VinOlio 2015,Messico ospite del Cluster Cacao e

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VinOlio 2015,Messico ospite del Cluster Cacao e
Orbetello 5 milioni di danni
La laguna di Orbetello ha subito un danno quantificato in 5
milioni di euro. Il caldo record che ha portato alla morte
1500 quintali di pesce tra spigole, orate, anguille e cefali
ha costretto la Federcoopesca Toscana a chiedere lo stato di
calamità naturale.
I
danni
diretti,
come
spiegato
dal
presidente
Massimo
Guerrieri, ammontano a circa 2 milioni ma a questi si aggiunge
il mancato guadagno dei prossimi anni.
Infatti, i pesci tra i 150 e i 300 grammi avrebbero costituito
il venduto delle prosisme annate. Inoltre, in una parte della
laguna, non sarà più possibile pescare.
Il danno per l’economia della zona è forte, a molti lavoratori
toccherà la cassa integrazione. E intanto per accedere ai
fondi previsti per la calamità naturale occorre che le
istituzioni locali facciano la loro dichiarazione ma, si sa,
in Italia la burocrazia è lontana dalle reali esigenze.
La laguna di Orbetello, è un gioiello che si stende per 27 km
quadrati sulla costa toscana in Maremma. Due striscie di
terra, chiamate tomboli (la Giannella e la Feniglia) la
racchiudono per circa 6 km. Al centro della laguna un’altra
lingua di terra accoglie Orbetello.
Il collegamento con il mare avviene attraverso tre canali
artificiali. Il clima comunque inflisce sull’acqua della
laguna che è molto bassa, appena un metro o due, e quindi si
sono dovute aspettare le leggere piogge delle settimane scorse
perché l’ossigenazione tornasse a limiti accettabili per la
vita dei pesci.
Roberta Capanni
Savignôn Rosso la finale
Il Savignôn Rosso dei Poderi Morini ha fatto un altro centro.
Questa volta con il concorso “Una ricetta per il Savignôn
Rosso” che ha visto l’invio, da tutte le parti d’Italia, di
ricette che ben si abbinano a questo autoctono romagnolo.
Nato da un’idea di Alessandro Morini, patron dell’omonima
azienda agricola di Faenza in collaborazione con Francesco
Turri editore di Egnews/Oliovinopeperoncino, il concorso è
giunto alle fasi conclusive. La giuria di esperti composta da
uno chef
della Nazionale Italiana Cuochi, un sommelier e
giornalisti di settore, ha scelto le dieci ricette finaliste
tra le centinaia arrivate, ricette che passeranno adesso ad
una ulteriore selezione.
Il grande Veronelli chiamava Savignone questo vino,
italianizzando “Savignôn”, il nome in dialetto romagnolo. Un
vino dalle note intense e aromatiche, un sentore di fragola di
bosco e di melograno, un po’ di rosa selvatica, per il quale
il nome Centesimino suonava riduttivo.
Il Savignôn Rosso è quindi un vino che ha tutte le
caratteristiche per uscire dalla territorialità e presentarsi
a tutti. Domenica 4 ottobre 2015 presso le cantine del Podere
Morini a Faenza
si svolgerà
quindi una giornata
importante,aperta a tutti coloro che vorranno assaggiare il
Savignôn Rosso e passare una giornata tra i vigneti e in
cantina, assistendo al cooking show che permetterà alla giuria
di decretare la ricetta vincitrice.
Poderi Morini infatti aprirà le porte per condividere i
prodotti locali e le ricette vincitrici con il pubblico e far
assaggiare
i
suoi
grandi
autoctoni.
http://www.poderimorini.com
Roberta Capanni
Presentata
a
Expo
la
settimana
della
Dieta
mediterranea
Il Simposio organizzato dal Mipaaf, dalla Camera di Commercio
di Imperia e Azienda Speciale Promimperia, che raccoglie
attorno allo stesso tavolo i rappresentanti dei 7 Paesi della
Dieta Mediterranea Patrimonio Unesco Italia, Grecia,
Portogallo, Spagna, Croazia, Cipro e Marocco e delle 7 Città
Emblematiche della Dieta.
