Domanda 1 - Comune di Cremona

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Domanda 1 - Comune di Cremona
PATTO PER LE POLITICHE EDUCATIVE DEL
TERRITORIO CREMONESE
Anno 2007-2008
MONITORAGGIO
SU INTEGRAZIONE DEI MINORI STRANIERI
E DISAGIO SCOLASTICO NON CERTIFICATO
Cremona, maggio 2008
Per informazioni: Comune di Cremona – Settore Politiche Educative
Tel 0372 407916 – email [email protected]
Questo lavoro nasce per iniziativa del “patto per le politiche educative del territorio
cremonese”, protocollo di intesa sottoscritto tra i 47 comuni del distretto socio sanitario di
Cremona e le scuole del territorio e finalizzato a coordinare e migliorare le politiche educative
e gli interventi in campo scolastico.
Come prima azione, dopo l’istituzione del patto, il tavolo zonale cui spetta il coordinamento
delle attività ha proposto di realizzare una consultazione di tutti gli enti aderenti sui due temichiave di questo anno scolastico: l’integrazione egli alunni stranieri e il disagio scolastico. Ka
consultazione aveva lo scopo riproporre un percorso d lavoro concreto e condiviso per l’anno
scolastico 2008-2009
Il breve questionario elaborato dal Settore Politiche Educative del Comune di Cremona è stato
inviato a tutti gli enti tra febbraio e marzo 2008. In questa relazione si trova una sintesi
ragionata dei dati raccolti.
Si è ritenuto, per ogni risposta e per ogni tema trattato, di riportare per intero le numerose
risposte aperte, in quanto esse restituiscono in modo diretto e vivido l’esperienza degli enti su
questi due temi cruciali. I testi sono preceduti da un numero che identifica il questionario in
cui era contenuta la risposta; in appendice si trova una tavola di corrispondenza tra numero
del questionario e nominativo dell’ente.
CHI HA RISPOSTO
Totale questionari inviati: ………………. 71
di cui:
47 comuni
25 scuole
Totale rispondenti …………………………………….38 enti
Di cui
14 Comuni
24 scuole
di cui:
8
4
3
9
Istituti Comprensivi
Circoli didattici
Scuole secondarie di primo grado
scuole secondarie di secondo grado
PRIMA PARTE: INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
DOMANDA 1
Rispetto al tema dell’integrazione scolastica degli alunni stranieri, quali sono, tra quelli
indicati, i due problemi maggiormente avvertiti dalla Sua istituzione?
TOTALE
Numeri
assolut
i
Numero elevato dei bambini
stranieri presenti complessivamente
14
Percent.
Sui
questionar
i
compilati
36,8%
Frequenza degli arrivi in corso d’anno
8
21%
1
7
Difficoltà di inserimento a causa
23
della scarsa o nulla conoscenza della lingua
italiana
60,5%
8
15
Difficoltà nel relazionarsi con le famiglie
63,15%
10
14
7,8%
0
3
10,5%
0
4
31,5%
6
6
Dispersione
territorio
dei
nuclei
24
stranieri
sul 3
Problemi di comportamento/disciplina
4
Problematiche legate a condizioni di disagio 12
più generali in cui si trovano le famiglie
straniere
DI CUI DI CUI
COMUNI SCUOLE
3
11
_____________________________________________
DOMANDA 2
Può fare un esempio descrivendo sinteticamente il problema SPECIFICO che nell’ultimo anno
ha richiesto un particolare impegno alla Sua istituzione o ad altre del territorio?
Vediamo prima le risposte dei Comuni. I problemi segnalati riguardano, per una parte
preponderante, la relazione con le famiglie straniere. Si denuncia la difficoltà di
avvicinarle, di dialogare e di giungere ad una condivisione di regole e modi di agire. In
particolare (tra parentesi quadra il numero identificativo del questionario):
[5] Scuola e famiglia spesso non riescono ad interagire e a conoscere i
rispettivi progetti educativi. Per problemi organizzativi spesso le famiglie
partono per il paese di origine durante l'anno scolastico. Ciò causa agli
alunni notevoli disagi, in quanto le assenze sono molto prolungate, e
anche gli interventi predisposti dalle scuole risultano inevitabilmente
meno efficaci.
[8] E' difficile avviare una relazione con le madri straniere perché non
conoscono la lingua; non sempre possono partecipare ai corsi di
alfabetizzazione per ragioni culturali, oltre che per motivi personali. Le
diversità culturali costituiscono motivo di scambio e di crescita, ma sono
anche portatrici di incomprensioni e difficoltà di relazione
[13] Le famiglie degli alunni stranieri hanno spesso difficoltà a
relazionarsi con le istituzioni interessate e faticano a integrarsi nel
territorio. Queste difficoltà vengono portate dai figli all'interno della
scuola e si riflettono nelle difficoltà di apprendimento e di inserimento
nel gruppo classe.
[18] La necessità di fare capire alle famiglie straniere le regole
istituzionali italiane
[20] I nuclei stranieri residenti nel territorio di Bonemerse hanno la
tendenza ostinata di non volere stringere relazioni con gli altri,
escludendo qualsiasi interazione d'aiuto
[23] Difficoltà di comunicazione con le famiglie tali da richiedere
interventi del mediatore culturale circa le norme che regolano la vita
scolastica
[33] Difficoltà nella comunicazione/relazione con una famiglia di lingua
cinese. Richiesto l'intervento del mediatore culturale per poter
comunicare con la madre. Il padre è sempre assente nei colloqui per
ragioni di lavoro.
[39] Aumento del n° di ragazzi arrivati in corso d’anno, anche negli
ultimi mesi di frequenza a scuola e loro inserimento. Si registra anche,
tra le scuole, l'emergere di una preoccupazione degli insegnanti rispetto
all'esigenza di maggiore possibilità di confronto tra scuola e genitori
stranieri, soprattutto per quanto riguarda la comprensione dei reciproci
progetti educativi e la definizione di regole condivise
[34] Alla Scuola Primaria è richiesto un impegno particolare
relativamente all'alfabetizzazione e in generale alla scolarizzazione di
questi alunni in quanto spesso le famiglie non danno l'opportuno
sostegno ai figli rispetto all'impegno e al senso di responsabilità nei
confronti del lavoro scolastico, anche una volta superato l'ostacolo
linguistico
Come si vede, le ultime due risposte (questionari 39 e 34) fanno riferimento anche alle
difficoltà incontrate dalle scuole per il continuo afflusso di studenti anche in corso
d’anno e per la necessità di intraprendere una massiccia attività di alfabetizzazione.
Altri due questionari fanno invece citano casi specifici di disagio (31) e segnalano la
necessità di organizzare attività di doposcuola ancora per rispondere alla richiesta di
alfabetizzazione.
[14] Difficoltà di comprensione della lingua e necessità di essere seguito
nel doposcuola
[31] Accompagnamento della famiglia straniera con minore disabile per
la certificazione H, per la valutazione alla NPIA e la richiesta
dell'assistenza ad personam. Attività di sostegno scolastico a favore di
minori stranieri con problemi di apprendimento e difficoltà
nell'acquisizione dell'italiano; attività ludiche e laboratoriali nel piccolo e
grande gruppo volte all'integrazione nel gruppo dei pari. Le attività sono
svolte nell'ambito del servizio CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE in
collaborazione con la scuola e la parrocchia.
Vediamo poi le risposte delle scuole. Colpisce che, anche in questo caso, benché le
tematiche presenti siano più numerose, molte scuole segnalino in primo luogo difficoltà legate
al rapporto con le famiglie. Ad esempio:
[2] Difficoltà a contattare famiglie residenti sul territorio che non fanno
frequentare ai figli le scuole oppure che partono per i paesi di origine per
lunghi periodi senza contattare la scuola - Problemi nel gestire situazioni
di particolare disagio di alunni per mancanza di figure di riferimento
(psicologi)
[22] Difficoltà di relazione con le famiglie, numerose assenze. Difficoltà
nella condivisione di un progetto educativo
[24] Mancanza di informazioni da parte della famiglia di un iscritto alla
classe prima, sulla repentina decisione di ritirarla dalla scuola (e forse di
allontanarla dall'Italia, affidandola a parenti nel paese di origine)
[25] Nel nostro I.C. anche se non vi sono bambini nomadi, si sottolinea
la frequente mobilità sul territorio di un alto numero di famiglie,
soprattutto di origine romena, senza un preciso progetto migratorio. Per
questo motivo, in corso d’anno, il numero degli alunni stranieri presenti
subisce continue oscillazioni richiedendo la messa in atto di interventi
specifici, capillari e mirati, legati a bisogni urgenti che esigono una
risposta. Una buona parte degli alunni frequenta in modo discontinuo o
saltuario e gli interventi attivati dalla scuola per rimuovere le cause
ostative all’adempimento dell’obbligo sono spesso vanificati dalla non
comprensione del problema da parte della famiglia che, di fatto,
misconosce l’importanza della frequenza. I colloqui con la famiglia,
mirati a conoscere e “leggere” i bisogni e le aspettative attraverso
l’utilizzo, in caso di bisogno, del mediatore culturale, non trovano una
risposta.
[29] Difficoltà a comunicare con le famiglie che spesso non rispondono
agli avvisi inviati dai docenti, non presenziano agli incontri, nemmeno
per il ritiro dei documenti di valutazione. Si lamentano anche ingerenze
dei genitori volte a condizionare un’attività didattica svolta in modo
conforme ai principi e alle disposizioni normative vigenti e sempre
rispettosa della dignità dell’alunno.
[36] ……..difficoltà di relazione con le famiglie straniere: mancata
partecipazione, frequenza irregolare degli alunni, problematiche
collegate all'utilizzo dei mediatori (es. non accettazione da parte delle
famiglie) e alla condivisione dei rispettivi progetti educativi; la
comunicazione casa/scuola e viceversa è spesso difficoltosa, non solo
per la lingua (problemi di lavoro dei genitori, tipo di investimento
nell'istruzione, tipo di delega data all'istituzione). Alcune famiglie
partono per i paesi di origine durante l'anno e ciò provoca ai ragazzi
disagio per le assenze prolungate, così anche gli interventi predisposti
dalla scuola risultano inevitabilmente inefficaci.
[32] Spesso è difficile contattare le famiglie degli alunni stranieri e
convincerle a partecipare a colloqui con i docenti o la vice presidenza,
sia per problemi di lingua che per
differenze culturali relative al
rapporto scuola-famiglia. Un altro problema sentito è l’inserimento di
alunni stranieri con un livello di alfabetizzazione italiana scarso,
nonostante gli sforzi per alfabetizzarli in lingua italiana molti di loro
hanno notevoli difficoltà a seguire il corso di studi anche se semplificato
e rischiano di non riuscire ad accedere alla classe successiva.
[7] DIFFICOLTA’ RELAZIONI FAMIGLIE STRANIERE: problematiche
legate all’utilizzo dei mediatori (cioè difficoltà di accettazione di queste
figure da parte dei genitori) e alla condivisione del progetto.
[27] Alcuni alunni necessitano di alfabetizzazione. I genitori accedono
raramente ai colloqui con gli insegnanti
[38] ….. E' molto difficile coinvolgere le famiglie, soprattutto se si
evidenziano problemi educativi e/o didattici
Tuttavia, il problema più assillante per molte scuole è senza dubbio rappresentato dal
continuo arrivo di studenti in corso d’anno, che costringe ad inserire gli alunni in classi
già numerose, ad organizzare (e riorganizzare) continuamente i corsi di alfabetizzazione e ad
adeguare la programmazione a diversi ritmi di apprendimento.
[6] Inserimento di ragazzi anche di etnie diverse ad inizio ed in corso
d’anno in 2° ed in 3° senza la dovuta preparazione specifica dell’alunno
e senza alcuna scolarizzazione precedente nel paese d’origine. I ragazzi:
vengono inseriti in classi numerose; evidenziano una preparazione di
partenza diversa; molte volte gli insegnanti devono affrontare casi
problematici dovuti sia alla situazione del nucleo famigliare sia alla
collocazione famigliare ( spesso sono presso parenti o conoscenti ) sia
per una visione culturalmente diversa del “ valore “ scuola.
[7]
FREQUENZA ARRIVI: scarsità risorse umane (utilizzo opera
volontaria personale in quiescenza); difficoltà garantire percorsi di
alfabetizzazione idonei (classi già ai limiti numerici, dinamiche relazionali
di classe già consolidate).
