Fu morte di Stato

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Fu morte di Stato
1 Primo piano
13 febbraio 2010
20 ottobre 2012
CALA IL SIPARIO SULL’ADELCHI:
RICHIESTA LA MOBILITÀ
PER 701 LAVORATORI
Oriana Rausa
pag. 7
1
Galatina
ALLARME FUMI SOSPETTI
(E ODORI NAUSEABONDI)
NELLA ZONA INDUSTRIALE
Gianfranco Tundo
pag. 17
Settimanale
d’informazione del Salento
Anno XI n. 478
20.10.2012
LECCE
L’Us Lecce passa ai Tesoro: entro la
prossima settimana la firma del contratto
Pasquale Marzotta
pag. 10
CASARANO
ANDREA ANTONACI (1974-2000)
Fu morte
di Stato
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Con “Baseball & Social” tutti
in campo per dire no ai pregiudizi
Alberto Nutricati
pag. 17
SPETTACOLO
Visione di infinito nella musica
di Admir Shkurtaj con Mesimér
Claudia Mangione
pag. 18
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20 ottobre 2012
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OPINIONI
20 ottobre 2012
Editoriale
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Telefoni cellulari:
gioie e dolori
di Giovanni Nuzzo
Telefonia fissa sempre più allo sbando a favore
di quella mobile. L’aumento vertiginoso degli utenti, che non dispongono di un telefono fisso e che
usano il cellulare anche come numero telefonico casalingo per evitare costi esagerati ed inutili, è dato di fatto che ci fa riflettere. È ormai accertato che le tariffe italiane sono le più care in
Europa e pertanto la nostra nazione si piazza al
primo posto per utenze telefoniche mobili.
Gli operatori proliferano con tante promesse, ma
anche con tanti inganni. Al costo della durata della telefonata da rete fissa a gestori mobili va aggiunta una ulteriore tariffa, da addebitare sulla
bolletta telefonica che ricade sempre sui consumatori. Ecco la ragione per la quale i costi delle chiamate verso i gestori mobili sono così esosi. Se poi alla chiamata, senza parlare, si inserisce la segreteria telefonica all’istante, l’utente è
costretto ad ulteriori esborsi senza aver aperto
la comunicazione.
Una vera e propria truffa. E inoltre in alcune aree
manca del tutto il segnale di comunicazione con
zone d’ombra, in cui non è possibile navigare in
rete. Nonostante ciò, il nostro pianeta ha superato la soglia di 6 miliardi di utenti di cellulare. Oltre l’81% degli italiani sono in possesso di telefonino, uno strumento tanto amato che fa ormai
parte integrante della nostra vita.
Ma siamo proprio sicuri che il cellulare è uno strumento innocuo alla salute? Risulta, invece, che
le lunghe telefonate possono modificare l’attività del cervello con danni irreversibili, poiché tante piccole esposizioni hanno effetto della classica
goccia d’acqua.
E allora ci sembra doveroso fare di questo ormai
inseparabile “compagno” tecnologico un uso corretto e responsabile per ridurne i danni che potrebbe arrecare sia al nostro portafogli che alla
nostra salute.
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Trasporti aerei: l'Europa che non c'è e che costa 5 miliardi agli utenti
Creare uno spazio unico europeo per gestire i 27mila voli
giornalieri. Ogni anno quasi un
miliardo e mezzo di passeggeri si imbarca in uno degli oltre
440 aeroporti d'Europa e le stime sono in crescita. Il che significa, che se non si interviene,
nei nostri cieli regnerà il caos.
Il progetto comunitario di cielo unico europeo lanciato nel
2004 è, ancora, sostanzialmente sulla carta. Lo spazio aereo è ancora frammentato in 27
sistemi di controllo nazionali. Si
preferisce seguire rotte strutturate attorno ai confini nazionali,
il che significa fare strade più
lunghe. Tradotto in cifre vuol
dire mediamente volare 42 chilometri più del necessario, per
un costo straordinario di 5 miliardi di euro l'anno. Tutti costi che vengono poi trasferiti su
imprese e passeggeri. Oggi il
controllo del traffico aereo, ad
esempio, rappresenta dal 6 al
12% del costo di un biglietto.
Gli Stati Uniti controllano uno
spazio aereo vasto quanto quello europeo, eppure il traffico è
il doppio e i costi sono la metà.
Insomma, gli utenti pagano il
costo delle politiche di nazionalità. È ora di mettere mano a
questo inutile sperpero di denaro del contribuente.
Primo Mastrantoni
Segretario Associazione
per i Diritti degli Utenti
e Consumatori
La lucerna
a cura di fra Roberto Francavilla
“Chi vorrà diventare grande tra voi,
sarà vostro servitore e chi vorrà essere il primo tra voi, sarà schiavo
di tutti. Anche il Figlio dell’uomo è
venuto non per farsi servire, ma per servire e dare
la vita in riscatto per molti”.
L’inizio dell’Anno della fede, voluto dal papa Benedetto XVI, mi riporta all’inizio della mia vita di frate
cappuccino, perché indossai la tonaca di san Francesco nell’ottobre 1962 nel convento di Alessano.
Si può dire che sono nato e cresciuto con il Concilio Vaticano II, perché alla mensa dei frati leggevamo ogni giorno la cronaca dei lavori conciliari e spesso incontravamo don Tonino Bello negli intervalli degli stessi, in quanto accompagnava il vescovo di Ugento monsignor Giuseppe Ruotolo. Il papa Giovanni XXIII
sorprese e sconcertò non poco la Curia Romana per
i suoi comportamenti molto graditi, invece, dal popolo in attesa. Resta famoso il discorso della luna
e la carezza ai bambini, nella sera di piazza San Pietro illuminata da un mare di fiaccole accese. Agli appellativi in vigore di Sommo Pontefice o Sua Santità, per la sua ricca umanità egli aveva ripristinato l’antico appellativo di Papa Gregorio Magno che amava chiamarsi “servo dei servi di Dio”.
Lo stesso brano del Vangelo ci presenta il Maestro
che predilige l’appellativo di servo, mentre nell’ultima cena passa a lavare i piedi dei suoi discepoli, cinto da un grembiule. Dopo il gesto, Gesù stesso spiega agli apostoli quello che ha fatto: “Voi mi chiamate
Maestro e Signore, perché lo sono. Se io Maestro ho
lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi,
gli uni con gli altri; perché sono venuto non per essere servito, ma per servire e dare la vita in riscatto per molti”. Evidentemente non si tratta solo di lavare i piedi, ma di privilegiare il Vangelo del servizio.
Al riguardo mi piace nell’ottobre missionario ricordare
alcune figure, come Madre Teresa di Calcutta, che
ha operato nelle periferia della geografia del mondo, riconoscendo il Signore Gesù “tra i più poveri dei
poveri”. Cito altre due figure da me conosciute, come
frate Cecilio e fratel Ettore di Milano che gestivano
nella metropoli lombarda mense per i poveri, suscitando l’attenzione non solo delle istituzioni civili
e della Chiesa ambrosiana, ma soprattutto l’interesse
e la solidarietà di tanti volontari che tutt’ora servono i poveri, dando tempo, occhi e cuore.
Amici di Belpaese, basta guardarci intorno e accorgerci che c’è tanto da fare anche per noi.
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20 ottobre 2012
in copertina
ANDREA ANTONACI (1974-2000)
Fu morte di Stato
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Più di 200 militari morti e più di
2mila ammalati; è questo il “bollettino di guerra” degli ultimi vent’anni riferito ai rappresentanti
delle Forze armate italiane affetti da
leucemie e forme tumorali. Soldati giovani e giovanissimi, che hanno contratto patologie a causa di
nano particelle di metalli pesanti
contenute nei loro tessuti; si tratta
di particelle formatesi ad altissime
temperature, che in campo bellico
si scatenano con esplosioni di munizioni a uranio impoverito.
Questa è anche la storia del sottufficiale dell’Esercito Andrea Antonaci, originario di Martano e
morto nel dicembre 2000 a soli 26
anni a causa del linfoma di Hodgkin, di ritorno da una missione di
sei mesi a Sarajevo, nella ex Iugoslavia. Nei giorni scorsi, dopo quasi 12 anni di battaglie legali, Andrea
ha ricevuto giustizia da una sentenza del Tribunale Civile di Roma
che ha riconosciuto il nesso causale tra la malattia del giovane e l’utilizzo di munizioni all’uranio impoverito, condannando il Ministero della Difesa a risarcire la famiglia Antonaci con circa un milione di euro. Lo stesso sergente
maggiore salentino, protagonista di
un servizio a “Striscia la Notizia”,
espresse prima di morire il deside-
rio di scoprire la verità sulle numerose e misteriose morti dei soldati italiani.
In questi anni, il Ministero ha sempre avanzato diverse ipotesi e giustificazioni alla morte di Antonaci,
ma è sempre stato smentito. L’allora
ministro della Difesa Sergio Mattarella, ad esempio, affermò che
“l’Italia non era stata informata dell’uso di uranio impoverito nei Balcani da parte degli alleati”, ma la
Nato smentì l’affermazione presentando una serie di documenti
che sostenevano il contrario. L’ultima commissione d’inchiesta ha
imputato invece la malattia alle forti vaccinazioni al quale il sottufficiale è stato sottoposto e che avrebbero indebolito il suo sistema immunitario, ma Domenico Leggiero
dell’Osservatorio Militare ha affermato di essere stato in Bosnia
“dove ci sono numerosi cittadini
ammalati e con nano particelle di
metalli pesanti nel sangue come i
nostri soldati. E certamente i bosniaci non sono stati vaccinati”.
La sentenza, che giunge dopo altre
10 condanne ottenute dall’avvocato
Tartaglia, farà giurisprudenza e
ora si aspetta giustizia anche per gli
altri numerosi militari che soffrono
a causa di patologie analoghe.
Alessandro Chizzini
Uranio impoverito: un’arma poco convenzionale e molto pericolosa
Se la radioattività di questo materiale può non costituire un problema, tutt’altra storia invece se
le polveri prodotte a seguito delle esplosioni vengono inalate o ingerite
Proiettili all’uranio impoverito in dotazione all’Esercito americano
L’Uranio impoverito (DU Depleted Uranium), è lo
scarto della lavorazione dell’uranio naturale nel processo di arricchimento destinato alle centrali o per le
testate nucleari, e ne costituisce circa il 90% dei quantitativi di partenza. Questi
residui vengono utilizzati in
diverse applicazioni, anche
in campo civile, a causa del
suo elevatissimo peso specifico e della sua facilità di lavorazione. Viene usato come
zavorra nelle imbarcazioni
da diporto o nelle superfici
alari dei velivoli civili.
In campo militare, viene
usato dalla fine degli anni
’70 per la realizzazione dei
proiettili dei carri armati da
battaglia (MBT) e di alcuni
aerei da appoggio tattico.
Questi proiettili sono costituti da uranio impoverito
forgiato in forma di vere e
proprie frecce, sparate con
un involucro attraverso la
bocca da fuoco. Queste distruggono il bersaglio per
mezzo dell’energia cinetica
(c.d. effetto perforante) e
per il fatto che le schegge,
una volta penetrate, si incendiano raggiungendo temperature dell’ordine di 2500°
(c.d. effetto incendiario).
Dalla fine degli anni ’80 il
DU viene utilizzato anche
nella realizzazione delle corazze di questi stessi carri armati, in una specie di sandwich assieme ad acciai speciali e materiali ceramici
(Kevlar).
I test dell’esercito statunitense hanno dimostrato che
quando un penetratore all’uranio impoverito colpisce un obiettivo, dal 20 al
70% del penetratore brucia
e si frammenta in piccole
particelle, che si depositano
entro un raggio di 50 metri
dal bersaglio. L’uranio impoverito è un metallo pe-
sante debolmente radioattivo e non è provato che anche la sua stessa radioattività possa causare problemi
clinici nel lungo periodo.
Ma il pericolo principale è la
alta sua tossicità chimica
(analoga a quella di piombo
e tungsteno) nel breve periodo e il principale metodo
di contaminazione è l’inalazione ed il raggiungimento
dei siti più profondi del sistema bronco-polmonare
(alveoli), seguito dal contatto e la diffusione nei capillari
sanguigni e dall’assorbimento mediante il ciclo alimentare o attraverso l’acqua.
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20 ottobre 2012
in copertina
“Andrea ha ottenuto giustizia”
Il commovente ricordo di Salvatore Antonaci, padre di Andrea, che in questa intervista esclusiva
ci ha raccontato le fasi di questa lunga battaglia legale durata oltre dieci anni
L’amore per un figlio è forse la maggior fonte di energia che permette ad
un genitore di affrontare le prove più
difficili che il destino può aver riservato. Ed è questa la forza che in
più di dieci anni è stata messa in
campo da Salvatore Antonaci per
rendere giustizia a suo figlio Andrea.
