2008-6 - Parrocchia di Tarzo

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2008-6 - Parrocchia di Tarzo
Anno XLV - N. 6
Novembre - Dicembre 2008
SONO UNA “VOCE AMICA”
Amicizia e fiducia
Il bollettino parrocchiale “Voce Amica” nato nel
1964 ha già compiuto 45 anni di vita. Come una pianta
è cresciuto, ha allargato i suoi rami ed ora li estende
alle famiglie di Arfanta, Corbanese e Tarzo, le tre
Parrocchie del Comune di Tarzo e raggiunge anche
250 famiglie di emigrati nel mondo. Ogni numero,
mediamente di 20 pagine, viene stampato in 1700
copie.
“Voce amica” desidera avere la tua amicizia, ma
chiede anche fiducia nel suo operare.
Amicizia è reciprocità, altrimenti non è più
amicizia e neanche compagnia, ma un rapporto
puramente formale, freddo e burocratico.
Fiducia significa, anche, rispettare chi ti
accompagna verso i traguardi della vita, ed in
particolare quello di incontrare Dio.
Chi ha fatto un lungo cammino, non ci conduce in
un vicolo cieco, ma conosce la meta.
“Voce amica” si colloca come un amico che ha
fatto un lungo tratto di strada. Fedele alle sue origini
di giornale parrocchiale, cerca la comunione e la
formazione cristiana dei suoi amici e lettori e si apre
anche ad altre realtà, nello spirito del Vangelo.
“Voce Amica” parte dalla fonte della vita cristiana,
Gesù: Via, Verità e Vita; poi, fissa l’attenzione sul
ricordo e sulle radici cristiane dei suoi lettori senza
dimenticare coloro che ci hanno preceduto. Aiuta a
ritrovare il tesoro di valori e sentimenti che abbiamo
ereditato, non per conservarli ma per rimetterli in
circolazione e dare un senso al nostro procedere nella
storia.
“Voce amica” oltre alle rubriche parrocchiali, ama
inserire altre rubriche, che sono patrimonio di cultura
e di esperienze di vita ed, anche, realtà scientifiche,
culturali, storiche che sono il tessuto quotidiano della
vita.
E’ vero che “tutti i pensieri intelligenti sono già
stati pensati, occorre solo tentare di ripensarli”
(Goethe) e Ivan Kovacic: “Di colpo il vento mi portò
dal villaggio l’odore dell’incendio e rivissi il ricordo:
le vendemmie, le nozze, le danze, le veglie, i funerali, i
lamenti, …….. Il ricordo delle brevi gioie di un tempo:
il riverbero dei vetri, il nido della rondine, lo stridere
di una chiave dentro la serratura, il raggio di sole che
indora la porta di casa”. “Chi non ricorda non vive”.
(Giorgio Pasquali).
Spesso ci lamentiamo perché Dio non risponde alle
nostre domande; in realtà siamo noi a non ascoltare le
sue proposte che possono venirci, anche, attraverso
semplici pagine.
Questa è “Voce Amica”: un vero amico che
rischiara la via per giungere a Dio e da vita alle
esperienze delle nostre Comunità che fanno bene al
cuore.
Per tutto questo chiede la collaborazione ed il
sostegno dei lettori.
d.F.
Anno Paolino
Anno
Paolino
PAOLO É APOSTOLO
II termine “apostolo” significa “inviato”.
Paolo si qualifica tale dopo l’esperienza
dell’incontro “misterioso” con Gesù e il
suo cambiamento totale di vita. Certamente
non poteva essere apostolo come i Dodici
che avevano condiviso il ministero di Gesù.
Ma lo stesso Luca chiama apostoli Barnaba
e Paolo. E Paolo chiama apostolo anche Giacomo, fratello del Signore, in Gerusalemme
insieme a Pietro.
Paolo ha visto il Signore, è stato chiamato
e mandato tra i Gentili, non ricusando alcuna fatica e non temendo i pericoli ha
annunziato il Vangelo e lo ha testimoniato. Il suo ministero è stato confermato
dall’efficacia: la conversione di tanti, il
costituirsi di Chiese (comunità cristiane).
Questo suo apostolato ha fin dall’inizio
avuto il riconoscimento dei responsabili “colonne” - della Chiesa di Gerusalemme.
“Dopo quattordici anni, andai di nuovo a
Gerusalemme in compagnia di Barnaba,
portando con me anche Tito: vi andai però
in seguito ad una rivelazione. Esposi loro
il vangelo che io predico tra i pagani, ma
lo esposi privatamente alle persone più
ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio
di correre o di aver corso invano.” ………
A me era stato affidato il vangelo per i non
circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi, poiché colui che aveva agito in Pietro
per farne un apostolo dei circoncisi aveva
agito anche in me per i pagani» (Galati 2).
Leggiamo anche nel testo di 1° Corinti 9,
1-3 «Riguardo poi a questo servizio in favore dei santi, è superfluo che ve ne scriva.
Conosco, infatti, bene la vostra buona volontà, e ne faccio vanto con i Macèdoni di-
Il Signore
conceda salute, serenità e pace
a tutti i nostri lettori
AUGURI
DI BUON ANNO
(QUARTA PARTE)
cendo che l’Acaia è pronta fin dallo scorso
anno e già molti sono stati stimolati dal
vostro zelo”.
Le tappe “missionarie” di Paolo sono presentate, anche, negli Atti degli Apostoli.
Antiochia di Pisidia, una delle città conosciute da S. Paolo
«A Damasco, il governatore del re Areta
montava la guardia alla città per catturarmi, ma da una finestra fui calato per il
muro in una cesta e così sfuggii dalle sue
mani» (2 Corinti 11,32.
Poi si reca a Gerusalemme a «visitare»
gli apostoli, avendo anche un incontro con
(Continua a pagina 2)
Sommario
Comunità cristiana
Cronaca locale
Notizie dal Comune
Arfanta: paese mio
Voce di Corbanese
Parrocchia di Tarzo
Alpini
Anagrafe
Offerte
Angolo dei ricordi
1-3
4-6
7-8
9-10
11-13
14-17
18
19
20
20
«Voce amica»
pagina 2
(Segue dalla prima pagina)
Pietro.
«Venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi con i discepoli, ma
tutti avevano paura di lui, non
credendo ancora che fosse un discepolo. Allora Barnaba lo prese
con sé, lo presentò agli apostoli
e raccontò loro come durante il
viaggio aveva visto il Signore
che gli aveva parlato, e come in
Damasco aveva predicato con
coraggio nel nome di Gesù. Così
egli poté stare con loro e andava e
veniva a Gerusalemme, parlando
apertamente nel nome del Signore
e parlava e discuteva con gli Ebrei
di lingua greca; ma questi tentarono di ucciderlo» (Atti 9, 26-29).
Sono poi degne di rilievo due annotazioni. La permanenza di Paolo
in Cilicia: «Venutolo però a sapere
i fratelli, lo condussero a Cesarea
e lo fecero partire per Tarso» (Atti
9, 30); e il ritorno con Barnaba
ad Antiochia. «Barnaba poi partì
alla volta di Tarso per cercare
Saulo e trovatolo lo condusse ad
Antiochia. Rimasero insieme un
anno intero in quella comunità e
istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli
furono chiamati Cristiani» (Atti
li, 25-26).
Attorno all’anno 48 d. C., prima
di avviare decisamente e in modo
irreversibile il suo itinerare missionario sempre verso nuove mete
e città, posta la duplice necessità: di
chiarire il rapporto tra leggi ebraiche
e impegni cristiani per chi veniva dal
paganesimo e l’esigenza di un riconoscimento dell’apostolato di Paolo, viene attuato un evento assembleare rilevante a Gerusalemme,
che è oggi chiamato “il Concilio di
Gerusalemme”.
«Allora gli apostoli, gli anziani e tutta
la Chiesa (di Gerusalemme) decisero
di eleggere alcuni di loro e di inviarli
ad Antiochia insieme a Paolo e Barnaba, Giuda chiamato Barsabba e Sila,
uomini tenuti in grande considerazione tra i fratelli.
E consegnarono loro la seguente lettera: “Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia
che provengono dai pagani, salute!
Abbiamo saputo che alcuni, ai
quali non avevamo dato nessun
incarico, sono venuti a turbarvi
con i loro discorsi sconvolgendo
i vostri animi. Abbiamo perciò
deciso tutti d’accordo di eleggere
alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Barnaba
e Paolo, uomini che hanno votato
la loro vita al nome del nostro Signore Gesù Cristo. Giuda e Sila vi
riferiranno anch’essi queste stesse
cose a voce. Abbiamo deciso, lo
Spirito Santo e noi, di non imporvi
nessun altro obbligo al di fuori di
queste cose necessarie: astenervi
dalle carni offerte agli idoli, dal
sangue, dagli animali soffocati
e dalla impudicizia. Farete cosa
buona perciò a guardarvi da queste
cose. State bene.
Novembre-Dicembre 2008
TEMPO DI NUOVI E RINNOVI
II titolo può sembrare incomprensibile, ma il dubbio è presto dissipato. Si
tratta di NUOVI e RINNOVI di ABBONAMENTI a “L’AZIONE”,
settimanale diocesano che nella nostra parrocchia conta 67 abbonati.
Ora è tempo di rinnovare l’abbonamento e, possibilmente, di aumentare
il numero dei lettori. L’ AZIONE merita la nostra attenzione perché si fa
sempre più interessante con ricchezza e varietà di articoli, approfondimenti
e riflessioni. Non lasciamoci sfuggire l’opportunità di nutrire spirito, mente
e cuore anche dalle pubblicazioni che, oltre a “L’AZIONE”, ci vengono
proposte dalla chiesa nell’espositore della stampa.
E’ stato detto che la forza di un giornale sta nel numero dei suoi lettori. E
allora? Cogliamo l’invito... e conseguentemente corriamo a rinnovare la
nostra adesione e, possibilmente, a coinvolgere altre persone.
Una lettrice de “L’AZIONE”
LA CHIESA IN ITALIA
Diocesi 226, Vescovi 379, Preti
diocesani 36.000, Religiosi
19.500, Suore 98.000, Parrocchie 26.000.
SCUOLE CATTOLICHE IN
ITALIA
Scuole dell’Infanzia: 5.188
Istituti, 346.557 alunni, 21.896
docenti
Scuola primaria:1.065 Istituti,
143.722 alunni, 11.332 docenti
Scuola secondaria:588 Istituti,
58.934 alunni, 7.994 docenti
Scuola superiore: 648 scuole,
81.653 alunni, 11.421 docenti
(Da “Famiglia Cristiana, 1/
2009)
(Tratto da l’Eteria n° 44/2008)
Il tributo dei cattolici alla causa della pace e della giustizia
Vittime dal 1990 al 2007:
Vescovi 14, Sacerdoti 396, Diaconi 4, Religiosi non sacerdoti 74,
Religiose 173, Seminaristi 61, Membri di istituti di vita consacrata 36, Catechisti 3, Laici 12, Volontari 4. Totale 777.
Vittime nel 2008:
Vescovi 1, sacerdoti 16, religiosi 1, laici 2
130. GIOVANNI XII, romano, 16.12.955
– 14.5.964
Ottaviano dei Conti di Tuscolo, figlio di Alberico II, principe di Roma e nipote di Marozia,
divenne Papa con il nome di Giovanni XII a
soli 18 anni, succedendo ad Agapito che lo
aveva designato. Su di lui fiorirono molte
leggende. In occasione di un suo conflitto con
Berengario, il papa chiese aiuto a Ottone I di
Sassonia, in cambio della incoronazione e della concessione del Privilegium Otonis. Questo
consisteva nel diritto di approvare la elezione
dei pontefici dietro un cospicuo incremento del
patrimonio ecclesiastico. Qualche tempo dopo
Giovanni XII infranse il patto, accordandosi
con Adalberto, figlio di Berengario. Ottone
allora fece convocare un Sinodo che portò alla
deposizione del papa. Costretto a rifugiarsi a
Tivoli, Giovanni XII fu sostituito da Leone
VIII. Ma non si diede per vinto: approfittando
della assenza di Ottone, provocò a Roma una
sommossa e poté riacquistare il trono. Convocò anche un sinodo dal quale fece annullare
tutti gli atti di Leone VIII e di Ottone. Ma al
I PAPI DELLA CHIESA
ritorno di Ottone dovette di nuovo fuggire in
Campania. Morì il 14 maggio 964, quando
aveva compito appena 27 anni.
131. LEONE VIII, romano, 4.6.12.9631.3.965
Imposto dall’imperatore Ottone I, Leone VIII
era un semplice laico, che nello stesso giorno (6 dicembre 963) era stato ordinato prete
e consacrato Vescovo per poter essere eletto
papa. Era stato appena deposto Giovanni XII. I
romani, favorevoli all’uno o all’altro, finirono
per acclamare un nuovo pontefice che prese
il nome di Benedetto V. Inutilmente perchè
Ottone rimise sul trono Leone VIII. Il nuovo
papa morì il 1.3.965 mentre l’imperatore era
in viaggio verso la Germania.L’Annuario Pontificio lo ha incluso nell’elenco ufficiale dei
pontefici romani.
132. BENEDETTO V, romano, 22.5.9644.7.966
O
OL
O
G
L
M
AN DE HIS
C
TE
A
C
stati
da una
alizzare
catechi-
Quindi ricorderemo di volta in
volta qualche preghiera dimenticata o un poco tralasciata.
Salve, Regina
Salve, Regina,
Madre di misericordia,
vita, dolcezza
e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo,
gementi e piangenti,
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi
misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio,
Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia,
o dolce Vergine Maria.
Cardinale e diacono della Chiesa di Roma fu
eletto in un sinodo che aveva dichiaro nulla
l’elezione di Leone VIII, imposta dall’Imperatore Ottone I.
Appresa la notizia a Rieti dove si trovava,
Ottone strinse d’assedio Roma fino a quando
non gli vennero aperte le porte per la fame e
la stanchezza. L’imperatore fece convocare un
nuovo sinodo in Laterano per decidere le sorti
di Benedetto V, uomo dotto ma di poco coraggio. Leone VIII lo fece spogliare delle insegne
papali, lo ridusse a diacono e lo fece condurre
in Germania, dove fu affidato alla sorveglianza
dell’arcivescovo locale.
Dopo la morte di Leone VIII, Benedetto non
riuscì ad ottenere dall’imperatore il reintegro
nella carica e nemmeno il permesso di ritornare a Roma. Morì ad Amburgo nel luglio del
966. Venti anni dopo sarà Ottone III a riportare
a Roma le sue spoglie.
L’Annuario pontificio annota: “Se Leone VIII
fu papa legittimo, Benedetto V, che fu deposto
in altro sinodo tenuto in Laterano da Leone
VIII e dall’imperatore Ottone I…è antipapa”.
pagina 3
Novembre-Dicembre 2008
I fioretti
di PAPA LUCIANI
celebrazione.
Passano in macchina dei cacciatori…..si domanda un passaggio di
emergenza ed anche breve, per non far aspettare la gente, mentre si
sarebbe provveduto alla sostituzione della ruota sgonfiata.
Rispondono: In macchina abbiamo i cani…il fucile….non è bello che il
vescovo sia in tale compagnia… Il vescovo va avanti sulla strada, con
passo svelto, da solo ….a piedi.
Qualcuno dei parrocchiani, che passava, si accorge e lo accompagna in
macchina fino alla chiesa.
Quella macchina, ora è conservata come una cosa preziosa.
DF
Ricordo di Papa Luciani
Questo anno 2009 si ricordano i 50 anni
dalla consacrazione episcopale e i 30
anni dalla elezione a Sommo Pontefice
di Albino Luciani.
Egli venne consacrato vescovo di Vittorio Veneto da Papa Giovanni XXIII a
San Pietro il 27 dicembre 1958.
Domenica 11 gennaio 1959, a 46 anni
(era nato a Forno di Canale, ora Canale
d’Agordo, il 17 ottobre 1912) iniziò il
servizio pastorale nella diocesi di Vittorio Veneto. Il 10 ottobre Luciani iniziò
la sua prima Visita Pastorale.
Papa Giovanni XXIII, tre mesi dopo la
sua elezione, “tremando non poco, ma
insieme con umile risolutezza”, il 25
gennaio 1959 annunciò un “Concilio
per tutta la Chiesa”, che iniziò il 11
ottobre 1962 e si concluse l’8 dicembre
1965.
Il 3 giugno 1963 papa Giovanni XXIII
muore e alla liturgia di suffragio in
cattedrale a Vittorio Veneto, Luciani
disse: “L’idea di papa Giovanni che più
ha colpito il mio spirito, è questa: “La
chiesa di Cristo è Luce delle Genti!” La
Chiesa deve far chiaro non solo ai cattolici, ma a tutti; essa è di tutti, bisogna
cercare di avvicinarla a tutti…gettare
ponti verso il mondo. Il Concilio è uno
di questi ponti!”.
Luciani, da quattro vescovo di Vittorio
Veneto, partecipa al Concilio non come
spettatore, ma partecipa fin dall’inizio
e dall’interno come “Padre conciliare”.
Considera il Concilio come “vessillo
innalzato tra le nazioni”, “l’evento più
notevole della Chiesa del XX secolo:
per il numero dei vescovi, per la immagine splendente di universalità, per
l’ampiezza e la gravità dei temi trattati,
per i ponti lanciati verso una nuova
comprensione di rispetto e di stima
verso i fratelli separati, per il palpito
di amore e di comprensione rivolto al
mondo di oggi, per l’interesse suscitato. Con le parole di Paolo VI Luciani
ripeté: “Il Concilio è come una sorgente
dalla quale scaturisce un fiume; la sorgente può essere lontana, la corrente del
fiume ci segue”.
Durante gli anni del Concilio, 1962
– 1965, Luciani risiedeva abitualmente
a Roma. Tra un sessione e l’altra completa la Visita Pastorale e inizia nel 1964
la seconda. Da Roma, come “inviato
speciale” inviava la sua corrispondenza. Le Lettere dal Concilio inviate alla
Diocesi sono 59. Esortava i cristiani “di
quassù a mettersi in cammino insieme al
vescovo di laggiù”: sono infatti vicende
di famiglia, sono vicende della Chiesa,
fanno bene a tutti.
