Monastero Invisibile - Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni

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Monastero Invisibile - Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni
Calendario & comunicazioni
INVOCAZIONI E INTERCESSIONI
Preghiamo con Paolo VI
Ti preghiamo, Signore, perché continui a benedire e ad arricchire la tua Chiesa con i doni delle tue vocazioni.
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Ti preghiamo, o Signore, per coloro che stanno
aprendo il loro animo alla tua chiamata, o già si
preparano a seguirla. La tua Parola li illumini, il
tuo esempio li conquisti, la tua grazia li guidi
fino al traguardo.
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Ti preghiamo, o Signore, per ciascuno di noi.
Anche oggi tu passi lungo le strade della nostra vita, proprio nel quotidiano continua a rivolgerci la tua parola; chiamaci a realizzare la
nostra vita con Te. Preghiamo.
Padre nostro...
PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
Signore Gesù. donaci un cuore libero,
sospinto dal soffio dello Spirito,
per annunciare la bellezza dell’incontro con Te.
Aiutaci a sentire la tua presenza amica,
apri i nostri occhi, fa ardere i nostri cuori,
per riconoscerci “marcati a fuoco dalla missione”.
Fa che sogniamo con te una vita pienamente umana,
lieta di spendersi nell’Amore, per alzarci
andare e… non temere.
Vergine Maria, sorella nella fede,
donaci prontezza nel dire il nostro “Eccomi”
e metterci in viaggio come Te,
per essere portatori innamorati del Vangelo. Amen.
Agenda di
Febbraio 2017
2 febbraio
Giornata per la Vita Consacrata
febbraio 2017
12-19 febbraio
SETTIMANA VOCAZIONALE
nella parrocchia di S. Marco ev.
Centro Diocesano Vocazioni - Salita Muggia Vecchia, 53 34015 Muggia (Ts)
040.271164 - 328.9359991 | [email protected]
Segreteria aperta ogni giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 11.00
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Monastero
Invisibile
PROSSIMI INCONTRI DI PREGHIERA
Venerdì 3 febbraio 2017
alle ore 16.00
presso la Cappella
“della Visitazione” della parrocchia
di S. Antonio Taumaturgo (Nuovo)
entrata da via Paganini
Incontro del prossimo mese...
Venerdì 3 marzo (I del mese)
La nostra preghiera si diffonda
e continui nelle chiese,
nelle comunità,
nelle famiglie,
nei cuori dei credenti,
come in un monastero invisibile,
da cui salga al Signore
una invocazione perenne.
(San Giovanni Paolo II, 6.1.1979)
è un’iniziativa del Centro Diocesano Vocazioni di Trieste
che ha sede presso il Centro di Spiritualità “Il Sicomoro”
Salita Muggia Vecchia, 53 - 34015 Muggia (Ts)
tel. 040.271164 e-mail: [email protected]
Introduzione alla preghiera
F
SULLA TUA PAROLA
inora siamo stati invitati a riscoprire la bellezza
e la meraviglia dell’adorare nel porci in presenza di
Colui che ci ama per primo, nel lasciarci guardare,
nel guardare Lui e guardare a noi stessi con il Suo
medesimo sguardo, che ci dice figli amatissimi, che
si fidano e si affidano giorno dopo giorno, che ascoltano e che fanno tesoro della Parola.
Il desiderio di Gesù di salire e dimorare nella barca
della nostra vita ci pone in una dinamicità nuova,
spesso inaudita, talvolta non desiderata quando ci
fissiamo compiaciuti nell’immobilità, così ben costruita e pianificata, delle nostre certezze.
Ora eccoci chiamati a cogliere la novità del nostro
esistere anche nella banalità ripetitiva degli impegni
quotidiani. Colui che fa nuove tutte le cose apre la
nostra vita, qualunque sia la condizione che ci è propria, all’inaudito, ad un sì folle che spinge ad
un’avventura in cui ci viene chiesto di non pianificare, di abbandonare i GPS e i navigatori che determinano il percorso da seguire, semplicemente vivendo
la scoperta della bellezza del Cammino. La ricchezza
della “pesca” che ci è promessa compensa la fatica
dell’incerto.
È per ciascuno di noi allora l’invito che il Santo Padre ha rivolto ai partecipanti al Convegno nazionale
della CEI per la pastorale delle vocazioni sul tema
“Alzati, va’ e non temere”: lasciamo aperte le nostre
porte all’ascolto, alla disponibilità verso chi cerca,
alla testimonianza gioiosa, con la vita, della Stella
Polare che, sola, indica la via.
In ascolto della Parola
Contemplando la Parola
Dal Vangelo secondo Luca
U
DAVANTI ALLO SPECCHIO
5,1-11
n giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il
lago di Genèsaret […], vide due barche ormeggiate
alla sponda. […]. Salì in una barca, che era di Simone,
e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si
mise ad ammaestrare le folle dalla barca. Quando
ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo
e calate le reti per la pesca». Simone rispose:
«Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». E avendolo fatto, presero una quantità enorme di
pesci e le reti si rompevano. Gesù disse a Simone:
«Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Meditando la Parola
La barca di Simone diventa l’ambone da
cui Gesù “parla la Parola” e come seme la
getta verso terra, nel cuore degli ascoltatori lì radunati. Terminato, Gesù passa dalle parole all’evento:
chiede a Simone di “prendere il largo”, con coraggio
e speranza e di gettare le reti in mare. Simone è un
pescatore esperto, per tutta la notte ha tentato la
pesca senza ottenere risultati. Tuttavia quel Gesù
che ha parlato lo ha impressionato per la
sua autorità, dunque gli risponde: “Maestro, … sulla
tua parola getterò le reti.” .Munito solo della fiducia
nella parola di quel profeta, prende il largo, ed ecco il
risultato sbalorditivo. Questo segno stupisce Simone, che subito cade ai piedi di Gesù in atto di adorazione, e Gesù consegna a Pietro la vocazione.
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(per la riflessione personale)
Rileggendo rivedo la mia fatica nel “pescare”,
nel “condividere”, ma scopro la forza instancabile della grazia di Dio?
Ho fede, ho fiducia, ho confidenza in lui e perciò mi lascio andare, abbandono le prese?
Mi guardo dentro con sincerità e serietà: dove
sono piantati gli ormeggi della mia vita?
Posso pensare a qualcosa di concreto da gettare via, per donarlo a qualcun altro su strade
spesso trascurate, inattese, insospettate, stupefacenti e incomprensibili?
CONTEMPLANDO LA PAROLA
dal Salmo 66
Acclamate a Dio da tutta la terra,
cantate alla gloria del suo nome,
date a lui splendida lode.
Dite a Dio: «Stupende sono le tue opere!
A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
mirabile nel suo agire sugli uomini.
Egli cambiò il mare in terra ferma,
passarono a piedi il fiume;
per questo in lui esultiamo di gioia.
Benedite, popoli, il nostro Dio,
fate risuonare la sua lode;
è lui che salvò la nostra vita
e non lasciò vacillare i nostri passi.
Dio, tu ci hai messi alla prova;
Ci hai fatto passare per il fuoco e l’acqua,
ma poi ci hai dato sollievo.
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.