E dopo anni di battaglie, i suoi sforzi sono stati finalmente premiati; il
Tribunale Civile di Roma ha infatti riconosciuto negli scorsi giorni il
rapporto di causa-effetto tra la malattia contratta dal giovane salentino e l’utilizzo dell’uranio impoverito nelle operazioni richieste in missione. “Si ritiene l’esistenza di un nesso causale tra la patologia contratta e l’esposizione all’uranio impoverito in occasione del servizio prestato in Bosnia”, così recita la sentenza, destinata a fare giurisprudenza, con la quale il Tribunale ha
condannato il Ministero della Difesa a risarcire la famiglia di Andrea
con una somma intorno al milione
di euro. Una storia che ha colpito anche l’Amministrazione comunale
di Martano che ha intitolato al giovane Andrea una villetta nel 2005.
E con lo stesso amore che si può provare per un figlio, Salvatore Antonaci apre il suo cuore e ci racconta
la sua storia.
Salvatore, cosa ha spinto suo figlio
ad arruolarsi nell’esercito?
Ad Andrea piaceva l’attività di geometra e aveva una fortissima passione per le carte geografiche e desiderava arruolarsi a Firenze per vi-
sitare la sede della De Agostini, tra
i massimi esperti nella realizzazione
di mappe e carte geografiche. Seguì
quindi per un anno un corso per sottoufficiali a Viterbo, a cui poi seguì
un certo periodo di specializzazione.
Risultò tra i primi del suo corso ed
esaudì questo suo sogno.
Quando è iniziato il calvario della
vostra famiglia?
Tutto cominciò nel giugno del 1999.
Andrea era partito per la Bosnia il
1 settembre 1998 e aveva fatto ritorno a casa il 29 febbraio 1999. Al
ritorno della missione non venne sottoposto alle visite di controllo presso l’ospedale militare, come invece
era previsto; decise così di andare a
Firenze per un controllo al Policlinico
di Careggi, in vista anche di un
week-end al mare che aveva organizzato con la sua fidanzata. Quella visita rilevò qualche anomalia e
dopo un breve periodo di tempo venimmo a sapere che Andrea era affetto dal linfoma di Hodgkin.
Come avete agito da quel giorno?
Avete subito pensato all’uranio impoverito come causa della malattia?
Questa battaglia venne intrapresa da
mio figlio che aveva saputo dei rischi
dell’uranio impoverito da alcuni
suoi colleghi statunitensi. Da lì è cominciato il nostro percorso legale,
mentre nel frattempo Andrea si
sottoponeva a diversi cicli di chemio
e radioterapia. Il 13 novembre 2000
decise di rivolgersi alla trasmissione
“Striscia la Notizia”; in quell’occasione raccontò la sua storia e lanciò
l’allarme sulla pericolosità dell’uranio impoverito. Da allora, la questione inerente i rischi derivanti dall’utilizzo di questo materiale divenne di pubblico dominio, ma tuttavia
passò un po’ sott’ordine. Un mese
dopo la messa in onda di quel servizio, il 12 dicembre 2000 Andrea
ci ha lasciati: solo allora i mezzi di
comunicazione hanno dato il massimo rilievo alla nostra storia e ai pericoli celati nell’uranio impoverito.
Lei ha continuato la battaglia che
aveva intrapreso suo figlio e che è finalmente giunta a questa sentenza
del Tribunale. In tutti questi anni,
quali sono stati gli atteggiamenti delle istituzioni nazionali, in particolar
modo il Ministero della Difesa?
Dopo la morte di Andrea, per 12
anni sono andato su e giù per l’Italia, soprattutto a Roma, per sostenere quelle che erano le convinzioni di mio figlio, e cioè che la sua malattia era la conseguenza dell’inalazione delle polveri di uranio impoverito. Il Tribunale ci ha dato ragione
nonostante gli ostacoli posti dai
vari rappresentanti ed esponenti
del governo. Il Ministero, addirittura,
affermava che mio figlio durante la
missione aveva sempre lavorato in
ufficio, mentre poi si è scoperto che
aveva prestato la sua attività nella ricostruzione dell’Università e dei
ponti, strutture abbattute proprio dai
proiettili all’uranio impoverito, le cui
polveri erano entrate in contatto con
l’organismo di Andrea.
Andrea e i suoi compagni erano con-
sapevoli dei rischi a cui potevano andare incontro svolgendo il proprio
lavoro in quelle condizioni e senza
precauzioni?
No, non lo erano. Lo stesso ministro
dell’epoca disse che l’Italia non era
mai stata informata dell’uso di questo materiale nella zona dei Balcani, ma fu smentito dalla stessa Nato
che dimostrò con documenti ufficiali
come il nostro paese fosse a conoscenza dell’esistenza di quei particolari proiettili. Inoltre, dopo la
morte di Andrea, scrissi anche al Presidente delle Repubblica per chiedere
un risarcimento per tutti quei ragazzi
che hanno vissuto lo stesso dramma
di mio figlio, ma risposero che la mia
richiesta non era prevista nelle leggi del Corpo dello Stato. Le istituzioni ci lasciano da parte purtroppo.
Da più parti si è insinuato che la responsabilità della malattia contratta da Andrea fosse da imputarsi alle
eccessive vaccinazioni. Come ha
reagito in merito?
Anche in questo caso mi ha deluso
il comportamento delle istituzioni.
La stessa Commissione d’inchiesta
sta tentando di portare la vicenda su
questa strada e anche nell’ultima occasione l’accento è stato posto più sui
vaccini che sui pericoli dell’uranio
impoverito. Ciò che però mi ha più
deluso è il mancato invito da parte
della commissione di un rappresentante dell’Osservatorio militare,
il primo organo a parlare dei rischi
dell’uranio impoverito e che si è battuto anche per Andrea. Non nego
che i tipi di vaccini di cui parla la
commissione possano avere anche
degli effetti negativi sulla salute dei
militari, ma l’attuale sentenza del tribunale si basa su prove concrete.
Dopo quel 12 dicembre 2000, lei ha
dato anima e corpo nella lotta ai tumori tanto da diventare il referente
della Lilt per Martano. Cosa ha portato questa collaborazione?
Nel 2001 abbiamo aperto a Martano un ambulatorio di prevenzione dei tumori con la Lilt di Lecce. La
sede, che è stata intitolata a mio figlio, è nata col contributo del dottor Serravezza a cui va il merito di
averci accompagnato nella battaglia
a favore di Andrea e che ha controbattuto la tesi della Ctu (la perizia tecnica del Ministero), che sosteneva che la malattia di mio figlio
non fosse imputabile all’uranio impoverito. Serravezza ha preso la
cartella di Andrea, l’ha esaminata e
da allora stiamo offrendo aiuto e sostegno anche ad altre famiglie.
Ha detto di aver viaggiato tanto per
la causa di sua figlio. Quali viaggi le
sono rimasti maggiormente impressi?
Ho partecipato ad una trasmissione di Rai 3 per raccogliere fondi necessari per andare a Parigi e permettere a mio figlio di sottoporsi ad
Sindromi di pace
e di guerra
Per “sindrome dei Balcani” si intende
quella lunga serie di malattie - per lo più
linfomi di Hodgkin e altre forme di cancro - che hanno colpito i soldati italiani al ritorno dalle missioni di pace internazionale. I primi casi segnalati in Italia risalgono al 1999 quando un soldato
cagliaritano (Salvatore Vacca) morì di
leucemia al ritorno della missione militare in Bosnia.
Allo scopo di identificare eventuali responsabilità dei vertici militari italiani e
della NATO il Governo italiano ha istituito una commissione d’inchiesta al Senato per far luce sulla vicenda, i cui lavori si sono conclusi nel marzo del 2006.
Il 4 gennaio 2010 l’Associazione Vittime Uranio rende noto nel corso di una
conferenza stampa a Lecce il bilancio
sul numero di militari italiani morti per
possibile contaminazione da uranio impoverito. Si tratta, secondo l’associazione, di almeno 216 casi di morte. È
tuttavia - ha spiegato all’Ansa Francesco Palese, giornalista responsabile del
sito Vittimeuranio.com e portavoce
dell’associazione - di un bilancio incompleto”. Nel corso della conferenza
stampa viene diffuso anche un documento della Sanita’ militare italiana che
riporta 171 morti e 2500 malati registrando l’ultimo decesso nel 2006 e non
comprendente i reduci da molte missioni, dai poligoni e tutti coloro che al
momento della morte non erano piu’ in
servizio. Integrando questo documento con i dati in possesso dell’associazione - ha detto Palese - arriviamo a contare 216 morti, ma è un dato ancora
parziale.
una trasfusione di midollo osseo e
con l’Osservatorio militare avevamo
anche pensato ad organizzare una
sottoscrizione. Ricordo poi il viaggio a Hollywood con Antonello Piroso, occasione nella quale ebbi
modo di confrontarmi con un importante generale americano che
però ha tenuto un atteggiamento
non collaborativo. Io però non mi
sono mai fermato.
Che messaggio vuole lasciare in ricordo di suo figlio?
Parlo con la morte nel cuore, ma voglio lasciare un messaggio positivo.
La sentenza del tribunale rappresenta
solo una prima vittoria di questa battaglia, perché verosimilmente il Ministero presenterà i suoi ricorsi, ma
resta comunque un segnale importantissimo. A noi interessa che la
morte di Andrea non sia stata vana,
perché significherebbe d’ora in poi
attuare nuove e maggiori misure di
controllo per i militari che vanno in
missione, nonché dare ancora speranza a quei ragazzi e a quelle famiglie che stanno vivendo la stessa
storia nostra e di Andrea. Prima di
questa sentenza, Andrea si manifestava nei miei sogni due giorni prima di un importante incontro; sembrava volesse dirmi “preparati a
combattere”. Un giorno spero di poter scrivere queste mie emozioni per
rendere il giusto omaggio a mio figlio.
(A.C.)
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20 ottobre 2012
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20 ottobre 2012
primo piano
Adelchi, una tragedia annunciata
Il 15 ottobre è stata depositata la richiesta di mobilità per 701 dipendenti che, di fatto, preannuncia il licenziamento. Di quello
che sta accadendo a Tricase ci ha parlato Rocco Panico, operaio e rappresentante del Comitato “Michele Frascaro”
Lo spettro della mobilità agita i lavoratori ormai estenuati del calzaturificio di Tricase e coinvolge tutto il nostro territorio che assiste ad
un continuo stillicidio di risorse
economiche e umane. L’azienda di
proprietà di Adelchi Sergio ha annunciato pochi giorni fa la richies-
ta di mobilità per i lavoratori 701 lavoratori dei propri stabilimenti, in
parole povere l’anticamera del licenziamento senza possibilità di
proroga della cassa integrazione, e
in assenza di alcun piano di rilancio
dell’azienda stessa. Abbiamo incontrato Rocco Panico (nella foto),
operaio Adelchi e rappresentante del
Comitato “Michele Frascaro” nato
in difesa dei lavoratori in lotta, che
ha parlato di strategie aziendali attuate a danno dei lavoratori e che
mirano a delocalizzare la propria
produzione.
Rocco, come ha preso la notizia del-
la richiesta di mobilità dell’azienda?
Questa notizia non mi ha sorpreso
ed è la procedura che viene attuata
nei tempi previsti dalla legge, ovvero
75 giorni prima della scadenza degli ammortizzatori sociali. Ma io la
considererei come un “ricatto
morale” rivolto alle istituzioni per
avere nuovi finanziamenti o altre
deroghe. I lavoratori non vogliono
deroghe o altre assistenze, vogliono
un lavoro vero.
Quanti anni ha lavorato nell’azienda che adesso minaccia di licenziare
i suoi lavoratori?
Ho lavorato in quest’azienda dal
1989 al 2009. Quasi vent’anni…
Lei ha quarant’anni e per venti ha
lavorato per l’Adelchi, praticamente
una vita…
Si, una vita di lavoro intenso, di turni
stressanti e di lotte continue. Quando sono entrato nell’azienda ho assistito al boom aziendale in cui si è
passati dalle tre alle venti catene di
montaggio. Tutti noi abbiamo lavorato duramente e con ritmi altissimi, tutto procedeva bene perché
c’erano i finanziamenti e la ditta assumeva.
Poi cos’è successo?
È diminuito il personale e l’azienda
si è scorporata. Da qui è partita la
lotta per i diritti dei lavoratori che
portiamo avanti dal 2000. Lo spettro del licenziamento c’è e non mi
sorprende. Sono strategie già attuate
dall’azienda che, come le altre
aziende nazionali, preferisce spostare
la produzione altrove.
Dove intende trasferirsi?
Nei paesi più poveri, dove i lavoratori non hanno nessun tipo di protezione o strutture sindacali. Dove
i diritti dei lavoratori non esistono
e si lavora per un piatto di riso. Dove
è semplice guadagnare di più pagando di meno le risorse umane. In
questo, però, ci perdiamo noi e ci
perde tutto il territorio. Il comparto manifatturiero è morto anche perché negli anni sono stati dati finanziamenti agli imprenditori che
non hanno saputo evolversi. I bravi
imprenditori però ci sono e sono
quelli che hanno a cuore il territorio e portano avanti un’azienda
con serietà. Sono queste le realtà da
finanziare e non chi decide di
La cassaintegrazione ha i giorni contati
Gli ammortizzatori sociali scadono il 31 dicembre e per la Uil non sembrano esserci i presupposti
per un rifinanziamento. A rischio 5.500 lavoratori nel Salento
È la Uil a lanciare l’allarme
tra i lavoratori salentini. Il
sindacato fa sapere infatti
che in provincia di Lecce, rispetto al 2011, il ricorso
alla cassa integrazione, ha subito un calo quasi del 50%,
passando da 1.281.000 ore
autorizzate a poco più di
700mila nel settembre 2012.
