Edizione 09/16 del 21 settembre 2016

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Edizione 09/16 del 21 settembre 2016
oggi
09/2016
www.samaritani.ch
Una festa tra i cavalli
Pagina 4
Team al completo
Buono a sapersi
ASSTM e Sezioni
Pronto al via il settore
giovani e volontariato
Cosa succede in caso
di avvelenamento?
Progetto pilota in
Ticino con il SACD
Pagina 10
Pagina 12
Pagina 20
– Inserzione pubblicitaria –
A che cosa Un incredibile SEGRETO
di SALUTE nel suo frigo!
può
servire LO ZENZERO
Lo zenzero è una spezia molto diffusa che
il limone?
si rivela super efficace
Tutti conoscono le proprietà benefiche degli agrumi. E, per la maggior parte di noi, il limone è spesso
sinonimo di vitamina C. Nel libro
“Molto più che vitamina C”
imparerà a conoscere i numerosi benefici sconosciuti di questo
agrume straordinario che arriva dal
sud, le sue numerose virtù e come
preparare delle ricette estremamente efficaci e semplici da usare.
Il limone può attenuare i disturbi e
i problemi più inaspettati. Dall’herpes labiale ai postumi di un’ubriacatura, senza dimenticare l’acne, i
problemi di prostata, l’arteriosclerosi, la disintossicazione e la perdita di peso, solo per citarne alcuni.
C’è acido e ... acido
Il nostro attuale modo di vivere
porta all’acidificazione del corpo
(acidosi) che si accompagna, tra
l’altro, all’apatia, all’invecchiamento precoce, all’aumento del colesterolo, alla perdita dei capelli e
all’esaurimento nervoso. Malgrado
il suo gusto acido, il succo di limone è alcalino (antiacido), quindi ha
l’effetto opposto. Ciò lo rende una
delle armi più temibili per combattere numerose malattie.
E molto di più ancora
Il libro è una fonte inesauribile di
trucchi e astuzie pratiche come
per esempio  come eliminare le
lentiggini  avere delle belle unghie
bianche  far sparire la forfora
 tagliare le cipolle senza piangere
 lenire gli effetti dannosi sulla pelle provocati dall’esposizione al
sole  respingere i moscerini, ecc.
Il libro la soprenderà e si rivelerà
un punto di riferimento ogni qual
volta avrà un piccolo problema da
risolvere. Un libro indispensabile in ogni biblioteca!
contro vari disturbi;
è un rimedio incredibile e non costa quasi
niente.
Lo zenzero, già usato
nell’antica medicina cinese, viene impiegato sia
nella medicina tradizionale
che in quella ayurvedica.
È un rimedio molto potente contro numerosi
disturbi frequenti nella
vita di tutti i giorni. Non
è una formula magica
tratta da un libro per fattucchiere, ma un rimedio
che è stato studiato e testato e i cui effetti sono
stati provati scientificamente.
Lo zenzero è ricco di minerali, di vitamina B6 e soprattutto di antiossidanti
estremamente
potenti.
Nessun altro frutto o spezia è così efficace contro
tanti disturbi diversi. Nel
suo nuovo libro “Zenzero, un tesoro dimenticato”, Sandra Bierstedt ci
svela tutti i segreti dell’antichissima pianta. Per
esempio:
 come alleviare o bloccare le crisi di emicrania
senza effetti collaterali e
con risultati migliori
rispetto al rimedio
chimico
 qual è la ricetta per
preparare una bevanda
afrodisiaca
 qual è l’alternativa
efficace contro artrosi,
artrite e reumatismi
 come preparare un bagno contro la cellulite e
per ringiovanire la pelle
 come bloccare l’acidificazione del corpo che
è pericolosa quanto il
consumo eccessivo di
alcol e tabacco
 come combattere i postumi della sbornia
 come risolvere problemi
di indigestione, dolori
allo stomaco e aerofagia in appena mezz’ora
 qual è la semplice
ricetta, più efficace dei
medicinali chimici,
contro i bruciori di
stomaco
 come preparare uno
spray efficace contro
l’acne
 come mettere fuori
gioco un’eccessiva
freddolosità e un ciclo
mestruale doloroso
 per quanto concerne
la sessualità: si rivela
l’arma assoluta da
secoli contro l’impotenza o la mancanza di
libido
 come farla finita con i
disturbi del sonno....
 come far funzionare il
sistema immunitario
a pieno regime e non
lasciare alcuna chance
alle influenze
 come preparare un
astuccio di emergenza
con rimedi a base di
zenzero.
Il libro “Zenzero, un tesoro dimenticato” le
farà scoprire decine di
rimedi e ricette per curare numerosi problemi di
salute grazie alle straordinarie virtù dello zenzero.
Il grande vantaggio dello
zenzero è che è in vendita in tutti i supermercati.
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senza effetti collaterali. Il
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Se pensava di conoscere
tutto sul limone, sarà sorpreso di scoprire che questo frutto solare è ben di
più di un concentrato di vitamina C.
 come eliminare il
mal di mare, d’auto e le
nausee
 qual è il segreto di
Angelina Jolie che ha
perso 11 chili in qualche
settimana appena
 qual è la ricetta per
alleviare i dolori alle
articolazioni, per i
gonfiori e le infiammazioni
Sommario
Editoriale
La farmacia che non c’era
e il cerotto olandese
Ma è mai possibile, mi son detta in
quell’istante quasi «maledicendomi»,
che la sola volta che dimentico di
mettere la piccola farmacia della FSS
nel mio sacco, io vada a farmi un
taglio al dito col coltellino? E anche
piuttosto profondo... ok, mi dico,
posso usare un fazzoletto... Eravamo
sulla cima della montagna e avevamo
fame... è vero, forse anche lo stomaco
che brontolava mi ha resa disattenta
maneggiando l’affilato coltellino.
Proprio in quel momento arrivano
altri escursionisti... sono in cinque
e parlano una lingua strana. Ci
capiamo comunicando in tedesco.
Non è la prima volta, raccontano,
che salgono fin quassù. È un paradiso, dicono (ed è verissimo, la vista
poi è stupenda!). Da anni affittano
una cascina laggiù... e indicano la
vallata del Lucomagno, dalle parti
di Acquacalda.
La loro gioia è palpabile; alla stretta
di mano si accorgono del mio
«cerottone improvvisato». «Brauchen
Sie ein Pflaster?», mi chiede l’omone
alto, gentilmente, e io quasi quasi mi
vergogno. Cavoli, la mia farmacia da
viaggio è a casa! Con tutte le mie
«prediche» agli amici ai quali ne ho
offerta una, di lasciarla sempre nel
sacco. Ahè!
Non faccio in tempo a rispondere,
che già mi trovo disinfettante e
cerotto tra le mani. Ringrazio e
sorrido...
Intanto i cinque hanno aperto a loro
volta i sacchi e cominciano a mangiare allegramente, offrendoci le loro
leccornie. Apprendiamo che sono
olandesi.
Ma che bella chiacchierata e scambio
di vedute! E se non avessi dimenticato la farmacia? Forse, lassù in cima,
non sarebbe stata la stessa cosa...
Reportage
04 Samaritani tra i cavalli a
Saignelégier
All’atteso e frequentatissimo Concorso
nazionale dei cavalli erano presenti i
picchetti delle Sezioni Samaritane
della regione, mentre al tradizionale
corteo ha sfilato anche una delegazione della Federazione svizzera dei
Samaritani, oltre che della Croce
Rossa svizzera.
Attualità
10 Settore Gioventù e Volontariato al completo
È di nuovo completo il Settore che presso il Segretariato centrale della
FSS a Olten si occupa in particolare delle tematiche legate alla formazione
e alle attività dei giovani e al volontariato. Vi presentiamo i resposabili e i
loro compiti.
Buono a sapersi
12 Come comportarsi i caso
di avvelenamento
Non solo i funghi possono essere
pericolosi e causare avvelenamenti,
ma anche tutta una serie di prodotti
che solitamente abbiamo in casa:
articoli per la pulizia, solventi e altro
ancora. Come prevenire gli incidenti?
Sezioni e Associazione
Mara Zanetti
Maestrani
20 Progetto pilota in Ticino grazie alle Sezioni bleniesi
Le Sezioni Samaritane di Acquarossa-Serravalle e di Blenio, congiuntamente al
SACD delle Tre Valli, stanno portando avanti un progetto pilota a favore della
popolazione locale e degli utenti del Servizio di cura a domicilio.
La Sezione di Castagnola-Cassarate ha svolto con successo i picchetti durante
la traversata del lago di Lugano.
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Nel grande corteo folcloristico della domenica erano pure presenti una delegazione della Croce Rossa svizzera e una della Federazione
svizzera dei Samaritani.
