elenco 1 - Comune di Susegana

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elenco 1 - Comune di Susegana
Finalista Premio Campiello 2015
«Balzano mostra come la letteratura sappia, e possa, parlare del mondo che ci
circonda». Marco Belpoliti
Negli anni Cinquanta a spostarsi dal Meridione al Nord in cerca di lavoro non
erano solo uomini e donne pronti all'esperienza e alla vita, ma anche bambini a
volte più piccoli di dieci anni che mai si erano allontanati da casa. Il fenomeno
dell'emigrazione infantile coinvolge migliaia di ragazzini che dicevano addio ai
genitori, ai fratelli, e si trasferivano spesso per sempre nelle lontane metropoli.
Questo romanzo è la storia di uno di loro, di un piccolo emigrante, Ninetto
detto pelleossa, che abbandona la Sicilia e si reca a Milano. Come racconta lui
stesso, "non è che un picciriddu piglia e parte in quattro e quattr'otto. Prima mi
hanno fatto venire a schifo tutte cose, ho collezionato litigate, digiuni, giornate
di nervi impizzati, e solo dopo me ne sono andato via. Era la fine del '59, avevo nove anni e uno a quell'età
preferirebbe sempre il suo paese, anche se è un cesso di paese e niente affatto quello dei balocchi".
Ninetto parte e fugge, lascia dietro di sé una madre ridotta al silenzio e un padre che preferisce saperlo
lontano ma con almeno un cenno di futuro. Quando arriva a destinazione, davanti agli occhi di un bambino
che non capisce più se è "picciriddu" o adulto si spalanca il nuovo mondo, la scoperta della vita e di sé. Ad
aiutarlo c'è poco o nulla, forse solo la memoria di lezioni scolastiche di qualche anno di Elementari. Ninetto
si getta in quella città sconosciuta con foga, cammina senza fermarsi, cerca, chiede, ottiene un lavoro. E
tutto gli accade come per la prima volta...
Finalista Premio Campiello 2015
Leone Ginzburg rifiuta di giurare fedeltà al fascismo l'8 gennaio 1934. Pronunciando apertamente il suo
"no", imbocca la strada difficile che lo condurrà a diventare un eroe della Resistenza. Un combattente mite,
integerrimo e irriducibile che non imbraccerà mai le armi. Mentre l'Europa è travolta dalla marcia trionfale
dei fascismi, questo giovane intellettuale formidabile prende posizione contro il mondo servile che lo
circonda e la follia del secolo. Fonderà la casa editrice Einaudi, organizzerà la dissidenza e creerà la sua
amata famiglia a dispetto di ogni persecuzione. Questa è la sua storia vera
dal giorno della sua cacciata dall'università fino a quello in cui è ucciso in
carcere. Nel racconto rigoroso e appassionato con il quale Scurati le rievoca,
accanto a quella di Leone e Natalia Ginzburg, scorrono però anche le vite di
Antonio e Peppino, Ida e Angela, i nonni dell'autore, persone comuni nate
negli stessi anni e vissute sotto la dittatura e le bombe della Seconda guerra
mondiale. Dai sobborghi rurali di Milano convertiti all'industria ai vicoli
miserabili del "corpo di Napoli", di fronte ai fucili spianati, le esistenze umili
di operai e contadini, artisti mancati e madri coraggiose entrano in
risonanza con le vite degli uomini illustri. Accostando i singoli ai grandi
eventi, attraverso documenti, fotografie e lettere, ricordi famigliari e
memoria collettiva, Antonio Scurati resuscita il nostro passato.
Fonte: www.ibs.it
La strada buia, i lampi dei fanali, la testa piena di pensieri; l'auto pirata appare
in un istante e di colpo il mondo è a testa in giù. L'ospedale è un faro nella
notte. Promette cura, salvezza, che tutto quanto è possibile si farà. C'è una
vita, in gioco, e Paolo Vivian non vivrà. Lorenzo è suo figlio e non è per niente
'sdraiato'. Studia medicina, sa che sbagliare è umano, ma ci sono posti dove un
errore costa molto di più. Mentre studia, mentre nuota, mentre bacia Michela,
un tarlo lo accompagna: nei fotogrammi mentali del pronto soccorso qualcosa
non torna. La madre vorrebbe solo dimenticare, Lorenzo non può permettersi
un avvocato e i medici si appellano alla tragica fatalità. La sua sete di chiarezza
tocca nel cuore il vecchio prof di scienze del liceo, paladino del corpo umano e
della fotosintesi clorofilliana. Insieme, affidano il caso alla TNT: tre donne
toste, Tosca, Norma e Tina, che del diritto alla salute sono sceriffa, contabile e
poeta. Passo dopo passo, conquisteranno il giorno della verità. Partendo da'
fatti reali, "Tu non tacere" si avventura in punta di piedi all'incrocio degli
incroci, dove scienza, speranze di vita, umanità e professionalità del medico affrontano le contraddizioni di
un sistema molto complicato. Ci ricorda la cura che dobbiamo al nostro corpo, e alla rete formidabile delle
persone che amiamo; che un figlio per crescere deve alzarsi in piedi e, almeno nel ricordo, guardare negli
occhi suo padre.