In netto calo rispetto ad un
anno fa (oltre il 50%) anche
la cassa integrazione in deroga, che incide per il 63,3%
sulle ore di cassa integrazione complessivamente auto-
rizzate: da 904.305 a
454.825. A rischio quindi i
circa 5.500 lavoratori salentini che usufruiscono dell’ammortizzatore sociale.
Stessa flessione registrata
per la cassa integrazione
straordinaria: dalle circa
139mila ore autorizzate di
un anno fa si è passati ad appena 23.560 (-83,1%).
“È ora che le istituzioni, a
tutti livelli, si facciano sentire con proposte concrete. Gli
ammortizzatori sociali scadono a dicembre -commen-
ta il segretario provinciale del
sindacato, Salvatore Giannetto (nella foto)- e da quanto si evince non ci sono i presupposti per un rifinanziamento. Sembra che la Regione, anche su pressione
congiunta dei sindacati, abbia fatto un primo passo per
l’integrazione dei fondi, ma
aspettiamo i risultati prima
di illuderci: i lavoratori sono
sfiduciati, le aziende continuano a chiudere e, come ripeto ormai da tempo, questa situazione è una bomba
ad orologeria che rischia di
esplodere, con conseguenze
drammatiche per il territorio”.
Per queste ragioni la Uil
preannuncia azioni anche
eclatanti pur di sbloccare la
situazione e ridare speranza
e fiducia a migliaia di cassintegrati salentini. “Questi
nuovi dati -ha concluso
Giannetto- ci confermano la
crisi profonda del nostro sistema di impresa che, se dovesse continuare con questa
intensità, ha necessità di es-
sere affrontata con maggiore vigore e con interventi mirati alla crescita, al rilancio
dei consumi ed al sostegno
del reddito dei lavoratori,
mobilitando tutte le risorse
disponibili ed aumentando,
in particolare, la dotazione
degli ammortizzatori in deroga il cui finanziamento
per il 2013 rischia di essere
insufficiente”.
(S.M.)
spostare la produzione all’estero.
Cosa intende fare adesso?
Continuerò a lottare per un posto di
lavoro che non ho ancora perso. In
questi anni ho fatto molte lotte, dall’incatenarmi agli scioperi della
fame, ma chi si impegna qui è solo.
La maggior parte dei lavoratori
non si unisce e non lotta. Accetta
passivamente le decisioni o preferisce
andare via.
Cosa hanno fatto i suoi ex colleghi?
Molti hanno trovato un posto di lavoro al Nord o all’estero, e si sono
spostati. Hanno fatto bene perché
hanno risollevato la loro posizione,
ma se tutti andiamo via qui non rimane più nessuno e il territorio arretra. Chi invece rimane qui e non
ha un lavoro vive una situazione familiare drammatica e si isola, oppure
sceglie un lavoro a nero.
Come vede il futuro?
Dal 1° gennaio chi è in lista di mobilità, se chiamato, deve spostarsi.
Gli ammortizzatori sociali non servono più se quello che manca è il lavoro, anche i sindacati ora non
possono più fare nulla. Per quanto
mi riguarda continuerò a lottare
sperando che a me si uniscano tutti i lavoratori.
Oriana Rausa
L’epilogo di una storia
iniziata nel 2000
Si tratta di un dramma, quello del tac
salentino targato Adelchi, che ha radici lontane. Precisamente nei primi
anni del 2000, per poi culminare nel
2009, quando scatta la cassa integrazione per ben 240 operai, tra occupazione di tetti e aule consiliari a
Palazzo Gallone di Tricase. A seguito
di questi episodi non sono mancati
negli ultimi tempi tentativi di rilancio
dell’azienda e incontri con Ministeri,
Prefettura, Regione ed enti locali, al
fine di trovare soluzioni che potessero
scongiurare la crisi e il licenziamento degli operai. Ma il tutto si è concluso con un nulla di fatto.
Poi, l’epilogo di questi giorni. I dipendenti coinvolti, dicevamo, sono
701, tutti appartenenti alle cinque
aziende che formano l'impero di
Sergio Adelchi. A nulla pare servano
le critiche dei sindacati, che tornano
a chiedere all'azienda tavoli di confronto. Un'altra tegola che poi si abbatte sul gruppo è il processo penale
che vede coinvolto il gruppo tricasino in un processo per una presunta
maxi-truffa a danno dell'inps (oltre 20
milioni di euro il valore dei beni ad
oggi sequestrati alla famiglia Adelchi).
Stefano Manca
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20 ottobre 2012
primo piano
“Le nostre biomasse? Provengono
esclusivamente dal Salento”
Il team della Fusis, che gestisce la centrale a biomasse di Calimera, replica alle voci inesatte che circolano sulla provenienza delle ramaglie
utilizzate per la produzione di energia. E sul fenomeno dei roghi sottolineano: “È importante che ci sia una sinergia tra tutti gli attori coinvolti”
I roghi abusivi e dannosi degli scarti
da potatura nelle campagne del Salento sono una cattiva prassi, si sa, eppure sono diffusissimi, suscitando
l’indignazione dei cittadini soprattutto
nelle zone di Calimera e Melendugno.
I vituperati fuochi generano esalazioni
nocive derivanti da pesticidi, offrono
spunto per l’eliminazione anche di materiale tossico e costituiscono un fattore di rischio per la piaga degli incendi. In questa triangolazione negativa, nello scorso numero di Belpaese (la cui copertina era dedicata proprio a quest’argomento) sono state
raccolte voci in effetti non veritiere sul
modus operandi della centrale che
sfrutta le biomasse per produrre energia a Calimera (nella foto). Quest’ultima, secondo alcuni, utilizzerebbe legna importata dalla Calabria,
vanificando così uno scopo importante delle centrali: il servizio di raccolta delle ramaglie. Ma a queste voci,
non suffragate da fatti, il team della
Fusis Srl, che gestisce l’impianto di Calimera, non ci sta e, carte alla mano,
sottolinea come il loro obiettivo sia
concentrato operativamente su direttive virtuose: produrre energia pulita, costituire un termine importante per l’economia locale e fornire un
servizio gratuito di raccolta dei residui di potatura degli ulivi.
Abbiamo così raggiunto la squadra di
giovani imprenditori salentini alla
guida dell’impianto, che ci hanno raccontato di un autentico gioiello d’alta tecnologia. Sono loro, a spiegarci
tecnicamente come la centrale si alimenti soprattutto di ramaglie -le parti finali del ramo tagliato- e materiale raccolto esclusivamente in Salento,
mai proveniente da altre zone. “L’impianto di Calimera è considerato in
Europa un modello per la sua mo-
dernità ed efficienza che nel 2012 ha
ricevuto una pubblica attestazione da
Legambiente. Un successo tutto salentino peraltro, che alimenta un indotto importante: basti pensare alle
aziende agricole convenzionate con
noi e chiamate a raccogliere gratuitamente gli scarti della potatura per
poi portarli in centrale e trasformarli in energia pulita. La nostra azienda è nata da un gruppo di giovani im-
prenditori che vive sul territorio con
le proprie famiglie: non una multinazionale. Noi siamo persone vere che
vivono e lavorano qui, impegnandosi per il progresso del territorio”.
Lo sfogo dei nove addetti alle operazioni va oltre e tacita anche le voci su
ipotesi di combustibile diverso dal legno e ‘poco pulito’: “Quest’affermazione è sbagliata, gratuita e ingiusta.
La struttura e la composizione della
caldaia, infatti, non è idonea a bruciare
alcun tipo di materia prima che non
sia biomassa legnosa”. Ci parlano ancora di numeri: 21mila tonnellate di
ramaglie bruciate in due anni per un
processo controllatissimo e premiato
dall’Europa grazie l’impatto ambientale che genera. “Comprenderete -proseguono dalla Fusis- quanto sia
importante per noi che amiamo il nostro territorio investire in comunicazione, soprattutto con il fine di sensibilizzare i proprietari delle campagne ad usufruire del servizio che offriamo gratuitamente per smaltire
gli scarti della potatura e vincere
così il fenomeno dei roghi abusivi, producendo energia pulita. Certo -concludono-, perché tutto ciò abbia effetto è importante che ci sia una sinergia tra tutti gli attori coinvolti per
convergere verso l’interesse dell’ambiente e dell’economia locale”.
M. Maddalena Bitonti
Il ciclo dei
biocombustibili
Le biomasse sono utilizzate
per produrre energia pulita,
giacché rilasciano nell’ambiente la sola anidride carbonica, in precedenza assorbita dalle piante che entrano nel processo di trasformazione; anche lo zolfo
e gli ossidi di azoto vengono rilasciati in percentuali
nettamente inferiori rispetto ai combustibili fossili,
come il carbone. In nord Europa queste prassi sono ormai consolidate: la maggior
parte degli scarti della lavorazione di carta e legno
alimentano centrali termiche
per produrre energia da biomasse; al contempo evitano costosi processi di stoccaggio in discariche e smaltimento.
Non dimentichiamo che per
un processo effettivamente
valido, dal punto di vista dell’impatto ambientale è fondamentale che le centrali
siano di piccole dimensioni
ed utilizzino biomasse locali,
evitando il trasporto da luoghi lontani. In questo modo
ciò che sino a poco tempo
fa costituiva un costo in
termini economici e ambientali è diventato oggi
una risorsa, per questo
l’Unione Europea ha deciso
di scommettere e investire
su questa fonte, al pari dell’eolico.
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20 ottobre 2012
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lecce
20 ottobre 2012
L'Us Lecce ricorre il “suo” Tesoro
Dopo 18 anni di gestione
della famiglia Semeraro,
il club giallorosso passerà
entro mercoledì prossimo
sotto la guida della
famiglia di imprenditori
originari di Spinazzola
Slittano le date, ma l’Us Lecce è destinata a cambiare proprietà. Sale
sulla tolda di comando la famiglia
Tesoro. Saluta dopo 18 anni di gestione la famiglia Semeraro. L’annuncio ufficiale era programmato per questo giovedì, invece la firma tra le parti davanti al notaio avverrà nella prossima settimana. A
far slittare il passaggio di consegne
è stata la ratifica degli atti delle assemblee dei soci ordinaria e straordinaria di mercoledì scorso.
L’incontro per la firma definitiva
avverrà lunedì o al massimo mercoledì prossimo.
Così arriverà l’ultimo atto di una
lunga e travagliata trattativa partita nello scorso ottobre. Allora Savino Tesoro, imprenditore originario di Spinazzola e residente nel
bergamasco (con la residenza estiva fissata da dopo il 2000 a Torre Lapillo), ha manifestato l’interesse ad acquistare il Lecce, proponendosi all’advisor UniCredit (a
cui è stato affidato il mandato di
vendere il club da parte dei Se-
Giovanni Semeraro
meraro il giorno dopo la salvezza
del maggio 2011). A dicembre c’è
stato il primo contatto tra le due
parti. Nello scorso marzo, alla vigilia di Lecce-Cesena, i Semeraro
ed i Tesoro sono stati pronti ad annunciare l’accordo per la vendita
della società, ma poche ore dopo
Andrea Masiello ha confessato la
combine nel derby Bari-Lecce.
E così si è aspettato lo scorso 22
giugno per formalizzare il contratto preliminare di vendita, dove
le due parti hanno cercato le clausole per cautelarsi in caso di retrocessione sul campo e per responsabilità diretta. Il Lecce riparte
dalla Prima Divisione, secondo le
accuse di combine della giustizia
sportiva. Ed in questo ottobre c’è
Savino e Antonio Tesoro (Paliagafoto.it)
stata l’accelerata nel passaggio di
proprietà del club. La svolta è arrivata l’1 ottobre con l’incontro decisivo Semeraro-Tesoro. Così da
lunedì scorso è partito il conto alla
rovescia per la formalizzazione dell’atto con la cessione del club da
Semeraro ai Tesoro. Secondo le indiscrezione si tratterebbe di
un’operazione a costo zero. Per
quanto riguarda i nuovi proprietari, la famiglia Tesoro rileverà
eventuali debiti o crediti in Lega.
L’operazione del passaggio di consegne verrà illustrata nella conferenza stampa (resta ancora da conoscere la data) da parte della nuova dirigenza del club. Nell’occasione verranno rivelati ufficialmente i nuovi quadri societari
dell’Us Lecce.
