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NEWSLETTER ROTARY2032 | GENNAIO 2014
TUTTI I CONTENUTI DI TESTO
Newsletter Rotary2032 | Contenuti di testo dell’edizione gennaio 2014
Lettera del governatore
gennaio 2014
Raccontiamo cosa facciamo
e il Rotary sarà più forte
Carissimi,
quando leggerete queste mie righe saranno ormai trascorse le festività natalizie e saremo tutti tornati all’usuale
ritmo quotidiano e al nostro impegno rotariano.
Gennaio è il mese della “consapevolezza del Rotary”.
Molte persone, troppe, non hanno ancora corretta conoscenza del contributo che il Rotary offre, ogni giorno,
all’intera umanità per migliorarne la qualità di vita.
Nel lungo termine il successo del Rotary e la valorizzazione del suo profilo passano, inevitabilmente, attraverso
la capillare pubblicizzazione di tutti i progetti di azione dei Rotary Club e dalla loro capacità di fund raising, affinché la società civile sappia che cosa concretamente facciamo noi rotariani. Tra i nostri impegni ci deve anche
essere quello di comunicare, in modo che tanti uomini e donne, sempre più numerosi, sappiano quanto bene
continuano a fare i rotariani in ogni realtà locale disseminata in ogni parte del mondo. Raccontare le iniziative,
spiegare i services, che cambiano davvero le vite, divulgare le mille storie di impegno al servizio degli altri è fondamentale, per consentire al grande pubblico di scoprire che cosa sia realmente e che cosa fa il Rotary.
Dobbiamo impegnarci per dare una luce nuova e più forte alla percezione diffusa e comune del Rotary, percezione – direi – finora banale, frettolosa e forse un po’ qualunquista. Il nostro logo, quella ruota dentata che portiamo con orgoglio, deve suscitare l’immediata consapevolezza che i rotariani sono uomini e donne provenienti
da continenti, culture e professioni diversi, ma sono accomunati dal desiderio di costruire un mondo di pace, un
mondo libero dalle piaghe della fame, delle malattie, dell’analfabetismo. Occorre, dunque, migliorare in maniera
significativa l’immagine pubblica del Rotary, perché il Rotary sia riconosciuto, sempre e ovunque, non soltanto
come la prima organizzazione mondiale di servizio, ma soprattutto come riferimento sociale e istituzionale.
Questo è uno degli obiettivi fondamentali del nostro piano strategico, la meta che vogliamo raggiungere nel nuovo anno.
La missione del Rotary International consiste nel servire gli altri, nel promuovere l’integrità e nel diffondere la
comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo attraverso una rete di professionisti, imprenditori e personalità di spicco che, con entusiasmo, tende a migliorare la qualità della vita nelle comunità.
Contribuiamo tutti a diffondere tale consapevolezza in ogni occasione; rendiamo piacevole ed entusiasmante
la nostra partecipazione al Rotary; assumiamo la leadership del bene comune e della solidarietà. Facciamo in
modo che tutti, o quanti più numerosi possibile, ci considerino e ci riconoscano come autorevoli ambasciatori di
pace e di bene, perché vedono nei rotariani un sicuro riferimento sociale ed etico.
A tutti auguro un sereno e prospero 2014 con profondo affetto
Fabio
DIVISIONE ITALIANA
Istituto Rotary per la Leadership
L’istituto Rotariano della Leadership (RLI) è un’Associazione di Distretti e di Divisioni regionali che hanno in comune la promozione e lo sviluppo di un programma specifico di insegnamento destinato ai potenziali dirigenti
dei Rotary Club.
Fondato nel 1992 nel Distretto 7510 (New Jersey, USA) dall’allora Governatore David Linett, promosso da subito
come programma non ufficiale del Rotary International, con una risoluzione dell’ultimo Consiglio di Legislazione ha visto riconosciuto il suo importante ruolo all’interno dell’organizzazione rotariana.
Il RLI è strutturato in Divisioni che raggruppano ciascuna più Distretti; attualmente sono più di 270 i distretti
coinvolti.
L’attuale Presidente Internazionale è il PRID David Linett, Direttore esecutivo è il PDG Michael Rabasca; responsabile per l’Europa occidentale è il PVPI Serge Gouteyron.
La Divisione italiana del RLI è una delle tante divisioni regionali costituitesi in tutto il mondo.
Con la recente adesione dei Distretti 2041 e 2042, per merito dei Governatori Paolo Zampaglione e Sergio Orsolini, i distretti italiani che hanno aderito a questa iniziativa sono diventati 9.
L’orientamento seguito in quasi tutte le Divisioni regionali del RLI è quello che in ogni Distretto aderente ci sia
un RLI district chair, che preferibilmente abbia svolto in passato il ruolo di district trainer o che sia stato un trai-
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ning leader del R.I., che faccia riferimento alla struttura operativa centrale costituita dalla Divisione italiana.
La Divisione italiana è dotata di un team di Formatori rotariani con accertata esperienza e capacità professionali ed è in stretto contatto con il RLI internazionale che periodicamente provvede ad aggiornare i programmi di
formazione.
I vari Distretti, coordinati dal RLI district chair, provvedono a darsi una propria struttura costituita da risorse
umane ed operative secondo i programmi di formazione raccomandati dalla Divisione italiana.
Sul sito www.rli-divisioneitaliana.it è riportato l’attuale organigramma della Divisione italiana.
E’ compito del team dei Formatori della Divisione italiana formare i vari team distrettuali garantendo lo stesso
programma di formazione su tutto il territorio nazionale.
Ogni team di formatori distrettuali è autonomo nella sua operatività; ma in stretto coordinamento con la struttura RLI della Divisione italiana.
Lo scopo essenziale del RLI è quello di offrire un’opportunità formativa a quei soci, identificati dai Presidenti di
Club come potenziali leader, che desiderano accedere ad un programma specifico di formazione attraverso differenti sessioni di corsi che hanno la finalità di promuovere la conoscenza del Rotary.
Scopo ugualmente importante del RLI è anche quello di suscitare e stimolare l’entusiasmo dei partecipanti attraverso un insegnamento innovativo capace di motivarli a diventare Rotariani entusiasti, creativi ed appassionati.
