Emorroidi Definizione Sono cuscinetti vascolari, presenti all`interno

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Emorroidi Definizione Sono cuscinetti vascolari, presenti all`interno
Emorroidi
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Martedì 25 Novembre 2008 06:19 - Ultimo aggiornamento Domenica 30 Novembre 2008 15:20
Emorroidi
Definizione
Sono cuscinetti vascolari, presenti all’interno del canale anale e che giocano un ruolo nel
mantenimento della continenza fecale. Sono prevalentemente a sangue venoso, e
normalmente servono per “accompagnare” le feci all’esterno riducendo il trauma anale.
Esse sono normali componenti del canale anale e sono composte da:
1. mucosa compatta
2. tessuto vascolare, con un gran numero di anastomosi arterovenose, senza interposizione
di rete capillare
3. tessuto connettivo, ricco di fibre elastiche e collagene, rivestito da epitelio cilindrico, mai
cheratinizzato
4. muscolatura liscia
Tali cuscinetti sono di solito localizzati ad ore 3 - 7 ed 11 del canale anale.
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Il termine emorroidi deve essere limitato alla situazione clinica nella quale questi cuscinetti sono
di
dimensioni anomale e danno luogo ad una sintomatologia.
La malattia emorroidaria è una condizione patologica caratterizzata da sanguinamento e
prolasso dei cuscinetti emorroidari, alcune volte complicata da trombosi. E’ la più diffusa causa
di sofferenza della regione anorettale. Più del 50% della popolazione adulta occidentale soffre o
ha sofferto di patologia emorroidaria. Molti soggetti lasciano trascorrere molto tempo prima di
chiedere delle cure. Le cure attuali sono in grado di eliminare senza o con poco dolore il
problema. Le emorroidi possono essere interne o esterne. Le emorroidi esterne sono ricoperte
dalla cute anale e sono situate distalmente alla linea dentata.
Classificazione
Le emorroidi sono classificate in funzione dell’estensione del prolasso, che a sua volta influenza
il trattamento da mettere in atto:
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Grado
Segni e sintomi
Trattamento
Primo
Sanguinamento senza prolasso
Modificazioni dietetiche, legatura a mezzo elastico,
coagulazione
Secondo
Prolasso con riduzione spontanea, sanguinamento
Legatura a mezzo elastico,
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coagulazione,
modificazioni dietetiche
Terzo
Prolasso che richiede la riduzione digitale
Stapled anopexy secondo Longo
Quarto
Prolasso che non può essere ridotto
Stapled anopexy sec. Longo,
STARR
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I sintomi
Le emorroidi possono gonfiarsi e dare una sensazione di peso a livello anale, ma solo
raramente, quando si sovrappone una trombosi, sono fonte di dolore. Le emorroidi interne si
manifestano con perdite ematiche color rosso vivo, non accompagnate da dolore, o con un
prolasso durante l’evacuazione.
Il paziente può riferire la presenza di sangue sulla carta igienica. L’anemia da sanguinamento
occulto cronico è rara, ed in tal caso sarà opportuno escludere altre cause di anemia. Il
prolasso può oltrepassare la linea dentata, soprattutto durante lo sforzo, e portare alla perdita di
muco e feci associati a prurito.
Il dolore è raro in corso di emorroidi non complicate, mentre si manifesta soprattutto con le
ragadi, gli ascessi o in corso di trombosi di emorroidi esterne.
Le cause
Sono a tutt’oggi sconosciute. Possono essere costituite da una semplice discesa dei cuscinetti
anali associata alla forza di gravità, allo sforzo, o ad un alvo irregolare.
Con il passare degli anni la muscolatura del retto si indebolisce e si sfianca dilatando la parte
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dell’intestino dove passano le feci prima di essere evacuate cioè l’ampolla rettale. Al tempo
stesso la mucosa del retto perde il sostegno che la tiene fissa alla parete muscolare e tende a
scendere verso il basso, si crea cioè un "prolasso" che ostruisce il canale anale. Esami diagnostici
1.Esame obiettivo: obiettivo dovrebbe includere l’ispezione sotto sforzo, l’esplorazione rettale
e l’anoscopia.
2. Pancolonscopia
3. DefecoRM, se oltre alla malattia emorroidaria si sospettano altre condizioni
patologiche come la sindrome da defecazione ostruita
Indicazioni all’intervento
1. ripetuti episodi di sanguinamento emorroidario
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2. prolasso emorroidario esterno
3. ripetute trombosi emorroidarie
Il rimedio
Dieta e modificazione dello stile di vita
Le raccomandazioni dietetiche dovrebbero includere:
a. dieta ad alto contenuto di fibre
b. assunzione di acqua non gassata (6-8 bicchieri al giorno)
c.supplemento di fibre (psyllium, metilcellulosa, etc.)
Le raccomandazioni sullo stile di vita dovrebbero comprendere:
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1. bidet tiepido caldi, per rilassare la muscolatura anale sfinteriale
regione
e favorire l’igiene della
2. evitare creme o pomate
3. evitare supposte
4. evitare lunghe soste al bagno
5. evitare di leggere in bagno
6. perdere peso
L'intervento
La cura chirurgica oggi, non è più quella di asportare chirurgicamente le vene emorroidarie
prolassate, (intervento notoriamente molto doloroso), ma eliminare il prolasso, causa della
fuoriuscita delle emorroidi, e riportare le vene emorroidarie stesse nella loro sede abituale, cioè
all'interno del canale anale. Eseguire cioè un "lifting" della mucosa prolassata e ritornare ad
una situazione di normalità.
Si ottengono così due scopi, da una
parte eliminare il prolasso e fare sì che le emorroidi non possano più prolassarsi al di fuori del
canale anale e dall'altra ripristinare una giusta circolazione venosa senza più sanguinamenti.
Questo tipo di intervento viene eseguito internamente al canale anale, in zone non innervate, e
non vengono create ferite esterne. Così facendo il dolore dopo l'intervento è contenuto ai
minimi termini (circa l'80% in meno rispetto alle tecniche abituali).
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Ciò è reso possibile da un nuovo strumento chirurgico chiamato "Stapler" capace di eseguire
nello stesso tempo sia la resezione del prolasso sia la sutura della mucosa sana.
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(Clicca qui per capire meglio l'intervento)
I risultati
1. Minor
dolore postoperatorio
2. Più
rapida ripresa dell’attività lavorativa
3. Assenza
di stenosi anali (possibili dopo intervento di Milligan Morgan
Cosa fare
Prendere appuntamento col proctologo e insieme programmare l’iter diagnostico terapeutico
del caso.
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