Luciani considerava il Concilio Vaticano II “punto di partenza e di riferimento,
stella polare della Chiesa, personalmente
si impegnò che il Concilio non restasse
un ricordo fugace, ma “sorgente di rinnovamento”. Lui stesso si fece “Postino
del Concilio”. Sul suo tavolo di studio si
trovavano costantemente: La Bibbia e i
Documenti del Concilio e, nel cassetto,
le “agende” per appunti, sulla parete il
grande Crocifisso e nella cappella un
grosso commentario alla Bibbia. Negli
anni 1966-1969 divulgò 38 temi trattati
dal Concilio, per 394 pagine scritte. In
Diocesi gli incontri per far conoscere
il Concilio furono compiuti in varie
circostanze ed anche più volte in 55
parrocchie e Istituti, con corsi di studio
e convegni di aggiornamento.
Troviamo Luciani presente alla CEI
e alla Conferenza Episcopale Triveneta. Invitato, fu presente a Belluno,
Pordenone, Chioggia, Treviso, Verona,
Firenze, Milano, Bergamo, Vicenza,
Padova, Trento.
Appare con evidenza che le scelte
compiute da Luciani furono dettate da
sollecita cura di pastore per il bene del
popolo di Dio. Quando era minacciata
la articolata unità della Chiesa, la sua
divenne anche posizione decisa e impopolare, senza compromessi.
Si può cogliere anche la profonda
gratitudine di appartenere alla Chiesa;
diceva: “E’ fortuna appartenere alla
Chiesa, inseriti in essa si diventa cosa
così grande che Cristo stesso si chiama
felice di averci come suoi…La Chiesa
non può essere spiegata se non in relazione al mondo e alla sua salvezza.
Per questo appare come una realtà eccentrica, definibile solo in base ad una
duplice costitutiva relazione a Cristo
e alla sua missione…Nella Chiesa si
parla una verità che è più grande di
quella umana e la Chiesa pellegrina è
illuminata da questa verità che nessuna
storia può abbracciare ed esprimere, è
la verità stessa del Vangelo, la “Luce
delle Genti”.
Il 15 dicembre 1969 Papa Paolo VI
nomina Albino Luciani Patriarca di Venezia, succede al Card. Giovanni Urbani
morto improvvisamente.
Egli inizia il suo servizio pastorale a
Venezia il 8 febbraio 1970….”Andiamo, disse Luciani in quella prima mattina, mentre dalle finestre del vecchio
Castello di San Martino dava l’ultima
“occhiata” alla Città di Vittorio Veneto,
cercando di abbracciare con sguardo affettuoso e commosso i numerosi paesi,
sulle colline e nella pianura. A quell’ora
le comunità cristiane erano inviate alla
celebrazione dell’Eucaristia e alla preghiera per il “loro Vescovo”, che partiva
per Venezia. Attraversando l’arco Card.
Ingresso di Albino Luciani a Vittorio Veneto il 11 gennaio 1959
Dalla Torre esclamò: “Il Cardinale
Dalla Torre…che brava persona…io
invece…sono uno scricciolo, ..sono solo
polvere…c’era da attuare il Concilio
prima in me, poi nei sacerdoti e nei
fedeli….lascio solo qualche abbozzo e
schizzo…ed anche questi riusciti non
bene…è un cammino di Chiesa che continuerà”. Dalla torre campanaria della
Cattedrale, erano le nove del mattino, si
scioglieva un solenne concerto di campane che lo fece sobbalzare sul sedile
della automobile e domandare. “Cosa
succede?!?”, La risposta fu: “E’ un
saluto e un ringraziamento…”.Riprese
subito: “Ma avevo raccomandato di non
fare niente…pensavo di andar via come
fece Mons. Caroli….Grazie a tutti!”.
Si rimise gli occhiali e disse: “Non
perdiamo tempo…recitiamo il Rosario…oggi sarà una giornata impegnativa. Dio provvederà…Io non ho mosso
un dito per andare a Venezia!”.
Arrivato a Ponte della Priula, sul fiume
Piave, disse: “Ecco qui finisce la Diocesi di Vittorio Veneto…! Ma qui era
presente la Serenissima Repubblica di
Venezia con il suo leone!”. Guardò in
su…era la diocesi a lui affidata da Papa
Giovanni XXIII undici anni prima. Disse fra se: “Siamo servi inutili: abbiamo
fatto quanto dovevamo fare..”. Chiuse
gli occhi e non si è lontani dal vetro
indovinando che una folla di ricordi si
nascondevano nel suo animo e che gli
farà dire da Papa il 3 settembre 1978: “Il
primo amore non si scorda mai!”.
Anche i Vittoriesi non hanno dimenticato il loro “pastore” e in suo ricordo hanno voluto che accanto alla Cattedrale vi
fosse, scolpita nel bronzo, la sua immagine, accogliente, come “compagno di
viaggio che si incontra all’angolo della
strada e con il quale volentieri si fa un
tratto di strada. Molte sono le strade e
Opere a lui intitolate; sono molti i libri
che lo ricordano e tengono vivo il suo
messaggio.
Alla morte di Paolo VI nel 1978, il
Conclave che si raduna a Roma elegge
il 26 agosto 1978 a Sommo Pontefice
il Card. Albino Luciani, che prende il
nome di Giovanni Paolo I. E nella notte
del 28 settembre 1978 conclude la sua
vita su questa terra ed entra nella casa
del Padre.
Per ricordare questo grande pastore della
Chiesa Diocesana e poi come Pontefice
la Diocesi ricorda questo avvenimento
con un Convegno che si terrà a Vittorio
Veneto dal 16 al 18 gennaio 2009.
Il 16 gennaio, nella festa del Patrono
San Tiziano, una solenne celebrazione
religiosa presieduta dal Vescovo Mons.
Corrado Pizziuolo ricorderà Luciani
pastore della Chiesa vittoriese.
Sabato 17 si svolgerà il Convegno
sul Tema: Albino Luciani vescovo del
Vaticano II” e “La teologia dei laici in
Albino Luciani”. Alla sera un concerto
del “Coro Casatel di Conegliano”: Domenica 18 gennaio il Cardinale Giovanni RE, prefetto della Congregazione
vaticana dei Vescovi, in un solenne pontificale ricorderà Luciani anche come
Sommo Pontefice.
d.F.T.
pagina 4
Angolo
dei ricordi
(Segue dall’ultima pagina)
La Borgata
di Reseretta
E’ innanzitutto la piccola patria dei
De Martin siano essi dei Foschi,
dei Momi, dei Tonin, o dei Palughet, che portano questo cognome
(patronimico, da nome di persona)
perlomeno dalla metà del 1600 da
un Martino detto da Resera ed in
seguito da Reseretta; ancora nel
1779 da un censimento Reseretta
era abitata solo da famiglie De
Martin.
Una vecchia storia raccontava di
come il borgo antico fu ricostruito più in basso a seguito di una
catastrofe ?? (terremoto ?), i documenti citano di un Borgo dal nome
insomp, insump, insumpo situato in
un posto “alto” tra Fratta e Resera
che tra l’altro dette origine ad un
cognome “locativo” i De Insom,
De Insump, dal 1400 e che perdurò
in Tarzo fino al primo ‘700.
Reseretta in seguito si popolò di
nuove famiglie, tra ‘800 e 900
arrivarono i Dal Col (bora), i
Salezze, i Zuchetti (da Gai), i
Michelon (miazzo) dalla borgata
di Introvigne, i Da Dalto (capo), i
Gregoletto (fefe) da Arfanta, i Da
Re, i Faraon (paulon) da Resera e
prima da Arfanta, Zandegiacomo
e Zandonella, Pradal, ed avevano
varie proprietà i De Coppi di Colmaggiore almeno con De Coppi
Antonio (Toni Pellegrin).
Vecchie e nuove famiglie trovarono un affiatamento tra loro, erano
coese nelle difficoltà e collaborative nelle iniziative: un esempio, la
costruzione del capitello dedicato
alla Madonna della Salute (fine
anni ‘40, inizio anni ‘50) dove tutti
in modi diversi ne contribuirono
l’edificazione.
Ogni casa aveva famiglie spesso
numerose il che faceva di Reseretta
una Borgata popolosa, questo creò
i presupposti per attività diverse
oltre a quella di base in tutte le
famiglie che era L’agricoltura:
per alcuni anni ci fu l’Osteria, situata nell’attuale casa di Gregoletto Mario e gestita dal padre Pietro,
forse più una “frasca” che un’osteria, ricavata dove precedentemente
c’era una stalla, era chiamata “il
dopolavoro” ed era aperta il sabato
e la Domenica con notevole presenza di “avventori” ......
Bruno M.
«Voce amica»
Novembre-Dicembre 2008
UNIVERSITA’ DEGLI ADULTI “DON BOSCO”
Dopo l’incontro con i Sindaci, i
Parroci e i rappresentanti delle Associazioni della Vallata, avvenuto
il 9 dicembre 2008 al Teatro “La
Loggia” di Cison di Valmarino, per
festeggiare il 20° compleanno della
Università “Don Bosco”, e quello
successivo del 16 dicembre con la
celebrazione della S. Messa in preparazione del Natale, l’Università
dei cinque Comuni della Vallata
apre ufficialmente la stagione dei
suoi Corsi culturali con il 20 gennaio p. v.
Gli incontri settimanali si svolgeranno ogni martedì dalle ore 10
alle ore 15 con l’intermezzo del
pranzo e proseguiranno fino al 26
maggio del 2009.
Il tema di quest’anno accademico è
“La persona: dignità e diritti”. I
docenti che intervengono sono 33,
persone molto qualificate nel loro
campo professionale.
L’apertura del Corso il giorno 20
gennaio, come tradizionalmente è
avvenuto negli anni scorsi, è affidata al prof. Guido Porro- filosofo
umanista e scrittore.
Seguono il 27 gennaio:
- al mattino con la prof.ssa Elena
Michielin- biologa ricercatrice
dell’Università di Padova; - nel
pomeriggio con il dott. Stefano
Bortolus- esperto di arte
Il 3 febbraio:
- al mattino con il dott. Gianfranco
Santini- biologo; - nel pomeriggio
con la dott.ssa Elena Bolognin- fitoterapico scultrice
Il 10 febbraio:
- al mattino con il prof- dott.
Giuseppe Bortolin- fisioterapista,
docente Università di Padova; - nel
pomeriggio con Giuseppe Faggiotto- maestro cioccolatiere
Il 17 febbraio:
- al mattino con il dott. Alberto
Cunial- Esperto relazioni civili internazionali Procura di Pordenone;
- nel pomeriggio visita di S.E. il
Vescovo Corrado Pizziolo
Il 24 febbraio:
- al mattino con il prof. dott. Fabio
Zardi primario specialista cardiologo Ospedale di Pordenone; - al
pomeriggio - Carnevale con intrattenimento dei ragazzi del Collegio
don Bosco di Pordenone.
Il programma verrà completato nel
prossimo numero del giornalino.
L’Università è aperta a tutte le persone adulte che desiderano arricchire la propria vita sia nel campo
della cultura che in quello sociale.
E’ un’occasione, questa, da non
perdere vista la ricchezza e la
varietà degli argomenti, tutti interessanti, che verranno trattati dagli
esperti relatori.
Antonio Pancot
CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI
IN STRUTTURE PROTETTE
ORGANIZZATO DALLA S. VINCENZO DE PAOLI
E’ iniziato l’8 novembre, nella sala delle ex Scuole
elementari di Tarzo, patrocinato dal Comune, con la
collaborazione della Parrocchia e della Casa di Riposo “Villa Bianca”e con il contributo della Banca
Prealpi.
Ho partecipato a tutte le “lezioni” e posso dire che è
stato interessantissimo, sia ascoltare che partecipare
ai dibattiti. Dopo il saluto delle autorità, hanno preso
la parola i relatori don Ezio Segat, Parroco di Revine
e il dottor Giovanni Sallemi, nuovo Direttore della
Casa di Riposo “Villa Bianca”.
Tema della prima riunione è stato: “Quadro di riferimento normativo e volontariato oggi”.
Il secondo incontro, lunedì 10 novembre, relatore
il dottor Mauro Antoniazzi, Geriatra Responsabile
U.O.S. Continuità delle cure D.S.S. SUD ULSS 7
”Problematiche sanitarie degli Ospiti delle Case
di Riposo”. Martedì 11 novembre, relatrice dott.ssa
Amalia Lucchet, infermiera coordinatrice socio
sanitaria in Villa Bianca. Tema: “Il volontariato in
Casa di Riposo”.
Lunedì 17 novembre, relatrice la dott.ssa Mara Augusta Azzalini, Psicologa di “Villa Bianca”. Tema:
“L’approccio empatico con l’anziano istituzionalizzato”.
Martedì 18 novembre, relatore dott. Franco Canal
educatore professionale. Tema: “L’animazione in
Casa di Riposo e il rapporto con il territorio”.
Sabato 22 novembre, a conclusione del corso, ha
parlato la relatrice prof.ssa Paola Da Ros Presidente
Associazione Consiglio Centrale di Vittorio Veneto
ONLUS: “Presentazione della Società di San Vincenzo De Paoli”.
L’attestato consegnato ad ogni partecipante del corso, ha chiuso in armonia e allegria (con rinfresco
e brindisi) lasciando ad ognuno di noi, un seme di
speranza, di voglia di fare, per aiutare i bisognosi.
Dentro al cuore ricorderemo le parole dei vari relatori, riporteremo nella mente la visione delle diapositive viste, per non dimenticare che la vita corre e
ci porta tutti per “quella” strada, terza o quarta età
che sia, con le parole del Beato Federico Ozanam
fondatore della Società di San Vincenzo De Paoli:
“Vorrei rinchiudere il mondo intero in una rete
di carità”.
Un grazie a tutti i relatori, anche a Suor Cecilia,
sempre presente.
Renata Sopracordevole Lanzi
Volontariato
El ze sta un corso veloce
liberi i pensieri, ga ciapà voce…
vardando le diapositive, dei relatori
ascoltando, de le malatie i vari fatori,
savendo po’, che la ze ‘na strada
par tutti, i fortunai”, preparada…
la vecchiaia, ze un traguardo ambito
no da tuti ben concepito…
rivar a ‘na serta età
co l’esperiensa che se ga ingrumà
e se po’, se ga la testa bona,
ze da ringrassiar el Signor e la Madona…
agiutar i altri, ze agiutar se stessi
el volontariato ga bisogno de messi
par portar parole bone, far compagnia
ne le Case de Riposo, o dovunque sia!
R. S. Lanzi
Novembre-Dicembre 2008
LA GRANDE GUERRA
frammenti di scuola
Nella ricorrenza del IV Novembre mi ritornano alla
memoria alcune poesie studiate sui banchi di Scuola.
Sono poesie scritte da un grande personaggio della letteratura. Italiana Giuseppe Ungaretti, combattente della
Prima Guerra Mondiale.
Nel periodo di quel conflitto, gli uomini di trincea, subito
immobilizzati dalla paura, dal fango, dagli orrori, dalle
stragi traggono - ognuno dal proprio bagaglio culturale
- sensazioni e riflessioni che diventano materia di letteratura.
Poeti come Jahier, Alvaro, Saba, Rebora e soprattutto
Ungaretti esprimevano il loro accorato dolore nelle sgomentate attese di trincea,
Ungaretti aveva incominciato da qualche anno la sua
esperienza poetica e letteraria. Parte per la guerra e si
trova sul fronte del Carso. La vita di trincea, lo strazio
per le creature prese nel cieco ingranaggio della distruzione, il ritrovato senso di fraternità, in mezzo a tanta
violenza, accrescono e affinano l’esperienza poetica.
Dallo stato d’animo del poeta scaturisce una purissima
ispirazione che, tra visioni di morte e speranze di vita,
consacra in modo imperituro la sua celebrità letteraria.
Da Cima Quattro del Valloncello, dall’Albero isolato, da
San Martino, da San Michele salgono, nei drammatici
silenzi di trincea, sentimenti di orrore e di non adesione
alla guerra per se stessa. Ma dai crepacci del Carso colmi
di sangue, dai dossi “santi” sconquassati spuntano, fiori
bellissimi dagli esili gambi i versi sparenti, dissolti, mormoranti della poesia ungarettiana, predestinati a consolare la riserva inesauribile di dolore, che gli uomini della
guerra si portano dietro.
Ecco, allora due sue poesie scritte al fronte, dalle quali
traspare tutta intera la pena dell’uomo e del combattente.
Antonio Pancot
CELLO
VALLON UATTRO
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DI CIMA
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Come que le
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vede.
che non si
La morte
si sconta
vivendo.
tti
G. Ungare
Di queste case
non è rimasto che qualche
brandello di muro.
Di tanti
che mi corrispondevano
non e rimasto
neppure tanto.
Ma nel cuore
nessuna croce manca.
E’ il mio cuore
il paese più straziato.
G. Ungaretti
«Voce amica»
pagina 5
VIAGGIO NEI LUOGHI DELLA MEMORIA
La Sezione Combattenti e Reduci ha organizzato e accompagnato due classi delle
Elementari a visitare il Sacrario del Montello
e l’Isola dei Morti.
Dopo questo pellegrinaggio gli scolari
della quinta hanno scritto le loro impressioni che vengono riportate nei pensieri più
significativi di ciascuno.
Il 16 ottobre la quarta e la quinta Elementare della mia Scuola sono andate a visitare
due luoghi molto importanti per la battaglia
della Prima Guerra Mondiale. I tre Alpini che
ci hanno accompagnato hanno spiegato gli
avvenimenti più significativi della guerra. Mi
ha molto impressionato il Sacrario con 9000
lapidi recanti i nomi dei soldati Caduti e di
molti altri Ignoti. Ho ascoltato con attenzione e ho collegato queste informazioni con
quelle dell’anno scorso sentite durante la
gita alla gradinata del Sacrario di Redipuglia.