[10]L’arrivo imprevisto di numerosi allievi stranieri, direttamente dal
paese natio, in corso di anno scolastico, comporta, oltre all’eventuale
rivisitazione dell’organizzazione scolastica, contestuali necessità di
accordi con le famiglie, spese di materiale specifico, formazione dei
docenti, progetti interattivi con gli enti locali e richieste di risorse
all’Amministrazione Statale. Dato il trend ormai consolidato di tale
problematica, si auspica l’assegnazione in organico d’istituto di risorse
umane specializzate
[11] Il problema maggiormente avvertito nella nostra istituzione
scolastica è l'aumento della frequenza degli arrivi incorso d'anno. Ciò ha
creato problemi d'inserimento degli alunni nelle classi già numerose e
difficoltà di valutazione
[19] Gli alunni stranieri arrivano in ogni momento dell'anno con curricula
scolastici pregressi molto diversificati o problemi di analfabetismo. Per
questo l'organizzazione dei corsi di alfabetizzazione e dell'accoglienza e
inserimento richiede l'impiego di risorse notevoli e una forte flessibilità.
[4] Il nostro Istituto da diversi anni sta accogliendo alunni stranieri di
diverse etnie che arrivano anche in corso d’anno. Per tale motivo, ogni
volta, è necessario organizzare attività di accoglienza ed un percorso di
alfabetizzazione. Quasi sempre, nelle famiglie, i bambini parlano la
lingua del paese d’origine e al di fuori della scuola non hanno possibilità
di rapportarsi con i coetanei e di parlare la lingua italiana I plessi sono
dislocati sul territorio ed a causa del lavoro dei genitori non ci sono
molte possibilità di instaurare rapporti tra scuola e famiglia
[36] Frequenza degli arrivi in corso d'anno direttamente dal paese di
origine, difficoltà a reperire risorse da impiegare in progetti di prima
alfabetizzazione tesa anche a garantire un reale inserimento (classi
sempre più numerose, al limite del numero massimo, dinamiche di
socializzazione già consolidate, mancanza di risorse
Altre risposte mettono in evidenza l’impegno progettuale, organizzativo e di risorse richiesto
alle scuole, in generale, dall’alto numero di studenti stranieri presente e dalla
complessità ed eterogeneità (sotto i diversi aspetti) della popolazione scolastica.
Alcune scuole chiedono più risorse (umane e/o economiche); in alcuni casi si legge una vera
e propria richiesta di aiuto per situazioni che insegnanti e dirigenti giudicano molto difficile
da governare
[21]Frequenti sono le richieste degli insegnanti in merito alle risorse
umane in grado di svolgere un efficace intervento di prima
alfabetizzazione. Le numerose etnie presenti non consentono una
comunicazione adeguata e tempestiva con tutti gli studenti e le loro
famiglie. Sono presenti infatti solo due mediatrici: di lingua indiana e
araba. Anche il materiale reperito e predisposto non è presente in tutte
le lingue.
[28]L’elevato numero di bambini stranieri ha richiesto l’attivazione di
specifiche strategie per favorire l’integrazione e l’acquisizione del codice
linguistico necessario per compensare gli scarti di partenza e permettere
così un percorso di apprendimento lineare. Le strategie consistono in:
distacco parziale di un insegnante; attivazione laboratori linguistici;
utilizzo ore aggiuntive; collaborazione con gli enti locali; attivazione di
un "doposcuola".
[35] La presenza degli alunni stranieri negli Istituti professionali
comporta diverse problematiche che non sono collegate solo
alla
mancata conoscenza della lingua italiana , ma che trovano origine
nell’incontro tra diverse culture. Il primo problema che il nostro Istituto
deve affrontare resta comunque la mancata conoscenza della lingua
per lo studio.
L’utenza degli alunni stranieri è rappresentata
principalmente da studenti che hanno avuto una breve scolarizzazione
in Italia e possiedono competenze collegate alla lingua per la
comunicazione ,questo comporta la necessità di attivare percorsi di
lingua per lo studio accompagnati da revisione dei curricoli in chiave
interculturale e produzione di testi semplificati /facilitati. La mancanza di
percorsi idonei comporta un minor successo scolastico e un aumento di
abbandoni precoci.
[38] L'alto numero di alunni stranieri richiede attenzione riguardo
l'inserimento, l'apprendimento dell'italiano L2, le modalità di lavoro
differenziate all'interno della stessa classe…...
[30] Il problema dell’alfabetizzazione su 3 livelli ha richiesto l’impiego di
notevoli risorse con orario aggiuntivo sia da parte del personale docente
della scuola che degli Enti locali. Si sente la necessità dell’impiego dei
mediatori culturali che per questo anno scolastico non abbiamo avuto
[3] Si realizzano comportamenti e atteggiamenti che rendono difficoltosa
l'azione educativa e di integrazione; l'elevato numero di presenze porta
spesso gli alunni a formare gruppi etnici differenziati che ritrovano
talvolta aggressività nella costruzione del "gruppo - branco"; con la
presenza prevalente di alunni stranieri nelle classi c'è il rischio di creare
classi - e istituti - ghetto, rispetto ai quali l'utenza italiana può
interpretare come problematico avvicinarsi a scuola con queste
caratteristiche
Infine, alcune scuole “eludono” la domanda sul problema e si limitano a segnalare le iniziative
già realizzate:
[12] Alfabetizzazione su tre livelli secondo il Quadro Comune Europeo: in
parte a carico dell'Usp di Cremona (distacco 6 ore), in parte finanziato
con il fondo di istituto.
[26] A proposito dei problemi segnalati, si sottolinea l'impegno del
nostro istituto anche attraverso l'accordo di rete con le altre scuole
superiori di Cremona ("Con parole cangianti") nell'attività di accoglienza
e inserimento di studenti stranieri con scarsa o nulla conoscenza della
lingua, nella nostra realtà scolastica e nel contesto "classe - istituto". La
responsabile del Progetto stranieri ha coordinato e sostenuto la
realizzazione dei vari interventi didattici, instaurando rapporti di
collaborazione con i Consigli di classe e fornendo ai colleghi (in
particolare quelli più "legati" ai programmi e criteri tradizionali)
informative, schede - guida per la preparazione di piani educativi
personalizzati, testi semplificati ecc. al fine di sviluppare una sensibilità
interculturale e una nuova prospettiva, "concretamente" interculturale,
nel ridefinire piani didattici e curricoli formativi.
___________________________________________________
DOMANDE 3 E 4
La Sua istituzione ha in corso uno o più progetti per affrontare i problemi esposti?
Sì, ci sono progetti in corso
35 risposte
di cui
12 Comuni
23 scuole
In quali ambiti ricadono i progetti?
ARGOMENTO
N. ENTI
CHE
HANNO
PERCENTUALE SUI
QUESTIONARI
COMPILATI
DI CUI
COMUNI
DI CUI
SCUOLE
PROGETTI
SU QUESTO
TEMA
Accoglienza degli alunni
arrivati di recente
21
55,2%
1
20
Alfabetizzazione
32
84,2%
9
23
Revisione dei curricoli
scolastici in chiave
interculturale
9
23,68%
scuole)
(tutte 0
9 (39,13%
delle scuole
rispondenti)
Relazioni con le famiglie 21
55,2%
5
16
Relazioni tra famiglie
italiane e straniere
6
15,7%
2
4
Raccordo tra scuola ed
extrascuola
18
47,36%
5
13
Altro (specificare)
8
21,05%
3
5
Agli enti è stato chiesto di indicare i titoli, o i temi, dei progetti.
Per ciascuno si è chiesto inoltre di segnalare le fonti di finanziamento. Ci sembra interessante,
oltre all’elenco dei progetti suddivisi per area tematica, esaminare una rapida sintesi delle fonti
di finanziamento, in quanto uno dei problemi esistenti è proprio legato, a nostro parere, non
solo alla scarsità di risorse in assoluto, ma anche alla difficoltà che spesso i singoli soggetti
hanno di armonizzare i diversi canali di finanziamento. La scarsa “visibilità” dei meccanismi è
un problema per gli stessi enti finanziatori.
PROGETTI ACCOGLIENZA: TITOLI E TEMI (tra parentesi, il numero del
questionario)
[2] PROGETTO ACCOGLIENZA
[3] PROGETTO STRANIERI E PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
[4] PROGETTO DI ISTITUTO
[5] PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E PROTOCOLLO DIDATTICO
[6] PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
[7] PROTOCOLLO ACCOGLIENZA COMMISSIONE INTERCULTURA
[10] PROGETTO INTERCULTURALE DI CIRCOLO. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
[11] PROGETTO ACCOGLIENZA
[12] POF DI ISTITUTO; PROGETTO PER L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
STRANIERI (allegato)
[19] PROGETTO PER L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI SECONDO UN
APPROCCIO INTERCULTURALE
[21] Vengono attivati corsi intensivi e mitrati al fine di agevolare l'accoglienza di
alunni arrivati in corso d'anno
[24] SCUOLA "SENZA FRONTIERE" (parte del progetto "Con parole cangianti"),
“ACCOGLIENZA", "SOCIALIZZAZIONE"
[25] PROGETTO ACCOGLIENZA. ATTRAVERSO IL PROGETTO ACCOGLIENZA
SONO PREVISTI PERCORSI MIRATI ALLA CREAZIONE DI UN CLIMA POSITIVO SIA
ALL’INIZIO DELL’A.S. CHE IN CORSO D’ANNO. Gli alunni neo-arrivati sono
sostenuti nella fase di adattamento al nuovo contesto attraverso: la creazione di
un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova
eventuali ostacoli alla piena integrazione: i colloqui con la famiglia, mirati a
conoscere e “leggere” i bisogni e le aspettative; l’utilizzo, in caso di bisogno, del
mediatore culturale, per facilitare la comunicazione con la famiglia e informare
sulle scelte educative della Scuola; l’utilizzo di fogli informativi tradotti nelle
diverse lingue per spiegare l’organizzazione scolastica. Nella prima accoglienza si
rivela strategico anche il coinvolgimento del Personale ATA attraverso le azioni di
facilitazione comunicativa.
[26] PROGETTO "SENZA FRONTIERE: INCONTRIAMOCI" CHE COMPRENDE UN
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E UNA COMMISSIONE ACCOGLIENZA INTERCULTURA
[28] Ore aggiuntive a.s. 2007/2008
[29] COMMISSIONE INTERCULTURA: PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI E
FAMIGLIE
[30] PROTOCOLLO DI INTESA PER TUTTE LE SCUOLE DELL'ISTITUTO
[32]
PROTOCOLLO
DI
ACCOGLIENZA
NELL'AMBITO
"INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI"; PROGETTO TUTORING
DEL
PROGETTO
[35] PROGETTO "ARCOBALENO": PREVEDE DIVERSE FASI IN RELAZIONE
ALL'ACCOGLIENZA (CONTATTI SCUOLE MEDIE, CONTATTI CON LE FAMIGLIE E
TUTOR DURANTE L'A.S.)