Marché-Concours National dei cavalli a Saignelégier
Una straordinaria festa dei cavalli
L’annuale Concorso nazionale di cavalli nella località giurassiana di Saignelégier
comporta ogni volta un grosso impegno per i Samaritani coinvolti. Nonostante i
molti interventi, tra cui anche alcuni per casi gravi, anche quest’anno la maggior
parte dei presenti si è comunque tenuta «saldamente in sella».
Testo e foto: Sonja Wenger
Già da lontano si sentono i nitriti dei cavalli,
il suono ritmato dei loro zoccoli sul terreno e
gli applausi e le grida entusiaste da parte del
pubblico. L’infaticabile voce degli speaker
annuncia senza sosta i nomi dei vincitori
delle gare in corso e informa sulle prossime
attrazioni e sulle altre gare in programma.
In questa atmosfera festosa, dai tocchi
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vagamente Western, i volti di quasi tutti gli
spettatori sono felici e spensierati.
Fa molto caldo in questa domenica di metà
agosto a Saignelégier durante l’ultimo giorno
del popolare e molto atteso “Marché-Concours National de Cheveaux”, una competizione nazionale di cavalli che si svolge ogni
anno in questa località del Giura, sull’altopiano delle Franches-Montagnes. Per tre
giorni, questo villaggio altrimenti sempre
piuttosto tranquillo, si trasforma letteralmente nel centro degli appassionati di cavalli
e di equitazione: sono infatti circa 50 000 le
persone che «invadono» pacificamente il
capoluogo del Distretto, abitato solitamente
da 2500 anime. Tutto ciò comporta un «tour
de force» logistico non indifferente al quale
partecipano attivamente, tra le molte altre
associazioni, anche le Sezioni Samaritane
della regione.
Reportage
Cambio di turno presso la Sezione Samaritani
di Les Breuleux.
Due Samaritane della Sezione di Le Noirmont
alla postazione presso il Paddock.
Il gran caldo ha procurato molto lavoro.
Odor di stalla e sfilate
Solamente in questa giornata, sono ben
30 000 le persone accorse e sparse sui vasti
campi attorno al sito del Concorso o presenti
sulle tribune lungo la pista di gara. Molte di
loro sono attrezzate con sedie da campeggio,
ombrelloni e cestelli per il pic-nic. Il «Marché-Concours» è infatti una grande e tradizionale festa popolare che nel 2017 festeggerà i suoi 120 anni di vita (vedi articoletto
«Da mercato dei cavalli a festa popolare») e
per la quale a ogni amico del cavallo, indifferentemente se adulto o bambino, batte forte
il cuore, specialmente alla vista di belle
cavalle che sfilano con i loro puledri.
Grosse nuvole di polvere accompagnano
regolarmente ognuna delle gare in programma oggi. Nell’aria si respira un miscuglio di
odori, dalla paglia agli escrementi dei cavalli, dall’odor di stalla ai profumi intensi
provenienti dai vari stand gastronomici. Durante il fine settimana, al pubblico presente
viene offerto molto: oltre al mercato vero e
proprio dei cavalli, ci sono molte gare,
Regina Gorza (a sin.) e Anita Tenhagen della
Anche l’ambulanza era in servizio. A sinistra, i
FSS con Annemarie Huber-Hotz (centro), CRS.
cameramen della Televisione svizzera tedesca.
Un po’ di storia
Da mercato dei cavalli a festa popolare
La prima edizione del Marché-Concours di cavalli di Saignelégier si tenne alla
fine del 19.mo secolo, precisamente nel 1897 su iniziativa e organizzazione
della Società agricola delle Franches-Montagnes. All’epoca gli allevatori di
cavalli si dividevano in sostenitori del cavallo mezzo-sangue e quelli dei cavalli
indigeni giurassiani, ossia delle Franches-Montagnes. L’Esercito preferiva il
primo. Questa situazione causava agli allevatori dei cavalli indigeni delle
difficoltà di vendita.
Bisognava allora mostrare tutto il valore e i pregi del cavallo delle Franches-Montagnes, e per questo gli allevatori della zona hanno fondato e dato vita
al Marché-Concours. Il primo Marché-Concours assomigliava più a un’esposizione agricola che alla festa che conosciamo oggi. Inoltre si svolgeva solo ogni
due anni. In occasione della terza edizione del 1901, per ragioni finanziare si
rinunciò all’esposizione di bovini, alle corse e alla presentazione dei prodotti
agricoli locali nonché al corteo, mantenendo solo la presentazione di ben 500
cavalli. Solo con il quarto Marché-Concours le cose cominciarono ad andare
per il verso giusto. Questa edizione del concorso vide l’inaugurazione della
nuova Hall del mercato, oggi diventata il vero e proprio punto di riferimento e
distintivo per Saignelégier e che, ogni anno oltre alle piste di gara, rappresenta
il simbolo della grande festa annuale del cavallo.
Fonte: www.marcheconcours.ch
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Anche nei pressi di questo Posto sanitario
è stazionata, in posizione centrale, un’ambulanza. Per fortuna, su questo «fronte di lavoro» questo pomeriggio la situazione è così
calma che una parte dei Samaritani si permette di uscire tra la gente in modo attivo
chiedendo alle persone se qualcuno ha bisogno di aiuto o sostegno. Affinché il carico di
lavoro tra le due postazioni sanitarie (quella
principale e la secondaria) sia ripartito in
modo equo, ogni anno le Sezioni Samaritane
si scambiano i Posti di lavoro, a rotazione.
giubileo. A Saignelégier è infatti pure presente il camion della Croce Rossa svizzera (CRS)
che – grazie al suo Roadshow – permette
ai visitatori interessati di conoscere meglio
la storia delle diverse Organizzazioni
della Croce Rossa svizzera. La presidente
della CRS Annemarie Huber-Hotz ha preso
pure parte al corteo folcloristico salendo su
una bella carrozza tradizionale assieme
alla Segretaria centrale della FSS Regina
Gorza e alla vicepresidente della FSS Anita
Tenhagen.
La «sfilata» delle cavalle con i loro puledri è una
Sotto il segno della Croce Rossa
La televisione in visita
tra le maggiori e più attese attrazioni.
Per le Sezioni Samaritane è un onore poter
cogliere l’occasione del Marché-Concours
per rendere attenta la popolazione sulle loro
varie attività. Infatti, quei Samaritani che
non sono attivi nella tenda, si occupano di
attirare il pubblico allo stand samaritano
con un divertente gioco. Chi sa manipolare
correttamente il defibrillatore, o conosce il
ruolo delle Sezioni e della Federazione o sa
maneggiare altri utili attrezzi dei Samaritani,
può vincere piccoli premi, inclusa una... bella
chiacchierata con un o una Samaritana sotto
la tenda.
Quest’anno, anche il programma collaterale del Marché-Concours si svolge sotto il
segno della Croce Rossa e del suo 150esimo
Ma il Marché-Concour rimarrà nella memoria di tutti i Samaritani presenti per un’altra
ragione ancora: la Televisione della svizzera
tedesca è infatti arrivata alla manifestazione
con le sue telecamere e i giornalisti per realizzare una puntata dell’emissione «Mitenand Insieme» proprio sul lavoro dei Samaritani.
Così nei momenti delle riprese televisive nella
tenda centrale tutto è diventato stretto stretto, mentre la giornalista assieme al suo cameraman e al tecnico del suono, cercava di
catturare il maggior numero di immagini e
impressioni durante il variato lavoro dei
Samaritani, impegnati a trattare numerosi
pazienti. La puntata di «Mitenand – Insieme» è visibile sul sito www.samaritani.ch. •
alcune anche con le carrozze romane, sfilate
e animazioni varie con cavalli e cavalieri e
ovviamente, domenica pomeriggio, il tradizionale corteo folkloristico al quale partecipa di volta in volta un Cantone ospite.
Quest’anno è il turno del Canton Zurigo che
è presente con una folta delegazione e i cui
carri coloratissimi sono stati accolti con
molto entusiasmo.
Molti casi dovuti al grande caldo
Tuttavia i Samaritani, che sono impiegati
nella tenda centrale, vedono davvero poco di
tutto questo. Oggi il termometro è salito
oltre i 30 ° e anche i più resistenti tra gli
amanti del sole e delle abbronzature sono
costretti a ripararsi all’ombra; per i soccorritori volontari delle tre Sezioni Samaritane di
Les Breuleux, Montfaucon e Le Noirmont
c’è molto lavoro.
