo che tutti vogliamo sostenere i piccoli e i medi
imprenditori, vogliamo sostenere il commercio, si lanciano spot con nuove forme di
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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sostegno al lavoro, e poi li si massacra con una TARI che, secondo me, è
inaccettabile, soprattutto tenendo conto del fatto che sono settori che producono
rifiuti organici, e non è colpa degli ortofrutticoli, dei fioristi e dei pizzaioli se questo
Comune non ha un impianto di compostaggio. O perlomeno, lo aveva: lo abbiamo
pagato 3 milioni di euro, non ha mai funzionato e lo abbiamo smantellato per un
costo di 600.000 euro. Quindi, è colpa dei fioristi, dei pizzaioli e degli ortofrutticoli
se questo Comune, la REA − che è il gestore, è quello che fa il costo del servizio, che
ti dice quant’è il cento per cento del costo del servizio − ha gestito male il polo
impiantistico?
Io mi domando: in questo senso, c’è la volontà di questa Amministrazione, dato
che è la stessa che votò quella mozione nel 2012, di cambiare strategie rispetto ai
rifiuti? Ricordando che c’è una legge di iniziativa popolare che a breve andrà in
discussione al Parlamento e che mi auguro che il PD sostenga, visto che è il Partito di
Governo di questo Paese, il Partito della Nazione. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Gesess.
Consigliere Nati, prego.
MARCO NATI. Io, purtroppo, devo ripetere quello che ho detto quando
discutevamo con l’assessore Donati e ci confrontavamo ad agosto in Commissione
bilancio. È ovvio. Io ho sentito gli interventi. Per quanto riguarda le tariffe TARI, è
importante alzare la percentuale di raccolta differenziata. Purtroppo, qui si pagano gli
sbagli del passato. Non si è, secondo me, investito a sufficienza per far sì che questa
percentuale aumentasse.
Noi avremmo dovuto avere una percentuale di raccolta superiore al 65 per cento.
Indi per cui, avremmo avuto delle tariffe più basse. È vero che la TARI su una parte
e il Comune sulla parte variabile può intervenire, ma è una parte minima.
Ovviamente, se non è suffragato da un costo più basso, è un problema per il Comune
andare a determinare tariffe più basse.
Prima ho sentito l’intervento di Settino, che citava un Comune in Toscana. Andate
a vedere quanto ha di raccolta differenziata. Si pagano ora sbagli del passato,
secondo me. “Sbagli”. Scusate, “decisioni” diverse prese in passato. Bisognava,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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secondo me, privilegiare più la parte di raccolta differenziata, quindi investire in tal
senso. Fare la raccolta differenziata non è facile.
Io sono ripetitivo, purtroppo, dico sempre le solite cose, però è inutile fare
filosofia su certe cose. Un appunto lo devo fare su come è stato gestito l’invio delle
cartelle. Io penso che i cittadini si meritavano qualcosa di più. Pertanto, ritengo
opportuno valutare con attenzione se si può andare più avanti possibile con il
discorso del pagamento, perché è un qualcosa che, secondo me, dobbiamo ai cittadini
di Rosignano.
Io ho un piccolo appunto. Leggendo un giornale molto diffuso in zona, ho visto
che noi siamo sempre in cima alle classifiche di determinate spese. Vorrei chiedere
all’assessore se me lo può confermare, se sono vere o no. Per eventi, cancelleria e
spese di straordinario noi siamo sempre in cima alle classifiche della Toscana.
Magari, non so, ha sbagliato “il Tirreno”. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Nati, adesso credo avrà modo l’assessore, con
un’interpellanza, di poter rispondere. Cerchiamo di mantenerci sull’ordine del
giorno. (Interruzione fuori microfono) No, per carità. Va bene.
Ha chiesto la parola la consigliera Angeli. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. La prendi dopo la sospensione. Hai aspettato
tanto. Visto che hai aspettato tanto, puoi aspettare un altro pochino.
Per quanto riguarda l’emendamento e altri emendamenti che sono stati presentati
sulla stessa richiesta di proroga (una è fino al 28 febbraio e un’altra fino a marzo),
dico la verità, sono molto amareggiata che vengano respinti. Questo significa che la
popolazione non è stata completamente ascoltata.
Le giustificazioni che ci ha portato il dirigente sono senz’altro valide e importanti,
ma alla popolazione dobbiamo rispetto, dobbiamo risposte. Quindi, dovevano essere
studiati non solo in chiave tecnica, ma anche in chiave, in parte, politica, e questo
non è stato fatto, naturalmente. La popolazione, quindi, è rimasta, da questo punto di
vista, inascoltata.
Come vi ho già detto, vi era più di un emendamento − lo sapete bene − e
l’Amministrazione comunale è stata sorda, come di consuetudine. La popolazione
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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saprà anche come ringraziare su questo fronte per l’esito dei nostri emendamenti,
perché erano stati sollecitati, e noi l’avevamo chiesto anche per questo.
Arriviamo al punto, visto anche il risultato degli emendamenti, di chiederci a che
cosa serva quella discarica di rifiuti, quella discarica che è stata la “gallina dalle uova
d’oro” negli anni di queste gestioni della sinistra e che oggi non lo è più. Oggi a che
cosa serve, se addirittura paghiamo queste tasse, queste popo’ di tasse? Andiamo dai
200 e passa fino ai 400-600 e spiccioli. A questo punto, la domanda è quella di aprire
una riflessione su questa discarica. Se questa discarica non rende neanche più, allora
inquina e basta. Per quello che hanno sofferto i nostri cittadini e continuano a
soffrire, e si lamentano, allora c’era una ragione, e quella ragione veniva in qualche
maniera colmata dal fatto che noi avevamo dei fondi, avevamo degli introiti, per cui
in qualche maniera si riusciva a chiudere gli occhi, anche se malamente. Oggi non ci
sono più neanche quelli.
Quindi, la riflessione sulla discarica, secondo me, va aperta, e lo faremo in un
futuro Consiglio comunale in cui presenteremo documenti.
Per quanto riguarda, poi, la TARI, che oggi in questo Consiglio comunale stiamo
votando come delibera, che modifica la data del pagamento... Già dal 30.12.2014 era
stata rimandata al 30.01.2015. In questo contesto, il motivo di tutto questo va
ricercato allorché nel Consiglio comunale del 12 e del 13 agosto scorso, con
all’ordine del giorno il Bilancio di previsione 2014, le forze politiche di minoranza
presenti in Consiglio comunale, dopo aver fatto presenti le loro motivazioni
sull’aumento delle tasse e non trovando un benché minimo spiraglio di dialogo da
parte della forza di Governo locale, abbandonarono l’aula, lasciando la maggioranza
a votare da sola quel bilancio. Spiegammo allora, e poi lo facemmo pubblicare sulla
stampa, gli esosi aumenti che ne sarebbero derivati, ma nessuno prestò orecchio alle
nostre parole, sino a quando, qualche giorno fa, non si è arrivati alla scadenza
dell’ormai famosa TARI, quella di cui parliamo, e allora sono cominciate a fioccare
le domande: la richiesta di un perché di un così forte aumento rispetto alla TARSU di
un anno fa e da che cosa dipende l’aumento, quale ne è la causa, gli errori del
conteggio in molti casi risultano evidenti, che cosa verrà fatto in proposito
dall’Amministrazione comunale e quali risposte in merito e in quali tempi potranno
essere fornite ai cittadini e se mai i rimborsi avverranno e come avverranno.
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Una domanda ormai consueta rimbalza ovunque tra la popolazione: per mantenere
l’associazione (o fondazione) Armunia, i fondi si trovano, sino a ricorrere ad un
mutuo bancario, mentre per i cittadini si continuano a spillare quattrini dalle loro
tasche ormai vuote. Anche per la Biblioteca comunale i fondi si trovano con facilità.
Per l’amor del cielo! La cultura è una cosa importante, ma con la cultura non si
mangia, e con i soldi dei miseri stipendi dei nostri concittadini si mangia.
L’ultima domanda che si pongono: perché, invece di rimpinguare le Casse
comunali, non si pensa a risparmiare e a spendere meno come un buon padre di
famiglia? Questa è ricorrente, e non è solo di oggi perché c’è la TARI. Perché
continuare a gravare sui cittadini e le loro famiglie, già in precarie condizioni
economiche per la crisi del Paese? Queste ed altre ancora sono le domande e i quesiti
della popolazione.
C’è, poi, una cosa di tutta evidenza che ci ha comunque sorpresi, ed è il fatto che,
dopo anni di torpore, di sonnolenza e silenziosa quiescenza, oggi nel territorio
un’importante fetta di popolazione abbia reagito e non abbia preso per scontato ciò
che, invece, sinora avveniva, con una manifestazione, sino a giungere all’interno
della sede istituzionale.
Tutto ciò ha dato per la prima volta un forte segnale di presenza della popolazione
a Rosignano e di disaccordo al comportamento dell’Amministrazione comunale.
D’altro canto, come consiglieri comunali di minoranza, troppo spesso inascoltati
dall’Amministrazione comunale, anzi di consuetudine, conosciamo bene il territorio
e le esigenze della comunità: sappiamo che sono ben diverse da quelle dell’Ente
pubblico e che devono essere ascoltate, rispettate e considerate. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Consigliere Settino, prego.
MARIO SETTINO. Presidente, volevo chiedere dieci minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Dieci minuti accordati.
(La seduta è sospesa)
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.
Invito i consiglieri a prendere posto e il segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. La seduta è valida.
Chiederei al consigliere Settino, che aveva chiesto di interrompere il Consiglio
comunale, di prendere la parola. Prego.
MARIO SETTINO. Grazie, Presidente.
Viste le comunicazioni e la valutazione che ha fatto il dirigente stamani, e ne
abbiamo preso atto, siamo addivenuti a una proposta di emendamento per affrontare
quelle che sono state le criticità emerse da questa valutazione, soprattutto per quanto
riguarda le problematiche relativamente ai fondi in Cassa del Comune di Rosignano.
Quindi, abbiamo strutturato questo emendamento, che vengo a leggere.
Emendamento alla delibera n. 1 del 13.01.2015: “Le forze politiche d’opposizione in
Consiglio comunale presenti il 13 gennaio 2015, preso atto di quanto riferito dal
dirigente del Settore finanze, propongono la data del 15 febbraio prossimo venturo
quale scadenza del versamento del 50 per cento della TARI dovuta al 31.12.2014 e
del rimanente saldo, dopo aver provveduto al ricalcolo e alle verifiche sugli importi
dovuti al 31 marzo 2015”. Firmato da tutti i componenti dei Gruppi di opposizione.
Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Settino, se può portarmi una copia dell’emendamento,
cosicché io possa passarla al segretario e inviarla agli uffici per il parere tecnico.
Grazie.
Mentre aspettiamo la risposta tecnica da parte degli uffici, se vogliamo continuare
il dibattito in questo... (Interruzione fuori microfono) Ci sono interventi? Altrimenti,
se preferite, votiamo.
Prego, consigliere Agostini.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
L’intervento è doveroso, visto che siamo stati presentatori di uno degli
emendamenti stamani presentati direttamente dal Presidente del Consiglio comunale.
Siamo in una fase decisamente particolare e critica a livello sociale della
situazione economica del Paese. Non siamo stati sordi né insensibili a quanto è
successo, e lo abbiamo detto chiaramente anche tramite interviste sui giornali e con
la nostra presenza direttamente durante la manifestazione che alcuni consiglieri nei
loro interventi hanno richiamato, una manifestazione che ha portato − come hanno
detto − i cittadini fino all’interno del Palazzo comunale e che venne ricevuta
dall’assessore Piero Nocchi.
Siamo consapevoli di questo problema e di questo disagio. Ho avuto modo
personalmente, insieme al collega capogruppo Agostini, di scusarmi per quanto
concerneva la modalità di pagamento, le tempistiche e una serie di situazioni
congiunturali
che,
sommatesi,
hanno
indubbiamente
generato
disagio
e
disorientamento nei confronti dei cittadini.
Detto questo, siamo stati anche da subito in grado di fare una serie di valutazioni,
di interagire con gli uffici e con la Giunta e, a queste parole e al bisogno di dare
risposte a dei disagi, delle difficoltà che il cittadino ci ha espresso, di poter trovare
delle soluzioni, proprio perché alle parole potessero far seguito i fatti.
La risposta poteva essere quella politica. Noi abbiamo voluto che fosse una
risposta fattiva. Ecco perché, in tempo utile, la Giunta, praticamente il giorno dopo
(ovviamente, la Giunta opera e, quando opera, opera anche in maniera concordata
con il Gruppo di maggioranza), ha immediatamente prodotto un atto di indirizzo che
ha individuato, in prima fase, come data possibile di una proroga il 30 gennaio,
consapevoli che questo potesse dare un margine di respiro per tutta una serie di
situazioni, che erano non soltanto le verifiche, le tariffe rimesse, il controllo delle
bollette, ma anche la possibilità di accesso agli uffici, che peraltro è stata anche
implementata.
Per tutte queste ragioni, l’atto di indirizzo è stato immediatamente preso per
buono, considerato come valido dai cittadini, che hanno posto quella come scadenza
ultima, quella del 30 gennaio. Ci è sembrato, comunque, come Gruppo di
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maggioranza, utile e importante poter fare il massimo che fosse consentito dalle
normative, dalla situazione economica, finanziaria e di Cassa dell’Ente, perché −
ripeto − questa difficoltà verificatasi alla fine del 2014 potesse essere gestita nel
modo più “leggero” possibile rispetto alle esigenze dei cittadini.
L’individuazione della data del 15 febbraio ha queste prerogative e ha questo
retroterra, cioè la possibilità, da una parte, di spostare il più avanti possibile il
termine ultimo di pagamento della TARI e, dall’altra, proprio perché siamo Gruppo
di maggioranza, proprio perché abbiamo l’onere del governo del territorio, proprio
perché abbiamo la consapevolezza e la responsabilità di far quadrare tutto, quindi
non soltanto di lanciare avanti un proclama o un’esigenza, ma anche di rispettare
quelle che sono, poi, le problematiche della gestione dell’Ente, abbiamo individuato
nel 15 febbraio il termine oltre il quale non poter andare per il pagamento della
TARI, però sicuramente un termine aggiuntivo rispetto a quello che in prima istanza
era stato previsto dalla Giunta.
Quindi, non solo 15 giorni in più rispetto ad una prima scadenza che la Giunta ha
indicato nel suo atto di indirizzo, ma 45 giorni di proroga rispetto al pagamento
previsto dalle normative. Questo ci sembra un termine comprensivo di tutto, lo
ripeto, dei disagi e delle problematiche, sapendo che questa nuova tassa che i
cittadini si trovano a pagare è una tassa che, purtroppo, nella modalità, nell’importo è
un qualcosa che il cittadino di Rosignano non era abituato a pagare, che negli anni
non ha mai pagato, così come, invece, pagavano tanti cittadini dei nostri Comuni
limitrofi, e sapendo probabilmente − questo è contenuto come proposta ulteriore
nell’atto di indirizzo della Giunta – con consapevolezza che la rateizzazione
dell’importo sarebbe stata, comunque, la cosa migliore, come tutti gli importi delle
rate, normalmente, della vecchia TARSU venivano, comunque, spostate e dilazionate
all’interno dell’annualità. Questo per dire, ripeto, che c’è stato qualcosa che ha
funzionato poco rispetto a quelle che erano le esigenze dei cittadini. Ripeto: noi
siamo consapevoli che tecnicamente questa cosa si può risolvere, che si può trovare
un rimedio.
Tornando al discorso della TARI, siamo anche consapevoli che negli anni tutto
questo ha consentito a questa amministrazione molti investimenti e ha consentito
anche un livello di qualità dello stato sociale e dei servizi di cui i cittadini del
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Comune di Rosignano hanno usufruito, che in molti casi altri enti, ripeto, a noi
limitrofi, non hanno potuto avere.
Questo è un dato comunque importante, è un dato che va sottolineato perché
nessuna cosa avviene a caso. Così come non è avvenuto a caso, purtroppo – lo ridico
– il pagamento, tutto insieme, di gran parte della TARI alla fine del 2014. Nemmeno
a caso è avvenuto che in tutti questi anni i cittadini di Rosignano, il Comune di
Rosignano (e non sto a ripetere quali sono i vari benefici che ha ottenuto) avessero
potuto giovarsi comunque non solo di non pagare le stesse cifre sulla TARSU di altri
Comuni, e che avessero potuto anche utilizzare le enormi entrate derivate dalla
discarica, al di là di tutte le differenti vedute sulla gestione della discarica e dei
proventi della discarica, che ovviamente, in maniera corretta le opposizioni pongono,
perché ognuno ha la propria idea di gestione del patrimonio e delle risorse. Non è
innegabile però che tutto questo abbia consentito un determinato tenore di vita ai
cittadini, un determinato livello di qualità dei servizi rimessi, un determinato livello
di stato sociale che con orgoglio abbiamo sempre rivendicato e portato anche come
fiore all’occhiello di questa amministrazione.
Detto questo, a seguito della sospensione è stato proposto un emendamento, e al
di là del parere tecnico che verrà dato, non credo, viste anche le cose dette stamattina
in Consiglio comunale dal dirigente, che sia possibile andare oltre, senza ulteriori
aggravi, relativamente alla proposta fatta. Noi al momento confermiamo – anticipo
una proposta – la nostra proposta al 15 febbraio, perché una serie di valutazioni,
ulteriori alla proposta fatta, le avevamo già verificate. Ci sembra che questa cosa non
sarà possibile. Ripeto, riteniamo di aver fatto tutto quanto nelle nostre possibilità per
andare incontro alle esigenze dei cittadini.
In questo senso confermiamo quindi la volontà di andare alla votazione,
sostenendo l’emendamento che abbiamo rimesso all’attenzione della discussione di
stamane, della Presidente del Consiglio comunale.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Agostini.
Visto che stiamo aspettando il parere tecnico da parte del dirigente sull’ultimo
emendamento presentato dalle minoranze, chiedo espressamente, per quanto riguarda
gli emendamenti che erano stati presentati ieri, rispettivamente da Niccolò
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Gherarducci, ma anche da Maria Graziella Angeli, che hanno avuto parere tecnico
negativo, se intendono ritirare gli emendamenti presentati nella giornata di ieri, o
confermarli.
Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Confermo: non lo ritiro, lo confermo.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Si conferma sia quello proposto da Settino a nome
di tutti, che quello proposto da me, Simoncini e Gesess del 31 di marzo.
PRESIDENTE. Bene. Mentre aspettiamo il parere, ci sono altri interventi?
Siccome Niccolò ha parlato diverse volte, chiedo se ci sono altri interventi di altri
consiglieri, altrimenti ti do la parola. Prego, Niccolò.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie. Se si dice che si possono fare delle
domande, non vale come intervento, per questo bisogna… Mi fa specie una cosa:
anche stamani il Sindaco non c’è perché è fuori per la Provincia. Ora però questa
Provincia comincia a essere pesante per il buon lavoro del Consiglio comunale di
Rosignano. Oggi c’era bisogno del Sindaco per mettere la faccia all’esperienza e per
il senso di responsabilità che ha sempre dimostrato in una vicenda. Senza nulla
togliere al Vice Sindaco Donati, ci mancherebbe altro, il Primo cittadino è il signor
Alessandro Franchi e noi avremmo voluto che fosse qui a discutere con noi su questa
questione molto più importante, forse, dell’Autorità portuale, anche se non ci sono
persone da eleggere o da mettere in qualche posto. (Interruzione fuori microfono)
Oggi pomeriggio qui è stato detto e ridetto, comunque il Sindaco non c’è, è
l’ennesimo Consiglio in cui è assente per vari motivi. Ci sono state centinaia di errori
sul calcolo della TARI. Ho il messaggio, visto che qualcuno scuote la testa (al di là
del fatto che l’errore è stato commesso anche ai danni miei e del consigliere
Simoncini), di un altro cittadino che mi dice: sono stati calcolati tre, ma se c’è la fila
davanti agli uffici, un motivo, Vice Sindaco, c’è. Un cittadino ha mandato un
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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messaggio in cui dice: mi sono stati calcolati 289 euro in più perché il garage non è
stato visto come pertinenza ma come altro appartamento. Di questi errori ce ne sono
a centinaia, tant’è che non è che non si è pagata la TARI perché sono arrivati in
ritardo modelli F24, ma non è stata pagata la TARI perché c’è sfiducia verso i calcoli
che il Comune ha effettuato. Si può dire ciò che si vuole, ma quello che è successo è
appunto questa cosa. Poi, si può fare orecchi da mercante e far finta di niente, tutto
nella vita si può fare; però la situazione è questa.
Ricordo di aver annunciato io stesso il 23 dicembre, nell’ultimo mio intervento in
Consiglio comunale, mentre i gruppi di maggioranza proponevano quell’interessante
ordine del giorno su Cuba e Stati Uniti, che nella sede comunale di via Cairoli c’era
una fila di decine e decine di persone che avevano problemi con la TARI. Bene: non
mi risulta che nessuno poi abbia fatto una comunicazione rispetto a questo, anche
perché, rispetto alle file, in questo mese, in questi venti giorni, i risultati non sono
stati i migliori, tant’è che ad ogni apertura dell’ufficio, c’è una fila consistente
davanti allo stesso. Inoltre, davanti all’ufficio, per esempio, un cartello dice “dalle 9
alle 9,30 di lunedì 12 – parlo del passato – l’ufficio è aperto per i numeri che sono
stati presi venerdì 9”: il che vuol dire che ci sono decine di persone che rimangono
fuori dagli uffici perché non riescono a parlare con gli impiegati durante gli orari di
apertura.
Noi abbiamo fatto la proposta di aprire gli uffici comunali, sempre, durante
l’orario di apertura del Comune, perché quella della TARI, a Rosignano è diventata
un’emergenza. Che lo si voglia o non lo si voglia, è un’emergenza. In un Comune
dove da una tassa da cui bisognava riscuotere 6 milioni si sono riscossi a malapena
200.000 euro, comprendo anche le preoccupazioni del dirigente del settore finanza
rispetto a questo. Mi pare una cifra abbastanza considerevole quella che il Comune
aspetta ancora di riscuotere.
La proposta dell’opposizione mi pare che sia di buonsenso, di responsabilità. Noi
abbiamo fatto un ragionamento: non si può portare il Comune, anche se
l’Amministrazione è sbagliata, incontro a certi fatti, però bisogna anche andare
incontro ai nostri cittadini, che devono avere la tranquillità e la serenità di pagare le
tasse per l’importo giusto. Nessuno ha detto: non vogliamo pagarle. Le persone
dicono: noi le vogliamo pagare per l’importo giusto. Quando si paga in ritardo,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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l’amministrazione pubblica impone delle more, ai cittadini; però quando
l’amministrazione pubblica sbaglia, è bene che si faccia carico degli errori che
vengono commessi. La maggioranza e la Giunta di questo Comune allora devono
assumersene tutta la responsabilità, senza fuggire, come invece si sta cercando di
fare. Si può fare rispetto a quell’emendamento, anche senza il parere tecnico, perché
la responsabilità politica va al di là della tecnica. I voti che queste persone hanno
preso per entrare in questo Consiglio comunale, danno la facoltà di prendersi la
responsabilità per le decisioni e per i problemi che ci sono su questo territorio.
Qualcuno dice che l’opposizione fa proclami perché non ha l’onere. No: qui non ci
sono proclami, è la maggioranza che non deve fare proclami. Bisogna che inizi a fare
fatti concreti, e lo ripeto. Ad ogni Consiglio comunale si dice del Patto di stabilità e
delle politiche governative: governate voi. Proponente a questo Consiglio comunale
un ordine del giorno contro le politiche del Governo in senso fiscale agli enti locali, e
noi lo votiamo! Noi la votiamo, questa roba, non vi si lascia soli a prendervi la
responsabilità di questa cosa. Se lo dite, abbiate il coraggio di porre un atto concreto
a quello che dite, e non lasciate solo le parole al vento.
Diceva il consigliere Agostini che il tenore di vita in questo Comune è sempre
stato più elevato. Da un certo punto di vista è vero, ma non solo quello dei cittadini,
anche quello degli amministratori è stato più elevato che in altri Comuni e in altri
enti pubblici, e questo tutti lo sappiamo, per cui non è stato regalato niente a nessuno.
Se venisse fuori che ci sono malattie o altra roba anche per la discarica di
Scapigliato, vorrebbe dire che davvero nessuno ha regalato niente a nessuno. È stato
detto che non si era abituati a pagare così tante tasse: è vero, la TARI è un obbligo di
legge, ci mancherebbe altro. Ma l’addizionale IRPEF è una scelta politica di questo
Comune, per cui non ci sono solo obblighi di legge, sono anche le scelte politiche
che impongono ai cittadini del Comune di Rosignano di pagare così tante tasse
rispetto agli anni precedenti.
Noi chiediamo alla maggioranza di accogliere l’emendamento che è stato fatto
dalle opposizioni, complessivamente, e lo ripeto, per riscuotere il 50 per cento,
rispetto al 31, della TARI, il 15 febbraio, ricalcolando i saldi al 31 marzo e ponendo
questa data come scadenza di riscossione dei saldi ricalcolati.
Grazie.
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PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Prego, consigliere Simoncini.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Brevemente: apprendiamo con dispiacere, dalla comunicazione del capogruppo
Agostini, che anche questo nuovo atto di responsabilità da parte delle opposizioni, di
presentare un nuovo emendamento che trovasse una via di mezzo rispetto agli
emendamenti presentati precedentemente, non sia accolto, non sia accettato.
Pensavamo che almeno questo potesse dare un po’ più di respiro, ma più che altro
che potesse dare modo, come abbiamo già detto nel nostro primo intervento, a tutti i
cittadini che volessero, di fare controlli mirati sulle loro bollette. Inoltre,
effettivamente, ci sono stati degli errori: bisogna prendere quelli che sono andati a
fare i controlli e vedere i tempi dei controlli: l’ufficio non è aperto sempre, i cittadini
sono tanti e le bollette credo che siano 12-13.000, quindi pensate bene a che lavoro
immane sarebbe. Chiaramente però sono pochi, ad oggi, i cittadini che le hanno fatte
controllare, e rispetto a quei pochi che l’hanno fatto, ci sono degli errori, anche
grossolani rispetto alle pertinenze (considerate i garage, eccetera). Ci sono degli
errori, quindi, oggettivamente. La nostra intenzione era quella appunto di aiutare i
cittadini a farsi controllare le bollette.
Rimango poi un po’ perplesso quando sento l’intervento del capogruppo,
“abbiamo, abbiamo, abbiamo in maniera responsabile”: ma di cosa stiamo parlando?
“Abbiamo” cosa? L’ho già detto precedentemente: è stata gestita in maniera
veramente assurda, tutta questa vicenda, assurda. E qui sembra che ora vi ergiate
come paladini della bravura e dell’efficienza. Ma così non è stato: siete in difesa
costante e calciate il pallone in tribuna di continuo perché non sapete più come
gestire questa situazione. È questo che è successo.
Permettimi anche di dirti che sì, la discarica ha portato qualità a livello di stato
sociale e di servizi, in alcuni casi è vero. Io però comunque ritorno sempre lì: ma
nelle frazioni collinari ci siete stati? Io non credo che una palestra, un’area feste o
quant’altro possano essere considerati – in tutti questi anni, il Comune ha introitato
oltre 350.000 euro – come livello alto, perché questi interventi sono stati fatti a spot.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Non credo. Il livello sociale è alto? Andate nei centri storici delle frazioni collinari,
che sono diventate dormitori: è questo il livello di cui si parla? Ci siete andati nelle
frazioni, soprattutto di Castelnuovo, le avete viste le persone che abitano lì vicino,
avete visto il livello qualitativo della loro vita? Ve l’ho detto precedentemente:
svalutazione delle case, aziende agricole a cui sono stati svalutati i terreni: questo è
quello che è successo. E si dice che il livello qualitativo e sociale è stato alto? Anche
su questo, francamente, rimango molto perplesso.
Quanto alla TARI, per come è stata messa, è stata spropositata, l’ho detto anche
prima. Le tariffe sono troppo alte, e il Comune poteva incidere soprattutto sulla parte
variabile. Il Comune di Collesalvetti paga meno, basta andare a vedere, lo ridico. Qui
invece si è pensato bene di alzarle, ci sarà l’IRPEF fra pochi mesi, la TASI è stata
aumentata, quando in campagna elettorale è stato detto differentemente, è stato detto
che non sarebbe aumentata la pressione fiscale. Questo è quello che è stato detto. Poi
si può parlare del Patto di stabilità tutte le volte, però anche in campagna elettorale
c’era il Patto di stabilità: si poteva dire che si aumentavano le tasse, ma forse non era
conveniente.
Di tutta questa situazione, la maggioranza ce l’avete, anche parecchio corposa, ma
la responsabilità di come è stata gestita la cosa e dell’aggravio che andrà sui cittadini,
è tutta vostra, chiaramente è di chi governa, però è tutta vostra.
Noi in maniera responsabile abbiamo detto: vediamo se si può andare incontro,
troviamo una via di mezzo, facciamo un pagamento al 50 per cento, spostiamo il
resto al 31 marzo, in modo da dare ai cittadini la possibilità di far controllare, perché
gli errori, e ve li porto qui, ma anche su questo, secondo il mio modesto punto di
vista, avete perso un’altra occasione.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini.
Chi chiede di intervenire? Prego, consigliere Serretti.
FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente.
Ci dispiace molto che l’emendamento da noi presentato abbiamo già capito che la
maggioranza non lo voterà. Poteva essere un’occasione, perché questa proroga di
scadenza dà modo comunque al cittadino di dilazionare l’importo della cifra e quindi
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di prendere un po’ di respiro. Inoltre, dà più tempo al cittadino per la verifica sui
madornali errori fatti nel calcolo della TARI. Dico madornali con cognizione di
causa: tantissimi cittadini sono venuti da noi a farci vedere com’era stata calcolata la
TARI. In alcuni casi, sono stati addirittura più che raddoppiati gli importi, perché
sono stati calcolati come civile abitazione, ad esempio, locali di sgombero, o ad
esempio cantine, raddoppiando di fatto le cifre (più che raddoppiate).
Io quindi dico che un po’ di responsabilità (ma “un po’” è un eufemismo, è chiaro
che ce n’è tanta) questa amministrazione ce l’ha. Basta dare la responsabilità allo
Stato, al Patto di stabilità, al Governo. Okay, la responsabilità è tutta del Governo,
ma adesso basta, a questo punto, andiamogli contro, perché così così come siamo
ora, siamo contro il cittadino, siamo a favore di un Governo che fa delle scelte
scellerate e siamo direttamente contro il cittadino. Allora basta: prendiamo una
posizione chiara. È il vostro partito, lo so, ma sbaglia. Prendiamo una posizione
chiara. Ci stiamo.
Il dirigente Cantini ha detto chiaramente che è difficoltoso. Che poi questa non sia
la sede e che questo botta e risposta fosse chiaramente difficoltoso farlo, è giusto;
però può lavorare negli uffici preposti, dove i tecnici lavoreranno e cercheranno in
qualche modo di portare l’emendamento che abbiamo proposto a realtà, quindi a una
proroga di scadenza. Se poi questa soluzione è indice di cattiva gestione finanziaria,
l’amministrazione se ne prenda la responsabilità. Di errori in passato ne sono stati
fatti tanti: da un impianto di compostaggio costato più di 3 milioni di euro, mai
messo in funzione, costato 600.000 euro per la rimozione: il rifiuto, signori, è una
risorsa. Abbiamo una discarica che ha dato al Comune di Rosignano Marittimo, dal
1986 al 2012 una media di 20 milioni di euro annui (prima erano miliardi). A
quest’ora, questo Comune, se avesse fatto delle scelte “giuste”, doveva essere un
Comune virtuosissimo, non virtuoso. Non mi sembra che a Cecina, dove la discarica
non c’è, muoiano di fame, ad esempio. Io vedo dei dati, invece, come prima diceva
Mario, di Capannori. A Capannori, la percentuale di materiale raccolto che viene
riutilizzato è del 72,33 per cento, in contrasto coi dati di Rosignano, che sono
scandalosi, col 36,48. Noi a quest’ora dovevamo essere all’80 per cento, se la cosa
fosse stata amministrata in modo giusto: o no? Quindi, almeno prendiamoci questa
responsabilità e diciamo: okay, questa gestione è stata per tanti versi fallimentare,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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almeno questo al cittadino diamoglielo. Proroghiamo la data di scadenza, diamogli
modo di dilazionare e capiamo dove abbiamo sbagliato, prendiamo altre strade. Qui
si continua a dire, su Rifiuti Zero che il porta a porta non funziona, che è troppo
costoso: falso! Cominciamo ad andare nella direzione giusta sui Rifiuti Zero, perché
qui non ci stiamo nemmeno provando. Ma questa discarica ha portato benefici a chi?
