Tutti in moto! Il mito della velocità in cento anni di arte
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Tutti in moto! Il mito della velocità in cento anni di arte
From: CRED Valdera Sent: Monday, October 03, 2016 6:59 PM To: Subject: Invito mostra "Tutti in moto! Il mito della velocità in cento anni di arte" - Palazzo Pretorio, Pontedera All'attenzione del Dirigente Scolastico All'attenzione degli insegnanti Gentilissimi, pensando di fare cosa gradita si invia in allegato la presentazione della mostra "Tutti in moto! Il mito della velocità in cento anni di arte", che sarà ospitata nel Palazzo Pretorio di Pontedera, di recente ristrutturazione, a partire dall'8 dicembre 2016 e fino al 18 aprile 2017. Si ricorda che per poter partecipare alle visite guidate riservate alle scuole e legate all'iniziativa è necessaria la prenotazione. Cordiali e distinti saluti la Segreteria del CRED Valdera -CRED Valdera - c/o Unione dei Comuni della Valdera Via Brigate Partigiane, 4 56025 - Pontedera (PI) Tel. 0587/299507 - 508 Fax 0587/292771 (specificare all'attenzione del CRED) Comune di Pontedera CRED Valdera Ai dirigenti degli istituti comprensivi e delle scuole secondarie della provincia di Pisa Loro sedi L'Assessore alla Cultura Liviana Canovai e la Presidente della Fondazione Pontedera per la Cultura Daniela Pampaloni sono liete di invitarVi alla mostra Tutti in moto! Il mito della velocità in cento anni di arte che si terrà dall' 8 dicembre 2016 al 18 aprile 2017 presso Palazzo Pretorio che riapre al pubblico come nuovo spazio espositivo e centro culturale polivalente. La mostra, di cui si allega piano scientifico, promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera e dal Comune di Pontedera, realizzata in collaborazione con il Museo Piaggio, il Museo dell' Aeronautica Gianni Caproni, l' Associazione Museimpresa, la Fondazione Spadolini Nuova Antologia e patrocinata dalla Regione Toscana, è dedicata al mito della velocità e al suo riflesso nelle arti figurative, negli ideali di vita e nel costume sociale degli italiani dalla fine del XIX secolo fino alla ricostruzione postbellica. Le sale, ognuna incentrata su un mezzo di locomozione, attraverso più di un centinaio di opere di noti protagonisti dell'arte italiana, sintetizzano l'effetto prodotto dall'avvento di tali mezzi meccanici sull'immaginario della popolazione e sulla creatività degli artisti. Integra la mostra un video-documentario che illustra, attraverso frammenti di film e fotografie, la diffusione dei nuovi mezzi di trasporto e il modo in cui furono accolti nel nostro Paese. Palazzo Pretorio Piazza Curtatone e Montanara Orario : dal lunedì al sabato: 9.00/18.30 Tariffe Bamb ini sotto i 6 anni gratis Scuole primarie, secondarie di primo grado e superiori: € 3 Su richiesta è possibile prenotare visite guidate al CRED Valdera (che gentilmente collabora con le attiv ità educative previste nel Palazzo Pretorio con l’inizio di questa prima mostra) . Le visite guidate per le scuole è possibile effettuarle dal lunedì al venerdì con orario 10.00 -12.00 Telefono Cred per prenotazioni scuole: 0587/299508 (nei g iorni lun edì-mercoledì-giovedì 10.00/ 12.00) Mail Cred: [email protected] PregandoVi d i tras mettere cortesemente l’invito al maggior numero di Docenti e Studenti porgiamo cord iali saluti. L'assessore alla Cultura Liviana Canovai La Presidente della Fondazione per la Cultura Pontedera Daniela Pampaloni Progetto scientifico della mostra Tutti in moto! Il mito della velocità in cento anni di arte Palazzo Pretorio, 8 dicembre 2016 - 17 aprile 2017 Pontedera Il Palazzo Pretorio al centro di Pontedera, una bella sede storica ristrutturata come nuovo spazio espositivo e centro