Giornata internazionale delle donne, 8 marzo 2007

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Giornata internazionale delle donne, 8 marzo 2007
Unia Segretariato centrale
Segreteria presidenziale
Weltpoststrasse 20
CH-3000 Berna 15
T +41 31 350 21 11
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Unia Segretariato centrale, Segreteria presidenziale, Weltpoststrasse 20, CH-3000 Berna 15
Giornata internazionale delle donne, 8 marzo 2007
2 marzo 2007
Andreas Rieger / Renzo Ambrosetti
Co-Präsident
[email protected] [email protected]
T 031 / 350 23 55
F 031 / 350 22 66
Onorevole Consigliera nazionale, onorevole Consigliere nazionale,
a seguito del deludente bilancio emerso dalla valutazione dei primi 10 anni di esistenza della Legge
sulla parità (LPar), effettuata lo scorso anno, sono stati presentati vari interventi parlamentari volti a
promuovere l'attuazione della LPar. Nel quadro di un apposito dibattito, il Consiglio nazionale
tratterà questi interventi l'8 marzo, Giornata internazionale delle donne. Il Consiglio federale
raccomanda tuttavia di respingere la maggior parte dei postulati, prende le distanze dall'adozione di
misure incisive e punta solo su un'attività basata sulla "sensibilizzazione" e sul lancio di appelli,
benché ormai sia più che appurato che una simile strategia da sola non riesce a sortire i risultati
auspicati.
Il sindacato Unia attribuisce un'importanza centrale all'effettiva parità tra uomo e donna nella vita
professionale e nel quadro del partenariato sociale si batte con forza per conquistare la parità
salariale. Spesso ci troviamo tuttavia a dover constatare che il rispetto e la coerente osservanza
della LPar sono lasciati all'arbitrio dei singoli datori di lavoro. Infatti, come emerge dagli esempi tratti
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3803) depositata da André Daguet,
membro del Comitato direttore Unia e Consigliere nazionale, è ancora molto elevato il numero dei
datori di lavoro che considerano la violazione della parità salariale sancita dalla legge solo un "reato
minore". Eppure, per le dirette interessate questo presunto reato minore comporta una perdita di
migliaia di franchi nell'arco della vita professionale e di conseguenza anche un peggioramento delle
prestazioni della previdenza di vecchiaia. A volte questa decurtazione salariale illecita finisce per
trasformarsi in una condanna a vivere ai margini della povertà. E non sono solo le donne ad essere
private di questo denaro, ma anche i loro figli e i loro partner e, in ultima istanza, anc
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8marzo ci permettiamo di invitarLa a correggere la debole risposta del
Consiglio federale e a sostenere gli interventi parlamentari volti a dare attuazione al principio del
"salario uguale per un lavoro di uguale valore" sancito dalla Costituzione.
Seguiremo con grandissimo interesse il dibattito all'interno del Consiglio nazionale, confidando che
anche Lei sarà tra i fautori di misure concrete e vincolanti per la realizzazione della parità salariale.
In veste di principale sindacato interprofessionale con una quota femminile in continuo aumento,
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siamo profondamente convinti che la seria realizzazione dell'uguaglianza e della parità salariale
rappresenti oggi uno dei principali compiti politici.
In vista del dibattito straordinario dell'8 marzo, La preghiamo quindi di sostenere tutti gli interventi
parlamentari volti a garantire l'efficace attuazione della Legge sulla parità. Ci permettiamo di
allegare alla presente una cartolina con tutti i principali interventi a favore dell'uguaglianza.
Distinti saluti
Renzo Ambrosetti
Co-presidente Unia
Allegato: citato
Andreas Rieger
Co-presidente Unia