QUI - COMUNITA` DEI DIACONI PERMANENTI – DIOCESI DI
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QUI - COMUNITA` DEI DIACONI PERMANENTI – DIOCESI DI
Una Chiesa nella storia I Convegni Ecclesiali Nazionali Senso dei Convegni Ecclesiali Nazionali Sorgono dopo il Concilio Vaticano II Idea originaria → momento di riflessione profonda e condivisa per tradurre nella realtà italiana lo spirito del Concilio Schema ricorrente: 1) orientamento pastorale decennale 2) a metà percorso: Convegno per verifica e rilancio Orientamenti pastorali anni ’70: Evangelizzazione e sacramenti (1973) → A pochi anni dalla conclusione del Vaticano II 1° Convegno Ecclesiale Nazionale – Roma 30/10-4/11 1976 Evangelizzazione e promozione umana Contestazione 1968 e anni ’70 Consapevolezza della progressiva scristianizzazione della società italiana Come il Concilio ha iniziato dalla Liturgia (SC), così la Chiesa Italiana si interroga sulla necessità di rievangelizzare i sacramenti e attraverso i sacramenti: Referendum sul divorzio (1976) dalla sacramentalizzazione all’evangelizzazione. Promozione umana attraverso l’evangelizzazione: Italia terra di missione (p. Godin, France, pays de mission? – 1943) Forte desiderio libertà e autonomia Orientamenti pastorali anni ’80: Comunione e comunità (1981) 2° Convegno Ecclesiale Nazionale – Loreto 9-13/04 1985 Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini Comunità cristiana: protagonismo ‘teso’ delle associazioni; es: Società civile: “Anni di piombo” da poco superati AC più dialogante col mondo CL più identitaria Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini Papa S. Giovanni Paolo II “Anche in una società pluralista e parzialmente scristianizzata la Chiesa è chiamata ad operare con umile coraggio e piena fiducia nel Signore affinché la fede cristiana abbia o recuperi un ruolo guida e un’efficacia trainante nel cammino verso il futuro” (Loreto 1985) Orientam. pastorali anni ’90: Evangelizzazione e testimonianza della carità 3° Convegno Ecclesiale Nazionale – Palermo 20-24/11 1995 Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia Alcuni eventi sociali choccanti Stragi di Capaci (Falcone) 23/5/92 e via D’Amelio (Borsellino) 19/7/92 Tangentopoli (1992) Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia La carità non è “soltanto adatta alla patologia”, ma anche “alla fisiologia della vita sociale” Promozione di un “progetto culturale orientato in senso cristiano” per una “nuova” evangelizzazione Cfr http://www.progettoculturale.it/ Orientamenti pastorali primo decennio del 2000 Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia 4° Convegno Ecclesiale Nazionale – Verona 16-20/10 2006 Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo Alcuni eventi mondiali 11 settembre 2001 Rapidissima diffusione dei nuovi media Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo Su invito di Benedetto XVI si sottolinea la necessità di unire nella testimonianza l’intelligenza della fede e l’azione caritativa. G. Lazzati: “La pastorale senza cultura diventa pastorizia. La cultura senza pastorale si trasforma in religione civile”. Alcuni tratti del nostro tempo Orientamenti pastorali II decennio 2000: Educare alla vita buona del Vangelo Crisi economica Libertà come fine Postumano Gender Questione ambientale Terrorismo 5° Convegno Ecclesiale Nazionale – Firenze 9-13/11 2015 In Gesù Cristo il nuovo umanesimo SINTESI Concilio Vaticano II: GS 1 «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore. La loro comunità, infatti, è composta di uomini i quali, riuniti insieme nel Cristo, sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il regno del Padre, ed hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti. Perciò la comunità dei cristiani si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia». Necessità per la Chiesa di essere attenta ai segni dei tempi per portare il messaggio di salvezza all’uomo d’oggi PROGRAMMI PASTORALI CONVEGNI ECCLESIALI . Anni ’70: Evangelizzazione e sacramenti Roma 1976: Evangelizzazione e promozione umana Anni ’80: Comunione e comunità Loreto 1985: Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini ATTENZIONE PASTORALE Il Vangelo per la vita dell’uomo (Evangelii nuntiandi) Umanità riconciliata Anni ’90: Evangelizzazione e testimonianza della carità Palermo 1995: Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia Umanità vivificata Secondo decennio 2000: Educare alla vita buona del Vangelo Firenze 2015: In Gesù Cristo il nuovo umanesimo Vite evangeliche (Evangelii gaudium) Primo decennio 2000: Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia Verona 2006: Testimoni di Gesù Risorto, Umanità rianimata speranza del mondo 1 - La preparazione Il LOGO La croce: Cristo chiave di volta La cupola: Chiesa universale e particolare Le Frecce: vie dinamiche dell’essere Chiesa: radicamento in Cristo a servizio del mondo Sito del Convegno: http://www.firenze2015.it/ Vedere in particolare: l’INVITO http://www.firenze2015.it/invito/ e la TRACCIA http://www.firenze2015.it/traccia/ Testo di approfondimento sull’umano in questione: Giuseppe Savagnone, Quel che resta dell’uomo. È davvero possibile un nuovo umanesimo?, Cittadella, Assisi 2015 Scritto appositamente in riferimento al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 La delegazione diocesana Mons. Luciano Monari don Antonio Lanzoni Federico Plebani Luisa Pomi Rajasenapathige Antone Riccardo Bonardi Saverio Todaro M. Eliana Zanoletti Lucio Bonometti Massimo Venturelli don Giorgio Comini don Leonardo Farina don Gigi Guerini don Renato Tononi don Mario Zani – referente diocesano – rappr. famiglie numerose – rappr. famiglie numerose – rappr. Migranti – rappr. AC – rappr. CDAL – rappr. catechisti – rappr. mondo scuola-educazione – rappr. comunicazioni – rappr. pastorale famigliare – rappr. UUPP – rappr. Fidei donum – vicario episc pastorale e laici – rappr. Seminario Firenze, patria della cultura umanistica: a Dio progressivamente si sostituì l’uomo. È possibile un umanesimo cristiano? Non si tratta di disegnare in astratto i termini e i confini di un nuovo umanesimo (come se si trattasse, analogamente all’umanesimo del ’400, di ritornare ad un mondo ideale - l’Arcadia); Si tratta invece di partire dalle testimonianze che sono esperienza vissuta della fede cristiana e che si sono tradotte in spazi di “vita buona del Vangelo” per la società intera. Dove e come la cultura che scaturisce dal Vangelo genera vita buona? Evangelii gaudium 49: «Se qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù Cristo, senza una comunità di fede che li accolga, senza un orizzonte di senso e di vita. Più della paura di sbagliare spero che ci muova la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: “Voi stessi date loro da mangiare” (Mc 6,37)». Dalla Presentazione http://www.firenze2015.it/firenze2015/presen tazione/ Il 5° Convegno affronterà il trapasso culturale e sociale che caratterizza il nostro tempo e che incide sempre più nella mentalità e nel costume delle persone, sradicando a volte principi e valori fondamentali per l’esistenza personale, familiare e sociale. L’atteggiamento che deve ispirare la riflessione è quello a cui richiama quotidianamente papa Francesco: leggere i segni dei tempi e parlare il linguaggio dell’amore che Gesù ci ha insegnato. Solo una Chiesa che si rende vicina alle persone e alla loro vita reale, infatti, pone le condizioni per l’annuncio e la comunicazione della fede. + Nunzio Galantino , Segretario generale CEI: Nella Traccia «sono state esemplificate cinque vie che intendono descrivere il percorso che attende la Chiesa italiana per essere dentro la società un elemento di sviluppo e di cambiamento dell’esistente. Dire “vie” evoca subito un approccio concreto ed esigente che non si accontenta di analisi sociologiche e si lascia sfidare dall’offrire soluzioni possibili e a portata di mano». http://www.lavocedelpopolo.it/index_dettagli.php?get_id=15129 4 - Educare «La prima è USCIRE, cioè decentrare il modo abituale di guardare alla realtà che ci colloca sempre al centro mentre le cose stanno diversamente. Questa via significa imparare a guardare le cose da vicino, senza frapporre i nostri pregiudizi consolidati e lasciandosi misurare dalla realtà che è sempre più stimolante delle nostre idee su di essa. Percorrere questa via vuol dire ritrovare il realismo che non ci consegna ad astratti principi e si lascia stanare dalla complessità di una cultura che annaspa, sotto l’impulso di una tecnica e di una economia che snaturano gli esseri umani». «Poi c’è la via dell’ANNUNCIARE che indica la missione della Chiesa chiamata a dar voce al Vangelo di cui molti hanno perso il gusto, confondendolo con una delle morali e delle