I metodi di insegnamento utilizzati, senza avere la pretesa di essere sostitutivi a quelli di formazione tradizionali già esistenti nei Distretti, sono ad essi complementari.
La tipologia dei corsi è quella di riservare molto spazio allo scambio di opinioni, alle discussioni di gruppo, a dibattiti attraverso sessioni dedicate alla risoluzione di problemi concreti, esercitazioni pratiche, ecc...
Tutto il mondo rotariano è d’accordo che il successo o il fallimento dell’azione di un club Rotary dipende primariamente dalla qualità della sua leadership. Si è detto anche che la leadership debole esercitata in un club è la
causa primaria dell’allontanamento dei soci.
La motivazione principale che ha portato alla costituzione dell’Istituto per la Leadership è che troppi Presidenti
e molti altri leader di club Rotary arrivano all’anno di servizio con una scarsa conoscenza del Rotary specialmente del Rotary a livello internazionale, di quel Rotary, cioè, che va al di là dei confini del proprio Club.
Lo scopo principale del RLI è quello di offrire un’opportunità formativa a quei soci, identificati dai Presidenti di
club, dagli Assistenti del Governatore e dal Governatore stesso come leader potenziali, che desiderano accedere
ad un programma specifico di formazione attraverso differenti sessioni di corsi che hanno la finalità di promuovere la conoscenza del Rotary, le caratteristiche e lo stile della sua leadership.
I programmi svolti durante i corsi RLI in ciascun distretto sono comuni a quelli svolti in tutti gli altri programmi svolti in Europa, negli Stati Uniti ed in altre parti del mondo. Tuttavia i Paesi Europei con in testa la Francia,
l’Italia, i Paesi Bassi, il Belgio, l’Olanda hanno voluto adeguare questi programmi alle loro specifiche culture e
tradizioni differenziandosi in parte da quelli svolti negli Stati Uniti.
Pertanto, delle tre giornate di sessioni previste, le prime due sono indirizzati prevalentemente a sviluppare il
concetto di leadership inteso come strumento per migliorare le proprie capacità di gestione della discussione,
delle contraddizioni e delle situazioni difficili, per gestire i rapporti con la stampa, per sviluppare le tecniche di
improvvisazione, per affinare le capacità di autodiagnosi, ecc, ecc. Solamente durante la 3à giornata, le sessioni
svolte permettono di applicare queste esperienze al contesto rotariano.
IL COMMODORO SANTI
La Yatching Fellowship per le Filippine
l’I.Y.F.R. (International Yachting Fellowship of Rotarians) ha dato un importante aiuto alla popolazione delle
Filippine colpita dal devastante uragano. Il Commodore internazionale Sergio Santi, del RC Chiavari Tigullio e
primo italiano al vertice mondiale di questa Fellowship, ha versato 30 mila dollari su un apposito conto aperto
a Manila da parte dei Governatori filippini dei Distetti 3780 e 3860, nonché dalle locali Flotte dell’I.Y.F.R. guidate dal Vice Commodoro Internazionale Jun Avecilla. L’importante contributo sarà distribuito a secondo delle
necessità della popolazione locale, con criteri simili al “Fondo interdistrettuale per la calamità” istituito dal past
governatore Giuseppe Capone per le emergenze sul territorio nazionale. Il Fondo distrettuale si è già messo in
moto, con la collaudata esperienza, per l’emergenza in Sardegna Per l’I.Y.F.R., anche se attinti dalla cassa internazionale i 30 mila dollari per le Filippine rappresentano una somma importante, ma più importante è la solidarietà che non guarda ai confini territoriali, basta ricordare gli aiuti arrivati da ogni parte del mondo in Italia
per aiutare i terremotati dell’Aquila. Anche la Flotta rotariana Italia NW Piemonte e Val d’Aosta, Liguria, Lombar-
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dia e Toscana ha contribuito versando 3 mila euro e altre Flotte nel mondo stanno ora raccogliendo fondi per
le Filippine. Tutto ciò prima che avvenisse il disastro in Sardegna. Anche per la Sardegna i “marinai” rotariani
stanno contribuendo attraverso un apposito fondo costituito dal Commodoro della Flotta di Roma, competente
per territorio sulla Sardegna. Il Commodoro Sergio Santi, che nell’impegno per le Filippine ha lavorato con il
sostengo di Alberto Bagnasco, ha ricevuto il ringraziamento ufficiale di Jesse Davis Program Coordinator Rotary
Service Connections. Jesse Davis ha scritto: «Thanks to IYFR for taking action when the moment needed your
Fellowship the most». Un ringraziamento che suona come un “encomio solenne” arrivato direttamente da Evanston.
IL ROTARY PER IL SOCIALE
SOS Alzheimer e Cicogna Sicura
Due servizi, “SOS Alzheimer” e “Cicogna Sicura”, dei Rotary Club Genova Nord Ovest e Genova Sud Ovest, che si
basano esclusivamente sull’attività di volontariato da parte di medici rotariani che ogni giorno offrono la loro
assistenza. La partecipazione per tutti i cittadini è totalmente gratuita.
Il denominatore comune che lega fra loro i due interventi è, non soltanto fare del bene, ma anche affrontare
situazioni di disagio in modo tale che dalle loro risoluzioni ne derivi, in modo permanente, un beneficio per la
città di Genova e per la stessa Comunità.
Il progetto “SOS Alzheimer” opera in viale Brigate Bisagno, 14/6 (010 2922067) presso il centro operativo di
prevenzione e supporto dell’anziano in difficoltà cognitiva: Punto R.O.T. (Reality Orientation Terapy).
La R.O.T. è un metodo di trattare la confusione, il disorientamento e la perdita di memoria, stimolando il paziente a riapprendere le informazioni essenziali circa se stesso e il proprio ambiente.
Scopi del progetto SOS Alzheimer sono quelli di limitare l’ulteriore decadimento dell’anziano ad alto rischio di
perdita dell’autonomia; fornire supporti tecnici alla famiglia così da ridare significato all’attività di chi assiste
l’anziano; favorire la ricerca di forme assistenziali che consentano all’anziano di rimanere nel nucleo familiare.
La partecipazione è totalmente gratuita.