Abriano Albani, trentenne milanese di nobili origini, nei primi anni Cinquanta evade dal guscio dorato in cui
la famiglia l'ha sempre protetto. Decide di andare in Canada, in Nova Scotia, per lavorare come taglialegna.
Matura questa scelta radicale, conscio del fatto che solo un impegno manuale può dargli dignità di persona
e offrirgli un ruolo vero all'interno della società. Qui Abriano trascorre ore a segare tronchi che diverranno
pulpwood, pasta di legno, e a insegnare inglese ad alcuni compagni veneti,
come lui nuovi coloni in cerca di futuro. Conosce uomini provenienti da tutta
Europa. Ognuno è portatore di una storia unica. Abriano le raccoglie tutte e
custodisce la propria. Arriva anche a celare il suo vero nome, cambiandolo nel
più comune Adriano. Vive questa nuova avventura sino al giorno in cui le
autorità canadesi gli negheranno il permesso di soggiorno. Sarà così costretto
a tornare a casa. A fianco di questo giovane tormentato, in un'età cruciale per
ogni uomo, attraversiamo il secondo conflitto mondiale e vediamo i decenni
centrali del Novecento illuminarsi di scenari nuovi, di racconti di vita e di
amori, di voci, di viaggi. Una testimonianza di vita che ha impegnato l'autore
fino alla sua morte avvenuta nel 2013 a ottantanove anni.
Fonte: www.ibs.it
Amedeo Consonni, il pensionato con il talento di trovarsi coinvolto negli
imbrogli più singolari, entra in scena in mezzo a un bagno di sangue. Si trova a
impugnare il coltello che affonda nella bianca carne di una bella ragazza
immersa nell'acqua di una vasca color profondo rosso. E per giunta, un
misterioso portatore di gemelli da polso del Milan lo immortala con un flash
nella posa compromettente che lo identifica come un assassino. Che ne
penserà la professoressa Angela Mattioli, la sua compagna? Per l'occasione si
dimenticherà della sua tradizionale tolleranza. Ed è il timore della polizia, e
forse ancor di più quello dell'irosa Angela, a costringere Amedeo a trasformarsi
in un fuggiasco, a tingersi i capelli e a prendere altre identità. Ha capito che o si
salva da sé scoprendo il vero assassino o stavolta è proprio perduto. Così non
trova altro complice che l'ottantenne Luis De Angelis, che ha testa solo per il
suo spider BMW 24 valvole, ma anche un po' per lucrare sulle disgrazie altrui. Intanto la Casa di ringhiera
cade sotto le mire speculative di una coppia di architetti alla moda. Seguirà il perenne parapiglia che
coinvolge tutti: un crescendo di chiasso e tragedia da molto rumore per nulla. E con la suspense della
soluzione finale, tanto più catartica quanto più l'enigma è una moltiplicazione di ipotesi.
Il 18 giugno del 1815 gli eserciti di Francia, Gran Bretagna e Prussia si scontrarono in una tranquilla piana a
sud di Bruxelles. Nei tre giorni precedenti l'esercito francese aveva battuto gli
inglesi a Quatre Bras e i prussiani a Ligny. Gli alleati erano in ritirata. La
sanguinosa battaglia di Waterloo sarebbe diventata una pietra miliare nella
storia europea, anche perché fino alla sera del 18, l'esercito francese era a un
passo dalla vittoria. Bernard Cornwell racconta la cronaca dei quattro giorni
che precedettero la battaglia e poi ora per ora le emozioni di quella giornata
fatidica. Da queste pagine escono così l'incalzare degli eventi della battaglia,
ma anche i pensieri e le preoccupazioni dei due grandi protagonisti, Napoleone
e Sir Arthur Wellesley, Duca di Wellington, così come di tutti i soldati e ufficiali
che vissero quella memorabile giornata.
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"Luna di miele con nostalgia" è un viaggio di esplorazione nell'anima di
personaggi plasmati dalle forze della Storia: dire che un padre assente, già
dissidente nella Praga comunista, si spaventa all'idea che la figlia possa svelare
i suoi lati peggiori in una pièce teatrale che le è stata commissionata, non
rende la ricchezza di contenuti di "L'uomo più silenzioso"; o che in "Luna di
miele con nostalgia" il protagonista, innamorato di una emigrata ucraina, si
accorge di quanto gli manchi una consapevolezza delle proprie origini proprio
durante la luna di miele, non basta a trasmettere il senso di smarrimento che
prova anche il lettore. Il talento di Molly Antopol consiste proprio nel
comunicare a chi legge questi racconti le emozioni dei vari personaggi, anche
quando sono lontanissimi dall'esperienza personale, dal mondo in cui si vive,
dai problemi che si affrontano quotidianamente.
