Giorgio de Cestini - Istituto cassiere di IC Galluzzo
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Giorgio de Cestini - Istituto cassiere di IC Galluzzo
L’INVESTIGATORE GIORGIO DE CESTINI Un bel giorno mentre il sole spiccava alto nel cielo, a New Bin, il famoso investigatore Giorgio De Cestini stava nel suo ufficio a parlare con la sua segretaria: - Avete smascherato il colpevole della sporcizia che invade tutta la città?- disse la segretaria, Lucetta Spazzaturiani. - No, non ancora - disse Giorgio De Cestini - Ma sono certo che io e la mia squadra scopriremo chi è stato! - . De Cestini era il capo della “Squadra Antirifiuti”: lui e i suoi uomini ogni mattina, prima che sorgesse il sole, si collegavano ad un computer che indicava loro la posizione del posto più' inquinato e incominciavano il loro lavoro di "pulizie". Trovavano di tutto per la strada: dalle bottiglie di vetro alle lattine ai sacchetti di plastica. La cosa più triste è che trovavano le stesse cose anche nei giardini, dove più tardi sarebbero andati a giocare i bambini. Ogni giorno avevano dure ore di lavoro. Dopo la conversazione con la segretaria Giorgio sentì un rumore: -“Toc - toc”. Qualcuno bussava alla porta. Appena disse di entrare, la porta si spalancò: era Marameo Smaltini che disse a Giorgio : -Abbiamo trovato molti altri rifiuti in tutta New Bin! Quando Giorgio sentì quelle parole, si alzò di colpo dalla sua sedia preferita (era una sedia girevole di pelle nera e molto comoda) e iniziò a correre. Scese tutte le diciotto rampe di scale di corsa ma, quando arrivò alla sua auto, l’Antirifiuti – un’auto rossa con scritto Squadra Antirifiuti - si ricordò che si era dimenticato le chiavi dell’auto. Quindi risalì le diciotto rampe, prese le chiavi, riscese tutte le scale e ritornò alla sua auto, poi partì come un razzo. Mentre andava a tutta velocità, vide un ragazzo che buttava i rifiuti dappertutto in Central Bin Park; Giorgio fece una frenata che la macchina quasi si ribaltava. Era “ Rifiuto Tossico” un criminale mascherato di cui non si conosceva il vero nome. Giorgio scese dall’automobile e dopo un lungo inseguimento (così lungo che arrivarono fino al centro di New Bin) riuscì a prenderlo. Finalmente Giorgio poteva smascherarlo, ma appena vide chi era, gli scese una lacrima sul viso, perché il criminale era suo fratello: Mario De Cestini. -Perché l’hai fatto?- disse Giorgio -Perché tutti ti amavano, perché tu sei famoso e invece io non ho avuto niente!ribattè Mario. Quindi Giorgio, anche se gli dispiaceva, arrestò Mario. Intanto arrivarono gli altri della squadra che ripulirono tutto buttando l’organico nel cassonetto marrone, la carta nel cassonetto giallo, le bottiglie, le lattine, e i contenitori in plastica e tetrapack nella campana azzurra, mentre i rifiuti restanti li gettarono nel cassonetto azzurro. Quando si accorsero che i giardini erano tornati belli come prima, tornarono in ufficio soddisfatti. Quella sera Giorgio De Cestini tornò a casa sua felice per aver trovato il criminale, ma triste perché il criminale era suo fratello. Gli abitanti si accorsero che grazie a Giorgio De Cestini e alla sua squadra la città diventava sempre più' bella e quindi si impegnarono anche loro a fare la raccolta differenziata dei rifiuti e ad usare i cassonetti lungo le strade, invece di gettare i rifiuti per terra e nei giardini. Finalmente il sogno di Giorgio De Cestini fu realizzato: per lui e la sua squadra c’era sempre meno lavoro da fare. Alessio Paoletti, Andrea Ceccatelli, Tommaso Montecchi