Fu morte di Stato
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Fu morte di Stato
1 Primo piano 13 febbraio 2010 20 ottobre 2012 CALA IL SIPARIO SULL’ADELCHI: RICHIESTA LA MOBILITÀ PER 701 LAVORATORI Oriana Rausa pag. 7 1 Galatina ALLARME FUMI SOSPETTI (E ODORI NAUSEABONDI) NELLA ZONA INDUSTRIALE Gianfranco Tundo pag. 17 Settimanale d’informazione del Salento Anno XI n. 478 20.10.2012 LECCE L’Us Lecce passa ai Tesoro: entro la prossima settimana la firma del contratto Pasquale Marzotta pag. 10 CASARANO ANDREA ANTONACI (1974-2000) Fu morte di Stato açéç=NO=~ååá=Çá=Ä~íí~ÖäáÉ=äÉÖ~äá=~êêáî~=Ç~ä=qêáÄìå~äÉ=`áîáäÉ=Çá=oçã~=ìå~=ëÉåíÉåò~=ÉéçÅ~äÉW=áä=jáåáëíÉêç=ÇÉää~=aáÑÉë~ Ççîê¶=êáë~êÅáêÉ=ä~=Ñ~ãáÖäá~=ÇÉä=ëçííìÑÑáÅá~äÉ=ÇÉääÛbëÉêÅáíç=çêáÖáå~êáç=Çá=j~êí~åç=É=ãçêíç=~=ëçäá=OS=~ååá=~=Å~ìë~=ÇÉääÛìê~åáç áãéçîÉêáíçI=~ääÉ=Åìá=éçäîÉêá=≠=ëí~íç=áåÅçåë~éÉîçäãÉåíÉ=Éëéçëíç=åÉä=Åçêëç=Çá=ìå~=ãáëëáçåÉ=áå=_çëåá~JbêòÉÖçîáå~= Con “Baseball & Social” tutti in campo per dire no ai pregiudizi Alberto Nutricati pag. 17 SPETTACOLO Visione di infinito nella musica di Admir Shkurtaj con Mesimér Claudia Mangione pag. 18 2 20 ottobre 2012 3 OPINIONI 20 ottobre 2012 Editoriale rå~=ãçÇ~=~ääÛáåëÉÖå~=ÇÉää~=ÇçäÅÉòò~= Telefoni cellulari: gioie e dolori di Giovanni Nuzzo Telefonia fissa sempre più allo sbando a favore di quella mobile. L’aumento vertiginoso degli utenti, che non dispongono di un telefono fisso e che usano il cellulare anche come numero telefonico casalingo per evitare costi esagerati ed inutili, è dato di fatto che ci fa riflettere. È ormai accertato che le tariffe italiane sono le più care in Europa e pertanto la nostra nazione si piazza al primo posto per utenze telefoniche mobili. Gli operatori proliferano con tante promesse, ma anche con tanti inganni. Al costo della durata della telefonata da rete fissa a gestori mobili va aggiunta una ulteriore tariffa, da addebitare sulla bolletta telefonica che ricade sempre sui consumatori. Ecco la ragione per la quale i costi delle chiamate verso i gestori mobili sono così esosi. Se poi alla chiamata, senza parlare, si inserisce la segreteria telefonica all’istante, l’utente è costretto ad ulteriori esborsi senza aver aperto la comunicazione. Una vera e propria truffa. E inoltre in alcune aree manca del tutto il segnale di comunicazione con zone d’ombra, in cui non è possibile navigare in rete. Nonostante ciò, il nostro pianeta ha superato la soglia di 6 miliardi di utenti di cellulare. Oltre l’81% degli italiani sono in possesso di telefonino, uno strumento tanto amato che fa ormai parte integrante della nostra vita. Ma siamo proprio sicuri che il cellulare è uno strumento innocuo alla salute? Risulta, invece, che le lunghe telefonate possono modificare l’attività del cervello con danni irreversibili, poiché tante piccole esposizioni hanno effetto della classica goccia d’acqua. E allora ci sembra doveroso fare di questo ormai inseparabile “compagno” tecnologico un uso corretto e responsabile per ridurne i danni che potrebbe arrecare sia al nostro portafogli che alla nostra salute. få=ÅçåíÉãéçê~åÉ~=Åçå=^ÖêçKdÉKm~K`áçâI=áä=ë~äçåÉ=å~òáçå~äÉ=ÇÉää~=é~ëíáÅÅÉêá~=É=ÇÉääD~êíáJ Öá~å~íç=~Öêç~äáãÉåí~êÉI=~=iÉÅÅÉ=ëá=ëçåç=ëîçäíÉ=áåáòá~íáîÉ=Åçää~íÉê~äáI=íê~=Åìá=ìåÛçêáÖáå~äÉ ëÑáä~í~=Çá=ãçÇ~=~ä=`~ëíÉääç=`~êäç=s=Ç~ä=íáíçäç=?açäÅá=`çääÉòáçåá?W=~ÑÑ~ëÅáå~åíá=ãçÇÉääÉ=Ü~åJ åç=ëÑáä~íç=Åçå=~Äáíá=êÉ~äáòò~íá=Ç~Öäá=ëíáäáëíá=ÇÉääD=fëíáíìíç=`çêÇÉää~=É=ÅçéêáÅ~éç=ÅêÉ~íá=Ç~ääÉ=Å~âÉ ÇÉëáÖåÉê lãÄêÉíí~=jÉääç=É=aáäÉíí~=`çåí~äÇçK=råç=ëéÉíí~Åçäç=Ç~=äÉÅÅ~êëá=á=Ä~ÑÑáÁ= Trasporti aerei: l'Europa che non c'è e che costa 5 miliardi agli utenti Creare uno spazio unico europeo per gestire i 27mila voli giornalieri. Ogni anno quasi un miliardo e mezzo di passeggeri si imbarca in uno degli oltre 440 aeroporti d'Europa e le stime sono in crescita. Il che significa, che se non si interviene, nei nostri cieli regnerà il caos. Il progetto comunitario di cielo unico europeo lanciato nel 2004 è, ancora, sostanzialmente sulla carta. Lo spazio aereo è ancora frammentato in 27 sistemi di controllo nazionali. Si preferisce seguire rotte strutturate attorno ai confini nazionali, il che significa fare strade più lunghe. Tradotto in cifre vuol dire mediamente volare 42 chilometri più del necessario, per un costo straordinario di 5 miliardi di euro l'anno. Tutti costi che vengono poi trasferiti su imprese e passeggeri. Oggi il controllo del traffico aereo, ad esempio, rappresenta dal 6 al 12% del costo di un biglietto. Gli Stati Uniti controllano uno spazio aereo vasto quanto quello europeo, eppure il traffico è il doppio e i costi sono la metà. Insomma, gli utenti pagano il costo delle politiche di nazionalità. È ora di mettere mano a questo inutile sperpero di denaro del contribuente. Primo Mastrantoni Segretario Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori La lucerna a cura di fra Roberto Francavilla “Chi vorrà diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vorrà essere il primo tra voi, sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo è venuto non per farsi servire, ma per servire e dare la vita in riscatto per molti”. L’inizio dell’Anno della fede, voluto dal papa Benedetto XVI, mi riporta all’inizio della mia vita di frate cappuccino, perché indossai la tonaca di san Francesco nell’ottobre 1962 nel convento di Alessano. Si può dire che sono nato e cresciuto con il Concilio Vaticano II, perché alla mensa dei frati leggevamo ogni giorno la cronaca dei lavori conciliari e spesso incontravamo don Tonino Bello negli intervalli degli stessi, in quanto accompagnava il vescovo di Ugento monsignor Giuseppe Ruotolo. Il papa Giovanni XXIII sorprese e sconcertò non poco la Curia Romana per i suoi comportamenti molto graditi, invece, dal popolo in attesa. Resta famoso il discorso della luna e la carezza ai bambini, nella sera di piazza San Pietro illuminata da un mare di fiaccole accese. Agli appellativi in vigore di Sommo Pontefice o Sua Santità, per la sua ricca umanità egli aveva ripristinato l’antico appellativo di Papa Gregorio Magno che amava chiamarsi “servo dei servi di Dio”. Lo stesso brano del Vangelo ci presenta il Maestro che predilige l’appellativo di servo, mentre nell’ultima cena passa a lavare i piedi dei suoi discepoli, cinto da un grembiule. Dopo il gesto, Gesù stesso spiega agli apostoli quello che ha fatto: “Voi mi chiamate Maestro e Signore, perché lo sono. Se io Maestro ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi, gli uni con gli altri; perché sono venuto non per essere servito, ma per servire e dare la vita in riscatto per molti”. Evidentemente non si tratta solo di lavare i piedi, ma di privilegiare il Vangelo del servizio. Al riguardo mi piace nell’ottobre missionario ricordare alcune figure, come Madre Teresa di Calcutta, che ha operato nelle periferia della geografia del mondo, riconoscendo il Signore Gesù “tra i più poveri dei poveri”. Cito altre due figure da me conosciute, come frate Cecilio e fratel Ettore di Milano che gestivano nella metropoli lombarda mense per i poveri, suscitando l’attenzione non solo delle istituzioni civili e della Chiesa ambrosiana, ma soprattutto l’interesse e la solidarietà di tanti volontari che tutt’ora servono i poveri, dando tempo, occhi e cuore. Amici di Belpaese, basta guardarci intorno e accorgerci che c’è tanto da fare anche per noi. 4 20 ottobre 2012 in copertina ANDREA ANTONACI (1974-2000) Fu morte di Stato açéç=NO=~ååá=Çá=Ä~íí~ÖäáÉ=äÉÖ~äá=~êêáî~=Ç~ä=qêáÄìå~äÉ=`áîáäÉ=Çá oçã~=ìå~=ëÉåíÉåò~=ÉéçÅ~äÉW=áä=jáåáëíÉêç=ÇÉää~=aáÑÉë~=Ççîê¶ êáë~êÅáêÉ=ä~=Ñ~ãáÖäá~=ÇÉä=ëçííìÑÑáÅá~äÉ=ÇÉääÛbëÉêÅáíç=çêáÖáå~êáç Çá= j~êí~åç= É= ãçêíç= ~= ëçäá= OS= ~ååá= ~= Å~ìë~= ÇÉääÛìê~åáç áãéçîÉêáíçI= ~ääÉ= Åìá= éçäîÉêá= ≠= ëí~íç= áåÅçåë~éÉîçäãÉåíÉ Éëéçëíç=åÉä=Åçêëç=Çá=ìå~=ãáëëáçåÉ=áå=_çëåá~JbêòÉÖçîáå~= Più di 200 militari morti e più di 2mila ammalati; è questo il “bollettino di guerra” degli ultimi vent’anni riferito ai rappresentanti delle Forze armate italiane affetti da leucemie e forme tumorali. Soldati giovani e giovanissimi, che hanno contratto patologie a causa di nano particelle di metalli pesanti contenute nei loro tessuti; si tratta di particelle formatesi ad altissime temperature, che in campo bellico si scatenano con esplosioni di munizioni a uranio impoverito. Questa è anche la storia del sottufficiale dell’Esercito Andrea Antonaci, originario di Martano e morto nel dicembre 2000 a soli 26 anni a causa del linfoma di Hodgkin, di ritorno da una missione di sei mesi a Sarajevo, nella ex Iugoslavia. Nei giorni scorsi, dopo quasi 12 anni di battaglie legali, Andrea ha ricevuto giustizia da una sentenza del Tribunale Civile di Roma che ha riconosciuto il nesso causale tra la malattia del giovane e l’utilizzo di munizioni all’uranio impoverito, condannando il Ministero della Difesa a risarcire la famiglia Antonaci con circa un milione di euro. Lo stesso sergente maggiore salentino, protagonista di un servizio a “Striscia la Notizia”, espresse prima di morire il deside- rio di scoprire la verità sulle numerose e misteriose morti dei soldati italiani. In questi anni, il Ministero ha sempre avanzato diverse ipotesi e giustificazioni alla morte di Antonaci, ma è sempre stato smentito. L’allora ministro della Difesa Sergio Mattarella, ad esempio, affermò che “l’Italia non era stata informata dell’uso di uranio impoverito nei Balcani da parte degli alleati”, ma la Nato smentì l’affermazione presentando una serie di documenti che sostenevano il contrario. L’ultima commissione d’inchiesta ha imputato invece la malattia alle forti vaccinazioni al quale il sottufficiale è stato sottoposto e che avrebbero indebolito il suo sistema immunitario, ma Domenico Leggiero dell’Osservatorio Militare ha affermato di essere stato in Bosnia “dove ci sono numerosi cittadini ammalati e con nano particelle di metalli pesanti nel sangue come i nostri soldati. E certamente i bosniaci non sono stati vaccinati”. La sentenza, che giunge dopo altre 10 condanne ottenute dall’avvocato Tartaglia, farà giurisprudenza e ora si aspetta giustizia anche per gli altri numerosi militari che soffrono a causa di patologie analoghe. Alessandro Chizzini Uranio impoverito: un’arma poco convenzionale e molto pericolosa Se la radioattività di questo materiale può non costituire un problema, tutt’altra storia invece se le polveri prodotte a seguito delle esplosioni vengono inalate o ingerite Proiettili all’uranio impoverito in dotazione all’Esercito americano L’Uranio impoverito (DU Depleted Uranium), è lo scarto della lavorazione dell’uranio naturale nel processo di arricchimento destinato alle centrali o per le testate nucleari, e ne costituisce circa il 90% dei quantitativi di partenza. Questi residui vengono utilizzati in diverse applicazioni, anche in campo civile, a causa del suo elevatissimo peso specifico e della sua facilità di lavorazione. Viene usato come zavorra nelle imbarcazioni da diporto o nelle superfici alari dei velivoli civili. In campo militare, viene usato dalla fine degli anni ’70 per la realizzazione dei proiettili dei carri armati da battaglia (MBT) e di alcuni aerei da appoggio tattico. Questi proiettili sono costituti da uranio impoverito forgiato in forma di vere e proprie frecce, sparate con un involucro attraverso la bocca da fuoco. Queste distruggono il bersaglio per mezzo dell’energia cinetica (c.d. effetto perforante) e per il fatto che le schegge, una volta penetrate, si incendiano raggiungendo temperature dell’ordine di 2500° (c.d. effetto incendiario). Dalla fine degli anni ’80 il DU viene utilizzato anche nella realizzazione delle corazze di questi stessi carri armati, in una specie di sandwich assieme ad acciai speciali e materiali ceramici (Kevlar). I test dell’esercito statunitense hanno dimostrato che quando un penetratore all’uranio impoverito colpisce un obiettivo, dal 20 al 70% del penetratore brucia e si frammenta in piccole particelle, che si depositano entro un raggio di 50 metri dal bersaglio. L’uranio impoverito è un metallo pe- sante debolmente radioattivo e non è provato che anche la sua stessa radioattività possa causare problemi clinici nel lungo periodo. Ma il pericolo principale è la alta sua tossicità chimica (analoga a quella di piombo e tungsteno) nel breve periodo e il principale metodo di contaminazione è l’inalazione ed il raggiungimento dei siti più profondi del sistema bronco-polmonare (alveoli), seguito dal contatto e la diffusione nei capillari sanguigni e dall’assorbimento mediante il ciclo alimentare o attraverso l’acqua. 