[36] MULTIETNICITA', PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA: nel plesso di Stagno, a
volte problemi contingenti o organizzativi ne impediscono un'applicazione
adeguata
[38] PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DI CIRCOLO
PROGETTI DI ALFABETIZZAZIONE: TITOLI E TEMI
[2] ALFABETIZZAZIONE
[3] CON PAROLE CANGIANTI
[4] PROGETTO DI ISTITUTO CHE COINVOLGE LE TRE SCUOLE PRIMARIE E LE
DUE DI SECONDARIA
[5] PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E PROTOCOLLO DIDATTICO
[6] PROGETTO DI INTERCULTURA E ALFABETIZZAZIONE PER ALUNNI STRANIERI
[7] LABORATORIO ITALIANO L2
[9] CORSO PER DONNE STRANIERE A CURA DELL'ASSOCIAZIONE MANI TESE
[10] Progetto interculturale di circolo: area alfabetizzazione
[11] PROGETTO ALFABETIZZAZIONE
[12] PROGETTO STRANIERI e PROGETTO LA STRADA DI TUTTI
[14] SUPPORTO AGLI INSEGNANTI CON UNA FIGURA ESTERNA
[17] CON PAROLE CANGIANTI - CORSO ITALIANO PER LO STUDIO
[19] PROGETTO PER UN PRIMO SOCCORSO LINGUISTICO, PROGETTO AREA A
FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO
[20] CORSO DI ALFABETIZZAZIONE PER STRANIERI
[21] Corsi di alfabetizzazione di tre livelli differenti in ogni classe in cui sono
presenti alunni stranieri
[22] ALFABETIZZAZIONE PER ALUNNI STRANIERI ADULTI
[23] PROGETTO DI AIUTO E INTEGRAZIONE - ALFABETIZZAZIONE ALUNNI
STRANIERI
[24] PROGETTO DI SOSTEGNO ALLA LINGUA DELLO STUDIO
[25] Per facilitare l'apprendimento dell'italiano sono previste: una prima fase di
laboratorio intensivo; una seconda fase in cui si alternano momenti di laboratorio
linguistico a forme di sostegno sulle altre discipline. A sostegno dell'apprendimento
dell'italiano sono attivati percorsi di apprendimento degli elementi di base della L2
per alunni stranieri non italofoni, tenendo presente che la padronanza linguistica
favorisce un positivo inserimento. A supporto dell’apprendimento linguistico sono
stati attivati laboratori di attività manuali ed espressive
[26] CON PAROLE CANGIANTI: in rete con le scuole superiori di Cremona per la
prima alfabetizzazione. SENZA FRONTIERE: progetto interno di alfabetizzazione,
sostegno e accompagnamento allo studio
[27] PROGETTO TERRITORIALE DI SOSTEGNO ALL'APPRENDIMENTO DELLA
LINGUA PER LO STUDIO RIVOLTO AD ADOLESCENTI STRANIERI INSERITI NEI
PERCORSI DELL'ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE A CREMONA
[28] LA FINESTRA SUL MONDO - Progetto per l'integrazione degli alunni stranieri laboratorio di alfabetizzazione
[29] INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI PER ALUNNI CON PARTICOLARI DIFFICOLTA'
LINGUISTICHE DA PARTE DI DOCENTI CHE EFFETTUANO ORE AGGIUNTIVE,
DOCENTE CON DISTACCO DI 6 ORE
[30] PROGETTI:
AGGIUNTIVE PER
COLLABORAZIONE
(anche nelle ore di
DISTACCO SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO; ORE
I DOCENTI "ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE STRANIERI";
CON COOP. IRIDE E VOLONTARI; ORE DI CONTEMPORANEITA'
alternativa alla religione cattolica)
[32] PROGETTO IN RETE "CON PAROLE CANGIANTI"; SPORTELLO DIDATTICO PER
STRANIERI
[33] ALFABETIZZAZIONE PER ADULTI IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI
CASTELLEONE
[34] BENVENUTO TRA NOI (scuola primaria)
[35] "PAROLE CANGIANTI"
[36] (a Cremona) Laboratorio italiano L2
[38] SCUOLE PRIMARIE
AMBROGIO
CON PAROLE CANGIANTI
MIGLIOLI,
BISSOLATI,
TRENTO
E
TRIESTE
E
PROGETTI DI REVISIONE DEI CURRICOLI: TITOLI E TEMI
[3] PROGETTO STRANIERI
[4] PROGETTO DI ISTITUTO REALIZZATO DALLA COMMISSIONE STRANIERI
[6] VERSO I NUOVI CURRICOLI
[10] Autoformazione docenti 2007/2008
[19] RIENTRA NEL PROGETTO "INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI…." Dallo
scorso anno tutti i docenti stanno rivedendo i curricoli in un'ottica interculturale
[21] Percorso in fase di elaborazione
S.
[26] Progetto SENZA FRONTIERE all'interno del quale si attuano progetti di
didattica interculturale (nei laboratori L2 e/o nelle singole classi)
[36] PROGETTI A SFONDO INTERCULTURALE: LEGGIAMO IL MONDO, …. E
ADESSO MUSICA!, CONOSCERE, CONOSCERSI, CAPIRE. INTERVENTI DI
FORMAZIONE: conoscenza perscorsi di insegnamento/apprendimento italiano L2
PROGETTI PER LE RELAZIONI CON LE FAMIGLIE STRANIERE: TITOLI E
TEMI
[2] PROTOCOLLO DI INTESA PER L'INTERVENTO DI UN MEDIATORE CULTURALE
[3] PROGETTO STRANIERI
[4] PROGETTO DI ISTITUTO
[5] Progetti 5° circolo
[7] CONOSCERE CONOSCERSI CAPIRE… DIALOGHI TRA GENITORI E SCUOLA IN
RETE CON IL 5° CIRCOLO
[8] COLLABORAZIONE TRA SERVIZI SOCIALI ED ASSOCIAZIONI
VOLONTARIATO PER ACCOGLIENZA E PROCESSO DI AUTONOMIA
DI
[10] Progetto interculturale di circolo: Area rapporti famiglia - scuola
[11] SPORTELLO AIUTO (per orientare le famiglie)
[12] POF DI ISTITUTO, PROGETTO PER L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
STRANIERI (allegato)
[19] PROGETTO PER UN VOLONTARIATO AMICO
[21] Sono presenti due mediatori culturali di lingua araba e indiana che
collaborano con la scuola nel momento dell’accoglienza e durante i colloqui
individuali
[23] INTERVENTI MIRATI DI MEDIAZIONE CULTURALE
[25] In fase di ingresso sono attivati interventi volti a favorire l’inserimento
fornendo alle famiglie tutte le informazioni che spiegano l’organizzazione e le
scelte educative della Scuola e facilitano la comunicazione. L’utilizzo del
mediatore culturale “a chiamata” fornito dalla “Comunità Sociale Cremasca”
facilita il compito di veicolare le informazioni e di creare la relazione con le
famiglie. Sono utilizzati dagli insegnanti anche canali informali per sciogliere ogni
deterrente alla comunicazione diretta e autentica, spesso più efficace del canale
istituzionale non sempre riconosciuto dall’etnia rom.
[26] SENZA FRONTIERE: le relazioni con le famiglie rientrano nell'attività della
responsabile del progetto, della Commissione intercultura e del protocollo di
accoglienza
[28] Progetto in corso di elaborazione con cooperativa iride ed ente locale
[30] PROTOCOLLO DI INTESA PER L'INTERVENTO DI UN MEDIATORE CULTURALE
[31] GLI INTERVENTI VENGONO
ATTIVITA' DEL SERVIZIO MINORI
SVOLTI
NELL'AMBITO
DELLA
NORMALE
[32] PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
[35] PROGETTO "ARCOBALENO": PREVEDE INCONTRI CON LE FAMIGLIE AL
MOMENTO DELL'ISCRIZIONE
[36] CONOSCERE, CONOSCERSI, CAPIRE: DIALOGHI TRA GENITORI E SCUOLA
(progetto in rete con il terzo circolo di Cremona)
[39] Stelle in soffitta progetto di supporto linguistico/culturale per donne
straniere
PROGETTI PER LE RELAZIONI TRA FAMIGLIE ITALIANE E STRANIERE:
TITOLI E TEMI
[5] Progetti 5° circolo
[7] CONOSCERE CONOSCERSI CAPIRE… DIALOGHI TRA GENITORI E SCUOLA IN
RETE CON IL 5° CIRCOLO
[8] DOPOSCUOLA PER IL SOSTEGNO ALL'ACCOGLIENZA, AL PERCORSO DI
ALFABETIZZAZIONE E ALLO STUDIO
[10] Progetto interculturale di circolo: area rapporti scuola – famiglia
[35] PROGETTO "IDE": FORMAZIONE DI UN COMITATO DI GENITORI CON UN
RAPPRESENTANTE DEI GENITORI PER GLI ALUNNI STRANIERI
[36] CONOSCERE, CONOSCERSI, CAPIRE: DIALOGHI TRA GENITORI E SCUOLA
(progetto in rete con il terzo circolo di Cremona)
PROGETTI SUL RACCORDO SCUOLA – EXTRASCUOLA: TITOLI E TEMI
[2]
COLLABORAZIONE
CON
ASSOCIAZIONI
SUL
TERRITORIO
ED
AMMINISTRAZIONE COMUNALE
[4] ATTIVITA' DI ALFABETIZZAZIONE E/O SOSTEGNO EDUCATIVO/DIDATTICO
IN ORARIO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO
[5] DOPOSCUOLA RISERVATO AGLI ALUNNI STRANIERI E A QUELLI IN
DIFFICOLTA'
[7] SI SEGUONO ALCUNE SITUAZIONI (es. Doposcuola oratorio…)
[9] Doposcuola per alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado
[10] Progetto interculturale di circolo: "Le stelle in soffitta" attività con mamme
straniere (alfabetizzazione, palestra e altro)
[12] POF, COLLABORAZIONE CON C.A.G., COOP. IRIDE, PORTOFRANCO, UCIPEM
e COLLABORAZIONE CON SERVIZI SOCIALI
[13] progetto non specificato
[19] PROGETTO SCUOLA - C.A.G. e VIVERE LA STRADA IN UN'OTTICA
INTERCULTURALE
[21] Frequenti i contatti e le forme di collaborazione con enti, comuni,
Associazioni che offrono attività extrascolastiche
[25] RETE DI INTERVENTI PER RIMUOVERE OSTACOLI E FAVORIRE UNA
CULTURA DELL'ACCOGLIENZA E DELLO SCAMBIO CULTURALE. TAVOLO DI
LAVORO CON ENTI E ISTITUZIONI CIVILI E RELIGIOSE. CONVENZIONE CON
SOCIETA' SPORTIVE PER "PROGETTO SPORTIVO INTEGRATO". PROGETTO DI
INTEGRAZIONE CON LA SOCIETA' CENTROLIMPIA CHE FAVORISCE LA
PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI ATTRAVERSO GRATUITA'
[28] in corso di elaborazione con cooperativa iride ed ente locale
[30] DOPOSCUOLA; CORSO PER ADULTI; ALFABETIZZAZIONE
[31] CENTRO AGGREGAZIONE GIOVANILE
[32] STAGE ESTIVI DI LAVORO E DI VOLONTARIATO
[36] A Stagno: doposcuola per alunni stranieri o con difficoltà di apprendimento
[38] MUSICAMBO
[39] Percorsi di alfabetizzazione estivi per ragazzi in ingresso nelle secondarie di
primo grado, in collaborazione con il CAG Cascinetto
PROGETTI SU ALTRI TEMI
[7] Educazione interculturale in rete con il 5° circolo: fiabe, e adesso musica,
conoscersi conoscere capire
[9] Sportello stranieri con capofila comune di Cremona
[23] CORSO DI ITALIANO PER ADULTI STRANIERI
[25] MOLTI ALUNNI STRANIERI USUFRUISCONO DEI SERVIZI C.A.G. E
"FUORIORARIO"
[28] DOPOSCUOLA organizzato da servizi sociali e docenti (per quanto riguarda la
parte didattica)
[30] SEMPLIFICAZIONE DI TESTI NEL LAVORO CURRICOLARE
[39] PERCORSO DI SUPPORTO E COORDINAMENTO ALLE INSEGNANTI
REFERENTI delle scuole dell’obbligo sulla progettazione e organizzazione degli
interventi. Protocollo di intesa tra Comune e scuole dell’obbligo sul tema
PROSPETTO FONTI DI FINANZIAMENTO
FONTE
DI
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________________________________________________________
DOMANDA 5
Può descrivere brevemente
particolarmente efficace?
un
progetto/intervento
da
voi
realizzato
che
giudicate
Alla richiesta di segnalare una propria esperienza che si ritiene più significativa, la maggiore
parte degli enti preferisce indicare un progetto relativo ad attività di alfabetizzazione.
Indubbiamente si tratta della tipologia di intervento più frequenta, e che molti enti cominciano
a considerare come acquisita. Quindi, anche quando le progettualità sono diversificate, è
probabilmente più comune sentirsi “competenti” su questo genere di interventi.
Questa la distribuzione dei temi: 16 questionari descrivono progetti di alfabetizzazione;
quattro sono i progetti di accoglienza, altrettanti quelli che intervengono sul raccordo tra
scuola ed extrascuola; due questionari citano progetti per migliorare il rapporto con le famiglie
e due sono i progetti su tematiche interculturali (mostre di libri, letture, ecc.). In alcuni casi,
alcune tematiche e aree di intervento sono compresenti. Cinque scuole, infine, hanno
presentato invece progetti complessivi di istituto, che intervengono su diversi ambiti
(accoglienza, alfabetizzazione, mediazione ecc.).
