Gli acciai inossidabili
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Gli acciai inossidabili
Gli acciai inossidabili Corso di aggiornamento tecnico Lezione 5 Dr. Ing. Carlo Longaretti - Cons. Tecnico Assofond GETTI DI ACCIAI INOSSIDABILI CENTRO INOX 20122 Milano - Piazza Velasca, 10 - Tei. 806.096/806.133 \ 1971 GETTI DI ACCIAI INOSSIDABILI Dr. Jng. Carlo Longaretti 1. Premesse La presente relazione si propone di fornire agli utilizzatoti di getti di acciai inossidabili un insieme di notizie sulle possibilità, che le moderne tecniche di fonderia ci offrono oggi in questo settore. Dopo avere rapidamente richiamato le caratteristiche tipiche dei getti ed i loro vantaggi principali, si presentano in alcune tabelle i tipi unificati di acciai inossidabili, per getti, suddivisi nelle due grandi famiglie degli acciai resistenti al calore e degli acciai resistenti alla corrosione. Le tabelle forniscono anche un confronto tra le principali unificazioni esistenti. Non si è ritenuto opportuno riportare in questo testo una approfondita raccolta di dati sulle caratteristiche dei singoli tipi di acciai inossidabili in getto e sulle relative condizioni di impiego, date le numerose pubblicazioni esistenti sull'argomento e data l'ampiezza che avrebbe dovuto assumere il lavoro. Una breve descrizione dei principali metodi di formatura oggi impiegati precede la presentazione di alcuni esempi di possibilità tecniche nel campo della produzione di getti di acciai inossidabili. Vengono presentati, in particolare, alcuni casi lìmite per sottolineare quali notevoli prospettive si aprano con la utilizzazione combinata di vari metodi di formatura Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 e mediante anche l'impiego di costruzioni miste. La relazione si conclude con alcune notizie sui procedimenti di fusione e con alcune considerazioni metallurgiche di carattere qualitativo. 2. Caratteristiche tipiche dei getti Le considerazioni di carattere generale sui vantaggi tipici che caratterizzano i getti hanno pieno valore anche per le fusioni di acciai inossidabili. Il procedimento di fusione permette infatti di ottenere: — 1) ampia libertà di scelta della forma finale dei pezzi in fase di progetto, — 2) possibilità di utilizzazione di qualsiasi tipo di lega, con conscguente ampia libertà di scelta dei materiali più adatti alle condizioni di esercizio, — 3) significativi vantaggi economici. La possibilità di poter produrre pezzi interi di forma complicata, o a profilo curvilineo, con resistenza meccanica e rigidezza superiori ad ogni altro metodo di fabbricazione, rende il progettista libero di poter sviluppare nel migliore dei modi, la propria idea senza dover essere vincolato da considerazioni dì forma obbligata, come ad esempio succede per le costruzioni saldate. Tra il progetto e il pezzo finale, ottenuto di fusione, sono interposte soltanto due fasi intermedie: — preparazione del modello — lavorazione meccanica, quando necessaria, o richiesta. Esistono poi numerosi casi in cui è assolutamente necessario avere dei pezzi di forma tale da presentare una minima resistenza al flusso di fluidi liquidi o gassosi. Le valvole, le pompe e le turbine ne sono un esempio tipico. Queste due fasi intermedie non richiedono, in generale, tempi troppo lunghi, cosicché si può affermare che in vari casi la scelta di una soluzione fusa può portare a vantaggi nei tempi di realizzazione di impianti. In questi casi è la soluzione fusa che da la risposta più completa. Non occorre inoltre dimenticare il fattore estetico che talvolta è determinante per la vendita del prodotto ed anche su questo punto sono evidenti le ampie possibilità offerte dai getti. Le costruzioni meccaniche in genere sono orientate verso strutture sempre più alleggerite, in grado però di sopportare sollecitazioni sempre più elevate. Ciò è facilmente raggiungibile con i getti, sfruttando la loro possibilità di realizzare agevolmente anche forme molto complesse. Molto spesso in costruzioni statiche, i carichi non sono distribuiti uniformemente nei pezzi. La variazione dei carichi può essere fedelmente seguita da opportune variazioni delle sezioni resistenti, in modo da ottenere un più adeguato proporzionamento dei pezzi. Queste possibilità di modificare razionalmente la forma dei getti, consente al progettista di migliorare la distribuzione degli sforzi nelle costruzioni che richiedono un accurato dimensionamento, come avviene in organi sottoposti a sollecitazioni dinamiche di difficile individuazione. Le dimensioni dei getti, in genere, non rappresentano un problema. Si possono fabbricare getti da poche decine di grammi a decine di tonnellate, considerando, come unica limitazione, la possibilità di trasporto, I pezzi sottoposti a sforzi dinamici spesso presentano delle rotture in corrispondenza di spigoli, o variazioni brusche di sezione, dóve appunto si ha una maggiore concentrazione di sforzi. Con i getti è facile eliminare tali concentrazioni pericolose, adottando forme con spigoli arrotondatilo con ampi raccordi fra sezioni diverse. Ciò, anzi, in fonderia viene dì per sé raggiunto di solito già per l'ottenimento di efficaci sistemi di formatura, colata e alimentazione. I getti presentano caratteristiche meccaniche e fisiche pressoché uguali in tutte le direzioni. Questa proprietà è molto utile per quei pezzi che sono sottoposti a condizioni di esercizio dinamiche. La resistenza a fatica è infatti influenzata negativamente da molti fattori che nei getti vengono eliminati: spigoli vivi, variazioni brusche di sezioni, intagli, maggiori o minori valori delle caratteristiche meccaniche in diverse direzioni. Spesso è vantaggioso fabbricare getti misti, cioè parti fuse saldate con parti laminate, o fucinate. Per questo scopo i getti si prestano a interessanti combinazioni, che permettono di sfruttare le caratteristiche tipiche dei prodotti fusi e dei prodotti laminati, a tutto vantaggio del prodotto finale. Per quanto riguarda le tolleranze dimensionali i getti si possono ottenere, in funzione dei metodi adottati per le loro fabbricazione, con vari gradi di precisione. Lo stesso dicasi per la finitura superficiale, che è ottenuta con valori di rugosità, tali da soddisfare ogni esigenza. Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Legione 5 Abbiamo così con la formatura in terra una rugosità di 0,5 -5- 1.3 mm., con la formatura a guscio 0,2 -:- 0,4 mm. e con la formatura a cera persa 0,1 -0,3 mm. Le esigenze quantitative degli utilizzatori vengono facilmente soddisfatte dalle fonderie, essendo molto vasta la scelta possibile dei metodi di formatura: si hanno infatti secondo i casi diversi metodi che consentono, senza difficoltà particolari, la produzione economica di getti, sia in pezzi unici, sia in piccole, medie, grandi o grandissime serie. Dal punto di vista metallurgico i prodotti fusi presentano alcuni vantaggi che si possono cosi sintetizzare: — riduzione degli organi di collegamento (viti, ecc), — riduzione del numero di parti necessarie, — minori costi di magazzino, — minor tempo di progettazione essendo minore il numero dei disegni, — eliminazione di numerose lavorazioni di macchina, — minor costo di mano d'opera, — minor lavoro burocratico per la preparazione e l'esecuzione del lavoro in officina, — minor perdita di tempo per ritardi imprevisti di alcune parti costituenti il pezzo, — minori errori di montaggio. — minor numero