FORMULA 1

Transcript

FORMULA 1
Anche per iPhone, iPad e smartphone Android
n.
168
20 febbraio
2012
ITALIANI?
NO GRAZIE!
FORMULA
1
Con Trulli, appiedato dalla Caterham,
esce anche l'ultimo lembo di azzurro
dal paddock più prestigioso. A l di là
delle polemiche, è ora di ripensare
a come vengono formati i nostri piloti
Dall’1 gennaio
c’è una grande novità!
Una nuova piattaforma che rende
questa rivista accessibile anche da
iPhone, iPad e smartphone Android.
Niente da scaricare o da installare,
ma solo il meglio del Magazine Italiaracing
sul vostro telefono o tablet!
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Registrazione al tribunale Civile di Bologna
con il numero 4/06 del 30/04/2003
Direttore responsabile:
Massimo Costa
([email protected])
Redazione:
Stefano Semeraro
Marco Minghetti
Collaborano:
Carlo Baffi
Antonio Caruccio
Marco Cortesi
Valerio Faccini
Alfredo Filippone
Dario Lucchese
Claudio Pilia
Guido Rancati
Produzione:
Marco Marelli
Fotografie:
Photo4
Actualfoto
Studio Mazzi
Photo Pellegrini
MorAle
Realizzazione:
Inpagina srl
Via Giambologna, 2
40138 Bologna
Tel. 051 6013841
Fax 051 5880321
[email protected]
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OK, L’ORA È GIUSTA
Con il Mondiale Rally in crisi di visibilità per la mancanza di un promoter, dopo i guai di Vladimir Antonov che ha
azzerato North One, il problema primario era assicurarsi anche il supporto tecnologico per quanto concerbenav il
timong ufficiale e i sistemi di monitoraggio delle auto in gara. Dopo un mese abbondante di discussioni finalemnte è
arrtivato il via libera che ha “sdoganato” Stage 1 Technology, l’azienda che dal 2001 affiancava il campionato
e che a fine 2011 era rimasta totalemnete spiazzata dalla crisi North One. L’accordo firmato venerdì 17 febbraio con
la FIA prevede un nuovo contratto che partirà dalla prossima gara in Messico a metà marzo
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TROFEO MASERATI PRONTO AL VIA
Il Trofeo Maserati 2012 si sta... riscaldando. La vettura presenta alcune novità e le principali differenze visibili
rispetto alla versione 2011 sono alcune modifiche aerodinamiche: si notano dei componenti applicati sul paraurti
anteriore e una vistosa ala posteriore. Modifiche anche ai parafanghi anteriori e posteriori che indicano un
allargamento della carreggiata.
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FORMULA
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IL CASO
Nel Mondiale 2012 non ci saranno
piloti italiani. Non è una cosa
improvvisa, lo si sapeva da tempo,
era solo questione di settimane.
Scopriamo perché
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ITALIA
SOTTOZERO
Anno di grazia 2009:
Liuzzi, Trulli e Fisichella
sono i portacolori
della pattuglia tricolore.
Tre anni dopo
tutto è stato azzerato
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FORMULA
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IL CASO
Massimo Costa
Buongiorno Italia. Prima i telegiornali
nazionali del venerdì sera, poi praticamente tutti i giornali il sabato mattina, ci hanno informato, con un certo stupore, che
l'Italia si ritrova senza piloti nel mondiale
F.1. Vitaly Petrov, reo di aver sottratto il
sedile della Caterham a Jarno Trulli (nostro
ultimo baluardo difensivo) è stato denigrato in mille modi. Il pilota abruzzese, in F.1
dal 1997 quando debuttò con la Minardi, ha
accolto con stile la telefonata del team principal Tony Fernandes e con altrettanta classe ha rilasciato le dichiarazioni post licenziamento. Trulli non vive su Marte ed è ben
consapevole che le piccole squadre come la
Caterham necessitano di grandi finanziamenti. Petrov poteva permettersi di spendere 12 milioni di euro per correre (questa
sarebbe la cifra), soldi importanti, e dunque ha bussato con forza alla porta della
Catheram trovando così la possibilità di
disputare la sua terza stagione in F.1. Trulli ha fatto la sua lunga e bella carriera, sempre da pilota professionista. Minardi,
Prost, Jordan, Renault, Toyota, Lotus poi
divenuta Caterham. Ha totalizzato 252
Gran Premi, 256 le presenze. Una vittoria
con la Renault, quattro pole, undici volte
sul podio, quindici volte in prima fila.
Numeri importanti, la sensazione finale
che forse poteva ottenere molto di più.
L'uscita di scena di Trulli segue a ruota
quella di Vitantonio Liuzzi, rimasto fuori
dalla HRT nonostante avesse un contratto
firmato. Chi segue Italiaracing con attenzione, ricorderà che abbiamo più volte proposto il problema del grande rischio che
l'Italia si ritrovasse senza piloti in F.1. Già
12 mesi fa realizzammo una inchiesta in
merito (chi scrive se ne è occupato anche su
Autosprint) cercando di capire qual è la
situazione nelle altre categorie, quelle dove
si formano i giovani piloti. E ne abbiamo
sempre tratto conclusioni piuttosto desolanti. Per anni infatti, Trulli e Giancarlo
Fisichella, poi Liuzzi, hanno permesso di
nascondere il problema di un vivaio tricolore molto debole. Finiti fuori pista loro,
ecco il baratro.
Terminati i tempi in cui Flavio Briatore, col
suo programma junior piloti, e Giancarlo
Minardi con la propria squadra, hanno
offerto un concreto aiuto ai nostri piloti,
tra questi proprio Fisichella e Trulli, sono
cominciate le difficoltà. Nell'ultimo decennio ci hanno provato Gianmaria Bruni e
Giorgio Pantano, ma non sono andati più
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in là di una stagione. Luca Filippi era riuscito a divenire tester della Honda e per
Andrea Caldarelli pareva prospettarsi un
futuro luminoso, inizialmente come tester
poi chissà, in Toyota, ma i due colossi giapponesi si sono ritirati dalla F.1 proprio
poco dopo aver prospettato ai due italiani
fatti concreti. Caldarelli poi provò anche la
Ferrari, a fine 2010, con ottimi risultati,
ma non se ne fece nulla. Chissà perché.
Ora che la nave tricolore della F.1 è affondata, ma presentava già diverse falle a bordo e si stava piegando sempre più su se
stessa, c'è stupore. E si legge un po' di tutto. Come dice il nostro collega e amico
Roberto Chinchero: "Diffidate di chi ci
vuol far credere che l’Italia sia una culla di
talenti tutti sfortunati e fuori dai giri che
contano: è una balla". Come abbiamo spesso ricordato, le occasioni bisogna conquistarle, le carriere, i percorsi da intraprendere, vanno costruite con intelligenza. È
fondamentale confrontarsi sempre nelle
migliori categorie europee, fin da quando
si debutta in monoposto. Far trascorrere
gli anni inutilmente in campionati di
secondo piano, lontano dai riflettori di chi
può sostenere una carriera, è solo una perdita di tempo. Si parla tanto di crisi economica italiana. È vero, la crisi c'è. Ma esiste
anche negli altri Paesi del continente. E
nascondersi dietro questo paravento per
non far trasparire errori gestionali è piuttosto facile. Si incolpa la CSAI di non portare in F.1 i nostri piloti. Ma, pur avendo
numerose colpe, la nostra Federazione
non può certo accollarsi le spese per portare nel mondiale uno o più piloti. Quello
che deve fare e che diciamo da tempo, è
creare le condizioni necessarie affinché si
crei un movimento di giovani. Con il Ferrari Driver Academy si è finalmente avviata una politica che potrebbe dare i suoi
frutti tra qualche anno, ma questo testimo-
Campana e Lewis
sorridono felici
al test CSAI-FDA
del novembre 2011
nia il grave ritardo con cui a Roma ci si è
mossi. Se prima la Ferrari non era interessata a un progetto del genere, si potevano
infatti valutare altre soluzioni, tentare altre
vie. Non lo hanno mai fatto.
Il rischio, a nostro modesto avviso, è che il
progetto CSAI-FDA sia troppo limitato
all'orticello nazionale. A Jerez 2009, in una
intervista al presidente CSAI Angelo Sticchi Damiani, chiedemmo se gli osservatori preposti a occuparsi dei giovani avrebbero esteso gli orizzonti anche a chi non
gareggiava in F.Abarth e F.3 Italia. Come
dovrebbe essere per una Federazione.
Quindi, seguendo anche gli eventuali italiani che si fossero cimentati in F.BMW
Europe (ora cancellata) ed Eurocup
F.Renault. La risposta di Sticchi Damiani
fu assolutamente positiva. Peccato non sia
stata seguita dai fatti. Chi opera scelte
diverse dai campionati della CSAI (che
appunto funge da promotore e da stacca
licenze) è quasi considerato un nemico.
Ignorato. Due esempi banali: nel 2010,
Giovanni Venturini ha vinto una gara della Eurocup F.Renault. Un evento, perché
un italiano non si imponeva in quella
importante categoria da almeno un decennio. Nessuno dalla CSAI, nessuno di coloro che dovrebbero occuparsi dei giovani,
ha quanto meno pensato di fargli una telefonata per complimentarsi, inviargli un
telegramma. Lo stesso dicasi di Edoardo
Mortara, due volte vincitore a Macao e
campione F.3 Euro Series nel 2010. Nulla.
Non avendo intrapreso il percorso CSAI,
sono stati evidentemente considerati
nemici. Ora: si parla di selezione dei giovani kartisti. Ammirevole progetto, che
seguiamo con attenzione. Tutti sanno
però, che i migliori kartisti italiani 2011
sono stati Camponeschi, D'Agosto, Spinelli e Torsellini, oltre che Fuoco. Ma solo
quest'ultimo è stato preso in considerazione dalla CSAI. Camponeschi e Spinelli
saranno nuovamente impegnati nel karting, D'Agosto ha deciso di fare il salto in
monoposto. Ignorato dalla Federazione e
da chi dovrebbe occuparsi dei giovani
migliori, ha ricevuto un determinante aiuto dalla Tony Kart che sta creando una sorta di Academy legandosi alla belga KTR per
la Eurocup F.Renault. D'Agosto ha scelto
coraggiosamente di confrontarsi con i
migliori coetanei provenienti da ogni parte del mondo e se la giocherà con Nick De
Vries (McLaren), Alex Albon, Daniil Kvyat
e Stefan Wackerbauer (Red Bull), Esteban
Ocon e Oscar Tunjo (Lotus Junior Program). È forse questa la sua colpa? Finché
la CSAI e la FDA penseranno di dividere i
giovanissimi italiani in buoni (chi corre in
F.Abarth e F.3 Italia) e cattivi (chi sceglie
altre strade), non faranno mai l'interesse
del motorsport italiano
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FORMULA
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JARNO TRULLI
“SENZA
RAMMARICO”
Massimo Costa
Tra i dispiaciuti dell’uscita di scena di Jarno Trulli dal mondiale F.1, il team
principal Ferrari Stefano Domenicali: “Poche volte ha avuto un mezzo capace di esaltarne il talento”. Bella dichiarazione, ma decisamente stonate: viene da chiedersi come mai la sua Ferrari non abbia mai preso in considerazione il pilota italiano? Trulli l’ha presa bene comunque: “Me lo hanno comunicato giovedì”, ha spiegato alla Gazzetta dello Sport, “l’avevo detto che i piccoli team devono fare i conti, li capisco e non c’è nessun rammarico. C’erano
meccanici e tante famiglie che devono andare avanti, adesso possono affrontare la situazione in maniera migliore”. Trulli però non si arrende, non si sente tagliato fuori dalla F.1: “Ho chiuso con la Caterham, non con il mondiale.
Ho sempre corso da professionista, sono rimasto in F.1 per quindici anni e ci
sarà un motivo per questo…”. Non si sa quel che potrà accadere, non lo sa
nemmeno Trulli. La F.1 è sempre imprevedibile. Magari dopo qualche gara
si incrina il rapporto tra un pilota e il suo team ed ecco che Trulli potrebbe
essere l’opzione giusta. Chi può dirlo… E’ però sicuro che Jarno non vuole
fermarsi qui: “A 37 anni non si va in pensione”, dice lasciando intendere che
potrebbe abbracciare qualche progetto esterno al mondiale F.1, magari nelle
corse endurance con quella Toyota per la quale ha corso tanti anni “Non posso dire nulla in merito, staremo a vedere, non è questo il momento per parlarne”. Va detto però che la Toyota ha già definito i propri equipaggi per il
WEC e la 24 Ore di Le Mans. “L’importante è che si tratti di un progetto professionale che mi consenta di tornare a vincere. Per troppi anni ho dovuto
soffrire e remare, è ora che il vento cambi”. Su questa dichiarazione molti
avranno da ridire considerando che Trulli ha corso per grandi costruttori
come Renault e Toyota, ma tant’è, Trulli ci è piaciuto anche per le sue lamentele alla… Mourinho.
“
L’avevo detto che i piccoli team devono fare i conti,
li capisco e non c’è nessun rammarico. C’erano meccanici
e tante famiglie che devono andare avanti,
adesso possono affrontare la situazione in maniera migliore
JARNO TRULLI
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”
Il graffio di Baffi
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TRULLI STORY
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NEL NOME
DI SAARINEN
Carlo Baffi
Un’avventura lunga 15 stagioni, quella di Jarno
Trulli in Formula 1. Poi nulla ha potuto contro la
valigia, alquanto pesante, del russo Vitaly Petrov
che s’è aggiudicato in extremis il volante della
Caterham per il mondiale 2012. Nato a Pescara il
13 luglio del 1974, Trulli cresce in una famiglia dove
non manca la passione per i motori. I genitori scelgono infatti come nome di battesimo, quello di Jarno Saarinen, campione di motociclista perito a
Monza il 20 maggio dell’anno prima. Salito sui
minikart all’età di nove anni, Trulli conquista il suo
primo trofeo ai Giochi della Gioventù del 1987, nella classe 100 cadetti. E’ l’inizio di una lunga serie di
successi, nazionali e internazionali, che il giovane
abruzzese mette a segno nel karting. Poi nel 1993,
debutta nel campionato di F.3 Italiano con la MC
Motorsport e disputa 6 gare. Continua a far incetta di trofei kartistici nel ’94 e nel ’95 fa il suo esordio nella selettiva F.3 tedesca con la scuderia KMS,
mettendosi subito in luce. Due vittorie su 12 gare,
3 podi ed un 4° posto assoluto, a cui segue un
importante piazza d’onore nel prestigioso GP di
Macao, al volante di una Dallara Opel-Spiess, preceduto da Ralf Schumacher suo futuro compagno
di scuderia in F.1. E’ il preludio al titolo in F.3 tedesca del 1996, quando l’abruzzese domina con 6 vittorie e 10 podi, come portacolori del team KMS
Benetton Formula; sempre in quella stagione, Jarno siglerà la pole nel GP di Monaco di F.3 ed il 3°
posto a Macao. Risultati che gli spalancano le porte della Benetton di F.1 come collaudatore ed un
programma nella F.3000 giapponese, quand’ecco
che arriva l’ingaggio dalla Minardi per la stagione
1997.
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TRULLI STORY
L’esordio in F.1 ha così luogo il 9 marzo nel GP d’Australia, in cui Jarno partito dalla nona fila, conclude al 9° posto
a 3 giri dalla McLaren-Mercedes del vincitore Coulthard.