Ringrazio molto il Presidente dei Combattenti di Tarzo che è sempre disponibile a
spiegarci la storia del nostro Paese. Nicola
Con questa esperienza, mi sono resa conto che queste persone hanno combattuto
per la Patria e anche se non hanno ricevuto
medaglie d’oro sono morte comunque con
onore. Spero che in futuro non ci siano più
guerre. De Coppi
Questa gita mi ha fatto imparare che morire in guerra per salvare la propria Patria è
un atto molto eroico. Luca
E’ triste leggere tutti quei nomi. Camminando infatti i pensieri diventavano tristi. La
guerra è una cosa brutta. Antonio
Quando siamo arrivati all’Isola dei Morti
abbiamo raccolto, sulla sponda del Piave, dei
sassi che a noi piacevano. In quella gita ho capito che la guerra è brutta e spero che non
ritorni più. Maria
Alcuni giorni fa il signor Antonio ci ha accompagnato in un luogo sacro riguardante la
liberazione dell’Italia dagli austro-ungarici: il
Sacrario di Nervesa della Battaglia. Ognuno
di noi ha potuto cercare dei defunti con il
proprio cognome: anch’io ne ho trovato uno
e, anche se forse non è mio parente, sono
fiero di lui. Anzi, sono fiero di tutti gli italiani
che hanno valorosamente combattuto e
sono morti per l’Italia. Il loro sacrificio non è
stato vano, perché ora l’Italia è libera, grazie
a loro. Per questo bisogna onorare le loro
tombe per sempre. Alessandro
Ho provato un’emozione e grande tristezza perché mi dispiace la morte dei soldati e
di altre persone. Spero che non ci siano più
guerre e che la pace non finisca mai. Lara
Il combattente Alpino Antonio ci ha spiegato che tutti i Caduti in guerra e identificati
sono iscritti in ordine alfabetico. Quando
siamo arrivato alla lettera B mi sono fermato a guardare se trovavo il mio cognome.
Quando l’ho trovato mi sono commosso,
portava la scritta: Bottega Giuseppe. Più
avanti ho trovato anche Tomasi che è il cognome di mia mamma. Quella esperienza mi
ha riempito d’orgoglio perchè sono venuto
a conoscenza che i miei antenati sono andati
in guerra, ma anche dispiaciuto perché sono
morti. Nicola
A Nervesa siamo andati a visitare il museo
dove abbiamo visto tutte le armi e sul registro abbiamo messo la firma. Più tardi siano
andati all’Isola dei Morti, abbiamo pranzato
e poi siano andati sul letto del fiume Piave
dove alcuni bambini hanno raccolto dei sassi
che secondo il signor Antonio provenivano
dalle Alpi. In questi posti bisognava fare silenzio per il rispetto delle persone cadute
in guerra e questo mi ha commosso e mi ha
reso questa gita davvero piacevole ed interessante. Andrea
C’erano molte persone morte per liberare l’Italia e di molti non si sa neanche il nome.
E’ molto triste pensare che sono morte così
tante persone per lasciarci un Paese libero.
Spero che non ci siano più guerre.- Veronica
Giovedì 16 ottobre io e la mia classe siamo andati, con Combattenti e Alpini, a visitare il Sacrario di Caduti in guerra e all’Isola
dei Morti, vicino al Piave. Il Presidente dei
Combattenti ci lesse una storia che mi fece
capire quanto brutta fosse la guerra. Denis
Insieme ai bambini della quarta classe
abbiamo visitato un Sacrario dove c’erano
molte tombe ed io sono rimasta molto
contenta perché, anche se siamo una classe chiacchierona, siamo riusciti a rimanere
in silenzio durante la visita e ascoltare con
interesse le spiegazioni. Questa gita è stata
un bella esperienza e spero che nel mondo
non ci siano più guerre nelle quali muoiono
molte persone. Aurora
Abbiamo visitato il Sacrario di Nervesa
dove sono deposti i corpi di molti Caduti
della Prima Guerra Mondiale, con nome cognome e grado. Poi siamo andati all’Isola dei
Morti e ci hanno spiegato che in quel luogo
sono stati ritrovati corpi dei soldati italiani
e anche austro-ungarici. Sono rimasta molto
incantata da quei luoghi perché, pensandoci,
tutte quelle persone erano partite dalle loro
case per andare a salvare la loro Patria e
purtroppo non sono più tornate dai loro
cari. Giulia
Nel sacrario c’era anche un Museo con
antichi oggetti utilizzati dai soldati in guerra,
non potevano certo mancare le armi che
erano di vari tipi. Terminato il percorso del
Museo, siano andati all’Isola dei Morti. Lungo
le sponde del fiume Piave abbiamo raccolto
dei sassi di diversi colori e forme. Mi posso
ritenere fortunata di non essere nata in quegli anni. Lucrezia
Il 16 ottobre insieme alla classe quarta
siamo andati a visitare l’Isola dei Morti a
Moriago della Battaglia. Abbiamo visitato
anche il Sacrario di Nervesa della Battaglia
dove all’interno di trovava un Museo che
raccoglieva gli oggetti rimasti dai tempi della
guerra. C’erano pentole, caschetti, la bandiera e alcuni fucili. Ci ha accompagnato il Presidente dei Combattenti con alcuni Alpini di
Tarzo e ci ha raccontato che l’Isola dei Morti
si chiama così perché proprio in questo
posto sono morti molti soldati di entrambe
le parti. Mi sono molto emozionata perché
tra tutte queste persone potevano esserci
anche dei miei parenti. Giorgia
Secondo me la guerra non fa arrivare
da nessuna parte, anzi porta solo disgrazie
come la distruzione, la povertà e la morte.
Nel visitare il Sacrario di Nervesa della Battaglia sono rimasto davvero a bocca aperta
da quel numero gigantesco di morti. Provate
ad immaginare in tutte le battaglie fatte. E’
per questo che non ho mai voluto la guerra
ma la pace, una cosa tranquilla di cui non ti
devi mai preoccupare. Eglant
Voce amica»
pagina 6
Novembre-Dicembre 2008
958
Classe 1
2008 i coscritti della classe 1958 hanno
festeggiato i loro 50 anni, tappa importante nella vita perché ricca
di traguardi e soddisfazioni.
Alle 18.00 ci siamo ritrovati nella chiesa di Corbanese per la S.
Messa celebrata da Don Angelo, che ringraziamo: abbiamo ringraziato il Signore per aver avuto la fortuna di trovarci insieme pensando soprattutto ai nostri amici che sono già andati avanti.
Poi tutti a cena al Col de Mar da Gianpietro Strazzer, pure lui
della classe, che ci ha preparato un’ottima cena accompagnata da
altrettanto ottimi vini. La musica di sottofondo ci ha aiutati a rispolverare i ricordi del nostro primo mezzo secolo. Abbiamo quasi
visto l’alba a forza di chiacchierare ed è maturato il pensiero di
vederci più spesso…..e quindi alla prossima!
Viva il ’58, viva tutti noi della classe!
Luciano Cesca
La fitoterapia
L’agrifoglio
In occasione delle Festività
natalizie e di inizio d’anno, sospendiamo per una volta, com’è
ormai consuetudine, le intraprese
conversazioni fitoterapiche, per
farci anche quest’anno gli auguri
“alla maniera erboristica”.
Insieme al Vischio, di cui
abbiamo detto lo scorso anno,
per le Festività viene ancor’oggi
regalato, in segno beneaugurante, un ramoscello di Agrifoglio.
Questa funzione di talismano
vegetale, tramandataci dagli antichi, si ispira probabilmente al
suo aspetto: foglie coriacee ed
accartocciate, munite di spine
pungenti, che evocano un ruolo
di difesa: sempreverdi e lucidissime, ci riportano ad immagini di
durata, di sopravvivenza, di prosperità. E mentre in pieno inverno
l’altra vegetazione dorme spoglia
e desolata, maturano e spiccano
i suoi frutti globosi, color rosso
vivo, che sembrano celebrare la
rivincita del sole al solstizio ed
augurare un anno felice.
Da noi non è frequente allo
stato spontaneo. Lo si trova talora a socializzare con la quercia
ed è fra i pochissimi alberi – più
spesso un arbusto – che può vivere all’ombra del faggio.
Nel ‘500, il famoso medico
svizzero Paracelso ne prescrisse
il decotto di foglie per le forme
artritiche. Alla fine del XVII secolo fu ritenuto da alcuni medici
uno tra i migliori febbrifughi. Più
recentemente il dott. Hendricks
lo individuò – utilizzando una
macerazione in alcol ed acqua di
Progetto Difesa in Rosa
Quando la forza è nel nostro coraggio!
radice e parti aeree della pianta
– quale rimedio di elezione per
il reumatismo oculare.
Tutto sommato, però, l’utilizzo dell’Agrifoglio come
fitoterapico – come succede per
molte altre piante, che, sotto
questo aspetto, presentano nei
secoli una fortuna altalenante
– è oggi piuttosto desueto, ma
con due importanti eccezioni:
l’utilizzo dell’Agrifoglio come
fiore di Bach, (preparato come
diremo nel prossimo numero),
che può aiutare quelle persone
che – nel tempo spesso deluse, amareggiate o che hanno
sofferto ingiustamente – conoscono sentimenti di gelosia, di
invidia, talora perfino di odio;
e poi l’utilizzo dei giovani getti
della pianta, secondo la forma
di preparazione descritta nel n.
3/2008 di Voce Amica, quale
rimedio atto a migliorare in
particolare la funzionalità dei
surreni e quella dei reni compromessa da processi infiammatori cronici.
Con un ramoscello di Agrifoglio, buone Feste a tutti!
Piero C.
Articoli per VOCE AMICA
Per agevolare il lavoro della redazione si prega
di preparare gli articoli su supporto informatico
formato Word e le foto possibilmente in formato
jpg. Si consiglia di consegnarli a mano o di inviarli
per posta elettronica.
Si ringrazia per la collaborazione.
Nel mese di dicembre si è concluso il primo ciclo di lezioni inerenti
il progetto “Difesa in rosa”. L’esperienza, promossa dall’Assessorato
ai Servizi Sociali dell’Amministrazione Comunale in sinergia con la
Commissione Intercomunale per la promozione delle Pari Opportunità, ha voluto raccogliere l’esigenza di creare una cultura di prevenzione atta a garantire un clima sociale positivo. L’esperienza è finalizzata
a dare una strumentalità operativa tale da infondere sicurezza sulla
propria capacità di autodifesa di fronte a situazioni di rischio o pericolo. Le otto lezioni, tenute dal prof. Giampietro Vascellari, maestro di
judo, hanno registrato una partecipazione attiva e positiva delle “cinture rosa” che con molto entusiasmo hanno accettato di essere le protagoniste dell’iniziativa. Il riscontro è stato positivo sotto una pluralità
di aspetti tra i quali, la componente sportiva della medesima disciplina,
il clima relazionale di interscambio reciproco che è venuto a crearsi.
L’iniziativa è servita, con l’ausilio di un sondaggio, a raccogliere
indicazioni e consigli in merito alle attività che il mondo femminile
vorrebbe vedere realizzate nel territorio.
L’Amministrazione ringrazia per l’entusiasmo riscontrato e per la disponibilità al dialogo costruttivo dimostrata.
Nel mese di febbraio prenderà avvio il secondo ciclo di lezioni, si
tratta di ulteriori 8 incontri che si terranno a partire dal 3 febbraio ogni
martedì, dalle ore 21 alle ore 22 presso la palestra comunale.
L’iscrizione può essere effettuata presso l’ufficio dell’Assistente
Sociale nei locali del municipio fino al 28 di gennaio. I moduli per
l’iscrizione si trovano sul sito web del comune, o presso l’ufficio
succitato. Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere al numero
0438.9264209.
Il servizio gratuito vuole porsi tra i tanti momenti di incontro e scambio tra il mondo femminile e l’Amministrazione che lo rappresenta.
La Commissione Intercomunale per la promozione
delle Pari Opportunità.
«Voce amica»
Novembre-Dicembre 2008
pagina 7
Notizie dal Comune
ww.comune.tarzo.tv.it
Avviso alla cittadinanza
Consigli per i vicini di casa:
(rivolto in particolar modo a pensionati/anziani)
Non aprite la porta di casa a sconosciuti
anche se vestono un’uniforme o dichiarano
di essere dipendenti di aziende di pubblica
utilità.
Verificate sempre con una telefonata
da chi sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se
non ricevete rassicurazioni non aprite per
nessun motivo.
cio postale e parlatene con gli impiegati o
con chi effettua il servizio di vigilanza. Se
questo dubbio vi assale per strada entrate in
un negozio o cercate un poliziotto ovvero una
compagnia sicura.
se nei vostri paraggi abitano anziani soli,
scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire
meno soli. Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per
chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li
renderà più sicuri. Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga
l’anziano vostro vicino di casa.
Durante il tragitto di andata e ritorno
dalla banca
Consigli per gli impiegati di banca o di
o dall’ufficio postale con i soldi in tasca, uffici postali:
non fermatevi con sconosciuti e non fatevi
allo sportello si presenta un anziano
Ricordate che nessun Ente manda perso- distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere quando
e fa una richiesta spropositata di denaro condi banca o di ufficio postale vi insegue per tante, perdete un minuto a parlare con lui.
nale a casa
per il pagamento delle bollette, per rimborsi
o per sostituire banconote “false”.
strada per rilevare un errore nel conteggio
del denaro che vi ha consegnato.
Non fermatevi mai per strada
Quando utilizzate il bancomat:
per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni
o a chi vi chiede di poter controllare i vostri
soldi o il vostro libretto della pensione anche
se chi vi ferma sembra una persona distinta e
dai modi affabili.
Se fate operazioni in banca o in un ufficio
postale possibilmente fatevi accompagnare,
soprattutto nei giorni in cui vengono pagate
le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
Se avete il dubbio di essere osservati
fermatevi all’interno della banca o dell’uffi-
Sabato 20 dicembre 2008,
nella sala consiliare, si è
svolta la tradizionale consegna delle borse di studio
agli studenti del Comune
che si sono distinti per
meriti scolastici conseguiti
nell’anno 2007/2008. Sono
intervenuti l’Assessore alla
cultura e pubblica istruzione
Andrea De Polo, anche in
rappresentanza del Sindaco
Gianangelo Bof, l’Assessore
Vincenzo Sacchet ed il Responsabile d’Area Francesco
Introvigne. I riconoscimenti
sono stati ben 27, per un
ammontare
complessivo
di € 6.200, dei quali 7 di
3^ media con ottimo, 12
delle superiori con media a
partire da 8/10 e 8 neodiplomati, con esito finale da
80/100 e superiore, che frequentano ora il primo anno
dell’università. L’Assessore
De Polo, dopo aver apprezzato la bravura, il sacrificio
e l’abnegazione dei ragazzi
presenti, per l’esempio dato
ed i risultati conseguiti in
una scuola oggi messa in
discussione, anche oltre i
limiti della seria e necessaria critica costruttiva, ha
usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati
Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti:
non lasciate soli i vostri anziani, anche se
non abitate con loro fatevi sentire spesso
e interessatevi ai loro problemi quotidiani.
Ricordate loro di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se
hanno il minimo dubbio fate loro capire che è
importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino
di casa oppure contattare il 113. Anche se
non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.
Basta poco per evitare un dramma. Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali
nessun impiegato effettua controlli. Per ogni
minimo dubbio esortateli a contattarvi. Per
qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio non esitate a chiedere l’intervento
della Polizia Locale. (Ufficio 0438 9264205,
cell. 335 800 9341), 112 Carabinieri – 113
Polizia di Stato.
P.S.: A quanto sopra possiamo aggiungere, in
seguito a segnalazioni pervenute, non accettate, se non siete sicuri ed a perfetta conoscenza dei contenuti, contratti per telefono
di fornitura di beni e servizi. Vedasi le
recenti sanzioni dell’Antitrust sulle pratiche
commerciali scorrette nella modalità di pubblicizzazione dei prezzi praticati nel mercato
libero dell’energia e del gas.
BORSE DI STUDIO 2008
spronato tutti verso ulteriori
traguardi, ringraziando, non
da meno, i genitori per l’impegno economico sostenuto
di cui l’Amministrazione,
ben conscia, ha voluto sottolinearne, col pur modesto
contributo odierno, il valore
ed il significato. L’Assessore
Sacchet ha invitato i ragazzi
a volgere uno sguardo anche
ai problemi della collettività
locale, a realizzare l’idea
di poter essere, un giorno,
loro stessi amministratori
ed a farsi promotori fin da
subito, sfruttando al meglio
gli strumenti e la tecnologia informatica largamente
diffusa, oggi finalmente in
arrivo su tutto il territorio
comunale, di suggerimenti
ed iniziative atti a migliorare il governo locale ed il
vivere sociale della nostra
comunità. I premiati, nell’ordine e per merito, sono
stati: Alessia Casagrande,
Marco Da Ros, Alice Morandin, Elia Pol, Valentina Pol,
Anastasia Resera, Emily
Salamon, Silvia Zamuner,
Elaine Petri, Jessica Tomasi,
Sara Tonon, Nicola Pradal,
Isabel
Morandin,
Giulia
Franceschet ed Alessandra
Collodel che hanno ricevuto un assegno di € 200;
Riccardo Pol, Chiara De
Bastiani ed Anita Varaschin
un assegno di € 225, Matteo
Zanetti (€ 250), Luca De
Lorenzi e Francesco Favero
€ 200, Marta Tonon (€ 225),
Cristina Bez, Steven Cadalt
e Giulio Franceschet € 250,
infine Beatrice Tonin ed Alice Varaschin con 100/100 €
450 ciascuna.
Il piacevole pomeriggio si
è concluso con il consueto
scambio augurale pre-natalizio e con brindisi e dolci
offerti dai numerosi parenti
e genitori presenti alla cerimonia.
F.I.
«Voce amica»
pagina 8
Novembre-Dicembre 2008
Notizie dal Comune
ww.comune.tarzo.tv.it
CONTRIBUTI 2008
LETTURE ANIMATE sul Natale
L’Amministrazione, con atti deliberativi della Giunta e determine dei
Responsabili degli Uffici e dei Servizi, in esecuzione di convenzioni in
essere, ha erogato complessivamente nel 2008, nell’ambito delle attività
istituzionali, culturali, sportive, educative, ricreative, dei valori ambientali, monumentali, storici e tradizionali, della promozione turistica ed economica, ad esclusione di quelli dei Servizi sociali, per riservatezza qui non
elencati, i seguenti finanziamenti e benefici economici (contributi):
Mercoledì 17 dicembre l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca hanno
organizzato un piacevole pomeriggio nella sala biblioteca con Alessandra, Carla, Caterina e Daniela che hanno intrattenuto i bambini con una
serie di letture animate, creando anche un pupazzo di neve ed altre figure
che hanno incantato i bambini.
