La Via del Vangelo

Transcript

La Via del Vangelo
Carità e verità sono l’essenza stessa di Dio. Sono dunque inseparabili.
Infatti la verità senza la carità ferisce, la carità senza la verità fallisce.
Condividiamo la Parola
La Via
del Vangelo
Battesimo del Signore: Is 40,1-5.9-11 Sal 103 Tt 2,11-14;3,4-7 Lc 3,15-16.21-22
VERITA’: Vita interiore e sacramenti
Fermati in preghiera; scendi nel tuo cuore, ripetendo le parole di Dio Padre: tu sei
mio figlio, l’Amato. Ripetile, mentre ripercorri le piaghe della tua esistenza, i tuoi
fallimenti, ciò che fatichi a perdonarti… lasciati amare da Dio, che ha compassione
di te!
Accogliamo la Parola
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 3,15-16.21-22)
CARITA’: Testimonianza di vita
Non vi sembra che nel nostro tempo ci sia bisogno di un supplemento di condivisione fraterna e di carità? Non quella che si accontenta dell’aiuto estemporaneo
che non coinvolge, non mette in gioco, ma quella carità che condivide, che si fa
carico del disagio e della sofferenza del fratello. Quale sapore acquista la vita,
quando ci si lascia inondare dall’amore di Dio! (papa Francesco). Rivolgi mai delle
parole affettuose a chi ti sta vicino? Cerchi di farlo sentire prezioso e importante dedicandogli un po’ di tempo e di attenzioni? E ricorda, questo vale per tutte le persone
che hai vicino: coniuge, figli, genitori, parenti, amici…
Viviamo la Parola
Per vivere questo Vangelo, questa settimana prenderò questo proposito:
…….……………………....................................................................
A cura dei Missionari e delle Missionarie della Via
www.missionaridellavia.net
In quel tempo, poiché il popolo era in
attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui
il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene
colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali.
Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche
lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito
Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu
sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il
mio compiacimento».
Meditiamo la Parola
Ecco all’inizio della missione di Gesù; dopo 30 anni di vita nascosta, il Signore
si manifesta a tutti ed è Dio Padre a presentarcelo: Questi è il Figlio mio, l’amato,
in cui ho posto il mio compiacimento. Chi è questo Figlio di Dio, della stessa natura
del Padre? Uno che si fa nostro fratello, che si fa ultimo, che si mette tra i peccatori, tra quelli che volevano ricevere il battesimo di Giovanni come segno del
loro desiderio di cambiare vita. E così Gesù ci rivela chi è davvero Dio: è il
Dio-con-noi, che si è fatto davvero uno di noi, uno che non ci guarda dall’alto
verso il basso, ma che si mette più in basso di noi per tirarci su; uno che non si
tiene alla larga da noi peccatori, ma che si fa nostro compagno di viaggio per
salvarci; uno che non si avvicina solo quando saremo buoni, ma che ci è sempre accanto e col suo amore ci può rendere più buoni; uno che non fa “distinzioni di classe o di razza”, ma che cerca tutti, che ci ama tutti; uno che non è
indifferente alle nostre sofferenze, che se ne sta beato “lassù”, ma uno che viene “quaggiù” per condividere tutto, per farsi carico delle nostre sofferenze e
spalancare il cielo, per portarci tutti su con sé! Sì, Gesù riceve l’approvazione del Padre celeste, che lo ha inviato proprio perché accetta di condividere la nostra condizione, la nostra povertà. Condividere è il vero modo di amare. Gesù non si dissocia da noi, ci considera
fratelli e condivide con noi. E così ci rende figli, insieme con Lui, di Dio Padre. Questa è la
rivelazione e la fonte del vero amore (papa Francesco).
