Prandi - Distretto Culturale Valtellina

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Prandi - Distretto Culturale Valtellina
39. Chiesa della Beata Vergine del Carmine
Franca Prandi
La facciata della chiesa della Beata Vergine del Carmine (foto: P. Balatti)
Provincia di Sondrio
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Lungo la strada Panoramica dei Castelli, su un poggio che sovrasta le impervie vigne dell’Inferno, nel 1648 gli
abitanti di Poggiridenti decisero di costruire un oratorio che dedicarono alla Madonna del Carmelo, comunemente chiamato chiesa del Carmine.
L’edificio primitivo consisteva in poco più di una cappelletta a pianta ottagonale e venne realizzato in pochissimo tempo, infatti nel 1651 fu benedetto, su disposizione del vescovo di Como, dall’arciprete di Tresivio.
Oltre all’altar maggiore, dove fu collocata una statua della Madonna circondata da sei angeli e altri ornamenti, furono realizzati altri due altari laterali dedicati, l’uno, all’Angelo Custode e l’altro allo Spirito Santo. Nello
stesso anno vi fu istituita la Confraternita della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo alla quale aderirono
immediatamente molti devoti.
Ben presto il nuovo tempio mariano richiamò folle di fedeli che giungevano anche dai paesi vicini, soprattutto
in occasione della festa solenne che si celebrava la seconda domenica di Pentecoste.
La Madonna, che veniva invocata sia per avere delle grazie sia per ottenere la pioggia in caso di siccità, ricompensava tanta devozione con numerosi miracoli che furono annotati diligentemente dal parroco del tempo, il
sacerdote Giovanni Ligari.
L’oratorio non più in grado di contenere i numerosi fedeli, sul principio del 1700, fu ampliato. Le aggiunte
fatte riguardarono il corpo verso nord, nonché le due sacrestie poste a sud, lavori che si protrassero fin quasi
alla fine del Settecento, quando sono testimoniati numerosi pagamenti al mastro Giacomo Sabbione.
L’odierno edificio rispecchia fedelmente gli interventi settecenteschi ed è caratterizzato dall’armonia dei volumi data dall’eleganza del tiburio e dal campanile che svetta sul lato meridionale.
La facciata è scandita da quattro paraste che incorniciano il bel portale barocco in pietra verde di Tresivio
sovrastato da una finestra mistilinea e dall’ampio frontone a vento, dove si apre un’ulteriore finestra in corrispondenza della prima. Due nicchie, probabilmente destinate ad ospitare delle statue, affiancano il portale.
L’interno dell’edificio colpisce per la sobria eleganza, sottolineata dalla candida intonacatura, dalle paraste
che sorreggono i capitelli decorati da stucchi e dal cornicione che corre lungo le pareti. Due graziosi angeli musicanti, probabile opera di Francesco Silva, vigilano dall’alto dell’arco trionfale. Sia il presbiterio sia i
due altari laterali, oggi dedicati al Transito di San Giuseppe e allo Sposalizio della Vergine, sono protetti da
grandi ferrate di accurata fattura, opera di Gio. Battista Scalvino di Cemmo, in Valcamonica. Le due tele che li
ornano sono piuttosto deteriorate e poco leggibili a causa del fumo delle candele e della polvere che vi si sono
accumulati nel tempo. Quella avente per oggetto il Transito di San Giuseppe fu devoluta per testamento dal
curato Francesco Sanbenedetto morto all’inizio del Settecento.
L’altar maggiore è ornato da una pregevole ancona lignea, realizzata dallo scultore Gio. Battista Zotti nel 1722
e successivamente ridipinta. Tre ordini di colonne incorniciano la nicchia che ospita la statua della Vergine,
mentre sulla cimasa mistilinea trovano posto tre angeli, di cui due ai lati e uno al centro. Ai fianchi dell’ancona, tra racemi accuratamente scolpiti, figurano le statue lignee di San Domenico e di Santa Caterina da Siena.
Fino al 1942 l’altare ospitò una Madonna vestita, che aveva sostiuito la primitiva, opera dello stesso Zotti della
quale rimane, quale testimonianza, una fotografia scattata in occasione forse dell’ultima processione, dove
indossa il prezioso abito in seta settecentesco, anch’esso andato perduto.
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BIBLIOGRAFIA
C. BOZZI, F. PRANDI, Da Somsassa al Carmine. Storia della chiesa della Beata Vergine del Carmine di Poggiridenti, Poggiridenti, Parrocchia di Poggiridenti, 1983.
F. PRANDI, Santuario della Madonna del Carmine a Poggiridenti, in AA. VV., Santuari mariani in Valtellina e
Valchiavenna, Sondrio, Edizioni “Terzo Millennio”, 2001.
F. PRANDI, Schede n. 44 e 45 Madonna del Carmine di Poggiridenti (già Pendolasco), in In confidenza col
sacro. Statue vestite al centro delle Alpi [ a cura di F. BORMETTI], Sondrio, 2012.
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