Comunità Montana Prealpi Trevigiane: contributo ordinario 2008
Scuola Materna “Tandura Mondini” di Tarzo:contributo ordinario
Scuola materna “San Antonio” di Corbanese: Contributo ordinario
Scuole materne di Corbanese e Tarzo: contributo straordinario
Contributo regionale“buono libri” a.s. 2007/2008
Istituto Comprensivo: gestione delle spese varie d’ufficio e P.O.F.
Borse di studio studenti meritevoli: a.s. 2007/2008
Contributo “borse di studio” a.s. 2006/2007
Pro Loco Tarzo: manifestazioni varie dell’attività ordinaria
Pro Loco Tarzo per Comitato “Va dee femene”: attività culturali estive
Corale dei laghi: promoz. e valorizz. trad. canto popolari
Parrocchia Tarzo:Voce Amica – bimensile Tarzo, Corbanese, Arfanta
Circolo Musicale Tarzo:scuola di musica –int. Dom. 3/7/07-prot.8274
Istituto Comprensivo Sarmede: orientamento a.s. 2007/2008
Commercianti & Esercenti Tarzo: luminarie natalizie
Ass.ne PRO.G.E.T.T.O.: mostra bonsai, piazza in fiore, lo spirito degli
antichi sapori e mercatino di natale
Pro Loco Tarzo per Comitato “Va dee femene”: manutenzione & sfalci
Riserva Alpina 30 Tarzo: manutenzione sentieri
Scuderia La Corte – Tovena: realizzazione cartina percorsi ippovie
ASD Orienteering Tarzo: promozione orientamento
SILCA Ultralite Triathlon: “Prealpi Triathlon Fest”, Campionati italiani a
staffetta, Militari e Coppa Italia giovani
U.C. La Vallata: attività ciclistica ricreativa, giovanile ed amatoriale
U.C. La Vallata a ½ Pro Loco Tarzo: Trofeo “Martiri della Libertà”
A.S.D. Tarzo - Revine Lago: Attività sportiva calcistica – varie categorie
A.S.D. AC Vallata 1999: per gestione impianti sportivi7
Contributo a persone disagiate
Contributo rientro Veneti nel Mondo
Contributo regionale sostegno accesso abitazioni in locazione
Parrocchia di Tarzo: Gr.Est. 2008
Parrocchia di Corbanese: Gr.Est. 2008
Università terza età – Cison di Valmarino: attività culturale
Mondragon Soc. Agr. Di Tessari & Sartori: partecipazione al salone
internazionale del gusto di Torino
Associazione Combattenti e Reduci: cerimonie XXV Aprile, IV
Novembre e gita scolaresche
Gruppo Alpini Tarzo: contributo regionale adunata sezionale e
celebrazioni del 40° di rifondazione -aprile 2008
8.032,75
19759,28
14964,14
5.000.00
2.721,40
13.649,11
6.200,00
4.922,60
2.500,00
300,00
500,00
800,00
1.300,00
250,00
400,00
1.600,00
800,00
300,00
400,00
500,00
1.000,00
1.000,00
1.300,00
1.000,00
6.600,00
880,00
700,00
2.689,00
900,00
600,00
850,00
600,00
800,00
7.000,00
RISULTANZE ANAGRAFICHE 2008
In attesa del perfezionamento delle singole e diversificate
statistiche annuali della popolazione, in fase di elaborazione, questi sono i dati riassuntivi dell’Anagrafe della popolazione residente (APR) al 31/12/2008:
Anno 2008 Maschi
Inizio anno 2203
Variazioni
-1
Nati
23
Morti
-34
Immigrati
100
Emigrati
-68
Differenza
20
Fine anno
2223
Famiglie
2397
0
14
-69
146
-91
0
2397
Totale
4600
-1
37
-103
246
-159
20
4620
1854
MOSTRA DEL LIBRO 2009
In occasione delle manifestazioni che precedono la Festa della Candelora l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca Comunale organizzano
dal 24 gennaio al 2 febbraio una Mostra del libro presso le ex Scuole
Elementari di via Roma 45
Orario di opertura
Sabato 24/1
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
25
26
27
28
29
30
31
1/2
2/2
ore 10 – 12
ore 9 - 12
ore 9 - 12
ore 10 – 12
ore 9 - 12
ore 9 - 12
Informazioni:
tel. 0438.9264208
[email protected]
Nel mese di gennaio sarà
rinnovato il Comitato Biblioteca.
ore 15 – 18
ore 13,30 – 18
ore 15 – 18
ore 15 – 18
ore 15 – 18
ore 15 – 18
ore 15 – 18
ore 15 – 18
ore 15 – 18
ore 15 – 18
Sui libri verrà
effettuato uno sconto
del 30% sul prezzo
di copertina.
GIOVANI CHE SI FANNO
ONORE: laurea a Enrico
Alessio Da Parè (vedi cronaca
di Arfanta)
Novembre-Dicembre 2008
I GIOVANI
LO ADORANO
E SI
INTERROGANO
Continua con gioia ed impegno
il percorso di preghiera per giovani della forania.
Venerdì 21 novembre ci siamo
incontrati nella chiesa di S.
Francesco a Cison di Valmarino
riflettendo sul tema della Giornata Mondiale della Gioventù
di Colonia 2005: “Siamo venuti per adorarlo”. Attraverso
le varie tappe della veglia e con
l’aiuto di alcuni simboli tra cui
la stella e la figura dei Magi abbiamo cercato di capire che la
Chiesa e la Parola sono quindi
la “bussola che ci orienta” verso Lui, che ci permette di incontrarLo, di trovare le risposte agli
interrogativi che ciascuno porta
nel cuore.
Venerdì 12 dicembre, invece,
ci siamo radunati nella chiesa
parrocchiale di Revine. Il tema
scelto è tratto dal Giubileo del
2000 a Roma: “Chi dite che
io sia?”. In questa occasione
abbiamo meditato su una fondamentale domanda: “Chi è
Gesù per te?” Cristo ci invita a
rispondere alla Sua chiamata, a
seguirLo, senza esitare, affidando a Lui la nostra vita, con i nostri talenti e le nostre fragilità,
senza paura.
Ricordo l’appuntamento per
la prossima veglia venerdì 23
gennaio 2009 alle 20.30 nella
chiesa parrocchiale di Tarzo,
ed auguro a tutti i giovani e alle
loro famiglie un Felice Nuovo
Anno.
Valentina
BREVIBREVI
BREVI
q Il Gruppo Ricreativo e il
Consiglio Pastorale, visitando personalmente tutti
gli anziani della nostra parrocchia e portando in dono
il tradizionale panettone,
hanno augurato serene e
gioiose feste natalizie e un
Buon 2009. Auguri di cuore.
q Una delle attività del nostro
piccolo Gruppo Giovani è
la realizzazione del presepe
parrocchiale. Attività che
richiede impegno, collaborazione e fantasia. Marco,
Riccardo, Alice, Lara, Elaine con Valentina hanno rappresentato “Il Verbo si fece
Carne e venne ad abitare
in mezzo a noi”, inserendo
qualcosa di “proprio”, moderno, fantasioso, perché
Gesù nasce anche oggi, per
noi.
Vi invitiamo a vederlo nei
seguenti giorni ed orari di
apertura al pubblico:
LE DOMENICHE sino al
25 gennaio 2009 dalle 8.30
alle 10.30 e dal 10 gennaio
anche al SABATO dalle
14.30 alle 15.30.
Anche l’oratorio di San
Isidoro (Pecol) ha il Suo
presepe, preparato da Noè
ed Emilia Pol. Grazie per
la costante dedizione degli
abitanti del posto, l’oratorio si conserva bene nel
tempo .
FATICANDO…
Il 26 ottobre 2008 assieme ad altri 28.000 e più partecipanti,
abbiamo completato la nostra fatica di 42 chilometri alla 33°
edizione della “Marines Corp Marathon”, unici due italiani
alla corsa. La manifestazione si è svolta accompagnata da una
folta presenza di pubblico per le strade di Arlington e Washington, organizzata dai marines di Quantico (Virginia), unica nel
suo genere, in quanto nessuno dei vincitori percepisce premi in
denaro e tutto il ricavato viene devoluto in beneficenza.
Un sentito ringraziamento va al nostro Sindaco Gianangelo Bof
e all’Assessore Vincenzo Sacchet che ci hanno permesso di porre sulla maglia della gara lo stemma del Comune di Tarzo, per
noi motivo di grande orgoglio.
Maria Augusta e Salvatore
pagina 9
LA GIOIA DELL’INCONTRO
Domenica 14 dicembre il Vangelo ha parlato della gioia, proprio
in quest’occasione il “nostro” don Celestino Mattiuz è tornato tra
noi, per celebrare l’Eucaristia in ricordo del suo 31° anniversario di
sacerdozio, avvenuto lo scorso 10 dicembre. Sarà stato un caso, ma
c’era anche uno spiraglio di sole. Nell’omelia ha affermato: “…bisognerebbe portare nel cuore ed agli altri la gioia di Cristo che
nasce anche oggi per noi, ma la società ci mette quotidianamente
davanti tragedie e sofferenze in cui ci chiediamo se Dio esiste, dov’è?…”. Ha poi espresso la sua gioia per il ritorno “a casa” e “…anche se non sempre è possibile vederci, le radici non si dimenticano,
vi porto tutti nel cuore e nella preghiera…”
Dopo la S. Messa, una foto ricordo con la presenza anche di mamma Lucia ed un momento conviviale durante il quale don Celestino ha scambiato quattro chiacchiere e fatti gli auguri di Natale ai
presenti. Infine, ci ha salutato con un’esortazione: “Me racomando
tegner su Arfanta, eh!”
La comunità lo ringrazia per sua presenza tra noi. Prega affinché la
gioia di questo incontro e di Gesù che nasce possa assisterlo, con
rinnovato entusiasmo, nel compito di pastore ed annunciatore della
Buona Notizia a quanti incontra nel suo cammino.
Valentina
Associazione Emigranti Arfanta
Con la Celebrazione della
Santa Messa alle 11.15, il giorno di Santo Stefano, ha avuto
inizio la consueta tradizionale
festa organizzata dall’associazione Emigrante di Arfanta.
Durante la Santa Messa, celebrata dal nostro parroco, oltre
a pregare per gli emigranti di
ieri e di oggi, ci si è soffermati
su coloro che quest’anno ci
hanno lasciato e ricordati anche
nelle pagine di Voce amica. Don
Angelo nell’omelia ha sottolineato che anche i sacerdoti sono
emigranti e ha ricordato i nostri
parroci defunti.
Sempre toccante è l’alza
bandiera durante la lettura della nostra preghiera prima della
benedizione finale, e non poteva
mancare la foto di gruppo, ricordo che rimane…
Ogni anno ci si conta e il
numero si riduce, qualche figlio
sceglie di associarsi in sostituzione del genitore; quest’anno
ha voluto sottoscrivere l’adesione Fabio Possamai.
Ci si è poi trovati per il rinnovo delle adesioni, un brindisi
e … via per il pranzo!
La festa è stata ravvivata
dalla lotteria organizzata per gli
iscritti e presenti al convivio, la
possibilità per tutti di “vincere”
un premio.
I saluti e la promessa di ritrovarci il prossimo anno hanno
concluso la giornata.
Associazione Emigranti Arfanta
Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta
Arfanta
Paese mio
«Voce amica»
Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta • Arfanta
pagina 10
Battesimi
Grande festa per la nostra parrocchia, dopo tanto tempo si sono
celebrati tre battesimi e le campane hanno suonato a festa per:
- Pol Andrea di Mirko e De Nardi Roberta, residenti in loc. Mondragon di Arfanta. Nato a Vittorio Veneto il 6 ottobre 2008. Dopo
il rito di accoglienza celebrato a Resera il 15 novembre, ha ricevuto il battesimo nella Chiesa parrocchiale di Arfanta domenica
23 novembre 2008.
Padrino: Massimo Geronazzo da San Vendemmiano.
- Zavettori Asia di Matteo e Casagrande Martina, residenti a
Resera. Nata a Vittorio Veneto il 3 luglio 2008. Dopo il rito di
accoglienza celebrato a Resera il 15 novembre, ha ricevuto il battesimo nella nostra Chiesa parrocchiale domenica 23 novembre
2008.
Padrini: Renosto Luigina e Resera Mario da Corbanese.
- De Toffoli Elettra di De Toffoli Martina, nata il 28 agosto 2008 e
residenti a Corbanese in Viale Italia. Dopo il rito di accoglienza
celebrato a Resera il 15 novembre, ha ricevuto il battesimo nella
Chiesa parrocchiale di Arfanta domenica 23 novembre 2008.
Madrina: Silvia Biasi di Pianzano.
Concerto strumentale e vocale
Il concerto di domenica 7 dicembre ha riportato ad Arfanta la
Corale dei Laghi che ha aperto la
manifestazione con pezzi del loro
repertorio che ben conosciamo:
Montagne Addio (Bregani), Rifugio Bianco (B. De Marzi), Salutis
alpinis (Zardini), Aria sulla quarta corda (Bach), Fratello Sole,
Sorella Luna (Ortolani) e Maria
Betlemme (De Marzi).
Nota è la storia della Corale dei
Laghi, sorta agli inizia degli anni
ottanta, dalla unione delle voci
provenienti da Tarzo e da Revine
Lago, riprende la tradizione del
“Bel Canto”, si esibisce in molte
rassegne e concerti in ambito locale e nazionale, organizza l’appuntamento annuale “Rassegna
di Canto Corale”, collabora con
i Comuni e le Pro Loco per l’organizzazione di Concerti e manifestazioni e fa parte del comitato
“Festival Internazionale di Musica e Danza”, dal 2001 è diretta
Sig. Pietro Morandi.
Offertorio in Re Maggiore (Morandi) e Sonata in Fa Maggiore
(Vecchiotti), sono stati i brani che
abbiamo potuto apprezzare per la
bravura del Maestro Barbierato.
Il programma prevedeva una terza parte con l’esibizione del Coro
Ave Plavis di Ponte della Priula,
diretto dal Maestro Sandro Carnelos.
Il gruppo deve il suo nome alla
campana “Ave Plavis” donata dai
ragazzi del ’99 di Fabriano, che il
23 settembre 1979 aveva suonato
a festa e il coro aveva cantato
per quella cerimonia. Da quella
data il coro Ave Plavis continua a
servire la liturgia della parrocchia
di Ponte della Priula e si esibisce
in numerose manifestazioni in
Veneto.
Da vent’anni il coro è diretto dal
M.o Carnelos, noto ad Arfanta da
quando ha partecipato alla cerimonia per l’inaugurazione della
dal M.o Nadia Steffanino.
Una seconda parte del concerto
prevedeva l’esibizione all’organo, un Callido, del M.o Carlo
Barbierato. Barbierato è diplomato in Organo e Composizione
organistica, dal 1977 è organista
della Basilica di S. Maria del
Rosario di Polesella (RO), svolge
una intensa attività concertistica
e dal 2001 è referente della Regione Veneto per la catalogazione
degli organi storici del territorio
Diocesano di Adria – Rovigo. Ha
pubblicato composizioni organistiche e scritti di storia organologica e registrato musiche per la
Radio Vaticana, è direttore delle
Rassegne organistiche “concerti
d’autunno” e “concerti di primavera”. Direttore artistico del
concorso Nazionale di Anguillara
Veneta (PD) e docente presso il
conservatorio “Lorenzo Perosi”
di Campobasso. Una celebrità
che ben ha esaltato le qualità del
nostro Callido, motivo di orgoglio
per la comunità parrocchiale.
Sonata ad organo aperto, Sinfonia
per organo, Sonata del bolognese
nuova Cantoria.
Ave Maria (Coletti), Verbum caro
factum est (anonimo), Venite
Adoriamo (Otano), Ave Maria
Guaranti (Morricone), Noel
(tradizionale,) Canticurum Jubilo
(Haendel), questi i brani cantati
dal coro Ave Plavis.
Al termine del programma, e prima dei saluti, il Maestro Barbierato ha concesso il “bis” richiesto
da Don Angelo a nome di tutto il
pubblico presente che con attenta
partecipazione ha saputo apprezzare i protagonisti.
Ai saluti della comunità di Arfanta sono seguiti quelli dell’Amministrazione Comunale portati
dall’Assessore alla cultura il dr.
Andrea De Polo.
Un ringraziamento particolare
alla Banca Prealpi da sempre sostenitore della manifestazione..
Prima di salutarsi concertisti e
convenuti hanno potuto condividere un rinfresco offerto dagli
organizzatori, soddisfatti per la
presenza di un pubblico numeroso, dalla Parrocchia e dal Gruppo
Ricreativo.
G. R. Arfanta
Enrico Alessio Da Parè
Ecco un altro dei nostri giovani che si è fatto onore nel
mondo degli studi. Enrico
si è infatti laureato presso
l’Università degli Studi di
Padova in “Tecniche sanitarie
di radiologia medica per immagini
e radioterapia”.
Relatrice della tesi è la dott.ssa
Gisella Gennaro, dipartimento di
senologia Istituto Oncologico Veneto, il titolo “Automazione dei controlli di qualità in radiologia
digitale con sistemi CR” Naturalmente ad Enrico vanno le congratulazioni di tutta la famiglia (zia e “nano” compresi) oltre
che l’augurio più sentito per un buon inserimento nel mondo
del lavoro.
Laurea
Novembre-Dicembre 2008
Ricordo
di Lina
e Pietro Pol
Nel secondo anniversario della
Vostra morte, Vi ricordiamo con
immutato affetto.
Siete sempre nei nostri cuori.
Dal cielo continuate a vegliare
sulle nostre famiglie.
Con tanto amore, le vostre figlie, generi e nipoti.
La Voce
di Corbanese
PORTA
SENZA MANIGLIA
Un pittore inglese dipinse un
quadro religioso che divenne
popolare. Il quadro rappresentava la “Luce del mondo”. La
luce è simboleggiata da Gesù
che appare in candida veste,
reggendo in mano una lucerna
davanti ad una porta. Il suo atteggiamento corrisponde ad un
versetto biblico che dice.”Ecco
io sono dinnanzi a una porta, e
busso”.