Antonio M. Fonte è uno scrittore di enorme successo, ma per lui fama e ricchezza non hanno alcun
significato. Stralunato e sociopatico, vive in una vecchia casa dei Quartieri Spagnoli di Napoli con la gatta
Calliope, e se non ci fosse il suo agente letterario a ricordargli scadenze e doveri sarebbe incapace di
distinguere ciò che è reale da ciò che forse non lo è. Ma un giorno, in mezzo alle migliaia di lettere dei suoi
ammiratori, Antonio ne riceve una che non può ignorare. Datata quindici anni prima, è indirizzata a una
donna che Antonio non crede di avere mai conosciuto. Solo il nome del mittente gli è familiare, perché è il
suo. Quella lettera l'ha scritta lui, senza alcun dubbio. Quelle parole accennano a un ricordo smarrito e a un
uomo che è stato ucciso, forse da lui stesso. Ma Antonio di tutto questo non
ricorda nulla. Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, si perde nei vicoli di
Napoli e in un palazzo mai visto prima incontra uno strano personaggio che ha
la mania di raccogliere tutto ciò che gli uomini perdono: nel suo Ufficio Oggetti
Smarriti non si trovano solo mazzi di chiavi, libri o calzini spaiati, ma anche
ricordi di giochi infantili, amori giovanili, speranze e sogni dimenticati. Antonio
intuisce che è da lì che deve partire per ritrovare il filo del suo passato e
risolvere l'enigma della lettera. Ma quell'enigma nasconde arcani ancora più
insondabili: il segreto di una città che cambia forma e aspetto, l'avventura di
un viaggio imprevedibile...
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Austin, Texas, una sera d'autunno inoltrato. Zadie, Elizabeth e Meredith
stanno chiudendo la gelateria in cui lavorano. Entrano due uomini. Pochi
minuti dopo il locale è in fiamme, le tre ragazze sono sul pavimento, legate,
nude. Uccise. Le indagini sono difficili: l'incendio e l'acqua hanno cancellato
ogni traccia; gli assassini sono spariti nel nulla. La vita di chi resta è stravolta
per sempre, e sono i sopravvissuti i protagonisti di questo romanzo a più voci:
da Kate, madre di due delle ragazze uccise, a Hollis, veterano della guerra in
Iraq dalla mente confusa che vive per strada nella sua "macchina decorata", a
Jack, il pompiere che per primo è entrato nella gelateria incendiata, a Michael,
che quella notte doveva solo fare il palo e guidare la macchina... Ognuno di
loro deve convivere coi propri fantasmi, e i fantasmi stessi, le ragazze, di tanto
in tanto prendono la parola, in capitoli di grandissima forza emotiva. "Una così
breve distanza ci separa" è anche un giallo, ma è molto più di questo. È la
descrizione di una comunità toccata dalla violenza più brutale, dei suoi tentativi di andare avanti e della sua
necessità di fare i conti con l'inconcepibile.
Finalista Premio Campiello 2015
Monti, laghi, colline, forre, fortilizi e contrafforti, borghi, strade, slarghi: vedere tutto, come se si fosse per
aria, e tutto rappresentare in una mappa, con dettagli minuti, badando a distanze, rilievi, proporzioni:
squadrare il mondo, illuminarlo, dargli ordine. È questo l'obiettivo di Serge Victor, ingegnere-cartografo al
seguito di Napoleone durante la Campagna d'Italia. Figlio esemplare dei Lumi, nemico di fole balzane e
superstizioni, adepto dell'"Encyciopédie" di Diderot e d'Alembert - alle cui
parole si aggrappa con una devozione non lontana dal fideismo che la
Rivoluzione si era incaricata di smantellare -, Serge Victor riceve l'ordine dal
Generale in persona di riprodurre i corsi e i ricorsi della Campagna, di fermare
su carta e nel tempo i nuovi confini d'Italia, che il demiurgo Napoleone, N.,
l'Imperatore, va ridisegnando e riplasmando, sempre più a suo piacimento.
Così, mentre il còrso conquista la penisola e, non pago, invade l'Egitto, Serge
lavora alla sua magnum opus, in compagnia di uno scalcinato poeta tutto
sdegno e fervore
Fonte: www.ibs.it
Fatima, Portogallo, 1917. Tre piccoli pastori raccontano di aver visto una
donna vestita di bianco scendere da una nube. "Non abbiate timore, non
voglio farvi del male", li ha rassicurati, ma ha consegnato loro anche un
messaggio inquietante: due vergini daranno contemporaneamente alla luce
due bambini; il primo sarà il Salvatore, l'altro... Vaticano, giorni nostri. Mentre
l'intero pianeta è devastato da epidemie, carestie e siccità, a Roma giunge una
notizia sconvolgente: due adolescenti che stanno per partorire si dichiarano
entrambe vergini. La prima a Boston, l'altra in un villaggio irlandese. Memore
della Profezia di Fatima il papa affida a padre Nicholas Rosetti, la massima
autorità in materia di miracoli, il compito di indagare sulla misteriosa vicenda,
e, in punto di morte, gli rivela un inconfessabile segreto. Per partecipare alle
indagini, l'arcidiocesi di Boston decide di affiancare al religioso Anne
Fitzgerald, una ex suora che lavora come investigatrice privata. In uno scenario
apocalittico, gravato dallo scatenarsi di paure incontrollate, i due si lanciano in una corsa contro il tempo
per scoprire la verità, ma Anne e padre Rosetti ancora non sanno quali demoni si troveranno ad
affrontare...
