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ComitatoUN-GGIM:lapartecipazioneitaliana Premessa Lo United Nations Economic and Social Council (ECOSOC) nella Risoluzione 2011/24 del luglio 2011 ha creato lo UN Committee of Experts on Global Geospatial Information Management(UN-GGIM). QuestoComitatoconsultivohatreobiettivistrategici(cfr.indettaglioAllegato1): - CostruireunforumdicoordinamentoedidialogofragliStatiMembrietraquestiele Organizzazioniinternazionalidisettore - Proporredellelineeguidaperlapromozionediprincipi,politiche,metodi,meccanismi estandardscomuniperarrivarearealizzareunainter-operativitàeuninterscambiodi datiediservizigeo-spaziali - Arrivare ad un coordinamento mondiale del settore, vista la strategicità del tema, anche con la finalità, ottimizzando i processi, di conseguire significativi risparmi economicieunpiùrazionaleusodellerisorse. ITermsofReferenceapprovatidall’ECOSOCprevedonounarichiestaagliStatiMembriper la designazione di esperti con competenze specifiche nei vari settori che fanno capo alle problematiche geo-spaziali (osservazioni della terra, geografia, cartografia e mapping, informazionegeo-referenziataperilterritorioeilmare,protezioneambientale). Appare evidente il forte interesse che i temi trattati rivestono per vari Ministeri ed Amministrazioni nazionali e locali tenendo conto delle elevate competenze italiane nel settore. L’Italia ha aderito al GGIM sin dalla sua nascita nel 2011; il MAE ha assunto il ruolo di coordinamentonazionalesultemaehadesignatoilProf.EzioBussoletti,OrdinariodiScienze eTecnologieSpazialiall'UniversitàParthenope(Napoli),qualeRappresentantenazionale. Il ruolo di coordinamento riconosciuto al Ministero degli Esteri, e nello specifico alla DGMO,derivadalfattocheinItalialeresponsabilitàoperativenelsettoregeo-spazialesono polverizzate tra svariate Amministrazioni nazionali, regionali e locali a differenza di quanto avviene nella maggioranza degli altri paesi dove un'unica Istituzione/Agenzia svolge questo ruolo. Dato il carattere internazionale dell’iniziativa e il suo diretto rapporto con le Nazioni Unite, tutti gli attori italiani hanno riconosciuto nel MAE il coordinatore “naturale” dell’iniziativa nel rispetto delle singole competenze di settore delle varie Amministrazioni coinvolte. Lariunioneinauguraledell’OrganizzazionesiètenutaaSeouldal26al28Ottobre2011 allapresenzadioltre100paesie37Organizzazioniinternazionali;aquestaneèseguitauna secondanel2012aNewYork,dal13al15Agosto,nel2013aCambridge(UK)eleultimea NewYorkregolarmentelaprimasettimanadiAgosto2014e2015. 1 IlGGIMITALIA Nel nostro paese le responsabilità operative inerenti le problematiche geo-spaziali sono distribuite tra svariate Istituzioni, a livello nazionale, regionale e locale. Come conseguenza di questo, già a valle della prima riunione di fondazione del Comitato Internazionale, si è curata la costituzione del Comitato GGIM Italia che raccoglie tutte le principali Istituzioni che hanno responsabilità nel settore. Ciò nell’intento di arrivare a costruire"politiche"comunichepossanoesserepresentatecome“SistemaItalia”nellevarie sedi internazionali dove siamo stati invitati ad illustrare la realtà operativa e le iniziative adottatenelnostropaese. UnprimodocumentodellasituazioneitalianaèstatoredattodalColonnelloS.Rainone del II Reparto, Ufficio P.I.G.E. dello Stato Maggiore Difesa e dal Prof. Bussoletti. Esso è stato presentatonellaPlenariadiNewYorkdel2012;unasecondaversioneaggiornata,elaborata ancheconilsupportodelDr.DimitriDelloBuonodelGEOS-sdiCNRedelDr.GabrieleCiasullo dell’AGID,èstatoredattonel2015. PartecipanoallacommissionenazionalerappresentantidelleseguentiAmministrazionied Enti: - IstitutoGeograficoMilitarecuièsubentratoS.M.Difesainrappresentanzadei3Istituti geograficimilitari - IstitutoNazionalediStatistica - ISPRA(IstitutoSuperioreperlaRicercaAmbientale) - AgenziadelleEntrate - DIGITPA,oggiAgenziaperl'ItaliaDigitale - AgenziadelTerritorio - ProtezioneCivile - GEOS-diCNR - CISIS - Societàe-GEOS - MATTM - DipartimentoAmbienteCNR - PolitecnicodiMilano. Questogruppononesauriscelarealtànazionalecomplessivamacostituisceunnucleo rilevante di riferimento che ha garantito una corretta rappresentatività nelle sedi istituzionaliinternazionali. IlcoordinamentodelMAEèassicuratodalCapoUfficioI°pro-temporedellaDGMO;lo stessoufficiofornisceancheilsupportodisegreteria. Conclusioni Molti membri del Comitato italiano partecipano attivamente alle attività sviluppate a livellointernazionaleedinparticolareaigruppidilavoroadhocsutemispecifici. 