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CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 9.45 Pagina 1 il Catone [email protected] MENSILE DI INFORMAZIONE DELLA CITTA’ DI MONTE PORZIO CATONE NUMERO 8 ANNO 4 www.ilrefuso.com sbilanciamoci numeri da primato PENDOLARI molti e arrabbiati Speciale Inceneritori basta! Gelmini bamboccio a chi? novembre-dicembre 2008 distribuzione gratuita CATONE novembre 08 per web:CATONE ilCATONE n.8 ANNO 4 Primo piano Sbilanciamoci BP II Non siamo bambocci Carro bestiame cronaca Sportello Antiusura sociale inchieste ambiente giudiziarie cultura Mostre, libri musica e teatro Commercianti la protesta sport spazio aperto intervista con Luciani nuovi ORARI servizi calendario ora per minuto direttore responsabile Paola Bolaffio capo redattore Ilaria Romano Stampa: TEOS GRAFICA srl stabilimento v. ardeatina 786 00178 ROMA Dalum Papir 100% riciclata senza uso di sbiancanti chimici grafica e impaginazione Marco Morici in copertina: foto “rubata” dal sito di “Quaroni in movimento” cercasi autore per ringraziamenti. redazione: via Zanardelli, 6 00040 Monte Porzio Catone tel. 06.943.400.43 [email protected] pubblicità e sponsor ass. pro. soc. “il Refuso” [email protected] Ogni collaborazione è da intendersi a titolo gratuito. Foto e articoli non verranno restituiti. Ernesto Stacchiola [email protected] 333.8951540 grafica pubblicitaria Lorenzo Vanzo www.ilrefuso.com sito a cura di Massimo Pastori 9.45 Pagina 2 finalmente... Terza puntata del viaggio del Catone all’interno della politica monteporziana, mentre si procede nel conto alla rovescia verso le amministrative. Stavolta è il turno del centro destra. Incontriamo tre consiglieri comunali, tre segretari di circolo per un totale di 5 persone (la matematica, a volte, può fare certe sorprese, se, come nel caso in questione, qualcuno ha carica doppia). La tappa n.3 è stata interessante, fosse anche solo per essere riusciti finalmente, dopo più di tre anni, a parlare con il consigliere Miro Morbidelli, che aveva deciso di chiudere i rapporti con la redazione prima ancora di aprirli, convinto che non gli si volesse dare spazio. Avevamo provato a convincerlo più volte, sulle piccole colonne del Catone, che non era così. Bastava che ci provasse, per averne la prova, ma non l’ha mai voluto fare. Oggi, interpellato per l’intervista sulla visione e sulla situazione del centro destra monteporziano, ha risposto con grande cortesia e disponibilità, ritenendo forse, e giustamente, questo giornale un mezzo efficace e onesto per diffondere la sua voce e quella della forza politica di appartenenza. Ne siamo contenti, ne trae beneficio la democrazia. Le interviste sono, come sempre, molto sintetiche: il Catone è piccino piccino. Come già sanno gli stessi intervistati, la versione integrale è pubblicata sul sito de Il Refuso (www.ilrefuso.com), alla lettura del quale rimandiamo, così da poter chiarire eventuali problemi di comprensione dovuti all’estrema sintesi operata. Abbiamo intervistato Giovanni Sbardella, presidente del circolo di Forza Italia già al secondo mandato. Marco Masserotti, giovane avvocato, segretario di An a Monte Porzio. Domenico Di Gianni, detto Mimmo, consigliere comunale e segretario del nuovo partito socialista locale. Renzo Morbidelli, meglio conosciuto come Miro, consigliere comunale eletto come indipendente nella Casa delle Libertà. E Luciano Gori, consigliere comunale FI, possibile candidato alla poltrona di sindaco per il Pdl. paola bolaffio M Politica tappa n.3 CdR 27/11/2008 edito dal Comune di Monte Porzio Catone registrazione n.19 del 27.9.05 del Tribunale di Velletri chiuso in tipografia il 17.11.2008. Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione anche parziale. A questo numero hanno collaborato: Giulia Attiani, Cantaporcellino, Renata Ciraci, Hélène Duval, Maria Fiorelli, Riccardo Ingretolli, Lorenzo Mirotti, Marco Morici, Francesco Renzi, Federico Ridolfi, Ilaria Romano, Miriam Trobbiani CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 9.45 Pagina 3 POLITICAtappa n.3 PRIMOpianoMPC Ipotesi pdl Gianni Sbardella. “Il Pdl non è ancora nato. E non farà in tempo a nascere prima delle prossime elezioni”. Allora a Monte Porzio come vi presenterete? “Domanda di riserva... Scherzo, è prematuro, dobbiamo tener conto di tante cose”. Ma FI e An sono da sempre insieme. “Vero, e confluiranno anche altri, se si ritrovano nelle nostre idee”. I nuovi socialisti? “Li vediamo bene, da sempre nostri alleati. C’è la democrazia delle autonomie, nomi importanti dell’Udc”. E’ l’ipotesi più verosimile? “E’ un’ipotesi. I motori già sono caldi...”. Appunto, che aspettate? “Beh, il Pd per esempio, già fa qualche nome, ma loro sono 15 anni che fanno campagna elettorale, visto che sono al governo della città”. Se foste al governo, quali sarebbero le priorità? “Di primo acchitto direi giovani, famiglia, infrastrutture. Ma il programma è ancora da sviscerare”. Domenico Di Gianni. “Il Pdl di fatto già esiste, con il gruppo consiliare formato da me, Gori e Morbidelli”. Quindi vi presentate uniti? “Ho già sentito il segretario di An e mi pare che sia intenzione di tutti, formare questo Pdl”. Quando? “Prima delle amministrative”. I numeri di Forza Italia sono superiori ai vostri, non temete il loro “peso”? “Io no. Se si fa parte di una coalizione, si deve cercare di vincere. Se poi qualcuno volesse esercitare un “peso”, si valuterà. Noi socialisti abbiamo sempre fornito elementi di spicco che hanno preso tante preferenze, senza mai pretendere niente”. Circola il nome di Luciano Gori. “Non ci sono candidature preconfezionate. Quanto a Gori, sono stato uno dei suoi sostenitori. Se questo nome circola perché la gente lo chiede, allora dovrebbe essere preso in considerazione”. Priorità a Mpc? “Problemi ce ne sono parecchi...” Uno. “La piscina.” Marco Masserotti. “Il Pdl è un’ottima occasione per la democrazia, a prescindere da Mpc”. Ovvero? “Per An questi 4 anni senza un solo consigliere non sono stati facili. A volte abbiamo ottenuto di più dal sindaco che dai consiglieri di FI. Con Gori e Morbidelli il rapporto è cordiale, ma sono stati così oberati a rispondere ai loro elettori che non hanno potuto ascoltare i nostri”. Non sarà facile... “Il Pdl esisterà solo se An traghetta i suoi valori e se FI li riconosce e li accetta“. I mali di Mpc. “Sicurezza. Ci vogliono più vigili. Per contrastar risse, problemi di sicurezza domestica, del gentil sesso, furti, scippi...” A Mpc? “...poi tutela ambiente, il Tuscolo è una discarica a cielo aperto, e commercio: basta vasi, gradoni, gradini, marciapiedi....”. Altre idee? Quote rosa? “C’è un problema di quote rosa? Non mi pare che il PD se lo sia posto. E a noi fa piacere, perché vuole dire che anche loro pensano che la donna non sia una minoranza da tutelare”. Miro Morbidelli. “Il Pdl? Non si farà prima del 2010, l’ha detto Pallone, perché ci sono problemi a livello europeo”. A Mpc che farete? “Ci presenteremo uniti, come Pdl”. Il capolista? “Una persona di spicco”. Nomi? “Più di qualcuno. Abbiamo fior di professionisti, avvocati, commercialisti.. Stiamo cercando di convincere Gori, ma non pare interessato a concorrere. Non escludiamo le primarie, siamo aperti a tutti”. Priorità, programmi? “Chiederò di bloccare tutte le concessioni edilizie fino alle elezioni, finché non verranno fatte le opere primarie e secondarie che mancano”. Edilizia, dunque. “Urbanizzazione. Solo dopo, si potrà pensare ad una programmazione non più così invasiva. Penso all’edilizia popolare, ad esempio”. E poi? “Rilancio del centro storico. Per me, panchine, vasi, rifarei tutto da capo”. Luciano Gori. Il suo nome è tra i papabili candidati. “Sono orgoglioso di essere, insieme a Urilli, il più ‘anziano’ consigliere. Sono uomo di partito, mi sono sempre schierato, se occorre il mio nome, come consigliere o altro, nulla vieta che mi ricandidi. Ma devo pensare a tante cose. E di nomi ce ne sono tanti. La novità di questa stagione è proprio che, mentre le altre volte si faticava a trovare qualcuno, oggi sono in molti a volersi impegnare per cambiare questa amministrazione”. Chi? “Cittadini stanchi di come vanno le cose”. Ossia? “E’ tutto fermo, e nel frattempo litigano tra loro”. Lei che farebbe? Un esempio. “Bisogna studiare strategie. Non si può potenziare via Roma, magari anche con il centro polifunzionale dell’ex cantina sociale, a discapito del centro storico. Non si può pensare di risolvere i problemi dei parcheggi con quello sotto al parco Gramsci, che non serve a nessuno. Bisogna chiamare degli esperti e fargli studiare una strategia di riqualificazipne del centro sull’esempio dei comuni del nord d’Italia, con una pianificazione particolareggiata. Solo da noi può accadere che in una strada ci siano 4 bar e in un’altra neppure un negozietto”. CATONE novembre 08 per web:CATONE 4 27/11/2008 9.45 Pagina 4 Bilancio Partecipato Sbilanciamoci tu che dici? Bilancio Partecipato. Piace ad Arabella, a Vincenzo, a Lanfranco, a Gianni, a Debora, a Danilo, a Daniela, a tutte le età, a tanti cittadini. Piace il fatto che ci si possa esprimere, che si possa dare voce alle esigenze, anche se in non pochi casi resta una punta di scetticismo: “lo faranno davvero, quel che diciamo noi?”. Piace l’entusiasmo delle operatrici che incontrano sulla piazza: “Si vede che ci credete”. Piace persino il fatto di ricevere telefonate a casa, all’ora di cena: “Davvero telefonate dal Comune? A quest’ora? E che è successo?”. Piace il fatto che, nel caso di Monte Porzio, il meccanismo del progetto “blindi” la volontà popolare, senza possibilità, per il Palazzo, di cambiare le carte in tavola: “L’hanno detto chiaramente, e l’hanno detto a tutti, casa per casa. Quindi ci ascolteranno, non possono tirarsi indietro”, ribadisce Arabella. “E’ una iniziativa buona, ben organizzata, democratica, per questo, credo, abbiamo partecipato in tanti”, dice Antonio. “All’assemblea hanno detto i numeri e Monte Porzio si è dimostrata più attiva di tantissimi altri comuni d’Italia. C’è da essere fieri di questa comunità”, continua di nuovo Arabella. Vincenzo è uno di quelli che si sono dati da fare in prima persona per la partecipazione, ha raccolto centinaia di voti solo nel suo bar. Qualcuno ha sbagliato le scadenze, qualcun altro ha usato le schede sbagliate. Pochi, però. “Carina, questa cosa. Mi sono divertita un sacco anche a raccogliere le firme per il progetto che abbiamo proposto”, dice Marina. “E’ una cosa giusta, perché almeno sappiamo ciò che fanno. Se dicono la verità, però. Se fanno sul serio quello che hanno detto”, è l’opinione di Marisa. “Io ho votato per il nido, mi sembra una cosa giusta e utile. E’ una buona buona che ci interpellino”, considera Katiuscia. Luigi invece è pessimista: “E’ una cavolata: non faranno mai quello che dicono”, però alla fine vota. Il consigliere Di Gianni, dell’opposizione, è un po’ per approvare, un po’ per respingere: “C’è di buono che si dà voce alla gente. Mi è piaciuta però di più la prima edizione”. Perché? “Perché c’erano meno soldi sul piatto. Non mi piace che siano 180 persone a decidere come impiegare i soldi del bilancio”. Non è così. Gli ricordiamo che il teatro tenda di cui parla è un progetto con il quale il Comune concorre ad bando regionale. “Però sono pochi”. Pochi rispetto alla popolazione, ma non rispetto alla media nei tanti comuni d’Italia, sopra i quali stiamo ampiamente. “Mi fa piacere. La nostra comunità, evidentemente, è viva e attiva”. La gente che passeggia viene anche da fuori. Incuriositi, chiedono: “Possiamo votare anche noi?”, “Soltanto qua si fa, vero?”, “Peccato non essere monteporziani!”. Poi c’è pure la signora che si volta infastidita: “Non lascio la mia firma a nessuno, vede quante truffe? Non guarda mai striscia la notizia?”. E il signore che al telefono risponde: “Il libretto d’istruzioni? Che è quella busta del Comune? Manco l’ho aperta... Pensavo fosse qualcosa da pagà”. Niente politica, per favore. La dottoressa Rosa Iovinella, direttore generale-segretario comunale (non ho mai capito la differenza, insomma il Capo) lascerà Monte Porzio tra pochissimi giorni. Indipendentemente dalle ragioni che hanno portato a questa decisione, il fatto è che Monte Porzio, a mio avviso, perde una bella testa pensante, un dirigente capace, una donna - non guasta, dal mio punto di vista - che ha costruito rapporti e smontato routines, riordinato numeri (li ama e le obbediscono, come mi disse una volta) e priorità, alleggerito fardelli burocratici, snellito gli iter, fatto conquistare al Comune primati in termini di sistema informatizzato di controllo, messo in cantiere i primi due bilanci partecipati della Comunità. Ha fatto anche un po’, con riconosciuto, invidiato ed osteggiato coraggio, la Brunetta di casa nostra, eppure tra i dipendenti, sono parecchi quelli che si son commossi, all’annuncio della partenza. Bella donna, giovane, curriculum invidiabile, farà carriera, non c’è dubbio. E’ un mio parere: peccato averla persa, poteva ancora dare tanto a questa nostra città. PB CATONE novembre 08 per web:CATONE Bilancio Partecipato 27/11/2008 Cosa scegliete? 9.45 Pagina 5 5 21 novembre, ultima assemblea. Il Catone sarà uscito, o forse ancora in stampa. Quindi su questo numero, si possono fare solo previsioni. Il 21 si chiude l’attività partecipativa al Bp comunale, con l’assemblea nella quale si raccoglieranno gli ultimi voti e si potranno interrogare i referenti degli assessorati coinvolti dalle decisioni popolari. E’ il momento della discussione, quello in cui si potrà fare il punto anche sulle segnalazioni, 46 al 16 novembre, ma c’è ancora qualche giorno. Ce ne aspettavamo di più, di segnalazioni, considerate le varie discussioni al bar, davanti alla scuola, in piazza, alle feste dei bambini, in fila alla posta. Forse è stata questa, la linea più disertata dalla popolazione. Eppure è la linea della protesta: possibile che i monteporziani abbiano così poco da segnalare? Qualche segnalazione è persino arrivata anonima, come se dire che qualcosa non va, nel nostro paese, sia proibito, da nascondere. Fortissima è stata la partecipazione a linea rossa e gialla, ovvero sulla scelta dei progetti che dovevano concorrere ai bandi regionali per opera pubblica (ha vinto la proposta di un parco pubblico a Villa Gammarelli) e per azione di sviluppo socio-economico (ha vinto il teatro tenda). Fortissima nonostante fossero le due prime linee di partecipazione ad attivarsi, e quindi la cittadinanza fosse ancora grossomodo impreparata, e i tempi siano stati strettissimi. 691 sottoscrizioni in due settimane sono un record (vedi pag. 7). Sulla linea verde, intanto, stavano lavorando gruppi di almeno dieci persone per i 13 progetti proposti. Da quel momento, dopo l’assemblea del 7 novembre alla presenza dell’assessore regionale Luigi Nieri (che si è complimentato con la nostra cittadinanza per la bella prova di esercizio di democrazia), i promotori dei 7 progetti votabili si sono dati da fare per conquistare alleati. Il Nido, promosso da genitori ed educatori, è schizzato subito in pole position. Fino alla chiusura delle pagine del Catone, andavano bene anche Compostiamo, Carnevale Monteporziano, Sostegno allo studio. CATONE novembre 08 per web:CATONE 6 27/11/2008 9.45 Pagina 6 Bilancio Partecipato Quando la Regione apre le porte Tutti nella grande sala Tirreno della Regione, in ordine sparso, osservandoci l’un l’altro per cogliere tratti comuni. Qualcuno c’era, in effetti. Eravamo più di 200, venivamo da Roma e da molti paesi e città della regione. Chi in auto, chi in treno, chi in pullman, chi in metro. Qualcuno aveva fatto anche il viaggio insieme. Per esempio quelli di Magliano, che erano tanti. O della provincia di Frosinone, sul maledetto treno dei pendolari. Uno dei tratti comuni era quello del voler partecipare al laboratorio di democrazia organizzato dall’assessore al Bilancio Luigi Nieri. Sabato 8 novembre, dalle 10 alle 19, al lavoro per discutere, litigare, confrontarci, trovare una sintesi, porre domande comuni, votare per scegliere come impiegare i soldi pubblici a disposizione del Bilancio Partecipato regionale. Siamo stati “scelti” in tanti modi diversi, chi per chiamata del Cnr, incaricato di selezionare un campione significativo, chi per aver aderito a titolo personale sul sito internet dedicato, chi per “passione” dei processi partecipativi. Un’accozzaglia di gente volenterosa, prevalentemente “impegnata”, come si diceva una volta, quasi nessuno si conosceva. Si poteva scegliere una delle tre proposte tematiche già preselezionate grazie alla media delle schede compilate in tutto il Lazio e alle telefonate dei sondaggisti Cnr. Era uscita al primo posto la Sanità, ma essendo commissariata non è stato possibile farle arrivare fondi del Bp. A seguire, “energie rinnovabili”, “scuola”, “politiche giovanili”. I tre assessori di riferimento hanno fatto le loro proposte. Zaratti: solarizzazione di più di 900 scuole della regione. Costa: interventi per tamponare l’emergenza scuola nonostante i tagli ministeriali. Tibaldi: interventi per supportare i giovani nel precariato e negli studi. La maggioranza dei voti, a fine giornata, dopo discussioni, scambi d’opinione, sintesi, presentazioni anche “facilitate”, pranzo a base di intingoli tipici regionali, intrattenimento con Donpasta e l’assessore Nieri ai fornelli, domande, risposte, scambi di numeri di telefono, sono andati alle politiche ambientali. Zaratti, soddisfatto, ha promesso che “nei prossimi bandi dedicati alle rinnovabili, come richiesto dai cittadini, sarà previsto che le scuole e gli enti pubblici siano vincolati a reinvestire le entrate in azioni di sensibilizzazione e interventi di risparPB mio energetico”. CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 9.45 Bilancio Partecipato 7 azioni partecipative 1099 Diamo i numeri Pagina 7 percentuale partecipativa 12,6% 1099 azioni partecipative, secondo i dati aggiornati al 15 novembre. Monte Porzio va