Reggio non si rassegna ai tagli del governo

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Reggio non si rassegna ai tagli del governo
.. L'INTERVISTA
«Un rimpasto?
Non è necessario
Verifica tra un anno»
Una seduta del consiglio
comunale in Sala del Tricolor e
Reggio non si rassegna ai tagli del governo »
Graziano Deirio: «Pronto un piano investimenti bis per 40 milioni di euro »
di Massimo Sesena
REGGIO. Investimenti per 40 milioni di euro : risponde
così, il Comune di Reggio ai chiari di luna imposti dal governo Berlusconi agli enti locali . E a guidare questa ribellione costruttiva, Graziano Delrio, che in questa intervista traccia un bilancio del suo primo anno da sindaco .
In questo primo anno è
stato chiamato a risolvere
diverse emergenze : dal piano del traffico, alle Reggia ne, alla crisi della Reggiana . Se l'immaginava così il
lavoro di sindaco ?
«Durante la mia precedente esperienza in consiglio regionale avevo un'idea abbastanza nitida del lavoro dell'amministratore locale. E tuttavia devo ammettere che
quella di sindaco è una esperienza che la
si conosce
soltanto fa cendola .
Quanto alle
emergenze ,
no, non me
le aspettavo
così tutte insieme» .
Lei riveste un ruol o
diprimopiano nell'Anci : da questo osservatorio qual è
la situazione dei trasferimenti statali?
«La situazione è grave. Veniamo da una stagione in cui
i trasferimenti per grandi opere come l'Alta Velocità o i lavori per di danni del terremoto ci avevano permesso la progettazione e la costruzione d i
opere strutturali importanti» .
I servizi sono a rischio?
«No, anche perché questo
andazzo dura da almeno tr e
anni e le amministrazioni lo cali si sono dovute adeguare :
si pensi che a Reggio 1'80% de -
gli anziani ha più di 75 anni e
il taglio del fondo per la no n
autosufficienza crea in qua :
sto ambito gravi problemi.
Quello che più fa rabbia è che
a fronte di questo drastico calo di trasferimenti, a Rom a
non c'è un'idea sul sociale ,
non c'è un progetto serio per
il rilancio dell'economia. Hanno persino negato ai Comun i
la possibilità di combattere
l'evasione fiscale e questo significa che dobbiamo farcela
da soli. Siamo costretti ad
adeguarci a questa sorta di
economia autarchica che ricorda tanto il ventennio fasci sta . Già adesso i trasferimenti dallo Stato e dalla Regione
coprono una percentuale dei
nostri investimenti che oscilla dal 3 al 5%» .
Qual è la vostra ricetta?
«Di fronte a questa situazione drammatica, abbiamo scelto di non rinunciare all'investimento sulla qualità e di "fare rete"».
Può spiegare il concetto ?
«Partiamo dall'operazione
Enìa: con la nascita della multiutility abbiamo valorizzato
la nostra azienda municipalizzata, facendola diventare protagonista in un contesto in
cui se fosse rimasta sola ,
avrebbe sicuramente pagato
dazio, con grave danno per
tutta la città. Ora invece abbiamo creato la quarta azienda in Italia».
Enìa a parte, come farete
quadrare i conti?
«Aspettiamo di vedere cosa
uscirà dalla finanziaria. E comunque già adesso 1'80% degli investimenti viene da risorse nostre . Un aspetto parti-
colare è quello del project financing. Con questo metodo ,
abbiamo messo in preventivo
investimenti per 40 milioni d i
euro. Si tratta di un piano investimenti bis, e riguarderà il
nuovo palasport, un nuovo
asilo nido, il recupero della
villa ex Reggiane» .
I privati in soccorso del
pubblico. Qualcuno a Reggio storce il naso. . .
«Qui si tratta di migliorare
e potenziare dei servizi, son o
queste le cose che interessano i cittadini .Parliamo del nuovo casello autostradale d i
Calatrava ,
del completamento del
centro internazionaledell'infanzia, degli investimenti su l
centro storico» .
Cambia mo argo mento : la Reggiana . Qual è
il messaggio di questa rinascita? In che misura lei è il
garante dell'operazione?