«Molti casi casi sono dovuti proprio al
grande caldo», raccontano Carmen Prétat e
Nicole Sieys della Sezione Les Breuleux
durante il cambio del turno di lavoro. Dalla
classica scottatura da sole al mal di testa,
dalle allergie alle punture di insetti fino a
malesseri indefiniti e problemi della circolazione cardiaca: durante le loro 9 ore di lavoro hanno visto di tutto un po’. Più volte i
team di soccorso sono dovuti intervenire
fuori dalla tenda, tra la folla. Il medico della
Sezione è sul posto come pure l’ambulanza
stazionata nei pressi della tenda sanitaria e
pronta a intervenire.
La situazione è un po’ meno stressante e
caotica nel secondo Posto sanitario, più
piccolo, ubicato presso il Paddock (una specie di recinto per i cavalli). Proprio in questo
punto, i cavalli transitano per essere portati
sul campo di gara o escono per tornare ai
loro box. Spesso questi grossi animali sono
agitati e nervosi e ogni anno sono fonte di
piccole ferite allorquando degli spettatori,
incautamente, accarezzano questi animali o
casualmente sbarrano loro la strada.
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Le cifre
Dai calci di cavallo ai colpi di calore
Il Servizio sanitario del Marché Concours è strutturato in due postazioni servite
da tre Sezioni Samaritane. Dato che l’utenza e le tipologie di intervento nelle due
postazioni sono molto diverse tra di loro, ogni anno le Sezioni si scambiano a
rotazione i Servizi sanitari.
Quest’anno il servizio nella postazione maggiore e più frequentata, la tenda
nel mezzo della zona spettatori, è stato prestato dai Samaritani delle Sezioni di
Montfaucon e Les Breuleux. Il sabato e la domenica, sull’arco di ben
9 ore ciascuno, erano attive otto persone in due gruppi di intervento. Sabato
la Sezione di Montfaucon ha dato il suo sostegno in 13 casi, tra cui punture di
insetti, lesioni diverse, una contusione a un piede calpestato dallo zoccolo di
un cavallo, ferite da taglio, ferite alla mano procurate da un chiodo o schegge
di vetro, ustioni di primo grado a diverse dita come pure due persone colpite
da un «calcio» di un cavallo rispettivamente al ginocchio e alla gamba.
La domenica la Sezione di Les Breuleux era sul posto pure con 8 Samaritani.
Le Sarmaritane di questa Sezione, quel giorno e a causa del gran caldo, hanno
trattato essenzialmente casi di colpi di calore, come pure scottature da sole e
mal di testa. Una persona è stata ferita a un braccio da un morso di un cavallo.
Infine un’anziana signora ha dovuto essere portata all’ospedale in autoambulanza poiché soffriva di forti problemi di circolazione ed era disorientata.
Nella seconda postazione presso il Paddock (recinto per i cavalli) la situazione
anche quest`anno era più o meno tranquilla. In totale gli 8 Samaritani della
Sezione di Le Noirmont hanno trattato solo sette casi sull’arco dell’intero fine
settimana di manifestazione, tra questi casi citiamo: escoriazioni, mal di testa e
mal di stomaco come pure nausee legate al grande caldo.
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Nonostante la sfortuna, la fortuna è doppia
Uscendo dal garage, Ivan B. si accorge della bicicletta di suo figlio
quando ormai è troppo tardi. Scende dall’auto e mette la bici distrutta in cantina. Ora però deve sbrigarsi, è in ritardo. Al semaforo inserisce l’indirizzo del suo appuntamento nel navigatore. Le
Solo più tardi Ivan B. scopre che tutto sommato gli è andata bene
perché grazie alla sua buona soluzione assicurativa entrambi i danni
sono coperti. La Basilese si fa carico della riparazione della bicicletta
perché è stato stipulato il modulo di sicurezza «Danni propri» in integrazione all’assicurazione casco collisione. Con questo modulo sono
coperti i danni propri a cose, edifici o veicoli di proprietà del detentore
del veicolo oppure delle persone che vivono nella sua stessa economia
domestica, per un valore fino a 5000 CHF per anno assicurativo. La
riparazione della sua auto viene pagata dall’assicurazione casco collisione e quella del veicolo urtato è a carico dell’assicurazione responsabilità civile. Poiché Ivan B. ha stipulato il modulo di sicurezza «Senza
preoccupazioni», la Basilese rinuncia a richiedere la restituzione di una
parte dei costi causati da negligenza grave (diritto di regresso). Tra le
violazioni per negligenza grave è inclusa tra l’altro anche la programmazione del navigatore durante la guida.
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Ivan B. si è distratto solo per un momento, ma è bastato a provocare
il danno.
auto davanti a lui ripartono e parte anche lui. Digita ancora per un
attimo sul navigatore e... il danno è fatto. La macchina davanti a
lui ha frenato ma Ivan B. non se n’è accorto perché era distratto.
Per fortuna nessuno si è fatto male. Il danno materiale però non è
indifferente.
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aumentano anche il rischio di infezioni. Per questo lavarsi le mani di frequente è importante.
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Settore Gioventù e Volontariato
Team rinnovato e pronto … ai blocchi di partenza!
Il Settore Gioventù e Volontariato presso il Segretariato centrale di
Olten è da poco tempo di nuovo al completo. Dopo che Christian
Frischknecht ha assunto, già un anno fa, la direzione del Settore
affiancato a tempo parziale da Helen Baumann che, già da molto, si
occupa dello sviluppo dell’organizzazione e del progetto «Diverso»,
ora il team è stato completato da altri due competenti membri nelle
persone di Melanie Fussen e Roger Hayoz.
Roger Hayoz è la persona di contatto per domande relative alla
conduzione delle Sezioni e delle Associazioni, allo sviluppo dell’organizzazione e sostiene e accompagna le Associazioni cantonali e le
Sezioni Samaritane nella ricerca di soluzioni in caso di conflitti o di
altre problematiche. Se Roger gioca il ruolo di «insider» essendo conosciuto già da molti Samaritani grazie alla sua attività di formatore
OC, la sua nuova collega Melanie Fussen vanta invece uno sguardo
indipendente dall’esterno. Infatti, dopo aver terminato una formazione in psicologia del lavoro e dell’organizzazione, è stata attiva nel
settore giovani di un’organizzazione giovanile svizzera prima di incontrare, nel suo cammino, la Federazione svizzera dei Samaritani.
Tutte queste esperienze provenienti da vari campi faciliteranno i
membri del team nel far fronte attivamente alle grosse sfide cui il
Settore della formazione e della promozione della Gioventù della FSS
sarà confrontato nei prossimi anni. Melanie Fussen è responsabile
dell’assistenza della gioventù samaritana in tutte le regioni linguistiche della Svizzera e risponde pure alle domande sui campi giovanili e
sul previsto Congresso dei giovani del 2018.
Oltre alla definizione dei requisiti nel campo della formazione e
della formazione continua dei quadri giovanili, il team è anche
responsabile per le domande relative al successivo passaggio dei giovani Help nelle Sezioni e alla loro integrazione nel lavoro delle stesse.
Ciò è particolarmente importante laddove in seno alla Sezione non
esiste nessuna forza trainante e dove spesso i membri dei Gruppi
giovanili si perdono appena i giovani hanno oltrepassato l’età degli Help.
Lo sviluppo dell’organizzazione nelle Sezioni è un altro importante
settore di lavoro del nuovo team. A questo scopo si sta attualmente
Il team del Settore Gioventù e Volontariato: da sin. Roger Hayoz,
Helen Baumann, Melanie Fussen e Christian Frischknecht.
elaborando la costituzione della nuova funzione di «Coach di Sezione». Il coach della Sezione fungerà in futuro da importante anello di
congiunzione tra le Sezioni Samaritane, le Associazioni, la Federazione e il Segretariato centrale. Inoltre egli si occuperà di moderare
gli scambi di esperienze e gli incontri tra le Associazioni, esperienze
attraverso le quali le Associazioni come pure le Sezioni possono
continuare a svilupparsi secondo i loro bisogni. Non da ultimo, il
coach sarà la persona di riferimento e di contatto anche per i Comitati delle Sezioni in caso di domande e questioni organizzative come
ad esempio la suddivisione dei vari compiti e lavori.
Testo e foto: Sonja Wenger
•
Pensionamento di Manfred Segessenmann
Una questione di cuore
Dopo esattamente 29 anni di attività al
Servizio vendita della Federazione svizzera
dei Samaritani, Manfred Segessenmann si è
congedato dal lavoro e beneficerà ora del
meritato pensionamento. Durante tutti
questi anni, egli è stato per molte Samaritane
e molti Samaritani di tutta la Svizzera un importante punto di riferimento e di contatto
per il materiale didattico, per i manichini,
gli apparecchi defibrillatori e per l’intero
assortimento della FSS.