In una società in continua trasformazione, dove i ruoli tendono a mutare velocemente, l'amore è un
sentimento che rischia di essere considerato sempre uguale. In realtà è una dimensione complessa
dell'animo umano, difficile da decifrare e attraversato da continui cambi di identità, che determinano di
volta in volta un modo diverso di amare. Per questo, diventa necessaria la "manutenzione" costante della
propria vita sentimentale, che non significa essere sempre all'altezza delle sfide che ci troviamo davanti, ma
essere in grado di conservare e proteggere il nostro amore, come se si trattasse di una pianta rara e
bisognosa di cure. Per seguire e comprenderne le mutazioni, Umberta
Telfener, esperta psicologa e psicoterapeuta, ne ripercorre le principali fasi:
dall'amore patriarcale all'esaltazione del legame di coppia romantico, dalle
paure emotive del postmoderno all'attualità incerta e paradossale
dell'ipermoderno. Fasi in cui il lettore potrà riconoscere se stesso e scoprire la
natura della sua relazione, capirne quali sono le conseguenze emotive e come
muta il linguaggio dei sentimenti a seconda delle età. Ricco di spunti suggestivi
- i film da vedere o i giochi di coppia che possono migliorare la nostra vita
amorosa - "La manutenzione dell'amore" è un viaggio nell'anima del più nobile
dei sentimenti, con un invito esplicito: anche nell'amore, comprendere chi
siamo è il primo passo verso l'armonia.
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Finalista Premio Campiello 2015
Al tavolino di un bar, Gerasim racconta a Sogliani la storia di un terzo amico
seduto poco più in là, ed è una storia molto avventurosa. Ebreo convertito al
cattolicesimo per chiamata divina, Zuckermann prende i voti e diventa "il prete
bello" di Zobolo Santaurelio Riviera, località balneare di "fascia bassa": agli
occhi dei fedeli passa per un santo, illuminato, alacre e innocente. Ma un
pomeriggio di fine estate, mentre intorno al suo nome diventano sempre più
insistenti le voci di miracoli, a Zuckermann si offre la visione della Romana, la
figlia diciassettenne di due devoti parrocchiani. Da lì in poi, fra pallidi tentativi
di espiazione, passioni e gelosie, cui fanno da contrappunto le vaneggianti
digressioni di Gerasim e Sogliani, dall'Uomo vitruviano agli etologi fiamminghi,
dagli asceti di Costantinopoli all'Ikea, da Rossella O'Hara all'olio di nespolo
babilonese, lentamente si consuma una tragedia sentimentale che travolge l'intera comunità e trova il suo
epilogo in riva a un fosso...
"Mentre percorrevo l'Italia, e scrivevo dopo ogni tappa quello che avevo appena visto, la situazione mi
cambiava in parte alle spalle. Si risolvevano questioni lasciate in sospeso, e questioni diverse spuntavano al
loro posto." Così scriveva Guido Piovene nel 1957, nel più grande reportage sull'Italia mai realizzato. Era
l'Italia del boom economico, che portava le cicatrici della guerra ma cambiava ogni giorno. Oltre
cinquant'anni dopo il viaggio di Piovene, Roberto Napoletano attraversa la penisola da Trento a Pantelleria,
restituendoci i luoghi e le emozioni, le voci e il coraggio di un Paese che soffre ma non si arrende. La
dignitosa tristezza di Torino, la "sofferenza" della gaudente Parma, la
milanesità ferita da scandali vecchi e nuovi, il sogno svanito di una Roma
diversa, un Sud "di dentro" dove case e terreni "non formano più una frase".
Ma anche i ragazzi di Merate e di Saluzzo pronti a "sporcarsi le mani" con la
politica e l'impegno civile, la speranza di Reggio Calabria che non può essere
commissariata, l'orgoglio di un'imprenditoria manifatturiera che sopporta il
peso dei fardelli italiani, non rinuncia a fare innovazione e conquista mercati
nel mondo, i ragazzi di Ragusa che "salgono" a Milano per studiare al
Politecnico e costruire un pezzo di futuro. Un viaggio tra le nuove macerie e le
speranze di ricostruzione, che non si concede ottimismi di maniera, perché
solo il coraggio della verità ci può far cambiare e ripartire.
Fonte: www.ibs.it
L'erba selvatica profuma di salvia e lambisce il sentiero che porta al mare.