5 20 ottobre 2012 in copertina “Andrea ha ottenuto giustizia” Il commovente ricordo di Salvatore Antonaci, padre di Andrea, che in questa intervista esclusiva ci ha raccontato le fasi di questa lunga battaglia legale durata oltre dieci anni L’amore per un figlio è forse la maggior fonte di energia che permette ad un genitore di affrontare le prove più difficili che il destino può aver riservato. Ed è questa la forza che in più di dieci anni è stata messa in campo da Salvatore Antonaci per rendere giustizia a suo figlio Andrea. E dopo anni di battaglie, i suoi sforzi sono stati finalmente premiati; il Tribunale Civile di Roma ha infatti riconosciuto negli scorsi giorni il rapporto di causa-effetto tra la malattia contratta dal giovane salentino e l’utilizzo dell’uranio impoverito nelle operazioni richieste in missione. “Si ritiene l’esistenza di un nesso causale tra la patologia contratta e l’esposizione all’uranio impoverito in occasione del servizio prestato in Bosnia”, così recita la sentenza, destinata a fare giurisprudenza, con la quale il Tribunale ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire la famiglia di Andrea con una somma intorno al milione di euro. Una storia che ha colpito anche l’Amministrazione comunale di Martano che ha intitolato al giovane Andrea una villetta nel 2005. E con lo stesso amore che si può provare per un figlio, Salvatore Antonaci apre il suo cuore e ci racconta la sua storia. Salvatore, cosa ha spinto suo figlio ad arruolarsi nell’esercito? Ad Andrea piaceva l’attività di geometra e aveva una fortissima passione per le carte geografiche e desiderava arruolarsi a Firenze per vi- sitare la sede della De Agostini, tra i massimi esperti nella realizzazione di mappe e carte geografiche. Seguì quindi per un anno un corso per sottoufficiali a Viterbo, a cui poi seguì un certo periodo di specializzazione. Risultò tra i primi del suo corso ed esaudì questo suo sogno. Quando è iniziato il calvario della vostra famiglia? Tutto cominciò nel giugno del 1999. Andrea era partito per la Bosnia il 1 settembre 1998 e aveva fatto ritorno a casa il 29 febbraio 1999. Al ritorno della missione non venne sottoposto alle visite di controllo presso l’ospedale militare, come invece era previsto; decise così di andare a Firenze per un controllo al Policlinico di Careggi, in vista anche di un week-end al mare che aveva organizzato con la sua fidanzata. Quella visita rilevò qualche anomalia e dopo un breve periodo di tempo venimmo a sapere che Andrea era affetto dal linfoma di Hodgkin. Come avete agito da quel giorno? Avete subito pensato all’uranio impoverito come causa della malattia? Questa battaglia venne intrapresa da mio figlio che aveva saputo dei rischi dell’uranio impoverito da alcuni suoi colleghi statunitensi. Da lì è cominciato il nostro percorso legale, mentre nel frattempo Andrea si sottoponeva a diversi cicli di chemio e radioterapia. Il 13 novembre 2000 decise di rivolgersi alla trasmissione “Striscia la Notizia”; in quell’occasione raccontò la sua storia e lanciò l’allarme sulla pericolosità dell’uranio impoverito. Da allora, la questione inerente i rischi derivanti dall’utilizzo di questo materiale divenne di pubblico dominio, ma tuttavia passò un po’ sott’ordine. Un mese dopo la messa in onda di quel servizio, il 12 dicembre 2000 Andrea ci ha lasciati: solo allora i mezzi di comunicazione hanno dato il massimo rilievo alla nostra storia e ai pericoli celati nell’uranio impoverito. Lei ha continuato la battaglia che aveva intrapreso suo figlio e che è finalmente giunta a questa sentenza del Tribunale. In tutti questi anni, quali sono stati gli atteggiamenti delle istituzioni nazionali, in particolar modo il Ministero della Difesa? Dopo la morte di Andrea, per 12 anni sono andato su e giù per l’Italia, soprattutto a Roma, per sostenere quelle che erano le convinzioni di mio figlio, e cioè che la sua malattia era la conseguenza dell’inalazione delle polveri di uranio impoverito. Il Tribunale ci ha dato ragione nonostante gli ostacoli posti dai vari rappresentanti ed esponenti del governo. Il Ministero, addirittura, affermava che mio figlio durante la missione aveva sempre lavorato in ufficio, mentre poi si è scoperto che aveva prestato la sua attività nella ricostruzione dell’Università e dei ponti, strutture abbattute proprio dai proiettili all’uranio impoverito, le cui polveri erano entrate in contatto con l’organismo di Andrea. Andrea e i suoi compagni erano con- sapevoli dei rischi a cui potevano andare incontro svolgendo il proprio lavoro in quelle condizioni e senza precauzioni? No, non lo erano. Lo stesso ministro dell’epoca disse che l’Italia non era mai stata informata dell’uso di questo materiale nella zona dei Balcani, ma fu smentito dalla stessa Nato che dimostrò con documenti ufficiali come il nostro paese fosse a conoscenza dell’esistenza di quei particolari proiettili. Inoltre, dopo la morte di Andrea, scrissi anche al Presidente delle Repubblica per chiedere un risarcimento per tutti quei ragazzi che hanno vissuto lo stesso dramma di mio figlio, ma risposero che la mia richiesta non era prevista nelle leggi del Corpo dello Stato. Le istituzioni ci lasciano da parte purtroppo. Da più parti si è insinuato che la responsabilità della malattia contratta da Andrea fosse da imputarsi alle eccessive vaccinazioni. Come ha reagito in merito? Anche in questo caso mi ha deluso il comportamento delle istituzioni. La stessa Commissione d’inchiesta sta tentando di portare la vicenda su questa strada e anche nell’ultima occasione l’accento è stato posto più sui vaccini che sui pericoli dell’uranio impoverito. Ciò che però mi ha più deluso è il mancato invito da parte della commissione di un rappresentante dell’Osservatorio militare, il primo organo a parlare dei rischi dell’uranio impoverito e che si è battuto anche per Andrea. Non nego che i tipi di vaccini di cui parla la commissione possano avere anche degli effetti negativi sulla salute dei militari, ma l’attuale sentenza del tribunale si basa su prove concrete. Dopo quel 12 dicembre 2000, lei ha dato anima e corpo nella lotta ai tumori tanto da diventare il referente della Lilt per Martano. Cosa ha portato questa collaborazione? Nel 2001 abbiamo aperto a Martano un ambulatorio di prevenzione dei tumori con la Lilt di Lecce. La sede, che è stata intitolata a mio figlio, è nata col contributo del dottor Serravezza a cui va il merito di averci accompagnato nella battaglia a favore di Andrea e che ha controbattuto la tesi della Ctu (la perizia tecnica del Ministero), che sosteneva che la malattia di mio figlio non fosse imputabile all’uranio impoverito. Serravezza ha preso la cartella di Andrea, l’ha esaminata e da allora stiamo offrendo aiuto e sostegno anche ad altre famiglie. Ha detto di aver viaggiato tanto per la causa di sua figlio. Quali viaggi le sono rimasti maggiormente impressi? Ho partecipato ad una trasmissione di Rai 3 per raccogliere fondi necessari per andare a Parigi e permettere a mio figlio di sottoporsi ad Sindromi di pace e di guerra Per “sindrome dei Balcani” si intende quella lunga serie di malattie - per lo più linfomi di Hodgkin e altre forme di cancro - che hanno colpito i soldati italiani al ritorno dalle missioni di pace internazionale. I primi casi segnalati in Italia risalgono al 1999 quando un soldato cagliaritano (Salvatore Vacca) morì di leucemia al ritorno della missione militare in Bosnia. Allo scopo di identificare eventuali responsabilità dei vertici militari italiani e della NATO il Governo italiano ha istituito una commissione d’inchiesta al Senato per far luce sulla vicenda, i cui lavori si sono conclusi nel marzo del 2006. Il 4 gennaio 2010 l’Associazione Vittime Uranio rende noto nel corso di una conferenza stampa a Lecce il bilancio sul numero di militari italiani morti per possibile contaminazione da uranio impoverito. Si tratta, secondo l’associazione, di almeno 216 casi di morte. È tuttavia - ha spiegato all’Ansa Francesco Palese, giornalista responsabile del sito Vittimeuranio.com e portavoce dell’associazione - di un bilancio incompleto”. Nel corso della conferenza stampa viene diffuso anche un documento della Sanita’ militare italiana che riporta 171 morti e 2500 malati registrando l’ultimo decesso nel 2006 e non comprendente i reduci da molte missioni, dai poligoni e tutti coloro che al momento della morte non erano piu’ in servizio. Integrando questo documento con i dati in possesso dell’associazione - ha detto Palese - arriviamo a contare 216 morti, ma è un dato ancora parziale. una trasfusione di midollo osseo e con l’Osservatorio militare avevamo anche pensato ad organizzare una sottoscrizione. Ricordo poi il viaggio a Hollywood con Antonello Piroso, occasione nella quale ebbi modo di confrontarmi con un importante generale americano che però ha tenuto un atteggiamento non collaborativo. Io però non mi sono mai fermato. Che messaggio vuole lasciare in ricordo di suo figlio? Parlo con la morte nel cuore, ma voglio lasciare un messaggio positivo. La sentenza del tribunale rappresenta solo una prima vittoria di questa battaglia, perché verosimilmente il Ministero presenterà i suoi ricorsi, ma resta comunque un segnale importantissimo. A noi interessa che la morte di Andrea non sia stata vana, perché significherebbe d’ora in poi attuare nuove e maggiori misure di controllo per i militari che vanno in missione, nonché dare ancora speranza a quei ragazzi e a quelle famiglie che stanno vivendo la stessa storia nostra e di Andrea. Prima di questa sentenza, Andrea si manifestava nei miei sogni due giorni prima di un importante incontro; sembrava volesse dirmi “preparati a combattere”. Un giorno spero di poter scrivere queste mie emozioni per rendere il giusto omaggio a mio figlio. (A.C.) 6 20 ottobre 2012 7 20 ottobre 2012 primo piano Adelchi, una tragedia annunciata Il 15 ottobre è stata depositata la richiesta di mobilità per 701 dipendenti che, di fatto, preannuncia il licenziamento. Di quello che sta accadendo a Tricase ci ha parlato Rocco Panico, operaio e rappresentante del Comitato “Michele Frascaro” Lo spettro della mobilità agita i lavoratori ormai estenuati del calzaturificio di Tricase e coinvolge tutto il nostro territorio che assiste ad un continuo stillicidio di risorse economiche e umane. L’azienda di proprietà di Adelchi Sergio ha annunciato pochi giorni fa la richies- ta di mobilità per i lavoratori 701 lavoratori dei propri stabilimenti, in parole povere l’anticamera del licenziamento senza possibilità di proroga della cassa integrazione, e in assenza di alcun piano di rilancio dell’azienda stessa. Abbiamo incontrato Rocco Panico (nella foto), operaio Adelchi e rappresentante del Comitato “Michele Frascaro” nato in difesa dei lavoratori in lotta, che ha parlato di strategie aziendali attuate a danno dei lavoratori e che mirano a delocalizzare la propria produzione. Rocco, come ha preso la notizia del- la richiesta di mobilità dell’azienda? Questa notizia non mi ha sorpreso ed è la procedura che viene attuata nei tempi previsti dalla legge, ovvero 75 giorni prima della scadenza degli ammortizzatori sociali. Ma io la considererei come un “ricatto morale” rivolto alle istituzioni per avere nuovi finanziamenti o altre deroghe. I lavoratori non vogliono deroghe o altre assistenze, vogliono un lavoro vero. Quanti anni ha lavorato nell’azienda che adesso minaccia di licenziare i suoi lavoratori? Ho lavorato in quest’azienda dal 1989 al 2009. Quasi vent’anni… Lei ha quarant’anni e per venti ha lavorato per l’Adelchi, praticamente una vita… Si, una vita di lavoro intenso, di turni stressanti e di lotte continue. Quando sono entrato nell’azienda ho assistito al boom aziendale in cui si è passati dalle tre alle venti catene di montaggio. Tutti noi abbiamo lavorato duramente e con ritmi altissimi, tutto procedeva bene perché c’erano i finanziamenti e la ditta assumeva. Poi cos’è successo? È diminuito il personale e l’azienda si è scorporata. Da qui è partita la lotta per i diritti dei lavoratori che portiamo avanti dal 2000. Lo spettro del licenziamento c’è e non mi sorprende. Sono strategie già attuate dall’azienda che, come le altre aziende nazionali, preferisce spostare la produzione