E bookKIT DI SALUTE MENTALE copia
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E bookKIT DI SALUTE MENTALE copia
1 Kit di salute mentale: Piccola guida alla trasformazione in 7 passi Da una parte...un aiuto nelle decisioni Ansia- 5 modi per calmare il nervosismo Ossessione - 6 modi per smettere di crogiolarvi Rabbia - 5 modi per far deragliare la collera Da oltre 10 anni tengo corsi in giro per l’Europa per aiutare aziende e gruppi privati a sviluppare le proprie potenzialità, la comunicazione la creatività, insomma a vivere meglio. E ho avuto in sala persone di ogni tipo da gommisti, a parrucchieri, a direttori di banca, ad amministratori delegati, a manager, a studenti, a casalinghe, a disoccupati, a pensionati. Ho avuto l’onore e il piacere di lavorare con esseri umani che venivano da esperienze diversissime l’uno dall’altra. Ma tutti in qualche modo avevano a che fare con la sfida del cambiamento. Poteva trattarsi di un cambiamento nella salute, nelle relazioni, nel lavoro, nello stile di vita. E da qui è nata l’idea del libro: Tutta un’ altra vita. In generale noi umani o desideriamo un cambiamento che non riusciamo ad ottenere, o la vita ci impone un cambiamento a cui tentiamo di resistere perchè non lo vogliamo. La verità è che nella vita cambiamo costantemente, che lo vogliamo o no. Allora la domanda da farsi non è più se voglio cambiare. La domanda che occorre farsi è: in che direzione sto cambiando? Col passare degli anni stiamo più felici, più saggi, più soddisfatti della nostra vita, del nostro lavoro, delle nostre relazioni o no? 2 Se la risposta è sì, perchè non apprendere nuovi modi per essere ancora più funzionali e vivere ancora meglio? Se la risposta è no, abbiamo decisamente bisogno di imparare a dirigere il processo del cambiamento, prima che sia troppo tardi. Spesso siamo così presi dalla vita quotidiana che ci scordiamo di guardarci dentro, di ascoltarci, di prendere nota delle nostre sensazioni. Il risultato di tutto ciò non può essere che confusione, disorientamento e frustrazione. Viceversa, nel momento in cui facciamo silenzio e iniziamo a portare la nostra attenzione verso l’interno, iniziamo ad aprire la porta al cambiamento. Questo e-book è un vero e proprio kit di salute mentale, un collage di insegnamenti pratici, consigli e tecniche che provengono da diversi autori e da diverse scuole di pensiero, che ho raccolto in differenti parti del mondo. Ovviamente non vuole essere una panacea per ogni male, nè una pillola magica. Ma può essere un piccolo aiuto nell’affrontare le sfide quotidiane. Lo scopo di questo kit è fornirvi una cassetta del pronto soccorso, da portare sempre con voi (sarebbe meglio dire dentro di voi) per ritrovare benessere e centratura. E per poter iniziare a realizzare i cambiamenti che desiderate nella vostra vita e nel mondo, partendo da dentro di voi. Se volete approfondire la conoscenza di voi stessi e potenziare la vostre capacità di portare la trasformazione nella vostra vita, potete leggere il mio libro “Tutta Un’altra vita”, edizioni Sperling e Kupfer. Buona vita! 3 Ps. questo e-book non vuole essere in nessun modo un sostitutivo nè di medicinali nè di terapie. Piccola guida alla trasformazione in 7 passi Quando ci assale un senso di insoddisfazione, spesso è un segnale che il nostro inconscio ci sta dando che occorre un cambiamento. Spesso allora ci precipitiamo a pulire la casa, spostare i mobili, cambiare pettinatura ( almeno noi donne), misuraci in nuovi record sportivi, bere qualche birra in più (in genere il sesso maschile)o fare nuovi acquisti ( entrambi i sessi..) Ma come ben sappiamo niente di tutto ciò alla lunga funziona. Il cambiamento che occorre infatti non è là fuori ma dentro di noi.. Detto questo, esistono cambiamenti che coinvolgono sia l’interno che l’esterno. Questi sette passi vi aiuteranno a chiarivi le idee e ad iniziare ad imboccare la via della trasformazione. Dedicate 10 minuti a voi stessi, assicuratevi di non essere disturbati ( ma sì, osate mettere un foglio con NON DISTURBARE fuori dalla vostra porta!) e spegnete il cellulare! Prendete un foglio di carta e rispondete a queste 7 domande. Poi rileggete le vostre risposte. E passate all’azione. 