Teresa è solo una bambina, ma sa già cosa urlare al vento: "Io non me ne
voglio andare". Per nessuna ragione vuole lasciare quella terra di cui conosce
ogni particolare: la Basilicata. Ama tutto di quella regione, la magia dei sassi di
Matera e il calore della costa. Lì sogna di costruire il suo futuro. E il suo
desiderio si è realizzato. Ora invece Caterina, sua nipote, non vede l'ora di
lasciare il paesino in cui è cresciuta, dove le tradizioni regnano immutate.
Vuole sapere cosa significhi sentirsi straniera, persa in una grande città. Vuole
staccarsi dalla sua famiglia che adora, ma che nello stesso tempo è come un
albero in cui i singoli rami perdono la loro identità. Quella famiglia il cui punto
di riferimento è la nonna Teresa. Sua nonna che ha la sua stessa forza di
seguire il proprio istinto. Caterina sa che quello che le unisce è un legame
speciale. Cosi quando si trasferisce a Roma la cosa più importante che porta
con sé è l'agenda in cui la nonna le ha dettato le sue ricette. In un'estate che la ragazza non dimenticherà
mai, le ha insegnato a cucinare mentre i ricordi riaffioravano preziosi: la sua infanzia, il suo amore per don
Mimi, il suo dono segreto di prevedere il futuro, l'attaccamento alla sua terra. E Caterina inizia a guardare la
sua vita con occhi nuovi.
I detersivi che compriamo al supermercato non solo hanno spesso prezzi
esorbitanti, ma sono anche imbottiti di sostanze chimiche, molte delle quali
pericolose per l'ambiente e per la salute. Potreste essere piacevolmente
sorpresi nello scoprire che la vostra dispensa contiene soluzioni alternative del
tutto innocue e in grado di trasformare la vostra dimora nel regno della pulizia.
Fonte: www.ibs.it
Daemon Black è scomparso nel nulla e da giorni Katy continua a scrutare il
luogo in cui l'ha visto per l'ultima volta, sperando di veder apparire tra gli alberi
il ragazzo di cui è perdutamente innamorata. Tutto è immobile nel bosco che
circonda la baita in cui Katy si è rifugiata con Luc, Archer e Beth, mentre un
silenzio irreale non fa che aumentare i suoi timori. Da quella notte in cui
migliaia di Luxen sono scesi sulla Terra, solcando il cielo come stelle cadenti,
Daemon è sparito insieme a Dawson e Dee, per andare incontro alle schiere
dei suoi simili. Intanto i nuovi arrivati si rivelano sempre più minacciosi e Katy
non può fare a meno di chiedersi se Daemon tornerà davvero, e soprattutto se
al ritorno sarà ancora lo stesso... E quando finalmente rivedrà i suoi magnetici
occhi verdi, stenterà a credere a quello che sta accadendo: dopo tutto l'amore
che li ha uniti, Daemon può davvero rinnegare il passato? Mentre il confine tra
il bene e il male si assottiglia pericolosamente, Daemon e Katy sono di fronte
alla prova più grande che abbiano mai immaginato.
La speranza è durata poco più di un battito di ciglia. La speranza di potere, un giorno, dimenticare il cielo
plumbeo e l'atmosfera opprimente dell'Oltre. La speranza di essersi lasciati per sempre alle spalle il mondo
dove sono confinati tutti i malvagi vissuti sulla Terra dall'inizio dei tempi. Invece, non appena si rendono
conto di avercela fatta, di essere nuovamente a casa, John Camp ed Emily Loughty sono costretti ad
affrontare una realtà agghiacciante. L'incubo non è finito. Come previsto, l'avvio dell'acceleratore di
particelle ha aperto il varco grazie al quale John ed Emily si sono ritrovati nel laboratorio di Dartford, in
Inghilterra, ma allo stesso tempo ha inghiottito un numero imprecisato
d'innocenti. Tra cui ci sono anche la sorella e i nipotini di Emily. Lei quindi non
ha scelta: per salvarli, deve attraversare ancora una volta la Porta delle
Tenebre e tornare all'Inferno. E mentre a Londra c'è chi è determinato a
smascherare le menzogne del governo su quanto sta accadendo a Dartford,
Emily e John si preparano con una squadra di recupero ad affrontare un
viaggio ancor più pericoloso e ricco d'insidie del precedente. Un viaggio
durante il quale incontreranno nuovi, terribili nemici, e stringeranno alleanze
con coloro che li hanno aiutati a sopravvivere all'Inferno. Ma ci si può
veramente fidare di chi, in vita, ha ceduto alle seduzioni del Male ed è da
secoli relegato nella terra dei Dannati?