Per Manfred Segessenmann il lavoro alla
FSS è sempre stato una «questione di cuore», svolta con lealtà e senso
del dovere. Basti pensare che dopo appena due mesi dall’inizio del
suo lavoro presso la FSS, egli era già diventato membro di una
Sezione Samaritani e questo perché «per il nostro lavoro è bene
10
oggi samaritani 09/2016
sapere cosa succede e cosa fanno le persone nella vita di tutti i giorni
di una Sezione». Nel corso della sua carriera, come ha ricordato di
persona durante la breve cerimonia di congedo, egli ha stretto
numerose amicizie con molti soci Samaritani. E ha detto: «Ho avuto
il miglior lavoro di tutti.» Manfred ha sempre trovato molto
interessante e stimolante imparare cose nuove e partecipare a diversi
progetti. La sua inesauribile energia e il suo modo positivo di porsi
nella vita erano e sono sue personali caratteristiche che ora egli potrà
dedicare con più tempo agli animali del «Wildparkverein Mühletäli»
a Olten, specialmente ai simpatici procioni (orsetti lavatori) per i
quali egli già da anni si impegna a titolo di volontariato. Da parte
nostra, ringraziamo di cuore Manfred Segessenmann per il suo
apprezzato, fedele e puntuale lavoro svolto per molti anni e gli
auguriamo ogni bene per il futuro.
FSS
•
Attualità
Segretaria centrale
Restare in contatto
Appello ai Samaritani e alle loro Sezioni
Coppa del Mondo di sci 2017 a St.Moritz,
cercasi Samaritani per i picchetti
Mentre i migliori sciatori sulla scena mondiale si
contenderanno le medaglie sulle piste di St. Moritz
dal 6 al 19 febbraio 2017 per la Coppa del Mondo,
i Samaritani dal canto loro saranno impegnati a
garantire la sicurezza degli atleti e soprattutto degli
spettatori.
Sul posto saranno presenti le locali Sezioni
Samaritane ma si cercano tuttora altri Samaritani
desiderosi di aiutare e sostenere i colleghi grigionesi
in questo grande evento sportivo mondiale.
I picchetti sono previsti durante le gare nella zona
del traguardo e presso le tribune degli spettatori
nonché alla sera nel corso delle varie cerimonie di
premiazione. Su richiesta, forniamo volentieri altre
informazioni e dettagli. Basta annunciarsi a Edith
Millar della Sezione Samaritani di St. Moritz/Sils/
Silvaplana; e-mail: [email protected].
•
Lettera di una lettrice
A proposito del tema morsi di insetti
«Ho letto con grande interesse il vostro articolo ‹Agire correttamente in caso di punture,
morsi e ferimenti› nella rivista 06–07/2016.
Quello che ho trovato che mancava, tra gli
‹animali pericolosi› erano e sono i ragni.
Ecco un contributo da parte mia: lo scorso
anno, durante un’escursione sui Monti dei
Draghi in Suafrica, mio marito è stato morso
da un ragno. La cosa inusuale è stata che egli
non ha manifestato subito forti dolori o malesseri, come spesso viene descritto. Nonostante ciò, lo stesso giorno ha comunque Un morso di un ragno dopo più giorni.
preso un antibiotico che abbiamo sempre con
noi. Solo due giorni dopo è stato possibile In generale, si può ridurre il rischio di punture e
farsi visitare da un medico. Quest’ultimo ha morsi da parte di ragni se consideriamo che i
disinfettato la ferita e ha regolato l’assunzio- ragni vivono solitamente in siti bui, ad esempio
ne dell’antibiotico. Ci sono poi comunque dietro le installazioni sanitarie dei bagni o in
volute quasi tre settimane affinché il males- prossimità di alimenti (specialmente frutta), in
sere di mio marito, il gonfiore e l’arrossa- cassette della frutta, in fessure nel legno o
mento attorno alla ferita si attenuassero. nelle pareti in sasso o roccia. In genere
Normalmente, quando visitiamo luoghi mordono solo se li tocchiamo o ci capitiamo
simili, siamo sempre equipaggiati con scarpe sopra.
robuste, pantaloni lunghi e maglie con maniche lunghe. Durante questa escursione, però, Testo: FSS, Foto: Linda Kneist
mio marito indossava purtroppo dei
pantaloncini corti, cosa che portato probabilmente a questa spiacevole situazione. Come
ci ha confermato il medico africano, è importante in ogni caso, se possibile, assumere un
antibiotico e disinfettare subito bene la ferita.»
Linda Kneist, Sezione Samaritani di Saas / Prättigau (GR)
•
A fine settembre sono stata invitata
a partecipare ai festeggiamenti per i
100 anni di esistenza di una Sezione
Samaritana. Ho colto questo invito
con molta gioia e piacere poiché
questi eventi mi danno la possibilità
di entrare in contatto diretto con le
Samaritane e i Samaritani. Sono
occasioni che mi offrono delle buone
opportunità di dialogo e soprattutto
mi permettono di ringraziare di
persona tutti i membri della Sezione
per il loro instancabile impegno e il
loro grande lavoro.
Negli scorsi mesi ho vissuto numerosi
altri piacevoli incontri del genere che
certamente rimarranno a lungo nella
mia memoria. Ad esempio ricordo la
grande dimostrazione di salvataggio
a Brunnen e il Marché Concours a
Saignelégier. Ovunque ho percepito
chiaramente gioia ed energia,
sentimenti che nascono quando si è
consapevoli che si sta facendo una
buona cosa. Non da ultimo ho
potuto constatare di persona quanto
l’agire competente dei Samaritani sia
apprezzato e riconosciuto dalle
autorità, da organizzazioni varie,
dalla popolazione e pure dai
mass-media.
Nel corso della Colletta samaritana
di quest’anno, i Samaritani sono
entrati in contatto con la popolazione grazie a una moderna campagna.
Con lo slogan «Samaritano per
vocazione» essi hanno potuto
mostrare i loro campi di attività
nonché quanto importante sia il
loro lavoro a favore della società.
Tutto questo è positivo dato che il
nostro bel marchio «Samaritani»
dev’essere il più possibile conosciuto,
affinché possiamo anche in futuro
mantenere i contatti e fare in
modo che il nostro impegno venga
ancorato nella
mente della
gente.
Regina Gorza
oggi samaritani 09/2016
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Avvelenamenti
Funzioni vitali limitate
e bloccate
Ogni anno, Tox Info Suisse (ex Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica)
risponde a circa 37 000 domande sui casi di avvelenamento, di cui approssimativamente il 50 % riguarda bambini di età inferiore ai 5 anni. Ma cosa s’intende
esattamente per avvelenamento?
I veleni dell’Amanita
falloide agiscono
ancor prima che siano
riconoscibili i sintomi
iniziali.
Testo: Sonja Wenger, consulenza
specialistica Dott. Thomas
Behrmann, biochimico
Immagini: Shutterstock
«Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno.
Solo la dose fa in modo che il veleno non
faccia effetto.» Questa massima spesso citata
di Paracelso, medico e filosofo svizzero, non
può mancare quando ci si occupa del tema
degli avvelenamenti.
Si tratta innanzitutto di definire esattamente cos’è un avvelenamento, perché il concetto viene troppo spesso utilizzato anche
per i sintomi provocati, ad esempio, dalle
infezioni da novovirus (responsabile di
12
oggi samaritani 09/2016
numerosi tipi di diarrea di origini non
batteriche), oppure che sono la conseguenza
di una malattia dovuta a microorganismi
come batteri (ad es. salmonelle), molti
funghi, alghe microscopiche, nonché
protozoi (ad esempio il plasmodio, l’agente
patogeno della malaria).
È vero che un’infezione o una malattia può
portare di per sé a un avvelenamento degli
organi, ma in genere con il termine «avvelenamento» vengono designati quei danni che
limitano o bloccano le funzioni vitali essenziali. Tali sostanze tossiche si trovano tra l’altro nei prodotti domestici e nelle sostanze
chimiche, nei farmaci, nelle piante e nei
funghi, nei cosmetici o nelle droghe e nei
generi voluttuari. Anche il veleno degli
animali, come serpenti, ragni, scorpioni o
meduse, può mettere a repentaglio la vita di
una persona (vedere «oggi Samaritani», n.
06/07 2016). Altrettanto nocivo è inspirare il
monossido di carbonio emesso dai processi
di combustione, oppure il contatto con le cosiddette sostanze pericolose tra le quali rientrano, ad esempio, gli elementi puri come il
mercurio o i legami chimici come gli acidi e
le liscivie.
Cos’è esattamente
un avvelenamento?