4 Le 7 domande della trasformazione* 1- Cosa voglio? 2- So perché voglio fare questo cambiamento? Cosa succederà se non cambio? 3- Ho tutte le informazioni, istruzioni e risorse che questa trasformazione richiede? Se non le ho, come posso ottenerle? 4- Dovreste essere in grado di rispondere sì a queste tre domande prima di impegnarvi in questo cambiamento. Posso spiegare le ragioni per cui voglio questo cambiamento? Sono ragioni importanti per me? So a chi rivolgermi per avere aiuto? 5- Se avete già provato a cambiare e non ci siete riusciti, è facile cadere nel cinismo e nella delusione. Invece di nascondere la paura del fallimento, elencate qui di seguito i vostri timori legati al cambiamento. 6 - Ora identificate in che maniera la vostra mente ha ingrandito ed esagerato i rischi e le paure. 7- Non possiamo aspettarci risultati diversi se continuiamo a fare le stesse cose. Cosa farò di diverso da domani? *Tratto da Oprah Winfrey 5 Da una parte… un aiuto nelle decisioni* Vi siete mai trovati a pensare “da una parte desidero fare questo ma d'altra parte desidero fare quello”? L’avere obiettivi contrastanti viene chiamato in gergo “avere due menti”. Può succedere con la carriera, l’equilibrio tra il lavoro e il tempo libero, una decisione economica, una relazione sentimentale. E non e’ certamente uno stato produttivo o piacevole. Ecco cosa fare: Identificate le due scelte, per esempio Zurina, la moglie di un nostro collega di Singapore, era in conflitto tra avere una famiglia e lo sviluppo della sua carriera. 1) Per risolvere il conflitto usando la vostra mente conscia: Prendete una delle due scelte e ponetevi la domanda “Che cosa è importante in questo?“ La prima risposta che viene alla mente e’ la giusta risposta per voi, scrivetela sulla parte inferiore di un foglio e fatevi ancora la domanda, “Che cosa e’ importante in questo?“ Scrivete la risposta sopra la prima risposta e fatevi ancora la domanda. Se continuate a fare la domanda come indicato otterrete una scala di intenzioni/valori che vi spingono ad optare per questa scelta. Ora ripetete il processo con l'altra scelta usando un foglio separato. Quando avete completato il processo, confrontate entrambi i fogli e notate la gerarchia delle intenzioni e la somiglianza delle intenzioni fra entrambe le scelte. Prendete l’ intenzione comune piu’ alta e chiedetevi “Che azione mi puo’ permettere di essere coerente e onesta/o con la mia intenzione piu’ alta?“ La risposta potrebbe anche non essere in nessuna delle due scelte, ma in una nuova scelta o in un’ unione delle due prime scelte. 6 2) Per risolvere il conflitto usando la vostra mente inconscia: Mettete le mani davanti a voi, palmi in su. Poiche’ la vostra mente inconscia pensa per immagini, permettete che crei un'icona o un' immagine della prima scelta e vedetela apparire su uno dei palmi. Ora chiedetele di creare un’immagine della seconda scelta sull’altro palmo. Utilizzando il potere della vostra immaginazione posate lo sguardo sulle due immagini e fatele spostare da un palmo all’altro. Le due immagini spostandosi sempre più velocemente si fonderanno e si creera’ una nuova immagine. Se la nuova immagine dovesse raccontare una storia quale sarebbe? Ecco la vostra risposta. Quando Zurina, ha fatto questo processo, su una mano ha visto un bambino e sull'altra lei stessa mentre lavorava ad una scrivania. Quando le icone si sono fuse, l'immagine che e’ emersa era quella di molta gente. La storia che poi ha condiviso era che avrebbe potuto realizzare i suoi obiettivi professionali gestendo piu’ persone su piu’ progetti. I risultati di questo processo sono sua figlia Tasha e una nuova attivita’ lavorativa molto