Egitto: caccia a reporter e operatori umanitari

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Egitto: caccia a reporter e operatori umanitari
Egitto: caccia a reporter e operatori umanitari
Scritto da DirittiDistorti
Giovedì 03 Febbraio 2011 21:49
Pubblichiamo il reportage dell’inviato Ansa Lorenzo Trombetta - Una vera e propria caccia
ai cronisti, foto-giornalisti, cameraman e operatori umanitari egiziani e stranieri è stata lanciata
oggi al Cairo e ad Alessandria da parte delle milizie del regime di Mubarak con l'evidente
intenzione di impedire la copertura mediatica delle aggressioni portate dai loro colleghi contro i
manifestanti anti-Mubarak...
Bande di violenti hanno preso d'assalto diversi alberghi nei pressi di piazza Tahrir alla ricerca di
giornalisti. Fino ad ora si è appreso del pestaggio di due giornalisti turchi, di squadre della Cnn
e della Reuters aggredite, di giornalisti olandesi minacciati. Ma anche dell'arresto della capo
dell'ufficio del Cairo del Washington Post e del suo fotografo e di un interprete, di una troupe
della tv polacca Tvp fermati dalla polizia, di sei di troupe delle tv francesi Tf1 e France 24. Ieri
una squadra canadese era stata salvata dal linciaggio dai militari. Sempre ieri, ma lo si è
appreso oggi, un cronista greco stato pugnalato alla gamba e un inviato della tv danese Tv2
attaccato e picchiato da manifestanti con cartelli inneggianti a Mubarak. Due giornalisti turchi
sono stati il primo pestato e il secondo strattonato e molestato e scippato di tutto
l'equipaggiamento. Alcuni giornalisti olandesi hanno denunciato di essere stati circondati e
minacciati da manifestanti filo-regime. Uno svedese è stato pugnalato. E ancora: cinque
giornalisti della tv Al Jazira sono stati oggi arrestati e in serata i loro obiettivi su piazza Tahrir
sono stati di nuovo oscurati. Una troupe televisiva spagnola ha denunciato di essere stata
aggredita e derubata di tutto. Lo studio di produzione della tv pubblica austriaca è stato
attaccato da «una squadraccia di dieci picchiatori», respinti poi da un intervento dei militari dopo
una strenua difesa del personale con bastoni ed estintori. Una corrispondente del giornale
austriaco Kurier racconta dal canto suo di essere stata derubata, anche del passaporto. Raid
punitivi e intimidatori sono stati compiuti dalle stesse bande di lealisti anche contro le sedi dei
giornali di opposizione al Cairo e ad Alessandria. E due dei grandi alberghi in prossimità di
piazza Tahrir, l'Hilton Ramses e il Conrad, che ospitano giornalisti, cameramen e fotografi, sono
stati presi di mira con sassaiole e lanci di bombe molotov da sostenitori del presidente Mubarak.
Questo mentre il suo vice, il generale Omar Suleiman, rilasciava un'intervista alla tv di Stato
egiziana, dichiarandosi «rattristato per le offese che alcune emittenti satellitari di Paesi fratelli
(arabi) hanno arrecato all'Egitto». «Il governo egiziano sta impiegando una strategia per
eliminare testimoni delle sue azioni», ha replicato Mohammed Abdel Dayem, responsabile per il
Medio Oriente e il Nord Africa del Comitato per la protezione dei giornalisti che ha il suo quartier
generale a New York. La volontà di oscurare i mezzi d'informazione da parte del regime
egiziano non ha risparmiato nemmeno gli operatori umanitari: almeno quindici attivisti dei diritti
umani sono stati portati via stamani dall'Hisham Mubarak Law Centre del Cairo da «membri
della forza di intelligence Mukhabarat». Tra gli arrestati di stamani, ci sono l'inviato di Human
Rights Watch di (Hrw) Daniel Williams (marito della giornalista Lucia Annunziata), un
dipendente francese di Amnesty International e una dozzina di avvocati egiziani militanti per i
diritti umani.
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Egitto: caccia a reporter e operatori umanitari
Scritto da DirittiDistorti
Giovedì 03 Febbraio 2011 21:49
Lorenzo Trombetta
(Fonte ANSA)
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