fortissimo. I suoi cittadini sono al top delle classifiche italiane relative ai numeri della partecipazione. E non solo in proporzione ai numero degli abitanti. Le azioni partecipative (somma di sottoscrizioni, segnalazioni, voti pervenuti fino alla data del 15 novembre) espresse dagli abitanti fanno di Monte Porzio una "eccellenza" nell'esercizio della democrazia. Lo stesso assessore regionale Luigi Nieri si è complimentato con la comunità monteporziana che ha raggiunto autentiche "vette" di partecipazione anche in ambito nazionale, "contribuendo realmente ad avvicinare la cittadinanza alle istituzioni in un momento in cui sembra che tendenza sia quella di andare in direzione opposta". Le 1099 azioni partecipative raccolte in poche settimane di campagna sono infatti un "primato". Qualche esempio comparativo, per capire di cosa si sta parlando: Vimodrone (provincia di Milano) ha registrato 450 azioni partecipative in due anni su 15.546 abitanti; Novellara (provincia di Reggio Emilia) ha registrato 225 azioni partecipative su 11.912 abitanti; Vimercate conta 385 azioni partecipative (anche sul web e telefoniche) su 25.020 abitanti; il partecipatissimo Municipio Roma XI raggiunge le 978 azioni partecipative, ma su 138.949 residenti... Quando, nella sala del Collegio Inglese, sede dell’assemblea, vengono proiettati i numeri monteporziani (912, alla data del 7 novembre, su 8737 abitanti, pari al 10,4%), l'assemblea esulta ed applaude se stessa. Firme, voti on line, discussioni, raccolta schede, la comunità sì è mobilitata. Nonostante i tempi strettissimi in cui si dovevano raggiungere le 100 firme richieste dalla Regione per partecipare a ciascun bando (opera pubblica e azione di sviluppo socioeconomico), Monte Porzio ha fatto tesoro di 691 indicazioni da parte dei cittadini, e ben 3 progetti hanno superato la soglia minima richiesta (teatro tenda 181, villa Gammarelli 137, campo di calcio 104). Altissima la partecipazione anche alle proposte civiche. Tredici progetti presentati, ciascuno con almeno le 10 firme minime richieste, 7 quelli promossi, che al momento di andare in stampa stanno ancora raccogliendo voti. CATONE novembre 08 per web:CATONE 8 27/11/2008 9.45 Pagina 8 CITTA’deiRAGAZZI castelli anti-Gelmini Appuntamento sotto Villa Torlonia. È da qui che il corteo di studenti, provenienti dalle scuole dei Castelli Romani, si è mobilitato per esprimere la propria disapprovazione riguardo ai D.D.L. presentati dal Ministro dell'Istruzione dell’Università e della Ricerca Maria Stella Gelmini e dall’onorevole Valentina Aprea. La manifestazione è organizzata dal Comitato dei Castelli Romani i cui promotori mirano a creare una rete di collegamento tra i vari licei del territorio attraverso assemblee e incontri, durante i quali si discute su come far fronte alle problematiche che affliggono le nostre scuole. Al grido di “con questa riforma a scuola non si torna!”, hanno sfilato per le principali piazze e i vicoli di Frascati più di 1500 ragazzi, che si sono riuniti per una protesta pacifica, non “facinorosa”, ordinata e responsabile contro i considerevoli tagli economici (otto miliardi di euro), le classi differenziate per gli alunni stranieri, la riduzione delle ore e il ritorno al maestro unico nelle scuole elementari, l’introduzione del 5 in condotta e le altre mozioni previste dal decreto già approvato alla Camera. “Un numero così elevato di studenti non si vedeva marciare per Frascati dai tempi del Ministro Moratti”, dichiara un rappresentante dell’Amministrazione di Frascati, durante l’assemblea nel parco di Villa Sciarra. C’erano esponenti delle diverse scuole a esprimere disagi soprattutto a livello logistico, in relazione alle strutture edilizie e ai sussidi didattici, spesso carenti un po’ dappertutto, tanti striscioni, nessun colore politico, a testimonianza di un disagio generalizzato rispetto al quale gli studenti hanno saputo fare fronte comune, liberi da ogni strumentalizzazione esterna, contrariamente a quanto spesso converrebbe far credere. Aspiriamo, insomma, ad una scuola più efficace ed efficiente, ovvero una scuola che sappia meglio destinare le proprie risorse. Abbiamo dimostrato ancora una volta che i giovani, spesso molto più responsabili di quanto non siano descritti, sanno che la realizzazione umana e professionale è strettamente legata alla qualità della formazione, sulla quale non è assolutamente accettabile pensare di “risparmiare”. RENATA CIRACI Vari cortei di studenti, docenti e genitori sono partiti da Ariccia, Genzano, Albano, Palestrina il 3 novembre scendere in piazza a Roma contro il decreto Gelmini: “I tagli causano la chiusura di molte scuole soprattutto nei piccoli comuni, favoriscono la disperisione scolastica, causano migliaia di nuovi disoccupati, riducono l’offerta formativa”. ...e noi delle private non possiamo protestare? Siamo in tempo di riforme. E’ arrivato il momento anche per noi adolescenti di scendere in piazza e urlare con tutto il fiato che abbiamo in gola i nostri “No” alla riforma Gelmini. Migliaia di studenti delle scuole pubbliche e delle università sono in assetto di guerra. E le private? E’ vero che sono toccate decisamente meno delle scuole pubbliche dal decreto, ma non è una buona ragione per non far sì che anche noi possiamo dire la nostra. I motivi? Innanzitutto solidarietà verso i compagni delle scuole pubbliche, toccati principalmente da tagli ai fondi, riduzione delle ore di lezione e altro. In secondo luogo, non tutti sanno che le attività extrascolastiche organizzate dalle scuole private sono finanziate dallo Stato, e grazie alla nostra ministra dell’Istruzione esse sono state depauperate. Infine, la scuola privata avrà certo un assetto diverso da quella pubblica (andiamo a lezione anche in caso di sciopero e, quindi, degli scioperi non sappiamo nulla; paghiamo una retta mensile etc..), ma l’università, che oltre ad essere colpita dai tagli è anche soggetta al “turnover” dei professori (si assumono meno docenti e quelli più anziani sono destinati a insegnare per più tempo), è uguale sia per noi delle private che per gli studenti delle pubbliche. Se riteniamo giusto protestare, datene anche a noi la possibilità, senza ragionare su pregiudizi. FR CATONE novembre 08 per web:CATONE CITTA’deiRAGAZZI 27/11/2008 9.45 Pagina 9 9 non siamo bambocci di giulia attiani E’ dal 3 di ottobre che quasi ogni giorno migliaia di studenti medi ed universitari, professori, bambini delle elementari collaboratori ATA e tutti quelli che vivono davvero la scuola, scendono in piazza, “tutti uniti contro la Gelmini” come recita uno degli slogan che si sono sentiti più spesso nel corso di queste giornate. Grande la partecipazione ogni volta, la collaborazione tra studenti e sindacati, la forza di volontà che ci ha spinto anche senza voce, anche senza forza, sotto la pioggia e sotto il sole a picco a camminare l’uno accanto all’altro, senza mai renderci conto di quanta gente ci fosse davvero, da piazza della Repubblica a piazza Venezia poi a largo Argentina ed infine a piazza Navona sotto il Senato. Cortei, sitin, nuove amicizie con chi ti aiuta a dipingere lo striscione sotto scuola. Amicizie, che hanno il solo scopo di creare una solidarietà assoluta con chi condivide le tue idee, e che non hanno colore politico. Il 29 ottobre, con il coro apparentemente apolitico “ né rosso né nero ma libero pensiero” (che nasce guarda caso da un gruppo di tifosi chiamato BISL: Basta Infami Solo Lame e che in origine era “né rosso né nero volto coperto, un unico pensiero”), un camioncino del Blocco Studentesco, movimento giovanile “anti anti-fascista”, si è insediato da piazza Venezia in poi alla testa del corteo, fino ad arrivare di fronte a Palazzo Madama. A piazza Navona quello era l’unico mezzo a cui era stato concesso entrare. A quel punto la presenza di un gruppo politico era evidente. La partecipazione alla protesta doveva essere degli studenti. L’arroganza del loro ingresso ha dimostrato una scala di priorità diversa da quella di tutti gli altri, sembravano dare più valore alla propria identità “anti anti-fascista”- ed è un’autodefinizione - piuttosto che a quella di studenti. I ragazzi di sinistra hanno allora formato un cordone di persone per impedire l’accesso al camioncino in via Agonale. E’ a quel punto che c’è stato un fronte contro fronte. Anche questa volta, in cui ci sarebbe dovuto essere il fronte unico e compatto per la causa comune, è svanito tutto per una trentina di ragazzi che hanno scatenato il caos. A lungo se ne è parlato. Ora cercando su internet piazza Navona appaiono immediatamente i video degli scontri. Fino al giorno prima si parlava dei sit-in e delle proteste pacifiche, è bastato un soffio per vanificare gli sforzi di chi ci credeva davvero, di chi sperava che sarebbe servito a qualcosa riunirsi per decidere le strategie, perdere la voce a forza di gridare slogan accuratamente studiati, passare notti insonni durante le occupazioni per fare il servizio d’ordine. Di chi ora si sente amareggiato, sconfitto e rischia anche il cinque in condotta per una battaglia che nonostante tutto continua. Ma ormai nessuno parla più degli studenti uniti, si parla di estremisti di destra e di sinistra, di “facinorosi” e di “bambocci disinformati e strumentalizzati”. Nessuno ci ha strumentalizzato, anzi, finora, ci siamo andati solo a perdere. Piuttosto darei un occhiata alla “trentina maledetta”, quella che ha infangato il nostro nome e ha spazzato via la bontà della protesta monopolizzando i media del nostro paese. Per sentir parlare di noi dobbiamo fare la stessa cosa? CATONE novembre 08 per web:CATONE 10 27/11/2008 9.45 Pagina 10 CITTA’deiRAGAZZI No stop per gli adulti della scuola Ha scelto di trascorrere un Halloween diverso, il manipolo di agguerriti docenti, presidi, genitori, amministratori locali, sostenitori dell’istruzione pubblica che la sera del 31 ottobre si sono riuniti per “La scuola soprattutto”, no stop su scuola, precariato di insegnanti e ricercatori, legge Gelmini, tagli e loro ripercussioni sulla qualità della vita scolastica e dell’insegnamento. Moderati da Luigi Jovino, giornalista e docente nella scuola secondaria, gli interventi si sono succeduti numerosi e appassionati. “”Si può risparmiare sulla scuola? Chi va a prendere il mio bambino a scuola alle 12.30?” Ma anche: “Istruire forse è facile, difficile creare il tempo per approfondire” - come ha fatto notare una mamma del comitato genitori di Rocca di Papa. E poi: scuole a norma e non, “quale sostegno per gli alunni disabili?Gli istituti professionali sono scuole di serie B? Quali azioni di protesta e proposte concrete?” Legge Gelmini: non si discute di grembiulini, ma di un provvedimento fiscale che, certo, avrà la portata di una riforma, senza però sanare le vere criticità della scuola italiana. Interviene Silvia Costa, assessore regionale all’istruzione: “bisogna guardare alla scuola con approccio problematico, nessuno difende lo status quo. Certamente sono necessarie innovazioni, ma non così”. Inutile toccare la scuola primaria: “a livello europeo è quella che funziona meglio. Sono le medie il ciclo più in difficoltà, come pure l’istruzione professionale, penalizzata e causa di forte dispersione scolastica.” E ancora: “sorta di federalismo fiscale applicato alla scuola: una situazione preoccupante - interviene. Al nord Italia prevale il tempo pieno, al sud il modulo, che sarà il più colpito dai tagli e, letteralmente, pagherà per tutti.” Un appello agli studenti (anche se in sala sono pochi, forse per l’orario): “ricordare diritti e doveri della scuola, creare una grande mobilitazione senza interrompere la didattica”, così le idee e il confronto circoleranno meglio. IR Tutti all’Ex Nonostante la fiducia nei ragazzi non fosse poi molta, loro ce l'hanno fatta. Ormai è notizia autentica: è partito il Centro Giovani. Tutti i giorni dalle 17.30 “l'EX” centro anziani è pieno di gioventù. A partire dai 6 ai 18 anni ed oltre, tutti partecipano a tornei di ping pong, di play station e corsi di cinema e di PC music, come promesso. Si balla, si gioca a pallavolo e ci si diverte stando insieme. Ma anche semplicemente si chiacchiera e ci si scambiano idee. Tre giorni a settimana con i ragazzi di Sostanze e tre con l'associazione Sportinia. Anche chi ci passa davanti è contento di sentire le voci squillanti e i tamburi che suonano .“Sono felice che i giovani finalmente abbiano un posto dove riunirsi e stare insieme anziché stare ore in strada,” ha tenuto a farci sapere la nostra 'Zzi Marple Maria Fiorelli. Bravi, continuate così! GA CATONE novembre 08 per web:CATONE CITTA’deiRAGAZZI 27/11/2008 9.45 Pagina 11 11 Ricercati in Europa, senza futuro in Italia Non si ferma la protesta dei precari dell’Infn, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, 1800 dipendenti a tempo indeterminato e 600 dal futuro incerto: “gli ultimi provvedimenti hanno creato un improvviso esubero di personale”, dice Tommaso Spadaro, responsabile del coordinamento precari. “Quindi blocco delle assunzioni, contratti a rischio - 50 a Frascati, la sede più grande, epicentro della protesta; 275 in tutta Italia, - perdita di forze e competenze, perché i ricercatori più giovani e preparati andranno all’estero, conseguente perdita di peso della ricerca italiana a livello mondiale: sarà difficile mantenere gli impegni già presi in progetti internazionali”. Come l’acceleratore LHC del Cern di Ginevra, a cui l’Infn ha collaborato con investimenti per circa un miliardo di euro nell’ultimo decennio. I ricercatori non ci stanno: esprimono il loro dissenso contro l’attuale politica del Governo in materia di università e ricerca, e reclamano una procedura di reclutamento basata sul merito, un concorso che assuma i migliori di loro. Oltretutto, l’Infn è “un ente ‘sano’, dove la spesa per gli stipendi non supera il 60% del budget”, spiega l’appello sul sito www.buconero.eu. In compenso “l’Infn promuove il trasferimento delle competenze sviluppate nell’ambito della propria attività verso campi di ricerca multidisciplinari come la medicina, i beni culturali e l’ambiente. Tutte queste attività si svolgono in stretta collaborazione con il mondo universitario.” Per questo, e per guardare nonostante tutto al futuro, i ricercatori hanno manifestato con gli studenti: a Frascati con i liceali dei Castelli, a Roma a fianco agli studenti del dipartimento di Fisica occupato, di nuovo in piazza per lo sciopero generale del 14 novembre. ILARIA ROMANO Parlano sempre i grandi. Politici, professori, maestri, genitori, giornalisti, pedagogisti, ministri, prefetti e poliziotti. Quando lo fanno i bambini, allora si grida alla strumentalizzazione. Eppure sono loro ad avere a che fare con i voti in condotta, con il grembiule, col maestro unico. Che ne pensano? I redattori di SQuolamia, il giornale delle scuole dei Castelli Romani e Prenestini edito dalla Comunità Montana e realizzato da il Refuso, ha come redattori i bambini e i ragazzi dai 9 ai 14 anni. Che parlano, nel numero 2 appena uscito, proprio del loro punto di vista sulla riforma della scuola. E’ da leggere. Per imparare. Si trova in tutti gli istituti comprensivi dei 13 comuni della Comunità Montana. CATONE novembre 08 per web:CATONE 12 27/11/2008 9.45 Pagina 12 CRONACA l’INFERNO dei pendolari Colle Mattia, avamposto di frontiera sulla FR 6, la linea ferroviaria Frosinone-Roma. Contano le carrozze ogni mattina, i pendolari del treno 21906 per Roma Termini che arriva in stazione alle 7.50. Il contratto di servizio tra Regione Lazio e Trenitalia prevede che dovrebbe averne 10. Invece... “In media sono 8. Il treno dovrebbe garantire almeno 1100 posti, circa 110 passeggeri per carrozza. Spesso si arriva addirittura a 150. Gli animali viaggiano meglio: le normative per il loro trasporto prescrivono addirittura lo spazio per sdraiarsi,” dice Ettore Candotti, del “numeroso e molto arrabbiato” gruppo di pendolari che, stanchi di viaggiare come sardine, hanno dato il via alla protesta dei numeri. “Verifichiamo quante carrozze compongono il treno e quanti passeggeri ci sono su ciascuna. Tutte le volte che rileviamo irregolarità lo segnaliamo alla Regione Lazio, perché multi Trenitalia.” I dati del monitoraggio, aggiornati quotidianamente, confermano: dal 30 ottobre al 14 novembre il treno 21906 non ha mai avuto le sue 10 carrozze. “Continueremo con le segnalazioni finché le cose non cambieranno. Sembra che le ferrovie abbiano già accumulato contravvenzioni per 7 milioni di euro. Il nostro timore – continua Candotti – è che si giochi sulla pelle dei pendolari, magari per ottenere il rinnovo del contratto a condizioni più vantaggiose.” La Regione assicura di non aver dimenticato Colle Mattia. “La Direzione Regionale Trasporti provvederà a segnalare le difficoltà a Trenitalia e a sollecitarne una rapida soluzione,” scrive l’ufficio stampa dell’assessorato alla Mobilità. “Attraverso l'attività di monitoraggio del servizio ferroviario svolta dall'Agenzia Regionale per la Mobilità (AREMOL) la Direzione verificherà le eventuali inosservanze relative all'accessibilità del servizio da parte degli utenti e alla composizione del convoglio n. 21906; in caso di un'effettiva diminuzione del numero delle carrozze, la Regione Lazio provvederà ad applicare le relative penali al gestore del servizio, così come previsto dal Contratto di Servizio.” “Però - dice Candotti - la questione della mobilità è di primaria importanza, e va inquadrata in un’ottica più ampia, visto che i mezzi pubblici sono l’unica alternativa al trasporto privato e al traffico che congestiona la zona, riversandosi in particolare su Frascati”. I pendolari di Colle Mattia lanciano una proposta: monitorare composizione e affollamento di tutti i treni del mattino, per avere un quadro completo della situazione da sottoporre alle amministrazioni castellane “che vorremmo riunire attorno a un tavolo, per chiedere loro di elaborare strategie comuni.” La richiesta di mobilità dai