«Nella prima fase della vicenda, quella del tentativo di
salvataggio, mi sono adoperato per cercare qualcuno ch e
desse una mano alla dirigenza di allora per salvare il salvabile. Poi, con il fallimento,
lo scenario è cambiato e anche la legge attribuiva un ruolo più evidente al primo cittadino . Così ho fatto una provocazione, chiedendo alla città ,
in tutte le sue espressioni, se
fossimo davvero sicuri che s i
dovesse ricominciare alle regole di questo mondo, o se invece non valesse la pena ripartire da altri valori, sull'esempio delle cooperative che ,
ai primi del '900 nacquero
con l'ambizione di fare impre sa in modo diverso».
E la provocazione è stata
raccolta . . .
«Sì, anche se inizialmente
ho sentito un po' di gelo . Ora
vedo che l'interesse sta crescendo, ringrazio le coop e
1'Assindustria che hanno mostrato di credere a questo progetto che ruota attorno a tre
cardini : promozione dello
sport di base, sport come valore educativo e programmi a
budget, ovvero senza spese
fuori controllo».
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Prima abbiamo sfiorato so alcuni progetti. Ora abbiail tema degli asili. In que- mo raggiunto un equilibrio ,
ste settimane si è sviluppa- ed è un bene. Perché credo
to un dibattito attorno alla che l'anno che ci aspetta sarà
possibilità di rivedere il si- un anno irripetibile, per via
stema delle fasce Isee . Lei delle tante cose che verranno
che ne pensa?
a maturazione. Penso al pia«Senza buttarla in politica: no urbano della mobilità, a i
siamo tutti d'accordo se si di- tanti progetti che riguardano
scute di upa
il centro stosempre magrico, dal via
giore equità
libera alla rie di un più
qualificazio- .
agibile accesne delle piazso ai servizi.
ze, al recupeL'assessore è Il mio ruolo nel caso
ro di Palazzo
disponibile a
Bussetti, alla
rivedere i della Reggiana?
Zucchi ricon meccanismi,
segnata in to salvando pe- Ho voluto fare
to all'Univer rò i principi.
sità, alla riaQuanto al te- una provocazione
pertura della
ma delle retSala Verdi e
te, va detto per lo sportpulito
della Cavalle che non ab- e la città ha risposto»
rizza. Il 2006
biamo toccasarà l'anno
to le fasce
delle decisiopiù basse,
ni strategimentre per quelle medio-alte, che e anche se la tentazione
l'aumento è stato di uno-due ai distinguo resisterà, credo
euro. Si può discutere della che sarà più forte la voglia d i
qualità per un caffè?» .
fare».
I rapporti all'interno del Quindi nessun rimpasto
la coalizione: in più di una di giunta all'orizzonte?
occasione lei ha dovuto fa«La mia giunta è tranquilre buon viso di fronte ai la, lavora bene . Di certo non
maldipancia di questa o ci sarà ,un rimpasto per motiquella parte politica...
vi politici. Certo, a metà man«La nostra è una coalizione dato, a settembre-ottobre
nuova, che affronta temi nuo- 2006 penso a una verifica sulvi ma anche di transizione. le cose fatte e su quelle ancoEcco spiegati i maldipancia, ra da fare, non prima».
da parte di chi nella passat a
Guardiamo all'altra parlegislatura non aveva condivi- te di Sala del Tricolore: che
opposizione ha incontrato qualità. Anche in questo moin questo anno?
do si combatte la diffidenza e
«Ho molto rispetto del lavo- la paura nei confronti dell'alro dell'opposizione. Se posso tro: dando all'altro la possibiesprimere un desiderio vor- lità di crescere e non soltanto
rei che fossimo giudicati per di sopravvivere».
quel facciamo . E questo non
A settembre si ritorna a
sempre accade» .
parlare di smog e traffic o
In questo anno è parso in centro. Come sarà il piapiù a proprio agio nel go- no della mobilità?
vernare la nave nella tem«Sarà fatto di interventi
pesta che non durante l a più strutturali e di lunga du bonaccia. Pensiamo al caso rata.e sarà più condiviso. Nes delle nomine negli enti di suna ritrosia, da parte nostra
secondo grado... Non siamo alla discussione. Anche perarrivati un
ché sentiamo
po' lunghi ?
di avere idee
«Sì, è vero,
forti da proe anche l'imporre: aree
pressione
pedonali vecredo sia giure in centr o
sta. Ammet- Il piano del traffico?
storico, corto il ritardo
sie dedicat e
solo per le Misure strutturali
al trasporto
farmacie comunali: en- ma condivise:
biainenta°
tro il mese la
di
t npiste ciclapratica verrà i122 settembre
bili e bicibus
chiusa».
sono e restaIn questi blocco totale
no i nostri
giorni sono delle auto in città»
obiettivi».
usciti i dati
Concretadell'Istat
mente cosa
sullo stato
accadrà a
della popolazione a Reggio . settembre?