Lo spettro delle possibili sostanze tossiche è
grande esattamente quanto il suo effetto
Buono a sapersi
I batteri del ceppo del Clostridium botulinum
un tempo erano temuti.
Gli insetticidi possono essere pericolosi già a piccole dosi, specialmente per i bambini.
specifico. In linea generale, tuttavia, una
sostanza viene considerata tossica se blocca i
processi metabolici dell’organismo e/o
danneggia i tessuti.
Un esempio è l’effetto della colchicina,
l’alcaloide contenuto nei semi e nei tuberi del
Colchico autunnale, che può bloccare i
processi di divisione cellulare nel corpo. Ne
consegue la formazione di cellule non
funzionanti in tutto l’organismo, la cui
capacità di scissione è fondamentale ai fini di
un’esistenza sana. Ciò causa a sua volta gravi
sintomi di avvelenamento e le possibili
conseguenze di una paralisi respiratoria, di
un blocco cardiocircolatorio oppure, ad
esempio, di danni renali.
Un altro esempio sono i veleni contenuti
nei funghi Amanita falloide. Se raggiungono
il circolo sanguigno, agiscono molto rapidamente, causando gastroenteriti severe dopo
8–24 ore nonché, in una seconda fase,
un’insufficienza epatica e renale che può avere un decorso mortale se non viene trattata.
Il danno epatico comincia già prima della
comparsa dei sintomi iniziali.
Acidi e alcali possono danneggiare gravemente
i tessuti del corpo.
La dose fa la differenza
L’effetto di alcol e glicoli viene spesso sottovalutato. Mentre il normale alcol per uso
commestibile (etanolo) è relativamente
innocuo se assunto a basse dosi poiché l’organismo lo decompone completamente, già
l’assunzione di piccole quantità di metanolo
può causare avvelenamenti pericolosi. Il
metanolo è tra l’altro un componente di
detergenti e carburanti per aeromodelli, e
Molti prodotti per la pulizia contengono
il pericoloso metanolo.
La colchicina è una
sostanza del Colchico
autunnale che blocca
i processi di divisione
Conservare prodotti chimici e medicinali in
cellulare.
armadi chiusi e fuori dalla portata dei bambini.
oggi samaritani 09/2016
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Diversi medicamenti possono essere molto pericolosi specialmente per i bambini.
può formarsi durante la produzione non
idonea di distillati. Dalla decomposizione del
metanolo nell’organismo, deriva un prodotto
di scarto tossico (acido formico) che può
distruggere il nervo ottico nel giro di pochi
giorni, portando quindi alla perdita della
vista. Il glicole etilenico si ritrova come
protezione antigelo nei liquidi di raffreddamento o antighiaccio. Basta un solo sorso di
questa sostanza per causare un pericoloso
avvelenamento. Nel corpo si formano
prodotti di scarto tossici, che possono
provocare un danno renale.
In altri settori, come ad esempio la neurologia o la chirurgia estetica, dagli Anni
Ottanta vengono impiegate sostanze che prima erano temute. Ne sono un noto esempio i
batteri del ceppo del Clostridium botulinum,
responsabile un tempo dell’avvelenamento
alimentare da botulino, che veniva causato
dall’ingestione di carne andata a male o verdure non cotte a regola d’arte. Le proteine
generate dal batterio bloccano la funzione
delle cellule nervose: oltre a disturbi del sistema nervoso vegetativo, ciò può portare
anche a una debolezza muscolare, fino all’arresto della funzione polmonare. Oggi, in medicina, i disturbi motori neurologici vengono
trattati in questo modo. Nella chirurgia
estetica, la neurotossina viene impiegata, ad
esempio, sotto il nome commerciale Botox in
versione estremamente diluita, per attenuare
temporaneamente le rughe.
Senza voler ridurre i possibili danni alla
salute a lungo termine o sottovalutare il potenziale di dipendenza, l’effetto acuto tossico
della nicotina viene qualificato invece come
piuttosto basso. In dosi minime, la nicotina è
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oggi samaritani 09/2016
innanzitutto uno stimolante. Nel dosaggio
medio, possiede un effetto rilassante ed è velenosa solo in concentrazione elevata, poiché
blocca in seguito i gangli del sistema nervoso
vegetativo e, tra l’altro, compromette la circolazione sanguigna. Gli effetti a lungo termine non sono stati ancora sufficientemente
esaminati a livello scientifico.
Cosa fare in caso di
avvelenamento?
Si dovrebbe prendere in considerazione la
possibilità di un avvelenamento, se improv-
visamente si manifesta una malattia grave
senza una patologia precedente nota, se più
persone o esseri viventi si ammalano contemporaneamente, ad esempio tra i tossicodipendenti o coloro che hanno un accesso più facilitato ai veleni. In genere, tuttavia, la prova
che si tratti di un avvelenamento può avvenire solo attraverso un esame di laboratorio.
Le possibilità di prestare i Primi soccorsi
in caso di avvelenamento appurato sono sì
piuttosto scarse, ma non meno importanti.
In qualità di soccorritore non professionista,
soccorritore professionista o medico, la
misura di Primi soccorsi essenziale è il
mantenimento delle funzioni vitali fondamentali, come la respirazione e il battito
cardiaco, nonché la stabilizzazione della
circolazione. Qualsiasi altro trattamento di
un avvelenamento può avvenire di norma
solo con l’aiuto di un antidoto o attraverso
una speciale misura medica.
In caso di sospetto di avvelenamento,
attenetevi alla seguente procedura basilare:
• Chiamate un’ambulanza 144
• Consultate il Centro TOX 145 e seguite
scrupolosamente le istruzioni
Il Centro TOX
Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica (TOX)
Numero di emergenza 24/24h: 145
Dall’estero: +41 44 251 51 51
www.toxi.ch
Buono a sapersi
Prevenire le intossicazioni
Semplici misure possono aiutare a prevenire le intossicazioni. Le intossicazioni
sono spesso dovute a confusione o errori. I bambini di meno di 5 anni sono
frequentemente coinvolti.
• Conservare tutti i prodotti chimici e medicinali negli imballaggi originali.
• Evitare di travasare prodotti liquidi in bottiglie destinate a bevande o in altri
recipienti, anche con nuova etichetta.
• Non spostare prodotti chimici dal lavoro al domicilio.
• Conservare prodotti chimici e medicinali in armadi separati e chiusi, fuori
dalla portata dei bambini.
• Rispettare le istruzioni e le indicazioni di pericolo.
• Per evitare errori, leggere l’etichetta prima dell’uso.
• Non prendere medicine davanti a un bambino (rischio d’imitazione). Una volta
all’anno restituire i resti di prodotti chimici e medicinali al fornitore/farmacista.
• Tenere tabacco e alcol fuori dalla portata dei bambini.
• Non tenere piante tossiche nell’ambiente casalingo.
• Controllare regolarmente riscaldamenti a combustibili fossili e assicurare una
buona aerazione se si accende un fuoco (rischio di intossicazione da CO).
Fonte: Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica
Buono a sapersi
La nicotina è un ve-
• Chi? Età, peso, sesso e malattie precedenti
della persona coinvolta.
• Che cosa? Sostanza, prodotto (dati riportati sull’etichetta, indicazioni di pericolo),
pianta o animale coinvolti nell’intossicazione. Se possibile scattare una foto.
• Quanto? Provare a valutare la dose
massima assunta in modo accidentale o
intenzionale.
• Quando? Provare a valutare il tempo trascorso dall’incidente. Inoltre: primi sintomi osservati? Prime misure intraprese?
• Dove? Numero di telefono per richiamo e
luogo in cui si trova il paziente.
leno che agisce velocemente sui nervi.
Prime misure:
• Perdita di coscienza con respirazione
normale: posizione laterale di sicurezza
• Perdita di coscienza senza respirazione
normale: massaggio cardiaco
• In caso di convulsioni: proteggere da
ulteriori lesioni (p.es. cadute)
• In caso di caduta della pressione arteriosa: sdraiare con le gambe in posizione
sollevata.
Cercare di fornire le indicazioni seguenti,
essenziali per una buona valutazione del rischio
e delle misure da intraprendere:
Fonti:
Fonti e ulteriori informazioni:
• Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica (TOX)
• Libro «Primi soccorsi – Agire in modo
sicuro», edizioni Careum
• Wikipedia
• Sito web dell’Ufficio federale della sanità
pubblica
•
TEXAID DIVENTA UN’AZIENDA
CHE FORMA APPRENDISTI
Con circa 140 diversi posti di lavoro nelle diverse regioni della Svizzera,
TEXAID è un attraente datore di lavoro.