Trulli disputa altri 6 GP al volante della M197, poi complice il forfait di Panis dopo il tremendo incidente in Canada, emigra alla Prost-Peugeot, dopo aver vinto il ballottaggio con Collard. Con la scuderia francese l’abruzzese
conquista i primi punti iridati nel GP di Germania, giungendo 4°. Il biennio ’98-’99 vede Jarno ancora alla Prost
e sempre in Germania, nel GP d’Europa al Nurburgring
arriva il primo podio: è 2° in una gara segnata dal maltempo. Dalla stagione successiva Trulli sale sulla JordanMugen. Le speranze, animate dalla prima fila conquistata a Monte Carlo al fianco di “Kaiser Schumi”, vengono
ben presto fugate dai problemi tecnici della vettura. Solo
sei punti nel 2000, che nel 2001 diventano 12. Lasciata la
Jordan, Jarno approda alla Renault di Flavio Briatore nel
2002, dove però si trova alle prese con non pochi problemi tecnici della R202, con cui non va oltre l’8° posto assoluto. Nella stagione successiva, è la Germania a regalare
una nuova gioia a Trulli con il 3° posto ad Hockenheim,
ma la prima vittoria è targata 2004. Il 23 maggio, dopo
aver siglato la sua prima pole, trionfa a Monte Carlo, dove
l’ultima vittoria italiana risaliva a quella di Patrese del
1982. Malgrado questo trionfo, la pole in Belgio e altri due
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podi, il rapporto con Briatore si rompe nel finale di stagione e Jarno s’accasa alla Toyota, chiudendo il mondiale in 6^ piazza.
Nonostante i budget faraonici e le potenzialità del costruttore giapponese, i risultati stentano ad arrivare. Il 7° posto
nel mondiale 2005 con 43 punti, sarà il miglior piazzamento di Trulli con la monoposto nipponica. In quella stagione salirà tre volte sul podio e firmerà la prima pole della Toyota in F.1. Accade ad Indianapolis in un weekend
segnato dal cosiddetto “Michelin-gate”. Anche il 2009
vedrà, Jarno firmare una pole in Bahrain e 3 podi, tra cui
il 2° posto in Giappone, ultimo podio di un pilota tricolore nel mondiale. Complice la bolla economica scoppiata
nel 2008 ed il crollo del mercato dell’auto, la Toyota decide di chiudere i programmi sportivi a fine 2009 e per Trulli, ormai 35enne, le possibilità di proseguire in F.1 si riducono alla neonata Lotus malese, di Tony Fernandes. Le
scarse risorse ed i problemi di gioventù per la futura
Caterham, relegano l’abruzzese nelle ultime posizioni del
gruppo, malgrado la sua tecnica indiscutibile. Dopo un
2010 ed un 2011 a secco di punti, venerdì scorso è calato
il sipario. Qualcuno parla di un possibile ingaggio della
Toyota, tornata ufficialmente nella Le Mans Series. Trulli dal canto suo tace, ma si dice ottimista e pronto a rimettersi in gioco. In bocca al lupo Jarno!
Nel 2004
con la Renault
Nel 2009 con la Toyota
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FORMULA
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ITALIANI IN CIFRE
Tino a Brambilla a Monza nel 1969 con la Ferrari. Fallendo la qualifica,
nel suo unico tentativo stagionale, l'Italia si è ritrovata in quell'anno
senza nessun pilota su uno schieramento di partenza F.1
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NEL 2012
COME
NEL 1969
13 maggio 1950. Sulla griglia di partenza del primo Gran Premio della storia della F.1, sul circuito di Silverstone, ci sono due piloti itailani: Giuseppe Farina e Luigi Fagioli. Entrambi su Alfa
Romeo, entrambi i prima fila, entrambi in quest’ordine sotto la bandiera a scacchi. Da quel giorno di 62 anni fa, 98 piloti italiani si sono affacciati in F.1, chi per una semplice apparizione, chi
affrontando una robusta carriera. Nel 2012, nel primo GP stagionale, non avremo piloti tricolori
al via, magari nel corso della stagione qualcosa cambierà. Una situazione simile la si era vissuta
nel 1969: negli undici appuntamenti di quell’anno, solo un italiano tentò di partecipare ad almeno una gara. Si trattava di Tino Brambilla, fratello di Vittorio, ma fallì la qualifica nel GP d’Italia
a Monza. Così il 1969 si concluse senza un italiano sugli schieramenti di partenza. Non andò molto meglio nel 1968. Nei primi tre GP avevamo il solo Lodovico Scarfiotti, con una Cooper-BRM,
ma dopo Montecarlo il nipote di Gianni Agnelli perì drammaticamente mentre a Rossfeld, in Germania, partecipava ad una gara in Salita. Di conseguenza, nei successivi nove GP, per tutto il 1969,
e nel primo GP del 1970, non vi furono italiani. Finché, al GP di Spagna, seconda prova del ’70,
apparve Andrea De Adamich che fallì la qualifica su McLaren-Alfa Romeo. Ugual copione a Montecarlo finché nella tappa successiva il vuoto venne colmato da Ignazio Giunti, presente su Ferrari e quarto al traguardo.
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ITALIANI IN CIFRE
98
Italiani in F1
Presenze dal 1950
Vittorie
Pole
Giri veloci
Podi
43
48
51
207
797
I campioni
del mondo
1950 – Nino Farina
1952 – Alberto Ascari
1953 – Alberto Ascari
I vincitori
dei Gp
13 – Alberto Ascari
6 – Riccardo Patrese
5 – Nino Farina
5 – Michele Alboreto
3 – Giancarlo Fisichella
2 – Elio De Angelis
1 – Luigi Fagioli
1 – Piero Taruffi
1 – Luigi Musso
1 – Giancarlo Baghetti
1 – Lorenzo Bandini
1 – Lodovico Scarfiotti
1 – Vittorio Brambilla
1 – Alessandro Nannini
1 – Jarno Trulli
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I poleman
14 – Alberto Ascari
8 – Riccardo Patrese
5 – Nino Farina
4 – Giancarlo Fisichella
4 – Jarno Trulli
3 – Elio De Angelis
3 – Teo Fabi
2 – Michele Alboreto
1 – Eugenio Castellotti
1 – Lorenzo Bandini
1 – Vittorio Brambilla
1 – Bruno Giacomelli
1 – Andrea De Cesaris
Il top
di presenze
256 – Riccardo Patrese
252 – Jarno Trulli
229 – Giancarlo Fisichella
208 – Andrea De Cesaris
194 – Michele Alboreto
108 – Elio De Angelis
In F.1 tra
il 2000 e il 2012
Luca Badoer
Gianmaria Bruni
Giancarlo Fisichella
Vitantonio Liuzzi
Giorgio Pantano
Jarno Trulli
Alberto Ascari
(a sinistra, con l’ing Daccò
ed Enzo Ferrari),
e Riccardo Patrese
(sotto, davanti a Fabi)
sono gli italiani più titolati
della storia dei Gp
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FORMULA
1
FUTURO TRICOLORE
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CHI BUSSA
A QUELLA
PORTA?
Massimo Costa
Italiaracing ha sempre affrontato il problema: chi bussa alla porta della F.1
il giorno che Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi saranno costretti, loro malgrado, a uscire dal circus? La risposta a tale domanda ha sempre trovato
un desolante vuoto. Alcune delle poche speranze erano riposte in Luca
Filippi e Davide Valsecchi, ma il piemontese ha abdicato ed ora sta cercando un posto in Indycar mentre il lombardo dopo aver accarezzato l’idea,
nel 2011, di far parte della Caterham lo ritroviamo per il quinto anno in
GP2 col team Dams. Soltanto una strepitosa stagione in questa categoria
potrebbe gettare un po’ di luce su Valsecchi, purtroppo ormai noto per i
suoi eterni alti e bassi anche dall’altra parte del paddock.
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FORMULA
1
FUTURO TRICOLORE
In GP2, quest’anno l’Italia sarà anche rappresentata da Fabio Onidi. Il milanese,
accasatosi da Coloni, dopo diverse stagioni
disputate in Auto GP ed Euroseries 3000 è
abituato alle grosse potenze e potrebbe
essere la sorpresa del 2012. Con Coloni c’è
anche Stefano Coletti, monegasco di bandiera e passaporto, italiano di cuore e…
passaporto. Sulla sua monoposto figura la
bandierina del Principato e quando vince
suona l’inno che fa scattare sull’attenti i
sudditi di Re Alberto. Della partita sarà
Fabrizio Crestani che finalmente potrà
disputare un campionato di GP2 fin dalla
prima prova con Lazarus. In Auto GP ha
mostrato non poche qualità.
In World Series Renault, troviamo Daniel
Zampieri. Desideroso di rivincite dopo un
2011 sotto le aspettative, il pilota laziale si
ripresenta con BVM Target. Giovanni Venturini è atteso in WSR, ma ancora non vi è
alcuna certezza così come non si conosce il
futuro di Kevin Ceccon, campione Auto GP.
Nella F.3 Euro Series è iscritto Raffaele
Marciello, spinto dal Ferrari Driver Academy, che guiderà per il team Prema. Marciello ha appena 17 anni e un notevole
potenziale. A livello internazionale, scendendo di un altro gradino, iincontriamo
nella Eurocup F.Renault Ignazio D’Agosto,
al debutto nel mondo delle monoposto,
stella del karting. Tutto qua? Si, in attesa di
sapere gli iscritti all’Auto GP, gli italiani
presenti in campo europeo è decisamente
limitato.
Daniel Zampieri
Raffaele Marciello
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Fabio Onidi
Gli Italiani
nei campionati europei 2012
GP2
Davide Valsecchi
Fabio Onidi
Fabrizio Crestani
Kevin Ceccon ?
WSR 3.5
Daniel Zampieri
Giovanni Venturini ?
Andrea Roda ?
F.3 Euro Series
Raffaele Marciello
Eurocup F.Renault
Ignazio D’Agosto
Giovanni
Venturini
Davide
Valsecchi
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FORMULA
1
IL FATTO
E IO PA
Massimo Costa
L’arrivo rocambolesco di Vitaly Petrov, che a suon
di milioni di dollari, o euro, o rubli, ha sottratto a
Jarno Trulli il sedile della Caterham, ha riproposto
in maniera vistosa l’andamento sempre più evidente del mondiale F.1: il ritorno al pilota pagante. Figura sempre presente nella storia della serie, ma che
negli anni 2000, con la presenza dei grandi costruttori, si era affievolito. Però, spariti Toyota, Honda,
BMW e Renault, in diminuzione i grandi gruppi
industriali desiderosi di apparire sulle fiancate delle monoposto, sono tornati di moda i piloti supportati da sponsor, cordate, governi. Avevano iniziato
nel 2011 Pastor Maldonado, che si è comprato il
posto in Williams per un lungo periodo grazie ai
buoni rapporti con il governo venezuelano e direttamente col presidente Hugo Chavez (cosa che però ha
innescato non poche polemiche nel Paese sudamericano), e Sergio Perez che grazie a Carlos Slim, messicano come il pilota nonché uomo più ricco del pianeta, a momenti si comprava la Sauber… Poi, certo,
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c’era Petrov, che qualche sponsor lo ha sempre portato, già nel 2010. Ora, questo ricco terzetto di piloti è stato raggiunto da Bruno Senna, supportato da
un magnate del Brasile, da Charles Pic, già ricco di
famiglia, ma che porta il supporto del gruppo francese Lagardere, da Narain Karthikeyan che ha ripetuto con Tata l’operazione a corrente alternata del
2011 con HRT. E anche il campione della GP2
Romain Grosjean si è dovuto “sporcare” le dita nel
contare le milionate di euro necessarie per conquistare il volante della Lotus, ben aiutato dalla francese Total. A conti fatti, è il caso di dire…, sono sette
su ventiquattro coloro che hanno dovuto staccare un
assegno per poter vedere il loro nome comparire tra
gli iscritti del mondiale F.1. Accordi che, solitamente, permettono anche al pilota di guadagnare, attraverso chi li supporta, qualche centinaia di migliaia
di euro. Gli altri, da Sebastian Vettel a Pedro De La
Rosa, sono stati tutti scelti dai rispettivi team e percepiscono una sorta di stipendio. Chi bassissmo,
come lo spagnolo della HRT, chi super come Fernando Alonso o Michael Schumacher.
AGO
Piloti paganti
Romain Grosjean - Lotus
Sergio Perez - Sauber
Vitaly Petrov - Caterham
Narain Karthikeyan - HRT
Charles Pic - Marussia
Pastor Maldonado – Williams
Bruno Senna - Williams
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FORMULA
1
JUNIOR PROGRAM
RICETTA
PER IL
FUTURO
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Il giovane kartista
Lance Stroll,
uno dei giovani seguiti
dal Ferrari Driver
Academy
Gli Junior Program si stanno rivelando sempre più utili e interessanti per la crescita dei giovani piloti, soprattutto ora che la crisi economica mette a dura prova le carriere dei piloti. Abbiamo allora voluto
fare un sunto dei ragazzi 2012 inseriti nei programmi attualmente esistenti nel motorsport
Ferrari Driver Academy
Jules Bianchi – F.Renault 3.5
Brandon Maisano – F.3 Italia
Raffaele Marciello – F.3 Euro Series
Lance Stroll – Karting KF2
Red Bull
Alex Albon - Euro F.Renault
Stefan Wackerbauer - Euro F.Renault
Daniil Kvyat - Euro F.Renault
Callan O’Keefe - Talent F.BMW
Lewis Williamson – F.Renault 3.5
Irace professional Lotus/Gravity
Dorian Boccolacci – Karting KF3
Kevin Korjus – F.Renault 3.5
Esteban Ocon – Euro F.Renault
Richie Stanaway – F.Renault 3.5
Oscar Tunjo – Euro F.Renault
McLaren Driver Development Programme
Nick De Vries – Euro F.Renault
Kevin Magnussen – F.Renault 3.5
Caterham Driver Development Program
Alexander Rossi – F.Renault 3.5
All Road Management – Nicolas Todt
Felipe Massa – F.1
Pastor Maldonado – F.1
Jules Bianchi – F.Renault 3.5
Aaro Vainio – GP3
Charles Leclerc – Karting KF3
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FORMULA
1
ANTEPRIMA BARCELLONA
SI RIPARTE
DA MONTMEL
Ecco giorno per giorno chi guiderà le nuove
monoposto di F.1 sul tracciato Catalunya per la
seconda tornata di test collettivi che si terranno
dal 21 al 24 febbraio
Martedì 21
Red Bull
Sebastian Vettel
McLaren
Lewis Hamilton
Ferrari
Fernando Alonso
Mercedes Michael Schumacher
Lotus
Romain Grosjean
Sauber
Sergio Perez
Force India Nico Hulkenberg
Toro Rosso Jean Eric Vergne
Williams
Bruno Senna
Marussia
Charles Pic
30
Mercoledì 22
Sebastian Vettel
Lewis Hamilton
Fernando Alonso
Nico Rosberg
Romain Grosjean
Sergio Perez
Nico Hulkenberg
Jean Eric Vergne
Valtteri Bottas
Charles Pic
Giovedì 23
Mark Webber
Jenson Button
Felipe Massa
Michael Schumacher
Kimi Raikkonen
Kamui Kobayashi
Paul Di Resta
Daniel Ricciardo
Pastor Maldonado
Charles Pic
Venerdì 24
Mark Webber
Jenson Button
Felipe Massa
Nico Rosberg
Kimi Raikkonen
Kamui Kobayashi
Paul Di Resta
Daniel Ricciardo
Pastor Maldonado
Timo Glock
Ò
31
FORMULA
1
FRANZ TOST
«LA RED BULL
PRETENDE
SOLO IL MEGLIO
DA NOI»
Il team principal della Toro Rosso spiega la stagione
che verrà e i motivi che hanno portato a
rivoluzionare il “pacchetto” piloti per il 2012
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33
FORMULA
1
FRANZ TOST
Franz Tost
con Daniel Ricciardo
Franz Tost, lei ha sempre sostenuto
che la Toro Rosso è una specie di scuola di perfezionamento per i giovani
piloti che in futuro correranno per la
Red Bull. Come spiega allora ciò che è
successo con il licenziamento di Jaime Alguersuari e Sebastien Buemi?