Il progetto “Cicogna Sicura” vuole essere un piccolo contributo, ma di grande aiuto per migliorare l’integrazione
degli stranieri che oggi, a causa della lingua italiana, risulta difficile. A tale scopo è stato predisposto un manuale
informativo ed educativo per le partorienti, che è distribuito gratuitamente in punti strategici della Città. Cicogna Sicura è redatto in italiano, inglese, francese, spagnolo ed arabo ed è scaricabile dal sito http://genovanordovest.rotary2030.it/cicogna/sicura.pdf
I due progetti, già operativi, fanno parte di una serie di 28 presentati a Palazzo Tursi attraverso i quali i Rotary
Club genovesi intendono manifestare il proprio amore per Genova, in maniera propositiva con un investimento
di oltre 900 mila euro. Progetti e services nel rispetto e tutela del territorio con interventi concreti su: Salute,
Scuola, Sociale e Cultura.
SOS Alzheimer: il Punto R.O.T.
Il servizio è erogato alla cittadinanza a titolo completamente gratuito.
Punto R. O. T. si propone come ulteriore forma di assistenza che permetta il mantenimento dell’anziano in famiglia, affiancandosi ad essa con lo scopo di limitare l’ulteriore decadimento mentale dell’anziano, e di suggerire
ai familiari le scelte più opportune per un migliore inserimento dell’anziano demente nell’ambito familiare.
La R.O.T. (Reality Orientation Terapy) rientra nell’ambito degli interventi riabilitativi per anziani affetti da demenza, e si propone come terapia psicoattivante (principalmente di orientamento nello spazio-tempo),cioè capace di determinare,più che un arresto della confusione mentale,uno sviluppo delle capacità di autonomia della
persona agendo sulle funzioni ancora efficienti e su quelle che presentano solo un parziale deterioramento.
La R.O.T. si rivolge alle persone anziane con demenza lieve o moderata, con l’obiettivo di rallentare il decadimento cognitivo ed incrementare le abilità residue.
Si accede al Punto R.O.T. tramite invio del medico curante e/o specialista che segue il paziente affetto da demenza.
L’ammissione prevede la raccolta dei dati anamnestici con i familiari, un colloquio con lo psicologo e la somministrazione di alcuni test, per l’esame dello stato mentale, al paziente.
Le figure professionali coinvolte sono un neurologo e sei psicologi.
La psicostimolazione R.O.T. è condotta dagli psicologi. Il medico neurologo presta consulenza ai familiari per
gli utenti anziani.
Il percorso al Punto R.O.T. prevede la raccolta dei dati anamnestici con i familiari, un colloquio con lo psicologo e
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la somministrazione di alcuni test, per l’esame dello stato mentale, al paziente.
I risultati dei test vengono poi discussi in equipe e con il medico di famiglia /specialista inviante, con cui vengono mantenuti costanti rapporti , e, naturalmente, con la famiglia.
Gli utenti vengono suddivisi in piccoli gruppi, in base al grado di deterioramento mentale, ed ogni gruppo
svolge una psicostimolazione con schede R.O.T., mirata secondo le problematiche specifiche dell’anziano, per
due o più volte alla settimana.
IL Setting degli incontri , è di tipo circolare. In stanza appositamente attrezzata la R.O.T. viene somministrata a
massimo 6/8Pazienti per volta.
Prima e dopo la somministrazione della R.O.T. gli anziani vengono accolti in ambiente dove possono ascoltare
dei brani musicali e canzoni del passato.
La psicostimolazione di gruppo ha una durata di 30/40 minuti.
I test vengono somministrati ogni tre mesi,mentre si consiglia la frequenza del Punto R.O.T per almeno sei mesi.
Le necessità del paziente affetto da Alzheimer sono numerose, principalmente sono di orientamento nello spazio-tempo.Il paziente che perde progressivamente l’orientamento nello spazio e nel tempo, spesso non sa più
chi egli sia,per cui diventa confuso ,ansioso e agitato.Ciò porta ad un bisogno sempre crescente di assistenza da
parte dei familiari o caregivers.
La depressione psichica è molto frequente nelle fasi iniziali della malattia, fase in cui spesso si osserva un’amplificazione di alcune particolarità della personalità del paziente, per cui lo stesso può apparire più irritabile o più
scontroso del solito, oppure completamente assorbito nell’assicurare se stesso e gli altri che sta perfettamente
bene.
Nelle forme più gravi ed avanzate della malattia ,un comportamento antisociale o non inibito può essere causa
di gravi difficoltà per i familiari, da qui la necessità di una assistenza continua del paziente affetto da Alzheimer.
Il punto R.O.T. è un progetto di servizio dei Rotary Club Genova Nord Ovest e Genova Sud Ovest, e si basa esclusivamente sull’ attività di volontariato da parte di tutti i soggetti operanti.
I locali e l’attrezzatura presso cui viene svolta l’attività del Punto R.O.T. vengono messi a disposizione gratuitamente.
“Cicogna Sicura”
Manuale informativo per la futura mamma e la neo-mamma, a cura del Rotary Club Genova Nord-Ovest.
L’incremento esponenziale dell’immigrazione nel nostro Paese, malgrado quanto possano ritenere alcuni, costituisce sotto certi punti un arricchimento.
Una popolazione giovane, quale quella immigrata, è fonte di ringiovanimento essendo portatrice di nuovi figli.
Perciò è indispensabile che questi nuovi figli trovino le condizioni e l’assistenza migliore per nascere e crescere
nel nostro Paese, diventando, per quelli che si vorranno integrare, dei cittadini italiani sani.
Gli Autori di questo manuale, sono operatori nella sanità pubblica, quindi tecnici, profondi conoscitori delle problematiche e rotariani mossi dall’intento di servire e che pertanto si definiscono soltanto “Autori” nell’anonimato. Ritengono infatti un impegno di tutta la collettività il mettersi a disposizione dei più bisognosi in completo
anonimato sotto il simbolo del Rotary che li contraddistingue.
Il manuale che ha ricevuto il patrocinio dell’Assessorato Sanità e Politiche Sociali della Regione Liguria, dell’Assessorato Politiche Socio-Sanitarie del Comune di Genova e della ASL 3 della Regione Liguria, è redatto in italiano, spagnolo, inglese, francese e arabo e scaricabile gratuitamente attraverso il sito http://genovanordovest.
rotary2030.it/cicogna/sicura.pdf .