Obiettivo fare il punto sulla progettualità in corso per la
valorizzazione della Dieta mediterranea non solo dal punto di
vista nutrizionale ma anche economico, culturale ed educativo.
L’evento che ha ospitato la presentazione del programma del
Forum internazionale da parte del presidente Enrico Lupi, ha
fatto da apertura ad una settimana interamente dedicata alla
Dieta mediterranea e ai suoi principi, durante la quale si
parlerà dell’importanza della Dieta mediterranea in ogni suo
aspetto.
I lavori sono iniziati con il saluto introduttivo del vice
ministro alle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea
Olivero, di Dario Cartabellotta responsabile unico Cluster Bio
Mediterraneo e di Enrico Lupi, presidente del Forum
Internazionale Dieta mediterranea.
“L’obiettivo del Forum è di incrementare – ha dichiarato
Enrico Lupi – la consapevolezza sulla Dieta mediterranea come
parte integrante dello stile di vita quotidiano. La quinta
edizione che da Imperia si sposta all’Expo di Milano, nel
cuore delle attività dedicata al cibo, vuole attirare
l’attenzione internazionale sull’esperienza e i lavori portati
avanti in cinque anni di attività, con particolare attenzione
al valore economico della Dieta mediterranea, che può tradursi
in maggiori opportunità occupazionali, produttive e
turistiche”.
Il 18 settembre il Forum Dieta mediterranea si aprirà con una
sessione dedicata all’Unesco ed il Patrimonio Agro-alimentare,
seguita da una seconda sessione incentrata sulle azioni in
campo nei Paesi della Dieta mediterranea Unesco e in
particolare sulle best practices in Italia, Spagna, Grecia,
Marocco, Croazia e Cipro.
Una sessione sarà dedicata anche al ruolo delle Comunità
emblematiche nella salvaguardia della Dieta mediterranea
Unesco e alle best practices di Spagna, Marocco, Portogallo,
Croazia e Cipro.
La quarta e ultima sessione, che precederà le conclusioni
affidate al ministro delle Politiche agricole alimentari e
forestali Maurizio Martina, sarà infine dedicata alla
presentazione della Carta dei Valori della Dieta mediterranea
e del Network delle Comunità italiane della Dieta
mediterranea.
Sauvignon
contraffatti?
friulani
Ormai è di dominio pubblico e non possiamo ignorare la notizia
che i NAS, su ordine della Procura di Udine, nei giorni scorsi
hanno perquisito 17 aziende di Sauvignon del Collio e dei
Colli orientali del Friuli, coinvolgendole in un’inchiesta,
che secondo il codice penale si tradurrebbe nell’ipotesi di
“reato di frode nell’esercizio del commercio” e “vendita di
sostanze alimentari non genuine”.
Riferiamo quanto noto, tuttavia, senza fare alcun nome per
rispetto della privacy delle persone e dello svolgimento
dell’indagine, anche se sulla cronaca locale nomi e cognomi
sono fatti tutti.
Secondo queste cronache, tutto inizia da una delazione, sembra
di qualcuno dello stesso settore vitivinicolo, che si è deciso
a parlare ora, pur da tempo a conoscenza di certi esperimenti
chimici di un noto consulente bioclimatico friulano, il quale
aveva stretto rapporti in lungo e in largo sul territorio, e
pare anche un po’ più lontano.
Tale signore, definito nell’ambiente “genio della chimica”,
nel suo laboratorio casalingo, con l’aiuto della consorte,
aveva trovato un sistema per esaltare il sapore e il profumo
dei vini, combinando lieviti ad altri ingredienti vinosi in un
mix segreto che proponeva alle aziende locali per esaltare le
prestazioni organolettiche di Sauvignon ed altri prodotti.
I Nas hanno solo fatto prelievi di campioni nelle varie
cantine del Collio friulano e goriziano, tra le quali spiccano
nomi sufficientemente noti, e siccome l’informazione stava per
trapelare il Procuratore di Udine ha ritenuto mossa migliore
anticipare i gossip ed annunciare d’ufficio il quanto.
Certo, bisogna attendere i risultati.
