La montagna è un ambiente naturale, che ha ben poco a

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La montagna è un ambiente naturale, che ha ben poco a
ABBIGLIAMENTO E MATERIALI
DA ESCURSIONISMO
CLUB ALPINO ITALIANO
SEZIONE DI CARPI
Via Cuneo, 51 - Carpi (MO)
La montagna è un ambiente naturale, che ha ben poco a che vedere con la città, e quindi richiede un
abbigliamento specifico e del materiale studiato appositamente. Nessuno di noi penserebbe di andare per
sentieri con le ciabattine da bagno (almeno speriamo...), ma probabilmente un'attrezzatura da scalata
all'Everest non solo sarebbe eccessiva, ma addirittura scomoda e dannosa per gli scopi di un escursionista.
Ci vuole quindi equilibrio nelle scelte, equilibrio che si ottiene fondamentalmente con la propria esperienza
personale; solo provando e riprovando potrai veramente capire se gli scarponi migliori sono quelli pesanti o
quelli leggeri, se avrai bisogno di uno, due o tre pile da portare con te, se i bastoncini ti saranno d'aiuto o
solo d'intralcio. Ma lo scopo deve essere sempre chiaro per tutti: sicurezza e comfort.
Quello che possiamo fare è raccontarti la nostra esperienza, con la speranza che queste informazioni
possano aiutarti a trovare un giusto equilibrio nella scelta dei materiali e dell'abbigliamento, che ti
accompagneranno poi nelle escursioni future.
ABBIGLIAMENTO
scarponi. Su questo argomento si sono scritti interi volumi, noi preferiamo utilizzare scarponi alti, che
proteggano la caviglia, con una suola in Vibram un po' rigida e possibilmente foderati in Goretex o materiali
similari, che aiutano (aiutano, non risolvono completamente) il problema dell'infradiciamento dei piedi. La
rigidità dello scarpone protegge la pianta del piede dalle sollecitazioni, ma ha lo svantaggio di essere più
pesante di una scarpa bassa (iniziale sensazione di palla al piede).
giacca impermeabile, magari anti-vento. Leggera, una volta piegata occupa poco spazio nello zaino.
Sconsigliamo la mantella, che, non traspirando, spesso si trasforma in una sauna e che in caso di vento
diventa anche ingovernabile (effetto Batman).
guanti di pile o di lana, magari non li userai, ma non averli quando fa freddo sarebbe un vero disastro. E'
conveniente anche tenerne nello zaino un paio di riserva; i guanti (ad esclusione di quelli in lana cotta)
quando sono bagnati non proteggono dal freddo.
un pile pesante e uno di medio spessore: la vecchia regola del vestirsi a cipolla, cioè a strati sovrapposti,
rimane secondo noi validissima.
maglietta sottile, traspirante, a maniche corte o maniche lunghe, da tenere a contatto con la pelle. Sono da
preferire quelle in materiale sintetico e evitare assolutamente quelle in cotone, che si impregnano di sudore,
raffreddano, sono pesanti e ci mettono una vita ad asciugare.
pantaloni lunghi sono indispensabili soprattutto se pensi di andare per boschi (occhio ai graffi nelle gambe)
o se soffri particolarmente il freddo, ma lascia perdere i jeans; sono pesanti, se si bagnano, si inzuppano
come una spugna e non aiutano il movimento. D'estate si possono usare anche i pantaloni corti, ma è
comunque bene avere sempre un paio di pantaloni lunghi nel caso di cambio repentino del tempo.
calze da trekking. Anche in questo caso evita i vecchi calzerotti di lana, non è che non vadano bene, ma
sono pesantissimi e fanno sudare il piede. I nuovi materiali sintetici assolvono egregiamente al compito.
cappellino da sole con la visiera per proteggere il capo dal sole (aiuta anche a proteggersi il viso in caso
di pioggia). Usalo anche quando indossi il cappuccio della giacca o della mantellina.
berretto di lana. La testa è il maggior dispersore di calore del nostro corpo, nelle giornate molto fredde è
fondamentale indossarlo.
Può accadere che al ritorno da un’escursione tu sia bagnato, sporco e infreddolito (con la pioggia il terreno
può essere umido o fangoso). E’ conveniente avere la possibilità di poter indossare capi asciutti e puliti per il
viaggio di ritorno (farai contento anche il proprietario del mezzo che ti trasporta). Lascia nell’auto un
cambio che comprenda scarpe, calze, pantaloni e una maglia che tenga caldo.
Per le uscite di più giorni sono necessari i ricambi; un asciugamano (ne esistono in commercio di piccoli e
leggeri in materiale sintetico) e il necessario per l’igiene personale (dentifricio, spazzolino, sapone, ecc.).
Si sente di gente che gira con l'accappatoio nello zaino: noi sconsigliamo vivamente questa scelta.
