Madonna del Carmine - Comune di PRASCORSANO

Transcript

Madonna del Carmine - Comune di PRASCORSANO
Madonna del Carmine
La chiesa parrocchiale di Prascorsano sorgeva un tempo alquanto discosta dal nucleo abitato, sul
ripido pendio boscoso della collina. Alcune sue strutture, come la torre campanaria ed i capitelli
angolari della navata sinistra di stile romanico, ne denunciano la fondazione medioevale,
presumibilmente intono al XII secolo. Con la costruzione, al centro del paese, dell'attuale
parrocchiale verso la metà del 1500, l'antico edificio iniziò una progressiva decadenza; nel periodo
napoleonico venne usato anche per ospitare le truppe francesi. Riconsacrato, venne dedicato alla
Madonna del Carmine, svolgendo infine solo più funzione di chiesa cimiteriale. Già salendo dalla
strada proveniente da Cuorgné si scorge sulla destra la chiesa con il suo caratteristico campanile in
pietre squadrate. I tipici archetti pensili romanici, che generalmente, evidenziano i diversi piani,
sono qui sostituiti da sottili comici in pietra nei piani bassi, e da un doppio motivo di soli mattoni
collocati diagonalmente a contrassegnare l'ultimo piano e la cornice sotto-tetto. Questo
particolare elemento decorativo, come le aperture che non possono essere definite vere bifore,
pongono qualche problema di datazione, alcuni storici ritenendo che siano un segno di epoca più
tarda, cioè di motivi architettonici mutuati non dai maestri comacini, ma dal nord dell'Europa.
All’interno, nell'abside, nel presbiterio e nella navatella sinistra sono conservate preziose pitture
murali risalenti al XV e XVI secolo.
Nell'abside della navata principale, sopra all'altar maggiore, si trova una Natività purtroppo
mutilata in passato della parte inferiore per ricavare una nicchia che ospitasse la statua della
Madonna. Ai lati della nicchia si trovano le figure di sei apostoli, tre per parte. Da sinistra
riconosciamo San Bartolomeo, San Giacomo Minore, San Paolo, San Giovanni, San Giacomo
Maggiore, San Matteo. Lo sconosciuto artista, per ora chiamato "Maestro degli Apostoli di
Prascorsano", con "insistente ricerca plastica attraverso ombre cupe e profondo drappeggio delle
stoffe pesanti ha modellato delle figure nette e potenti con volontà di dare illusione di scultura
policrome anziché di pittura con colori freddi e contrastanti con prevalenza di verdi violacei
amaranto turchini bianchi grigi e neri". Noemi Gabrielli che ne ha condotto nel 1953 il primo
studio critico accurato li avrebbe rapportati allo stile pittorico di Macrino d’Alba e ad alcune
rappresentazioni de castello di Issogne pur essendo nostri di qualità più alta. Nella breve navata di
sinistra sono conservati altri interessanti affreschi meritevoli di attenzione ed attribuibili a due
diversi maestri
Lo sguardo e subito attratto da un grande Presepio del quale sul bordo superiore è segnata la data
di esecuzione 1522 ed il nome del committente Bernardino Villa de Corgnato (Cuorgnè). La grafia
lineare del volto di San Giuseppe i contorni del viso della Vergine i particolari delle vesti e dello
sfondo hanno fatto supporre alla Gabrielli un possibile raffronto con l’analogo Presepio nella
chiesa di S. Sebastiano a Pecetto di Jacopino Longo ritardatario pittore pinerolese.
In testa alla navata si trova l’affresco della Vergine della Misericordia datato al 1524 opera di
buona qualità di Bernardino Rossignolo da Trino e Gabriele Petiti da Chieri "L’umidità ha distrutto
le velature a secco che modellavano i corpi ma si vede la mano sicura di un artista che costruisce le
figure con un disegno sottile, mosso, e le anima con una tavolozza di colori morbidi e caldi, dal
rosato dei volti, al biondo dei capelli al rosso mattone delle vesti. Caratteristica è la grafia dei visi
tondeggianti con menti brevi e arrotondati, bocche piccole e labbra carnose atteggiate al sorriso,
occhi neri dal taglio corto, accurata diligenza nei particolari del costume Sulla stessa parete del
Presepe, si trovano alcune figure di santi: Santa Lucia a sinistra, Sant'Anna, San Rocco, Santa
Caterina e San Sebastiano sulla destra. Stilisticamente sono accostabili alla Madonna della
Misericordia; interessante l'immagine di Santa Lucia, esile, slanciata, vivacissima nei toni caldi
delle vesti, che presenta sorprendenti rassomiglianze specie nell’atteggiamento e nel ricco
abbigliamento cinquecentesco, con la figura della Maddalena sul quarto pilastro di destra della
chiesa di San Giorgio in Valperga
Viene suggerita una vicinanza stilistica con pittori cli scuola vercellese. (N. Gabrielli)