dì responsabili delle produzioni, — minori tempi di controllo, — possibilità di riduzioni di peso, - \ getti vengono prodotti con la composizione più adatta alle condizioni di servizio, poiché nessun limite nella composizione chimica è imposto dal metodo di fusione. - Le proprietà meccaniche possono variare in un campo di valori abbastanza ampio in funzione della composizione chimica e del trattamento termico: 3. Acciai inossidabili fusi resistenti al calore carico di rottura 40—210 Kg/mm2 carico di snervamento 20— 180 Kg/mm2 allungamento 4 - 40 7. stazione 5— 65 °ja durezza 120- 620 Brindi Nel preparare la Tabella degli acciai fusi resistenti al calore, si è ritenuto opportuno, data la frequenza con la quale in numerosi disegni e specifiche compaiono sigle non italiane di effettuare un confronto delle unificazioni italiana, americana e tedesca. - — minori tempi di consegna. - La struttura dei getti si presenta uniforme con caratteristiche uguali in tutte le direzioni. — Quasi tutti gli acciai fusi inossidabili sono saldatoli. In tal modo si possono unire tra loro più getti, o getti con parti costituite da laminati o fucinati, in modo da ottenere prodotti più complessi. E' sempre un compito di difficile soluzione il porre a confronto degli acciai, o in genere dei metalli contemporaneamente presenti in differenti unificazioni. Una Tabella di corrispondenza va quindi sempre considerata come non rigorosamente valida, potendo, da unificazione a unificazione, verificarsi delle differenze talvolta anche notevoli nei limiti di composizioni chimiche considerate. Vediamo infine quali sono i vantaggi economici che caratterizzano la scelta di una soluzione di fusione per la realizzazione di pezzi complessi. Essi sono: Pertanto si è effettuato questo confronto al fine di fornire delle indicazioni essenzialmente pratiche agli utilizzatori di getti. Da questo confronto (Tabella I) sono emersi 23 tipi Corso "Gli Acciai Inossidabili" Lezione 5 TABELLA 1 - Acciai fusi resistenti al calore di tipi unificati N. Principali elementi di di lega rif. 7 lo Denominazioni unificate USA. ACI Italia UNI 3159-68 — 1 Cr 6 2 Cr 9 - 3 Cr 14 4 Cr 17 5 Cr 18 - 6 Cr 25 7 Cr 28 8 Cr 28 - C 1 Mo 1 — -- . Materiale Germania Werkstoff Nr. 4710 Sigla secondo DIN 17006 GX 30 Cr Si 6 HB C 1,6 XG 50 Cr Ni 2805 HC — — HA X 25 Cr 16 laminato corrispondente A1SI 4729 GX 40 Cr Si 13 420 4740 GX 40 Cr Si 17 430 4743 GX 440 C 4745 GX 40 Cr Si 22 442 4776 GX 40 Cr Si 29 446 4777 GX 130 Cr Si 29 4823 GX 40 Cr Ni 274 160 Cr Si 18 9 Cr 28 - NI 5 XG 50 Cr Ni 2805 HO 10 Cr 28 - Ni 9 XG 35 Cr Ni 2809 HE 11 Cr 18 - Ni 9 4825 GX 25 Cr Ni Si 189 302 12 Cr 22 - Ni 10 XG 30 Cr Ni 2010 HF 4826 GX 40 Cr Ni Si 229 308 13 Cr 25 - Ni 12 XG 35 Cr Ni HH 4837 GX 35 Cr Ni Si 2512 309 14 Cr 20 - Ni 14 4832 GX 25 Cr Ni Si 2014 309 2512 15 Cr 26 - Ni 14 XG 35 Cr Ni 2810 HI 4846 GX 40 Cr Ni Si 2614 16 Cr 25 - Ni 20 XG 40 Cr Ni 2620 HK 4848 GX 40 Cr N> Si 2520 310 17 Cr 25 - Ni 20 - - 4849 GX 310 S 18 Cr 30 - Ni 20 HL 19 Cr 20 - Ni 25 XG 35 Ni Cr 2521 HN 20 Cr 15 - Ni 35 XG 50 Ni Cr 3515 HT 4865 GX 40 Ni Cr Si 3616 21 Cr 19 - Ni 39 XG 50 Ni Cr 3919 HU 22 Cr 12 - Ni 60 HW 23 Cr 17 - Ni 66 HX 15 Cr Ni Si 2520 • IC commercialmente, ma non classificate secondo gli elenchi A1SI più recenti. (330) (331) * dei quali, però, gli ultimi due, riportati perché presenti nelle norme americane, non sono in effetti acciai inossidabili, ma leghe a base nichel. Per ciascun tipo è stato assegnato un numero di riferimento, che viene utilizzato nelle Tabelle seguenti. Per l'Italia sono state considerate le norme UNI 3159-68, per gli Stati Uniti le unificazioni maggiormente diffuse in questo campo, ossia quelle dell'Alloy Casting Institute, le cui sigle sono valide anche per le norme A.S.T.M. Per le caratteristiche degli acciai unificati dalI'ACI, valgono le seguenti norme delPASTM: - per i tipi HC, HD, HE, HF, HI, HL, HK, HN, HT, HU, HW, HX: ASTM A 297-63 - per il tipo HA: ASTM A 217-55 - per il tipo HH: ASTM A 297-63 e ASTM A 447-50. A questo punto si ritiene utile ricordare che molto spesso le fonderie vengono richieste di produrre getti di acciai inossidabili per i quali i clienti indicano la qualità del mate- TABELLA II — Composizioni chimiche degli acciai fusi resistenti al calore N. di rìf. Composizione chimica indicativa % Ni Cr Mo max C max Si max Mn max 1 6-7 0-2 0,5 0,35 2.5 1,0 2 8-10 0-2 1.2 0.30 2,5 1,0 3 12-14 0-2 0,5 0.50 3,0 1,0 4 16-18 0-2 0,5 0.50 2,0 T.O 5 17-19 0 0,5 1.80 2,5 1.0 6 22-26 0-2 0,5 0.50 2,0 1,0 7 27-30 0-2 0,5 0,70 2,0 1,0 8 27-30 0-2 0.5 1,40 2.0 1,0 9 27-30 4-6 0,5 0,50 1,5 1,5 10 27-30 B-10 0,5 0.50 2,0 1.5 11 17-IS 8-10 0.5 0,35 2,5 1,5 12 20-23 9-11 0.5 0,50 2,5 1,5 13 24-26 11-13 0.5 0,50 2,5 1,5 14 19-21 13-15 0.5 0,30 2.0 1,0 15 25-28 13-15 0,5 0.50 2,5 1.5 16 24-26 . 19-21 0,5 0,50 2,5 1,5 17 24-27 19-21 0,5 0,20 2,0 1,6 18 2B-32 18-22 0,5 0,60 2,0 2,0 19 19-23 23-27 0,5 0,50 2,0 2,0 20 15-17 35-38 0,5 0,50 1.5 1,0 21 17-21 37-41 0.5 0.75 2,5 2,0 22 10-14 58-62 0,5 0,76 2,5 2,0 23 15-19 64-68 0,5 0,75 2,5 2.0 Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 riale mediante sigle AISI. minazioni degli acciai secondo le norme DIN 17006. Per ulteriore riferimento, nell'ultima colonna della Tabella I, sono state riportare le sigle AISI suddette, ma è bene sottolineare il fatto che queste sigle si riferiscono esclusivamente a materiali laminati e fucinati e che quindi il loro uso per i getti è improprio e va quindi assolutamente sconsigliato. Per la Germania sono stati considerati i tipi elencati nello Stahl-Eisen Werkstoffsblatt 47160 le cui sigle sono esposte secondo le norme DIN 17007 foglio 2; sempre per la Germania si è ritenuto opportuno di riportare le deno- TABELLA 111 N. di rif. ; » I limiti di composizione chimica previsti dalle varie unificazioni non sono sostanzialmente molto diversi tra di loro e, dato lo scopo pratico del presente lavoro, la Tabella II è stata elaborata in modo da costituire un soddisfacente compromesso tra i dati delle differenti norme. La Tabella III fornisce alcune indicazioni sulle applicazioni tipiche degli acciai inossidabili fusi resistenti al calore. Temperature massime di impiego ed applicazioni tipiche degli acciai fusi resistenti al calore Temperatura massima di impiego in aria Applicazioni tipiche °C 1 850 Parti per forni di rinvenimento. 2 880 Parti per forni con elevate caratteristiche di resistenza meccanica a caldo a temperature moderate. 3 4 900 950 Partì di forni sottoposte a basse sollecitazioni meccaniche, piastre di fondo, telai per porte, angolari di contenimento refrattari. Pezzi con alta resistenza all'usura a caldo. 5 950 6 1.050 Parti di forni sottoposte' a basse sollecitazioni meccaniche, teste per bruciatori , 7 1.150 parti per forni da cemento. 8 1.100 Getti semplici resistenti all'usura a caldo, denti per bracci mescolatori, barrotti per griglie di forni o impianti di agglomerazione dei minerali. Parti per forni con maggiori sollecitazioni meccaniche, impiegate costantemente a _ 9 1.150 10 1.150 11 850 12 1000 meccaniche. Materiate con buona resistenza atl'infragilimento. 13 1.100 Parti di forni sottoposte a notevoli sollecitazioni meccaniche, con esigenze di sta- 14 1.000 bilità dimensionale. Notevole pericolo dì infragilimento per permanenze a tempe- 15 1.150 rature inferiori ai 900 C 16 1.150 17 1.050 18 1.200 19 980 20 1.000 21 1.100 temperature elevate. Buona resistenza ad atmosfere solforose. Getti per impieghi a temperature non molto elevate sotto notevoli sollecitazioni Parti di forni notevolmente sollecitate e funzionanti costantemente a temperature molto elevate. 