Tutto ciò scoppia proprio nell’anno del Concorso Mondiale del
Sauvignon a Buttrio, viene bollato come “scandalo” a disonore
di un’eccellenza del FVG, però non si può ignorare che già un
anno e mezzo fa, nel maggio 2014, cogliendo mormorii sul web,
la questione di alterazioni o forzature nella profumazione di
certi vini era stata sollevata dall’assessore comunale alle
politiche agricole di Sacile, un Comune del Pordenonese. Ma
forse perché esponente di una certa parte politica invisa alla
maggioranza di governo, questa ha ricevuto solo discredito,
con la preoccupazione della Coldiretti che non venissero
diffuse “illazioni”.
Erano i tempi in cui il Sauvignon Tiare aveva appena vinto a
Bordeaux il titolo di miglior Sauvignon del mondo, e si
potevano ventilare ‘secondi fini’ nella accusa. Invece, ora è
emerso quello che da troppo tempo serpeggiava.
Tuttavia, viene fatto sapere dagli organi giudiziari che non
si tratta di contraffazioni nocive alla salute dei
consumatori, ma solo di violazioni del Disciplinare previsto
per il Sauvignon.
Maura Sacher
International
Cooking
Tradition: a Palermo una
settimana coi sapori del
mondo
E’ iniziata sabato 5 e si concluderà domenica 13 settembre la
rassegna gastronomica internazionale, inserita nell’ambito del
Food Fest del capoluogo siciliano.
Appuntamento siciliano con la rassegna gastronomica
International Cooking Tradition, jn occasione del Palermo Food
Fest. L’importante evento, organizzato dal Maestro pasticciere
Massimo Giambelluca, referente estero della Federazione
Italiana Pasticceria, responsabile Fip Sicilia Occidentale e
ambasciatore Aigs, vede la presenza di oltre 21 nazioni
rappresentate da masterchef internazionali e pluripremiati.
Fra i partecipanti, Jovica Djurdjevic Jole dalla Svizzera che
vanta ben 29 ori e 1 argento in competizioni internazionali di
pasticceria; inoltre, Iwona Niemczewska dalla Polonia, Daniel
Ayton dall’Inghilterra, Milos Lachkovic Slovacchia, Vaselina
Slavcheva Bulgaria, Majlinda Nikol Brakaj Lussemburgo,
Jonathan Perruche Francia. La nutrita delegazione rumena è
composta, tra gli altri, da Iulia Dragut, Radu Zarnescu,
Ovidin Cheabac, la blasonatissima delegazione israeliana
composta dai MasterChef Jack Hazan, Oden Abu Elhawa, Jossie
Elbaz, Leon Menachem, Moshe Alkobi.
A queste si aggiungono le delegazioni più nutrite e giovani
dell’evento: Serbia e Corea del Sud. Altri arrivi sono
previsti nei giorni a venire. L’Italia è presente con nomi
illustri: Rosario Maltese, Mario Savona, Salvatore Ragona,
Nino Mineo, Mariella Cascio, Rosy Badalamenti, che qualcuno
definisce “gli occhi più belli della Fip” e ancora Ninu ‘u
ballerino, indiscusso re dello street food palermitano reduce
dai trionfi raccolti all’Expo che vanta nel suo palmares ben
475 riconoscimenti internazionali.
Presenza di peso, e non solo in senso metaforico, quella della
Nip, Nazionale Italiana Pizzaioli, 5 volte nel Guinness dei
primati, l’ultima per aver realizzato, il 20 giugno all’Expo,
la pizza più lunga del mondo: 1595 metri di pizza preparata in
diretta in un unico pezzo e poi tagliata e distribuita ai
visitatori. Alla manifestazione partecipano anche la Compagnie
des Mosquetaires D’Armagnac – Escardon Mediterraneé, la Chaine
des Rotisseurs – Baillage Palermo e la Chaine des Rotisseurs –
Baillage Trapani.
