Tra ecopackaging e zero packaging
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Tra ecopackaging e zero packaging
IL CONSUMATORE SOSTENIBILE TRA L'ECOPACKAGING E LO ZERO PACKAGING by: Carlo Santulli [email protected] Le tre E del packaging EFFICACE PACKAGING ERGONOMICO ECOLOGICO LA MAGGIOR PARTE DEI RIFIUTI SONO IMBALLAGGI (PACKAGING) LIVELLI STRUTTURALI Imballaggi primari Imballaggi secondari Imballaggi terziari NO! SI'! EFFICACIA SI ADATTA ALLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO E NE COMUNICA LA STORIA Pacchi piatti, p.es. per mobili da montare Il packaging può anche “richiamare” l’oggetto in termini di forma e di materiali A PROPOSITO DI IMMAGINE… SENSAZIONE DI RUSTICO E LOCALE IL BLU COMPARE GRADATAMENTE PER DIFFERENZIARSI DALLA CONCORRENZA SENSAZIONE DELLA BUCCIA D’ARANCIA ED ERGONOMICITA’ PER TENERLA IN MANO ALTRE RAGIONI DI CAMBIAMENTO D’IMMAGINE… 1902 Recentemente… Dagli anni ’60 (con tappo in plastica poliolefinica) Il Marmite, prodotto vegetariano popolarissimo nel Regno Unito a base di estratto di lievito e vitamine, ha conservato la bottiglia tradizionale, ma recentemente è stato proposto in due versioni (una per viaggio con coperchio in film ibrido, ed una per erogazione top-down completamente in plastica) IN PACKAGING PIU’ COMPLESSI CI SONO ALTRI ASPETTI… ESEMPI DI AMMORTIZZATORI D’URTO RIPROGETTAZIONE PACKAGING Normalmente la riduzione del packaging è la strada più facilmente percorribile PRINCIPI DELL'ERGONOMIA NEL PACKAGING Ridurre la forza necessaria (dinamica e statica) Imballaggio di adatte dimensioni (compatibili con le misure antropometriche) in tutte le direzioni Peso se possibile inferiore al prodotto trasportato Comodo, stabile, strutturale e di forma semplice Contrasti di colori e tipi di carattere di facile leggibilità Conseguenza: nella maggior parte dei casi non dovrebbero servire dettagliate istruzioni per trasportare, aprire, maneggiare l'imballaggio ERGONOMIA E PROTEZIONE DELL'UTENTE Packaging protettivo oggetti da taglio Imballaggio di design per pallone La Clever little bag della Puma supera il concetto di scatola di scarpe, portandosi verso un'idea di zeropackaging (“the best box is no box at all”) NEL CASO DEGLI ALIMENTI IL MIGLIORE PACKAGING E' QUELLO EDIBILE (NON A CASO DIFFUSO IN TUTTE LE TRADIZIONI) Injera (pane non lievitato) con riso, fagioli, spinaci e zigni (carne stufata con salse) (Eritrea) Il nostro “cono gelato” PACKAGING MONOUSO IN POLISTIRENE (NON SOSTENIBILE) Cornish pasty (Inghilterra) LA NATURA CI AIUTA: SISTEMI DI CHIUSURA ERMETICA (ed apertura al tempo giusto) L’uovo rappresenta un contenitore ermetico in carbonato di calcio con un sistema protettivo interno (albume), studiato anche perché consente la mineralizzazione del guscio senza presenza di cellule all’interno della struttura (d’interesse in campo biomedico) Il bozzolo rappresenta invece un sistema proteinico, estruso da una ghiandola specifica e con velocità di produzione controllata. IMBALLAGGI ALIMENTARI FILM RETRAIBILE DI IMBALLAGGIO IBRIDI CON ALLUMINIO PER GARANTIRE IMPERMEABILITA’ AD OSSIGENO E VAPORE BORSA DALLE BUSTE VUOTE DEL CAFFE’ INEFFICIENZA DELLE PELLICOLE ALIMENTARI SENSORE IN BLU DI METILENE