Dall’agosto di quest’anno TEXAID si impegna nella formazione professionale di giovani, diventando un’azienda attiva
nella formazione di apprendisti. Il posto di apprendistato della durata di tre anni per conseguire il diploma di commerciante (attestato federale di capacità) è già stato assegnato. La formazione professionale avviene in diversi reparti, per
cui l’apprendista riceve un completo know-how e molteplici conoscenze del settore.
TEXAID è lieta di accompagnare i giovani nell’accesso al mondo del lavoro e di contribuire attivamente alla loro formazione professionale.
www.texaid.ch
oggi samaritani 09/2016
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Trasfusione CRS Svizzera
Il mister delle lettere sc mp rse
G gle e ldi anziché Google e Aldi: a metà agosto, dai loghi di aziende e personaggi di spicco
della Svizzera sono improvvisamente scomparse alcune lettere. Il mistero è stato presto
svelato: dietro a queste sparizioni si celava la campagna «Missing type» di Trasfusione CRS
Svizzera. Le lettere in questione sono quelle che simboleggiano i gruppi sanguigni e con la
loro scomparsa si è voluto trasmettere un messaggio importante.
«Credo che abbiano scritto questo articolo mentre guidavano sul
ciottolato…»: a metà agosto simili reazioni sui social network come
Facebook e Twitter non si sono fatte attendere. A gran sorpresa del
pubblico, le lettere A, B e O (che sta per 0) erano simultaneamente
16
oggi samaritani 09/2016
scomparse dai loghi di note aziende o da contributi di personaggi
famosi. I testi incompleti hanno provocato una certa confusione e in
alcuni casi si è addirittura speculato su un redattore ancora in preda
ai postumi del weekend.
Attualità
Gruppi sanguigni e
donatori universali
Si nota solo quando manca
In realtà, dietro queste sparizioni, c’era Trasfusione CRS Svizzera
con la sua campagna «Missing type». Le lettere mancanti rappresentano i gruppi sanguigni A, B e O (che sta per 0). Il messaggio è chiaro:
quando mancano gruppi sanguigni, la situazione si fa critica. Spesso,
però, ci si accorge dell’importanza del sangue solo quando manca
già. Per evitare una situazione simile, servono nuovi donatori giovani
anche in futuro. Solo così è possibile compensare la perdita, dovuta
all’età, di donatori fedeli.
Con questa campagna, Trasfusione CRS Svizzera ha voluto anche
ringraziare tutti gli attuali donatori in Svizzera, che con il loro
impegno aiutano a coprire il fabbisogno di sangue.
Campagna internazionale
La campagna «Missing type» è stata inizialmente lanciata dall’organizzazione NHS Blood and Transplant, responsabile dell’approvvigionamento di sangue in Inghilterra e in Galles. La prima edizione,
che ha riscosso un grande successo, risale al 2015. Nel 2016
«Missing type» è stata organizzata su scala internazionale, con la
partecipazione di più di 20 Paesi, dalla Svezia, passando per la Corea
del Sud fino all’Australia.
Testo e foto: Trasfusione CRS Svizzera
•
Ogni individuo appartiene a uno dei gruppi sanguigni
A, B, AB o 0 (zero). Un’altra caratteristica distintiva è il
fattore Rhesus: in Svizzera, solo il 15 per cento della popolazione è Rhesus negativo. Le persone che appartengono
al gruppo sanguigno 0 negativo sono donatori universali,
ciò significa che il loro sangue è compatibile con tutti i
riceventi e può quindi essere impiegato immediatamente
durante le emergenze. In generale, comunque, sono importanti le donazioni di tutti i gruppi sanguigni. In Svizzera
appena il 6 per cento della popolazione è 0 negativo,
sarebbe quindi impossibile costituire riserve sufficienti
soltanto con le loro donazioni.
Perché il fabbisogno di donazioni
dei diversi gruppi sanguigni varia
Primo, gli emoprodotti hanno una data di scadenza;
secondo, il fabbisogno di un determinato gruppo sanguigno non è sempre lo stesso in tutta la Svizzera in un dato
momento; terzo, il numero di donatori disponibili varia
su tutto il territorio nazionale. Risulta quindi essenziale
pianificare attentamente le donazioni, ciò che implica che
spesso i donatori vengano convocati in base al loro gruppo
sanguigno. Donare il sangue non è un gesto scontato, ma
è un gesto che salva la vita dei pazienti. L’obiettivo della
campagna «Missing type» è proprio trasmettere questo
messaggio, affinché resti sempre d’attualità. Acquisire
nuovi donatori giovani oggi, significa garantire l’approvvigionamento di sangue di domani.
oggi samaritani 09/2016
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Attualità
Primi soccorsi in Gran Consiglio
Aiutare al posto di «smanettare» col telefonino!
L’Associazione dei Samaritani del Canton Turgovia ha invitato tutti i granconsiglieri a un aggiornamento delle conoscenze sui Primi soccorsi; e con successo.
Sotto l’attenta guida del monitore Samaritano Achim Holzmann, i politici
turgoviesi esercitano il massaggio cardiaco.
Un cerottino non basta per salvare una vita. Anche una mano sola
non aiuta. Il granconsigliere turgoviese Martin Stuber è inginoc­
chiato e, con le due mani, esercita una compressione ritmata sul tora­
ce del manichino che giace davanti a lui: «Tack, tack, tack …»
30 compressioni. È il massaggio cardiaco, un’azione che permette di
spingere il sangue fuori dal cuore e grazie a ciò, di ripristinare la
circolazione sanguigna. Il politico fa una breve pausa, mentre il suo
collega Peter Dransfeld, dopo un lungo inspiro, si china a sua volta
sul manichino per eseguire due profonde insufflazioni.
Costole rotte
Per una volta e in via eccezionale, i politici turgoviesi sono stati
confrontati, la scorsa metà di giugno, con il tema «vita o morte». A
Frauenfeld, al termine della riunione del Parlamento cantonale, era
infatti stata inserita la trattanda «salvare vite». Vi hanno partecipato
più di 30 granconsiglieri che hanno raccolto l’invito dell’Associazio­
ne cantonale volto a rinfrescare e aggiornare le conoscenze e nozioni
sui Primi soccorsi.
Il massaggio cardiaco richiede più energia di quel che si pensa,
osserva Stuber. Infatti alcuni granconsiglieri si allentano addirittura
la cravatta per non restare loro stessi senza … respiro mentre eseguo­
no in modo alternato (compressioni e insufflazioni) e ritmato il mas­
saggio sul manichino dei Samaritani. Un massaggio cardiaco è anche
una … questione di ossa. Chi lo esegue può involontariamente causa­
re nella persona da rianimare anche la frattura di alcune costole.
Esercitare fino a perdere la coscienza
«Ma non è così grave, le ossa guariscono di nuovo», spiega Hedi
Helg, presidente dell’Associazione cantonale dei Samaritani turgo­
viesi. Quando i politici, finito l’esercizio, sono già da tempo al banco
del meritato e ricco aperitivo, Helg ci dice che è stata molto sorpresa
della partecipazione attiva dei granconsiglieri. E oggi i Samaritani
hanno pure approfittato dell’occasione per attirare l’attenzione sul
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oggi samaritani 09/2016
loro lavoro. Molte cose sono cambiate da quando gli attuali e in
parte brizzolati granconsiglieri hanno assolto per la prima volta il
loro corso soccorritori, anni fa, per ottenere la patente di guida.
Come afferma Astrid Ziegler, anche nel settore delle misure immedi­
ate di primo intervento ci sono stati aggiornamenti e miglioramenti.
La granconsigliera PPD è attiva pure come Samaritana. Sono ormai
passati i tempi nei quali i partecipanti al corso samaritano quasi
quasi arrivavano a perdere conoscenza mentre esercitavano il bend­
aggio compressivo. Oggi è molto importante sensibilizzare la gente
affinché sappia che bisogna agire velocemente quando una persona
ha bisogno di aiuto.
«È sbagliato guardare dall’altra parte e correre via», dice Tanýa
Bauer, istruttrice in seno all’Associazione cantonale turgoviese. E
questo non è tutto. Oggi ci sono addirittura delle persone che non
guardano dall’altra parte, ma non hanno niente di meglio a cui pen­
sare che agli amici sui social media e quindi filmano e postano imma­
gini. «Prestare aiuto invece di smanettare con gli smartphone», è
quindi oggigiorno un monito che verosimilmente deve più che mai
essere inculcato nei giovani.