culturale polivalente, si apre al pubblico nella sua nuova veste con una grande mostra inaugurale dal titolo Tutti in moto! Il mito della velocità in cento anni d’arte; l’esposizione è dedicata interamente al mito della velocità e al suo riflesso nelle arti figurative, negli ideali di vita e nel costume sociale degli italiani dalla fine del XIX secolo alla ricostruzione postbellica. Il tema della velocità che affiora alla fine dell’Ottocento nell’arte italiana - spesso associato all’idea del viaggio e alla diffusione dei trasporti su rotaia - finirà per caratterizzarla profondamente in alcune stagioni, in conseguenza del veloce evolversi delle scoperte e delle applicazioni industriali ai mezzi di locomozione. La mostra, promossa da Fondazione Pontedera Cultura si articola in 11 sale espositive, partendo dalla sala dall’Antefatto e proseguendo con la sequenza delle successive, ognuna delle quali è singolarmente incentrata su un distinto mezzo di locomozione: il treno, il tram, il piroscafo, la bicicletta, l’automobile, l’”omnibus”, la mongolfiera e poi l’aerostato, (il “più leggero dell’aria”), l’aereo a motore (“più pesante dell’aria”), fino alla motocicletta; si conclude con la sensazionale progettazione della Vespa di Piaggio, che compie quest’anno i suoi gloriosi settant’anni. Le sale dunque, attraverso più di un centinaio di opere di altrettanti nomi scelti fra i protagonisti dell’arte italiana, sintetizzano il riflesso prodotto sull’immaginario degli italiani e sulla creatività degli artisti dall’apparire di questi mezzi meccanici fino alla loro evoluzione alla metà del sec.XX. L’Antefatto La prima sala del percorso espositivo mostra ancora una Italia agreste, segnata dal tempo lento delle stagioni dove ci si sposta ancora prevalentemente a piedi o a cavallo, con l’asino o col barroccio; sono da sempre i mezzi che consentono all’uomo di spostarsi per terra, mentre per mare si va a vela o a remi e la barca di Ulisse è ancora la stessa che si vede sui litorali toscani. Questa sala racconta il nostro passato, le nostre tradizioni, come eravamo, da dove siamo partiti, un paese comunque avviato ad una veloce modernizzazione. Ci accompagnano le tele di Fattori, Guidi, Ferrazzi, Boldini, Moses Levi, Viani, mentre le sculture di Cambellotti e le opere di Marino Marini ci parlano del mito arcaico che abita ancora le terre italiane. La bicicletta È il mezzo, semplice e geniale che ci accompagna dalla metà dell'ottocento, prima legato al bon ton della borghesia, poi diffuso in ogni strato sociale. Nei quadri di Gentilini, di Viviani mantiene intatto l’incanto originario, mentre il senso dinamico generato dal baluginare dei raggi delle ruote affascina ben presto i Futuristi (Severini, Dottori, Cangiullo, Baldessari, Carrà). Il treno, il tramvai Il paesaggio urbano intanto si è animato per la presenza del tramvai che disegna le strade con l’affascinante tracciato lineare delle rotaie (Carlo Levi); il treno urbano facilita gli spostamenti e favorisce l’estendersi delle città che ingoiano la campagna; le stazioni ovunque determinano una nuova polarità urbana e affascinano per le grandi hall vetrate piene di fumo (Boccioni, Carrà, Bonzagni, Moses Levi). L’automobile Come proclama F.T. Marinetti, “più bella della Vittoria di Samotracia”, l’automobile affascina come simbolo assoluto della modernità e si diffonde nelle classi alte della popolazione in coincidenza con l’esplosione del verbo futurista (Cambellotti, Balla, Korompay); nel secondo dopoguerra, con l’approssimarsi della motorizzazione di massa, ispirerà per la sua forma aerodinamica gli scultori della nuova stagione astratta (Franchina). L’aeroplano, la Nave È stato certo il Futurismo a dare