La
presenza
di
tanti
Paesi
conferisce
all’evento
un
significato e un valore molto più profondo di quello meramente
gastronomico: c’è un aspetto giocoso e gioioso, perché tra i
fornelli si respira aria di festa, c’è un aspetto goloso
perché i sapori del mondo sono alla portata dei numerosi
visitatori che hanno modo di assaggiare piatti sconosciuti, di
scoprire gusti insoliti e di conoscere e apprezzare le cucine
degli altri. C’è, inoltre, un aspetto squisitamente culturale
ch’è dato dallo scambio reciproco, ma c’è un aspetto sociale e
umano che è, forse, il più rilevante. In un tempo in cui il
mondo è attraversato da venti di guerra, quest’evento dimostra
come il cibo e la tavola siano strumenti di dialogo e di
accoglienza.
A. M.
L’Ambasciatore del Soave
Il fiorentino Andrea Galanti è il Miglior Sommelier del Soave
2015. Il primo Master a tema curato da AIS Veneto, si è tenuto
dal 5 al 7 settembre 2015 in occasione di Soave Versus la
manifestazione organizzata dal Consorzio di Tutela del Soave.
Andrea Galanti è stato proclamato Ambasciatore del Soave, e lo
sarà per un anno, dopo essersi battuto sul finale con altri
due toscani Massimo Tortora della delegazione AIS di Livorno e
Simone Vergamini della delegazione di Lucca.
Andrea Galanti ha un bel percorso di famiglia alle spalle. La
gastronomia Galanti a Firenze vanta una storia che supera i 60
anni quando, nell’Italia appena uscita dalla guerra, i Galanti
scesero a Firenze dalla Val di Pesa e prima con una trattoria
poi con la storica “bottega” di Piazza della Libertà si
imposero nel panorama della gastronomia fiorentina.
La Toscana e il Veneto due regioni i cui territori “parlano
di vino” più di altri, che dialogano alla pari su sapori e
saperi.
Nella tre giorni veronese il Soave è stato il protagonista con
40 cantine presenti e 200 referenze di vetrina. Il palazzo
della Gran Guardia in Piazza Bra ha visto un numero crescente
di appassionati che hanno deciso di “farsi raccontare” questo
vino direttamente dai produttori.
Un successo che si deve all’eccellente lavoro fatto dal
Consorzio di Tutela e dalla grande passione che ogni azienda
mette nel fare il proprio vino che traspare sorso dopo sorso.
Così il Soave, forse ritenuto un vino troppo semplice, ha
dimostrato di essere un prodotto
di grande piacevolezza adatto
anche ai palati più esigenti.
Tante le cantine i cui prodotti
meritano di essere menzionati
ma, personalmente un elogio va
alla cantina Pagani certamente
per il Soave Classico Doc (10%
Trebbiano
di
Soave
90%
Garganega) ma anche per il Recioto Spumante Soave DOCG da 100%
uve Garganega e alle ottime produzioni della Cantina Sandro De
Bruno la cui filosofia aziendale da vita a vini complessi,
morbidi in cui si ritrova tutta la mineralità del “Soave
vulcanico”.
Il Soave Versus con questo secondo anno di spostamento dal
territorio che da nome al vino,
a Verona, ha dimostrato,
oltre le comprensibili polemiche che ogni cambiamento si porta
dietro, di essere stata la scelta vincente. I numeri di
affluenza parlano chiaro: solo nella giornata di apertura si
sono registrati più visitatori che l’anno precedente durante
tutta la manifestazione. Segno che il lavoro di squadra paga.
Lunga vita al Soave.
Roberta Capanni
Napoli Pizza Village
Supportata dalle buone condizioni meteo, l’edizione 2015
del Napoli Pizza Village ha riscosso grandi consensi.
Napoletani e turisti hanno affollato la manifestazione per un
bilancio sicuramente positivo e grande la soddisfazione nel
superare quest’anno il record di 100 mila pizze sfornate e
500mila presenze.
Gli appassionati della pietanza partenopea per eccellenza,
sono stati incentivati a partecipare all’evento, anche dalla
possibilità di evitare code alle casse grazie al biglietto
online. Da quest’anno infatti il ticket di Napoli Pizza
Village è stato disponibile anche su web grazie al nuovo
sistema,
“Pizza
On
Line
–
Salta
la
fila”
al
sito: www.pizzavillage.it .