Il defibrillatore aiuta
I Samaritani organizzano dei corsi di primi soccorsi anche per fare in
modo che le persone, ad esempio sulla scena di un incidente, abbiano
il coraggio di agire. «Vogliamo facilitare il salvataggio di vite»,
dice Bauer. Anche chi non sopporta la vista del sangue, in un modo
o nell’altro può rendersi utile. In ogni caso, deve subito essere
concordato l’intervento di soccorso e il luogo dell’incidente va messo
in sicurezza. Oggi i politici presenti hanno imparato a trattare
una persona con fibrillazione cardiaca, hanno anche appreso a posi­
zionare correttamente gli elettrodi le cui scosse possono riportare in
via la persona colpita da arresto cardiaco. Perché, infatti, potrebbe
succedere ovunque. Anche in Parlamento …
Silvan Meile, foto: Reto Martin
•
Articolo pubblicato il 16 giugno 2016 nella «Thurgauer Zeitung» e
messo gentilmente a disposizione della redazione di «oggi Samaritani».
Buono a sapersi
E poi … un caso reale!
Solo poche settimane dopo aver seguito questo corso di
aggiornamento su Primi soccorsi, il granconsigliere turgo­
viese Josef Gemperle ha messo in pratica in un caso reale
le sue conoscenze e questo quando proprio davanti a casa
sua si è verificato un incidente stradale. In un’intervista
rilasciata alla «Thurgauer Zeitung» egli ha affermato che:
«Ovviamente tutti sperano di non dover mai usare quanto
imparato. Comunque, il corso dell’Associazione cantonale
mi ha insegnato a reagire in modo corretto e a non lasciar­
mi prendere dal panico.»
Testo: Jolanda Riedener/sw
Persone
Sandra Rauber, già presidente della Sezione Samaritani di Jaun (FR)
Costruire ponti invece
di rimanere seduti
Così come nelle baraccopoli in Namibia, anche durante le esercitazioni della Sezione del villaggio oppure mentre redige i rapporti per l’Associazione cantonale:
Sandra Rauber di Jaun (Friborgo) è ovunque e soprattutto una Samaritana che sa
sempre gestire in modo pragmatico e con umore i conflitti di ruolo.
Testo e foto: Marcel Friedli
«Voi avete gli orologi, noi abbiamo il
tempo.» Questo proverbio africano ritorna
sempre nella mente di Sandra Rauber. Da
quando è di nuovo in Svizzera, avere tempo
sembra un’illusione: durante il suo mese di
permanenza in Namibia, infatti, il lavoro in
ufficio si è accumulato. Ora bisogna di
nuovo andare a tutto gas, anche se lo shock
culturale non è ancora stato del tutto assorbito. Succede sempre così, quando ritorna
dall’Africa. Le sue «antenne» sono molto
sensibili e reagiscono in particolare alle
lamentele. «Qui da noi ci lamentiamo spesso
e spesso a gran voce. Per questa ragione,
appena tornata in Svizzera mi capita di avere
meno comprensione del solito. Noi stiamo
infatti così bene!»
Fare del bene con poco: anche per questa
ragione, ogni anno la 46enne segretaria di
professione si reca in Namibia, dove è
emigrata una sua cugina. Sul posto compra
delle matite e della carta, gioca con i bambini
di una baraccopoli della capitale Windhoek;
cucina per loro, racconta loro della Svizzera.
«Tutto questo mi dà la sensazione di dare e
condividere qualcosa della mia propria
fortuna», dice, sottolineando nel contempo
però di «non sentirsi un benefattore che vuol
cambiare l’Africa, non lo sono: sono infatti
cosciente delle difficoltà esistenti.»
Anche se è molto interessata alle conoscenze
tecniche e specialistiche, lei stessa riconosce
che ha molto più talento nell’organizzazione.
«In un esercizio, una volta alla fine mi è stato
detto: buon lavoro, ma purtroppo il paziente
è morto», racconta mentre le scappa una
risatina. «Ho ancora molto da imparare.»
Tuttavia, Sandra si è sermpre sentita a suo
agio nella funzione di presidente di Sezione.
Nei 50 anni di storia della sua Sezione di
Jaun, lei è stata addirittura la prima donna a
rivestire la carica di presidente. Le finanze
rappresentano purtroppo la questione critica
della Sezione: essere attiva nell’unico Comu-
avevamo tentato invano di rianimarlo col
defibrillatore», racconta Rauber. «Così ho
ascoltato il mio cuore e ho regolato la fattura
grazie alle donazioni.» L’appoggio del paese
è oltremodo importante e visibile, dato che i
soci Samaritani – in caso di urgenza – sono
sul posto ben prima dell’arrivo dell’ambulanza. «Siamo pionieri tra i First Responder», puntualizza Rauber, «cinque dei nostri Samaritani
sono sempre di picchetto.» Un altro motivo di
soddisfazione per Rauber è il fatto che nella
sua Sezione giovani e meno giovani collaborano bene: «Ho sempre cercato di integrare i
giovani e di motivarli nei vari compiti; ad
esempio organizzando un pomeriggio con
esercizi pratici ma anche con del divertimento,
come una corsa con i sacchi o altro.»
Nonostante le molte soddisfazioni, la presidenza è comunque una carica che richiede
molto tempo, pari a circa una mezza giornata a settimana per lavori e incombenze varie.
Alla fine dello scorso anno ha così deciso di
porre fine a questa sua esperienza e di lasciare la presidenza. «Dopo nove anni ho notato
che comunque ci voleva ‹aria nuova› in Sezione. Non sono una attaccata al ‹cadreghino›.»
Costruire ponti
Nella sua Sezione non ci sono problemi di
reclutamento di nuove leve: «Da noi giovani e
L’importanza della cooperazione
meno giovani collaborano molto bene.»
Sandra Rauber è Samaritana da quasi
30 anni, di cui 9 nella carica di presidente
della Sezione. «Desidero svolgere un’attività
utile e sensata e mi piace molto l’atmosfera
conviviale all’interno della nostra Sezione.»
Sandra sa unire l’utile al dilettevole: «Il fatto
di sapere come comportarmi e cosa fare in
caso di incidente mi dà sicurezza e tranquillità. Le mie conoscenze, tra l’altro, mi hanno
già fatto risparmiare in alcune occasioni la
visita dal medico.»
ne di lingua tedesca nel distretto di Greyerz,
località più elevata dell’intero Canton Friborgo, per la Sezione locale implica una sfida
continua nel cercare di tenere le cifre in nero.
Ma il sostegno da parte della popolazione
del paese è grande, cosa che in alcuni casi le
ha permesso di trovare delle soluzioni alternative: «Mi avrebbe fatto male, ad esempio,
inviare una fattura a una signora che aveva
appena perso suo marito e questo dopo che
Anche in seno all’Associazione cantonale di
Friborgo, Sandra è stata attiva come segretaria per quattro anni, ma dopo ha lasciato
questa funzione. Durante questo periodo,
Rauber (che tra l’altro è mamma di tre figli)
non solo ha potuto migliorare le sue conoscenze della lingua francese ma ha anche dimostrato il suo talento nel costruire ponti,
dato che conosceva e conosce bene la realtà
delle Sezioni e dell’Associazione.
Sandra è molto pragmatica anche a riguardo del suo futuro: dopo il pensionamento,
intende infatti tornare in Namibia. «Perché
questo Paese mi affascina così tanto? Non so
rispondere. Come non sappiamo perché ci
piace il rosso più del blu. È così e basta.» •
oggi samaritani 09/2016
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Intervento a titolo volontario delle Sezioni di Acquarossa-Serravalle e di Blenio
Progetto pilota in Ticino: i Samaritani
collaborano con il Servizio
d’assistenza e cure a domicilio
Fare in modo che gli utenti dell’apprezzato Servizio d’assistenza e cure a domicilio (SACD)
siano seguiti e assistiti non solo nei loro bisogni d’assistenza sanitaria, ma che siano soddisfatti nella misura del possibile anche i loro bisogni sociali, affettivi e di ricerca di compagnia.
E in questo campo, il ruolo dei Samaritani è validissimo e si sta rivelando davvero importante.
Nel corso del 2015, infatti, le due Sezioni Samaritane attive in Valle
di Blenio hanno iniziato a gettare le basi per una collaborazione
attiva con il Servizio d’assistenza e cura a domicilio (SACD) della
Regione Tre Valli.
La scintilla di questo progetto è scattata grazie all’infermiera
Paola Wyder di Aquila-Dangio che ha frequentato il primo corso
SUPSI per la formazione di infermiera di famiglia. Il suo percorso
formativo prevedeva un lavoro di diploma volto a promuovere un
progetto di cambiamento passando dalla teoria alla pratica.