Fonte: www.ibs.it
Italia. Estate del 1972. Ivo il Barrocciai convince il padre Ardengo a finanziargli
l'acquisto di un terreno per costruire una fabbrica di tessuti da "far invidia ai
milanesi". Cesare Vezzosi, piccolo impresario edile, sposato con la bellissima
Arianna che lascia lunghi mesi al mare a badare al figlio Vittorio, costruisce di
lena appartamenti popolari per ospitare l'ondata di intrepida immigrazione che
viene dal Sud. Pasquale Citarella è venuto dall'Irpinia a cercare fortuna, con
moglie e figli, e pittura senza sosta le case e i capannoni e i palazzi che
sembrano spuntare ovunque. Siamo all'alba di un nuovo mondo e l'albero della
vita sta intrecciando i destini: l'audace Barrocciai incarica il Vezzosi di costruire
la faraonica fabbrica mentre lui si getta, con l'entusiasmo di un fanciullo, alla
conquista del mercato tessile d'Europa e d'America. Il Vezzosi, a sua volta,
incarica Citarella della costruzione: una commissione che può valere il futuro
suo, della sua famiglia, e anche di qualche parente rimasto ad Ariano Irpino. E mentre la fabbrica si va
edificando, gloriosa ed eccessiva come il sogno che l'ha voluta creare, mentre quei tessuti iniziano a
generare denaro e spargere benessere condiviso, mentre gli anni vengono divorati dalla voglia di futuro, le
vite private dei protagonisti iniziano a scricchiolare, a scomporsi e ricomporsi, travolte dall'impeto di una
vita che è benzina per i sogni e di una crescita continua e rapidissima, onnipresente, naturale quanto l'aria e
il cielo.
Divertente, sexy, romantico, un po' pazzo e soprattutto pieno di speranza. Il romanzo d'esordio di una
giovane scrittrice italiana che sta facendo innamorare tutta Europa!
"Trent'anni passati da un po', single (NON per scelta) e con un impiego che offre ben poche prospettive di
carriera, Alice Bassi accoglie la notizia del matrimonio del suo indimenticato ex come il proverbiale colpo di
grazia. Se non fosse ancora abbastanza, nella piccola rete televisiva per cui lei lavora arriva Davide Nardi.
Sguardo magnetico e sorriso indecifrabile, Davide sarebbe il sogno proibito di Alice… peccato sia stato
assunto come «tagliatore di teste». Insomma: non ce n'è una che vada per il verso giusto. Ma poi Alice
incontra Tio, un attore convinto di conoscere il segreto per avere successo: l'astrologia. Non quella
spacciata sui giornali, bensì una «vera» lettura delle stelle, che esistono proprio per segnalarci i giorni più
favorevoli per la sfera professionale o per farci trovare l'anima gemella. Seppur
scettica, Alice decide di provare e inizia a uscire con uomini compatibili col suo
segno zodiacale. Però, stranamente, l'affinità astrale non le impedisce di
collezionare incontri sbagliati, fallimenti imbarazzanti e sorprese di cui avrebbe
fatto volentieri a meno. Come non impedisce a Davide di diventare sempre più
attraente. Tuttavia a lui Alice non osa chiedere di che segno sia. Perché ha
paura che la risposta la deluda o, peggio, che la illuda. E perché, in fondo,
spera che l’amore non abbia bisogno delle stelle per trovare la sua strada.
In corso di traduzione in 15 Paesi, «Guida astrologica per cuori infranti»
racconta con brio e pungente ironia i successi e i disastri di una donna piena di
vita, di contraddizioni, di speranze. Una donna come noi. Perché anche se non
crediamo nelle stelle, non possiamo fare a meno di guardarle."
Fonte: www.ibs.it
In un nuovo romanzo, Irvine Welsh torna a raccontare la sua Edimburgo, più
lercia e spassosa che mai. Siamo alla fine del 2012 e sulla città incombe la
minaccia di un uragano, che gli scozzesi hanno affettuosamente ribattezzato
"Du'Palle". Ma ha ben altro a cui pensare il mitico "Gas" Terry Lawson, tassista
sessualmente superdotato e attore porno a tempo perso per il produttore Sick
Boy. Terry ama passare le giornate intrattenendosi in allegria con donne di
diversa età e provenienza, convinto che la cosa più importante sia cercare,
sempre e comunque, di "godersi la corsa". Eppure, nella vita, fin troppe cose lo
distolgono dal dedicarsi alla sua attività prediletta. All'aeroporto viene
ingaggiato come autista part-time da Ronald Checker, un miliardario di Atlanta,
nonché star dei reality televisivi: vuole che Terry gli faccia da guida a
Edimburgo per aiutarlo ad accaparrarsi tre bottiglie di whisky costosissimo. Nel
frattempo un gangster locale gli affida la supervisione del suo "centro
benessere", in realtà una sauna-bordello, dove lavora Jinty, prostituta ninfomane che nella notte
dell'uragano scompare misteriosamente, e a Terry toccherà anche scoprire che fine ha fatto la ragazza.