Questa classificazione è stata costruita in modo “empirico” e a scopo di analisi, attraverso la
lettura dei contenuti delle risposte, in quanto ai rispondenti era stata lasciata la libertà di
descrivere secondo il proprio punto di vista il proprio progetto “di eccellenza”.
Vediamo le risposte, cominciando proprio dai progetti di alfabetizzazione:
[2]PROGETTO ALFABETIZZAZIONE. Il progetto viene gestito da
un'insegnante titolare con distacco di 8 ore e da operatori della
cooperativa MAVIS. Comprende: alfabetizzazione di 1° livello per
comunicare e disporre di un vocabolario di base; affiancamento/rinforzo
del
lavoro
scolastico
per
l'apprendimeto
della
lettoscrittura;
consolidamento del patrimonio sintattico e della struttura grammaticale
per alunni che vivono in Italia già da tempo. La finalità educativa
generale tende all'inserimento degli alunni nella nostra società
attraverso il possesso dello strumento linguistico che risulta
imprescindibile nel processo di socializzazione
[6] Il corso intensivo di 1° alfabetizzazione è stato organizzato su 15 ud
settimanali di 51’ con insegnanti di lettere, matematica e l’insegnante
con distacco su progetto. Questa scelta e nuova impostazione è stata
fatta per garantire una maggiore qualità dell’intervento. Nel corso
dell'anno
è
stato
effettuato:
un
costante
monitoraggio
dell’apprendimento di L2 e il suo utilizzo nei vari contesti grazie a una
efficace collaborazione tra gli insegnanti partecipanti al progetto e con
quelli curricolari; una costante verifica dei risultati ottenuti da parte degli
alunni; modifiche continue in corso d’anno a seconda dei bisogni
15] Ci si avvale del progetto "Con parole cangianti"
[17] Corso italiano per lo studio per il biennio (200 ore pomeridiani)
[18] Alfabetizzazione italiana
[19] PROGETTO PER L'INTEGRAZIONE DEGLI STRANIERI SECONDO UN
APPROCCIO INTERCULTURALE: Prevede l'utilizzo di un'insegnante per
l'accoglienza ed i colloqui con le famiglie, per l'organizzazione dei corsi di
alfabetizzazione e la raccolta dei testi e materiali video ed informatici per
l'italiano L2 e l'educazione interculturale.
[28] "LA FINESTRA SUL MONDO” è un progetto annuale di lingua italiana
come L2. Attivazione di un doposcuola per il sostegno al percorso di
alfabetizzazione degli alunni stranieri. È un progetto affidato alle
volontarie del servizio civile coordinate dai servizi sociali e dai docenti
(per quanto riguarda la parte didattica). È articolato su due livelli ed ha
una durata di 8 ore settimanali.
[29] Progetto (M/a Baiguera) 20 ore Primaria recupero linguistico.
Progetto (Prof. Merli) 6 ore alla settimana Secondaria: 4 ore con n. 2
indiani e 2 ore con n. 2 egiziani. Divisi per livelli di apprendimento. Uso
di testi semplificati, Italiano applicato alle altre discipline (scienze –
matematica – geografia). Progetto (M/a Dosi) 30 ore laboratorio
recupero linguistico Primaria Grumello
[30] Progetti della cooperativa IRIDE per le scuole primarie di
Casalbuttano e Bordolano per l’attività di alfabetizzazione per n° 4 ore
settimanali a Casalbuttano e per n° 4 ore settimanali a Bordolano.
Interessante il coordinamento degli educatori con i docenti
[22] Nel corrente anno si stanno realizzando 2 corsi di alfabetizzazione
per alunni stranieri adulti, già in possesso di un titolo di studio di livello
superiore o laurea
[23] Il progetto di alfabetizzazione sopra citato si svolge in orario
scolastico mediante l'utilizzo di personae educativo ad hoc e di
insegnanti volontari a sostegno dell'attività didattica e dell'integrazione
[25] Progetto "ALFABETIZZAZIONE" realizzato dagli insegnanti
ottimizzando le ore di contemporaneità e di completamento dell'orario,
utilizzando ore aggiuntive finanziate dal Fondo di istituto e attribuite agli
insegnanti che si rendono disponibili
[38] I progetti di alfabetizzazione hanno consentito di realizzare
interventi mirati ed efficaci, con l'adozione di metodologie alternative
che hanno permesso agli alunni non italofoni di acquisire l'italiano in
modo rapido, in un contesto gratificante che privilegiasse non solo
l'aspetto apprenditivo, ma anche quello ludico - espressivo. Gli interventi
realizzati in piccolo gruppo hanno permesso a ciascun alunno di
esprimersi e di vedere riconosciuti i propri bisogni.
[39] Nell’ambito del progetto Con parole cangianti – target secondarie di
secondo grado e Formazione Professionale, da marzo 2008 accanto agli
ormai consolidati percorsi di alfabetizzazione sui livelli 0, A1 ed A2, sono
in atto alcuni percorsi specifici di produzione scritta e di lingua per lo
studio (matematica, fisica, scienze e storia) che coinvolgono i ragazzi
stranieri che hanno raggiunto una discreta padronanza della lingua
italiana (B1). E’ un punto “d’arrivo” che stiamo monitorando rispetto alla
partecipazione dei ragazzi ed ai risultati ottenuti. E’ significativo
ricordare anche la riproposizione per la prossima estate dei percorsi di
alfabetizzazione estivi per chi, appena arrivato, verrà inserito da
settembre nelle secondarie di secondo grado. Il gruppo delle referenti
delle scuole primarie ha goduto negli ultimi sette anni di supporto
formativo e di supervisione, che ha consentito la definizione di prassi
(più o meno) condivise e la produzione di materiali originali (per
l’accoglienza, l’insegnamento della lingua, la semplificazione dei testi….)
che sono stati fatti circolare tra tutte le scuole.
[34] Rispetto all'integrazione e all'alfabetizzazione gli unici progetti sono
quelli messi in atto dalle scuole con risorse proprie all'interno della
programmazione di plesso (IC Foscolo di Vescovato)
[12] Alfabetizzazione; Collaborazione con agenzie operanti sul territorio
per supporto pomeridiano allo studio
[3] Si allega progetto stranieri
[5] Progetto "doposcuola": gli alunni frequentano per due giorni alla
settimana una attività di doposcuola che prevede un sostegno
nell'esecuzione dei compiti e nello studio. Gli alunni svolgono anche
attività socializzanti (gioco) e di sviluppo di alcune capacità (es. utilizzo
del computer)
[13] In stretta collaborazione con la scuola elementare di Malagnino e la
Neuropsichiatria di Cremona si è attivato un progetto a favore di un
minore straniero con difficoltà di apprendimento legate soprattutto alla
lingua e alla cultura. Il progetto prevede l'attivazione di un sostegno
educativo extrascolastico a domicilio e l'inserimento del minore presso il
doposcuola organizzato dal Comune per gli alunni stranieri con difficoltà
scolastiche.
[14] Presenza di un educatore per circa 150 ore l'anno per i bambini
stranieri ed italiani per migliorare l'integrazione
[21] Un intervento realizzato, che si ritiene efficace, è l’attivazione del
Progetto d’Istituto intitolato “Mediazione Culturale” che coinvolge tutte le
scuole. Gli interventi di mediazione sono stati attivati per supportare
l’integrazione socio-culturale degli alunni e delle loro famiglie e cercare
di costruire rapporti di fiducia e collaborazione fra la scuola e i genitori.
La necessità di favorire una comunicazione efficace ed adeguata nasce
dall’esigenza di conoscersi per poter avere uno scambio culturale e di
conseguenza una risposta adeguata e pertinente da entrambe le parti.
Inoltre questa forma di collaborazione ha dato origine alla
predisposizione di materiali didattici e alla traduzione, in lingua araba e
indiana, di parte della modulistica scolastica. Purtroppo le ore a
disposizione, pur essendo cospicue, dovrebbero essere potenziate, dati il
numero sempre in aumento dell’utenza straniera e la varietà delle etnie
presenti nell’Istituto
[4] L’istituto ha un unico progetto di durata pluriennale che abbraccia gli
ambiti sopraccitati. È stato approvato un protocollo di accoglienza che si
propone di: definire pratiche condivise all'interno della scuola; facilitare
l'inserimento a scuola degli alunni stranieri; sostenerli nella fase di
adattamento; entrare in relazione con la famiglia immigrata; favorire un
clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova
eventuali ostacoli alla piena integrazione; promuovere la collaborazione
tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e
dell'educazione interculturale; prevede la costituzione di una
Commissione di Accoglienza: contiene criteri e indicazioni riguardanti
l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri; traccia fasi e
modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli
operatori scolastici e di coloro che partecipano a tale processo; propone
modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei
contenuti curriculari. Nel nostro Istituto è stato approvato il protocollo
didattico per l’insegnamento apprendimento dell’Italiano L2. Il protocollo
didattico intende codificare procedure per promuovere l’integrazione
degli alunni stranieri, per rispondere ai loro bisogni formativi e rafforzare
le attività di sostegno linguistico e culturale ad essi rivolti. Il team
docenti deve: - favorire l’integrazione degli alunni stranieri promuovendo
attività di piccolo gruppo; - rilevare i bisogni specifici d’apprendimento
ed elaborare percorsi didattici di Italiano di L2; - adeguare i curricoli e le
programmazioni; - individuare e preparare materiali semplificati. Gli
insegnanti dei plessi dell’I.C. di Sospiro si attivano per la realizzazione di
percorsi, di alfabetizzazione di recupero e di potenziamento per gli
alunni di recente immigrazione. Le proposte didattiche si svolgono per
l’intero anno scolastico o per una parte dell’anno scolastico (pacchetto
orario); i percorsi didattici si sono svolgono per piccoli gruppi o
individualmente; i docenti coinvolti nei percorsi didattici svolgono ore
aggiuntive all’attività d’insegnamento. Nell’ambito dei progetti delle leggi
di settori e, quindi, in collaborazione con gli Enti Locali, sono state svolte
attività di alfabetizzazione e/o di sostegno educativo e didattico in orario
scolastico ed extra-scolastico. Inoltre, per favorire i rapporti tra
insegnanti e genitori, qualora ci siano problemi di comunicazione, ci si
avvale della consulenza di mediatori culturali per svolgere colloqui
scuola/famiglia, incontri organizzativi e di presentazione ...
[7] IL PROGETTO “FIABE INTORNO AL MONDO” E’ STATO
PARTICOLARMENTE COINVOLGENTE. SI E’ APERTO CON UNA MOSTRA
DI LIBRI A SFONDO INTERCULTURALE, ANCHE IN LINGUA O BILINGUA
E HO VISTO LA PARTECIPAZIONE DI MEDIATORI, GENITORI, ALUNNI DI
VARIE ETNIE CON INTERVENTI DI ANIMAZIONE E LETTURA IN ITALIANO
E IN DIVERSE LINGUE STRANIERE.
[8] I servizi sociali in collaborazione con l'associazione di volontariato
presente sul territorio hanno messo in atto forme di sostegno alle
famiglie straniere per favorire l'alfabetizzazione femminile, l'autonomia
economica (prestiti per la messa in sicurezza di impianti idrici e termici,
per l'acquisto di automobili necessarie al lavoro) e il sostegno al
percorso scolastico (doposcuola coordinato da assistente sociale e
docenti della scuola primaria e realizzato da due volontarie del servizio
civile)
[10] Vedi allegato progetto interculturale di Circolo
[26] Oltre al progetto in rete "Con parole cangianti" si segnala l'efficacia
del progetto interno "SENZA FRONTIERE", ampio ed articolato, condotto
con una particolare attenzione all'obiettivo di garantire a tutti, italiani e
non, una reale esperienza di apprendimento e di inclusione sociale". Si
tratta di un progetto di alfabetizzazione, accompagnamento e sostegno
allo studio, attuato nel corso diurno e in quello serale, che segue gli
studenti stranieri dal momento dell'iscrizione fino all'esame di maturitàe
ha importanti ricadute sul percorso didattico - culturale nonchè sulla
formazione u,ana e civile, non solo dei soggetti direttamente coinvolti,
ma anche sulle classi di appartenenza. Il progetto comprende: laboratori
di L2 in orario curricolare per gruppi omogenei; percorsi di didattica
interculturale sul tema dei diritti umani, basati anche su lavori di gruppo
e guidati, in ogni classe, dai docenti di italiano e diritto in compresenza.