Castelli ha subito una crescita esponenziale e l’offerta di trasporto pubblico non procede ancora di pari passo. Il problema non riguarda solo Trenitalia: anche i pendolari che si servono dei bus Cotral sulla CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 CRONACA di ilaria romano 9.45 Pagina 13 13 direttrice Rocca Priora-Roma avrebbero segnalazioni da fare: corse stracariche in orario studentesco (la mattina quando per i passeggeri da Monte Compatri in giù è un’impresa riuscire a salire a bordo), “buchi” di un’ora tra una corsa per Roma e l’altra, al mattino (9.30-10.30-11.30) e la ancor più la sera (17.4518.45-20.00-21.30), fasce orarie delicate in cui basta che salti una corsa per rovinare la giornata e l’umore a decine di utenti. Il Catone, che con le sue dimensioni tascabilissime è pendolare per vocazione, ha segnalato per l’appunto di aver atteso invano due corse da Rocca per l’Anagnina nel corso di una sola giornata, mercoledì 12 novembre. Cotral ha risposto, con prontezza: siamo stati richiamati, la sera di venerdì, da Carlo Petrolini, responsabile della divisione Roma-Latina, di cui fa parte il deposito di San Giuseppe, da cui partono molte corse dei Castelli. Quante corse da e per Rocca Priora sono state soppresse da inizio mese ad oggi (14 novembre)? “Tra andata e ritorno, 14. Mentre sono 122 in totale le corse da San Giuseppe per tutti i Castelli saltate nello stesso periodo”. La “nostra” delle 10.30 è stata soppressa per malattia dell’autista in turno, mentre quella delle 18.45, “in base ai report obbligatori per ciascuna corsa, che comprendono una verifica del chilometraggio totalizzato,” risulta effettuata; si vede che abbiamo perso la pazienza - e abbandonato la fermata - troppo presto. Perché le corse saltano? “Per assenze imprevedibili del personale - spiega Petrolini - visto che all’impianto di San Giuseppe abbiamo un solo agente disponibile per le sostituzioni di tutta la giornata. O per mancanza di vetture, che possono essere in riparazione.” Significa che ci sono carenze? “Di personale no, anche perché da poco ci sono state assunzioni; certo, giornalmente si può verificare qualche assenza. Il problema delle vetture, invece, al San Giuseppe è un po’ più forte, e purtroppo anche complesso da risolvere.” Quindi non si può sperare in un aumento del numero di corse? “In effetti non è semplicissimo. Comunque, per le richieste di razionalizzazione degli orari, il nostro personale verifica le segnalazioni dell’utenza per intervenire dove è il caso, ad esempio sui tempi di percorrenza, monitorando il traffico - che è fra le principali cause di ritardo o soppressione, specie nelle fasce orarie oltre la prima mattina...” Cosa possono fare i pendolari, allora? Secondo noi, anche a proposito di trasporti, è importante partecipare: unirsi, segnalare, chiedere, proporre, ricordando che la mobilità è una questione che riguarda tutti gli abitanti di un’area vasta sempre più metropolitana (usate pure il sito de Il Refuso, www.ilrefuso.com, per far confluire le segnalazioni in un luogo dove possano stare tutte insieme ed aver più peso). Il servizio pubblico può e deve diventare più efficiente, funzionale, adeguato, migliore. Ma perché possa rispondere alle aspettative e alle reali esigenze dei cittadini, è importante che chi viaggia ogni giorno si abitui a render pubbliche e costruttive le proprie “valutazioni di qualità”, superando il passivo e limitativo scambio di lamentele. CATONE novembre 08 per web:CATONE 14 27/11/2008 9.45 Pagina 14 CRONACA LAVORI in corso... o quasi La Giunta comunale di Monte Porzio ha dato l’ok al progetto elaborato dalla Provincia di Roma per la rotatoria del Ss Sacramento (alle cosiddette Quattro Strade, tra Mpc e Frascati). Si tratta di una rotatoria con raggio minimo richiesto. L’incrocio non sarà ampliato e avrà nel mezzo una piccola rotonda, stando ai disegni dei tecnici della Provincia, la quale ha stanziato i fondi. Il progetto è stato inviato agli uffici tecnici del Comune di Monte Porzio e di Frascati che ne dovevano vagliare la fattibilità. Una volta ottenuto il via libera dalle Giunte di entrambi i Comuni, sarà la Provincia a realizzare i lavori. 20 ottobre. E’ stato dato il via ai lavori per la nuova tangenziale di Frascati: un collegamento tra la provinciale Frascati-Colonna e via Enrico Fermi per agevolare il collegamento tra Frascati, Monte Porzio, Monte Compatri, Colonna e Tor Vergata. Obiettivo: liberare il centro di Frascati dal traffico di lunga percorrenza, decongestionare via Gregoriana, incubo di ogni castellano. A presentare il progetto, finanziato dalla Regione con 4 milioni e 200mila euro, lo stesso presidente della Regione Piero Marrazzo. "Abbiamo ereditato decenni di immobilismo - ha detto il governatore - Non è polemica politica, ma bisogna fare in tempo le opere se si vuole essere credibili. Nella Regione c'erano infrastrutture ferme da oltre trent'anni. Noi, come disse Giovanni Paolo II, damose da fà, dobbiamo darci da fare”. Insieme a Marrazzo, l’assessore regionale ai lavori pubblici Bruno Astorre, castellano, che sa bene come “questa tangenziale sia una risposta all’esigenza di Frascati di liberarsi del traffico di lunga percorrenza, per favorire chi si sposta in auto e in treno e per liberare i centri abitati dal traffico”. Presenti alla cerimonia di posa della prima pietra, Sergio Urilli, Carlo Umberto Ponzo, i sindaci di Monte Porzio Roberto Buglia, di Colonna Gaetano Bartoli e di Frascati Francesco Paolo Posa. Altre due rotatorie, per i Castelli Romani. La Regione finanzierà il progetto presentato dai comuni di Ariccia ed Albano con un milione e 500 mila euro. La prima riguarda l'incrocio alto di via Ginestreto, via Perlatura, via Italia e la strada provinciale che porta a Genzano. La seconda, invece, è la rotatoria a valle di via Ginestreto sulla via Nettunense. Sulla rotonda di Squarciarelli, invece, Italia Nostra ha fatto un convegno in giugno per illustrare ad assessori e cittadini i passaggi progettuali ritenuti incomprensibili o errati, “lesivi della dignità dei cittadini colpiti dagli espropri, dannosi per l’equilibrio ambientale e le caratteristiche del territorio”. CATONE novembre 08 per web:CATONE CRONACA Questione gabbiotto 27/11/2008 9.45 Pagina 15 15 “Gabbiotto” a Tusculum, il botta e risposta continua. La struttura in cemento e legno in corso di realizzazione, progettata dalla Escuela Española de Arqueologia e destinata ai servizi per i visitatori dell’area archeologica (biglietteria, bagni, vigilanza), non incontra il favore degli ambientalisti. Italia Nostra in testa, che ad ottobre in una petizione ha denunciato l’impatto visivo della costruzione “simile a quelle che si vedono nelle piste da sci, è la prima cosa visibile avvicinandosi” - e sollevato diversi interrogativi sull’effettiva provvisorietà del manufatto voluto dalla Comunità Montana per consentire una prima apertura dell’area archeologica futuro parco. Ne parliamo con Piero Giusberti, vicesindaco e assessore all’urbanistica di Monte Porzio Catone, sul cui territorio sorge il “gabbiotto”. “Monte Porzio ha approvato il progetto perché il manufatto è provvisorio - spiega. Il massetto in cemento, necessario per ancorare la struttura a terra, è alto 20 centimetri, e secondo quanto ci è stato riportato non intacca la stratigrafia archeologica. Quando sarà il momento, basterà una ruspata per eliminarlo. La costruzione in legno evidentemente può essere rimossa con grande facilità.” La questione, continua Giusberti, “andrebbe infatti inquadrata in un ambito un po’ più vasto: quello del primo passo verso l’apertura di un vero e proprio parco archeologico, per valorizzare i risultati di anni di scavi. La Comunità Montana intende aprire da subito quest’area ristretta, per visite scolastiche e organizzate. Dopodiché – continua – con il parco archeologico più esteso il ‘gabbiotto’ potrà essere eliminato e situato altrove.” E dell’impatto estetico che dire? “Per qualsiasi area archeologica la collocazione di queste attrezzature rappresenta un problema da tenere in considerazione. Comunque, vorrei ribadire che il progetto della futura area servizi è stato affidato dalla Comunità Montana proprio alla Escuela Española che ha curato gli scavi, ed approvato dopo qualche modifica anche dalla sovrintendenza: dunque proprio i soggetti tecnicamente più competenti e qualificati per la tutela hanno ritenuto la struttura compatibile con il sito che la ospita. Monte Porzio ha acquisito il loro parere.” IR Tutti i week-end dal 29 novembre al 21 dicembre torna SAGRE & PROFANE. Dopo l’esperienza sui “sapori della terra” che ha coinvolto lo scorso anno i comuni dei Castelli, Sagre & Profane si ripropone come percorso sul tema de L'arena e il teatro, dedicandosi arti che si incontrano. Si potrà scegliere fra tre “Percorsi ad Arte”: labirinti musicali, voci nell'aria, più che recitando , ma anche decidere di navigare da un percorso all’altro divertendosi a miscelare le arti a proprio piacimento. CATONE novembre 08 per web:CATONE 16 27/11/2008 FLASH 9.45 Pagina 16 CRONACA L’associazione commercianti di Monte Porzio Catone sta pre- parando un Natale speciale per la città, e per i clienti. Sconti, lotterie, animazione per le strade, musica in filodiffusione. Queste le idee messe in campo durante la riunione che si è tenuta il 10 novembre. “Proveremo a fare volantini per proporre le nostre offerte promozionali, a rimpinguare la cassa comune per mettere a disposizione un bel premio per la lotteria. Abbiamo anche in mente altoparlanti che mandino musica natalizia in filodiffusione, attori su strada per animare la città. Il Comune, dal canto suo, provvederà all’illuminazione e magari a qualche zampognaro. Insomma, ci rimboccheremo le maniche per portare sempre più cittadini nei nostri negozi e più vita nella città”. La vicinanza con grandi centri commerciali, infatti, rende le cose difficili per i piccoli negozi, soprattutto in un periodo di crisi dei consumi come quello che stiamo vivendo. “Ci auguriamo che le persone riescano a trovare, nelle nostre promozioni, la risposta giusta alle loro richieste”. Grande festa a Monte Porzio, per l’inaugurazione della sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri, in via Vittoria, a cui ha presenziato anche il generale del Corpo d’Armata Michele Colavito, il colonnello metereologo Massimo Morico, il comandante del Gruppo Frascati Rosario Castello, il comandante della stazione di Monte Porzio Paolo Seu. A festeggiare insieme ai militari e ai 400 cittadini presenti, anche le autorità: Willer Bordon, Sergio Urilli, Roberto Buglia e il comandante della polizia municipale Giovanni Federici. Presidente dell neonata associazione, che già conta un’ottantina di iscritti, è Vittorio Patrociello. «Quello che mi ha soddisfatto - sottolinea - è stata la presenza di tanti cittadini che hanno voluto testimoniare il loro affetto verso l’Istituzione”. Associazione di volontariato con una sezione femminile “in particolare per le attività sociali e ricreative” coordinata da Zelinda Fallesi e una sezione giovanile coordinata da Patrizia Bellisari, si propone di svolgere anche una funzione di supporto alla polizia municipale quando richiesto, come magari all’uscita delle scuole, nei parchi, per prevenire incendi, anche solo per dare consigli, con “la buona volontà e la voglia di adoperarsi e fare qualcosa di utile alla comunità”. Non se l’aspettava, un tranquillo impiega- to di Frascati di 50 anni: s’è ritrovato in manette dopo la perquisizione dei Carabinieri della locale Stazione, che sono andati in casa sua per effettuare un controllo. In possesso di porto d’armi e di alcune pistole regolarmente detenute, di fatto aveva in casa un vero arsenale: due mine antiuomo, una bomba a mano, armi della seconda guerra, senza carica esplosiva ma la cui conservazione è vietata, più 700 bossoli di armi da guerra ed un bossolo da artiglieria antiaerea. Inoltre i militari hanno sequestrato una pistola 357 magnum non denunciata, il kit completo per la ricarica di proiettili, 2 chili di polvere da sparo, mille proiettili sfusi e numerosi caricatori per pistole e fucili. Il Comandante della Polizia Municipale Giovanni Federici chiede il potenziamento dell’organico, attualmente dotato di 4 vigili, comandante e vicecomandante più qualche ausiliario. Per questo è in corso un bando per l’assunzione di un nuovo vigile, forse due, a tempo determinato. “Certo, non è che una piccola boccata d’ossigeno”, spiega il comandante, che propone una sorta di Polizia dei Castelli consorziata tra i comuni “per combattere l’abusivismo e difendere il territorio”. Federici, inoltre, ritiene che il corpo dei vigili abbia peculiarità tali da non dover rispondere agli stessi criteri usati per il personale amministrativo. “La P.M. risponde al sindaco - continua - ed opera su urgenze, sull’abusivismo, per strada. Il cittadino deve sentire la presenza dell’agente, deve educarsi al rispetto delle regole, deve sentirsi tutelato”. “L’Amministrazione è sensibile a queste esigenze - replica l’assessore alla viabilità Giuliano Imperatori - e sta operando le scelte giuste per mettere nella piena funzionalità la struttura”. CATONE novembre 08 per web:CATONE CRONACA 27/11/2008 9.45 e m e r g e n z a educazione Pagina 17 17 Ragazzi, ragazze, bambini, bambine: il nostro futuro! Verso di loro sappiamo di avere una fondamentale responsabilità: educarli, preparali a una vita adulta che si svolgerà in uno scenario sempre più complesso, culturalmente, socialmente, religiosamente, ecc… Facile a dirsi, meno a realizzarsi: da tempo, infatti, si sente parlare con crescente insistenza di “emergenza educativa”. Il problema è delicato, complicato e coinvolge le famiglie, naturalmente, ma anche una serie di “agenzie educative” (scuola in primis, gruppi sportivi, ricreativi, religiosi…) che compartecipano al processo educativo dei ragazzi. In un contesto culturale caratterizzato da una diffusa mentalità consumistica e da un marcato relativismo, nel quale i principi fondamentali (rispetto per la vita, rispetto e accoglienza dell’altro, validità dei rapporti interpersonali, fedeltà agli impegni assunti…) paiono vacillare alla “luce” di alcuna verità riconosciuta come tale, il processo educativo sembra essersi ridotto alla mera, tecnica trasmissione di poche (pochissime) nozioni e di altrettanto poche, determinate abilità. Risultati. I ragazzi – parlo soprattutto degli adolescenti – si sentono, nella maggior parte dei casi (per fortuna ci sono eccezioni) come “in gabbia”, riempiti di contenuti che faticano a riconoscere come utili per la loro crescita umana e culturale. Sono annoiati e, chi più chi meno, arrabbiati: cercano l’evasione, uno spazio libero. Dinamica positiva che, ciò nonostante, dovrebbe essere meglio “sfruttata” onde evitare deprecabili e note conseguenze. I genitori, dal canto loro, cercano di stare accanto, indirizzare, far riflettere ma capita anche che non sappiano che fare e tentano quella che pare loro la “via” più giusta, sperando sia veramente quella giusta… Educare è difficile. Per tutti. E questo perché educare, educare veramente, significa assumersi la responsabilità di trasmettere dei valori, di dare risposte ragionevoli a quelle grandi domande di senso che sono in ogni uomo e che è necessario far emergere (non a caso il termine educazione proviene dal verbo latino e-ducere: portare fuori) anche nei nostri ragazzi, i quali sono più disponibili a questo “cammino” di quanto non si possa pensare. E questo processo educativo riguarda e coinvolge tutti. Percorso difficile, senza dubbio, ma l’unico indispensabile per la formazione integrale di uomini e donne che siano capaci di assumersi delle responsabilità – come singoli e come membri della società – per ergersi e camminare, da uomini liberi, sul crinale irto ed erto del domani. È a partire da questo orizzonte che, nel prossimo numero, sarà presentato l’apporto specifico che la nostra Comunità Parrocchiale ha elaborato e offre, con le diverse attività della Catechesi, per partecipare attivamente all’educazione dei “nostri” figli. Un versetto biblico sembra ben sintetizzarne ed esprimerne il senso: “Una generazione – o Dio – narra all’altra le tue opere, annunzia le tue meraviglie” (Sal 144,4). Cos’è infatti l’educare alla fede cristiana se non una “trasmissione” viva e vitale del Vangelo ai nostri figli, perché essi abbiaRICCARDO INGRETOLLI no la vita e l’abbiano in abbondanza? CATONE novembre 08 per web:CATONE 18 FLASH 27/11/2008 9.45 Pagina 18 CRONACA Si è concluso in estate il corso di formazione per Asssistenti Materne al fine di far nascere Nidi Famiglia sul territorio. Il corso è stato gestito dalla Cooperativa Socaile Girotondo Onlus di Velletri che ha agito quale capogruppo dell’Ats costituita con Happy Child di Milano (specialista nel settore dei nidi famiglia), l’associazione Vitattiva e con la partecipazione del Comune di Zagarolo. Il progetto sperimentale, denominato Laboratorio innovativo Nidi Famiglia è finanziato dal fondo sociale europeo e dalla Regione Lazio con l’obiettivo di avviare una innovativa forma di assistenza alla prima infanzia, già diffusa in altri paesi europei e nel nord Italia. Le caratteristiche dei Nidi Famiglia sono: frequenza per 5 bambini preferibilmente di età omogenea compresi tra 3 e 36 mesi; orario d’apertura flessibile secondo le necessità delle famiglie ma con continuità - minima frequenza 100 ore mensili; applicazione di un programma didattico adatto all’età e personalizzato per ogni bambino; applicazione dei principi della pedagogia positiva; stretto collegamento con i genitori; pasto preparato in casa secondo le tabelle dietetiche; ambiente familiare stimolante, sereno, positivo; apertura all’ambiente e agli enti del territorio. Da settembre sono partiti 4 Nidi Famiglia sperimentali. Da questo mese, inizia le attività anche uno sul territorio. Stefania Tiberi Assistente Materna - via Duca degli Abruzzi 21 - Monte Porzio Catone. Iniziative