Recensione libro mese di maggio ALBERTO CAVANNA Bacicio do

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Recensione libro mese di maggio ALBERTO CAVANNA Bacicio do
Recensione libro mese di maggio
ALBERTO CAVANNA
Bacicio do tin
Corsaro dell’Imperatore e pirata in Alto Tirreno
Mursia Editore
Alberto Cavanna “costruttore di navi e di storie” è nato a Savona, ma da molti anni vive nel nostro Comune a
Polverara dove dichiara di aver trovato la sua Itaca.
Siamo fieri di avere fra i nostri concittadini un autore molto affermato che con questo libro è arrivato 2° al premio
Bancarella nel 2004. Da allora la storia leggendaria di Bacicio do Tin pirata e corsaro, nato a Polverara, ha continuato
ad avere tantissimi estimatori. E’ stato rappresentato al Teatro Ariston di Sanremo in una riduzione curata dal
laboratorio teatrale della Scuola media Sironi ed al Civico della Spezia con la Regia di Riccardo Monopoli.
Questo libro è un’opera artistica molto curata: è corredato prima di ogni capitolo da pregevoli chine dell’Autore,
all’interno ci sono cartine, illustrazioni, descrizioni dettagliate di rotte, battaglie, imbarcazioni, fra le quali il Lanpo:
lo sciabecco di Bacicio. Incontriamo il pirata all’inizio del libro, immortalato in un ritratto che ci colpisce ed entriamo
subito nell’avvincente vicenda raccontata da un cocciuto biografo: un cassintegrato appassionato di storia, che ne
cerca le tracce e che ne discute con sua moglie. Il che ci rende ancora più presenti nella storia. Il testo è in italiano,
con inserti in dialetto spezzino dell’epoca ed in inglese.
La scrittura ci affascina: è tragica, ma ha anche momenti di grande umorismo. Conosciamo alcuni personaggi fra i
quali il Giastéma: 2°ufficiale ed il Regua nostromo, attraverso disegni e gustose descrizioni.
Ho avuto una grande sorpresa ed un regalo da Alberto Cavanna: sono entrata a far parte del libro a pag. 90 con
l’importante ruolo di convincere la moglie del ricercatore della reale esistenza del pirata, attraverso la descrizione di
quadri presenti nella biblioteca di Ricco’ del Golfo che ritraggono il corsaro ed il Lanpo. Il discorso è stata così
puntuale e dettagliato che la signora finalmente ha preso atto dell’importanza della figura storica di Giovan Battista
Caviciòli e rimprovera il marito di non averle mai parlato di quei quadri.
Il romanzo, che aumenta la nostra cultura sulla vita marinara di alcuni secoli, ci fa capire come si è sviluppata la
pirateria e la tecnica corsara. E’ una storia che ha risvolti umani molto profondi, l’Autore si cala nel personaggio e ce
ne svela la psicologia. Il mare è il grande protagonista della vicenda. La fine è epica e struggente, non vi dirò più di
questo, per non togliervi il piacere di una lettura entusiasmante.
Sul retro del frontespizio c’è scritto che l’opera è frutto di fantasia, ma nessuno se ne convince. Ricevo visite e
telefonate per sapere del Pirata, per visitare la galleria di quadri e tutti sono demoralizzati quando spiego che il libro è
un romanzo su basi storiche, ma Bacicio, come è descritto non è esistito.
Anche cercando fra le recensioni, in quasi tutte, si ritiene che Bacicio sia una figura storica: ne riporto una.
Bacicio do Tin, alias Giobatta ecc. ecc.
Ecco la storia di un uomo sfortunato, che ha fatto imprese mirabili, e deprecabili.
A leggere sembra una favola, una storia inventata, e invece non lo è,
e par strano che cose così sian successe in Liguria, dove oggi andiamo a far il bagno noi milanesi.
Battaglie, truffe, piraterie, impiccagioni...
Cavanna racconta con arguzia e precisione storica, sempre con grande ironia, di se stesso e del tempo.
Cavanna è sfortunato, come il suo protagonista, perché il suo libro, unico come genere e scrittura,
arriva secondo al premio Bancarella dietro a un inutile Bruno Vespa.
Fonte: www.anobii.com
Questo romanzo ha lanciato un segno importante. Per tutti quelli che l’hanno letto "Bacicio è vero", è vissuto, ha
combattuto le sue battaglie. Persino io mi sono emozionata quando all’ingresso della scuola media, ho visto la divisa
di Bacicio, creata dall’Autore per la rappresentazione all’Ariston.
E’ un libro prezioso e curato e tutti i nostri concittadini dovrebbero averne una copia perché va gustato lentamente ed
il solo sfogliarlo dà un grande piacere.
Vi invito alla lettura del libro ed in biblioteca per ammirare il ritratto del “nostro” Pirata e Corsaro , ringrazio Alberto
per quest’opera che ho visto nascere, della quale tuttora assaporo il grande successo e per la creazione di un
personaggio indimenticabile legato alla storia del territorio di questo Comune.
Maria Chiara Mansi
Biblioteca di Ricco' del Golfo di Spezia