Ad alcuni, non al cittadino. A chi li ha portati?
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Serretti.
Prego, consigliera Croce.
LUCIA CROCE. Io credo che su questa vicenda bisogna necessariamente
abbassare il tono. Lo dico perché io per molti anni sono stata all’opposizione, in
questo Comune, quindi capisco che l’opposizione necessariamente abbia la
prerogativa di mettere il dito nella piaga con molta più forza, ed è bene che lo faccia,
è giusto che lo faccia, perché è prerogativa dell’opposizione, ed è importante che
questo avvenga. Però non possiamo analizzare queste questioni che sono di vita
nazionale con un tono epidittico, plasmare il pensiero locale su questioni singole e
cercare di esemplificare con quello una questione in astratto più grande.
Io credo che occorrerà veramente fare anche un’analisi di quella che è stata la
storia del nostro paese. Infatti, noi oggi stiamo scontando quello che non abbiamo
mai affrontato negli anni, senza che nessuno di noi se ne lamentasse, anche nelle
generazioni che io condivido, dei figli che io conosco. I padri non se ne lamentavano.
Voglio dire che da quando era tutto gratis, con la filosofia del tutto gratis, la filosofia
del tutto dovuto, la filosofia del tutto a tutti, la filosofia del “mangiamo finché c’è”,
la filosofia del “si stava meglio quando si stava peggio”, siamo arrivati a tutto questo.
Non c’è una presa di coscienza di queste cose, non c’è un’analisi di questo, non
possiamo continuare a scaricare sulle generazioni future i debiti pregressi. Qui
possiamo tornare alla volpe e al cacciatore, possiamo fare quello che vogliamo,
possiamo andare indietro negli anni. Ma i nostri genitori, e con i miei, i vostri, non si
sono mai lamentati di questa situazione, anzi, qualcuno ha anche combattuto
duramente perché ci fosse una possibilità di questa natura sull’intero territorio
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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nazionale. Quando le medicine erano gratis, si andava con la borsa di nylon, si
cercava di prendere più medicine possibili perché non si sa mai cosa può capitare in
famiglia, il sabato il bambino si può ammalare; quando le visite erano gratis, ci
visitavamo anche per difficilissime malattie, quando le radiografie si potevano fare.
La nostra storia è stata questa. In questo Consiglio comunale non c’è una persona che
possa alzarsi dicendo: no, non è vero, la mia storia non è stata questa, perché anche
da diversi punti di vista, chi ha elargito per mantenere il potere? Chi ha combattuto
per ottenerlo? Si sono trovati d’accordo meglio degli altri, su questa linea: è stato
quello l’obiettivo che per qualcuno era stato raggiunto e per altri era da conquistare,
per qualcuno era un livello dal quale si partiva, per altri non bastava. Si facevano gli
scivolamenti nei Comuni, si passava tutti all’ottavo, nono, decimo livello, così, sic et
simpliciter: poi non dobbiamo scandalizzarci se i vigili urbani di Roma hanno fatto
quello che hanno fatto. Certo, la nostra polizia municipale non l’ha mai fatto, io
credo che sia da dire, questo, i nostri dipendenti non hanno mai fatto queste cose, c’è
un’educazione, c’è stata una valorizzazione del lavoro, a Rosignano. Ma non c’è da
stupirci se poi succedono queste cose. Quando si prendeva la gente dalla A alla C,
così, e si mettevano tutti a lavorare; quando gli enti pubblici sono stati gonfiati a
dismisura, non ci siamo lamentati. Nessuno di noi, ripeto, in quest’Aula, può dire che
non è vero, perché l’abbiamo visto da alcuni punti di vista, ma l’abbiamo fatto tutti,
chi per un motivo, chi per un altro, ripeto, chi per mantenere il consenso, chi per
conquistarlo.
Oggi siamo qua, in condizioni difficili, non voglio dire drammatiche, perché se
c’è una cosa che apprezzo nel Presidente del Consiglio è la speranza, la forza che
vuol mettere, che vuol dare. E credo che sia mancata in Italia la speranza, che non è
solo una virtù teologale, non è riservata a pochi. Allora, io non voglio dire che la
situazione è drammatica; sicuramente è difficilissima, nel momento in cui intere
generazioni, dai cinquanta- cinquantacinquenni in su, sono state esodate, non solo
dalle fabbriche, non solo dagli uffici, non solo dalle università, ma dalla vita. Tanti
non sanno guardare su un computer, tanti non ci sanno andare, non sanno usare gli
strumenti tecnologici, non sanno fare tante cose. C’è stato un esodo biblico. Abbiamo
parlato, grazie alla consigliera Gesess, del [audio incomprensibile], ma non è che
quando parliamo delle mozioni, poi ci dimentichiamo del loro senso e non sappiamo
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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più che cosa abbiamo voluto dire. Queste cose stanno andando avanti.
Abbiamo visto che cosa è successo, e bene ha fatto, e la ringrazio, la Presidente
per averci fatto osservare un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime del
terrorismo, ma è questa la realtà, sono queste le frontiere che noi dobbiamo
combattere e formare. Abbiamo una scuola che ha bisogno di essere riformata,
proprio perché non si vada a incidere sulle seconde generazioni, come è successo in
Francia, dove le banlieue sono dormitori, e dove la crescita della persona è in piena
autonomia, e dove le carceri sono piene di gente che esce terrorista perché non c’è
l’educazione. Questo è un problema che noi abbiamo anche in Italia. Su queste cose
allora, l’investimento è necessario. E io credo che sia un grande sforzo, invece,
quello del Governo verso queste nuove frontiere. Ma io non voglio fare il panegirico
del Governo, è strumentale il panegirico come l’attacco, perché ognuno resta sulle
proprie posizioni: occorrerebbe dare pane al pane e vino al vino. Sicuramente
bisognerà mettere mano a una nuova politica dei rifiuti, ma a me pareva d’aver capito
che ci si fosse già avviati, poi, c’è chi più di me potrà spiegare, ma a me pareva di
aver capito questo, nel corso di questi cinque anni in cui ho avuto qualche motivo di
frequentazione del Consiglio comunale.
Mi pareva di aver capito che l’applicazione di IMU, TARI e TASI abbia
significato un grosso sacrificio politico, umano e personale da parte di tutti. Tuttavia,
non è stata fatta con la scimitarra, ma è stata fatta come si è potuto fare. Una cosa che
a me dispiace è sentir gettare sempre addosso agli uffici responsabilità che pure
possono esservi, perché chi fa, falla, chi sta seduto a vedere passare cadaveri è
possibile che diventi bello abbronzato. Chi fa, falla: sono stufa di sentire che i nostri
uffici siano sempre pieni di vagabondi, di incompetenti, lo dico all’assessore al
personale. Non lo ritengo giusto nemmeno dal punto di vista del rispetto della
professionalità di tante persone giovani che ci danno, come si diceva un tempo,
pappa e ciccia.
Credo che ci sia uno sforzo da fare, di mediazione e di comprensione; ma
bisognerà fare anche educazione nei confronti dei cittadini. Non ci dobbiamo mica
vergognare, come amministrazione, di dire che non si lasciano i sacchetti per strada,
che non si abbandonano i rifiuti, che ci può costare anche una milionata di euro in
più, questo tipo di situazione. Non so quanto ci può costare, non lo so perché io non
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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sono brava nei numeri, non lo sono mai stata, ne rifuggo, talvolta. Credo però che ci
possa costare a bilancio una milionata di euro una mala gestione per mancata
formazione educativa, non voglio mica dire che il cittadino è brutto e cattivo, per me
il cittadino è l’unico punto di riferimento che ho, però bisogna insistere, bisogna dire
queste cose, bisogna far sapere, bisogna correggere. Bisognerà anche smettere di fare
tanti paragoni, perché noi veniamo da una cultura monoindustriale, c’erano tempi in
cui c’erano molte aziende, a livello nazionale, che volevano venire a investire a
Rosignano perché utilizzavano la materia che la Solvay produceva. Non ci fu grande
accoglienza, perché a quel tempo l’industria pensava che se si fosse dotata di una
cerchia satellite di aziende che lavoravano quel materiale, al primo stormir di fronde,
o come si diceva una volta, con qualche scioperone, si sarebbe stecchito tutto e che
quindi ci sarebbe stata più attenzione – oggi diremmo mediatica, a quel tempo si
diceva in altro modo – sulle problematiche delle aziende. Si diceva questo. In altri
tempi sono successe queste cose.
Noi dobbiamo fare di questa riflessione una riflessione che vale anche oggi. Noi
stiamo sempre a dire: “Rosignano, ma quell’altro paese?” Gli altri paesi
probabilmente stanno investendo su una cultura “monocratica” che potrebbe anche
dare cattivi risultati da un momento all’altro. Da un momento all’altro potrebbe dare
dei risultati diversi questo tipo di interventi, perché nulla dura per sempre, e non è
uno spot pubblicitario, è una rivisitazione del pensiero di Abramo Lincoln che diceva
alcune cose di questa natura. Niente è durevole. Non si può vendere qualcosa a tutti,
si può vendere solo qualcosa a qualcuno.
Io credo che i pensieri opportuni e importanti che si fanno in questo Consiglio
comunale siano pensieri, siccome non abbiamo i brevetti, che si erano fatti in 8.000
Comuni italiani, e che quindi ogni Comune stia pensando ad avere questo tipo di
risorsa. È vero infatti che il rifiuto è risorsa, ma sono tanti quelli che ci stanno
pensando ed apprezzando, chi in un modo, chi in un altro. Allora penso che
focalizzare su un’unica attività possa essere di esempio – assolutamente, tanto di
cappello, chapeau – ma anche di breve o non lunghissima durata, se non con
utilizzata nel modo opportuno. Io non credo che si debba sempre esemplificare.
Rosignano è un territorio di grandissima dignità, con una storia importante, con un
futuro che non è alle spalle, ma con un futuro che è davanti e che va costruito tutti
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insieme, anche partendo da una necessità di coesione che non può essere messa in
dubbio ogni qual volta ci sia uno stormir di fronde. Questo non è uno stormir di
fronde, e ricordiamoci le parole con le quali ho cominciato: nessuno si è mai
lamentato, e questa analisi storica va fatta, perché oggi noi paghiamo i debiti dei
nostri genitori.
Mi dispiacerà perché i miei nipoti pagheranno i miei, ma anche i vostri e di tutti
qui. Ripeto: abbiamo pensato che fosse necessario e utile entrare gratis allo stadio, al
cinema, che i parcheggi fossero gratuiti. Abbiamo pensato sempre queste cose: ce ne
stupiamo oggi? Io non l’ho pensato, li ho sempre pagati e ho anche tutti gli scontrini.
Però abbiamo pensato questo, tanti di noi lo hanno pensato, o chi ci ha preceduto.
Abbiamo lavorato per il gratis, per una motivazione o per un’altra. (Interruzione
fuori microfono) No, i socialisti questo non lo pensavano, e ti prego di non fare
battute, perché potremmo dire che ci sono state grandi lotte di lavoratori che
miravano ad avere tutto gratis, e oggi siamo qui.
Io non entro in queste polemiche, perché dobbiamo vedere i lavoratori. I
lavoratori sono anche quelli che stanno al decimo grado e che si prendono i diritti
acquisiti con i vitalizi e le pensioni. Quando si lotta, si lotta per tutti, non si può
lottare per qualcuno sì e per qualcuno no. Abbiamo lottato per qualcuno e hanno
preso tutti: va bene così? Detto questo, concludo perché non voglio tediare più a
lungo il Consiglio comunale, ma è mio diritto parlare, Simoncini, come è diritto di
tutti. (Interruzione fuori microfono) Benissimo. Concludo dicendo… (Interruzione
fuori microfono del consigliere Simoncini: “Io sto zitto e tu mi dice questa
battuta?”) Simoncini, io credo che tu abbia un atteggiamento non consono, però fai
quello che vuoi.
Stavo dicendo a te, Simoncini, per un motivo molto semplice: tu hai detto delle
frazioni collinari. (Interruzione fuori microfono del consigliere Simoncini: “Certo”)
Questa è una cosa che a me per esempio da un punto di vista umano e sociale
interesserebbe molto. Io non so se i cittadini delle frazioni sanno di queste condizioni
di cui tu ci vieni a dire. Che i problemi ci siano, sono perfettamente d’accordo; ma
che tu ci voglia far vedere una specie di ghetto che nasce nelle frazioni collinari, io
avrei bisogno veramente di capirlo di più e meglio. Non ho motivo di mettere in
dubbio quello che dici, però vorrei delle esemplificazioni molto più chiare, perché a
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me sembrano proprio dei bei paesi. Rosignano Marittimo è diventato un gioiello. A
me pare questo, poi può darsi che ci vada poco, che non sia intelligente, che sia un
po’ accecata, non lo so, ma mi pare che siano dei paesi che si sono anche molto
avvicinati alla volontà turistica, con agriturismi, eccetera. Naturalmente, su questa
cosa io prendo l’impegno personalmente di approfondire e di capire di più e meglio.
Ringrazio il Consiglio per l’attenzione e il tempo dedicato.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Croce.
Il segretario voleva fare una comunicazione.
MARIA CASTALLO, Segretario. Avendo interloquito più volte con l’ufficio, il
dirigente mi comunica che questo è un emendamento non di limitata entità. Essendo,
cioè, molto complesso, richiede un’istruttoria complessa, ampia e articolata, come sta
per comunicarmi anche per iscritto. Si tratta quindi di un emendamento che
richiederebbe un’istruttoria che vada al di là della durata del Consiglio comunale.
PRESIDENTE. Grazie, segretario.
Detto questo, direi che potremmo votare. Andiamo alla votazione degli
emendamenti presentati e che quindi hanno ricevuto parere dichiarato in apertura,
questa mattina, in Consiglio comunale.
Prendo atto delle dichiarazioni del Segretario generale che ha parlato con il
dirigente, credo che tra poco arriverà anche la mail formale. Per questo motivo,
andrei verso la votazione degli emendamenti presentati.
Mi sembra che quella svolta questa mattina sia stata una discussione piuttosto
esaustiva. Abbiamo iniziato il Consiglio comunale intorno alle 9.30, è all’incirca
mezzogiorno e mezzo, sono stati affrontati più punti, sono state fatte anche numerose
domande al dirigente che era presente questa mattina. Credo quindi che la
discussione sia stata abbastanza importante ed esaustiva.
Detto questo, quindi, procederei alla votazione degli emendamenti presentati.
Prendo atto delle dichiarazioni della consigliera Maria Grazia Angeli e del
consigliare Gherarducci, che hanno dichiarato di non voler ritirare il proprio
emendamento, anche se ha avuto parere tecnico negativo, per cui, tutti e tre gli
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emendamenti verranno sottoposti a votazione, naturalmente nell’ordine di
presentazione.
Consigliere Gherarducci, mi sembra che nei numerosi interventi sia stata piuttosto
esaustiva la dichiarazione di voto. Visto però il tema trattato, le concedo nuovamente
la parola, prima della votazione.
Prego, consigliere Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Se è un favore non l’accetto, però rivolgo il quesito
a chi di dovere. Non è possibile che tutte le volte sia un favore dare la parola. La
dichiarazione di voto è un mio diritto, come spetta a tutti i Capogruppo e a tutti i
consiglieri che vogliano dire una cosa contro il proprio gruppo.
Prima Nati è stato ripreso mentre interveniva perché ha fatto una domanda al Vice
Sindaco. La consigliera Croce, che ringraziamo per il suo intervento, ha parlato
diciotto minuti, venti minuti, anche dei socialisti e dei servizi gratis, e lei, Presidente,
non le ha detto niente. Mi pare che ci siano e che continuino ad esserci, in questo
Consiglio comunale, due pesi e due misure, manica larga per la maggioranza e
invece dente stretto per l’opposizione. Mi pare che si rivada a questo punto. Va bene,
l’accettiamo. Per questo non è certo un problema.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, mi sembra che anche lei questa mattina
abbia potuto parlare per quanto ha voluto. Le ricordo anche che dopo l’interpellanza
ha fatto comunque l’intervento, non si è limitato a dire se era…
NICCOLÒ GHERARDUCCI. No, ho dato la contro risposta alla risposta
dell’assessore, quindi era mio diritto nella discussione dell’interpellanza.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, lei è intervenuto e nessuno ha detto
niente. Alle interpellanze si risponde dicendo se un consigliere è soddisfatto o non è
soddisfatto. Lei comunque ha fatto il suo intervento .
NICCOLÒ GHERARDUCCI. E spiega perché è soddisfatto oppure no.
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PRESIDENTE. Ha fatto il suo intervento. Ora concluda, per cortesia.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Rispetto all’emendamento, noi aspettiamo una
risposta. Si sospende la discussione del primo punto e si aspettano le 5 del
pomeriggio, in attesa della risposta da parte degli uffici. Si va avanti e si vota oggi
pomeriggio. Noi vogliamo una risposta: ma siamo fuori? Si gestisce un’azienda e
non si sa se c’è bisogno di 3, di 4, di 5, di 1, di 2, di 10 o di 20 milioni di euro da qui
a marzo? Sarà già stato fatto uno studio di quanto c’è bisogno. Di quanti giorni c’è
bisogno per avere una risposta rispetto ai soldi che servono per la gestione ordinaria
da qui a marzo? (Interruzione fuori microfono) Io voglio sapere di quanto tempo c’è
bisogno. Non si buttano via le cose dicendo che ci vuole troppo tempo. Si viene qui e
si spiega, perché è un nostro diritto. Gli emendamenti, almeno per quanto riguarda
quello presentato da me, da Simoncini e dalla Gesess, era già inserito nell’ordine del
giorno. Hai voglia a verificare se tecnicamente era corretto. Almeno su quello, ieri,
bisognava avere una risposta. Non è certo responsabilità dell’opposizione se questa
risposta non è stata data.
Rispetto all’emendamento presentato dal PD, io l’ho saputo sabato. Lunedì
mattina hai voglia a verificare la fattibilità dell’emendamento. Quindi, abbiate
pazienza: prima di procedere al voto, si aspetta quello e non si vota su questa
questione. Bene. Ma vorremmo sapere le motivazioni, non quello che cortesemente
la Segretaria ci ha detto. Bisogna dire se il parere tecnico è positivo o negativo, per
motivi tecnici, perché non ci sono i soldi in cassa. Poi qualcuno ci spiegherà perché il
Comune di Rosignano, che è virtuoso, ha zero nelle casse della Tesoreria comunale.
PRESIDENTE. Prego, segretario.
MARIA CASTALLO, Segretario. Io avevo preannunciato che era in arrivo una
comunicazione. È arrivata la comunicazione dell’Ufficio, il quale ci dice: “Si rileva
la necessità di adeguati tempi di istruttoria che non possono esaurirsi nella giornata
odierna, in merito alla salvaguardia degli equilibri di cassa, alla competenza da parte
del Consiglio, di introdurre una sorta di rateizzazione dell’adempimento tributario,
dalla necessità di riscontrare nel concreto la persistenza della quantità e dei caratteri
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degli eventuali errori commessi in fase di bollettazione, al fine di non creare
pregiudizio al buon andamento dell’azione amministrativa dell’Ufficio tributi, in
relazione all’ulteriore carico di lavoro, dalla necessità di riscontrare la fattibilità
gestionale di quanto proposto entro la data del 31 marzo. Si rileva che, per quanto
sopra, l’emendamento non risulta di limitata entità, anzi, espone problematiche di
natura contabile, amministrativa e gestionale. Cordialmente, Mirko Cantini”.
PRESIDENTE. Consigliere Simoncini, voleva aggiungere qualcosa? Prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Siccome è arrivata la comunicazione, a maggior ragione chiediamo che questa
delibera venga spostata. È inaccettabile non aspettare un parere, dopo che le
opposizioni hanno fatto un emendamento.
Se c’era la risposta, ne prendevamo atto, ma siccome gli uffici dicono che per
l’istruttoria ci vuole del tempo, non si può votare di rincorsa per non aspettare.
Sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dell’opposizione e nei confronti di
tutti i cittadini. Ci devono dire se è no perché è no, e se è sì, meglio ancora, però ce
lo devono dire. Noi su questo, quindi, assolutamente chiediamo che venga spostata.
Ultima cosa, poiché era per questione personale. Alla consigliera Croce, bisogna
che lo dica, che commentava il mio intervento sulle frazioni collinari, a cui non
sembra che tutto quello che io dico sia così drammatico, vorrei far presente che negli
ultimi tempi, soprattutto negli ultimi anni, nelle frazioni collinari sono chiuse le
banche, le poste non ci sono più e i servizi pubblici sono scadenti. Probabilmente
servirebbe un anno di residenza nelle frazioni collinari; vivendoci giorno per giorno,
forse qualche opinione cambierebbe. Sono dormitori, purtroppo è così. Noi ci stiamo,
non andrei mai via dal mio paese, però sono dormitori. Chiudono le attività
commerciali, quindi non credo che la situazione sia così rosea come si vuol
dimostrare. Ho solamente detto quello: abbiamo la discarica, che comunque ha
impattato soprattutto, come ho già detto, sulla vita sociale. Ecco perché ho detto
questo, lo confermo con forza, fermo restando che il punto più importante è che noi
chiediamo lo spostamento, fino a che non arriva il parere ufficiale degli uffici.
Grazie.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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PRESIDENTE. Consigliere Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Visto che mi sembra che al di là dei commenti e delle diverse valutazioni stiamo
tutti cercando di dare una risposta che vada nella direzione di agevolare quanto i
cittadini devono pagare, e visto quindi che stiamo tutti cercando una soluzione di
dilazione dei tempi, visto che ci sono dei regolamenti (il Regolamento del Consiglio
comunale all’articolo 22 dice delle cose ben chiare), e siccome qui nessuno vuole né
cavalcare la protesta, ma nemmeno essere oggetto di strumentalizzazioni, io ho
bisogno che si sospenda il Consiglio comunale per approfondire alcune questioni.
PRESIDENTE. Richiesta accolta.
(La seduta è sospesa)
PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.
Invito i consiglieri a prendere posto e il segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. La seduta è valida.
Do la parola al consigliere Luca Agostini, che aveva chiesto la sospensione.
Prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Per poter continuare chiedo alla Presidenza se in relazione a quanto comunicato
dal dirigente, dottor Cantini, è possibile, viste le difficoltà che lui ha espresso, che il
parere possa arrivare entro la giornata o meno. Poi, una volta ottenuta la risposta,
continuo eventualmente il mio intervento. Grazie.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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PRESIDENTE. La risposta data dal Segretario generale, ma poi anche dalla mail
che abbiamo ricevuto dal dirigente Cantini è abbastanza chiara. Lui ci scrive che non
può darci la risposta entro la giornata perché questo è un emendamento di non
limitata entità, così come dice l’articolo 22 del Regolamento del Consiglio comunale.
Per cui non riesce a fornirci un parere tecnico favorevole o meno all’emendamento
presentato. Volevi continuare?
LUCA AGOSTINI. Sì, grazie. È ovvio che se avessimo potuto avere entro la
giornata, entro il termine delle 19, un parere, avrei chiesto io stesso di aspettare il
parere perché sarebbe stata una cosa utile. A questo punto, vista l’esigenza primaria
di dare risposte ai cittadini e di deliberare una volta per tutte sulla proroga dei
termini, visto che tutti gli emendamenti puntano alla proroga del termine, fissato
inizialmente al 30 dicembre, posto in indirizzo dalla Giunta al 30 gennaio e allungato
ancora da vari emendamenti, a scadenze successive, chiedo che vengano messi in
votazione tutti gli emendamenti previsti, sia quelli che hanno ottenuto parere tecnico
favorevole, sia quelli che hanno ottenuto parere tecnico negativo, sia quelli che non
hanno ancora ottenuto parere tecnico, perché comunque il Consiglio comunale si può
esprimere politicamente su tutti gli emendamenti previsti. Chiedo quindi alla
Presidenza, e alla Presidente, di procedere alla votazione di tutti e quattro gli
emendamenti.
Grazie.
PRESIDENTE. Consigliera Angeli, prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Presidente, le chiedo una sospensione di cinque
minuti, per cortesia, per le minoranze.
PRESIDENTE. Consigliera Angeli, io accolgo la richiesta di sospensione, ma che
sia l’ultima.
(La seduta è sospesa)
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PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.
Invito i consiglieri a prendere posto e il segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. La seduta è valida.
Darei la parola a Maria Grazia Angeli, che ha chiesto la sospensione.
(Interruzione fuori microfono) Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente.
Rispetto ai nuovi fatti e alle nuove posizioni assunte dai Gruppi di maggioranza,
noi non riteniamo sufficienti le giustificazioni che il dirigente pone al Consiglio
comunale. Gli emendamenti sono stati consegnati – lui l’ha detto ed è registrato – ieri
pomeriggio. In serata ha dato delle risposte. Gli emendamenti oggi sono stati
consegnati questa mattina. L’opposizione è disponibile fino all’ora che ritiene più
opportuna per aspettare la risposta da parte del dirigente rispetto a questa questione.
Come ha dato la risposta ieri può darla semplicemente anche oggi dato che, in più,
gli uffici sono aperti anche nel pomeriggio. Ieri invece… Doveva essere ieri, al
contrario, un fatto ostativo rispetto a dare una risposta visto che gli uffici erano
chiusi. Oggi gli uffici sono regolarmente aperti anche il pomeriggio e noi
attenderemo una risposta. Noi non siamo disponibili a procedere a votazioni quando
a un emendamento manca la verifica tecnica. Vogliamo eguale e pari dignità per tutti
gli emendamenti, dato che senza il parere tecnico degli uffici avrebbe minore dignità.
Proponiamo, come abbiamo fatto prima, di sospendere la discussione di questo
punto, procedere con gli altri punti all’ordine del giorno, come stamani proposto
dalla Presidente del Consiglio comunale, e il dirigente venga anche a dirci… Se non
è veramente in grado si assuma le responsabilità davanti al Consiglio dicendo che in
dieci ore non è in grado di dare una risposta al Consiglio comunale su un
emendamento, quando ieri, in poche ore, è riuscito a darla a più emendamenti.
È uno studio, quello sulle date e sulle risorse dell’Ente, che ha già fatto nella
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giornata di ieri. Si tratta di riapplicarlo al nuovo emendamento.
Questo è quanto. Grazie.
PRESIDENTE. Intervengo per rispondere anche in parte alla proposta che è stata
presentata dalle opposizioni dopo la sospensione del Consiglio comunale. È un po’
diversa la cosa perché gli emendamenti che sono stati presentati ieri rientravano negli
emendamenti cospicui dove gli uffici potevano rispondere. Ripeto, anche nel nostro
Regolamento del Consiglio comunale c’è scritto che durante la seduta possono essere
presentati soltanto quelli di limitata entità. Questo emendamento non è di limitata
entità. Abbiamo poi ricevuto la risposta del dirigente che ci dice, comunque, che in
giornata non è in grado di potere rispondere tecnicamente al parere. (Interruzione
fuori microfono) Non è in grado di rispondere alla… (Interruzione fuori microfono)
Non è in grado di rispondere tecnicamente all’emendamento presentato, che non è di
limitata entità. (Interruzione fuori microfono) Perché ha bisogno di un’istruttoria.
Punto.
Detto questo, visto che sono state presentate e c’è stata una cospicua discussione
inerente alla delibera, inerente alle mozioni presentate e anche agli emendamenti
presentati nella giornata di ieri, e visto anche che è stata fatta una proposta sia dal
Capogruppo del PD che dalle opposizioni in questo momento, da Gherarducci, per
quanto concerne l’emendamento che non ha il parere degli uffici, io chiedo di
mettere in votazione il fatto che si possa votare… (Interruzione fuori microfono) Il
dirigente si è già esposto dicendo che non trattandosi di un emendamento di limitata
entità non può dare la risposta nella giornata di oggi… (Interruzione fuori microfono)
Nella giornata di oggi. Basta. Io non entro nelle questioni tecniche. Non entro nelle
questioni tecniche. (Interruzione fuori microfono) Basta. (Interruzione fuori
microfono) Io non entro… (Interruzione fuori microfono) Non compete a me entrare
nelle questioni tecniche. (Interruzione fuori microfono) Veramente chiudiamo qui.
(Interruzione fuori microfono) Mettiamo in votazione... (Interruzione fuori
microfono) Sì. (Interruzione fuori microfono) Non si può. (Interruzione fuori
microfono) Non si può. (Interruzione fuori microfono) Allora, scusate, innanzitutto
chiedo un po’ di rispetto e di fare silenzio. (Interruzione fuori microfono) Allora, vi
leggo il Regolamento del Consiglio comunale, articolo 22 (emendamenti), così si
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chiarisce la questione una volta per tutte: “I consiglieri hanno facoltà di presentare
emendamenti sulle proposte di deliberazione iscritte all’ordine del giorno del
Consiglio. Costituiscono emendamenti le modificazioni, integrazioni e parziali
sostituzioni del testo della proposta di deliberazione. Gli emendamenti sono
presentati per iscritto al Presidente il giorno precedente l’adunanza. Quando si tratta
di proposte di variazione di limitata entità possono essere presentate, sempre per
iscritto, al Presidente nel corso della seduta. Tale tempistica procedurale non è
applicabile… Ciascun consigliere può presentare più emendamenti, modificarli o
ritirarli fino al momento in cui la discussione è chiusa. Un emendamento ritirato dal
proponente può essere fatto proprio da un altro consigliere. Per le proposte di
emendamento di limitata entità presentate nel corso dell’adunanza il Segretario
generale, su richiesta del Presidente, si esprime nell’ambito delle proprie
competenze, acquisendo, ove il Consiglio lo ritenga necessario, il parere del dirigente
che ha curato l’istruttoria”.
Questo è l’attuale Regolamento che noi abbiamo, articolo 22 (emendamenti).
(Interruzione fuori microfono) E quindi vuol dire che durante la seduta del Consiglio
comunale possono essere presentati solamente… (Interruzione fuori microfono)
emendamenti di limitata entità. (Interruzione fuori microfono) Sì. (Interruzione fuori
microfono) Preso atto… (Interruzione fuori microfono) Basta, basta, basta. Io non
accetto che si prosegua su questo filone, francamente. Io non accetto questo. Va
bene? Perché io, insieme al Segretario generale, abbiamo comunque inviato la
proposta di emendamento che voi avete presentato agli uffici. Va bene? Io siccome
sono venuta da voi ricordandovi anche questo, che durante la seduta è possibile
solamente presentare gli emendamenti di piccola entità, abbiamo ricevuto la risposta
del tecnico competente che ci dice che durante la seduta, non essendo un
emendamento di limitata entità, non può dare una risposta. Detto questo, si procede
alla votazione degli emendamenti. (Interruzione fuori microfono) Certo. Prego. Poi si
chiude.
LUCA SIMONCINI. Appurato che l’emendamento è stato accettato, perché è
stato accettato, se è stato accettato e il parere non arriva, per quale motivo bisogna
votare? Scusate…
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PRESIDENTE. No, è diverso, consigliere Simoncini.
LUCA SIMONCINI. Come è diverso?
PRESIDENTE. È diverso.
LUCA SIMONCINI. Ma cosa sta dicendo? Ma come è diverso?
PRESIDENTE. È diverso. Io veramente, o non sono chiara… È diverso.
LUCA SIMONCINI. Ma cos’è diverso?
PRESIDENTE. L’emendamento non è un emendamento di limitata entità.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. L’avete accettato. Quando si accetta…
LUCA SIMONCINI. L’avete accettato voi. Non ho capito!
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Peggio per voi.
LUCA SIMONCINI. L’ha accettato lei, Presidente. L’ha accettato lei.
PRESIDENTE. Ma no.
LUCA SIMONCINI. Come no? L’ha accettato. Sì.