varie per favorire il lavoro e le imprese ai Castelli Romani. Parte, in una villa sequestrata alla criminatà organizzata, l’Officina dell’Innovazione, struttura promossa dalla Provincia di Roma in collaborazione con il Comune di Frascati e i poli universitari e di ricerca. La villa, a due piani, con piscina e giardino in via degli Orti di Villa Sciarra, sarà sede per gli istituti di ricerca che si mettono al servizio delle piccole e medie imprese per favorire lo sviluppo economico del territorio. Altra iniziativa, la Casa delle Imprese dei Castelli Romani, il progetto al servizio delle Pmi del Lazio, per cercare di soddisfare tutti i bisogni delle imprese. La nuova sede della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa è stata inaugurata ad Albano dal Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Infine, a Monte Compatri, la seconda parte del convegno “Hi-Tech: industria, artigianato”. CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 CRONACA Salva la Comunità Montana 9.45 Pagina 19 19 Con un risparmio di più di 2 milioni di euro all’anno, calcolato dall’assessore regionale agli Enti Locali Daniele Fichera, passa la nuova legge sul riordino delle Comunità Montane. Da 22 a 14, nel Lazio. Nelle cinque della provincia, gli accorpamenti dovrebbero toccare alla III (Tolfa), visto che è formata da due soli municipi (Allumiere e Tolfa) mentre la riforma impone che non siamo meno di 5. Quella dei Castelli Romani e Prenestini è salva, anche se subirà modifiche, visto che alcuni dei Comuni compresi non presentano i requisiti relativi alla superficie e popolazione montana superiore al cinquanta per cento. Gli enti dovranno ridurre i membri delle giunte (due per quelli fino a 30 mila abitanti, quattro per gli altri), modificare le norme statutarie (un rappresentante per Comune) e tagliare le indennità, che al massimo raggiungeranno la metà di quella del sindaco del centro più grande. Il presidente della Cm Castelli, Giuseppe De Righi è soddisfatto: “L’accorpamento è il principio giusto a cui ispirarsi per una vera riduzione dei costi, che va perseguita nell’ottica non di penalizzare i territori con un taglio netto, ma di aiutarli ad avvantaggiarsi di una economia di scala derivante dall’accorpamento con territori più ampi”. E i comuni? “Non credo che rinuncino facilmente al pregevole lavoro di coesione operato fin qui. I requisiti previsti dovrebbero soddisfare il nostro territorio, a cui vogliono aggiungersi i tre comuni prenestini di Castel San Pietro, Capranica Prenestina e Rocca di Cave”. Soddisfazione anche da parte di Bruno Astorre, Filiberto Zaratti, Carlo Ponzo e Alessandra Tibaldi, rappresentanti del territorio in Regione, che si sono battuti per le ragioni delle Cm. Zaratti: “Alla fine è prevalsa la ragionevolezza, che riorganizza e salvaguarda le Cm che funzionano. Ne siamo contenti e crediamo di aver operato una tutela fondamentale dei territori e delle comunità che li abitano”. Astorre: “Da parte nostra c’è stato un impegno costante e determinato. Sarebbe stato assurdo che venissero soppressi dei soggetti che funzionano benissimo come la XI Cm”. Ponzo: “Il centrodestra portava avanti una proposta di soppressione acritica, senza la minima valutazione di merito”. Tibaldi: “Si passerà da 22 a 14 comunità montane, ma senza privare i territori di utili strumenti di programmazione dello sviluppo economico”. CATONE novembre 08 per web:CATONE 20 27/11/2008 9.45 Pagina 20 SOCIALE ANTIUSURA Sportello antiusura: la riunione del 20 ottobre a Monte Porzio ha fatto il punto di un anno di attività. 65 le persone assistite nel corso del 2007, e già 50 le richieste di aiuto da gennaio ad agosto 2008. “Sono aumentate le categorie esposte - ha detto don Baldassare Pernice, vicepresidente. - Vengono da noi pensionati, commercianti, famiglie monoreddito, persone che non riescono a far fronte ai prestiti contratti per acquisti rateali.” “Lo Sportello - dice Laura Toccini, assessore alle Politiche Sociali di Monte Porzio - si propone anche l’obiettivo di educare ai consumi, al valore del denaro, in un’ottica di prevenzione.” Alla presenza dell’assessore provinciale Serena Visintin, delegata alla lotta all’usura, i 19 Comuni membri hanno approvato la quota associativa per il 2009, calcolata in base al numero degli abitanti e portata dallo 0,10 dello scorso anno allo 0,12%. Nata nel 2003, l’associazione Sportello intercomunale antiusura della Provincia di Roma svolge la sua attività nel settore dell’assistenza alle vittime di usura e della prevenzione a favore dei soggetti a rischio, fornendo assistenza finanziaria, legale e morale, promuovendo la cultura della legalità e prestando garanzie per l’accesso al credito o a prestiti agevolati in forma preventiva. Ne fanno parte, insieme alla Provincia, Comuni e associazioni nelle aree Castelli Romani, Tiburtina, Aurelia, Nord provincia. L’associazione ha sede a Mpc, in locali comunali, ed è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13, e il martedì e giovedì dalle 15 alle 18. Per saperne di più: www.sportelloantiusura.it. I diritti sono sempre in gioco è il titolo del programma a sostegno della Convenzione Internazionale dei Diritti per l’Infanzia messo a punto dall’associazione Una Città per Tutto, dalla Cooperativa Spazio Lavoro e dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Mpc. Le ludotecare hanno preparato il “Tic, Tac” programma fitto di incontri dal 12 al 28 novembre. Ecco le attività: “Diritti... dalla Scuola alla Ludoteca”, ovvero laboratori di costruzione giocattoli e di giocoleria rivolti ai gruppi classe dell’Istituto Comprensivo Don Milani dal 12 al 28 novembre. Il 20, alle 15.30, “La Ludoteca di Monte Porzio compie 10 anni. Retrospettive e Prospettive”, ovvero una festa-incontro, nell’aula Consiliare. Alle 17, lo stesso giorno 20, “Tutti i Diritti in Piazza”: saranno i bambini a distribuire la Convenzione dei Diritti dell’Infanzia per le strade del paese, in una formula da loro elaborata nel corso di un progetto condotto insieme alla Ludoteca negli scorsi anni. Sabato 22 novembre alle 16.30, invece, l’Orologio Matto (ludoteca) invita a festeggiare i suoi 10 anni di vita con lo spettacolo “Be Clown” realizzato dal Laboratorio teatrale di Monte Porzio condotto e diretto da Simona Corese. Giochi, giocoleria, torta di compleanno e... tante sorprese (in via Costagrande, 18/C). Per l’occasione le ludotecare invitano tutti ad essere con “Un nastro Rosso contro l’Indifferenza” e aderire alla campagna dell’ass. Parada a sostegno dei Ragazzi di Bucarest di Miloud. CATONE novembre 08 per web:CATONE SOCIALE pagine a cura di ilaria romano 27/11/2008 9.45 Quei quattro milioni che danno ricchezza Pagina 21 21 “Lungo le strade del futuro”, il significato sociale dell’immigrazione in Italia: crescente simbiosi con gli italiani, un contributo lavorativo indispensabile, ora e tra qualche anno. Il Dossier Immigrazione 2008 di Caritas e Fondazione Migrantes, presentato lo scorso 20 ottobre, traccia i profili delle comunità straniere nel nostro paese. Circa 4 milioni gli immigrati regolarmente presenti sul territorio della penisola stimati da Caritas/Migrantes: il 6,7% su una popolazione di oltre 59.600.000, dato in linea con le medie europee. Un numero lievemente superiore a quello fornito dall’Istat, che tiene conto dei soli cittadini stranieri residenti contandone 3.400.000. Lombardia e Lazio le regioni che attraggono maggiormente. Romena (625.000 residenti secondo l’Istat, 1 milione di regolari per il Dossier), albanese e marocchina le comunità più numerose, seguite da cinese e ucraina (rispettivamente poco sopra e poco sotto le 150mila unità). Una popolazione giovane: l’80% degli immigrati ha meno di 45 anni. “L’Italia ha paura e si riscopre razzista”, ma “la vita di tutti i giorni ridimensiona ogni statistica, soprattutto perché il ritrovarsi forzatamente a convivere obbliga a trovare soluzioni e, il più delle volte, fa cadere molte resistenze e trovare solide amicizie.” Molti i matrimoni misti, il 25% del totale in 9 regioni del nord. Aumentano gli imprenditori immigrati: nel lavoro autonomo, soprattutto artigiano, è impegnato un decimo della popolazione adulta straniera. E agli stranieri è dovuta per i 2/3 la crescita dell’occupazione in Italia: 234.000 nuovi lavoratori nel 2007. Creano ricchezza ma non sono assistiti: un’indagine su 900 immigrati dell’area romana rivela maggior rischio di povertà, per le minori tutele di cui gli stranieri fruiscono rispetto agli italiani. Ma le reti amicali e parentali sono forti, la maggior parte degli intervistati è soddisfatta dell’inserimento occupazionale raggiunto e nel complesso “il loro inquadramento come una massa di assistiti non trova riscontro nei risultati delle indagini e neppure nelle statistiche ufficiali”. “L'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano”: è l’articolo 35, comma 6, del D.Lgs. 286/98, Testo Unico sull’immigrazione attualmente in vigore. Se oggi siete immigrati irregolari in Italia e avete bisogno di un medico, niente paura: sapete di poter essere curati alla pari degli italiani, senza che il medico vi chieda i documenti o segnali la vostra posizione alle autorità. In futuro invece potrebbe non essere più così. Cinque senatori della Lega hanno proposto che venga abolito il divieto di segnalare gli immigrati senza permesso di soggiorno che richiedono cure. Segnalazione anche per chi non può pagare le prestazioni sanitarie. “Un atto inutile e dannoso, anzi pericoloso” replica la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni. “Gli effetti di tali modifiche possono essere devastanti sul piano del diritto individuale e della salute pubblica oltre che essere inaccettabili sul piano deontologico.” Si rischia di spingere alla “clandestinità sanitaria” persone bisognose di cure: una situazione pericolosa per i singoli e, in caso di malattie trasmissibili, per l’intera comunità. Perché le malattie, si sa, non badano al colore della pelle e non controllano documenti. “L’effetto della cancellazione di questo comma - prosegue la Simm nell’appello a ritirare l’emendamento, sul sito www.simmweb.it - vanificherebbe il lavoro fatto negli ultimi 13 anni, che ha prodotto importanti successi nell’ambito sanitario tra gli immigrati testimoniato ad esempio dalla riduzione dei tassi di Aids, dalla stabilizzazione di quelli relativi alla tubercolosi.” Oltretutto, con un significativo contenimento dei costi, “in quanto l’utilizzo tempestivo e appropriato dei servizi (quando non sia impedito da problemi di accessibilità) si dimostra non solo più efficace, ma anche più “efficiente” in termini di economia sanitaria.” CATONE novembre 08 per web:CATONE 22 27/11/2008 9.45 Pagina 22 AMBIENTE FLASH Premio a Monte Porzio Catone come Città del Vino Sostenibile 2008. L’Associazione Nazionale Città del Vino rende noto che, in occasione dell'Assemblea che si è tenuta a Costigliole d'Asti il 18 ottobre scorso, sono stati proclamati i vincitori del Premio Città del Vino Sostenibile 2008. Al comune di Monte Porzio Catone è stato assegnato il riconoscimento per la categoria "Energia" per "l’adozione di un regolamento edilizio solarizzato che prevede l’obbligo per i nuovi edifici e per quelli ristrutturati: di prevedere impianti solari termici per soddisfare almeno il 60% del fabbisogno di acqua calda sanitaria; di isolamento termico dell’involucro edilizio <70 KWh al mq; di impianto di riscaldamento centralizzato negli edifici di nuova costruzione con più di 4 unità abitative; impianto di recupero delle acqua piovane per servizi (scarichi, giardini, ecc.)". Il Sindaco Buglia, in rappresentanza dell’amminstrazione della città, si è recato alla manifestazione per ricevere il riconoscimento. “Il cappello del prete torna a splendere”, fa sapere in una nota l’ufficio stampa del Parco regionale Castelli Romani. Il monumento sepolcrale si trova nel versante nord del Tuscolo, all'interno del comune di Monte Porzio Catone. La vegetazione lo aveva completamente ricoperto nascondendolo agli occhi dei visitatori. “Il monumento – ha affermato Giancarlo Trombetta, vice presidente del Parco – è stato restituito ai cittadini come simbolo e impegno per il recupero di tutti quei siti abbandonati e dimenticati che rischiano di perdersi per sempre, liberandono dalle sterpaglie e dall’immondizia”. “L'area protetta - continua Trombetta - è ricca di tesori nascosti la cui manutenzione e tutela è estremamente dispendiosa, tanto che molti di questi non sono neppure stati riportati alla luce per evitarne il degrado e il saccheggio. Il monumento – conclude – è stato restituito ai cittadini come simbolo e impegno per il recupero di tutti quei siti abbandonati e dimenticati che rischiano di perdersi per sempre”. “Ecocity” scende in piazza, con uno stand informativo sulle tecni- che di compostaggio. Riceviamo e pubblichiamo da Valerio Carbone, ufficio stampa Ecocity: «Il 15 e il 16 novembre, l’associazione monteporziana ha allestito, in piazza Porzio Catone, uno stand relativo al progetto “ComposTiamo”. L’iniziativa, connessa alla “Settimana dell’Educazione e dello Sviluppo Sostenibile” dell’UNESCO, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Roma - dipartimento Rifiuti, fa parte dei progetti votabili per il “bilancio partecipato” del comune di Monte Porzio Catone. Lo stand ha svolto una funzione dimostrativa e d’informazione per tutti i passanti interessati, ha distribuito materiali divulgativi e la bella locandina Unesco che presenta un giovane “Amleto” che si pone dubbi interrogando una lattina post - consumo sui cui si scorge il mare sconfinato che rende la Terra un Pianeta Blu. Compost maturi, compost ancora in fermento (con tanto di relativi vermi), compostiere da giardino, sacchi per la casa: ecco alcuni esempi proposti dall’Associazione per le tecniche di riciclaggio. Lo spirito dell’iniziativa è votato alla logica ambientalista e scandito dallo slogan “Non interrompiamo un ciclo vitale”. Fondi di caffè, bucce di frutta e verdura, gusci di uova, foglie secche e teste di pesce, insomma tutti i rifiuti organici (quasi il 30% del totale dei rifiuti quotidiani) possono continuare ad avere una funzione vitale ed essere utilizzati come fertilizzanti naturali se raccolti appositamente ed in modo differenziato. Risparmiare sui rifiuti significa sottrarre quelli organici dai più costosi sistemi di smaltimento e ridurre così l’impatto sul territorio con l’istallazione di meno discariche ed incendiari.» CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 AMBIENTE Grandangolo sui rifiuti castellani 9.45 Pagina 23 23 “Aumento della raccolta differenziata di quasi l’8%”, “Insieme per la differenziata – l’obiettivo è raggiungere entro il 2011 è il 50% di raccolta”, “La differenziata non va”, “Rifiuti, si cambia”… Questi, i titoli “estrapolati” dalla stampa locale nelle ultime settimane. Ai Castelli Romani, allo stato attuale, la raccolta differenziata ancora non riesce a decollare. Laddove Ciampino, con il Porta a Porta, riesce a superare le aspettative della Regione, 50% entro il 2011, raggiungendo il 60%, la maggior parte dei comuni castellani ancora stenta e punta sul PaP senza risultati d’eccellenza. “Grandangolo”, dopo un report fotografico iniziato a luglio sul territorio locale, si occupa questo mese di Grottaferrata e Rocca Priora, comuni in gara d’appalto e in totale rinnovamento sulla gestione dei rifiuti. Rocca Priora. Tarsu in aumento, secchioni e campane in “ribasso”. Il comune ha appena chiuso il suo bilancio con un disavanzo di circa 600 mila euro. Ripercussioni “oblige” anche per la Tarsu destinata ad aumentare per errore di contabilizzazione. Il commissario Lupo spiega: “Dal comune sono stati spesi, nel 2007, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, 1.483.000 euro, mentre l’importo della relativa tassa a carico dei cittadini ammonta a circa 800 mila euro.” Conseguenza fatale, la delibera per la revoca del servizio alla Asp di Ciampino e la gara, di durata 3 anni, per il nuovo affidamento. Un operatore di Rocca Priora racconta: “fino ad oggi, copriamo ogni sabato un turno di 3 ore dove siamo con un container per accogliere gli ingombranti. Quattro sabati, quattro zone, da via Mediana sulla Tuscolana a Colle di Fuori. Abbiamo anche noi riscontrato delle difficoltà per lo smaltimento dei rifiuti. Dobbiamo spesso lottare contro le discariche che si formano intorno alle campane. Abbiamo subito dei danni al deposito, sono stati danneggiati i mezzi”. Puntualizziamo: la cattiva gestione dello smaltimento dei rifiuti a Rocca Priora è salita fino in Commissione Europea, ma è sul territorio locale che si agitano veramente gli animi. “La situazione è critica, inammissibile e allarmante. Spariscono le campane della differenziata, sono stati spostati i secchioni in certe zone, si creano delle discariche su strada!” spiega Leda, una cittadina arrabbiata. Tiriamo le somme, sono e saranno i cittadini a pagarne le conseguenze, non di certo chi era in giunta l’anno scorso o chi occuperà la poltrona ad aprile prossimo. Grottaferrata. Dal 4 novembre Grottaferrata è in gara d’appalto per la raccolta domiciliare e il trasporto dei rifiuti urbani e dei servizi connessi. Sono 6 le ditte in gara: Sangalli Giancarlo & C, Agesp S.p.A, Tekneko Sistemi ecologici, Monteco-Ecopolis 2000 Ati cost., Manutencoop Servizi Ambientali e la Cns Consorzio nazionale servizi. Le buste sono state aperte e le offerte sono in corso di valutazione. I requisiti e le competenze della nuova ditta per lo smaltimento dei rifiuti dovranno essere ottimizzati per la buona gestione del servizio. Un primo passo verso il potenziamento del PaP, senza dimenticare il recupero di zone considerate da tempo luogo di discarica, come la zona dei secchioni in strada vicinale Aldobrandini, o la zona dell’ingresso al Tuscolo dove ogni cittadino può liberamente, tutti i giorni, scattare una foto diversa (vedi foto). A Frascati è crisi su raccolta delle lattine. Nota