ideologie a disposizione nel mercato del sacro. Camminare su questa via significa riproporre il volto autentico di Dio come è testimoniato dalla vicenda di Gesù di Nazareth consentendo quella conoscenza di prima mano che sempre affascina e convince anche i più lontani. Come annota infatti, l’Evangelii gaudium: “Tutta la vita di Gesù, il suo modo di trattare i poveri, i suoi gesti, la sua coerenza, la sua generosità quotidiana e semplice, e infine la sua dedizione totale tutto è prezioso e parla alla nostra vita personale. Ogni volta che si torna a scoprirlo, ci si convince che proprio questo è ciò di cui gli altri hanno bisogno …” (265)». «Quindi c’è la via dell’ABITARE che tradisce la scelta di una condivisione non episodica o di facciata, ma una vera adesione alla serie dei problemi sul tappeto con l’impegno a porvi rimedio. Il cattolicesimo italiano si è sempre distinto per il suo carattere popolare, cioè di immersione dentro le fatiche e le sofferenze della gente. Questa strada va percorsa ancora grazie alla capacità della comunità cristiana di essere là dove molti se ne vanno, garantendo presidi di umanità e di socialità laddove anche le istituzioni tendono a battere in ritirata. Non sono solo le parrocchie sempre dislocate nei nuovi quartieridormitorio ad essere chiamate in causa, ma anche e ancor prima la capacità di pensare alla città. Ciò sarà possibile solo grazie a persone che facciano dell’impegno politico un’occasione di trasformazione al di là di facili populismi e di abituali conservatorismi». «Ancora la via dell’EDUCARE ci si para davanti a ritrovare la strada maestra di concentrarsi sulla formazione delle persone e delle coscienze prima e al di là di altri pur necessari investimenti. La qualità viene sempre prima della quantità e soltanto un’educazione che insegni a pensare criticamente ed offra un percorso di maturazione nei valori abilita ad un esercizio della libertà che resta la meta della vita umana, anche se spesso contraddetta da sempre nuove e sofisticate contraffazioni». A mio padre devo la vita, Al mio maestro una vita degna d’essere vissuta. Alessandro Magno «Infine ci si imbatte nella via del TRASFIGURARE che svela una maniera di guardare alle cose che non è prigioniero dei dati di fatto e si lascia ispirare da un’altra percezione che fa vedere oltre le apparenze. Corollario di questa possibilità è un diverso rapporto con il tempo che va sottratto alla presa totalitaria del fare e va ricondotto nell’alveo del contemplare, non senza momenti di pausa e di interruzione del meccanismo della produzione che ci rende poi dei semplici consumatori a nostra volta. Da questo punto di vista la domenica appare come una battaglia di civiltà prima ancora che di spiritualità perché restituisce l’uomo alla sua nativa capacità di vivere per vivere e non semplicemente per lavorare». 2 – LO SVOLGIMENTO Card. Cesare Nosiglia, Presidente del Comitato preparatorio: al centro l’umano → relazioni → famiglia → ambiente AFFRESCHI CUPOLA DUOMO FIRENZE Papa (discorso): Inno ai Filippesi → la chiesa sull’esempio di Cristo umiltà disinteresse beatitudine no pelagianesimo e gnosticismo Relatori Mauro Magatti → concretezza (taglio socio-culturale) Giuseppe Lorizio → alleanza (taglio teologico) Lavori di gruppo: suddivisi nelle cinque aree tematiche (circa 400 per area) ogni area era suddivisa in 4 ‘centurie’ con un referente a sua volta suddivise in gruppi da 10 con un facilitatore i gruppi erano misti (dal cardinale al neodiplomato) Per le sintesi dei lavori di gruppo: http://www.firenze2015.it/le-sintesi-dei-lavori-dei-gruppi/ Bagnasco: ottima sintesi «Dio c’è, ma c’entra nella mia vita?» accogliere invito del Papa a riprendere Evangelii gaudium Firenze in 4 parole: contenuto e metodo di una pastorale per un nuovo umanesimo SINODALITÀ dimensione pastorale ALLEANZA dimensione imensione teologica RELAZIONE dimensione antropologica CONCRETEZZA dimensione socio-culturale In sintesi: SINODALI AD INTRA SOLIDALI AD EXTRA 3 – Il POST CONVEGNO Non ci sarà un ulteriore documento, ma solo pubblicazione degli atti Spirito e contenuto da implementare nelle diocesi A Brescia? Per ora i temi di Firenze saranno trattati nel Consiglio Pastorale Diocesano Quale contributo potete offrire come Diaconi permanenti? Per tutte le informazioni e il materiale pre-in-post Convegno: http://www.firenze2015.it/