ALBERTO CAVANNA L`uomo che non contava i giorni premiato con il

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ALBERTO CAVANNA L`uomo che non contava i giorni premiato con il
Recensione libro mese di giugno
ALBERTO CAVANNA
L’uomo che non contava i giorni
Mondadori, 2012
premiato con il 'Mediterranean Award' per la narrativa e con il 'Premio ANTHIA - Miglior libro Ligure dell'anno'.
“L’uomo che non contava i giorni” è Cristoforo, un anziano carpentiere che ha vissuto un’esistenza con molte
sofferenze: la morte della moglie, del figlio e la distruzione della sua barca. L’Autore ci conduce nell’officina di
Cristoforo, nella quale l’uomo con tanta forza, sta costruendo un nuovo gozzo che deve essere il suo riscatto. Proprio
lì fuori trova Mohamed, un giovane tunisino, che si è addormentato. Dopo un momento di ripulsa, l’anziano artigiano
vede negli occhi del ragazzo la disperazione, la fame, l’impossibilità di trovare lavoro e così lo accoglie nel suo locale.
All’inizio Cristoforo è rude con il ragazzo, ma poi si fa aiutare nel lavoro di costruzione dello splendido gozzo. Siamo
spettatori di questo lavoro accurato non solo di carpenteria, ma di falegnameria e meccanica.
Mohamed, che Cristoforo, per praticità, chiama Mimmo, dimostra di avere molta dimestichezza con l’arte marinara
che ha praticato in Tunisia anche se con tecnologie molto arretrate. Il ragazzo segue con molta attenzione il lavoro
preciso dell’anziano e si accorge che l’uomo vive in un limbo, senza giorni e senza speranza, con il solo obiettivo di
costruire la barca. I due si raccontano le proprie vicende e si scoprono uniti dalla passione per il mare, anche se
Mohamed lo ha guardato da un’altra direzione, dall’amore per la famiglia e per i valori del passato. Per Cristoforo si
aprono nuove prospettive, aiutato dal ragazzo che , in un momento di sconforto, lo aiuta a risentirsi vivo ed a costruire
un progetto di vita. Nel solido rapporto di amicizia c’è uno scambio culturale profondo si alternano parole in arabo ed
in dialetto ligure. Assaporiamo le focacce calde che nutrono Mohamed in quel luogo freddo ed umido tanto diverso
dalla sua patria. L’inverno passa e con la primavera il gozzo, che viene chiamato Bianca, come la moglie di
Cristoforo, è pronto per salpare.
I due amici adorano divinità diverse, ma i messaggi della Bibbia e del Corano si incrociano; Mohamed dice che Allah
conosce il destino di ogni seme, anche sotto la terra; Cristoforo mostra una Bibbia consunta e racconta che la madre,
in ogni momento di difficoltà la apriva e leggeva un verso che le mostrava un messaggio importante, il vecchio cita
spesso la Divina Commedia che ha imparato per forza negli anni di scuola, e spesso il giovane ricorda proverbi e cita
frasi del padre e del nonno.
Il libro è un lungo racconto o un romanzo breve, scritto di getto dopo aver visto i cimiteri dei barconi dei migranti
distrutti e lasciati marcire.
Le barche hanno una vita per l’Autore e non devono morire. Ognuno dei due protagonisti ha visto con disperazione la
propria barca distrutta e con essa anche parte della sua vita e ne porta il ricordo ed il lutto nel cuore.
Questo libro esprime molta sofferenza per un passato triste, ma anche desiderio di riscatto in una società che non
lascia spazio all’uomo, alla sua tenacia, al lavoro, ai valori concreti della vita.
Quest’opera va letta lentamente perché ci rende partecipi di grandi verità: l’amore per il mare che unisce e nelle
differenza culturali, crea grande ricchezza di esperienze, il lavoro che deve essere svolto con competenza, impegno,
abnegazione e che deve essere tramandato, il senso della storia personale che è parte della storia di un’Italia che ha
vissuto guerre e difficoltà.
L’Autore ha grande esperienza di vita ed una umanità profonda che ci trasmette in ogni pagina.
Quando dolore e disperazione cancellano i nostri sogni, perdiamo anche la voglia di vivere e di "contare i giorni", ma
se la speranza ed i sogni che ci hanno nutrito, tornano a scaldare il nostro cuore, rifiorisce anche la voglia di vivere il
tempo che ci resta.
Maria Chiara Mansi
Biblioteca di Ricco' del Golfo di Spezia
Alberto Cavanna sta curando la traduzione di "The Rover" di Joseph Conrad per l' Editore Nutrimenti
Per l'estate consiglio ai ragazzi la lettura di questi coinvolgenti testi dell'Autore disponibili in prestito
I libri prendono spunto da classici della letteratura ; i protagonisti sono ragazzi di Polverara (frazione del Comune di
Ricco' del Golfo) che vivono avventure entusiasmanti corredate da un divertente diario, da spiegazioni di termini
marinareschi e da belle illustrazioni dell'Autore.