italiana: i dati dell’andamento economico dell’industria del riciclo sono in controtendenza: + 17%. Le emissioni di CO2 sono diminuite di 55 milioni di tonnellate. L’inchiesta prosegue. HELENE DUVAL CATONE novembre 08 per web:CATONE 24 27/11/2008 9.45 Pagina 24 SPECIALE inceneritori Malagrotta, Colleferro, Albano... A Manlio Cerroni, patron degli smaltimenti laziali, non piace mettersi in mostra, mai interviste, mai salotti buoni, mai anticamere politiche, solo soldi, tanti soldi. Ai giornalisti offre visita guidata, spiega pregi, illustra vantaggi, mostra impianti e satelliti, quasi fosse, Malagrotta, la città ecologica del nostro futuro, fornisce numeri, senza troppi fronzoli. Lo faceva prima del sequestro, a maggior ragione lo fa dopo: il 13 novembre, giorno previsto per la “cerimonia” d’inaugurazione, la stampa è convocata per ascoltare le ragioni del Re della monnezza: “i magistrati sbagliano l’interpretazione della normativa... L’impianto è come il K2, non produce diossine... Seveso 2? Chiedetelo a Storace”, e poi, “l’anno prossimo a Malagrotta, ai due impianti di biometano, si aggiungerà una stazione di distribuzione di idrogeno, energia di trazione del futuro, tecnologia di cui siamo pionieri”. Al suo fianco, il co-indagato Francesco Rando, responsabile della discarica di Malagrotta, appena condannato in altro processo, per smaltimento “senza alcuna autorizzazione di rifiuti pericolosi derivanti dal trattamento chimico-fisico del percolato e dei fanghi dell’Acea”. La “città ecologica” made in Cerroni eccola qui. Accanto alla casa del signor Pino e della signora Francesca, con vista sulle colline della discarica, coup d’oeil sul gassificatore, sulla raffineria, sul deposito di carburante, sulle torri del vecchio inceneritore fatto chiudere da un altro giudice, sullo stabilimento per i rifiuti ospedalieri (magari è da lì che è scappato il sacco di “speciali” fotografato dalla nostra giovanissima redattrice di Città dei Ragazzi mentre navigava sul Tevere). Zona “Seveso 2, rischio di incidente rilevante”. Il gip che ha ordinato il sequestro ha forse visto quelle colline, quella raffineria, quel deposito di Gpl, perché scrive: “sussiste fondato pericolo che la prosecuzione dell’attuale esercizio dell’impianto e la libera disponibilità di cose pertinenti al reato possa agevolare o protrarre le conseguenze del reato... trattandosi di esercizio di impianto in totale carenza dei requisiti di legge”; il gassificatore è "nelle immediate vicinanze dei siti pericolosi e in particolare di una raffineria e di un deposito di Gpl". Bufera, ovviamente. Dopo la visita dei carabinieri a prelevare tutte le documentazioni in Regione, il governatore Marrazzo e il suo delegato ai rifiuti Mario Di Carlo chiedono accertamenti rapidi, certificazioni e via libera al gassificatore. Comitati del no, WWF, Verdi e Sinistra, invece, plaudono l’iniziativa della magistratura. Ambientalisti autentici e dell’ultim’ora si battono a colpi di dichiarazioni. C’è chi si chiede come mai la magistratura è intervenuta solo adesso (ma in realtà già da tempo vigili del fuoco e carabinieri avevano sollevato rilievi), a 48 ore dall’inaugurazione, chi invece si chiede come mai l’Agenzia regionale per l’Ambiente non si sia accorta di nulla. La bufera non riguarda solo Malagrotta. A metà ottobre il sindaco di Colleferro aveva lanciato l’allarme per la discarica di Colle Fagiolara: “Entro un mese - e ci siamo - bloccherò l’arrivo dei rifiuti dai 34 comuni del Lazio”. Vuole un impianto per Cdr (combustibile da rifiuti), da aggiungere ai due gassificatori già attivi che bruciano rifiuti provenienti dal nord Italia, con somma salute dei cittadini. Nel fratttempo, si discute del crack finanziario del consorzio Gaia, i lavoratori scendono in piazza. Mario Di Carlo suggerisce il suo salvataggio insieme ad Acea, Ama e Consorzio Laziale Rifiuti, ovvero ancora Cerroni. Anche stavolta - siamo a fine ottobre - interviene la magistratura: 24 indagati, 38 immobili sequestrati, belle case, palazzi, 53 milioni di euro, perquisizioni a tappeto in tutta Italia, per indagare sulle ipotezi di peculato, truffa aggravata, corruzione, bancarotta fraudolenta. Notizia uscita a chiusura delle pagine: la magistratura di Velletri indaga anche sul funzionamento dell’impianto per Cdr (combustibile da rifiuti). Marrazzo invita Alemanno a trovare un sito idoneo ad ospitare una nuova discarica: che Roma pensi a se stessa. Replica il capogruppo FI alla Pisana Alfredo Pallone, intervistato da Il Tempo: “Perché invece di pensare ad una discarica, non si attiva una “Si chiama deliver or pay la regola secondo la quale la quantità di rifiuti d alla tariffa di conferimento”. Questa la denuncia di Andrea Tupac Mollica, coor “L’accordo di massima è già siglato per i 4 inceneritori della Sicilia e potrebb nella Regione Lazio qualcuno raccolga le raccomandazioni Abi (Associazione rebbe definitivamente sepolta. Nessun Comune è disposto a fare la differenz CATONE novembre 08 per web:CATONE ... nel mirino di paola bolaffio 27/11/2008 9.45 Pagina 25 25 seconda linea del gassificatore di Malagrotta?”. Ma come? Il capogruppo regionale vuole una seconda linea, mentre il Pdl municipale dichiara di avere il merito di aver sollecitato la magistratura (vedi comunicato dei consiglieri Aumenta, Fiorvanti, Barbieri, Giudice e Alampi)? Continua Pallone: “E’ forse perché la maggioranza teme la reazione delle sue frange più estreme?». Forse. E non è un male, in democrazia. Perché Sinistra e Verdi hanno sempre osteggiato, almeno fino ad oggi, i gassificatori. Lo dimostra il fatto che l’assessore all’Ambiente Filiberto Zaratti non ha avuto la pur logica delega ai rifiuti dal suo presidente. Il gassificatore di Malagrotta, intanto, è sequestrato. Parla Di Carlo: “In realtà è in esercizio provvisorio, è in funzione da agosto e lo sarà fino a febbraio. Questo tempo doveva servire anche per la messa a norma di tutte le procedure". L'assessore regionale spera che “non si tratti di ballons d'essai dai quali usciamo magari tra qualche mese senza novità. Sono 30 anni che assisto a sequestri e dissequestri, me lo aspettavo: siamo in un paese in cui, se provi a risolvere un problema sui rifiuti, assisti a questo. E' successo in Campania. Del resto da giorni si leggevano interviste a persone che da 30 anni dicono le stesse cose e di colpo diventano degli oracoli. Governare è faticoso ma noi continueremo a farlo”. Dal fronte castellano, nuove preoccupazioni. A metà ottobre è stato ribaltato quel Via negativo dato a fine marzo sull’inceneritore di Albano. Il 18 ottobre corteo di protesta, in corso una raccolta firme: “Non riusciamo a capire cosa possa essere cambiato a sei mesi di distanza dalla bocciatura della Regione Lazio al progetto dell’impianto - dice Mirko Laurenti di SD - Se siamo in presenza di un nuovo progetto, occorre che l’iter procedurale consenta la partecipazione dei cittadini. Altrimenti saremmo di fronte ad una procedura ingiustificabile, carenza di senso democratico e sottovalutazione dei pericoli ben evidenziati nelle ragioni che stanno alla base della VIA negativa”. “Tutto questo mentre continuiamo a non avere notizie dell’incremento della raccolta differenziata, degli impianti di compostaggio e di trattamento meccanico biologico, decisi dalla Regione ed indispensabili – questi sì – ad affrontare il problema”. Qualche segnale, in queste ultime settimane, c’è stato. Nuova campagna per la Rd, più di un comune dell’area castellana che dichiara gli avvii al nuovo sistema, 200 campane in più dalla Provincia, annuncio di un finanziamento di 15 milioni di euro per differenziata porta a porta. Ma il sequestro di Malagrotta getta benzina sul fuoco. “Si chiede di rivedere la costruzione dell'impianto di Albano, perché questo utilizzerà la stessa tecnologia di quello chiuso dal Gip di Roma”, dichiarano in una nota congiunta i segretari castellani Andrea Tupac Mollica (Verdi), Danilo Marra (Rifondazione Comunista), Ileana Piazzoni (Sinistra Democratica) e Giovannino Sanna (Comunisti Italiani). “Per le analogie che ha con quello di Albano, riteniamo auspicabile che l'indagine si estenda alla complessa vicenda che ha portato all'autorizzazione di questo impianto. Più volte abbiamo sollevato fondati dubbi di legittimità sull'iter amministrativo che ha portato a ribaltare la VIA negativa formulata dalla Regione nel marzo scorso. Inoltre quest'impianto, gemello di quello di Malagrotta, utilizza analoghi materiali e tecnologie per il processo di combustione: tutti elementi per i quali la Procura di Roma ha ritenuto necessario disporne il sequestro”. Infine, una nota: “Siamo convinti che la gestione dei rifiuti nella nostra Regione debba avvenire in modo trasparente, con il ricorso alle migliori tecnologie disponibili, e nella totale garanzia della sicurezza, della salute dei cittadini e delle comunità locali che vivono vicino a questi impianti”. da conferire ad un inceneritore viene fissata d’autorità fin dall’inizio, insieme rdinatore Verdi Castelli Romani e di Claudio Fiorani, portavoce Verdi di Albano: be essere introdotto per il termovalorizzatore di Acerra. Temiamo che anche Bancaria Italiana). A quel punto ogni politica virtuosa sul ciclo dei rifiuti verziata e a pagare pure il conferimento all’inceneritore”. CATONE novembre 08 per web:CATONE 26 27/11/2008 9.45 Pagina 26 CULTURA trashami l’anima “Il senso dei rifiuti”: riflessione filosofica e antropologica sui resti che la specie umana lascia dietro di sé. Un convegno in due sessioni, per inquadrare il rifiuto “tra storia ed antropologia” e “tra ecologia radicale ed etica ambientale”. “Pensiamo che il tema vada affrontato all’interno di incroci disciplinari – spiega Aldo Meccariello, direttore della rivista online di critica filosofica Kainos, che organizza l’incontro con il contributo del Consiglio Regionale e il patrocinio dell’assessorato alla Cultura di Monte Porzio – Vorremmo spingere la riflessione verso l’alto, a partire da categorie non strettamente ancorate all’attualità”. Al Collegio Inglese, Monte Porzio, venerdì 28 (ore 16-18.30) e sabato 29 novembre (dalle 9.30). Intervengono Vincenzo Cuomo, Gabriella Baptist, Bruno Moroncini, Alessandro Dal Lago, Stefania Astarita, Guido Viale, Marco Fratoddi, Beppe Caccia, Tonino Bucci. Info: www.kainos.it Il radon ai Castelli Romani Rischio Radon: un convegno ai Castelli Romani. Gas naturale radioattivo, la cui presenza è attestata anche ai Castelli Romani, il radon si forma nel sottosuolo e nelle rocce dal decadimento dell’uranio e costituisce, se inalato o ingerito attraverso l’acqua, un pericolo concreto per la salute. Le statistiche presentate al convegno che si è tenuto a Marino lo scorso 31 ottobre hanno ribadito che la pericolosità del radon, superiore anche a quella del benzene e dell'amianto, è talmente elevata da renderlo la seconda causa al mondo di tumore ai polmoni dopo il tabacco. Nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia da tempo inserito questo gas nel primo gruppo delle sostanze cancerogene, in Italia il problema viene sottovalutato dai cittadini, privi delle adeguate informazioni, e, soprattutto, dalle istituzioni. Giancarlo Torri, dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nel suo intervento alla giornata organizzata da Marino Aperta Onlus e Nuovi Castelli Romani, avrebbe dovuto fornire i dati sui rilevamenti in corso di svolgimento nel territorio laziale. Le misurazioni, iniziate nel 2005 a seguito dell’approvazione della Legge Regionale 14/2005 sulla prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon per le abitazioni private, sarebbero dovuti terminare entro l’estate del 2007, ma così non è stato (legislazione nazionale obbliga la verifica della presenza del radon solo nei luoghi di lavoro). "I dati non saranno disponibili prima della fine del 2009", ha dichiarato Torri, secondo cui “la concentrazione media di radon al suolo fin qui rilevata è in linea con la media nazionale, ben al di sotto di quella rilevata nella provincia di Viterbo”. Un dato che può rassicurare solo in parte perché le caratteristiche geomorfologiche ed abitative dei Castelli Romani favoriscono pericolosi accumuli di radon. Il gas, infatti, viene sprigionato dal peperino e dal tufo, materiali di cui sono ricchi il sottosuolo e le abitazioni del nostro territorio, e si addensa negli spazi chiusi come case e cantine, spesso prive di pavimentazioni isolanti. Il piano regionale di intervento sul radon subirà quindi un ritardo perché, come ha confermato Giovanni Cherubini di Arpalazio, sono necessari i dati definitivi e la mappatura dei luoghi a rischio per programmare, ove necessario, “adeguati interventi tecnici e bonifiche per ridurre le concentrazioni di radon”. Che fare nel frattempo? Massimo Calamosca dell’Enea ha ricordato, oltre alla necessità di garantire alle abitazioni un’adeguata ventilazione, che “oggi è possibile verificare la presenza del radon con due tipi di dispositivi, attivi e passivi. I rilevatori passivi, pellicole sensibili alla radiazione Alfa”, sono reperibili in commercio a prezzi accessibili. FEDERICO RIDOLFI CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 9.45 CULTURA Chicco nucleare Pagina 27 27 Fa uno strano effetto, sentire quel Chicco Testa che guidava Legambiente, parlare appassionato del nucleare come panacea per i mali dell’inquinamento da carburante fossile. Eppure è così, e non da oggi. Chicco Testa ne ha fatto pure un libro, di un teorema ormai diffuso anche tra gli ambientalisti. Un libro, “Tornare al nucleare?” (Einaudi - Gli Struzzi), che il sindaco di Frascati Francesco Paolo Posa e l’assessore Stefano Di Tommaso hanno voluto presentare nelle “loro” Scuderie, il 12 novembre scorso. Come sostiene in tutte le 113 pagine del libro, Testa ribadisce in sala i gli argomenti a favore del nucleare in Italia, frasi che fino ad un non lontano passato forse ci saremmo stupiti di sentir uscire dalla bocca di un ambientalista: la necessità di energia, senza la quale la crescita economica rimarrebbe in stallo mentre i consumi aumenterebbero dell’1-2 % ogni anno; la possibilità di salvaguardare l’ambiente nella felice prospettiva delle costruzioni delle centrali (“i problemi riguardo all’impatto del nucleare sull’ambiente ci sono, indubbiamente - dice - ma sono sicuramente risolvibili”, il come, poi, ce lo dirà lui), e infine un confronto con la Germania. Testa dichiara che “è leader dell’energia solare nel mondo, eppure questa copre lo 0.87% dell’utilizzo di fonti energetiche. Analogamente, la Danimarca lo è per l’energia eolica, ma anche essa copre cifre in percentuali irrisorie. Quello che voglio dire è che, di sicuro, il nucleare rende nettamente più di quanto possono rendere le alternative”. Forse Testa esamina una per volta le voci, perché stando a dati neppur tanto recenti (2005), si stima un utilizzo delle fonti di energia alternativa in Germania superiore al 6% e che dovrebbero rendere entro il 2030 più del 40 %. Dopo la considerazione sull’inport del nucleare da altri stati (“non conviene, rispetto ad una produzione propria”) Testa conclude il suo discorso con una considerazione sull’Italia: secondo lui è un “Paese di vecchi”, nel senso che saremmo tutti troppo attaccati alle tradizioni. Meglio “rischiare per progredire”. La parola passa quindi ai giornalisti, tra i quali un amico di vecchia data, Luigi Jovino, ex co-militante di Legambiente. Che però lo stuzzica: “Mi pare che tu stia abbandonando lo zainetto dell’ambientalista per portare unicamente quello del manager” (e in effetti è Managing Director di Rothschild, presidente di Telit Communications Plc e di Roma Metropolitane). Testa ribatte: “L’ambientalismo è diventato un insieme di luoghi comuni. A mio parere, gli ambientalisti dovrebbero, per esempio, approvare la combustione dei rifiuti, anzichè farsi prendere in giro con la differenziata”. Ovvio, sorvola sul fatto che la differenziata è una presa in giro non per colpa di chi la fa, ma per colpa di chi la promuove. E sorvola pure sugli effetti devastanti degli inceneritori, ché termovalorizzatori in Europa è proibito chiamarli. FRANCESCO RENZI CATONE novembre 08 per web:CATONE 28 27/11/2008 9.45 Pagina 28 CULTURA Khasiev “Guardo il paesaggio come se lo vedessi attraverso il tempo, come se il mio sguardo iniziasse da un secolo fa”. Iniziamo dalle stesse parole di Vladimir Khasiev, per parlarvi di una mostra delicata e semplice che si tiene a villa Mondragone dal 31 ottobre al 21 dicembre. Una gita fuori porta che parte dai Castelli Romani fino al ritorno in città, dalla bucolica ricerca del bello fino alla Roma dei tram e delle grandi rovine. Khasiev è abilissimo nella sua tecnica, una visione che l'acquerello rende sempre onirica aumentata dalla volontà di trattare la luce esagerata della sua forza ombrosa. Quale miglior territorio se non quello del sud romano per indagare questo sguardo antico, che tratta le linee ferroviarie come dipingesse carrozze, che sa tagliare lo sguardo con una capacità fotografica, inquadrando quando una rovina, quando una siepe, quando il tronco sublime di un albero, in una prospettiva mai esagerata ma sempre scenografica. Ed è proprio ai bozzetti di scenografie che passa il pensiero quando si arriva a scrutare Khasiev. Facile il raffronto con i grandi acquarellisti del Grand Tour, romantici in ogni gesto. A noi mancano i contadini settecenteschi che godono del raccolto, così Khasiev li taglia via, come se da una foto si tagliasse un filo inferiore, la parte che non possiamo più avere, perché anacronistica, perché ora si troverebbero le discariche, i cavalcavia, il traffico stradale. E' un taglio consolatorio, un attimo in cui riprendere fiato e guardare solo il bello del nostro paesaggio. Pensando sempre che il paesaggio sia MM paesaggio e non un posto dove paesaggiare con lo sguardo. Il Museo del Barocco Romano In occasione del ventennale dell'acquisizione di Palazzo Chigi (1988 2008), il 6 novembre scorso è stato presentato