22 1.100 23 1.150 6 Parti di forni sottoposte ad elevate sollecitazioni in presenza di forti gradienti termici, atmosfere riducenti o cementanti, frequenti e brusche variazioni di tem paratura. Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 TABELLA I \ - N. di rif. Acciai fusi resìstenti alla corrosione di tipi unificati Denominazjoni unificate Principali elementi di lega % Italia U.S.A. UNI 3161-68 ACI Werkstoff Nr. Sigla secondo DIN 17006 4027 GX 25 Cr 14 4059 GX 22 Cr Ni 17 1 Cf 13 XG 1 5 Cr 1 3 CA 15 2 Cr 13 XG40Cr 13 CA40 3 Cr 17 4 Cr 20 5 Cr 16 Ni 4 6 Cr 29 4085 GX 70 Cr 29 7 Cr 29 4086 GX 120Cr 29 8 Cr 29 - Mo 2 4136 GX 70 Cr Mo 292 9 Cr 29 - Mo 2 XG 30 Cr 20 Materiale laminato corrispondente AISI Germania 410 420 430 CB - 30 431 CB - 7 Cu A 4138 GX 120Cr Mo 292 4340 GX 40CrNi 274 CF - 8 4308 GX 6Cr Ni 189 304 XG 20 Cr Ni 2010 CF - 20 4312 GX 15 Cr Ni 188 302 XG 8 Cr Ni Nb 2011 CF - BC 4552 GX 10 Cr Ni Nb 189 . XG 50 Cr Ni 28 CC-50 IO Cr 2? -Ni 11 Cr 26 - Ni 5 CD - 4M Cu 12 Cr 28 - Ni 10 CE - 30 13 Cr 20 - Ni 10 XG 3 Cr Ni 2010 CF - 3 14 Cr 2 0 - Ni 10 XG 8Cr Ni 2010 15 Cr 2 0 - Ni 10 16 Cr 20 - N i 11 17 Cr 18 - Ni 11 -Mo XG 3 Cr Ni Mo 1811 CF - 3M 18 Cr 1 8 - Ni 11 -Mo XG 8 Cr Ni Mo 1811 CF - 8M 19 20 21 Cr 20 - Ni 11 CF - 16F 22 Cr 20 - Ni 12-Mo C G ~ 8M 23 Cr 17 - Ni 13 Mo Cr 1 8 - Ni 9 - Mo 4410 GX 15 Cr Ni MO 189 Cr 18 - Ni 10-Mo 4580 GX 10 Cr Ni Mo Nb 1810 Ci 24 N i 13 2S Cr T 8 - N I 18-MoCu 26 Cr 25 - Ni 21 27 Cr 20 - Ni 25 28 Cr 20 - Ni 26-CuMo 29 Cr 21 - JSi. 29 C- MO — XG 20 Cr Ni 2414 XG 20 Cr Ni 2521 CH - 20 347 31 6 L GX 5 Cr Ni Mo 1810 - - 446 304 L 4408 24 • 316 303 Se . 4448 317 GX 5 Cr Ni Mo 1713 —^ 309 4585 GX aCr NJ Mo Cu 188 4500 GX 5 Ni Cr Mo Cu 2520 CK - 20 310 CN - 7M XG 7 N Cr Mu Cu - • — 4. Acciai inossidabili fusi resistenti alla corrosione E' stato eseguito un confronto delle unificazioni italiana, americana e tedesca, il cui risultato è stato raccolto nella Tabella IV che, come abbiamo detto per gli acciai resistenti al calore, ha valore indicativo. Da questo confronto emergono 29 tipi di acciai resistenti alla corrosione. Per l'Italia si sono prese in considerazione le norme UNI 3161-68, per gli Stati Uniti si sono considerate le unificazioni dell'Alloy Casting Institute. Anche per gli acciai fusi resistenti alla corrosione è abitudine molto diffusa tra i tecnici l'uso delle corrispondenti sigle AISI dei materiali laminati o fucinati. Questa pratica deve ritenersi errata e può dar luogo a numerosi inconvenienti e contestazioni. Anche per gli acciai resistenti alla corrosione è stata elaborata la Tabella V che riporta la composizione chimica indicativa dei vari tipi di acciai presenti in almeno una unificazione. Nella Tabella VI si riportano infine alcune informazioni sulle applicazioni tipiche degli acciai inossidabili fusi unificati. 5. Cenni sui procedimenti di formatura Nella produzione di getti in acciai inossidabili, sono applicabili praticamente tutti i procedimenti di formatura oggi a disposizione delle fonderie, procedimenti che qui di seguito verranno richiamati e brevemente descritti. Per semplicità di trattazione essi si considerano suddivisi in 4 principali gruppi e precisamente : Per le caratteristiche degli acciai unificati dell'A.C.I. valgono le norme A.S.T.M. (American Society for Testing Materials) e precisamente: — procedimenti — procedimenti — procedimenti — procedimenti - per i tipi CF 20, CF-16F, CE-30, CB-30, CC-50, CA-40, CG-8M: ASTM 296-65 - per i tipi CF-8, CF-8M, CF-8C, CH-20, CK-20, CA-15, CF-3, CF-3M, CN-7M : ASTM 296-65 e A 351-65 S.l. Procedimenti normali - per i tipi CB-7CU e CD-4MCU non esistono prescrizioni ASTM. Per la Germania sono stati considerati i tipi elencati nello Stahl-Eisén Werkstoffsblatt 410-60, le cui sigle sono in accordo con le norme DIN 17007 foglio 2. Sempre per la Germania si è ritenuto anche opportuno di riportare, per i vari tipi di acciai unificati, le denominazioni secondo le norme DIN 17006. Fuori Tabella sono state riportate, per riferimento, le sigle AISI che riguardano gli acciai laminati corrispondenti. 8 normali, di semiprecisione, di precisione, speciali. Rientrano in questa categoria i metodi di formatura ancora oggi più largamente diffusi nelle fonderie ed in particolare nei reparti in cui si effettuano le tradizionali operazioni di formatura a macchina o a mano. La formatura in terra da fonderia viene oggi, nel settore degli acciai inossidabili, effettuata praticamente con l'impiego di sole terre sintetiche, costituite da sabbie silicee di opportuna granulometria e legate con bentonite ed acqua, con o senza l'impiego di speciali additivi chiamati a svolgere particolari funzioni quali, ad esempio, una migliore resistenza meccanica degli spigoli delle forme, o migliori caratteristiche alla distaffatura dei getti. Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 TABELLA V - Composizioni chimiche degli acciai fusi resistenti alla corrosione Composizione chimica % N. di rif. Cr Ni i 13 < 1-0 0,5 2 13 < 1.0 0,5 Mo max c Si max Mn Altri elementi 0,15 1,5 1,0 — 0,40 1,5 1,0 »,o max 3 T7 1 -+• 2 O,25 1,0 4 20 < 2 0,30 1.5 1,0 3+5 0,07 1,0 1,0 5 16 6 29 0,90 2,0 1.0 7 29 1,30 2,0 1,0 8 — « — — Cu 2 , 3 •+• 3 — 29 2,5 0,90 2,0 1.0 9 29 2,5 1,30 2.0 1.0 10 28 0,50 1.5 1,0 0,04 1,0 1-0 Cu 2,75 + 3,25 —- 4,0 2.25 11 26 4,75 + 6,0 12 28 10,0 0,30 2,0 1,5 13 20 10 0,03 2,0 1,5 14 20 10 0,08 2.0 1.5 15 20 10 0,20 2,0 1.5 16 20 11 0,08 2,0 1.5 Valida per tutti i 29 tipi : — Nb a- 8 % C o Nb + Tu > 10 % C 1,35 max 18 11 3,0 0,03 1,5 1,5 18 18 11 3,0 0,08 1,5 1,5 19 18 10 2.5 0,15 2,5 2,0 20 17 11.5 2,5 0,10 1,0 2,0 Nb > 8 %C Sa 0,20 + 0,35 17 21 20 11 1,5 0,16 2,0 1,5 22 20 12 4.0 0.08 1,5 1.5 5.0 0.08 1.5 2,0 0,20 2,0 1.5 0.08 1,5 2,0 0,20 2,0 1,5 0.08 1,5 2,0 23 17 13 24 24 13 25 18 18 26 25 21 27 20 2,5 25 3,5 28 20 26 2+3 0,07 29 21 29 3,0 0,07 1,5 Con l'impiego delle sabbie di fonderia di tipo tradizionale, la formatura può essere effettuata a m a n c o a macchina e le forme stesse possono venire utilizzate per la colata nelle seguenti condizioni: Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 Impurità P < 0,035 S < 0,035 — Nb S 1,0 Cu 1,8 + 2,4 Nb -S 1.0 Cu 1,5 + 2,2 Nb -s 1,0 1.5 Cu 3-t-4 1,5 Cu 3 + 4 — a verde, ossia immediatamente appena formate, - a semisecco, ossia con le supcrfici delle forme che andranno a contatto col metallo essiccate parzialmente mediante flambatura, 9 TABELLA VI - Esempi di Impiego dì getti in acciai fusi resìstenti alla corrosione N. di rif. Applicazioni tipiche Getti bonificabiii con alte caratteristiche meccaniche. Giranti per turbine idrauliche, valvole per acqua e vapore, raccordi. Getti bontficabill resistenti alla corrosione da parte di acque di miniera acide. Materiate poco sensibile al trattamento di bonifica e di moderata resistenza alla corrosione Materiale temprabile per precipitazione. Getti con altissima resistenza meccanica combinata a buone caratteristi che di resistenza alla corrosione. Gettt con caratteristiche meccaniche paragonabili a quelle della ghisa. Elavata resistenza alla corrosione. Getti per l'industria mineraria, chimica e dell'alimentazione. Getti di alta resistenza alta corrosione da parte di acidi solforici e cloruri. Basse caratteristiche di resilienza . 