Ottant`anni di Stato Vaticano

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Ottant`anni di Stato Vaticano
trecento
60gradi
chiesa
aldo maria valli
Sguardi sulla sofferenza
E
ra il 13 maggio 1992 quando Giovanni Paolo II istituiva la Giornata mondiale del malato, da tenersi ogni anno
l’11 febbraio, memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes. Gli scopi della
Giornata, scriveva il Papa, erano due: sensibilizzare i credenti e l’intera società in merito alla necessità di assicurare agli infermi
la migliore assistenza, ma anche valorizzare la sofferenza sul piano umano e su quello soprannaturale.
Se sull’assistenza è facile, almeno in linea di
principio, essere d’accordo, il discorso sulla
sofferenza si fa più complicato e le parole del
Pontefice suonano quasi come una provocazione. Per il mondo la sofferenza è qualcosa
da evitare, rimuovere,
nascondere. Per il cristiano, però, l’invito del
Papa si spiega proprio
alla luce della testimonianza e dell’esempio
di Maria. Riferendosi alla Salvifici doloris
del 1984, la sua lettera
apostolica sul significato cristiano della sofferenza umana, Giovanni
Paolo II spiegava che compito del credente
è quello di fare come la madre di Cristo che
restò sotto la croce. Fermarsi accanto a tutte le croci dell’uomo di oggi vuol dire prima
di tutto accorgersi di chi soffre, senza passare oltre o voltare lo sguardo da un’altra parte, e poi dare solidarietà, compagnia, condivisione, offrendo la sofferenza per il bene della Chiesa e richiamando tutti a riconoscere nel volto del sofferente il volto stesso di Gesù.
È significativo che, istituendo la Giornata
del malato, papa Wojtyla si sia affidato all’intercessione di san Giovani di Dio e di san
Camillo de Lellis, patroni dei luoghi di cura
e degli operatori sanitari, fondatori rispettivamente dei Fatebenefratelli e dei Camilliani, ordini che da secoli curano e assistono i
malati. Prendere consapevolezza del significato della sofferenza, infatti, porta il cristiano non al fatalismo ma alla carità.
Educare alla salute, educare alla vita si intitola il sussidio della Cei per la Giornata
del malato, e quest’anno c’è un collegamento particolare con la Giornata per la vita del
1° febbraio, che si celebra per la trentunesima volta e ha per titolo «La forza della vita
nella sofferenza».
via della conciliazione
Alessandra
borghese
Ottant’anni di Stato Vaticano
Molti pensano che la Città del Vaticano sia un luogo
antichissimo. In realtà il piccolo Stato del Vaticano
nasce per volontà di Papa Pio XI negli anni Trenta.
Anima del progetto, l’architetto torinese Giuseppe
Momo e il costruttore romano Leone Castelli. Dal 12
febbraio una mostra presso il Braccio di Carlo Magno
celebrerà la ricorrenza degli ottant’anni della Firma
dei Patti Lateranensi, sottoscritti l’11 febbraio 1929
dal cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri e
dall’onorevole Benito Mussolini, capo del governo
Italiano. Moltissimi i documenti e le fotografie esposte
per la prima volta, tra cui il Trattato originale e tutti
gli allegati con i luoghi extraterritoriali presenti nella
città di Roma. In effetti, già all’indomani della storica
firma il «Papa costruttore» aveva ben in mente l’organizzazione del nuovo Stato. Papa Ratti infatti diceva:
«Costruisco per i miei successori, così essi, liberi da
ogni attività di carattere materiale, penseranno solo
ai fatti spirituali». In realtà furono molte – la maggior
parte documentate e conservate nel grande archivio
fotografico – le visite papali nel cuore del cantiere per
verificare gli imponenti sbancamenti. Fu allora che si
iniziarono a creare strutture e infrastrutture ancora
oggi in uso, come il Governatorato, il Tribunale, la
Stazione Ferroviaria, la Radio, le Poste, i Musei. Chi
ha visitato i Musei Vaticani avrà notato l’imponente
scala Momo a cui il grande architetto americano Frank
Lloyd Wright si è sicuramente ispirato per la realizzazione del Museo Guggenheim di New York City.
All’inizio del percorso espositivo della mostra vaticana, il visitatore si troverà davanti un eccezionale
plastico tridimensionale in legno di betulla, di circa
quattro metri per tre, ricco di dettagli, con prospetti
e rilievi degli attuali edifici della cittadella pontificia,
realizzato da Gianni Villermosa. Un impatto emozionante per scoprire tanti luoghi altrimenti segreti e
nascosti. Fra le particolarità esposte, anche la macchina con cui Papa Pio XI usava spostarsi: una Citroen
Lictoria caratterizzata dalla presenza del trono nel
sedile posteriore.
«Un’assemblea dei
cristiani della montagna»,
entro il mese di marzo,
per combattere lo
spopolamento. A chiederla
è l’arcivescovo di Udine,
monsignor Pietro Brollo,
memore delle «positive
conseguenze»
di un’analoga iniziativa che
si tenne nel giugno 1977,
dopo il terremoto. Secondo
il settimanale diocesano
«La Vita Cattolica», che
ha rilanciato la proposta
dell’arcivescovo, «la Carnia,
se nei prossimi dieci anni
non riuscirà a recuperare 30
mila residenti, è destinata a
scomparire», al pari di «altri
territori montani del Friuli».
«Se le analoghe iniziative
fino a oggi proposte hanno
sortito effetti limitati, ciò
non ci esime dall’assumerci
ancora una volta l’onere
di spingere verso
strade nuove»,
spiega l’arcivescovo.
◗macerata
Esposizioni, convegni,
pubblicazioni, pellegrinaggi
e, probabilmente, anche
una borsa di studio. Sono
le proposte che la diocesi
di Macerata-TolentinoRecanati-Cingoli-Treia
intende realizzare per il
IV centenario della morte
di padre Matteo Ricci
(1552-1610), il gesuita
maceratese che portò
l’annuncio del Vangelo in
Cina. Una Commissione
diocesana, insediatasi
nei mesi scorsi, sta
studiando il programma
di celebrazioni che, dal
2009 al 2010, saranno
dedicate al missionario,
«figura centrale nella storia
della Cina» per il vescovo
di Macerata, monsignor
Claudio Giuliodori. Info:
www.diocesimacerata.it.
C.V.
www.agensir.it
Messaggero
flash diocesi a cura del SIR
◗udine
sala stampa
di
febbraio 2009
sant
’Antonio
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