Durante la manifestazione si è svolto il XIV Campionato
Mondiale del Pizzaziuolo con l’assegnazione del titolo iridato
– nella categoria principale Margherita STG – alla napoletana
Teresa Iorio.
SoaveVersus
redazione
accoglie
la
Il Soave si mette in vetrina. Per il secondo anno
Verona
accoglie la manifestazione dedicata a questo vino che porta il
nome del territorio in cui viene prodotto. Soave, che si trova
a circa 20 chilometri dalla città di Giulietta e Romeo e
dell’Arena, arrivata al tredicesimo anno, ha scelto di andare
incontro al suo pubblico, sempre piu numeroso.
La redazione di Egnews Oliovinopeperoncino ha scelto di
partecipare in toto alla manifestazione con tutti i suoi
giornalisti provenienti da tutte le parti d’Italia, isole
comprese.
Sotto l’ala protettrice dell’illuminato editore
Francesco Turri, e la tranquillità del direttore Piero Rotolo,
i giornalisti hanno iniziato il percorso di degustazione delle
aziende presenti. Nei prossimi articoli tutto il buono (ed il
bello) del SoaveVersus vi racconteremo pregi e virtù di un
territorio, della sua gente laboriosa e dei frutti di questa
terra.
Il Soave, vino vulcanico carico di mineralitá, offre ad ogni
sorso un “reportage” a 360 gradi sul territorio da cui prende
il nome. Azienda dopo azienda, cantina dopo cantina, vi
racconteremo le sensazioni, i profumi, la magia che accompagna
questo vino. Seguiteci in questo viaggio “nel soave” perché
come sempre ogni sorso di vino é un viaggio verso un mondo
unico. Partendo dallo stesso territorio ogni produzione assume
un carattere proprio inglobando le vibrazioni del vignaiolo,
l’atmosfera che gli gravita attorno in ogni fase della
produzione. E di
tutto ciò i produttori di Soave ne sono
pienamente consapevoli.
Ma qui a Verona, insieme al
Soave anche con tante altre
eccellenze del territorio come
quelle proposte dal caseificio
Elda specialista della ricotta
con le sue specialità create da
Anna Gobbi…un ‘altra bella
storia da raccontare…
Roberta Capanni
Festa dell’Uva: Impruneta a
quota 89
La festa dell’Uva di Impruneta ha 89 anni ed è, a tutti gli
effetti, la più antica d’Italia. Anche se Soave dichiara, con
i suoi 87 anni, di essere la prima, le carte sembrano parlare
chiaro. Nata nel 1926 per far conoscere la produzione delle
tante aziende agricole di questo territorio alle porte del
Chianti, la Festa dell’Uva di Impruneta nel tempo si è
trasformata in una sorta di gara tra i vari rioni del paese
per far sfilare il carro più bello.
I carri della festa dell’Uva di Impruneta sono un omaggio al
dolce frutto che ci regala il vino, carri a cui lavorano tanti
volontari, sera dopo sera. Con la fine della Seconda Guerra
Mondiale la Festa divenne un punto focale della vendemmia e,
nella spettacolare piazza Buondelmonti, i personaggi famosi
sfilavano sui ricchi carri.
Nel 2003 i rioni insieme all’Amministrazione Comunale
costituirono l’Ente festa dell’Uva che assolve a tutti i
compiti che questa manifestazione comporta. “Ora la festa ha
le carte in regola per crescere ancora– ci dice Alessio
Calamandrei giovane sindaco che abbiamo incontrato alla
conferenza stampa di presentazione – perché Impruneta è un
gioiello che ha tanto da offrire”.
E che questo paese a soli 15 minuti dal capoluogo della
Toscana, adagiato sulle colline più belle, quelle che dilagano
sul Chianti oggi riconosciuto, abbia tesori infiniti è una
verità assoluta. La storia del paese gravita tutta intorno
alla sua Basilica e sull’immagine della Madonna portata qui
dai primi cristiani. La presenza della potente famiglia
Buondelmonti e le vicende che la accompagnarono fanno di
queste terra uno dei pezzi di Toscana più vera. E questa
terra, è il caso di dirlo, si trova un po’ in tutto il mondo
perché qui nasce il “cotto”, quello delle tegole rosse
caratteristiche della Toscana, quello dei pavimenti delle
vecchie case coloniche e oggi di appartamenti lussuosi di
tutto l’occidente e non solo.