10 Materiale di caratteristiche simili ai N. 6 e 7 con maggiori caratteristiche dì resilienza. Corpi pompe e giranti di grandi dimensioni per l'industria chimica e mineraria. 11 Materiale a resistenza meccanica molto elevata combinata ad eccellente resistenza in molte condizioni di corrosione severa. Parti di pompe e valvole in cui si richiede anche un'elevata resistenza all'usura. 12 Getti per l'industria 13 Getti di alta tenacità e resistenza alta corrosione, non necessitanti di trattamento 15 Getti per pompe e valvolame per l'industria 16 Getti per l'industria chimica resistenti alla corrosione intere istalline anche dopo ampie saldature senza susseguente trattamento termico. Tempera tu'-e di impiego superiori a 300°C. 17 Getti di alta resistenza alla corrosione da parte di acidi solforici, acidi organici e cloruri. 18 Possibilità di saldatura senza trattamento 19 Come per i N. 17 e 18 ma con necessità di trattamento 20 Come per i N. 17 e 18 ma per temperature d'impiego superiori a 300 C. 21 Getti in acciai inossidabili per lavorazioni di grande serie. Il selenio contenuto migliora la lavorabilità meccanica 22 Getti m acciai inossidabili a maggiore contenuto di molibdeno per speciali condizioni di corrosione. tipiche nell'industria della carta. delta carta. Materiale poco sensibile alla corrosione intergranulare. termico dopo saldatura. chimica di qualità corrente. termico. termico dopo saldatura Applicazioni Getti con migliorate caratteristiche, rispetto al N. 19, di resistenza alla corrosione da parte di cloruri, liscivi solfitici ed acidi organici. Getti per l'industria 25 bi- chimica a contatto con soluzioni di pasta di carta e acido nitrico. Getti particolarmente resistenti all'attacco da parte degli acidi solforici diluiti e soluzioni dì loro sali.. 26 27 28 Getti resistenti all'acido fosforico, all'acido nitrico fumante, a soluzioni di decapaggio a base 29 fluoridrico. Aita resistenza a severe condizioni caustiche e all'acqua di mare. — a secco, dopo essiccazione completa della forma in stufe, o in loco mediante generatori di aria calda. l'n'interessante variante nei procedimenti normali di formatura in terni d;i fonderia è 10 ' acido nitrico e costituita dall'impiego parziale, per la fabbricazione di alcune partì di forme molto critiche, di speciali miscele LI base, anziché ili sabbia silicea, di sabbie di altissima refrattarietà come, ad esempio, la cromite ed il silicato di zinconio. Corso "Gli Ait-iai Inossidabili" - Lezione 5 I recenti sviluppi nel campo delle resine sintetiche auto indurenti, particolarmente nel settore delle resine furaniche e fenoliche, hanno portato ad una sempre maggiore affermazione, nel settore della formatura di getti di medie e grosse dimensioni, di metodi di formatura basati sull'uso di miscele autoindurenti costituite da sabbia silicea, resina e sostanze catalizzataci della reazione di indurimento per polimerizzazione. formatura caratterizzato dall'impiego di sabbia silicea molto fine, con granulometria media di circa 0,1 — 0,3 mm, preparata in modo tale da ottenere un sottilissimo rivestimento superficiale di ciascun granello di sabbia con resine autoindurenti del tipo bachelitico. Negli anni scorsi aveva trovato un certo impiego, nelle fonderie di acciaio, un procedimento che si basava sull'uso di miscele di sabbia silicea con cemento. Questo procedimento aveva numerosi vantaggi fra i quali la stabilità dimensionale delle forme, la possibilità di costruire forme mediante composizione di elementi semplici, ma questo procedimento aveva il grave inconveniente di richiedere un minimo di 48 ore di attesa prima della colata. Con le nuove resine sopra citate, come pure con l'impiego di miscele di sabbia silicea con silicato di sodio, induribili mediante trattamento con anidride carbonica, i tempi di indurimento si sono ridotti a limiti molto bassi, dell*ordine di grandezza di alcuni minuti e ciò è la principale ragione del sempre maggiore sviluppo di questi metodi. Fìg. 1 — Grandi giranti per turbine Pelton fuse in acciaio al 13 7O Cr - 2 % Ni. Esempio di formatura a mano di grandi getti con impiego di elementi anima in miscele di sabbia e silicato di sodio. I getti formati a mano o a macchina con i procedimenti sopra esposti, si possono ritenere come getti di qualità corrente e le loro caratteristiche superficiali rientrano tra quanto previsto per la produzione dei getti di acciaio al carbonio. Le Figure 1 e 2 presentano alcuni getti tipici formati con procedimenti tradizionali. 5.2. Procedimenti di semiprecisione Durante la seconda guerra mondiale fu messo a punto in Germania un procedimento di Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 Fig. 2 — Esempio di getto realizzato con formatura in terra sintetica a secco. Longheroni per forni di riscaldo tubi fusi in acciaio inossidabile refrattario al 28°/o Cr - 20°/0 • • Ni. 11 Le sabbie così preparate, indicate col nome di sabbie prerivestite, sono scorrevoli all'incirca come una normale sabbia asciutta. Quando queste sabbie vengono poste a contatto con modelli o casse d'anime metalliche riscaldate intorno a 200 - 25O°C, si ha una cottura progressiva della miscela di formatura negli strati a partire dalle superfici del modello riscaldato. Nel corso di alcune diecine di secondi, a contatto con il modello, si è formato uno strato sufficiente di miscela indurita che, allontanata dal modello, da luogo ad una forma con superfici molto lisce, di coesione molto elevata, di altissima permeabilità e priva di umidità. Uuesta formatura è conosciuta sotto vari nomi e precisamente: - Processo Croning, - Shell molding, - lormatura a guscio. Questa procedimento si presta sia per la produzione di forme che per la produzione di anime. Le possibilità di impiego della formatura a guscio sono molti versatili e si hanno così varie possibilità: - lormatura a gusci singoli, formatura a grappolo verticale, - formatura a gruppi orizzontali, formature miste, nelle quali si hanno, ad esempio, anime a guscio in forme di terra da fonderia o elementi di forme a guscio inserite in altre formature di tipo normale. La formatura a guscio è caratterizzata da tutta una serie di notevoli vantaggi dei quali si citano i principali: - tolleranze dimensionali molto più ristrette rispetto ai getti fusi in terra, — superfici dei getti molto migliori, ~ ottenibilità di getti di spessore molto sottile, 12 - difetti di fonderìa nei getti molto meno frequenti, - possibilità di produzione delle forme con sistemi semplici e con mano d'opera non specializzata, - facilità di lunghi immagazzinamenti delle forme, - facilità di trasporto delle forme, - facilità di sterratura dei getti, - fortissima riduzione delle bave, - semplificazione del lavoro di finitura dei getti. Questo procedimento ha il suo campo optimum di adozione nei getti di media e grande serie nella gamma di pesi singoli da pochi grammi fino a circa 30 Kg. Un getto di peso singolo superiore a 30 kg e fino a 100 kg va già considerato in modo particolare per una sua possibile produzione con questo procedimento. Si richiedono attrezzature di placche modello e casse d'anima, interamente realizzate in metallo, di solito in ghisa od ottone, che devono essere finite molto accuratamente e che pertanto risultano molto costose. Ricorrendo però a particolari accorgimenti nella progettazione delle attrezzature, per getti di forma semplice si possono realizzare modelli di costo relativamente ridotto, cosa che rende possibile Papplicazione di questo procedimento di formatura anche per serie di poche diecine o centinaia di pezzi. La Fig. 3 mostra un esempio tipico di applicazione di questo procedimento di formazione. 