Per la famiglia Semeraro si chiude un’avventura alla guida dell’Us
Lecce durata 18 anni: dalla C1 alla
serie A, passando dalla B. Ha collezionato promozioni e retrocessioni sull’ascensore tra l’olimpo del
calcio e la serie cadetta. Sono stati gli anni del rilancio di tecnici importanti come Delio Rossi, Zdenek Zeman, oltre ai talenti lanciati
alle big come Vucinic, Ledesma,
Bojinov. Ora comincia l’era dei Tesoro con la squadra di Franco Lerda dominatrice assoluta della Prima Divisione con talenti giovani
come Falco e Chiricò. Ed altri tutti da scoprire come Malcore, Rosafio, Bustamante.
Pasquale Marzotta
Filobus, via libera al pre-esercizio.
E a novembre si raddoppia
Soddisfatto l’assessore comunale alla Mobilità e ai Trasporti, Luca Pasqualini:
“Salgono a otto i veicoli messi a tutt’oggi in servizio”
Col nullaosta della Commissione per l’Agibilità
varata dal Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, il pre-esercizio sulla linea 1 del filobus di Lecce potrà cominciare. Il percorso
prevede le seguenti tappe in entrambi i sensi
di marcia: viale Gallipoli; viale Marche; viale Alfieri; viale Leopardi, viale Foscolo; viale
Calasso; viale dell’Università per poi ritorna-
Foto di Antonio Castelluzzo
re a viale Gallipoli. La Commissione (costituita
dal direttore di esercizio della Sgm, Silvano Cavaliere, e da Carlo De Matteis, dell’Assessorato alla Mobilità e ai Trasporti del Comune
di Lecce), dopo aver portato a termine le verifiche e ad aver dato il via libera al pre-esercizio della linea 1, ha provveduto a porre in
servizio altri due filobus che, come naturale
che sia, sono stati collaudati al meglio onde
evitare spiacevoli sorprese e garantire al meglio la sicurezza di utenti e conducenti.
Le verifiche sugli impianti frenanti sono state eseguite dalla Motorizzazione civile; le prove di assorbimento, di isolamento e di simulazione di una vasta serie di guasti, invece, sono
state eseguite in strada e le simulazioni di corto circuito all’interno delle sottostazioni elettriche. Assai soddisfatto l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti, Luca Pasqualini (nella
foto): “Il conseguimento di questi risultati -ha
osservato- porta ad otto il numero dei veicoli messi a tutt’oggi in servizio e fissa per metà
novembre l’esercizio definitivo della linea 1.
La durata del pre-esercizio sulla stessa linea,
Palazzo Carafa apre le porte ai
Salento Dragons e alle Vibrie
Il sindaco Perrone: “Il football
americano è una disciplina meno
diffusa di altre, ma di sicuro
affascinante”
A Palazzo Carafa martedì scorso sono state presentate alla stampa le formazioni dei Salento Dragons e delle Vibrie. Se i Dragons costituiscono
una realtà conosciuta avendo ben figurato nel
campionato maschile di football americano a
nove, le Vibrie rappresentano una novità assoluta per il sud Italia, essendo il primo sodalizio
al femminile a vedere la luce. È stato piacevole constatare l’attenzione che l’Amministrazione
comunale ha prestato verso le due squadre: soprattutto in un periodo in cui l’attenzione in ambito sportivo è catturata quasi totalmente dalle vicende sportive e societarie dell’Us Lecce, dare
visibilità ad uno degli sport “minore” è assai importante sotto tutti i punti di vista.
Il sindaco Paolo Perrone, presente alla conferenza
stampa, non ha nascosto la propria soddisfazione: “Mi hanno colpito molto la passione e l’impegno che ci mettono ragazzi e ragazze per una
disciplina sportiva poco diffusa -ha osservato il
primo cittadino-. Il football americano l’ho conosciuto soprattutto grazie all’amicizia con alcuni
giocatori che hanno indossato la maglia della Nazionale italiana”. E, in conclusione, il football è
“uno sport bello e affascinante, per questo invito i miei concittadini ad andare a vedere le partite dei Salento Dragons: sono sicuro che si faranno rispettare disputando un ottimo campionato”. Intanto, va rammentato l’impegno sociale delle Vibrie, le quali compariranno in qualità
di testimonial nel calendario della Lilt, dedicato alla lotta ai tumori al seno.
(F.C.)
che partirà già in questa settimana, è stata infatti indicata dalla Commissione in tre-quattro settimane e consentirà di dotare del necessario brevetto di guida altri 16 conducenti della Sgm, già fruitori del previsto corso teorico. La scorsa settimana -ha proseguito- è arrivato a Lecce il primo dei quattro veicoli ancora in Belgio”. Infine, come già annunciato
dallo stesso Pasqualini, è arrivato a Lecce anche il secondo veicolo proveniente dal Belgio.
Francesco Covella
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20 ottobre 2012
“LA BELLEZZA
DELLA FEDE” NELLE
ICONE DI ANTONIO
BONGIORNO
Sarà presentato sabato 20 ottobre alle 11 presso l’Open Space di Palazzo Carafa il volume dal titolo La Bellezza della fede
- Meditare il Credo con le icone di Antonio Bongiorno (Edizioni
Paoline), nel quale l’autore, iconografo e diacono permanente
dell’Arcidiocesi di Lecce, “offre un’occasione particolarmente propizia per approfondire i misteri della fede cristia-
Turismo religioso: nuove
strategie per l’economia locale
Il 26 ottobre partirà da Lecce un ciclo di eventi dedicati a questa importante risorsa per il nostro territorio
Dopo il successo raccolto con il primo Congresso Internazionale sul Turismo religioso nel 2009,
la cattedra di Geografia
Economico-Politica del
Dipartimento di Beni Culturali dell’Ateneo salentino ha organizzato un secondo evento internazionale dal titolo Sustainable
Religious Tourism - Commandments, Obstacles &
Challenges che partirà da
Lecce il 26 ottobre e approderà domenica 28 nelle sale di Palazzo Gallone
a Tricase. Il think tank di
caratura internazionale si giova della
collaborazione dell’Università di Haifa, di Ludwig Maximilians Università
di Monaco, Alma Mater Università di
Bologna, ATLAS alle quali si aggiungono l’Università di Waikato, Nuova
Zelanda, l’Associazione Via Francigena Pugliese e l’Accademia delle Belle
Arti di Lecce.
Due gli obiettivi prioritari su cui si focalizzerà l’attenzione degli esperti: avviare un dibattito sugli aspetti teorici e
applicativi delle relazioni esistenti tra
il turismo religioso e gli ambienti che
lo ospitano, nonché analizzare le relazioni complesse tra questi due elementi. Come sottolinea Anna Trono,
docente di Geografia Economico-Politica del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e organizzatrice dell’evento, “porre attenzione
al turismo culturale/religioso significa
creare nuove occasioni di sviluppo locale, diversificando i “motivi di visita”
del turista, e collegando i luoghi sacri
ad altri fattori di interesse paesaggisti-
co-culturale ed economico. È un tipo di turismo
che non solo ha importanti implicazioni sotto il
profilo sociologico e antropologico ma che produce anche forti impatti a
livello di attività economiche e sviluppo locale.
Tuttavia, esso può influenzare positivamente
ma anche negativamente
l’ambiente ospite”.
Fine ultimo dei tre giorni
dedicati a quest’argomento sarà quello di individuare soluzioni pratiche di pianificazione e
gestione per migliorare le esperienze turistiche religiose e il funzionamento sostenibile dell’attività turistica. Termini
questi ultimi di un’equazione strategica per il Salento, sia per la centralità del
turismo come volano dell’economia, sia
per l’importanza di uno sviluppo in armonia con le numerose aree protette
presenti in Salento, che proprio il mese
scorso hanno ottenuto il prestigioso
conferimento della Carta Europea del
Turismo Sostenibile.
M. Maddalena Bitonti
na proposti dal Credo a partire da alcune immagini, che di
essi sono una meditazione” come scrive nella prefazione l’arcivescovo Rino Fisichella.
Le icone di Antonio Bongiorno saranno esposte a Lecce presso il Castello Carlo V, dal 31 ottobre all’11 novembre (orario:
10/12.30 e 18/20.30).
Enzo Iacopino a Lecce a sostegno
dell’informazione precaria
Il presidente del
Consiglio nazionale dell’Ordine dei
Giornalisti, Enzo
Iacopino (a destra
nella foto, insieme al vicepresidente del Consiglio regionale dell’Ordine Pierpaolo
Lala),sarà nuovamente a Lecce venerdì 26 ottobre (presso le Officine Cantelmo alle 10.30). Si
tratta della seconda visita ufficiale dopo il primo incontro del
giugno scorso, quando Iacopino prese coscienza dell’insostenibile situazione che attanaglia ancora oggi tutti i settori dell’informazione salentina. Iacopino fu sollecitato dalla grossa mole di proteste scaturite a
margine del licenziamento dell’operatore televisivo di Canale
8, Vincenzo Siciliano, “reo” d’aver
denunciato pubblicamente di
non percepire lo stipendio da diversi mesi. Dopo pochi giorni
venne costituito il movimento
“Informazione Precaria” che,
dopo l’incontro in Prefettura
alla presenza di sindacati ed editori, promosse la petizione sull’equo compenso. Petizione che
Enzo Iacopino ha sostenuto fattivamente insieme a tutti gli
atri movimenti di protesta sparsi per l’Italia.
Probabilmente si è giunti ad una
svolta importante: la legge sull’equo compenso, infatti, dovrebbe essere varata dal Senato entro la prossima settimana.
Ma la protesta continuerà. Sì,
perché il quadro generale dell’informazione territoriale va facendosi (se possibile) sempre
più tetro, e le drammatiche dimissioni in diretta televisiva del
direttore di Canale 8, Gaetano
Gorgoni, rappresentato solo la
punta di un iceberg in un settore
dove regna l’illegalità -fatte salvo alcune isole felici-, anche e
soprattutto a causa della crisi
economica. Da parte di tutti gli
operatori della comunicazione
l’augurio che il presidente Iacopino continui nella sua azione di lotta e di denuncia in prima persona.
(F.C.)
12
20 ottobre 2012
maglie
Coro di voci in difesa
del “Michela Tamborino”
Il Consiglio comunale si è espresso per il mantenimento dei reparti di Day
surgery, spostati a Poggiardo per manutenzione. Pressione sui vertici Asl per
conoscere i tempi dell’attivazione della Casa della Salute
Scongiurato lo smantellamento dell’ultimo
tassello dell’ospedale di Maglie. Ne è convinto il sindaco Antonio Fitto, promotore,
assieme presidente del consiglio Giorgio
Tronci e al consigliere Udc Mario Chirilli, di
un Consiglio comunale straordinario sul presunto trasferimento dei reparti di Day surgery da Maglie a Poggiardo per la manutenzione delle sale operatorie magliesi. La
nota della Asl dei giorni scorsi che imponeva di trasferire nella città messapica le attività condivise fino ad allora con Maglie, aveva preoccupato i consiglieri e di conseguenza anche l’intera città, preoccupata
che fosse arrivato il colpo definitivo per una
struttura oramai moribonda come l’ospedale
“Michela Tamborino”.
“La decisione di trasferire l’attività di day surgery chirurgico, oculistico e dermatologico
in altra struttura -si legge nel documento approvato congiuntamente dai capigruppo
consiliari- ha allarmato i consiglieri comu-
nali di Maglie e il senso di incertezza e disagio
è stato rafforzato anche dalla mancata individuazione del Direttore del Distretto di
Maglie. Infatti, mentre negli altri distretti che,
nel periodo estivo si erano trovati senza un
responsabile è stato nominato un direttore,
per quanto attiene al Distretto di Maglie non
si è proceduto nello stesso modo, ingenerando così anche il timore che si volesse ridimensionare l’importanza del distretto di
Maglie”.
Durante l’incontro Osvaldo Maiorano, direttore sanitario del “Veris Delli Ponti” di
Scorrano, in rappresentanza del direttore generale Valdo Mellone, ha illustrato le motivazioni tecniche che avrebbero portato all’adozione di quell’ordine di servizio, tranquillizzando i consiglieri, assicurando la
sospensione di qualsiasi attività finalizzata
al trasferimento. La discussione sul day
surgery è stata occasione per chiarire le motivazioni della mancata attivazione della Casa
Quando il vintage fa beneficenza
In programma nelle giornate del 20 e 21 ottobre
e 1° novembre un’iniziativa benefica nata
dalla collaborazione di Candido 1859
con l’associazione Onlus “Per un sorriso in più”
In collaborazione con la Onlus di Lecce “Per un sorriso in piu” - Associazione Genitori Onco-Ematologia Pediatrica,
il concept store Candido 1859 organizza
un “Vintage Market” il cui ricavato sarà
interamente devoluto all’associazione
stessa, che realizza supporto globale, permanente e gratuito all’Unita Operativa
di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale “V. Fazzi” di Lecce attraverso
acquisto macchinari, inserimento unita
a sostegno dell’equipe sanitaria, formazione personale di reparto, finanziamento di contratti di formazione per medici specializzandi, corsi per volontari e
organizzazione convegni, attività quotidiana di accoglienza e animazione.