La porta è chiusa, ma senza
maniglia. Uno spettatore dice al
pittore Guglielmo Hunt: “ Come
si può entrare”?. Il pittore sorrise: “Giovanotto, quella porta si
apre soltanto dal di dentro”!. E’
verissimo.
Si tratta della porta dell’anima,
la serratura della coscienza si
adorazione eucaristica con meditazione, riflessione ed applicazione pratica sullo stile della
“lectio divina”, ma sempre con
il Signore esposto. E’ un modo
diverso di prepararsi a feste importanti. Qualche tempo prima
abbiamo fatto un pellegrinaggio
al Santuario mariano di Castelmonte, dove abbiamo celebrato
una Santa Messa chiedendo alla
Madonna una protezione particolare per le nostre due comunità e poi, dopo il pranzo in un
rinomato ristorante, a visitare la
città di Udine con l’aiuto di una
esperta guida.
Il Natale è stato un momento
forte, come in tutte le parrocchie. Da quando Dio si è fatto
uomo, ogni uomo è diventato
pagina 11
SCUOLA DELL’INFANZIA “S. ANTONIO”
PROGETTO DIDATTICO 2008/2009
NELL’ALLEGRA FATTORIA
Dopo le mattinate dell’accoglienza,
organizzate per i bambini nuovi
iscritti e i loro genitori, anche per
i nostri “vecchi” bambini è ricominciata la scuola materna.
Il tema che verrà sviluppato durante
tutto l’anno scolastico 2008/2009 è
La Fattoria.
Il progetto nasce prima di tutto
dalla consapevolezza che l’ambiente,
sia naturale che sociale, nel quale il
bambino vive, è un contenitore privilegiato per comprendere la realtà,
per acquisire consapevolezza di sé e
per allargare le proprie conoscenze.
Anche se fortunatamente viviamo in
zone di campagna spesso i bambini
conoscono poco l’ambiente naturale
che ci circonda: la fattoria è il luogo
ideale per entrare in contatto con gli
animali, le piante, il loro ciclo di vita e
di trasformazione in prodotti e, non
da ultimo, per sensibilizzare i bambini al rispetto dell’ambiente.
I bambini vivranno molte esperienze
dirette: l’esplorazione, l’osservazione con l’impiego di tutti i 5 sensi, la
manipolazione, l’esercizio di semplici
attività manuali e costruttive che
favoriranno il raggiungimento dei
traguardi che ci poniamo con questo
progetto.
Gli itinerari di scoperta che verranno proposti sono: gli animali, le loro
case, i versi, cosa mangiano e cosa
producono, i prodotti della fattoria
come l’uva, il pane, il miele, la frutta e
la marmellata, l’orto…
Man mano che verranno affrontate
le tematiche verrà proposta ai bambini un’esperienza diretta e pratica:
abbiamo già cominciato con la vendemmia, ci sarà la visita alle api, seguiremo il ciclo della trasformazione
da bruco in farfalla e tante, tante altre occasioni per arricchire il nostro
entusiasmante percorso di scoperta;
a conclusione del progetto verrà effettuata anche l’uscita in fattoria per
mettere insieme tutti quei pezzi di
puzzle conosciuti durante l’anno.
La rievocazione dello stile di vita e
delle abitudini alimentari della fattoria, riveste una valenza educativa
importante, invitando i bambini a
riscoprire il gusto della semplicità
e delle piccole cose quotidiane, a
valorizzare l’impegno che conduce
alla realizzazione di un risultato e
all’autorealizzazione, così come il
duro lavoro del contadino viene
gratificato dal risultato delle fatiche: i
prodotti della fattoria!
Non resta che augurarci che sia
anche questo un anno entusiasmante, avvincente, travolgente, che ci
faccia divertire, imparare, crescere
insieme.
I gitanti a Udine
apre solo dal di dentro: cioè con
la partecipazione della persona,
qualsiasi sia la sua età, a cui è
rivolta la chiamata. Gesù bussa, con insistenza, talvolta con
violenza, ma resta sempre dal di
dentro la mossa decisiva, quella
che farà saltare il chiavistello.
Perché ho detto questo? Per dire
che anche in questa comunità,
ci sono stati fedeli che hanno
aperto la loro porta. aderendo
alle iniziative promosse dalla
parrocchia.
E’ stato costituito un coretto
di voci bianche, tutte delle
elementari che hanno animato
alcune sante Messe riscuotendo simpatia ed applausi. Ci
si augura che continuino con
entusiasmo come lo hanno dimostrato invitandoli ad animare
una S. Messa al mese.
In Avvento al posto della serata
dello studio della parola di Dio
è stato tenuto un momento di
un gran valore. La sua dignità
è grande, il suo destino ha infranto ogni schiavitù terrestre
e materiale e l’ha spinto verso
l’infinito.
Ora non si può più vivere e
morire, amare e soffrire senza
senso, un motivo se Dio ama
e soffre con te, se Dio vive e
muore con te per poter renderti
ricco della “Vita stessa di Dio”.
Con questo significato abbiamo
celebrato solennemente la S.
Messa di mezzanotte, preceduta da circa un’oretta di veglia
natalizia. Che ha reso bella la
Santa messa è stata la numerosa
partecipazione, diretta dalla signora Rosanna Pradal.
Non è mancato poi un momento
conviviale di vin brulè e focaccia offerto del sempre presente
Gruppo degli Alpini, al quale
va il grazie sincero della Parrocchia.
d.A.
“UVA E MOSTO … AUTUNNO TI CONOSCO!”
La prima esperienza di quest’anno, alla scoperta della fattoria e
dei suoi prodotti è stata la vendemmia.
Mercoledì 24 settembre siamo partiti da scuola in passeggiata
per raggiungere la vigna.
Per i bambini è stata un’esperienza entusiasmante vendemmiare, mettere l’uva nelle cassette e anche assaggiarla… che
buona!!
Ne abbiamo portato un cestino a scuola per continuare l’attività
di scoperta di questo prodotto.
Le abilità e le competenze che abbiamo voluto sviluppare nei
bambini con questa esperienza sono state: riconoscere l’uva e le
sue parti, scoprire le varie sequenze dell’uva in vino, ricordare
e ricostruire ciò che si è fatto, visto, sentito, esplorare materiali
diversi ed utilizzarli con creatività.
Grazie a mamma Gabriella che, dando la disponibilità della vigna, ci ha permesso di far provare ai bambini l’esperienza della
vendemmia e per la prelibata merenda che ha deliziato tutti i
piccolo lavoratori!
Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese
Novembre-Dicembre 2008
«Voce amica»
pagina 12
Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese
LA CASTAGNATA
La Castagnata è una tradizione che accompagna questo primo periodo dell’anno
scolastico ed è una splendida
occasione per far festa con i
nostri bambini.
Anche quest’anno, arrivati
in località Mondragon con
il pulmino, abbiamo fatto
una suggestiva passeggiata
nel bosco per raccogliere
castagne e ricci, siamo stati
ospitati presso il ristorante
dei genitori di una bambina
dei grandi.
Mentre le caldarroste cocevano, abbiamo cantato davanti al fuoco scoppiettante;
abbiamo gustato le castagne
tutti insieme e poi via di
corsa sullo scivolo! E che
dire del pranzo? Un’ottima
pastasciutta per tutti!
E’ stata, come sempre, una
preziosa occasione per trascorrere una giornata spensierata e in allegria in mezzo
alla natura.
Il nostro GRAZIE a mamma Laura, papà Gianangelo,
alle nostre “aiutanti-accompagnatrici” e a mamma
Gabriella che ci ha incantato
in sella al suo cavallo bianco
lungo il sentiero…
Michela Tomasi
Novembre-Dicembre 2008
E’ arrivato San Nicolò
Venerdì 5 dicembre per la gioia dei bambini è arrivato San Nicolò.
E’ stato emozionante veder brillare curiosità e gioia negli occhi dei
piccoli mentre aspettavamo il suo arrivo. I loro cuoricini sicuramente battevano forte ed è stato bello vederli gioire quando si è presentato con un bel cavallo nero, certo, per qualcuno è stato anche un
momento di dubbio pensando che forse il regalo non c’era.
Ringraziamo per la collaborazione:
- Gli alpini di Corbanese
- La Pro Loco di Corbanese
- Il gruppo Fon Fierun
- Thomas della scuderia “La Corte”
- I ragazzi: Alberto, Andrea, Francesco, Isabel, Marco, MariaSperanza, Mattia
- E tutti i genitori che hanno collaborato all’iniziativa
- Un grazie di cuore va a Francesco e Maurizio
Una mamma
LA RECITA DI NATALE
Domenica 14 dicembre abbiamo fatto un bel regalo ai nostri genitori.
Al mattino, con le nostre maestre,
siamo andati alla Santa Messa dove
abbiamo pregato e ringraziato Gesù,
espresso il nostro amore per Lui con
tre poesie e augurato Buon
Natale a tutti i presenti; siamo stati proprio bravi, nei
giorni precedenti avevamo
imparato bene bene le poesie e i ritornelli dei canti che
le maestre ci avevano insegnato proprio per la Messa
e tutti i presenti ci hanno
applaudito.
Nel pomeriggio momento
importante: la RECITA DI
NATALE… titolo “NOTTE
SANTA, NOTTE D’AMORE”
diretta da maestra Gemma e
maestra Michela.
E’ una notte speciale, una
notte di attesa, noi stiamo aspettando
l’arrivo di Gesù, sembra un sogno ma
non lo è, è la VERITA’ che Dio si è fatto
Bambino per noi.
Ecco Gesù è nato e ogni dono di bene
ci porterà. E tutti i contadini dell’allegra
ANGOLO DEI
RINGRAZIAMENTI
Desidero ringraziare, a
nome di tutti, il Comitato
Genitori della nostra Scuola
e quanti, mamme, papà e
simpatizzanti, collaborano
attivamente per la realizzazione di tante opere, piccole
e grandi che siano.
Quest’estate il salone è stato
rimesso a nuovo, diventando
ancor più caldo ed accogliente per i nostri bambini: le pareti sono state ridipinte con
vivaci tonalità e il pavimento
ricoperto di luminoso parquet, anche grazie al sempre
prezioso contributo della
Banca Prealpi. E le iniziative
sono sempre tante…!
Certo che se anche altri
vorranno farsi avanti dando
il loro prezioso aiuto sarebbe
tutto ancor più produttivo!
Il Comitato è inoltre, per
noi insegnanti, un validissimo punto di riferimento per
l’organizzazione di uscite e di
momenti di festa per i nostri
bambini.
Grazie anche a nome di
tutti i bambini perché quello
che fate ha un potere educativo da non sottovalutare:
trasmettere il senso della comunità e della collaborazione renderà i nostri bambini
adulti migliori.
Maestra Michela
fattoria (il tema della programmazione
didattica di quest’anno) portarono i
loro doni a Gesù.
Abbiamo cantato con gioia. E anche
qui ci hanno applaudito tanto, siamo
stati veramente bravi, certo che siamo
dei fenomeni!!! Poi, mentre aspettavamo l’estrazione dei numeri per la
lotteria, siamo andati a mangiare tanti
dolcetti e i nostri genitori hanno bevuto vin brulè preparato
dalla nostra cuoca Tiziana e da
Lavinia.
Sono stati estratti i numeri
della lotteria organizzata dai
genitori con l’aiuto della Banca
Prealpi e alcune ditte; il ricavato di questa lotteria andrà per
dei lavori di sistemazione che
verranno fatti in asilo. Grazie
tante anche a Roberto, il nostro simpatico presentatore.
Insieme ai nostri genitori
e alle nostre maestre vi facciamo tanti auguri di BUON
ANNO!!!
Gabriella
«Voce amica»
Frana sulla
strada del
Mondragon
pagina 13
“Progetto Dhapasi”
A seguito delle insistenti piogge
cadute nei mesi di novembre e
dicembre nella zona del Mondragon si è verificato un vasto
movimento franoso che ha interessato anche la strada di accesso alla località che è rimasta
isolata per una decina di giorni.
Anagrafe
BATTESIMI
Ad Arfanta il giorno 23 novembre sono stati battezzati:
Zavettori Asia, De Toffoli Elettra e Pol Andrea. (Vedi Arfanta
paese mio)
NELLA CASA
DEL PADRE
20. DE POLO ROSA, ved.
Antoniazzi Mario, di anni 85.
Abitava a Conegliano in via
Trevisani nel Mondo. Amorevolmente assistita nella sua
vecchiaia venne meno il giorno
4 novembre. La sua anima fu
affidata al Signore nella liturgia
di suffragio il 5 novembre e per
suo desiderio venne sepolta nel
nostro cimitero in attesa della
risurrezione.
21. LUCA SERGIO, coniugato
con Tomasi Paola. Noi conosciamo il giorno della nascita
una persona, ma non possiamo
prevedere la data della morte.
Visse giornate belle e serene,
impegnato attivamente nel suo
lavoro di commerciante di frutta,
ma anche giorni grigi nel veder
RICORDI
De Polo Rosa ved. Antoniazzi
10.03.1923 – 4.11.2008
Cara nonna Rosa, la mia “terza”
nonna, così mi piaceva dire a tutti, ti volevo ringraziare per tutto
quello che hai fatto per me, per
l’infinita pazienza quando facevo
i soliti capricci, ma soprattutto per
l’amore sincero e l’affetto che mi
hai saputo dare.
Ti facevi bambina per poter giocare
con me. Ti ricordi i nostri bei disegni o le costruzioni con i “blu”, le
venir meno la sua salute minata
dal male che ha minata la sua
tempra. Spirò il 12 novembre e
dopo la messa di suffragio il 14
venne tumulato nel cimitero di
Corbanese.
22. GROSSO GIULIO fu Giuseppe e Olga Luca, coniugato
con Toè Dimma. La su vita si
snodò nel quotidiano lavoro,
di commerciante ambulante,
svolto con amore in famiglia
vicino alla moglie ed ai figli, in
armonia con i fratelli. Colpito
dal male, alternava giornate
serene con altre grigie e trepide,
sempre assistito con amore e delicatezza dai familiari. La morte
lo colse il giorno 26 dicembre,
anniversario dedl suo matrimonio, lasciando nel doloro la moglie, familiari, parenti ed amici.
Il suo funerale fu una sentita e
bella celebrazione con numerosa
partecipazione di fedeli e della
schola cantorum che fra l’altro
eseguì anche canti natalizi. I
Padri della Chiesa chiamano il
giorno della morte “dies natalis”
Ora riposa nel nostro cimitero in
attesa della Resurrezione.
risate poi che ci facevamo quando
volevo che tu cantassi qualche filastrocca e ti facevo ripetere delle
parole che tu fingevi di non saper
dire. La tua preoccupazione più
grande era che non mi facessi del
male, non lo sopportavi proprio, infatti, appena avevo un po’ di febbre
e non mi potevo muovere, subito
mi telefonavi, anche due o tre volte
al giorno per avere notizie sulla mia
salute.
Dentro di te sapevi che non mi
avresti vista diventare grande e
questo per te era un grande dispiacere e lo è anche per me, tante cose
belle potevamo fare ancora insieme.
Adesso sei in Paradiso con Gesù,
ho ancora bisogno di te, devi continuare a proteggermi ed a vegliare
su di me. Ti porterò sempre nel mio
cuore e non ti dimenticherò mai. Di
questo ne sono sicura perché mamma e papà mi aiuteranno ed ogni
sera prima di addormentarmi una
preghierina sarà anche per te.
Ciao dolcissima nonna che tutti i
bambini vorrebbero avere. Un bacione grande, grande, grande. Con
tanto affetto da Elisabetta Tonon
Domenica 26 ottobre, presso lo stand della Pro Loco, si è tenuto un incontro conviviale che
aveva per scopo una raccolta fondi a sostegno del “progetto Dhapasi”. Il progetto prevede
l’ampliamento dell’edificio dell’Istituto ECHC a Kathmandu, con la costruzione di un
primo piano - attualmente l’edificio è sviluppato solamente al piano terra - dove sarà situata
la zona notte con stanze dormitorio separate maschi e femmine, servizi igienici completi di
docce con acqua calda fornita da pannelli solari. Al piano terra si prevede la ridistribuzione
degli spazi interni e miglioramenti igienico - sanitari con la formazione di: cucina, sala mensa, sala studio/gioco, ufficio, piccola infermeria, servizi igienici e magazzino. Il progetto
prevede inoltre l’installazione di un sistema di accumulo e di un sistema di depurazione
dell’acqua per uso domestico e se necessario, di un sistema di produzione di energia elettrica
di supporto con pannelli fotovoltaici. Il progetto sarà suddiviso in due fasi distinte:
• prima fase: esecuzione delle opere edili di ampliamento e delle modifiche interne.
• seconda fase: revisione dell’arredo interno e degli spazi esterni con creazione di aree
gioco, istituzione di un servizio di controllo sanitario periodico dei bambini con compilazione di report individuali.