5.3. Procedimenti di precisione 5.3.1. Cera persa 11 classico procedimento di fusione di precisione è costituito dall'ammodernamento del- Corso "(Ili Acciai Inossidabili" - Lezione 5 l'antichissimo sistema di fusione a cera persa. Questo procedimento si presta benissimo per l'ottenimento di qualsiasi metallo o lega della famiglia degli inossidabili ed è caratterizzato da tolleranze dimensionali molto ristrette e da superfici di getti molto lisce. basate su un eventuale ridisegno di un pezzo o di un complesso di pezzi. La Fig. 4 da un esempio di come un complesso di piccoli pezzi possa essere sostituito con un getto unico a cera persa. ] s Fìg. 3 — Piccole giranti per pompe fuse in acciaio inossidabile al 18 % Cr 8 % Ni in forme a guscio. Il procedimento di fusione a cera persa, noto anche con il termine inglese "ìnvestment casting" è particolarmente adatto per la realizzazione di piccoli pezzi fusi, di peso unitario da pochi grammi fino a circa 10 kg. Applicazione tipiche sono costituite da: palette di turbina, piccoli particolari complicati per l'industria meccanica, parti per le macchine calcolatrici, per i contatori, parti per l'industria aeronautica. La fusione di precisione a cera persa è vantaggiosamente applicabile in tutti i casi in cui altri processi di fusione, di stampaggio o di lavorazione su macchine utensili automatiche non possono venire usati, in particolare per le caratteristiche dimensionali del pezzo. Vale la regola che più un pezzo è semplice e meno questo procedimento è competitivo, ma un attento esame con specialisti «del ramo può» permettere spesso ai progettisti di impianti o di macchine di trovare per questa via soluzioni soddisfacenti e talvolta inaspettate, Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 Fig. 4 — Esempio di sostituzione di un complesso di piccoli pezzi, con un unico getto a cera persa. Per quanto questo procedimento possa ritenersi sufficientemente conosciuto, se ne richiamano, qui di seguito, i punti principali. Utilizzando un modello primario costruito tenendo conto dei vari ritiri intermedi, ossia del ritiro della cera, del ritiro del metallo del getto e della dilatazione delle forme, si prepara un primo stampo metallico di solito realizzato con metallo a basso punto di fusione, nel quale viene iniettata della cera speciale, sotto pressione e ad una temperatura adeguata per assicurarne una sufficiente plasticità. I vari modelli di cera così ottenuti vengono montati sotto forma di grappoli su uno scheletro ugualmente in cera che costituirà, nella forma, il sistema di colata e di alimentazione 13 dei getti. I grappoli vengono rivestiti di un primo strato di materiale refrattario mediante immersione in vasche contenenti speciali barbottine. I grappoli, dopo questo primo rivestimento, e mentre il rivestimento stesso è ancora liquido, vengono spolverati con silice finissima e vengono quindi passati in un essicatore. I grappoli cosi rivestiti e asciugati vengono quindi immersi in piccoli recipienti di acciaio inossidabile refrattario, che contengono una miscela di chamotte e silicato di etile. Ognuno di questi recipienti di acciaio inossidabile contiene un solo grappolo e, dopo essicazione, si trasforma in un blocco monolitico che racchiude il grappolo di cera. Queste formelle vengono capovolte e la cera viene da esse eliminata per riscaldamento, dopo di che si inizia la fase di cottura che porta la forma gradualmente fino ad una temperatura di circa 1.000°C. Il metallo viene colato nelle forme a questa temperatura. Dopo il raffreddamento le forme ceramiche vengono demolite con piccoli martelli pneumatici estraendone il grappolo intero che viene sottoposto alla sabbiatura ed al taglio dei singoli getti, i quali vengono infine rifiniti di mola e trattati termicamente. II procedimento ora descrìtto, indicato anche con il nome di procedimento a forma piena, è stato ultimamente affiancato da un procedimento nel quale il grappolo di cera viene ricoperto da strati successivi di particolari materiali refrattari che, dopo cottura, si trasformano in un vero e proprio guscio ceramico. E' così possibile eliminare i contenitori di acciaio inossidabile e ridurre moltissimo la quantità di calore richiesta per la cottura delle forme. Nel settore dei getti di acciai inossidabili, la formatura di precisione è applicabile partico- 14 larmente per la costruzione di piccole giranti per pompe, o per contatori, ed in genere per tutti i piccoli particolari nei quali si richiede un'elevata precisione dimensionale: si ricorda che in un getto di acciaio inossidabile così ottenuto si possono ottenere spessori di getto di anche un solo millimetro, con tolleranze dimensionali di un decimo di millimetro e con la possibilità di ridurre moltissimo le lavorazioni meccaniche fino, in alcuni casi, ad eliminarle completamente. 5.3.2. Procedimento di formatura ceramica In questi ultimi anni ha trovato un notevole campo di applicazione un procedimento di formatura di precisione che, messo a punto per la prima volta in Inghilterra col nome di processo Shaw e quindi sviluppatosi con alcune varianti, si basa sull'impiego di miscele refrattarie della consistenza di barbottine, costituite da sillimanite od altri refrattari in polvere e da silicato di etile. Mediante l'impiego di speciali aggiunte di acceleranti, la reazione di idrolisi del silicato di etile viene regolata e controllata in modo da poter ottenere, in un certo perìodo del procedimento, una consistenza quasi gommosa della miscela stessa. Con questo procedimento si impiegano modelli che possono essere di metallo, di materia plastica od anche di legno sui quali viene versata una certa quantità di barbottina fino a coprire interamente il modello. Quando la miscela ha raggiunto il suo particolare stato di gommosità, si procede all'estrazione del modello, cosa che avviene molto facilmente grazie proprio alla particolare elasticità della massa refrattaria. La forma viene quindi completata con materiali meno costosi nelle zone non a diretto contatto con il metallo del getto e sottoposta all'azione brusca del calore. Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 Durante l'eliminazione dell'alcool etilico si formano così delle fessure microscopìche nella forma, che donano alla stessa una certa permeabilità. Nel processo Shaw le forme possono essere colate sia a temperatura ambiente che ad alta temperature: i getti con esse prodotti risultano con superficì molto lisce e di dimensioni molto precise (Fig. 5) l'ottenimento di getti di acciaio inossidabile con un grado di precisione molto elevato si può ora considerare anche la pressofusione. L'applicazione delle macchine per pressofusione alla produzione di getti in leghe ferrose è iniziata, sul piano sperimentale, non più di 5 anni orsono nei laboratori di ricerca della General Electric negli Stati Uniti. La principale difficoltà nell'applicazione della pressofusione ai metalli fusi era costituita dagli stampi. L'introduzione, nella costruzione delle parti più sollecitate degli stampi, del molibdeno e del tungsteno, ha aperto la vìa alla possibilità tecnica di ottenere getti pressofusi in leghe ferrose. Tra queste uno dei metalli più promettenti è appunto l'acciaio inossidabile. In molti casi per tante parti di grande serie l'acciaio inossidabile non è stato finora impiegato a causa della sua ridotta formabilità e della sua scarsa lavorabilità. Fig. 5 — Getto tipico prodotto col procedimento di formatura ceramica. Questo procedimento non sì può considerare un procedimento di basso costo, ma è ciononostante molto conveniente in alcuni casi particolari come ad esempio per la fabbricazione di modelli e stampi metallici di giranti e di altri pezzi anche di notevole dimensione. I getti ottenibili con questo procedimento sono normalmente compresi nella gamma da qualche kg a 500 kg di peso unitario, ma è possibile anche raggiungere pesi unitari anche più elevati. 