Cicogna Sicura inizia con: “Cara futura mamma, con il presente manuale vogliamo informarti che, contrariamente a quanto tu possa pensare, una buona parte di noi italiani ti siamo amici e ti consideriamo una di noi…”.
I consigli per le mamme riguardano: Allattamento al seno, Svezzamento, Vaccinazioni e alcune informazioni per
mamme con problemi economici o di permesso di soggiorno.
IL SERVIZIO ROTARIANO
Il Rotary dona al Galliera una piattaforma polivalente
Genova, 16 dicembre 2013 – Oggi l’Ospedale Galliera, nel Salone Congressi, ha ricevuto dai Rotary Genovesi
un’innovativa attrezzatura multiterapeutica ultrafiltrante per la depurazione del sangue. L’apparecchiatura, di
ultima generazione, è utile in diverse condizioni cliniche per pazienti con danno renale e/o con infezione generalizzata, che devono essere sottoposti a procedure diagnostico-terapeutiche con mezzo di contrasto.
“Ringraziamo - dichiara Adriano Lagostena, Direttore Generale del Galliera - gli amici del Rotary per questo im-
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portante contributo. L’apparecchio che viene donato verrà utilizzato nell’area delle terapie intensive, ambito in
cui il paziente si trova in un momento di massima fragilità non solo fisica ma spesso anche psicologica. Non si
tratta solo di un “contributo tecnico” ma di un gesto che ci conferma quanta affettuosa attenzione vi è nei confronti del nostro Ospedale, delle persone assistite e dei loro famigliari”.
La piattaforma verrà attivata laddove siano necessari interventi specifici di epurazione del sangue finalizzati a
non sovraccaricare i reni nell’ambito di situazioni cliniche di criticità in cui vi sia la necessità di utilizzare il mezzo di contrasto. La piattaforma verrà impiegata nelle Aree ad alta intesità di cura: Rianimazione, Cardiologia/
UTIC ed Emodinamica, Medicina.
“Il Rotary è una organizzazione impegnata nel servizio, – commenta Paolo Biondi past Governatore del Distretto
Rotary 2032, Liguria e Piemonte – sia quello di respiro internazionale, e basti a questo proposito pensare alla
campagna per l’eradicazione della Polio che impegna migliaia di rotariani nella vaccinazione dei bambini in
tutto il mondo e per la quale sono stati versati contributi volontari dai soci per oltre 1,2 miliardi di dollari, sia
quello a favore delle collettività e del territorio nel quale i club operano.
In particolare i Presidenti dei club genovesi da molti anni hanno deciso di fare ogni anno una azione comune
a favore dell’area genovese, e questa consegna vuole appunto testimoniare l’interesse ,vorrei dire l’amore, che
club portano per le realtà più virtuose e meritevoli della nostra Genova, come questo Ospedale.
“Che cos’è il Rotary? – conclude Nicola Varese già Presidente del Club Rotary Centro Storico – Pensate a un
gruppo di amici, come i Presidenti dei dieci Club genovesi del mio anno rotariano, che amano ritrovarsi per portare avanti progetti in aiuto di persone con gravi problemi legati alla mancanza di acqua, cibo, istruzione, medicinali… e avete scoperto cos’è il Rotary.
In sintesi è “Amicizia e Servizio”, il piacere di stare insieme per rendersi utili, donare competenza, tempo e disponibilità. Ed è proprio grazie all’amicizia e allo spirito di servizio che è stato possibile realizzare in tempi brevi questa “splendida idea – regalo” al Galliera, in occasione delle festività natalizie.
FORUM MEDITERRANEO
Flotta mercantile e nuove normative
Nella secolare Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità Portuale di Genova, si è tenuto un affollato convegno dal titolo “La flotta mercantile italiana di fronte alle nuove normative: MLC 2006 – Manila 2010
– ECDIS”.
L’incontro è stato organizzato dal Collegio Nazionale Capitani Lungo Corso e Macchina in collaborazione con il
Forum della Fascia Costiera Ligure Tirrenica e del Mar di Sardegna, costituito dai Club del Rotary International.
Il Forum è una istituzione rotariana interdistrett uale costituita nel 1969 a Grosseto per volontà dei tre Governatori dei Distre­tti 2030, 2070 e 2080, in carica in quel momento. L’a­ttività del Forum ha cara­ttere permanente,
così come il Comitato Interdistre­ttuale ele­ttivo che lo “governa” e la Segreteria che ne cura il funzionamento
insieme ai Club che di volta in volta si assumono il compito di organizzare gli incontri. Il Forum conta una quarantina di Club aderenti e ha come compito quello di esaminare le condizioni dello sviluppo socio-economico
delle aree costiere e dello stato dell’ambiente litoraneo e marino, ciò con l’obie­ttivo di stimolare anche l’interesse delle pubbliche amministrazioni e valorizzare il tessuto di relazioni tra il Rotary ed il mondo che lo circonda
nell’ambito dell’azione di pubblico interesse.
L’appuntamento a Palazzo San Giorgio ha chiamato a raccolta numerosi protagonisti del comparto marittimo su
temi di grande attualità per la flotta mercantile, come le nuove normative di recente applicazione, in particolare
la convenzione dell’ILO (International Labour Organization) in tema di lavoro marittimo denominata Maritime
Labour Convention (MLC) 2006 ed entrata in vigore il 21 agosto 2013.
Tema del convegno anche la cosiddetta Manila 2010, cioè la revisione completa, concordata tre anni fa nella capitale delle Filippine, della Convenzione STCW 1978 (International Convention on Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers) sugli standard di addestramento, certificazione e tenuta della guardia,
nella sua versione aggiornata e del Codice STCW (Seafarers’ Training, Certification and Watchkeeping Code).
Infine l’attenzione era rivolta anche alle innovazioni tecnologiche apportate in plancia di comando dalla navigazione elettronica (ECDIS - Electronic Chart Display and Information System), obbligatoria per le navi sia da
carico che passeggeri, superiori alle 10.000 GT.