alla stampa, nella sua veste definitiva, il Museo del barocco romano. Il Museo, aperto al pubblico dal 9 novembre, è nato da un'idea di Maurizio Fagiolo dell'Arco, il grande studioso prematuramente scomparso nel 2002. Oltre 200 le opere esposte, a confermare la funzione guida che il Museo del barocco romano vuole avere sia a livello nazionale che internazionale come riferimento scientifico per l'arte del seicento e settecento romano, per la particolare coerenza, omogeneità e sistematicità di presenze artistiche della sua collezione. CATONE novembre 08 per web:CATONE CULTURA 27/11/2008 Modì a Frascati 9.45 Pagina 29 29 Leggere sui comunicati stampa che Modì va a Frascati con una tela che sbarca in Italia per la prima volta, devo dire che riempe un po’ d’orgoglio. Per noi dei Castelli, abituati a fare l’eterna lotta culturale con i giganti romani, arrivare ad uno scoop di tale portata genera un certo vanto di cui andare fieri nei vari salotti culturali. La stesura della mostra è ampia, abbracciando tutti e due i piani delle Scuderie Aldobrandini ed includendo un’omaggio all’artista che ha visto partecipare nomi già noti all’ambiente frascatano: Baldo Diodato, Renato Mambor, Luca Maria Patella e Vettor Pisani. Quindi Modì a Frascati, Modì accompagnato da una serie di artisti che lo rielaborano. Modì e i documenti fotografici che raccontano la sua infanzia, Modì e i cimeli dell’artista, i libri di favole con gli scarabocchi, la tavolozza trabordante colore. Modì visto dalla macchina fotografica di Anna Marceddu, che ne illustra il percorso di vita dalla Sardegna alla Toscana, da Venezia a Parigi. E finalmente Modì con le teste di donna, le meravigliose cariatidi, gli schizzi su cartoncino e la commovente Femme aux macarons, del 1917, sospesa nell’ambiente caldo e sessuale, sintetico e avvolgente di ogni Modigliani. Sorpresa estasiata trovare oltre le bianche pareti divisorie gli schizzi di Max Jacob che da soli bastavano ad incentrare una mostra. Ci siamo chiesti, però, se nel curare la mostra non ci si sia fatti prendere la mano dall’ansia di non dare abbastanza. Il Modì della sintesi, della pulizia, dell’eleganza, forse bastava a sé stesso, senza bisogno del “sostegno” delle rielaborazioni, pure intellettualmente giustificate, o dei documenti fotografici, che rischiano di disorientare chi non chiede altro che vedere Modì. Resta senz’altro il clamore, la bravura, ill merito d’essere riusciti ad ottenere una tela simile per il pubblico castellano, nota positiva di una crescita espositiva che fa sperare bene per il futuro. MARCO MORICI Premio al Sistema Museale Grand Tour dei Castelli Romani e Prenestini per il suo nuovo progetto divulgativo multimediale. L’assessore regionale alla Cultura Giulia Rodano ha presentato, il 12 novembre scorso in una conferenza stampa in Regione, i nuovi prodotti divulgativi del Museum GT, progetto co-finanziato con i fondi regionali del Docup ob.2, che si è classificato tra le migliori azioni di valorizzazione del territorio regionale con l'iniziativa "Non solo Fannulloni" del Ministero della Funzione Pubblica. A ricevere i riconoscimenti, la direttrice del Grand Tour, Giovanna Cappelli e il Presidente della Comunità Montana Castelli, Giuseppe De Righi, ente capofila del sistema museale. I Dvd tridimensionale, il portale internet, una catena editoriale con 12 libri illustrati in doppia lingua, “un programma di promozione e valorizzazione” che, ha detto Rodano, “siamo convinti potrà rilanciare nel Lazio e oltre, i luoghi straordinari del Grand Tour”, verrano presentate sul territorio il 29 novembre al Castello di Genazzano. CATONE novembre 08 per web:CATONE 30 27/11/2008 9.45 Pagina 30 CULTURA Jovino tra intrighi e finocchiella Ai Castelli, Luigi Jovino è un’autorità: in fatto di giornalismo (corrispondente del Messaggero), di politica (l’anno scorso si è presentato con il Pd), di salotti (lo invitano dovunque), di scuola (insegna matematica alle medie di Colonna), di cucina, ristorazione, prodotti tipici, ricette, sapori, odori, aromi, vini, pani, carni e pesci, uomini, donne, misture tra cultura e sensi, soffritti di filosofia e litigi, intingoli di poesia, pittura e insofferenza. Luigi - ci permettiamo il tu, che è il direttore dello Squolamia che realizziamo - è alla sua quinta fatica editoriale. Stavolta il titolo, Strani intrighi di fritti, battuti e finocchiella selvatica (edito in collaborazione con il Distretto delle Eccellenze, ovvero Comunità Montana e Provincia di Roma), ci porta a spasso nella grande commedia della cucina castellana, l’eccellenza che ha portato per secoli sulle colline romane e dalle colline romane a Roma i cibi ed i vini, “burini” o nobili, comunque molto apprezzati, delle nostre terre. La commedia in questione è quella degli intrighi tra cuochi e gente del cinema, testimonianze dirette, raccolte nei ristoranti di ogni Castello. Ricordi di camerieri, di cuochi e ristoratori, di attori, registi e atmosfere. Paolo Stoppa che deve ancora pagare la birra al bar in piazza di Corte ad Ariccia, le cene al Bernini di Burt Lancaster, Alain Delon e Claudia Cardinale dopo le riprese del Gattopardo, la Dolce vita versione Castelli all’Helio Cabala di Marino, con Frank Sinatra, Mastroianni, Elizabeth Taylor, l’oceano di sapori di Cesarino & La Perla, piatto preferito dei Cesaroni televisivi, gustato nella stessa sala che già aveva fatto da set per Un medico in famiglia, l’arte della recitazione tra sale da ripresa e cucina, ovvero i riti di Claudio Ciocca intorno agli indescivibili antipasti del Fico Vecchio, la cui storia risale alla prima metà del XVI secolo, passa attraverso gli artisti del Grand Tour e arriva ad Anna Magnani, Clack Cable, Roberto Rossellini, Lina Wertmuller, Luca Verdone e Nanni Moretti. Cibo e arte. Binomio di cui Jovino sta percorrendo ogni risvolto, un libro dopo l’altro. Stavolta protagonisti sono gli osti, “abituati a recitare a soggetto”, dice l’autore: “Spesso l’immagine data da un locale è pura rappresentazione. Le maestranze, al motto del clientehasempreragione, girano cortometraggi esaustivi che non danno possibilità di repliche. La gente assiste impotente, come umili spettatori a cui, però, va riconosciuto l’onore di poter scegliere”. CATONE novembre 08 per web:CATONE CULTURA 27/11/2008 Giudici, pensateci voi 9.45 Pagina 31 31 Leggo a pagina 68: “Chissà cosa pensava quel cancelliere pugliese mentre puntava la sua matita sul calendario, alla casella di giovedì 27 febbraio 2020, quel giorno di fine settembre 2007 quando era venuto da lui l’avvocato di due braccianti agricoli ormai in pensione, entrambi sulla soglia dei settanta. Gente semplice, schiena spezzata... chiedevano di morire in pace, a casa loro, guardando la tv, con i pochi soldi di pensione... ma almeno che fossero quelli dovuti... Prima udienza fissata al 27 febbraio 2020... In due mesi e 19 giorni, il magistrato torinese Raffaele Guariniello ha chiuso l’inchiesta sulla ThyssenKrupp”. La Palude (ed.Gremese 2008) descritta sapientemente da Massimo Martinelli è quella della giustizia italiana, che il giornalista-scrittore ben conosce, avendo passato l’intera carriera a scorribandarci dentro in qualità di giudiziarista per il Messaggero. Martinelli è uno di quei cronisti che ascoltano pacatamente e pacatamente riflettono, senza ansie da scoop, pur se ne ha parecchi all’attivo. Ha camminato nei corridoi dei palazzi di giustizia fin da ragazzino, conosce tutti gli avvocati, i magistrati, i cancellieri e i segretari del Paese, almeno tutti quelli i cui processi finiscono sulle colonne del suo giornale. Insomma, un’idea di come vadano le cose là dentro ce l’ha, e ben chiara. E poi scrive bene, il testo scorre fluido anche quando riporta numeri e dati, anche quando deve aggirare querele o scavallare denunce. Ché la giudiziaria è così. Mica facile scriverla. Con la stessa scioltezza con cui racconta le storie di tanti processi, ne La Palude si addentra in tanti dei 1592 tribunali italiani, in quell’arcipelago in cui pochi tra i magistrati riescono a specializzarsi, in cui i numeri della produttività non dicono nulla, perché conteggiati in modi diversi; in cui - come nel caso di presunta pedofilia della scuola materna alle porte di Roma - la copia degli atti fino all’incidente probatorio può costare anche qualcosa come 25 mila euro; in cui la giovane avvocatessa, per mettere a segno una notifica, si deve alzare alle 4 ed essere in viale Giulio Cesare alle 5, per passarci poi la mattinata; in cui il 13,4% dei processi viene rinviato per difetti di notifica, quando basterebbe usare la posta elettronica; in cui può anche succedere, come se si saltasse in una macchina del tempo, di trovare una procura - quella di Cremona - dove le cose funzionano per merito di una semplice rivoluzione informatica e di un unico uomo, il giudice Beluzzi. Problemi e soluzioni. Martinelli non lancia accuse. Il tono è quello di chi registra e riflette. Pacatamente, com’è suo costume. Dice solo che “se la macchina della giustizia è sfasciata, la possono salvare solo loro, i giudici. Rimboccandosi le maniche, facendo di testa loro, anche interpretando, stiracchiando e riscrivendo le norme. Nel rispetto delle leggi fondamentali, ma senza aspettare che sia il Parlamento a risolvere problemi che, almeno a guardare i fatti, non possono risolvere”. PAOLA BOLAFFIO CATONE novembre 08 per web:CATONE 32 27/11/2008 9.45 Pagina 32 CULTURA Libertà di Lettura Ammettiamolo: a sfogliare il programma di Più libri più liberi 2008, settima edizione della Fiera della piccola e media editoria promossa dall’Associazione Italiana Editori, al Palazzo dei Congressi dal 5 all’8 dicembre, si prova un attimo di smarrimento. Oltre 400 espositori, 300 stand tra cui perdersi, più di 200 incontri, presentazioni, ospiti internazionali, seminari per operatori del settore, anteprime per lettori voraci di raffinatezze prelibatezze editoriali un po’ di nicchia, orgoglio e particolarità di tanti editori piccoli e medi. E poi uno spazio per ragazzi con eventi, mostre, bibliolibreria e persino un concorso, per filmati e fotografie realizzati in Fiera che raccontino lettori e lettura. E ancora, editoria e nuove tecnologie - i blog, i social network, e anche second life, ora che la bolla speculativa della “seconda vita” è esplosa. Un labirinto che può intimorire, ma in cui sarà bello, invece, perdersi cercando un libro per trovarne un altro, sfogliare in libertà, lasciar andare i passi e i pensieri per vie non note, perché l’incantesimo della lettura è anche questo. Per i più metodici, o per chi non vuol correre il rischio di mancare l’appuntamento con lo scrittore preferito, programma completo su www.piulibripiuliberi.it. Da annotare senz’altro in agenda gli incontri dedicati alla letteratura del continente latinoamericano, special guest di quest’anno, con il progetto America Latina tierra de libros. Dal realismo magico al mondo globale realizzato in collaborazione con l’Istituto Italo-Latino Americano. IR Il Prescelto E’ sicuramente una costante di ogni bambino che diventa grande, la fatidica domanda: “Come nascono i bambini?” Posta nel momento in cui sono troppo emancipati per credere a una cicogna che consegna infanti porta per porta o cavoli che partoriscono neonati. E come rispondere senza mettere in imbarazzo i poveri malcapitati, ossia i genitori? La risposta a questa domanda ce l’ha fornita Luca Laurenti (non l’attore) col libro Il prescelto, pubblicato da Edizioni Associate. Scorrevole, per nulla banale, come potremmo invece aspettarci, simpatico esempio per i genitori di come dare un responso ai loro giovanissimi e curiosi figli:lo scrittore dà voce agli spermatozoi stessi, protagonisti dell’epico viaggio che li porterà alla fecondazione. In particolare, la storia è vissuta sotto gli occhi di tre gameti: X1, detto il Coordinatore, saggio e forte dell’esperienza di un vecchio spermatozoo; Y9999, fedele amico del Coordinatore, sarcastico, arrogante e presuntuoso; e infine X65875749, timido , balbuziente ed impacciato novizio. Sotto il fiero comando del Coordinatore, questi ultimi due e altri milioni di spermatozoi verranno condotti, decimati nel numero a causa delle impervie condizioni che troveranno durante il viaggio, fino alla destinazione finale, le Tube Di Falloppio, dove l’ovulo attende uno di loro, il Prescelto... Divertente e gradevole libricino, Il prescelto è una comoda scorciatoia per genitori imbarazzati dalla domanda in questione, buono per loro e per chi ama divertirsi leggendo. FRANCESCO RENZI Roma 5-8 dicembre EUR Palazzo dei Congressi CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 CULTURA I volti nascosti 9.45 Pagina 33 33 Iranofilo prima di tutto. Non sa dire come e perché abbia iniziato ad interessarsi di “cose iraniane” Antonello Sacchetti, giornalista e viaggiatore. Misteri persiani. I volti nascosti dell’Iran, il suo secondo libro (Infinito edizioni) non è una guida e forse neanche un vero e proprio saggio, ma piuttosto un attraversamento affettivo della Persia, un reportage dal cuore pulsante del paese con cui “dovremo fare i conti ancora per molto tempo [...], sia per la soluzione dei conflitti in Medio Oriente sia per il destino delle risorse energetiche mondiali. E nel confrontarci con l’Iran dovremmo essere sempre consapevoli della sua storia e della sua cultura.” Per scavalcare gli stereotipi, quasi fisiologici in chi osserva da lontano, Sacchetti si interessa alle voci umane, che per tutto il libro raccontano le molte facce dell’Iran, terra di “bellezze assolute” grande cinque volte l’Italia, 70 milioni di abitanti un po’ arii e un po’ arabi, mongoli, turchi, con “una storia di incastri e ritorni che non si finirebbe mai di raccontare”. Una realtà “multiforme e affascinante” (“lo dobbiamo probabilmente anche alla sua anima sciita, che ha impedito che il predominio dell’Islam facesse tabula rasa di tutte le altre espressioni religiose e culturali”), che per le sue contraddizioni sorprende senza sosta. A questa realtà Sacchetti racconta di essersi avvicinato per passione prima che per desiderio di dialogo. Il dialogo è venuto poi, “anche con il silenzio, con la disposizione ad ascoltare” che l’autore ha incontrato nella Persia e nei persiani, ed è la cifra più caratteristica del libro. Riconoscimento delle diversità e ricerca della convivenza, ma anche di quanto Roma e Teheran hanno in comune. “Per l’acutezza delle osservazioni - commenta Amir Madani nell’introduzione - l’autore sembra un diretto discendente dei grandi viaggiatori europei da Marco Polo ad Ambrogio Contarini e soprattutto del romano Pietro della Valle, che raggiunse la corte dei re sufi nel XVI secoILARIA ROMANO lo”. CATONE novembre 08 per web:CATONE 34 27/11/2008 9.45 Pagina 34 CULTURA Tutta la musica monteporziana... Il curriculum del Maestro Silvano Mangiapelo non c’entra in una pagina di Catone. Collezione di diplomi di conservatorio, di specializzazioni, perfezionamenti e Alti perfezionamenti, diploma di “Wiener Meister Kurse für Dirigenten” a Vienna. Altra collezione, quella delle orchestre che ha diretto, dalla bulgara del festival di Sofia, alla Filarmonica di Stato di Vidin, dalla Symphonietta di Firenze, alla Sinfonica di Pescara e così via, di città in città, di nazione, tra premi (miglior direttore al master di Direzione d’Orchestra del M° Renzetti di Vicenza), concerti e lezioni (ha la cattedra ordinaria al Conservatorio di Frosinone). Ha partecipato e, ovviamente, vinto il bando di concorso per il nuovo coordinatore della Scuola Comunale di Musica Iseo Ilari di Monte Porzio. Qualche linea di indirizzo? “Consolidare, farne uno strumento di diffusione di cultura, far amare la musica ai ragazzi e divertirli, creare una rete di attori e fruitori proprio qui, in questa città dove la musica è tanto amata”. A questo scopo, c’è anche un convegno, organizzato per il 12 e il 13 dicembre dall’Officina delle Arti, realtà musicale monteporziana che lavora con i più piccoli musicisti (dai 2, 3 anni, al nido, in poi), insieme con il Comune e la scuola di musica, coinvolgendo la MPC Superband, l’istituto comprensivo Don Milani, con la grande Giovanna Marini e i suoi allievi monteporziani, e tutte le altre associazioni che propongono musica nella città. Ma partiamo dall’inizio, dalla ventata di nuovo. “La scuola, i docenti, anche qualche ragazzo, hanno passato momenti difficili. Ora c’è un’aria nuova, nuove iscrizioni, voglia di andare al di là dei confini cittadini. Seminando cultura, dal terreno fertile dei nostri allievi nascerà forse anche qualche elemento che vorrà proseguire gli studi. Ma adesso non è l’obiettivo primario. Vorrei tendere la mano a tutte le altre realtà musicali che ci sono a Monte Porzio, creare un polo di cultura insieme alla Banda, alla Corale, alla Scuola media e elementare, in un’ottica di apertura a 360°”. E sul piano della didattica? “Metodologie nuove, propedeutica al ritmo e alla strumentazione... i bambini si devono divertire a fare musica. Solo se amano, riescono ad apprendere. Vorrei sviluppare la musica d’insieme, riuscire a portare a Monte Porzio gli archi: è incredibile che non ci sia nessun iscritto al corso di violino”. E violoncello, una passione... “Sì, e il violoncello. Chiamerò qualche amico musicista, a costo zero, per qualche concerto divulgativo. Apriremo a nuovi strumenti, il mandolino, per esempio”. Classico o Moderno? “Pari dignità ai due dipartimenti”. Altre novità? “Metodi di avvicinamento alla musica per i più piccoli, esamini di verifica, concertini degli allievi...”