nell’arte e nella letteratura la spinta fondamentale all’esaltazione del dinamismo e della velocità meccanica; nel 1929, sulla suggestione delle imprese aeree dei trasvolatori, nasce una nuova corrente pittorica, l’Aeropittura, nella quale si assisterà alla multiforme celebrazione del tema del volo dalla prima enfatizzazione eroica alla cupa atmosfera delle incursioni di guerra. (opere di Thayaht. Regina, Depero, Dottori, Crali, Tato…) La suggestione della velocità si estende in ambito futurista anche ai mezzi navali; gli artisti restituiscono sulle tele il fascino dei grandi piroscafi che svettano all’orizzonte dei porti italiani e solcano gli oceani, di lì a poco carichi di migliaia di italiani costretti sulle vie dell’emigrazione (Trombadori…). Nella Italia uscita sconfitta dalla guerra, il tram, il treno e la bicicletta sono di nuovo i simboli di un paese che prova a ritrovare unità e dignità nello sforzo della ricostruzione, un’Italia alla quale l’industria riconvertita alla pace regalerà, con la Vespa, il sogno di una gioia ritrovata e della speranza nel futuro (opere di Guttuso, Ziveri). La sequenza allestitiva delle opere sarà integrata dal documentario, curato da ArtDocFest Il video illustra in modo vivace, con un montaggio di frammenti di film d’epoca e fotografie d’archivio, la diffusione dei nuovi mezzi di trasporto nel nostro paese e il modo nel quale essi furono percepiti dalla sensibilità comune come oggetti sorprendenti ed eccezionali, in grado di modificare profondamente la vita degli italiani e la percezione del paesaggio urbano e agricolo La collaborazione con Museo Piaggio Elemento qualificante del progetto promosso da Fondazione Pontedera Cultura è la collaborazione organica con il Museo Piaggio di Pontedera che apre due sale del suo percorso museale ad una assai significativa integrazione del percorso espositivo di Tutti in moto ! proposto in Palazzo Pretorio. Il grande salone longitudinale ospiterà una selezione di circa venti opere che rinviano ai temi generali (antefatto, treno, tram, bicicletta, automobile, autobus, nave aeroplano), di grande impatto visivo per i nomi degli autori e per i grandi formati delle tele. La sala conclusiva, invece, è destinata all’esposizione di una mostra originale, curata dallo specialista delle avanguardie storiche, Giovanni Lista. La mostra documenta, attraverso circa quaranta fotografie storiche di grandi autori, il carattere molteplice dell’approccio estetico, formale, mitizzante, celebrativo dei futuristi al movimento, al dinamismo, all’aerodinamismo, alla velocità come esperienza e come mito della modernità. La mostra, nelle sue due sedi, esporrà più di 180 opere, fra quadri, sculture e opere fotografiche; il linguaggio diretto e comunicativo dei manifesti, scelti dal 1930 al 1960, integrerà il racconto proposto dalle opere d’arte. Per la sua varietà e per la popolarità del tema intende rivolgersi ad un pubblico variegato che comprende appassionati d'arte e come di motori; di adulti e di giovani, a chi ha già conosciuto questo magnifico mondo e a chi ci si vuole confrontare per la prima volta. La mostra e il catalogo sono a cura di Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci; in catalogo testi di Daniela Fonti, Susanna Ragionieri, Rossella Caruso, Giancarlo Carpi, Giovanni Lista. Fondazione Pontedera Cultura si avvale della collaborazione di Museimpresa - Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, Museo Piaggio, Futur-ism, Museo Caproni, Fondazione Spadolini, Museo d'arte moderna di Genova Wolfson, Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona (Museo del divisionismo), Fondazione Guggenheim Venezia e della disponibilità di molti generosi collezionisti.