Il suo tema è nato dalla sensazione di non riuscire a soddisfare
completamente le necessità degli utenti, specialmente riguardo
al loro bisogno di compagnia; tesi avvalorata dai dati emersi
dall’indagine sulla qualità percepita da parte degli utenti e dei loro
famigliari rispetto al SACD; indagine svolta dalla SUPSI su
mandato del Cantone e terminata nel febbraio 2015. Le necessità
espresse dagli utenti andavano insomma oltre alle prestazioni delle
cure infermieristiche.
Da questa constatazione è partita l’idea di migliorare l’offerta di
un servizio di volontariato che fornisse questa prestazione in modo
sussidiario all’intervento del SACD.
Quale migliore soluzione se non rivolgersi alle Sezioni Samaritani che già sono attive anche in questo campo, chiedendo loro una
collaborazione?
Da questi presupposti è partito il progetto di Paola. Il lavoro
di diploma le ha permesso di approfondire queste premesse seguendo diverse metodologie apprese dalla teoria e coinvolgendo poi in
pratica gli anziani stessi, il capo-équipe, il presidente e il direttore
SACD della Regione Tre Valli, nonché un gruppo di lavoro formato da alcune sue colleghe, alcuni volontari, dalla presidente dei
Samaritani e da un membro del comitato. È pure stata consultata
la presidente della Conferenza del Volontariato Sociale con sede a
Lugano.
È nato così un vero e proprio progetto pilota – primo del genere
così strutturato a livello cantonale – che, iniziato con tre utenti e
tre volontarie, è arrivato oggi a dodici casi molto ben avviati e a
quattro da sistemare nelle prossime settimane.
In primavera ha così potuto esser sottoscritta la convenzione tra
le due Sezioni Samaritane e il SACD. È pure stato allestito un
accordo del Volontariato per l’utente e uno per il Volontario stesso
nel quale vengono descritti i suoi diritti, i suoi doveri e le sue
mansioni.
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oggi samaritani 09/2016
Come funziona la collaborazione
tra SACD e Samaritani
L’infermiera di famiglia del SACD segnala gli utenti alle presidenti
delle due Sezioni della Valle di Blenio, specificando esattamente
il bisogno da soddisfare da parte del volontario: passeggiata,
compagnia, altro.
Alle presidenti spetta il compito di trovare i volontari e di
abbinarli ai diversi utenti in modo tale che si possa creare una
buona sintonia tra di loro. In generale i volontari si recano
dall’utente un pomeriggio alla settimana per alcune ore.
Finora tutto è funzionato nei migliori dei modi grazie all’ottimo
impegno, alla grande disponibilità, alla spiccata sensibilità, alla
voglia di sentirsi utili anche alla collettività e al calore umano delle magnifiche VOLONTARIE che si sono già messe a disposizione.
Va detto e sottolineato che diverse di loro non si sono mai confrontate con questo tipo di esperienza; a maggior ragione quindi la loro
buona riuscita è da ammirare e valorizzare.
Ciò che soddisfa molto le volontarie e le stimola a continuare è
osservare la grande gioia degli utenti presso i quali si recano; è
la consapevolezza che la loro «piccola e semplice mansione»
contribuisce al benessere fisico e psichico degli utenti; è il sapere di
essere aspettate con grande piacere al giorno concordato; è il
rendersi conto che stanno «dando» tanto ma pure ricevendo
tantissimo.
Le due Sezioni Samaritane sono orgogliose di essere riuscite a
organizzare questo servizio sociale in collaborazione con il SACD
a favore degli utenti della Valle di Blenio.
Un grande segno di riconoscenza e di ringraziamento va alle
volontarie senza le quali non si sarebbe potuto concretizzare il
progetto.
Invitiamo calorosamente coloro che volessero avere delle
informazioni dettagliate o sperimentare questo importante
volontariato a mettersi in contatto con le due presidenti: Ausilia
Canepa, Olivone (per la Sezione di Blenio), telefono numero
091 872 15 37; mail: [email protected]; Dolores Buzzi,
Dongio (per la Sezione di Acquarossa-Serravalle), telefono numero
091 871 22 78; mail: [email protected]
Dolores e Ausilia
•
Sezioni, Associazione
Colonna
Castagnola-Cassarate
Picchetto per l’84esima edizione
della Traversata del Lago di Lugano
Samaritani per vocazione
Ben 11 Samaritani della nostra Sezione hanno partecipato al picchetto per la tradizionale e
attesa traversata a nuoto tra Caprino e il Lido di Lugano. Per assistere gli 800 nuotatori già
durante la trasferta mattutina, sei soccorritori, alcuni appena diplomati, sono saliti a bordo
dei due battelli che hanno trasportato i nuotatori al di là del lago. Altri cinque hanno
provveduto ad allestire il Posto sanitario al Lido.
Quest’anno il primo intervento è proprio avvenuto già prima dell’inizio della nuotata.
Un’emergenza importante è avvenuta al Ristorante del Lido e si è quindi potuto garantire
l’assistenza al paziente fino all’arrivo dell’ambulanza. Numerosi sono poi stati i piccoli
interventi. Dalle lievi ferite, ai crampi muscolari, alle ipotermie. Tutti i nostri giovanissimi ed
entusiasti samaritani (17–20 anni), guidati con molta attenzione dai monitori e dai
Samaritani con più esperienza, si sono messi a disposizione già nelle prime ore del giorno
per ritirare il materiale necessario dalla sede di Cassarate, materiale sempre controllato,
aggiornato e in caso di bisogno sostituito. Una giornata di gioia collettiva, benedetta da un
sole estivo e soprattutto da nessun incidente di rilievo!
Foto: Club Lugano / Testo: PgH
•
Il gruppo dei Samaritani della Sezione
Castagnola-Cassarate pronto a intervenire in
caso di necessità e per prestare assistenza
sulla riva del Lido di Lugano.
«oggi Samaritani» 09 / 2016
Data di apparizione: 21 settembre 2016
Editore
Federazione svizzera dei Samaritani FSS
Martin-Disteli-Strasse 27
Casella postale, 4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
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Segretaria centrale: Regina Gorza
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scritto all’indirizzo citato qua sopra
Redazione centrale Olten:
Sonja Wenger
Segretariato: Monika Nembrini
Telefono 062 286 02 67
Redazione Ticino e Moesano
Mara Zanetti Maestrani
Via Strada Vecchia 162, 6717 Dangio
Telefono e fax 091 872 17 47
[email protected]
Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese
Inserzioni
Zürichsee Werbe AG
Verlag und Annoncen
Seestrasse 86, 8712 Stäfa
Telefono 044 928 56 11
Telefax 044 928 56 00
Prezzo d’abbonamento
Singolo abbonamento per terzi:
Fr. 33.– annuali
Impaginazione, stampa, spedizione
AVD GOLDACH AG, 9403 Goldach
10 numeri all’anno
Tiratura: 4800 copie
Organizzazione di salvataggio della CRS
Recentemente ho avuto occasione di
sfogliare il nostro Rapporto annuale
e, una volta in più, sono rimasta
sbalordita nel vedere quanto e cosa
facciamo noi Samaritani. Solamente
considerando i Servizi sanitari, lo
scorso anno abbiamo prestato ben
423 301 ore di lavoro. Se comprendiamo anche le Azioni di donazione
di sangue e i servizi di assistenza
arriviamo a 507 823 ore.
Se calcolassimo uno stipendio orario
di 40 franchi, otterremmo la somma
di circa 20 milioni di franchi. In altre
parole e cifre: considerando i circa
25 000 Samaritani, ciò significa in
media 20 ore di impiego all’anno
per ogni Samaritano, il tutto oltre
alle esercitazioni mensili e alle altre
attività svolte a favore della Sezione.
La maggior parte di noi lavora a
titolo di volontariato. Il nostro
onorario, in questa attività, non è
materiale bensì ha un altro valore,
più alto. Può trattarsi di un
semplice «grazie», oppure del
sorriso di un bambino una volta che
ha asciugato le lacrime o ancora del
ringraziamento di un partecipante
al Corso soccorritori che, all’inizio,
non era motivato ma che poi è
stato riconoscente per l’ottimo
corso.
Certamente: ogni tanto anche nel
lavoro samaritano ci sono degli
ostacoli, in queste occasioni molti
si chiedono se lo sforzo per superarli
vale la pena, poiché tuttavia si tratta
comunque sempre di volontariato.
Qui posso parlare solo dal mio
punto di vista. Ma per conto mio,
nella vita è sempre stato utile
affrontare le difficoltà imparando
nel contempo qualcosa di nuovo,
anche perché ci saranno sempre
delle sfide. E quando vedo quello che
facciamo tutti
assieme, guardo
con fiducia al
futuro, orgogliosa di essere una
Samaritana.
Anita Tenhagen
Vicepresidente
della FSS
oggi samaritani 09/2016
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