Padova. Guido Di Lello, un tranquillo professore universitario, scompare all'improvviso. Tutti lo cercano ma
sembra svanito nel nulla. Dopo qualche mese il suo caso finisce tra quelli insoluti, la sua fotografia
mescolata a quelle degli altri scomparsi. Solo una donna conosce la verità: Oriana Pozzi Vitali, la sua amante
segreta, appartenente a una ricca e nota famiglia di industriali svizzeri. Ha preferito il silenzio per evitare di
essere coinvolta ma alla fine, travolta da un insostenibile senso di colpa, si confida con un'avvocatessa che
le consiglia di rivolgersi all'investigatore senza licenza Marco Buratti, detto
l'Alligatore. Buratti accetta e inizia a indagare insieme ai suoi soci Beniamino
Rossini e Max la Memoria. All'inizio sembra un caso senza speranze, poi un
labile indizio li conduce sulla pista giusta e i tre si trovano coinvolti in una
torbida storia che li costringerà a scontrarsi con la raffinata mente criminale di
Giorgio Pellegrini (protagonista di Arrivederci amore, ciao e Alla fine di un
giorno noioso). Una partita mortale in cui entrerà anche Giulio Campagna, un
poliziotto molto particolare che in tutta la sua carriera non ha mai agito
secondo le regole. I protagonisti di questo romanzo sono i sopravvissuti di un
mondo malavitoso che va scomparendo e lotteranno senza esclusione di colpi
per non essere sconfitti dagli avversari e dal tempo.
Fonte: www.ibs.it
Questa è la storia della Pensione Palomar, un vecchio stabile a due piani nel
quartiere periferico di una grande città. Osservandola dalla strada, incastrata
tra due palazzi, sembra appartenere a un tempo che non è più. È la storia di
Italo, il proprietario, che a quasi ottant'anni ha deciso di chiudere per sempre.
Osserva passare gli ultimi giorni seduto dietro al bancone, mentre rilegge
vecchie lettere d'amore scritte da una ragazza negli anni Cinquanta. È anche la
storia dei suoi ultimi ospiti: Guido, un professore d'inglese che deve insegnare
a parlare a una bambina muta; Lucio Ormea, un uomo alla ricerca del padre
che non vede da quando era piccolo; il generale in pensione Adolfo Trento,
convinto che la soluzione di ogni pace stia nella guerra; Ingrid, un'arpista con il
polso spezzato che lavora come cassiera al supermercato e di notte si
accompagna a uomini conosciuti per caso; e infine la domestica Emma, che ha
fatto della Pensione Palomar la sua casa da ormai troppo tempo. Sono tutte
persone ferme ai margini di un mondo che corre troppo veloce, in attesa che
arrivi qualcosa, forse un treno che li porti via, verso una direzione qualsiasi, prima che sia troppo tardi.
Nella cittadina di Christianssund - un posto tranquillo affacciato su un bel fiordo, con un delizioso centro
storico impreziosito da case a graticcio e da colorate piante di malva - si viene a sapere di un giovane
cacciatore di dote che, per tutta la Danimarca, seduce e poi abbandona facoltose donne di mezza età che
rincorrono un irraggiungibile sogno d'amore. Anche Ursula Olesen è caduta nella rete, e quando scopre che
l'uomo che doveva sposare è scomparso con il suo intero patrimonio, decide di rivolgersi a Dan
Sommerdahl, il brillante ex pubblicitario che un esaurimento nervoso ha spinto
a lasciare una carriera di successo per indossare i panni del detective privato.
Dan si mette subito al lavoro, e scopre presto che la losca attività del seduttore
sconosciuto è collegata al brutale omicidio di uno studente appassionato di
computer, membro di una rigida e inquietante comunità religiosa. Seguendo la
traccia di un misterioso tatuaggio dai mille significati, in coppia - o forse
piuttosto in gara - col suo amico di sempre, il commissario Flemming Torp, Dan
cerca di mettere le mani su un uomo pericoloso e sfuggente, dalle molteplici
identità. La sua indagine, condotta talvolta con eccessiva autonomia e un
pizzico d'ingenuità, lo porterà fino alle strade infuocate di Goa, a caccia di un
fatale truffatore dalla personalità complessa e dal passato difficile.
Fonte: www.ibs.it
Si dice che le categorie del Novecento non siano in grado di capire il presente.
Falso. Solo il Novecento ci fa capire il dopo; solo chi lo ha attraversato e
sofferto, tutto intero, può interpretare il presente con strumenti affilati. Mario
Tronti, che il XX secolo l'ha vissuto da protagonista intellettuale - da marxista
eretico - e ne è uscito sconfitto, non ha rinunciato all'esigenza, e al dovere, di
capire. Oggi la libertà di pensiero è garantita, ma non è concesso un pensiero
di libertà: il capitale ha conquistato tutto il mondo, e così è arrivato a
conquistare anche tutto l'uomo. Non solo trattato di filosofia politica, "Dello
spirito libero" è anche e soprattutto un capolavoro di resistenza: un'opera
composta di frammenti, perché "non si può ormai pensare e scrivere che per
frammenti, essendo esploso il mondo di ieri in mille pezzi". Un libro matto e
disperatissimo, profondamente autentico. Scegliendo il procedimento
analogico e lo stile metaforico, senza mai cedere all'autobiografia o alla confessione, Tronti richiama e
contempla tragicamente i grandi temi della storia e dell'uomo: il Moderno occupato dal capitalismo e la
concezione borghese della vita, la Rivoluzione d'ottobre e l'errore del socialismo subito, il crollo del
comunismo e la fine della storia; la memoria, le classi, il feticcio della merce, la critica della democrazia,
l'autonomia della politica.