5.3.3. Pressofusione Tra i procedimenti che possono permettere Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 La possibilità ora di applicare la pressofusione, permette di superare questi inconvenienti perché con il grado di precisione ottenibile con questo procedimento, si ottengono direttamente dal metallo liquido pezzi praticamente finiti. Ciò può aprire nuovi campi dì applicazione degli inossidabili particolarmente nel settore della rubinetteria e probabilmente anche nell'industria automobilistica. L'acciaio inossidabile pressofuso mostra una struttura a grano molto fine e, dalle prove di laboratorio, si è potuto constatare che i getti così prodotti hanno anche una superiore resistenza alla corrosione. 5.4. Procedimenti speciali Una vasta gamma di prodotti fusi in acciai 15 inossidabili sono formati mediante procedimenti che non rientrano nei tradizionali metodi di formatura. E* questo il caso particolare della colata centrifuga nelle sue varianti. del getto così ottenuto. I principi basilari della colata centrifuga sono relativamente semplici. In un sistema rotante, la forza centrifuga varia direttamente con il diametro ed è proporzionale al quadrato della velocità angolare. Questa forza viene espressa in valori multipli della forza di gravita g. Il procedimento di colata viene suddiviso in: — colata semìcentrifuga, — colata centrifuga vera e propria. Nella colata semicentrifuga, la funzione della forza centrifuga è solo quella di permettere il riempimento della forma e di favorire una solidificazione prevalentemente unidirezionale. Questa tecnica è impiegata per getti di forma simmetrica rispetto ad un asse di rotazione centrale, essendo il getto interamente delineato dal profilo della forma. Quest'ultima è solitamente una forma in sabbia agglomerata o in sabbia-cemento (Fig. 6). Nella colata semicentrifuga, il sistema di alimentazione del getto è simile a quello di una normale fusione statica in forma di sabbia da fonderia, con la particolarità che esso è disposto al centro del getto, in modo che durante la centrifugazione il primo metallo che entra nella forma raggiunga le parti esterne del getto ed ivi inizi la sua solidificazione, essendo costantemente alimentato dall'ultimo metallo liquido entrato nella forma e che trovasi nella parte centrale del sistema di di colata, sottoposto all'energica spinta radialo dovuta alla forza centrifuga. Ciò permette una corretta solidificazione direzionale del getto, con una conseguente maggiore compattezza 16 Fig. 6 - Colata semicentrifuga. Quando la forma, o la conchiglia metallica ruotano attorno ad' un asse orizzontale, o verticale e la superficie interna del getto è determinata soltanto dalla forza centrifuga, allora il processo viene chiamato colata centrifuga vera e propria. Questo è il metodo più usato industrialmente. Esso viene utilizzato per getti di forma essenzialmente cilindrica dove sono fissati il diametro e la lunghezza della conchiglia, mentre il diametro interno viene ottenuto regolando il peso dì acciaio colato nella forma. Con la colata centrifuga ad asse orizzontale Corso "GH Acciai Inossidabili" - Lezione 5 si producono getti che hanno una lunghezza predominante rispetto al diametro, mentre il contrario avviene per la colata centrifuga ad asse verticale. Nella colata centrifuga vera e propria la forza centrifuga varia da 50 a 150 volte la forza di gravita, e ciò rende subito evidente la grande differenza rispetto alle fusioni statiche dal punto di vista dell'alimentazione del getto. Basterà pensare per un momento che mentre lo strato esterno a contatto con la conchiglia sta solidificando, il metallo ancora liquido presente negli strati interni di un getto centrifugato, svolge la sua funzione di alimentazione agli effetti del ritiro di solidificazione, come potrebbe avvenire in un getto statico soltanto con materozze aventi un battente di metallo liquido alto da 65 a 190 metri. Dal punto di vista della compattezza del getto, la centrifugazione è quindi in grado di dare un livello di garanzia non ottenìbile con nessun altro procedimento di fonderia. La Fig. 7 illustra schematicamente una macchina per la colata centrifuga ad asse verticale. Questo tipo di colata viene solitamente impiegato per getti cilindrici di altezza massima fino a circa tre volte il diametro e si presta particolarmente bene per l'ottenimento di boccole, flange ed anelli. La superfìcie interna del getto è in ogni caso cilindrica a sezione circolare, con diametro determinato dalla quantità di metallo messa nella conchiglia rotante. Nella colata centrifuga ad asse verticale, pur essendo la forza centrifuga dell'ordine di grandezza di 50-150 g, si fa pur sempre sentire l'influenza della forza di gravita e ciò può portare a piccole differenze ne! diametro interno del getto tra l'estremità superiore e quella inferiore. Con questo procedimento si producono vantaggiosamente anche getti Corso "Gli Aixiai Inossidabili" - Lezione 5 con superfici a profilo non cilindrico, quali ad esempio flange con raccordi. JZZZZZ& Fig. 7 - Colata centrifuga ad asse verticale. La Fig. 8 illustra il sistema di colata centrifuga più largamente diffuso, esso prevede l'impiego di una macchina ad asse orizzontale e si presta in modo particolare per la produzione di tubi centrifugati in acciai altolegati. Le conchiglie sono internamente rivestite con una vera e propria forma in terra da fonderia, o con sabbia-cemento dello spessore di alcuni centimetri, oppure con sabbia silicea, asciutta, trattenuta sulle superfici della conchiglia dalla forza centrifuga stessa, con spessori di alcuni millimetri, oppure, come avviene nei procedimenti più moderni, con speciali vernici refrattarie, che vengono applicate nell'interno delle conchiglie rotanti mediante apparecchiature di spruzzo automatiche per uno spessore di pochi decimi di millimetro. Queste speciali vernici debbono possedere un complesso di caratteristiche che sono determinanti ai fini della qualità del prodotto centrifugato e precisamente esse debbono 17 Fig. 8 — Colata centrifuga ad asse orizzontale. essere sufficientemente aderenti alla superficie della conchiglia per non venire asportate dal flusso di metallo liquido, essere altamente refrattarie, essere molto isolanti termicamente per permettere una rapida distribuzione del meiallo liquido su tutto l'interno della conchiglia, essiccarsi molto rapidamente e completamente su tutto lo spessore, per non avere sviluppo di gas all'atto della colata, ed infine avere caratteristiche di facile aderenza alle superfici del getto centrifugato, in modo che quest'ultimo, all'atto dell'estrazione della conchiglia, porti con sé possibilmente tutta la vernice refrattaria originariamente depositata sulla superficie interna della conchiglia. 