Al completamento delle prime due fasi si proporrà il proseguimento del progetto, con
ulteriori fondi, con interventi sulla scuola alla quale l’istituto si appoggia. Il gruppo di
coordinamento del progetto, formato da alcune famiglie che hanno adottato in Nepal e dal
responsabile progetti di International Adoption , si impegna ad effettuare dei controlli e delle
verifiche sul corretto svolgimento del progetto, anche con visite periodiche all’istituto, per
garantire la massima trasparenza e correttezza. L’appuntamento è stato organizzato da alcune
famiglie che hanno adottato i propri figli in Nepal, grazie all’aiuto della Pro loco che ha
messo a disposizione i locali, e che ha dato il proprio fondamentale sostegno a contenere al
massimo le spese, nell’organizzazione e preparazione dell’ottimo pranzo a cui hanno partecipato 230 persone tra adulti e bambini. La bella giornata di sole ha consentito ai bambini di
“scatenarsi” nell’ area adiacente e di dare sfogo alla loro creatività con disegni e colori e agli
adulti di incontrarsi (alcuni anche dopo tanto tempo). Durante il pranzo sono state vendute
le magliette con il logo del progetto (è possibile acquistarle rivolgendosi agli organizzatori
) e si è presentato il progetto con proiezione di foto e audiovisivi. Al termine si è svolta
l’estrazione dei biglietti della lotteria, sono stati distribuiti decine di ricchi premi offerti,
anche, da alcuni negozi del paese e ceste alimentari offerte dalla Coop di Vittorio Veneto, il
primo premio era una maglietta di Alex Del Piero con la sua firma. Il ricavato del pranzo,
della vendita di magliette delle offerte e della lotteria è di euro 4.235,00 e sarà interamente
devoluto al progetto. Questo risultato e la massiccia partecipazione contribuiscono a dare
una bella spinta concreta e morale per il proseguimento del progetto Kola e Surendra, i
bambini ospiti dell’Istituto nepalese Dhapasi di Katmandù. Il gruppo di coordinamento del
progetto con International Adoption, ringraziano di cuore quanti hanno creduto e voluto contribuire alla raccolta fondi per la realizzazione del “PROGETTO DAPHASI”. Per chiunque
fosse interessato, si possono trovare aggiornamenti e ulteriori informazioni sul progetto sul
sito www.internaionaldoption.it e contribuire con versamenti sul conto corrente postale di
International Adoption, (cod. IBAN IT 92 H 07601 12300 000076151752 ) specificando la
causale “Progetto Daphasi”.
Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese
Novembre-Dicembre 2008
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Novembre-Dicembre 2008
La Madonna
di Motta
a Fratta
Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo
Voce Amica
Tarzo www.parrocchiaditarzo.it
Il viaggio della Madonna
di Motta tra le parrocchie
della Diocesi ha fatto una
sosta anche nella nostra
piccola chiesa dedicata a
San Martino. Sabato 18
ottobre, sul calar della
sera, l’abbiamo accolta
con entusiasmo e devozione raccogliendoci in preghiera.
Anche se la visita è stata breve la Madonna ha toccato il nostro cuore ed ha
risvegliato in tutti noi la fede. Percorrendo le vie del Borgo ha benedetto
le nostre famiglie e gli ammalati.
Ringraziamo la Vergine Maria per questa visita.
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
strumento pastorale
Parlare oggi di scuola dell’Infanzia
come ambito di missione pastorale
nella chiesa, può sembrare, di tornare ad altri tempi. E’ un argomento invece, sempre attuale che va
continuamente riproposto e invita
a riflettere tutti.
“L’Identità della scuola cattolica,
ha le origini nella coscienza storica
della Chiesa, la quale, riflettendo
sulla missione affidatele dal suo Signore, individua progressivamente
gli strumenti pastorali più fecondi
per l’annuncio evangelico e la promozione dell’uomo” (cfr. CEI per
l’educazione cattolica,1985,n°4).
Va valorizzato quindi il diritto della
Chiesa di disporre di spazi propri e
adeguati per la sua missione e il diritto a proporre la propria specifica
educazione, l’educazione cristiana.
Prima di tutto si deve dare uno
“spazio informale” all’educazione
cristiana che è costituita dal clima
“cristiano” che si riesce ad istaurare nelle relazioni, nei simboli e nei
segni che rendono leggibile anche
ai lontani il carattere cristiano della
scuola.
Poi viene lo “spazio formale” che,
per la nostra scuola significa collaborazione con le indicazioni pastorali offerte dalla parrocchia.
Gli appuntamenti previsti per questo anno scolastico sono:
- L’incontro con la Madonna di
Motta di Livenza, è stato molto
positivo.
- L’esperienza del Natale che ha
portato bambini, genitori e insegnanti a incontrarci in Chiesa,
con la Celebrazione dell’Eucaristia e gli auguri dei bambini a
tutta la comunità.
- La benedizione dei bambini
nella festa dell’Epifania, con la
premiazione del concorso presepi. Anche alcuni bambini della
scuola, sono stati premiati.
- Prossimamente la partecipazione alla nostra festa patronale
con la processione e celebrazione
Eucaristica dei bambini,.
- Il mercoledì delle Ceneri, inizio
del grande periodo della Quaresima, in preparazione della S.
Pasqua.
L’inizio e la fine di questa attività
scolastica coincide con l’inizio e la
fine del cammino di catechesi della
parrocchia.
Perché queste iniziative nella scuola, in collaborazione con la chiesa
locale?
Perché la Chiesa non può rinunciare alla sua missione di riunire
l’umanità, legata alla vicenda storica di un Dio che è venuto a riunire
coloro che erano dispersi rivelandoci che non c’è più né giudeo,
né greco, né barbaro, né sciita, né
uomo, né donna.(cfr. Col.3,11)
La Chiesa lungo la sua storia, riconosce gli uomini in Cristo, tutti
gli uomini, come destinatari della
bontà di Dio e della salvezza.
La scuola dell’Infanzia, offrendo
l’opportunità d’incontro con la
vita della Chiesa, offre un servizio
ai bambini e alle loro famiglie a
vivere il loro essere Chiesa. Per
i battezzati che frequentano la
scuola cattolica; per le famiglie e i
bambini che vengono da differenze
culturali e religiose è un orientamento verso il Regno di Dio.
E’ un cammino che, pur conoscendo attese e fatiche, è sempre aperto
a costruire il grande sogno di Dio,
che tutti gli uomini conoscano
Gesù: unico salvatore del mondo.
Sr. Leontina F.
CONSIGLIO PASTORALE
PARROCCHIALE
Cari lettori il C. P. P. vi augura
un Buon 2009 e vi propone una
piccola riflessione.
La cronaca quotidiana ci fa notare che stiamo vivendo in un
tempo senza precedenti, segnato
da grandi contraddizioni: abbiamo raggiunto elevati vertici
di progresso, ma ci sono abissi
di perplessità e di disperazione,
di incertezze e di sconforto.
Ma la speranza non abbandona
i cristiani. L’amore cristiano
si misura non solo in base alla
generosità, ma anche con la
capacità di rispondere alle necessità dell’altro, soprattutto nel
motivare e sostenere le persone
nel loro cammino di fede. Dio è
sempre presente in ogni cristiano, soprattutto nei volti dimenticati e sofferenti, nelle periferie
del nostro povero mondo, ma a
volte non lo vediamo o ancor
peggio facciamo finta di non
vederlo, per paura che esso ci
chieda più di quello che stiamo
facendo: ci troviamo dunque di
fronte ad una scelta. Che fare?
Nella vita ognuno di noi è chiamato a fare delle scelte. Poco
importa se sono scelte religiose
o che si tratti di questioni familiari, lavorative, scolastiche,
sociali, ecc. Tutti dobbiamo
imparare a scegliere poiché la
vita è fatta di incroci, di strade
in salita e di semafori che molte
volte sono rossi. Ci troviamo di
fronte a situazioni in cui bisogna
avere il coraggio di capire quello
che vogliamo fare. Succede però
che spesso le nostre scelte non
hanno l’applauso delle folle o
il compiacimento delle persone
che hanno potere. Ma questo a
Gesù non importa. La missione
di ogni fedele è quella di comunicare il messaggio evangelico
in questo mondo confuso da
profonde trasformazioni sociali,
politiche, economiche e tecnologiche. La scelta di fede del
cristiano, anche se ritenuta fuori
moda o fatta da pochi uomini,
è sicuramente un segno tangibile all’interno della società.
Cerchiamo quindi di vivere la
nostra missione promuovendo
i valori cristiani, innanzitutto
quello della pace e dell’amore
tra i popoli. Le notizie dei Tg
ove si parla spesso di guerra e di
delinquenza, ove gli innocenti
sono i primi a pagare, sono davvero un brutta conseguenza di
scelte sbagliate.
Nel periodo natalizio tutti ci
scambiamo gli auguri più cari e
sinceri, con dei buoni propositi
per l’anno nuovo, ma nei nostri
cuori c’è veramente questa sincerità? O purtroppo il Natale sta
diventando solo un bussines?
Eppure quel bambino nato da
Maria e deposto in una mangiatoia è venuto per tutti. Al di
là della magia della festa, Lui è
nato per la salvezza del mondo,
per il bene di ogni uomo. Il suo
amore dovrebbe essere il nostro
pane quotidiano: liberaci da
ogni male, sia fisico che spirituale. Accogliamolo! Possa questo Bambino aprirci gli occhi su
un mondo diverso. Fermiamoci
a riflettere, ascoltiamo il nostro
cuore e questo bimbo speciale
ci dia la forza di vivere con responsabilità la nostra fede ed il
coraggio di andare per la giusta
strada gioiosi e uniti.
Prima Confessione
Domenica 14 dicembre 2008 hanno partecipato alla S. Messa
delle 10,30 i bambini della classe III elementare con i loro genitori. Sono stati presentati alla Comunità perché questi bambini
nel mese di maggio celebreranno la prima Confessione. E’ una
tappa importante della loro vita, per la formazione della loro coscienza e per il rapporto con Dio e la sua Legge; è la loro prima
e vera educazione alla libertà.
Nella preghiera dei fedeli i bambini hanno chiesto al Signore di
prenderli per mano e di far conoscere loro la strada da percorrere, meditando i suoi Comandamenti.
Don Francesco li ha quindi presentati alla Comunità e, nell’uscire dai banchi, hanno rivelato tutta la loro emozione. Eccoli: Bernardi Andrea, Bottega Beatrice, Cadalt Andrea, Clean Sofia, Da
Ros Silvia, De Coppi Eleonora, De Polo Sara, Faraon Jolanda,
Franceschet Anita, Gardin Maria, Pellettier Isabelle, Petri Julia, Pradal Giulio e Resera Andrea.
I LAVORI IN
PARROCCHIA
Il fronte est ed i preparativi
restauro statue
I lavori di restauro della Chiesa
Parrocchiale, tuttora imbavagliata
dai ponteggi e dalle difficoltà economiche, sono ora sospesi per le
festività e per le avverse condizioni
meteo,
Ultimato il tetto, con gli imprevisti
descritti nel precedente numero,
i lavori riguardano ora le facciate
esterne, il cui stato di conservazione, una volta iniziata la bonifica, è
risultato peggiore del previsto.
Le sollecitazioni giunte per ultimare l’opera, in considerazione
della presenza delle impalcature,
del costo di oltre 34.000 Euro, ci
hanno inizialmente incoraggiato.
ELENCO “PRESTITI GRAZIOSI” RICEVUTI
N. 1 - € 1.000; N. 2 - € 3.000; N. 3 - € 2.000; N. 4 - € 1.000; N. 5
- € 2.500; N. 6 - € 1.000; N. 7 - € 2.000; N. 8 - € 5.000; N. 9 - €
1.000; N. 10 - € 5.000
Modalità:
1) In contanti in Canonica – Via Roma, 19 (tel.0438 586205) da
parte di persone maggiorenni o rappresentanti di enti ed associazioni:
a) verrà rilasciata specifica ricevuta numerata e firmata;
b) potrà essere chiesta la restituzione non prima di 24 mesi
(salvo anticipata necessità).
2) Con bonifico bancario, a favore della Parrocchia di Tarzo, presso
la Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi di Tarzo (operazione possibile in tutte le filiali della Banca Prealpi o in via telematica tramite la propria banca) con le seguenti coordinate:
C/C n.15584 intestato a “Parrocchia della Purificazione della Beata Vergine di Tarzo” – IT69 A0890462130000000015584:
a) portare la ricevuta del bonifico bancario in Canonica e verrà rilasciata specifica ricevuta numerata e firmata;
b) potrà essere chiesta la restituzione non prima di 24 mesi
(salvo anticipata necessità).
3) DITTE e IMPRESE possono versare un contributo come “erogazione liberale”, usufruendo del beneficio fiscale della deducibilità
del 2% del reddito d’impresa.
Prima Comunione
Il giorno 21 dicembre alla santa Messa delle 10,30 erano presenti i bambini che si stanno preparando alla prima Comunione
accompagnati dai loro genitori. I bambini hanno partecipato
attivamente alla celebrazione impegnandosi ognuno con grande
serietà: chi in un servizio, chi in una lettura. Presentandosi alla
Comunità hanno chiesto l’aiuto, la testimonianza e la preghiera
di tutti per prepararsi bene a ricevere questo Sacramento.
Il parroco li ha poi chiamati per nome ad uno ad uno e sono:
Casagrande Karim, Costa Leonardo, Dal Gobbo Tiziano, Dalle
Crode Beatrice, Da Parè Emiliano, De Nardi Michele, De Polo
Eleonora, De Polo Emma, De Zanet Nicola, Faraon Diletta,
Franceschet Jennifer, Franceschet Jessica, Lorenzon Marika,
Lovat Elia, Michelon Giovanni, Pin Ettore, Rizzo Andrea, Salamon Mattia, Varaschin Matteo, Vanzella Valerio.
Era, infatti, a tutti evidente l’opportunità di non perdere l’occasione e,
quindi, la necessità di proseguire
i lavori. Così è nata l’idea, sperimentata positivamente in altre Parrocchie, dell’operazione “Prestito
Grazioso”, in attesa dei contributi
assegnati e che saranno erogati,
come da prassi, tra qualche anno.
L’operazione è stata sottoposta alla
valutazione ed all’approvazione del
Consiglio Pastorale Parrocchiale,
quindi al vaglio degli Uffici della
Curia vescovile. Il tutto per far
fronte allo scoperto ammontante
ad € 120.000,00 (90.000 per gli
esterni e 30.000 per gli imprevisti
del tetto), senza tener conto del
mutuo, sin dall’origine previsto,
pari ad € 150.000,00. Nel precedente numero di Voce Amica
annunciavamo il motto:” siamo ai
2/3 dell’opera, possiamo portarla
a termine con l’aiuto di tutti”. Ed
ancora: “possiamo quindi farcela,
auspicando la condivisione del progetto e contando sulla sensibilità di
tutte le componenti della comunità:
le famiglie, gli enti, le associazioni
e le attività imprenditoriali. Stiamo
salvando il patrimonio dei nostri
padri, vorremmo poterlo consegnare integro in eredità ai nostri figli”.
pagina 15
Ora non si può tornare indietro, né
può venir meno la speranza nella
provvidenza dell’Uomo, mossa
dalla mano di Dio.
La risposta al “prestito grazioso”,
dopo un blando inizio, comincia
a prendere consistenza. Qui sotto
diamo puntualmente conto, per
trasparenza e correttezza, nell’auspicio che la condivisione, negli
intendimenti dichiarata, trovi ulteriore concreta risposta.
Stiamo iniziando un nuovo anno e
porgiamo a tutti, indistintamente, i
migliori auguri di vita, prosperità e
pace, consci anche della difficoltà
dei tempi. Auguriamo un buon
anno alla Chiesa spirituale ed un
buon anno anche a quella materiale.
Quella che ci accoglie dal primo all’ultimo nostro giorno terreno. Posi
sicura sulla roccia, ci protegga dal
freddo, dalla forza del vento e della
tempesta, resista alle scosse delle
macchine mosse dall’uomo ed alle
scosse del terremoto. Aiutiamola
dunque, nella misura in cui possiamo, con un “prestito grazioso”,
diverrà un prestito “prezioso”.
Per il Consiglio Affari
Economici – Franco
INCONTRI FORMATIVI PER
GENITORI E…….NON SOLO
Nei mesi di novembre e dicembre, sono stati organizzati
nella nostra Parrocchia due incontri con i genitori dei bambini e
dei ragazzi dei gruppi di catechismo. Relatore era Don Eugenio,
parroco della comunità dì Farrò, che ha esposto a noi tutti (pochi
come al solito e più o meno sempre gli stessi), alcuni punti di una
lettera, che ha inviato alle famiglie della sua comunità, evidenziando i fatti più salienti della nostra realtà di essere cristiani oggi.
Nella sua esperienza parrocchiale si è trovato di fronte persone
che si recavano in Parrocchia come se andassero al supermercato
ad “acquistare” i Sacramenti ed egli, come “commesso”, aveva
il dovere di concederli a tutti, anche a coloro che non aveva mai
veduto o conosciuto.
Nella sua lettera don Eugenio, ha precisato che Gesù Cristo non
obbliga nessuno a ricevere i Sacramenti, ma ha lasciato e lascia libero ogni cristiano. Quando si fanno delle scelte si deve poi seguire
un percorso e questo non si ferma all’epoca in cui il bambino
o il ragazzo ricevono l’Eucaristia o la Cresima.
Anche il mister di una squadra, non fa gareggiare colui che prima non sia mai andato agli allenamenti. Così è anche per i Sacramenti: l’allenamento deve esserci sempre e costante nel tempo.
Non bisogna ribadire la solita frase: “Bè! Mio figlio è sempre
venuto a catechismo, l’ho mandato a Messa, quindi non può non
fare la Prima Comunione o la Cresima!”
Ognuno dovrebbe riflettere sul fatto che non è la presenza che
conta, né a catechismo, né in chiesa, ma la partecipazione attiva
dei nostri figli e di noi stessi. Loro ci osservano come ci muoviamo,
come parliamo e come ci comportiamo. Facciamo un esame di
coscienza e valutiamo attentamente le nostre scelte, perché queste
influenzeranno non solo la nostra vita, ma anche la loro ed eliminiamo dalla nostra fede la parola “obbligo”. Gesù non obbliga
nessuno. Gesù ci ha insegnato ad amare, donare e di fare sempre
del nostro meglio. “Se vuoi intraprendere la strada verso il successo,
cioè verso la vera felicità, devi dare una base religiosa alla tua
vita”.
B.P. Un genitore
Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo
«Voce amica»
Novembre-Dicembre 2008
«Voce amica»
PRESEPIO
Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo
pagina 16
Partecipanti al concorso
1 Premio: Piaia Simone, Casagrande Kevin
2 Premio: Antoniazzi Nicola, Franceschet Jessica ,De Coppi Elena e
Lisa
3 Premio: Lovat Elia, Pradal Lisa e Alice, Costa Leonardo
Premio partecipazione: Bottega Nicola e Eleonora, Bottega Davide,
Andrea e Beatrice, Dal Gobbo Riccardo, Nardi Vera , De Polo Lisa
e Sara, Pascon Alex, Bez Luca e Giulia, Da Parè Emiliano, De Polo
Eleonora, Franceschet Jennifer, De Polo Emma, Pin Ettore, Piva Carlo, Liessi Agostino.