Il Collegio Nazionale Capitani L. C. e M., associazione professionale che riunisce gran parte degli Ufficiali della
Marina Mercantile italiana, ha cercato di offrire lo spunto per un dibattito aggiornato sullo stato dell’arte in
tema di questi tre argomenti, rivolgendosi agli addetti ai lavori del comparto marittimo, coloro i quali sono chiamati a misurarsi con le nuove norme di gestione, controllo e verifica della qualità del trasporto marittimo.
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La mattinata di lavori è stata occasione di incontro per armatori (Messina, Novella e altri), società di certificazione (RINA, ABS), sindacati (FILT – CGIL), compagnie di manning (V Ships), e altri stakeholders del mondo
marittimo ed armatoriale quali Istituto Idrografico della Marina, Accademia Marina Mercantile, Stella Maris e
Ufficiali della flotta battente bandiera italiana e diversi addetti ai lavori.
Ora anche per l’Italia, sia pure in lieve ritardo rispetto agli altri 51 Paesi nel mondo per i quali la MLC è entrata
in vigore il 21 agosto scorso, sono vigenti, a seguito dell’avvenuta ratifica della Convenzione MLC, le nuove norme della “carta dei diritti” della gente di mare. In verità il cammino per vedere approvata la Maritime Labour
Convention 2006 dell’ILO è stato lungo: il nostro Paese ha compiuto l’ultimo atto ufficiale quando, il 19 novembre scorso a Ginevra, il ministro degli Esteri Emma Bonino ha depositato lo strumento di ratifica.
Questa carta dei diritti rappresenta il quarto pilastro per la gestione, controllo e verifica della qualità nell’industria marittima, implementando le precedenti convenzioni chiave: SOLAS (Save Of Lives At Sea, Salvaguardia
della Vita umana in Mare, 1974), STCW, MARPOL 73/78 (Marine Pollution Prevention, Prevenzione dell’Inquinamento da Navi).
La MLC 2006 rappresenta un passo importantissimo per l’intero mondo del lavoro marittimo, riguardando i diritti dei marittimi di tutto il mondo e tutelandone il livello normativo, salariale, sanitario della marineria. Tuttavia le novità non riguarderanno tanto le navi battenti bandiera italiana (o altre europee), dove già la legge, grazie alla qualità della bandiera nazionale e ai controlli delle autorità dello Stato di approdo (Port State Control),
prevede obblighi stringenti, quanto le navi di altri Paesi meno avvezzi a regole e controlli severi. Le condizioni
di lavoro a bordo saranno regolate da standard precisi e validi per tutti, a prescindere dalla nazionalità e dalla
nave su cui i lavoratori saranno imbarcati.
Per quanto riguarda la “rivoluzione informatica” che porterà al controllo della navigazione esclusivamente tramite display, l’istallazione del sistema ECDIS (Electronic Chart Display & Information System) diventerà obbligatorio sulle navi secondo una progressione cronologica che è già scattata dal luglio 2012. La normativa internazionale sul tema è articolata per tipo e dimensioni della nave e verrà applicata entro il 2018 a tutte le grandi
unità da carico e passeggeri.
Se le carte digitali semplificano il lavoro in plancia, questo non significa che l’errore umano sia eliminato e che
i naviganti debbano rinunciare alla normale prudenza e buon senso, senza i quali si possono commettere grossolani errori; per questo resta irrinunciabile il background di esperienza sul mare. Qualche dubbio, infine, permane sulla questione della formazione in materia, ovvero su chi in Italia possa controllare seriamente la qualità
dell’addestramento.
L’idea dell’interessante giornata è maturata grazie alla congiunzione negli scopi istituzionali del Collegio e del
Forum. Coordinata dal Com. Oreste Del Conte e dal Com. Roberto Penna, è stata aperta dai saluti del Cap. Giovanni Lettich (Corpo Piloti di Genova), di Luigi Merlo (Presidente Autorità Portuale di Genova), Stefano Messina
(Presidente Commissione Risorse Umane e Relazioni Industriali di Confitarma e Vice presidente di Confindustria Genova), di Antonio Ludovico (Segretario del Forum della Fascia Costiera Ligure Tirrenica e del Mar di
Sardegna), Giuseppe Mosci (Rappresentante Rotary Club genovesi al Forum e Presidente Rotary Club Genova
Centro storico) e Marco Novella (Presidente Rotary Club Golfo Paradiso e membro del Consiglio e del Comitato
Esecutivo di Confitarma).
Notizie dai club
RC ALESSANDRIA
L’epopea dei Templari tra storia e leggenda
“I Templari tra curiosità e leggenda” è stato il tema della relazione al RC Alessandria presieduto dal Cavaliere del
Lavoro Debora Paglieri, a cui, insieme a tanti ospiti, ha presenziato il governatore Fabio Rossello. Nicola Giorgione ha trattato, di fronte ad un uditorio in attesa, compiutamente il tema, de “I Templari tra curiosità e leggenda”.
Il Relatore, avvalendosi di analitiche diapositive, ha illustrato la parabola storica, dalla prima crociata, 1096, al
rogo che arse Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro dell’Ordine, nell’anno 1314 in Parigi.
In questi termini temporali, il relatore ha cancellato l’immaginario di una presunta prosecuzione dell’Ordine,
non comprovata storicamente; quand’anche le opere di fantasia, citiamo solo “Il pendolo di Foucault” del “nostro” Umberto Eco e “Il codice Da Vinci” di Dan Brown, abbiano rinnovato la suggestione dei Templari.
Momento clou per un tema intrigante come aveva preannunciato il Presidente.
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L’Ordine di Monaci e Combattenti (“Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis”) fu appoggiato e ufficializzato da Bernardo di Chiaravalle nel 1129 (Concilio di Troyes), ma le date non sono certe: 1099, prima della
morte di Goffredo di Buglione; 1118 secondo la Historia di Guglielmo di Tiro.
La Regola: “Deus vult”; il sigillo: due cavalieri su di un cavallo, simbolo di povertà e della dualità del monaco soldato; la Croce templare, simbolo dell’Ordine.
Il relatore ha fornito cenni precisi sull’organizzazione: Cavalieri quale cavalleria pesante; Sergenti, cavalleria
leggera; Fratelli di Mestiere e fattori per le proprietà dell’Ordine; Cappellani. Gradi di responsabilità e comando:
Maestri, Commendatori, Siniscalchi, Marescialli, Gonfalonieri.