Giovanni annunziava la venuta del “più forte”: chissà cosa avrà pensato vedendo
Gesù davanti a se che chiedeva di esser battezzato da lui. Questo ci fa capire che
Dio, il più forte, è Colui che scende. Sin dall’AT il Signore si è rivelato come Colui
che ascolta il grido del suo popolo scende per salvarlo, per liberarlo dalla schiavitù
(cfr Es 3,8); e nel farsi uomo Dio ha completato questa discesa: è sceso nel grembo della Vergine Maria, è sceso nelle acque del Giordano per santificarle; è sceso
negli inferi dopo la morte per tirare su tutta l’umanità, spalancando le porte del
cielo. È così continua a fare: Dio scende per farci salire a Lui. Siamo tutti invitati a
farlo scendere nel cuore, a lasciare che la Sua Parola e il suo amore illuminino i
nostri abissi, i nostri inferi, le zone piagate della nostra storia. Quanti di noi hanno
vissuto momenti difficili in famiglia nell’infanzia o tradimenti, aggressioni, mancanze d’amore… quanti si sentono inutili, fuggono dalla loro storia o ripropongono quello stesso male che hanno subito, o sono bloccati nei loro schemi, nelle
loro lamentele; ecco, Dio vuol scendere in questi nostri abissi e illuminarli con il
Suo Amore per farci risalire, per darci una vita nuova. Il battesimo di Gesù ci ri-
vela il suo amore; uniti a Lui anche noi il Padre dice: tu sei mio figlio, sei prezioso ai
miei occhi e io ti amo! Potresti dire: Ma io ho fatto tante cose brutte.... ma io non merito niente... E Dio ti ripete: tu sei mio figlio, ti amo! Lasciami entrate, lasciati perdonare! Qualcosa
ti dice di non credergli, ma Lui c’è lo stesso, ti sostiene, ti da la vita anche se non
ci credi. Provaci: lascialo scendere in te, lasciati amare, lasciati risollevare: vieni
fuori dalle tue zone di difesa, dalle etichette che ti sei appiccicato, dai sensi di colpa coi quali ti soffochi, dai modi rigidi nei quali sei bloccato, dalle depressioni che
ti coltivi, dai musi che ti piace mettere: Tu sei di più di tutto questo! Puoi fare esperienza di tutto ciò nella preghiera: Gesù si cala nei flutti della colpa, nell’inconscio, nella
pulsionalità, negli elementi della terra, come lo rappresentano sempre le icone. Calandosi in essi,
prega tanto intensamente che il cielo si apre sopra di lui… È un profondo desiderio anche mio
quello di saper pregare in modo tale che il cielo si apra sopra di me, che l'amore di Dio rifulga nel
profondo del mio inconscio, negli abissi della mia colpa. E anelo a saper pregare anche per gli altri, in modo tale che il cielo si apra sopra di loro. Pregare significa aprire il cielo sopra le persone,
in modo che sia loro consentito di sentire il rapporto con Dio come la loro unica salvezza (A.
Grün). Lasciamolo dunque scendere nel nostro cuore!
PENSIERI PER L’ANIMA: L’esperienza dell’amore (A. GRÜN)
Nella meditazione ho sperimentato la realtà di questo amore quando ho sovrapposto consapevolmente la frase «Tu se il mio figlio prediletto» alla paura, all'oscurità, al fallimento, alla mediocrità, alla menzogna esistenziale in me. Ho tentato di calarmi nell'acqua del mio inconscio,
nel regno delle tenebre in cui ho rimosso tutto ciò che non mi va di guardare alla luce del giorno… Il cielo vuole aprirsi anche sugli abissi della mia anima. Ma devo avere il coraggio di calarmi in tali abissi, per percepire là in fondo, con un suono nuovo, le parole: «Tu sei il mio figlio prediletto»; «Tu sei la mia figlia prediletta». Solo quando ho sovrapposto alla mia esistenza concreta la frase secondo cui sono il figlio prediletto, essa mi ha toccato nell'intimo, donandomi la pace interiore… Gesù sente dal cielo aperto la voce di Dio che è rivolta a lui: «Tu sei
il figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto» (Mc 1,11). Questo è anche il mio anelito
più profondo, l’essere il figlio prediletto di Dio, non essere rispettato, ammirato e amato solo
dagli esseri umani, bensì da Dio, la causa prima di ogni esistenza, il creatore del mondo».
Preghiamo la Parola
Signore Gesù, guardando il tuo battesimo, ti chiediamo la grazia di riscoprire la grazia
del nostro battesimo: siamo profondamente amati dal Padre per questo, capaci di amare gli altri nelle loro fragilità e sofferenze. Aiutaci a farci vicini ad ogni persona, coltivando in noi i tuoi sentimenti di amore e compassione.
Frà Umile mdv; disegno suor Stella mdv