PRESIDENTE. Ma no. No!
LUCA SIMONCINI. Sì. Questo…
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Ci dovete spiegare perché ieri in poche ore si è
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avuto il parere e oggi in una giornata non siamo in grado di farlo. Ce lo dovete
spiegare.
LUCA SIMONCINI. Scusa, stavo facendo la domanda. Se l’istruttoria è stata
mandata agli uffici vuol dire che l’emendamento è stato accettato. Okay? Su questo
non ci piove. È questo. Allora, visto che la Presidente ha accettato l’emendamento,
come si fa a votare se il parere non è ancora arrivato? La responsabilità questa volta
ve la prendete per davvero perché l’avete accettato e non aspettate l’istruttoria prima
di votarlo. Questo sì. Questo è tutto registrato. Quindi si va a votare ora una delibera
senza un parere tecnico dopo aver accettato un emendamento. Questo è quello che è
successo. Dite di “no”, vi girate, fate spallucce, ma è quello che è successo. Come
no? Quindi, si aspetta il parere perché in altri Comuni ci fanno anche la notte
aspettando il parere tecnico; tanto ve lo votate uguale, però dovete aspettarlo per
rispetto. (Interruzione fuori microfono) Come no? In altri Comuni fanno anche la
notte. L’hanno fatta anche a Livorno per queste cose. Come no? Si prosegue il giorno
dopo. Facciamo cosa vi pare, ma si aspetta. Siccome l’ha accettato…
PRESIDENTE. Allora…
LUCA SIMONCINI. Ho finito. Siccome l’ha accettato, il parere si aspetta. Non si
vota. (Interruzione fuori microfono) Come no? Sì, invece.
PRESIDENTE. No, non è qui. Allora io… (Interruzione fuori microfono) Poi
chiudiamo questa… (Interruzione fuori microfono) Poi chiudiamo. È stato accertato
in fase tecnica che non è un emendamento di limitata entità. (Interruzione fuori
microfono) È stato accertato in fase tecnica che non è un emendamento di limitata
entità. Punto. Punto. È stato accertato in fase tecnica che non è un emendamento di
limitata entità.
LUCA SIMONCINI. È stato accertato che non è un emendamento di limitata…
Okay, va bene, però è stato accettato. È stato mandato agli uffici.
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PRESIDENTE. Non è stato accettato, di fatto.
LUCA SIMONCINI. Ma come non è stato accettato? Scusi, Presidente, ma
l’ufficio non ha detto che non è valido l’emendamento. Ha detto che…
PRESIDENTE. Basta.
LUCA SIMONCINI. Ma come basta?
PRESIDENTE. Non è possibile.
LUCA SIMONCINI. Ma lei non mi può levare la parola. Perché l’ufficio ha detto
che non ce la fa in giornata, non ha detto che è respinto. Le parole si pesano.
PRESIDENTE. No, ha detto che è stato appurato che l’emendamento non è di
limitata entità.
LUCA SIMONCINI. Ma non è respinto l’emendamento? Ma cosa sta dicendo,
Presidente? Scherza per davvero? Ma si sta scherzando? (Interruzione fuori
microfono)
PRESIDENTE. È stato appurato…
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Il dirigente alle finanze non può entrare nel merito
se noi si discute o no un emendamento. Deve darci il parere tecnico
sull’emendamento.
LUCA SIMONCINI. È stato accettato. È stato accettato. È stato accettato. Perché,
infatti, non ha detto il tecnico che non è accettabile perché è in contrasto. Ha detto
che per oggi non ce la fa. Se non ce la fa per oggi si fa stanotte. Ma che discorsi fate?
Al momento è stato accettato.
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PRESIDENTE. Consigliere Settino, prego.
MARIO SETTINO. Grazie, Presidente.
Noi abbiamo presentato un emendamento di cui una parte di fatto era una data già
prevista dall’emendamento del PD, e quindi non c’è niente di sconvolgente.
Abbiamo posto in essere anche la possibilità di far versare il 50 per cento della
TARI, quindi comunque di sopperire a quello che era un elemento che il dirigente ci
aveva evidenziato di criticità per quanto riguarda le casse del Comune. L’unica cosa
che differisce è il fatto che l’altro 50 per cento si debba pagare entro marzo. Quindi,
in realtà è di limitata entità. Poi il dirigente ha fatto una valutazione, non ha dato un
parere tecnico. Ha fatto una valutazione, ma la valutazione non spetta al dirigente, la
valutazione spetta al Consiglio comunale. Quindi, come Consiglio comunale
dovremmo valutarlo. Primo punto.
Secondo punto. Io torno a ribadire il concetto che vogliamo e pretendiamo il
parere tecnico del dirigente in quanto ieri – lo ribadisco con calma – ha avuto la
stessa opportunità, la stessa tempistica e l’ha fatto.
Richiediamo il parere tecnico. Per cui, a questo punto, io propongo di sospendere
il Consiglio comunale e di riprendere oggi pomeriggio. Il dirigente avrà tempo e
modo di valutare tecnicamente l’emendamento e di portare il parere entro la seduta,
altrimenti si va al prossimo Consiglio comunale o si aggiorna a domani il Consiglio
comunale. Lo prevede anche il Regolamento che si può aggiornare la seduta alla
giornata successiva laddove non c’è un parere tecnico. Ripeto, l’entità
dell’emendamento non era così stravolgente perché toccava solo un aspetto. La metà
della TARI i cittadini la andrebbero a pagare entro il 15 febbraio, come ha proposto
il Partito Democratico. Non c’è niente di sconvolgente.
Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Settino, scusi se mi rivolgo direttamente a lei. Nel suo
intervento praticamente ha esposto la questione sospensiva, cioè di aspettare e di
rimandare… (Interruzione fuori microfono) Allora votiamo la proposta sospensiva
presentata dal consigliare Settino, avanzata naturalmente anche dal collega
Gherarducci.
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Segretario, metto in votazione quanto detto… (Interruzione fuori microfono) Sì, di
rinvio della delibera in attesa del parere tecnico.
La metto in votazione. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. Silvia
Gesess, Simoncini, Gherarducci, Nati, Angeli e Movimento 5 Stelle. Chi è contrario
è pregato di alzare la mano. PD e Riformisti. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio non approva.
A questo punto io direi, vista anche l’ampia discussione che c’è stata questa
mattina… (Interruzione fuori microfono)
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Scusate, ho fatto una domanda e non mi è stato
risposto. Ho chiesto perché ieri in poche ore il parere tecnico è arrivato e oggi ci
vuole più di un giorno. Io voglio che qualcuno mi risponda. Io chiedo che qualcuno
mi risponda.
PRESIDENTE. Niccolò, non posso certo essere io a rispondere a questa domanda.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Non mi interessa. Ci si ferma fino a che qualcuno
non risponde.
PRESIDENTE. Presenta una domanda scritta.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Venga il dirigente su, che non sa i conti di questo
Comune rispetto a quello che ha detto questa mattina.
PRESIDENTE. Non posso rispondere.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Sì che possiamo. Si aspetta. Si sospende e
aspettiamo che il dirigente venga a dire perché ieri in poche ore ha potuto dare una
risposta e oggi in più di dieci non è in grado di darla. Noi questo lo vogliamo sapere.
L’abbiamo chiesto e vogliamo una risposta.
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PRESIDENTE. Allora, io a questa domanda non posso rispondere.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Si chiami il dirigente.
PRESIDENTE. Va bene. Vediamo dopo se il dirigente può rispondere.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Non dopo, ora, prima della votazione. Sennò si va
a votare dopo pranzo.
PRESIDENTE. Procediamo adesso con i lavori del Consiglio comunale.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Noi chiediamo una risposta. Non si può dire “dopo
vi si risponde”.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, per cortesia.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Il Capogruppo Agostini non deve suggerire. Sennò,
se voleva fare il Presidente del Consiglio, si faceva votare dal suo Gruppo. Va bene?
O se voleva fare l’assessore.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, per cortesia.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Noi chiediamo una risposta. Presidente, chiediamo
una risposta. Non è accettabile dire “io non ve la posso dare, dopo si dà”. Chiediamo
una risposta.
PRESIDENTE. Va bene. La risposta vi verrà data.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. No, ora la vogliamo. Si chiami il dirigente, che
venga su a spiegarci i motivi. L’abbiamo chiesto. L’ha chiesto il consigliere Settino.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, stiamo interrompendo il Consiglio
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comunale.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. No, voi lo state interrompendo. Voi non date gli
atti. Ci sono consiglieri che aspettano gli atti da oltre un mese.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, per cortesia.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. È vero, signor assessore Nocchi.
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci… (Interruzione fuori microfono)
Consigliere Gherarducci (Interruzione fuori microfono)
Metto in votazione gli emendamenti così come sono stati presentati. Allora, leggo
l’emendamento. (Interruzione fuori microfono) Va bene, va bene. Questo è
pretestuoso, comunque. (Interruzione fuori microfono) Questo è pretestuoso,
Gherarducci. Allora: “Con la presente intendo sottoporre alla cortese attenzione della
Presidente del Consiglio comunale la seguente proposta di emendamento del Gruppo
PD relativamente la delibera in oggetto…” (Interruzione fuori microfono) Ho detto
che vi verrà data. “Al capoverso numero 11 delle premesse al posto della data 30
gennaio 2015 si propone di inserire la data del 15 febbraio 2015. Al punto numero 1
del dispositivo, al posto della data 30 gennaio 2015 si propone di inserire la data 15
febbraio 2015”. Il presente emendamento ha avuto parere favorevole. Chi è
d’accordo è pregato di alzare la mano. PD, Riformisti. (Interruzione fuori microfono)
Chi è contrario è pregato di alzare la mano. (Interruzione fuori microfono) Chi è
contrario è pregato di alzare la mano?(Interruzione fuori microfono) La minoranza
non vota. Abbandona l’Aula. (Interruzione fuori microfono) Andiamo avanti.
Il Consiglio approva.
Il secondo emendamento a me pervenuto a nome… (Interruzione fuori microfono)
Astenuti? Nessuno. (Interruzione fuori microfono) Allora il secondo emendamento a
me pervenuto… (Interruzione fuori microfono) Allora, dall’altra parte dell’Aula non
si può parlare. (Interruzione fuori microfono) Io non ho mai tolto la parola a nessuno,
mai tolta la parola a nessuno.
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Allora, il secondo emendamento è a firma Angeli: “Fermo restando la seconda
parte dell’oggetto della delibera numero 1 sopraindicato e all’ordine del giorno del
Consiglio comunale il 13 gennaio 2015, la sottoscritta consigliere comunale Angeli
Maria Grazia (Gruppo Forza Italia) chiede di emendare la delibera in questione
laddove al punto 1 di determinare la scadenza del saldo TARI per il periodo
d’imposta 2014 al 28 febbraio 2015 così come di sotto riportato; di rideterminare la
scadenza del saldo TARI per il periodo d’imposta 2014 al 28 di febbraio. Quanto
sopra è determinato dal fatto che il primo acconto della TARI per il periodo
d’imposta 2015 è stabilito nella data del 30 maggio 2015 nella misura del 30 per
cento e quindi troppo ravvicinato al pagamento di altre tasse e che quindi i pagamenti
siano meno ravvicinati”.
La presente proposta di emendamento ha avuto da parte degli uffici il parere
negativo. Metto in votazione questo emendamento. Chi è favorevole è pregato di
alzare la mano. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. Nessuno. Chi è
contrario? PD, Riformisti. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio non approva.
Passiamo adesso all’emendamento presentato dal consigliere Gherarducci...
(Interruzione fuori microfono) Mancini, scusami. Ripetiamo. Chiedo scusa.
SERENA MANCINI. Non partecipo alla votazione.
PRESIDENTE. La consigliera Mancini non partecipa alla votazione, ma rimane in
aula.
Passiamo
all’emendamento
presentato
dal
consigliere
Gherarducci…
(Interruzione fuori microfono) che ha presentato un emendamento: “Prego effettuare
verifica tecnica anche su scadenza 31 marzo e 28 febbraio”. Il presente emendamento
ha avuto parere negativo da parte degli uffici tecnici-contabili. Metto in votazione
questo emendamento. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. Nessuno. Chi è
contrario? PD, Riformisti. Chi si astiene? Nessuno. La consigliera Mancini non
partecipa alla votazione.
Il Consiglio non approva.
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L’ultimo emendamento, naturalmente, siccome non è ammissibile, non lo
mettiamo in votazione. (Interruzione fuori microfono) Consigliera Mancini, prego.
SERENA MANCINI. Per quanto riguarda l’ultimo emendamento vorrei che la
Presidente precisasse che non è assolutamente giusto dire che non è accettabile,
perché l’emendamento è stato accettato. Poi, dopo, sono sopravvenute altre cause e
voi quindi avete fatto un passo indietro e non l’avete messo in votazione. Ma questo
non dipende dal fatto che noi lo ritiriamo o meno.
Quindi deve essere messo in votazione anche quello.
MARIA CASTALLO, Segretario. Tecnicamente vorrei precisare una cosa.
Quando si tratta di materie che vanno a incidere sul bilancio, la tipologia di incidenza
anche sull’istruttoria non può essere valutata in maniera estemporanea in Aula.
Quindi, talvolta, quello che può apparire un emendamento di limitata entità magari
invece è particolarmente rilevante, cioè può avere degli impatti particolarmente forti
sul bilancio, come invece può essere vero il contrario. Quindi, è chiaro che ci siamo
dovuti basare su una indicazione dell’ufficio perché l’ufficio ci ha anche detto che
questo tipo di emendamento poteva mettere in crisi l’equilibrio di cassa e contabile.
Quindi, ci ha comunicato che non è di limitata entità. Il concetto di entità
chiaramente è l’incidenza sulla macchina comunale. Quindi, ci ha comunicato che si
tratta di un emendamento complesso. Come tale è stato accertato questo. Pertanto,
praticamente non è stato istruito. È stato verificato che non è di limitata entità e
quindi rientra in quelli che non sono ammissibili in Aula.
PRESIDENTE. Bene, allora adesso procediamo alla votazione della delibera.
(Interruzione fuori microfono) Scusate, però, ho bisogno… Scusatemi, però al di là
di Gherarducci che sta… Io ho bisogno di capire chi è in questo momento in Aula e
chi esce. Io ho bisogno di capire chi è seduto e quindi intende partecipare perché non
si può entrare e uscire dall’Aula del Consiglio comunale. (Interruzione fuori
microfono) Infatti. (Interruzione fuori microfono) Dopo la votazione sono rientrati.
Metto in votazione la delibera. (Interruzione fuori microfono) Consiglieri, sono
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iniziate le votazioni. (Interruzione fuori microfono) Collega Settino, lei deve fare una
dichiarazione di voto? Prego, faccia la dichiarazione di voto.
MARIO SETTINO. Grazie, Presidente…(Interruzione fuori microfono) Dunque,
dichiarazione di voto. Non ne abbiamo fatta nessuna, di fatto, per nessun
emendamento e nemmeno la stavamo facendo per quanto riguarda la delibera.
Ritorno alle votazioni precedenti. Il Capogruppo del Partito Democratico ha
dichiarato prima che metteva in votazione anche l’emendamento che avevamo
presentato stamattina, accettandolo anche se non aveva ricevuto parere tecnico.
La Presidente ha inviato l’emendamento al dirigente, di fatto, accettandolo. È
stato detto anche che si poteva mettere comunque in votazione anche senza parere
tecnico e improvvisamente questo emendamento non è più ammissibile. Qui forse
bisognerebbe andare a risentire la registrazione prima di andare avanti, perché c’è
una certa contraddizione. È evidente che la votazione sulla delibera a questo punto
non può avere luogo perché c’è questo precedente che va chiarito. Chiedo, quindi, di
chiarire questo precedente, perché c’è stata una valutazione precedente che è stata
poi smentita in fase di votazione successivamente dalla Presidenza. Quindi, chiedo la
verifica della registrazione per verificare se effettivamente o meno c’è stata questa
contraddizione formale che, secondo me, è importante che venga chiarita.
Grazie.
PRESIDENTE. Velocemente, Agostini ha fatto una valutazione politica. Io credo
che sia stata chiarita dal segretario generale la questione così come è andata. Per cui
non ritengo che si debba andare francamente oltre.
Metto dunque in votazione la delibera, così come emendata. Chi è favorevole…
(Interruzione fuori microfono) Chiedo scusa. Metto in votazione… (Interruzione
fuori microfono) Consigliere Gherarducci, quando un consigliere esce dall’Aula non
è che poi dopo può intervenire su votazioni che già ci sono state. Non può
intervenire. (Interruzione fuori microfono) Gherarducci, se lei vuol fare, come
Simoncini ed altri, la dichiarazione di voto sulla delibera la potete fare benissimo, io
la parola la do. Sulle votazioni che sono state fatte retroattivamente questo non è
possibile, perché le votazioni sono valide. Sta parlando per dichiarazione di voto,
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Gherarducci, oppure… (Interruzione fuori microfono) Allora basta. (Interruzione
fuori microfono) Allora basta.
Chi altro vuole intervenire sulla delibera? Chi altro vuole intervenire sulla
delibera per dichiarazione di voto? Consigliere Simoncini, per dichiarazione di voto.
Prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
A me sembra che comunque rispetto a tutti questi emendamenti ci sia stata un po’
di confusione. Voi avete accettato l’emendamento, quello proposto… (Interruzione
fuori microfono) No, io parto da lontano e poi dico cosa voto. Posso? Tre minuti
posso parlare e dire cosa mi pare o nemmeno quello? Sennò! Voi avete accettato
l’emendamento. L’avete accettato, punto e basta. L’avete accettato. L’istruttoria non
può arrivare entro stasera, quindi non si capisce e continuiamo a non capire il perché
non si possa eventualmente spostare in Consiglio questa delibera ritrovandoci, come
fanno in altri luoghi istituzionali, magari domani alle 17 o alle 18 per discutere della
delibera nel suo complesso avendo tutti i pareri tecnici. Perché ora, noi “coglioni” –
scusate il termine – non siamo, perché voi l’avete accettato, l’avete anche detto,
l’avete anche detto. Ora addirittura dite “No, non si vota più quell’emendamento
perché è inammissibile” quando avete detto precedentemente che era ammissibile.
Allora, forse qui se c’è qualche problema è all’interno vostro sicuramente, non
all’interno nostro, perché da parte nostra c’è parecchia chiarezza su quello che
diciamo almeno.
Voi in un primo momento, Presidente, non so se mi sente, l’avete accettato.
Probabilmente la Presidente non sente. In un primo momento, ripeto, l’avete
accettato. Ora dite che è inammissibile e non si vota. È questo. (Interruzione fuori
microfono) Sì, come no? Noi chiediamo tutta la registrazione e, come ha chiesto il
consigliere Settino, chiediamo…
PRESIDENTE. Simoncini, attieniti alla dichiarazione di voto.
LUCA SIMONCINI. Chiediamo una verifica delle registrazioni, perché sono state
dette delle cose. Chiediamo una verifica delle registrazioni.
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PRESIDENTE. Ci sono altri interventi, dichiarazioni di voto? Consigliera
Mancini, prego.
SERENA MANCINI. Io volevo sapere se si poteva avere un incontro con il
Segretario generale.
PRESIDENTE. Ora non è possibile. Siamo in votazione, chiedo scusa. Ci sono
altre dichiarazioni di voto? (Interruzione fuori microfono) Il Segretario è qui. È
sempre stato molto disponibile con tutti, quindi recepisce la vostra richiesta e nei
tempi opportuni io penso che il Segretario generale possa rispondervi. Ci sono…
(Interruzione fuori microfono) Scusa, ora si va avanti e si vota la delibera. Punto.
Consigliere Serretti, per dichiarazione di voto. Prego.
FRANCESCO SERRETTI. Grazie. Non mi torna, non torna. L’emendamento è
stato accettato. Il parere tecnico non è arrivato, di fatto. Perché, di fatto, è arrivata
una valutazione, ma non un parere tecnico. (Interruzione fuori microfono) È una
valutazione, non è un parere tecnico sulla fattibilità. Il problema è questo. È uno solo
ed è questo: non è un parere tecnico. È solo una valutazione che lui ha dato. È una
classificazione. Lui l’ha classificato come non importante. Questa è una valutazione.
Non ha dato un parere.
PRESIDENTE. Serretti, ti prego di fare la valutazione… Scusa, la dichiarazione
di voto.
FRANCESCO SERRETTI. È questa.
Mario ha fatto una richiesta a cui non è stata data risposta. (Interruzione fuori
microfono) La richiesta di Mario. Rispondiamogli. Ha fatto una richiesta. Secondo
me, andrebbe valutata un attimino… (Interruzione fuori microfono) No. Si potrebbe
chiarire questa cosa con il Segretario, ma va fatto ora non dopo la votazione. Va fatto
prima della votazione, proprio perché il parere tecnico – ripeto – non è arrivato. La
questione è una sola ed è questa. Come si fa a votare un emendamento se non
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sappiamo… (Interruzione fuori microfono) Appunto, non si vota. Non si vota. La
delibera, scusate. Non la votiamo. Esatto.
PRESIDENTE. Metto in votazione la… (Interruzione fuori microfono)
Dichiarazione di voto, Silvia? Prego.
SILVIA GESESS. Prima di tutto ci terrei a specificare che porremo un quesito
alla Prefettura rispetto al danno erariale eventuale alla data del 15. Credo che questa
sia una cosa abbastanza importante. Poi vorrei fare una brevissima considerazione,
tanto ho tre minuti e ci entra dentro tutto, sul fatto che in questo modo si mortifica la
politica e si mortifica la democrazia. Questa io la trovo una cosa gravissima. Sono
una persona – credo mi abbiate imparato un pochino a conoscere – mossa sempre
dalle migliori intenzioni, che viene qui ogni volta con la ferma volontà di avere un
confronto sereno, tranquillo, però anche rispettoso.
Questo atteggiamento proprietario della maggioranza non è più accettabile, a mio
avviso. Anche una persona calma, pacata e naturalmente portata al confronto come
me perde le staffe in una situazione del genere. Io l’ho detto prima, non ci si è voluti
assumere la volontà politica di dire che non si accettava l’emendamento e questo ha
generato tutto questo bailamme. Allora, è bene che ognuno, sia l’opposizione, ma a
maggior ragione la maggioranza, impari ad assumersi le proprie responsabilità
politiche, perché è fin troppo facile venire qui con una maggioranza bulgara e dire
“Tanto si vota il nostro emendamento”, come ha detto il Capogruppo Luca Agostini.
È fin troppo facile. Questa non è democrazia. Questa, a mio avviso, non è
democrazia.
Comunque, la mia dichiarazione di voto è questa. Io sono impossibilitata a votare
da una totale mancanza di democrazia all’interno di questo Consiglio comunale della
quale si occuperà, se andiamo avanti così, il Prefetto.
Grazie.
PRESIDENTE. Metto in votazione dunque… (Interruzione fuori microfono)
Siamo in fase di votazione. No? (Interruzione fuori microfono) Avete fatto una
richiesta scritta urgente al Segretario. Avete sottoposto una serie di quesiti e la
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Segretaria ha già risposto. Adesso si vota la delibera e il Segretario poi si rende
disponibile. Io non riesco veramente a comprendere l’atteggiamento che si sta
verificando… (Interruzione fuori microfono) Metto in votazione la delibera di cui al
punto n. 3 all’ordine del giorno “Determinazione scadenza saldo TARI per il periodo
d’imposta 2014 e determinazione scadenze TARI per il periodo d’imposta 2014”,
come emendata. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Devo dire che esco dall’aula.
PRESIDENTE. Bene. Il consigliere Gherarducci esce dall’aula.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. PD, Riformisti. I voti contrari?
Nessuno. Astenuti? Nessuno. Quindi, suppongo che non partecipano alla
votazione… (Interruzione fuori microfono) Non si sono espressi.
Il Consiglio approva.
Votiamo adesso l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole è pregato di alzare la
mano. PD, Riformisti. Chi è contrario? Nessuno si esprime. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio approva.
Sospendo la seduta per la pausa pomeridiana. Ricominciamo il Consiglio alle ore
15.15, così come concordato in Conferenza dei Capigruppo, con le interpellanze e il
question time.
(La seduta è sospesa)
PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.
Invito i consiglieri a prendere posto e il segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. La seduta è valida.
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Inversione dell’ordine del giorno
PRESIDENTE. Come concordato in Conferenza dei Capigruppo metterei in
votazione l’anticipazione delle interpellanze presenti all’ordine del giorno, così come
anche il question time.
Chiedo al Consiglio di comunale di votare l’anticipazione. Chi è d’accordo è
pregato di alzare la mano. PD, Riformisti.
Il Consiglio approva all’unanimità.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Interpellanze
PRESIDENTE. Passiamo quindi alla fase delle interpellanze.
Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza
Italia): Verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 119 del 28-8-2014
PRESIDENTE. La prima interpellanza all’ordine del giorno è la numero a)
presentata dalla consigliera Maria Grazia Angeli, ad oggetto “Verbale di
deliberazione del Consiglio comunale n. 119 del 28-9-2014”. Mi ha appena
comunicato il Sindaco che a questa interpellanza avrebbe risposto l’assessore
Margherita Pia, che ieri sera si è sentita poco bene. La Giunta chiede di poter rinviare
questa interpellanza. Chiedo alla consigliera proponente, Maria Grazia Angeli, se
può essere accolta questa proposta.
Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Per quanto riguarda questa interpellanza la
rimando, appena ritorna l’assessore, nel prossimo Consiglio comunale.
PRESIDENTE. Benissimo.
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Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza
Italia): Caduta del pino di via Buccari a Rosignano Solvay
PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanza b), sempre di Maria Grazia Angeli, ad
oggetto “Caduta del pino di via Buccari a Rosignano Solvay”.
Prego, consigliera Maria Grazia Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Allora, caduta del pino in via Buccari a
Rosignano Solvay. (Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Prego, Maria Grazia, se vuoi continuare.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Alcuni giorni fa in via Buccari – sono passati
dei giorni a questo punto – lungo la strada, all’improvviso, una grande pianta di pino
è crollata a terra lasciando strabiliati i residenti e coloro che risiedevano nelle zone
limitrofe. Poi è stato un via vai di persone che non riuscivano a rendersi conto di
quanto accaduto e che poteva essere andata anche diversamente causando una vera
tragedia. Infatti, talvolta in via Buccari vi sono i ragazzi che vanno avanti e indietro,
le biciclette che sono frequenti, le auto in un andirivieni continuo e i pedoni non
mancano.
Nessuno invece in quel momento si trovava a transitare in quel tratto di strada.
Dunque, potremmo gridare quasi al miracolo perché via Buccari di solito è una
strada piuttosto trafficata. Ma quanto accaduto non può essere sottaciuto perché è un
fatto grave, dal momento che le strade di Rosignano Solvay, soprattutto in certe zone
della frazione, sono alberate con pini e platani e che per la maggior parte sono
piuttosto datati.
A partire da via Del Popolo, la zona centrale di Solvay, e a quelle intorno alla
chiesa di Santa Teresa, le vie traverse e la zona dei palazzoni ex Solvay sino al posto
bianco e poi quelli lungo l’ex Aurelia a ridosso della ferrovia, poi le strade al di là
della ferrovia anch’esse con piante di pini e platani, via della Repubblica, via
Allende, via Ernesto Solvay, via Cesare Battisti, via Dante, via Forlì, eccetera,
devono essere messe in sicurezza.
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Il fatto è che mai nessuno se ne occupa veramente e la manutenzione del territorio
è sempre costata troppo per il Comune di Rosignano, soprattutto negli ultimi tempi,
non solo per Solvay, ma anche per tutte le altre frazioni. Basta vedere la pineta di
Castiglioncello e la zona di Castiglioncello Alto. Quanto accaduto ci deve dunque
insegnare che la manutenzione, la cura del verde pubblico, è essenziale e non può
essere trascurata a vita.
Si chiede, pertanto, all’Amministrazione comunale di conoscere se la caduta del
pino di via Buccari, che poteva mettere a rischio l’incolumità dei cittadini, la potrà
convincere a fare manutenzione del verde ad alto fusto sul territorio con urgenza. Per
quanto riguarda poi i costi da sostenere, il Patto di stabilità, eccetera, si potrà sempre
accedere a un mutuo bancario per la sicurezza della comunità, così come ha fatto per
l’Associazione culturale Armunia e i suoi debiti.
Questo fatto era accaduto da poco, per cui sinceramente, come si è avuto accesso
al mutuo per una cosa importante, ma certo non importante per l’incolumità, si può
accedere a un mutuo anche per altre cose.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Risponde l’assessore Nocchi.
PIERO NOCCHI, Assessore. Ringrazio la consigliera Angeli che, certamente
partendo da un fatto accaduto, ha allargato un quadro su tutto il Comune mettendo in
risalto la necessità di un’attenzione particolare sulle piante ad alto fusto.
Per quanto riguarda via Buccari, è un problema che abbiamo anche da altre parti,
sul nostro territorio – come ho già portato a conoscenza del Consiglio – ormai
abbiamo raggiunto una età dei nostri pini abbastanza avanzata. Come accade nelle
persone, in età avanzata si diventa più fragili e c’è bisogno di più attenzione.
Per questo motivo in questi giorni dovrebbe partire un’analisi pianta per pianta,
almeno lungo i tratti che hanno maggiore influenza rispetto alla vita e alla sicurezza
dei cittadini, per valutare lo stato di salute delle piante, un check-up delle piante che
ci permetterà successivamente di intervenire sia eventualmente per una potatura ad
hoc, sia eventualmente per l’abbattimento della pianta stessa per problemi di
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RESOCONTO STENOGRAFICO
sicurezza.
Come tutti sappiamo abbiamo già iniziato a lavorare sulla pineta e nei prossimi
giorni su questo versante saremo in pineta per abbattere alcuni pini che dimostrano il
limite raggiunto per quanto riguarda la sicurezza.
Per quanto riguarda sempre i pini, al di là dell’età, c’è anche un altro elemento che
rende tutto più difficile in questa fase: una malattia che attacca il pino e in modo
particolare il pino di una certa età. È una malattia che attacca il pino alle radici e non
si può vedere. La pianta malata cede con una rottura istantanea che deriva da questo
fatto.
Pertanto, dobbiamo rilevare lo stato di salute delle piante perché ci permette di
vedere in che modo e in che maniera si riesce a prevenire su questo versante.
Sappiamo benissimo che il nostro territorio è un territorio dove la presenza del pino è
la caratteristica. È un dato molto presente. Di conseguenza siamo arrivati anche al
limite di un’attenzione ancora più forte. Perciò, al di là dei fatti accaduti in via
Buccari che derivano da questo, ci sono altri tre pini in via Buccari che certamente
andremo a togliere sapendo benissimo che una volta che poi le piante vengono
abbattute bisognerà fare un programma una pianificazione per una ripiantumazione
delle piante. Ho chiesto che siano piantati non pini perché il pino ha questa
caratteristica. È bello da vedere perché è caratteristico, ma poi crea dei problemi
anche durante la sua vita, a partire dalle radici per le strade fino alla sua fragilità in
determinati momenti, al rapporto chioma-fusto su questo versante.
Per il caso di via Buccari il motivo era questa malattia. Sul versante generale, sul
quadro che la consigliera Angeli ha richiamato, nei prossimi giorni partirà questo
check-up insieme all’Università con i nostri uffici pianta per pianta per avere nome e
cognome e lo stato di salute della pianta. Da lì partirà immediatamente il programma
di intervento successivo.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Prego, Maria Grazia, per la replica.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie, assessore. Aspetto i risultati, quei
risultati che aspettiamo da tanto tempo e speriamo che questa sia la volta buona.
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Certo è che sul territorio le piante comprendiamo che siano molte, sono molti gli
alberi ad alto fusto, sono molti i pini, sono molti gli alberi di altro genere. Noi
auspichiamo che la sicurezza occupi il primo posto e che quindi tutto venga fatto per
il meglio.
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Interpellanza presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo RDS),
Niccolò Gherarducci e Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro): Plesso
Scolastico Colline
PRESIDENTE. Passiamo adesso all’interpellanza c), presentata dai consiglieri
Luca Simoncini, Niccolò Gherarducci e Silvia Gesess, ad oggetto “Plesso Scolastico
Colline”. Prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Questa
interpellanza
nasce
dall’esigenza
di
capire
il
percorso
che
l’Amministrazione che governa il territorio ha intrapreso per andare a realizzare in
questa legislatura il plesso che è stato messo come uno dei punti più importanti del
programma politico del Sindaco Franchi.