La vicenda storica dei Templari, soprattutto il loro sviluppo si espresse nelle crociate: prima crociata 10961099), nella quale i Templari non furono ancora corpo combattente; seconda crociata (1147), predicata da Bernardo di Chiaravalle; terza crociata, alla quale partecipò Federico I Barbarossa.
Oltre alle azioni militari, i Templari fecero opera di protezione civile e di difesa civile, e attività finanziarie; i
Templari ebbero anche organizzazione agricola; lasciarono strutture militari ed edifici religiosi, anche in Italia. I
Templari, in particolare in Italia, costruirono monumenti: Abbazia di Chiaravalle, Campanile di Sant’Ambrogio.
Le ombre: la pratica del bottino di guerra.
Nel 1307, il Re di Francia Filippo il Bello ordinò (mosso da moventi economici, anche secondo Dante Alighieri
nel Purgatorio) la confisca dei beni e l’arresto dei Templari, investendoli di accuse infamanti, tra le quali l’eresia.
La soppressione dell’Ordine nel 1312; Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro – si tramanda dopo confessioni e
ritrattazioni – fu arso vivo davanti al Pont Neuf (1314).
Tante le domande per i molti spunti affascinanti della relazione, che sono spaziate dalle attività e mezzi militari,
alle delicate questioni come eresie e rapporti con il mondo cattolico.
RC ALASSIO
Filippo Bonfiglietti e i capolavori di Ormea
Filippo Bonfiglietti, Rotary Club di Alassio, ha illustrato al Rotary Club di Mondovì, con l’aiuto di una serie di
diapositive, la sua attività che negli ultimi anni lo ha condotto prima a scoprire Ormea con i suoi aspetti artistici,
turistici e geografici, e quindi ad approfondire la sua scoperta dei “piloni”. I quali (per chi non lo sapesse) sono
edicole devozionali in pietra, di solito decorati con affreschi, alcuni risalenti al ‘600, un centinaio decorati da Eugenio Arduino, ottimo quanto sconosciuto pittore, diplomato all’Accademia Albertina di Torino, nato ad Ormea
nel 1847 e morto nel 1917.
Filippo Bonfiglietti ha raccontato come, gradualmente, li abbia individuati, fotografati, numerati e collocati su
una carta geografica al 25.000 disegnata apposta (e qui allegata), come abbia scritto (per una settantina di pagine) una descrizione sintetica di ognuno e come ne abbia rilevato la situazione, il livello artistico, il degrado e i
restauri, a volte davvero impropri.
Ha raccontato come la sua attività sia stata riconosciuta come service sia dal precedente governatore Paolo
Biondi, sia dal governatore attuale Fabio Rossello, come abbia avuto l’attenzione della Soprintendenza di Torino,
ed ha illustrato non solo la storia di queste opere d’arte ma anche le prospettive che sul luogo richiedono interventi quanto meno di consolidamento mentre più in generale richiedono la massima diffusione possibile della
conoscenza e della consapevolezza della situazione locale.
Ha anche spiegato come il problema delle opere d’arte nei boschi di Ormea possa e debba essere visto come
caso emblematico nel quadro più ampio del Monregalese, del Piemonte e dell’intera Italia e, per appoggiare le
sue spiegazioni, ha anche mostrato un suo libro recente (“Ormea, le Dolomiti della Liguria e i capolavori nei boschi”, 292 pagine, con 235 foto a colori, ancora privo di editore) che della situazione di Ormea, delle sue dolomiti
e dei suoi piloni fornisce un quadro completo e dettagliato.
L’incontro è stato vivace, l’atmosfera è stata molto positiva e l’interesse dei soci è stato vivo e palpabile.
RC GAVI-LIBARNA
Le borse di studio Massimo Stringa 2013
Al Teatro Civico di Gavi sono state consegnate quattro Borse di Studio messe in palio dal Rotary Club Gavi-Libarna a ricordo del socio fondatore scomparso Massimo Stringa. L’iniziativa che dura ormai da 15 anni riguarda,
a turno, i quattro Istituti Comprensivi di Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia, Vignole Borbera e Gavi. Il Rotary
Club Gavi Libarna ha destinato quest’anno l’importo di 450 euro sciascuno a quattro alunni delle classi 3° me-
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dia di Gavi e Capriata d’Orba che hanno superato brillantemente i test cognitivi effettuati dallo psicoterapeuta
Prof. Galmarini.
I buoni ricevuti saranno spendibili presso la libreria “Buone Letture” di Novi per acquistare libri scolastici e
materiale didattico per gli studi delle scuole superiori. Durante la cerimonia sono state ricordate dal vice-presidente Roberto Ponzano le finalità del Rotary : “aiutare le comunità al di sopra del proprio interesse personale”,
le sue attività e i valori che tramite i propri comportamenti i Rotariani intendono trasmettere alle nuove generazioni. Il Rotary nel mondo attraverso le sue azioni porta aiuti e salute ai più bisognosi, un progetto per tutti la
campagna mondiale di vaccinazione contro la poliomelite, vero flagello fra i popoli del terzo mondo, che si avvia
ad una positiva conclusione. Il Rotary è presente nelle comunità locali con azioni di solidarietà e attenzione ai
problemi della scuola con varie iniziative.
Il Prof. Galmarini è quindi entrato nel vivo dei test effettuati spiegando come questi strumenti possono essere
efficaci per valutare i ragazzi sotto tanti punti di vista e per capire quali possono essere i loro orientamenti per
la scelta futura degli studi, sono inoltre di aiuto agli insegnanti per conoscere meglio le capacità dei ragazzi
stessi. La Preside, Prof.ssa Bisio, ha chiuso gli interventi ringraziando anche a nome dei genitori dei premiati il
Rotary per questa pregevole iniziativa esortando i ragazzi a non ricorrere a scorciatoie nella vita ma di guadagnarsi i meriti con impegno e sacrificio.
Alla fine i premiati sono stati chiamati sul palco fra gli applausi dei compagni: Bisio Alessandra 3°B e Goncear
Valentina 3°C di Gavi, Poggio Edoardo 3°D e Serratore Giulia 3°E di Capriata d’Orba. Per tutti i ragazzi presenti
in sala un graditissimo omaggio di focaccia e pizzette a conclusione dell’evento.