«E’ una cosa che è stata decisa a metà dicembre, se ricordo bene il giorno 13. Ogni anno
alla fine della stagione facciamo un’analisi di
come sono andate le cose nei mesi precedenti, con un’attenzione particolare alla competitività dei nostri piloti in qualifica, gara e al
simulatore. Mettiamo tutti i dati sul tavolo e
ne discutiamo. La conclusione è che abbiamo cresciuto due piloti per tre anni, ma che
probabilmente avevamo altri ragazzi nel
programma Red Bull che avrebbero potuto
fare un buon lavoro. Soprattutto non eravamo così convinti che Alguersuari e Buemi
fossero quelli giusti per la Red Bull, così
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abbiamo deciso che Jean-Eric Vergne e
Daniel Riccardo dovevano avere la loro
chance».
Che cosa è mancato ad Alguersuari e
a Buemi? Helmut Marko ha dichiarato che nessuno dei due aveva la stoffa
del vincente…
«C’è probabilmente del vero in ciò che ha
detto Helmut. Quando parliamo di stoffa
giusta per la Red Bull, parliamo di un team
che è due volte campione del mondo e quindi di piloti che devono avere le qualità
necessarie per vincere delle gare e il campionato. E’ in questa prospettiva che abbiamo giudicato Buemi e Alguersuari. Toro
Rosso è un team per rookie, e nel 2012 correremo con due quasi debuttanti. Appoggio
completamente questa decisione».
Quali sono i punti di forza di Ricciar-
do e Vergne?
«E’ quello che dovremo scoprire. Arrivare
in F.1 è una cosa, ma per noi sarà importante vedere come cresceranno. Significa
che dovremo poter misurare i loro progressi con la Toro Rosso. Se analizzo l’anno
scorso è chiaro che Buemi ha mostrato delle buone prestazioni all’inizio della stagione, facendo segnare dei punti. Ma man
mano che la stagione procedeva, è rimasto
un po’ dietro le nostre aspettative, con qualche buon risultato occasionale e un po’ di
sfortuna dovuta alla rottura di un motore,
un guasto idraulico e un pit-stop andato
male. Alguersuari al contrario ha avuto dei
problemi all’inizio di stagione. Non ha fatto vedere nulla di buono nelle prime due
gare, probabilmente anche per colpa delle
nuove gomme, ma nella seconda parte è
migliorato e nel finale ha ottenuto alcuni
risultati molto buoni. Detto questo, era
talenti così da renderli adatti alla Red Bull.
Se Mark deciderà di porre fine alla sua carriera, allora dovremo essere capaci di fornire alla Red Bull un pilota che abbiamo
portato al livello di vincere delle gare».
Ciò potrebbe avvenire alla fine di
questa stagione?
«Non ne ho idea. Ma ho dei dubbi, visto che
il livello della Red Bull è molto elevato. La
mia previsione è che dovranno aspettare
ancora un po’. Per ora Mark non ci ha dato
alcuna indicazione sul fatto che stia pensando al ritiro».
Lei ha detto che servono circa tre anni
per mettere alla prova il talento di un
pilota. I due nuovi piloti avranno a
disposizione tutto questo tempo?
«Be’, talenti come Senna, Schumacher o Vettel non crescono sugli alberi. Ci vuole tempo. E come ho detto prima, molto dipende
da come dimostra di saper crescere un pilota. Se un giovane dispone di sufficiente
determinazione e disciplina, e mette qualcosa di suo sul tavolo, allora nel giro di una ventina di gare sarà in grado di farsi notare
anche correndo con un team di medio livello. Offrendo uno scorcio del suo talento un
pilota può elevarsi sopra gli altri, e la Red
Bull cerca proprio quel tipo di talento».
anche abbastanza chiaro che nessuno dei
due, durante il terzo anno, ha mostrato una
solida e chiara tendenza verso l’alto, e questo ci ha portato a concludere che nessuno
dei due era quel tipo di vincente che la Red
Bull stava cercando. La domanda, comunque, riguardava i nuovi piloti. Be’, per ora
quello che possiamo dire è che ce l’hanno
fatta ad arrivare in F.1. Ora aspettiamo di
vedere come sapranno crescere. Noi, come
team, speriamo di poter dare loro tutto il
supporto di cui hanno bisogno. Ma solo alla
fine della stagione potrete chiedermi se
hanno la stoffa che serve».
Uno dei compiti della Toro Rosso è
quello di trovare un degno sostituto
al veterano Mark Webber. Quale dei
nuovi piloti ha più potenziale in questo senso?
«Il compito della Toro Rosso è di crescere
Come allenate i rookie?
«Si tratta di una faccenda molto articolata.
Inizia con la preparazione fisica: come stabilire un regime di allenamento, una dieta
bilanciata, come prepararsi per i test e le
gare, come evitare o rendere minimo il jet
lag, e così via. La successiva fase di apprendimento riguarda i weekend di gara. Al primo posto dell’agenda c’è la cooperazione con
gli ingegneri. Ma ci sono altri aspetti, come
il rapporto con i media, con gli sponsor, l’impegno che riguarda il marketing, quindi c’è
un programma molto complesso da gestire.
Un’altra questione importante riguarda
l’abituarsi a nuovi tracciati. In primo luogo,
ciò significa un grande lavoro al simulatore
e la capacità di capire cosa i dati significano
su piste diverse. Come ho detto, è una faccenda molto complessa e intensa, e spero
che saremo capaci di fornire ai nostri due
ragazzi la migliore scuola possibile per farli
diventare dei vincenti».
Come si dice addio a due giovani che
si avventurano verso un futuro piuttosto incerto?
«Questo è uno sport di alto livello e gli addii
fanno parte del gioco. Entrambi i piloti devono dire grazie alla Red Bull, senza la quale
non sarebbero mai entrati in F.1. Ora spetta
a loro sfruttare la chance la Red Bull ha dato
loro. Fra l’altro, Buemi è ancora con la Red
Bull in qualità di terzo pilota. Cosa succederà ad Allguersari? Non ho informazioni al
momento, ma ancora una volta, grazie alla
Red Bull entrambi dispongono di una buona base per proseguire le loro carriere.
Magari in F.1, con un altro team. Non voglio
dire che non sono adatti alla F.1, visto che
entrambi hanno mostrato di avere talento in
alcune gare; semplicemente che non ne hanno abbastanza per la Red Bull. Ma posso
pensare che siano in grado di diventare dei
top-driver altrove e avere una carriera di
successo».
Il 2011 è stato un po’ una montagna
russa per la Toro Rosso. A volte avete
incassato dei punti, altre lasciato la
pista a mani vuote. Il 2012 sarà diverso?
«Certo, la speranza è sempre quella. Ma ci
sono varie ragioni per cui può non accadere.
Sia il team sia i piloti hanno commesso errori nel 2011, quindi in inverno abbiamo lavorato duro per ottenere una maggiore continuità. Spero che avere una buona base per il
2012 si riveli importante per ottenere una
buona stagione nel 2012».
Vergne e Ricciardo nei test di Jerez
hanno mostrato un buon potenziale.
Come si aspetta che ci sorprenderanno nel 2012?
“Tutti e due hanno fatto molto bene in tutte
le categorie in cui hanno corso prima di arrivare in F.1, e sì, hanno mostrato il loro potenziale a Jerez. Daniel, con 11 gare di F.1 all’attivo e parecchi venerdì di prove con noi, ha
un vantaggio. Ma in generale posso dire che
l’effetto sorpresa non è facile da gestire
durante il primo anno. Ma nel secondo deve
necessariamente arrivare. Quello che mi
aspetto è che entrambi ottengano performance consistenti. Ciò significa che dovranno migliorare. Non voglio dire che dovranno per forza andare a punti, a meno che non
abbiamo costruito una macchina vincente!
La mia previsione è che le prime quattro gare
extraeuropee saranno difficili, perché nessuno dei due conosce le piste, ma una volta che
saremo tornati in Europa mi aspetto che facciano decisamente meglio. Fatemi dire
un’ultima cosa. Per me non è un problema
se un pilota disputa una grande gara e in
quella successiva ha un calo, fa parte del gioco. Entrambi avranno un “crash-period”, è
una fase inevitabile del loro processo di
apprendimento. E’ stato lo stesso con Vettel.
Ma a un certo punto dovranno trovare una
loro solidità, e la domanda è: chi ci riuscirà
meglio? Aspettiamo e vediamo».
35
IRC
ANTEPRIMA
PARADISO A
Andreas Mikkelsen vincitore
dell’Intercontinental Rally Challenge 2011,
una serie che molto probabilmente
potrebbe finire
al termine di questa stagjuone
36
AMARO
37
IRC
ANTEPRIMA
Guido Rancati
C’è Andreas Mikkelsen che il titolo l’ha
vinto l’anno passato e c’è Juho Hanninen
che l’ha vinto due anni fa e magari l’avrebbe rivinto, se a Mlada Boleslav non avessero deciso diversamente. C’è anche
Bryan Bouffier, primo tredici mesi fa al
Monte-Carlo, ma il piatto piange. E’
un’edizione un po’ così questa dell’Intercontinental Rally Challenge che va a
cominciare. Non che il finale sia già scritto, ma l’incertezza non è più quella di un
passato recente. Per il ridotto impegno
della Peugeot, certo, ma non solo.
Nato (anche) per garantire una vetrina
alle Super2000, il campionato alternativo
patisce inevitabilmente la crisi irreversibile di una categoria che pure ha mostrato
una sua valenza e che, nel tempo, ha saputo attirare un bel gruppetto di costruttori.
Prima di essere messa ai margini
per dare spazio alle Regional Rally Car.
Che forse decolleranno, ma per ora restano confinate in spazi ristretti. Il fatto che
poi, quasi certamente, l’anno venturo la
serie pensata da un manipolo di persone
intelligenti e proposta da Eurosport
Events uscirà di scena non aiuta ed accendere tanti entusiasmi. Anche se lo meriterebbe per la qualità degli appuntamenti
che, pure orfana del Monte-Carlo, continua a proporre. A cominciare da quello
che sta per andare in scena a Ponta Delgada.
Quello azzoriano è un rally vero, con prove vere inserite in uno scenario che ha
pochi eguali al mondo. E conta su un albo
d’oro di prima qualità: per dire, fra i vari
big che nell’isola maggiore dell’arcipelago
portoghese hanno scritto il loro nome, c’è
anche Juha Kankkunen. Ha una storia
importante, insomma. Come gran parte di
quelli che seguiranno.
Il calendario 2011
Juho Hanninen
25 febbraio – Isole Azzorre
17 marzo – Isole Canarie
7 aprile – Irlanda
12 maggio – Corsica
3 giugno – Ungheria
23 giugno – Belgio
7 luglio – San Marino
22 luglio – Romania
2 settembre – Repubblica Ceca
16 settembre – Ucraina
30 settembre – Bulgaria
13 ottobre – Italia
3 novembre – Cipro
Pochi gli italiani
AAAprotagonisti italiani cercasi. Disperatamente. Scorrere l’elenco degli iscritti del primo atto stagionale
dell’Intercontinental Rally Challenge mette tristezza: come nella serie iridata, anche in quella alternativa non c’è
neppure un pilota del Bel Paese che possa ragionevolmente sperare di battersi per un posto sul podio. E’ il segno
inequivocabile di una crisi profonda che chiama direttamente in causa chi, nel palazzo, ha occupato e occupa posti
importanti. A cominciare da quelli che abitualmente fanno passerella alla partenza e all’arrivo del Rally d’Italia, gli
stessi che, nei giorni scorsi, hanno disinvoltamente cancellato la decisione presa pochi mesi fa dai componenti
dell’esecutivo dell’Automobile Club d’Italia di trasferire l’appuntamento italiano dalla Sardegna alla Sicilia.
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Magalhaes
ci riprova
Nelle stagioni in servizio permanente
effettivo nell’Intercontinental Rally Challege
non ha fatto sfracelli. Ma alle Azzorre Bruno
Magalhaes (a sinistra) sarà comunque da
tenere d’occhio. Per almeno due buoni
motivi: la sua voglia di garantirsi un futuro
agonistico a un certo livello e la sua abituale
vena nelle gare che conosce bene. Difficile
immaginare che possa stare regolarmente
davanti a Juho Hanninen e ad Andreas
Mikkelsen, ma puntare su un suo
piazzamento potrebbe essere un buon affare.
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GT3
JENS MARQUARDT
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PR
IMA DI TUTTO
I CLIENTI
DTM, ma non solo. Nei piani della BMW
ci sono e ci saranno sempre team privati anche
supportati ufficialmente. Con il progressivo
declino delle regole S2000, il costruttore
bavarese ha optato per una nuova vettura
di riferimento, la Z4 GT3. Lo conferma
Jens Marquardt, direttore di BMW Motorsport,
in questa intervista
41
GT3
JENS MARQUARDT
Il programma DTM sembra essere quello al
momento preponderante per BMW, ci saranno
ripercussioni per le corse "clienti"?
“Guardando alla storia della BMW, si nota che il marchio è sempre stato impegnato anche in corse con clienti, fin dagli anni '60. Questa tradizione è molto particolare, e se da una parte ci sentiamo obbligati a continuarla, dall'altra ad aiutarci è il fatto che le corse clienti non
hanno perso interesse nemmeno negli ultimi anni. In
giro per il mondo, vetture da corsa BMW si schierano in
numerosissime competizioni nelle quali i privati pubblicizzano il nostro brand coi loro successi. Ciò resterà una
parte importante del nostro futuro”.
Qual è il futuro dei vostri programmi per i privati, anche dal punto di vista delle corse Turismo?
“La BMW 320 TC è una vettura molto importante per
noi. Le regole S2000 hanno reso possibile l'utilizzo della BMW Serie 3 in tantissimi campionati, incluso il Mondiale Turismo, e la cosa si è rivelata importante per noi
e per i nostri clienti. In 10 anni siamo stati in grado di
vendere 200 esemplari della BMW 320 TC, incluse le
vetture che l'hanno preceduta, le 320si e 320i. E' un
numero che parla da solo. Al momento comunque stiamo osservando un cambiamento. Molte categorie di alto
livello, come quelle britanniche e scandinave si stanno
allontanando dalle regole S2000, mentre i campionati
GT3 stanno crescendo in popolarità. Stiamo recependo
questi sviluppi con un più intenso impegno con la BMW
Z4 GT3”.
Si possono confrontare gli obiettivi di questo
programma con quello della 320TC?
“In termini puramente numerici, i due programmi non
possono essere confrontati. In termini di sforzo tecnologico, invece, ci sono molte similitudini. Richiedono differenti risorse da parte nostra e dei clienti, e li stiamo
supportando ad un livello molto alto. Siamo attualmente impegnati in pista in tutte le categorie GT più importanti, nelle quali la Z4 GT3 scende in pista”.
Quante BMW Z4 GT3 sono state vendute finora?
“Nell'anno del debutto, il 2010, abbiamo venduto sette
BMW Z4 GT3. A fine gennaio eravamo a quota 29 vetture, impegnate dai vari team clienti in tutto il mondo.
Questo numero mostra la grande fiducia che molti pri-
“
vati hanno nelle possibilità di quest'auto”.
Quali sono le maggiori serie GT nelle quali corre la Z4?
“Ce ne sono molte oggigiorno, anche il prestigioso GT1
World Championship è passato alle GT3. Il Vita4One ha
in programma di correre con due BMW Z4 GT3 in questo campionato. Poi c'è l'Europeo GT3, l'ADAC GT
Masters tedesco, la Blancpain Endurance Series che
include la 24 Ore di Spa-Francorchamps, il VLN con la
24 Ore del Nurburgring dove il team Schubert sarà tra
quelli che rappresenteranno il marchio BMW. E ancora,
il Super GT giapponese ed i campionati GT britannico,
francese, italiano, svedese e brasiliano. Siamo presenti
in tutte le serie GT3 di una certa importanza, ed è una
prova della rilevanza strategica di questo programma
per il marchio”.