. E il corpo docenti? “Sto sondando le capacità, mi pare siano tutti bravi. C’è tanta voglia di fare. Un buon team, davvero”. Al neo direttore, auguri e buon lavoro. Dialoghi sulla Musica è il tema del convegno, una due giorni il 12 e il 13 dicembre a Monte Porzio nell’aula magna dell’Istituto compr. don Milani, organizzato dall’Officina delle Arti con l’Istituzione Area delle Muse, l’assessorato alla Cultura, la Scuola di Musica, l’Istituto comprensivo, coinvolgendo tutte le realtà musicali monteporziane. Nel corso dei lavori si parlerà di educazione musicale, pratica strumentale, educazione vocale e pratica corale, ricerche e metodologie, aspetti psico-pedagogici e socio culturali, esperienze di Monte Porzio, sviluppo delle attività musicali nel territorio. Relazioni, dibattiti, per discutere della musica come “una delle intelligenze costitutive dell’umano, sapere essenziale, creatura di un pensiero uditivo non surrogabile da altri sistemi simbolici”. Interverranno il 1° giorno: Giuseppe Sellari, Renato Santia, Antonio Cupellini, Laura Toccini, Giulietta Ottaviani, Giuseppe Gobbi. Il 2° giorno, la parola ai musicisti: Sellari, Silvano Mangiapelo, Giovanna Marini, Giorgio Guidarelli, Andrea Mollica, Luigina Parisi. Concerto in chiusura, alle 19. Previste anche iniziative benefiche, una promossa dalla scuola (a favore dei bambini di Abo), l’altra, Stella del mattino, raccolta fondi in difesa diritti dell’infanzia. CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 9.45 CULTURA la storia delle donne Pagina 35 35 di paola bolaffio Teresa dagli occhi chiari presenta il suo progetto, messo a punto insieme all’assessore alla Cultura di Monte Porzio Catone Renato Santia. Parla poco, Pellegrini Raho. Fa vedere un video, girato l’8 marzo in un locale di San Lorenzo a Roma, dove si voleva fare il punto della situazione femminismo. Il video parla più chiaro di lei: sul femminismo grava una pesante panna montata a meringa di luoghi comuni, frasi fatte, leggerezza stolta. C’è davvero bisogno di fare ordine, di raccontare, di far entrare la storia al femminile nelle menti piene di veline, di donne manager, di tacchi a spillo e intelligenza camuffata, di iononmisentoinferioreall’uomo, grazie tante, lo sai perché? Lo sai, lo sapete, donne nuove e uomini in crisi, che c’è un femminismo dell’uguaglianza e uno della differenza? Sapete qualcosa di quelle due belle ragazze, amiche di Isabella Rossellini e del collettivo della Magliana che organizzava viaggi a Londra per abortire, che hanno aperto la Libreria delle Donne per poter comiciare a rileggere la storia del mondo in altro modo? Una c’è, qui in sala, nella biblioteca di Monte Porzio dove, per 11 appuntamenti da ottobre ad aprile, si racconta il femminismo come storia per non sole donne. Si chiama Maria Luisa Moretti e racconta la sua vita, la sua raccolta di lettura e di emozione, di percorso critico attraverso la letteratura di tanto mondo, attraverso tutti i saperi, ripartendo da zero, anzi, ripartendo da sè. E poi, insieme alle canzoni di Paola D’Agnese, le lotte contro le violenze e le ingiustizie, riuscendo in quell’intento dichiarato di far arrivare fino a dentro la conoscenza, empaticamente, permettendo al pubblico di non aver bisogno della Storia per capire il Femminismo, perché è una storia che non si può raccontare cronologicamente. E’ una storia tirata fuori dalle polveri, lì dove l’avevano sepolta, ma dove è sempre stata. Quella fatta dalle letterate, dalle regine, dalle scienziate, dalle artiste e le poetesse, le eroine e le vittime, allontanate dalle pagine ufficiali per far spazio a date e luoghi di battaglie con la maiuscola. Maria Luisa Moretti va, Giancarla Codrignani, giornalista, parlamentare, arriva. E’ l’11 novembre e si parla di Costituzione, di donne partigiane che però si chiamavano staffette. Si parla di Atti e di Diritti, conquistati lentamente. L’antropologia ci insegna quel che ci hanno fatto dimenticare: le femmine dei primati, non capendo il nesso tra atto sessuale e procreazione, allevavano i cuccioli da sole, con grande invidia dei maschi, che non potevano generare. Dall’antropologia anche la suddivisione per funzioni: artigianato, agricoltura, anche scrittura, per la donna. Caccia e pesca, per l’uomo. La custodia del sapere è femminile, dunque. Non si sarebbe detto, se non ci fosse stato il Femminismo. Prossimo appuntamento il 25 novembre, ore 17.30, con Chiara Zamboni, per “Fedeltà ad un desiderio: essere donna - essere filosofa”. JAZZ Per il secondo appuntamento della rassegna Donne in jazz, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Frascati e organizzata dalla Fondazione Adkins Chiti Donne in Musica, le Scuderie Aldobrandini hanno ospitato un evento d’eccezione, lo scorso 16 novembre. Hikary: Gilda Razani & Friends in concerto, sessione musicale con artiste provenienti dalla Germania, Svizzera, Giappone e Iran.Il 23, alle 18, sempre alle Scuderie, è il programma il concerto di Monika Herzig, pianista, compositrice e professore di jazz presso la Indiana University negli Stati Uniti, che, insieme al suo gruppo, ha suonato con Sting, Yes, Santana. Il 30 novembre, ore 18, è il Corelli Jazz Ensemble di Messina ad esibirsi, diretti dalla jazz woman Cinzia Gizzi. Il 7 dicembre alle Scuderie e poi il 9 dicembre, alle 11 all’Istituto Buonarroti, e l’11 dicembre al Liceo Manara di Roma, concerto di Milena Angelè Quintetto. Il 14 (Scuderie) e il 15 (Liceo Cervantes, Roma), è la volta di Paola Samonte Trio. CATONE novembre 08 per web:CATONE 36 27/11/2008 9.45 Pagina 36 CULTURA teatro in condominio Stipati nel sottoscala, le ferite ancora aperte per la riunione precedente, ma chiamati nuovamente a dar valere i propri diritti, questa volta non la faranno passare liscia al giovane musicista omosessuale proprietario del quarto piano. Sfodereranno i canini sul minutaggio della luce delle scale, la puzza del ristorante cinese, l’installazione di quel maledetto ascensore che pure servirebbe, ma la darebbe vinta all’anziano professore in pensione... Se non avete mai partecipato ad una di queste frizzanti serate tra inquilini arbitrate da un amministratore, è ora che entriate nella mischia. Se un brivido vi corre ancora su per la schiena ripensando agli occhi iniettati di sangue del dirimpettaio tanto gentile che avete visto tramutarsi in belva umana nell’ultimo incontro, è l’occasione giusta per sedare i rancori e riderci su, guardando da fuori la rappresentazione di un grottesco quotidiano capace di aprire squarci di cattiveria insospettabili che in un attimo possono trasformarsi in momenti di grande gioia comune. Il testo di Gerard Garier, tra i più apprezzati drammaturghi contemporanei, tradotto caso da Antonella Questa, la regia di Riccardo Serventi Longhi, la messa in scena della Compagnia dei Colori: l’Assemblea condominiale è in scena al Palatenda di Colonna il 6 dicembre e il 5 gennaio, dopo una serie di repliche al teatro Sette di Roma dove ha riscosso notevole successo di pubblico e di critica. Gli interpreti/condomini: Mariella Lo Cicero, Riccardo Serventi Longhi, Ernesto Colosimo, Emanuela Visconti, Mauro Vento, Maria Luisa Izzo. (info: 338.7429970 - [email protected]) FLASH Con Giulietto Chiesa, l’organizzazione di Alternativ@Mente ed Enrico Del Vescovo quale moderatore, il 21 novembre alle 18.30, al teatro comunale di Grottaferrata, conferenza dibattito su Informazione e Democrazia. Giulietto Chiesa coglie l’occasione per presentare ai Castelli il progetto Pandora (vedi Catone di ottobre). Alba Radians, nuova stagione teatrale. Con "Dodicesima notte" di William Shakespeare, Albano alza il sipario sulla stagione teatrale 2008-2009. I grandi dello spettacolo e della letteratura internazionale, dal 25 ottobre all'8 maggio sul palco. La rassegna patrocinata dall'amministrazione comunale e dalla società Albalonga prosegue dopo il successo della scorsa edizione con tredici appuntamenti teatrali e quattro spettacoli dedicati alle scuole. (da Castellinews) Con una nuova carrellata di ben dieci spettacoli prende il via la seconda edizione delle "rassegne teatrali al Joyce". Fino al marzo prossimo, solo teatro, sul palcoscenico dell'auditorium del liceo "James Joyce" di Ariccia. La manifestazione è patrocinata dalla Provincia di Roma e dall'International Theatre. Fra i suoi promotori, troviamo nei panni di organizzatore generale Marie-Paule Starquit, assessore del comune di Ariccia ed, in qualità di direttore artistico, Tomaso Thellung de Courtelary. (da Castellinews) Il Comune di Albano ripropone “professione reporter”. Il 17 novembre parte il corso di giornalismo radio-televisivo promosso dal Comune, ideato e coordinato dalla giornalista di Rds Enrica Cammarano. 15 lezioni di 2 ore ciascuna tenute da professionisti del settore, voci e volti noti della radio e della tv come Adriana Pannitteri del Tg 1, Gianluca Teodori e Guido De Santis di Radio Dimensione Suono e Massimo Marciano giornalista dell'Ansa, il corso si terrà ogni lunedì dalle 17 alle 19 presso la sede Albafor di Piazza San Paolo ad Albano. Novità di quest’anno, la sezione di Gianluca Gizzi (giornalista di Rds) interamente dedicata alla dizione. CATONE novembre 08 per web:CATONE SPORT 27/11/2008 9.45 Campione d’insegnamento Pagina 37 37 Maurizio Luciani è di quelli che il calcio lo ha giocato davvero, e davvero lo ama. E’ allenatore per passione. E’ tra quelli che hanno fondato la Asd Real Monte Porzio, neonata società calcistica che si dedica ai giovanissimi. Il nostro Lorenzo Mirotti lo ha intervistato per il Catone. Perché una nuova Asd? “Abbiamo dediso di fondarla insieme a gente nuova, anche imprenditori, gente seria che vuole dare beneficio ai ragazzi della nostra città, con costanza, con impegno, mettendo le persone giuste al posto giusto, stabilendo delle regole, facendole rispettare... con persone che lavorano tutto l’anno. E che non prendono soldi”. Farete sul serio. Sperate in buoni risultati? “Nel giro di 3, 4 anni avremo un settore giovanile d’élite. Abbiamo istruttori bravi, Gentile, Pralini, Ceccarelli, Verdone... gente esperta che ha un nome e che può dare tanto ai ragazzi. Bisogna toglierli dalla strada...” E fare anche qualche campioncino? “Qualcuno con talento c’è, anche se molto spesso sono distratti, hanno genitori che li coccolano troppo, restano bambini in eterno, come un po’ ovunque”. E che si deve fare, allora? “Spronarli un po’, senza temere le lamentele dei genitori, per esempio. Formare il carattere, farli crescere. Perché il calcio rispecchia un po’ la società: se non studi, non lavori, non ti rimbocchi le maniche, non ottieni niente”. Tu hai giocato seriamente.... Sampdoria, Lupa Frascati, Nola... Parlaci della tua avventura ligure. “E’ stata molto positiva, mi ha messo a confronto con realtà diverse, modi di vivere diversi da qui, meno “familiari”. Avevo 13 anni e sono rimasto a Genova 3 anni. Ho visto il calcio vero, e anche nel mio piccolo, dai compagni dell’oratorio mi sono trovato a giocare insieme a gente come Lippi, Bedin, Zecchin... Sì, Bersellini - a detta sua ero destinato ad arrivare in alto mi portava tante volte in amichevoli in prima squadra”. Poi sei tornato. Perché? “Per coincidenze di mercato, e per scelte mie personali. O giocavo in serie C per 10 anni oppure mi trovavo un lavoro. Ho deciso per il lavoro. Però ho continuato a giocare nei dilettanti, Frascati, Colleferro...”. Perché hai deciso di allenare i giovanissimi? Non è meglio la prima squadra? “Ne ho avute tante, di prime squadre. Io però voglio lavorare con i giovanissimi perché mi sento un “insegnante” di calcio. Con la dovuta umiltà, sento che posso insegnare qualcosa ai ragazzi, mentre con i più grandi non insegni, alleni”. Spiegati meglio. “Ti faccio un esempio. Succederebbe com’è accaduto con la prima nostra di campionato, dovevo andare contro la mia indole che è quella di far giocare tutti, ma così penalizzavo quelli che potevano davvero fare la partita. Certe volte devi essere un po’ allenatore e un po’ insegnante. Avere un ruolo da bilancia”. I risultati delle partite, per ora, che ti fanno pensare? “La squadra ha reagito bene, anche se il portiere non c’era. Stiamo lavorando su un ragazzo che ha tanta volontà, ci sono giocatori bravi, ma è ancora presto per dire dove arriveranno”. Hai un messaggio per i lettori del Catone? “Sarò ripetitivo, ma supplico la classe politica di darci il campo e altre strutture per far crescere sani i ragazzi. Ma sono certo che lo faranno, sono fiducioso. Purtroppo tanti se ne vanno per questo motivo, ed è un peccato. Quanto al giornale, è bellissimo, porta tante notizie, grazie a voi”. LORENZO MIROTTI CATONE novembre 08 per web:CATONE 38 27/11/2008 9.45 Pagina 38 spazioAPERTO Pro Loco a Ciminelli, precisazioni Gli attacchi di Donatella Ciminelli, musicista, consigliere comunale e “colonna” dello spettacolo monteporziano, non sono andati giù alla Pro Loco. Giulio Casale, il vicepresidente, ad esempio, non ha gradito le velate insinuazioni a proposito dell’assemblea del 16 giugno pubblicate su un mensile free press locale. Desidera, a questo proposito, fare alcune precisazioni: “Precisare, appunto, a partire dalla sera dell’assemblea, convocata per tutti i soci, ma con la presenza di pochi realmente iscritti. C’erano invece molte persone, quasi una ventina se non ricordo male, che non erano mai venute, che avrebbero voluto iscriversi, e questo ci fa molto piacere. Il fatto è che secondo Ciminelli avrebbero potuto votare quella sera stessa, mentre invece lo statuto dell’associazione, regolarmente iscritta all’Anpi e quindi tenuta al rispetto delle regole comuni, prevede all’articolo 4 che ogni componente socio per votare debba essere iscritto da almeno 160 giorni. Vorrei chiarire che non abbiamo detto di no a nessuno, che ci fa piacere l’ingresso di nuovi soci, ma che non possiamo non attenerci al regolamento. Inoltre, quegli aspiranti soci non avrebbero in quel momento neppure potuto iscriversi, perché tutti il consiglio era dimissionario. Quindi il voto era proprio impossibile. Non avrebbero potuto neppure come soci cittadini, come io stesso avevo proposto per risolvere la questione. Ciminelli, a quel punto, si è innervosita ed ha detto che se non si risolvevano tutte le questioni quella sera stessa, non c’era più tempo per organizzare Sant’Antonino. Poi, lei che fino a poco prima aveva detto ad una iscritta che non poteva dimettersi perché non c’era un consiglio in carica, ha tirato fuori dalla borsa le sue dimissioni già pronte. In seguito abbiamo proceduto alle nuove elezioni, il nuovo rìpresidente è Rolando Adami, io sono vice presidente, Domenico Giubilei magazziniere. Alla prossima assemblea faremo entrare i nuovi soci. Ci tengo a precisare che poi, in meno di due mesi abbiamo organizzato i festeggiamenti patronali, andati benissimo, secondo me, e abbiamo fatto più di 2 mila euro di contributo cittadino, una cinquantina di sponsor ha creduto in noi, la gente mi pare sia rimasta contenta. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno dato fiducia sin dall’inizio con soddisfazioni e contributi e collaborazioni. La Pro Loco ha bisogno di soci collaboratori. Chi vuole iscriversi è benvenuto. All’assessore Laura Toccini (mail inviata per conoscenza dal mittente a Il Catone). Cara Laura Toccini, ho avuto la comunicazione dell’apertura del Centro Giovani fra i Giovani e mi volevo congratulare con te per l’inziativa, il contenuto e le tue pregnanti dichiarazioni al riguardo. Luigi Perotti CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 spazioAPERTO Commercio e parcheggio 9.46 Pagina 39 39 L’associazione Commercianti di Monte Porzio Catone si è riunita lo scorso 10 novembre in assemblea per discutere delle difficoltà della categoria in un momento in cui è aumentata la concorrenza della Grande Distribuzione e della Distribuzione Organizzata, che si è concentrata nelle cittadine limitrofe e nella periferia romana a ridosso del nostro territorio, deviando sempre più il flusso della clientela naturale, in cui il costo dei locali commerciali è lievitato, i consumi delle famiglie si sono ridotti e sempre di più si ridurranno, in cui si fa sempre più fatica ad accedere al credito bancario per avere risorse da investire e sostenere e migliorare le attività. A questo scenario si aggiungono, le difficoltà dei commercianti del centro storico cittadino, sempre più abitato da persone anziane poco propense agli acquisti e non certo facilitato dalla mancanza di infrastrutture e servizi in grado di supportare l’accesso alla rete commerciale locale e adiacente (parcheggi, razionalizzazione e controllo della viabilità...). L’associazione commercianti desidera dall’amministrazione una risposta più forte ai problemi della categoria che è un asse economico importate per Monte Porzio, forse l’unico rimasto, e può diventare una prospettiva concreta per i nostri giovani. Riteniamo necessario un intervento, dunque, in tema di viabilità e aumento dei parcheggi, soprattutto per il centro storico. Quanto a via Roma, non ci pare una buona soluzione al tema della sicurezza di chi cammina, la pedonalizzazione della parte destra, dato che le attività sono quasi tutte dal lato opposto. Stimiamo che questo intervento ci abbia portato 100 clienti in meno al giorno. La crisi incide anche per il settore alimentare, dove la grande distribuzione è forte. L’alimentari locale è quello a cui dovresti scendere al volo per comprare ciò che ti manca. Ma se la carenza di parcheggio rende difficile anche quello... Quanto alle soluzioni, ci convince poco il progetto del parcheggio sotto al parco Gramsci. Ci pare utile solo in caso di grandi eventi, quali ad esempio le Orchidee, perché quotidianamente è impensabile che la gente parcheggi sotto per andare a far la spesa in centro. Pensiamo piuttosto all’ex cantina sociale, concepita però in modo diverso da quello progettato attualmente: a parcheggio multipiano pubblico, con ascensore che porta alla piazza. Questa sarebbe una soluzione strategica per i problemi di tutti. L’associazione commercianti si riunirà a breve ed inviterà il sindaco a dare risposte alle esigenze della categoria. IL PRESIDENTE DELL’ASSCOM (lettera ricevuta da Maria Fiorelli e girata a Il Catone) Carissima signora ho ricevuto al sua lettera e il giornalino Il Catone che gentilmente ha voluto allegare e del quale ho già avuto vari numeri tra le mani e la ringrazio. Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano CATONE novembre 08 per web:CATONE 40 27/11/2008 9.46 Pagina 40 spazioAPERTO Randagismo: facciamo il punto? Ho avuto davvero un moto d'orgoglio nel sentirmi cittadina italiana quando nel 2004 sulla Gazzetta ufficiale venivano pubblicate le disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché l' impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate. Gli Art. 544 bis e 544 ter della succitata Legge cosi' sentenziavano: “Chiunque per crudelta' o senza necessita', cagiona la morte di un animale e' punito con la reclusione da 3 a 18 mesi; chiunque per crudelta' o senza necessita' cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti incompatibili con le sue caratteristiche etologiche e' punito con la reclusione da 3 mesi ad un anno o con la multa da 3000 a 15.000 euro”. Mi era sembrato davvero che si fosse raggiunto lo zenith sul tema della difesa dei diritti degli animali e sul randagismo. Il lungo percorso legislativo intrapreso dai Legislatori e che dal discutibilissimo Art. 85 del DPR n. 320 del 1954 della Polizia Veterinaria - attraverso la promulgazione di una Legge Quadro, un accordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunita' Montane,( quello del 18 marzo 1999) e la Circolare del 2001 del Ministero della Sanita' si era espresso a chiare lettere sulla strada da percorrere per tutelare gli animali da affezione, (cosi' come vengono indicati nella stesse Legge) ma ho avuto modo di constatare di persona che si tratta in realta' di un cammino ancora tuttto in salita perche', come spesso accade in Italia, le riforme e le Leggi rimangono per lo piu' sulla carta. Secondo il “Progresso veterinario” - organo ufficiale della Federazione nazionale Ordine dei Veterinari - il 35% della popolazione italiana possiede un cane o un gatto; ma, sempre secondo la stessa fonte, si calcola che il 25% degli animali accolti in casa viene poi abbandonato e di questi circa l'85% muore entro 20 gg dall'abbandono. Solo nel Lazio i randagi sono circa 104.000, una stima di sicuro tratta per difetto che non tiene di certo conto dei tanti animali che non vengono accolti nei cosidetti “Canili ufficiali” cioe' quelli gestiti da privati in convenzione coi Comuni del cui business annuale si aggira a svariati milioni. Il “costume” del tutto italiano dell' abbandono degli animali non e' solo sintomo di profonda incivilta' ma e' spesso causa di ingenti danni per gli uomini stessi. Sono stati circa 4000 nel 2001 gli incidenti causati da animali randagi, con 400 feriti e 20 decessi. Tutti questi numeri vengono indicati, non perche' ci sia particolarmente gradita la statistica, ma per porre l'accento su un problema, che non e' solo una questione morale o di buoni sentimenti ma e' anche un fenomeno sociale ed economico la cui soluzione è spessoaffidata alla buona volontà dei privati cittadini che nonostante si sobbarchino l'onere economico e l' impiego di tempo ed energie- sottraendolo magari alla propria famiglia e al proprio lavoro – hanno sempre piu' l'impressione di dover svuotare l'oceano con un cucchiaio. GIOVANNA RICCARDELLI Due calzini e “il paese di tocco” Ricordate “Due calzini”, il dolcissimo lupacchiotto che- nel famoso film di Kevin Costner Balla coi lupi – veniva ucciso a colpi di fucile per mano dei soldati dell'esercito? Alzino la mano quanti di voi non si sono commossi e indignati per poi prontamente rincuorarsi pensando che tutto sommato si trattava solo della scena di un film. E’ solo la scena di un film, ma quella di Black invece e' una storia vera! Black e' un meticcio di pastore belga nero e “due calzini bianchi” nelle zampotte posteriori. Un paio di mesi fa una volontaria lo ha notato in un prato che si trascinava ventre a terra. Era magrissimo e ferito alle zampe posteriori. Cosa ha in comune il randagio Black con il lupacchiotto del famoso film, direte? La barbarie senza limiti di alcuni esseri umani che lo hanno preso a calci fino a ridurgli il femore in poltiglia e poi sparato con un fucile a pallettoni. Ora Black e' al sicuro ma il dolore lancinante che prova nel muovere la zampa gli rinnova il ricordo delle cattiverie subite. Il suo problema potrebbe essere risolto in gran parte con una operazione chirurgica ed e' per questo che vorrei rivolgere un appello a tutti i cittadini castellani che come me amano profondamente gli animali e che pensano che a volte gli angeli “hanno la coda”. Ogni piccolo aiuto puo' essere determinante. Chiunque volesse contattarmi anche solo per avere delle informazioni Giovanna Riccardelli 06/94015339 -email [email protected] CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 9.46 Pagina 41 ilCantaporcellino edizione coi controcazzi Onda Anomala a Monteporzio In piazza gli studenti di chimica di Tor Vergata hanno spiegato che secondo quello che mangi caghi in cromatismi diversi A seguire degustazione di vini sbilanciamoci quelli che c’avevano sperato Onda Anomala a Monteporzio le maestre della scuola Giosuè Carducci hanno sfilato oggi in perizoma per sottolineare che non avevano i soldi neanche per togliersi la cellulite. sbilanciamoci finalmente è finita Speciale Inceneritore Speciale Inceneritori mejo de na canna visto ke già eravamo belli allegri PENDOLARI c’è chi sceglie la mountain bike Speciale Inceneritori perché uno era poco sbilanciamoci parlano quelli che so’ cascati Speciale Inceneritore fa bene alla pelle Gelmini scopri con che fa rima PENDOLARI potevi pijà la macchina sbilanciamoci 12,6,44,87,88 giocateveli al lotto CATONE novembre 08 per web:CATONE 42 - da ROMA a ROCCA PRIORA 5.00 (l/v) - 6.00 (l/s) - 6.25 (l/s) 6.45 (l/s) - 7.00 (l/s) - 07.30 (l/s)8.00 (l/s) - 8.30 (l/s)- 9.00 (l/s) 9.45 (l/s) -10.20 (l/s) -11.00 (l/v da tv) - 11.20 (l/s)- 11.50 (l/s)12.10 (l/s)- 12.50 (l/s) - 13.10 (l/s gf NO MPC) -13.20 (l/s) -13.45 (l/s) - 14.10 (l/s) - 14.20 (l/v)14.30 (l/s)- 14.30 (l/s bu NO MPC)- 14.50 l/v da tv)- 15.20 (l/s) - 15.50 (l/s) -16.20 (l/s) -16.50 (l/s)- 17.00 (l/s gf NO MPC) 17.20 (l/s)- 17.45 (l/v da tv)18.15 (l/s)- 18.50 (l/s)- 19.15 (l/s)- 19.40 (l/s)- 20.20 (l/s)21.00 (l/s)- 21.45 (l/s)- 22.50 (l/s) DOMENICA E FEST. : 07.00- 08.30- 10.00- 11.30- 13.0014.30- 16.00- 17.30- 18.1519.0019.45- 20.30- 22.00- 22.30 Tutti gli orari in vigore fino al 21/12/2008 gli orari sono scaricabili su www.cotralspa.it 27/11/2008 9.46 Pagina 42 SERVIZI bus - da ROCCA PRIORA a ROMA 5.00 (l/s) - 5.30 (l/s) - 5.50 (l/s) 6.10 (l/s)- 6.30 (l/s)- 6.30 (bu)6.45 (l/s)-6.50 (gf) -6.55 (l/s)7.05 (l/s) - 7.20 (l/s-gf)- 7.25 (l/vtv)- 7.30 (l/s) - 7.50 (l/s)- 8.00 (l/s) - 8.35 (l/s) - 9.00 (l/s) - 9.30 (l/s)-10.30 (l/s)- 11.30 (l/s)12.20 (l/s) -12.45 (l/s)- 13.05 (l/v)- 13.30 (l/s)-13.30 (l/s- bu) 14.00 (l/s) -14.30 (l/s bu)- 14.45 (l/s)- 15.10 (l/s) -15.25 (l/s) 16.00 (l/v) - 16.10 (l/s bu) -16.25 (l/v gf -bu) - 17.00 (l/s) -17.50 (l/s) - 18.45 (l/v tv) 19.30 (l/s bu)- )- 20.00 (l/s)- 21.30 (l/s) DOMENICA EFESTIVI: 06.00- 07.00- 08.00- 08.45- 09.3010.30- 12.00- 13.30- 15.00- 16.3018.00- 19.00- 20.00 - 21.00- 21.30 l/s = Si effettua dal lunedì al sabato - l/v = Si effettua dal lunedì al venerdì frs = Frascati gf = Grottaferrata NO MPC- tv = Tor Vergata - bu = Buero, no MPC tempo di percorrenza: 40 minuti circa l’intera corsa - per MPC circa 20’ - da COLONNA a FRASCATI 7.20 (L/S) - 7.30 (L/S) - 9.00* - 11.00 (L/S) - 13.30 (L/S) - 14.05 (S) 14.30 (L/S) - 14.40 (L/V) - 15.40 (L/V) - 17.00 (L/S) - 17.30* - 19.00 (L/S) - 20.30 (L/S). * solo domenica e festivi - da FRASCATI a COLONNA 6.30 (L/S) - 6.40 (L/S) - 8.30 * - 10.30 (L/S) - 13.00 (L/S) - 13.40 (L/S) - 13.50 (L/V) - 13.55 (L/V) - 14.10 (S) - 14.15 (S) - 14.55 (L/V) - 16.30 (L/S) - 17.00 * - 18.20 (L/S) - 20.00 (L/S). * solo domenica e festivi - METRO - da ROMA LAZIALI a PANTANO dal lunedì al venerdì, dalle 05.29 ogni 4 minuti fino alle 22.27 sabato dalle 05.27 ogni 8 minuti fino alle 22.20 domenica e festivi dalle 05.20 ogni 8 minuti fino alle 22.20 - METRO - da PANTANO a ROMA LAZIALI dal lunedì al venerdì, dalle 05.20 ogni 6 minuti fino alle 22.25 sabato dalle 05.20 ogni 8 minuti fino alle 22.20 domenica e festivi dalle 05.20 ogni 8 minuti fino alle 22.20 Il Catone non è responsabile di variazioni degli orari o delle corse mancate. www.ilrefuso.com CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 9.46 Pagina 43 43 SERVIZI bus linea monteporziana P. Borghese - Colle Mattia Colle Mattia - P. Borghese P.Borghese - Valle Verde Valle Verde - piazza Borghese P.Borghese - Cimitero Cimitero - P. Borghese Fontana Candida - P. Borghese P. Borghese - Fontana Candida P.Borghese - P.Borghese 6.45-7.20-8.40-11.55-13.35-14.40 15.35-16.35-17.30-18.30-19.30 7.00-7.35-8.55-12.10-13.50-14.55 15.55-16.55-17.55-18.55-19.50 9.25-12.25-19.10 9.35-12.35-19.20 10.15-10.45-15.10-16.10-17.10 10.30-11.00-15.20-16.20-17.15 11.30 11.15-18.00 9.45-15.05 (Costagrande, 2 Giugno, 2 Settembre, Romoli, p.Trieste) P.Borghese - P.Borghese 12.45-15.25 (p.Trieste, posta, Costagrande, 2 settembre, Romoli, Trieste) P.Borghese - P.Borghese 17.15 (costagrande, 2 giugno, 2 settembre, Romoli, v.Roma, Cimitero) P.Borghese - P.Borghese 19.00-19.15 (costagrande, 2 settembre, Romoli) P.Borghese - Pratone 14.15 - 14.25 (p.Borghese, via Roma, p.Trieste, Posta, Pratone) Pratone - P.Borghese 14.25 - 14.35 (Pratone, Posta, p.Trieste, via Roma, p.Borghese) Linea speciale da p.Borghese Grottaferrata: 7.45, 14.00 al liceo Touschek di Linea speciale da p.Borghese a p.Borghese (via Frascati Sacram - via Frasc.-Colonna - Pilozzo): 11.15 (7.45 e 14: corse prolungate fino a Grottaferrata) Bus da Cocciano a Tor Vergata 6.45 - 8.30 - 11.30 - 14.00 - 15.00 - 16.25 da via La Malfa a Policlinico di Tor Vergata - Passa a p. Marconi 10’ dopo la partenza e da stazione Fs di T. Vergata dopo 20’ Ritorno: 7.15 - 9.00 - 12.00 - 14.30 - 15.30 - 16.55 (passa da Stazione Tor Vergata dopo 15’, da p. Marconi dopo 20’) Da Cocciano via La Malfa a Stazione Tor Vergata: 6.05 - 6.45 - 8.30 - 11.30 - 14.00 - 15.00 - 16.25 Ritorno: 6.20 - 7.30 - 9.15 - 12.15 - 14.45 - 15.45 - 17.10 Il Polo Museale della Città (Museo della Città, Museo del Vino, Area archeologica Barco Borghese) è aperto ogni venerdì, sabato e domenica (9-13/15-19). Il Barco è accessibile solo con la guida. Per prenotazioni Tel. 06.94.28.333 ([email protected]). CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 44 9.46 Pagina 44 SERVIZI treni COLLE MATTIA - ROMA TERMINI FRASCATI - ROMA TERMINI 05,28 - 06,13* - 06,41 - 07,10° 07,18 - 07,49 - 08,04 solo fest. 08,53 - 10,54*- 12,10 - 14,08* 15,10 - 16,17* - 16,55* - 17,36° - 18,10 - 19,11 - 19,37° - 20,0920,36° - 21,10* - 21.50° 22,06* - 23,11 05,10 - 06,26 - 07,30 - 08,29* - 09,29 - 10,34*° - 12,29* 13,49 - 14,29* - 15,29 16,29* - 17,29 - 18,29* 19,29 - 20,29* - 21,29 22,29° ROMA TERMINI - COLLE MATTIA 05.25 - 08,20* - 09,20 - 10,20* - 12,20 - 12,47 solo fest - 13,20 - 14,20 - 15,00°- 15,20* - 16,20 - 17,00° - 17,20 - 18,00° - 18,20 - 19,00° - 19,20 - 20,25* - 21,20* - 22,20* ROMA TERMINI - FRASCATI 03,38°° - 05,46 - 06,32 07,33* - 08,42 - 09,52* 11,52* - 12,52 - 13,52* 14,52 -15,52*- 16,52 - 17,52* -18,52- 19,52* - 20,52 - 21,52 * anche festivo ° no il sabato Turni benz inai *anche festivo/ °cambio Ciampino °°part. Rm Tib e cambio Ciampino dalle ore 07.00 alle ore 12.30 dalle ore 15.30 alle ore 19.00 Domenica 23 Novembre Berardinelli, piazza Trieste Domenica 30 Novembre Calcioli, Maremmana Inferiore Domenica 7 Dicembre Verardi, via Fontana Candida Lunedi 8 Dicembre Berardinelli, piazza Trieste Domenica 14 Dicembre Calcioli, Maremmana Inferiore Domenica 21 Dicembre Verardi, via Fontana Candida Giovedì 25 Dicembre Berardinelli, piazza Trieste UFFICI COMUNALI dal lun. al ven. 8.30 - 12.30 mar. - gio. anche 15.30 - 17.30 Biblioteca Comunale lun-mer-gio-ven 9.00 13.30 lun-mar-gio 15.00 19.15 farmacie Subrizi Piazza Borghese, 3 Monte Porzio Catone 06-9449010 dal 06.12.2008 al 12.12.2008 Costanzo Via Frascati, 19 Monte Porzio Catone 06-9449657 06-9447238 dal 29.11.2008 al 05.12.2008 Califano P.za V. Emanuele 6 Colonna 06-9438023 dal 20.12.2008 al 26.12.2008 Comunale Tuscolana Km 27,900 06-9406451 dal 15.11.2008 al 21.11.2008 Giannini Casilina km 23,400 Laghetto dal 13.12.2008 al 19.12.2008 Polinari Via degli Olmi, 77 Rocca Priora 06-9470006 dal 22.11.2008 al 28.11.2008 Polinari Via degli Olmi, 77 Rocca Priora 06-9470006 dal 27.12.2008 al 02.01.2009 Rocca Priora teos 06-9476192 CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 9.46 Pagina 45 45 SERVIZI numeriUTILI URP - ufficio relazioni con il pubblico Centralino Comune Monte Porzio Catone Ufficio Tecnico - Città di MPC Polizia Municipale - Città di MPC Museo della Città Prenotazioni CUP Asilo Nido Scuola Materna Scuola Elementare Scuola Media Istituto Comprensivo Osservatorio Astronomico Biblioteca Ludoteca Guardia Medica Centro Anziani Museo Diffuso del Vino Protezione Civile Ufficio Postale Carabinieri Parrocchia Consultorio familiare Croce Rossa Italiana MPC - Ambulanza Enel - Segnalazione guasti Italgas - Guasti e Dispersioni Commissariato di PS di Frascati Vigili del Fuoco - Distaccamento di Frascati Agenzia delle Entrate di Frascati Centro per l'Impiego Policlinico “Tor Vergata” Giudice di Pace - sede di Frascati XI Comunità Montana Cinema Multisala “Politeama” - Frascati Cinema Multisala “Supercinema” Trasporti Tribioli - Frascati CO.TRA.L. Taxi Scuola di Musica Iseo Ilari 06-9428323 06-9428310/20 06-9428328 06-9428336/43 06-94341031 802323 06-9448852 06-9447184 06-9447487-06-9448918 06-9449282 06-9449282 - 06-9447479 06-9428641 - 06-9448315 06-9447528 328-9088010/ 06. 9449405 06-9334049/39/61 06-94340052 06-94341027 3472779690 06-9449086/96 06-9449002 06-9449049 06-9448380 06-9447388 800.900.800 800.900.999 06-9428671 06-9420000 06-9401931 06-9420036 06-20901-800.986.868 06-94015270 06-9470944 06-9401705-06-9420479 06-9420193 06-9420211 800-150008 06-633666 06.9428333/23 Consultorio Monte Porzio C. via IV Novembre, 6 - tel.06.9448380 Vaccinazioni Ven. 9.00/12.00 Uff. San. Ostetricia Lun: 9.00/12.30 Mer: 9.00/12.30 Ginecologo Pediatra per appuntamento Gio: 11.30/13.30 Psicologo Lun:09.00/12.30 Ven:10.30/12.30 Lun: 9.30/12.30 Mer:13.30/15.00 Mer: 9.30/12.30 per appuntamento Il CAAF, centro assistenza fiscale (modello isee, dichiarazione dei redditi, 730, pensioni, invalidità,...) è aperto a Monte Porzio il giovedì pomeriggio (dalle 15.00 alle 18.00) presso l’URP in via Roma. A Frascati, è aperto tutti i giorni. Per info e appuntamenti, telefonare al 06.941.76.84 CATONE novembre 08 per web:CATONE 46 27/11/2008 9.46 Pagina 46 calendario NOVEMBRE fino all’11 gennaio 2009 Amedeo Modigliani. La vita e le opere Scuderie Aldobrandini - Piazza Marconi 6 - Frascati fino al 21 dicembre Acquerelli di Vladimir Khasiev Villa Mondragone – Via Frascati 51 – Monte Porzio fino al 30 novembre Tecnologia elettronica fra suono e musica Università di Roma Tor Vergata 21 ore 17 Terza Assemblea Cittadina per Bilancio Partecipato Collegio Inglese – via Cavour - Monte Porzio 22 ore 16.30 Be Clown - spettacolo in Ludoteca per i 10 anni Orologio Matto - via Costagrande - Monte Porzio C. 23 ore 10 L'antica città di Tuscolo - visita guidata piazzale del parcheggio del Tuscolo ore 18 Concerto di Monika Herzig – Donne in Jazz Scuderie Aldobrandini - Frascati 25 ore 17.30 Fedeltà ad un desiderio: essere donna, essere filosofa Incontro con Chiara Zamboni Biblioteca Comunale Palazzo Borghese - Monte Porzio C. 26 dalle 16 alle 18 Conferenza: Leonardo-Vita e opere (seconda parte) Biblioteca Comunale Palazzo Borghese - Monte Porzio C. dal 26 al 30 I Castelli Animati - 13ª ediz. Cinema Modernissimo, Auditorium Infiorata - Genzano 28 28 e 29, ore 16 Il senso dei rifiuti a cura di Kainos Collegio Inglese - Via Cavour 6 - Monte Porzio C. 28 e 29, ore 21 Filumena Marturano - teatro danza Teatro Capocroce - Piazzale Capocroce 3 - Frascati 29 29 e 30 Tempo di... fumetti Libreria Tempo di Leggere - via I.Belardi 64 - Genzano 30 ore 18 Corelli Jazz Ensable di Messina - Donne in Jazz Scuderie Aldobrandini – Piazza Marconi 6 – Frascati 2 ore 17 Il cardinale Duca di York Biblioteca Comunale Palazzo Borghese - Monte Porzio CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 DICEMBRE 9.46 Pagina 47 47 dal 5 al 9 Più libri più liberi - fiera della piccola e media editoria Palazzo dei Congressi - Roma Eur 5 6 dicembre e 5 gennaio Assemblea Condominiale - teatro Compagnia dei colori Palatenda di Colonna 6 dalle 18 alle 19 Histoire du soldat - di Igor Stravinskij (teatro danza) Sala Nobile di Palazzo Savelli - Comune - Albano Laziale 6, 7 e 8, ore 21 Miseria e Nobiltà Teatro Capocroce - Piazzale Capocroce 3 - Frascati ore 10 Il lago di Nemi, miti e misteri a confronto piazzale antistante il Museo delle Navi - Nemi 7 ore 11 Milena Angelè - Donne in Jazz Istituto Michelangelo Buonarroti – Frascati ore 17 Pompeo il grande Biblioteca Comunale Palazzo Borghese - Monte Porzio C. 9 12 e 13 Giuseppe Sellari e la “sua” Officina delle Arti 12 ore 21 Cani e gatti di Eduardo Scarpetta Teatro Alba Radians - Borgo Garibaldi 6-8 - Albano 13 ore 9 Trekking urbano: Albano Laziale presso piazza Mazzini, lato via C. Altieri - Albano Laziale ore 18 Paola Samonte Trio - Donne in Jazz Scuderie Aldobrandini - Piazza Marconi 6 - Frascati ore 17 Il principe di Kiev Biblioteca Comunale 'M. Albertazzi' / Palazzo Borghese Via Garibaldi 1 - Monte Porzio Catone ore 17 'Memorie di Adriano' di Marguerite Yourcenar Museo Civico di Villa Ferrajoli -Vle Risorgimento-Albano 17 ore 18 Concerto di Natale Auditorium E.Morricone Fac. Lettere Università Tor Vergata ore 18 'Natale in musica' - Musica internazionale al femminile Scuderie Aldobrandini - Piazza Marconi 6 - Frascati Il Catone non è responsabile per eventuali cambiamenti nelle date e negli orari degli appuntamenti segnalati. Le informazioni pubblicate sono state riportate sulla base di quanto a conoscenza della redazione prima della chiusura delle pagine in tipografia. 14 16 17 21 CATONE novembre 08 per web:CATONE 27/11/2008 9.46 Pagina 48