RC CASALE MONFERRATO
Che fare dopo le superiori? L’esperienza dei rotariani
“Ascoltare l’esperienza”: è questa, se dovessimo lanciare uno slogan, l’iniziativa che il Rotary Club di Casale Monferrato sta portando nelle scuole cittadine. Una serie di incontri, iniziati a fine novembre nella struttura dell’istituto superiore Sobrero, con la presenza di numerosi studenti, che con domande pertinenti e interessanti hanno
“intervistato” i rotariani guidati dal presidente Gianni Ferraris.
Questa iniziativa ha da subito “svelato” la sua mission: aiutare ed indirizzare gli studenti degli ultimi anni di studio nei plessi cittadini verso le scelte future, universitarie e lavorative.
Ed il mondo del lavoro, nelle sue varie sfaccettature, era ben rappresentato dai rotariani Enrico Albano, da Corrado Rendo, dirigente dell’Asl-Al, per il secondario da Maurizio Miglietta (Euromac), da Dario Scagliotti di Luxottica e, per il settore servizi, da Emanuele Giachino di Pubblitalia, Claudio Lanteri e Franco Bazzi per gli studi
professionali.
Ad accogliere i rotariani il preside Mauro Bosco, che ha sottolineato il continuo impegno dell’istituto per favorire l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro, sforzo testimoniato dalla presenza in sala di rappresentanti di importanti aziende del chimico, che stanno ultimando con il preside gli accordi per prolungare una quasi
settennale collaborazione, che si compone di stage estivi aziendali ed esperienze lavorative.
La riflessione iniziale, affidata a Ferraris è una lucida analisi del cambiamento del mondo del lavoro: «Non basta
più - ha detto - il diploma e la voglia di lavorare. Oggi i giovani devono assolutamente conoscere una lingua straniera, in un mondo globalizzato anche lavorando a Casale si avranno contatti col mondo», ed ancora: «Bisogna
riportare la fiducia a Casale. I giovani devono avere un futuro e credere in un futuro migliore».
È seguito un interessante dibattito, nel quale gli studenti del Sobrero hanno potuto confrontarsi esprimendo i
loro legittimi dubbi (lavorare in Italia o tentare subito fortuna all’estero? In Italia viene riconosciuto il merito?)
e chiedendo agli imprenditori consigli pratici, come quali aspetti evidenziare nella redazione dei curricula o
quanto il loro profitto scolastico influenzerà la loro valutazione futura. Ed i rappresentanti del mondo del lavoro
non si sono tirati indietro, rispondendo puntualmente e toccando tematiche che sentono vicine e che vedono
indispensabili per chi si affaccia sul mondo del lavoro quali la passione, la motivazione e la volontà di migliorarsi. Sono stati anche affrontati problemi molto attuali, quali la meritocrazia nella pubblica amministrazione e la
crisi.
Ogni spunto di riflessione emerso nel dibattito è stato trattato offrendo agli studenti una molteplicità di vedute,
spesso con ricordi ed esperienze personali, con risposte di chi si trova quotidianamente ad affrontare le tematiche del mondo del lavoro, pur da prospettive diverse, ovvero chi deve produrre, chi le affronta in ottica di
mercato internazionale e chi offrendo servizi. Ma l’impegno del Rotary per i giovani non si ferma a questo ciclo
di incontri; per agire maggiormente in concreto, agli studenti più meritevoli verranno assegnate varie borse di
studio per continuare la carriera scolastica, e verranno approntati stage estivi presso le aziende dei soci rotaria-
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ni a testimoniare ancora di più la solidità dell’impegno.
Ecco il ringraziamento del preside Mauro Bosco ai rotariani di Casale Monferrato:
«Oggi abbiamo iniziato la nostra settimana lavorativa sentendoci meno soli. L’appassionata partecipazione di invitati ed allievi all’incontro di orientamento al lavoro di Sabato presso la nostra scuola, ci rincuora e ci dà fiducia
per il futuro. Al di fuori di ogni retorica, momenti di incontro come questo sono un viatico importantissimo per
il nostro lavoro e ci confortano sul fatto che la società civile esiste ancora ed è pronta a dare concretamente una
mano nell’ambito cruciale della formazione.
La concretezza e la passione rivelate dagli imprenditori rotariani intervenuti hanno dato sostanza alle loro parole e fiducia ai ragazzi che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro. È quindi un piacere per me ringraziare pubblicamente il Rotary di Casale Monferrato e il suo presidente, Giovanni Ferraris, per l’ideazione dell’avvenimento e per la la disponibilità ad offrire ai diplomandi occasioni per fare esperienza nel mondo del lavoro.
Siamo certi di aver aperto una strada solida e fattiva per offrire speranze e concrete opportunità ai nostri ragazzi».
RC GENOVA-SUD-OVEST
Rotary e Inner Wheel per l’ospedale Gaslini
Un giovane medico dell’Istituto Gianni Gaslini, l’ospedale per eccellenza dei bambini, volerà al Boston Children’s
Hospital di Boston per perfezionare la tecnica per delicati e complessi interventi di cardiochirurgia prenatale
(il bimbo operato ancora nel grembo materno). Il giovane medico sarà l’ambasciatore oltre Oceano della ricerca medica e scientifica italiana e ritornerà in Italia ricco di nuove esperienze, da trasmettere ai suoi colleghi.
Nessuna fuga dei cervelli, dunque, ma un viaggio di andata e ritorno al servizio dei bambini malati e delle loro
famiglie, che si rivolgono e chiedono aiuto al Gaslini di Genova. Insieme alla “Fondazione Maria Vilma e Bianca
Querci”, straordinaria istituzione di beneficenza finalizzata a sostenere il Gaslini, ci sono anche il RC Genova Sud
Ovest e l’Inner Wheel Genova Ovest che offrono un contributo per finanziare la Borsa di studio negli Stati Uniti.
L’iniziativa è stata presentata nel corso della consegna del sesto Premio Internazionale “Maria Vilma e Bianca
Querci” alla Direzione Scientifica dell’Istituto Scientifico Pediatrico “Giannina Gaslini” diretta dal professor Lorenzo Moretta, una delle più importanti personalità scientifiche oggi presenti sullo scenario internazionale della
ricerca pediatrica.