Inoltre svolge attività di volontariato presso i Reparti Pediatria degli Ospedali di
Lecce, Tricase e Galatina.
Nello specifico l’evento si realizzerà in due
momenti: il primo, sabato 20 (orario
9.30/13 e 16.30/21) e domenica 21
ottobre (orario 17/21), consentirà a chi
vuole donare, recandosi presso lo showroom Candido, un oggetto vintage preso da casa, in stile e possibilmente vendibile. In cambio Candido 1859 riconoscerà loro uno sconto del 20% sugli
acquisti di abbigliamento che saranno
effettuati in queste due giornate. Il secondo avrà luogo giovedì 1° novembre:
nella giornata di Ognissanti sarà aperto per realizzare il Vintage Market vero
e proprio, in cui tutti gli oggetti raccolti
saranno messi in vendita direttamente
dall’associazione ed il ricavato servirà a
finanziare le attività della stessa.
Cosi facendo Candido 1859 consente,
in un momento oggettivamente difficile per le famiglie, di acquistare capi ed
accessori d’abbigliamento uomo, donna e bambino con la solita qualità e stile da sempre proposti ad un prezzo più
accessibile facendo -cosa più importante- contemporaneamente del bene.
Per informazioni: Candido 1859 - tel.
0836.423208, mail: [email protected].
della Salute come previsto dal Piano Regionale. “Nei mesi passati il sindaco -precisano i capigruppo- il sindaco Antonio Fitto aveva più volte chiesto al Direttore generale della Asl il motivo della mancata attivazione della Casa della Salute, nonché i tempi necessari, essendo decorso inutilmente il termine
previsto, ricevendo rassicurazione che la nuova struttura sarebbe stata comunque avviata”. Il documento propone quindi la revoca immediata del trasferimento delle attività di Day Surgery di Maglie, la convocazione di un incontro tra una delegazione del
Consiglio Comunale guidata dal Sindaco e
Direttore Generale della ASL per definire
tempi e modalità di nomina del Direttore del
Distretto, di conoscere i tempi di attivazione e contenuti della Casa della Salute.
Due gratta e vinci fortunati
Settimana fortunata quella vissuta presso la “Curva del Tabaccaio” di via Montegrappa dove due
fortunati e anonimi vincitori hanno portato a casa,
in due giorni differenti, 10mila euro ciascuno grattando due gratta e vinci uno della serie “Cominciamo bene” e l’altro del “Miliardario”. Il primo ha portato a casa il premio trovando il simbolo della “marmellata” il secondo invece grattando il numero vincente del 39.
Ad entrambi gli auguri per questa inaspettata vincita che di certo non cambia la vita ma di sicuro
dà una boccata d’ossigeno.
Giuseppe Bellimbeni
13
20 ottobre 2012
tricase
Missione in Gran Bretagna
per gli studenti di Tricase
Un’interessante esperienza è stata vissuta dagli allievi dello “Stampacchia” per arricchire il
proprio curriculum e consolidare la conoscenza della lingua inglese
Per la prima volta 30 studenti meritevoli delle terze, quarte e quinte classi, frequentanti il liceo Scientifico - Classico “G. Stampacchia”, hanno trascorso tre settimane in college nel Regno Unito
per approfondire lo studio delle lingua internazionale. Grazie agli interventi formativi del Pon C1FSE02-Por Puglia -2012- 226,
Il Prefetto spegne le polemiche dei segretari comunali
Si placa lo scontro sulla convenzione per l’esercizio associato
del servizio “part time” di segreteria comunale
Le accuse mosse
attraverso un documento a firma
di cinque segretari comunali nei confronti del sindaco
di Tricase, Antonio Coppola, per aver affidato in convenzione la segreteria di Palazzo Gallone associandosi ad altri Comuni per tale servizio, vengono respinte dal prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta
(nella foto). “Come è noto -precisa il prefetto- la materia è disciplinata dall’art. 98
del decreto legislativo 267/2000 e dell’art. 10 del DPR 465/97 che prevedo-
no la possibilità, per i Comuni le cui sedi
siano ricomprese nell’ambito territoriale della stessa sezione regionale dell’Agenzia, di stipulare tra loro, anche nell’ambito di più ampi accordi per l’esercizio associato di funzionari, convenzioni per l’ufficio di segreteria”.
Il prefetto sottolinea inoltre che lo schema di convenzione è stato deliberato rispettivamente dai consigli comunali di
Corsano, Tricase e Salve con presa d’atto della Prefettura di Bari in quanto “le
scelte operate dalle citate amministrazioni comunali paiono coerenti con il det-
tato normativo vigente che attribuisce piena autonomia decisionale agli enti locali”.
Sulla questione delle convenzioni rimarca
il prefetto, negli anni scorsi è stata
coinvolta l’ex Agenzia nazionale dei segretari, l’Anci e le organizzazioni sindacali. “Si soggiunge infine -conclude la
nota del prefetto di Lecce- che le forti critiche espresse nei confronti delle scelte operate dal sindaco di Tricase non sembrano trovare fondamento nella vigente
legislazione sulla materia in questione,
così come interpretata dalle pronunce
della giustizia amministrativa”. (G.N.)
moduli “English in progress for Europe” ed “English for European citizens”, gli studenti, scelti nell’ambito dell’Istituto per profitto e
reddito, accompagnati dalle docenti tutor Gina Zaccaro, Teresa
Citto, Rosalba Caruso e Oronza
De Matteis, hanno partecipato al
percorso linguistico d’alto livello.
Alle intense giornate di studio si
sono alternate visite guidate in
varie città con escursioni a Londra,
Oxford, Bath, Stonehenge e Windsor (National Gallery, British
Museum, Science Museum, Natural History Museum, Ashmolean Museum, Christ Church College, le Terme romane). I liceali
hanno così avuto modo di sperimentare la vita delle grandi metropoli, utilizzandone i servizi ed
osservando usi e costumi. “Un
soggiorno motivante e soddisfacente -sostengono le professoresse
accompagnatrici- per partecipazione, puntualità, interesse, disponibilità, rispetto delle regole, allegria e simpatia dei partecipanti”.
Nonostante il corso d’inglese Reading - Londra, completamente
gratuito, si sia svolto dal 6 al 27 set-
tembre scorso, coincidendo con
l’inizio dell’anno scolastico in Italia, le assenze degli allievi dalla
scuola non sono state considerate,
in quanto si è trattato comunque
di attività didattica. La finalità
dell’intenso stage è stata la preparazione all’esame PET Cambridge,
che si è svolto qualche giorno fa
nell’aula magna del liceo Scientifico
– Classico “Stampacchia” con eccellenti risultati nella conoscenza
della lingua inglese. Un progetto
promosso dal dirigente scolastico
Salvatore Piccinni -che da quest’anno è in pensione- e incentivato dal nuovo capo d’Istituto, Mauro Polimeno. Una certificazione Pet
(Cambridge Preliminary English
Test) molto preziosa da sfruttare in
numerose Università ai fini del
conseguimento dell’idoneità per
l’esame di inglese. Come dire, gli
studenti avranno un esame in
meno da preparare per il futuro.
A conclusione del percorso, ragazzi, genitori e docenti si sono ritrovati nella biblioteca del liceo per
la socializzazione dell’esperienza e
un momento di convivialità.
Giovanni Nuzzo
14
20 ottobre 2012
15
poggiardo
20 ottobre 2012
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
L’arte delle marionette
Una mostra internazionale di antichi burattini e marionette voluta dal Consorzio dei Servizi Sociali
per rispolverare un’arte magica e antica
Come dare vita ai sogni; quei
sogni genuini, puri, innocenti e magici che caratterizzano
la giovinezza. Si tenterà di fare
proprio questo nei prossimi
giorni a Poggiardo, dove verrà ospitata presso le sale del
Palazzo della Cultura di piazza Umberto I l’esposizione internazionale di bastoni e burattini “L’Arte di muovere i
Sogni”, una mostra di marionette, burattini, teatrini e
molto ancora. La manifesta-
zione avrà una durata di dieci giorni, dal 20 al 28 ottobre
prossimi, ed è stata realizzata dal Consorzio per i Servizi Sociali dell’Ambito di Poggiardo, dal Comune di Poggiardo e dall’associazione
“Teste di Legno” di Galatina,
con il patrocinio dell’Unima
(Unione Internazionale Marionette) e della Uil; una iniziativa, inoltre, a cui parteciperanno tutte le scuole dei
quindici comuni aderenti al
Consorzio. Obiettivo della
mostra è quello di diffondere e promuovere, soprattutto
nelle scuole, una nobile arte
antica, ma non ancora completamente dimenticata e di
cui l’Italia rappresenta storicamente una delle scuole più
prestigiose; sarà inoltre anche
l’occasione per ammirare una
importantissima collezione
di marionette, burattini e teatrini che conta oltre settecento
pezzi provenienti da tutto il
mondo e risalenti anche alla
fine dell’800. In sostanza, si
può definire l’esposizione
come una sorta di viaggio in
giro per il mondo tra gioco,
teatro, tradizione, ma anche
innovazione. D’altronde, questa è anche la missione dell’associazione “Teste di Legno” che vede nell’appuntamento di Poggiardo non solo
un tappa da cui passare per
raggiungere questo obiettivo,
ma anche una nuova opportunità di continuare a divulgare quella che era la più
grande passione di Attilio
Monti, maestro burattinaio
scomparso nel 2003 in grado
di trasformare un pezzo di legno in una vera e propria
opera d’arte. Una mostra
quindi contenente marionette, burattini, scenografie in
miniatura per i teatrini, baracche per recitazione, marionette orientali, nonché una
serie di antichi teatrini con relative marionette-giocattolo;
il tutto, offerto all’ammirazione dei più piccoli, con
l’obiettivo di portarli alla
scoperta dell’antica arte del
teatro delle figure animate, e
degli adulti, così che possano
per un attimo tornare bambini.
Alessandro Chizzini
Quando la realtà supera la fantasia
Smascherata a Leverano una simulazione,
molto ben studiata, di violenza sessuale
La vicenda ha dell’incredibile. Il tutto trae origine dalla rottura della
relazione sentimentale tra S.G., una
quarantenne leveranese, e B.M.,
coetaneo di Salice Salentino.
Quest’ultimo, circa un mese fa, decide di interrompere la relazione
con S.G. per tornare, pentito, dalla moglie. La signora S.G., però,
non si da pace: telefona, si apposta, supplica, pretende con la
forza; unico suo obiettivo è tornare
insieme. Capito che non c’è più
nulla da fare passa ad ordire
una vendetta. Così coinvolge F.L.,
cinquantenne leveranese, che a
sua volta le si sta affezionando. F.L.
è disposto a fare tutto per conquistare S.G. Insieme pensano di
far arrestare B.M.
F.L. coinvolge la figlia, F.E., venticinquenne leveranese, e la signora
che va a fare le pulizie in casa sua,
C.M, leveranese quarantacinquenne. L’altro ieri F.L. chiama B.M.
e gli dice di passare alle 11.30 circa, nei pressi della sua terra per
recuperare uno scatolone: B.M. si
occupa, tra l’altro, di piccole spedizioni. Alle 12 di ieri C.M. chiama
il 112 e racconta, allarmata, che
poco prima, mentre si trovava a
fare le pulizie in casa di F.L., ha sorpreso un ladro in casa, che dopo
aver messo a soqquadro tutto aveva provato a violentarla. Le sue urla
e l’accorrere, provvidenziale, di F.E.
l’avevano salvata dal peggio.
I carabinieri della Stazione di Leverano che accorrono in casa vedono C.M. stesa sul divano, con la
gonna sollevata, ed F.E. che le ap-
plica una borsa del ghiaccio sul ginocchio, poiché divincolandosi
dalla presa aveva sbattuto ad
uno spigolo. Tutt’intorno una confusione generale: la classica scena della “visita” dei topi d’appartamento; tuttavia ai militari il caos
appare un po’ troppo “ordinato”:
le cose sembrano siano state
“posate” a terra, non lanciate. Scatta comunque la caccia all’uomo,
B.M., che viene trovato quattro ore
dopo. Portato in caserma fornisce
un alibi. Quella mattina si trovava
a Campi. Alibi confermato da testimoni in serata. L’evento che ha
mandato a monte il meticoloso
piano è stato un imprevisto impegno di lavoro che lo ha trattenuto a Campi, non consentendogli di passare dalla proprietà di F.L.,
suo conoscente, a Leverano.
La finta molestata, C.M., la finta testimone, F.E., l’adescatore, F.L. e
l’amante ferita organizzatrice del
piano, S.G., crollati in tarda serata sotto il peso delle loro contraddizioni, sono state denunciati in stato di libertà in concorso per
il reato di Calunnia.