Si tratta di percorsi coinvolgenti per i ragazzi e utili per prevenire forme
di disagio, di intolleranza o di bullismo. Il progetto si fonda sulla
convinzione che educare i giovani ai diritti umani sia la strada per
un'integrazione autentica, condivisa, fondata sul rispetto di se stessi e
degli altri.
[27] SPORTELLO DIDATTICO
[32] Il progetto tutoring permette di seguire con attenzione e costanza
l’andamento scolastico degli alunni del biennio e coinvolge tutti gli alunni
stranieri. Il progetto in rete “Con Parole Cangianti” garantisce
l’alfabetizzazione per gli alunni stranieri di recente immigrazione. Il
nostro progetto interno “Sportello didattico per stranieri” offre la
possibilità di interventi mirati sulla lingua dello studio per affrontare in
particolare le materie professionali e/o le materie particolarmente difficili
per gli stranieri. Gli Stage estivi di lavoro e di volontariato consentono
un positivo inserimento nelle realtà del territorio.
[35] Il progetto relativo all’accoglienza risulta importante ed efficace
perché condizione irrinunciabile per la costruzione di percorsi
individualizzati. Prevede contatti con le scuole medie durante il mese di
marzo per raccogliere informazioni sul percorso scolastico degli alunni.
Durante il momento dell’iscrizione è previsto un incontro con le famiglie
per completare le informazioni della biografia linguistica e scolastica in
generale dell’alunno che verrà indirizzato , se necessario, alla frequenza
di un corso estivo di lingua. Durante l’anno scolastico l’alunno verrà
seguito da un tutor ( suo pari)
[36] Il progetto "Leggiamo il mondo" si è realizzato attraverso una
mostra di libri a sfondo interculturale, itinerante nelle diverse scuole del
circolo. I libri e le storie in essi raccontate, anche bilingui e in lingua
(arabo, albanese, romeno, francese, inglese, spagnolo, russo, cinese,
tagalog e altre) sono stati presentati e letti da mediatori culturali,
genitori e alunni stranieri che sono stati coinvolti in interventi di
animazione. All'interno dell'orario scolastico la mostra e le iniziative ad
essa collegate sono state rivolte a tutte le classi del circolo, al di fuori
dell'orario scolastico a tutti i genitori. PROGETTO "DOPOSCUOLA" DI
STAGNO LOMBARDO: gli alunni frequentano per tre giorni settimanali
un'attività di doposcuola che prevede un sostegno nell'esecuzione di
compiti e nello studio. gli alunni svolgono anche attività di
socializzazione (gioco) e di sviluppo di attività e capacità diverse
(grafiche, utilizzo del computer, manipolazione...)
_________________________________________________________
DOMANDA 6
C’è qualcos’ altro che vorrebbe segnalare su questo tema?
Si è cercato di fare un’analisi anche delle risposte alla domanda 10. Anche in questo caso in
modo empirico e attraverso un’analisi di contenuto, possiamo evidenziare che, di fronte alla
richiesta di segnalare ciò che agli operatori sembrava rilevante: cinque enti utilizzano questo
spazio per chiedere che vengano destinate maggiori risorse, umane e finanziarie, agli
interventi di integrazione svolti dalle scuole; quattro risposte contengono una richiesta di
maggiore coordinamento tra i diversi enti, in particolare Comune, Usp e scuole; altri quattro,
tra i compilatori, segnalano l’urgenza di una maggiore diffusione e condivisione dell’approccio
interculturale sia tra gli operatori e i docenti, sia all’interno della programmazione scolastica
(nel senso di una revisione dei curricoli in chiave interculturale. Due questionari parlano della
necessità di ricercare maggiore raccordo con le famiglie; infine, con una lettura diciamo così
“trasversale” delle risposte, si segnalano altri temi. Alcune risposte sembrano più una
segnalazione di sovraffaticamento da parte delle scuol:; più nello specifico, si denuncia la
necessità di evitare la creazione, di fatto, di “scuole-ghetto” dove si raccolgono moltissimi
alunni stranieri, si individua come elemento di difficoltà la grande eterogeneità dei contesti in
cui ci si trova ad operare, e si evidenzia il bisogno di impossessarsi di nuove “chiavi di lettura”
dei fenomeni.
[3] Necessità di maggiore coordinamento tra usp. Enti locali e reti di
scuole. Necessità di affrontare l'aspetto interculturale nel merito della
Didattica e in particolare nella formazione su tale tema dei docenti.
Necessità di lavorare nell'intercultura anche con gli alunni e le loro
famiglie, per facilitarne l'integrazione. Nella prospettiva di vedere
crescere come negli ultimi anni il numero degli a stranieri in modo
esponenziale, occorre prepararsi per evitare che le scuole come gli
istituti professionali diventino scuole riservate agli alunni stranieri
(GHETTO) e agli alunni socialmente deboli e "difficili" italiani e pertanto
servono formazione del personale docente e risorse da investire. serve
infine un'attività di formazione specialistica per i docenti alfabetizzatori
che in questi anni hanno decisamente migliorato la qualità del loro
lavoro, che li aiuti a superare le difficoltà legate alla gestione dei gruppi,
ad acquisire strumenti di didattica pedagogica, e a gestore con
autorevolezza il loro ruolo con gli alunni e con i docenti di classe.
[6] Si registrano diverse difficoltà. Innanzitutto, alla scuola media è
delegato il compito di accogliere: - alunni con difficoltà di apprendimento
che vengono dalla scuola elementare; - alunni stranieri che per età non
possono essere inseriti ne' alle elementari ne' alle superiori. Si
evidenziano enormi difficoltà nel conciliare l'orario interno e l'orario del
personale di alfabetizzazione. Si evidenziano diversi livelli di
preparazione e di successivo apprendimento. Quotidianità del lavoro in
classi numerose e problematiche. I tempi e i modi della pianificazione da
parte dell'ente locale sono troppo diluiti per una efficace progettualità
della scuola. Si richiede che entro i primi di settembre la scuola possa
essere informata delle risorse disponibili ad integrazione delle proprie.
[7] RIMARCHIAMO LA NECESSITA’ DI INTERVENTI A CARATTERE
INTERCULTURALI RIVOLTI A TUTTI GLI ALUNNI, ITALIANI E STRANIERI,
AL FINE DI FAVORIRE LA CRESCITA DI OGNUNO NEL RISPETTO DELLA
DIVERSITA’ CHE RENDE CONSAPEVOLI DI ESSERE “CITTADINI DEL
MONDO”.
LE
RISORSE
FINANZIARIE
E
PROFESSIONALI
A
DISPOSIZIONE SONO PERO’ INADEGUATE PER QUESTO SCOPO. ANCHE
PER QUANTO RIGUARDA I PERCORSI DI ALFABETIZZAZIONE
EVIDENZIAMO LE DIFFICOLTA’ FINANZIARIE ED UMANE CHE RENDONO
SEMPRE PIU’ ARDUA L’OFFERTA DI INTERVENTI ADEGUATI
[16] Negli anni scorsi, la biblioteca comunale ha organizzato un corso di
alfabetizzazione per gli stranieri indipendentemente dall'età. L'adesione
è stata scarsa (rispetto alla potenziale domanda) e limitata agli adulti di
sesso maschile, prevalentemente di nazionalità indiana
[19] Negli ultimi anni la scuola si è avvalsa del contributo di fondazioni
per il finanziamento di progetti su queste tematiche. Ultimamente le
risorse esterne sono diminuite, e per questo è stato chiesto un
finanziamento al Comune di Soresina e all'unione dei comuni del
soresinese. Per ora non è ancora pervenuta la risposta alle richieste,
pertano l'istituto ha la necessità di trovare fondi per potenziare i corsi di
alfabetizzazione e l'intervento dei mediatori linguistici.
[21] E’ indispensabile potenziare il raccordo con le famiglie degli alunni
di cittadinanza non italiana, sia per quanto riguarda il rapporto con la
scuola sia per altri aspetti di integrazione. Potrebbe essere utile avviare
percorsi di insegnamento / apprendimento di lingua italiana per le madri
degli alunni; raccordo con le ASL per temi legati all’alimentazione e ad
aspetti sanitari.
[22] Considerando il carattere internazionale tipico del nostro istituto,
sarebbe
necessario
poter
attuare
percorsi
mirati
finalizzati
all'acquisizione della lingua dello studio.
[28] Si evidenzia che in proporzione alla presenza di alunni stranieri le
ore a disposizione non sono sufficienti per garantire un sostegno
didattico continuo che consenta di proporre un’attività sistematica per: recuperare le carenze dovute al ritorno al proprio paese d’origine nel
corso degli anni (situazione comune agli alunni indiani); - offrire una
piena alfabetizzazione per permettere di acquisire gli strumenti linguistici
per studiare. L’italiano per comunicare costituisce, infatti solo la prima
fase, alla quale deve seguire una seconda e più pregnante
alfabetizzazione, intesa come capacità di interiorizzare e trasferire
concetti, i quali richiedono il concorso di linguaggi propriamente
disciplinari.
[30] Si avverte la necessità di sviluppare ulteriormente il dialogo con le
famiglie non italiane, soprattutto con le mamme, che spesso non
conoscono l’italiano. Un obiettivo da perseguire per il futuro sarà favorire
la relazione tra famiglie italiane e famiglie non italiane. A tal fine si rivela
indispensabile l’opera del mediatore culturale. Si comprende la necessità
di sviluppare ulteriormente l’intercultura nella programmazione
curricolare. Si rileva l’importanza di finanziamenti mirati, che non
sempre sono sufficienti.
[32] Si ritiene opportuno segnalare che gli alunni stranieri dovrebbero
essere inseriti in un contesto di educazione secondaria superiore solo
dopo aver almeno raggiunto il livello soglia di conoscenza della lingua
italiana (B1 del Framework Europeo) anche per allinearci alle scelte di
altri paesi europei che hanno maggiore esperienza dell’Italia in campo di
immigrazione. E’ necessario inoltre il CTP EDA di riferimento si renda
effettivamente disponibile alla collaborazione per l’acquisizione del titolo
conclusivo della secondaria inferiore, riconoscendo i crediti maturati
dall’alunno nell’ambito della propria esperienza scolastica in Italia.
[35] Le difficoltà maggiori sono relative : § alla revisione dei curricoli
scolastici in chiave interculturale e alla necessità di costruire percorsi
diversi attraverso il supporto di materiali semplificati e/o facilitati. La
complessità e problematicità nelle classi rende particolarmente difficile
l’intervento attento ai deficit di tipo linguistico . I docenti non sono
sufficientemente supportati da informazioni/formazione, strumenti,
mezzi idonei per poter realizzare contemporaneamente percorsi attenti
alle difficoltà di apprendimento, ,alle problematiche comportamentali e
ai deficit linguistici. § all’inserimento nelle classi degli alunni stranieri che
deve essere accompagnato e guidato affinché non si verifichino casi di
intolleranza , razzismo e isolamento. Questi percorsi richiedono
progettualità , condivisione, conoscenze, tempi lunghi che spesso la
scuola non ha.
[36] RimarchiaMO LA NECESSITA’ DI INTERVENTI A CARATTERE
INTERCULTURALI RIVOLTI A TUTTI GLI ALUNNI, ITALIANI E STRANIERI,
AL FINE DI FAVORIRE LA CRESCITA DI OGNUNO NEL RISPETTO DELLA
DIVERSITA’ CHE RENDE CONSAPEVOLI DI ESSERE “CITTADINI DEL
MONDO”. LE RISORSE a disposizone, finanziarie, ma anche
professionali, sono inadeguate per questo scopo. anche per quanto
riguarda i percorsi di accoglienza e alfabetizzazione evidenziamo
difficoltà sempre maggiori, anche qui finanziarie e professionali, che
rendono sempre più arduo poter offrire interventi adeguati ai bisogni.