MATERIALI
zaino di circa 30 litri per le uscite giornaliere, fino a 50/55 litri per i trekking di più giorni, ma se vuoi essere
sicuro di limitare il tuo carico non andare oltre i 45 litri. L'importante è che sia comodo, con buoni spallacci,
che non uccida la schiena, e che magari abbia la cintura imbottita per poter caricare i fianchi e il coprizaino
(acquistabile anche separatamente) per quando piove.
i bastoncini telescopici (o bacchette) possono aiutare veramente, in quanto scaricano una parte del peso
dalle spalle alle bacchette. E' stato valutato che è come avere uno zaino più leggero del 30%, che non è
poco. Ma occorre fare un po' di esperienza, dato che la camminata di un quadrupede (con le due gambe
naturali e i due bastoncini) è ovviamente diversa da quella di un bipede.
occhiali, crema da sole e uno stick per le labbra: più si sale di quota, più i raggi UV si fanno micidiali.
una borraccia da un litro/litro e mezzo o un camelbag della stessa capienza da inserire direttamente
nello zaino: non dimenticarti che restare senz'acqua è la più grossa tortura che ti possa capitare, sia in
montagna che in qualunque altro posto del pianeta. Ogni volta che si trova una fonte o una sorgente, di
norma la borraccia si svuota e si riempie con acqua fresca.
cibo per il giorno. Senza carburante non si procede. Ognuno ha i suoi gusti e preferenze e la scelta, se
portare panini e cioccolate o barrette energetiche, dipende solo dal te. L'importante è essere autosufficienti.
tessera CAI, patente di guida e carta d’identità. Pesano pochissimo e possono diventare utili soprattutto
in caso di emergenza. Fai anche una lista con i numeri telefonici dei rifugi vicini alla zona dove andrai.
una torcia o una lampada frontale è sicuramente utile. Può succedere di sforare i tempi di percorrenza
stimati e dover camminare anche dopo il tramonto per raggiungere una meta o ritornare alle auto; in più, alle
22 di norma nei rifugi si spengono le luci.
un cordino o una fettuccia di 4/5 metri e un moschettone a ghiera devono essere sempre presenti nello
zaino, con essi si può costruire un imbrago d’emergenza utile per superare piccoli tratti attrezzati (da non
usare MAI su ferrate descritte come tali).
un coltello multiuso può sempre servire.
kit di pronto soccorso con i farmaci personali. Può essere utile un kit generico con bende, disinfettante,
cerotti, forbicine, analgesici, ma nessuno meglio di te conosce le tue necessità in campo medico. Se soffri di
patologie particolari (problemi cardiaci, diabete, allergie) consigliamo di avvisare sempre i tuoi compagni,
in modo da prevenire eventuali problemi.
cerotti per salvaguardare le parti delicate dei piedi (ottimi quelli in carta) o per proteggere le eventuali
vesciche. In commercio ne esistono alcuni tipi veramente fantastici (es. Compeed).
carta topografica, bussola e binocolo (quest’ultimo facoltativo) completano la dotazione. Ricorda che la
carta topografica unita alla bussola sono gli strumenti che possono aiutarti nell’orientamento (e a non
perderti). Impara a leggere la carta con attenzione e a consultarla spesso durante le tue escursioni.
il sacco lenzuolo per dormire nei rifugi è obbligatorio.
il telo termico è un ottimo strumento di sicurezza, in caso di incidente protegge la persona dal freddo o dal
surriscaldamento, dall’umidità e dallo sporco. Ricorda che il lato argento del telo riflette il calore evitando
così il raffreddamento e il lato color oro protegge dal caldo eccessivo.
i tappi per le orecchie possono aiutarti a prendere sonno dormendo nei rifugi, in quanto spesso si è in
camerate da 8 e più posti letto… si sentono certi concerti! Se lo hai, puoi provare a dormire con un lettore
MP3 e relative cuffiette al posto dei tappi.
la macchina fotografica ti aiuterà non solo a conservare i ricordi della tua gita, ma aumenta anche il livello
di attenzione e di interesse nei confronti dell'ambiente. Non portare con te treppiede, flash e dotazione
completa di obiettivi intercambiabili, molto meglio qualcosa di compatto e maneggevole.
Nota bene: più lo zaino è leggero, più l'escursione ti piacerà.... è automatico! Per esperienza, evita di partire
con più di 5Kg sulle spalle per le uscite di un giorno e con più di 12Kg nei casi di trekking
plurigiornalieri.
Un trucchetto: metti gli oggetti delicati (cellulare, portafoglio, documenti) e gli indumenti all'interno di
sacchetti di plastica. In caso di acquazzone salverai così capre e cavoli.
Se sei all'inizio della tua carriera escursionistica e stai pensando di acquistare l'attrezzatura, comincia dal
basso! L'accoppiata scarponi+calze sono la cosa più importante e sulla quale puntare la maggior
attenzione senza badare troppo al risparmio. Questo perchè in una normale escursione si fanno qualcosa
come 15.000 passi, se i piedi ti fanno male, diventano 15.000 torture una in fila all'altra.
La lista è lunga, ma sempre grazie all'esperienza potrai risparmiare qualche chilo sulle spalle e l'emorragia di
svariati euro dal portafoglio. Se poi vuoi qualche altro consiglio, non esitare a chiedercelo.
A questo punto, non ci rimane che augurarti un buon divertimento lassù sui monti.