E TITANIO PER IL MONITORAGGIO DELL’OSSIGENO FETTA DI MELA IN FILM DI PET SENZA ASPIRAZIONE DI GAS E CON ASPIRAZIONE DI GAS (SCAVENGING) Un campo molto diffuso di recente è quello dell’”active packaging” SISTEMI PER L’ASSORBIMENTO DI ETILENE DA FRUTTA E VERDURA BIOPLASTICHE E CONSERVAZIONE DEL CIBO VASSOI ACIDO POLILATTICO (PLA) PER DOLCI BIODEGRADAZIONE DI COMPOSITI PLAFIBRE DI PHORMIUM La difficoltà è di avere insieme biodegradabilità e sufficiente effetto barriera per ossigeno e vapore acqueo BICCHIERE IN PLA PRODOTTI PER PACKAGING “TEMPORANEO” • Biobags: buste di plastica a base di amido (p.es. in mater-Bi) • Co-op bags: buste in polietilene a bassa densità con additivo (amido) che fa partire la degradazione dopo un tempo da 30 giorni a 5 anni, a seconda dell'uso previsto. • Textile bags: in fibre naturali (es., juta, canapa), teoricamente di durata molto lunga quando riutilizzate Dal punto di vista ambientale, la convenienza di buste tipo “biobags” dipende dalla capacità effettiva di raccolta differenziata dell'organico. Borsa in canapa Retine di cotone http://portalasporta.it Il polietilene si frammenta ed i frammenti vanno comunque in discarica (o nell’aria), non essendo compostabili, tuttavia la busta in polietilene è più resistente di quella in bioplastica, quindi se ne consumano di meno (teoricamente, se effettivamente si riesce a “comunicare” la busta di plastica come oggetto multiuso, magari rendendola più attraente). 16 Le buste in plastica a base di amido richiedono la raccolta differenziata dell'organico . ALCUNE APPLICAZIONI DELLE FIBRE NATURALI Fune di canapa Stuoia di agave Tessuto intrecciato a tubo (braid) di canapa Tessuti di juta Nastro di abaca Spago di lino Borsa di agave henequen Spesso si usano stuoie non tessute o con fibre random ALCUNI ESEMPI PER DISCUSSIONE IMBALLAGGIO CARTONE PRESSATO (A FISARMONICA) PER STRUMENTI ELETTRONICI VASSOI IN BIOPLASTICA E BAMBU’ CAPSULA BIODEGRADABILE PER MACCHINA DEL CAFFE’ ECOPACKAGING PER VERDURE (spago in lino ed etichetta con incisione) PRODOTTI DA SCARTI AGRICOLI (agro-waste) L'ARBOFORM® sono miscele di polveri pressate a caldo da lignina, scarti di legno ed additivi naturali. Hanno delle proprietà notevoli risultando superiori ai laminati di legno sia meccanicamente che come resistenza al fuoco. ECOCRADLE è prodotto per trasformazione di scarti agricoli (in particolare dalla produzione del cotone e del frumento) incollate da una struttura di funghi filamentosi. PAPPCO produce un materiale dalla bagasse che è lo scarto della canna da zucchero e degli steli del sorgo sotto forma di fibre essiccate. Fornisce una specie di carta spessa, ma anche pannelli isolanti. Per maggiori informazioni su ecomateriali e prodotti vedi p.es. www.matrec.it CONCLUSIONI • Il packaging ha un significato commerciale e di immagine e storia del prodotto da cui è difficile prescindere • Tuttavia la riduzione del packaging e l’applicazione di materiali ecocompatibili è praticata ed auspicabile • Il consumatore può evidenziare le problematiche di design ed i limiti di applicazione nelle “tre E” nel packaging, penalizzando determinate scelte commerciali Arrivederci da: Carlo Santulli [email protected]