Quali sono i vostri obiettivi sportivi?
“Ovunque BMW sia al via nel mondo del motorsport,
vogliamo batterci per vittorie e titoli. Questo è ciò che i
team privati si aspettano da noi e quello che ci aspettiamo da noi stessi”.
Fino a quando verrà supportata la vettura attuale?
“Per garantire il livello di competitività di questa vettura, abbiamo investito molto, in particolare nello sviluppo. Il kit di aggiornamento 2012 è appena stato omologato ed è pensato per migliorare gli aspetti che per i
nostri clienti sono importanti. La guidabilità, il consumo gomme e la performance generale. Con questi investimenti, la vettura rimarrà la nostra scelta clienti per il
GT3 almeno fino al 2015. Ogni altra opzione non avrebbe senso dal punto di vista economico.
Oltre alla Z4, quali sono le vetture "clienti" che
verranno supportate nel 2012?
“Nel 2012 continueremo ad offrire il nostro consueto,
alto standard di supporto tecnico per la BMW 320 TC.
Lo stesso dicasi per la nostra vettura entry-level, la BMW
M3 GT4. Siamo orgogliosi di dichiarare che abbiamo
appena venduto gli esemplari numero 24 e 25 in Brasile. Abbiamo già raggiunto grandi obiettivi con questa
vettura e stiamo iniziando a pensare ad una nuova auto
per la GT4 o addirittura al di sotto. E' comunque tutta
un'ipotesi al momento”.
Abbiamo già raggiunto grandi obiettivi con
questa vettura e stiamo iniziando a pensare ad una
nuova auto per la GT4 o addirittura al di sotto
JENS MARQUARDT
42
”
43
NASCAR
ANTEPRIMA 2012
SFIDA
REALE
44
Tony Stewart (#14)
impegnato a Daytona
da Kyle Busch (#18)
uno dei rivali 2012
45
NASCAR
ANTEPRIMA 2012
46
Marco Cortesi
Dopo il sensazionale finale di stagione 2011, la Sprint Cup
Series torna in pista a Daytona per una 500 miglia che, di
fatto sarà un punto e a capo. Introdotta l'iniezione elettronica, che in realtà grossi cambiamenti non ha portato
anche per il sistema scelto, datato quasi quanto quello che
va a sostituire, ci sarà la certezza della fine dell'era-Johnson, con molti pretendenti sempre più consapevoli di
poter conquistare il titolo. A Daytona la vita sarà difficile
per tutti. L'organizzatore sembra infatti essere riuscito a
sradicare, almeno in parte, la tattica dei "tandem" tra coppie di piloti che si era concretizzata nelle ultime edizioni.
Di conseguenza, i pacchetti di mischia allargati porteranno molti più rischi di contatto e non sarà una sorpresa
vedere i principali top-driver più prudenti e tattici rispetto passato. Nell'ultima gara della scorsa stagione, Tony
Stewart si è nei fatti meritato il titolo di favorito 2012. L'ex
campione IndyCar ha dimostrato, senza troppa sfortuna o
errori del team, di poter centrare qualunque obiettivo, e si
è candidato per il raddoppio. Da parte sua, Jimmie Johnson, che con un'irregolarità tecnica ha iniziato male la
propria stagione, sarà chiamato a rinverdire i fasti del
micidiale quinquennio chiusosi nel 2010. In casa Ford, il
team Roush, squadra che vanta un non invidiabile rapporto tra investimenti fatti e titoli vinti riproporrà Carl
Edwards e Matt Kenseth come punte principali. Se
Edwards dovrà scrollarsi di dosso la sconfitta subita lo
scorso anno, Kenseth dovrà tornare costantemente su
livelli da vincente.
Sempre più sulla corda invece Greg Biffle, ora sotto pressione anche del giovane e talentuoso Ricky Stenhouse,
senza dimenticare il campione di Daytona in carica Trevor Bayne, nuovamente parcheggiato in casa Wood. Per il
marchio Toyota, questo dovrà essere l'anno del salto di
qualità. Nelle scorse stagioni troppi sono stati i problemi
di casa Joe Gibbs (team principale delle tre ellissi) che
hanno tralaltro coinciso, in modo anche impietoso, con i
richiami sulle vetture stradali. Kyle Busch e Denny Hamlin saranno gli attaccanti, supportati da Joey Logano. La
principale mina vagante sarà rappresentata proprio dai
fratelli Busch. Se Kyle ha messo in mostra tutta la sua classe con una strepitosa vittoria nel Bud Shootout, dimostrando di aver metabolizzato le controversie del 2011,
dopo il licenziamento subito il fratello maggiore Kurt sarà
al via con una squadra minore, il Phoenix Racing, ma con
sponsorizzazioni importanti ed un pacchetto tecnico del
tutto simile a quello di Tony Stewart. Tra i suoi acerrimi
rivali, l'ex compagno Brad Keselowski, ora solo al timone
dell'armata Penske. Una nota va anche al debutto di Danica Patrick nella categoria regina. Grazie all'accordo con il
team Baldwin, che le ha garantito un posto al via, la pilotessa di casa Stewart-Haas si confronterà per la prima volta con numeri uno del mondo stock-car. Il suo programma sarà di 10 gare: nelle restanti 26, a portare in pista il
numero 10 sarà proprio Baldwin, schierando una Chevy
per David Reutimann. Da segnalare tra i debutti anche
quello del team BK, dal nome dello sponsor Burger King.
Rilevate le vetture ex Red Bull, la squadra, diretta da Harry McMullen, porterà al via Travis Kvapil ed il giovane
Landon Cassill (sostituito da Reutimann solo a Daytona).
L’uomo
da battere
Tony Stewart
GliCarlsconfitti
2011
Edwards
Jimmie Johsnon
LeKylemine
vaganti
Busch
Kurt Busch
Danica Patrick
Alla
finestra
Jeff Gordon
Matt Kenseth
Denny Hamlin
Kevin Harvick
Greg Biffle
I giovani al top
Brad Keselowski
Joey Logano
Ricky Stenhouse
Trevor Bayne
GliJamieoutsider
McMurray
Juan Pablo Montoya
Paul Menard
Jeff Burton
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NASCAR
ANTEPRIMA 2012
Costellato di incidenti il primo week-end di Daytona nella foto
ecco alcuni protagonisti: Matt Kenseth (#17), Dale Earnhardt Jr. (#88),
Martin Truex Jr., (#56), Joey Logano (#20) e Kevin Harvick (#29)
LA QUALIFICA DI DAYTONA
EDWARDS IN POLE
Sarà una prima fila tutta Roush-Fenway ad aprire la prossima 500 Miglia di Daytona. A conquistare la pole, un inizio
tutto all'insegno del riscatto, è stato Carl Edwards, che ha comandato una prima fila tutta Ford precedendo il compagno Greg Biffle di oltre un decimo (distacco notevole sul veloce autodromo della Florida). Solo tre vetture hanno superato la barriera delle 194 miglia orarie (312.2 km/h) con Dale Earnhardt autore del terzo miglior tempo. Come tradizione a Daytona, le qualifiche hanno assegnato solo le prime due posizioni. Le altre piazzole saranno decise tramite i
Duel di qualifica. Indipendentemente dal risultato, quattro dei piloti senza provisional hanno incassato la certezza di
un posto al via: Trevor Bayne, vincitore in carica e nono assoluto, Tony Raines, David Stremme e Terry Labonte, quest'ultimo in virtù del titolo conquistato nel 1996. Nel frattempo, la stagione ha avuto il suo tradizionale antipasto nel
Bud Shootout, evento non valido per il campionato, che è stato tutto nel segno di Kyle Busch. Il pilota di Las Vegas,
dopo le polemiche di fine 2011, ha portato in pista il consueto talento riuscendo in una spettacolare impresa. Dopo avere portato a termine due incredibili recuperi seguiti a una toccata con Jimmie Johnson e ad una bussata di Jeff Gordon, Busch si è rimesso in lotta, passando Tony Stewart sul rettilineo d'arrivo prevalendo per pochi centimetri. L'andamento di gara ha visto finalmente ridotta la tendenza a formare "tandem", e la conseguenza sono stati numerosi incidenti. Tre i contatti multipli di una certa importanza, che hanno visto tra gli altri finire fuori coinvolti Carl Edwards,
Kevin Harvick, Denny Hamlin e Gordon, finito sottosopra sul rettilineo opposto ai box.
48
49
NASCAR
ANTEPRIMA 2012
A fianco,
l’attesissima
Danica Patrick
Tutti i protagonisti
Stewart/Haas Racing
Tony Stewart
ì
Roush Fenway Racing
Carl Edwards
Michael Waltrip Racing
Martin Truex Jr.
Dopo il titolo conquistato lo scorso anno, Tony Stewart
ha certificato che per lui nulla è impossibile. Il modo in
cui ha centrato l'ultima gara 2011 è stato
impressionante e il pacchetto tecnico del team
Hendrick rimane al vertice. Fisicamente rimesso a
nuovo, è pronto a ripetersi.
Gli altri: Ryan Newman, Danica Patrick
La sconfitta subita da Stewart ad Homestead peserà sul
suo morale? Si spera di no, dato che l'alfiere di Jack
Roush ha tutte le potenzialità per vincere un titolo, o
anche di più. Oltre che su sé stesso avrà bisogno di
contare sulla squadra, nella speranza che non si
verifichino i (pochi) bassi mostrati nel 2011.
Gli altri: Greg Biffle, Matt Kenseth, Ricky Stenhouse
Partito da zero, il team Waltrip ha avuto un continuo
progresso negli ultimi anni. Ora è però arrivato il
momento del salto di qualità. Nonostante l'arrivo di
Clint Bowyer e di Mark Martin part-time, sarà Martin
Truex Jr a portare sulle spalle le speranze della
squadra, anche per la lunga esperienza ormai maturata
Gli altri: Clint Bowyer, Mark Martin/Michael Waltrip
Hendrick Motorsports
Jimmie Johnson
Richard Childress Racing
Kevin Harvick
Earnhardt Ganassi Racing
Jamie McMurray
La sua stagione non è iniziata nel migliore dei modi, ma
con una polemica riguardo ad un'infrazione tecnica.
Dopo cinque titoli di fila e un anno interlocutorio dovrà
rimettersi in corsa. I compagni di squadra Jeff Gordon,
Dale Earnhardt Jr e Kasey Kahne saranno i primi rivali.
Gli altri: Jeff Gordon, Dale Earnhardt Jr, Kasey Kahne
Lo scorso anno hanno pesato errori suoi e della
squadra. Il pilota del team Childress ha ormai 36 anni, e
nonostante un talento cristallino non è mai riuscito a
riunire tutti gli elementi che servono per centrare il
titolo. Deve necessariamente essere più "ragioniere" e
sperare in un perfetto lavoro d'equipe.
Gli altri: Jeff Burton, Paul Menard, Elliott Sadler
E' il team per il quale è più difficile selezionare un
favorito. Però la stagione 2010, con i successi alla
Daytona 500 e alla Brickyard 400 è ancora ben
presente. Jamie McMurray ha in mano le maggiori
possibilità di rivalsa in termini di posizione in
campionato. Il suo resta un talento eccezionale.
Gli altri: Juan Pablo Montoya
Joe Gibbs Racing
Denny Hamlin
L'anno scorso è stato condizionato per il team Gibbs da
notevoli problemi tecnici, di motore e non solo. Hamlin,
che si è sempre proposto come uno dei migliori
interpreti dello schieramento Toyota, ha bisogno di un
supporto da vero top-team per regalare ai giapponesi il
primo titolo.
Gli altri: Kyle Busch, Joey Logano
50
Penske Racing
Brad Keselowski
Tolto di mezzo Kurt Busch, Brad Keselowski si
presenterà come l'indiscusso leader del team Penske.
Ora dovrà confermare le grandi doti mostrate lo scorso
anno, e non ci saranno scuse.
Gli altri: AJ Allmendinger
Lo schieramento
team per team
Sotto,
Carl Edwards
il primo poleman
stagionale
1
2
5
6
7
9
10
11
13
14
15
16
17
18
20
21
22
23
24
26
27
29
30
31
32
33
34
36
37
38
39
42
43
47
48
51
55
56
78
83
87
88
93
97
98
99
109
140
249
Pilota
Jamie McMurray
Brad Keselowski
Kasey Kahne
Ricky Stenhouse Jr.
Robby Gordon
Marcos Ambrose
Danica Patrick
Denny Hamlin
Casey Mears
Tony Stewart
Clint Bowyer
Greg Biffle
Matt Kenseth
Kyle Busch
Joey Logano
Trevor Bayne
A.J. Allmendinger
Robert Richardson Jr.
Jeff Gordon
Tony Raines
Paul Menard
Kevin Harvick
David Stremme
Jeff Burton
Terry Labonte
Elliott Sadler
David Ragan
Dave Blaney
Mike Wallace
David Gilliland
Ryan Newman
Juan Montoya
Aric Almirola
Bobby Labonte
Jimmie Johnson
Kurt Busch
Mark Martin
Martin Truex Jr.
Regan Smith
Landon Cassill
Joe Nemechek
Dale Earnhardt Jr.
David Reutimann
Bill Elliott
Michael McDowell
Carl Edwards
Kenny Wallace
Michael Waltrip
J.J. Yeley
Vettura
Chevrolet
Dodge
Chevrolet
Ford
Dodge
Ford
Chevrolet
Toyota
Ford
Chevrolet
Toyota
Ford
Ford
Toyota
Toyota
Ford
Dodge
Toyota
Chevrolet
Ford
Chevrolet
Chevrolet
Toyota
Chevrolet
Ford
Chevrolet
Ford
Chevrolet
Ford
Ford
Chevrolet
Chevrolet
Ford
Toyota
Chevrolet
Chevrolet
Toyota
Toyota
Chevrolet
Toyota
Toyota
Chevrolet
Toyota
Toyota
Ford
Ford
Toyota
Toyota
Toyota
Team
Earnhardt Ganassi Racing
Penske Racing
Hendrick Motorsports
Roush Fenway Racing
Robby Gordon Motorsports
Richard Petty Motorsports
Tommy Baldwin Racing
Joe Gibbs Racing
Germain Racing
Stewart-Haas Racing
Michael Waltrip Racing
Roush Fenway Racing
Roush Fenway Racing
Joe Gibbs Racing
Joe Gibbs Racing
Wood Brothers Racing
Penske Racing
R3 Motorsports
Hendrick Motorsports
Front Row Motorsports
Richard Childress Racing
Richard Childress Racing
Inception Motorsports
Richard Childress Racing
FAS Lane Racing
Richard Childress Racing
Front Row Motorsports
Tommy Baldwin Racing
Max Q Motorsports
Front Row Motorsports
Stewart-Haas Racing
Earnhardt Ganassi Racing
Richard Petty Motorsports
JTG Daugherty Racing
Hendrick Motorsports
Phoenix Racing
Michael Waltrip Racing
Michael Waltrip Racing
Furniture Row Racing
BK Racing
NEMCO Motorsports
Hendrick Motorsports
BK Racing
NEMCO Motorsports
Phil Parsons Racing
Roush Fenway Racing
RAB Racing
Hillman Racing
Robinson-Blakeney Racing
Ingegnere capo
Kevin Manion
Paul Wolfe
Kenny Francis
Chad Norris
Samuel Stanley
Todd Parrott
Tommy Baldwin Jr.
Darian Grubb
Bootie Barker
Steve Addington
Brian Pattie
Matt Puccia
Jimmy Fennig
Dave Rogers
Jason Ratcliff
Donnie Wingo
Todd Gordon
Bryan Cook
Alan Gustafson
Charles Dickey Jr.
