Introduzione
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Introduzione
Prefazione Molti settori industriali europei si trovano in condizioni di maturità. Ciò significa domanda declinante, crescente competizione da parte dei Paesi in via di sviluppo, fatturato complessivo in calo, eccesso di capacità produttiva, progressiva selezione delle imprese e diminuzione del numero di occupati e redditività bassa e decrescente. Tali condizioni risultano essere ancor più evidenti allorquando l’attenzione si concentri sulle piccole e medie imprese, quelle dei settori del ‘made in Italy’, tutti caratterizzati da una profonda maturità. In simili contesti settoriali i margini di profitto vanno progressivamente erodendosi e diventa ancor più importante approfondire le scelte strategiche di quelle imprese che hanno saputo resistere alle sempre più marcate condizioni di maturità settoriale e conquistare posizioni di successo. Nel tentativo di sfuggire all’ineluttabilità dei meccanismi sottostanti i tradizionali modelli strategici legati al ciclo di vita, in questo volume si adottano le lenti interpretative dell’imprenditorialità aziendale per esaminare le scelte strategiche delle piccole e medie imprese che hanno saputo dare prova di elevate performance all’interno di un settore maturo. Lo studio si rivolge al settore tessile italiano e adotta un approccio di ricerca quali-quantitativo: dapprima si esplora il tema d’indagine su un campione di piccole e medie imprese e poi si approfondisce l’analisi con lo studio comparato di cinque casi. Il volume fornisce indicazioni circa le forme di imprenditorialità aziendale maggiormente capaci di condurre le piccole e medie imprese di un settore maturo al successo e illustra approfonditamente le principali scelte strategicoorganizzative ad esse correlate. Questo volume si fonda su due studi condotti nel corso degli ultimi anni presso ERDC – Entrepreneurship and Regional Development Center dell’Università Cattaneo LIUC di Castellanza. Un primo studio è stato realizzato con i colleghi Salvatore Sciascia (Univ. IULM) e Carlo Salvato (Univ. Bocconi) all’interno del progetto ‘Absortive capacity and the microfoundations of entrepreneurship’, finanziato dalla Fondazione Cariplo. In questo caso si è trattato di un lavoro di natura quantitativa, fondato su un campione probabilistico Imprenditorialità e maturità e rappresentativo di piccole e medie imprese tessili, realizzato grazie ai dati del Centro Tessile Serico di Como. Il lavoro è di prossima pubblicazione su Advances of Entrepreneurship, Firm Emergence and Growth, volume 11, a cura di Tom Lumpkin e Jerry Katz, a cui va un sentito ringraziamento. Lo studio ha beneficiato anche di preziosi commenti e suggerimenti da parte di Charles Baden-Fuller e Giovanni Valentini. Un secondo studio è stato realizzato con i colleghi Salvatore Sciascia (Univ. IULM) e Riccardo De Vita (Univ. LIUC) all’interno del progetto ‘Evoluzione dei modelli imprenditoriali nelle imprese del Made in Italy: rilocalizzazione, innovazione e alleanze come fonti di un nuovi vantaggi competitivi’, finanziato dalla Fondazione Cariplo e diretto dal Prof. Alessandro Cortesi (Univ. LIUC). In questo caso si è trattato di un lavoro di natura qualitativa, fondato su alcuni casi di studio, scelti tra le medie imprese più performanti del tessile italiano. Il lavoro è di prossima pubblicazione su Economia & Management, rivista della SDA Bocconi, e ha beneficiato del contributo di Davide Moro e dei suggerimenti di Carmine Tripodi e dei Proff. Federico Visconti e Alessandro Sinatra. Più in generale, il volume mette a sistema le riflessioni emerse nel corso degli ultimi cinque anni in relazione all’innovazione, all’imprenditorialità e alla performance all’interno del settore tessile italiano. Il lavoro di ricerca sul settore tessile italiano, e sui settori maturi del ‘made in Italy’ più in generale, parte da lontano e si sostanzia nelle attività da me condotte fin dal 1998 per il progetto di tesi di Dottorato di ricerca, per i lavori realizzati per la Banca Mondiale e per il corso tenuto in Giappone, presso la Prefettura di Ishikawa, e rivolto agli imprenditori tessili locali. Particolarmente preziosa è stata, al proposito, l’attività di direzione dell’Osservatorio sul Distretto Tessile Comasco, che mi ha visto coinvolto tra il 2004 e il 2008 e che originava da una precedente attività di ricerca condotta tra il 2001 e il 2003 su finanziamento della Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Con l’Osservatorio si è voluto avviare un processo di monitoraggio sistematico delle dinamiche industriali in atto nel distretto tessile comasco, applicando un metodo di indagine di matrice economico-aziendale e utilizzando strumenti, modelli, idee e concetti tipici degli studi di strategia aziendale e di imprenditorialità spazialmente localizzata. Ulteriori evidenze sul tema oggetto di questo libro sono state raccolte all’interno del progetto ‘Mixtal – Ricerca di opportunità di innovazione per PMI del settore tessile’, finanziato