altrove. Dove intende trasferirsi? Nei paesi più poveri, dove i lavoratori non hanno nessun tipo di protezione o strutture sindacali. Dove i diritti dei lavoratori non esistono e si lavora per un piatto di riso. Dove è semplice guadagnare di più pagando di meno le risorse umane. In questo, però, ci perdiamo noi e ci perde tutto il territorio. Il comparto manifatturiero è morto anche perché negli anni sono stati dati finanziamenti agli imprenditori che non hanno saputo evolversi. I bravi imprenditori però ci sono e sono quelli che hanno a cuore il territorio e portano avanti un’azienda con serietà. Sono queste le realtà da finanziare e non chi decide di La cassaintegrazione ha i giorni contati Gli ammortizzatori sociali scadono il 31 dicembre e per la Uil non sembrano esserci i presupposti per un rifinanziamento. A rischio 5.500 lavoratori nel Salento È la Uil a lanciare l’allarme tra i lavoratori salentini. Il sindacato fa sapere infatti che in provincia di Lecce, rispetto al 2011, il ricorso alla cassa integrazione, ha subito un calo quasi del 50%, passando da 1.281.000 ore autorizzate a poco più di 700mila nel settembre 2012. In netto calo rispetto ad un anno fa (oltre il 50%) anche la cassa integrazione in deroga, che incide per il 63,3% sulle ore di cassa integrazione complessivamente auto- rizzate: da 904.305 a 454.825. A rischio quindi i circa 5.500 lavoratori salentini che usufruiscono dell’ammortizzatore sociale. Stessa flessione registrata per la cassa integrazione straordinaria: dalle circa 139mila ore autorizzate di un anno fa si è passati ad appena 23.560 (-83,1%). “È ora che le istituzioni, a tutti livelli, si facciano sentire con proposte concrete. Gli ammortizzatori sociali scadono a dicembre -commen- ta il segretario provinciale del sindacato, Salvatore Giannetto (nella foto)- e da quanto si evince non ci sono i presupposti per un rifinanziamento. Sembra che la Regione, anche su pressione congiunta dei sindacati, abbia fatto un primo passo per l’integrazione dei fondi, ma aspettiamo i risultati prima di illuderci: i lavoratori sono sfiduciati, le aziende continuano a chiudere e, come ripeto ormai da tempo, questa situazione è una bomba ad orologeria che rischia di esplodere, con conseguenze drammatiche per il territorio”. Per queste ragioni la Uil preannuncia azioni anche eclatanti pur di sbloccare la situazione e ridare speranza e fiducia a migliaia di cassintegrati salentini. “Questi nuovi dati -ha concluso Giannetto- ci confermano la crisi profonda del nostro sistema di impresa che, se dovesse continuare con questa intensità, ha necessità di es- sere affrontata con maggiore vigore e con interventi mirati alla crescita, al rilancio dei consumi ed al sostegno del reddito dei lavoratori, mobilitando tutte le risorse disponibili ed aumentando, in particolare, la dotazione degli ammortizzatori in deroga il cui finanziamento per il 2013 rischia di essere insufficiente”. (S.M.) spostare la produzione all’estero. Cosa intende fare adesso? Continuerò a lottare per un posto di lavoro che non ho ancora perso. In questi anni ho fatto molte lotte, dall’incatenarmi agli scioperi della fame, ma chi si impegna qui è solo. La maggior parte dei lavoratori non si unisce e non lotta. Accetta passivamente le decisioni o preferisce andare via. Cosa hanno fatto i suoi ex colleghi? Molti hanno trovato un posto di lavoro al Nord o all’estero, e si sono spostati. Hanno fatto bene perché hanno risollevato la loro posizione, ma se tutti andiamo via qui non rimane più nessuno e il territorio arretra. Chi invece rimane qui e non ha un lavoro vive una situazione familiare drammatica e si isola, oppure sceglie un lavoro a nero. Come vede il futuro? Dal 1° gennaio chi è in lista di mobilità, se chiamato, deve spostarsi. Gli ammortizzatori sociali non servono più se quello che manca è il lavoro, anche i sindacati ora non possono più fare nulla. Per quanto mi riguarda continuerò a lottare sperando che a me si uniscano tutti i lavoratori. Oriana Rausa L’epilogo di una storia iniziata nel 2000 Si tratta di un dramma, quello del tac salentino targato Adelchi, che ha radici lontane. Precisamente nei primi anni del 2000, per poi culminare nel 2009, quando scatta la cassa integrazione per ben 240 operai, tra occupazione di tetti e aule consiliari a Palazzo Gallone di Tricase. A seguito di questi episodi non sono mancati negli ultimi tempi tentativi di rilancio dell’azienda e incontri con Ministeri, Prefettura, Regione ed enti locali, al fine di trovare soluzioni che potessero scongiurare la crisi e il licenziamento degli operai. Ma il tutto si è concluso con un nulla di fatto. Poi, l’epilogo di questi giorni. I dipendenti coinvolti, dicevamo, sono 701, tutti appartenenti alle cinque aziende che formano l'impero di Sergio Adelchi. A nulla pare servano le critiche dei sindacati, che tornano a chiedere all'azienda tavoli di confronto. Un'altra tegola che poi si abbatte sul gruppo è il processo penale che vede coinvolto il gruppo tricasino in un processo per una presunta maxi-truffa a danno dell'inps (oltre 20 milioni di euro il valore dei beni ad oggi sequestrati alla famiglia Adelchi). Stefano Manca 8 20 ottobre 2012 primo piano “Le nostre biomasse? Provengono esclusivamente dal Salento” Il team della Fusis, che gestisce la centrale a biomasse di Calimera, replica alle voci inesatte che circolano sulla provenienza delle ramaglie utilizzate per la produzione di energia. E sul fenomeno dei roghi sottolineano: “È importante che ci sia una sinergia tra tutti gli attori coinvolti” I roghi abusivi e dannosi degli scarti da potatura nelle campagne del Salento sono una cattiva prassi, si sa, eppure sono diffusissimi, suscitando l’indignazione dei cittadini soprattutto nelle zone di Calimera e Melendugno. I vituperati fuochi generano esalazioni nocive derivanti da pesticidi, offrono spunto per l’eliminazione anche di materiale tossico e costituiscono un fattore di rischio per la piaga degli incendi. In questa triangolazione negativa, nello scorso numero di Belpaese (la cui copertina era dedicata proprio a quest’argomento) sono state raccolte voci in effetti non veritiere sul modus operandi della centrale che sfrutta le biomasse per produrre energia a Calimera (nella foto). Quest’ultima, secondo alcuni, utilizzerebbe legna importata dalla Calabria, vanificando così uno scopo importante delle centrali: il servizio di raccolta delle ramaglie. Ma a queste voci, non suffragate da fatti, il team della Fusis Srl, che gestisce l’impianto di Calimera, non ci sta e, carte alla mano, sottolinea come il loro obiettivo sia concentrato operativamente su direttive virtuose: produrre energia pulita, costituire un termine importante per l’economia locale e fornire un servizio gratuito di raccolta dei residui di potatura degli ulivi. Abbiamo così raggiunto la squadra di giovani imprenditori salentini alla guida dell’impianto, che ci hanno raccontato di un autentico gioiello d’alta tecnologia. Sono loro, a spiegarci tecnicamente come la centrale si alimenti soprattutto di ramaglie -le parti finali del ramo tagliato- e materiale raccolto esclusivamente in Salento, mai proveniente da altre zone. “L’impianto di Calimera è considerato in Europa un modello per la sua mo- dernità ed efficienza che nel 2012 ha ricevuto una pubblica attestazione da Legambiente. Un successo tutto salentino peraltro, che alimenta un indotto importante: basti pensare alle aziende agricole convenzionate con noi e chiamate a raccogliere gratuitamente gli scarti della potatura per poi portarli in centrale e trasformarli in energia pulita. La nostra azienda è nata da un gruppo di giovani im- prenditori che vive sul territorio con le proprie famiglie: non una multinazionale. Noi siamo persone vere che vivono e lavorano qui, impegnandosi per il progresso del territorio”. Lo sfogo dei nove addetti alle operazioni va oltre e tacita anche le voci su ipotesi di combustibile diverso dal legno e ‘poco pulito’: “Quest’affermazione è sbagliata, gratuita e ingiusta. La struttura e la composizione della caldaia, infatti, non è idonea a bruciare alcun tipo di materia prima che non sia biomassa legnosa”. Ci parlano ancora di numeri: 21mila tonnellate di ramaglie bruciate in due anni per un processo controllatissimo e premiato dall’Europa grazie l’impatto ambientale che genera. “Comprenderete -proseguono dalla Fusis- quanto sia importante per noi che amiamo il nostro territorio investire in comunicazione, soprattutto con il fine di sensibilizzare i proprietari delle campagne ad usufruire del servizio che offriamo gratuitamente per smaltire gli scarti della potatura e vincere così il fenomeno dei roghi abusivi, producendo energia pulita. Certo -concludono-, perché tutto ciò abbia effetto è importante che ci sia una sinergia tra tutti gli attori coinvolti per convergere verso l’interesse dell’ambiente e dell’economia locale”. M. Maddalena Bitonti Il ciclo dei biocombustibili Le biomasse sono utilizzate per produrre energia pulita, giacché rilasciano nell’ambiente la sola anidride carbonica, in precedenza assorbita dalle piante che entrano nel processo di trasformazione; anche lo zolfo e gli ossidi di azoto vengono rilasciati in percentuali nettamente inferiori rispetto ai combustibili fossili, come il carbone. In nord Europa queste prassi sono ormai consolidate: la maggior parte degli scarti della lavorazione di carta e legno alimentano centrali termiche per produrre energia da biomasse; al contempo evitano costosi processi di stoccaggio in discariche e smaltimento. Non dimentichiamo che per un processo effettivamente valido, dal punto di vista dell’impatto ambientale è fondamentale che le centrali siano di piccole dimensioni ed utilizzino biomasse locali, evitando il trasporto da luoghi lontani. In questo modo ciò che sino a poco tempo fa costituiva un costo in termini economici e ambientali è diventato oggi una risorsa, per questo l’Unione Europea ha deciso di scommettere e investire su questa fonte, al pari dell’eolico. 9 20 ottobre 2012 10 lecce 20 ottobre 2012 L'Us Lecce ricorre il “suo” Tesoro Dopo 18 anni di gestione della famiglia Semeraro, il club giallorosso passerà entro mercoledì prossimo sotto la guida della famiglia di imprenditori originari di Spinazzola Slittano le date, ma l’Us Lecce è destinata a cambiare proprietà. Sale sulla tolda di comando la famiglia Tesoro. Saluta dopo 18 anni di gestione la famiglia Semeraro. L’annuncio ufficiale era programmato per questo giovedì, invece la firma tra le parti davanti al notaio avverrà nella prossima settimana. A far slittare il passaggio di consegne è stata la ratifica degli atti delle assemblee dei soci ordinaria e straordinaria di mercoledì scorso. L’incontro per la firma definitiva avverrà lunedì o al massimo mercoledì prossimo. Così arriverà l’ultimo atto di una lunga e travagliata trattativa partita nello scorso ottobre. Allora Savino Tesoro, imprenditore originario di Spinazzola e residente nel bergamasco (con la residenza estiva fissata da dopo il 2000 a Torre Lapillo), ha manifestato l’interesse ad acquistare il Lecce, proponendosi all’advisor UniCredit (a cui è stato affidato il mandato di vendere il club da parte dei Se- Giovanni Semeraro meraro il giorno dopo la salvezza del maggio 2011). A dicembre c’è stato il primo contatto tra le due parti. Nello scorso marzo, alla vigilia di Lecce-Cesena, i Semeraro ed i Tesoro sono stati pronti ad annunciare l’accordo per la vendita della società, ma poche ore dopo Andrea Masiello ha confessato la combine nel derby Bari-Lecce. E così si è aspettato lo scorso 22 giugno per formalizzare il contratto preliminare di vendita, dove le due parti hanno cercato le clausole per cautelarsi in caso di retrocessione sul campo e per responsabilità diretta. Il Lecce riparte dalla Prima Divisione, secondo le accuse di combine della giustizia sportiva. Ed in questo ottobre c’è Savino e Antonio Tesoro (Paliagafoto.it) stata l’accelerata nel passaggio di proprietà del club. La svolta è arrivata l’1 ottobre con l’incontro decisivo Semeraro-Tesoro. Così da lunedì scorso è partito il conto alla rovescia per la formalizzazione dell’atto con la cessione del club da Semeraro ai Tesoro. Secondo le indiscrezione si tratterebbe di un’operazione a costo zero. Per quanto riguarda i nuovi proprietari, la famiglia Tesoro rileverà eventuali debiti o crediti in