Considerato che ad oggi non abbiamo notizie in merito a quello che è lo status,
considerato che comunque nel bilancio precedente c’era anche una cifra destinata a
mutuo che nel bilancio attuale, che abbiamo votato quest’estate, questa cifra non
c’era più; c’è stato detto che comunque l’intenzione è quella di non accedere a nuovi
mutui, però noi avevamo l’esigenza, e la manifestammo anche, di capire a che punto
è questo percorso, se sono state individuate delle aree ed effettivamente quali
sarebbero i tempi anche rispetto alle varie progettazioni che un intervento di questo
genere porterebbe. Vogliamo un attimino capire, perché comunque fra pochi mesi
sarà passato un anno, di questo non ne sappiamo ancora niente e c’è questa forte
necessità.
Siccome credo che non serva poco tempo per fare un intervento di questo genere,
questa legislatura andrà avanti per altri quattro anni e qualcosa, vorremmo sapere un
attimino un po’ di più.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini.
Chi risponde? Assessore Domenici, prego.
VALENTINA DOMENICI, Assessore. Buonasera. Confermo quanto detto da
Simoncini, che questo del plesso delle colline rimane uno dei punti chiave di questa
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Giunta, una delle cose su cui puntiamo per questi cinque anni di legislatura.
Do alcuni aggiornamenti. Gli aggiornamenti sono i seguenti: prima di Natale,
insomma a dicembre, è stato costituito un tavolo tecnico, di lavoro, composto da vari
tecnici di ambiti diversi. Un ambito importante è quello dell’urbanistica e
dell’edilizia e l’altro è quello della scuola, oltre poi ad altre figure tecniche che fanno
parte di questo tavolo. Questo gruppo di lavoro sta portando avanti quelli che si
definiscono “piani di fattibilità”. Negli uffici tecnici stanno effettuando degli studi di
fattibilità sulla base dello studio che era stato fatto nella precedente legislatura, che
aveva individuato una serie di siti e su cui adesso c’è un focus su alcuni siti in
particolare.
Chi ha seguito la vicenda fin dall’inizio sa che l’individuazione di questi dodici
siti era stata, poi, seguita da una serie di valutazioni sia di impatto ambientale sia di
vicinanza ai centri abitati, logistica e aspetti che avevano portato ad una sorta di
graduatoria tra tutti questi siti. Adesso c’è una fase tecnica più operativa dove, sulla
base delle reali esigenze che vengono date e definite chiaramente dall’Ufficio scuola,
ovvero numero di classi, metratura, necessità di uno spazio palestra, stanno
effettuando degli studi di fattibilità su alcuni di questi territori. Una volta che il
tavolo di lavoro avrà completato questo studio di fattibilità, ci renderà partecipe delle
valutazioni, che sono valutazioni più tecniche, più quantitative (diciamo così).
Questo è lo stato attuale.
Per quanto riguarda la tempistica, in questo momento è abbastanza difficile dare
delle scadenze sull’effettivo inizio dei lavori. L’iter prevede una serie di step, e
adesso siamo a questo step: lo studio di fattibilità.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
La parola al consigliere Simoncini per la replica. Prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Apprendiamo alcune notizie. Sinceramente, speravamo in qualcosa di più. Da
quello che abbiamo capito, comunque ci sono questi siti individuati. Quindi, rispetto
alle varie criticità di questi siti, chiaramente verrà stilata − da quello che abbiamo
capito − una graduatoria, e su quella si lavorerà per l’individuazione ufficiale del sito
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dove verrà realizzato il plesso.
Noi avevamo chiesto i tempi. A parte che con questo Regolamento è anche
difficile, a volte, fare le interpellanze, perché si può fare solo una domanda unica,
anche per quello sarebbe stato necessario formularla in maniera diversa,
considerando che, dopo l’individuazione del sito, si seguono tutte le fasi di
progettazione. Ci saranno, credo, tre fasi di progettazione, partendo dal preliminare. I
tempi di progettazione sono quelli, va bene, però io mi auguravo... Del sito da
individuare non se ne parlava solo in questa legislatura. Gli incontri erano stati fatti
anche nella precedente legislatura, soprattutto negli ultimi anni, anche attraverso le
associazioni. C’era un coinvolgimento. Da questo punto di vista, oggettivamente,
speravo che il sito fosse già individuato, perché non è iniziato con questa legislatura.
La vedo veramente dura che la realizzazione possa realizzarsi in questa legislatura,
considerati i tempi che servono nelle fasi di progettazione, che servono, come
sappiamo tutti, sperando che non ci siano... L’augurio è che, poi, venga individuato
un sito idoneo. Nel passato, oggettivamente, abbiamo visto che alcune realizzazioni
sono andate in rovina perché la zona era franosa o quant’altro. Lo dico perché
sembra scontato, però effettivamente è successo più di una volta.
Mi auguro che questo avvenga. Non voglio fare l’avvocato del diavolo, però credo
che serva un po’ più di attenzione, cosa che nel passato, magari, non c’è stata.
Realizzare un plesso scolastico non è una cosa di poco conto. Siccome si potrebbero
aggiungere ritardi a ritardi, e chiudo qua, mi aspettavo solo che, magari, l’ubicazione
fosse già una cosa abbastanza chiara. Ne prendiamo atto e ringraziamo l’assessore
delle risposte.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini.
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Interpellanza presentata dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS): Villa Celestina
PRESIDENTE. Passiamo, adesso, all’interpellanza d), presentata dai consiglieri
Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci e Luca Simoncini, ad oggetto “Villa Celestina”.
Prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
Come è ovvio, credo, a tutti, ormai è superata dagli eventi questa interpellanza. A
quanto ci risulta, mi darete conferma brevemente, perché penso sia di dominio
pubblico, è stata trovata una allocazione nel Comune di Cecina. Quindi, a meno che
non ci siano cose divergenti da quanto dichiarato dalla stampa, fino al 2017 rimane in
carico al Comune di Rosignano Marittimo.
Chiedo conferma, e basta. Grazie.
PRESIDENTE. Risponde il Sindaco. Prego.
SINDACO. Grazie, Presidente.
L’interpellanza mi consente anche di fare una comunicazione ufficiale al
Consiglio, anche se sulla stampa è già emerso. Durante la conferenza stampa di fine
anno del Sindaco e della Giunta, ovviamente, c’era stata una domanda precisa su
questo, sapendo − la stampa, ma anche il Consiglio − che nel corso del 2014 noi
avevamo avuto una comunicazione da parte dell’Agenzia del demanio di una
cessazione anticipata del rapporto che era in essere per quanto riguarda Villa
Celestina. Se vi ricordate, c’era la possibilità da parte dello Stato di poter utilizzare
un proprio bene, quindi un bene di proprietà demaniale, per le attività istituzionali
della Guardia di Finanza. La compagnia della Guardia di Finanza di Cecina è in una
sede terza privata, su cui ovviamente lo Stato paga un canone di affitto e − ci veniva
detto − neanche adeguata rispetto a quelle che, invece, sono le necessità della
compagnia stessa.
Su questo, ovviamente, così come le Amministrazioni comunali, compresa
Rosignano, hanno avviato, ormai da tempo, dei processi di revisione della spesa e di
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tutte quelle che sono le possibilità di riduzione, anche lo Stato ha in qualche modo
adottato il meccanismo di utilizzare il più possibile beni propri andando a dismettere
tutti quelli che sono contratti per sedi private, in uso, ovviamente, per le attività
istituzionali.
Noi, una volta ricevuta la comunicazione, in un rapporto anche stretto sia con
l’Agenzia del demanio che con la Guardia di Finanza, avevamo fatto presente che
non eravamo assolutamente d’accordo che Villa Celestina potesse avere un uso
diverso rispetto a quello che nell’immaginario dell’Amministrazione, ma che più
volte è stato anche oggetto di discussione con i cittadini e fra le forze politiche,
immaginiamo essere più legata a una valorizzazione di Castiglioncello, della pineta,
dal punto di vista turistico-culturale. Anche il non utilizzo o lo scarso utilizzo che c’è
stato negli anni, da quando l’Amministrazione ha fatto anche interventi di
ristrutturazione, erano più legati a rapporti precedenti con l’Università di Pisa. Per
ragioni oggettive, non legate all’Amministrazione, ma per scarsità di risorse
dell’Università, che aveva cambiato l’orientamento iniziale, c’era la necessità da
parte nostra di affermare, anche avendo speso, investito risorse importanti per la
ristrutturazione, di legarla all’immagine di Castiglioncello e a una valorizzazione più
complessiva.
Rispetto a una posizione di contrarietà a un uso diverso rispetto a questo, ci
facemmo carico, nei confronti dell’Agenzia del demanio e della Guardia di Finanza,
anche di prospettare soluzioni alternative, cosa che abbiamo fatto, ma che, alla fine,
per quelli che sono gli usi istituzionali della Guardia di Finanza, non sono state
ritenute adeguate.
Le proposte alternative l’Amministrazione le aveva fatte, anche perché
ritenevamo − era già stato anche detto in Consiglio comunale − che la possibilità di
avere sul territorio comunale la presenza strutturata della Guardia di Finanza, che
non sarebbe stata più compagnia, il trasferimento della compagnia... (Interruzione
fuori microfono) Scusate, della tenenza. Non sarebbe stato più il trasferimento della
tenenza attuale di Cecina-Rosignano, ma con l’unificazione anche della stazione del
Comando di Brigata (faccio confusione tra i vari Corpi dello Stato; mi scuseranno i
Carabinieri; non ci sono), con l’unificazione – dicevo − della tenenza di Cecina e del
Comando di Brigata di Castiglioncello ci sarebbe stato anche un ulteriore aumento di
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grado e trasformazione della compagnia. Questo, ovviamente, sarebbe stato un valore
aggiunto per il territorio. In virtù di questo, ci siamo in qualche modo mossi anche
per presentare soluzioni alternative che − vi dicevo − non sono risultate adeguate
rispetto a quelle che sono, ovviamente, le esigenze della Guardia di Finanza stessa.
Da questo punto di vista, non riuscendo, di fatto, a trovare da soli, come Comune
di Rosignano, una soluzione che ci consentisse di entrare, alla fine, nel pieno
possesso e nella piena disponibilità di Villa Celestina, abbiamo cercato di
coinvolgere anche il Comune di Cecina per capire se, in un rapporto a quattro (i due
Comuni, la Guardia di Finanza e l’Agenzia del demanio), si poteva riuscire a trovare
una soluzione che andasse bene per le esigenze di tutti.
In questo momento, si sta lavorando. È già partita formale comunicazione, da
questo punto di vista, da parte del Comune di Cecina di un lavoro a quattro che, alla
fine del percorso, dovrebbe risolvere alcuni problemi che il Comune di Cecina ha da
risolvere, di partite proprie legate al rapporto con l’Agenzia del demanio; ci
consentirebbe di entrare nella piena disponibilità di Villa Celestina, quindi con un
trasferimento anche di proprietà, da statale a comunale, in questo caso con una
valorizzazione dell’immobile (non ce lo danno gratuitamente). Contestualmente,
questa valorizzazione dei rapporti con Cecina e dei rapporti con Rosignano
servirebbe all’Agenzia del demanio e alla Guardia di Finanza per la realizzazione di
una sede nuova a Cecina su un terreno del Comune di Cecina.
Questa attualmente è l’architettura, l’impalcatura a cui stiamo lavorando, il che
vuol dire che, alla fine, come Amministrazione comunale, se le cose vanno come
devono andare, occorrerà prevedere in bilancio delle risorse adeguate rispetto a
questa procedura e a questo percorso, ma vuol dire anche, in qualche modo, venire a
capo di una situazione con Villa Celestina che andrebbe ben oltre il 2017, cosa che,
ovviamente, sarebbe da ridiscutere nel momento in cui ci troviamo vicino alla
scadenza dell’attuale rapporto concessorio con l’Agenzia del demanio.
Questo, al momento, è in poche parole quello che è avviato come percorso. È
chiaro che ci saranno da fare degli approfondimenti tecnici, ma anche politici,
rispetto all’operazione in sé, che in questo momento non è possibile fare perché,
oggettivamente, non c’è nulla, ma sicuramente c’è questo percorso che viene avanti e
che − ripeto − potrebbe essere un qualcosa che ci consentirebbe di valorizzare come
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vorremmo anche Villa Celestina, senza essere legati né a una concessione in
scadenza né a rapporti con l’Università di Pisa, che finora hanno limitato e che dopo,
ovviamente, non sarebbero più limitanti per un uso completo da parte
dell’Amministrazione comunale.
PRESIDENTE. Grazie, Sindaco.
Prego, consigliera Silvia Gesess, per la replica.
SILVIA GESESS. Grazie. Sono soddisfatta della risposta.
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Interpellanza presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci (Sinistra Unita
per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS): Armunia
Interpellanza presentata dai consiglieri Silvia Gesess, Niccolò Gherarducci
(Sinistra Unita per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS): Armunia-Rea
Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza
Italia): Situazione di Armunia Ente Culturale
PRESIDENTE. Passiamo, adesso, al punto e). Siccome è un’interpellanza ad
oggetto “Armunia” e siccome ci sono anche altre interpellanze con lo stesso tema,
così come dice il Regolamento, io raggrupperei le tre interpellanze presenti, quindi il
punto e), il punto n) e il punto s).
Per quanto riguarda il punto e), l’interpellanza presentata dai consiglieri Niccolò
Gherarducci e Luca Simoncini, ad oggetto “Armunia”, do la parola al consigliere
Niccolò Gherarducci. Prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente.
Per prima pensavo di chiedere le scuse, ma porgo le scuse mie perché non avevo
capito che non era un’aggressione, ma era un gesto di educazione. Quindi, mi scuso
con il Capogruppo del PD rispetto a quello che ho detto prima, e spero che le voglia
accettare. È stato detto che, se mi si leva l’ignoranza, non peso più niente. Verrò in
questa sede a prendere lezioni di educazione. Non credo, ma ringrazio comunque i
cittadini che mi hanno dato l’opportunità di apprendere lezioni di educazione dai
tanti consiglieri comunali.
Vado a leggere il testo dell’interpellanza: «Venuti a conoscenza di un debito
complessivo dell’associazione Armunia di 600.000 euro, compreso il TFR dei
lavoratori non accantonato; considerato che il Sindaco di Rosignano, Alessandro
Franchi, è il Presidente della stessa associazione; siamo a chiedere al Sindaco e alla
Giunta se ritengono sostenibile, per un’associazione che fattura circa 1 milione di
euro all’anno, l’aver accumulato un debito così cospicuo; se si ritiene prassi ordinaria
non provvedere all’accantonamento del TFR dei lavoratori, così come è accaduto in
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questo caso; se si ritiene corretto far carico sulla nascente fondazione Armunia del
cospicuo debito pregresso dell’associazione e se si pensa che lo strumento
dell’indebitamento bancario sia la migliore tra le soluzioni possibili oppure se siano
percorribili altre strade; se si considera adeguato il bilancio presentato annualmente
(due pagine di fogli Excel) a fronte, invece, di un bilancio economico e patrimoniale
importante nelle cifre, che vede il Comune di Rosignano principale finanziatore; se è
stata presa in considerazione la possibilità, da parte degli associati, di costituirsi parte
civile danneggiata nei confronti degli amministratori presenti e passati, che hanno
causato il forte buco di bilancio, causando un danno ai cittadini e alle
Amministrazioni pubbliche finanziatrici, in particolare del Comune di Rosignano; se
è deputato politicamente adeguato il permanere alla presidenza dell’associazione
Armunia del Sindaco Alessandro Franchi».
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Niccolò Gherarducci, per l’illustrazione
dell’interpellanza.
Do la parola, quindi, alla consigliera Silvia Gesess per l’interpellanza n), sempre
ad oggetto “Armunia-Rea”. Prego.
SILVIA GESESS. Grazie, consigliere Nati. Grazie, Presidente.
Essendo venuti a conoscenza di un protocollo di intesa sottoscritto da Armunia e
da REA, non avendo trovato nei bilanci a noi forniti alcuna voce di entrata da REA
ad Armunia, dopo aver più di una volta sottolineato l’inadeguatezza dei bilanci stessi
a causa della genericità di alcune voci, siamo a chiedere se sia intenzione della
Giunta ed in particolar modo dell’assessore al bilancio fare chiarezza sul protocollo
d’intesa in questione, sulla durata e sulla somma annualmente versata da REA ad
Armunia. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Gesess.
A questo punto, passiamo al punto s), per l’illustrazione, naturalmente. Do la
parola alla consigliera Maria Grazia Angeli sulla “Situazione di Armunia Ente
Culturale”. Prego.
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MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie, Presidente.
Considerato che su Armunia i suoi bilanci, il mutuo, le ricadute culturali (e non)
sul territorio, la sua organizzazione, le dimissioni del Consiglio di indirizzo e, in
ultimo, la trasformazione da associazione a fondazione si è fatto un gran parlare in
questi ultimi mesi, ma la situazione ad oggi non appare cambiata, sebbene sia stato
nominato un nuovo Consiglio di indirizzo; il problema si impernia in particolare sul
bilancio e sul fatto di come sinora l’organismo culturale abbia potuto e possa
sopravvivere con i soli fondi comunali per 690.000 euro e 60.000 del Ministero,
11.000 di incassi, quindi di poca consistenza, con il personale a carico e tutto quanto
segue per spese organizzative, pagamento di lavori delle ditte, eccetera, mentre da
oggi si è reso necessario un mutuo bancario; se, come abbiamo appreso dalla stampa,
corrispondesse a verità la presenza di un versamento di soldi da REA Spa ad
Armunia, uscito in un dibattito pubblico all’Auditorium Piazza del Mercato prima di
Natale, si tratterebbe di un travaso di danaro pubblico di cui il Consiglio comunale
non è stato messo a conoscenza, ed i bilanci e le variazioni di bilancio devono essere
messe a conoscenza del Consiglio comunale e sottoposte a votazione del Consiglio
stesso.
Si chiede, pertanto, di conoscere quali siano gli intendimenti della Giunta nel caso
in cui la notizia apparsa sulla stampa corrisponda a verità riguardo ai fondi pubblici
suddetti tra REA ed Armunia e, in tal caso, chiarire a che cosa si riferiscono quei
403.185,91 euro in bilancio e non bene identificabili.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Do la parola al Sindaco per le risposte. Prego.
SINDACO. Grazie, Presidente.
Non so se sia necessario entrare nel merito di alcune domande particolari,
considerando che nel frattempo, rispetto soprattutto alla prima interpellanza, ci sono
stati anche alcuni passaggi in Commissione, in particolar modo nella Commissione
di garanzia e controllo, che penso siano serviti anche a chiarire meglio alcune
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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questioni, in particolar modo, per esempio, la questione del TFR, quando si dice che
non si è provveduto all’accantonamento. Non è così. Il TFR è regolarmente
accantonato nel bilancio tutti gli anni. Basta prendere i bilanci che, tra l’altro, e
questo mi consente di rispondere anche ad altre domande che sono contenute nelle
interpellanze, sono depositati regolarmente e costituiti regolarmente sulla base di
quelle che sono le leggi vigenti.
Per esempio, in alcuni punti si parla di “fogli Excel” oppure, in altre parti, si fa
riferimento al fatto che la sponsorizzazione (di cui vi dirò) non è stata trovata nei
bilanci perché non ci sono voci di entrata da REA ad Armunia. È chiaro che le voci
del bilancio sono voci generiche. Così come non ci sono le voci di nessun fornitore o
di nessun creditore, non ci sono nemmeno le voci specifiche legate ad ogni singola
attività o a ogni singola fatturazione; così come in un’impresa ci sono delle voci
standard dettate da quelle che sono le normative vigenti (bilancistiche, eccetera),
sulla base delle quali vengono fatti i bilanci e sulla base delle quali vengono anche
depositati per il pagamento delle imposte, per i doveri di pubblicità e trasparenza di
Armunia, ma, al pari, di qualsiasi realtà associativa o societaria a livello italiano.
Rispetto a questo, nei bilanci di Armunia storicamente vedete anche quelli che
sono stati gli accantonamenti annuali, regolarmente costituiti in fondi di
accantonamento e fondi di TFR, che hanno una quota annuale nel conto economico
e, poi, il fondo complessivo che va, ovviamente, a diminuire nel momento in cui il
TFR viene richiesto singolarmente dal lavoratore o viene in qualche modo liquidato
nel momento in cui c’è il pensionamento o la riduzione del personale, ma questo è
regolarmente costituito come fondo nello stato patrimoniale.
Per quanto riguarda il debito accumulato, il deficit, credo che anche da questo
punto di vista, non solo in questa legislatura, ma anche nei precedenti Consigli
comunali ci siano state occasioni − che la consigliera Angeli può testimoniare − di
analisi, di valutazioni politiche, ma anche di approfondimenti tecnici sul perché, poi,
siamo arrivati a una esposizione che non è, come erroneamente viene riportato in una
interpellanza, di 1 milione di euro, ma molto, molto meno ed è dovuta,
sostanzialmente, al fatto che, essendo un’associazione culturale, prettamente
un’associazione culturale, al pari di tutte le realtà culturali del nostro territorio
nazionale, ovviamente sconta le difficoltà legate al fatto che queste attività o sono
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supportate da risorse pubbliche oppure siamo legati a delle sponsorizzazioni, che a
volte ci sono o possono anche non esserci, di soggetti privati.
Il debito accumulato oggi non è altro che la sommatoria di deficit annuali di, a
volte, 10.000 euro, di 20.000 euro, a volte chiusi in positivo (quindi questo è andato,
ovviamente, a ridurre la perdita), ma sostanzialmente è il risultato di un accumulo di
gestioni dal 1996-1997 fino ai giorni nostri.
Nel frattempo, c’è stata anche, nell’ultimo Consiglio comunale, la delibera che ha
chiarito, di fatto, il percorso, il passaggio da associazione a fondazione. Il referente, a
questo punto, per l’Amministrazione è la fondazione, con l’associazione che, di fatto,
rimane in piedi perché c’è bisogno di garantire la triennalità delle attività per
continuare ad avere dei contributi ministeriali e regionali di fondamentale importanza
per la vita dell’associazione e per le attività che vengono fatte. Da questo punto di
vista, c’è anche il mandato che credo dovremo dare, non appena la delibera verrà
pubblicata e resa esecutiva, attraverso la costituzione, già fatta in Consiglio, del
Consiglio di indirizzo; un indirizzo chiaro alla fondazione di trovare tutte quelle
forme di economie e di razionalizzazioni all’interno del bilancio e nella gestione.
Ovviamente, i bilanci e le annualità della fondazione non possono − anche perché la
fondazione deve garantire il rispetto dell’equilibrio di bilancio − riaccumulare un
debito che, altrimenti, sarebbe complicato gestire successivamente.
Per chiudere sull’associazione, in un punto si chiede se si ritiene politicamente
adeguato il permanere alla presidenza dell’associazione da parte del Sindaco. Io
vorrei far presente a tutto il Consiglio comunale che l’attuale Sindaco è Presidente
della fondazione dal 2007 perché furono i Sindaci, allora, della Bassa Val di Cecina a
indicarmi come Presidente dell’associazione. Lo dico al Consiglio (l’ho già detto, ma
lo ribadisco): non ho mai preso un euro né di indennità né di rimborso spese. È bene
chiarirlo. L’ho fatto sempre a titolo onorifico. Andate a prendere i bilanci o qualsiasi
documento agli atti sia dell’Amministrazione che della contabilità dell’associazione.
Mi sarei voluto dimettere all’inizio del mandato di Sindaco, nel 2009, ma il
Consiglio comunale ritenne e approvò un indirizzo, un documento – che,
ovviamente, è agli atti; basta che lo andiate a recuperare − dove chiese di congelare,
sostanzialmente, la situazione a quel momento, perché c’era in ipotesi (cosa che poi
c’è stata) la possibilità di una riforma complessiva, di una revisione degli strumenti
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della gestione della spettacolazione della cultura sul territorio. Quello è un atto di
indirizzo del Consiglio che, in qualche modo, non mi ha permesso di fare un passo
indietro dalla Presidenza, cosa che, invece, avrei voluto fare da tempo.
C’è una cosa che farò nei prossimi giorni, cosa − anche questa − già comunicata.
Credo che la Presidente Gesess lo possa confermare, se lo ricorderà, così come i
commissari presenti. Io ho già detto in Commissione garanzia e controllo che, una
volta definito il passaggio delle competenze fondazione-associazione, non avrei
esitato un secondo di più a dare le dimissioni dalla Presidenza.
Da questo punto di vista, se non fosse stato per quell’atto del luglio o agosto 2009
(non ricordo quando, però potete tranquillamente andarlo a vedere) che chiedeva, di
fatto, di congelare la situazione, il Sindaco Franchi non sarebbe stato da tempo
Presidente dell’associazione, cosa che di per sé non richiama a incompatibilità.
Intanto, ritenevo di dovermi dedicare pienamente all’attività di Sindaco. Questo non
mi avrebbe permesso di dedicarmi come avrei voluto all’attività di Presidente della
fondazione. Ovviamente, gli atti del Consiglio si rispettano. In quel caso, tra l’altro,
fu un atto presentato dalla minoranza e votato anche dalla maggioranza.
Per quanto riguarda, invece, l’altra questione che, di fatto, è richiamata sia nella
interpellanza di Angeli che nella interpellanza di Gesess, Gherarducci e Simoncini,
sul protocollo d’intesa, non c’è nessun mistero. Certo, esiste un protocollo d’intesa
tra REA Impianti negli ultimi anni, da quando è in vita REA Impianti, e Armunia
che, di fatto, si è costituito, che si è in qualche modo scritto per rendere evidente,
trasparente e assolutamente consultabile da tutti un rapporto di sponsorizzazione che
Armunia ha sempre avuto con REA per le attività del teatro ragazzi, per le attività
della spettacolazione, per tutte le attività di REA, che sono state, tra l’altro, neanche
nascoste: su tutto il materiale promozionale di Armunia degli ultimi anni prima c’era
il logo di REA e oggi c’è il logo di REA Impianti.
Quando io sono arrivato, c’era una sponsorizzazione regolarmente fatturata, nel
senso che era un regolare rapporto di sponsorizzazione tra REA Spa e Armunia. Io
ho ritenuto di regolarizzare questo rapporto con un protocollo d’intesa, sottoscritto
dal Presidente di Armunia, in questo caso il sottoscritto, e il Presidente di REA,
l’amministratore di REA, dove si concordavano ogni anno le attività che REA in
qualche modo sponsorizzava. Ovviamente, su tutto il materiale promozionale veniva
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appiccicato il logo di REA, prima di Rea Spa e oggi di REA Impianti.
Negli ultimi anni, quando addirittura come Amministrazione comunale (perché
sono cambiate le normative) non abbiamo neanche più potuto gestire direttamente
tutta una serie di attività che prima venivano gestite direttamente dall’Ufficio
cultura... Penso a tutta l’attività estiva delle mostre, ma anche agli incontri al
Castello, alle varie attività che durante l’estate, in particolar modo, ci sono e che dal
decreto del 2010 ad oggi sono state gestite in un rapporto diretto tra Amministrazione
comunale e Armunia. Anche le sponsorizzazioni che fino a quel momento riceveva
l’Amministrazione comunale, da parte di REA, sulle attività culturali sono state
dirottate sul protocollo d’intesa, perché era inutile riscuotere, come Amministrazione
comunale, le sponsorizzazioni e, poi, ripassarle a REA. Quindi, si disse, c’è un unico
canale dove ogni anno si stabilisce quali sono le attività che vengono sponsorizzate
dall’azienda, ovviamente regolarmente fatturate, su cui l’azienda ha pagato
regolarmente l’IVA e che sono tracciabili e rintracciabili sia nei bilanci di Armunia
sia nei bilanci di REA. Agli atti, ovviamente, ci sono anche gli atti del protocollo
d’intesa che, nel frattempo, era occorso.
Quindi, non c’è travaso di danaro pubblico. Da questo punto di vista, non è danaro
pubblico, nel senso che è una sponsorizzazione che l’azienda ha fatto su attività
culturali dell’Amministrazione comunale e di Armunia, che non ha riguardato,
ovviamente, il bilancio dell’Amministrazione comunale. Quindi, quando si fa
riferimento, nell’interpellanza della consigliera Angeli, a variazioni di bilancio,
eccetera, queste risorse non riguardano i bilanci nostri, ma sono semplicemente
fatturazioni tra i due soggetti.
Tanto per chiarire, i 403.000 euro sono in una voce di bilancio che, come vi
dicevo prima, racchiude varie sponsorizzazioni con varie risorse che sono collocabili
su quel capitolo. Il protocollo d’intesa e, poi, ovviamente, la sponsorizzazione che è
stata fatta (vi do le cifre degli ultimi due anni; penso che siano significative queste;
poi, se volete, si va anche a ritroso fino a quando ci sono i protocolli d’intesa) fanno
riferimento per il 2013 a 150.000 euro e per il 2014 a 200.000 euro, che erano
oggetto – ripeto − di attività concordate tra i due soggetti, che sono state oggetto di
fatturazione e, quindi, sono riscontrabili nei bilanci dell’una e dell’altra, ovviamente
come voce di entrata da una parte e voce di uscita dall’altra.
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PRESIDENTE. Grazie, Sindaco.
Do la parola al consigliere Gherarducci per la replica. (Interruzione fuori
microfono)
SINDACO. No. Ovviamente, non si ritiene che ci siano. Forse, in questo
momento non sarei nemmeno la persona più adatta a rispondere a questa cosa, visto
che sono rappresentante legale dell’Amministrazione e amministratore dell’altra.
Non si ritiene in linea generale − poi ci sarà anche una domanda specifica
successivamente su un’altra azienda, come Crom − che ci siano responsabilità di
cattiva gestione o mala gestione o di fondi spesi male da parte degli amministratori
nel corso degli anni, né di questa realtà né riferiti a Crom.
Come si diceva, le attività culturali storicamente e per qualsiasi realtà italiana
(pensate ai milioni di euro di difficoltà che ha il teatro del Maggio Musicale
Fiorentino o altri) sono attività culturali in perdita. L’idea della fondazione nasce
anche perché la fondazione, oltre alle attività culturali, possa gestire anche altre
attività patrimoniali, per esempio (una gestione anche più imprenditoriale − se
vogliamo − del Castello Pasquini, le attività, per esempio, del parcheggio estivo di
Via dei Macchiaioli), in modo tale che possa avere delle entrate aggiuntive che
vadano, ovviamente, a garantire un livello di attività culturali sia dal punto di vista
quantitativo che qualitativo, come quello che noi abbiamo conosciuto.
Le difficoltà di deficit o di debito accumulato nel corso degli anni non sono
riscontrabili nel comportamento dissennato degli amministratori, quanto piuttosto nel
fatto che ogni anno le attività culturali costano e sono impegnative e non sempre le
risorse, pubbliche e private, hanno consentito di pareggiare queste attività, che poi
sono attività legate alle attività istituzionali di Armunia promosse nel corso degli
anni. La condotta non è una condotta dissennata, quanto piuttosto la difficoltà −
soprattutto quando Armunia era anche un ente di zona, che aveva rapporti con le due
Province di Pisa e Livorno − di risorse che, magari, arrivavano tardi e che ti
esponevano con le banche al pagamento degli interessi.
La situazione, purtroppo, che si è accumulata è derivata da questo e non da altri
motivi. Lascio alle valutazioni politiche dei Gruppi, legittimamente, ogni spazio,
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però di fatto la situazione è questa.
PRESIDENTE. La parola al consigliere Gherarducci per la replica. Prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente.
Ringrazio il signor Sindaco per la precisione nelle risposte che ha fornito. Credo
che le risposte fornite oggi siano molto utili per capire meglio la situazione di
Armunia, dato che è un’associazione, e poi una fondazione, importante per il nostro
territorio.
Sono soddisfatto. L’unica cosa è il TFR, perché Volterrani mi pareva che in
quello fosse stato chiaro. Comunque, andrò anche a rivedere la registrazione della
Commissione garanzia e controllo, a cui io non ero presente in quanto non
commissario di quella Commissione, e su quella farò degli approfondimenti.