Fonte: Arma dei Carabinieri
Comando provinciale di Lecce
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galatina
Fumi sospetti nella zona industriale
Il consigliere comunale di opposizione Giuseppe Viva lancia l’allarme sui roghi, accompagnati da odori nauseabondi,
che si verificano sempre più spesso nella periferia della città
La denuncia parte da consigliere
comunale del Pdl Giuseppe Viva
il quale segnala alcuni episodi sospetti che hanno allarmato non
poco l’esponente politico. “Queste emissioni di fumo -dice Vivasi ripetono da alcuni mesi e si verificano soprattutto nelle ore
notturne quando evidentemente,
la sorveglianza sul luogo e scarsa; le caratteristiche delle colonne di fumo non ci lasciano tranquilli in quanto non possiamo sapere con precisione cosa si bruci; i dubbi sulla tossicità di quelle emissioni sono forti a giudicare dal cattivo odore che si percepisce”.
La segnalazione dell’esponente
politico di opposizione a Palazzo
Orsini punta ovviamente a salvaguardare una vasta area che già
da tempo è al centro di numerosi episodi di degrado dalla presenza di discariche abusive fino
alla smaltimento di materiale
tossico come vernici ed olio.
“Agli autori di questi
fatti chiediamo di
smetterla -afferma
Viva-, alle Istituzioni
chiediamo un maggior controllo del territorio, in particolare
quello delle periferie e
le aree industriali da
tempo nel mirino di
persone prive di sensibilità ed incivili. È
un impegno che dovrebbe essere di tutta
la collettività, in realtà sono sempre pochi
quelli che sono a conoscenza dei gravi rischi per l’ambiente e
per la salute della collettività; quelle emissioni di fumi potrebbero contenere dei
veleni che portereb(Foto di repertorio)
bero gravissimi danni per tutti i
cittadini di un territorio molto
ampio”.
Secondo il consigliere comunale,
l’inquinamento dell’aria nella
nostra città supererebbe di gran
lunga i livelli di tollerabilità: inutile sottolineare che se ciò fosse
vero un pericolo serio incomberebbe sulla salute dei cittadini e
dell’ambiente tutto. Sulla questione intervengono anche un
gruppo di cittadini che frequentano la zona fieristica, un’area
collocata nei pressi della zona industriale. “A sera inoltrata promanano degli odori nauseabondi -spiegano-. Nei giorni scorsi
abbiamo chiesto l’intervento degli organi di pubblica sicurezza
perché facessero luce sulla vicenda”.
L’area in questione non è certo un
buon esempio di rispetto per
l’ambiente. Rifiuti di ogni tipo e
odoro nauseabondi durante le ore
serali gravitano nella zona. Da
qui la protesta di alcuni consiglieri
comunali che nei mesi scorsi denunciava la presenza di alcune discariche a cielo aperto alle spalle del Quartiere fieristico.
Gianfranco Tundo
casarano
Tutti in campo per dire “no” ai pregiudizi
Nei giorni scorsi si è svolta la manifestazione “Baseball &
Social” alla quale hanno preso parte i ragazzi diversamente
abili dell’associazione “Nova Vita” di Casarano
Quando lo sport e la solidarietà si incontrano, non c’è spazio per i pregiudizi. Lo
sanno bene i responsabili dell’associazione
per diversamente abili “Nova Vita” di
Casarano e degli Angels Baseball Matino
che hanno dato vita ad un innovativo
progetto di integrazione sportiva e sociale,
guadagnandosi il plauso della Federazione
italiana baseball e softball.
La manifestazione, svoltasi nei giorni scorsi al Delle Castelle di Matino, ha coinvolto in un clima di festa ed allegria gli atleti
e le atlete degli Angels Matino, del Matino baseball e dei Tritons Taranto e decine
ragazzi e bambini con le rispettive famiglie,
ha avuto il suo momento clou nell’esibizione
dei ragazzi diversamente abili di “Nova
Vita” che, dando seguito al progetto di introduzione al baseball nel quale sono coinvolti da pochi mesi, hanno dato vita ad
un’avvincente sfida a suon di battute, prese ed eliminazioni. “Dal punto di vista pedagogico -spiega il presidente dell’associazione, Christian Fattizzo- il baseball è uno
sport che, rispetto ad
altre discipline, si presta molto bene all’inserimento e all’avviamento sportivo di ragazzi con disabilità”.
Incontenibile l’emozione del presidente
degli Angels, Fabio
Corsano. “È stato talmente emozionante -dichiara Corsanoche qualunque commento non renderebbe
l’idea. La manifestazione è andata molto
meglio di quanto potessi mai sperare. Dodici ore non stop nel campo da gioco con
piccoli, grandi, genitori e ragazzi down, con
balletti e musical serale dei ragazzi diversamente abili che hanno visibilmente commosso il pubblico. I ragazzi non avevano
voglia di smettere, tanto che abbiamo dovuto tirarli via dal campo quasi con la forza. Una partecipazione mai vista da parte
delle famiglie. Una festa continua con palloncini, balletti, guantoni e palline. Ab-
biamo potuto finalmente vedere lo sport restituito alla sua naturale dimensione, quella cioè di mezzo privilegiato per socializzare,
divertirsi e, soprattutto, superare le barriere
mentali e fisiche che ci circondano. Non si
tratta di una visione romantica dello sport.
I ragazzi che giorno dopo giorno vediamo
crescere sul campo ed il successo della manifestazione sono la prova che un modo
sano di concepire e praticare lo sport è possibile e sono impaziente di dimostrarlo a tutte le società in tutti i campi da baseball d’Italia”.
Alberto Nutricati
nardò
Il “San Giuseppe
Sambiasi” chiude
i battenti
E su Palazzo Personè
piovono critiche
“State provocando gravi danni alla città! Dimettetevi!”: a lanciare l’urlo contro la classe politica cittadina è Francesco Antico, del comitato civico “Spes Civium”, il sodalizio che si batte in città contro la chiusura dell’ospedale. Nei
giorni scorsi i reparti di Medicina e Geriatria hanno subito il blocco dei reparti, atto che sancisce
la fine, ormai definitiva, del “San Giuseppe Sambiasi”.
L’ingegnere neretino ha così diramato una durissima nota. “L’Amministrazione comunale -ha
tuonato Antico- è stata a guardare ed a guardarsi
bene dal mettersi in prima linea per difendere
un bene insostituibile della comunità, donatoci nel 1300”. Nel suo intervento Antico sottolinea anche la differenza di atteggiamento che il
sindaco Risi avrebbe avuto, sempre sulla questione ospedale, rispetto a molti suoi colleghi pugliesi. “Tutti gli altri ospedali hanno visto il loro
Sindaco in prima linea, agguerrito, a difesa anche dell’indifendibile. Il Sindaco di Lecce inveisce continuamente contro la Direzione sanitaria per il ‘Vito Fazzi’, il Sindaco di Casarano ha
ottenuto il punto nascita mentre era in procinto di soppressione, il Sindaco di Copertino, nonostante il suo Ospedale sia pericolosissimo ed
inadeguabile, non decide di chiuderlo, rischiando
denunce personali!”.
La nota di Antico contiene anche un amaro elenco di situazioni che vedrebbe la città arrendersi e “soccombere” nell’indifferenza della politica cittadina: “La chiusura del Tribunale e degli
uffici del Giudice di Pace, il Distretto Scolastico,
la condotta fognaria, il futuro della gloriosa squadra di calcio, l’abbandono del Parco di Portoselvaggio sono alcuni grossi problemi, urgenti, da
risolvere. Per fortuna -conclude il professionistasono presenti a Nardò comitati civici e associazioni di volontariato che sostituiscono in
modo egregio, ma certamente ingiustificato, la
pubblica amministrazione”.
Stefano Manca
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Per segnalazioni:
REDAZIONE DI BELPAESE
via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le
Tel./Fax: 0836.426350
e-mail: [email protected]
spettacolo
a cura di Claudia Mangione
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Con Mesimér, l’album “piano solo” prodotto e pubblicato
da AnimaMundi, il noto strumentista e compositore di origine
albanese dà corpo al suo profondo e articolato pensiero musicale
Tradizione. È questo il leitmotiv del
nuovo lavoro discografico di Admir
Shkurtaj che, giunto in Salento nel
1991 allo scoccare del periodo di
nuova fioritura della musica tradizionale, ne è divenuto oggi uno tra
i più attenti conoscitori. Tradizione
che in Mesimèr veste di sonorità contemporanee, balkan e jazz d’avanguardia, donandole fattezze inattese. Come ci racconta in quest’intervista.
Mesimér. Cosa significa questo titolo?
Mesimèr è la punta di una montagna che si trova dall’altra parte della sponda di Otranto, in provincia
di Valona, dove sono nato. Dalla
cima di Mesimèr si vede il canale di
Otranto. È il punto di vista più alto
per osservare come lo è la tradizione salentina, perciò è un’analogia tra
il vedere geografico e quello artistico.
Nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo è ravvisabile, a ben riflettere, un frammento di DNA comune che emerge nel linguaggio musicale. A tuo avviso ci sono punti di
contatto tra la nostra musica tradi-
zionale e quella del tuo paese?
Non mi sembra che ci siano affinità, tranne un po’ nei canti corali. Purtroppo questo mare non ha solo unito, ma ha anche diviso e l’Albania ha
sempre guardato piuttosto all’area
Balcanica. Si tratta di modi diversi
di intendere la tradizione. La pizzica, come ho letto, era circoscritta a
quelle famiglie che facevano la cura
del rito, in Albania invece la musica tradizionale era molto più diffusa, perché c’era solo quella. È stata
presente in modo costante e non ha
subito nessuna interruzione, come invece in Occidente dove dagli anni ’50
fino al boom economico si tagliano
i ponti con la tradizione. In Albania
il Comunismo l’ha nutrita e incoraggiata, anche se per comodità
politiche, cioè per isolare dal resto del
mondo occidentale.
Tu affermi che in Albania vedete da
sempre l’infinito nella tradizione. Mi
spieghi?
La tradizione albanese, e in genere
quella balcanica, è talmente ricca di
sonorità e di sfumature che la ritrovi ovunque, si mimetizza nello stridolìo della porta arrugginita, nelle
gocce dell’acqua sulle superfici metalliche, ecc. L’ambito dei suoni tocca così tante sfere che si può paragonare addirittura alla grande musica del paesaggio sonoro, che è infinito.
Come nasce Mesimér?
Questo album non era nelle mie intenzioni, l’ha voluto fortemente
Giuseppe Conoci di AnimaMundi,
avendomi sentito suonare al pianoforte una pizzica, in cui giocavo con
sonorità contemporanee, classiche e
jazz. Mesimér è nato di getto in studio. Ho costruito sul momento delle storie, ad esempio in Pizzica di San
Vito è come se ci fossero 5 perso-
CD
Ruti vuole dormire e altre storie – David Grossman
Questa volta ci dedichiamo
completamente ai bambini.
David Grossman, non nuovo
alla scrittura di testi per i piccoli, torna in libreria con un
libro illustrato accompagnato da cd audio in cui le storie
di vita quotidiana fanno da
protagoniste: come la storia
di Ruti, una bambina che al
mattino non vuole alzarsi
per andare all’asilo. Il papà
non la sgrida ma le racconta come potrebbe essere la
Come le hai trasfuse nelle melodie di
musica popolare?
Sì, è una parte del mio linguaggio ed
è inevitabile che ad un certo punto
arriva e ti chiede di uscire. L’importante è farlo bene, con proposito,
come ho inserito elementi balcanici in Kali nifta, senza cioè che sembri una forzatura o un insert arbitrario. Tutto il contrario di quello che
ha cercato di fare Bregovi quest’estate.
Cosa ti ha dato il Salento?
Sicuramente tantissimo. Le mie ragioni del venire in Italia non erano
radicate nello svoltare economicamente la mia vita, erano legate ad
un’Italia del sapere. L’Albania era
molto opprimente dal punto di vista del linguaggio musicale, qui ho
trovato la libertà di poter esprimere le mie idee e anche l’incoraggiamento a portarle avanti. Ho trovato l’apertura e la disponibilità delle
persone ad accogliere a livello umano in tutti i sensi.
Informazione pubblicitaria
Le recensioni di Libri&Musica
LIBRO
naggi che si relazionano l’un l’altro
finchè non prende il sopravvento
quello che rappresenta la pizzica.
Sono mie speculazioni visionarie su
cellule del linguaggio della pizzica.
Qui instauri una particolare fisicità
con lo strumento. In Selfo, infatti,
prepari il pianoforte con la copia di
un giornale, in Kali nifta con un portacandele. Che valore le attribuisci?
Il pianoforte è preparato con degli
oggetti sulla cordiera, che suonati in
quel punto fanno come se ci fosse un
altro strumento, cambiando il suono. Con questi oggetti, che hanno
solo un valore sonoro, il pianoforte diventa a momenti un mandolino,
a momenti una chitarra o una percussione. In un cd “solo piano” hai
poche opportunità, perciò per ogni
brano ho cercato di costruire una
storia diversa giocando proprio sulla diversità delle sonorità.
Tu sei stato il diretto portatore in Salento delle ritmiche balkan, con cui
tra l’altro colori i brani dell’album.
sua vita restando a letto a
poltrire mentre i compagni
cresceranno, impareranno
e diventeranno adulti. Grossman usa la sua sagace
penna per raccontare ai piccoli la vita, puntando l’attenzione sul rapporto con i
genitori, come già aveva fatto con il precedente libro
sul genere, Storie per una
buonanotte . Un libro per
bambini dai 6 anni, che consigliamo anche agli adulti.