Lega. L’operazione del passaggio di consegne verrà illustrata nella conferenza stampa (resta ancora da conoscere la data) da parte della nuova dirigenza del club. Nell’occasione verranno rivelati ufficialmente i nuovi quadri societari dell’Us Lecce. Per la famiglia Semeraro si chiude un’avventura alla guida dell’Us Lecce durata 18 anni: dalla C1 alla serie A, passando dalla B. Ha collezionato promozioni e retrocessioni sull’ascensore tra l’olimpo del calcio e la serie cadetta. Sono stati gli anni del rilancio di tecnici importanti come Delio Rossi, Zdenek Zeman, oltre ai talenti lanciati alle big come Vucinic, Ledesma, Bojinov. Ora comincia l’era dei Tesoro con la squadra di Franco Lerda dominatrice assoluta della Prima Divisione con talenti giovani come Falco e Chiricò. Ed altri tutti da scoprire come Malcore, Rosafio, Bustamante. Pasquale Marzotta Filobus, via libera al pre-esercizio. E a novembre si raddoppia Soddisfatto l’assessore comunale alla Mobilità e ai Trasporti, Luca Pasqualini: “Salgono a otto i veicoli messi a tutt’oggi in servizio” Col nullaosta della Commissione per l’Agibilità varata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il pre-esercizio sulla linea 1 del filobus di Lecce potrà cominciare. Il percorso prevede le seguenti tappe in entrambi i sensi di marcia: viale Gallipoli; viale Marche; viale Alfieri; viale Leopardi, viale Foscolo; viale Calasso; viale dell’Università per poi ritorna- Foto di Antonio Castelluzzo re a viale Gallipoli. La Commissione (costituita dal direttore di esercizio della Sgm, Silvano Cavaliere, e da Carlo De Matteis, dell’Assessorato alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Lecce), dopo aver portato a termine le verifiche e ad aver dato il via libera al pre-esercizio della linea 1, ha provveduto a porre in servizio altri due filobus che, come naturale che sia, sono stati collaudati al meglio onde evitare spiacevoli sorprese e garantire al meglio la sicurezza di utenti e conducenti. Le verifiche sugli impianti frenanti sono state eseguite dalla Motorizzazione civile; le prove di assorbimento, di isolamento e di simulazione di una vasta serie di guasti, invece, sono state eseguite in strada e le simulazioni di corto circuito all’interno delle sottostazioni elettriche. Assai soddisfatto l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti, Luca Pasqualini (nella foto): “Il conseguimento di questi risultati -ha osservato- porta ad otto il numero dei veicoli messi a tutt’oggi in servizio e fissa per metà novembre l’esercizio definitivo della linea 1. La durata del pre-esercizio sulla stessa linea, Palazzo Carafa apre le porte ai Salento Dragons e alle Vibrie Il sindaco Perrone: “Il football americano è una disciplina meno diffusa di altre, ma di sicuro affascinante” A Palazzo Carafa martedì scorso sono state presentate alla stampa le formazioni dei Salento Dragons e delle Vibrie. Se i Dragons costituiscono una realtà conosciuta avendo ben figurato nel campionato maschile di football americano a nove, le Vibrie rappresentano una novità assoluta per il sud Italia, essendo il primo sodalizio al femminile a vedere la luce. È stato piacevole constatare l’attenzione che l’Amministrazione comunale ha prestato verso le due squadre: soprattutto in un periodo in cui l’attenzione in ambito sportivo è catturata quasi totalmente dalle vicende sportive e societarie dell’Us Lecce, dare visibilità ad uno degli sport “minore” è assai importante sotto tutti i punti di vista. Il sindaco Paolo Perrone, presente alla conferenza stampa, non ha nascosto la propria soddisfazione: “Mi hanno colpito molto la passione e l’impegno che ci mettono ragazzi e ragazze per una disciplina sportiva poco diffusa -ha osservato il primo cittadino-. Il football americano l’ho conosciuto soprattutto grazie all’amicizia con alcuni giocatori che hanno indossato la maglia della Nazionale italiana”. E, in conclusione, il football è “uno sport bello e affascinante, per questo invito i miei concittadini ad andare a vedere le partite dei Salento Dragons: sono sicuro che si faranno rispettare disputando un ottimo campionato”. Intanto, va rammentato l’impegno sociale delle Vibrie, le quali compariranno in qualità di testimonial nel calendario della Lilt, dedicato alla lotta ai tumori al seno. (F.C.) che partirà già in questa settimana, è stata infatti indicata dalla Commissione in tre-quattro settimane e consentirà di dotare del necessario brevetto di guida altri 16 conducenti della Sgm, già fruitori del previsto corso teorico. La scorsa settimana -ha proseguito- è arrivato a Lecce il primo dei quattro veicoli ancora in Belgio”. Infine, come già annunciato dallo stesso Pasqualini, è arrivato a Lecce anche il secondo veicolo proveniente dal Belgio. Francesco Covella 11 20 ottobre 2012 “LA BELLEZZA DELLA FEDE” NELLE ICONE DI ANTONIO BONGIORNO Sarà presentato sabato 20 ottobre alle 11 presso l’Open Space di Palazzo Carafa il volume dal titolo La Bellezza della fede - Meditare il Credo con le icone di Antonio Bongiorno (Edizioni Paoline), nel quale l’autore, iconografo e diacono permanente dell’Arcidiocesi di Lecce, “offre un’occasione particolarmente propizia per approfondire i misteri della fede cristia- Turismo religioso: nuove strategie per l’economia locale Il 26 ottobre partirà da Lecce un ciclo di eventi dedicati a questa importante risorsa per il nostro territorio Dopo il successo raccolto con il primo Congresso Internazionale sul Turismo religioso nel 2009, la cattedra di Geografia Economico-Politica del Dipartimento di Beni Culturali dell’Ateneo salentino ha organizzato un secondo evento internazionale dal titolo Sustainable Religious Tourism - Commandments, Obstacles & Challenges che partirà da Lecce il 26 ottobre e approderà domenica 28 nelle sale di Palazzo Gallone a Tricase. Il think tank di caratura internazionale si giova della collaborazione dell’Università di Haifa, di Ludwig Maximilians Università di Monaco, Alma Mater Università di Bologna, ATLAS alle quali si aggiungono l’Università di Waikato, Nuova Zelanda, l’Associazione Via Francigena Pugliese e l’Accademia delle Belle Arti di Lecce. Due gli obiettivi prioritari su cui si focalizzerà l’attenzione degli esperti: avviare un dibattito sugli aspetti teorici e applicativi delle relazioni esistenti tra il turismo religioso e gli ambienti che lo ospitano, nonché analizzare le relazioni complesse tra questi due elementi. Come sottolinea Anna Trono, docente di Geografia Economico-Politica del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e organizzatrice dell’evento, “porre attenzione al turismo culturale/religioso significa creare nuove occasioni di sviluppo locale, diversificando i “motivi di visita” del turista, e collegando i luoghi sacri ad altri fattori di interesse paesaggisti- co-culturale ed economico. È un tipo di turismo che non solo ha importanti implicazioni sotto il profilo sociologico e antropologico ma che produce anche forti impatti a livello di attività economiche e sviluppo locale. Tuttavia, esso può influenzare positivamente ma anche negativamente l’ambiente ospite”. Fine ultimo dei tre giorni dedicati a quest’argomento sarà quello di individuare soluzioni pratiche di pianificazione e gestione per migliorare le esperienze turistiche religiose e il funzionamento sostenibile dell’attività turistica. Termini questi ultimi di un’equazione strategica per il Salento, sia per la centralità del turismo come volano dell’economia, sia per l’importanza di uno sviluppo in armonia con le numerose aree protette presenti in Salento, che proprio il mese scorso hanno ottenuto il prestigioso conferimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile. M. Maddalena Bitonti na proposti dal Credo a partire da alcune immagini, che di essi sono una meditazione” come scrive nella prefazione l’arcivescovo Rino Fisichella. Le icone di Antonio Bongiorno saranno esposte a Lecce presso il Castello Carlo V, dal 31 ottobre all’11 novembre (orario: 10/12.30 e 18/20.30). Enzo Iacopino a Lecce a sostegno dell’informazione precaria Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino (a destra nella foto, insieme al vicepresidente del Consiglio regionale dell’Ordine Pierpaolo Lala),sarà nuovamente a Lecce venerdì 26 ottobre (presso le Officine Cantelmo alle 10.30). Si tratta della seconda visita ufficiale dopo il primo incontro del giugno scorso, quando Iacopino prese coscienza dell’insostenibile situazione che attanaglia ancora oggi tutti i settori dell’informazione salentina. Iacopino fu sollecitato dalla grossa mole di proteste scaturite a margine del licenziamento dell’operatore televisivo di Canale 8, Vincenzo Siciliano, “reo” d’aver denunciato pubblicamente di non percepire lo stipendio da diversi mesi. Dopo pochi giorni venne costituito il movimento “Informazione Precaria” che, dopo l’incontro in Prefettura alla presenza di sindacati ed editori, promosse la petizione sull’equo compenso. Petizione che Enzo Iacopino ha sostenuto fattivamente insieme a tutti gli atri movimenti di protesta sparsi per l’Italia. Probabilmente si è giunti ad una svolta importante: la legge sull’equo compenso, infatti, dovrebbe essere varata dal Senato entro la prossima settimana. Ma la protesta continuerà. Sì, perché il quadro generale dell’informazione territoriale va facendosi (se possibile) sempre più tetro, e le drammatiche dimissioni in diretta televisiva del direttore di Canale 8, Gaetano Gorgoni, rappresentato solo la punta di un iceberg in un settore dove regna l’illegalità -fatte salvo alcune isole felici-, anche e soprattutto a causa della crisi economica. Da parte di tutti gli operatori della comunicazione l’augurio che il presidente Iacopino continui nella sua azione di lotta e di denuncia in prima persona. (F.C.) 12 20 ottobre 2012 maglie Coro di voci in difesa del “Michela Tamborino” Il Consiglio comunale si è espresso per il mantenimento dei reparti di Day surgery, spostati a Poggiardo per manutenzione. Pressione sui vertici Asl per conoscere i tempi dell’attivazione della Casa della Salute Scongiurato lo smantellamento dell’ultimo tassello dell’ospedale di Maglie. Ne è convinto il sindaco Antonio Fitto, promotore, assieme presidente del consiglio Giorgio Tronci e al consigliere Udc Mario Chirilli, di un Consiglio comunale straordinario sul presunto trasferimento dei reparti di Day surgery da Maglie a Poggiardo per la manutenzione delle sale operatorie magliesi. La nota della Asl dei giorni scorsi che imponeva di trasferire nella città messapica le attività condivise fino ad allora con Maglie, aveva preoccupato i consiglieri e di conseguenza anche l’intera città, preoccupata che fosse arrivato il colpo definitivo per una struttura oramai moribonda come l’ospedale “Michela Tamborino”. “La decisione di trasferire l’attività di day surgery chirurgico, oculistico e dermatologico in altra struttura -si legge nel documento approvato congiuntamente dai capigruppo consiliari- ha allarmato i consiglieri comu- nali di Maglie e il senso di incertezza e disagio è stato rafforzato anche dalla mancata individuazione del Direttore del Distretto di Maglie. Infatti, mentre negli altri distretti che, nel periodo estivo si erano trovati senza un responsabile è stato nominato un direttore, per quanto attiene al Distretto di Maglie non si è proceduto nello stesso modo, ingenerando così anche il timore che si volesse ridimensionare l’importanza del distretto di Maglie”. Durante l’incontro Osvaldo Maiorano, direttore sanitario del “Veris Delli Ponti” di Scorrano, in rappresentanza del direttore generale Valdo Mellone, ha illustrato le motivazioni tecniche che avrebbero portato all’adozione di quell’ordine di servizio, tranquillizzando i consiglieri, assicurando la sospensione di qualsiasi attività finalizzata al trasferimento. La discussione sul day surgery è stata occasione per chiarire le motivazioni della mancata attivazione della Casa Quando il vintage fa beneficenza In programma nelle giornate del 20 e 21 ottobre e 1° novembre un’iniziativa benefica nata dalla collaborazione di Candido 1859 con l’associazione Onlus “Per un sorriso in più” In collaborazione con la Onlus di Lecce “Per un sorriso in piu” - Associazione Genitori Onco-Ematologia Pediatrica, il concept store Candido 1859 organizza un “Vintage Market” il cui ricavato sarà interamente devoluto all’associazione stessa, che