[38] Sarebbe utile approfondire le tematiche legate al disagio, sia
dell'alunno straniero sia delle famiglie. In particolare: "come leggere" i
segnali del disagio; "come interpretare" i segnali del disagio; "come
intervenire" (percorsi alternativi alla segnalazione ai servizi sociali);
"come comunicare con le famiglie".
SECONDA PARTE: DISAGIO SCOLASTICO
DOMANDA 1
Nel suo Istituto / Comune si sono verificati problemi legati ad uno o più dei seguenti
fenomeni?
TOTALE
DI CUI
COMUNI
DI CUI
SCUOLE
8
Percentuale
sui questionari
compilati
21,05%
2
6
Alunni con difficoltà specifiche di
apprendimento,
non certificate/certificabili
25
65,78%
5
20
Alunni con difficoltà
relazionali e comportamentali
25
65,78%
6
19
Episodi di intolleranza /
aggressività verso altri studenti
13
34,21%
1
12
5
13,15%
0
5
Difficoltà di inserimento
nel gruppo classe
12
31,57%
3
9
Episodi di violenza /
danneggiamenti all’ambiente,
a cose o strutture
13
34,21%
5
8
1
2,6%
1
0
6
15,78%
2
4
Bullismo
Episodi di intolleranza /
aggressività nei
confronti degli insegnanti
o di altri adulti
Bande giovanili
Altro
ALTRO SPECIFICARE: ESEMPI
•
•
•
•
•
•
Diversi casi di gravi irregolarità nella frequenza
Scarso coinvolgimento delle famiglie straniere
Furti
Insofferenza (a volte latente) da parte di alcuni soggetti verso le regole e il "diverso"
Evasione obbligo scolastico e scarsa frequenza scolastica
Difficoltà legate all'adolescenza come momento dell'età evolutiva
___________________________________________________________
DOMANDA 2
Può fare un esempio descrivendo sinteticamente il problema SPECIFICO che nell’ultimo anno
ha richiesto un particolare impegno alla Sua istituzione o ad altre del territorio?
Vediamo le risposte, distinguendo quelle dei Comuni e delle scuole. Rispetto al tema
precedente (stranieri) i Comuni appaiono meno coinvolti, sono più numerose le risposte “in
bianco” e chi risponde più spesso fa riferimento a situazioni interne agli istituti scolastici locali.
Dall’altro canto, invece, alcune scuole mostrano di avere condotto una riflessione approfondita
e segnalano prevalentemente due tipi di fenomeni: da un lato difficoltà di apprendimento che
non è possibile classificare come handicap specifico (tra cui casi di dislessia, disgrafia e
difficoltà di concentrazione); dall’altro, in misura minore, comportamenti irrispettosi delle
regole, provocatori e talvolta violenti.
Le risposte dei Comuni
[8] Qualche episodio di intolleranza sullo scuolabus da parte di ragazzi
verso altri, più piccoli; è stato preparato e consegnato alle famiglie un
protocollo di comportamento sullo scuolabus. Gli alunni della scuola
primaria sono accompagnati da un volontario.
[14] Migliorare la relazione genitori - alunni - maestre
comprensione dei ruoli e nella elaborazione dei piani educativi
nella
[16] I danneggiamenti rilevati nel parco giochi presso il cimitero di
Acquanegra sono stati "firmati" da una banda giovanile di "Sesto ed
uniti"
[23] La scuola ha rilevato la presenza in alcune classi di gruppetti di
alunni con difficoltà comportamentali unite ad un forte disinteresse per
l'attività scolastica tanto da comprometterla
Le risposte delle scuole
[2] Si è rilevato che le devianze comportamentali scaturiscono dalla
difficoltà a relazionarsi con il contesto e in assenza di strumenti adeguati
per confrontarsi e adattarsi alle situazioni
[3] Mancanza di rispetto per le regole, aggressività, bullismo. Il
BULLISMO è un tema rispetto al quale serve attenzione per capire i
giovani e i loro problemi. Serve trovare con loro un "canale" di
comunicazione per fare in modo che riconoscano la scuola come maestra
di cultura ma anche di comportamenti civili e per evitare che si resti
indifferenti rispetto a ciò che succede intorno.
[4] Negli ultimi anni, la scuola ha registrato un incremento sempre
maggiore di alunni che presentano difficoltà di apprendimento. Per gli
alunni con certificazione è previsto il supporto da parte dell’insegnante di
sostegno, mentre per gli altri alunni gli insegnanti si attivano nonostante
le risorse orarie e professionali siano sempre più esigue, creando a
fronte dei problemi specifici di apprendimento percorsi individualizzati,
atti al recupero delle lacune e al potenziamento delle abilità dei singoli
alunni. Per gli alunni che presentano una difficoltà di attenzione e di
concentrazione o problemi legati alla dislessia, disgrafia e di discalculia,
per i quali non è prevista una certificazione di disabilità, ci si avvale della
collaborazione della Neuropsichiatria Infantile che supporta l’intervento
didattico e, laddove possibile, si forniscono ausilii compensativi e
dispensativi. Inoltre, ci sembra opportuno segnalare un altro problema
relativo a episodi di intolleranza e aggressività. Durante gli spostamenti
con gli scuolabus, si verificano episodi di intolleranza tra gli alunni di
scuole di ordine diverso (primaria e secondaria di 1° grado) sia tra gli
alunni di una stessa scuola. Già diverse volte, negli anni precedenti,
alcune famiglie hanno rimarcato episodi di dispetti o derisioni ai danni
dei propri figli. Per rispondere a tali sollecitazioni, alcuni Comuni hanno
elaborato un regolamento sottoscritto dalle famiglie che usufruiscono del
servizio. Alcune amministrazioni hanno, inoltre, munito gli scuolabus di
un assistente accompagnatore. Gli insegnanti cercano di far riflettere gli
alunni in merito a questi comportamenti scorretti e provvedono, in
accordo con l’Amministrazione comunale, ad avvisare le famiglie
[6] Problemi legati agli alunni rom (difficoltà di integrazione culturale, di
conoscenza e rispetto delle regole)
[7] GESTIONE DINAMICHE DI CLASSE. RELAZIONE EDUCATIVA CON
ALUNNI IN DIFFICOLTA' COMPORTAMENTALI SEVERE. AZIONI DA
METTERE IN CAMPO PER PREVENIRE IL BULLISMO
[10] Resta sempre problematica la situazione scolastica di alunni con
difficoltà di apprendimento, non certificati per motivazioni varie, per cui
l’Istituto ha attivato n. 2 progettualità : -“Sportello Dislessia
Formazione insegnanti sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento;Integrazione Scolastica e sociale degli alunni con disabilità - Formazione
insegnanti sulla Gestione emotiva della classe” (vedi documenti
allegati)
[12] Irregolarità di frequenza
[19] Il numero delle famiglie devianti è in aumento. Per poter affrontare
meglio le problematiche relative a questi casi sarebbe necessario
potenziare gli organici dei servizi sociali dei Comuni e le risorse per i
C.A.G.. La fascia più a rischio è quella dell'età della preadolescenza.
Andrebbero progettati interventi con educatori per supporti alle famiglie
e con educatori di strada soprattutto per meglio rispondere ai bisogni di
inserimento del notevole numero di studenti di origine rom
[21] Presenza numerosa di alunni con disagio. Presenza di alunni
stranieri non "alfabetizzati"
[25] Da una rilevazione sul disagio presente nell’Istituto effettuata
emergono le seguenti problematiche: ASPETTO COMPORTAMENTALE:
difficoltà di attenzione, irrequietezza motoria, stato d’ansia eccessiva
caratterizzano tutti e tre gli ordini di scuola (scuola infanzia, primaria e
secondaria di primo grado). ASPETTO COGNITIVO: la scuola dell’infanzia
segnala
notevoli
difficoltà
legate
alla
ricostruzione
e
alla
rappresentazione dello schema corporeo; compaiono anche difficoltà
linguistiche, logiche e di attenzione che si rendono più evidenti nella
scuola primaria e secondaria. DISAGIO RELAZIONALE: sembra avere
molta rilevanza in tutti i tre ordini di scuola. La scuola dell’ infanzia
segnala soprattutto la presenza di
ATTEGGIAMENTI PREPOTENTI E
PREVARICANTI CON I PARI, ISOLAMENTO e PASSIVITA’; la scuola
primaria e secondaria rilevano in particolare episodi di ISOLAMENTO e
PASSIVITA’.
[28] In particolare nel nostro istituto, in collaborazione con
l’associazione dislessia sezione di Cremona è stato messo in atto il
progetto A.P.RI.CO. che ha consentito agli alunni con DSA e ai docenti
interessarti di frequentare il corso per l’utilizzo dei software specifici
( Carlo mobile, Carlo 2).Inoltre viene data all’istituto la possibilità di
utilizzare nelle classi che vedono la presenza di alunni con diagnosi o
con certificazione di usufruire dell’utilizzo di computer portatili in classe
allo scopo di far ottenere all’alunno il conseguimento dell'autonomia e
della consapevolezza che il migliore utilizzo delle proprie "abilità" può
fargli raggiungere situazioni di successo scolastico e personale, facendo
sperimentare ai ragazzi lo svolgimento dei compiti scolastici che
abitualmente li mettono in difficoltà (per lo scrivere, il leggere, il
calcolare) tramite modalità alternative: le varie possibilità offerte dalle
tecnologie informatiche da una parte, un approccio "strategico" nei
confronti della lettura e dello studio (utilizzo di mappe, strategie di
analisi del testo, sintesi..) dall'altra.
[30] Si rileva la difficoltà da parte di parecchi bambini/ragazzi ad
accettare e quindi rispettare le regole del vivere insieme; manca da
parte di alcuni bambini/ragazzi il riconoscimento “dell’ autorità”; si
riscontra un aumento dei casi di iperattività; si rileva nei ragazzi la
diminuzione della capacità attentiva
[35] La mancanza di consapevolezza da parte degli studenti in relazione
alle conseguenze delle loro azioni nei rapporti con le persone , pari o
adulti, e in rapporto con l’ambiente (danneggiamenti di cose ).
L’elemento che emerge come restituzione da parte degli studenti
protagonisti degli episodi di cui sopra è l’atteggiamento di stupore e
spaesamento che dimostrano nel momento in cui vengono loro fatti
rilevare comportamenti tenuti
e conseguenze. La mancanza di
consapevolezza manifesta una difficoltà a comprendere il proprio ruolo di
studente e porta con sé la assenza
di motivazione allo studio,
l’incapacità di agire nell’ambito di relazioni positive con i compagni e
con i docenti e la mancanza di progettualità.
[38] PROBLEMATICHE: Aggressività verbale nei confronti di insegnanti e
altri adulti, aggressività fisica verso i compagni. POSSIBILI TEMI DA
AFFRONTARE: Conoscere ed analizzare dal punto di vista psicologico gli
atteggiamenti aggressivi; strategie per migliorare e abilità sociali.
__________________________________________________________
DOMANDE 3 e 4
La Sua istituzione ha in corso uno o più progetti per affrontare i problemi esposti? Se SI, può
indicare su quali temi verteva(no) il progetto / i progetti e con chi sono stati realizzati?
Enti che hanno realizzato progetti………….
Di cui:
27
21 scuole
6 comuni
Si è cercato di raggruppare i progetti segnalati in base al tema affrontato. Questa la
suddivisione (ogni ente ha indicato da uno a cinque interventi):
TEMA
ESEMPI
NUMERO
Attività e progetti di consulenza, Sportelli e interventi di ascolto e 17
sostegno e accompagnamento rivolti consulenza psicologica, realizzati da
prevalentemente ad alunni e genitori
esperti o da docenti - tutor
Interventi finalizzati al trattamento e alla Corsi di aggiornamento per i docenti, 16
prevenzione
dei
disturbi
di doposcuola e gruppi di apprendimento
apprendimento
per gli alunni con difficoltà, interventi di
ricerca – azione
Progetti e interventi per la promozione Educazione alla salute, prevenzione del 12
del benessere
disagio, affettività, “spazio adolescenti”
presso
l’oratorio,
interventi
di
socializzazione
Interventi di educazione alla convivenza, Corsi e lezioni di educazione alla legalità 13
alla legalità e al rispetto delle regole
rivolti agli alunni, percorsi sui diritti
umani, interventi per affrontare e
prevenire le difficoltà relazionali e
comportamentali, percorsi didattici con
finalità di educazione alle regole della
scuola e della comunità, alla conoscenza
ed appropriazione del territorio
Progetti sul tema “bullismo”
Corsi per
studenti
insegnanti,
percorsi
per 4
Interventi
di
alfabetizzazione
e
accoglienza
alunni
stranieri
(forse
erroneamente inseriti)
2
Interventi
e
aggiornamenti
tematiche educative in genere
1
sulle Incontri sul rischio educativo
In appendice, è possibile consultare l’elenco completo dei progetti con il riferimento dell’ente
(numero questionario), le fonti di finanziamento e le collaborazioni attivate.