1° Casagrande Kevin
1° Piaia Simone
2° Antoniazzi Nicola
2° De Coppi Lisa Elena
2° Franceschet Jessica Luca
S. MESSA AL CAPITELLO DI RESERETTA
Come ogni anno il giorno 21 novembre (Presentazione della Beata Vergine
Maria) Don Francesco ha celebrato la Messa al Capitello dedicato alla Madonna della Salute.
Di fronte al Capitello si sono ritrovati a pregare abitanti ed ex abitanti di
Reseretta a denotarne l’attaccamento al loro vecchio borgo ed alla Madonna
protettrice. Dopo la cerimonia, il nutrito gruppo di persone si è fermato a casa
della Gina dove assieme al parroco, è stato condiviso un piccolo rinfresco con
dolci preparati dalle signore intervenute per l’occasione.
E’ stata una semplice e bella cerimonia, speriamo che il gruppo si ritrovi magari ancor più numeroso il prossimo anno.
Bruno M.
Maggio-Giugno 2008
3° Costa Leonardo
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LA FESTA DI NATALE La mia visita a Betlemme
A Villa Bianca
Moltissima gente ha partecipato domenica 21 dicembre alla
Festa di Natale organizzata nella
Casa di riposo “Villa Bianca”.
E’ stato un pomeriggio gioioso, con auguri, canti, panettoni
e aranciate, ma il momento più
coinvolgente e a tratti più sentito
è stato quando abbiamo assistito
alla messa in scena di una famosa
poesia di Guido Gozzano: “La
notte santa”.
Le “attrici” erano, naturalmente, le ospiti di Villa Bianca.
Con vesti che, con un po’ di
fantasia, ricordavano i tempi antichi, hanno interpretato diversi
ruoli: Maria e Giuseppe che cercano invano un luogo per ripararsi; gli osti che non li accolgono e
talora li cacciano in malo modo;
il tutto accompagnato dallo scoccare delle ore.
E’ stata una sorpresa e un vero
tocco di genio la conclusione:
allo scoccare della mezzanotte è
comparsa una giovane mamma
con un bimbo fra le braccia, seguita da due angioletti.
Le “attrici” si erano preparate
con impegno ed entusiasmo,
provando e riprovando, decise a
– fare bella figura- ; inoltre avevano dedicato molto tempo alla
scenografia, allestita in fondo
alla sala, dipingendo, ritagliando,
incollando.
Come detto prima, è stato un
pomeriggio che ha dato gioia
non solo alle anziane ospiti, ma
anche a tutti i presenti e che, a
parer mio, può aver spinto alla
riflessione chi tende a considerare la Casa di riposo un luogo
esclusivamente di decadenza, di
malattia, di “non vita” e pensa
con timore alla possibilità di dover concludere lì i suoi giorni.
Certo, l’ideale sarebbe starsene
fino alla fine nel proprio ambiente, in buona salute fisica e mentale, ma bisogna prender atto che
talvolta le situazioni mutano ed è
necessario ... cambiare casa.
E allora, se si sgombra la mente
da pregiudizi, da luoghi comuni,
da timori e si usa il cuore per
giudicare, ci si accorge che anche
in Casa di riposo si può vivere, in
modo diverso sicuramente ma si
VIVE.
Ora, in ogni Struttura protetta,
c’è la presenza di figure professionali che hanno il compito non
solo di curare, ma anche di dare
benessere e rendere la vita più
normale possibile anche per le
ricoverate meno autosufficienti.
Chi frequenta “Villa Bianca” e
osserva con positività, si accorge subito che con guide sicure
e competenti molte ospiti sono
ben lontane dall’aspettare passivamente la conclusione dei loro
giorni.
C’è cura per il proprio aspetto,
desiderio di conoscere e di fare,
partecipazione convinta ad ogni
attività proposta.
Tutto questo, secondo me, significa vivere in pienezza, essere
consapevole che quelli della vecchiaia non sono anni vuoti e privi
di significato; significa che anche
chi vive in una Casa di riposo può
conservare la gioia di vivere e
insegnare ai più giovani, a quelli
che vivono “fuori” che, anche, i
giorni dell’età avanzata sono degni d’essere vissuti.
C.D.B.
i SANTI
e la
MADONA
del
CAMPANIL
Aven sempre fat al nostro dover
qua su sul campanil de Tarz,
col sol, col vent e coa piova.
Ognun dal so finestron al deve
tegner de ocio un toc de paese
e de mondo.
A partir dal centro dea crose
del campanil parte oto triangoli e ognun de noi al tien soto
controo la so part. Doven sostegner quei pi vizini al campanil
e quei andati lontan par lavorar
e guadagnarse onestamente un
franco.
Da stà posizion tuti iuten e a
tuti domanden aiuto.
Da quando che un bocia al ne a
piturà nessun al ne a pì rinfrescà
co na man de color fin al domilaeoto.
Ades sen tornadi a posto par riprender meio al nostro mestier
per tanti altri ani.
Par i lavori meteve una man
sul cor e, se ve par, tiré fora un
franco par noi e magari altrettanti par i poreti che, ogni dì
da quassù, noiantri veden ben e
forse voi da bas vede manco.
Carlo P.
Ricordo ancora nitidamente la prima volta che giunsi a Betlemme.
Dal parcheggio dei pullman dopo un breve tratto di strada in salita
giunsi alla piazza vicina alla Basilica della Natività. Era un giorno
di maggio, esattamente il 13, giorno del compleanno di mio figlio,
e mi trovavo nella cittadina della nascita di Gesù. Betlemme, con la
sua vita brulicante di attività e di odori tipici del Medio Oriente che
salgono subito al naso, era avvolta dalla luce del sole. Il calore del
giorno era davvero intenso. Quale grande differenza, quasi un contrasto, con l’idea del Natale impressa nella mia memoria: il freddo,
la neve, il silenzio, la notte, l’intimità della famiglia.
E poi l’ingresso angusto sul fianco della Basilica, unica via di entrata, la penombra nell’interno della chiesa, la discesa nella grotta fino
al luogo ove la tradizione ricorda la nascita di Gesù, segnato da una
stella di metallo posta su una lastra di marmo con la scritta: “Hic de
Virgine Maria Jesus Christus natus est”.
Ero confusa e frastornata, ma contenta. Notavo intorno molte persone devote o curiose o indifferenti. La guida, un francescano di
origine spagnola intonò il canto “Tu scendi dalle stelle” dicendo:
“Qui è sempre Natale”.
G. F.
24° CONCERTO DI NATALE
Sabato 20 Dicembre, nella nostra
chiesa Arcipretale, si è svolto il 24°
Concerto di Natale. Protagonista
della serata la Corale San Salvatore
di Susegana, già presente ad uno
dei primi concerti organizzati, fin
dal 1985, dalla Pro Loco e dal Circolo Musicale.
E’ stato piacevole risentirli, dopo
parecchi anni, sempre magistralmente diretti dal M° Giovanni Bortoli il quale ha, anche, presentato i
brani che via via venivano eseguiti,
sottolineandone con enfasi e talora
con arguzia le caratteristiche specifiche.
E’ stato un Concerto all’insegna
dell’assoluta puntualità e rispetto
dei tempi stabiliti, breve, ma intenso. I coristi, in particolare alcune voci femminili soliste, hanno
espresso tutta la loro abilità musicale dovuta, per la maggior parte di
essi, all’esperienza maturata per la
lunga presenza all’interno di questa
Corale. Da oltre un ventennio la
Corale San Salvatore è presente
nella nostra provincia, ma ha tenuto numerosi concerti anche in altre
parti d’Italia e all’estero ottenendo
sempre ottimi consensi. Anche il
pubblico di Tarzo, sebbene non
numerosissimo, ha sottolineato con
ripetuti applausi l’esecuzione dei
vari brani, tutti intonati al clima
natalizio.
Gli organizzatori desiderano
esprimere il loro ringraziamento
a Mons. Francesco Taffarel ed
estenderlo a tutti coloro che hanno
collaborato alla realizzazione del
Concerto, non ultimi i rappresentanti della Pro Loco che hanno
allestito il rinfresco nei locali della
canonica.
Da questa pagina di Voce Amica
la Pro Loco e il Circolo Musicale
rinnovano a tutti l’augurio di Buon
Anno.
Flavia Bernardi Mattarolo
Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo
«Voce amica»
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Gruppo Alpini Tarzo
Maggio-Giugno 2008
Voce amica»
E VENDETTA DIVENNE AMORE: AI PIEDI DI NÉMESIS
per la quinta volta di “Due giorni in trincea”
30a edizione di Serata Montagna:
Sulle Montagne più alte della terra
In questa importante occasione gli Alpini hanno avuto ospite
un alpinista “veneziano”: Francesco Santon di Fiesso D’Artico.
Geometra in pensione, avvicinatosi alla montagna in età non
più giovanissima, non se ne è più
distaccato. Assai nutrito il suo
palmares di arrampicate. Francesco si è particolarmente distinto
nell’ambiente alpinistico per le
numerose spedizioni extraeuropee, oltre quaranta, alcune delle
quali a carattere scientifico, alle
quali ha partecipato sia in veste
di componente che di capo spedizione. Questo “mal di montagna”
più volte lo ha portato in Asia, in
Sud America e nelle montagne
Africane.
I due documentari presentati
a Serata Montagna 2008 sono
la testimonianza di altrettante
spedizioni, compiute negli anni
ottanta in Himalaya, nel tentativo
di raggiungere le vette più alte
del Mondo: l’Everest a quota
8850 m e il K2 alto 8611 m.
Nella prima, fra i vari alpinisti, vi è Giuliano De Marchi medico di Conegliano, che con un
compagno di cordata si fermerà
a 88 metri dalla cima. Le avverse
condizioni metereologiche, con
un vento che soffiava impetuoso
a 140 chilometri all’ora ed una
temperatura a -40 gradi bloccherà
il tentativo di raggiungere la vetta
più alta del Mondo.
Nell’impresa, che con 7 giorni detiene a tutt’oggi il record di
permanenza a 8000 m senza ossigeno, perderanno la vita due alpinisti: un italiano di 37 anni ed
uno sherpa nepalese di 20. Una
tragedia che farà molto riflettere,
oltre i componenti della spedizione, l’intera opinione pubblica sul
senso di tali imprese.
La seconda spedizione, sempre guidata da Santon, sarà più
fortunata e pur con difficoltà
considerate più elevate rispetto
all’Everest, nel 1983 tre alpinisti
raggiungono la cima percorrendo lo spigolo nord nel versante
cinese.
Di effetto i video proiettati
soprattutto quello relativo alla
conquista del K2 arricchito dalle immagini risalenti alla prima
conquista della vetta avvenuta
nel 1954 da Compagnoni e Lacedelli, componenti della spedizione guidata da Ardito Desio.
Giacomo Cesca che da
sempre cura la parte tematica
della serata, oltre ad evidenziare
l’indubbio bagaglio alpinistico,
ha voluto sottolineare la grande
esperienza umana fatta da Santon, avendo vissuto con popolazioni quali gli sherpa nepalesi
o gli andini sudamericani. Da
questo arricchimento umano è
nato l’impegno di Francesco per
aiutare i meno fortunati: chi quotidianamente affronta il problema
della sopravvivenza. In questo
senso l’appello favorevolmente
accolto dal pubblico di Serata
Montagna di contribuire, mediante l’acquisto di audiovisivi,
all’iniziativa di sostegno che l’alpinista ormai da anni persegue a
favore di tali popolazioni.
La serata era stata aperta dalle immagini dell’attività svolta
dagli appassionati di montagna
del Gruppo Alpini nel corso del
2008. Grazie al sapiente lavoro di
Loris e Luca che curano la parte
digitale del materiale fotografico
realizzato dagli stessi e fornito
da Leonardo, che da anni organizza per il Gruppo l’attività in
montagna, il pubblico ha potuto
vedere le belle immagini raccolte
durante le varie escursioni. Dalle
consuete Marmarole viste nel
corso dell’annuale ricognizione
al sentiero “Ana Tarzo”, alle
suggestive immagini scattate
durante le tradizionali uscite
storico – alpinistiche proposte da
Antonella Fornari che quest’anno
ha portato gli Alpini in Tofana e
sul monte Rudo, alle spalle del
Monte Piana, a visitare il posto
dove nel 1915 in questo settore
fu esploso il primo colpo di cannone; dalle foto della Moiazza
e della Civetta raccolte queste
durante l’impegnativa salita alla
vetta percorrendo la ferrata degli
Alleghesi, alle panoramiche scattate lungo il sentiero che porta al
Col di Lana.
Concludeva la serata la “Corale dei Laghi che ha eseguito
alcuni brani di montagna e di
Natale introducendoci così alle
festività di fine anno.
Nel corso della serata gli Alpini hanno voluto anche ricordare, in occasione del trentennale,
i compianti Berto e Falco che,
prematuramente scomparsi, sono
stati con altri gli ideatori di Serata Montagna. Ad Annamaria,
moglie di Berto e Barbara, figlia
di Falco, il Gruppo ha così fatto
dono del libro che dello stesso ne
racconta la quarantennale storia.
Geremia
(Continua dal numero precedente)
Un bel gruppo, che si mette in
cammino.
Molti hanno il cappello alpino in
testa e l’emozione sale come un
“groppo alla gola” nel rivedere
le penne nere su, per quell’altare
naturale che è il salto di Fontananegra.
Il tempo non è clemente, ma non
importa.
La pioggerella che ci accompagna
rende ancora – se possibile – più
suggestivo l’ambiente: il vecchio
Rifugio Tofana e la baracca del Rifugio Cantore, il cippo che ricorda
la morte del contrastato ufficiale,
il mare tormentato di rocce del
Majarié.
schegge d’anima frantumate dalla
sofferenza.
Ci fermiamo un istante…...
Dal suolo spunta la tomaia di un
vecchio scarpone. Quante scarpe.
Quante scarpe si trovano nel vagare
fra questi luoghi.
Forse in Paradiso non servono!...
Forse per questo gli Angeli che
hanno vissuto quassù le hanno
abbandonate.
Erano solo un fardello in più da
portare là dove tutto è luce, da portare là dove ognuno di noi altro non
sarà che una scheggia dell’Anima
dell’Universo, da portare là dove
il buio sarà luce e la VENDETTA
sarà AMORE.
La pioggia sferza il viso, ma nel
silenzio di questa deserta pietraia
pare che mani gentili ci spingano
su vie già vissute e sofferte mentre
una brezza sottile soffiata dalle labbra della Terra da corpo a mosaici
di parole che sta a noi ricomporre.
Un compito difficile, fatto di sentimenti minuti ed impalpabili, come
schegge di luce che sublimano in
nomi carichi di ricordo: Némesis,
Tre Dita, Castelletto, Tofana...
ricordi che legarono a sé uomini
cui il destino impose di vivere una
vita superiore a quella dei comuni
mortali.
Rocce bianche, come anime libere
da ogni colpa, purificate dall’acqua
del dolore e dallo stillicidio della
sofferenza.
Procediamo nell’abbraccio scostante del vento.
Camminiamo su un tappeto di
nuvole.
Ma l’ombra sorda del ricordo della
violenza posano su di noi gelidi
soffi.
Lunghe cicatrici di fossi e trincee,
grovigli di reticolati.
Schegge di ordigni mortali come
.....alla notte quando brillava
la Luna e Orione sovrastava
Némesis, si poteva scordare
la guerra…..
Così il Ten. Gino Carugati, ufficiale esploratore presso il Comando
Italiano del Settore Val Costeana,
parla del suo incontro con Némesis, con quota di guerra “2758”,
con quella che forse, per i vecchi
ampezzani, altro non era che una
rupe inutile e senza storia, con
quella sua immane parete gialla che
precipita – ad ovest – sbarrando Val
Travenánzes come ciclopica diga,
parete che suscitò fantasie di alpinisti e incubi di soldati, scampolo
di pietra che – insieme a Tre Dita
– proteggeva il versante austriaco
del Masarè.
L’abbiamo davanti e sentiamo le
voci di chi ci sta aspettando.
Con devozione ed emozione entriamo nel lungo dedalo di gallerie
che sovrasta il “Trincerone Verde”
e ognuno di noi – quasi con religiosità – cerca un piccolo angolo dove
depositare lo zaino e un riparo dove
la notte trascorrerà nel ricordo e
nella sacralità della memoria.
(Segue nel prossimo numero)
«Voce amica»
Anagrafe
DEFUNTI
24. DE POLLO ELISA
Era nata a Conegliano il 22.10.1923,
ma dopo alcuni anni venne ad abitare
a Tarzo, dove aveva celebrato il matrimonio con Angelo De Bastiani.
Soffrì per la morte del marito nel
2002. Lascia nel dolore i figli Luciana e Antonio e la sorella Emma.
Elisa impegnò molto del suo tempo
lavorando a servizio di famiglie che
domandavano la sua opera. Venne
ospitata a Villa Bianca a Tarzo,
dove risiedeva e dove concluse a 85
anni la sua permanenza sulla terra il
2.11.2008. Venne accompagnata al
cimitero di Tarzo il 5 novembre, dopo
la celebrazione del suo funerale.
25. SARTOR GIORDANO.
Era nato a Revine Lago, il 19 giugno
1923, il più giovane di 10 fratelli. Qui
si era formata la sua famiglia e aveva
celebrato il matrimonio nel 1950 con
Bottega Elda. Ebbero la gioia dei figli
Maria, Bruna e Eugenio. Era residente a Tarzo, in via La Corona dove viveva con la moglie Elda. Concluse il
pellegrinaggio terreno nella sua casa
il 10.11.2008: Venne sepolto nel cimitero di Tarzo, dove il 12 novembre
venne celebrato il suo funerale.
26. TONIN EMILIA. Era nata a
Tarzo il 12 dicembre 1924; viveva assieme ai suoi sette fratelli. Per lavoro
ha dovuto passare la frontiera italiana
e trascorse molti anni in Svizzera.
Ritornò a Tarzo e per alcuni anni
gestì la locanda “Alla Corona” e poi
ritornò in Svizzera. Celebrò il matrimonio con Introvigne Giuseppe, del
quale poi soffrì per la sua morte. Soffrì per la morte dei suoi fratelli, dei
quali oggi rimane solo Giacomo. Era
residente a Tarzo. Venne ospitata all’Istituto Padre Pio dove concluse la
sua vita terrena il 14.11.2008. Venne
sepolta il giorno 17 nel nostro cimitero dopo le esequie religiose.