realizza supporto globale, permanente e gratuito all’Unita Operativa di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale “V. Fazzi” di Lecce attraverso acquisto macchinari, inserimento unita a sostegno dell’equipe sanitaria, formazione personale di reparto, finanziamento di contratti di formazione per medici specializzandi, corsi per volontari e organizzazione convegni, attività quotidiana di accoglienza e animazione. Inoltre svolge attività di volontariato presso i Reparti Pediatria degli Ospedali di Lecce, Tricase e Galatina. Nello specifico l’evento si realizzerà in due momenti: il primo, sabato 20 (orario 9.30/13 e 16.30/21) e domenica 21 ottobre (orario 17/21), consentirà a chi vuole donare, recandosi presso lo showroom Candido, un oggetto vintage preso da casa, in stile e possibilmente vendibile. In cambio Candido 1859 riconoscerà loro uno sconto del 20% sugli acquisti di abbigliamento che saranno effettuati in queste due giornate. Il secondo avrà luogo giovedì 1° novembre: nella giornata di Ognissanti sarà aperto per realizzare il Vintage Market vero e proprio, in cui tutti gli oggetti raccolti saranno messi in vendita direttamente dall’associazione ed il ricavato servirà a finanziare le attività della stessa. Cosi facendo Candido 1859 consente, in un momento oggettivamente difficile per le famiglie, di acquistare capi ed accessori d’abbigliamento uomo, donna e bambino con la solita qualità e stile da sempre proposti ad un prezzo più accessibile facendo -cosa più importante- contemporaneamente del bene. Per informazioni: Candido 1859 - tel. 0836.423208, mail: [email protected]. della Salute come previsto dal Piano Regionale. “Nei mesi passati il sindaco -precisano i capigruppo- il sindaco Antonio Fitto aveva più volte chiesto al Direttore generale della Asl il motivo della mancata attivazione della Casa della Salute, nonché i tempi necessari, essendo decorso inutilmente il termine previsto, ricevendo rassicurazione che la nuova struttura sarebbe stata comunque avviata”. Il documento propone quindi la revoca immediata del trasferimento delle attività di Day Surgery di Maglie, la convocazione di un incontro tra una delegazione del Consiglio Comunale guidata dal Sindaco e Direttore Generale della ASL per definire tempi e modalità di nomina del Direttore del Distretto, di conoscere i tempi di attivazione e contenuti della Casa della Salute. Due gratta e vinci fortunati Settimana fortunata quella vissuta presso la “Curva del Tabaccaio” di via Montegrappa dove due fortunati e anonimi vincitori hanno portato a casa, in due giorni differenti, 10mila euro ciascuno grattando due gratta e vinci uno della serie “Cominciamo bene” e l’altro del “Miliardario”. Il primo ha portato a casa il premio trovando il simbolo della “marmellata” il secondo invece grattando il numero vincente del 39. Ad entrambi gli auguri per questa inaspettata vincita che di certo non cambia la vita ma di sicuro dà una boccata d’ossigeno. Giuseppe Bellimbeni 13 20 ottobre 2012 tricase Missione in Gran Bretagna per gli studenti di Tricase Un’interessante esperienza è stata vissuta dagli allievi dello “Stampacchia” per arricchire il proprio curriculum e consolidare la conoscenza della lingua inglese Per la prima volta 30 studenti meritevoli delle terze, quarte e quinte classi, frequentanti il liceo Scientifico - Classico “G. Stampacchia”, hanno trascorso tre settimane in college nel Regno Unito per approfondire lo studio delle lingua internazionale. Grazie agli interventi formativi del Pon C1FSE02-Por Puglia -2012- 226, Il Prefetto spegne le polemiche dei segretari comunali Si placa lo scontro sulla convenzione per l’esercizio associato del servizio “part time” di segreteria comunale Le accuse mosse attraverso un documento a firma di cinque segretari comunali nei confronti del sindaco di Tricase, Antonio Coppola, per aver affidato in convenzione la segreteria di Palazzo Gallone associandosi ad altri Comuni per tale servizio, vengono respinte dal prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta (nella foto). “Come è noto -precisa il prefetto- la materia è disciplinata dall’art. 98 del decreto legislativo 267/2000 e dell’art. 10 del DPR 465/97 che prevedo- no la possibilità, per i Comuni le cui sedi siano ricomprese nell’ambito territoriale della stessa sezione regionale dell’Agenzia, di stipulare tra loro, anche nell’ambito di più ampi accordi per l’esercizio associato di funzionari, convenzioni per l’ufficio di segreteria”. Il prefetto sottolinea inoltre che lo schema di convenzione è stato deliberato rispettivamente dai consigli comunali di Corsano, Tricase e Salve con presa d’atto della Prefettura di Bari in quanto “le scelte operate dalle citate amministrazioni comunali paiono coerenti con il det- tato normativo vigente che attribuisce piena autonomia decisionale agli enti locali”. Sulla questione delle convenzioni rimarca il prefetto, negli anni scorsi è stata coinvolta l’ex Agenzia nazionale dei segretari, l’Anci e le organizzazioni sindacali. “Si soggiunge infine -conclude la nota del prefetto di Lecce- che le forti critiche espresse nei confronti delle scelte operate dal sindaco di Tricase non sembrano trovare fondamento nella vigente legislazione sulla materia in questione, così come interpretata dalle pronunce della giustizia amministrativa”. (G.N.) moduli “English in progress for Europe” ed “English for European citizens”, gli studenti, scelti nell’ambito dell’Istituto per profitto e reddito, accompagnati dalle docenti tutor Gina Zaccaro, Teresa Citto, Rosalba Caruso e Oronza De Matteis, hanno partecipato al percorso linguistico d’alto livello. Alle intense giornate di studio si sono alternate visite guidate in varie città con escursioni a Londra, Oxford, Bath, Stonehenge e Windsor (National Gallery, British Museum, Science Museum, Natural History Museum, Ashmolean Museum, Christ Church College, le Terme romane). I liceali hanno così avuto modo di sperimentare la vita delle grandi metropoli, utilizzandone i servizi ed osservando usi e costumi. “Un soggiorno motivante e soddisfacente -sostengono le professoresse accompagnatrici- per partecipazione, puntualità, interesse, disponibilità, rispetto delle regole, allegria e simpatia dei partecipanti”. Nonostante il corso d’inglese Reading - Londra, completamente gratuito, si sia svolto dal 6 al 27 set- tembre scorso, coincidendo con l’inizio dell’anno scolastico in Italia, le assenze degli allievi dalla scuola non sono state considerate, in quanto si è trattato comunque di attività didattica. La finalità dell’intenso stage è stata la preparazione all’esame PET Cambridge, che si è svolto qualche giorno fa nell’aula magna del liceo Scientifico – Classico “Stampacchia” con eccellenti risultati nella conoscenza della lingua inglese. Un progetto promosso dal dirigente scolastico Salvatore Piccinni -che da quest’anno è in pensione- e incentivato dal nuovo capo d’Istituto, Mauro Polimeno. Una certificazione Pet (Cambridge Preliminary English Test) molto preziosa da sfruttare in numerose Università ai fini del conseguimento dell’idoneità per l’esame di inglese. Come dire, gli studenti avranno un esame in meno da preparare per il futuro. A conclusione del percorso, ragazzi, genitori e docenti si sono ritrovati nella biblioteca del liceo per la socializzazione dell’esperienza e un momento di convivialità. Giovanni Nuzzo 14 20 ottobre 2012 15 poggiardo 20 ottobre 2012 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO L’arte delle marionette Una mostra internazionale di antichi burattini e marionette voluta dal Consorzio dei Servizi Sociali per rispolverare un’arte magica e antica Come dare vita ai sogni; quei sogni genuini, puri, innocenti e magici che caratterizzano la giovinezza. Si tenterà di fare proprio questo nei prossimi giorni a Poggiardo, dove verrà ospitata presso le sale del Palazzo della Cultura di piazza Umberto I l’esposizione internazionale di bastoni e burattini “L’Arte di muovere i Sogni”, una mostra di marionette, burattini, teatrini e molto ancora. La manifesta- zione avrà una durata di dieci giorni, dal 20 al 28 ottobre prossimi, ed è stata realizzata dal Consorzio per i Servizi Sociali dell’Ambito di Poggiardo, dal Comune di Poggiardo e dall’associazione “Teste di Legno” di Galatina, con il patrocinio dell’Unima (Unione Internazionale Marionette) e della Uil; una iniziativa, inoltre, a cui parteciperanno tutte le scuole dei quindici comuni aderenti al Consorzio. Obiettivo della mostra è quello di diffondere e promuovere, soprattutto nelle scuole, una nobile arte antica, ma non ancora completamente dimenticata e di cui l’Italia rappresenta storicamente una delle scuole più prestigiose; sarà inoltre anche l’occasione per ammirare una importantissima collezione di marionette, burattini e teatrini che conta oltre settecento pezzi provenienti da tutto il mondo e risalenti anche alla fine dell’800. In sostanza, si può definire l’esposizione come una sorta di viaggio in giro per il mondo tra gioco, teatro, tradizione, ma anche innovazione. D’altronde, questa è anche la missione dell’associazione “Teste di Legno” che vede nell’appuntamento di Poggiardo non solo un tappa da cui passare per raggiungere questo obiettivo, ma anche una nuova opportunità di continuare a divulgare quella che era la più grande passione di Attilio Monti, maestro burattinaio scomparso nel 2003 in grado di trasformare un pezzo di legno in una vera e propria opera d’arte. Una mostra quindi contenente marionette, burattini, scenografie in miniatura per i teatrini, baracche per recitazione, marionette orientali, nonché una serie di antichi teatrini con relative marionette-giocattolo; il tutto, offerto all’ammirazione dei più piccoli, con l’obiettivo di portarli alla scoperta dell’antica arte del teatro delle figure animate, e degli adulti, così che possano per un attimo tornare bambini. Alessandro Chizzini Quando la realtà supera la fantasia Smascherata a Leverano una simulazione, molto ben studiata, di violenza sessuale La vicenda ha dell’incredibile. Il tutto trae origine dalla rottura della relazione sentimentale tra S.G., una quarantenne leveranese, e B.M., coetaneo di Salice Salentino. Quest’ultimo, circa un mese fa, decide di interrompere la relazione con S.G. per tornare, pentito, dalla moglie. La signora S.G., però, non si da pace: telefona, si apposta, supplica, pretende con la forza; unico suo obiettivo è tornare insieme. Capito che non c’è più nulla da fare passa ad ordire una vendetta. Così coinvolge F.L., cinquantenne leveranese, che a sua volta le si sta affezionando. F.L. è disposto a fare tutto per conquistare S.G. Insieme pensano di far arrestare B.M. F.L. coinvolge la figlia, F.E., venticinquenne leveranese, e la signora che va a fare le pulizie in casa sua, C.M, leveranese quarantacinquenne. L’altro ieri F.L. chiama B.M. e gli dice di passare alle 11.30 circa, nei pressi della sua terra per recuperare uno scatolone: B.M. si occupa, tra l’altro, di piccole spedizioni. Alle 12 di ieri C.M. chiama il 112 e racconta, allarmata, che poco prima, mentre si trovava a fare le pulizie in casa di F.L., ha sorpreso un ladro in casa, che dopo aver messo a soqquadro tutto aveva provato a violentarla. Le sue urla e l’accorrere, provvidenziale, di F.E. l’avevano salvata dal peggio. I carabinieri della Stazione di Leverano che accorrono in casa vedono C.M. stesa sul divano, con la gonna sollevata, ed F.E. che le ap- plica una borsa del ghiaccio sul ginocchio, poiché divincolandosi dalla presa aveva sbattuto ad uno spigolo. Tutt’intorno una confusione generale: la classica scena della “visita” dei topi d’appartamento; tuttavia ai militari il caos appare un po’ troppo “ordinato”: le cose sembrano siano state “posate” a terra, non lanciate. Scatta comunque la caccia all’uomo, B.M., che viene trovato quattro ore dopo. Portato in caserma fornisce un alibi. Quella mattina si trovava a Campi. Alibi confermato da testimoni in serata. L’evento che ha mandato a monte il meticoloso piano è stato un imprevisto impegno di lavoro che lo ha trattenuto a Campi, non consentendogli di passare dalla proprietà di F.L., suo conoscente, a Leverano. La finta molestata, C.M., la finta testimone, F.E., l’adescatore, F.L. e l’amante ferita organizzatrice del piano, S.G., crollati in tarda serata sotto il peso delle loro contraddizioni, sono state denunciati