Slugger Labbe
Shane Wilson
Steven Lane
Drew Blickensderfer
Frank Stoddard
Gil Martin
Jay Guy
Ryan Pemberton
Bill Henderson
Pat Tryson
Tony Gibson
Chris Heroy
Greg Erwin
Todd Berrier
Chad Knaus
Nick Harrison
Rodney Childers
Chad Johnston
Pete Rondeau
Doug Richert
Steve Gray
Steve Letarte
Todd Anderson
Scott Eggleston
Gene Nead
Bob Osborne
Scott Zipadelli
Buddy Sisco
Tony Furr
51
INDYCAR
MERCATO PILOTI
FILIPPI
IN SALITA
L’ingresso del pilota italiano nella serie americana col team Rahal non
sembra per nulla semplice. Arrancano anche i team Fisher e Shank
Marco Cortesi
E' il momento della verità per molti dei principali attori in corsa per l'edizione 2012 dell'IndyCar Series. Innanzitutto, ad essere sul
piatto di una bilancia sono i team, molti dei
quali agli sgoccioli per la definizione dei propri programmi. I più preoccupati in questo
momento sono Sarah Fisher, che non ha
ancora trovato nessun accordo per una fornitura di motori. Dopo avere inseguito la Chevrolet, che nel frattempo ha riempito i ranghi,
la Fisher ha contattato Honda, che anche a
causa di una serie di problemi emersi nei test
ha dato disponibilità solo a partire dalla 500
Miglia di Indianapolis. Guai anche per il
Michael Shank Racing, che contava sull'inclusione tra i 20 team supportati dalla serie. Sfumati i contributi, è partita la ricerca di supporti economici, ma con ogni probabilità sarà
difficile pensare di vedere la loro vettura al via
delle prime gare. Come detto, per tutti ci sarà
l'incognita-motori. I confronti in pista sono
già iniziati, ma i dubbi su prestazioni e affidabilità (in particolare per i giapponesi) saranno fugati solo in occasione del debutto di St.
Petersburg. Al momento, il marchio del cravattino sembra il punto di riferimento, ma
tutto è ancora avvolto da un alone di mistero
e pretattica. Dal lato degli elementi positivi, il
fatto che i problemi del nuovo pacchetto tecnico sembrino ormai sulla via di una felice
soluzione, anche sugli ovali più veloci.
52
Anche per quanto riguarda il mercato piloti,
rimane qualche punto di domanda in una
situazione certamente felice dal punto di vista
delle partecipazioni. A diverse settimane dal
via, già 25 sono le vetture confermate. Nodo
principale da sciogliere è quello di Rubens
Barrichello, tuttora in fase di definizione da
KV Racing, e conseguentemente quello della
destinazione di Esteban Guerrieri, che sembra disporre di un buon budget. In lista d'attesa anche Luca Filippi, per un team Rahal
Letterman Lanigan il quale ha visto escludere la propria seconda vettura dalla lista di
"spartizione". Venti di semaforo verde ci sono
anche per Martin Plowman e Michael Jourdain, magari a stagione inoltrata, e per James
Jakes, presente ai test del team Coyne e di fatto ufficiosamente confermato accanto a
Justin Wilson. Posti liberi restano al team
Dreyer&Reinbold e al team Conquest, compagine tuttavia legata alla presenza di
finanziamenti da parte dei piloti. Per tutti, soprattutto per chi nutre qualche
minima velleità di lotta per la classifica, si aggiunge un'altra tagliola: il fatto che in occasione delle trasferte
fuori dal Nord America saranno
solo 26 i posti a disposizione.
Con alcune tessere da sistemare,
e nella speranza che avvenga
tutto nel modo più indolore
possibile, il domino IndyCar
sembra vicino alla soluzione.
53
INDYCAR
DALLARA USA
«CHI VA FORTE NEG
È UN PILOTA COMP
54
GLI STATES
PLETO»
Intervista a Stefano De Ponti, direttore delle operazioni Usa
di Dallara, che ci parla della factory che sarà completata a
marzo e della grande accoglienza che l'ambiente americano
sta riservando alle iniziative dell'azienda italiana.
La nuova vettura è già in consegna, ha debuttato addirittura
al SuperBowl ed è stata testata anche da Barrichello
55
INDYCAR
DALLARA USA
Stefano De Ponti, a che punto sono i
lavori della nuova factory Dallara a
Indianapolis?
“I lavori sono ultimati, siamo già operativi
nel nuovo building con i reparti di assemblaggio e carpenteria, dove stiamo iniziando a produrre i pezzi per l’Indycar 2012. Il
prossimo reparto che sarà completato sono
i compositi e lo sarà entro metà marzo; a
seguire avverrà il trasferimento dal building provvisorio a quello definitivo del controllo qualità, magazzino e uffici. Prevediamo di essere operativi al 100% per fine
marzo“.
Ci può dare una road-map dei prossimi mesi?
“Dobbiamo prepararci per l’inizio del campionato, che sarà la fine di marzo, e quindi
essere in grado di costruire, riparare e
distribuire i pezzi di ricambio per le vetture, oltre a fornire supporto tecnico“.
Come sono gestite le attività e l’interscambio di informazioni con l’headquarter di Varano de’ Melegari?
“Per la parte tecnica, abbiamo due ingegneri: uno, Alex Timmermans, in costante contatto con il responsabile di progetto Indy e
con l’ufficio tecnico italiano per seguire gli
sviluppi alla vettura e l’altro, Sam Garrett,
che ha il contatto diretto con i team e l’Indycar. Ci sentiamo sempre con il reparto
produttivo italiano: il 15 febbraio consegneremo il terzo lotto di quindici macchine, mentre la consegna dell’ultimo lotto è
prevista per il 15 marzo. L’Italia è la nostra
guida a livello di strategia, noi siamo il
braccio operativo e siamo il ponte informativo fra Varano, l’Indycar e le squadre. Sta
nascendo un bel lavoro di team e relazioni“.
Ci può dare qualche cifra a proposito di personale, numero di vetture
che verranno prodotte, investimenti
complessivi?
“Attualmente siamo in dodici. Siamo in
procinto di assumere altre persone per il
reparto compositi, quindi si arriverà a
quindici persone entro fine marzo.
Abbiamo consegnato tutte le macchine che
ci hanno ordinato e ci impegnamo a tener-
ne una scorta di cinque-dieci in modo da
coprire eventuali richieste per la 500
miglia: ciò dimostra l’interesse per questa
attività sportiva che, nonostante la crisi, è
sempre molto seguita.
Gli investimenti complessivi saranno di 12
milioni di dollari; dopo la 500 miglia che
segna il culmine delle attività di costruzio-
“
Sono in corso test privati, organizzati dai team.
I primi di marzo sono previsti test aperti a tutti i team a Sebring,
in Florida, su strada. A metà marzo, probabilmente, ci saranno
test anche su ovali, in Texas. Abbiamo già 28 vetture “sicure”,
con pilota e motore confermati, per tutte le gare
STEFANO DE PONTI
56
”
ecc.. I contenuti potranno variare, essere
aggiornati, di modo che non ci sia mai staticità e si spieghi il presente ed il futuro delle auto da corsa. Si prevede un forte interesse dei fan, c’è grande entusiasmo“.
Dal giorno della posa della prima pietra quali sono state le reazioni dell’ambiente motoristico statunitense
che l’hanno colpita di più?
“Sicuramente l’accoglienza, il welcome, che
ci hanno dimostrato i nostri vicini, gli abitanti di Speedway. L’ambiente motoristico
ci conosceva già, ma anche fra le persone
comuni c’è stata cordialità e questo ti rende felice per quello che fai. La loro cordialità è vera, naturale, non costruita: si mettono a disposizione nel vero senso del termine“.
Come si sta sviluppando il rapporto
con gli amministratori dello Speedway e con l’amministrazione locale
di Indianapolis?
“In modo eccellente, c’è un continuo scambio di informazioni. Il governatore dell’Indiana, Mitch Daniels, di persona o indirettamente, si informa settimanalmente sullo
stato delle attività“.
I telai Dallara
con le livree
delle franchigie NFL
ne vetture Indy e allestimento nuovo building, vedremo come muoverci: la volontà è
di valutare anche altri business dove le
competenza distintive della Dallara possono far la differenza“.
Quali sono gli sviluppi per l’area
enterteinment che avete previsto con
i vostri partner Indy Racing Experience?
“Abbiamo raccolto tante idee, dobbiamo
partire in fretta. Ai primi di maggio
dovremmo essere pronti per l’inaugurazione dell’edificio. Abbiamo preso contatti con
aziende per l’area ristoro: l’idea è creare
uno “Starbucks italiano”, uno spazio dove
saranno venduti prodotti di gusto e qualità
made in Italy (caffè, pizza, gelati ecc…).
C’è poi il discorso museo interattivo: vorremmo spiegare in modo divertente come
nasce una Indycar e quindi illustrare tramite immagini, suoni, schermi multimediali e
giochi i principi di dinamica del veicolo,
simulazione, aereodinamica, progettazione, analisi strutturale, controllo qualità
Avete organizzato qualcosa in vista
della 46° edizione del Superbowl che
quest’anno, per la prima volta, si è
tenuto proprio ad Indianapolis?
“Da un’idea dei nostri partner di Indy
Racing Experience, abbiamo preparato 33
auto con le livree delle 33 squadre di football della NFL. Tra queste, due erano le
showcar Indy 2012 con le livree delle squadre finaliste, i Giants ed i Patriots.
Schierate come in griglia di partenza, sono
state prima nel nostro building, poi sono
state spostate nel centro di Indianapolis ed
infine due-tre giorni prima del Superbowl
sono stato distribuite in 33 punti diversi
dello stato dell’Indiana.
Un enorme successo di pubblico e fan, con
un flusso di persone da mattina a sera.
Il connubio football/NFL ed auto da corsa/Indycar ha funzionato alla grande. Le
due showcar sono state poi esposte nel
Superbowl Village, un villaggio creato
apposta per la partita nei pressi dello stadio: la città ha reagito benissimo a questo
evento che è stato organizzato nei minimi
dettagli“.
Come procedono i test della nuova
vettura?
“Bene, la vettura non ha avuto particolari
problemi di affidabilità. I team ed i piloti
sono molto contenti: più confidenza pren-
dono con il mezzo, più si appassionano. Ci
sono più di quindici piloti che stanno
testando la macchina e c’è già competizione per vedere chi va più forte.
La vettura ha potenziale di tecnica e di guida: di fronte ad alcune campagne media
negative nei confronti della macchina, la
risposta Dallara è stata di lavorare seriamente e rispondere alle esigenze dei team
e della Indycar. Il duro lavoro e l’onestà
premiano sempre“.
Anche Rubens Barrichello ha avuto
modo di provare la nuova IR12: quali sono state le impressioni di un ex
pilota di F.1 come lui?
“Barrichello ha provato con il team KV
Racing ed è stato molto contento. Barrichello ha dato un messaggio molto importante, che vorrei sottolineare: l’Indycar non
come soluzione alternativa alla F1, ma
come nuova sfida, come il rimettersi in
discussione.
La vettura ha una sua dignità, si corre su
ovali più o meno brevi (short oval e super
speedway) e su strada, c’è meno elettronica rispetto alla F1, le gare sono più veloci,
l’ambiente esterno più rilassato, le auto
sono molto simili fra loro ed i team non
possono fare tanti sviluppi, per cui è il pilota che fa la differenza.
Dal punto di vista della guida, se vinci in
Indycar sei un pilota completo perché ti
confronti con diverse condizioni e configurazioni“.
Qual è il calendario dei test da qui al
debutto della prossima stagione?
“Sono in corso test privati, organizzati dai
team. I primi di marzo sono previsti test
aperti a tutti i team a Sebring, in Florida,
su strada. A metà marzo, probabilmente, ci
saranno test anche su ovali, in Texas.
Abbiamo già 28 vetture “sicure”, con pilota e motore confermati, per tutte le gare”.
La figura di Dan Wheldon è ancora
ben viva nel cuore degli appassionati: sono in programma iniziative per
ricordarlo nel 2012?
“Non mi sorprenderebbe se si creasse un
premio in suo onore per la 500 miglia.
Dan era un pilota gentleman per modo di
fare, attitudine, educazione: mischiava
professionalità e goliardia, con un tocco
signorile che faceva la differenza.
Anche se è passato del tempo, il suo ricordo è ancora vivo, soprattutto per noi che
abbiamo qui in sede il prototipo Indy 2012
che ha provato per due mesi, prima della
gara di Las Vegas. Ogni volta che vedo quella macchina, ci vedo Dan dentro”.
57
F.3
TEDESCA
LORENZO CAMPLESE
L’EMIGRANTE
Antonio Caruccio
Lorenzo Camplese è il nuovo pilota della
Eurointernational per la stagione 2012 del
Formula 3 tedesco. Il giovane pescarese,
già in Formula Abarth aveva conosciuto il
team di Antonio Ferrari, riproponendosi
ora come uno degli italiani emigrati
all’estero per cercare fortuna.
Nel 2012 correrai nel F.3 tedesco.
Come mai questa decisione?
“Mi sono trovato molto bene nella seconda
parte della stagione di F.Abarth, quando ho
iniziato a correre con i colori della Eurointernational di Antonio Ferrari. Per questo
motivo ho deciso di continuare con loro in
un campionato che non fosse quello dell’ambiente italiano. Seguendo quindi i progetti del team, ho deciso di migrare in Germania per disputare questa categoria”.
Che bilancio puoi trarre del tuo 2011?
“Penso sia stato un anno positivo, anche se
il risultato finale forse non è stato ottimo.
Ho iniziato il campionato con BVM Target,
per poi passare ad Eurointernational. A
parte qualche problemi di troppo al motore, abbiamo sempre lottato per il podio,
conquistando anche qualche vittoria”.
Come mai hai interrotto il tuo rapporto con BVM Target?
“Con loro non c’era una buona intesa, non
lavoravamo più bene insieme. Abbiamo
quindi deciso di cambiare squadra passando alla Eurointernational dove ho avuto un
ottimo feeling con tutti, da Antonio (Ferrari, il team principal), agli ingegneri, ai tecnici”.
58
Hai già provato la F.3. Che differenze hai riscontrato con la Formula
Abarth?
“Ho provato la vettura dell’Open. È una
macchina certamente complessa, ci vuole
impegno e bravura per guidarla e portarla
al limite, avrò tanto lavoro da fare in previsione del la prima gara”.
Ti ritieni soddisfatto del tuo secondo
anno in Abarth?
“Il risultato finale, come classifica di campionato, sia europea che italiana non è
entusiasmante. Va però considerato che
nella serie nazionale non ho disputato l’intera stagione, come anche in quella continentale dove ho saltato le tappe di Monza
e Barcellona. Per questo chiaramente la
posizione assoluta ne ha risentito, ma guardando i risultati in pista mi ritengo soddisfatto”.
C’è qualcuno che si occupa di seguire la tua carriera?
“Ero sotto contratto con Minardi, ma non
lavoriamo più insieme. Non ci siamo intesi a metà stagione, quando ho deciso di
cambiare squadra. Secondo noi c’erano
delle importanti differenze di motore,
secondo loro invece non era così. Abbiamo
quindi deciso di prendere strade diverse.
Adesso mi affido ad Antonio Ferrari che mi
ha aiutato a trovare il budget necessario per
correre questa stagione”.
Che obiettivo ti poni per la serie tedesca?
“L’obiettivo maggiore è quello di imparare
il più possibile perché la F.3 è una macchina molto impegnativa. Voglio fare bene e
lottare con i migliori sin dalle prime gare.
In questi mesi abbiamo in programma un
grande lavoro di test, che penso ci permetterà di arrivare pronti”.
A Valencia hai provato la GP3 con
Tech 1. Come hai trovato la Dallara di
questa serie?