Ci sembra qui utile proporre due classificazioni: l’elenco degli interlocutori coinvolti (accanto a
ciascuno la frequenza con cui vengono citati) e le fonti di finanziamento.
INTERLOCUTORI COINVOLTI
NUMERO DI PROGETTI IN CUI
SONO STATI CITATI
COMUNE
12
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
9
COOPERATIVE
8
PARROCCHIE, ORATORI
5
ASL
4
ASSOCIAZIONI DI TUTELA (es. associazione dislessia)
3
SINGOLI ESPERTI O AGENZIE
3
FORZE DELL’ORDINE
2
ALTRE SCUOLE
2
ASSOCIAZIONI SPORTIVE
2
IMPRESE, PROVVEDITORATO
2
FONTE DI FINANZIAMENTO
ENTI LOCALI
NUMERO DI PROGETTI CHE LA
UTILIZZANO
13
FONDO DI ISTITUTO
13
LEGGI DI SETTORE
7
LEGGE 440/98 FONDO AUTONOMIA
5
ASSOCIAZIONI
3
MINISTERO ISTRUZIONE
3
CONTRIBUTO PRIVATI E FAMIGLIE
2
REGIONE, PROVINCIA, FONDAZIONI, OSSERVATORIO 1
REGIONALE BULLISMO
PROGETTI CHE COMBINANO PIU’ FONDI
14
__________________________________________________________
DOMANDA 5
C’è un’esperienza in particolare che vorrebbe segnalare in quanto significativa e “di successo”?
Le segnalazioni di progetti “di eccellenza” sono riferite sia a progetti che intervengono sul
piano dei disturbi di apprendimento, sia ad iniziative finalizzate a migliorare le capacità
relazionali e lo “stare bene a scuola” degli alunni. In alcuni casi si citano interventi puntuali per
risolvere specifici problemi di apprendimento di un alunno. Infine, alcuni docenti si sonno
limitati a esprimere una (contenuta) soddisfazione per i risultati complessivamente ottenuti.
Riportiamo le descrizioni dei progetti segnalati, distinguendo i due principali ambiti di
intervento.
Progetti che intervengono su disturbi di apprendimento
[4] Per la didattica: corso di formazione per tutti gli insegnanti
dell’istituto sui disturbi specifici di apprendimento e in particolare sugli
“alunni ADHD”, il corso è stato svolto dal Dott. Arisi della
Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda ospedaliera di Cremona [e aveva
lo scopo di] individuare e prevenire eventuali disturbi dell’apprendimento
[7] APERTURA SPORTELLO DSA
[19] Da qualche anno la scuola secondaria si è data un'organizzazione
articolata in spazi di 53 minuti, in modo da consentire un maggior
numero
di
momenti
di
contemporaneità
per
favorire
la
personalizzazione, il sostegno, il supporto ad alunni in difficoltà e agli
stranieri. la progressiva riduzione delle ore di organico ha ridotto anche
queste contemporaneità, che rimangono comunque risorse preziose e
hanno dato frutto, negli anni scorsi, soprattutto attraverso l'attivazione
di laboratori, la valorizzazione della manualità, l'organizzazione di
attività motorie e di drammatizzazione.
[21] Doposcuola: (gli alunni con genitori analfabeti e gli alunni stranieri
sono seguiti nell’esecuzione dei compiti assegnati favorendo il
consolidamento delle conoscenze apprese).
Progetto di Mediazione culturale: (è stato possibile realizzare un
percorso di apprendimento adeguato alle capacità linguistico-espressive
degli alunni non “alfabetizzati” ed è stato possibile comunicare con le
loro famiglie).
[23] Alcuni soggetti svantaggiati opportunamente assistiti hanno potuto
proseguire un percorso formativo con esito positivo
[25] Pare particolarmente significativo il Progetto “L’apprendimento della
letto-scrittura nella logica della continuità” che, partendo dalla teorie
linguistiche di Ferreiro-Teberosky, attiva una ricerca azione comune alle
scuole dell’infanzia e primarie dell’Istituto. Lo scopo è costruire una
continuità fra i due ordini di scuola partendo dalla rilevazione delle
competenze metafonologiche di ogni alunno, in modo da permetterne lo
sviluppo attraverso percorsi ludici mirati ad una evoluzione linguistica.
[27] Il percorso di assegnazione di computer portatili agli alunni con
D.S.A. da utilizzare nelle classi è attualmente in corso, pertanto non
siamo ancora in grado di valutarne gli esiti.
[30] I corsi sulla dislessia hanno portato alla conoscenza del problema e
a saperlo riconoscere nei bambini.
[10]… nel precedente anno scolastico “SCUOLa inFORMA : formazione
dislessia” a cui hanno preso parte la quasi totalità dei docenti.
Progetti sulle capacità relazionali, la socializzazione e la prevenzione del disagio.
[4] Per migliorare le dinamiche relazionali degli alunni: progetto di
consulenza per alunni – docenti – genitori, realizzato con la
collaborazione della dott.ssa Ruffinelli. Le attività svolte sono finalizzate
a prevenire eventuali situazioni di disagio e di malessere […] A tale
progetto sono coinvolte tutte le classi delle scuole dell’Istituto ed, in
particolar modo, le classi interessate dal “Progetto Continuità” che si
svolge contestualmente nelle classi di passaggio da un livello di scuola
all’altro.
[5] Le insegnanti si sono attivate per organizzare un progetto finalizzato
alla risoluzione dei problemi psicologici, all'analisi delle relazioni e alla
modifica di atteggiamenti
[10] Autoformazione sul tema “ Gestione emotiva della classe” alla quale
ha partecipato quasi il 40% dei docenti in servizio nel circolo, nel
corrente anno scolastico,
[22] Laboratori nell’ambito di Attraversarte
[29] “Tutoriamo il Disagio” è un progetto appena avviato con la
collaborazione di due esperti esterni (Psicologi) che forniscono
assistenza/consulenza ai docenti. Negli incontri, quindicinali, vengono
affrontati i casi che i docenti decidono di presentare. Il percorso di
ricerca – azione così intrapreso, ha incontrato l’interesse dei docenti
dell’Istituto (è aperto a tutti gli ordini di scuole presenti), ma non è
ancora possibile procedere ad un monitoraggio intermedio.
[30] Il progetto “IL CORPO INTELLIGENTE” ha favorito lo sviluppo della
capacità di autocontrollo, di percezione, di relazione e collaborazione, di
riflessione sulle attività svolte, sul proprio modo di lavorare, sulle regole.
[34] L'iniziativa "il sabato del villaggio" sta continuando per il secondo
anno. Gli adolescenti che hanno aderito all'iniziativa sonno numerosi. Nel
primo anno gli adolescenti si sono organizzati autonomamente, gli adulti
hanno garantito l'apertura dei locali. In questo secondo anno è stato
richiesto agli adolescenti di promuovere attività nelle serate del sabato al
fine di coinvolgere altri coetanei non ancora integrati nel gruppo. Adulti
e genitori svolgono azioni di coordinamento, sollecitazione e sostegno
organizzativo.
[38] PROGETTO FOCUS realizzato in due plessi scolastici del circolo
qualche anno fa. Aveva la finalità di promuovere il concetto di stima di
se' e degli altri, affinchè l'individuo determini all'interno di un gruppo
relazioni equilibrate e positive. Le attività del progetto hanno coinvolto
alunni e insegnanti e sono state condotte da Elena Denti
(massoterapista) e Gabriella Martani (infermiera professionale con
diploma universitario in scienze infermieristiche)
_________________________________________________________________________
DOMANDA 6
E’ in condizione di segnalare eventuali risorse esterne (testi, esperti, centri ecc.) che sono stati
utilizzati per i vostri progetti o che ritiene interessanti ed efficaci?
Si riporta l’elenco delle risorse segnalate:
[2] La scuola ha aderito al progetto "Nuovi passi" realizzato dal prof. Marco maggi e da alcuni
suoi collaboratori. Da segnalare in quaità di esperto il prof. Maggi; consulente educativo,
formatore del metodo Gordon per docenti, genitori e operatori socio-sanitari, membro della
commissione ministeriale sul bullismo. Testi utilizzati: "L'educazione socioaffettiva nelle
scuole" di M. Maggi, edizioni Berti, "Bullismo, bullismi" di M. Maggi e E. Buccoliero, ed.
FrancoAngeli.
[3] CENTRO STUDI DI CREMONA, ISMU DI MILANO, COMUNE DI CREMONA
[5] Dott.ssa Marisa Ruffinelli, psicologa e psicoterapeuta esperto del progetto "Crescere
insieme"
[6] CAG, Studio Gozellino - Mascherpa, Testi della Erikkson e di altre case editrici specifici per
l'insegnamento della lingua italiana
[7] Incontri sulla prevenzione del bullismo. Convegno dislessia ottobre 2006. Centro
psicopedagogico per la pace (PC). Gestione dei conflitti
[10] Centro studi di cremona, Cooperativa Dunia; Umana avventura
[12] Servizi sociali, neuropsichiatria infantile, Ucipem, C.A.G.
[14] Cooperativa Iride, Associazione Il Ponte
[19] La nostra scuola si è spesso avvalsa negli ultimi anni della consulenza di esperti, in
particolare quella del prof. Cattaneo, del prof. Tosolini e del confronto con altre realtà
scolastiche che vivono gli stessi nostri problemi, con le quali è risultato utile confrontarsi (es.
incontro con docenti della scuola "Diotti" di Casalmaggiore
[21] Biblioteca: possibilità di reperire gli "audiolibri" utili per gli alunni con DSA
[22] ASL di Cremona, SERT di Cremona
[23] Il Comune si è avvalso e si avvale tuttora della consulenza di una psicpedagogista
[24] Per la formazione degli insegnanti: Centro studi sul disagio di Cremona
[25] Claudio Corrieri – docente elementare D. D. San Benedetto Po. Emanuela Siliprandi –
logopedista Az. Ospedaliera C. Poma Mn. Unità di Neuropsichiatria Infantile
[27] Indichiamo l’associazione citata in precedenza e il docente individuato per illustrare i
software didattici prof. Giuliano Serena, molto efficace per l’impostazione che ha dato al
corso rivolto ai docenti. Valutiamo inoltre positivamente il progetto elaborato da un tavolo
interistituzionale, in fase di attuazione, di cui riportiamo lo schema elaborato dal Centro Studi
Ricerche con la consulenza della dott.ssa Paola Cattenati (VEDI ALLEGATO)
[30] Associazione "La zolla" (con le psicologhe addette), associazione AID, Progetti di
educazione psicomotoria
[32] I nostri consulenti psicologici Dott. Maffi Nicola per la consultazione psicologica e la
Dott.ssa Federica Frosi sul tema dell’orientamento. Si intende attivare per il futuro la
collaborazione con il Prof. Lucio Giusti e A. Tosolini dell’Università Cattolica di Piacenza
www.unicatt.it/piacenza/ per i percorsi di certificazione delle competenze di alfabetizzazione
agli insegnanti
[35] Cisvol, Centro studi
[38] Elena Denti (massoterapista), Gabriella Martani (infermiera professionale con diploma
universitario in scienze infermieristiche), Lucia Pelamatti (psicologa)
APPENDICE: ELENCO PROGETTI/INTERVENTI REALIZZATI
AREA
TEMA/TITOLO
PARTNER
IL BULLISMO
Amministrazion
e Comunale
Educazione alla legalità
Forze
dell’ordine,
questura
Disagio scolastico: “Io sto bene a
scuola”
Dott.ssa Marisa
Ruffinelli,
psicologa e
psicoterapeuta,
esperto del
progetto
“Crescere
insieme”
FONTE DI
FINANZIAMENTO
n.
questionario
Diritto allo studio, l.