dalla Regione Lombardia su Fondi FESR e coordinato, per la parte che mi ha visto coinvolto, da Domus Academy. All’interno del progetto sono stati realizzati dieci check-up strategici di piccole e medie imprese tessili ad alto potenziale innovativo. Infine, spunti importanti sono emersi anche dalla recente ricerca condotta con Susanna Colombo e Giuseppe Toscano, su finanziamento Fortex e Epson Italia, in merito agli spazi di opportunità creati dalle innovazioni sul processo di stampa all’interno del tessile italiano. Il volume si articola in sette capitoli. La trattazione prende avvio nel Capitolo 1 in cui si illustra la rilevanza del tema oggetto di studio in questo volume, i principali obiettivi di indagine e l’approccio metodologico adottato nello studio. Il Capitolo 2, muovendo dall’idea di ciclo di vita del settore, si incentra sulle 8 Prefazione caratteristiche dei settori maturi e ne delinea le implicazioni strategiche. Il Capitolo 3 è dedicato all’approccio strategico tradizionale ai settori maturi, da cui emerge un comportamento strategico sia livello business che corporate sostanzialmente conservativo. Il Capitolo 4 rompe con l’impostazione strategica precedente e propone un approccio imprenditoriale alla maturità dei settori maturi, introducendo le lenti interpretative della knowledge-based corporate entrepreneurship. Nell’ambito del Capitolo 5 si inquadra il contesto empirico indagato in questo studio, ovvero il settore tessile italiano, caratterizzato da una profonda maturità, e si mettono in evidenza i profili dei cinque casi di imprese selezionati per l’analisi. Il Capitolo 6 riporta i risultati dello studio: partendo dall’analisi quantitativa condotta sul campione di piccole e medie imprese tessili si integrano i risultati con quelli dell’analisi qualitativa condotta sui casi. Il Capitolo mette in evidenza le forme di imprenditorialità aziendale capaci di condurre a superiori performance nei settori maturi e discute le principali leve strategiche per il successo. Infine, il Capitolo 7 mette in evidenza i principali contributi teorici ed empirici dello studio e traccia alcune implicazioni manageriali. Alcuni ringraziamenti. La mia gratitudine va a tutti coloro che hanno avuto un ruolo importante nella stesura di questo volume. In primis, desidero ringraziare tutti i numerosi imprenditori e operatori economici del tessile italiano, che hanno accettato di collaborare alle attività di ricerca attraverso incontri, interviste, somministrazione di questionari e partecipazione a riunioni. La mia gratitudine va ancora una volta al Prof. Alessandro Sinatra, da diversi anni guida preziosa nel mio percorso formativo e accademico, senza la cui disponibilità ed esperienza in materia di dinamiche settoriali, settori maturi e imprenditorialità aziendale non sarebbe stato possibile realizzare questo volume. Un sentito ringraziamento va anche al Prof. Alessandro Cortesi, per l’incoraggiamento a proseguire ed estendere il lavoro di ricerca sul settore tessile. Ringrazio anche i colleghi del gruppo di ricerca sui distretti industriali dell’EntER - Centro di ricerca Imprenditorialità e Imprenditori - dell’Università Bocconi per il continuo scambio di idee e di esperienze, che ha arricchito enormemente questo lavoro: il Prof. Federico Visconti, riferimento costante e prezioso nei miei studi sull’imprenditorialità, i Proff. Mario Marelli e Silvio Bianchi Martini, per aver condiviso esperienze d’indagine analoghe in altri contesti settoriali maturi; gli amici e colleghi Mario Minoja, Carmine Tripodi e Andrea Colli, per i numerosi suggerimenti e stimoli che hanno saputo darmi nel corso di tanti incontri di lavoro. Ringrazio anche gli amici e colleghi dell’Osservatorio e del centro ERDC, Salvatore Sciascia, Riccardo De Vita, Davide Moro, Chiara Bernardi e Alberto Poli, senza il cui supporto non sarebbe stato possibile realizzare le ricerche su cui questo volume si fonda. Un ringraziamento particolare va al Prof. Lucio Biggiero e all’amica e collega Alessia Sammarra dell’Università degli Studi de L’Aquila con i quali si è avviato da tempo un proficuo dialogo sui temi dell’innovazione. Ringrazio, infine, la Prof.ssa Luciana Lazzeretti, dell’Università degli Studi di Firenze, per 9 Imprenditorialità e maturità l’amicizia e l’attenzione che sempre mi ha offerto fin dal nostro primo incontro; il Prof. Francesco Silva per la fiducia che da anni accorda ai miei studi in materia di imprenditorialità. I miei ringraziamenti si estendono anche agli studenti e ai tesisti dei miei corsi universitari e master presso l’Università Cattaneo LIUC, l’Università di Milano Bicocca e l’Università della Valle d’Aosta, che si sono rivelati importanti interlocutori per la maturazione di alcune delle tesi esposte in questo volume. Da ultimo un ringraziamento va ai miei genitori e a mia moglie Anna, che pazientemente mi hanno supportato e sopportato in fase di stesura di questo volume. Fernando G. Alberti Volume realizzato grazie a: Contributo Fondazione Cariplo - Rif. 2006.1601/11.0556 10