“La GP3 è una macchina nuova per me e
decisamente sofisticata. C’è una grande differenza con la Formula Abarth, con in come
solo il motore turbo. La F.3 penso sia completa, il passo successivo potrà essere la
GP3, ma devo ancora accumulare grande
esperienza”.
Come mai non hai proseguito con
loro?
“Il motivo principale è stato il budget”.
In Abruzzo ci sono molti piloti.
Com’è il rapporto tra di voi?
“Conosco meglio Tonio Liuzzi che Jarno
Trulli, per quanto riguarda il mondo della
Formula 1, ma sono entrambe brave persone, con le quali si può tranquillamente parlare. La situazione chiaramente è un po’ difficile dal punto di vista del mercato, dato
che siamo in molti, ma fortunatamente
sono riuscito a trovare vari sponsor che mi
aiutano nei miei progetti”.
Cosa fai nella tua vita oltre correre?
“Mi sto allenando molto dato il grande salto di categoria che farò dalla Abarth al Formula 3. Continuo nel frattempo anche a
studiare per avere delle possibilità parallele al mondo del motorsport. Frequento il
quarto anno dell’ITIS a Pescara”.
59
KARTING
WINTER CUP A LONATO
DREEZEN
SCALDA
SOUTH
GARDA
Gabriel Samarago
La stagione internazionale del karting 2012 ha preso il via
dalla pista South Garda e le emozioni non sono mancate.
Dalle categorie KF sono giunte novità interessanti (Russell),
conferme (Verstappen e Fuoco) e qualche bocciatura (i piloti della KF1 che hanno corso in KF2). Dalla KZ, una certezza. Questa è la regina del karting, con i grandi campioni, le
case impegnate al massimo e lo spettacolo unico che vede
Rick Dreezen re della prima uscita.
60
Rick Dreezen (B) – Tony Kart-Vortex
61
KARTING
WINTER CUP A LONATO
KZ2 - DREEZEN
INCONTENIBILE
La categoria è formidabile, farcita di campionissimi, con una griglia che propone piloti di caratura, dal palamares impressionante nelle prime tre file. In finale Thonon (Crg-Maxter)dalla
pole brucia il semaforo e si prende 10” di penalizzazione sul tempo finale. Il belga della Crg
guida le prime fasi ed è braccato da Hanley (Art Grand Prix-Tm), Torsellini (Crg-Maxter),
Abbasse (Sodi-Maxter), Kozlinsky (Pcr-Tm) e Drezeen (tony Kart-Vortex). Il serpentone di
campioni compie oltre metà gara incollato e dopo la lunga fase di studio è Dreezen che spara il primo colpo, passando Abbasse ed iniziando una inesorabile scalata che lo porta al comando in tre tornate. Presa la prima piazza, il pilota Tony Kart tiene a bada i rivali di potenza e
va a vincere. Per il secondo posto è Kozlinsky che fa vedere le cose migliori, stacca duro sull’ex team mate Thonon, e poi infila Hanley andandosi a prendere la piazza d’onore. Torsellini non riesce ad insidiare il terzo posto del transalpino della Sodi, ma è il primo dei Crg, e non
è cosa da poco quando i compagni si chiamano Thonhn, Forè e Federer. Marco Ardigò, secondo degli italiani, è funambolico nella sua rimonta dall’ultima posizione e chiude quinto con
un super best lap, in 41”931.
Lorandi ha rovinato la sua bella gara con un contatto in KF3
62
Il podio della KF3
Grande Verstappen nella KF2
KF2 - RIECCO
VERSTAPPEN
Verstappen (Intrepid-Tm) è perfetto, appare maturato ed è un rullo compressore per tutto il weekend. In finale l’olandese rimedia ad un via in cui
viene spinto fuori, con un bel sorpasso su Fuoco (Tony Kart-Vortex). Nelle prime battute di gara si auto eliminano con una condotta suicida molti
protagonisti, tra questi Leclerc (Art Grand Prix-Parilla), Mac Leod (Tony
Kart-Vortex), Hubert (Formula K-Tm), Ercoli (Pcr-Parrilla) e Tiene (CrgMaxter). Mai a rischio la posizione di Vertappen, una bella emozione la
regala Fuoco, con il felice attacco ad Olsen (Intrepid-Tm), che porta all’italiano la seconda posizione.
KF3 - RUSSELL
BEFFA GLI ITALIANI
Gran rimonta di Ardigò
nella KZ2
George Russel (Intrepid-Tm) emerge alla distanza dopo aver fatto sfogare
nelle manche, Hansson (Tony Krta-Vortex), Jup (Energy-Tm), Kremers
(Pcr-Parilla), Bertonelli (Spirit-Bmb) ed Albanese (Enrgy-Tm).
Il british dopo un’ottima pre-finale si va a prendere il successo in modo
netto. Decisamente frizzante la lotta, anzi la guerra, per il podio, che vede
Alessio Lorandi (Tony Kart-Vortex) protagonista positivo e negativo. Il bresciano rimonta con grinta dalle retrovie e si porta a tiro di Albanese, in quel
momento secondo. Lorandi all’ultimissimo giro vede un varco non facile e
centra l’avversario in un fianco. I due ripartono, ma ad approfittarne è Hansson che chiude secondo. Nel post gara la manovra di Lorandi è sanzionata con la squalifica ed Albanese risale sul podio con il terzo posto. Va detto che la classifica della KF3 è sub-judice a causa di un reclamo fatto dalla
Tm a seguito di una squalifica di un suo pilota.
63
PRODOTTO
MAZDA 3
ADESSO
È MATURA
Con l’ultimo restyling del 2011
è più aggressiva fuori e più curata dentro
Marco Marelli
E' il modello di punta della Casa giapponese. Ne sono
state prodotte ben 3 milioni.
Sue rivali sono la Fiat Bravo, la Toyota Auris, e la
Honda Civic.
L'attuale Mazda 3 è nata nel 2008 e lo scorso anno
è stata oggetto di questo leggero restyling.
E' tra le più grandi (lunghezza e larghezza esterne)
ma non lo è all'interno sia per passeggeri sia per i
bagagli.
La cura a cui è stata sottoposta prevede nuovi paraurti e migliorie all'interno in particolare sono cambiate le plastiche che erano state molto criticate.
La diesel 1,6 litri è stata rivista per ridurre consumi
ed emissioni. La potenza non è cambiata, 115 cavalli, mentre il consumo è sceso del 2,3 %.

64

65
PRODOTTO
MAZDA 3
66
La Mazda dichiara 4,3 litri ogni 100 chilometri. Ed effettivamente consuma davvero
poco. Ma attenzione: la 3 pesa quindi le
prestazioni sono quello che sono. Da far
notare che il quattro cilindri è un due valvole per cilindro ma ha il basamento in alluminio. Spinge bene da poco sotto i 2000
giri fino a 3500 massimo, poi si siede. Non
è un motore che farà emozionare chi cerca
prestazioni, anzi è assolutamente da sconsigliare, (i sorpassi vanno ben ponderati)
ma è fluido e silenzioso.
Tra le modifiche si segnalano migliorie alle
sospensioni. Ora scuotono meno e ne trae
beneficio la precisione di guida. Molto buono il comfort. Lo sterzo non fa impazzire
ma quello che meno mi ha convinto sono i
freni: il pedale non ha una corsa ben precisa e poi i dischi sembrano sottodimensionati. Il cambio si muove bene ma la frizio-
ne non è precisa nello stacco soprattutto
nella parte iniziale. Quindi si accelerare un
po' troppo le prime volte fin quando non si
prende confidenza.
Lo stile con il restyling si è fatto ancora più
aggressivo ma nonostante ciò manca sempre di personalità: sembra una Renault.
L'abitabilità risente davanti delle forme
invadenti della plancia, dietro del ridotto
spazio per le gambe. E' un'auto per piccoli
giapponesi.
Discreto il bagagliaio.
Con il restyling ci sono nuovi cerchi e la
gamma colori è salita a 8 tinte.
Il navigatore tom tom è lento quando deve
ricalcolare.
Buono invece l'impianto audio della bose.
Per quanto riguarda la strumentazione si
fatica a leggere il livello carburante. Troppo piccolo.
67
PRODOTTO
OPEL ASTRA GTC
PER FARSI NOTA
Linee tirate, pneumatici esagerati, non passa inosservata.
Da guidare coinvolge e i consumi non sono esagerati
Marco Marelli
E' la versione sportiva della media Opel.
Ha tre porte ma rispetto alla sorella a cinque
porte ha solo l'antenna e le maniglie uguali. Per
il resto da fuori è tutta diversa.
A partire dalle dimensioni che sono maggiori:
+ 5 cm di lunghezza, + 3 di larghezza. L'altezza
invece è stata ridotta sempre di 3 cm e di ciò ne
trae beneficio il baricentro.
Cerchi esagerati da 18 a 20 pollici come tutte le
ultime Opel.
Lo stile è caratterizzato da un parabrezza inclinato, due scavi decisi sulle fiancate e un piccolo lunotto. Da far notare il paraurti anteriore
con presa d'aria chiusa e labbro inferiore per
aumentare il carico alle alte velocità.

68
ARE
69
PRODOTTO
OPEL ASTRA GTC
L'abitacolo è spazioso davanti ma anche
dietro in due si sta comodi. E' omologata
per cinque ma si viaggia stretti. Il bagagliaio ha una volumetria di 380 litri: non male
ma la soglia è alta. Scomoda la cintura perché l'attacco è sul montante molto arretrato. Scarsa la visibilità soprattutto posteriore; ma anche davanti si soffrono i due grandi montanti. La visibilità non è la sua dote
migliore.
L'assetto presenta carreggiate molto larghe, di più di quelle della berlina. Inoltre è
più bassa. Per quanto riguarda la sospensione anteriore non è un McPherson ma un
Hiperstrut. Il motore elettrico per la servoassistenza è montato sulla scatola guida. Il
tutto premia la precisione di guida compli-
70
ce la generosa gommatura ma permette
anche di avere meno reazioni sullo sterzo,
cosa usuale nelle trazioni anteriori potenti
ma non per questa vettura. La diesel da 165
cavalli è brillante ma non un fulmine. In
particolare il motore è un po' ruvido e manca in alto. La tenuta di strada è notevole,
l'assetto è piattO e quindi alta è la velocità
di percorrenza nelle curve grazie anche alla
generosa gommatura. Il livello di assorbimento delle sospensioni si può regolare
grazie al sistema flexride che interviene
pure sulla risposta dell'acceleratore oltre
che sugli ammortizzatori e sullo sterzo più
duro in versione Sport. Notevole la silenziosità. Sue rivali sono la Golf e la Focus.
L'unica italiana rivale è la Giulietta ma ha
71
PRODOTTO
VOLKSWAGEN UP!
APERTURA DI CRED
Adesso arriva anche in versione
cinque porte ma i dubbi rimangono
e non costa poco
Marco Marelli
E' la piccola di Volkswagen.
Tutta nuova è figlia di un investimento importante che ha compreso lo sviluppo di un nuovo pianale e di nuovi
motori.
Doveva nascere con motore posteriore poi per ridurre costi e tempi di sviluppo hanno preferito una soluzione
convenzionale. La gestazione non è
stata facile e ora che è in vendita
mostra tanti punti deboli: il prezzo, la
funzionalità... Insomma non è oro
tutto quello che luccica nemmeno nel
made in germany.
Ora è disponibile sia con carrozzeria
a tre porte sia a cinque. Cambiano le
forme non gli ingombri.
La capacità del bagagliaio varia tra i
251 e i 951 litri.
La versione a tre porte ha come rivali: la Twingo, il trio C1-107 e Aygo, la
Ford Ka.
La Up! è lunga: 354 cm, larga 164 cm
e alta 148 cm.
Pesa 929 kg.
Lo stile è semplice: merita far notare
come il passo sia lungo e corti gli sbalzi. Questo per ottimizzare al massimo
l'abitabilità. Che è buona.
Invece non convince appieno il taglio
del finestrino posteriore e la linea di
cintura: penalizzano la visibilità e chi
sta dietro si sente un po' troppo incassato.
L'abitacolo al primo colpo d'occhio
appare molto razionale nell'impostazione: la strumentazione è racchiusa
in un cupolino che ricorda quello del
Maggiolino; i comandi del clima e della radio sono posizionati nella parte
superiore quindi più comodi da raggiungere; sopra di essi c'è un display
72
anch'esso di immediata consultazione.
Grandi le tasche sulla
portiere e comodo il
vano sotto plancia.
Ok anche il cassetto
fronte passeggero.
Ma poi a conoscerla
bene si scoprono alcuni dettagli che non piacciono: le plastiche povere
e dure; i comandi dei vetri
elettrici (anche sulla portiera lato guida ne è presente uno
solo); i comandi per ripiegare i
sedili (in basso e non sullo schienale quindi ci si deve piegare); l'assenza
di bocchette dell'aria centrali. In
poche parole ci sono tante soluzioni
economiche e poco funzionali.
Sotto il cofano c'è un nuovo 3 cilindri
da 999 cc. Questo motore ha quattro
valvole per cilindro ed è accoppiato a
un cambio manuale a cinque marce
dai rapporti molto lunghi. Quindi
bene i consumi male le fasi di ripresa. Per effettuare un sorpasso bisogna scalare e avere tanto spazio e tempo. In più bisogna considerare che la
UP! non pesa poco. Al momento c'è
solo il benzina, niente diesel. E un
solo motore. La scelta è davvero limitata.
Le sospensioni sono molto morbide
quindi c'è tanto rollio in curva. Alla
guida della Up! vale il detto chi "va
piano va sano e lontano". Un po' perché brillante non lo è, un po' perché è
piuttosto ballerina. Per quanto
riguarda i freni l'impianto è misto:
dischi davanti tamburi dietro: gli spazi non sono da record.
A 130 km/h il motore gira a 3600 giri.
La quinta è proprio lunga. Ma anche
la
quarta.
La velocità massima è di
171 km/h, da 0 a 100 ci
vogliono 13,2 secondi.
Quindi le prime tre marce sono ben spaziate, le
ultime due molto lontane.
La Up! ha un dispositivo
tramite sensori che si
attiva automaticamente a
velocità inferiori ai 30
km/h. Questo permette
una frenata automatica
nel caso di rischio collisione imminente. E' un sistema già sperimentato su
vetture di categoria superiore ma è la prima volta che
viene proposto su una piccola.
Dal display centrale si interviene su
navigatore, radio, sensori di parcheggio....
Riassumendo si fa pagare pur non
essendo prima della classe.
ITO
73
PRODOTTO
PEUGEOT 208 GTI
CORRE
74
GIÀ NELLA CULLA
La versione sportiva della
208, la GTI si vedrà già al
prossimo salone di Ginevra.
Dicono sia una concept
ma sembra già pronta per
entrare in produzione
Marco Marelli
Delude la 208 GTI concept. Delude perché il motore offre solo 200 cavalli e ci
si sarebbe aspettati qualcosa di più. E
delude anche perché non sarebbe cattiva idea se venisse proposta con un bel
diesel, materia in cui Peugeot è maestra.
Motore a parte, la versione cattiva della
208 avrà cambio manuale a sei marce,
carreggiate allargate di 36 mm, cerchi da
18 pollici e freni potenziati con dischi da
302 mm davanti e 249 mm dietro. Molto intrigante la vernice rossa con riflessi
neri, per un gioco cromatico assai accattivante, e davvero curati gli interni.
75
In vetrina
Con Tucano
Urbano,
libertà alla
guida
Per chi in moto vuole sentirsi sempre libero TUCANO URBANO
propone quattro modelli, con un valore aggiunto: per non
creare nessun intralcio alla guida, una cinghia laterale a due
posizioni consente l’allacciatura in vita.