18 Una variante delle macchine tradizionali per colata centrifuga ad asse orizzontale è costituita dalle macchine con conchiglia a sbalzo che trovano largo impiego soprattutto nella produzione di boccole e camicie di limitata lunghezza. La gamma di possibile produzione di getti tubolari centrifugati è molto ampia; essa, secondo le norme ASTM A 362-63 prevede per gli acciai inossidabili: - diametro esterno da 50 a 1.250 mm - lunghezza nominale da 600 a 5.400 mm - spessore minimo grezzo non inferiore a 6,3 mm. Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 6. Impiego di getti in costruzioni miste La razionale applicazione dei vari metodi di formatura oggi disponibili è in grado di allargare notevolmente le possibilità di realizzazione di getti di acciai inossidabili di forme complesse o di particolari esigenze dimensionali. piani, saldati tra di loro e quindi curvati a freddo secondo le esigenze del disegno. Nell'esempio riportato in Fig. 9 si notano quali notevoli risultati siano ottenibili inserendo in tradizionali forme in terra da fonderia elementi di forme o anime realizzate a guscio. Fig. IO— Griglia per vibrovaghi realizzata mediante composizione saldata di elementi fusi in acciaio inossidabile al 24 % Cr - 12 % Ni. La Fig. 11 mostra un'altra interessante realizzazione. Si tratta di una camicia alettata per scambiatori di calore ad irraggiamento, avente un diametro di 1.200 mm, con una lunghezza di 5.400 mm ed uno spessore di 10 mm, ottenuta mediante saldatura di 14 elementi separati realizzati di fusione già con la desiderata curvatura. Fig. 9 — Esempio di getti per l'industria chimica in acciaio al 25 % Cr - 20 % Ni. La formatura in terra con l'impiego di anime a guscio (shell molding) ha permesso la realizzazione di spessoridi Un'ulteriore interessante possibilità tecnica è legata alla ottima saldabilità di buona parte degli acciai inossidabili ed alle buone caratteristiche di deformabilità a freddo. La Fig. 10 mostra un tipico esempio di questa possibilità. Si tratta di grandi lamiere forate, fuse in acciaio inossidabile al 24 % Cr 12 °/o Ni, che sono state ottenute in elementi Corso "Gii Acciai Inossidabili" • Lezione 5 Fig. 11 — Camicia per scambiatori di calore ad irraggiamento composta da elementi fusi saldati tra di loro. Materiale: 28 % Cr - 8 % Ni. 19 La tecnica dell'assemblaggio mediante saldatura di varie parti ottenute con lo stesso materiale è anche vantaggiosamente applicabile nel campo degli acciai inossidabili, quando si debbano ottenere getti di grande dimensione. La Fig. 2 ne mostra un esempio. Questi longheroni per forni di riscaldo tubi per l'industria siderurgica sono lunghi circa 6 metri ed hanno un peso unitario di circa 1.100 kg: se essi fossero stati realizzati in fusione ed in un solo pezzo, avrebbero indubbiamente dato luogo, durante il ritiro delle forme dì solidificazione, alla formazione di numerose cricche a caldo. Realizzandoli invece in tre pezzi saldati tra di loro .si è raggiunta una soluzione tecnica migliore ed economicamente valida. curve dello stesso materiale ottenute mediante fusione in terra. Un altro interessante esempio delle possìbili tecniche utilizzabili nel settore dei getti in acciaio inossidabile è rappresentato dalla grossa camicia per forni generatori di aria calda presentata in Fig. 12. In questo caso si trattava di realizzare il pezzo in acciaio resistente meccanicamente a caldo in presenza di atmosfere solforose di prodotti della combustione di nafte pesanti. Le precedenti realizzazioni in partenza da lamiera di acciaio al 18 °/> Cr - 8 % Ni o di acciaio al 24 \ Cr - 20 \ Ni, non erano risultate soddisfacenti. Nell'esecuzione illustrata in figura il pezzo si ottenne realizzando di fusione degli elementi piani dello spessore di 10 mm già provvisti di fusione di tutti i relativi fori, saldando gli elementi tra di loro, calandrando le varie strisce così ottenute e saldando il tutto a costituire la camicia. Fig. 1 2 - Camicia per forni generatori di aria calda. Materiale: acciaio al 25 % Cr - 12 % Ni. Altri esempi tipici di costruzioni miste si hanno, nelle varie realizzazioni che normalmente si incontrano nel settore dei tubi radianti. La Fig. 13 mostra alcuni elementi di tubi radianti costituiti dalla saldatura di tubi centrifugati in acciaio al 15 % Cr - 35 % Ni con 20 Fig. 13 — Tubi radianti costituiti da tubi centrifugati e da curve fuse in terra. Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 La Fig. 14 mostra invece alcuni complessi di tubi radianti costruiti saldando tra di loro parti di carpenteria metallica, tubi centrifugati, tubi laminati e curve ottenute per fusione in terra. Fig. 1 5 - Griglie per vibrovagli a caldo. Costruzione mista composta da acciai inossidabili fusi e laminati. Gli acciai inossidabili per getti vengono prodotti in forni elettrici dei seguenti tipi: Fig. 14 — Complessi di tubi radianti costituiti da tubi centrifugati, tubi laminati, curve fuse in terra e carpenteria metallica. Un ultimo interessante esempio di costruzione mista è costituito dalle griglie forate di Fig. 15, impiegate su vibrovagli funzionanti ad alta temperatura. La piastra principale forata è ottenuta di fusione in acciaio inossidabile al 22 Yo Cr - 12 % Ni, in formatura in terra con inserti di anime multiple in shell molding. Nella loro parte inferiore le piastre sono completate da nervature longitudinali, da traverse e da altri accessori tutti ricavati da laminati di acciaio inossidabile, collegati mediante saldatura alle piastre fuse. 7. Cenni sui procedimenti di fusione Gli acciai inossidabili destinati alla produzione di getti, vengono fabbricati, in fonderìa, secondo tecniche alquanto diverse rispetto ai sistemi di fabbricazione degli acciai inossidabili destinati alla laminazione. Sostanzialmente la differenza consiste nell'impiego di forni elettrici di dimensioni più piccole e nella composizione chimica degli acciai prodotti. Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 — — — — — forno forno forno forno forno ad arco diretto trifase, ad arco indiretto, a resistenza radiante, ad induzione a bassa frequenza, ad induzione a media frequenza. Di questi tipi i forni senz'altro più diffusi nelle fonderie di acciai speciali sono quelli ad induzione a media frequenza, seguiti dai forni ad arco. I forni ad arco vengono normalmente impiegati per capacità di colata superiore a 1,5 t; in essi la fusione avviene su suola basica e si ha la possibilità di raggiungere facilmente temperature molto elevate che permettono il trattamento del bagno con lancia ad ossigeno. II forno ad arco trifase si presta ottimamente per l'ottenimento di acciai inossidabili, di eccellente qualità, sia con cariche sintetiche che con cariche dì rifusione di rottami di acciai inossidabili. Secondo la necessità vengono impiegate una o più scorie e si ottengono senza difficoltà 21 colate con tenori di fosforo e zolfo molto bassi e con bassi contenuti di gas, in particolare idrogeno. una fonderia di acciai speciali, che di solito ha la necessità di cambiare completamente qualità di materiale tra una colata e l'altra. t^uesti tipi di forni non sono normalmente impiegati per capacità inferiori a 1.500 kg: in questi casi trovano impiego i forni a suola basculante o a