soddisfacente con diversi partners commerciali. *Questo esercizio viene dalla Neurosemantica ed è stato adattato da un nostro amico e collega di Singapore, Andrew Bryant 7 Ansia – 5 modi per calmare il nervosismo* Palmi delle mani sudate, nervi tesi, insicurezza con senso di soffocamento: livello arancio. Battito del cuore accelerato: livello rosso. La maggior parte di noi sa cosa significa sentirsi come un sistema d’allarme ambulante. Infatti si stima che 40 milioni di Americani soffrono di disturbi d’ansia, e milioni d’altri devono affrontare il panico quotidiano derivante da colloqui di lavoro, dal parlare in pubblico, dal partecipare ad un ricevimento e da altre situazioni stressanti. La sorpresa è che non dobbiamo per forza conviverci. 1. Accettate che state avendo un momento d’ansia Permettetevi di essere nervosi – provare a negarlo peggiorerà soltanto la situazione – e focalizzatevi solo su quello che avete di fronte, dice David Barlow, PhD, fondatore del Centro per l’Ansia e disordini correlati della Boston University. Se vi trovate ad un colloquio di lavoro, ad una riunione o ad un ricevimento, ascoltate attentamente quello che sta dicendo l’altra persona. Stabilite un contatto visivo. Quando è il vostro turno di parlare, siate coscienti di ogni parola che dite. Se siete alla vostra scrivania, rispondente a e-mails o dedicatevi ai documenti nella vostra casella di posta. Qualsiasi cosa stiate facendo, prendete qualche respiro profondo per lasciare andare i pensieri e le sensazioni di ansia. 2. Smettete di cercare di essere perfetti “In genere, se siete ansiosi significa che siete eccessivamente perfezionisti negli obiettivi che avete posto per voi stessi” dice Barlow. “Vedete tutti i possibili modi per non riuscire a raggiungerli, il pensiero del fallimento vi rende ansiosi, e l’ansia vi fa pensare al peggio.” Valutate l’evidenza delle esperienze passate. Onestamente, siete mai stati derisi ad un colloquio o ad una presentazione di lavoro per non aver parlato perfettamente? 8 “La maggior parte delle volte gli altri vedranno che le cose sono andate bene, anche se potranno pensare che avrebbero potuto essere fatte meglio” continua Barlow. “Ditevi che è estremamente improbabile che qualcosa possa andare così male come pensate”. 3. E smettete di essere sempre così carini Quando vi sentite al limite senza alcun motivo evidente, è la modalità in cui il vostro corpo vi segnala che c’è un problema che state evitando. La maggior parte delle persone inclini all’ansia prova con tanto impegno ad essere piacevole, tanto che quando si confrontano con una situazione sconvolgente (per esempio veder rifiutata una promozione che sanno di meritare), tenderanno a nascondere i propri sentimenti piuttosto che farsi valere. Date uno sguardo all’ultima settimana per vedere se è accaduto qualcosa di simile e quindi fate i passi necessari per esprimere il vostro pensiero e risolvere la situazione. 4. Praticate la meditazione in movimento Sia che una minaccia derivi da un pensiero spaventoso o da un reale pericolo, il vostro corpo si tenderà. La meditazione in movimento invia istantaneamente al corpo un messaggio che è ok rilassarsi. Come fare? Semplice. Per iniziare ponete l’attenzione al vostro piede destro. Lentamente cominciate a camminare notando ogni sensazione mentre il vostro piede si alza, oscilla in avanti e si appoggia sul pavimento. Fate lo stesso con il vostro piede sinistro, osservando e permettendo qualsiasi pensiero e sensazione si presenti. Continuate a muovervi fino a che non sentite affievolirsi il senso d’urgenza. Camminare così aiuta a ristabilire l’equilibrio e questo vi aiuta anche a diventare consapevoli di quello che vi sta disturbando. 