Come sempre, Tucano Urbano pensa al dettaglio tecnico
funzionale per il motociclista, senza mai perdere d’occhio il
look: nella collezione 2012, sceglie il cotone spalmato in
un’unica tonalità, un nero volutamente invecchiato, e ricerca la
personalizzazione con l’applicazione di inedite patch.
Un esercizio di stile questo che si ritrova in tutti e quattro i
modelli, tutti ugualmente equipaggiati, oltre che dalla cinghia
laterale per l’utilizzo su due ruote, da una tracolla regolabile
con doppio anello e da tasche interne ed esterne di diverse
dimensioni per trasportare in sella tutto ciò che occorre nella
quotidianità (documenti, cellulare, portamonete, penne...).
Nella foto, il tascapane Prut, di dimensioni mini (costo 24 euro)
76
1 2012
IFORMULA
CALENDARI
VERSO LE CASTELLET
CATEGORIA PER CATE
FORMULA 1
18 marzo – Melbourne
25 marzo – Sepang
15 aprile – Shanghai
22 aprile – Al Sakhir
13 maggio – Barcellona
27 maggio – Montecarlo
10 giugno – Montreal
24 giugno – Valencia
8 luglio – Silverstone
22 luglio – Hockenheim
29 luglio – Budapest
2 settembre – Spa
9 settembre – Monza
23 settembre – Singapore
7 ottobre – Suzuka
14 ottobre – Yeongam
28 ottobre – New Delhi
4 novembre – Abu Dhabi
18 novembre – Austin
25 novembre – San Paolo
MONDIALE RALLY
22 gennaio – Monaco
12 febbraio – Svezia
11 marzo – Messico
1 aprile – Portogallo
29 aprile – Argentina
27 maggio – Grecia
24 giugno – Nuova Zelanda
5 agosto – Finlandia
26 agosto – Germania
16 settembre – Gran Bretagna
7 ottobre – Francia
21 ottobre – Italia
11 novembre – Spagna
MOTO GP
8 aprile – Losail
29 aprile – Jerez
6 maggio – Estoril
20 maggio – Le Mans
3 giugno – Barcellona
17 giugno – Silverstone
30 giugno – Assen
8 luglio – Sachsenring
15 luglio – Mugello
29 luglio – Laguna Seca
19 agosto – Indianapolis
26 agosto – Brno
16 settembre – Misano
30 settembre – Alcaniz
14 ottobre – Motegi
21 ottobre – Sepang
28 ottobre – Phillip Island
11 novembre – Valencia
INDYCAR
25 marzo – Saint Petersburg
1 aprile – Barber
15 aprile – Long Beach
28 aprile – San Paolo
27 maggio – Indianapolis
3 giugno – Detroit
10 giugno – Fort Worth
16 giugno – Milwaukee
24 giugno – Iowa
8 luglio – Toronto
22 luglio – Edmonton
5 agosto – Lexington
19 agosto – Qingdao
26 agosto – Sonoma
2 settembre – Baltimora
15 settembre – Fontana
INTERCONTINENTAL RALLY CHALLENGE GP2
25 febbraio – Isole Azzorre
17 marzo – Isole Canarie
7 aprile – Irlanda
12 maggio – Corsica
3 giugno – Ungheria
23 giugno – Belgio
7 luglio – San Marino
22 luglio – Romania
2 settembre – Repubblica Ceca
16 settembre – Ucraina
30 settembre – Bulgaria
13 ottobre – Italia
3 novembre – Cipro
78
25 marzo – Sepang
22 aprile – Al Sakhir
28 aprile – Al Sakhir
13 maggio – Barcellona
27 maggio – Montecarlo
24 giugno – Valencia
8 luglio – Silverstone
22 luglio – Hockenheim
29 luglio – Budapest
2 settembre – Spa
9 settembre – Monza
23 settembre – Singapore
RENAULT 3.5
6 maggio – Alcaniz
27 maggio – Montecarlo
3 giugno – Spa
1 luglio – Nurburgring
15 luglio – Mosca
26 agosto – Silverstone
16 settembre – Budapest
30 settembre – Le Castellet
21 ottobre – Barcellona
AUTO GP
11 marzo – Monza
1 aprile – Valencia
15 aprile – Marrakech
6 maggio – Budapest
3 giugno – Estoril
22 luglio – Curitiba
23 settembre – Sonoma
F.NIPPON
15 aprile – Suzuka
13 maggio – Motegi
27 maggio – Autopolis
15 luglio – Fuji
5 agosto – Motegi
23 settembre – Sugo
4 novembre – Suzuka
11 novembre – Fuji (extra campionato)
GP3
13 maggio – Barcellona
27 maggio - Montecarlo
24 giugno – Valencia
8 luglio – Silverstone
22 luglio – Hockenheim
29 luglio – Budapest
2 settembre – Spa
9 settembre – Monza
INDY LIGHTS
25 marzo - St. Petersburg
1 aprile - Barber
15 aprile - Long Beach
25 maggio - Indianapolis
3 giugno - Detroit
23 giugno - Iowa
8 luglio - Toronto
22 luglio - Edmonton
5 agosto - Trois Rivieres
2 settembre - Baltimora
15 settembre - Fontana
GORIA
F.2
FORMEL 3 CUP
F.3 EURO SERIES
EUROCUP F.RENAULT
15 aprile – Silverstone
29 aprile – Portimao
27 maggio – Nurburgring
24 giugno – Spa
15 luglio – Brands Hatch
22 luglio – Le Castellet
9 settembre – Budapest
30 settembre – Monza
29 aprile – Hockenheim
6 maggio – Lausitzring
3 giugno – Spielberg
1 luglio – Norisring
19 agosto – Nurburgring
26 agosto – Zandvoort
16 settembre – Oschersleben
30 settembre – Valencia
21 ottobre – Hockenheim
F.3 ITALIA
1 aprile – Valencia **
6 maggio – Budapest **
10 giugno – Mugello
8 luglio – Misano
5 agosto – Zeltweg
2 settembre – Imola
16 settembre – Vallelunga
21 ottobre – Monza
** Valevoli solo per l’European
BRITISH F.3
7 aprile – Oulton Park
15 aprile – Monza
13 maggio – Pau
27 maggio – Rockingham
24 giugno – Brands Hatch
1 luglio – Le Castellet
28 luglio – Spa
5 agosto – Snetterton
9 settembre – Silverstone
30 settembre – Donington
EUROPEAN F.3 OPEN
29 aprile – Portimao
27 maggio – Nurburgring
24 giugno – Spa
15 luglio – Brands Hatch
22 luglio – Le Castellet
9 settembre – Budapest
30 settembre – Monza
4 novembre – Barcellona
15 aprile – Oschersleben
13 maggio – Zandvoort
10 giugno – Sachsenring
15 luglio – Spa
8 agosto – Assen
12 agosto – Spielberg
2 settembre – Lausitzring
16 settembre – Nurburgring
6 maggio – Alcaniz
3 giugno – Spa
1 luglio – Nurburgring
15 luglio – Mosca
6 settembre – Budapest
30 settembre – Le Castellet
21 ottobre – Barcellona
F.RENAULT ALPS
EUROPEAN E ITALIANO F.ABARTH
1 aprile – Valencia **
5 maggio – Budapest **
10 giugno – Mugello
8 luglio – Misano
5 agosto – Zeltweg
2 settembre – Imola
16 settembre – Vallelunga
21 ottobre – Monza
** Valevoli solo per lo European
2000 LIGHT
15 aprile – Imola
29 aprile – Varano
20 maggio – Pergusa
24 giugno – Franciacorta
22 luglio – Magione
30 settembre – Monza
14 ottobre – Adria
25 marzo - Monza
13 maggio - Pau
27 maggio - Imola
24 giugno - Spa
2 settembre - Spielberg
7 ottobre - Mugello
21 ottobre - Barcellona
CHALLENGE F.RENAULT
25 marzo - Monza
27 maggio - Imola
22 luglio - Misano
2 settembre - Spielberg
23 settembre - Vallelunga
7 ottobre – Mugello
FORMULA MONZA
14 aprile – Monza
10 giugno – Varano
1 luglio – Monza
22 luglio – Misano
2 ottobre – Monza
11 novembre – Varano
ADAC FORMEL MASTERS
15 aprile – Oschersleben
13 maggio – Zandvoort
10 giugno – Sachsenring
15 luglio – Nurburgring
12 agosto – Spielberg
2 settembre – Lausitzring
16 settembre – Nurburgring
7 ottobre – Hockenheim
79
I CALENDARI 2012
WORLD ENDURANCE
17 marzo - 12 Ore di Sebring
5 maggio – Spa
17 giugno - 24 Ore di Le Mans
25 agosto - Silverstone
16 settembre – San Paolo
30 settembre – Al Sakhir
14 ottobre – Fuji
11 novembre - Cina
GRAND AM
29 gennaio - 24 ore di Daytona
1 aprile - Birmingham
29 aprile - Homestead
13 maggio - Millville
2 giugno - Detroit
10 giugno - Lexington
24 giugno – Elkhart Lake
1 luglio - Watkins Glen
27 luglio - Indianapolis
12 agosto - Watkins Glen
19 agosto - Montreal
9 settembre - Laguna Seca
30 settembre – Lime Rock
ALMS
17 marzo – Sebring
14 aprile – Long Beach
12 maggio – Laguna Seca
7 luglio – Lakeville
22 luglio – Mosport
4 agosto – Lexington
18 agosto – Elkhart Lake
1 settembre – Baltimora
15 settembre – Alton
20 ottobre – Braselton
DTM
29 aprile – Hockenheim
6 maggio – Lausitzring
20 maggio – Brands Hatch
3 giugno – Spielberg
1 luglio – Norimberga
19 agosto – Nurburgring
26 agosto – Zandvoort
16 settembre – Oschersleben
30 settembre – Valencia
21 ottobre – Hockenheim
LE MANS SERIES
1 aprile – Le Castellet
20 maggio – Zolder
15 luglio – Donington
9 settembre – Brno
4 novembre – Portimao
80
GT WORLD CHAMPIONSHIP
8 aprile – Nogaro
22 aprile – Zolder
27 maggio – Navarra
8 luglio – Portimao
26 agosto – Pechino
2 settembre – Ordos
16 settembre – Mosca
7 ottobre – Zandvoort
25 novembre – San Luis
FIA GT3 EUROPEAN
8 aprile – Nogaro
22 aprile – Zolder
27 maggio – Navarra
8 luglio – Portimao
16 settembre – Mosca
7 ottobre – Zandvoort
SUPER GT JAP
1 aprile – Okayama
4 maggio – Fuji
10 giugno – Sepang
29 luglio – Sugo
19 agosto – Suzuka
16 settembre – Fuji
14 ottobre – Autopolis
28 ottobre – Motegi
11 novembre – Fuji
GT OPEN
29 aprile – Portimao
27 maggio – Nurburgring
24 giugno – Spa
15 luglio – Brands Hatch
22 luglio – Le Castellet
9 settembre – Budapest
30 settembre – Monza
4 novembre – Barcellona
BLANCPAIN GT ENDURANCE
15 aprile – Monza
3 giugno – Silverstone
1 luglio – Le Castellet
29 luglio – Spa 24 Ore
23 settembre - Nurburgring
SUPERSTARS
1 aprile – Monza
22 aprile – Imola
20 maggio – Donington
3 giugno – Mugello
1 luglio – Budapest
15 luglio – Spa
16 settembre – Portimao
7 ottobre – Vallelunga
11 novembre – Sentul
WTCC
11 marzo – Monza
1 aprile – Valencia
15 aprile – Marrakech
29 aprile – Slovakia Ring
6 maggio – Budapest
20 maggio – Salzburgring
3 giugno – Estoril
22 luglio – Curitiba
23 settembre – Sonoma
21 ottobre – Suzuka
4 novembre – Shanghai
18 novembre – Macao
NASCAR
26 febbraio – Daytona
4 marzo – Phoenix
11 marzo – Las Vegas
18 marzo – Bristol
25 marzo – Fontana
1 aprile – Martinsville
14 aprile – Fort Worth
22 aprile – Kansas
28 aprile – Richmond
6 maggio – Talladega
12 maggio – Darlington
27 maggio – Charlotte
3 giugno – Dover
10 giugno – Pocono
17 giugno – Michigan
24 giugno – Sonoma
30 giugno – Kentucky
7 luglio – Daytona
15 luglio – Loudon
29 luglio – Indianapolis
5 agosto – Pocono
12 agosto – Watkins Glen
19 agosto – Michigan
25 agosto – Bristol
2 settembre – Atlanta
8 settembre – Richmond
16 settembre – Chicago
23 settembre – Loudon
30 settembre – Dover
7 ottobre – Talladega
13 ottobre – Charlotte
21 ottobre – Kansas
28 ottobre – Martinsville
4 novembre – Fort Worth
11 novembre – Phoenix
16 novembre – Homestead
GT ITALIA
6 maggio – Vallelunga
10 giugno – Mugello
8 luglio – Misano
5 agosto – Zeltweg
2 settembre – Imola
23 settembre – Mugello
21 ottobre – Monza
MEGANE TROPHY
6 maggio – Alcaniz
3 giugno – Spa
1 luglio – Nurburgring
15 luglio – Mosca
6 settembre – Budapest
30 settembre – Le Castellet
21 ottobre – Barcellona
BTCC
1 aprile – Brands Hatch
15 aprile – Donington
29 aprile – Thruxton
10 giugno – Oulton Park
24 giugno – Croft
12 agosto – Snetterton
26 agosto – Knockhill
23 settembre – Rockingham
7 ottobre – Silverstone
21 ottobre – Brands Hatch
CLIO CUP
25 marzo - Monza
27 maggio - Imola
22 luglio - Misano
2 settembre - Spielberg
23 settembre - Vallelunga
7 ottobre – Mugello
CITE
15 aprile – Imola
6 maggio – Vallelunga
20 maggio – Pergusa
8 luglio – Misano
22 luglio – Magione
23 settembre – Mugello
21 ottobre – Monza
PROTOTIPI ITALIA
15 aprile – Imola
29 aprile – Varano
20 maggio – Pergusa
10 giugno – Mugello
8 luglio – Misano
22 luglio – Magione
16 settembre – Vallelunga
30 settembre – Monza
14 ottobre – Adria
ECC ENDURANCE
25 marzo – Monza
27 maggio – Imola
22 luglio – Misano
25 novembre – Vallelunga
COPPA ITALIA
15 aprile – Adria
29 aprile – Vallelunga
27 maggio – Imola
24 giugno – Varano
22 luglio – Misano
9 settembre – Mugello
23 settembre – Vallelunga
TURISMO SERIE ITALIANO
15 aprile – Adria
29 aprile – Vallelunga
27 maggio – Imola
24 giugno – Varano
22 luglio – Misano
23 settembre – Vallelunga
7 ottobre – Mugello
ITALIANO RALLY
22-24 marzo - Il Ciocco
19-21 aprile - 1000 Miglia
19-20 maggio - Adriatico
16-17 giugno - Targa Florio
29-30 giugno - Gubbio-San Crispino
26 agosto - Costa Smeralda
14-15 settembre - San Martino di Castrozza
12-13 ottobre - Sanremo
TROFEO ASFALTO
29 aprile - Valle d’Aosta
27 maggio - Lanterna
10 giugno - Marca
24 giugno - Salento
29 luglio - Proserpina
2 settembre - Friuli
23 settembre - App. Reggiano (Finale 1)