Per continuare a garantire l’eccellenza della ricerca transnazionale, l’Istituto sta potenziando la rete di collaborazioni “alla pari” con i più prestigiosi Children’s Hospitals internazionali. Questo sottolinea l’appartenenza
dell’Istituto genovese a un network di eccellenze pediatriche di livello mondiale e riafferma la grande competenza e capacità di scoperta della scienza medica italiana e ligure in particolare. Con la sottoscrizione, lo scorso settembre, della convenzione tra l’Istituto Gaslini e il Sick Kids di Toronto, è stato aggiunto un prestigioso
partner per progetti congiunti in ambito clinico, formativo e scientifico al network internazionale dell’ospedale
pediatrico genovese, che già racchiude il Boston Children’s Hospital, il Cincinnati Children’s Hospital Medical
Center e il Pittsburgh Children Hospital.
«In partnership con il prestigioso Boston Children’s Hospital – ha spiegato Paolo Petralia direttore generale del
Gaslini - sono stati avviati cinque progetti attuativi e altri sei sono allo studio. I progetti coprono una molteplicità di specialità mediche tra cui medicina d’urgenza, anestesia, chirurgia, neurochirurgia, reumatologia, immunologia, cardiologia, terapia intensiva. Tutti prevedono scambi di professionisti tra i due Ospedali per formazione,
apprendimento di nuove tecniche/competenze e specializzazione fra cui tecnica di circolazione extra corporea,
sviluppo della cardiologia fetale e cardiologia prenatale interventistica, chirurgia robotica mini invasiva».
Alla consegna del premio (150 mila euro) sono interventi, per l’Università di Genova il Preside della Facoltà di
Medicina Roberto Fiocca, per la Fondazione “Maria Vilma e Bianca Querci” il Presidente Italo Marroni e il Consigliere Francesco Illuzzi, per l’Istituto Scientifico Pediatrico “Giannina Gaslini” il Presidente Vincenzo Lorenzelli.
Monsignor Marco Doldi, Vicario Generale della Diocesi di Genova, ha portato i saluti di S.E. il Cardinale Angelo
Bagnasco, Presidente di “Fondazione Gaslini”.
Silvano Balestreri, presidente Rotary Club Genova Sud Ovest, e Chiara Natoli, presidente dell’Inner Wheel Genova Ovest, hanno presentato il Service per la Borsa di studio al giovane medico del Gaslini.
La Fondazione “Maria Vilma e Bianca Querci” , costituita per testamento dall’imprenditore Marino Querci, in
memoria della figlia (mancata per malattia in tenera età) e della moglie, è erede universale del patrimonio
dell’imprenditore scomparso nel 1991, e opera esclusivamente a favore della medicina pediatrica. Per l’Istituto
Ospedaliero Gaslini è il secondo donatore, dopo la Fondazione Gaslini. Dal 1994 ha erogato quasi 12 milioni
Newsletter Rotary2032 | Contenuti di testo dell’edizione gennaio 2014
euro.
Presidente del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione è Italo Marroni, nipote di Marino Querci; i consiglieri sono Francesco Illuzzi, past presidente del RC Genova Sud Ovest; Carlo Piana, Umberto Illuzzi e Barbara
Piana.
QUADRIFOGLIO
Ti auguro di avere Tempo per la vita
Gli auguri sono spesso un’attività difficile - o sono scontati, o forzati, o sinceri, o dovuti - e non si riescono a fare
in modo completo dato che non vogliamo dedicarci troppo tempo.
Spesso trattiamo il tempo come una cosa dovuta, senza riflettere come lo sprechiamo o che ci potrebbe mancare
in un futuro. Nella nostra natura non pensiamo agli istanti passati e volentieri non ricordiamo tutti quei momenti che abbiamo sacrificato a scapito delle amicizie e della famiglia.
Cari lettori, vorrei utilizzare le parole di queste poesie per farvi gli auguri di buone feste, sperando che il nuovo
anno vi porti ogni bene. A nome del Rotaract, auguro a tutti un felice anno nuovo.
Ti Auguro un Dono Qualsiasi
Non ti auguro un dono qualsiasi,
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perchè te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
Aus: Dir zugedacht. Wunschgedichte
© Don Bosco Verlag, 19. Aufl., München, 2004
L’Anno Nuovo
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
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sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
Gianni Rodari
Un salto nel nuovo anno
Il 31 dicembre l’anno finisce, inizia un nuova pagina. Per tutti noi si è solo a metà del percorso… tanto si è fatto
ma tanto si deve fare ancora.
I distretti più uniti che mai si sono ritrovati a condividere momenti gioiosi, divertenti e gratificanti. Le attività
svolte sul campo hanno incrementato le amicizie e i rapporti interpersonali. La possibilità di prendere parte
attiva al raggiungimento degli obiettivi comuni ha permesso una maggiore coesione in vista delle attività future.
Ogni singolo club si è messo in gioco con numerose iniziative sul territorio, in particolare nel periodo natalizio
con l’immancabile ricorrenza dei banchetti di beneficenza. Si è parlato delle più svariate idee per rendere concreto il progetto “OSA!”, senza mai dimenticarci dell’amicizia che è fulcro principale della nostra famiglia Rotariana.
In questa stagione invernale il legame di amicizia e di coinvolgimento procede di pari passo tra sport e neve. I
prossimi eventi da ricordare, infatti, saranno gli appuntamenti sulla neve organizzati dai distretti, in particolare
la Distrettuale del 25 gennaio e lo “Snow Break” della prima settimana di febbraio. Per la prima volta ci sarà la
possibilità di prendere parte allo sci club creato quest’anno dal Rotary ma aperto a tutta la famiglia Rotaractiana.
Il nuovo anno è alle porte. Noi siamo pronti ad affrontarlo e lo saremo anche per i futuri impegni che ci coinvolgeranno, ben tenendo a mente che metà del nostro percorso è trascorso. Nella restante parte dovremo dare il
meglio per raggiungere gli obiettivi prefissati e per far conoscere le nostre iniziative.
“Se avete fiducia in voi stessi, ispirate fiducia agli altri.” (Goethe)
Felice anno nuovo
save the date
20 febbraio
Concerto per la polio - Alessandria
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