5. Affrontate le vostre paure Se c’è una specifica attività, come ad esempio parlare in pubblico, che vi fa sempre sudare freddo, provate una tecnica usata nelle terapie cognitivo-comportamentali: per prima cosa fate qualcosa di simile ma di meno spaventoso (per es fare un brindisi ogni sera per cena), poi gradualmente spingetevi verso occasioni che sollecitano maggiormente i 9 vostri nervi (fare un brindisi ad un matrimonio, fare l’insegnante ospite ad una lezione). “La vostra paura diminuisce ad ogni passo,” dice Martin Antony, PhD, professore di psicologia della Ryerson University nell’Ontario, in modo che quando arriverete all’attività iniziale che vi preoccupava, vi sembrerà meno opprimente. E aggiunge che è d’aiuto progredire rapidamente nella lista ed esercitarsi il più frequentemente possibile. La ricerca in effetti dimostra che questo è uno dei modi migliori per ridurre l’ansia. Da dove cominciate? Scrivetevi un piano di azione e seguitelo! * tratto da Naomi Barr per Oprah’s 10 Ossessione - 6 modi per smettere di crogiolarvi* Sono le 17, la scadenza di un progetto importante è alle 18, e tutto quello che riuscite a pensare è il litigio con il vicino di casa di questa mattina. State crogiolandovi, dice Susan Nolen-Hoeksema, PhD, professore di psicologia a Yale. “L’introspezione è naturale,” sostiene, “ ma mentre la maggior parte di noi ne fuoriesce quando ci è stata abbastanza, un ruminatore resterà nel circolo”. Ruminare regolarmente conduce spesso alla depressione. Quindi, se siete inclini all’ossessionarvi (e voi vi conoscete), provate queste tattiche per scongiurare il prossimo vortice mentale. 1.Distraetevi Ascoltate musica e danzate, fregate la vasca da bagno fino a farla brillare, qualunque cosa vi distragga – per almeno 10 minuti. “Questo è circa il tempo minimo necessario per interrompere un ciclo dei pensieri," dice Nolen-Hoeksema, che studia la ruminazione da più di 20 anni. Oppure scegliete qualcosa su cui concentrarvi. "Un’amica mi ha detto che una volta ad una conferenza ha cominciato a contare il numero di volte in cui l’oratore diceva “come”, Nolen-Hoeksema ricorda. “Quando questi finì, lei aveva smesso di ruminare”. 2.Fissate un appuntamento con voi stessi dove potervi crogiolare Ditevi che potete ossessionarvi quanto desiderate dalle 18 alle 19, ma fino ad allora, vietatevelo. Finirà che per le 18, sarete probabilmente in grado di pensare con più chiarezza. 3.Prendete una dose di 3 minuti di consapevolezza Per un minuto, ad occhi chiusi, riconoscete tutti i pensieri che vi passano per la mente. Per il minuto successivo, focalizzativi sul vostro respiro. Trascorrete l’ultimo minuto nell’espansione della vostra consapevolezza dal vostro respiro al vostro corpo. 11 Prestare attenzione in questo modo vi da spazio per vedere le domande che vi state ponendo con meno urgenza e vi permette di riconsiderarle da una prospettiva diversa. 4.Chiedetevi “Cos’è la cosa peggiore che potrebbe accadere?” e “Come l’affronterei?” Visualizzandovi alle prese con la situazione più estrema dovrebbe alleviare l’ansia, sostiene Judith Beck, PhD, direttore del Beck Institute per la terapia cognitiva e ricerca a Bala Cynwyd, Pennsylvania. In seguito considerate la probabilità che il peggio passa accadere. E da ultimo, immaginate il risultato migliore. A questo punto sarete in una cornice mentale più positiva e meglio in grado di valutare la situazione più realisticamente. 5.Chiamate un amico di riferimento Chiedete ad un amico o parente di essere la vostra persona di riferimento quando i vostri pensieri cominciano ad accelerare e andare fuori controllo. 6.Ditevi “Oh, e va bene!” Accettate di essere umani e fallibili – e poi andate oltre. Siate compassionevoli. E’ meno facile di quanto sembri, quindi continuate ad esercitarvi. *tratto da Naomi Barr per Oprah’s 12 Rabbia - 5 modi per far deragliare la collera* Per la terza volta l'impiegato del negozio vi ha portato la lampadina errata, forse perché sta ancora parlando al suo cellulare. Il servizio scadente non è un crimine, ma vi fa desiderare di commetterne uno, così come molti altri eventi quotidiani irritanti (qualcuno che ci taglia la strada, perdere il treno). Gli Americani dicono di perdere la pazienza in media da tre a quattro volte la settimana, secondo Raymond W. Novaco, PhD, Università della California di Irvine, professore di psicologia e comportamento sociale che ha coniato il termine “gestione della rabbia” nel 1975. Ecco alcuni consigli per sbollire velocemente: 1.Ditelo Nel momento in cui sentite aumentare la temperatura, ditevi, "Sono infastidito e questo può offuscare il mio giudizio”. 