Sul bilancio, è stato scritto che sono due pagine di fogli Excel perché gli uffici
comunali, se un consigliere comunale chiede i bilanci e lo stato patrimoniale di
Armunia, forniscono due pagine. Io ho le mail. Gli uffici hanno detto che loro hanno
quello. Così non è e non deve essere. È stata fatta una richiesta ieri sera per tutta la
documentazione completa, compresi gli estratti conto bancari anche di REA, perché
credo sia un diritto di tutto il Consiglio comunale, per il bene dell’associazione, della
fondazione e di tutte le aziende o gli enti che vengono da qui gestiti, andare a fondo
delle questioni.
Rispetto a questo, spero che il Sindaco contatti gli uffici. Se vuole, le giro le mail
che mi furono mandate, in maniera tale che possa avere lei un riscontro oggettivo che
vengono mandate queste cose qui. È chiaro che si crea tensione. Una pagina l’ha
vista: c’è scritto tutto e nulla, perché sono solo dati che non possono avere una lettura
agevole. È impossibile leggere il bilancio di una pagina senza riferimenti, pezze
d’appoggio o altra roba di questo tipo.
Mi pare importante il protocollo d’intesa, perché ci aiuta a fare chiarezza.
Giustamente, come ha detto, ci saranno questioni che si rimanderanno alle
valutazioni di ogni Gruppo politico. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
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La parola alla consigliera Gesess per la replica. Prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
Sono soddisfatta in parte della risposta del Sindaco, ma in parte devo fare una
precisazione in quanto anche Presidente della Commissione garanzia e controllo.
Effettivamente, sul fatto del TFR dei lavoratori mi auguro ci sia stato un problema di
comunicazione. Ho anche rivisto le registrazioni, perché, poi, su quella Commissione
ci sono state varie polemiche, una delle quali riguardava, appunto, il TFR. Volterrani
dichiara che dei 600.000 euro di mutuo che all’epoca si pensava di dover prendere...
Poi le cose sono cambiate, quindi questo mutuo non si accenderà, perlomeno al
momento. Non c’è più necessità. 280.000 euro di quei circa 600.000 dovevano essere
per il TFR dei lavoratori. Questo lo dichiara il dottor Volterrani, amministratore
unico di Armunia.
Probabilmente, ripeto, è stato un errore di comunicazione, però io ricordo bene
questo, e sono anche andata a rivedermelo perché, a volte, la memoria può fare brutti
scherzi. Effettivamente, questo dichiarò Volterrani. Al di là di quello, che non credo
sia proprio la cosa fondamentale, perché sono dell’idea che ci sarà un senso di
responsabilità nel momento in cui dovremo, comunque, andare a gestire il TFR dei
lavoratori, in qualche modo sono certa che si darà ai lavoratori quello che spetta loro.
Non lo voglio assolutamente mettere in dubbio.
C’è, poi, questa questione del rapporto di sponsorizzazione, come l’ha chiamato
giustamente il Sindaco, o protocollo d’intesa come dir si voglia. A me quello che
dispiace veramente molto è che i consiglieri l’hanno appreso in un’iniziativa
pubblica, che peraltro abbiamo organizzato noi come Gruppo consiliare, e dopo aver
parlato, dopo aver avuto un incontro con i due direttori artistici di Armunia, il dottor
Masi e la dottoressa Fumarola, che in maniera molto semplice e tranquilla ci hanno
detto, come cosa che loro davano per scontata, che c’era questo protocollo d’intesa.
Di fatto, così scontato non lo era perché non era mai venuto fuori in una
Commissione, nessuno dei consiglieri lo sapeva, neanche i consiglieri navigati e di
vecchia data come la consigliera Angeli, che si è stupita anche lei. Non ci trovo
neanche − volendo − niente di male. Un ente, un’azienda sponsorizza quello che
ritiene più opportuno, se se lo può permettere (questo, magari, mettiamolo fra
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RESOCONTO STENOGRAFICO
virgolette). Non trovo niente di male e di immorale.
È sulla mancanza di chiarezza che si generano le polemiche continue su Armunia,
e questo mi è stato anche detto da tutti e due i direttori artistici di Armunia. Quindi,
non è solamente l’opinione di una consigliera di opposizione. È l’opinione diffusa,
che ci vorrebbe semplicemente più chiarezza. Il fatto che nei bilanci non sia
specificato... Probabilmente, sì, è un atto legale, cioè non c’è niente di illegale, però
se lo fosse, se nei bilanci fosse specificato, probabilmente renderebbe tutto molto più
semplice e, quindi, darebbe meno adito a continue polemiche. Non è un accanimento
nei confronti dell’ente in quanto tale. Ci mancherebbe altro. Io credo anche che sia
un Ente che ha dato veramente molto al territorio del nostro Comune e un po’ a tutta
la nostra zona, a tutta la Provincia. È una questione semplicemente di chiarezza e
trasparenza. Quando non ci sono chiarezza e trasparenza viene sempre il dubbio che
ci sia qualcosa da nascondere, da sottacere.
In questo senso non sono soddisfatta, perché spero che d’ora in poi si riesca,
anche su queste questioni, a fare veramente chiarezza in maniera limpida. Io avrei
piacere di vedere nei bilanci o quando lo chiediamo in Commissione, perché
nell’ultima Commissione sia io che il consigliere Nati avevamo chiesto che ci
venisse specificata quella voce di entrata di 490... (Interruzione fuori microfono)
403.000 euro, e di fatto non ci è stato risposto, probabilmente perché in quel
momento non si sapeva, perché non c’è stato tempo, però tutto questo dà adito a
polemiche.
L’augurio che mi faccio, per essere soddisfatta d’ora in poi, è che si aumenti la
chiarezza, la trasparenza. Grazie.
PRESIDENTE. Il Sindaco mi ha chiesto di specificare...
SINDACO. Una cosa sola, perché non vorrei si creasse l’equivoco sul TFR. Dal
punto di vista bilancistico, il TFR è regolarmente accantonato. Tra l’altro, ci fu una
domanda del consigliere Nati che rivolse espressamente al dottor Volterrani.
Ribadisco che, dal punto di vista bilancistico, il TFR è regolarmente accantonato
annualmente, sulla base, ovviamente, di calcoli puntuali rispetto alle situazioni dei
singoli dipendenti. Il problema qual è? Ed è il problema di Armunia, ma di qualsiasi
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realtà imprenditoriale societaria del nostro territorio. Le aziende (Armunia, in questo
caso) utilizzano il TFR come strumento di finanziamento a breve delle proprie
attività, ma se domattina noi dovessimo in qualche modo liquidare il TFR a una
persona, le risorse, ovviamente, si trovano. Il problema è l’accantonamento di
bilancio, che c’è. Il problema, eventualmente, è di natura finanziaria, non di altro
tipo.
Non vorrei che, da questo punto di vista, si creasse l’equivoco. Era già stato
spiegato puntualmente in Commissione, ma ci tengo a ridirlo anche in questa seduta.
PRESIDENTE. La parola alla consigliera Maria Grazia Angeli per la replica.
Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Io ho ascoltato attentamente quello che riferiva
il Sindaco. Sinora devo dire che l’associazione, o fondazione che sia, Armunia non è
apparsa in tutta la sua trasparenza. Non abbiamo capito noi consiglieri comunali, o
forse non ci è stato spiegato bene, o forse non ci sono stati dati dei documenti idonei.
Fatto sta che io credo che Armunia, prima di tutto, sia costituita sulla base della
normativa vigente, ma, per quanto riguarda la trasparenza, finora questo non è
apparso.
Io credo che su Armunia ci debba essere la massima chiarezza. Il bilancio che ci
viene fornito, quando lo chiediamo, deve essere completo. Quindi, tutti questi intoppi
che si sono creati fino a portare a predisporre queste interpellanze, questi documenti,
sono nati anche dal fatto che noi non abbiamo una piena conoscenza di Armunia. Per
quanto chiediamo Commissioni e quant’altro, talvolta tutto quello che vogliamo
sapere non lo sappiamo. Se lo sapessimo, se ne fossimo a conoscenza, potremmo
camminare più tranquilli e non avere tanti dubbi su certi argomenti.
Questa mattina si è portato a compimento tutto quello che volevamo dire di
Armunia, per il momento. Abbiamo avuto delle risposte adeguate. Noi vorremmo
anche che uno di questi giorni, quando c’è tempo, quando tutti sono disponibili, ci
fosse anche un incontro con il Sindaco per parlare adeguatamente di Armunia in una
Commissione, magari, o dove credi tu, Sindaco, in maniera che possa essere... In
Consiglio comunale impegniamo tutti i consiglieri su qualcosa di molto particolare, e
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magari qualcuno lo sa già.
Io credo che questo andrebbe fatto quanto prima e quando è possibile, perché
potremmo ricominciare dall’inizio tutta una carrellata sui problemi di Armunia, fino
ad arrivare a un certo percorso dove Armunia ci appare in tutta la sua trasparenza. È
un’associazione che deve andare avanti. È un’associazione che può andare avanti nel
migliore dei modi. Noi ce lo auspichiamo, naturalmente.
Questo è quello che io chiedo.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Interpellanza presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci (Sinistra Unita
per il Lavoro) e Luca Simoncini (Gruppo RDS): Crom
Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza
Italia): Gestione Cimiteri nel Comune di Rosignano Marittimo
PRESIDENTE. Passiamo, adesso, al punto f), con l’interpellanza presentata dai
consiglieri Niccolò Gherarducci e Luca Simoncini, ad oggetto “Crom”.
Siccome abbiamo un’altra interpellanza con medesimo tema, direi, dopo, di
trattare anche l’interpellanza m).
Do la parola al consigliere Niccolò Gherarducci. Prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie, Presidente.
Considerato che Crom Srl non ha mai chiuso un bilancio in pareggio dalla sua
fondazione ad oggi, ma sempre in negativo; considerato che il Comune di Rosignano
possiede la maggioranza delle quote in detta società e che ha, così, esternalizzato
numerosi servizi che prima gestiva in proprio; considerato che l’investimento da
parte dell’Amministrazione comunale di Rosignano nella società è stata importante
in termini economici e finanziari; si interpellano il Sindaco e la Giunta in merito alla
perdita patrimoniale della società Crom Srl, se e quanto ha perso di valore
patrimoniale dalla sua fondazione ad oggi e se si ritiene che tale perdita sia in linea
con l’andamento generale italiano e toscano delle altre aziende del settore (qui
aggiungo, per chiarezza, naturalmente “pubbliche e private”, per fare maggiore
chiarezza nella risposta); se si ritiene che tale perdita di valore abbia prodotto un
danno economico e finanziario all’Amministrazione e ai cittadini del Comune di
Rosignano, nonostante Crom Srl abbia coperto con strumenti propri, ovvero dal
capitale sociale dell’azienda che è stato, naturalmente, costituito dai proprietari
dell’azienda, da chi l’ha costituita.
Come si ritiene, fino ad oggi, l’esperienza di Crom Srl, in termini economici e
sociali, se positiva o negativa; se si pensa di intervenire ulteriormente per portare in
pareggio il bilancio, oltre agli interventi fino ad oggi messi in campo; se si ritiene il
cattivo andamento di Crom economico e finanziario... Scusate. Se si ritiene il cattivo
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andamento economico e finanziario della società Crom Srl dato strutturale e in
coerenza con la cattiva congiuntura economica, quindi da imputare anche alla
gestione caratteristica e all’Amministrazione ordinaria in circostanze analoghe a
quelle fino ad oggi conosciute, oppure se la gestione negativa in termini economici
sia da imputare ad una cattiva gestione da parte dei passati e presenti amministratori;
se, in caso affermativo rispetto all’ultima ipotesi, sia verosimile un’azione contro chi
ha condotto la cattiva amministrazione di un bene pubblico; se si crede sia il caso di
estendere le attività di Crom anche ad altre attività rispetto a quelle svolte fino ad
oggi o se, invece, si ritiene si debba procedere a reinternalizzare i servizi prima
esternalizzati a Crom Srl.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Do la parola alla consigliera Maria Grazia Angeli, con la “Gestione Cimiteri nel
Comune di Rosignano Marittimo”. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Premesso che il cimitero di Rosignano
Marittimo è un piccolo cimitero con una parte storico-monumentale e che, realizzato
tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, è stato gradualmente ampliato, visitando
i cimiteri del Comune di Rosignano Marittimo non si può fare a meno di osservare
come non vengano ben tenuti e la manutenzione dei luoghi lasci a desiderare.
La viabilità interna sconnessa, l’abbandono e l’incuria dei luoghi e le carenze
evidenti non sono del tutto riconducibili all’immancabile e sempre presente Patto di
stabilità. Dalle frazioni collinari al capoluogo del Comune, al cimitero di
Castiglioncello la musica non cambia e i cimiteri che dovrebbero apparire giardini
perenni per il rispetto dei defunti e delle loro famiglie, anche se nel tempo qualcosa è
stato fatto, oggi non lo sono affatto per mancanza di vera cura e di attenzione.
Anche le numerose comunicazioni apposte sulle tumulazioni per la manutenzione
di talune tombe, semmai possano servire, non rappresentano l’optimum per le
famiglie e la loro dignità, semmai fossero ancora in vita.
Entrando in particolare dal secondo accesso del cimitero del capoluogo comunale,
dove siamo andati domenica, per l’appunto, fa affetto la Cappella Di Pietro Gori,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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dove costui, celebre rivoluzionario, è sepolto con la madre; né possiamo tralasciare il
suo busto, deposto alcuni anni fa in pompa magna e passato ben presto nel
dimenticatoio, perché annerito. Io so, naturalmente, che non dipende tutto dal
Comune, ma so bene che, di fronte a una statua monumentale, a una Cappella con
degli affreschi, che diventa anche un patrimonio per il cimitero ed il territorio, ci si
debba stare tutti attenti, Amministrazione comunale compresa.
Avvicinandosi, poi, il Centocinquantesimo anniversario proprio della morte di
Pietro Gori, che è stata celebrata domenica mattina, sepolto insieme a sua madre
nella tomba di famiglia, ai suoi amici simpatizzanti tutto ciò fa proprio un brutto
effetto. Pietro Gori nacque a Messina nel 1865 da genitori toscani ed è morto nel
1911. Al fondo Pietro Gori è dedicato un piccolo museo a Rosignano che raccoglie
cimeli, pistole e volumi della vecchia biblioteca del pensatore anarchico che fu, oltre
che avvocato e brillante oratore, poeta e attento studioso di sociologia e filosofia.
Insomma, quello che abbiamo sul territorio o lo vogliamo mantenere, e mantenere
bene, oppure non interessa neanche che ci sia se deve essere in uno stato precario.
Si chiede all’Amministrazione comunale di conoscere quali azioni intenda
intraprendere in merito alle entrate dei cimiteri di Rosignano Marittimo gestiti da
Crom Srl e così tralasciati, con due sole unità esecutive a disposizione per l’intero
cimitero del Comune. Leggo la parte esecutiva, naturalmente: se non ritiene che i
cimiteri comunali di Rosignano Marittimo, in particolare il più grande del Comune,
non meritino una più degna attenzione; se, per quanto riguarda la statua di Pietro
Gori e le sue critiche condizioni che taluni suoi amici e simpatizzanti lamentano, ha
voluto rappresentare per l’Amministrazione comunale solo la gloria del momento
dell’inaugurazione di ogni celebrazione, mentre i cittadini non riescono a credere ai
loro occhi tanto è malmessa. Per la Cappella in particolare parlo; il problema è anche
ben più grande, perché gli affreschi cadono a pezzi.
Se e come intende rimediare a tali situazioni che non rendono onore e giustizia al
Comune, ai cittadini e, vi è più, alle famiglie dei defunti; se non ritiene opportuna la
convocazione della Commissione istituzionale specifica anche per un opportuno
sopralluogo ai cimiteri comunali.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
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Do la parola all’assessore Donati per la risposta.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Molte delle cose che sono state richiamate in queste interrogazioni sono state
oggetto anche di una Commissione due mesi fa − era il 13 novembre − in cui
facemmo un’analisi abbastanza approfondita su tutta quella che è stata la storia di
Crom, la situazione di Crom e quelle che sono anche le prospettive dei servizi che
Crom gestisce attualmente che, in qualche modo, potranno essere servizi passati.
Intanto, mi permetto di fare una piccola correzione rispetto all’affermazione del
consigliere Gherarducci, quando dice che la società, dalla sua fondazione a oggi, ha
sempre chiuso in perdita. Questo non è vero, in quanto i primi due anni ha chiuso in
attivo. Lo dico perché uno di quei due bilanci l’ho chiuso io in qualità di
amministratore delegato. Permettetemi perlomeno di rivendicare questo dato.
Al di là delle battute, la situazione del settore farmacie – non sto a entrare nel
merito del discorso cimiteri ed emergenza abitativa, su cui poi eventualmente si può
entrare dopo, e che comunque sono servizi che non sono sul mercato ma sono servizi
che in qualche modo vengono gestiti per conto dell’amministrazione, quindi del
Comune di Rosignano –, qui c’è una modifica di quello che è stato il mercato e del
contesto all’interno del quale il servizio di distribuzione del farmaco opera.
Intanto ricordo che la funzione di Crom per la gestione delle farmacie comunali
non è solo rivolta al mercato, ma è anche una funzione sociale. Le farmacie
comunali, cioè, sono farmacie che per loro natura svolgono anche una funzione
sociale. Ricordo che fino a qualche mese fa la Crom ha gestito il dispensario
farmaceutico di Nibbiaia, dal momento in cui i privati a cui faceva riferimento quel
dispensario, non avevano più interesse a gestirlo. Ricordo che Crom comunque
gestisce una sola farmacia urbana, la farmacia di Rosignano Solvay, e tre farmacie
rurali che sono le farmacie di Gabbro, Castellina Marittima e Montescudaio. Quindi,
anche la dizione di “farmacia rurale” dà il senso che sono farmacie che hanno
prevalentemente una funzione di servizio, cioè sono farmacie che hanno come
funzione, come missione principale, quella di essere presenti in territori anche non
particolarmente appetibili dal punto di vista commerciale, ma tali da poter garantire
anche in quei territori una distribuzione del farmaco e una prestazione di servizi
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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importante.
Questa è stata la missione che Crom ha messo in campo anche rispetto al servizio
farmaceutico gestito all’inizio dai Comuni, dal Comune di Rosignano per la sua
competenza, ma anche dal Comune di Castellina e Montescudaio, che poi si sono
aggregati in Crom. Lì c’erano delle farmacie gestite, ovviamente, con le limitazioni
del servizio pubblico e anche con la difficoltà a garantire la continuità del servizio.
Ricordo che c’erano alcune farmacie dove, al momento della sua assenza per
malattia, ferie o altro, il farmacista non sempre veniva sostituito, per cui si
interrompeva il servizio farmaceutico. Con Crom invece c’è stata un’attenzione per
la continuità del servizio, per cui ad oggi la continuità del servizio viene garantita in
tutte le farmacie. C’è stata anche un’azione di sviluppo dei servizi offerti all’interno
delle farmacie, che non è soltanto la gestione della distribuzione del farmaco, ma
anche l’offerta di servizi come quello, tra gli altri, dell’attivazione delle tessere
sanitarie. Crediamo che questo sia un obiettivo che anche grazie a una gestione
pubblicistica di Crom sia stato raggiunto.
Dicevo che lo scenario del servizio farmaceutico, è cambiato, in questi anni. Noi
avevamo un’attività di distribuzione del farmaco, a livello nazionale, gestita
prevalentemente dalle farmacie e che era basata prevalentemente sui farmaci
prescrivibili dal Servizio sanitario nazionale. Nel tempo si è avuta una variazione di
questo tipo di attività, per cui ad oggi c’è anche la distribuzione diretta da parte delle
aziende sanitarie. C’è anche una riduzione del consumo di farmaci, che per certi
aspetti è anche un elemento positivo, perché si è limitato un eccessivo “consumismo”
di farmaci, che era accentuato. L’introduzione dei farmaci generici ha abbassato i
margini; gli stessi farmaci prescrivibili dal Servizio sanitario nazionale hanno
margini diversi rispetto a qualche anno fa.
Tutto questo per dire che a livello complessivo del servizio farmaceutico, del
sistema farmaceutico sia pubblico che privato, c’è stata una riduzione della
marginalità sugli aspetti di redditività per quanto riguarda la distribuzione del
farmaco, e questo ovviamente ha inciso anche sul bilancio. E ha inciso su dei bilanci
che vengono da una gestione pubblicistica, cioè da una gestione che aveva delle
rigidità, sia dal punto di vista contrattuale, sia dal punto di vista organizzativo. Il
lavoro che si sta facendo, che si è iniziato a quel tempo e che si sta facendo in questi
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anni, che sta andando avanti, è un lavoro che ha l’obiettivo di andare a cercare di
razionalizzare, per quanto riguarda gli aspetti puramente della distribuzione del
farmaco, tutta una serie di azioni: da una migliore gestione del personale, ad una
migliore – e qui c’è stata anche una ristrutturazione interna – e diversa allocazione
del personale, andando a valorizzare quindi delle professionalità.
È stato avviato un lavoro che sta andando avanti sul miglioramento della gestione
del magazzino, quindi della gestione del costo del magazzino e della materia prima
(che poi sostanzialmente sono i farmaci e i presìdi sanitari). C’è un’azione di
miglioramento, appunto, anche qui del magazzino, quindi non soltanto in termini di
acquisti, ma anche di interscambio fra i vari presìdi che la Crom gestisce. C’è anche
un’attività di sviluppo dei nuovi spazi che il servizio farmaceutico offre, come la
vendita dei prodotti OTC o SOP (cioè prodotti senza obbligo di prescrizione, i
prodotti da banco, fondamentalmente, o prodotti di carattere dietetico piuttosto che
altri). Questo elemento dovrà contribuire in qualche modo ad integrare la redditività,
insieme a tutte le altre misure a cui facevo riferimento prima, di Crom.
Fra l’altro ricordo che noi abbiamo aperto a dicembre, poco meno di un mese fa,
una parafarmacia all’interno del centro commerciale Coop, che rappresenta un punto
importante per il rilancio della società. Fra l’altro è un’attività che stando perlomeno
ai primi dati, mi dicono stia dando dei risultati incoraggianti, che sta funzionando
bene e che sta dando un servizio importante. Anche questo quindi è un segnale che
questa società sta andando avanti e che si sta modernizzando anche rispetto allo
status di partenza, ovvero le vecchie farmacie comunali, come si intendevano in altri
tempi.
È ovvio, dicevo, che c’è comunque una difficoltà nel settore farmaceutico, in
termini generali. Forse è da qui, e non tanto dalle perdite di esercizio, che si può
ridurre il valore delle farmacie. Le farmacie in generale hanno tutte perso valore, lo
vediamo dove ci sono acquisti e compravendite di aziende farmaceutiche rispetto a
qualche anno fa. Hanno perso valore perché il valore e la marginalità della
distribuzione del farmaco sono sicuramente cambiati. Ovviamente è una perdita di
valore teorica perché come abbiamo affermato anche in Commissione, al contrario di
come stanno facendo altri Comuni, in questo momento non abbiamo nessuna
intenzione di andare a vendere le farmacie comunali. Semmai, stiamo andando nella
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direzione opposta, quella di cercare di valorizzare e di sviluppare invece la rete delle
farmacie comunali, sia in termini ovviamente di distribuzione del farmaco, che è il
settore tradizionale, sia in termini di sviluppo di settori, di servizi e di prestazione di
attività nei confronti dell’utenza, che possono migliorare la capacità di queste
strutture di stare sul mercato, soprattutto in zone, come dicevo, in cui si devono
garantire i servizi piuttosto che cercare di fare cassa, fermo restando che comunque
l’obiettivo è quello di andare verso un pareggio di bilancio.
Questo è lo scenario in cui ci muoviamo, lo scenario in cui si cerca di andare
avanti. Da questo non si intravedono responsabilità specifiche dei singoli
amministratori, ma c’è una situazione di mercato che è sicuramente cambiata e di cui
dobbiamo prendere atto.
Riguardo al discorso dell’internalizzazione, ovviamente questo non è possibile.
Oggigiorno, parlare di reinternalizzare servizi è una cosa che anche se si volesse, non
sarebbe possibile, come abbiamo detto più volte: c’è un discorso di incapacità
dell’ente di poter riacquisire il personale. C’è una serie di vincoli che prima non
c’erano e che oggi ci sono sulle entrate, sulle assunzioni, sulla gestione del personale,
quindi anche volendo non sarebbe possibile.
Ribadiamo che comunque la scelta che come amministrazione abbiamo fatto, e
ripeto, anche in controtendenza rispetto ad altri Comuni anche a noi vicini, è quella
non di andare a vendere le farmacie, ma di cercare di rilanciare questo servizio,
caratterizzandolo sempre più come servizio pubblico e cercando, all’interno della
struttura, andando a lavorare sui vari centri di costo con vari interventi organizzativi,
di arrivare ad un pareggio di bilancio che è l’obiettivo di fondo di questa scelta.
Questi sono sostanzialmente gli interventi per quanto riguarda le farmacie.
Per quanto riguarda i cimiteri (poi, se mi sono dimenticato qualcosa, magari me lo
dite), ovviamente c’è una certa situazione. La consigliera Angeli ha illustrato la
caratteristica dei nostri cimiteri. Il nostro intanto è un Comune in cui abbiamo sei
cimiteri su sette frazioni, oltretutto con una dislocazione territoriale estremamente
ampia: soltanto per andare a fare la vuotatura dei cesti c’è da fare circa 300
chilometri al giorno, che sono due giri al giorno. Questo è il segnale di una difficoltà
di gestione. Oltretutto, alcune sono strutture e infrastrutture storiche, che implicano
quindi difficoltà d’intervento. Infatti, in alcuni pezzi di cimiteri (come quello
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marittimo, che ha questa caratteristica) per poter intervenire occorre una serie di
procedure (ci sono vincoli monumentali, eccetera). Semplici operazioni di
manutenzione comportano anche maggiori difficoltà perché devono sottostare a tutta
una serie di normative. Su questo, noi cosa stiamo facendo? Da una parte stiamo
cercando di spingere i privati a migliorare e a farsi carico anche delle sepolture
abbandonate. Abbiamo iniziato una campagna rivolta ai privati titolari di
concessione, soprattutto quelle concessioni vecchie, che erano perpetue, non le
concessioni ultime, che hanno una scadenza prefissata. (Interruzione fuori
microfono) Ci stiamo attivando quindi per cercare di sollecitare i privati su questo
tipo di azioni, anche eventualmente, con la possibilità di ritirare la concessione e di
intervenire direttamente, attraverso la riattribuzione della concessione stessa.
Dall’altra parte, ci stiamo adoperando per poter predisporre una gara per affidare la
gestione operativa (e quindi tutte le attività di manutenzione ordinaria, muratura e
altre attività all’interno del cimitero) a un soggetto. Riuscendo a dare una gestione
globale di queste attività, anche più continuativa, si può sopperire a quella carenza di
personale che nel tempo si è verificata, anche per via del pensionamento di alcuni
operatori cimiteriali. Per via di pensioni di vecchiaia, invalidità o malattia, infatti, ad
oggi abbiamo soltanto due persone, per cui attualmente la società Crom si rivolge a
ditte esterne. A questo punto cercheremo di fare una gara unica, in modo da poter
avere un rapporto continuativo, e in maniera anche da programmare meglio gli
interventi e le attività all’interno dei cimiteri, così da poter finalizzare meglio alcune
cose. Questa quindi è sostanzialmente la situazione.
All’interno di questo programma, per quanto possibile, potranno rientrare anche
alcuni interventi alle strutture a cui faceva riferimento la consigliera Angeli, tenendo
conto che anche qui abbiamo dei vincoli monumentali che non aiutano nell’ambito di
interventi diretti che possiamo o che potremo fare, perché c’è bisogno di confrontarci
con la Sovrintendenza per intervenire su alcune strutture, tipo la struttura della
famiglia Gori, che abbiamo e che avremmo bisogno poi di mantenere.
Per essere breve e per rispettare i tempi ho cercato di essere estremamente
sintetico.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Prego, consigliere Gherarducci, per la replica.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. All’assessore è passato di rispondere al punto 2
dell’interpellanza, quella sul danno patrimoniale, economico e finanziario delle
perdite di esercizio dei vari anni. Ci fu una querelle durante la votazione di bilancio –
ricorda? – per essere chiari sul fatto che una nostra azienda perde valore se è un
valore perso nostro, oppure… Se l’ha detto, mi scusi, non importa, vado ad ascoltare,
è colpa mia.
DANIELE DONATI, Assessore. Ripeto volentieri. Dicevo che la perdita di valore
non sta tanto nelle perdite. Intanto, è tutto teorico, perché la perdita di valore si
misura al momento e nell’eventualità di una vendita. La perdita di valore quindi non
sta tanto nelle perdite, perché la perita si chiude con l’utilizzo delle riserve.
La perdita di valore, che eventualmente è un problema che riguarda non soltanto
le farmacie di Rosignano ma tutte le farmacie, è legata al fatto che in prospettiva il
settore farmaceutico ha una diminuzione dei margini, della marginalità che in
qualche modo incide complessivamente sul valore delle farmacie.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Gherarducci per la replica.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Ringrazio il Vicesindaco, non avevo capito che
quel passaggio era in riferimento a questo punto. La mia opinione su questa
questione è un’altra: dal punto di vista nominale, una società che utilizza il capitale
sociale per appianare delle perdite in esercizio – queste sono perdite in esercizi
successivi, uno dall’altro – subisce una perdita netta del capitale sociale, questo mi
pare evidente. Quindi, il valore nominale dell’azienda subisce un danno grave, è un
danno per il valore dell’azienda, al di là del prezzo di mercato, che è un’altra cosa.
Infatti, nella stessa abitazione ci sono due abitazioni: in una ci ha dormito Garibaldi,
in una non ci ha dormito nessuno. A quella in cui ha dormito Garibaldi mancano tutte
le finestre, può darsi che il valore di mercato sia… Il valore di mercato è un’altra
cosa rispetto al valore nominale. Io mi riferivo al valore della società: una perdita
consecutiva in esercizi, perdite che sono state ripianate con il capitale sociale, hanno
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portato una perdita netta al valore della società per quella che è. Poi è chiaro che fino
a che il capitale sociale è disponibile per coprire le perdite… (Interruzione fuori
microfono) Sì, finite quelle c’è quell’altro. Evidentemente, se non si vende, questo a
livello di bilanci può darsi non si veda nemmeno. Il problema è come del TFR,
insomma: sul bilancio c’è, in cassa non c’è. Se interrompi il rapporto di lavoro, per
qualsiasi motivo, una cosa che nominalmente ho in bilancio, che però in cassa non
ho, quando devo fare un movimento di cassa per dare dall’azienda x al dipendente y
e z, evidentemente lì devo poi trovare un modo per trovare 284.000 euro. Sul
bilancio ci deve essere per legge. Quello che si poneva a noi anche prima, era il fatto
che invece devono essere lì materialmente. Il TFR, ma poi un’azienda può fare come
le pare, lo dovrebbe investire in qualcosa che frutta un guadagno notevole, non nelle
spese ordinarie, se no utilizza fondi non propri per finanziare la spesa ordinaria.
Infatti, se con il TFR dei lavoratori, faccio un esempio, ci finanzio un’iniziativa, mi
spieghi come faccio, se non l’ho fatto per investimento, ma per un’iniziativa che non
mi porta nessun introito, a ritrovare quella somma? Qui c’è la responsabilità
aziendale di come si dispone dei beni dell’azienda (quell’altra è un’associazione, è
una cosa diversa).
Qui si parla della situazione delle farmacie. Io capisco, la crisi avrà colpito anche
le farmacie, non metto in dubbio questo, ci mancherebbe altro. Però bisogna che mi
si spieghi come mai nelle classifiche che vengono pubblicate anche dai quotidiani, i
farmacisti privati sono sempre in testa alle classifiche (con centinaia di migliaia di
euro, non è che vanno lì con 20 o 30.000 euro), e la nostra azienda ne perde centinaia
di migliaia. Evidentemente, c’è qualche problema di gestione, signor Vicesindaco,
che va al di là di quello che lei giustamente ha ricordato, che è il fine e sono le cose
che sta facendo il management di questa azienda. È un punto centrale, questo.