27. INTROVIGNE PARIS. Era
nato a Tarzo il 7.11.1931 e qui aveva
incominciato il cammino della vita
assieme al fratello Don Benito e
alla sorella Marta. Poi per ragioni di
lavoro si era dovuto spostare in varie
località, anche all’estero. Esercitava
la professione di carpentiere e di
muratore. Era coniugato con Manarin
Lea e era contento della nascita della
figlia Susi. Risiedeva in via Sottoriva. Faceva parte del Gruppo Alpini di
Tarzo. Dopo un alternarsi di speranze
e di timori, a 77 anni concluse la sua
vita terrena all’Ospedale di Conegliano il 27.11.2008. Il suo funerale
venne celebrato nella nostra chiesa
dal fratello Don Benito il giorno 29 e
poi accompagnato al cimitero.
28. PRADELLA PALMIRA. Era
nata a Quarto d’Altino (VE) il 4
ottobre 1926, dove aveva iniziato la
sua vita assieme al fratello Riccardo
e alla sorella Virginia. Per alcuni anni
aveva prestato il servizio all’Ospedale di Genova, nella assistenza alle
persone sofferenti e malate. Aveva
celebrato il matrimonio con Pietro De
Bastiani, con il quale era residente a
Tarzo in via Rive San Pietro, e avevano goduto della gioia delle figlie
Annarita, Lauretta e Enrica. Nel 1984
Palmira soffrì per la morte del marito
Pietro che sempre ricordava. Attiva e
autosufficiente, anche se la salute era
diventata fragile. Passò al mondo di
Dio all’Ospedale di Vittorio Veneto
il 28.11.2008. Il suo funerale venne
celebrato a Tarzo il primo di dicembre e poi accompagnata al cimitero in
attesa della resurrezione.
29. PRADELLA RICCARDO
Nacque a Tarzo il 13 marzo1931.
Era residente in Via Salton. Come
tanti, anche lui ha dovuto lasciare il
suo paese e cercare lavoro nei vari
cantieri stradali in Italia per poter
provvedere al proprio avvenire. La
malattia, le fatiche hanno affievolito
la sua forte fibra e a 77 anni, a due
giorni dalla morte della sorella, anche
lui ha dovuto cedere alla forza del
male, all’Ospedale di Vittorio Veneto
il 30 novembre 2008. Il suo funerale
venne celebrato nella nostra Chiesa
il 2 dicembre e poi accompagnato al
cimitero.
30. FRANCESCATO NATALINA
– Suor GRAZIANA
Religiosa della Congregazione Suore
Francescane di Cristo Re, era nata a
Morgano (TV) il 25.12.1918. Ultima
di quattro fratelli, visse in una famiglia calda di affetto e ricca di fede. In
casa c’era la nonna inferma e Natalina per 11 anni aiutò la mamma nell’assistenza. All’età di 24 anni entrò
nell’Istituto delle Suore Francescane
di Cristo Re. Dopo la professione le
venne affidato l’incarico di cuoca,
e tale compito lo svolse per tutta la
vita, in parecchie opere. Il periodo
più lungo, 18 anni, lo trascorse a
Rorai Grande e Fiume Veneto lavorando nelle cucine del cotonificio.
Nel pomeriggio assisteva le giovani e
insegnava loro il ricamo e il cucito. In
questi ultimi anni era residente a Villa
Bianca di Tarzo, dove terminò il suo
pellegrinare terreno il 20.12.2008. Il
suo funerale venne celebrato a Tarzo
il 22 dicembre e poi venne accompagnata al cimitero nella tomba della
Congregazione.
31. DE BASTIANI MARIA
Era nata a Tarzo il 1.10.1911. Ha
dovuto lasciare la sua famiglia e il
suo paese e andò a Napoli dove aveva trovato lavoro in servizio ad una
famiglia. Qui conobbe Introvigne
Domenico Mario con il quale celebrò
il matrimonio. Egli poi trovò lavoro
in Valtellina nel lavoro delle gallerie
stradali. Ebbe con il marito la gioia di
vedere la nascita dei figli Sante, Giorgio e Antonietta. A Tarzo, in via XXV
aprile, trascorse gli anni assieme al
marito, che un giorno pianse per la
sua morte. A 97 anni all’Ospedale
di Conegliano, il 23.12.2008 passò
da questo mondo terreno a quello
eterno di Dio. Il suo funerale venne
celebrato a Tarzo il 26 dicembre, ove
ora riposa nel cimitero.
pagina 19
Storia di emigrazione
STOCKACH – TARZO
Mario Gregoletto risiede a Stockach, sulla riva tedesca del lago di
Costanza, ma ritorna spesso. Quando vediamo aggirarsi per Tarzo
una Mercedes d’epoca, rossa, tutta
lucida e ben tenuta, sappiamo che
Mario è ritornato nella sua proprietà di Reseretta.
Partito diciottenne per la Svizzera,
ha lavorato per nove anni in due
grandi aziende agricole. La prima
aveva una stalla con 20 mucche
e tanti prati a foraggio. Il lavoro
non era male, dice Mario, e la paga
era buona; l’orario partiva dalle 5
di mattina fino alle 9 di sera compresi il sabato e la domenica. La
seconda era un’azienda modello
con macchinari all’avanguardia.
Ho dovuto frequentare un corso di
mungitura automatica e cominciare
alle quattro del mattino perché il
latte delle 80 mucche doveva essere in latteria alle sette! Un lavoro di
responsabilità, faticoso soprattutto
per l’orario.
Mio cognato Vito ha resistito due
mesi, ma io sono rimasto due anni
finché ho potuto completare l’acquisto della proprietà di Reseretta.
Nel 1959 sono andato con lui in
una fonderia come operaio smerigliatore con un contratto di 9 ore e
mezzo. Finalmente avevo il sabato
e la domenica liberi! Mi pareva di
non lavorare abbastanza. Anche
quando, in seguito ad un incidente,
fui messo in pensione di invalidità
permanente, preferii lavorare e ottenni l’incarico di portinaio notturno nella stessa fabbrica dove sono
rimasto per 17 anni.
La moglie Teresa l’ho conosciuta a
Berna e nel 1954 ci siamo sposati
alla missione cattolica. Eravamo 4
coppie, senza soldi, senza compari,
senza niente e ci siamo assistiti
a vicenda. Il celebrante, mosso a
compassione, ci ha offerto il caffè,
almeno quello! Come viaggio di
nozze ho portato la moglie a Potenza dalle sue sorelle e soltanto un
anno dopo abbiamo potuto vivere
insieme.
Mario ricorda con un sorriso quegli anni veramente duri, superati
grazie alla forza della giovinezza
e alla voglia di lavorare. Ora è in
pensione e trascorre il tempo tra la
Germania e la Svizzera, dove vivono e lavorano i figli Silvio e Angelo, e Tarzo dove ritorna spesso con
la moglie Teresa, invalida da molti
anni. Ha tre nipoti: Marion, Mario
e Vanessa che possono definirsi tarzesi di terza generazione.
Laura .F.
Ricordo
PANTE MARIA
Era nata a Tarzo il 9 marzo del
1921 (nome di battesimo VincenzaMaria) da Pante Luigi e Dal Gobbo
Margherita, terza di 10 figli; dopo il
matrimonio celebrato il 16-04-1947
con Beniamino Dei Tos di Giovanni (da Fratta) aveva seguito il marito emigrato in Francia a Senlis,
un paesino nei pressi di Versailles,
vicino Parigi, fatto di poche case,
di prati e di boschi curati, di ville e
castelli. La famiglia si vide allietata
della nascita dei tre figli Alberto,
Bernadette, Cristine.
Sovente ritornava in Tarzo e ricordava la gioventù qui passata, aveva
una bella voce, gli piaceva cantare,
era la più vecchia delle sorelle.
Morì il 23-12-2008, da vari anni
era ricoverata in una casa di riposo
ed ora riposa nel piccolo cimitero
di Senlis.
Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo
Novembre-Dicembre 2008
Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo
pagina 20
Novembre-Dicembre 2008
O
F F E R T E
Dalla benedizione delle famiglie
Faraon Bortolo 20, Zanetti Angelo Pietro 20,
Lorenzon 50, Cappellazzo Luca 20, Recchia
Agostino 30, NN 20, Bottega-Armellin 15,
Casagrande Ennio 20, NN 20, Pol Attilio
50, NN al Parroco 50, Dal Maso 10, Mattiuz
Giacomo 30, Gava 40, Cesca Giovanni 10, NN
10,Viezzer-Pizzin 50, Gregoletto Pietro 50, Sanielli Francesco 10, Franceschet Ottilia 5, De
Martin Sergio 20, De Martin Luigi 50, NN 50,
NN 20, Michelon Franca 20,Trevisan Maria 10,
Cibello 20, Scottà Umberto 10, Michelon Danilo 30, Pellettier 10, Casagrande Gemma 15,
Bez Maria 4, NN 10 – Liessi Giovanna 10, Casagrande Roberto 30, NN 10, NN 5, Dal Maso
10, Moschet 10, NN 10, Pilat Flavio 10, Tonin
Giovanna 10, Feltre Nadia 15, Mattarolo 50,
Introvigne Sante 10, Gianna e Maria Zuanella
15,Antoniazzi Ugo 30, NN 25, Gallonet Ida 50,
NN 70, NN 30, NN 5, De Martin Battista 30,
Pancotto Felice 20, De Bastiani Maria 10, Bernardi Remo 10 – NN 30 – NN 20 – De Nardi
Angelo 20 – Introvigne Vincenzo 20 – De
Bastiani Donato e Ines 30, D’Altoè Francesco
30, NN 15, Moschet Livio 10, Trevisanello 5,
Lazzarin 15, NN 10, Casagrande 5, Moschet
Stefania 20, NN 50, Casagrande Giacomo 20,
Ceotto De Zanet 20, Braido 25, Feltre Teresa
20, Faraon Antonio 30, Tonin Cesare 10, NN
25, Introvigne Gino 10, Ceotto Angelo 10, NN
10, Dal Cin Zanin 20, Balbinot Nori 30, Iselle
50, Zennaro 20, Dal Gobbo Pietro 20, NN
25, NN 30, Renosto Lucchese 30, De Nardi
Giampietro 20, NN 20, NN 20,. Tomasi Luisa
10, De Polo Giorgio 50, Simon Alberto 10,
Introvigne Francesco 25,Tonin - Gallo 50, NN
50, Barazza Eros 25.
Per la Chiesa
Funerale De Pollo Elisa, 100 €, offerte in chiesa 59,62 € e opere parrocchiali 5.60, Funerale
Sartor Giordano, la famiglia 150, offerte in
chiesa 47.90 e per opere parrocchiali 3.50,
Pancot Anna 30, Funerale di Tonin Emilia 170,
offerte in chiesa 34.64 e per opere parrocchiali 28, Pilat Flavio 50, Maset Guido 100, Baldassar Giacomo 10, Moret Gioconda 5, Pizzol
Luisa 100, Costalunga 50, NN 20, NN 40,
Funerale Introvigne Paris 100, offerte in chiesa 45.79 e per opere parrocchiali 37.20, Pilat
Flavio 100, Casagrande Mario 100, Funerale
Pradella Palmira, le figlie 100 e offerte in chiesa 28.11, Funerale Pradella Riccardo, sorella e
nipoti 100 e offerte raccolte in chiesa 21.05,
Classe 1975 50, Associazione Gruppo Alpini
di Tarzo 30, Chilin Michela 25, NN 20, NN 10,,
Zanetti Angela 40, Scouts TV7 15, Della Pietà
Federico 50, vendita ferro 1451,20, Baldassar
Giacomo 5, Favero Pierina 10, Zuanella Teresa
100, NN 200, NN 10, Braido Angelo 20, NN
100, Scouts TV 30, Pradella Carlo in memoria
di Pradella Aurelio, restauro affresco Madonna
sul campanile 500, NN 200, Vettoretti Angela
10, Introvigne Angela 30, Pol Giuseppina 20,
Roncollato Maria 10, Franceschet Ottilia 10,
Fam. Masatti Roberto 200, Assoc. S. Barbara
Tarzo 30, Moret Gioconda 5, Casagrande
Germana 5, Funerale Suor Graziana Francescato 60 e in chiesa 23,40, Tomasi Renato
40, Fam. Tomasi Diego 50, Pro-Loco di Tarzo
Concerto Natale 100, NN 90, Scouts Vittorio
“VOCE AMICA”
Direttore responsabile
Don Mario Fabbro
Direttore:
Mons. Francesco Taffarel
Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa
Tribunale TV 1-6-88
Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto
Veneto 30, Funerale di De Bastiani Maria i figli
100 offerte in chiesa 56.56 e per opere parrocchiali 16, Offerte festa del Natale 377.58,
Offerte Festivo: 1.207.06, Feriale: 202.70,
Candele: 544.86, stampa: 303.58, Giornata
Seminario 176,72, un posto al tuo pranzo di
Natale 449.64.
Spese: Carta fotocopie 30, vesti chierichetti
109, stampa 451.02, La nostra Messa 89,10,
Assicurazione. 6.404,08, compenso per
ministero 200, A Agostino Lessi 50, Liturgia
14, Lampada 15, candele 480, riscaldamento:
1127,67, Luce 314.77.
Per la Scuola Materna
Volontariato Genitori 4.000 €, Pro Loco per
San Nicolò 800 €, Maset Guido 100, NN 100,
Tomasi Costantina 10, Gruppo Amiche: Carla,
Clara, Luigina, Antonietta, Felicita, Marisa e
Tina 50, Pradella Carlo 100, Genitori scuola
Materna Mercatino 3.500, Associazione Santa
Barbara Tarzo 50.
Spese: Personale della scuola: 9.979,00 €,
TFR 10.000, Alimentari: 3.610.81, Per iniziativa
san Nicolò 147, CESA: 543.58, Assicurazione
3.266,69, Tassa TV 5,13, Riscaldamento
2063,31, ENEL 433.93, Telecom 95.50.
Chiesa di Fratta
Casagrande Ennio 10 €, Offerte varie in
chiesa 100, Festa S. Martino 90, Per il riscaldamento 45.70.
Spese: Luce 93,54
Chiesa di Nogarolo
Offerte: In chiesa 223 €,
Spese: Luce 83.75, Riscaldamento50.
Angolo dei ricordi
LA BORGATA
di RESERETTA
Reseretta ora è un tranquillo e vecchio borgo immerso
nel verde di una piccola valle, raggiungibile attraverso
dei sentieri panoramici o stradine che la collegano a Resera (strada delle val), ad Arfanta, a Tarzo (per le Polse
e le Rive) o percorrendo la Valmus verso Corona. Scendendo giù dove la valletta si stringe si giunge a Prapian;
stradine e posti dai vecchi nomi: della brosa, pecà di bò,
faè, palughet, colpeà, insomp.....
Lampada SS:mo
Fontana Ida 5 €
Per Voce Amica
Gregoletto Mario 25 €, Zuanella Rina 10,
Tomasi Luana (Monfalcone) 10, D’Altoè Rita
10, Grandi Emmanuela (VE) 20, NN 50, De
Nardi Antonio 10, Pilat Flavio 10, Michelon
Danilo 20, NN 100, Maset Guido 30, Zandonella Schaub Amalia (CH) 20 franchi svizzeri,
Pizzol Luisa 20, Suore Villa Bianca 35, Ariberto
Piovani (VE) 20, Tomasi Rino 10, Casagrande
Daniela 15, Della Pietà Federico 20, De Nardi
Mario (Como) 30, NN 10, Braido Angelo 20,
Franceschet-Gallon 30, NN 10, Fontana Ida
10, De Nardi Antonio 20, Tomasi Costantina
10, De Coppi Giacomo 10, Baldan Vittorio
(Marcon VE) 50, Pradella Carlo 20, Favero
Gianni e Luisa (S:Fior) 30, Favero Luigi 30, Favero Antonio 20, Pancot Antonio 25, Pilat Elda
10, Balbinot Nori 10, NN 5, Josefine Raschlie
(CH) 20. Totale 805
Corbanese: Borgo Molini, vic Baldo e Broli,
vie Cervano, Piave, San Francesco, Callesella e
Martiri 113,30 €, Borgo Madonna e vie Siviglia e S. Giuseppe 30, Piazza Papa Luciani 10,
Damian Renata 20, De Nardo Francesco 20,
Da Ros Remo 20, Fam. Resera 10, Antoniazzi
Lina 5, Amiche salone Liviana 57,20. Totale
285,00 €
Arfanta: 83,80 €
Totale entrate: 805+ 285 + 83,80 = 1173,80
€
Spese: Spedizione Biblioteche Roma- Firenze
e Treviso 22.50 – Bolli spedizione 446,87.
(Continua a pagina 4)
Gennaio 2009
1. Anno del Signore 2009
6. Epifania – Benedizione dei Bambini
e incontro con Gesù Bambino
Premiazione del Concorso “Presepio in Famiglia”
11. Celebrazione del Battesimo
14. Incontro La Bibbia
16. San Tiziano Patrono della Diocesi
17. Convegno: Papa Luciani Vescovo
del Vaticano II
18. Presentazione dei Cresimandi,
Celebrazione nel ricordo di Papa
Luciani
19. Gruppo Famiglie n. 1
23. A Tarzo Veglia di preghiera foraniale organizzata dai Giovani
24. Incontro Gruppo Famiglie n. 2
25. Sfilata Carri mascherati
Febbraio
2. Festa Patronale della Purificazione
della B.V. “la Candelora”
15. Assemblea Gruppo Alpini di Tarzo
18. A Follina:Corso formatori musicali
e liturgici
21-22 Raccolta ferro
26. Redazione di Voce Amica
Redazione e Collaboratori di questo numero
Tarzo: Parroco, Nicola De Polo, suor Leontina, David e Roberto Casagrande, Antonio Pancot,
Francesco Introvigne, Bruno Michelon, Rachele Frare e Carlo Pradella, Piero C., Carla D.B., Laura
F., Geremia F.
Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Bruno Meneguz, Damian Renata, De Nardo Davide.
Arfanta: Don Angelo,Valentina Resera, Maria Teresa Tomasi, Milva Faraon.