Condivide l'analisi dell'as«Si celebrerà la settimana
sessore Malagoli?
europea della mobilità . Per il
«Sì. Noi dobbiamo collega- 22 settembre l'Anci ha già dere il tema dell'immigrazione ciso il blocco del traffico per
a quello della crescita di Reg- protestare contro i tagli ai tragio. La nostra città deve conti- sferimenti su questo tema».
nuare ad essere aperta, ma
Parliamo del futuro del dobbiamo comininciare a ri- l'Università : sistemati gli
cercare una immigrazione di aspetti logistici, è aperto il
dibattito sui contenuti . Il
rieletto rettore ha parlato
dello sbarco di medicina ...
«Non sono attratto dai duplicati di altri corsi di laurea .
In campo medico credo nel potenziamento dell'esistente, ovvero delle scienze sanitarie,
infermieristica e ostetricia ,
dove Reggio ha già una tradizione . Ma sono altre le proposte che farò».
Provi ad anticiparne
qualcuna .
«Penso a una sinergia tra le
facoltà di economia e scienze
politiche per dar vita a una
proposta originale: la creazione di manager in grado di coniugare economia e geopolitica, una scuola di formazion e
per manager in grado di gestire aziende oltreconfine interpretando le dinamiche politiche del posto» .
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Da un anno è anche numero due dell'Anc i
Chi è il primo sindaco di Reggio di tradizione non comunista
Graziano Delrio, 45 anni, tiene molto a
dire di non essere un professionista
della politica. E in politica, in effetti, ha
cominciato ad avere un ruolo circa 7
anni fa .
Reggiano, si è laureato in medicina a
Modena e dopo alcuni anni di dottorato
ha lavorato come ricercatore e docent e
sempre nella facoltà di medicina di
Modena. La sua specialità sono
l'endocrinologia e le malattie
metaboliche . Sposato, ha nove figli .
A chi gli chiede qualche consiglio d i
sopravvivenza con una famiglia cos ì
numerosa, risponde che dal terzo figlio
in poi è tutto uguale . Nato e cresciuto in
una famiglia di sinistra (abitava alla
Rosta Vecchia, quartiere di tradizione i n
questo senso), da giovane si segnalava
per un promettente calciatore : libero
moderno, con piedi buoni e ottima
visione di gioco, ha detto no alle chanc e
del calcio professionistico per dedicarsi
allo studio e, successivamente, all a
famiglia. Si è orientato ai valori del
cattolicesimo frequentando la
parrocchia di San Pellegrino,
imparando subito a conoscere da don
Angelo Cocconcelli il valore della parola
«Resistenza» . Nella parrocchia di don
Angelo infatti si riuniva il C1n reggiano.
Sempre in parrocchia ha mosso i
primi passi nel volontariato, decidendo
di scendere in politica con i Popolari pe r
la sua passione verso i problemi dell a
città.
Eletto in consiglio comunale nel'99 ,
l'anno successivo è passato in Regione ,
dove ha ricoperto il ruolo di president e
della commissione sanità e politich e
sociali. E' stato coordinatore provinciale
della Margherita, incarico che ha
ricoperto fino alla sua candidatura a
sindaco di Reggio .
Graziano Delrio, primo sindaco dell a
nostra città a non essere proveniente dal
partito erede del Pci ; è stato scelto —
nella primavera dello scorso anno - a l
termine di un lungo braccio di ferro tr a
Ds e Margherita.
Alla fine però ha raccolto il 63% de i
consensi, una percentuale che è andata
certamente al di là di tutte le previsioni ,
arrivando a coalizzare attorno a s è
anche alcuni punti percentuali in più
rispetto alla somma dei partiti che l o
sostenevano . Guida una giunt a
composta da Ds, Margherita, Verdi, Sdi,
Comunisti italiani e Rifondazione
comunista.
Da circa un anno è vice presidente
nazionale dell'Anci, l'associazione de i
comuni italiani.
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