in stato di libertà in concorso per il reato di Calunnia. Fonte: Arma dei Carabinieri Comando provinciale di Lecce 16 20 ottobre 2012 17 20 ottobre 2012 galatina Fumi sospetti nella zona industriale Il consigliere comunale di opposizione Giuseppe Viva lancia l’allarme sui roghi, accompagnati da odori nauseabondi, che si verificano sempre più spesso nella periferia della città La denuncia parte da consigliere comunale del Pdl Giuseppe Viva il quale segnala alcuni episodi sospetti che hanno allarmato non poco l’esponente politico. “Queste emissioni di fumo -dice Vivasi ripetono da alcuni mesi e si verificano soprattutto nelle ore notturne quando evidentemente, la sorveglianza sul luogo e scarsa; le caratteristiche delle colonne di fumo non ci lasciano tranquilli in quanto non possiamo sapere con precisione cosa si bruci; i dubbi sulla tossicità di quelle emissioni sono forti a giudicare dal cattivo odore che si percepisce”. La segnalazione dell’esponente politico di opposizione a Palazzo Orsini punta ovviamente a salvaguardare una vasta area che già da tempo è al centro di numerosi episodi di degrado dalla presenza di discariche abusive fino alla smaltimento di materiale tossico come vernici ed olio. “Agli autori di questi fatti chiediamo di smetterla -afferma Viva-, alle Istituzioni chiediamo un maggior controllo del territorio, in particolare quello delle periferie e le aree industriali da tempo nel mirino di persone prive di sensibilità ed incivili. È un impegno che dovrebbe essere di tutta la collettività, in realtà sono sempre pochi quelli che sono a conoscenza dei gravi rischi per l’ambiente e per la salute della collettività; quelle emissioni di fumi potrebbero contenere dei veleni che portereb(Foto di repertorio) bero gravissimi danni per tutti i cittadini di un territorio molto ampio”. Secondo il consigliere comunale, l’inquinamento dell’aria nella nostra città supererebbe di gran lunga i livelli di tollerabilità: inutile sottolineare che se ciò fosse vero un pericolo serio incomberebbe sulla salute dei cittadini e dell’ambiente tutto. Sulla questione intervengono anche un gruppo di cittadini che frequentano la zona fieristica, un’area collocata nei pressi della zona industriale. “A sera inoltrata promanano degli odori nauseabondi -spiegano-. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto l’intervento degli organi di pubblica sicurezza perché facessero luce sulla vicenda”. L’area in questione non è certo un buon esempio di rispetto per l’ambiente. Rifiuti di ogni tipo e odoro nauseabondi durante le ore serali gravitano nella zona. Da qui la protesta di alcuni consiglieri comunali che nei mesi scorsi denunciava la presenza di alcune discariche a cielo aperto alle spalle del Quartiere fieristico. Gianfranco Tundo casarano Tutti in campo per dire “no” ai pregiudizi Nei giorni scorsi si è svolta la manifestazione “Baseball & Social” alla quale hanno preso parte i ragazzi diversamente abili dell’associazione “Nova Vita” di Casarano Quando lo sport e la solidarietà si incontrano, non c’è spazio per i pregiudizi. Lo sanno bene i responsabili dell’associazione per diversamente abili “Nova Vita” di Casarano e degli Angels Baseball Matino che hanno dato vita ad un innovativo progetto di integrazione sportiva e sociale, guadagnandosi il plauso della Federazione italiana baseball e softball. La manifestazione, svoltasi nei giorni scorsi al Delle Castelle di Matino, ha coinvolto in un clima di festa ed allegria gli atleti e le atlete degli Angels Matino, del Matino baseball e dei Tritons Taranto e decine ragazzi e bambini con le rispettive famiglie, ha avuto il suo momento clou nell’esibizione dei ragazzi diversamente abili di “Nova Vita” che, dando seguito al progetto di introduzione al baseball nel quale sono coinvolti da pochi mesi, hanno dato vita ad un’avvincente sfida a suon di battute, prese ed eliminazioni. “Dal punto di vista pedagogico -spiega il presidente dell’associazione, Christian Fattizzo- il baseball è uno sport che, rispetto ad altre discipline, si presta molto bene all’inserimento e all’avviamento sportivo di ragazzi con disabilità”. Incontenibile l’emozione del presidente degli Angels, Fabio Corsano. “È stato talmente emozionante -dichiara Corsanoche qualunque commento non renderebbe l’idea. La manifestazione è andata molto meglio di quanto potessi mai sperare. Dodici ore non stop nel campo da gioco con piccoli, grandi, genitori e ragazzi down, con balletti e musical serale dei ragazzi diversamente abili che hanno visibilmente commosso il pubblico. I ragazzi non avevano voglia di smettere, tanto che abbiamo dovuto tirarli via dal campo quasi con la forza. Una partecipazione mai vista da parte delle famiglie. Una festa continua con palloncini, balletti, guantoni e palline. Ab- biamo potuto finalmente vedere lo sport restituito alla sua naturale dimensione, quella cioè di mezzo privilegiato per socializzare, divertirsi e, soprattutto, superare le barriere mentali e fisiche che ci circondano. Non si tratta di una visione romantica dello sport. I ragazzi che giorno dopo giorno vediamo crescere sul campo ed il successo della manifestazione sono la prova che un modo sano di concepire e praticare lo sport è possibile e sono impaziente di dimostrarlo a tutte le società in tutti i campi da baseball d’Italia”. Alberto Nutricati nardò Il “San Giuseppe Sambiasi” chiude i battenti E su Palazzo Personè piovono critiche “State provocando gravi danni alla città! Dimettetevi!”: a lanciare l’urlo contro la classe politica cittadina è Francesco Antico, del comitato civico “Spes Civium”, il sodalizio che si batte in città contro la chiusura dell’ospedale. Nei giorni scorsi i reparti di Medicina e Geriatria hanno subito il blocco dei reparti, atto che sancisce la fine, ormai definitiva, del “San Giuseppe Sambiasi”. L’ingegnere neretino ha così diramato una durissima nota. “L’Amministrazione comunale -ha tuonato Antico- è stata a guardare ed a guardarsi bene dal mettersi in prima linea per difendere un bene insostituibile della comunità, donatoci nel 1300”. Nel suo intervento Antico sottolinea anche la differenza di atteggiamento che il sindaco Risi avrebbe avuto, sempre sulla questione ospedale, rispetto a molti suoi colleghi pugliesi. “Tutti gli altri ospedali hanno visto il loro Sindaco in prima linea, agguerrito, a difesa anche dell’indifendibile. Il Sindaco di Lecce inveisce continuamente contro la Direzione sanitaria per il ‘Vito Fazzi’, il Sindaco di Casarano ha ottenuto il punto nascita mentre era in procinto di soppressione, il Sindaco di Copertino, nonostante il suo Ospedale sia pericolosissimo ed inadeguabile, non decide di chiuderlo, rischiando denunce personali!”. La nota di Antico contiene anche un amaro elenco di situazioni che vedrebbe la città arrendersi e “soccombere” nell’indifferenza della politica cittadina: “La chiusura del Tribunale e degli uffici del Giudice di Pace, il Distretto Scolastico, la condotta fognaria, il futuro della gloriosa squadra di calcio, l’abbandono del Parco di Portoselvaggio sono alcuni grossi problemi, urgenti, da risolvere. Per fortuna -conclude il professionistasono presenti a Nardò comitati civici e associazioni di volontariato che sostituiscono in modo egregio, ma certamente ingiustificato, la pubblica amministrazione”. Stefano Manca 18 20 ottobre 2012 Per segnalazioni: REDAZIONE DI BELPAESE via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le Tel./Fax: 0836.426350 e-mail: [email protected] spettacolo a cura di Claudia Mangione sáëáçåÉ=Çá=áåÑáåáíç= åÉää~=ãìëáÅ~= Çá=^Çãáê=pÜâìêí~à Con Mesimér, l’album “piano solo” prodotto e pubblicato da AnimaMundi, il noto strumentista e compositore di origine albanese dà corpo al suo profondo e articolato pensiero musicale Tradizione. È questo il leitmotiv del nuovo lavoro discografico di Admir Shkurtaj che, giunto in Salento nel 1991 allo scoccare del periodo di nuova fioritura della musica tradizionale, ne è divenuto oggi uno tra i più attenti conoscitori. Tradizione che in Mesimèr veste di sonorità contemporanee, balkan e jazz d’avanguardia, donandole fattezze inattese. Come ci racconta in quest’intervista. Mesimér. Cosa significa questo titolo? Mesimèr è la punta di una montagna che si trova dall’altra parte della sponda di Otranto, in provincia di Valona, dove sono nato. Dalla cima di Mesimèr si vede il canale di Otranto. È il punto di vista più alto per osservare come lo è la tradizione salentina, perciò è un’analogia tra il vedere geografico e quello artistico. Nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo è ravvisabile, a ben riflettere, un frammento di DNA comune che emerge nel linguaggio musicale. A tuo avviso ci sono punti di contatto tra la nostra musica tradi- zionale e quella del tuo paese? Non mi sembra che ci siano affinità, tranne un po’ nei canti corali. Purtroppo questo mare non ha solo unito, ma ha anche diviso e l’Albania ha sempre guardato piuttosto all’area Balcanica. Si tratta di modi diversi di intendere la tradizione. La pizzica, come ho letto, era circoscritta a quelle famiglie che facevano la cura del rito, in Albania invece la musica tradizionale era molto più diffusa, perché c’era solo quella. È stata presente in modo costante e non ha subito nessuna interruzione, come invece in Occidente dove dagli anni ’50 fino al boom economico si tagliano i ponti con la tradizione. In Albania il Comunismo l’ha nutrita e incoraggiata, anche se per comodità politiche, cioè per isolare dal resto del mondo occidentale. Tu affermi che in Albania vedete da sempre l’infinito nella tradizione. Mi spieghi? La tradizione albanese, e in genere quella balcanica, è talmente ricca di sonorità e di sfumature che la ritrovi ovunque, si mimetizza nello stridolìo della porta arrugginita, nelle gocce dell’acqua sulle superfici metalliche, ecc. L’ambito dei suoni tocca così tante sfere che si può paragonare addirittura alla grande musica del paesaggio sonoro, che è infinito. Come nasce Mesimér? Questo album non era nelle mie intenzioni, l’ha voluto fortemente Giuseppe Conoci di AnimaMundi, avendomi sentito suonare al pianoforte una pizzica, in cui giocavo con sonorità contemporanee, classiche e jazz. Mesimér è nato di getto in studio. Ho costruito sul momento delle storie, ad esempio in Pizzica di San Vito è come se ci fossero 5 perso- CD Ruti vuole dormire e altre storie – David Grossman Questa volta ci dedichiamo completamente ai bambini. David Grossman, non nuovo alla scrittura di testi per i piccoli, torna in libreria con un libro illustrato accompagnato da cd audio in cui le storie di vita quotidiana fanno da protagoniste: come la storia di Ruti, una bambina che al mattino non vuole alzarsi per andare all’asilo. Il papà non la sgrida ma le racconta come potrebbe essere la Come le hai trasfuse nelle melodie di musica popolare? Sì, è una parte del mio linguaggio ed è inevitabile che ad un certo punto arriva e ti chiede di uscire. L’importante è farlo bene, con proposito, come ho inserito elementi balcanici in Kali nifta, senza cioè che sembri una forzatura o un insert arbitrario. Tutto il contrario di quello che ha cercato di fare Bregovi quest’estate. Cosa ti ha dato il Salento? Sicuramente tantissimo. Le mie ragioni del venire in Italia non erano radicate nello svoltare economicamente la mia vita, erano legate ad un’Italia del sapere. L’Albania era molto opprimente dal punto di vista del linguaggio musicale, qui ho trovato la libertà di poter esprimere le mie idee e anche l’incoraggiamento a portarle avanti. Ho trovato l’apertura e la disponibilità delle persone ad accogliere a livello umano in tutti i sensi. Informazione pubblicitaria Le recensioni di Libri&Musica LIBRO naggi che si relazionano l’un l’altro finchè non prende il sopravvento quello che rappresenta la pizzica. Sono mie speculazioni visionarie su cellule del linguaggio della pizzica. Qui instauri una particolare fisicità con lo strumento. In Selfo, infatti, prepari il pianoforte con la copia di un giornale, in Kali nifta con un portacandele. Che valore le attribuisci? Il pianoforte è preparato con degli oggetti sulla cordiera, che suonati in quel punto fanno come se ci fosse un altro strumento, cambiando il suono. Con questi oggetti, che hanno solo un valore sonoro, il pianoforte diventa a momenti un mandolino, a momenti una chitarra o una percussione. In un cd “solo piano” hai