Bonne Nuit – Diego Baiardi e Antonio Crepax
Da anni Diego Baiardi, pianista
e arrangiatore, si dedica alla ricerca e all’adattamento di musiche e canzoni provenienti da
tutto il mondo per addormentare i bambini. È questo il contenuto dell’audiolibro Bonne
nuit realizzato per Egea Distribution insieme a Guido
Crepax e al figlio Antonio per la
creazione dei disegni di una Valentina bambina
e dei testi. In
questo libro con cd audio si riuniscono così musica, disegno e
scrittura. Al progetto hanno collaborato alcuni dei maggiori
nomi della musica e del jazz italiani, da Tullio De Piscopo a
Paolo Fresu, da Petra Magoni a
Patrizia Laquidara. La rivisitazione delle ninne nanne in chiave jazzistico-acustica dona loro
un’atmosfera magica, regalando a grandi e piccini emozioni e
riflessioni stimolate da suoni, fumetti e magnifiche storie.
MAGLIE Via Indipendenza - Tel. 0836.485642
[email protected]
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Sabato 20
BALKAN TRIP DJ/LIVE SET
LECCE, Il Barroccio – ore 22.30
Firmato da Giancarlo Dell’Anna e Marco Rollo “Balkan Trip”
propone, con una formula di inarrestabile sperimentazione
creativa, uno spettacolo altamente coinvolgente. Ed infatti dj Giancarlo, alla tromba, e dj Marco, al keyboard e
al laptop, danno vita ad un dj/live set tutto da ballare.
Info: 328.2114684.
appuntamenti_eventi_curiosità
Domenica 21
SABATO 20
DOMENICA 21
LUNEDI 22
BIODANZA E SCRITTURA CREATIVA
CAPRARICA DI LECCE, Masseria Stali – ore 18
Non importa saper danzare o saper scrivere, quello che si richiede è sentire il desiderio di fare una nuova, piacevole esperienza. Tutti possono partecipare, donne e uomini di ogni età.
Occorrente: abbigliamento comodo e calzini antiscivolo.A cura
di Roberta Maria Greco e Rita Esposito. Info: 339.2398481.
GIORNATA NAZIONALE DEL FOTOAMATORE
CASARANO, Chiostro comunale - ore 9/20
L’Associazione culturale Photosintesi, in concomitanza con
tutti i circoli UIF (Unione Nazionale Fotoamatori) d’Italia,
celebrerà la “Giornata Nazionale del Fotoamatore”, giunta alla sua quarta edizione. Info: www.photosintesi.it.
FEDRA
LECCE, Cantieri Teatrali Koreja - ore 20.30
Il balletto in un atto Fedra vede affidare alla danza e alla musica uno dei capolavori del teatro classico greco. Ispirata alla
tragedia di Euripide, narra le disavventure della nuova moglie
di Teseo, Fedra innamorata, per un maleficio di Afrodite, del
figliastro Ippolito. Lo spettacolo di Franzutti ambienta la vicenda nel ‘900 di D'Annunzio. Info: 0832.242000.
LA SAGRA DE LA VOLIA CAZZATA
MARTANO, centro
Una festa lunga oltre 20 anni. Tanti ne conta fra lodi e successi la “Sagra de la Volia cazzata”, che anno dopo anno
si è guadagnata la fama di evento clou dell’autunno salentino. I visitatori potranno gustare gratuitamente le tipiche “volie cazzate” (le olive schiacciate), oltre ai prodotti della tradizione agroalimentare locale.
Info: www.voliacazzata.it.
HARMONIUM: APERTE LE ISCRIZIONI
MAGLIE, Scuola Superiore di Musica Harmonium – ore 17/19
Sono ancora aperte le iscrizioni ai corsi 2012/2013 della Scuola Superiore di Musica Harmonium: pianoforte, chitarra, batteria, violino, sax, canto, propedeutica musicale,
inglese teatrale. È previsto a breve anche l’inizio del corso
di flamenco. Piazza Bachelet n. 29, ang.Via Giannuzzi.
Info: 338.4980333.
OHM IN CONCERTO
UGENTO, Sinatra Hole – ore 22.30
Dopo la pausa estiva riprendono a pieno regime i live del Sinatra Hole. Si comincia con gli Ohm, gruppo musicale che rende omaggio ai Pink Floyd. Nato nel 1997 su iniziativa di Francesco Carrieri, il progetto ripropone uno spettacolo simile a
quelli realizzati dalla famosa rock band britannica. Ingresso
libero. Info. 338.2732095.
EDIPO RE
LECCE, Cantieri Teatrali Koreja - ore 20.30
In scena questa sera l’Edipo re e le Tragedie di Tebe di
Fredy Franzutti. Ambientato nel sud di un paese del Mediterraneo già appartenuto alla Magna Grecia, l’atto unico, su musiche di Igor Stravinskij, fa riferimento alle tragedie “Edipo Re” e “Antigone” di Sofocle e “Sette a Tebe”
di Eschilo. Info: 0832.242000.
SALENTO IN LOVE
LECCE
La prima edizione del Premio letterario “Salento in love” nasce dall’idea di un sodalizio tra il “romance storico” e gli scenari, per molti poco noti, della storia del Salento. Sono ammessi a concorrere solo testi inediti, in lingua italiana, inerenti al tema. Info: www.love.associazionemorfe.org.
MARTEDI 23
MERCOLEDI 24
GIOVEDI 25
VENERDI 26
DIPINTI DEL BAROCCO ROMANO
CAVALLINO, Palazzo Ducale – ore 9.30/12.30 e 16.30/20
Articolata in sezioni tematiche, la mostra ospita opere provenienti in parte dalla collezione Chigi, ma anche dalle prestigiose collezioni di Fabrizio Lemme, Maurizio Fagiolo, Oreste Ferrari e Renato Laschena, confluite per donazione nel Palazzo
Chigi di Ariccia. Ingresso gratuito. Info: 0832.617210.
OUR FUTURE IMAGINED
LECCE, Primo Piano LivinGallery - ore 10/13 e 16/19
Curata da Dore Sacquegna, la mostra d’arte contemporanea “Il nostro futuro immaginato: la visione immaginata e
dipinta di un futuro (quasi) perfetto” mette in luce una visione sistemica di possibili scenari di un futuro quasi perfetto, immaginati da diciannove artisti.
Info: www.primopianogallery.com.
NUOVA FIERA SPOSI
CAMPI SALENTINA, Centro fieristico – ore 10
Ormai punto di riferimento per le coppie di futuri sposi, la
“Nuova Fiera Sposi” torna per la quarta edizione dal 25 al
28 ottobre. La proposta è ancora una volta una selezione
d’eccezione di tutte le aziende più prestigiose e dei migliori
professionisti del settore. Info: 0832.492544.
SCUDERIA FERRARI SOAP BOX
SANTA MARIA DI LEUCA, Lungomare Colombo - ore 10
Mentre Fernando Alonso e Felipe Massa saranno impegnati nel “Grand Prix d’India”, Santa Maria di Leuca ospiterà la finale nazionale del “Campionato Soap Box Scuderia Ferrari”. Lungo un percorso di 2 km piccoli bolidi targati Scuderia Ferrari Club si daranno battaglia in una competizione all’insegna della creatività. Info: 0833.758242.
Marco Tamburini
in concerto
MAGLIE, Art Cafè
ore 21.30
Maestro d’eccezione
della due giorni della Master Class organizzata dall’Associazione Culturale
Jazz “Bud Powell” di
Maglie, il noto trombettista e compositore Marco Tamburini approda nell’intimo spazio dell’Art Cafè per un concerto che si
preannuncia da brividi. Presente sulla scena
jazz italiana dagli anni ’80, ha lavorato anche
come turnista per cantanti come Vinicio Capossela e Jovanotti. Con la sua sezione fiati ha accompagnato George Michael e Grace Jones nelle edizioni 2000 e 2004 del “Pavarotti International”. Info: 389.9768558.
FORMAZIONE E RICERCA DELL’ATTORE
LECCE, Teatro Don Bosco D’Essai
Al suo 15° anno di attività, la Scuola di Teatro “Formazione
e Ricerca dell’Attore” diretta da Salvatore Della Villa propne
un percorso formativo di tre anni. Sono inoltre programmati
altri percorsi per coloro che scelgono un approccio amatoriale
e un Laboratorio Teatrale rivolto ai più piccoli. Info: 320.7448447.
HARMONIUM: DANZA CLASSICA
MAGLIE, Scuola Superiore di Musica Harmonium – ore 17/18
e 18.30/19.30
Il martedì e il giovedì pomeriggio vi aspettano le lezioni di danza classica della maestra Caterina Caprioglio. Dalle ore 17 alle
18 gruppo delle piccole, dalle 18.30 alle 19.30 gruppo a partire dai 13 anni in su. Gli interessati sono invitati a lezione presso la sede della Scuola in Piazza Bachelet n. 29, ang. via Giannuzzi. Info: 338.4980333.
CORSO DI ALFABETIZZAZIONE MUSICALE
MAGLIE, via Roma 123
La Scuola di Pianoforte Silence organizza un corso per tutti coloro che vogliono avvicinarsi o approfondire lo studio della musica. L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti necessari per assimilare gli elementi fondamentali della musica:
il ritmo, la melodia, l'armonia e la scrittura. Info: 389.9768558.
SPIRITUAL FRONT IN CONCERTO
COPERTINO, I Sotterranei – ore 22
Arriva in esclusiva ai Sotterranei una delle band italiane più
apprezzate sulla scena musicale del dark contemporaneo:
gli Spiritual Front. La loro miscela musicale unisce in modo
inedito dark, noir, pulp e neo-folk, rendendoli un gruppo cult
di questo genere musicale. Ingresso riservato ai soci.
Info: 0832.934194.
LA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA
LECCE, ex Conservatorio Sant’Anna
Sino al prossimo 27 aprile le sale dell’ex Conservatorio Sant’Anna ospiteranno “La fotografia contemporanea”, un corso teorico-pratico in cui i partecipanti possono approfondire le proprie conoscenze sulla storia della fotografia e le ultime tendenze del contemporaneo.
Info: www.damagegood.com, 393.2785565.
FESTA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
LECCE, Officine Catelmo – ore 23
Per inaugurare il nuovo Anno Accademico 2012/2013 torna l’ormai consueto appuntamento con la Festa di Facoltà di Giurisprudenza. Per una sera i futuri giuristi dell’Ateneo leccese chiuderanno i codici per tuffarsi nel divertimento
della festa più cool dell’autunno. Ingresso solo su invito.
Info: 333.3452042.
TINA MODOTTI. FOTOGRAFA E RIVOLUZIONARIA
LECCE, Cineporto – ore 10/13 e 16/20
D’indole ribelle, Tina Modotti appartiene a quella generazione di artisti che, intrecciando i fili dell’impegno sociale,
nella prima metà del XX secolo hanno condotto a nuovi modi
di intendere dell’uomo contemporaneo. A lei è dedicata una
mostra che presenta una selezione di 80 opere realizzate
dal 1923 al 1930 in Messico. Info: 347.7853538.
TIDES FROM NEBULA IN CONCERTO
COPERTINO, I Sotterranei – ore 22
A distanza di due anni torna in Italia, con solo 3 date esclusive, la band tanto acclamata nel Nord Europa. I quattro
ragazzi di Varsavia presenteranno il loro nuovo disco Earthshine. Il disco è arrangiato e prodotto dal famoso compositore Zbigniew Preisner. In apertura gli Uro, vincitori di
“Italia Wave Puglia”. Info: 0832.934194.
RED CADILLAC GANG LIVE
VEGLIE, Verlaine – ore 22.30
La Red Cadillac Gang nasce dalla volontà della cantante Conny Martin e del musicista Gianni Sava di divulgare la “new-country music” che oggi, insieme al rock, è il
genere musicale più ascoltato negli States.
Info: 0832.967315.
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Fiera di San Vito a Ortelle:
cultura e tradizione sempre vivi
Dal 25 al 28 ottobre ritorna la fiera a Ortelle, l’antica manifestazione
enogastronomica la cui origine si perde nella notte dei tempi
Il piccolo comune di Ortelle è pronto ad ospitare la sua tradizionale Fiera di San Vito, secolare e celebre evento enogastronomico salentino che ogni anno attrae migliaia di visitatori, non solo dalla provincia di Lecce. L’edizione 2012, organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione “Mercatini nel Salento”, si svolgerà
dal 25 al 28 ottobre, rispettando così la tradizione che vuole l’evento inserito nella settimana della quarta domenica del mese. Protagonista assoluta dell’intera manifestazione,
che si fregia del riconoscimento di “Fiera Re-
gionale”, è la carne suina prodotta dagli allevatori locali con antiche tecniche di allevamento che consentono di offrire al consumatore un prodotto alimentare unico, tipico,
di qualità indiscussa e controllata, espressione di antiche tradizioni e usanze di preparazione locali, non ultimo il benessere animale.
