Vaccino gratis, ma attese lunghe
Transcript
Vaccino gratis, ma attese lunghe
Latina Il giornale di SANITA’ GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016 17 Meningococco B: per il 2017 le famiglie non dovranno spendere 130 euro a prodotto Vaccino gratis, ma attese lunghe Resta il problema dei tempi della somministrazione. Quest’anno arrivati anche a 6 mesi U na svolta importante quella chela Regione si appresta a ratificare. La gratuità del vaccino contro ilmeningococco Ba partire dal 2017 faciliterà di parecchiolavita dellefamiglie.Solo pochi cittadini possono ricorrere alla vaccinazione attraverso l'acquisto a caro prezzo del prodotto, che viene venduto a 130 euro. A cavallo tra il maggio e giugno scorso si era verificata una lunga lista d’attesa (fino ad un anno) che costrinse molti genitori a rinunciare alla vaccinazione per i propri figli contro il meningococco B. Il caso esplose a Latina, Pontinia, Sabaudia e Priverno. Gli unici posti disponibili erano a Cisterna, ma soltantoper novembre.Ilproblema, a quanto pare, fu la mancanza delle sostanze essenziali per procedere col vaccino e il fatto rimandò anche gli appuntamenti che erano già stabiliti. La questione risultò particolare perché ci si trovava nel periodo in cui madri e padri avevanodeciso -e resoampiamente pubblico - di non vaccinare i propri piccoli. Le dosi Il numero delle dosi da somministrare dipende dal momento in cui si inizia la vaccinazione. Prima dei 6 mesi occorrono 3 dosi entro l’anno e un richiamo entro i 2 anni. Tra i 6 e i 12 mesi 2 dosi entro l’anno e un richiamo nel secondo anno di vita del bambino. Tra 1 e 2 anni 2 dosi e un richiamo entro i 2 anni. Dopo i 2 anni servono 2 dosi, ma ancora non si è riusciti a stabilire se in casi di questo genere possa servire anche un richiamo. I vantaggi Il vantaggio di questo vaccino consiste nella preven- zione della meningite fulminante. Quest’ultima è una malattia grave, caratterizzata dall’infezione delle meningi, che sono le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. La patologia si manifesta con sintomi vari, IL DETTAGLIO Meningite, a rischio neonati e adolescenti La Regione Lazio ha dunque deciso di rivedere la propria offerta vaccinale garantendo la gratuità del vaccino anti-meningococco ai cittadini che ne facciano richiesta, così come hanno già fatto altre regioni. Le patologie invasive da meningococco costituiscono una seria minaccia alla salute e sono, tra le malattie prevenibili mediante vaccino, quelle percepite come più drammatiche dalla popolazione, perché gravate da un’elevata probabilità di morte e di conseguenze per la salute permanenti. La meningite da meningococco B rappresenta circa il 70% dei casi totali di meningite meningococci- ca epidemica nel nostro Paese e si stima che, ogni anno, in Italia tra i 700 e i 1.100 bambini ne vengano colpiti. Le classi d’età a maggior rischio sono la fascia 0-12 mesi con maggiore incidenza tra i 4 e gli 8 mesi – e gli adolescenti tra 12 e 18 anni. Questa malattia è particolarmente pericolosa poiché attacca le persone sane senza alcun segnale di preavviso e può portare al decesso entro 24-48 ore, con una letalità tra il 9 e il 12% che, in assenza di un trattamento antibiotico adeguato, può raggiungere il 50%. Inoltre i segni e sintomi sono spesso simili a quelli influenzali e rendono difficile la cor- retta diagnosi negli stadi iniziali dell’infezione e limitano la possibilità di evitare le conseguenze più gravi. Alcune regioni, come Basilicata, Puglia, Veneto, Toscana, Sicilia, Liguria e Friuli Venezia Giulia, hanno inserito questo nuovo vaccino nel proprio calendario vaccinale regionale, garantendone la gratuità con risorse proprie. L’introduzione del vaccino antimeningococco B è una priorità anche nel Lazio, dove si registrano tra i 30 e i 50 casi di meningite meningococcica ogni anno, numero sottostimato a causa delle tecniche di accertamento della diagnosi utilizzate. come febbre, rigidità del collo, nausea e vomito. Le complicazioni comprendono la polmonite e la setticemia, con danni ai vari organi, il cui esito può essere fatale. Secondo gli esperti, il 10-15% dei bambini colpiti dalla ma- lattia va incontro alla morte; coloro chesopravvivono possono riportare conseguenze molto serie, come, ad esempio, ritardo mentale o disturbi del sistema nervoso, sordità, disturbi della sfera psicoaffettiva. I rischi e gli effetti collaterali La reazione avversa più rilevante che è stata riscontrata nei bambini che si sono sottoposti alla somministrazione di questo tipo di vaccino è stata la febbre. In genere, però, questa reazione si risolve rapidamente. Altri effetti possono consistere nel dolore e nell’indurimento della zona corporeadell’iniezione. Soltanto in particolari casi molto rari c’è il rischio di convulsioni febbrili. Altre reazioni possono comprendere la debolezza, la raucedine, la difficoltà respiratoria, il battito del cuore accelerato e il pallore. Il vaccino potrebbe causare anche reazioni allergiche gravi ed è necessario per questo osservare ogni situazione insolita, per contattare immediatamente il pediatra. A volte la somministrazione del vaccino può portare amomenti diirritabilità.