2 Particolare rilevanza riveste il fatto che alla creazione del Caucus GGIM Europe che raccoglie le istanze europee di settore, l’Italia è stata eletta all’unanimità membro dello ExecutiveCommitteeeuropeoinriconoscimentodelqualificatolavorosvoltonellaconcezione ecreazionedelsuddettoCommittee. Va osservato che la situazione nazionale, ottima come professionalità ma piuttosto frastagliatanellecompetenzeistituzionalispecifiche,potrebbeedovrebbeessereportataad unitarietàperlapartetecnicaedoperativa. In questo modo si arriverebbe a creare una situazione ottimale di razionalizzazione dell'interocomparto:questasceltafavorisceunariduzionedicosticomplessivi,l'eliminazione di inutili duplicazioni o sovrapposizioni di iniziative e, al contempo, favorirebbe un forte rafforzamento del peso specifico del settore (strategico per i temi trattati) sia a livello nazionalecheaquellointernazionale. Così facendo il nostro paese si allineerebbe ad analoghe posizioni già presenti da temponellamaggioranzadeipaesieuropeienellenazionipiùavanzatechevedonoun’unicità nazionaledicoordinamentodelleattivitàpostasottoladirezionepoliticadelgoverno. Teniamo anche conto che, ad oggi, la capacità professionale nazionale di settore si concretizzanelfattochesonooperativeoltre100PMImoltedellequaliubicatenelcentro-sud delpaese. La scelta di avere un unico organismo di coordinamento nazionale permetterebbe di fornire il supporto necessario a questa miriade di imprese per competere, ad armi pari con analogherealtàinternazionali,nelmercatodeiservizi. Particolarmente promettente appare oggi la richiesta proveniente dai paesi meno avanzati, privi delle competenze necessarie e che necessitano assistenza, e che identificano l’Italiacomepartnerideale. Allapoliticaladecisionediarrivarerapidamenteadunasoluzionepositivaovverodi perdereun’ennesimaoccasionedimercato. 11Maggio2016 EzioBussoletti Allegato1 GGIM AIMS AND OBJECTIVES The United Nations initiative on Global Geospatial Information Management (UN-GGIM) aims at playing a leading role in setting the agenda for the development of global geospatial information and to promote its use to address key global challenges. It provides a forum to liaise and coordinate among Member States, and between Member States and international organizations. GENESIS OF UN-GGIM In 2009, the United Nations Statistics Division/DESA (UNSD) convened in New York, on the side 3 of the 9th United Nations Regional Cartographic Conference for the Americas (UNRCC-A), an informal consultative meeting with geospatial information experts from different regions of the world, and discussed how to better coordinate the various regional and global activities on geospatial information and the related management issues. Subsequent to the consultative meeting, the UNSD, jointly with the United Nations Cartographic Section, convened three preparatory meetings on Global Geospatial Information Management (GGIM): the first in Bangkok in October 2009, prior to the 18th UNRCC-AP, the second in New York, in May 2010, and the third one also in New York, in April 2011. In 2010, at the 18th United Nations Regional Cartographic Conference for Asia and the Pacific (UNRCC-AP), and the 41st session of the United Nations Statistical Commission, the issue of global geospatial information management was also discussed. The United Nations Secretariat was requested to initiate discussion and prepare a report for the approval of the Economic and Social Council (ECOSOC) on global coordination of geospatial information management, including the consideration of the possible creation of a United Nations Forum on GGIM. In July 2010, ECOSOC requested the Secretary-General to submit to the Council at its 2011 substantive session a report on global geospatial information management (see the full text E/2010/240). This decision paved the way for subsequent GGIM preparatory activities. CREATION OF THE UNITED NATIONS COMMITTEE OF EXPERTS At its substantive session in July 2011, ECOSOC considered the report of the Secretary General (E/2011/89) and adopted a resolution to create the United Nations Committee of Experts on Global Geospatial Information Management (2011/24). From 24 - 26 October 2011, the First High Level Forum on Global Geospatial Information Management, and the First Session of the United Nations Committee of Experts were held in Seoul, Republic of Korea. This was the first time that experts from 90 countries met in the context of a United Nations initiative to enhance global cooperation in the field of geospatial information management. The Forum concluded with the acceptance of the Seoul Declaration on Global Geospatial Information Management (GGIM). SOME UN-GGIM AREAS OF WORK The priorities and work programmes of the Committee of Experts are driven by Member States. The Committee of Experts is mandated, among other tasks, to provide a platform for the development of effective strategies on how to build and strengthen national capacity on geospatial information, as well as disseminating best practices and experiences of national, regional and international bodies on geospatial information related to legal instruments, management models and technical standards. • 1. Development of the global geodetic reference frame • 2. Development of a global map for sustainable development • 3. Geospatial information supporting Sustainable Development and the post 2015 development agenda • 4. Adoption and implementation of standards by the global geospatial information community • 5. Development of a knowledge base for geospatial information • 6. Identification of trends in national institutional arrangements in geospatial information management • 7. Integrating geospatial statistics and other information • 8. Legal and policy frameworks, including critical issues related to authoritative data • 9. Development of shared statement of principles on the management of geospatial information • 10. Determining fundamental data sets 4