Si dice che una delle responsabilità è, nella gestione particolare, il fatto di avere le
farmacie nei paesi collinari – è giusto, mi conferma? –, però voglio capire: ho sentito
gli uffici del Comune di Castellina; mi hanno detto “le farmacie più o meno erano in
pareggio, anzi, andavano bene e guadagnavano”. Qui allora bisogna…
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, vada a concludere.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Sì, ha ragione, si è parlato di tante cose. Qui allora
bisogna capire come mai se prima andavano abbastanza bene e in alcuni casi si
guadagnava, questo non succede più mettendole insieme in un’azienda, come diceva
il Vicesindaco, giustamente, di diritto privato, che può sfruttare tutti i mezzi che il
diritto privato mette a disposizione. Potevo capire se prima si rimetteva 500 e oggi si
rimette 200: allora una dice “ragazzi, più di così ancora non ci si è fatta”. Ma se
prima era a zero o un po’di più e poi è andata a meno, una risposta, pure in altra sede,
magari dovrà essere data.
Vado a concludere: per quanto riguarda la continuità del servizio, è vero, però
soprattutto per Montescudaio e Castellina, che avevano un solo farmacista, all’epoca
– ma era delle farmacie di Rosignano – nell’organico comunale. Questo gli ha
permesso di avere anche quel turnover, mentre Rosignano aveva tutta un’altra
situazione, c’erano più dipendenti, questo senza ombra di dubbio.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Consigliera Maria Grazia Angeli, per la replica. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Io vorrei dire solo questo: si parlava di cimiteri.
I cimiteri sono ormai usurati; mi pare che l’assessore abbia ben compreso che la
manutenzione per gli stessi è d’obbligo, anche se i momenti sono molto particolari
per le finanze del Comune. Non si può, d’altra parte, vedere i cimiteri mal messi,
quindi la cura e l’attenzione devono presenti.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Maria Grazia Angeli.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Interpellanza presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5
Stelle): Colonie Nutrie Località la Mazzanta
PRESIDENTE. Passiamo adesso all’interpellanza g). Do la parola alla consigliera
Serena Mancini per l’illustrazione dell’interpellanza ad oggetto “Colonie Nutrie in
Località La Mazzanta”. Prego.
SERENA MANCINI. La domanda è all’assessore Dominici. Volevo sapere lo
stato d’avanzamento.
PRESIDENTE. Grazie.
La parola all’assessore Domenici.
VALENTINA DOMENICI, Assessore. Nell’ultima Commissione che abbiamo
fatto, riguardante il Regolamento degli animali e quindi anche l’argomento delle
nutrie, io avevo detto che mi sarei attivata e informata con gli uffici e con tutti gli
enti competenti per verificare la fattibilità della sterilizzazione delle nutrie che fanno
parte della colonia che si trova attualmente alla Mazzanta.
Dopo questa Commissione, infatti, abbiamo organizzato con l’Ufficio ambiente
una riunione, il 22 dicembre scorso, insieme all’ingegner Roberto Benvenuto del
Consorzio di bonifica, al veterinario Giovanni Mazzanti, al dirigente Andre
Immorali, a Leonardo Garro, dell’Ufficio ambiente, all’ispettore Riccardo Di Paco,
per quanto riguarda la polizia municipale, e alla sottoscritta.
Durante questo incontro, tutti i rappresentanti dei vari enti si sono espressi e da
questa riunione sono emerse alcune cose. Il Consorzio di bonifica ha sottolineato
tutta una serie di problematiche legate a danni agli argini dei fossi e una criticità
legata alla presenza di questi animali nella zona della Mazzanta. L’Ufficio ambiente
era stato sollecitato dalla sottoscritta a verificare la fattibilità della sterilizzazione,
che in un primo momento era stata indicata come via possibile da percorrere. Stante
il fatto che questa operazione prevedrebbe un impegno di spesa da parte dell’Ufficio
ambiente e appurata la disponibilità da parte del veterinario della LIPU ad effettuare
materialmente questa sterilizzazione, sono emerse delle criticità. La prima è legata
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
proprio a un aspetto tecnico che ci è stato sottolineato dal veterinario dell’ASL, che
ci ha sconsigliato di procedere quantomeno in questo periodo. Questa operazione
dovrebbe essere compiuta, infatti, in un periodo piuttosto lungo, essendo presenti sia
animali adulti che animali piccoli. Dal suo punto di vista, quindi, il veterinario ci ha
abbastanza scoraggiati a farlo in questo periodo, proprio perché non sarebbe efficace,
ma riguarderebbe solo alcuni di questi animali.
L’altra criticità, più sostanziale, riguarda la reimmissione nell’ambiente, degli
animali eventualmente sterilizzati. Questo è un problema abbastanza grande, perché
una circolare ministeriale che è arrivata ai nostri uffici verso novembre scorso da
parte del Ministero della sanità, ha indicato all’amministrazione comunale che le
nutrie sono da considerarsi degli animali letteralmente nocivi per l’ambiente e ha
incoraggiato le amministrazioni comunali a mettere in piedi un piano di
contenimento. Questo è stato quindi indicato chiaramente dal Ministero
dell’ambiente. Questo, in poche parole, che cosa vuol dire? Che se comunque noi
facessimo un’operazione di sterilizzazione di questi animali, la loro reimmissione
nell’ambiente sarebbe controindicata dal Ministero dell’ambiente, perché questi
animali sono definiti come dannosi e nocivi per l’ambiente: riporto proprio le testuali
parole che sono indicate dal Ministero dell’ambiente.
Quindi, per arrivare al dunque, questa operazione di sterilizzazione potrebbe
essere fatta solo se esistesse un ente o anche un privato che desse l’autorizzazione ad
accogliere queste nutrie sterilizzate. È chiaro che noi abbiamo avviato tutta una serie
di richieste a parchi, ad associazioni di animalisti, ma la stessa LIPU ci ha detto che
loro non sono disponibili ad accoglierle. La situazione in questo momento, quindi, è
questa.
Io porterò, probabilmente nella prossima Commissione ambiente che faremmo,
questa problematica. Se qualcuno è disponibile ad accogliere questi animali
sterilizzati, possiamo procedere; altrimenti, questo non è possibile farlo.
Parallelamente, siccome il Ministero dell’ambiente ci chiede di fare un’azione di
controllo sul territorio, noi abbiamo chiesto al Consorzio di bonifica di aiutarci a fare
questa azione di monitoraggio. Loro, infatti, avendo il controllo dei canali, possono
aiutarci, segnalandoci tutte le situazioni possibili riguardo alla presenza di questi
animali. Tra l’altro, durante questo incontro è emersa una preoccupazione da parte
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
del Consorzio di bonifica riguardante lo spostamento delle nutrie che si trovano alla
Mazzanta nella zona del Tripesce, dove il tragitto non è chiaramente lunghissimo.
Nella zona del Tripesce, come sappiamo, il cedimento degli argini in alcuni punti è
stato associato alla presenza di questi animali, come è stato testimoniato direttamente
dai responsabili del Consorzio, che quindi sono chiaramente un po’ preoccupati.
Questo è l’aggiornamento. Io porterò questo verbale che è abbastanza dettagliato
in una prossima Commissione ambiente per poter andare ulteriormente nel dettaglio
insieme a voi consiglieri.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
La parola, per la replica, alla consigliera Mancini. Prego.
SERENA MANCINI. Una domanda: volevo sapere se vista l’indicazione che ha
dato il Ministero dell’ambiente, avete già previsto anche un piano di contenimento.
VALENTINA DOMENICI, Assessore. No, non l’abbiamo previsto. Questo
verbale intendeva coinvolgere tutti gli enti che in qualche modo sono legati a questa
problematica, proprio per poter affrontare assieme e decidere nel migliore dei modi
quale deve essere il piano di monitoraggio ed eventualmente discutere un piano di
contenimento.
PRESIDENTE. Bene.
Passiamo adesso all’interpellanza successiva. Doveva rispondere Donati che
adesso non è in sala, è stato chiamato da dei cittadini. Propongo, visto che c’è
l’assessore Domenici, di trattare l’interpellanza r), perché deve rispondere lei, così
attendiamo che l’assessore Donati rientri.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza
Italia): Cambiamenti di clima
PRESIDENTE. Do la parola alla consigliera Maria Grazia Angeli per
l’interpellanza “Cambiamenti di clima”. Prego, consigliera.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Considerata la situazione climatica che si
riversa anche sulle nostre zone, con temporali e bombe d’acqua, venti talvolta con
violenza mai conosciuta, mareggiate e improvvisi cambiamenti del tempo, che in
poche ore passano dal bel tempo e giornate tranquille ad acquazzoni e bufere,
temperature miti che passano repentinamente al freddo intenso, strade impercorribili,
ponti in pericolo, emergenze troppo spesso presenti, mentre pulizia e tenuta dei corsi
d’acqua rimangono ricordi lontani; considerato che da questo stato di cose dipende
anche l’economia del territorio (dall’agricoltura, al turismo, all’occupazione in
generale); considerate dunque le condizioni di un certo cambiamento del clima, già
tuttavia preannunciato anni fa, da studiosi ed esperti climatologi, si chiede
all’amministrazione comunale se non ritiene opportuno, in tempi brevi, un incontro
con esperti climatologi e studiosi del settore, allo scopo di conoscere l’eventuale
evoluzione del cambiamento climatico, anche nelle nostre zone, estendendo l’invito
ai vari rappresentanti dei comparti economici che, per quanto sinora avvenuto, si
trovano già con un’economia in ginocchio (tipo l’agricoltura, ad esempio).
PRESIDENTE. Assessore Domenici, prego.
VALENTINA DOMENICI, Assessore. Questa è sicuramente una problematica
molto attuale e importante, perché l’evoluzione dei cambiamenti climatici ha degli
effetti
anche
a
livello
locale.
Io
quindi
accolgo
molto
positivamente
quest’indicazione data dalla consigliera. Potremmo pensare di fare un incontro
nell’ambito di una Commissione ambiente, invitando delle personalità che possano in
qualche modo illustrarci lo stato dell’arte e anche quello che si può fare, nel nostro
piccolo, a livello locale. Questa Commissione quindi potrebbe essere aperta alla
partecipazione dei rappresentanti anche dei comparti economici, come suggerito
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
dalla consigliera Angeli.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Do la parola alla consigliera Maria Grazia Angeli per la replica. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Solo per ringraziare l’assessore che ha risposto
positivamente, dimostrando interesse per quello che sta accadendo, talvolta, sul
territorio. Grazie.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Interpellanza presentata dai consiglieri Luca Simoncini (Gruppo RDS),
Niccolò Gherarducci e Silvia Gesess (Sinistra Unita per il Lavoro): Centro
Culturale Le Creste
PRESIDENTE. In attesa che l’assessore Donati rientri, tratterei l’interpellanza t),
presentata dai consiliari Luca Simoncini, Nicola Gherarducci, Silvia Gesess, ad
oggetto “Centro culturale Le Creste”.
Prego, consigliere Luca Simoncini.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Alla luce di quanto riportato dalla stampa sulla questione dei nuovi lavori al
Centro Culturale Le Creste, ad un anno dall’apertura si interpella il Sindaco e la
Giunta su quale sia l’opinione dell’amministrazione comunale rispetto alle continue
manutenzioni necessarie a garantire il buon funzionamento del Centro culturale; se
ha ritenuto, l’amministrazione comunale, un buon investimento di risorse pubbliche;
se sia intenzione dell’amministrazione comunale rivalersi economicamente su
progettisti e/o le ditte che hanno operato i lavori di costruzione, fornitura e rifinitura,
per i danni causati e per le spese sostenute per riparare malfunzionamenti (ad
esempio le famose infiltrazioni di acqua) e se sia intenzione dell’amministrazione
procedere alla richiesta danni verso i fornitori dell’arredamento, dopo che diversi
banconi, tra cui quello centrale della reception si sono scollati, i quali sono stati poi
successivamente risistemati.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini.
Do la parola all’assessore Nocchi.
PIERO NOCCHI, Assessore. Intanto io credo che l’investimento nell’immobile de
Le Creste e nel suo funzionamento sia stato un ottimo investimento da parte di questa
amministrazione. Si considerino anche la particolarità, gli aspetti tecnici e anche
l’innovazione che contiene la sua costruzione, che ne fa quasi un punto di riferimento
a livello nazionale, per non parlare anche del versante dell’architettura, dove ha
qualcosa di più.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Certamente, come tutte le cose ha bisogno di una fase di attenzione particolare
specialmente all’inizio, nel senso che le “novità”, in maniera abbastanza rilevante,
hanno bisogno di essere seguite e di essere riaggiustate per l’equilibro della
macchina.
Di conseguenza, su questo versante, Le Creste sono un punto di riferimento,
stanno diventando sempre più un punto di riferimento per i cittadini. È per questo che
una parte dei lavori che sono stati oggetto di attenzione da parte di alcuni consiglieri
e della stampa, ha l’intendimento di migliorare sempre di più la funzionalità
dell’immobile.
Su questo versante, è vero, però, che in questi mesi ci sono state delle difficoltà
che sono state causate in modo particolare da alcune infiltrazioni d’acqua. Una volta
andati a verificare, si è riscontrato il difetto di una guarnizione per quanto riguarda
un lucernario che la ditta che l’ha costruito e montato ha sistemato. Sono quegli
interventi che capita di fare anche in casa propria.
Nel frattempo, è stato anche scoperto che c’era una bucatura dove erano collegati i
pannelli fotovoltaici. Anche questo creava dei problemi rispetto all’equilibrio delle
infiltrazioni, e anche questo è a carico della ditta che ha lavorato e che ha costruito.
Da questo versante è stato fatto un ulteriore intervento, mi spiegavano i tecnici:
rispetto all’impermeabilizzazione dei pilastri rispetto al tetto, c’è una copertura che
riguarda l’infiltrazione verso il basso. È stata potenziata ribaltandola verso l’alto per
far sì che queste cose siano immediatamente risolte e che sia data risoluzione ai
problemi. Questo è quanto si è verificato in questo periodo.
Dall’altra parte, alcuni miglioramenti andranno fatti rispetto alla climatizzazione.
Si consideri che si trova tutto sotto un circuito di controllo informatico a distanza per
quanto riguarda la funzionalità della struttura stessa. Certamente si sta lavorando per
rendere sempre più da una parte meno costoso e dall’altra più funzionale la struttura
stessa.
Sull’ultimo punto, quello degli immobili, è vero, gli immobili hanno creato questi
problemi, sono stati riparati e dal pagamento abbiamo tolto una parte delle detrazioni
che sono state fatte su questo versante, perciò, stiamo verificando le cose. Gli ultimi
avvenimenti hanno portato poi ad un’attenzione particolare: è stato sollevato il
problema del perché non interviene l’assicurazione. Stiamo verificando i danni, di
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conseguenza se e in che modo e in che maniera questo sbalzo di tensione, che può
essere stato causato anche dai fulmini, è avvenuto, se far valere l’assicurazione o
meno, ma questo lo vediamo coi tecnici e coi periti, come tutte le cose che devono
essere fatte.
Chiudo. È una struttura che in questa fase ha bisogno di essere controllata, per far
sì che tutto sia nelle migliori condizioni possibili. Una parte di questi lavori sono a
carico dei soggetti che fino ad oggi hanno lavorato dentro la struttura stessa, come da
contratto, anche se dobbiamo chiudere tutta l’operazione.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Do la parola al consigliere Simoncini per la replica. Prego.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
Quindi, se ho ben capito, di fatto, nella seconda nostra domanda, se sia intenzione
dell’amministrazione rivalersi economicamente sui progettisti, da quello che dice
l’assessore, le spese le hanno effettuate loro. (Interruzione fuori microfono)
Chiedevo se sia intenzione dell’amministrazione comunale rivalersi economicamente
sui suoi progettisti o sulle ditte che hanno operato i lavori di costruzione…
(Interruzione fuori microfono) Quindi ho ben capito che comunque sono loro, su quel
versante, fermo restando che la struttura ad oggi, dopo l’intervento, ci auguriamo che
sia…(Interruzione fuori microfono) È quello perché la nostra perplessità deriva
anche da esempi del passato. Comunque, sicuramente l’amministrazione avrà delle
fideiussioni quando fa fare degli interventi, però hanno anche un limite temporale,
credo. Cioè, non credo che una fideiussione sugli interventi… Passa qualche anno; se
poi loro sono intervenuti momentaneamente e l’intervento è stato effettuato, passati i
tempi…(Interruzione fuori microfono) Sì, ora sicuramente è passato un anno…
PRESIDENTE. Però non si può interloquire. Cerchiamo di mantenere le regole.
(Interruzione fuori microfono)
LUCA SIMONCINI. Va bene, Presidente, mi scusi. Ho capito chiaramente. La
nostra perplessità rimane rispetto allo storico che abbiamo su alcune strutture
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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comunali, dove comunque molto spesso vengono fatti i rattoppi, passatemi il
termine. Passati i tempi normativi, se il problema sussiste ancora e ormai la
fideiussione è passata, reinterviene il Comune. Assessore, ho capito, lei ha risposto
su quello che è stato fatto e la ringrazio, ci mancherebbe altro. Rimane questa
perplessità che siamo andati a tappare una problematica che c’era e che non ci
doveva essere su una struttura nuova.
I banconi sono stati rincollati, però sappiamo tutti che quando prendono umidità,
al 99,9 per cento si riscolleranno. Se si riscollano tra due o tre anni, non so quanto
dura la fideiussione, poi dovrà rintervenire il Comune, come è successo per altre
situazioni simili. È questo il problema.
Ripeto, ringrazio delle risposte su quello che è stato fatto ora, però la mia
preoccupazione è che poi sarà sempre il Comune, gira e rigira, che dovrà fare – mi
auguro in questo caso di no – interventi su qualcosa di aggiustato di nuovo. È vero,
come dice l’assessore, che comunque anche nelle realizzazioni dei lavori privati può
succedere; però, se prendiamo la casistica, non so il motivo, ma diversamente che su
un lavoro fatto in casa, dove è molto più difficile, ci sono strutture – io vedo tanti
lavori fatti a livello comunale, non do colpe all’amministrazione, neanche del passato
– che decadono proprio dopo poco tempo. Non sto parlando del caso de Le Creste
ma di altre strutture, non voglio fare esempi perché tanto li ho già fatti nei Consigli
precedenti. Ci sono strutture delle quali dopo tre o quattro anni cadono le mura,
quindi mi chiedo chi controlla il controllore, perché di fatto qualcheduno deve
controllare. Ci sono tecnici comunali, okay, però il problema c’è. Mi auguro che nel
corso della consiliatura non si ripresentino, perché quando si va a tappare qualcosa –
ringrazio che siate intervenuti –, mi dispiacerebbe che dovesse poi pagare il Comune
e quindi la comunità. È questo che mi dispiacerebbe. (Interruzione fuori microfono)
Scusa, consigliera Mancini, se sto parlando, non è che hai la verità in tasca, quindi,
per cortesia, quando parlo, abbi l’accortezza di non disturbare. Grazie.
PRESIDENTE. Che cosa succede, Serena?
SERENA MANCINI. Siccome ci sono delle inesattezze è bene chiarire le cose. Ci
sono due delibere di Giunta: il Comune ha già pagato per interventi di manutenzione
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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e per gli interventi dovuti ai danni causati dal fulmine. È una presa in giro...
(Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Serena, ascolta… (Interruzione fuori microfono dell’assessore
Nocchi) Stavo rispondendo, grazie.
Serena, non è che si può entrare all’interno e aprire un dibattito nelle
interpellanze. L’assessore si è preso la responsabilità di rispondere alle domande
dell’interpellanza. Se ci sono altre domande, presentate altre richieste e sarà risposto.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Interpellanza presentata dalla consigliera Silvia Gesess (Sinistra Unita per il
Lavoro): Centro i Salici
PRESIDENTE. Andiamo avanti con l’interpellanza h) ad oggetto “Centro i
Salici”.
Do nuovamente la parola alla consigliera Silvia Gesess. Prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
In parte è superata anche questa dagli eventi, purtroppo ci portiamo le
interpellanze da diverso tempo.
Credo che l’assessore Donati possa comunque farci un report su come si sta
evolvendo la situazione. Vorrei ricordare per chi non lo sapesse, ma credo lo
sappiano tutti, che il Centro I Salici è l’unico centro diurno rimasto aperto nella
provincia di Livorno, dal quale passano decine di malati, di pazienti,
prevalentemente tossicodipendenti, e dove lavorano dagli otto ai dieci operatori. Il
Comune è coinvolto direttamente, in quanto è proprietario della struttura che ospita il
Centro. È già la seconda volta nel giro di pochi anni che viene dato l’annuncio che
verrà chiuso. Una volta si disse perché c’erano problemi di natura economica a
mantenere il Centro, poi si è detto che la struttura che lo ospita, che è di proprietà del
Comune di Rosignano Marittimo, non è idonea. Ora se l’assessore Donati fosse così
cortese da farci un report, lo ringrazierei.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Gesess.
Do la parola all’assessore Donati. Prego.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Intanto ringrazio anche la consigliera, perché questa de I Salici è una struttura che
spesso viene dimenticata. Infatti, quando si parla di tossicodipendenze, spesso si
tende a marginalizzare le strutture che in qualche modo danno risposte sul territorio.
Giustamente, come ricordava la consigliera, questa è l’unica struttura rimasta nella
provincia di Livorno. Prima era presente anche una struttura a Piombino, nella Val di
Cornia e un’altra struttura a Livorno. Negli anni sono state chiuse e quella di
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Rosignano è rimasta l’unica struttura. È ospitata in locali di proprietà in parte
dell’Azienda sanitaria e in parte del Comune, perché lo stesso immobile è di
proprietà in parte del Comune di Rosignano e in parte dell’Azienda sanitaria. Qui si
era innescata una vicenda legata a varie cose: intanto a una problematica connessa
alla concessione dell’ASL per l’utilizzo della struttura, e dall’altra, alla scadenza
dell’affidamento del servizio al soggetto che attualmente lo gestiva.
Per quanto riguarda il discorso della scadenza del titolo con cui l’ASL aveva a
disposizione la struttura, l’ASL aveva proposto una serie di eccezioni relativamente
alla non adeguatezza della struttura rispetto agli usi.
Come Amministrazione, convinti della valenza e della qualità di questo servizio,
abbiamo operato in maniera attiva per cercare di mantenerlo in piedi. Dal punto di
vista patrimoniale, si è fatta fare una perizia alla struttura, quindi da parte di soggetti
idonei a fare una valutazione sull’adeguatezza strutturale delle normative, sia esse
antincendio, strutturali, specifiche, di settore, congiuntamente con il servizio
manutenzioni del Comune di Rosignano. Questa perizia ha evidenziato che la
struttura presenta alcune piccole problematiche, ma talmente minime da poter essere
risolte con interventi estremamente veloci, come lo spostamento di una caldaia da
una stanza all’altra, quindi interventi estremamente veloci. Di tali interventi si è fatto
carico il soggetto che attualmente gestisce, anche perché essendo interventi minimi,
consentono la prosecuzione, in questa struttura, dell’attività, salvo appunto alcune
piccole cose. Abbiamo avviato con l’ASL – l’avevamo già fatto, ma l’abbiamo
ripreso anche alla luce della perizia tecnica – il percorso di affidamento all’ASL della
struttura,
per
quanto
riguarda
perlomeno
la
parte
di
competenza
dell’amministrazione, quindi è in corso di predisposizione la relativa convenzione
per poterla affidare. Al tempo stesso, abbiamo fatto anche una pressione nei
confronti dell’ASL, affinché non si andasse verso l’interruzione del servizio, ma
perché, nelle more della predisposizione della nuova gara per l’affidamento della
gestione della struttura, si potesse prorogare l’attuale gestione. Questo consente
intanto di poter mantenere la struttura attiva, di poter mantenere il soggetto
attualmente gestore in prorogatio per gestire il servizio; dall’altra parte l’ASL si
premurerà di bandire una gara per l’affinamento per il prossimo periodo che riterrà
opportuno e tutto questo senza soluzione di continuità rispetto all’attuale gestione.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Riteniamo che questo sia un risultato importante, anche perché l’obiettivo era quello
di non andare a ridurre ed eliminare complessivamente dal territorio nostro questo
tipo di struttura. Qui abbiamo diciotto ragazzi, diciotto persone che sono in cura.
Qualcuno sta completando il percorso di disintossicazione. Fra l’altro, la struttura
consente, per quanto possibile, di dare anche una preparazione professionale: lì c’è
una piccola falegnameria, ci sono dei piccoli laboratori che in qualche modo
consentono di poter dare anche una preparazione professionale, tant’è vero che
alcune persone che in passato sono uscite dal Centro, attualmente sono diventati
artigiani e stanno facendo attività in proprio.
Abbiamo voluto e siamo riusciti, salvo poi nuove puntate – purtroppo ogni tanto
qualcosa viene fuori – a garantire la funzionalità di questa struttura che, come dicevo,
è l’unica sul territorio provinciale e rappresenta un elemento importante, anche di
risposta, nei confronti di queste persone che altrimenti rischierebbero di trovarsi ai
margini della società e abbandonate a se stesse, oppure inseriti in percorsi di cura non
pubblici, quindi magari in comunità private. Niente da eccepire alle comunità
private, però è giusto che anche il pubblico riesca a dare dei servizi, anche di qualità,
perché in questo caso, visti certi risultati, sono servizi di qualità.
Da questo punto di vista, quindi, di nuovo grazie per aver dato l’opportunità di
illustrare un percorso. Spesso interessa poco la cronaca, perlomeno.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Do la parola alla consigliera Silvia Gesess per la replica. Prego.
SILVIA GESESS. Grazie.
Ringrazio l’assessore Donati. Era quello che speravamo di sentire. Mi diceva
giustamente spesso di questi problemi: della tossicodipendenza si tende a non
parlare, perché sono cose magari anche un po’ scomode e si preferisce far finta che
non ci siano, ma noi ce ne eravamo già occupati, come forza politica, mi ricordo,
con un altro documento, quando fu lanciato il primo allarme. All’epoca fu lanciato
dalla CGIL e dai lavoratori della cooperativa. Abbiamo continuato a mantenere alto
il nostro livello d’attenzione, anche perché riteniamo, come diceva giustamente, e io
condivido, l’assessore Donati, che ci sia bisogno del pubblico che si occupa di queste
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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criticità e di queste problematiche, perché l’alternativa, come diceva giustamente, è il
privato. Non c’è niente di male, ma non tutti se lo possono permettere, perché voglio
ricordare che nelle strutture private si chiede una retta per curare la
tossicodipendenza, mentre ai Salici non si chiede nessun tipo di retta. Questo va
incontro a tutte quelle persone che purtroppo si sono trovate ad affrontare una
tossicodipendenza e che sono magari in condizioni economiche svantaggiate.
In questo senso quindi esprimo un ringraziamento all’azione che è stata svolta
dalla nostra amministrazione comunale. Noi sapevamo che l’ASL aveva già
praticamente dato per chiuso il Centro I Salici. In questo caso è stata tempestiva e
concreta, quindi grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Silvia.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Interpellanza presentata dalla consigliera Silvia Gesess (Sinistra Unita per il
Lavoro): Torre di Vada
PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanza i), presentata sempre da Silvia Gesess,
ad oggetto “Torre di Vada”.
Prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
Preso atto che la Torre di Vada risulta chiusa ma ancora affidata all’associazione
Il Salvagente, nonostante vi siano dubbi sulla regolarità del bando di gara; ritenendo
che la struttura, dopo il lavoro di restauro e recupero, potrebbe diventare
un’attrazione per molti turisti che nei mesi estivi frequentano la frazione di Vada;
preoccupati della possibilità di non vedere la torre resa alla cittadinanza, si chiede al
Sindaco e alla Giunta se vi sia l’intenzione di verificare quali siano le intenzioni del
demanio (che peraltro ho scoperto essere demanio archeologico, addirittura) rispetto
ala struttura in questione.
Io vorrei dire semplicemente una cosa: qualcuno mi ha fatto notare dei dubbi sulla
regolarità del bando. Io l’ho accennato semplicemente perché ricordo che fu fatto un
ricorso ed è comunque continuata a montare la polemica, nella frazione di Vada, non
perché voglia insinuare nulla. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Silvia.
Risponde l’assessore Daniele Donati. Prego.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Anche questo è un argomento estremamente interessante, per il valore storico ed
affettivo della Torre di Vada; affettivo soprattutto per i cittadini di Vada.
Questo bene era in concessione d’uso all’Amministrazione comunale. È un bene
di proprietà del demanio e, in base a quello, fu fatto, a suo tempo, un bando per la
gestione che vide l’aggiudicazione da parte dell’Associazione Il Salvagente, che
aveva proposto tutta una serie di attività all’interno di quella struttura, anche di
carattere sociale.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Nel frattempo, da quando fu fatto il bando, è scaduta la concessione d’uso da parte
del demanio nei confronti del Comune e, al tempo stesso, entrò in vigore tutta la
normativa sul federalismo demaniale. Quindi, a fronte di quel bando, fu fatto un
affidamento provvisorio, per cui l’associazione Il Salvagente è ancora in affidamento
provvisorio. Non è un affidamento definitivo, quindi la legittimità di questo è legata
al fatto che era partito con uno status giuridico di uso da parte dell’Amministrazione
di questa struttura e poi è cambiata, strada facendo, anche la normativa.
Arrivò il discorso del federalismo demaniale e noi, come Amministrazione,
chiedemmo di poter avere, come abbiamo fatto anche per altri beni, ad esempio il
centro civico di Nibbiaia, gli immobili di Castiglioncello e quant’altro, anche per la
Torre di Vada – e anche Villa Celestina a dire la verità – il trasferimento di proprietà
da parte dell’Agenzia del demanio.
Anche qui c’è stata un’ulteriore modifica normativa, soprattutto per gli immobili
aventi un valore di carattere storico, che non ha consentito di poterla inserire
all’interno del percorso del federalismo demaniale perché, per questi beni, la
possibilità di averli in uso è legata alla presentazione di un Piano che tenga conto
della necessità di finanziare un Piano di valorizzazione e di utilizzo e che abbia la
presenza di sponsor o di attività che si svolgono al suo interno, idonee a garantire un
flusso di risorse tali da poter mantenere la struttura.
È ovvio che questa struttura ha un suo valore storico e anche affettivo per la
frazione di Vada, però difficilmente si presta a essere valorizzata fino in fondo e con
ritorni adeguati a poter garantire anche questo aspetto.
Comunque, abbiamo avviato un percorso con l’Agenzia del demanio che, fra
l’altro, è stato ripreso in occasione del percorso che stiamo facendo per Villa
Celestina. L’obiettivo è trovare beni da poter dare in permuta all’Agenzia del
demanio, in modo da poter avere in proprietà, come trasferimento, questa struttura e
poterla a quel punto utilizzare, senza l’obbligo di doverla valorizzare nel senso che
prevede la normativa, ma per gli usi sociali o per gli usi che si potranno ritenere più
opportuni, proprio per dare valore alla struttura e a questa sua funzione storica
all’interno della frazione di Vada.
In questo senso, stiamo andando avanti su questa strada. Quindi ci auguriamo,
ovviamente con i tempi dell’Agenzia del demanio e con i tempi che servono a queste
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Agenzie e a queste strutture dello Stato per poter decidere, di avere la possibilità di
valutare una proposta che ci consenta di averla in proprietà, più che in uso, perché
averla in uso è vincolato a quello che dicevo
prima. Averla in proprietà ci
consentirebbe, invece, di poterla valorizzare come riteniamo opportuno, ovviamente
ferma restando la sua destinazione storica, però senza nessun vincolo di carattere
reddituale per poter garantire i flussi.
Da questo punto di vista, stiamo seguendo la cosa. Abbiamo fatto delle proposte
all’Agenzia del demanio. Vediamo se, nell’ambito del dialogo che stiamo avendo
anche relativamente a Villa Celestina, si riesce ad avere questa struttura a
disposizione dell’Amministrazione.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Do la parola alla consigliera Silvia Gesess per la replica. Prego.