tamburo, con rivestimento basico o neutro, con riscaldamento ad arco indiretto monofase, o mediante resistore radiante in grafite. I migliori risultati vengono ottenuti con frequenze elettriche notevolmente elevate. Le frequenze che garantiscono una ottimazione del movimento elettrodinamico del bagno variano in funzione delle capacità dei crogioli passando da circa 3.000 periodi per i crogioli da poche diecine di kg a 400 -=- 500 periodi per crogioli da 500 -;• 1.000 kg. In queste condizioni rimane assicurata un'uniforme distribuzione e dissoluzione degli elementi di lega mentre allo stesso tempo rimangono entro limiti tollerabili l'usura del refrattario del crogiolo e l'entità del movimento del bagno. La condotta di questi piccoli forni è però piuttosto delicata ed i risultati ottenuti non sono spesso soddisfacenti, ragione per cui si è generalizzato nelle fonderie l'impiego di forni elettrici ad induzione le cui capacità tipiche sono comprese nella gamma da poche decine di kg a varie centinaia di kg per colata. Nei forni ad induzione, il crogiolo può essere rivestito con refrattari basici, acidi o neutri. Il metallo fuso contenuto nei forni ad induzione è soggetto alla forza magneto motrice delle correnti magnetiche indotte, che provocano un continuo rimescolamento del bagnu. L'entità del movimento del bagno è dirottamente proporzionale alla potenza elettrica messa in gioco ed inversamente proporzionale alla frequenza. C io spiega qual'è il principale inconveniente che si ha nell'impiego di forni ad induzione a frequenza di rete nella fabbricazione degli acciai inossidabili: non si può applicare la potenza che sarebbe necessaria per fondere rapidamente la carica, poiché altrimenti si avrebbe un eccessivo movimento del bagno con conseguente eccessiva ossidazione del metallo e forte usura del refrattario. Il forno ad induzione a bassa frequenza deve essere impiegato lasciando sempre una notevole quantità di bagno liquido nel crogiolo, dalla quale partire per elaborare la colata successiva e ciò è una forte limitazione per 22 I forni ad induzione sono caratterizzati dai seguenti vantaggi: — rapidità di fusione, — possibilità di elaborare anche piccoli quantitativi di metallo, — ossidazioni e cali molto ridotti, — assenza di fenomeni di carburazione. — facile rifusione di rottami legati. D'altra parte il metallo elaborato in forni ad induzione non può subire il trattamento metallurgico di ossidazione e di affiliazione essendo la quantità e la temperatura della scoria presente, non sufficienti a questo scopo. Risulta pertanto impossibile ridurre, grazie ad un lavoro di scoria, le impurità presenti ed in particolare il fosforo e lo zolfo. Inoltre il movimento del bagno facilita il mantenimento in sospensione delle inclusioni non metalliche. E' anche molto difficile eliminare l'idrogeno dal bagno essendo ciò praticamente fattibile soltanto mediante insufflazione di gas argon. Da queste considerazioni emerge il fatto che al forno ad induzione la qualità del metal- Corso "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 lo prodotto non sarà mai migliore della qualità dei materiali in esso caricati: una produzione qualitativamente ineccepìbile sarà quindi possibile solo se i materiali di carica saranno di buona e sicura qualità e ben puliti, eventualmente ricorrendo ad operazioni preliminari di sabbiatura. analitico e di mezzi di misura precisi delle temperature. Per ultimare queste brevi note sui mezzi fusori, si ritiene opportuno citare i recenti sviluppi nel campo della fusione sottovuoto. Anche piccole aziende di carattere artigiano sono nella possibilità di produrre dei getti che dal punto di vista della fonderia possono considerarsi ben riusciti: per la pelle, le dimensioni, ecc. Per realizzarli, alcuni getti, vengono colati a verde altri a secco, o con processi di formatura speciali come quello al CO2 o con lo shell molding. Jn questo settore vengono principalmente impiegati forni ad induzione completamente racchiusi in camere a vuoto e provvisti dì tutti i necessari dispositivi per effettuare il caricamento, la fusione, l'elaborazione del metallo fuso e la colata dello stesso nelle forme sempre sotto vuoto. Ma la bella apparenza può facilmente ingannare chi non ha una buona esperienza in proposito. Infatti spesso la composizione chimica è molto lontana da quella prescritta e vi si può riscontrare la presenza di elementi non richiesti, anche nocivi, in quantità rilevante. Questo procedimento trova soprattutto impiego per la fabbricazione degli acciai speciali caratterizzati dalla presenza di tenori relativamente elevati di elementi facilmente ossidabili, come ad esempio, il titanio, l'alluminio, il niobio ed altri. Altre volte il metallo, esaminato al microscopio, presenta notevoli quantità di inclusioni non metalliche e cioè il metallo è molto sporco. Talvolta il getto è consegnato al cliente, grezzo di fusione e cioè non ha subito i trattamenti termici indispensabili per ottenere le strutture e le caratteristiche richieste, perché si comporti bene in servizio. 8. Osservazioni conclusive Dopo aver richiamato l'attenzione sulle principali caratteristiche di produzione e di impiego degli acciai inossidabili in getti, ci sembra particolarmente interessante riportare qui di seguito, come conclusione di questo sguardo panoramico, le osservazioni che il prof. R. Depuis fece al termine della sua lezione sugli acciai inossidabili pubblicata nel 1968. "La fabbricazione dei getti in acciai inossidabili non presenta eccessiva difficoltà quando si dispone oltre che di buone nozioni tecniche, di forni elettrici adatti allo scopo, sia ad arco che ad induzione a media frequenza, di laboratori chimici di controllo rapido Corsn "Gli Acciai Inossidabili" - Lezione 5 Altre volte ancora il getto è stato riparato saldandolo con materiale'di riporto di composizione diversa da quella del getto, o se di uguale natura, non è stato trattato termicamente dopo saldatura. Delle molte fonderie, specie quelle piccole, ben poche possono essere classificate tra i fornitori degni di fiducia. Un getto in acciaio inossidabile è costoso e non è bene fare la scelta basandosi solo sui prezzi talvolta bassi di qualche fornitore. Questa critica, assolutamente spassionata, ha un solo scopo e cioè quello di consigliare a chi ha lavorato sinora empiricamente, a mettersi sulla giusta strada". 23 BIBLIOGRAFIA 1 - L. Colombier, J. Hochmann: "Aciers Inoxydables - Aciers Réfractaires"; Ed. Dunod Parigi 1965 2 - A.S.M.: "Metals Handbook" Volume 1° - S* Edizione, 1961 - American Society for Metals - Metals Park - Ohio 3 - S.F.S.A.: "Steel Casting Handbook" - 4'Edizione, 1970 - Steel Founders' Society of America - Rocky River-Ohio 4 - K. Roesch, K. Zimmermann: "Stahlguss" 1966 - Verlag Stahleisen, Dùsseldorf 5 — F. Leitner, E. Plóckinger: "Die Edelstahlerzeugung" - 2' Edizione, 1965 - SpringerVerlag, Vienna - C.G. Conway: "Heat-Resisting Steels and AUoys" 1953 - Edizione G. Newnes, Londra 6 7 - C.W. Briggs: "The Metallurgy of Steel Castings" 1956 - Me Graw-Hill Book Company - New York 8 - J.H, Hall: "Steel Foundry Practice" - l'Edizione, Cleveland - Ohio 9 - K. Daeves: "Werkstoff-Handbuch Stahl und Eisen" - 4" Edizione 1965 - Verlag Stahleisen - Dùsseldorf 10 — Centro Informazioni Nickel: "Getti in Acciai e Leghe Resistenti al Calore e alla Corrosione" - Pubblicazione n. 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