Il garage interrato di piazza Teatro: un progetto di

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Il garage interrato di piazza Teatro: un progetto di
Gemeinderatsfraktion Verdi/Grüne/Vërc - Paul Rösch
Gruppo consiliare Verdi/Grüne/Vërc - Paul Rösch
Meran/o
Il garage interrato di piazza Teatro: un progetto di interesse pubblico?
Ci chiediamo in che cosa si possa riscontrare un effettivo interesse pubblico in un parcheggio
sotterraneo per confinanti con 128 posti auto. Un parcheggio sotterraneo sotto piazza Teatro che
non appare all’interno dell’accordo di coalizione che sta alla base dell’attuale governo della città e
che non ritroviamo neppure all’interno di nessuno dei programmi elettorali di alcun partito e di
alcuna lista presentatisi alle elezioni comunale del 2015.
Chi sono i possibili interessati al progetto e quindi anche i possibili acquirenti?
Dei complessivamente 111 posti-macchina prenotati (in massima parte senza impegno) sono
riservati circa un quarto da confinanti residenti, quasi la metà da albergatori e il resto da titolari di
uffici ed esercizi commerciali. Le attuali convenzioni del comune per la costruzione di parcheggi di
pertinenza prevedono che “i proprietari di immobili destinati all’esercizio di attività economiche
(commerciali, industriali, artigianali o professionali) possono partecipare in ragione di un posto
macchina per ciascun a unità immobiliare di proprietà e comunque in misura complessivamente
non superiore al 15 % della capacità massima del parcheggio.”
Un risparmio per le casse comunali oppure un aggravio, al momento non ancora
calcolabile?
I promotori del progetto, dopo il lavoro di realizzazione del garage interrato, promettono di
prendere su di sé l’onere economico di ridisegnare la superficie di piazza Teatro secondo il
progetto del comune. In questo modo, dicono, alla città verrebbero risparmiati ben € 600.000
Tuttavia ci chiediamo chi sosterrà gli inevitabili costi dovuti ai ritardi e alle spese aggiuntive dovuti
alla costruzione di un parcheggio sotterraneo. Soltanto le ben undici procedure burocratiche
previste prima della costruzione effettiva farebbero perdere almeno due anni per il loro
completamento. Chi si accollerà inoltre il costo dei più che probabili imprevisti che si
presenteranno nel corso degli anni impegnati dai lavori? Per fare solo qualche esempio:
1. un lungo periodo di traffico a senso unico alternato regolato da un semaforo a tempo sulla
piazza principale della città, snodo di una grande mole del traffico cittadino;
2. il blocco prolungato della parte bassa di Corso Libertà con la conseguente deviazione delle
linee di traffico e dei mezzi pubblici che andranno a congestionare strade già ora in sofferenza,
come via Rezia, via Petrarca, via Manzoni, via delle Corse, via Goethe, il tunnel delle Terme, via
Cavour e via Roma;
3. le gravi conseguenze di una possibile rottura delle molte infrastrutture presenti sotto la piazza:
cavi dell’energia elettrica, del telefono e di internet, tubature dell’acqua, delle acque reflue e del
gas, la canalizzazione della roggia cittadina;
4. il reperimento più che probabile di resti archeologici, con conseguente fermo del cantiere e
relativi costi.
Tutto questo non è compreso nella stima di € 5.3000.000 (IVA esclusa) del progetto preliminare
presentato in Comune.
Il blocco di via Carducci: niente più spazio per biciclette e taxi?
Nella parte superiore di via Carducci è prevista la costruzione della rampa di accesso e di uscita
del garage sotterraneo. Ciò significa che una parte importante di una strada pubblica sarà
utilizzabile soltanto per l'ingresso e l’uscita di un garage privato. In questo modo l'asse principale
del percorso ciclabile urbano verrebbe interrotto e snaturato e ai taxi si vieterebbe la zona di sosta
già prevista a chiare lettere nel piano del traffico urbano che risale già al 2014. Quali reali soluzioni
sarà possibile offrire tanto ai ciclisti quanto ai taxisti? E infine: con la costruzione della rampa
verrebbe preclusa alla parte alta di via Carducci qualsiasi opportunità di valorizzazione nel quadro
di una futura riqualificazione e di una pianificazione viabilistica della città.
Conservazione dei beni architettonici ed artistici ed estetica: nessun problema?
Il garage interrato arriverà a lambire le fondamenta del Teatro Puccini, edificio posto sotto tutela e
uno dei monumenti identitari della nostra città: fino a che punto è possibile garantire che i lavori
non intaccheranno la sua staticità? Rampa di accesso, scale, ascensori e pozzi di ventilazione
(che, per la protezione da possibili esondazioni, devono essere forniti di un parapetto protettivo)
sono elementi architettonici che porterebbero a deturpare l’armonia del luogo. Lo stesso progetto
di riqualificazione della superficie della piazza, recentemente approvato e presentato in un’occasione pubblica, con grande probabilità dovrebbe essere rivisto e ridisegnato per tenere conto dei
nuovi elementi introdotti dagli scavi. E anche la prevista riprogettazione della parte superiore di
Corso Libertà subirebbe un ritardo di anni.
L'esperienza di Piazza della Rena dimostra che tempi e costi sono assolutamente difficili da
progettare
La costruzione del parcheggio sotterraneo in piazza della Rena ha chiaramente dimostrato che il
tempo e il costo di un progetto con queste caratteristiche e di queste proporzioni sono molto difficili
da pianificare e soprattutto da rispettare e che alla fine, per i committenti e per il Comune, le spese
saranno di molto superiori rispetto alle stime. I posti macchina, già oggi stimati a un costo di
41.200 € (iva esclusa), saranno davvero ancora appetibili e convenienti per i futuri compratori?
A fronte di tutto ciò ci chiediamo se questo progetto alla fine possa davvero rappresentare un
beneficio per la città, per i cittadini tutti e per gli ospiti. Oppure, come temiamo, porterà con sé
soltanto anni di grande scompiglio nel pieno centro di Merano e costi incontrollabili a carico della
comunità intera?
Merano, li 8/7/2016