SILVIA GESESS. Ringrazio ancora una volta l’assessore. Sono assolutamente
soddisfatta e ovviamente terremo alta l’attenzione su questo percorso, sperando che
l’assessore, volta a volta, ci dia degli aggiornamenti sull’iter.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza
Italia): Emergenza abitativa
PRESIDENTE. Passiamo adesso all’interpellanza l), presentata dalla consigliera
Maria Grazia Angeli, ad oggetto “Emergenza abitativa”. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Poiché risulta che molti cittadini nativi del
luogo, ma anche provenienti da altri Paesi e dall’estero, hanno sovente necessità di
un alloggio ed hanno altresì l’urgenza di trovarlo, date le precarie condizioni
economiche e gli affitti troppo spesso eccessivi, chiedono aiuto all’Amministrazione
comunale; preso atto che i costi degli affitti non rappresentano cosa da poco e che
questi stessi affittuari lamentano sovente la mancanza di pagamento affitti per il
2014, nell’ordine addirittura di migliaia di euro, ed altri per anni ancora più arretrati;
pertanto, si chiede se è intenzione del Sindaco e della Giunta risarcire il debito che si
è formato ed in quali tempi; e si chiede, altresì, quali politiche si intendano
perseguire in merito all’emergenza abitativa.
PRESIDENTE. Grazie, Maria Grazia.
Do la parola all’assessore Donati per la risposta.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Anche questo è un tema estremamente caldo in questo periodo. Il discorso
dell’emergenza abitativa, in un momento di difficoltà economica e sociale come
quella che stiamo vivendo, sta assumendo dei risvolti abbastanza importanti
purtroppo.
Fra l’altro, abbiamo avuto occasione di fare una discussione in merito all’interno
di una Commissione, anche in occasione della presentazione del Regolamento.
Abbiamo previsto e approvato, in Consiglio comunale, un Regolamento che ha come
obiettivo quello di rendere trasparenti, oggettivi e soggetti a una valutazione di
carattere sociale i percorsi di accesso ai servizi dell’emergenza abitativa, fermo
restando che l’emergenza abitativa non è l’ERP, cioè l’edilizia residenziale pubblica,
che è una risposta diversa.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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In questo senso, abbiamo approvato questo Regolamento. Abbiamo attivato e
attiveremo a breve un’ulteriore implementazione dei canali di accesso e di
valutazione dei casi che sono da inserire all’interno dell’emergenza abitativa e,
soprattutto, abbiamo ampliato, o comunque abbiamo disciplinato meglio, i requisiti
d’accesso e le diverse forme di intervento su questo aspetto, che possono essere: il
contributo all’affitto o la possibilità di mettere a disposizione un appartamento,
un’unità abitativa, delle strutture in coabitazione, o comunque altre strutture.
Quindi, vi sono una serie di interventi che ci possono consentire di graduare le
risposte, sulla base delle reali necessità dei cittadini in difficoltà, e cercare di
ottimizzare le risorse, perché magari un cittadino solo non si può mettere in un
appartamento, ma si può trovare una soluzione abitativa diversa.
Questo era stato un elemento di discussione all’interno della Commissione.
Ricordo che Casalp gestisce l’ERP, l’edilizia residenziale pubblica, ma una parte dei
suoi immobili possono essere destinati (noi ne destiniamo 1 su 3) all’emergenza
abitativa e c’era anche la necessità di andare a implementare il patrimonio ERP. Qui
c’era un indirizzo da parte della Regione di acquisire il patrimonio immobiliare
invenduto, anche con l’obiettivo di non costruire sempre e comunque nuove
abitazioni e nuove case popolari, per magari destinare a case popolari degli immobili
che sono già costruiti, che non sono venduti e che quindi possono essere acquisiti
come patrimonio pubblico.
Fra l’altro, su questo, come Casalp abbiamo dato un indirizzo, con una delibera
proprio del Consiglio di Casalp, di fare un monitoraggio sui territori per quanto
riguarda i soggetti che possono essere disponibili a cedere una parte di invenduto a
determinate condizioni. Quindi, c’è una prima fase ricognitiva, per poi, nel momento
in cui la Regione stabilirà, in maniera più precisa, quali sono le risorse e le loro
destinazioni, essere pronti a procedere. Insomma, ci stiamo muovendo in maniera
abbastanza attenta rispetto alle opportunità.
Gli altri aspetti sono legati al reperimento di fondi sia per quanto riguarda le
morosità incolpevoli, quindi i fondi cosiddetti salva-sfratti, e quelli sulla morosità
incolpevole. A suo tempo, avevamo partecipato, come Comune di Rosignano,
insieme al Comune di Livorno e al Comune di Piombino, che sono stati individuati
come Comuni ad alta densità di sfratti e quindi di problematica abitativa, a dei fondi.
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Ci sono stati riconosciuti, a fine anno, circa 30.000 euro che sono stati utilizzati per
cercare di alleviare una serie di situazioni di sfratto, o comunque di avvio di sfratto,
che ci hanno consentito di dare delle risposte in questo senso; questo per dire che gli
interventi sono estremamente variegati e che stiamo cercando di guardare tutte le
possibilità per dare risposta a questo problema.
Per quanto riguarda specificatamente la questione a cui si riferisce la consigliera
Angeli, attraverso Crom abbiamo degli appartamenti che vengono presi in affitto e
che vengono messi a disposizione dei cittadini che si ritiene opportuno.
C’erano dei ritardi dovuti ai trasferimenti del Comune nei confronti di Crom per
quanto riguarda il pagamento degli affitti. Con la fine dell’anno, abbiamo liquidato
quasi totalmente le competenze a Crom che sta mettendosi in pari con i vari soggetti
interessati, in modo da dare una risposta a queste persone che già mettono a
disposizione l’immobile per questo tipo di emergenza e quindi spesso sono un po’
svantaggiate. Magari hanno la sicurezza di riscuotere l’affitto rispetto ad altre
situazioni, però spesso hanno lo svantaggio di vedersi riconosciuto l’affitto in tempi
lunghi.
Comunque Crom si sta mettendo in pari, perché come Amministrazione abbiamo
liquidato complessivamente le risorse a disposizione.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Donati.
Do la parola alla consigliera Angeli Maria Grazia, per la replica.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Vorrei invece fare un’aggiunta. Per esempio, ci
sono degli ambienti, delle strutture comunali che sono completamente sfitte, come la
biblioteca comunale. Non si potrebbero pensare dei progetti anche per queste cose?
Parlo della biblioteca comunale che è molto centrale, ma ce ne sono altri anche un
po’ più periferici. Ci sono circa 16 sedi comunali e molte non sono utilizzate. Allora,
si potrebbe pensare anche a quello, perché magari andiamo a prendere un alloggio e
pagare gli affitti e sono spese che aumentano.
Una volta che abbiamo le proprietà, a quel punto potremmo provare a
ristrutturarle e vedere di servirsi di quelle; altrimenti paghiamo soltanto affitti su
affitti, e son costi naturalmente. Pensavo a quello.
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A parte il fatto che ho saputo che ci sono dei proprietari che vogliono vendere i
propri alloggi, non di grande importanza. Mi hanno detto che avevano già chiesto al
Comune se li voleva, però non hanno avuto risposte. Sono i vecchi alloggi INPS,
oltretutto. Quindi, anche lì ci sarebbero dei costi molto più bassi di quelli che, se si
vuole, si vanno a cercare, molte volte.
Ecco, penso che anche su questo fronte bisognerebbe trovare un escamotage per
non pagare più tanti affitti e per servirsi invece di strutture nostre che possano
passare di mano in mano a tutti coloro che ne hanno bisogno.
Grazie.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza
Italia): Incarichi ai Revisori dei Conti ed Amministratori Unici
PRESIDENTE. Adesso passiamo all’interpellanza o), presentata sempre dalla
consigliera Maria Grazia Angeli, ad oggetto “Incarichi ai revisori dei conti ed
Amministratori unici”.
Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Considerato che nelle società partecipate del
Comune di Rosignano Marittimo, come in Crom Srl, REA Spa, Armunia
associazione e fondazione, si trovano spesso le stesse rappresentanze dei Revisori dei
conti, se non di Amministratori unici, talvolta in qualità di Presidenti; preso atto
senz’altro dell’esperienza in materia di taluni rappresentanti, ma anche di bilanci in
sofferenza delle società in questione sempre e comunque, ormai da anni, senza
vedere uno spiraglio di miglioramento nei bilanci delle società succitate e neanche in
quelle che fanno capo ad altri Comuni, come ad esempio il polo tecnologico della
Magona a Cecina, non certo di competenza comunale; si chiede all’Amministrazione
comunale di conoscere i motivi per cui, nelle scelte per incarichi succitati in varie
società
partecipate
del
Comune
di
Rosignano,
ricorrono,
nelle
gestioni
amministrative delle società stesse, sempre le medesime persone.
Attenzione: so bene che la scelta dei Revisori dei conti avviene per sorteggio e
quindi so bene che e non è certo responsabilità dell’Amministrazione, né di nessuno,
di dire che ci sia questo o quell’altro soggetto. Lo strano è che ci sono sempre le
stesse persone in tutte le società, in tante società.
Quali sono, quindi, le specifiche conoscenze e competenze richieste per tali
rappresentanze, come avviene oggi la nomina di costoro, Revisori dei Conti,
Presidenti e Amministratori unici, e quale parte ha in questo l’Amministrazione
comunale, sia per quanto riguarda i Revisori dei conti che i Presidenti e gli
Amministratori unici?
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Do la parola all’assessore Donati. Prego.
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DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Come diceva la consigliera Angeli, occorre fare una distinzione tra i Revisori dei
conti che devono avere dei requisiti particolari, dei titoli specifici e l’iscrizione
all’albo. Sono soggetti che ruotano rispetto ad altri. Ci sono dei tempi per la durata
della nomina e quindi, man mano che questi scadono, si possono trovare nuovi
nominativi. Come comunicai al Consiglio, qualche tempo fa è stato cambiato uno dei
Sindaci revisori di REA nella persona della dottoressa Silvia Spagnolo, anche per
dare una rotazione.
Un discorso simile, anche se un po’ più specifico, riguarda gli Amministratori
unici, o comunque le persone che in qualche modo vanno ad amministrare la società.
Al di là delle competenze generiche di carattere aziendale, piuttosto che di esperienze
in materia economica, qui ci sono nominativi che devono avere conoscenze
specifiche per quanto riguarda le materie oggetto delle società in cui si va ad operare.
Questo è più vincolante rispetto al carattere di maggior rotazione che possono avere i
Sindaci o i Revisori che sono professionisti puri, mentre di qua abbiamo persone che
devono avere anche una conoscenza e un’esperienza legata alle materie oggetto delle
società.
In questo senso, quindi, questo aspetto è un po’ più rigido rispetto al discorso
degli Amministratori. Fra l’altro, noi – e questo derivava da una delibera del
Consiglio di inizio mandato – stiamo predisponendo l’albo delle competenze e delle
persone che si vogliono accreditare per poter ricoprire cariche pubbliche e questo
potrà essere un ulteriore strumento per individuare persone che possono essere
utilizzate.
Tenete conto che nella precedente legislatura, e in quella attuale, abbiamo
progressivamente ridotto, soprattutto per quanto riguarda le cariche amministrative, i
nominativi. Infatti, laddove in molte società, come Crom, REA Impianti ed altre,
erano previsti i Consigli d’amministrazione, abbiamo ridotto l’Amministrazione a un
Amministratore unico, con un elemento di riduzione dei costi e di migliore
definizione della figura professionale della persona che va a ricoprire queste cariche.
Quindi, da questo punto di vista, si deve dare atto che di interventi per ridurre queste
cariche e soprattutto per concentrarle nelle mani di persone che conoscono bene la
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materia e che hanno specifiche qualità professionali ne sono stati fatti.
Nel momento in cui partirà appieno il registro delle competenze, chiamiamolo
così – secondo l’indirizzo del Consiglio comunale –, anche questo sarà uno
strumento all’interno del quale poter pescare persone che possono, per curriculum,
esperienza e competenze, essere utilizzate al bisogno per questo tipo di incarichi.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Donati.
Do la parola alla consigliera Maria Grazia Angeli per la replica. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Questa interpellanza è stata presentata perché
ho visto che in alcune società, che guarda caso non vanno benone e che hanno dei
problemi in bilancio, ci sono gli stessi rappresentanti. Allora mi sono chiesta per
quale motivo fosse così, visto che oltretutto le società non vanno bene. Ciò significa
anche che non sono rappresentanti che brillino per capacità o efficienza. Non voglio
dare giudizi particolari di merito a nessuno, però il problema mi si pone.
Allora ho pensato: “Ma perché mettiamo sempre le stesse persone? Magari, se
metto in Crom qualcuno che la sa tirare avanti, o controllare, meglio, forse potrebbe
andar meglio la situazione, come in Armunia e da altre parti”.
Ecco, questo è il problema che mi sono posta. Poi sono andata a vedere la
normativa, per cui si tira a sorte. Il problema non si pone, perché prima invece
venivano nominati dagli organi politici e quindi le minoranze nominavano i propri,
oltre alla maggioranza.
Il problema è questo: ci sono sempre le stesse persone che viaggiano da una
società a un’altra e, guarda caso, queste società non brillano per efficienza nei
bilanci. Questo è stato il problema che mi si è posto, per cui ho fatto questa
interpellanza.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
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Interpellanza presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza
Italia): Piano di Indirizzo Territoriale Regione Toscana con valenza di Piano
Paesaggistico
PRESIDENTE. Dopo avremmo il punto p), l’interpellanza sul Piano di Indirizzo
Territoriale Regione Toscana, a cui avrebbe dovuto rispondere l’assessore
Margherita Pia. (Interruzione fuori microfono) In questo caso, come prima, la
rinviamo al Consiglio comunale successivo.
Grazie.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Interpellanza presentata dalla consigliera Elisa Becherini (Movimento 5
Stelle): Rifiuti zero
PRESIDENTE. Passiamo dunque all’ultima interpellanza, presentata dalla
Consigliera Elisa Becherini, ad oggetto “Rifiuti Zero”. Prego.
ELISA BECHERINI. Grazie, Presidente.
Premesso che il 16 aprile 2013, con l’approvazione della mozione Rifiuti Zero
presentata dai consiglieri Franconi e Luppichini, l’Amministrazione comunale si è
impegnata ad intraprendere tale percorso e a completarlo entro 15 anni,
incrementando in maniera significativa la raccolta differenziata e valutando
l’istituzione di un sistema tariffario basato principalmente sull’effettiva quantità di
indifferenziato prodotto dalle utenze, domestiche e non, sulla base del principio “Chi
meno produce e più differenzia, meno paga”, chiedo dall’Amministrazione comunale
di conoscere quali azioni intende intraprendere in merito alla realizzazione del
percorso Rifiuti Zero.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera.
Do la parola all’assessore Donati, prego.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Di questo argomento abbiamo più volte discusso, sia in Consiglio Comunale che
in Commissione, e abbiamo fatto degli incontri pubblici con il comitato Rifiuti Zero.
Ribadiamo l’interesse e l’attenzione che vogliamo mettere su questo percorso,
convinti che possa essere virtuoso e che possa consentire, quanto meno, di dare delle
risposte migliori in termini ambientali, e anche di recupero delle risorse che possono
venire dai rifiuti.
Come abbiamo detto nei vari incontri, anche in occasione dell’adesione alla
delibera, occorre che questo percorso sia supportato da interventi e investimenti;
questo per ricordare gli investimenti che stiamo facendo all’interno del Polo
Impiantistico di Scapigliato che ci dovranno consentire di creare le premesse per
potere concretizzare, a costi sostenibili, questo tipo di percorso.
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Dobbiamo adeguare gli impianti a tutta una serie di normative nuove che sono
venute avanti e a una serie di capacità di poter trattare materie e frazioni dei rifiuti
solidi urbani. Faccio riferimento a tutto il discorso dell’organico, della frazione
umida.
Stiamo lavorando per concludere intanto l’adeguamento dell’impianto di
selezione che ci consente di non mandare in discarica, in maniera tal quale, i rifiuti
solidi urbani che vengono dalla raccolta stradale. Noi abbiamo un impianto, al di là
di altre discariche che non lo hanno.
Fra l’altro, è strategica, anche la luce della nuova circolare Orlando, la possibilità
di avere un impianto che consente di trattare, in maniera meccanica-biologica, i
rifiuti e quindi a recuperare una parte del sopravaglio, quella legata ai metalli e a
certe tipologie di plastiche, andando invece a stabilizzare la parte del sottovaglio,
quindi della frazione umida, la cosiddetta fossa.
L’altro aspetto su cui stiamo investendo – per cui stiamo facendo il percorso e
abbiamo recentemente avuto l’autorizzazione da parte degli organi competenti – è
quello legato all’impiantistica del compostaggio e della biodigestione anaerobica.
Non scindo le due cose, in quanto l’impianto di compostaggio, di per sé, è
sicuramente importante per trattare la frazione umida e poter implementare anche la
raccolta differenziata dell’organico, la cosiddetta FORSU, e soprattutto di poterla
trattare – e qui viene anche l’abbinamento con l’impianto di biodigestione anaerobica
– a costi sostenibili. Peraltro, attraverso la biodigestione aerobica, si va a recuperare
il biogas e si può arrivare, con la produzione di energia, ad avere degli introiti che
abbattono i costi del compostaggio, che sono sicuramente diversi dai costi del puro
smaltimento in discarica.
È vero che non si può più fare. Era il sistema sicuramente meno adeguato dal
punto di vista ambientale, ma
anche quello meno costoso dal punto di vista
economico. Ovviamente ci vogliamo adeguare per le motivazioni che stamani
abbiamo affrontato nella discussione sulla TARI, cercando di non implementare i
costi.
Riteniamo che questo sia un elemento importante. Sono investimenti importanti
che stiamo mettendo nel Piano finanziario, che rientra nel percorso di assetto delle
società e che dovrà trovare le risorse per poter essere finanziato. Riteniamo che
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questi siano atti concreti che vanno nella direzione di creare un’impiantistica idonea
a trattare queste materie, che ci possa consentire di implementare sul territorio, a
costi sostenibili, la raccolta differenziata, e soprattutto che ci permetta di creare,
all’interno del Polo Impiantistico di Scapigliato, delle situazioni in cui si possa
trattare in maniera diretta delle frazioni, non soltanto umide, ma anche di materiali
plastici, piuttosto che legno o altro. Inoltre, abbiamo parlato con il consigliere Settino
anche di tutto il discorso dei residui, che vengono trattati come rifiuti, relativi alle
potature e alla manutenzione del verde pubblico.
Ecco, questi sono materiali che possono essere trattati nell’impianto di
compostaggio, ma anche nell’impianto di trattamento e cippatura, con la possibilità
di utilizzare anche questi materiali.
Su questo ci siamo. Ovviamente è un percorso non semplice, perché non ci
possiamo permettere di prendere questi materiali e di mandarli a impianti esterni, in
quanto sarebbe un costo in più anche per i nostri cittadini, però, un piano finanziario
serio e un piano di investimento, ci dovranno consentire di gestire questi materiali
all’interno del Polo Impiantistico di Scapigliato e far sì che lo stesso possa essere
l’elemento attraverso il quale si possa attivare sul territorio tutto il percorso di filiera
virtuosa, di recupero di materiali, di trattamento adeguato…
PRESIDENTE. Assessore, la prego di concludere.
DANIELE DONATI, Assessore. Quindi, ci siamo su questo. Sono tempi lunghi,
perché come dicevo sono investimenti che dobbiamo fare, però ci siamo e mi sembra
che anche negli incontri pubblici in cui ci siamo confrontati con soggetti che fanno
parte del Comitato, un certo apprezzamento, o comunque una condivisione rispetto a
questo percorso, pur sollecitandoci a una maggiore velocizzazione, ci sia stata. Da
questo punto di vista, siamo lì insomma.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Do la parola alla consigliera Elisa Becherini per la replica. Prego.
ELISA BECHERINI. Grazie, assessore. Capisco l’impegno, però forse 15 anni
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sono tanti. Ce lo sta chiedendo l’Europa, la Toscana e anche i cittadini italiani. Infatti
c’è una proposta di iniziativa popolare che, purtroppo, giace alla Camera dei
deputati.
Quello, secondo noi, è l’unico percorso possibile, anche perché la frase “Chi
meno inquina, meno paga” l’ho estrapolata dal suo discorso fatto durante
l’approvazione della mozione nel Consiglio.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Becherini.
Abbiamo terminato le interpellanze.
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Question time
PRESIDENTE. Direi di passare ai due question time. Partiamo da quello di Luca
Simoncini. Vi ricordo i tempi previsti dal Regolamento: “È facoltà del relatore
illustrare, o leggere, per non più di un minuto. A ciascuna interrogazione risponde il
Sindaco naturalmente, o un suo delegato, per non più di tre minuti. Successivamente,
il relatore può replicare per non più di due minuti”.
Do la parola al consigliere Luca Simoncini.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
L’oggetto è la richiesta atti. Considerato il diritto costituzionale alla
partecipazione politica da parte dei cittadini; considerato il diritto di accesso agli atti
da parte dei consiglieri comunali, considerate le difficoltà incontrate in questo inizio
di legislatura da parte di alcuni consiglieri comunali, nel recepimento di atti e
documenti, si chiede di chiarire le modalità con cui si ha accesso agli atti e le
modalità con cui gli stessi debbono essere consegnati ai consiglieri richiedenti,
specificandone tempi e modalità.
Il question time di cui ho relazionato è anche sottoscritto dai consiglieri Silvia
Gesess e Niccolò Gherarducci, di Sinistra unita per il lavoro, e dai consiglieri Marco
Nati e Maria Grazia Angeli, di Forza Italia.
Come vedete, è un question time datato 30 luglio, comunque non è cambiato
molto da quella data, perché ci sono grossi ritardi nell’evadere le richieste di alcuni
consiglieri.
Le motivazioni degli uffici sono che alcuni… (Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Mi dispiace, Luca.
Chi risponde al question time? Assessore Donati, prego.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Darò una risposta secca. Intanto, ci sono tutta una serie di atti che vengono
pubblicati sull’albo pretorio on line. Alla sottosezione atti amministrativi, i
consiglieri possono accedere quasi in tempo reale a tutta una serie di atti. A volte
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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vengono a conoscenza i consiglieri prima di prima di me che ci sono certi atti
effettuati. Quindi, una buona quantità di atti vengono resi disponibili e fruibili in
tempo reale.
Poi c’è quanto prevede il Regolamento comunale all’articolo 23, cioè il diritto
all’accesso e all’informazione che prevede, anche con la procedura informatica, che è
stato oggetto di più incontri col Consiglio comunale e con i consiglieri, la possibilità
di: visionare o avere atti amministrativi da parte di dirigenti competenti per materia,
sia dell’amministrazione, che di aziende ed enti partecipati (ovviamente per atti che
sono in possesso dell’Amministrazione) e ottenere dal Comune tutte le notizie e le
informazioni in possesso dell’ente, nonché di aziende ed enti partecipati, ritenuti utili
all’esercizio del mandato (ovviamente anche qui con riferimento a notizie che sono
in possesso dell’Amministrazione).
Gli atti vengono lasciati con espressa indicazione che il loro uso è limitato
all’esercizio di mandato e vincolato al segreto di ufficio. Inoltre, il Regolamento
prevede che la richiesta di atti venga evasa entro sei giorni lavorativi, salvo che non
si tratti di atti particolarmente complessi, come quantità. Nel qual caso, il soggetto
competente al rilascio informa tempestivamente il consigliere con comunicazione
scritta e motivata della necessità di maggiori tempi. A tutto questo non si dà corso
per istanze ripetitive, generiche, o che riguardano aspetti meramente personali, ma
credo che questo non ricorra come caso.
Questa sostanzialmente è la sintesi delle modalità di accesso, sottolineando ancora
una volta che buona parte degli atti vengono pubblicati on-line e quindi sono
disponibili immediatamente per tutti, già dal momento in cui vengono prodotti, sia
per i cittadini, che per i consiglieri.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Prego.
LUCA SIMONCINI. Fermo restando che molto spesso il sito è improponibile,
sfido chiunque ad andare a cercare i documenti sul sito. Provate e poi vedrete. Fermo
restando questo, a volte è successo che gli uffici hanno risposto che gli atti si
possono trovare sul sito. Va bene, ma comunque sia c’è un Regolamento e credo che
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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rispondere che si possono trovare anche sul sito sia una mancanza di rispetto per un
consigliere comunale.
Un consigliere comunale fa una richiesta lecita rispetto a un Regolamento, quindi
gli uffici non si possono permettere assolutamente di rispondere: “Le potete trovare
sul sito”, cosa che è successa da parte della dirigente del settore. E qui mi fermo.
È vero che ci sono richieste più corpose rispetto ad altre, ma credo che i
consiglieri comunali questo lo sappiano e non è che pretendano che i sei giorni
lavorativi canonici vengano rispettati, però mi vedo recapitare oggi, dopo due mesi,
quattro semplici convenzioni, che non credo fossero di difficile reperimento. Allora,
mi sorge un dubbio.
Capisco che la richiesta di documenti che derivano da altri enti, tipo Società della
Salute, siano di più difficile reperimento. Lo capisco. Infatti, sono passati tre mesi e
nessuno ha detto niente, però credo che ci voglia un pochino più di sensibilità da
parte di chi lavora. Chiaramente non sono tutti così all’interno delle istituzioni. I
dipendenti del settore non rispondono tutti in questi termini.
Questo è quello che è successo. Quindi, ci aspettiamo che, dopo questo question
time, le cose possano migliorare.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini.
Passerei all’altro question time, dando la parola alla consigliera Elisa Becherini.
Prego.
ELISA BECHERINI. Grazie, Presidente.
Nel Consiglio comunale del 30 settembre, il Sindaco ci ha invitato a visitare le
scuole del nostro Comune, per una ricognizione sullo stato degli edifici e degli arredi
scolastici. Quale data ha fissato per queste visite?
Alcuni genitori degli alunni, venuti a sapere di questa sua iniziativa, hanno chiesto
di poter partecipare per poterle meglio illustrare, da parte di chi vive tutti i giorni la
realtà scolastica, le problematiche più comuni. Per questo, le chiedo di estendere
l’invito non solo a noi consiglieri, ma anche ai genitori e ai rappresentanti d’istituto
nei rispettivi Consigli di circolo. Grazie.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Do la parola all’assessore Domenici. Prego.
VALENTINA DOMENICI, Assessore. Rispondo per conto del Sindaco. C’è una
disponibilità a fare un giro di tutte le scuole comunali. Chiederebbe a voi di proporre
una rosa di date, per voi congeniali, in base alle esigenze lavorative, e poi il Sindaco
verifica in quale occasione può essere disponibile.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Do nuovamente la parola alla consigliera Elisa Becherini per la replica. Prego.
ELISA BECHERINI. Grazie.
Darò la rosa delle date. Mi sembra che anche qualche consigliere del PD volesse
venire, quindi estendo l’invito a tutti.
PRESIDENTE. Abbiamo terminato tutte le interpellanze e il question-time.
L’accordo era quello di riprendere i lavori del Consiglio comunale smaltendo tutte le
interpellanze che venivano dai precedenti Consigli comunali. Questa mattina, però,
non abbiamo votato le due mozioni discusse insieme alla delibera. Siamo arrivati
appunto alle due.
Quindi, dobbiamo votare il punto n. 29), presentato e discusso da Serena Mancini,
e il punto n. 34) sulla TARI, presentato da Luca Simoncini. Non sono state votate ,
ma c’è stata un’ampia discussione sull’argomento, che ha preso circa quattro ore ai
lavori del Consiglio. Insomma, la discussione è stata piuttosto approfondita. Chiedo
naturalmente le vostre dichiarazioni di voto – questo mi sembra ovvio – sulle
mozioni e poi andiamo in votazione.
Chi vuole intervenire per dichiarazione di voto sulle mozioni, di cui al punto n. 29
e n. 34? Consigliera Serena Mancini, prego.
SERENA MANCINI. Mi sembra ridicolo votare questa mozione, perché è datata
5 dicembre, è obsoleta, ed è stata sorpassata da altre delibere. Quindi, non ha proprio
senso votarla. Al limite, la ritiro perché non sto al gioco della votazione,
assolutamente.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Prendo atto che è stata ritirata dalla proponente. Io dovevo
assolutamente metterla in votazione. Non si voleva fare un gioco, assolutamente.
Capisco che era stata presentata tempo fa e che non venne discussa per tutta una serie
di ragioni, però andava messa comunque in votazione. Prendo atto del ritiro. Volevi
aggiungere qualcosa?
SERENA MANCINI. Aggiungo che, pur non essendo retroattiva purtroppo,
prendo atto che la Giunta ha deciso, per il prossimo anno, di seguire l’indicazione
della mia mozione, ovvero di rateizzare le tasse.
PRESIDENTE. Grazie alla consigliera Mancini che ha ufficialmente ritirato la sua
mozione, di cui al punto n. 29).
Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il consigliere Luca Simoncini.
LUCA SIMONCINI. Grazie, Presidente.
A differenza della consigliera Mancini noi non ritiriamo la mozione, perché ha un
carattere diverso. Nella mozione, si impegnano il Sindaco e la Giunta a prorogare al
31 marzo la scadenza della TARI, procedendo al ricalcolo della tassa, andando a
eliminare errori eccetera eccetera. Una parte di quello che è stato inserito da tutte le
opposizioni sull’emendamento, che almeno a noi è sembrato così, in un primo
momento era stato accettato, poi era stato detto che era illeg…
Non rinvangando quello che è stato stamani, comunque sia la manteniamo, perché
politicamente era una scelta nostra e anche di tutta l’opposizione di portarla al 31,
almeno per la seconda parte del saldo, rispetto al 50 per cento del 15 febbraio.
Chiaramente, non si modifica. Rimane il testo originale e lo mettiamo in votazione,
perché crediamo che comunque – lo ripetiamo – si sia persa un’occasione.
Secondo noi, si doveva dare più tempo agli uffici di fare dei calcoli più
approfonditi, perché ripetiamo che ci sono diversi errori e ci dispiace che alcuni
cittadini dovranno pagare magari più di quello che gli spetterebbe.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Simoncini.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, consigliere Settino.
MARIO SETTINO. Grazie, Presidente.
Obietto sostanzialmente che dovevano essere votate stamattina, perché in
Conferenza dei Capigruppo eravamo rimasti d’accordo che si discutevano e si
votavano nell’ambito della mattina. Chiaramente, abbiamo sollecitato, come
opposizione, la richiesta di rinviare la votazione al pomeriggio, anche per verificare.
Torno a ripetere che, secondo me, il famoso emendamento del 15 febbraio, più 31
marzo, 50 per cento del saldo, era stato accettato. Dopodiché, non è stato reso più
ammissibile. Torno a ripetere la richiesta di verificare la videoregistrazione, per
eventualmente controllare se c’è stato un nostro errore o della Presidenza,
relativamente all’indizione della votazione.
Torno a ripetere il concetto: queste dovevano essere votate stamattina. Ribadiamo
il fatto che debba essere prorogata ulteriormente la possibilità del pagamento. Faccio
un esempio concreto. È venuto fuori oggi – ci hanno informato alcuni cittadini e ve
lo dico oggi, perché è bene saperlo, così domani ne risponderete ai cittadini – che a
chi va a chiedere la riduzione viene richiesto l’ISEE istantaneo, che comporta dover
andare a un CAF, prendere un appuntamento e via dicendo. Insomma, comporta dei
tempi.
Immaginate che tutti i cittadini che faranno richiesta della riduzione non possono
immediatamente procedere perché devono presentare l’ISEE istantaneo; il che
comporta andare in un CAF, prendere un appuntamento per poi avere il mio ISEE
istantaneo. A quel punto, posso procedere. Quindi, è un iter che ulteriormente si
complica.
Ecco perché dico che, a questo punto, è bene ragionarci tutti con serenità e
tranquillità, perché molto probabilmente si verificherà che i cittadini… Così ci è
arrivata la comunicazione. Capiamo se c’è un errore nella comunicazione.
Eventualmente, chiaritelo agli uffici, perché gli stessi si sono rifiutati di accettare
l’ISEE 2014 e vogliono quello istantaneo, che tra l’altro non è ancora in vigore. Mi
sembra un’incongruenza giuridica, però, siccome l’hanno chiesto ad alcuni cittadini,
questo è un ulteriore elemento di ingarbugliamento, di difficoltà e di disagio.