2
440, Fondi
osservatorio regionale
bullismo, fondazioni
3
Enti locali (diritto allo
studio), Fondi leggi di
settore
BULLISMO
Studio associato Fondo formazione
Mascheraministeriale
Gozellino
Disturbi specifici di apprendimento
Ass. italiana
dislessia
4
6
7
10
VEDI ALLEGATI
Difficoltà di apprendimento
Alfabetizzazione
Risorse interne
istituto
Cooperativa
IRIDE
Bullismo
12
Comune
14
Comune
18
Utilizzo orario
docenti,
eventualmente fondo
di istituto
19
FLESSIBILITA' E PERCORSI
INDIVIDUALIZZATI (consentire ad
ogni alunno di raggiungere il
massimo individualmente
perseguibile, fissando i saperi
fondamentali da raggiungere)
Docenti della
scuola
Incontri sul rischio educativo
In
Comune
collaborazione
con la
parrocchia di
Bonemerse e
l’associazione
famiglie insieme
20
Doposcuola
Istituto
comprensivo,
Oratorio,
volontari,
amministrazion
e comunale
ASL di
Cremona, sert
Leggi di settore,
legge 40, legge 285
21
Fondo di istituto
22
Educazione alla salute, prevenzione
34
Sostegno ai singoli e ai nuclei in
difficoltà tramite la figura di una
psicopedagogista
Inserimento lavorativo
diversamente abili
GDO
AVVIO DI UNA RICERCA-AZIONE
SUL TEMA: "L'APPRENDIMENTO
DELLA LETTOSCRITTURA NELLA
LOGICA DELLA CONTINUITA'" PER
SCUOLA DELL'INFANZIA E
PRIMARIA. PERCORSI DI
FORMAZIONE PER INSEGNANTI E
APPLICAZIONE IN CLASSE (ALUNNI
DELL'ULTIMO ANNO DELLA SCUOLA
INFANZIA E DEL PRIMO DI SCUOLA
PRIMARIA)
I DIRITTI UMANI: percorsi di
didattica multiculturale
Educazione alla legalità
Enti locali ed
enti di
volontariato
(Carovana
antimafia)
Disturbi specifici dell’apprendimento AID, Aprico
Bullismo a.s. 2006/2007
Legge 440
Le relazioni interpersonali e
l’accettazione delle regole
Counselling psicologico
Associazione la
zolla
Doposcuola per alunni di primaria e
secondaria di primo grado
Oratorio,
associazione
amici
dell’oratorio
Gestione delle relazioni docenti –
famiglie – alunni effettuata dai
coordinatori di classe
Comune
23
Fondo di istituto
24
Contributo
ministeriale
25
Fondo di istituto per i
docenti coinvolti
Interni
26
Aid, Aprico
28
27
29
Regione
30
Fondo di istituto legge 32
440
Contributo comunale, 34
fondi associativi, rette
Fondo di istituto
35
Disagio scolastico e iperattività
NPI
Affettività
Cooperativa
girasole
Educazione alla legalità
Carabinieri
2
Accoglienza e tolleranza verso gli
altri
Sportello di ascolto con docente e
psicologa
Corso di formazione “I disturbi
specifici dell’apprendimento”
Cooperativa
girasole
2
Progetto DSA: tutti possono
imparare tutto
Sportello consulenza psicologica
Progetto orientamento scolastico
Progetto BASKIN
36
Comune di Cremona
38
3
ASL di Cremona Fondi interni per
formazione e
aggiornamento
docenti
Rete scuole
Fondo formazione
(Einaudi – Vida) ministeriale
ASL
Fondo autonomia l.
440/97
CAG – corsi di
formazione
professionale
Rete di scuole
Fondi statali
35
4
6
6
6
6
(Einaudi – Vida
– Campi)
Difficoltà relazionali e
comportamentali
Irregolarità di frequenza
PREVENZIONE BULLISMO classi
prime: "Grafia senza calli" e "A
scuola per cortesia"
PREVENZIONE BULLISMO classi
seconde e terze: "Un paese ci
vuole"
Risorse interne
di istituto,
Ucipem, C.A.G.
Servizi sociali
(minori)
Docenti della
scuola
docenti della
scuola,
associazioni
(avis), realtà
economiche
(Latteria
Soresina)
12
12
spese di
funzionamento della
scuola
Spese scuola piùfondi
esterni
19
19
PREVENZIONE BULLISMO classi
terze: "L'altra faccia del pallone"
campioni
sportivi in
collaborazione
con USP
Intervento di psicologi
Cooperativa “La
zolla”
Cofinaziato dalle
amministrazioni di
Paderno ed Annicco
per la sezione di
Paderno
19
Sportello ascolto
Istituto
comprensivo,
amministrazion
e comunale
Istituto
comprensivo,
amministrazion
e comunale
Oratorio,
volontari,
amministrazion
e comunale
Leggi di settore,
legge 285, legge 40
21
Leggi di settore,
legge 40, legge 285
21
Leggi di settore,
legge 40, legge 285
21
Comune – Regione
(piano di zona)
Fondi scuola
Fondi scuola
23
Cofinanziamento
istituto, enti locali,
contributo da privati
(famiglie)
25
Ampliamento offerta formativa
GREST
Servizio educativo domiciliare
Socializzazione gruppo classe
Counselling psicologico
Progettazione da parte dei consigli
di classe/interclasse di laboratori
trasversali per gruppi omogenei
/eterogenei di alunni
CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA
ad insegnanti, genitori e alunni
"LA DIVERSABILITA'": PROGETTO
"SIAMO TUTTI DIVERSI”
"L'ETICA E IL FAIR PLAY NEGLI
SPORTIVI DI VERTICE E NELLE
SQUADRE GIOVANILI" - progetto
"Vivi con noi lo sport”
Progetto “INDOOR” sul disagio
giovanile
Enti locali
19
24
24
25
Coordinamento
telethon
Cremona
USP di Cremona Fondo di istituto per i
docenti coinvolti
26
Comune di
Cremona,
cooperativa
26
36
Fondo di istituto per i
docenti coinvolti
26
IRIDE – FUXIA,
Comunità
Humana, La
zolla
CORSO DI AGGIORNAMENTO
"ALUNNI CON DIFFICOLTA' DI
APPRENDIMENTO. QUALE LAVORO
PUO' FARE L'INSEGNANTE?”
Fondi interni
27
Tutoriamo il disagio (a.s.
2006/2007)
Comune di
formigara
Legge 285
29
Consapevolezza di se’ e rapporti
con gli altri
Progetto “Il
corpo
intelligente”
CONI e Comune
30
Sviluppo capacità attentive e
relazionali
Docente di
educazione
motoria con una
sociologa
30
Corsi sulla dislessia
“Io imparo così” Scuola
– ass. AID
ASL
30
Migliorare le relazioni a scuola
30
Sportello di rimotivazione e
riorientamento
Amministrazione
provinciale – ufficio
orientamento
32
C.I.C.
Fondo di istituto,
legge 440
32
Progetto tutoring
Fondo di istituto,
legge 440
Sporadicamente
contributi oratorio,
ente locale,
associazione amici
dell'oratorio
Finanziamento legge
440/97
32
"IL SABATO DEL VILLAGGIO" SPAZIO PER ADOLESCENTI
Counselling psicologico (sportello
centro informazioni e consulenza)
Prevenzione dei comportamenti a
rischio
Ascolto e counselling da parte dei
docenti tutor “T” e sportello
tutoring
Oratorio,
associazione
amici
dell’oratorio
Cooperativa
sociale “IRIDE”
Progetto accoglienza
34
35
35
Fondo di istituto
35
Fondo di istituto
35
Disturbi DSA
Dott. Locci
Fondo di istituto
36
Educazione all'affettività, rinforzo
apprendimenti di base, continuità
scuola primaria e secondaria,
competenze sociali
Due operatrici
del CAG
Cambonino,
una volontaria
di servizio civile
Settore Politiche
Giovanili Comune di
Cremona
38
37
numero
questiona
rio
ENTE
REFERENTE
Maria Grazia Bardelli
RECAPITO
TELEFONICO
1
COMUNE DI ANNICCO
0374 79064
2
IST. COMPRENSIVO FERMI
PIZZIGHETTONE
Loredana Rancati
0372 730080
743250
3
I.P.I.A. ALA PONZONE
CIMINO
Giancarlo Allegri
0372 35179
4
ISTITUTO COMPRENSIVO
"PUERARI" SOSPIRO
M.a Isabella Fieschi
0372 623476
5
COMUNE DI STAGNO
LOMBARDO
Anna Maria Lolli –
Marisa Ferrari
6
ISTITUTO SCOLASTICO
S.M. VIDA DI CREMONA
Elena Reggiani
0372 27786
7
TERZO CIRCOLO
DIDATTICO DI CREMONA
Bianca Aurora Baietti
0372 20242
N.° ABITANTI
COMUNE
1973
1452
943
8
COMUNE DI OLMENETA
Giuseppina Pedrali
COMUNE DI VESCOVATO
Piera Nolli - Michela
Maretti
10
QUARTO CIRCOLO
DIDATTICO CREMONA
Colucci Tonya Renata 0372 434201
11
SCUOLA MEDIA CAMPI
Germana Bertuccioli
333 8379148
12
SCUOLA MEDIA VIRGILIO
Costanza Lazzari Isoletta Machetti
0372 28270
9
0372 924121
3823
0372 830492
1280
13
COMUNE DI MALAGNINO
Valeria Abramo
0372 58047
14
COMUNE DI BORDOLANO
Luigi Amore
0372 95926
3292105750
15
I.I.S. GHISLERI
Cristiana Zelioli
Lanzini
329 3114019
16
COMUNE DI ACQUANEGRA
CREMONESE
Maria Clara Cattaneo
0372 70003 347
0473840
17
LICEO SCIENTIFICO ASELLI Silvana Donzelli
602
1265
0372 22051
1265
18
COMUNE DI PIEVE D'OLMI
Roberta Cadenazzi
0372 626131
19
ISTITUTO COMPRENSIVO
"BERTESI" DI SORESINA
Lorenza Scarinzi
0374 342004
COMUNE DI BONEMERSE
Valeria Abramo Oreste Bini
20
38
1210
0372 496020
21
ISTITUTO COMPRENSIVO
"UGO FOSCOLO" DI
VESCOVATO
Dina Salanti - Daniela
Conzadori
0372 830417
22
IPIALL STRADIVARI
Angelo Boni
23
COMUNE DI
CASALBUTTANO
Giuseppe Ferrami, M. 0374 364411 Luisa Pedroni
364450
24
IPSA E ITAS STANGA
Antonella Capelli,
Elisabetta Cremona
0372 25478, 0372
22230
25
ISTITUTO COMPRENSIVO
SENTATI di CASTELLEONE
Giuseppina Dorati Ernestina Taino
0374 58147
26
ITC BELTRAMI
Orietta Maloberti
0372 25782 - 0372
- 623386
27
LICEO PSICOPEDAGOGICO
"ANGUISSOLA"
Donatella Mondani
0372 21757 - 338
8934868
28
ISTITUTO COMPRENSIVO
DI CASTELLEONE
Angelo Ziliani
0372 427005
29
ISTITUTOCOMPRENSIVO
"VIDA" DI SAN BASSANO
Franco Bufano
0374 373432
30
ISTITUTO COMPRENSIVO
DI CASALBUTTANO
Lucia Angela Rocca
0374 362092 0372 20413
31
COMUNE DI SORESINA
Rossella Teragnoli,
Alessia Fusari
0374 349416
32
ITIS TORRIANI
Antonella Cinquetti
0372 462308
3332663507
33
COMUNE DI FORMIGARA
Giovanna Patrini
0374 78022
34
COMUNE DI GRONTARDO
Silvia Cazzago
340 7368669
35
IPS EINAUDI
Florisa Piazzi
0372 33847
36
QUINTO CIRCOLO
DIDATTICO CREMONA
Anna Tamborini Kramer Zanella
0372 21688 - 328
8924014 - 328
5388880
38
PRIMO CIRCOLO
DIDATTICO
Stefania Cremona,
Elisabetta Gaimarri
0372 457662 0372 30033
COMUNE DI CREMONA
Laura Maiavacca,
Lorena Cattivelli, Sara 0372 407284 ….
407916
0372 457297
4061
9039
1115
39
39
1331
71000