poche opportunità, perciò per ogni brano ho cercato di costruire una storia diversa giocando proprio sulla diversità delle sonorità. Tu sei stato il diretto portatore in Salento delle ritmiche balkan, con cui tra l’altro colori i brani dell’album. sua vita restando a letto a poltrire mentre i compagni cresceranno, impareranno e diventeranno adulti. Grossman usa la sua sagace penna per raccontare ai piccoli la vita, puntando l’attenzione sul rapporto con i genitori, come già aveva fatto con il precedente libro sul genere, Storie per una buonanotte . Un libro per bambini dai 6 anni, che consigliamo anche agli adulti. Bonne Nuit – Diego Baiardi e Antonio Crepax Da anni Diego Baiardi, pianista e arrangiatore, si dedica alla ricerca e all’adattamento di musiche e canzoni provenienti da tutto il mondo per addormentare i bambini. È questo il contenuto dell’audiolibro Bonne nuit realizzato per Egea Distribution insieme a Guido Crepax e al figlio Antonio per la creazione dei disegni di una Valentina bambina e dei testi. In questo libro con cd audio si riuniscono così musica, disegno e scrittura. Al progetto hanno collaborato alcuni dei maggiori nomi della musica e del jazz italiani, da Tullio De Piscopo a Paolo Fresu, da Petra Magoni a Patrizia Laquidara. La rivisitazione delle ninne nanne in chiave jazzistico-acustica dona loro un’atmosfera magica, regalando a grandi e piccini emozioni e riflessioni stimolate da suoni, fumetti e magnifiche storie. MAGLIE Via Indipendenza - Tel. 0836.485642 [email protected] 19 20 ottobre 2012 Sabato 20 BALKAN TRIP DJ/LIVE SET LECCE, Il Barroccio – ore 22.30 Firmato da Giancarlo Dell’Anna e Marco Rollo “Balkan Trip” propone, con una formula di inarrestabile sperimentazione creativa, uno spettacolo altamente coinvolgente. Ed infatti dj Giancarlo, alla tromba, e dj Marco, al keyboard e al laptop, danno vita ad un dj/live set tutto da ballare. Info: 328.2114684. appuntamenti_eventi_curiosità Domenica 21 SABATO 20 DOMENICA 21 LUNEDI 22 BIODANZA E SCRITTURA CREATIVA CAPRARICA DI LECCE, Masseria Stali – ore 18 Non importa saper danzare o saper scrivere, quello che si richiede è sentire il desiderio di fare una nuova, piacevole esperienza. Tutti possono partecipare, donne e uomini di ogni età. Occorrente: abbigliamento comodo e calzini antiscivolo.A cura di Roberta Maria Greco e Rita Esposito. Info: 339.2398481. GIORNATA NAZIONALE DEL FOTOAMATORE CASARANO, Chiostro comunale - ore 9/20 L’Associazione culturale Photosintesi, in concomitanza con tutti i circoli UIF (Unione Nazionale Fotoamatori) d’Italia, celebrerà la “Giornata Nazionale del Fotoamatore”, giunta alla sua quarta edizione. Info: www.photosintesi.it. FEDRA LECCE, Cantieri Teatrali Koreja - ore 20.30 Il balletto in un atto Fedra vede affidare alla danza e alla musica uno dei capolavori del teatro classico greco. Ispirata alla tragedia di Euripide, narra le disavventure della nuova moglie di Teseo, Fedra innamorata, per un maleficio di Afrodite, del figliastro Ippolito. Lo spettacolo di Franzutti ambienta la vicenda nel ‘900 di D'Annunzio. Info: 0832.242000. LA SAGRA DE LA VOLIA CAZZATA MARTANO, centro Una festa lunga oltre 20 anni. Tanti ne conta fra lodi e successi la “Sagra de la Volia cazzata”, che anno dopo anno si è guadagnata la fama di evento clou dell’autunno salentino. I visitatori potranno gustare gratuitamente le tipiche “volie cazzate” (le olive schiacciate), oltre ai prodotti della tradizione agroalimentare locale. Info: www.voliacazzata.it. HARMONIUM: APERTE LE ISCRIZIONI MAGLIE, Scuola Superiore di Musica Harmonium – ore 17/19 Sono ancora aperte le iscrizioni ai corsi 2012/2013 della Scuola Superiore di Musica Harmonium: pianoforte, chitarra, batteria, violino, sax, canto, propedeutica musicale, inglese teatrale. È previsto a breve anche l’inizio del corso di flamenco. Piazza Bachelet n. 29, ang.Via Giannuzzi. Info: 338.4980333. OHM IN CONCERTO UGENTO, Sinatra Hole – ore 22.30 Dopo la pausa estiva riprendono a pieno regime i live del Sinatra Hole. Si comincia con gli Ohm, gruppo musicale che rende omaggio ai Pink Floyd. Nato nel 1997 su iniziativa di Francesco Carrieri, il progetto ripropone uno spettacolo simile a quelli realizzati dalla famosa rock band britannica. Ingresso libero. Info. 338.2732095. EDIPO RE LECCE, Cantieri Teatrali Koreja - ore 20.30 In scena questa sera l’Edipo re e le Tragedie di Tebe di Fredy Franzutti. Ambientato nel sud di un paese del Mediterraneo già appartenuto alla Magna Grecia, l’atto unico, su musiche di Igor Stravinskij, fa riferimento alle tragedie “Edipo Re” e “Antigone” di Sofocle e “Sette a Tebe” di Eschilo. Info: 0832.242000. SALENTO IN LOVE LECCE La prima edizione del Premio letterario “Salento in love” nasce dall’idea di un sodalizio tra il “romance storico” e gli scenari, per molti poco noti, della storia del Salento. Sono ammessi a concorrere solo testi inediti, in lingua italiana, inerenti al tema. Info: www.love.associazionemorfe.org. MARTEDI 23 MERCOLEDI 24 GIOVEDI 25 VENERDI 26 DIPINTI DEL BAROCCO ROMANO CAVALLINO, Palazzo Ducale – ore 9.30/12.30 e 16.30/20 Articolata in sezioni tematiche, la mostra ospita opere provenienti in parte dalla collezione Chigi, ma anche dalle prestigiose collezioni di Fabrizio Lemme, Maurizio Fagiolo, Oreste Ferrari e Renato Laschena, confluite per donazione nel Palazzo Chigi di Ariccia. Ingresso gratuito. Info: 0832.617210. OUR FUTURE IMAGINED LECCE, Primo Piano LivinGallery - ore 10/13 e 16/19 Curata da Dore Sacquegna, la mostra d’arte contemporanea “Il nostro futuro immaginato: la visione immaginata e dipinta di un futuro (quasi) perfetto” mette in luce una visione sistemica di possibili scenari di un futuro quasi perfetto, immaginati da diciannove artisti. Info: www.primopianogallery.com. NUOVA FIERA SPOSI CAMPI SALENTINA, Centro fieristico – ore 10 Ormai punto di riferimento per le coppie di futuri sposi, la “Nuova Fiera Sposi” torna per la quarta edizione dal 25 al 28 ottobre. La proposta è ancora una volta una selezione d’eccezione di tutte le aziende più prestigiose e dei migliori professionisti del settore. Info: 0832.492544. SCUDERIA FERRARI SOAP BOX SANTA MARIA DI LEUCA, Lungomare Colombo - ore 10 Mentre Fernando Alonso e Felipe Massa saranno impegnati nel “Grand Prix d’India”, Santa Maria di Leuca ospiterà la finale nazionale del “Campionato Soap Box Scuderia Ferrari”. Lungo un percorso di 2 km piccoli bolidi targati Scuderia Ferrari Club si daranno battaglia in una competizione all’insegna della creatività. Info: 0833.758242. Marco Tamburini in concerto MAGLIE, Art Cafè ore 21.30 Maestro d’eccezione della due giorni della Master Class organizzata dall’Associazione Culturale Jazz “Bud Powell” di Maglie, il noto trombettista e compositore Marco Tamburini approda nell’intimo spazio dell’Art Cafè per un concerto che si preannuncia da brividi. Presente sulla scena jazz italiana dagli anni ’80, ha lavorato anche come turnista per cantanti come Vinicio Capossela e Jovanotti. Con la sua sezione fiati ha accompagnato George Michael e Grace Jones nelle edizioni 2000 e 2004 del “Pavarotti International”. Info: 389.9768558. FORMAZIONE E RICERCA DELL’ATTORE LECCE, Teatro Don Bosco D’Essai Al suo 15° anno di attività, la Scuola di Teatro “Formazione e Ricerca dell’Attore” diretta da Salvatore Della Villa propne un percorso formativo di tre anni. Sono inoltre programmati altri percorsi per coloro che scelgono un approccio amatoriale e un Laboratorio Teatrale rivolto ai più piccoli. Info: 320.7448447. HARMONIUM: DANZA CLASSICA MAGLIE, Scuola Superiore di Musica Harmonium – ore 17/18 e 18.30/19.30 Il martedì e il giovedì pomeriggio vi aspettano le lezioni di danza classica della maestra Caterina Caprioglio. Dalle ore 17 alle 18 gruppo delle piccole, dalle 18.30 alle 19.30 gruppo a partire dai 13 anni in su. Gli interessati sono invitati a lezione presso la sede della Scuola in Piazza Bachelet n. 29, ang. via Giannuzzi. Info: 338.4980333. CORSO DI ALFABETIZZAZIONE MUSICALE MAGLIE, via Roma 123 La Scuola di Pianoforte Silence organizza un corso per tutti coloro che vogliono avvicinarsi o approfondire lo studio della musica. L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti necessari per assimilare gli elementi fondamentali della musica: il ritmo, la melodia, l'armonia e la scrittura. Info: 389.9768558. SPIRITUAL FRONT IN CONCERTO COPERTINO, I Sotterranei – ore 22 Arriva in esclusiva ai Sotterranei una delle band italiane più apprezzate sulla scena musicale del dark contemporaneo: gli Spiritual Front. La loro miscela musicale unisce in modo inedito dark, noir, pulp e neo-folk, rendendoli un gruppo cult di questo genere musicale. Ingresso riservato ai soci. Info: 0832.934194. LA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA LECCE, ex Conservatorio Sant’Anna Sino al prossimo 27 aprile le sale dell’ex Conservatorio Sant’Anna ospiteranno “La fotografia contemporanea”, un corso teorico-pratico in cui i partecipanti possono approfondire le proprie conoscenze sulla storia della fotografia e le ultime tendenze del contemporaneo. Info: www.damagegood.com, 393.2785565. FESTA DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA LECCE, Officine Catelmo – ore 23 Per inaugurare il nuovo Anno Accademico 2012/2013 torna l’ormai consueto appuntamento con la Festa di Facoltà di Giurisprudenza. Per una sera i futuri giuristi dell’Ateneo leccese chiuderanno i codici per tuffarsi nel divertimento della festa più cool dell’autunno. Ingresso solo su invito. Info: 333.3452042. TINA MODOTTI. FOTOGRAFA E RIVOLUZIONARIA LECCE, Cineporto – ore 10/13 e 16/20 D’indole ribelle, Tina Modotti appartiene a quella generazione di artisti che, intrecciando i fili dell’impegno sociale, nella prima metà del XX secolo hanno condotto a nuovi modi di intendere dell’uomo contemporaneo. A lei è dedicata una mostra che presenta una selezione di 80 opere realizzate dal 1923 al 1930 in Messico. Info: 347.7853538. TIDES FROM NEBULA IN CONCERTO COPERTINO, I Sotterranei – ore 22 A distanza di due anni torna in Italia, con solo 3 date esclusive, la band tanto acclamata nel Nord Europa. I quattro ragazzi di Varsavia presenteranno il loro nuovo disco Earthshine. Il disco è arrangiato e prodotto dal famoso compositore Zbigniew Preisner. In apertura gli Uro, vincitori di “Italia Wave Puglia”. Info: 0832.934194. RED CADILLAC GANG LIVE VEGLIE, Verlaine – ore 22.30 La Red Cadillac Gang nasce dalla volontà della cantante Conny Martin e del musicista Gianni Sava di divulgare la “new-country music” che oggi, insieme al rock, è il genere musicale più ascoltato negli States. Info: 0832.967315. 