"Un cuore pensante" è la storia del cammino spirituale di una bambina diversa
dalle altre che amava la solitudine e che si faceva molte domande; una
bambina che coglieva il sacro nel dettaglio quotidiano, che sapeva sorprendersi
della natura, delle sue leggi e delle sue meraviglie. Susanna Tamaro continua il
percorso iniziato con "Ogni angelo è tremendo" offrendo ai suoi lettori un
personalissimo diario dell'anima che si legge come un romanzo e che mette a
nudo, come mai aveva fatto sinora, la sua spiritualità concretissima, che non
sacrifica la realtà al mistero ma coglie il mistero nella realtà.
Fonte: www.ibs.it
Cesare della Valle, duca di Ventignano, è un personaggio bizzarro. Elegante
aristocratico nella Napoli di fine Settecento, colto letterato e gran viveur, il
duca è perseguitato da una fama sinistra: pare che semini disgrazie solo
lanciando intorno il suo sguardo malevolo. Oltre all'amarezza di non veder
confermato il proprio prestigio sociale al Gran ballo di Carnevale del re,
ovunque vada il duca deve difendersi dalle calunnie rivolte contro la sua
persona. Nel secolo dei Lumi, che vede in ogni scudisciata del potere
l'impronta di un dominio nefasto, ogni evento, dall'incendio del San Carlo fino
alla caduta del Regno delle Due Sicilie, sembra destinato a coprire di
pregiudizio la sua figura. Perfino il mancato attentato alla persona del re da
parte di uno scriteriato soldataccio ricade tra le responsabilità occulte del
duca. Lazzi e scongiuri accolgono ogni sua apparizione, e ancora ne offuscano
la memoria, con l'avallo di Alexandre Dumas, che con la sua opera rafforzò la celebrità dello jettatore, ma
che pure ne scrisse senza mai menzionarlo, per evitare il malocchio. Giuliano Capecelatro prende spunto
dalla travagliata esistenza del duca di Ventignano per raccontare con originalità cent'anni di Storia della
città partenopea.
Finalista Premio Campiello 2015
Alento è un borgo abbandonato che sembra rincorrere l'oblio, e che non vede l'ora di scomparire. Il
paesaggio d'intorno frana ma, soprattutto, franano le anime dei fantasmi che
Estella, la protagonista di questo intenso e struggente romanzo, cerca di
tenere in vita con disperato accudimento. Voci, dialoghi, storie di un mondo
chiuso dove la ricchezza e la miseria sono impastate con la stessa terra nera.
Capricci, ferocie, crudeltà, memorie e colpe di un paese condannato a
ritornare alla terra. Come tra le quinte di un teatro ecco aggirarsi un anarchico,
un venditore di vasi da notte, una donna che non vuole sposarsi, un banditore
cieco, una figlia che immagina favole, un padre abile nel distruggerle. Con
Carmen Pellegrino l'abbandonologia diviene scienza poetica. E questo modo
particolare di guardare le rovine, di cui molto si è parlato sui giornali e su
internet, ha finalmente il suo romanzo.
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Maggio 1936. Con la fine della guerra d'Etiopia nasce l'impero fascista. E Fulvio
Semola, segretario bellanese del Partito, non ha intenzione di lasciarsi
scappare l'occasione per celebrare degnamente l'evento. Astuto come una
faina, ha avuto un'idea da fare invidia alle sezioni del lago intero, riva di qui e
riva di là, e anche oltre: un concerto di campane che coinvolge tutti i campanili
di chiese e chiesette del comune, dalla prepositurale alla cappelletta del
cimitero fino all'ultima frazione su per la montagna. Un colpo da maestro per
rendere sacra la vittoria militare. Ma l'euforia bellica e l'orgoglio imperiale si
stemperano presto in questioni ben più urgenti per le sorti del suo mandato
politico. In casa del potente e temutissimo ispettore di produzione del
cotonificio locale, Eudilio Malversati, si sta consumando una tragedia. Dopo
un'aggressione notturna ai danni dell'ispettore medesimo, spariscono in modo
del tutto incomprensibile alcune paia di mutande della signora. Uno è già stato
rinvenuto nella tasca della giacca del Malversati. Domanda: chi ce l'ha messo? E perché? Il problema vero,
però, non è questo, bensì che fine abbiano fatto le altre. Dove potrebbero saltar fuori mettendo in ridicolo i
Malversati, marito e moglie? Non essendo il caso di coinvolgere i carabinieri, per non mettere in giro voci
incontrollabili, il Semola viene incaricato di risolvere l'enigma.
Fonte: www.ibs.it