2.Respirate Ciascuno di noi ha una soglia unica della rabbia basata su sostanze chimiche come la serotonina, insegna Emil Coccaro, MD, capo reparto di psichiatria all'università di Chicago, in cui dirige un laboratorio ricerca sull’aggressione. Il vostro stato d’eccitazione varia a seconda della giornata che state avendo, ed è più facile esplodere quando è elevato. Fare regolare esercizio fisico e praticare tecniche di rilassamento può aiutarvi ad abbassare il vostro livello d’eccitazione e, a sua volta, a farvi rimanere sotto il vostro limite di reazione in modo da poter essere più immuni a commenti sgradevoli ed altre sollecitazioni quotidiane. Se sentite che vi state alterando, semplicemente iniziate a respirare profondamente per calmarvi: immaginate il respiro entrare ed uscire attraverso il vostro cuore mentre pensate a qualcosa che c’è nella vostra vita con apprezzamento, suggerisce Deborah Rozman, PhD, psicologa della California che ha sperimentato questo approccio con successo in diversi studi clinici. Dopo appena cinque cicli, il sistema dovrebbe essere nuovamente più emotivamente equilibrato. 13 3.Fate notare a voi stessi: “Sono un mago degli stati d’animo” Alla base della rabbia c’è un qualche conflitto con se stessi – l’incompetenza di un commesso non vi porta collera a meno che non vi stiate sentendo abbandonati a voi stessi, sfiniti o altrimenti vittima sostiene Steven Stonsny, PhD, un esperto sulla rabbia del Maryland, da cui ha curato più di 6'000 persone. Quindi non appena cominciate ad alterarvi, rivolgete la vostra mente a qualunque cosa o chiunque vi faccia sentire bene con voi stessi – un successo, obiettivi futuri, un animale domestico – e che non abbia a che fare con la questione in oggetto. In genere il rapido cambiamento di focus evita il divampare della fiamma. E tutti l’abbiamo provato almeno una volta nella vita. Vi è mai successo di rispondere al telefono mentre stavate litigando furiosamente con il vostro partner? E magari dall’altra parte della cornetta c’era il vostro capo.. In quanti millisecondi si è calmato il tono della vostra voce? Siamo tutti maghi degli stati d’animo! 4.Pensate a qualcosa di divertente Se siete già nel pieno della collera, potete tirarvene fuori con umorismo. Un vecchio trucco è quello di immaginare la persona che vi sta facendo arrabbiare davanti a voi nuda – e anche che scivola su una buccia di banana o che riceve una torta in faccia. Un altro modo per mettere in pausa l’emozione è quello di ricordarvi del vostro momento comico favorito (magari una scena di un film divertente o una battuta di Zelig o di un attore comico come la Litizzetto o Benigni..) Una precisazione: cercate di evitare di sghignazzare in faccia alla persona che vi sta facendo arrabbiare.. 5.Schiaritevi la mente A livelli elevati d’eccitazione, il pensiero si offusca, l’attenzione si restringe e si opera partendo dal nostro istinto primitivo di lotta o fuga. In questo caso, tenete pronte delle domande da farvi per superare la nebbia: 14 per es. se vi sentite aggrediti verbalmente da qualcuno potete chiedervi: quali potrebbero essere due motivi che spingono questa persona a comportarsi così? Oppure in un ingorgo, riconoscete la frustrazione della situazione con un veloce appunto mentale – “Eccoci qua” – e poi passate a “Come posso fare per andare avanti in questa situazione?” *tratto da Naomi Barr per Oprah’s 15 Ti è piaciuto questo e-book? 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