20 20 ottobre 2012 Fiera di San Vito a Ortelle: cultura e tradizione sempre vivi Dal 25 al 28 ottobre ritorna la fiera a Ortelle, l’antica manifestazione enogastronomica la cui origine si perde nella notte dei tempi Il piccolo comune di Ortelle è pronto ad ospitare la sua tradizionale Fiera di San Vito, secolare e celebre evento enogastronomico salentino che ogni anno attrae migliaia di visitatori, non solo dalla provincia di Lecce. L’edizione 2012, organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione “Mercatini nel Salento”, si svolgerà dal 25 al 28 ottobre, rispettando così la tradizione che vuole l’evento inserito nella settimana della quarta domenica del mese. Protagonista assoluta dell’intera manifestazione, che si fregia del riconoscimento di “Fiera Re- gionale”, è la carne suina prodotta dagli allevatori locali con antiche tecniche di allevamento che consentono di offrire al consumatore un prodotto alimentare unico, tipico, di qualità indiscussa e controllata, espressione di antiche tradizioni e usanze di preparazione locali, non ultimo il benessere animale. Ricco il programma dei quattro giorni che prevede anche la XIV edizione della Mostra-Mercato, orientata alla valorizzazione dell’artigianato salentino di eccellenza, e la VII Rassegna Regionale ‘Agro-Art’, dedicata alle tipicità agricole salentine e meridionali. Si par- te giovedì 25 ottobre, alle 18.30, con l’inaugurazione della Fiera e il convegno che presenta il progetto “ODSA I paesi della vita ciclica: riqualificazione dell’area periferica di Parco S. Vito”, un appuntamento importante in cui si illustrerà come l’area fieristica verrà presto riattrezzata e modernizzata. Immancabile anche quest’anno la musica di strada con la marching band Dirty Jazz MiniBand che, dalle 20.30, diffonderà le note del suo repertorio musicale per l’intera area fieristica. Nelle serate del 26, 27 e 28 l’arte di strada attirerà l’attenzione di grandi e piccini con giocoliere, trampoliere, mimo, mangiafuoco e con la musica del cantattore menestrello P40 accompagnato dalla voce straordinaria di Loukia (26 ottobre alle 21). Presente come ogni anno anche l’Istituto Comprensivo di Spongano che venerdì 26 (alle 17.30) darà vita nel padiglione-eventi a “Scuola in Fiera”, con vivaci iniziative a favore dell’Unicef. L’attenzione per il sociale si rafforza peraltro con la campagna di prevenzione a cura dell’Asl Lecce “Safe Night”, con la presenza di un camper (26 e 27 ottobre) presso parco San Vito che sensibilizzerà contro l’abuso di droghe e alcool. La gastronomia da leggere avrà il suo spazio sabato 27 ottobre (alle 9.30 presso il padiglione eventi) con la presentazione del ricettario “I Piatti Nosci: il gusto della tradizione” a cura di Uccio Cretì, Salvatore Urso, Antonio Casciaro e con la collaborazione degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Spongano. Molto seguiti i riti religiosi nella Cappella di San Vito e la processione della statua del Santo verso la Chiesa Madre a cui partecipano delegazioni dei Paesi con il patrocinio del Santo Martire, come anche le visite nella splendida cripta di Santa Maria della Grotta. Chiude il programma domenica 28 ottobre (ore 21.00) la musica tradizionale dei Briganti di Terra d’Otranto, anticipata dalla fiera-mercato della mattina a cui parteciperanno quasi 200 commercianti e che rappresenta, dopo la vendita delle carni suine, l’altro storico appuntamento della manifestazione. Infine, per l’intera durata della manifestazione avrà luogo il 3° Concorso fotografico Fiera di San Vito “Luigi Martano”, a cui chiunque può partecipare consegnando entro le 13 di domenica 28 presso il padiglione-eventi gli scatti effettuati nei quattro giorni; la premiazione si terrà alle 19.30 dello stesso giorno, con un premio di 150 euro per il vincitore. 21 20 ottobre 2012 sport a cura di Pasquale Marzotta Doppia missione-primato per il Lecce a Trapani In Sicilia il club giallorosso si presenterà sabato con la Berretti di Antonio Toma e lunedì sera con la prima squadra di Franco Lerda padrona del girone A di Lega Pro di Prima Divisione CALCIO Il Lecce prova a temprare a Trapani il doppio-primato. Il club salentino, interessato dalle trattative per il cambio di proprietà dai Semeraro ai Tesoro, misurerà in terra siciliana la leadership assoluta in Lega Pro di Prima Divisione della squadra allenata da Franco Lerda (nella foto a sinistra), che dopo sole sette gare di campionato vanta l’imbattibilità con sei vittorie ed un pareggio con ben sei punti di vantaggio sul resto del gruppo, ossia la Virtus Entella battuta al “Via del Mare” domenica scorsa per 4-2 dai giallorossi spinti dalla tripletta di Foti (ora capocannoniere del campionato con 6 reti). I salentini sono chiamati alla sfida importante e difficile in casa dei siciliani nel posticipo di lunedì sera. Si tratta di un impegno interessante. Ancor più difficile della sfida casalinga di domenica scorsa tra le prime della classifica della scorsa domenica. Ed a Trapani, sabato prossimo, ci sarà la Berretti giallorossa di Antonio Toma (nella foto a destra), che proverà a misurare le proprie potenzialità dopo la marcia a punteggio pieno con le vittorie nelle prime quattro giornate con 21 gol fatti e solo 2 subiti. Ed intanto nel frattempo c’è la sfida di coppa Italia di Lega Pro di questo giovedì in casa della Nocerina con Lerda, che ha convocato anche i neoacquisti il talento cileno Bustamante e Semenzato, oltre a Rosafio, Malcore e Tundo. Per la sfida di Coppa, il tecnico dei giallorossi affiderà la fascia di capitano al difensore galatinese Andrea Esposito ed ha affermato: “É importante passare il turno. Dobbiamo scendere in campo con umiltà e determinazione. Vincere ci aiuterebbe ad affrontare al meglio la trasferta di Trapani”. E c’è anche il ritorno di Chevanton, che domenica scorsa ha reso ancora più meravigliosa la vittoriosa trionfale dei giallorossi sull’Entella. Nel finale di gara c’è stato ^åíçåáç=`ìê±~=îáåÅÉ= áä=Oø=jáåáëä~äçã= ~`çëí~=ÇÉä=pçäÉÒ= Il driver di Martina Franca si è imposto a Marittima nella terza tappa del Campionato Minislalom Grande Salento attraverso i tornanti di Acquaviva Foto: Paolo Pavan l’ingresso dell’uruguaino, dopo aver recuperato dall’infortunio. È stata festa grande per i tifosi per Cheva, che alla fine si è inginocchiato sotto la curva Nord. A Nocera partirà dalla panchina. “Non può giocare dall’inizio. Deve riacquistare i suoi movimenti naturali e non significa nulla che sia clinicamente guarito. Sono convinto che tornerà quello che tutti conosciamo”. “Acquafitness party” alla Fimco Sport di Maglie Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di sport acquatici si terrà domenica 21 ottobre dalle 10 alle 12 presso la piscina Fimco Sport di Maglie. Nel corso della mattinata sarà infatti Foto: Vantaggiato possibile provare le varie attività di aquafitness che vengono svolte in piscina nel corso dell’anno come aquagym, aquazumba e hydrobike. A seguire aperitivo con lo staff. Per chi deciderà di iscriversi ai corsi durante l’evento, è previsto uno sconto sulla quota d’iscrizione. Per info e prenotazioni contattare la segreteria di Fimco Sport ai numeri 0836.488151 e 0836.426384. RALLY La competizione automobilistica disputata domenica scorsa ed organizzata dalle Scuderie “Salento Motor Sport” di Ruffano e “Pro Motor Sport” di Taranto ha destato notevole interesse. Dopo le verifiche tecniche, di scena nella centralissima piazza Umberto I di Marittima, le 35 vetture autorizzate a scendere in gara, si sono ritrovate lungo la litoranea adriatica dando vita ad una kermesse insidiosa per via dell’asfalto reso scivoloso dagli acquazzoni. Gli equipaggi in gara, hanno percorso le due strade Provinciali (S.P. 358 e S.P. 310) per ben quattro volte: una ricognizione e tre manche. La particolarità del tracciato di gara è stata caratterizzata in una prova di abilità di guida dalla lunghezza limitata (1,990 km) a rivestimento compatto, comportante tratti di raccordo e tratti (detti postazioni) dove file trasversali di birilli hanno obbligato a deviazioni della traiettoria, riducendo la velocità di percorrenza. I birilli spostati o abbattuti hanno comportano penalità. Sul podio al primo posto è salito Antonio Curìa (nella foto, Pro Motor Racing Taranto), che ha preceduto Cosimo Salonna (Valle D’Itria) di Cisternino (Br) su Autobianchi A112, al terzo posto il salentino Paolo Garzia di Parabita su Citroen Saxo. Tra i leccesi, bene anche Sergio Pepe ed Emanuele Giudice. Alla premiazione ha partecipato il sindaco di Diso, Antonella Carrozzo, il presidente del Comitato organizzatore Antonello Casto e il consigliere comunale di Diso, delegato allo Sport, Luca Urso che auspica in un ritorno dei piloti nel territorio il prossimo anno. (G.N.) È on line www.leccesette.it, il nuovo portale di informazione del Salento. Notizie quotidiane, inchieste, curiosità e video in un unico sito web di informazione a 360 gradi, dedicato a Lecce e provincia. Passaparola! Mail: [email protected] Facebook: www.facebook.com/LecceSette 22 20 ottobre 2012 io PROPRIO io di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Milto Stefano De Nozza (Foto di Charley Fazio) Il tratto principale del tuo carattere. La costanza. Il tuo principale difetto. L’essere pignolo. La qualità che preferisci in una donna? Il carattere. E in un uomo? La trasparenza, l’esser leggibile. Cosa ci vuole per esserti amico? Nulla per diventare un conoscente, tanto per diventare un amico. Cos’è la felicità? È uno stato emozionale momentaneo. Non credo nella felicità perpetua. Credo invece che ognuno di noi sia felice per attimi. L’ultima volta che hai pianto? È stato di recente per la morte del figlio piccolo di un maresciallo dei Carabinieri con cui lavoro quotidianamente. Di cosa hai paura? Delle calunnie. Canzone che canti sotto la doccia? No, non canto sotto la doccia. Musicisti o cantanti preferiti? Allevi. Poeti preferiti? Non ne ho. Leggo prevalentemente prosa. Autori preferiti in prosa? Amo gli autori classici, che ho odiato durante gli anni del liceo e riapprezzo invece oggi. Libri preferiti. La congiura di Catilina di Sallustio, Consigli politici di Plutarco, Pensieri di Marco Aurelio, La democrazia incompiuta di Aldo Moro. Attori e attrici preferiti. Anthony Hopkins, Al Pacino, Will Smith e Rosario Dawson. Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo? Potrebbe farlo chiunque. Film preferiti. Sette anime. I tuoi pittori preferiti. Picasso. Il colore che preferisci. Blu. Se fossi un animale, saresti? Un leone. Cosa sognavi di fare da grande? Il pompiere. L’incontro che ti ha cambiato la vita? Per la mia vita personale l’incontro con mia moglie. Per la vita profes- Magistrato responsabile della sala intercettazioni della Procura di Brindisi, titolare dell’inchiesta sull’attentato del “Morvillo”, classe 1973, conseguita la maturità classica presso il Liceo “B. Marzolla” del capoluogo brindisino si laurea cum laude in Giurisprudenza alla LUISS di Roma. Costanza nello studio e chiarezza negli obiettivi, le stesse regole ferree che consiglia oggi con cuore e passione agli studenti di Legge dell’Ateneo salentino, rappresentano la stella polare che segna la strada di una carriera in rapida ascesa. Ha, infatti, solo 27 anni quando supera il concorso per uditore giudiziario ed entra in magistratura. Forgiato da un granitico senso del dovere e da un altissimo senso dell’Istituzione, con coraggio e sensibilità, spirito di sacrificio e umiltà, procede a passi fermi lungo le tappe del suo cammino: nel 2003 l’incarico come Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nel 2005 la nomina alla qualifica di Magistrato di Tribunale e, poco più tardi, l’applicazione alla D.D.A. di Lecce. Presidente della sottosezione dell’A.N.M. di Brindisi dal 2011, ha avviato con le scuole del territorio un progetto volto a promuovere la cultura della legalità, insignito del Premio di Rappresentanza dalla Presidenza della Repubblica. Dotato di instancabile curiosità intellettuale, nel 2010 consegue la seconda laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali: 110 con lode. sionale quello con la professoressa Cristoforo, che al liceo mi è stata da stimolo per un autentico viraggio di rotta. La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile? Mio fratello. Quel che detesti più di tutto. La falsità. Quanto tempo dedichi alla cura del tuo corpo? Mi piace ogni tanto giocare a calcio o a tennis, ma non è cura del corpo, bensì più della mente, lo faccio per scaricarmi. Piatto preferito. Spaghetti con le cozze in bianco. Il profumo preferito. Quello del limone. Il fiore che ami. Il girasole. La tua stagione preferita? Primavera. Il paese dove vorresti vivere? In Germania. In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere? Mi affascina molto l’epoca dell’Impero romano. Personaggi storici che ammiri di più. Socrate e Giordano Bruno. Personaggi storici detestati. Hitler. Cosa faresti per sostenere ciò in cui credi? Tutto ciò che è lecito. Chi è il tuo eroe vivente? Eroe oggi è il padre di famiglia che si alza ogni mattina e va a lavorare per mille euro al mese. Il tuo sogno ad occhi aperti? Poter fare qualcosa di più per contribuire alla crescita di questo territorio. Il tuo rimpianto più grande? Non ho rimpianti. Cos’è l’amore? È un sentimento dotato di corposità temporale e fatto di volersi bene, progettando una vita insieme e condividendone tutto, sia i momenti felici, sia quelli brutti. Stato attuale del tuo animo. Sereno. Il tuo motto. “Ad maiora”. Come vorresti morire? Non importa come, l’importante è che non me ne accorga. Anno XI - n. 478 Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002 Direttore Responsabile Giovanni Nuzzo Gli articoli non firmati si intendono a cura della redazione Editore: Belpaese srl Via Gallipoli, 98 - Maglie.Le Tel./Fax 0836.426350 e-mail: [email protected] Stampa: Master Printing Srl, Modugno (Bari) Belpaese è un settimanale distribuito gratuitamente in provincia di Lecce. Per la pubblicità su questo periodico: tel. 0836.426350 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. 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