Ricco il programma dei quattro giorni che prevede anche la XIV edizione della Mostra-Mercato, orientata alla valorizzazione dell’artigianato salentino di eccellenza, e la VII Rassegna Regionale ‘Agro-Art’, dedicata alle tipicità agricole salentine e meridionali. Si par-
te giovedì 25 ottobre, alle 18.30, con l’inaugurazione della Fiera e il convegno che presenta il progetto “ODSA I paesi della vita ciclica: riqualificazione dell’area periferica di Parco S. Vito”, un appuntamento importante in
cui si illustrerà come l’area fieristica verrà presto riattrezzata e modernizzata. Immancabile anche quest’anno la musica di strada con
la marching band Dirty Jazz MiniBand che,
dalle 20.30, diffonderà le note del suo repertorio musicale per l’intera area fieristica.
Nelle serate del 26, 27 e 28 l’arte di strada attirerà l’attenzione di grandi e piccini con giocoliere, trampoliere, mimo, mangiafuoco e con
la musica del cantattore menestrello P40 accompagnato dalla voce straordinaria di Loukia (26 ottobre alle 21). Presente come ogni
anno anche l’Istituto Comprensivo di Spongano che venerdì 26 (alle 17.30) darà vita nel
padiglione-eventi a “Scuola in Fiera”, con vivaci iniziative a favore dell’Unicef. L’attenzione
per il sociale si rafforza peraltro con la campagna di prevenzione a cura dell’Asl Lecce
“Safe Night”, con la presenza di un camper
(26 e 27 ottobre) presso parco San Vito che
sensibilizzerà contro l’abuso di droghe e alcool.
La gastronomia da leggere avrà il suo spazio
sabato 27 ottobre (alle 9.30 presso il padiglione eventi) con la presentazione del ricettario “I Piatti Nosci: il gusto della tradizione”
a cura di Uccio Cretì, Salvatore Urso, Antonio Casciaro e con la collaborazione degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Spongano.
Molto seguiti i riti religiosi nella Cappella di
San Vito e la processione della statua del Santo verso la Chiesa Madre a cui partecipano delegazioni dei Paesi con il patrocinio del Santo Martire, come anche le visite nella splendida cripta di Santa Maria della Grotta.
Chiude il programma domenica 28 ottobre
(ore 21.00) la musica tradizionale dei Briganti
di Terra d’Otranto, anticipata dalla fiera-mercato della mattina a cui parteciperanno quasi 200 commercianti e che rappresenta, dopo
la vendita delle carni suine, l’altro storico appuntamento della manifestazione. Infine, per
l’intera durata della manifestazione avrà luogo il 3° Concorso fotografico Fiera di San Vito
“Luigi Martano”, a cui chiunque può partecipare consegnando entro le 13 di domenica
28 presso il padiglione-eventi gli scatti effettuati nei quattro giorni; la premiazione si terrà alle 19.30 dello stesso giorno, con un premio di 150 euro per il vincitore.
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sport
a cura di
Pasquale Marzotta
Doppia missione-primato
per il Lecce a Trapani
In Sicilia il club giallorosso si presenterà sabato
con la Berretti di Antonio Toma e lunedì sera con
la prima squadra di Franco Lerda padrona del
girone A di Lega Pro di Prima Divisione
CALCIO Il Lecce prova a temprare a Trapani
il doppio-primato. Il club salentino, interessato dalle trattative per il cambio di proprietà dai Semeraro ai Tesoro, misurerà in
terra siciliana la leadership assoluta in
Lega Pro di Prima Divisione della squadra
allenata da Franco Lerda (nella foto a sinistra), che dopo sole sette gare di campionato vanta l’imbattibilità con sei vittorie ed un pareggio con ben sei punti di vantaggio sul resto del gruppo, ossia la Virtus
Entella battuta al “Via del Mare” domenica
scorsa per 4-2 dai giallorossi spinti dalla tripletta di Foti (ora capocannoniere del
campionato con 6 reti).
I salentini sono chiamati alla sfida importante e difficile in casa dei siciliani nel posticipo di lunedì sera. Si tratta di un impegno interessante.
Ancor più difficile della sfida casalinga di
domenica scorsa tra le prime della classifica
della scorsa domenica. Ed a Trapani, sabato
prossimo, ci sarà la Berretti giallorossa di
Antonio Toma (nella foto a destra), che proverà a misurare le proprie potenzialità
dopo la marcia a punteggio pieno con le vittorie nelle prime quattro giornate con 21 gol
fatti e solo 2 subiti.
Ed intanto nel frattempo c’è la sfida di coppa Italia di Lega Pro di questo giovedì in
casa della Nocerina con Lerda, che ha convocato anche i neoacquisti il talento cileno
Bustamante e Semenzato, oltre a
Rosafio, Malcore
e Tundo.
Per la sfida di
Coppa, il tecnico
dei giallorossi affiderà la fascia di
capitano al difensore galatinese Andrea Esposito ed
ha affermato: “É importante passare il turno. Dobbiamo scendere in campo con
umiltà e determinazione. Vincere ci aiuterebbe ad affrontare al meglio la trasferta di
Trapani”.
E c’è anche il ritorno di Chevanton, che domenica scorsa ha reso ancora più meravigliosa la vittoriosa trionfale dei giallorossi sull’Entella. Nel finale di gara c’è stato
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Il driver di Martina Franca si è
imposto a Marittima nella terza
tappa del Campionato Minislalom
Grande Salento attraverso i tornanti
di Acquaviva
Foto: Paolo Pavan
l’ingresso dell’uruguaino, dopo aver recuperato dall’infortunio. È stata festa grande
per i tifosi per Cheva, che alla fine si è inginocchiato sotto la curva Nord. A Nocera partirà dalla panchina. “Non può giocare dall’inizio. Deve riacquistare i suoi movimenti naturali e non significa nulla che sia
clinicamente guarito. Sono convinto che tornerà quello che tutti conosciamo”.
“Acquafitness party” alla Fimco Sport di Maglie
Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di
sport acquatici si terrà domenica 21 ottobre dalle 10
alle 12 presso la piscina Fimco Sport di Maglie. Nel corso
della mattinata sarà infatti
Foto: Vantaggiato
possibile provare le varie attività di aquafitness che vengono svolte in piscina nel corso dell’anno come aquagym,
aquazumba e hydrobike. A
seguire aperitivo con lo staff.
Per chi deciderà di iscriversi ai
corsi durante l’evento, è previsto uno sconto sulla quota
d’iscrizione.
Per info e prenotazioni contattare la segreteria di Fimco
Sport ai numeri 0836.488151
e 0836.426384.
RALLY La competizione automobilistica disputata
domenica scorsa ed organizzata dalle Scuderie “Salento Motor Sport” di Ruffano e “Pro Motor Sport”
di Taranto ha destato notevole interesse. Dopo le verifiche tecniche, di scena nella centralissima piazza
Umberto I di Marittima, le 35 vetture autorizzate a
scendere in gara, si sono ritrovate lungo la litoranea
adriatica dando vita ad una kermesse insidiosa per
via dell’asfalto reso scivoloso dagli acquazzoni.
Gli equipaggi in gara, hanno percorso le due strade
Provinciali (S.P. 358 e S.P. 310) per ben quattro volte: una ricognizione e tre manche. La particolarità
del tracciato di gara è stata caratterizzata in una prova di abilità di guida dalla lunghezza limitata (1,990
km) a rivestimento compatto, comportante tratti di
raccordo e tratti (detti postazioni) dove file trasversali di birilli hanno obbligato a deviazioni della traiettoria, riducendo la velocità di percorrenza. I birilli spostati o abbattuti hanno comportano penalità.
Sul podio al primo posto è salito Antonio Curìa (nella foto, Pro Motor Racing Taranto), che ha preceduto Cosimo Salonna (Valle D’Itria) di Cisternino (Br) su
Autobianchi A112, al terzo posto il salentino Paolo
Garzia di Parabita su Citroen Saxo. Tra i leccesi, bene
anche Sergio Pepe ed Emanuele Giudice.
Alla premiazione ha partecipato il sindaco di Diso,
Antonella Carrozzo, il presidente del Comitato organizzatore Antonello Casto e il consigliere comunale
di Diso, delegato allo Sport, Luca Urso che auspica
in un ritorno dei piloti nel territorio il prossimo
anno.
(G.N.)
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20 ottobre 2012
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Milto Stefano
De Nozza
(Foto di Charley Fazio)
Il tratto principale del tuo carattere.
La costanza.
Il tuo principale difetto.
L’essere pignolo.
La qualità che preferisci in una donna?
Il carattere.
E in un uomo?
La trasparenza, l’esser leggibile.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Nulla per diventare un conoscente, tanto per diventare un amico.
Cos’è la felicità?
È uno stato emozionale momentaneo. Non credo nella felicità perpetua. Credo invece che ognuno di
noi sia felice per attimi.
L’ultima volta che hai pianto?
È stato di recente per la morte del
figlio piccolo di un maresciallo dei
Carabinieri con cui lavoro quotidianamente.
Di cosa hai paura?
Delle calunnie.
Canzone che canti sotto la doccia?
No, non canto sotto la doccia.
Musicisti o cantanti preferiti?
Allevi.
Poeti preferiti?
Non ne ho. Leggo prevalentemente
prosa.
Autori preferiti in prosa?
Amo gli autori classici, che ho
odiato durante gli anni del liceo e
riapprezzo invece oggi.
Libri preferiti.
La congiura di Catilina di Sallustio,
Consigli politici di Plutarco, Pensieri
di Marco Aurelio, La democrazia
incompiuta di Aldo Moro.
Attori e attrici preferiti.
Anthony Hopkins, Al Pacino, Will
Smith e Rosario Dawson.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Potrebbe farlo chiunque.
Film preferiti.
Sette anime.
I tuoi pittori preferiti.
Picasso.
Il colore che preferisci.
Blu.
Se fossi un animale, saresti?
Un leone.
Cosa sognavi di fare da grande?
Il pompiere.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
Per la mia vita personale l’incontro
con mia moglie. Per la vita profes-
Magistrato responsabile della sala intercettazioni della Procura di Brindisi, titolare dell’inchiesta sull’attentato del “Morvillo”, classe 1973, conseguita la maturità classica presso il Liceo “B. Marzolla” del capoluogo brindisino si laurea cum laude in Giurisprudenza alla LUISS di Roma. Costanza nello studio e chiarezza negli obiettivi, le stesse regole ferree che consiglia oggi con cuore e passione agli studenti di Legge dell’Ateneo salentino,
rappresentano la stella polare che segna la strada di una carriera in rapida ascesa. Ha,
infatti, solo 27 anni quando supera il concorso per uditore giudiziario ed entra in magistratura. Forgiato da un granitico senso del dovere e da un altissimo senso dell’Istituzione, con coraggio e sensibilità, spirito di sacrificio e umiltà, procede a passi fermi lungo le tappe del suo cammino: nel 2003 l’incarico come Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nel 2005 la nomina alla qualifica di Magistrato
di Tribunale e, poco più tardi, l’applicazione alla D.D.A. di Lecce. Presidente della sottosezione dell’A.N.M. di Brindisi dal 2011, ha avviato con le scuole del territorio un progetto
volto a promuovere la cultura della legalità, insignito del Premio di Rappresentanza dalla Presidenza della Repubblica. Dotato di instancabile curiosità intellettuale, nel 2010 consegue la seconda laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali: 110 con lode.
sionale quello con la professoressa
Cristoforo, che al liceo mi è stata da
stimolo per un autentico viraggio di
rotta.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
Mio fratello.
Quel che detesti più di tutto.
La falsità.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Mi piace ogni tanto giocare a calcio o a tennis, ma non è cura del
corpo, bensì più della mente, lo faccio per scaricarmi.
Piatto preferito.
Spaghetti con le cozze in bianco.
Il profumo preferito.
Quello del limone.
Il fiore che ami.
Il girasole.
La tua stagione preferita?
Primavera.
Il paese dove vorresti vivere?
In Germania.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto
vivere?
Mi affascina molto l’epoca dell’Impero romano.
Personaggi storici che ammiri di
più.
Socrate e Giordano Bruno.
Personaggi storici detestati.
Hitler.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Tutto ciò che è lecito.
Chi è il tuo eroe vivente?
Eroe oggi è il padre di famiglia che
si alza ogni mattina e va a lavorare
per mille euro al mese.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Poter fare qualcosa di più per contribuire alla crescita di questo territorio.
Il tuo rimpianto più grande?
Non ho rimpianti.
Cos’è l’amore?
È un sentimento dotato di corposità temporale e fatto di volersi
bene, progettando una vita insieme
e condividendone tutto, sia i momenti felici, sia quelli brutti.
Stato attuale del tuo animo.
Sereno.
Il tuo motto.
“Ad maiora”.
Come vorresti morire?
Non importa come, l’importante è
che non me ne accorga.
Anno XI - n. 478
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
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Giovanni Nuzzo
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