Ecco perché richiedere una proroga al 31 marzo avrebbe semplificato la vita a
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tutti, soprattutto ai cittadini, dando loro il tempo necessario per “sbrigare” tutte le
formalità per addivenire a due cose fondamentali: la verifica del calcolo, per
controllare se era congrua o meno la tassa, e soprattutto per evitare tutti questi disagi
che si potranno sicuramente creare se c’è in più questo elemento. Quindi, ribadiamo
fermamente la richiesta del 31 marzo. Grazie.
PRESIDENTE. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Siamo in dichiarazione di
voto. Donati voleva aggiungere qualcosa? Non ho capito, scusi. (Interruzione fuori
microfono) Però siamo in dichiarazione di voto. (Interruzione fuori microfono)
Prego, assessore. Chiarisca. Meno dubbi ci sono e meglio è.
DANIELE DONATI, Assessore. Il problema della presentazione dell’ISEE era
stato tenuto in conto; tanto è vero che, per chi poteva accampare il diritto alla
riduzione, la scadenza è prevista al 28 febbraio. Questa data è stata concordata con i
CAF, perché è stata ritenuta adeguata per riuscire a smaltire le richieste. Stamani
l’avevo detto. Sicuramente in tutta la discussione è sfuggito, però questa scadenza è
stata concordata, anche con i CAF, che avevano chiesto di andare almeno al 28
febbraio. Poi vediamo, però su questo c’era stata anche la sensibilità di verificare i
tempi di rilascio delle certificazioni, in modo che i cittadini che ne avessero bisogno
potessero fare anche questo tipo di passaggio.
PRESIDENTE. Grazie per la precisazione.
Ci sono dichiarazioni di voto? Prego, consigliere Agostini.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Stante la discussione di stamani, non possiamo che votare contro la mozione che è
stata presentata – poi di fatto ritirata – sulla richiesta di rateizzazione dell’importo.
Sull’altra, mi sembra chiaro che il Gruppo del PD voterà contrario.
Preciso che, pur ringraziando la consigliera Mancini, la rateizzazione sarebbe
comunque stata prevista, come del resto è sempre stata prevista da questa
Amministrazione, anche nella vecchia TARSU. Quindi, la ringraziamo per il
suggerimento, ma anche precedentemente la cosa era già in atto e pensata dalle
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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vecchie Amministrazioni. Grazie.
PRESIDENTE. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Bene. Visto che si sono
espressi praticamente tutti i Gruppi consiliari, metto in votazione il punto n. 34
all’ordine del giorno.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. Silvia Gesess, Simoncini, Mancini,
Becherini, Serretti, Settino, Angeli. Chi è contrario? PD, Riformisti. Chi si astiene?
Nessuno.
Il Consiglio non approva.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Crom
PRESIDENTE. Passerei al punto n. 4) all’ordine del giorno, con la mozione ad
oggetto “Crom”, presentata dalla consigliera Maria Grazia Angeli. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Considerato il percorso della Crom S.r.l., nata
nel 2007, che, eccetto nei primi anni di vita, con bilanci positivi, è poi prettamente
stato ad ostacoli e con bilanci in deficit. La stessa continua a sopravvivere pesando
troppo sulle tasche dei cittadini. In effetti, qualche modifica a sostegno dei bilanci
negli anni è stata fatta, ma per le finanze ha costituito ben poca cosa, dal momento
che il peso economico effettivo continua ad esistere e di questo passo, dopo 7 lunghi
anni di gestione, riteniamo che, mentre le farmacie private incassano miliardi, quelle
pubbliche rimangono le Cenerentole del territorio, continuando a pesare con i loro
debiti sulle tasche dei cittadini, oltretutto in questo periodo di grave crisi e di disagio
economico per tutti. Occorre pertanto una reale e voluta riflessione sulla situazione
dei bilanci in negativo della Crom che va avanti così da troppi anni e che non
accenna a cambiare in meglio.
Considerato che alcuni giorni fa, nonostante la mozione sull’argomento si
trovasse ancora depositata agli atti del Consiglio comunale, perché rimandata dal
precedente Consiglio del 28 ottobre scorso, si è tenuta una riunione sull’argomento
con la convocazione della Commissione istituzionale relativa e quella di garanzia e
controllo; ritenuta la suddetta convocazione quanto mai strana, proprio perché la
mozione era già agli atti del Consiglio, e solo rimandata per questioni di tempo dal
precedente Consiglio, e che con un tale atteggiamento si è svuotato il Consiglio
comunale delle sue specifiche prerogative di discussione e confronto che sarebbe
avvenuto di lì a pochi giorni; il Consiglio comunale impegna la Presidente del
Consiglio comunale a curare l’inserimento della discussione su Crom nel prossimo
Consiglio, anche avvalendosi della presenza e partecipazione di tecnici competenti in
materia, ed alla luce delle risultanze delle Commissioni già convocate ed avvenute
sul medesimo argomento, allo scopo di addivenire ad una soluzione della situazione
in tempi rapidi.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Grazie, Maria Grazia.
Apriamo, dunque, la discussione su questa mozione. Chi chiede di intervenire?
Prego, consigliera Gesess.
SILVIA GESESS. Ringrazio Maria Grazia. Volevo un attimino fare chiarezza su
questa questione. C’è stata un po’ di polemica sul fatto che la Commissione su Crom
sia stata convocata prima di aver potuto discutere la mozione di Maria Grazia, che
aveva quello stesso oggetto.
Mi accodai semplicemente a una Commissione che era già stata convocata perché
lo ritenevo di pertinenza della Commissione di cui sono presidente, cioè quella di
garanzia e controllo. Peraltro, fu una Commissione assolutamente interessante, con la
dirigente di Crom e il dottor Luano Casalini.
Sono però anche d’accordo con la consigliera Angeli sul fatto che su Crom ci sia
bisogno di tornarci sopra perché ci sono una serie di partite, di cui oggi in parte
abbiamo parlato con le interpellanze precedenti, ma penso che ci sia la necessità di
fare una verifica soprattutto sulla questione dei cimiteri. Mi ricordo, ad esempio, che
durante la Commissione si parlò dell’ipotesi del forno crematorio. Per l’emergenza
abitativa, che è sempre di pertinenza della Crom, si parlò dell’idea di fare un
seminario sul co-housing e alloggi sociali di nuovo tipo, come i condomini sociali;
ecco, non mi veniva la parola.
Quindi, forse – è una mia modesta opinione, una sorta di emendamento che butto
lì a Maria Grazia –, sarebbe opportuno tornare a un’ulteriore Commissione, più che a
una discussione all’interno del Consiglio comunale.
È un mio modo di vedere che magari non è condiviso, ma credo che quando siamo
un po’ meno come numero, su certi temi si discuta meglio. Ognuno giustamente – ci
mancherebbe altro – vuol fare il proprio intervento e vuol dire la sua, ma si rischia di
non entrare mai nel merito delle questioni. Quindi, se Maria Grazia è disposta ad
accettare, proporrei di portarla in Commissione piuttosto che all’interno del
Consiglio. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Silvia.
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Ha chiesto di parlare il consigliere Marco Agostini.
MARCO AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Rispetto alla mozione, ma anche all’intervento di Silvia Gesess, la questione
Crom, come detto in precedenza, l’abbiamo già affrontata nella Commissione. Tra le
altre cose, è stata una Commissione, come già detto, interessante sotto molti punti di
vista. Non ultima e non banale era anche l’ipotesi di approfondire tutta una serie di
questioni e di opportunità e possibilità anche progettuali che comunque riguardavano
l’emergenza abitativa, e non solo.
Anch’io, pertanto, onestamente sarei per riapprofondire eventualmente alcuni temi
per capire anche l’opportunità o lo stato dell’arte, nonché l’avanzamento
eventualmente, di ipotesi future rispetto ad alcuni temi che avevamo affrontato anche
attraverso eventualmente la convocazione di una Commissione pertinente magari su
temi specifici, sui quali avremo modo sicuramente di poter approfonditamente
confrontarci e, quindi, darci anche eventualmente tempi e modi successivi.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Agostini.
Chi chiede di intervenire? Poi naturalmente, visto che è stata fatta una proposta,
vorrei ascoltare Maria Grazia. Comunque, ci sono altri interventi in merito? Prego,
consigliere Serretti.
FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente.
Sulla Crom anche noi siamo favorevoli a quello che ha detto la consigliera
Gesess, cioè all’emendamento proposto, perché in Commissione ci si potrebbe
lavorare bene.
Chiaramente la situazione Crom la conosciamo tutti. Io ho fatto delle ricerche
approfondite o, meglio, abbiamo fatto delle ricerche approfondite e abbiamo trovato
numerose incongruenze e numerose falle. Insomma, nasce nel 2007 con un utile di
5.700 euro, nel 2008 23.000, ma dal 2008 in poi è un aumentare di buco. 59.000 nel
2009, come diceva prima il Vicesindaco Donati, che è stato amministratore dal 2008
al 2009. Poi 94.000 euro nel 2010, nel 2011 103.000, fino ad arrivare al picco, che è
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stato nel 2012, di 270.000 euro.
Come si toglie poi la situazione politica, che tra l’altro era gestita da PD e
Margherita (correggetemi se sbaglio)? Questo passivo piano piano sembra che venga
recuperato, perché si toglie un CdA politico e si mette un CdA più tecnico. Quindi,
un’altra volta effettivamente dove c’è una mano politica, una gestione politica, c’è
una falla. Quindi, in Commissione queste falle andrebbero portate all’attenzione.
Da parte nostra, comunque, abbiamo evidenziato tre punti sul “fallimento” di
Crom, su questa gestione fallimentare. Uno è il costo del personale, che è stato
altissimo per varie motivazioni. Il secondo punto è la politica degli acquisti, che è
stata sbagliata nel corso di questi anni. Abbiamo appreso che sono stati fatti acquisti
non direttamente dalle aziende che vendono farmaci, ma magari con passaggi di
mano in mano di altre aziende. Magari un farmaco che viene preso direttamente alla
fonte può avere un costo, mentre un farmaco che viene rigirato da altre due aziende,
poiché ognuna ci mette sopra una percentuale di ricarico, chiaramente arriverà ad
avere un costo diverso. Il terzo punto è stata la gestione del magazzino e delle
rimanenze che è stata non tanto positiva.
Siamo ben contenti, quindi, se la consigliera Maria Grazia Angeli prende questo
emendamento della consigliera Gesess e si fa la Commissione, se poi verrà approvata
da tutta la maggioranza.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Serretti.
Ci sono altri interventi? C’è stata una proposta di emendamento alla mozione, su
cui mi sembra si sia espressa la consigliera Gesess e il consigliere Serretti. Prego,
consigliera Maria Grazia Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Intanto vorrei prendere in considerazione
l’ultima parte, dove si dice: “Il Consiglio comunale impegna il Presidente del
Consiglio comunale a curare l’inserimento della discussione su Crom nel prossimo
Consiglio – e va bene – anche avvalendosi della presenza e partecipazione di tecnici
competenti in materia e alla luce delle risultanze delle Commissioni già convocate e
avvenute sul medesimo argomento”.
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Ebbene, io posso accettare – questo naturalmente oggi non si vede – che si possa
andare in una Commissione, ma non tanto per fare un altro passaggio su Crom, visto
che ne abbiamo fatti tanti. A questo punto uno di più non è quello che ci porta a un
risultato.
Io credo che, se veramente ci diamo l’intento di portare ad un compimento la
situazione – non voglio esagerare che si porti un risultato, però che si faccia un passo
avanti –, questo lo posso fare, ma con quello che diceva anche l’ultima parte della
mozione, cioè la presenza e la partecipazione di tecnici. Ma non tanto
dell’amministratore unico, perché l’amministratore unico non può far miracoli – li ha
fatti finora quelli che poteva fare –, quanto di gente esperta del settore. Qui, infatti, ci
vuole gente esperta del settore, non un dipendente, anche se dirigente comunale,
perché evidentemente non ha altri margini per poter andare avanti. Noi, invece,
vogliamo sapere quali potrebbero essere le soluzioni. Le vogliamo sapere in tutti i
modi, quelle. Mentre alcuni in ambiente pubblico può darsi che quello che potrebbe
essere fatto nell’ambiente privato non possa nemmeno esser fatto. Comunque, lo
vogliamo conoscere.
Vorrei, inoltre, anche le risultanze delle Commissioni già convocate
sull’argomento, se ci sono state. D’altronde, se abbiamo del materiale da poter
vagliare, potremmo fare una Commissione veramente completa, dove abbiamo le
basi per poter andare avanti. Altrimenti, ricominciare con una Commissione dove si
ricomincia dall’inizio, si piange su quelli che sono i nostri bilanci in deficit e non si
arriva a capire se può esserci uno spiraglio per poter veramente ottenere un risultato
servirebbe a ben poco.
Io quindi l’accetto però – e non voglio con questo dettare condizioni, ovviamente
– bisogna portare avanti quello che dice l’ultima parte del Consiglio comunale, per
avere più informazione, per avere quindi più contenuti, per poter basarsi anche su
quelle che sono state le discussioni già avvenute e per poter andare avanti.
Altrimenti, siamo sempre allo stesso punto di partenza, e invece qui va trovata una
soluzione.
Badate, ha detto bene il consigliere Serretti: il personale dirigente costa. Allora, se
questo personale dirigente costa, perché ha il contratto Assofarm, che è un contratto
forte rispetto a quello che può avere un qualunque dirigente dipendente, bisognerà
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analizzare quella situazione. Ma allora bisognerà chiamare anche la parte sindacale.
Insomma, se la soluzione la vogliamo bisogna trovare uno spiraglio, altrimenti
stiamo lì e continuiamo a piangere tutte le volte che si fa una Commissione, perché il
risultato poi è sempre lo stesso.
Io credo, quindi, che se si fa una Commissione bisognerebbe magari studiare
insieme come farla, dopodiché invitare anche gente esperta del settore e poter
veramente concludere qualche cosa o, come minimo, aprire uno spiraglio per poter
andare verso un percorso, un percorso positivo che ci porti un risultato. Ecco, io a
questo sono disponibilissima. Non ho nessun problema.
Mi dispiace che questa mozione, che è dal 28 ottobre che è qui ferma, in questi
mesi poteva magari aver fatto qualche passo.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Maria Grazia Angeli.
Mi pare, quindi, di aver capito che accoglieresti questo emendamento alla
mozione. Quindi, fai proprio questo emendamento. È stato espressamente richiesto
che venisse emendata la mozione. Mi pare di aver capito così, perché a volte si
capisce anche male e si possono anche fraintendere le cose che vengono dette. Siamo
persone, per cui si può anche fraintendere e sbagliare. Permettetemi questa cosa.
Mi pare di aver capito che, quindi, sia stato richiesto un emendamento. Quindi, io
chiedo che magari si scriva questo emendamento, in modo che la consigliera Maria
Grazia Angeli possa vederlo e accettarlo. Poi votiamo la mozione, così come
emendata.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Posso parlare un attimo?
PRESIDENTE. Ha parlato abbastanza, consigliera Angeli. Però, mentre magari si
scrive l’emendamento…
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Va bene. Allora, scrivete l’emendamento e poi
ve lo dico.
PRESIDENTE. Va bene.
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La sospensione viene accolta, così la consigliera Silvia Gesess può scrivere
l’emendamento.
(La seduta è sospesa)
PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.
Invito i consiglieri a prendere posto e il segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. Risultano assenti 6 consiglieri.
Si può procedere ai lavori del Consiglio comunale.
Il Capogruppo Agostini aveva chiesto una sospensione, per cui la prego di
intervenire.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Scusate la sospensione, ma dovevo fare un minimo il punto della situazione
proprio sulle questioni poste e sulle richieste anche alla luce dell’emendamento
presentato e richiesto da Silvia Gesess.
Per quanto riguarda la questione del rinvio della materia in Commissione, così
come già il collega Agostini ha potuto anticipare, non abbiamo nessun problema.
Quindi, auspichiamo come impegno che l’argomento venga senza meno portato in
Commissione, però portato come ulteriore elemento di approfondimento, stante il
fatto che le Commissioni fatte finora non erano Commissioni “farlocche”. Erano
Commissioni con personale competente, con tecnici, con l’amministratore delegato
della società. Quindi, non mi sembra che ci fossero persone non competenti, e questo
va comunque ricordato.
Ecco perché credo che, se vogliamo continuare gli approfondimenti e a tenere alta
l’attenzione sulla questione, non ci siano problemi. Basta che nessuno pensi che
finora qualcuno in Commissione abbia scherzato o ciurlato nel manico.
Assolutamente no.
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Per quanto riguarda la mozione, il corpo della mozione e le premesse della stessa,
al di là dell’emendamento che richiama la possibilità di riavviare e approfondire la
questione in Commissione, da parte nostra non è assolutamente votabile, perché ci
sono dei contenuti che noi non condividiamo e delle affermazioni che noi non
possiamo condividere.
Quindi, se il risultato è quello di un ulteriore approfondimento in Commissione,
quello è ottenuto tramite l’impegno politico e l’impegno dello stesso Presidente della
II Commissione. Non possiamo accettare riferimenti al fatto che le farmacie private
guadagnano miliardi. Non possiamo accettare riferimenti al fatto che ci sono debiti,
perché questa società non ha nessun debito. Non possiamo accettare, lo ripeto,
riferimenti al fatto che i tecnici che finora hanno partecipato alle Commissioni sono
persone non competenti, perché così non è. Quindi, mi sembra chiaro che tutto
l’impianto non possiamo accettarlo.
Se la mozione viene ritirata e l’argomento viene riportato Commissione, non c’è
nessun problema. Come si dice, nulla quaestio. Se, invece, la mozione deve essere
votata, avrà il voto contrario della maggioranza, fermo restando comunque, lo ripeto,
l’impegno già preso e già dichiarato di riaffrontare la questione nell’opportuna
Commissione.
Grazie.
PRESIDENTE. Consigliera Maria Grazia Angeli, prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Vorrei replicare a quello che ha detto il
Capogruppo del PD, Luca Agostini.
Intanto io non ho detto che c’erano degli incompetenti. Ho chiesto di mettere dei
tecnici specifici, perché se non sono tecnici specifici e sono amministratori delle
farmacie sanno un po’ poco; mentre altri sanno di più. Io ho detto questo prima di
tutto.
Per tutto il resto, avremo fatto delle Commissioni importanti, le abbiamo seguite,
ci sono stata anch’io più di una volta, le ho seguite anch’io, ho fatto le mie domande,
ho ascoltato le risposte. Tuttavia, dopo tante Commissioni che si sono fatte abbiamo
raggiunto un minimo di risultato? Abbiamo in mano qualcosa di più rispetto a
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quando abbiamo iniziato a fare questo percorso di ascolto, questo percorso di
elaborazione di dati, questo percorso di invitare dei professionisti che ne sanno
senz’altro più di noi? Siamo sempre allo stesso punto.
Del resto, quando se n’è andato il Presidente della Commissione Loprete – mi
dispiace dire i nomi, comunque Loprete era amico di tutti, quindi non c’era da dire
assolutamente niente –, e se n’è andato malamente, perché oltretutto noi vedendo
quei bilanci in deficit continuavamo con le nostre sollecitazioni a sistemare i bilanci,
e mi è dispiaciuto oltretutto che Loprete se ne sia andato perché era una persona su
cui non c’era da dire assolutamente niente, che cosa abbiamo fatto? Ci siamo fermati
dopo Loprete. Da Loprete in poi è stato fatto un cammino? Siamo in attivo?
Abbiamo portato qualcosa in più come valore aggiunto, perché potesse risolvere la
situazione? No, non ci siamo arrivati. Siamo ancora ai contratti dell’Assofarm, e
purtroppo quelli sono contratti dove non piove. Non c’è niente da dire. Siamo ancora
a un deficit. Ma allora che cosa vogliamo fare? Vogliamo continuare cosi?
Io non ho bisogno di una Commissione. Io vorrei soltanto l’intento di
un’Amministrazione comunale che voglia risolvere la faccenda, non l’intento di
andare avanti perché dobbiamo fare i nostri adempimenti, dobbiamo fare la nostra
politica e, quindi, dobbiamo fare le nostre Commissioni. In quelle Commissioni
occorre avere la volontà di arrivare a qualche cosa; altrimenti, la Commissione serve
per avere più dati. E dopo averli avuti? Allora, dopo averli avuti, si fa la mozione in
Consiglio comunale. Ma in Consiglio comunale il più delle volte non si risolve,
almeno da parte nostra, da parte delle minoranze.
Allora che cosa si può fare? Ci vuole una decisione su questo fronte. E la
decisione qual è? Quella di licenziare il personale? Ma figuriamoci: io non ho mai
licenziato nessuno e sono stata trentasette anni al reparto del personale! Allora, a
questo punto occorrerà metterci lì e riflettere. Questo io chiedo con questa mozione.
Ci sono delle cose che non vi vanno bene? Non mi sembrano che ci siano delle
cose eclatanti che non vanno bene. Però, se qualcosa si può limare, io non ho nessun
problema. Certo, se si deve tagliare completamente quello che è il nocciolo della
mozione, mi dispiacerebbe un po’. Questo ve lo dico.
Io credo che noi dovremmo incontrarci e avere un intento specifico, quello di
mettere a punto la situazione. Non possiamo ritrovarci in continuazione, spendere i
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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soldi dei cittadini e non aver mai risolto nulla. Il 2007 andava bene, il 2008 andava
bene, e dopo? Quanti anni sono passati?
PRESIDENTE. Consigliera Angeli, le chiedo di concludere.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Ho finito.
PRESIDENTE. Le chiedo di concludere.
Quindi rimane con la mozione emendata. Questo almeno mi pare di aver capito.
Consigliera Angeli, mi scusi, rimane la mozione così come emendata? Questo mi
pare di aver capito.
Vi prego, tra l’altro, di fornirci qui la mozione emendata. (Interruzione fuori
microfono) Consigliera Angeli, non la riesco a capire. Non la riesco a capire.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Non ho l’emendamento della consigliera
Gesess, perché la collega non me lo ha dato, ma me lo ha letto. Poi le ho detto di
farlo vedere agli altri e lei forse è andata alla ricerca del consigliere Agostini e di tutti
loro che erano in riunione. Non so poi che cosa sia successo. (Interruzione fuori
microfono) E allora? (Interruzione fuori microfono) Io non ho più nemmeno quello
della consigliera Gesess. (Interruzione fuori microfono) Come non detto. Come non
detto, perché non l’ho più vista.
PRESIDENTE. Consigliera Angeli, noi qui sul banco dobbiamo avere la mozione
emendata ufficialmente. È vero che sono state fatte delle proposte, poi accettate da
alcuni Capigruppo e da alcuni consiglieri, però comunque io ho necessità di avere la
mozione emendata.
Se l’intento era quello di inserirci che doveva andare in Commissione, la scriva
velocemente – ha detto che la recepiva – e poi la mettiamo in votazione così come
emendata. Altrimenti, devo procedere. Insomma, ci deve essere comunque qualcosa
di scritto qui che rimane.
Prego, consigliere Agostini.
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LUCA AGOSTINI. Giusto un contributo per vedere se si chiude la questione.
È normale che l’impostazione di questa mozione fatta dall’opposizione contenga
una serie di riferimenti critici, perché l’impostazione è quella, comunque l’esito di
rinviare in Commissione ci trova d’accordo.
In altre parole, il fatto di non essere d’accordo sull’impostazione principale è
normale. Così come è normale che l’opposizione inserisca anche nelle premesse di
una mozione tutta una serie di critiche. Ma è altrettanto normale che la maggioranza
possa non accettarle. Tuttavia, per poter condividere completamente un esito bisogna
condividerne anche la premessa. Quindi, o si espungono dalla premessa tutta una
serie di riferimenti che non tornano, oppure non si condivide la mozione.
Va bene così. Lo ripeto, non c’è nessun problema, e l’ho detto prima. La
questione si ridiscute alla luce di quanto è stato detto. L’impegno c’è. Lo si sta
dicendo qui, e non è che siamo al bar ma in Consiglio comunale. Tuttavia, è
impensabile che possiamo accettare determinate premesse.
La politica è fatta di parole, per cui se le parole non vengono condivise non si
condividono nemmeno i documenti che queste parole vanno a comporre. Mi pare
ovvio.
Badate, non è né un’accusa né un attacco. Dico semplicemente che per potere
accettare e avere un percorso condiviso bisognerebbe andare di là e riscriverla di
sana pianta, perché è l’impostazione di partenza che non ci trova d’accordo, non
l’esito. L’esito è quello di discuterne ulteriormente in Commissione. Perfetto,
discutiamone. Salvo il fatto che non posso accettare anche il riferimento stesso che è
stato fatto sulla discussione che si è tenuta, ovvero che è stata una discussione, come
ho detto prima utilizzando una parola magari poco consona, “farlocca”, dal momento
che noi riteniamo quella discussione fatta con quei tecnici assolutamente valida.
Comunque, continueremo a farla. Non c’è nessun problema.
Questo è un semplice contributo. Non c’è nessuna accusa e nessun attacco. Lo
ripeto, va benissimo riportare l’argomento in Commissione. (Interruzione fuori
microfono) No! Una mozione del genere non la posso votare, perché parte da
considerazioni diverse dalle nostre. Ma è normale. È del tutto normale.
PRESIDENTE. Consigliera Angeli, mi può portare il testo della mozione, così lo
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mettiamo agli atti? (Interruzione fuori microfono) No, scusami, ma allora non la
emendi. (Interruzione fuori microfono) Sì, però sono state fatte delle proposte.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Non è che dà noia solo quella e deve essere
emendata quella, come aveva fatto la consigliera Gesess. Minimamente, ma l’aveva
fatto. Quella non c’è più, quindi non gliela possiamo emendare. Ma da quello che
capisco non va bene l’impianto.
Non si può dire che le farmacie vanno bene, perché non è vero. Se si guardano i
bilanci emerge che le farmacie non vanno bene. Altrimenti, non l’avremmo fatta, noi.
E quante ne abbiamo fatte sinora. Quindi, se si deve rivedere l’impianto e il
fondamentale non va bene, allora non la riguardiamo neanche. Altrimenti, mi scusi,
Capogruppo, mi dica cos’è che non le va bene specificatamente, ci riuniamo due
minuti e lo analizziamo. A me se la vuole votare mi fa un piacere, perché se è estesa
a tutto il Consiglio sono contenta. (Interruzione fuori microfono)
Vengono da un punto di partenza che vuole vedere le cose positive, non
continuare a discutere all’infinito senza fare niente. Noi vogliamo far qualcosa. Se
questa è l’occasione e se lei mi dice che togliendo questo, questo e questo si
conclude, io corro. Figurati! Figurati se voglio vedere una società in deficit.
Mi dica cosa vuole specificamente, lo guardiamo nel dettaglio e poi si deciderà.
PRESIDENTE. Comunque mi sembra che si sia generata molta confusione. Nella
prima parte della discussione è stato proposto un emendamento a questa mozione,
alcuni consiglieri l’hanno appoggiato, poi la proponente ha detto che accettava
questo emendamento, ma qui nessuno ha portato la mozione emendata. Quindi, si è
accettato qualcosa che io non riesco proprio a comprendere.
Ora mi si dice, se non ho capito male, perché può darsi anche che abbia compreso
male, che allora non si emenda l’impegno della mozione. Non è che si può fare un
ping-pong…
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Era un tu per tu con il consigliere Agostini. Non
era niente di ufficiale e niente rivolto alla Presidenza del Consiglio.
Per capire, le dico che io ho in mano la mozione che ho letto. Non ho altro. La
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consigliera Gesess non mi ha lasciato l’emendamento e ora non c’è più, quindi io non
posso emendare quello che mi chiedeva. Il consigliere Agostini dice che non la può
accettare, e io mi sono rivolta al consigliere Agostini dicendogli di guardarla punto
per punto. Se io posso cambiare qualche cosa, lo cambio anche volentieri. Non ho
grandi problemi. Però, se tutto questo non è accettato, io rimango con questa
mozione.
Mi sono fatta capire?
PRESIDENTE. Chiedo scusa, Capogruppo del PD, chiede quindi una
sospensione? (Interruzione fuori microfono) Io ho bisogno di saperlo. Mi chiedete
quindi una sospensione?
MARIA GRAZIELLA ANGELI. La chiedo io. Cinque minuti di sospensione.
PRESIDENTE. La sospensione è accordata.
(La seduta è sospesa)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.
Invito i consiglieri a prendere posto e il segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. La seduta è valida.
Chiederei alla consigliera Maria Grazia Angeli, che ha chiesto la sospensione, di
poter intervenire. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Presidente, vorrei che la leggesse il Capogruppo
Agostini, perché la sua scrittura non la capisco. Non la so interpretare.
PRESIDENTE. Con questa nota divertita andiamo poi a chiudere il Consiglio
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comunale. Una risata in una giornata così intensa come oggi ci voleva. La ringrazio
ufficialmente, consigliera Angeli.
LUCA AGOSTINI. Non ha detto che scrivo male. Ha detto che non la legge lei.
PRESIDENTE. Prego, consigliere Agostini.
LUCA AGOSTINI. Passo alla lettura immediatamente, premettendo una cosa. La
parte emendata su proposta della consigliera Silvia Gesess è stata ricostruita a
memoria andando nel solito spirito, perché ovviamente non avevamo più il testo.
Questo per essere precisi. Aveva scritto le cose e noi abbiamo cercato di recuperare il
senso. Comunque all’incirca era quello.
Ne do lettura: “Il Consiglio comunale,
considerato
il percorso della Crom Srl, nata nel 2007, con un percorso, eccetto quello dei
primi anni di vita, con bilanci positivi, poi prettamente ad ostacoli e con bilanci in
deficit, in effetti qualche modifica a sostegno dei bilanci negli ultimi anni è stata
fatta, ma per le finanze ha costituito ben poca cosa, dal momento che il peso
economico effettivo continua ad esistere e di questo passo, dopo sette lunghi anni di
gestione, riteniamo che, mentre le farmacie private sono solitamente in attivo, quelle
pubbliche continuano ad avere bilanci deficitari; occorre, pertanto, una reale e voluta
riflessione sulla situazione dei bilanci in negativo della Crom, che va avanti così da
troppi anni e che sta cambiando lentamente;
impegna il Presidente della II Commissione
a convocare in tempi rapidi la Commissione stessa ancora con la presenza di
tecnici competenti ed alla luce delle risultanze delle Commissioni già convocate sul
medesimo argomento, allo scopo di individuare ulteriori opportunità di soluzione”.
PRESIDENTE. Mi può dare il testo, così almeno abbiamo modo di metterlo a
verbale? Grazie.
LUCA AGOSTINI. Prego.
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PRESIDENTE. La consigliera Lucia Croce è andata via, Segretario. È uscita.
Questo stiamo attenti a custodirlo noi.
Ci sono interventi su questa proposta di mozione così emendata? Ci sono
interventi su questa mozione così emendata? Altrimenti passerei alla votazione.
Bene.
Metto in votazione il punto n. 4) all’ordine del giorno. Chi è favorevole è pregato
di alzare la mano. PD, Riformisti e i consiglieri Becherini, Serretti, Settino e Maria
Grazia Angeli.
Il Consiglio approva all’unanimità.
A questo punto direi, visto l’orario, di chiudere il Consiglio comunale.
Ci troviamo domani sera al Consiglio comunale aperto, mi raccomando, alle 9.15.
Ho già comunicato ai Capigruppo, ma ci tengo a dirlo anche a voi questa sera in
chiusura del Consiglio comunale, che verrà, per quanto riguarda gli interventi,
rispettato il Regolamento del Consiglio, quindi un intervento per ciascun consigliere.
Per quanto riguarda i tempi, saranno leggermente più flessibili: il nostro
Regolamento parla di 5 minuti, ma naturalmente, trattandosi di un argomento così
importante, abbiamo concordato un termine massimo di 10 minuti, non oltre, perché
naturalmente il fine di questo Consiglio comunale aperto è anche quello di far
intervenire i cittadini.
Vi ringrazio tutti per essere rimasti qui fino a quest’ora. Ci vediamo domani sera.
Grazie.
La seduta è tolta.