28 ottobre - Como (Finale 2)
TROFEO TERRA
15 aprile - Conca d’Oro
20 maggio - Adriatico
3 giugno - Puglia e Lucania
29-30 giugno - Gubbio-San Crispino
26 agosto - Costa Smeralda
7 ottobre - Terre del Nord Est-Azzano
IRCUP PIRELLI
30-31 marzo - Valli Piacentine
5-6 maggio - Taro
2-3 giugno - Prealpi Orobiche
13-14 luglio - Casentino
24-25 agosto - Valli Cuneesi
29-30 settembre - Bassano
81
IDOMENICA
CALENDARI
2012
PER DOMENICA
Test F.1
25 marzo
22 aprile
7-10 febbraio – Jerez
21-24 febbraio – Barcellona
1-4 marzo – Barcellona
1-4 maggio – Mugello
F.1 a Sepang
GP2 a Sepang
Indycar a St. Petersburg
Indy Lights a St.Petersburg
Nascar a Fontana
F.Renault ALPS a Monza
Challenge Renault a Monza
ECC a Monza
Clio Cup a Monza
Italiano Rally al Ciocco
F.1 ad Al Sakhir
GP2 ad Al Sakhir
GT World a Zolder
GT3 European a Zolder
Superstars a Imola
Nascar a Kansas
Italiano Rally – 1000 Miglia
Test GP2
28-29 febbraio-1 marzo – Jerez
6-7-8 marzo – Barcellona
Test WSR
Mondiale Rally in Portogallo
Indycar a Barber
Indy Lights a Barber
Auto GP a Valencia
WTCC a Valencia
F.3 Italia a Valencia
F.Abarth a Valencia
Superstars a Monza
Le Mans Series a Le Castellet
Super GT a Okayama
BTCC a Brands Hatch
Grand Am a Birmingham
Nascar a Martinsville
IRCup Pirelli – Valli Piacentine
Moto GP a Jerez
Mondiale Rally in Argentina
Indycar a San Paolo
GP2 ad Al Sakhir
F.3 Euro Series a Hockenheim
DTM a Hockenheim
GT Open a Portimao
F.2 a Portimao
European F.3 Open a Portimao
WTCC al Slovakia Ring
BTCC a Thruxton
Grand Am a Birmingham
Nascar a Richmond
Prototipi Italia a Varano
2000 Light a Varano
Coppa Italia a Vallelunga
Turismo Serie a Vallelunga
8 aprile
6 maggio
Mondiale Rally in Svezia
Moto GP a Losail
IRC in Irlanda
GT World a Nogaro
GT3 European a Nogaro
F.3 inglese a Oulton Park
26 febbraio
15 aprile
IRC alle Azzorre
Nascar a Daytona
F.1 a Shanghai
Indycar a Long Beach
Indycar a Long Beach
Auto GP a Marrakech
WTCC a Marrakech
F.Nippon a Suzuka
BTCC a Donington
F.2 a Silverstone
F.3 inglese a Monza
Blancpain GT Endurance a Monza
F.Monza a Monza
F.3 tedesca a Oschersleben
Adac F.Masters a Oschersleben
ALMS a Long Beach
Nascar a Fort Worth
CITE a Imola
Prototipi Italia a Imola
2000 Light a Imola
Coppa Italia ad Adria
Turismo Serie ad Adria
Trofeo Terra Rally – Conca d’Oro
Moto GP a Estoril
Auto GP a Budapest
WTCC a Budapest
F.3 Italia a Budapest
F.Abarth a Budapest
Renault 3.5 ad Alcaniz
Eurocup Renault 2.0 ad Alcaniz
Megane ad Alcaniz
World Endurance a Spa
F.3 Euro Series al Lausitzring
DTM al Lausitzring
Super GT al Fuji
Nascar a Talladega
GT Italia a Vallelunga
CITE a Vallelunga
IRCup Pirelli – Taro
13-14 marzo – Le Castellet
3-4 aprile – Barcellona
18-19 aprile – Alcaniz
Test F.3 Euro Series
17-18 marzo – Valencia
21-22 marzo – Barcellona
Test GP3
21-22 febbraio – Estoril
12-13 marzo – Barcellona
11-12 aprile – Silverstone
Test Eurocup F.Renault
25-27 febbraio – Valencia
6-7 marzo – Le Castellet
19-20 marzo – Barcellona
16-17 aprile – Alcaniz
26-27 aprile – Navarra
12 febbraio
4 marzo
Nascar a Phoenix
11 marzo
Mondiale Rally in Messico
WTCC a Monza
Auto GP a Monza
Nascar a Las Vegas
18 marzo
F.1 a Melbourne
World Endurance a Sebring
ALMS a Sebring
Nascar a Bristol
IRC alle Isole Canarie
82
29 aprile
1 aprile
13 maggio
3 giugno
24 giugno
F.1 a Barcellona
GP2 a Barcellona
GP3 a Barcellona
IRC in Corsica
F.Nippon a Motegi
F.3 Internazionale a Pau
F.3 inglese a Pau
F.Renault ALPS a Pau
F.3 tedesca a Zandvoort
Adac F.Masters a Zandvoort
Grand Am a Millville
ALMS a Laguna Seca
Nascar a Darlington
Moto GP a Barcellona
IRC in Ungheria
Indycar a Detroit
Indy Lights a Detroit
Renault 3.5 a Spa
Eurocup Renault 2.0 a Spa
Megane a Spa
Auto GP a Estoril
WTCC a Estoril
F.3 Euro Series a Spielberg
DTM a Spielberg
Blancpain GT Endurance a Silverstone
Superstars al Mugello
Grand Am a Detroit
Nascar a Dover
Trofeo Terra Rally – Puglia e Lucania
IRCup Pirelli – Prealpi Orobiche
F.1 a Valencia
GP2 a Valencia
GP3 a Valencia
Mondiale Rally in Nuova Zelanda
IRC in Belgio
Indycar a Iowa
Indy Lights a Iowa
F.3 inglese a Brands Hatch
GT Open a Spa
F.2 a Spa
European F.3 Open a Spa
F.Renault ALPS a Spa
ETC a Imola
Coppa Italia a Imola
Turismo Serie a Imola
BTCC a Croft
Grand Am a Elkhart Lake
Nascar a Sonoma
2000 Light a Franciacorta
Trofeo Asfalto Rally – Salento
20 maggio
Moto GP a Le Mans
WTCC a Salisburgo
Le Mans Series a Zolder
DTM a Brands Hatch
Superstars a Donington
CITE a Pergusa
Prototipi Italia a Pergusa
2000 Light a Pergusa
Italiano Rally – Adriatico
Trofeo Terra Rally – Adriatico
27 maggio
F.1 a Monaco
GP2 a Monaco
Renault 3.5 a Monaco
GP3 a Monaco
Mondiale Rally in Grecia
Indycar a Indianapolis
Indy Lights a Indianapolis
Nascar a Charlotte
F.Nippon ad Autopolis
F.3 inglese a Rockingham
GT World a Navarra
GT3 European a Navarra
GT Open al Nurburgring
F.2 al Nurburgring
European F.3 Open al Nurburgring
F.Renault ALPS a Imola
Challenge Renault a Imola
Clio Cup a Imola
ECC a Imola
Coppa Italia a Imola
Turismo Serie a Imola
Trofeo Asfalto Rally – Lanterna
10 giugno
F.1 a Montreal
Indycar a Fort Worth
Super GT a Sepang
F.3 Italia al Mugello
F.Abarth al Mugello
GT Italia al Mugello
Prototipi Italia al Mugello
F.3 tedesca al Sachsenring
Adac F.Masters al Sachsenring
F.Monza a Varano
BTCC a Oulton Park
Grand Am a Lexington
Nascar a Pocono
Trofeo Asfalto Rally – Marca
17 giugno
24 Ore di Le Mans
Indycar a Milwaukee
Moto GP a Silverstone
Nascar a Michigan
Italiano Rally – Targa Florio
1 luglio
Moto GP a Assen
Renault 3.5 al Nurburgring
Eurocup Renault 2.0 al Nurburgring
Megane al Nurburgring
F.3 inglese a Le Castellet
Blancpain GT Endurance a Le Castellet
F.3 Euro Series al Norisring
DTM al Norisring
F.Monza a Monza
Superstars a Budapest
Grand Am a Watkins Glen
Nascar a Kentucky
Italiano Rally – Gubbio
8 luglio
F.1 a Silverstone
GP2 a Silverstone
GP3 a Silverstone
Moto GP a Sachsenring
IRC a San Marino
Indycar a Toronto
Indy Lights a Toronto
GT World a Portimao
GT3 European a Portimao
F.3 Italia a Misano
F.Abarth a Misano
GT Italia a Misano
CITE a Misano
Prototipi Italia a Misano
ALMS a Lakeville
Nascar a Daytona
83
IDOMENICA
CALENDARI
2012
PER DOMENICA
15 luglio
5 agosto
2 settembre
Moto GP al Mugello
F.Nippon al Fuji
Renault 3.5 a Mosca
Eurocup Renault 2.0 a Mosca
Megane a Mosca
Le Mans Series a Donington
GT Open a Brands Hatch
F.2 a Brands Hatch
European F.3 Open a Brands Hatch
Adac F.Masters al Nurburgring
F.3 tedesca a Spa
Superstars a Spa
Nascar a Loudon
IRCup Pirelli Rally – Casentino
Mondiale Rally in Finlandia
Indycar a Lexington
Indy Lights a Trois Rivieres
F.Nippon a Motegi
F.3 inglese a Snetterton
F.3 Italia a Spielberg
F.Abarth a Spielberg
GT Italia a Spielberg
F.3 tedesca ad Assen
ALMS a Lexington
Nascar a Pocono
F.3 tedesca a Spielberg
Adac F.Masters a Spielberg
BTCC a Snetterton
Grand Am a Watkins Glen
Nascar a Watkins Glen
F.1 a Spa
GP2 a Spa
GP2 a Spa
IRC in Repubblica Ceca
Indycar a Baltimora
Indy Lights a Baltimora
GT World a Ordos
F.Renault ALPS a Spielberg
Challenge Renault a Spielberg
Clio Cup a Spielberg
F.3 Italia a Imola
F.Abarth a Imola
GT Italia a Imola
F.3 tedesca al Lausitzring
Adac F.Masters al Lausitzring
ALMS a Baltimora
Nascar ad Atlanta
Trofeo Asfalto Rally – Friuli
19 agosto
9 settembre
Moto GP a Indianapolis
Indycar a Qingdao
Super GT a Suzuka
F.3 Euro Series al Nurburgring
DTM al Nurburgring
Grand Am a Montreal
ALMS a Elkhart Lake
Nascar a Michigan
F.1 a Monza
GP2 a Monza
GP3 a Monza
F.3 inglese a Silverstone
Le Mans Series a Brno
GT Open a Budapest
F.2 a Budapest
European F.3 Open a Budapest
Grand Am a Laguna Seca
Nascar a Richmond
Coppa Italia al Mugello
22 luglio
F.1 a Hockenheim
GP2 a Hockenheim
GP3 a Hockenheim
IRC in Romania
Indycar a Edmonton
Indy Lights a Edmonton
Auto GP a Curitiba
WTCC a Curitiba
Challenge Renault a Misano
F.Monza a Misano
Clio Cup a Misano
ECC a Misano
Coppa Italia a Misano
Turismo Serie a Misano
GT Open a Le Castellet
F.2 a Le Castellet
European F.3 Open a Le Castellet
ALMS a Mosport
CITE a Magione
Prototipi Italia a Magione
2000 Light a Magione
29 luglio
F.1 a Budapest
GP2 a Budapest
GP3 a Budapest
Moto GP a Laguna Seca
Super GT a Sugo
F.3 inglese a Spa
Blancpain GT Endurance a Spa
Grand Am a Indianapolis
Nascar a Indianapolis
Trofeo Asfalto Rally – Proserpina
84
12 agosto
26 agosto
Moto GP a Brno
Mondiale Rally in Germania
Indycar a Sonoma
Nascar a Bristol
Renault 3.5 a Silverstone
World Endurance a Silverstone
F.3 Euro Series a Zandvoort
DTM a Zandvoort
GT World a Pechino
BTCC a Knockhill
Trofeo Terra Rally – Costa Smeralda
Italiano Rally – Costa Smeralda
IRCup Pirelli – Valli Cuneesi
16 settembre
oto GP a Misano
Mondiale Rally in Gran Bretagna
IRC in Ucraina
Indycar a Fontana
Indy Lights a Fontana
Nascar a Chicago
Renault 3.5 a Budapest
Eurocup Renault 2.0 a Budapest
Megane a Budapest
GT World a Mosca
GT3 European a Mosca
Super GT al Fuji
F.3 Euro Series a Oschersleben
DTM a Oschersleben
F.3 Italia a Vallelunga
F.Abarth a Vallelunga
Prototipi Italia a Vallelunga
F.3 tedesca al Nurburgring
Adac F.Masters al Nurburgring
World Endurance a San Paolo
ALMS ad Alton
Superstars a Portimao
Italiano Rally – S.Martino di Castrozza
23 settembre
14 ottobre
18 novembre
F.1 a Singapore
GP2 a Singapore
F.Nippon a Sugo
Auto GP a Sonoma
WTCC a Sonoma
Nascar a Loudon
Blancpain GT Endurance al Nurburgring
Challenge Renault a Vallelunga
Clio Cup a Vallelunga
Coppa Italia a Vallelunga
Turismo Serie a Vallelunga
GT Italia al Mugello
CITE al Mugello
BTCC a Rockingham
Trofeo Asfalto Rally – Appennino Reggiano
FF.1 a Yeongam
Moto GP a Motegi
IRC a Sanremo
Italiano Rally a Sanremo
World Endurance al Fuji
Super GT ad Autopolis
Nascar a Charlotte
Prototipi Italia ad Adria
2000 Light ad Adria
F.1 ad Austin
WTCC a Macao
F.3 Internazionale a Macao
Nascar a Homestead
30 settembre
Moto GP a Alcaniz
IRC in Bulgaria
Renault 3.5 a Le Castellet
Eurocup Renault 2.0 a Le Castellet
Megane a Le Castellet
GT Open a Monza
F.2 a Monza
European F.3 Open a Monza
F.Monza a Monza
Prototipi Italia a Monza
2000 Light a Monza
F.3 Euro Series a Valencia
DTM a Valencia
F.3 inglese a Donington
World Endurance ad Al Sakhir
Grand Am a Lime Rock
Nascar a Dover
IRCup Pirelli – Bassano
25 novembre
F.1 a San Paolo
GT World a San Luis
ECC a Vallelunga
21 ottobre
Moto GP a Sepang
Mondiale Rally in Italia
Renault 3.5 a Barcellona
Eurocup Renault 2.0 a Barcellona
F.Renault ALPS a Barcellona
Megane a Barcellona
F.3 Euro Series a Hockenheim
DTM a Hockenheim
F.3 Italia a Monza
F.Abarth a Monza
GT Italia a Monza
CITE a Monza
WTCC a Suzuka
BTCC a Brands Hatch
ALMS a Braselton
Nascar a Kansas
28 ottobre
F.1 a New Delhi
Moto GP a Phillip Island
Super GT a Motegi
Nascar a Martinsville
Trofeo Asfalto Rally - Como
7 ottobre
4 novembre
F.1 a Suzuka
Mondiale Rally in Francia
GT World a Zandvoort
GT3 European a Zandvoort
F.Renault ALPS al Mugello
Challenge Renault al Mugello
Clio Cup al Mugello
Turismo Serie al Mugello
Superstars a Vallelunga
BTCC a Silverstone
Nascar a Talladega
Adac F.Masters a Hockenheim
Trofeo Terra Rally – Terre del Nord Est
F.1 ad Abu Dhabi
F.Nippon a Suzuka
IRC a Cipro
Le Mans Series a Portimao
GT Open a Barcellona
European F.3 Open a Barcellona
WTCC a Shanghai
Nascar a Fort Worth
11 novembre
MMondiale Rally in Spagna
Moto GP a Valencia
World Endurance in Cina
F.Nippon al Fuji
Super GT al Fuji
F.Monza a Varano
Superstars a Sentul
Nascar a Phoenix
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