La Festa dell’Uva oggi è legata ad una serie di eventi
collaterali che portano alla sfilata finale del 27 settembre
2015.
Naturalmente
il vino, il peposo imprunetino e le
tante
eccellenze di questo territorio potranno essere
degustate in tutto il paese.
Roberta Capanni
Il meglio del Soave a Verona
Soave in mostra dal 5 al 7 settembre 2015 a Verona all’interno
del prestigioso palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra.
Riceviamo dal Consorzio per la tutela vini Soave e Recioto di
Soave: dal 5 al 7 settembre torna nello storico palazzo di
Piazza Bra l’evento cult del Consorzio dedicato alle migliori
interpretazioni del Soave, allo stile e ai valori del
territorio.
Il festival, organizzato da Consorzio del Soave, Strada del
Vino Soave, Associazione Soave Versus, si propone quest’anno
come megafono delle ricchezze enogastronomiche, artistiche e
territoriali che fanno di Verona una delle città più visitate
d’Italia.
Dal territorio si parte per poi al territorio tornare,
consapevoli che la forza di un’eccellenza non sta solo nella
sua qualità ma anche nel forte legame con la zona di origine.
All’edizione 2015 di Soave Versus parteciperanno più di 40
selezionate cantine che metteranno in assaggio oltre 200
pregiate referenze. Saranno coinvolti tanti artigiani del
gusto, il mondo della ristorazione cittadina, l’Associazione
Italia Sommelier ed operatori di settore italiani ed esteri.
Soave Versus 2015 si propone di coinvolgere tutte le
espressioni produttive veronesi, e non solo, valorizzando,
oltre al Soave, il ricco patrimonio produttivo e culturale
della provincia scaligera. Una grande occasione per ribadire
la centralità internazionale di Verona e la vocazione
all’internazionalizzazione del Soave, ad oggi consumato per
l’80% all’estero.
Il tutto sarà declinato in un contesto di classe ed
esclusività coinvolgendo nel gioco intrigante del confronto
ristoratori e sommelier accompagnati da Fede&Tinto, della
trasmissione Decanter di Rai Radio2, da Stefano Cantiero di
TeleArena e Andrea Gori, sommelier, blogger e titolare della
trattoria toscana Burde.. Accanto a loro chef di rango che si
confronteranno fra tradizione e innovazione in una serie di
cooking show dinamici e coinvolgenti.
Glamour, stile, “distintività”, narrazione del vino, saranno
solo alcune delle parole chiave attorno alle quali ruoteranno
focus di approfondimento, forum e laboratori didattici che
vedranno il coinvolgimento diretto degli ospiti e addetti ai
lavori, come il Soave Master, realizzato in collaborazione con
Ais, un momento di formazione dedicato ai sommelier
professionisti che potranno poi, in un contest degustazioni,
confrontarsi sui valori del Soave. Su questa direzione è stato
ideato un percorso gustativo all’interno del Versus, “Percorsi
Persorsi”, dove un sommelier dedicato guiderà gli ospiti tra
le varietà produttive del Soave, sarà un’occasione
approfondire in maniera unica la propria conoscenza su questo
vino e il suo territorio.
Un assaggio di quello che potrà essere il Versus 2015 ci sarà
già il primo settembre al Teatro Romano, con un’anteprima di
eccezione accompagnata dalle musiche del chitarrista blues,
nonché spadarino di Soave dal 2009, Rudy Rotta e la sua band
in uno show che coinvolgerà anche il batterista Ian Paice,
grande firma dei Deep Purple. Sempre Rudy Rotta chiuderà in
bellezza Soave Versus con l’esecuzione di brani dal vivo nella
serata di lunedì 7 settembre in Gran Guardia.
Il Soave Versus continuerà nei giorni successivi con una
sezione speciale dedicataa agli operatori di settore esteri
provenienti da Cina, Corea, Canada, Malesia, Norvegia,
Giappone, Estonia, Vietnam, Repubblica Ceca, Polonia,
Danimarca e Finlandia.
M.S.